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Indice
Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2
Lezione 001 ............................................................................................................................. p. 3
Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 4
Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 5
Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 6
Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 7
Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 8
Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 10
Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 11
Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 12
Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 13
Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 16
Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 18
Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 20
Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 21
Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 23
Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 24
Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 25
Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 28
Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 29
Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 30
Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 31
Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 32
Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 33
Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 34
Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 35
Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 36
Lezione 037 ............................................................................................................................. p. 37
Lezione 040 ............................................................................................................................. p. 38
Lezione 041 ............................................................................................................................. p. 39
Lezione 042 ............................................................................................................................. p. 40
Lezione 043 ............................................................................................................................. p. 41
Lezione 044 ............................................................................................................................. p. 42
Lezione 045 ............................................................................................................................. p. 43
Lezione 046 ............................................................................................................................. p. 44
Lezione 047 ............................................................................................................................. p. 45
Lezione 001
01. L'automazione riguarda...
Metodologie
Tecnologie e metodologie
Tecnologie
E' un corpo di metodi e tecniche per la progettazione, realizzazione e conduzione di sistemi di controllo automatici.
03. In che modo la strumentazione e le metodologie di controllo impattano su costi e prestazioni di un sistema controllato complesso?
L'impatto sui costi è in genere equivalente. Le prestazioni sono determinate dalla scelta opportuna della strumentazione.
La strumentazione impatta maggiormante sui costi, ma una corretta scelta della strumentazione è in grado di per se di garantire le prestazion desiderate.
La gran parte dei costi è determinata in genere dall'acquisto e dalla istallazione delle componenti del sistema controllato. Il raggiungimento delle prestazioni desiderate
può essere garantito solo dalla scelta dell'appropriata metodologia di controllo.
04. Quali sono gli obiettivi del corso di Analisi e Modellistica dei Sistemi?
Fornire allo studente un insieme di metodi e tecniche per la modellizzazione dei sistemi di controllo e l'analisi delle relative proprietà.
L'unione funzionale del sistema da controllare (il processo), del sistema di controllo (il controllore) e delle reti e dei dispositivi di misura, attuazione e comunicazione.
Lezione 003
01. Quali elementi minimi dovrebbe contenere un esempio di sistema di automazione?
Un controllore
03. Cosa sono e quale è il ruolo, rispettivamente, dei sensori e degli attuatori?
Lezione 004
01. Quale dei seguenti può costituire un esempio di specifica per un sistema di controllo della temperatura di un forno
Un sistema è un insieme di entità poste in relazione da uno scambio di energia o di informazioni.
Sono una lista delle caratteristiche tecniche che il sistema di controllo deve possedere.
L'elenco dettagliato, schematico e qualitativo dei risultati che devono essere raggiunti e delle caratteristiche tecniche di un sistema di controllo
Gli obiettivi che devono essere raggiunti dalla applicazione del sistema di controllo al sistema da controllare
Gli obiettivi che devono essere raggiunti dalla applicazione del sistema controllato al sistema da controllare
06. Cos'è la fase di realizzazione di un sistema di controllo e quali principali attività occorre portare a compimento in tale fase?
Lezione 005
01. In un circuito generatore di tensione, resistenza e induttanza, qual è l'attuatore?
Un sistema che presenta dei flussi di energia o di informazioni con l'ambiente circostante.
Trasformare l'informazione contenuta nel segnale di controllo in un forzamento ad alto contenuto energetico del sistema
Lezione 006
01. Quale dei seguenti può costituire un esempio di sistema complesso?
Un PLC
La complicatezza del modello matematico che descrive il comportamento del sistema
Il fatto che la funzione di trasferimento del sistema presenta poli complessi coniugati
La interazione di una molteplicità di elementi singoli e sotto-sistemi del sistema complesso complessivo
Lezione 007
01. Cos'è un sistema a stati finiti?
La risposta del sistema che si ha a partire da uno stato non nullo
04. Un sistema statico può essere visto come un sistema dinamico senza variabili di stato
E' falso
E' vero
05. Dato un sistema dinamico, quante diverse uscite possono corrispondere ad un ben dato ingresso?
Un sistema che, contrariamente ai sistemi statici, presenta delle parti in movimento.
Un sistema in cui il valore dell'uscita ad un dato istante dipende dal valore che l'ingresso ha assunto in tutti gli istanti passati.
