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I PAESI DI LINGUA TEDESCA (A.

DESTRO)

CAPITOLO 6 – FORMAZIONE E RICERCA SCIENTIFICA


GERMANIA
Il sistema scolastico. La decentralizzazione del settore culturale nella Repubblica federale è sancita dalla
legge fondamentale o costituzione dello stato. Spetta ai Länder a legislazione in materia culturale, e ognuno
di essi ha larga autonomia nei riguardi della struttura scolastica e dei relativi programmi. Capita però che i
programmi d’insegnamento si differenziano fortemente da un Land all’altro. Tuttavia, i Länder hanno
trovato il modo di cooperare tra di loro per armonizzare le diverse politiche didattiche. La più importante
delle istituzioni preposte a tale scopo è la conferenza dei ministri per il coordinamento della cultura dei
Länder, che assicura, per garantire una efficiente istruzione sul piano nazionale. Quella relativa unità
necessaria tra lo stato federale e 16 Länder.
La scuola parte da quella materna, il Kindergarten. I bambini frequentano l’asilo infantile dai tre ai sei anni
di età. Dal gennaio 1996 esiste un diritto alla frequenza della scuola materna. Per essa i genitori devono
pagare un contributo il cui importo è graduato in base al loro reddito. La scuola materna non fa parte del
sistema scolastico statale e la sua gestione è affidata ai comuni, alle chiese, alle aziende e ai privati.
La Grundschule (scuola elementare) dura in genere quattro anni. Non vengono assegnate votazioni, bensì
giudizi generali. Dopo i 4 anni della Grundschule, che costituiscono il cosiddetto livello primario, si passa al
livello secondario, che è approssimativamente assimilabile alla scuola media italiana, che si differenzia dagli
altri paesi per due punti fondamentali:
 Dopo la scuola elementare, durante il successivo periodo di obbligo scolastico non è una scuola
unificata, ma ne esistono parallelamente diversi tipi, fra i quali gli studenti possono scegliere;
 L’istruzione professionale è caratterizzata dal cosiddetto sistema duale che consta di due momenti:
uno teorico e uno pratico. La parte teorica è costituita dall’insegnamento a tempo parziale in una
scuola professionale pubblica. L’accento però è posto sulla parte pratica che si svolge direttamente
in azienda.
Circa un terzo degli alunni che provengono dalle scuole elementari frequenta successivamente la
Hauptschule (scuola dell’obbligo), che fornisce le basi di cultura generale: il tedesco, la matematica, le
scienze naturali, una lingua straniera (inglese) ed infine la tecnica del lavoro, materie quest’ultima che
faciliterà la strada verso una formazione professionale. Dopo 5-6 anni di frequenza della Hauptschule,
incomincia in genere una istruzione professionale che si protrae fino ai 18 anni (Berufsschule).
La Berufsschule è una scuola di specializzazione della durata di tre anni che permette l’inserimento
nell’industria o nell’artigianato con una qualifica e un’esperienza adeguata. Durante la Berufsschule si deve
contemporaneamente come apprendista presso industrie o piccole aziende ricevendo in cambio un
compenso mensile che caria circa da 400 fino a 700 euro. Questo tipo di istruzione professionale – il
cosiddetto sistema duale – facilita allo studente il cammino nella formazione professionale attraverso
l’esperienza acquisita direttamente in azienda.
La Realschule (scuola media) è una via di mezzo fra la Hauptschule e il Gymnasium. Consta di 6 anni dopo le
4 classi elementari e conduce un a un titolo di studio intermedio che permette di avere accesso alla
Berufliche Vollzeitschule (scuola professionale a tempo pieno senza apprendistato in azienda) dopo la quale
si consegue un titolo di studio che apre due possibilità: l’impiego immediato o la continuazione degli studi
nelle scuole superiori universitarie.
Le Berufliche Vollzeitschulen sono di due tipi: la Berufsfachschule (scuola di qualificazione professionale),
una scuola a tempo pieno con frequenza obbligatoria che conferisce a 18 anni un diploma che funge da
premessa per successivi corsi di perfezionamento, e la Fachoberschule, che accoglie gli studenti col diploma
della Realschule. Chi conclude con successo questa scuola consegue la maturità per l’ammissione a una
delle Fachhochschulen.
Il Gymnasium, paragonabile approssimativamente al liceo italiano, dura nove anni ed è la tradizionale
scuola superiore. La sua vecchia divisione in classico, linguistico e scientifico è stata sostituita da un sistema
di corsi facoltativi. Gli studenti scelgono le materie per cui si sentono particolarmente portati. Il diploma di
maturità rilasciato dai licei apre l’accesso agli studi universitari.
Per facilitare e rendere più consapevole la scelta, alcuni Länder hanno introdotto un biennio di
orientamento. Inoltre, è stata creata negli anni ’70 la Gesamtschule, la scuola integrata unitaria o
comprensiva, che abbraccia tutti i tre gli indirizzi di studio. In queste strutture lo studente può scegliere
liberamente i corsi secondo le proprie inclinazioni in una gamma più ampia e vasta e differenziata che non
al Gymnasium.
Vi sono infine le scuole speciali (Sonderschulen) per bambini e adolescenti portatori di handicap che non
possono venire seguiti adeguatamente nelle altre scuole.
Meritano di essere ricordate, per completare il quadro, le scuole alternative private riconosciute dallo
stato.
La formazione degli insegnanti. I futuri insegnanti devono avere una completa formazione universitaria o
una qualifica specifica conseguita presso un istituto superiore universitario. Un primo periodo di studi
finisce con il primo esame di stato (Erste Staatsprüfung). Segue poi il Referendariat o Verbereitungsdienst
che è una scuola di specializzazione di due anni in tutti i Länder. Questa fase comprende un’attività di
insegnamento e una parte di formazione teorica. Alla fine di questa seconda fase pagata piuttosto bene, il
futuro insegnante deve dare la Zweite Staatsprüfung, il secondo esame statale di abilitazione
all’insegnamento.

