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Indagine nazionale

sul maltrattamento
dei bambini e degli
adolescenti in Italia
Risultati e Prospettive

con il contributo di
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

SOMMARIO
Premessa1
Glossario5

Capitolo 1
L’importanza di conoscere le dimensioni del maltrattamento in Italia 6
1.1 La promozione di un sistema permanente di monitoraggio della violenza sui bambini:
il progetto dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza 6
1.2 Il ruolo del CISMAI e di Terre des Hommes nel promuovere un sistema di monitoraggio in Italia 8
1.3 Il monitoraggio quale strumento fondamentale per il contrasto del maltrattamento 9
1.4 Monitoraggio del maltrattamento: la situazione italiana 12
1.5 Analisi comparativa sulla rilevanza del maltrattamento a livello internazionale 14

Capitolo 2
Metodologia dell’indagine e significatività dei dati 16
2.1 Il Piano Campionario 17

Capitolo 3
I risultati dell’indagine 19
3.1 I minorenni presi in carico dai Servizi Sociali in Italia  19
3.2 I minorenni presi in carico dai Servizi Sociali per maltrattamento  21
3.3 Le tipologie di maltrattamento  24
3.4 Gli interventi attivati dai Comuni per i minorenni maltrattati  27

Capitolo 4
Il caso di Roma 28
4.1 I minorenni maltrattati sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria 28

Capitolo 5
Conclusioni32
Capitolo 6
Raccomandazioni34
Appendice
Nota metodologica 36
A Il Piano Campionario 36
B I Comuni rispondenti 38
C L’indagine e le fasi di rilevazione 40
D La struttura della scheda di rilevazione dati: obiettivi specifici e domande 42
E Le tabelle 44

Indice dei grafici e delle tabelle 48


Bibliografia 49
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

PREMESSA
Vincenzo Spadafora
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza

Ho fortemente voluto questo di uno dei genitori (la donna nata stia alimentando una cultura della
lavoro di ricerca per misurare e in prigione che ora è in prigione violenza “normalizzata” (leggi vi-
analizzare, fino in fondo, la portata con la figlia piccola; il sedicenne deogiochi, serie tv, film, ecc.) e del
del maltrattamento e della violen- recluso per reati di camorra, gli sessismo esasperato, con la merci-
za su bambini e adolescenti. stessi del padre…). La violenza è ficazione dei corpi, considerati dei
Il risultato mi investe con una cioè quasi sempre una lingua che veri e propri «oggetti». Non solo:
realtà con la quale mi misuro ogni si impara da piccoli, è un «lessico una cultura che certifica che tutti
settimana, direi purtroppo quasi famigliare», comune alle diverse sono liberi di prendersi ciò che
ogni giorno, per i fatti di cronaca classi sociali, oppure è una risposta vogliono pur di appagare i propri
e per le molte segnalazioni che ad un contesto sociale degradato. desideri. Anche quando ciò che
riceviamo dai singoli e dalle asso- In presenza di uno Stato attento, vogliono danneggia un adolescente
ciazioni. È insomma una realtà che uno Stato che fa lo Stato con poli- o un bambino.
ben conosco, eppure la lettura delle tiche di sostegno e recupero, con
violenze e dei maltrattamenti subi- una scuola capace di forgiare, quel Avere dati affidabili e comparabili
ti dai minorenni, chiusi in numeri «lessico famigliare» trova un anta- negli anni è solo il primo passo,
senza appello e senza possibili gonista in un sistema di valori e di occorre poi lavorare, come stiamo
interpretazioni, mi pone quesiti solidarietà: e con ogni probabilità cercando di fare insieme ai tanti
antichi e riflessioni dure. si stempera fino a scomparire, fino soggetti attivi in questo ambito, per
a tradursi in un nuovo linguaggio. rendere più efficaci i nostri inter-
Vorrei condividere con quanti venti. A partire proprio dalla pro-
stanno lavorando per arginare Terzo, se viene violato il rappor- mozione di una cultura fondata sui
questo fenomeno le mie riflessioni to di fiducia primario, quello fra diritti umani, sul senso profondo
più immediate scaturite da quanto genitore e figlio, tra la cerchia dei della collettività e della solidarietà.
emerge da questa ricerca. parenti, degli amici più intimi e il Se non si terranno presenti questi
minorenne: come si può pensare aspetti, ci ritroveremo a breve
Primo, i danni. Segni profondi, che un bambino o una ragazza travolti e segnati dai numeri affilati
vissuti incancellabili, sanabili possa credere in qualcosa? I geni- dei maltrattamenti, delle violenze
nella misura in cui si lavora e ci si tori, gli adulti di riferimento sono a danno dei minorenni. Ma noi
impegna ad aiutare i minorenni il nostro primo e più importante faremo di tutto, perché ciò non
vittima di maltrattamenti. E qui tramite col mondo, di lì passa non succeda.
torniamo ad uno dei temi cari solo l’equilibrio personale, ma
all’Authority: l’ascolto. Spesso la anche il rapporto con l’esterno. Se
soglia di attenzione verso gli under in famiglia scorre violenza, sarà
18 è limitata, viziata da pregiudizi difficile per un minorenne riuscire
(«sono vuoti, sono apatici, non ad avere una normale relazione
seguono…»), mentre dovremmo con il «fuori», non solo per il danno
sempre ascoltare i ragazzi, alzare subìto (e per i sensi di colpa e la
il livello dell’attenzione invece che vergogna che, come sappiamo,
l’ansia di controllo. Quante volte si spesso accompagnano la vittima),
sarebbero potuti evitare orrori più ma perché il mondo fuori non può
grandi se solo avessimo ascoltato essere che cattivo visto che il mon-
di più quella ragazza, letto i segnali do “dentro” lo è già stato.
di sofferenza di quella bambina,
preso sul serio quel ragazzino… Quarto e ultimo: il terreno di
coltura. Nessuno di noi è un’isola
Secondo, che la violenza come come ci ricordava Aristotele, siamo
la povertà, spesso si eredita, lo immersi in una società, siamo
dimostrano le tante storie che i condizionati da ciò che ci circonda
ragazzi mi hanno raccontato in e dalla cultura del periodo, siamo
questi mesi girando l’Italia, storie collegati l’uno all’altra. E allora,
che di frequente replicano quella mi viene da domandarmi se non si