07. Dato un sistema statico, quante diverse uscite possono corrispondere ad un ben dato ingresso?
08. Quale dei seguenti elementi circuitali, in condizioni ideali, è un esempio di sistema statico?
Una resistenza
Un condensatore
Un'induttanza
09. Quale dei seguenti elementi circuitali, in condizioni ideali, è un esempio di sistema dinamico?
Una resistenza
Un diodo
L'evoluzione di un sistema dinamico a partire da uno stato iniziale dato e in assenza di forzamenti esterni.
E' l'insieme delle informazioni che, una volta specificato, rende univoco il legame ingresso-uscita del sistema.
E' il luogo ove è ubicato il sistema controllato, sempre da specificare ai fini della sicurezza sul posto di lavoro.
Il fatto che una perturbazione data al sistema a partire da uno stato di equilibrio generi delle evoluzioni limitate.
16. Che differenza c'è tra i sistemi a stati finiti e i sistemi a stato di tipo continuo?
17. Che differenza c'è tra un sistema asintoticamente stabile e un sistema semplicemente stabile?
Lezione 008
01. Quale delle seguenti variabili agisce come disturbo nel contesto del problema del controllo dell'assetto di un veicolo?
Variabile di errore
Variabile controllata.
03. Con riferimento allo schema di controllo a controreazione, come si chiama la variabile in uscita dall'attuatore e in ingresso al sistema controllato?
Variabile controllata.
Variabile di attuazione
Variabile di forzamento
E' un particolare schema di controllo in cui l'azione di controllo si oppone sempre al moto del sistema (da cui il termine controreazione). L'obiettivo è di opporre
resistenza all'evoluzione del sistema, particolarmente utile nei casi di sistemi intrinsecamente instabili.
Un particolare schema di controllo, anche detto "a feedback", in cui l'azione di controllo da somministrare al sistema controllato viene elaborata sulla base dell'errore tra
l'andamento misurato della variabile controllata e l'andamento desiderato per essa.
Sono le variabili in uscita dal sistema, quando si consideri l'effetto del controllo
08. Si discuta lo schema di controllo a catena aperta: caratteristiche, vantaggi, limitazioni.
10. Si discuta lo schema di controllo a controreazione: caratteristiche, vantaggi, limitazioni. Si disegni lo schema a blocchi di riferimento per il controllo a
controreazione.
Lezione 009
01. Cosa contraddistingue un sistema semplice da un sistema complesso?
Il numero di elementi che li contraddistinguono. Un sistema complesso è costituito da un insieme di numerosi elementi, aventi tra loro interazioni di vario tipo.
Un sistema è complesso se ha più di una variabile di stato, di ingresso o di uscita. Altrimenti è un sistema semplice.
E' la schematizzazione e organizzazione a forma piramidale del sapere afferente all'Automazione (alla base le scienze matematiche e fisiche, al vertice le
specializzazioni)
Lezione 011
01. Con riferimento al programma MATLAB, cos'è il workspace?
E' l'ambiente di lavoro dove vengono caricate/salvate le variabili dichiarate dal programma MATLAB.
E' un ambiente grafico del programma MATLAB, utile per la simulazione di sistemi.
E' un link, un collegamento, che si stabilisce tra due programmi matlab al fine di consentirne l'interazione in simulazione.
Lezione 013
01. Cos'è la risposta armonica?
E' la risposta del sistema, a regime permanente, in corrispondenza di ingressi di tipo sinusoidale
E' la risposta del sistema quando in ingresso vi sono segnali ad armoniche esclusivamente pari
Il diagramma di Bode delle fasi, riportante la fase della funzione di risposta armonica in funzione della pulsazione
Il diagramma di Bode delle fasi, riportante la fase della funzione di risposta armonica in funzione del tempo
Modelli in cui le variabili di uscita del sistema sono funzioni delle sole variabili si ingresso al sistema allo stesso istante
Il diagramma di Bode dei moduli, riportante il modulo della funzione di risposta armonica in funzione della pulsazione
Il diagramma di Bode dei moduli, riportante il modulo della funzione di risposta armonica in funzione del tempo
Il rapporto tra ampiezza della risposta al gradino, a regime, e ampiezza del gradino in ingresso
Il rapporto tra ampiezza della risposta al gradino, a regime, e ampiezza del gradino unitario
E' un segnale di ingresso di ampiezza pari a zero prima di zero, e pari ad uno in seguito
I sistemi dinamici
I sistemi statici
I sistemi dinamici
I sistemi statici
12. Quanto vale, a regime permanente, l'ampiezza della risposta di un sistema stabile all'ingresso u(t)=2sen(2t), se |W(2j)|=0 dB?
