Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1. La pubertà
Nel periodo prepuberale l’ipofisi secerne FSH e LH anche senza essere stimolata dal GnRH
mentre nel periodo peripuberale la secrezione episodica di FSH e LH aumenta secondariamente
alla ripresa dell’attività ipotalamica, diventando evidente soprattutto durante il sonno.
Con il procedere della pubertà i picchi di FSH e di LH si manifestano anche durante lo stato di
veglia e successivamente durante tutto l’arco della giornata. In conseguenza dell’incremento di
2/9
FSH e LH aumenta progressivamente anche la secrezione degli steroidi sessuali: testosterone nel
maschio e estradiolo nella femmina.
La maturazione gonadica indotta dall’aumento dei livelli di FSH e LH e dal conseguente
incremento della produzione di steroidi sessuali gonadici è detto gonadarca.
Oltre ai cambiamenti dei livelli di gonadotropine, di testosterone e di estradiolo, si osservano anche
modificazioni nella secrezione surrenale. Gli androgeni surrenali (DHEA (diidroepiandrosterone),
androstenedione) vengono secreti in quantità crescenti già all’età di 6-7 anni nella femmina e di 7-
8 nel maschio: questo aumento dell’attività surrenale è definito adrenarca e precede di circa 2
anni il gonadarca. (Figura1)
Figura 1: Variazioni dei livelli ormonali dallo sviluppo embrionale alla maggior età
L’età considerata normale per l`inizio dello sviluppo puberale nel maschio è tra i 9 e i 14 anni
mentre nella femmina nel periodo compreso tra 8 e 13 anni inizia lo sviluppo della ghiandola
mammaria. Dal punto di vista storico è documentato che negli ultimi secoli l’età dello sviluppo
puberale è più precoce. Infatti l’età del menarca (prima mestruazione) si è ridotta di 2 o 3 mesi per
3/9
decennio nei paesi europei e negli USA negli ultimi 150 anni (Figura 2).
Parallelamente alla riduzione di età di sviluppo puberale si è assistito ad una progressiva riduzione
dell’età a cui si raggiunge l’altezza definitiva. Infatti, mentre nel secolo scorso l’altezza definitiva
veniva raggiunta intorno ai 20 anni, attualmente la crescita si arresta mediamente intorno ai 17
anni.
Durante lo sviluppo puberale si osserva un aumento della massa muscolare, maggiore nei maschi
e ad un aumento della massa adiposa maggiore nelle femmine. Si verificano, inoltre un aumento
relativo delle dimensioni del cuore e dei polmoni e l’incremento della pressione arteriosa. La tiroide
subisce un aumento di volume di 4 volte rispetto al periodo infantile e tale aumento è correlato allo
stadio puberale e non all’età cronologica.
Gli androgeni, prodotti a partire dall’ottava settimana di gravidanza dal testicolo, controllano lo
sviluppo sessuale maschile. Gli organi sessuali primari (genitali interni ed esterni) si sviluppano
durante il periodo embrionale e si completano durante la pubertà.
I caratteri sessuali secondari, invece, si sviluppano solo durante la pubertà (Figura 3). Ad esempio:
A) crescita dei peli corporei pubici e ascellari e comparsa della barba
B) aumento di volume dei testicoli
C) pigmentazione e rugosità della cute scrotale
4/9
La prima eiaculazione nei 2/3 dei casi avviene all’età di 13-14 anni. La spermatogenesi inizia
all’età di 11-15 anni, tuttavia lo spermiogramma raggiunge i parametri adulti ad un’età ossea di 17
anni.
Circa un anno dopo l’incremento del volume testicolare si manifesta la crescita rapida in altezza
(spurt puberale). L’aumento di statura totale ottenuto durante lo spurt è di circa 28 cm.
Diversamente dalle femmine, il picco massimo di velocità nella crescita lineare si manifesta nella
fase avanzata della pubertà. In concomitanza con l’inizio dell’accrescimento somatico, che si
verifica nello stadio 3, in circa 2/3 dei maschi compare la ginecomastia (aumento di volume della
mammella), considerata un evento fisiologico che può persistere per un periodo variabile ma che
nella maggior parte dei casi regredisce spontaneamente nell’arco di 1-2 anni.