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Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

Linda Laura Sabbadini


Istituto Nazionale di Statistica

Il lavoro svolto dall’Autorità Ga- vittime e degli autori di reato mino-


rante per l’Infanzia e l’Adolescenza renni.
nella conoscenza del fenomeno
e nel monitoraggio del maltrat- Altresì importante la ricognizione
tamento minorile si è rivelato di delle tante esperienze territo-
particolare importanza e costitui- riali e associative sul territorio,
sce una prima tappa significativa che sebbene non forniscano dati
nel tentativo di riempire un vuoto omogenei, sono testimonianza
informativo. L’ISTAT ha fornito di una ricchezza conoscitiva e di
supporto nella definizione del dise- una elevata sensibilità. Da questa
gno di indagine. prima analisi dovrebbe derivare
l’identificazione dei gap conoscitivi
Come più volte raccomandato, in- e l’individuazione delle possibili
fatti, dalle organizzazioni interna- strategie per colmarli, al fine di
zionali, è essenziale sviluppare un disegnare strumenti utili e standar-
sistema di informazioni e monito- dizzati sul territorio nazionale.
raggio del maltrattamento dell’in- Essenziale anche l’attenzione alle
fanzia per disegnare e adottare fasce più vulnerabili dei minoren-
politiche efficaci per la soluzione ni, ad esempio le vittime di sfrut-
e prevenzione dei problemi dei tamento economico, i rifugiati e i
minorenni, nonché per il moni- richiedenti asilo, i rom o i minoren-
toraggio della protezione stessa ni in situazioni di gravi limitazioni
dell’utenza presa in carico. fisiche o psichiche.

In tal senso, l’indagine sul maltrat- Si ringrazia l’Autorità Garante per


tamento dei bambini e degli ado- il prezioso lavoro svolto che rap-
lescenti in Italia rappresenta una presenterà un tassello fondamenta-
prima sperimentazione di rilievo le nel processo di definizione di un
che permette di iniziare a definire sistema di informazioni adeguate
i contorni del disagio sociale. Rile- utili per le politiche.
vazioni di questo tipo necessitano
tuttavia di un investimento ancora
più ampio che permetta di garanti-
re la periodicità dell’informazione
e soprattutto la sua completezza.

