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Cum lavat manus dicat: Da, Dómine, Lavandosi le mani dice: Concedi, o Signore,

virtútem mánibus meis ad abstergéndam che le mie mani siano monde da ogni
omnem máculam; ut sine pollutióne mentis macchia: affinché possa servirti con purezza
et córporis váleam tibi servíre. di mente e di corpo.
Ad Amictum, dum ponitur super caput, All’Amitto, mentre se lo pone sul capo dice:
dicat: Impóne, Dómine, cápiti meo gáleam Imponi, o Signore, sul mio capo l’elmo della
salútis, ad expugnándos diabólicos incúrsus. salvezza, per vincere gli assalti del demonio.
Ad Albam, dum ea induitur: Deálba me, Al Camice, mentre lo indossa: Purificami, o
Dómine, et munda cor meum; ut, in Signore, e monda il mio cuore: affinché,
Sánguine Agni dealbátus, gáudiis pérfruar purificato nel sangue dell’Agnello, io goda
sempitérnis. dei gaudi eterni.
Ad Cingulum, dum se cingit: Præcínge me, Al Cingolo, mentre se ne cinge: Cingimi, o
Dómine, cíngulo puritátis, et exstíngue in Signore, col cingolo della purezza, ed
lumbis meis humórem libídinis; ut máneat in estingui nei miei lombi l’ardore della
me virtus continéntiæ et castitátis. concupiscenza; affinché si mantenga in me la
virtù della continenza e della castità.
Ad Manipulum, dum imponitur brachio Al Manipolo, mentre se lo pone sul braccio
sinistro: Mérear, Dómine, portáre manípu- sinistro: Fa, o Signore, che io mériti di portare
lum fletus et dolóris; ut cum exsultatióne il manipolo del pianto e del dolore: affinché
recípiam mercédem labóris. riceva con gioia la mercede del mio lavoro.
Ad Stolam, dum imponitur collo: Redde Alla stola, mentre se la pone sul collo:
mihi, Dómine, stolam immortalitátis, quam Réndimi, o Signore, la stola dell’immortalità,
pérdidi in prævaricatióne primi paréntis: et, perduta per la prevaricazione del primo
quamvis indígnus accédo ad tuum sacrum padre; e sebbene io acceda indegno al tuo
mystérium, mérear tamen gáudium sempi- sacro mistero, fa che possa meritare il gaudio
térnum. eterno.
Ad Planétam (vel Casulam), dum assumitur: Alla Pianeta (o Casula), mentre se la impone:
Dómine, qui dixísti: Jugum meum suáve est O Signore, che hai detto: Il mio gioco è soave
et onus meum leve: fac, ut istud portáre sic e il mio carico è lieve: fa che io possa portare
váleam, quod cónsequar tuam grátiam. questo in modo da conseguire la tua grazia.
Amen. Amen.

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