Vale 0
Vale 1
Vale 2
13. Quanto vale, a regime permanente, l'ampiezza della risposta di un sistema stabile all'ingresso u(t)=sen(2t), se |W(2j)|=20 dB?
Vale 20
Vale 10
Vale 1
14. Quanto vale, a regime permanente, l'ampiezza della risposta di un sistema stabile all'ingresso u(t)=sen(2t), se |W(2j)|=0 dB?
Vale 1
Vale 1/2
Vale 0
I diagrammi di Bode
Indica l'andamento che si ha in uscita quando in ingresso al sistema si somministra la sinusoide armonica standard (di ampiezza 1 e pulsazione 1).
E' una funzione che indica coma variano, al variare della pulsazione in ingresso, (i) il rapporto tra il modulo della sinusoide in uscita a regime permanente e il modulo
della sinusoide in ingresso e (ii) lo sfasamento della sinusoide di uscita rispetto a quella in ingresso, sempre a regime permanente.
La risposta del sistema quando esssa presenta una sola armonica (i.e. puramente sinusoidale)
Equazione differenziale.
Lezione 014
01. Cos'è un modello linearizzato?
04. Lo stato di un sistema con un'ingresso e un'uscita in generale è costituito da...
Zero variabili
05. In generale, quante variabili di stato può avere un sistema dinamico ad un ingresso ed una uscita?
Due
Più d'una
y
u
x
z
Grafico ingresso/uscita.
Equazione differenziale.
Consiste di due equazioni: l'equazione dell'evoluzione dello stato e l'equazione dell'uscita. L'eq. Dello stato esprime l'evoluzione dello stato in funzione dello stato
presente e dell'ingresso. L'equazione dell'uscita esprime l'uscita in funzione dello stato e dell'ingresso.
09. Con riferimento al modello nello spazio di stato, cos'è la matrice dinamica A?
E' la matrice che specifica come l'ingresso impatta sull'evoluzione dello stato.
E' la matrice che specifica come lo stato evolve nel tempo in funzione dello stato presente.
z
y
u
x
u
y
z
x
12. Presentare e discutere il modello matematico differenziale, nel dominio del tempo, impiegato per la modellizzazione dei sistemi dinamici lineari a tempo
continuo ("modello nello spazio di stato"). In particolare, si scrivano le equazioni del modello indicando con "u" l'ingresso, con "y" l'uscita e con "x" lo stato del
sistema.
Lezione 015
01. Autovalori e poli coincidono sempre?
Si
Modi pseudo-periodici
Polinomio caratteristico
Funzione di trasferimento
Potenza, Calore, Energia, Temperatura, Umidità, Pressione, Vibrazioni, Intensità, Tensione, Resistenza, Viscosità.
Disponibilità di energia, Capacità di accumulo, Trasporto di energia, Forza movimento lineare, Coppia movimento rotativo, Sovraccarico, Movimento lineare,
Movimento rotatorio, Movimento oscillatorio, Consumo di energia in stato di riposo, Regolazione della forza, Regolazione della velocità, Costi di energia,
Influenza della temperatura, Trafilamenti, rischi di incidente
Tempo di salita, Tempo all'emivalore, Sovraevolngazione percentuale, Costante di tempo, Tempo di assestamento, Sovraelongazione assoluta, Errore a regime, Durata
del transitorio.
Andamenti pseudo-periodici.
Costanti nel tempo (autovalore nullo), esponenziali crescenti (autovalore positivo), esponenziali decrescenti (autovalore negativo).
Sono le evoluzioni entro specifica (da cui il termine naturali) del sistema controllato (escluse cioè le condizioni di funzionamento anomalo).
Sono le funzioni esponenziali pure o pseudo-periodiche elementari in cui si può scomporre la risposta impulsiva di un sistema dinamico lineare.