In futuro sarà fondamentale realiz-


zare un approccio più comprensivo
alla conoscenza del fenomeno,
che preveda come prima fase il
censimento delle fonti inerenti al
maltrattamento dei minorenni,
cito come esempio l’indagine sulla
violenza contro le donne dell’ISTAT
che raccoglie alcune informazioni
sulla violenza sessuale vissuta pri-
ma dei 16 anni o la violenza fisica
subita da parte dei genitori, o le
fonti giudiziarie che, anche se limi-
tatamente al fenomeno di violenza
conclamata, offrono il quadro delle

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Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

Achille Variati
Sindaco di Vicenza e delegato ANCI al welfare

I Comuni sono gli enti cui il sistema te e attenta ai bisogni dei minoren-
giuridico pone in capo l’erogazione ni vittime di maltrattamenti.
delle prestazioni sociali e l’organiz-
zazione dei relativi servizi e delle Non possiamo non evidenziare che
risorse ad essi destinate e sono in questo periodo di crisi i Comuni
il luogo in cui i diritti diventano si debbano confrontare anche con
concretamente esigibili e questo è le difficoltà connesse alla ridu-
tanto più vero per i minorenni in zione dei fondi disponibili per le
quanto categoria più debole. politiche sociali, una realtà che ha
dirette ricadute anche negli inter-
L’impegno delle amministrazioni venti a favore dei minorenni. Oltre
locali nel promuovere e tutelare i alla contrazione generalizzata degli
diritti delle persone di minore età, altri fondi destinati agli interventi
applicando il pieno riconoscimento sociali, più specificatamente preoc-
della specificità della condizione cupa la riduzione dei finanziamen-
minorile e del superiore interesse ti riservati all’attuazione dei diritti
del minore in ogni questione che lo dei minorenni ascrivibili alla legge
riguardi, deve diventare ancora più 285/1997, riduzione che certo non
forte quando il minore in questio- rappresenta un segnale di impulso
ne è vittima, anche solo presunta, verso il rafforzamento dell’azione
di maltrattamenti o abusi. di tutela.

ANCI ha partecipato a questa Ringraziamo l’Autorità Garante per


ricerca consapevole che si tratti di l’Infanzia e l’Adolescenza che ha
un importante primo passo verso promosso la ricerca e auspichiamo
una sempre più approfondita che la proficua collaborazione atti-
conoscenza di queste delicatissime vata con CISMAI, Terre des Hom-
tematiche e dell’avvio di una rac- mes Italia, ISTAT possa proseguire
colta sistematica di dati attraverso per costruire insieme un sistema
l’utilizzo di un linguaggio comune. permanente di monitoraggio della
Ed è grazie alla disponibilità dei Co- violenza sui bambini, indispen-
muni che si sono resi disponibili a sabile per poter programmare
partecipare che si è potuti giungere interventi soprattutto in un’ottica
a questa prima “Indagine naziona- di prevenzione.
le sul maltrattamento dei bambini
e degli adolescenti in Italia”.

Riteniamo infatti necessario


affrontare queste problematiche
con conoscenze che consentano
agli operatori dei servizi, interventi
mirati e a supporto dei minorenni
coinvolti e delle loro famiglie.

Questa ricerca ci impone un im-


pegno maggiore ad organizzare
un preventivo lavoro in rete tra
Servizi Sociali dei Comuni e quelli
specialistici del servizio sanitario,
al fine di garantire quella tempesti-
vità della presa in carico competen-

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Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

Ermenegilda Siniscalchi
Capo Dipartimento Pari Opportunità

L’indagine sul maltrattamento dei stero dell’Interno e della Giustizia,


bambini e degli adolescenti in Ita- tutte le informazioni utili per il
lia, promossa dall’Autorità Garante monitoraggio del fenomeno.
per l’Infanzia e l’Adolescenza e
realizzata in collaborazione con La banca dati rappresenta uno
CISMAI, Terre des Hommes, con il degli strumenti a disposizione
supporto di ANCI e di ISTAT, offre dell’Osservatorio per il contrasto
un contributo fondamentale alla della pedofilia e della pornografia
rappresentazione della dimensio- minorile, che ha il compito di
ne del fenomeno nel nostro Paese acquisire e monitorare i dati e le
e colma un vuoto di conoscenze informazioni relativi alle attività
segnalato da anni a livello istituzio- delle pubbliche amministrazioni
nale e dalla società civile. per la prevenzione e la repressione
della pedofilia.
La rilevazione costante dei dati sul-
la condizione dei bambini e degli I risultati di questa indagine of-
adolescenti è una responsabilità frono una importante prospettiva
istituzionale per gli Stati parti che complementare a quella propo-
hanno ratificato la Convenzione sui sta dai flussi informativi raccolti
diritti del fanciullo al fine di moni- nella banca dati, descrivendoci il
torare l’effettiva e concreta appli- fenomeno dal punto di vista dei
cazione dei diritti da essa sanciti. Servizi Sociali territoriali e dell’in-
Inoltre, in relazione alle situazioni tensità del lavoro che investe le
di abuso e sfruttamento sessuale, operatrici e gli operatori, e ai quali
specifici obblighi di monitoraggio siamo profondamente riconoscenti
discendono anche dalla Conven- per le energie dedicate a fornire
zione del Consiglio d’Europa sulla le informazioni alla base di questa
protezione dei bambini contro importante iniziativa.
l’abuso e lo sfruttamento sessuale,
che il nostro Paese ha ratificato con
la legge 1 ottobre 2012, n. 172.

