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I nomi o sostantivi sono parole che servono per indicare le persone, gli oggetti, gli
animali, i luoghi, le azioni, i fatti, le idee e i sentimenti.
Attraverso il nome possiamo classificare nella nostra mente tutte le cose che esistono
e distinguerle le une dalle altre. Questo ci permette di poter descrivere ciò che
percepiamo agli altri.
Il nome può indicare realtà molto diverse fra loro, per esempio:
In generale qualunque parte del discorso può esercitare la funzione di nome (si
dice sostantivare una parola) con solamente premettere l’articolo determinativo o
l’articolo indeterminativo:
· i pronomi:
· i verbi:
· Gli avverbi:
il domani è incerto
· Le congiunzioni
I nomi concreti indicano esseri viventi o cose concrete che possiamo percepire
attraverso i nostri cinque sensi, quindi che possiamo toccare, vedere, udire,
gustare o annusare:
I nomi astratti indicano concetti e idee che non si possono percepire attraverso i
nostri sensi fisici, ma sono una creazione della fantasia, dell’immaginazione dei
nostri propri pensieri.
l’amicizia
la perseveranza
la volontà
Non è sempre possibile fare una distinzione chiara fra nomi concreti e nomi astratti,
infatti molti nomi, come per esempio:
salto
caduta
sonno
corsa
possono appartenere alle due categorie perché indicano avvenimenti che possiamo
percepire attraverso i sensi ma che sono privi di una consistenza materiale.
l’albero
il ragazzo
l’uccello
la nave
il bosco
la folla
lo stormo
la flotta
un libro
una stanza
un albero
La forma dei nomi si riferisce alla variazione che subisce il nome per modificare il
suo genere (femminile o maschile) e il suo numero (singolare o plurale).
Quasi tutti i nomi sono variabili, significa che hanno diverse forme, per esempio il
nome ragazzo ha quattro forme:
il ragazzo
la ragazza
i ragazzi
le ragazze
TAVOLO
TAVOL (radice) + O (desinenza)
il ragazzo
la ragazza
i ragazzi
le ragazze
ci sono nomi che sono invariabili nel genere e quindi hanno solo due desinenze:
il nipote
i nipoti
ci sono nomi che sono indeclinabili, cioè non variano in genere e in numero ed hanno
una desinenza:
il cinema
il gorilla
IL GENERE: l’italiano possiede solamente due generi, il maschile e il femminile,
non ha invece il genere neutro.
I NOMI CON DOPPIA FORMA AL SINGOLARE: sono nomi che hanno due
forme al singolare e una sola forma al plurale:
LA STRUTTURA
Quando parliamo della struttura dei nomi, ci riferiamo alle parti da cui sono formati
i nomi. Si dividono in: primitivi, derivati, alterati e composti.
1. I nomi primitivi
I nomi primitivi sono parole che derivano (in senso storico) direttamente da
parole latine e non da altre parole italiane. Sono composti solamente
dalla radice, che indica il significato, e dalla desinenza, che indica il genere o
il numero. sono la base che dà origine ai nomi derivati, i nomi alterati e i
nomi composti.
tavolo
casa
albero
2. I nomi derivati
3. I nomi alterati
piattino (piatto)
casetta (casa)
finestrella (finestra)
campicello (campo)
porticciolo (porto)
sassolino (sasso)
aquilotto (aquila)
I nomi accrescitivi indicano qualità di grandezza, anche se a volte può avere un valore
dispregiativo (vecchione, donnone, ecc.). Per realizzare un accrescitivo si utilizzano i
suffissi: –one, –accione, –acchione:
portone (porta)
omaccione (uomo)
furbacchione (furbo)
4. I nomi composti
I nomi composti sono formati dall’unione di due o più parole e danno origine a
un nuovo nome con un significato differente. Le parole che si uniscono per
formare i nomi composti possono essere di vario tipo: