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geologia e toponomastica
Luca Guido
1. Introduzione
50) per facilitare la localizzazione dei vari punti mediante il G.P.S. (Global
Positioning System).1
d) I dati ottenuti hanno permesso la creazione di due cartine storiche particolar-
mente precise della Sardegna. Mediante il programma ArcView è stato pos-
sibile georeferenziare un’immagine satellitare della N.A.S.A. (National Aero-
nautics and Space Administration) rappresentante la Sardegna, sulla quale le
variabili utili al nostro scopo sono state indicate in forma di punti. Infine con
il software CorelDraw 9 i dati sono stati ulteriormente perfezionati.
1 In questa sede desidero ringraziare i Proff. Raffaela Cefalo della Facoltà di Ingegneria
dell’Università di Trieste e Alessandro Cristini del dipartimento di Geologia dell’Uni-
versità degli Studi di Cagliari, ed il Dr. Heiko Schmidt dell’Istituto Geografico
dell’Università di Heidelberg.
2 Rowland, R. J., Jr., Aspetti di continuità culturale nella Sardegna romana, Latomus 36
(1977), 460–470. Cfr. Id., The Periphery in the Center: Sardinia on the ancient and
medieval worlds. BAR (Biblioteca dell’Archivum Romanicum) International Series
970, Oxford 2001, 123 segg.
3 Quale „variabile“ si intende l’insieme dei toponimi analizzati, le fonti termali e le ville
romane.
4 Tac. Agr. 21.
5 Dio 62, 6, 4.
sere confermata dai ritrovamenti epigrafici. Nella Barbaria > Barbagia sono stati
rinvenuti otto dei dieci diplomi militari rinvenuti in Sardegna.6 A ciò bisogna
aggiungere un’ iscrizione realizzata da quella che potrebbe identificarsi con una
associazione (para)militare dei Martenses,7 i quali dedicarono ad Hercules Victor
una colonna. Ad un ambiente militare potrebbe risalire anche un’ iscrizione pro-
veniente da Fonni e dedicata al dio Silvanus 8 nel cosiddetto Nemus Sorabense. In
collegamento con quest’ ultimo documento potremmo vedere il toponimo SIL-
VANO, localizzato presso Fonni.
In primo luogo appuntiamo la nostra attenzione su tutti i nomi di luogo risa-
lenti a < balineum quale criterio principale per stabilire il livello di Romanizza-
zione. Come mostra la carta n. 1, il toponimo è rintracciabile su ampie porzioni
del territorio sardo, tranne che nelle zone più interne. Da ciò si potrebbe dedurre
che nella Barbagia la presenza romana fu meno forte che nel resto dell’isola. Si
noti tuttavia il consistente numero di toponimi di origine latina presenti all’in-
terno.
Le ville romane con (presunto) impianto termale rappresentano in ogni caso
un gruppo importante. La loro analisi si basa su cinque lavori 9 precedenti. Benché
siano studi che non contribuiscono in maniera decisiva alla risoluzione del pro-
blema, hanno l’innegabile merito di offrire una sintesi puntuale della situazione
archeologica.10
Di ragguardevole importanza ai fini della presente ricerca, sono anche le fonti
di acqua termale di cui la Sardegna è ricca in ogni sua parte.11
6 Fatta eccezione per i due diplomi militari rinvenuti presso Olbia (CIL XVI, 60 =
ILSard. I, 311; ILSard. I, 312), la maggior parte dei restanti proviene da Tortolì
(CIL X 7855); Dorgali (CIL X 7890); Ilbono (CIL X 7853 e 7854); Sorgono (CIL X
7883); Anela (CIL X 7891); Fonni (CIL X 8325); Seulo (CIL XVI 127).
7 CIL X 7858 rinvenuta presso Serri.
8 ILSard. 1, 221.
9 Rowland, R. J., Jr., I ritrovamenti romani in Sardegna, Roma, 1981; Id., The archaeo-
logy of Roman Sardinia: a Selected Typological Inventory, ANRW II 11.1, Berlin –
New York 1988, 740–875; Pautasso, A., Edifici termali sub ed extra urbani nelle pro-
vince di Cagliari e Oristano, NBAS (Nuovo Bulletino Archeologico Sardo) 2 (1985),
201–228; Cossu, C. / Nieddu, G., Terme e ville extraurbane della Sardegna Romana,
Oristano 1998; Cossu, C. / Nieddu, G., Ville e terme nel contesto rurale della Sar-
degna romana. L’Africa Romana. Atti del 12° Convegno di Studio. Olbia 12–15 Di-
cembre 1996, Sassari 1998, 611–656.
10 Per una trattazione degli edifici termali da un punto di vista epigrafico, vd.: Bonello-
Lai, M., Terme e acquedotti della Sardegna romana nella documentazione epigrafica.
La Sardegna nel mondo Mediterraneo. Atti del terzo convegno internazionale di studi
geografico-storici, Sassari-Porto Cervo-Bono, 10–14 Aprile 1985, Sassari 1990, 27–43.
11 Cfr. Bertorino, G. / Caboi, R. / Caredda, A. M. / Cidu, R. / Fanfani, L. / Pala, A. /
Pecorini, G. / Zuddas, P., Caretteri geochimici delle Acque Termali della Sardegna
Meridionale quale primo contributo alla Prospezione Geotermica della Regione. Atti
del I Seminario Informativo delle unità di ricerca di geotermia del consiglio Nazionale
delle Ricerche, Roma 18–21 Dicembre 1979, Roma, 1980, 571–584; Bertorino, G. /
Caboi, R. / Caredda, A. M. / Conti-Vecchi, G. / Fanfani, L. / Massoli-Novelli, R. /
Zuddas, P., Caretteri idrogeochimici delle acque naturali della Sardegna meridionale.