Il sistema universitario. La Germania, nel 2003, contava 380 università con più di due milioni di studenti,
dei quali circa l’8% sono studenti stranieri. Gli atenei più frequentati sono le università tradizionali e gli
istituti superiori universitari che forniscono una qualificazione professionale più specializzata. Le università
sono istituzioni statali gestite dai Länder, eccezione di circa 50 strutture private.
Le prime università tedesche furono fondate all’epoca dell’impero germanico negli anni del 1300. Di grande
importanza fu la fondazione dell’università di Berlino (1810) secondo i princìpi di Wilhelm von Humboldt.
Egli era ministro dell’istruzione dello stato prussiano e ideò, con l’aiuto del filosofo Friedrich
Schleiermacher, il cosiddetto Berliner Modell. L’università come enclave scientifica doveva avere una
completa autonomia nei confronti dello stato assolutista e della chiesa.
I concetti avanzati da Humboldt furono accolti ben presto anche dagli altri stati territoriali tedeschi,
dall’Austria e dalla Svizzera tedesca, e dopo il 1871 vennero integrati nel sistema universitario francese ed
anglosassone.
Durante il regime nazista le università furono controllate dal centralismo autoritario del partito della
NSDAP. Numerosi studiosi e ricercatori furono obbligati a lasciare il proprio ateneo, come successe ad
Albert Einstein. Dopo il crollo del terzo Reich, la maggior parte delle università era in rovina. Con l’aiuto
degli alleati furono ricostruite e, in seguito ai programmi di istruzione federale dei vari Länder,
gradualmente riformate.
Dalla fondazione delle Repubblica federale tedesca nel 1949, le strutture universitarie sono gestite dai
singoli stati federali. Il principio fondamentale della riconquistata sovranità federale dei Länder costituisce il
cosiddetto “federalismo culturale”. Le università, d’altra parte, dispongono nuovamente della loro storica
indipendenza, che viene garantita innanzitutto tramite la gestione autonoma dell’amministrazione e degli
organismi accademici.
Dal 1969 lo stato controlla la legislazione programmatica per le università ed alcuni diritti di partecipazione
alla pianificazione e al coordinamento dell’istruzione su base nazionale. In cambio garantisce il 50% dei
fondi per la costruzione degli atenei e finanzia programmi straordinari per la ricerca universitaria.
Dal 1973 il Centro per la distribuzione dei posti di studio stabilisce una graduatoria semestrale, secondo la
quale vengono assegnati i posti nelle diverse facoltà. Il presupposto per l’accesso allo studio in un’università
tedesca è di regola il diploma di maturità generale. Normalmente, i corsi di laurea, organizzati in semestri,
sono divisi in un biennio o triennio propedeutico con esame intermedio e un secondo ciclo, biennio o
triennio, più specializzato, che prevede esami finali e una tesi scritta che equivale alla tesi di laurea italiana.
A tutt’oggi gli studenti non devono pagare le tasse universitarie, anche se, in alcuni Länder, negli ultimi anni
ci sono stati tentativi di introdurle. Gli studenti universitari possono conseguire i seguenti titoli accademici:
 Il Bachelor of Arts, B. A., la nuova laurea triennale seguita dal Master, M.A. (biennio di
perfezionamento);
 Il Diplom, cioè la laurea delle facoltà di economia, ingegneria, agraria, scienze naturali e scienze
politiche;
 Il Magister Artium, per le facoltà umanistiche (lettere e filosofia);
 Laurea con esame statale (Staatsexamen) per i giuristi, medici e insegnanti, i quali, oltre alla laurea,
devono conseguire un’ulteriore specializzazione pluriennale.
Nel 1968 nacquero, accanto alle università tradizionali, e come seconda colonna del sistema universitario,
le già citate Fachhochschulen, un nuovo tipo di istituti e scuole superiori universitarie con un percorso di
studi più breve. Ciò che caratterizza questo tipo di istruzione universitaria è il conseguimento di una
maggiore qualificazione professionale. In tutto il territorio nazionale esistono più di 150 Fachhochschulen
soprattutto nelle discipline tecniche, in economia, amministrazione, lingue, scienze politiche e sociali.
Sul territorio nazionale sono molto rare le università private. Una struttura particolare, nel panorama del
sistema universitario, è l’università a distanza, che offre dal 1975 ai propri studenti numerosi corsi di laurea,
con il supporto di materiale e programmi didattici prevalentemente multimediali.
La situazione attuale del sistema universitario è contrassegnata da due problemi ancora insoluti: la crisi di
finanziamento degli atenei e la necessità di riforme strutturali che dovranno tra l’altro adeguarsi ai nuovi
progetti universitari dell’Unione Europea. Si prevede comunque che nei prossimi anni il contributo
finanziario da parte degli studenti non potrà più essere evitato.

