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 Elementi di Medicina Cinese
La Medicina Tradizionale Cinese nasce nel 1949, a seguito della rivoluzione
culturale di Mao Tse Tung. In quel
periodo vennero riuniti coloro che erano considerati i migliori medici di tutta la Cina e
furono incaricati di
unificare in un metodo omogeneo le innumerevoli correnti e tradizioni mediche
presenti sul vasto territorio
cinese, sviluppatesi nel corso dei millenni. Il risultato fu un sistema vasto, complesso
ed estremamente efficace
ma, al contempo, protocollare e riconosciuto su tutto il territorio nazionale rispetto
alle precedenti tradizioni
mediche presenti sul territorio. In questo modo si è dato vita ad un sistema medico
oggigiorno apprezzato,
stimato ed utilizzato in ogni parte del mondo. Perfino l'OMS (Organizzazione
Mondiale della Sanità) riconosce
attualmente molti protocolli e strumenti terapeutici propri della M.T.C. La Medicina
Cinese è una medicina
olistica, si occupa cioè di considerare il paziente come l'espressione delle sue
energie fisiche e psichiche,
analizzandone tanto i fattori fisiologici quanto quelli emozionali. Gli strumenti
operativi e terapeutici della
Medicina Cinese sono molteplici ed ognuno ha le sue caratteristiche peculiari:
- Agopuntura.
- Fitoterapia e dietetica.
- Massaggio tradizionale cinese.
- Riflessologia t
radizionale “An Zhong
 
Shu” (Medicina Cinese Classica
-Taoista).
- Altri sistemi di riflessologia (massaggio del viso, auricoloterapia, cranio, mano e
podopuntura...).
- Qigong
Tutti questi metodi consentono al corpo di riorganizzare gli squilibri e le disarmonie a
carico di Sangue, Jing, Qi,
Shen e di ripristinare il naturale ciclo di "generazione" e "controllo" dei 5 Elementi
(Movimenti). Ognuno di
questi strumenti utilizza i propri protocolli ed i propri sistemi: l'agopuntore, come dice
il nome stesso, usa degli
aghi, l'operatore di massaggio tradizionale usa le mani, trattandosi di un
"massaggio", il fitoterapeuta usa
l'erboristeria, il praticante di Qigong utilizza la meditazione e le "ginnastiche
mediche", il riflessologo An Zhong
Shu usa le dita per stimolare l'organismo tramite pressioni su precisi punti del piede.
In ultima analisi, possiamo
dire che la Medicina Cinese sfrutta le energie intrinseche dell'uomo per
armonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indiffer
armonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
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elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
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della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
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meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
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della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
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meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
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della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
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patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
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cinese.
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La nascita dell’universo
 
QI
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dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
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della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
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ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
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forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
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arriva
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Femmina Oscura”, che evoca
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Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
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ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
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della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
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ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
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forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
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"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
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arriva
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Femmina Oscura”, che evoca
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he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
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patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
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Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
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cinese.
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La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
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"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
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non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
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matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
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Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
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Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
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patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
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fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
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cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
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forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
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Femmina Oscura”, che evoca
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Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
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cinese.
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La nascita dell’universo
 
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ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
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forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
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"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
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non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
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matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
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Femmina Oscura”, che evoca
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Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
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cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
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rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indifferarmonizzarne gli squilibri, prevenirne le
patologie e "curare" il problema facendolo regredire grazie alla costante messa a
punto di tutta l'attività
fisiologica e psichica del paziente.
Passeremo ora ad analizzare i principi cardine di questo splendido sistema medico,
prendendo in esame gli
elementi di base della fisiologia, fisiopatologia e della diagnostica della medicina
cinese.
Cenni sulle origini del cosmo in relazione al legame energetico con l’individuo.
 
La nascita dell’universo
 
QI
Analisi dell’ideogramma di Qi (in uso
dal III sec. a. C.; periodo degli stati combattenti): si compone di due parti,
rispettivamente interpretate come aria/vapore e riso/chicchi di riso che si aprono per
effetto della cottura o
della digestione. L’ideogramma indica quindi l’energia vitale che
viene prodotta da una sostanza nutritiva
tramite una trasformazione che avviene grazie al calore. Tramite questa spiegazione
meglio si chiarisce il
concetto di Qi inteso come uno dei “Tre tesori” dell’essere umano, ma alcuni testi
ricordano un altro
ideogramma più antico nel quale compare al posto del seme, il carattere di Fuoco,
ad indicare il Qi come grande
forza creatrice dell’Universo ed espressione stessa di questa creazione. Qi andrebbe
tradotto letteralmente con
"Soffio", ma è invalsa in Occidente l'abitudine di utilizzare il termine "Energia".
Qi è la grande forza che sottende la vita, è l'intero Universo nel suo manifestarsi e
presuppone e trova origine nel
non manifesto, inteso come potenzialità non ancora espressa, indicato con il termine
Dao (let
teralmente “la Via”;
matrice dell’Universo). Il concetto di Dao è assimilabile a quello di “caos originario”,
l’unità indifferenziata ma
feconda da cui si origina la vita. Nei testi si evita di parlarne, il nome non è che una
convenzione poiché non
arriva
a definire qualcosa che di per se è indefinibile o si usano parafrasi come “La
Femmina Oscura”, che evoca
qualcosa di profondo, misterioso e fecondo dal quale traggono origine il Cielo e la
Terra, simboli in questo caso
di un processo di differenziazione c
he conduce alle esistenze individuali specifiche (“i diecimila esseri”).
 
Dal Dao inteso come indifferenziazione assoluta, emerge il Wuji, inteso come
un’indiffer

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