1. Le acque del Gerrei e della Trexenta. Rendiconti Società Italiana di Mineralogia
e Petrologia, 35, 2 (1979), 677–691; Bertorino, G. / Caboi, R. / Caredda, A. M. / Cidu,
R. / Fanfani, L. / Zuddas, P., Caratteri idrogeochimici delle acque naturali della
Sardegna meridionale. 3. Le acque della Marmilla e del Sarcidano. Rendiconti della
Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, 37, 2 (1981), 951–966; Bertorino, G. /
Caboi, R. / Caredda, A. M. / Cidu, R. / Fanfani, L. / Sitzia, R. / Zanzari, A. R., (1981a)
Le manifestazioni termali del Sulcis (Sardegna sud-occindetale). Periodico di Minera-
logia, 50 (1981), 233–255; Bertorino, G. / Caboi, R. / Caredda, A. M. / Fanfani, L. /
Gradoli, M. G. / Zuddas, P., Il fluoro nelle acque sorgive e superficiali del complesso
paleozoico della Sardegna sud-orientale. Possibilità di applicazione nella prospezione
idrogeochimica a fini minerari. Periodico di Mineralogia, 50 (1981), 215–232; Dettori,
B. / Zanzari, A. R. / Zuddas, P., Le acque termali della Sardegna. PFE, Sottoprogetto
Energia Geotermica, Pisa 1982, 56–86; Bertorino, G. / Caboi, R. / Caredda, A. M. /
Cidu, R. / Fanfani, L. / Sitzia, R. / Zuddas, P., Idrogeochimica del Graben del Campi-
dano. Ricerche Geotermiche in Sardegna con particolare riferimento al Graben del
Campidano, Pisa 1982, 104–123.
12 Cfr. Pittau, M., Toponimia ed Etimologia. Quaderni Bolotanesi 28 (2002), 169.
13 Cod. Theod. 8, 5, 16: In provincia Sardinia, in qua nulli paene discursus veredorum
seu paraveredorum necessarii esse noscuntur ne provincialium status subruatur, memo-
ratum cursum penitus amputari oportere decernimus, quem maxime rustica plebs, id
est pagi contra publium decus, tolerarunt.
14 Templu[m]/ I(ovis) O(ptimi) [M(aximi)]/ Pagani Uneritan[i impensam vel pec(uniam)/
suam faciundu[m cura]/runt idem[que]/ dedicarunt [– – –]. L’iscrizione è stata inizial-
mente pubblicata da Serrelli, G., Las Plassas. Un insediamento rurale tra età antica e
medioevo. Almanacco Gallurese, 7 (1999–2000), 60–63; cfr. inoltre Serrelli, G., Il rin-
venimento di un’iscrizione dei pagani Uneritani a Las Plassas. L’Africa Romana, Atti
del 14. Convegno di Studio, Sassari 7–10 Dicembre 2000. Roma 2002, 1787–1793. Suc-
4. Discussione
In che misura tutti i risultati di questo lavoro possono essere di aiuto alla rico-
struzione storica? A nostro giudizio vi sono due possibilità. Da un lato possiamo
limitarci ad osservare le singole variabili, rinunciando così alla cosiddetta big pic-
ture. Dall’altro possiamo analizzare i dati a disposizione facendo ricorso a dei
controlli incrociati. In altre parole dobbiamo chiederci in che modo la posizione
di toponimi quali BANGIU e PAU, delle acque termali e delle ville romane possa
contribuire a migliorare il quadro delle nostre conoscenze storiche. Le carte evi-
denziano che le ville, le acque termali ed i toponimi Bangiu e Pau compaiono in
alcuni casi nello stesso luogo. Tuttavia accade anche che soltanto due o addirit-
tura una sola delle variabili prese in considerazione compaia in un dato luogo. In
un simile caso è possibile supporre la presenza – non ancora attestata – delle o
della variabile mancante: dove ad esempio siano attestati unicamente acque ter-
mali ed il toponimo BANGIU potremmo supporre la presenza di una villa sino ad
ora sconosciuta. Si deve sottolineare che tale metodo aumenta la sua affidabilità
in maniera direttamente proporzionale al numero di variabili conosciute.
Gli archeologi – facendo ricorso a questo modello – hanno dunque la pos-
sibilità di ritrovare un insieme di ville ancora sconosciute. Perché le ricerche non
diventino inutilmente complicate si allegano a questo studio delle tabelle recanti
la posizione sul reticolato geografico delle singole variabili descritte (vd. Tabelle
I, II, III, IV).
Fortsetzung Tabella I
Fortsetzung Tabella I
Fortsetzung Tabella I
▼ = posizione stimata
→ = vd. sopra
▼ = posizione stimata
▼ = posizione stimata
Abstract
To which extent can “non historical disciplines” help to find a new method of
analysis for the process of Romanization in Sardinia?
The Roman presence in the so called Romania and in the Barbaria has been
mainly portrayed by using literarical, archaeological, numismatic but also topo-
nomastic and linguistic sources. This paper presents some new results on an
interdisciplinary basis. Particularly the data obtained from the archaeology,
toponomastic and geology as well will be compared to each other. The objective
is the localisation of up to this time unknown Roman villas. Besides that we will
try to understand the presence of ancient pagi on the Sardinian territory through
the toponomastic evidence. Thus these results will make the process of Roma-
nization in Sardinia clearer.