Aggiornamento e istruzione per gli adulti. In Germania questo tipo di istruzioni aggiornamento viene
considerato come un impegno pubblico di primaria importanza. Vi sono vari modi per studiare da adulti e
tenersi in aggiornamento, come le università popolari, oppure le accademie delle chiese, le associazioni dei
sindacati, le fondazioni dei partiti, le associazioni di qualificazione professionale delle camere di commercio
e industria, le numerose scuole professionali delle aziende, nonché parzialmente le università con i loro
corsi di aggiornamento e specializzazione professionale.
Le origini delle più importanti scuole di istruzione per adulti affondano nell’epoca illuministica, nelle cerchie
culturalmente più interessate di lettura e associazioni letterarie. Nello stesso tempo si formarono nel
movimento operaio socialdemocratico le prime scuole serali di formazione per lavoratori. La chiesa
cattolica si curava invece della formazione generale e professionale degli artigiani nei centri culturali dei
Kolpinghäuser. Da queste esperienze nascono le cosiddette università popolari, le Volkshochschulen, che
rappresentano di gran lunga l’istituzione più significativa dell’istruzione per adulti non solo in Germania, ma
anche in Austria e Svizzera.
Molto frequentati sono i corsi di preparazione per recuperare i diplomi scolastici. Il finanziamento di questi
istituti viene garantito dai Länder e dai comuni e in una piccola parte dai partecipanti, con quote
abbastanza ridotte. Dal 1976 anche le università hanno il compito dell’aggiornamento e dell’istruzione per
adulti.
Un’altra iniziativa significativa nel sistema d’istruzione generale è costituita dai permessi formativi, i
cosiddetti “permessi per la formazione”. In seguito ad un’apposita legislazione degli anni ’80, ogni
lavoratore o impiegato ha diritto a 4-5 giorni all’anno, per i quali è pagato ma esentato dal lavoro, per
frequentare corsi professionali o di formazione generale.

