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Facciata principale
Il perimetro stellare dell'edificio favorisce la presenza di una facciata
concava che si affaccia sul sagrato rialzato e accoglie i fedeli. Il trattamento
della superficie non viene arricchito da nessuna decorazione rispetto alle
altre facciate: prevale solo la struttura in cemento e la parete in mattoni,
nelle quali sono inserite alcune finestre in vetrocemento colorate. Il
prospetto viene completato dalla presenza di un atrio convesso, non
previsto in origine, chiuso da una pensilina anch'essa in cemento. Il rapporto
con la grande piazza è mediato dall'ampia scalinata racchiusa dalle due
rampe d'accesso aggiunte successivamente.
Organizzazione interna
La figura dell'esagono rialzato che ospita l'altare è il punto di origine della
pianta: da esso partono i raggi che definiscono uno spazio delimitato da un
muro ad andamento spezzato che crea ritmo e dona forza all'ambiente
unitario. Il suo valore viene rafforzato da una struttura a traliccio composta
da sei colonne cilindriche e raccordate tra loro da cinque passerelle. Questo
ciborio si estende fino alla lanterna, anch'essa esagonale, che garantisce
illuminazione dall'alto ed è visibile dall'esterno. Solo due passerelle sono
praticabili: la più bassa è collegata al coro, sistemato sul balcone al di sopra
della sagrestia posta dietro l'altare, mentre la più alta è collegata ad una
passerella che gira intorno a tutto l'edificio, pensata come un moderno
matroneo e funzionale per la manutenzione della chiesa. Il pavimento della
dell'aula è rivestito in piastrelle di clinker, mentre i gradini dell'altare, la scala
e il sagrato esterno sono in beola bianca. Inoltre il progettista ripropone il
disegno a raggi delle travi di copertura attraverso l'inserimento nel
pavimento di piastrelle bianche che si espandono verso i muri esterni. E'
presente anche un livello seminterrato che ospita un cinema e le aule per il
catechismo.
Caratteristiche strutturali
La struttura portante è costituita da un sistema di pilastri e travi in cemento
lasciati a vista nelle pareti esterne, mentre la copertura viene sostenuta dal
ciborio attraverso le sei colonne a sezione rotonda. La stessa è ricoperta
all'esterno da tegole e si appoggia su travi in cemento che scaricano sulla
struttura perimetrale. I mattoni interni ed esterni sono sabbiati e lasciati
anch'essi a vista, mentre il solaio è intonacato.
Aspetti liturgico-pastorali
La pianta centrale che viene sviluppata intorno all'altare favorisce uno
spazio dove il fedele possa sentirsi partecipe della celebrazione; essa non
solo viene pensata per raccogliere l'attenzione dell'assemblea, ma per
trasmettere il significato di una comunità che si riforma all'indomani della
guerra e ricostruisce un luogo semplice ma significativo dove pregare. Per
tale motivo l'illuminazione non è secondaria: l'ambiente è caratterizzato da
tre livelli di luce diversa per creare maggiore suggestione. In un andamento
verso l'alto, il primo effetto di luce è garantito da vetrate in vetrocemento
colorato, il secondo da fori quadrati, diradati tra loro, con vetri color pastello,
mentre il terzo è costituito da una fascia continua di finestre che creano in
alcuni punti il “distacco” della copertura.
Opere d'arte
La chiesa ospitava sul culmine della facciata un Crocifisso in bronzo ad
opera di Umberto Milani; questo ora è stato sostituito con un calco, mentre
l'originale viene conservato su un pannello a sinistra dell'altare, la cui
posizione è contrapposta al battistero sulla destra. Inoltre è presente un
Crocifisso di don Marco Melzi sopra la mensa. Erano anche previsti, senza
esito finale, due angeli in bronzo di Lucio Fontana da posizionare sul
sagrato, in prossimità dell'ingresso, e un terzo da collocare al vertice della
lanterna esterna.