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Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella
seconda parte.
PRIMA PARTE
Si vuole dotare un braccio di un robot, provvisto di una pinza all’estremità, della capacità di
misurare la distanza che separa la pinza dall’oggetto da prelevare.
Per evitare di sovraccaricare il meccanismo, il braccio deve anche rilevare la forza peso
dell’oggetto da sollevare; a tale scopo il braccio è dotato di un trasduttore di posizione e di
uno in grado di rilevare la forza peso.
Il trasduttore di posizione è formato da una coppia emettitore-ricevitore di luce infrarossa,
ha un’uscita in tensione con caratteristica lineare come descritta:
Il trasduttore di forza peso è una cella di carico a ponte resistivo e possiede un’uscita di
tipo differenziale; alimentando il ponte con una tensione di 12 V e applicando la forza peso
massima pari a 80 N si ottiene una tensione differenziale di 0,25 V, mentre in assenza di
peso si ottiene una tensione di 0 V.
I segnali provenienti dai due trasduttori devono essere condizionati nell’intervallo di
tensione da 0 a 5 V e convertiti in segnali numerici per essere inviati ad una scheda di
controllo a microcontrollore o PLC che gestisce la pinza, tenendo conto del fatto che il
sistema deve valutare la posizione dell’oggetto con un errore massimo di 2 mm e misurare
la forza peso con un errore massimo di 0,2 N.
Le grandezze misurate, oltre ad essere acquisite dal sistema, devono poter essere
visualizzate localmente su dei display o visori LCD.
Il candidato, utilizzando un sistema di propria conoscenza e fatte le ipotesi aggiuntive
ritenute idonee:
SECONDA PARTE
QUESITO 1
Se il trasduttore di posizione anziché essere composto da una coppia emettitore-ricevitore
di luce infrarossa fosse composto da una coppia di trasduttori ultrasonici, la misura della
Il candidato proponga una soluzione per la misura della larghezza dell’impulso che utilizzi
in parte o totalmente un microcontrollore o un PLC.
QUESITO 2
Il candidato proponga il tipo di strumentazione più idonea per collaudare il funzionamento
dei circuiti di condizionamento; inoltre fornisca un algoritmo per verificare il corretto
funzionamento del software del sistema.
QUESITO 3
Un impianto è rappresentato dallo schema di figura.
Dalle misure eseguite sull’impianto con un segnale sinusoidale si è rilevato che esso:
400 25000 1
𝐺 𝑠 = 𝑊 𝑠 = 𝐻 𝑠 =
𝑠 + 40 𝑠 + 12500 10
QUESITO 4
Spiegare che cosa si intende per stabilità di un sistema lineare ed indicare almeno due
metodologie applicabili per la verifica della stabilità di un sistema ad anello chiuso e ad
anello aperto.
Basandosi sulle proprie competenze in materia di controlli analogici fornire quindi un
esempio di sistema reale per il quale applicare le metodologie descritte e trarre le
conclusioni dovute.
80 − 𝑑
𝑉!" =
15
𝑑 = 80 − 15 𝑉!"
Un circuito di condizionamento tipico di una cella di carico che ha l'uscita differenziale non
riferita a massa viene riportato in figura.
Con una tensione Vod pari a quella di alimentazione del ponte risulta
𝑉!" 5
𝐴! = = = 20
𝑉!" 0,25
𝑉!" = 0,0625 𝑓𝑝
𝑓𝑝 = 16 𝑉!"
∆𝑑 750
𝜀!"# = !
= = 0,37 𝑚𝑚 < 2 𝑚𝑚
2∙2 2 ∙ 2!"
per la distanza e
∆𝑓𝑝 80
𝜀!"# = !
= = 0,04 𝑁 < 0,2 𝑁
2∙2 2 ∙ 2!"
𝑑𝑣 𝑉!" 5
= = = 48,8 𝑉/𝑠
𝑑𝑡 !"# 2! ∙ 𝑇!"#$ 1024 ∙ 10!!
QUESITO 1
Per eseguire una misura un sensore a ultrasuoni invia un segnale (trigger) e legge la
risposta di quel segnale (eco) che, dopo il rimbalzo su un oggetto, torna indietro (figura).
In pratica l’ultrasuono emesso dal trasmettitore (Tx), non udibile dall’orecchio umano in
quanto oltre la soglia percepibile, rimbalza sull'oggetto e torna nella stessa direzione in
modo che il segnale di ritorno (eco) possa essere captato dal ricevitore (Rx).
Il listato del programma che consente di misurare una distanza viene di seguito riportato.
QUESITO 3
Blocco compensatore
Non avendo poli nulli si può adottare un controllore proporzionale con errore limitato da un
fatore 1/1+AB in risposta ad un segnale a gradino unitario.
La f.d.t. ad anello aperto valutata per s=0 è la seguente:
400 ∙ 25000
𝐺!! 0 = 𝐺 0 ∙ 𝑊 0 ∙ 𝐻 𝑠 ∙ 𝐶 𝑠 = ∙ 𝐶 𝑠 = 0,5 𝐶(𝑠)
10 ∙ 40 ∙ 12500
1
𝑒 ∞ = ≤ 0,05
1 + 0,5 𝐶(𝑠)
Margine di fase
Con C(s) = 1 e disturbo nullo la f.d.t. ad anello aperto risulta dal prodotto delle f.d.t. dei
singoli blocchi; si ottiene:
Per studiare la stabilità con il programma Multisim si deve porre il denominatore in forma
polinomiale ottenendo:
10!
𝐺!! 𝑠 =
𝑠 ! + 12540𝑠 + 500000
I diagrammi di Bode del modulo e della fase derivanti dal procedimento di simulazione
vengono rappresentati nella figura seguente.
Risposta ad un disturbo
In regime sinusoidale, imponendo un disturbo additivo di pulsazione ω, la reazione riduce
l’effetto del medesimo sull’uscita di un fattore pari a
1 + 𝐺!! (𝑗𝜔)
10!
𝐺!! 𝑠 =
𝑠 ! + 12540𝑠 + 500000
10! 10!
𝐺!! 𝑗𝜔 = =
(𝑗𝜔)! + 12540𝑗𝜔 + 500000 −𝜔 ! + 12540𝑗𝜔 + 500000
10! 10!
𝐺!! 𝑗𝜔 = =
− 100 + 1254𝑗 + 50 1254𝑗 − 50
Dopo aver razionalizzato e dopo aver svolto opportuni calcoli risulta infine un’attenuazione
pari a:
1 + 𝐺!! (𝑗𝜔) = 8
QUESITO 4
Facendo riferimento alla sottostante figura in cui viene mostrata la risposta all’impulso un
sistema viene definito:
Tra posizione dei poli del sistema sul piano complesso e stabilità sussistono le seguenti
relazioni:
Tra i numerosi esempi applicati dei principi descritti è il controllo ad anello chiuso della
velocità di un motore in continua; lo schema a blocchi viene di seguito riportato.
100
𝐺(𝑠) =
1 + 𝑠 1 + 0,1𝑠 (1 + 0,01𝑠)
Si può verificare che il margine di fase non è compatibile con la stabilità e che pertanto
occorre una rete correttrice (ad esempio ritardatrice) per stabilizzare il sistema.