Ricerca scientifica. Si deve considerare che i risultati raggiunti nel campo della ricerca tedesca sono ancor
oggi significativi, grazie soprattutto alla validità delle strutture federali. Le caratteristiche specifici di questo
sistema sono la grande istituzioni statali e private in tutti i settori, l’alto grado di autonomia nella ricerca e i
programmi diversificati di finanziamento e di promozione.
Da più parti viene sostenuto – anche per fronteggiare meglio la concorrenza internazionale – che il
Netzwerk, cioè l’intreccio sistematico di ricerca scientifica, innovazione industriale e attività di applicazione
delle singole imprese, dovrà essere potenziato intensamente senza preconcetti reciproci.
Sono soprattutto le università che garantiscono sul territorio nazionale la base del lavoro scientifico nelle
differenti discipline; gli atenei dei Länder rimangono tuttora i centri più importanti del sistema scientifico,
ispirati ancor oggi al principio di Alexander Von Humboldt dell’unità di ricerca e insegnamento attraverso il
lavoro dei ricercatori e docenti universitari.
Gli atenei hanno offerto negli ultimi anni ai giovani ricercatori diplomati un ulteriore percorso di studio, la
ricerca post-laurea. In questi corsi nei Graduiertenkollegs, paragonabili in parte al sistema italiano del
dottorato di ricerca, i dottorandi devono confrontare il loro lavoro scientifico in modo ampio e in
collaborazione interdisciplinare.
Di grande importanza sono anche i programmi del Deutscher Akademischer Austauschdienst, un’istituzione
delle università tedesche che mette a disposizione numerose borse di studio per studenti, laureati,
ricercatori tedeschi e stranieri. Il DAAD promuove con fondi statali soprattutto gli scambi internazionali e la
cooperazione scientifica tra le università. Il finanziamento di base per la ricerca negli atenei viene garantito
sostanzialmente dai fondi per i Länder.
Di importanza internazionale può essere considerato il lavoro scientifico della famosa Max-Planck-
Gesellschaft, un’organizzazione autonoma di ricerca al dì fuori del settore universitario e senza fini di lucro.
La sua attività si rivolge soprattutto alla ricerca di base.
Altrettanto significativi sono i progetti della Frauenhofer-Gesellschaft. Essa esegue progetti di ricerca su
commissione per l’industria e per varie istituzioni statali e opera, tra l’altro, in vari settori dell’elettronica,
informatica, ingegneria energetica e nella ricerca dell’ambiente.
Altrettanto importanti, soprattutto per i giovani ricercatori, possono essere considerate le fondazioni
scientifiche dei grandi gruppi industriali.

AUSTRIA
Il sistema scolastico. Il sistema scolastico austriaco può vantare una lunga tradizione caratterizzata da
alcuni momenti chiave. Uno dei primi risale all’imperatrice Maria Teresa che introdusse nel 1774 la scuola
pubblica statale con l’obbligo, per tutti i sudditi, di frequentarla per un minimo di sei anni.
A partire dal 1927 la Hauptschule – la scuola primaria superiore – diventò obbligatoria per tutti i ragazzi dai
10 ai 14 anni. L’obbligo scolastico venne ulteriormente aumentato di un anno, cioè da otto a nove anni,
quando fu varata la riforma scolastica nel 1962.
Le scuole dell’obbligo dipendono dai comuni e dalle regioni, le altre scuole invece dallo stato federale. Oltre
alle scuole pubbliche esistono anche scuole private, per esempio quelle gestite dalla chiesa. Ogni alunno
riceve i libri scolastici gratuitamente ad eccezione di una quota del 10%. Bambini bisognosi, che si
distinguono per buone prestazioni scolastiche, ricevono sussidi finanziari, cioè la cosiddetta Heimbehilfe, a
partire dalla nona classe la Schulbehilfe a partire dalla decima classe.