Contemporaneamente al picco massimo di velocità di crescita lineare si riscontrano la comparsa
5/9
dei peli ascellari, l’accrescimento della laringe con cambiamento del tono di voce, l’acne e la
presenza di spermatozoi maturi nel sedimento urinario.
Nella donna sono gli estrogeni prodotti dall’ovaio a controllare e indurre lo sviluppo dei caratteri
sessuali primari. Come nell’uomo, i caratteri sessuali secondari si formano durante la pubertà
(Figura 4):
A) sviluppo della mammella (telarca)
B) aumento del volume ovarico e uterino, seguite da modificazioni della forma
C) allargamento delle pelvi
D) aumento della distribuzione del tessuto adiposo a livello di fianchi, glutei e cosce
Durante la pubertà, gli androgeni prodotti dalla ghiandola surrenale e dall’ovaio controllano lo
sviluppo e la crescita dei peli pubici e ascellari (adrenarca) e lo sviluppo di atteggiamenti
comportamentali legati al raggiungimento della fertilità.
Il menarca, o prima mestruazione, compare nella maggior parte dei casi all’età di 12±2 anni tra,
dopo lo spurt puberale di crescita, e rappresenta il segno della completa maturazione dell’asse
ipotalamo-ipofisi-gonadi.
6/9
4. Menopausa
Mentre con il termine perimenopausa si indica quel periodo di transizione che inizia con la pre-
menopausa, e termina con la post-menopausa. (Figura 6)
La menopausa non è dovuta ad una disfunzione dell’ipofisi, ma dell’ovaio, che non riesce più a
rispondere alle gonadotropina secrete dall’ipofisi e di conseguenza producendo sempre meno
estradiolo, che ha come conseguenza la progressiva diminuzione del feedback negativo sull’ipofisi
(aumentano i livelli di ormoni ipofisari LH e FSH). (Figura 7)
La carenza estrogenica ha numerosi effetti nel corpo, con instabilità vasomotorie (vampate di
calore, sudorazioni notturne, insonnia), o disfunzioni dei sistemi neuroendocrino (disturbi
8/9
psicologici e/o cognitivi, quali: variazioni dell’umore, ansia, irritabilità, scarsità di memoria e di
concentrazione), urogenitale (atrofia del tratto genitale, dispareunia, sindrome uretrale, perdita
della libido e incontinenza) e tegumentario (assottigliamento della pelle, artralgie e osteoporosi
dovuta alla perdita di calcio) che possono portare ad una diminuzione del senso di benessere.
5. Andropausa
Negli uomini la produzione di testosterone diminuisce con l’età, di norma dopo il compimento del
50esimo anno. L’andropausa fisiologica è ancora un tema controverso, poiché molti uomini
rimangono fertili anche dopo i 60 anni. Le modificazioni del corpo nell’andropausa sono a carico
soprattutto dell’apparato tegumentario (si modifica la composizione del tessuto connettivo e la
densità minerale delle ossa, aumenta il tessuto adiposo), dell’apparato gastrointestinale
(diminuisce la capacità digestiva) e cardiovascolare. (Figura 8)
La diminuzione graduale dei livelli di testosterone ha degli effetti simili a quelli della carenza
estrogenica, come l’osteoporosi, la stanchezza e la diminuzione della massa muscolare. La
carenza da testosterone può aumentare anche il rischio d’insorgenza di diverse patologie, come
l’aterosclerosi o il diabete di tipo II.
9/9
Bibliografia:
• Shier D, Butler J, Lewis R. 2009. Hole's Human Anatomy and Physiology. XII Edition. New
York: McGraw-Hill Science
• Besser GM and Thorner MO. 2002. Comprehensive clinical endocrinology. New York:
Mosby
• Sorensen K, Mouritsen A, Aksglaede L, Hagen CP, Mogensen SS, Juul A. 2012. Recent
Secular Trends in Pubertal Timing: Implications for Evaluation and Diagnosis of Precocious
Puberty. Horm Res Paediatr 77:137–145