10. Quali modi naturali sono associati alle coppie di autovalori complessi coniugati?
Si
Si, affinchè il sistema sia stabile il polo però deve avere parte reale negativa
Modi pseudo-periodici
15. Descrivere l'andamento nel tempo associato ai diversi tipi di modi naturali
Lezione 016
01. Quali sono i parametri caratteristici di una coppia di autovalori complessi coniugati
E' il tempo che impiega a convergere (con errore 0.1%) la risposta indiciale del sistema.
E' una costante che si ricava come funzione degli autovalori del sistema.
E' la risposta del sistema quando in ingresso viene somministrato un gradino di ampiezza unitaria.
Si indica così la risposta del sistema quando presenta discontinuità di tipo a gradino.
04. Quale andamento nel tempo è associato ad una coppia di poli complessi coniugati immaginari puri? Cioè con parte reale pari a zero?
Lezione 018
01. Quanto vale la trasformata di Laplace della funzione gradino unitario (f(t)=1)?
s
1/s
E' una funzione data da un particolare integrale dell'operando. Il risultato è una funzione nella variabile complessa.
E' una trasformazione in cui alla variabile tempo si sostituisce semplicemente la variabile complessa s.
04. Quanto vale la trasformata di Laplace della derivata di una funzione f(t)?
Vale sF(s)-f(0)
Vale F(s)/s
05. Quanto vale la trasformata di Laplace della funzione esponenziale e elevato alla at?
Vale 1/a
Vale (s-a)
Vale 1/(s-a)
La domanda non può essere posta: la trasformata di Laplace è un'operazione matematica e non un sistema dinamico
No
Si
No
Si
08. Enunciare e presentare con supporto di formule la proprietà di linearità della trasformata di Laplace
10. Cos'è la Trasformata di Laplace e a cosa è utile per i fini della modellizzazione dei sistemi dinamici?
Lezione 019
01. Cosa sono i poli?
04. Mostrare come si calcola la funzione di trasferimento del parallelo di due processi.
05. Mostrare come si calcola la funzione di trasferimento della serie di due processi.
08. Mostrare come si calcola la funzione di trasferimento della controreazione di due processi.
Lezione 020
01. Quali tipi di poli esistono?
Solo reali
Numeri immaginari
Numeri positivi
Numeri interi
Instabilità
Stabilità asintotica
Sempre uguali
Srmpre minori
Sempre maggiori
Coppie di poli complessi con stessa parte reale e simmetrici rispetto all'asse dei reali
Poli quadratici
Lezione 021
01. Quanto vale la fase di -1000?
30 gradi
0 gradi
90 gradi
180 gradi
0 gradi
90 gradi
Le fasi
I moduli
Le pulsazioni
Il tempo
0 gradi
30 gradi
180 gradi
90 gradi
2
5
1
radice di 5
Vale 3
Vale -1
Vale 1
1
2
radice di 5
5
45 gradi
180 gradi
0 gradi
30 gradi
Vale 3
Vale 10
Vale -2
10. Che scala si adotta nelle ascisse dei diagrammi di Bode dei moduli?
Naturale
Esponenziale
Logaritmica
Lineare
20 db
100 db
10 db
0 db
Gli zeri
I poli
Indica il cofficiente pari a 10 nella formula 10log(|W(jw)|) che si usa per calcolare il bodulo in decibel
E' l'unità fondamentale della scala logaritmica adottata in ascissa nei diagrammi di Bode. Il rapporto tra due decadi successive vale 1.
E' l'unità fondamentale della scala logaritmica adottata in ascissa nei diagrammi di Bode. Il rapporto tra due decadi successive vale 10.
100 db
0 db
10 db
20 db
Vale 10
Vale 1
Vale 3
2
4
1
3
20log(M)
10M
log(M)
10log(M)
18. Che scala si adotta nelle ascisse dei diagrammi di Bode delle fasi?
Esponenziale
Logaritmica
Lineare
Naturale
Sono i diagrammi del modulo e della fase della funzione di risposta armonica di un sistema dinamico lineare.
In decibel
Lezione 022
01. Cos'è il diagramma di Nyquist?
E' la rappresentazione grafica sul piano complesso della funzione di risposta armonica.
Lezione 024
01. Cos'è la procedura di realizzazione di un sistema?
E' la procedura che consente di passare dalla funzione di trasferimento ad un equivalente modello nello spazio di stato del sistema.