Il sistema d’istruzione e formazione austriaco è strutturato su tre livelli:


 Al livello primario appartiene la Grundschule che viene anche chiamata Volksschule (scuola
primaria, scuola elementare);
 Al livello secondario si trovano le Weiterführende Schulen (scuole di proseguimento), fra le quali la
Hauptschule (scuola primaria superiore), la Allgemeinbildende Höhere Schule (scuola secondaria di
formazione generale) e la Berufsbildende Schulen/Berufsschulen (scuole professionali);
 Il livello terziario infine copre tutto il settore post-scolastico, cioè le università (Universitäten), le
accademie di belle arti (Universitäten der Künste), gli instituti superiori universitari
(Fachhochschulen) e tutto il restante settore non universitario.
Col compimento del sesto anno il bambino comincia la scuola dell’obbligo. Dopo aver frequentato
facoltativamente la scuola materna (Kindergarten) o anche una Vorschule (prescuola) incominciano i
quattro anni della scuola primaria. All’età di dieci anni al bambino si aprono due strade:
 Frequentare per quattro anni la Hauptschule (scuola primaria superiore);
 Scegliere una Allgemeinbildende Höhere Schule, per esempio un liceo. È infatti possibile, a
condizione, che l’alunno risulti in possesso di sufficienti requisiti, iscriversi dopo la scuola
elementare direttamente alla scuola secondaria di formazione generale come per esempio il liceo.

Chi ha scelto la Hauptschule, dopo quattro anni si trova di fronte a diverse possibilità. Se le prestazioni
scolastiche lo permettono può passare all’Oberstufenrealgymasium quadriennale. Altrimenti c’è la
possibilità di frequentare un corso annuale presso una Politechnische Schule (istituto politecnico) e ricevere
in seguito una formazione professionale di tipo misto (sistema duale), cioè una parte di formazione
professionale che si svolge nel posto di lavoro, per esempio in un’azienda in forma di tirocinio, e un’altra
parte in una Berufsschule.
Dopo otto anni, l’alunno termina i suoi studi con il diploma di maturità, la cosiddetta Matura. Se l’alunno ha
cominciato a frequentare il liceo dopo la scuola elementare ottiene la maturità un anno prima rispetto
all’Italia. La Matura dà il diritto di accesso all’università o agli istituti superiori di belle arti nonché agli istituti
superiori universitari.
Chi dopo, la scuola elementare, si iscrive subito al liceo e decide però di non continuare gli studi per
imparare un mestiere, può cambiare, dopo la quarta classe (all’età di 14 anni), iscrivendosi ad una scuola
media o superiore di formazione professionale. Questo cosiddetto “sistema dei ponti” rende possibili
cambiamenti fra i singoli tipo di scuola nel tentativo di tenere conto il più possibile delle capacità e della
disposizione di ogni singolo alunno.
Alunni che sono portatori di handicap cui occorre un’istruzione speciale hanno a disposizione a partire
dall’età prescolastica scuole speciali.
Ancora, sempre più scuole organizzano le lezioni con modulo bilingue o almeno in parte in lingua straniera.

Istruzione per adulti. I lavoratori che non hanno conseguito alcun tipo di diploma scolastico che ne
permetterebbe l’accesso all’università hanno la possibilità di diplomarsi tramite alcune strutture didattiche.
Seguendo il cosiddetto secondo percorso formativo essi ottengono la possibilità di accedere all’università o
da un’altra struttura dell’istruzione superiore.

Il sistema universitario. Gli studenti universitari conseguono a seconda delle materie di studio diversi titoli,
fra i quali il Magister e il Diplom e nell’ambito del 3+2 il Bachelor e il Master. Dopo la laurea è possibile
continuare gli studi frequentando un dottorato di ricerca. Ai fini della carriera universitaria è inoltre
necessaria un’ulteriore ricerca scientifica, la cosiddetta Habilitation che abilita alla libera docenza
universitaria.
Gli studi sono gratuiti, studenti di famiglie a basso reddito ricevono aiuti finanziari. Anche gli studenti
cittadini dell’Unione europea, dei paesi del terzo mondo come anche quelli apolidi o profughi in base alla
Convenzione di Ginevra non devono versare alcuna tassa d’iscrizione.

La ricerca scientifica. La ricerca viene svolta non solo nelle strutture universitarie, ma anche tramite varie
istituzioni di ricerca extrauniversitarie. La più importante tra queste è la Österreichische Akademie der
Wissenschaft (Accademia austriaca delle scienze). Viene finanziata in prima linea con mezzi pubblici.
Un grande contributo alla ricerca alla ricerca è dato dalle ricche biblioteche e archivi austriaci. Una delle più
importanti biblioteche è la Österreichische Nationalbibliothek (Biblioteca nazionale austriaca) fondata nel
1368. Essa dispone complessivamente di più di 5.8 milioni di volumi, incluse numerose collezioni speciali.
Altre biblioteche scientifiche importanti sono le biblioteche universitarie, la biblioteca centrale di medicina
e fisica con un patrimonio complessivo che supera i 20 milioni di volumi, le biblioteche delle accademie di
belle arti con 1.2 milioni di libri.
L’archivio più significativo è lo Österreichiesches Staatsarchiv (Archivio di stato austriaco) che possiede,
dopo gli archivi del Vaticano e quelli nazionali di Parigi, la più importante collezione di documenti statali in
Europa.

SVIZZERA
Sin dal 1850 esiste in tutti i cantoni l’obbligo della frequenza scolastica. Un’alta percentuale di bambini
frequenta fino a tre anni nella Svizzera tedesca la scuola materna (Kindergarten). A 6 o 7 anni il bambino
inizia i nove anni di scuola dell’obbligo, che inizialmente è del tutto gratuita (compresi i libri di testo),
mentre nella scuola media pagano soltanto i libri. Alle superiori, invece, pagano le tasse di iscrizione solo i
non residenti nel cantone, in virtù del federalismo scolastico. La scuola elementare (Primarschule) dura da
quattro a sei anni, quella media (Sekundärschule) da tre a cinque anni.
Nella Svizzera italiana e nelle regioni romance si imparano sia il francese sia il tedesco. Due terzi dei giovani
frequentano uno dei circa 400 indirizzi di apprendistato (Berufslehren) riconosciuti nel settore bancario,
assicurativo, dell’industria, del commercio, dell’artigianato, dei trasporti, ecc., che durano dai due ai
quattro anni. L’apprendista (Lehrling) stipula con il maestro (Lehrmeister) un contratto e riceve un piccolo
stipendio mensile. Il sistema duale della formazione professionale prevede il tirocinio presso un’azienda e
uno o due giorni di lezioni teoriche alla settimana presso le scuole professionali (Berufsschulen).
La maturità professionale con vari indirizzi (tecnico, commerciale, artigianale, artistico o tecnico-agricolo)
permette l’accesso alle Fachhochsculen. Chi ha, invece, intenzione di seguire gli studi superiori di indirizzo
paramedico, sociale, pedagogico e artistico frequenta per due o tre anni una scuola intermedia tra
formazione professionale e liceo, la quale fornisce un apposito diploma (Diplommittelschule). I licei
preparano in 3-4 anni agli studi universitari.
La formazione degli insegnanti della scuola dell’obbligo, finora regolamentata e organizzata dai singoli
cantoni, viene ora ristrutturata per favorire la compatibilità con i paesi della UE. Attualmente molti cantoni
rilasciano il diploma da insegnante elementare (riconosciuto in certi casi solo dal relativo cantone) dopo un
quinquennio di scuola magistrale – compreso un anno di tirocinio pratico, preferibilmente in una struttura
sociale – e alcune settimane il tirocinio presso diverse scuole.
Oltre ai politecnici federali di Zurigo, in Svizzera esistono nove università. Per quanto riguarda la ricerca,
famoso in Svizzera è il Centro Europeo per le ricerche nucleari (CERN) a Ginevra.

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