E' un modello nello spazio di stato a cui corrisponde una funzione di trasferimento pari proprio a G(s)
04. Discutere del problema della realizzazione a partire da una data funzione di trasferimento
Lezione 026
01. Cos'è la trasformata Z di un sistema lineare tempo discreto?
E' la procedura che consente di passare dalla funzione di trasferimento ad un equivalente modello nello spazio di stato del sistema.
E' la procedura che consente di trovare l'analogo tempo continuo di un sistema tempo discreto.
E' una particolare operazione che da come risultato una funzione nella variabile complessa. E' l'analogo della operazione di trasformata di Laplace per i sistemi dinamici a
tempo discreto.
Lezione 027
01. Qual è la condizione sugli autovalori/poli di un sistema per la stabilità asistotica?
Quando il numero di variabili misurate coincide con il numero delle variabili di stato.
Quando è possibile ricostruire lo stato interno del sistema partendo da misure delle uscite e degli ingressi.
Lezione 028
01. Come si calcola il polinomio caratteristico di un sistema lineare?
A seguito di una perturbazione, le traiettorie dello stato tornano sul punto di equilibrio
03. Quale condizione devono soddisfare i poli affinché un sistema lineare tempo-continuo sia stabile?
Lezione 030
01. Cos'è una rete di Petri
Lezione 031
01. Cos'è la marcatura di una rete di Petri?
E' la configurazione del sistema in termini di distribuzione dei token nei posti.
Lezione 035
01. Cos'è il Simulink?
Lezione 036
01. In cosa consiste l'approccio sistematico alla progettazione?
Corretta individuazione delle specifiche per il sistema di controllo da realizzare, progettazione, simulazione in realtà virtuale, correzione delle eventuali debolezze di
progettazione, implementazione, prove di collaudo, rilascio al committente, documentazione dell'intera progettazione.
E' la progettazione che si incentra sul sistema da controllare (da cui il nome di progettazione sistematica), al fine di individuare chiaramente gli input e gli output del
sistema da considerare in fase di progettazione.
Analisi delle richieste del committente, stesura dei requisiti e delle specifiche tecniche, realizzazione del progetto in realtà virtuale, realizzazione, prove su sistema fisico,
collaudo e rilascio
Analisi delle richieste del committente, stesura dei requisiti e delle specifiche tecniche, realizzazione, prove su sistema fisico, eventuali modifiche, collaudo e rilascio
Analisi delle richieste del committente, stesura dei requisiti e delle specifiche tecniche, realizzazione del progetto in realtà virtuale, verifica simulativa delle prestazioni
del sistema realizzato, eventiali modifiche, realizzazione, prove su sistema fisico, collaudo e rilascio
04. Nell'ambito della progettazione e realizzazione di un sistema di controllo, che ruolo e utilità svolge la simulazione?
Lezione 037
01. Cos'è il diagramma UML dei casi d'uso?
E' una lista dei casi d'uso con annessa descrizione testuale.
E' il diagramma che riporta i casi d'uso rilevanti e gli attori in essi coinvolti
Un regolatore a relè funziona esclusivamente con sensori continui, mentre un regolatore continuo utilizza esclusivamente sensori a soglia.
Eì il diagramma che riporta la sequenza dei casi d'uso considerati per il sistema in oggetto.
E' il diagramma che rappresenta la sequenze temporali secondo cui si espleta una funzionalità del sistema in oggetto.
Lezione 040
01. Cos'è una modalità di controllo a catena aperta?
E' una modalità di controllo in cui i disturbi impattano sulla catena di controllo (che risulta quindi "aperta", o permeabile, rispetto ad essi).
E' una modalità a controreazione in cui le misure della variabile controllata sono intermittenti.
E' una modalità di controllo che non prevede un feedback sull'andamento della variabile controllata.
02. La modalità di controllo a catena aperta può garantire sempre le prestazioni desiderate?
Sempre
03. In quali casi si può pensare di applicare la modalità di controllo a catena aperta?
Nel caso di sistemi a dinamica lenta, sovradimensionati, e per i quali non sono richieste specifiche prestazionali stringenti.
Nel caso si sistemi lineari, poiché intrinsecamente più semplici dei sistemi non-lineari.
Solo nel caso di sistemi correttamente dimensionati, che risultano intrinsecamente più idonei alla modalità di controllo a catena aperta.
Lezione 041
01. Su cosa ha influenza la dinamica secondaria?
Il transitorio
02. Quale aspetto fondamentale non è trascurabile rispetto alla dinamica secondaria di un sistema?
La verifica che il numero della variabili di stato ad essa associato sia inferiore rispetto all'analogo numero per la dinamica dominante.
La verifica che essa sia più lenta della dinamica dominante.
03. In cosa consiste una modalità di controllo di tipo proporzionale, integrale e derivativa?
E' una modalità di controllo a struttura variabile in cui la variabile di controllo è proporzionale all'errore di controllo, alla derivata e all'integrale dell'errore.
E' una modalità di controllo in cui la variabile di controllo è proporzionale all'errore di controllo, alla derivata e all'integrale dell'errore.
E' una modalità di controllo in cui il controllore calcola il controllo sulla base del riferimento, della sua derivata e del suo integrale.
E' la dinamica che influenza maggiormente gli scambi energetici del sistema.
E' la parte della dinamica più lenta del sistema, che produce cioè effetti osservabili sulle scale di tempo di interesse per il sistema di controllo in oggetto.
Lezione 042
01. Cos'è una legge di controllo di tipo sistematico?
Leggi di controllo basate sulla conoscenza di un modello astratto del sistema da controllare.
Leggi di controllo basate sulla conoscenza di un modello del sistema nello spazio di stato.
Una legge di controllo non progettata tramite modalità sistematiche ma unicamente sulla base della conoscenza del sistema da controllare e sull'esperienza dell'operatore.
Lezione 043
01. Cos'è una legge di controllo a struttura prefissata?
E una legge di controllo che agisce su ingressi prefissati del sistema di controllo.
E' una legge di controllo in cui la struttura (la legge di controllo) è pre-fissata, e possono solo essere variati i parametri di controllo che entrano nella legge di controllo.
L'esempio tipico è il PID
E' un sistema da controllare che ha un polo in zero, uno zero in zero, e un terzo polo a parte reale negativa
Lezione 044
01. Cosa sono gli algoritmi evolutivi e quando vengono applicati?
Gli algoritmi evolutivi prendono ispirazione al comportamento di una popolazione di esseri viventi per quanto riguarda la sopravvivenza e la riproduzione. Gli algoritmi
genetici vengono applicati per: apprendere associazioni tra insiemi di dati dalla struttura nota; apprendere relazioni complesse, tipicamente lineari e monovariabile;
permettere di modellare matematicamente sistemi le cui equazioni algebriche e differenziali sono note; classificare dati in specifiche categorie in base a caratteristiche di
similitudine.
Gli algoritmi evolutivi sono procedure di analisi dei dati finalizzate alla ricerca di una condizione di ottimo espressa in forma anche non strettamente analitica.
Gli algoritmi evolutivi prendono ispirazione al comportamento di una popolazione di esseri viventi per quanto riguarda la sopravvivenza e la riproduzione. Gli algoritmi
genetici consentono di individuare l'elemento più strettamente collegato alla condizione di ottimo attivando l'evoluzione di un insieme predefinito di elementi.
Gli algoritmi evolutivi sono procedure di analisi dei dati finalizzate alla ricerca di una condizione fuzzy espressa in forma anche non strettamente analitica.
Gli algoritmi evolutivi prendono ispirazione al comportamento di una popolazione di esseri viventi per quanto riguarda la società e i modelli culturali. Gli algoritmi genetici
consentono di individuare l'elemento più strettamente collegato alla condizione di ottimo attivando l'evoluzione di un insieme predefinito di elementi.
Lezione 045
01. Cos'è alla base dell'individuazione di un modello analitico di un sistema dinamico?
E' un modello che prende in considerazione esclusivamente il comportamento ingresso/uscita del sistema, senza indagarne la struttura interna.
E' un modello che si concentra sulla struttura interna del sistema da modellizzare.
E' un particolare tipo di modello a rete neurale, con neuroni esclusivamente di tipo "nero".
Lezione 046
01. Un modello linearizzato è...
Un modello che approssima un modello non lineare nelle vicinanze di un punto di lavoro
Uno stato del sistema, una condizione operativa, all'intorno del quale si effettua la linearizzazione
Lezione 047
01. Cos'è il transitorio?
E' la parte della risposta che si ha prima dell'instaurarsi del regime permanente