L’articolo 10 c. 2 della Convenzio-


ne richiede, infatti, che gli Stati
istituiscano “meccanismi per la
raccolta di dati o punti di informa-
zione a livello nazionale o locale
e in collaborazione con la società
civile, che consentano, nel rispetto
delle esigenze legate alla protezio-
ne dei dati personali, l’osservazio-
ne e la valutazione dei fenomeni di
sfruttamento e di abusi sessuali a
danno dei bambini”.

In questa direzione si è mosso


anche il Dipartimento per le Pari
Opportunità sostenendo la creazio-
ne di una banca dati che raccoglie,
con l’apporto delle Amministrazio-
ni centrali, in particolare del Mini-

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Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

GLOSSARIO

Abuso sessuale Coinvolgimento di un minorenne in atti sessuali, con o senza contatto


fisico, a cui non può liberamente consentire in ragione dell’età e della
preminenza dell’abusante; lo sfruttamento sessuale di un bambino o di
un adolescente; la prostituzione infantile; le diverse forme di pedo-porno-
grafia.

Cintura metropolitana Comuni posti alla periferia delle Città metropolitane.

Città metropolitana Comuni posti al centro dell’area metropolitana secondo la definizione


ISTAT (Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli,
Bari, Palermo, Catania, Cagliari).

Incidenza Nuovi casi registrati entro un determinato arco temporale.

Maltrattamento all’infanzia L’abuso o maltrattamento all’infanzia è costituito da tutte le forme di


maltrattamento fisico e/o psicologico, abuso sessuale, trascuratezza o trat-
tamento trascurante o sfruttamento commerciale o di altro tipo, che ha
come conseguenza un danno reale o potenziale alla salute del bambino,
alla sua sopravvivenza, sviluppo o dignità nel contesto di una relazione di
responsabilità, fiducia o potere (OMS, 2002).

Maltrattamento fisico Presenza di un danno fisico dovuto ad aggressioni fisiche, maltrattamenti,


punizioni corporali o gravi attentati all’integrità fisica e alla vita.

Maltrattamento psicologico Relazione emotiva caratterizzata da ripetute e continue pressioni


psicologiche, ricatti affettivi, indifferenza, rifiuto, denigrazione e sva-
lutazioni che danneggiano o inibiscono lo sviluppo di competenze
cognitivo-emotive fondamentali quali l’intelligenza, l’attenzione, la perce-
zione, la memoria.

Patologia delle cure Somministrazione di cure inadeguate ai bisogni fisici e/o psichici del bam-
bino, e soprattutto alla sua età ed al suo sviluppo (discuria, in caso di cure
distorte; ipercuria, in caso di cure eccessive).

Prevalenza Tutti i casi presenti entro una popolazione definita in un determinato


momento o intervallo di tempo.

Presa in carico del minore Processo attraverso il quale il Servizio Sociale, a fronte di una domanda
espressa o inespressa, progetta ed eroga una o più prestazioni/interventi
rivolti al minore e alla sua famiglia, sulla base della propria specifica
competenza istituzionale.

Trascuratezza fisica e/o affettiva Si intende la grave e/o persistente omissione di cure nei confronti del
bambino o gli insuccessi in alcune importanti aree dell’allevamento, che
hanno come conseguenza un danno significativo per la salute o per lo
sviluppo e/o un ritardo della crescita in assenza di cause organiche.

Violenza assistita Situazione nella quale un minorenne assiste, direttamente o indiretta-


mente, o percepisce gli effetti di atti di violenza compiuti su figure di
riferimento per lui o lei affettivamente significative.

Regioni per ripartizione geogra- Nord (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige,
fica Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna); Centro (Toscana, Umbria,
Marche, Lazio); Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Cala-
bria, Sicilia, Sardegna).

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Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

CAPITOLO 1

L’IMPORTANZA DI CONOSCERE
LE DIMENSIONI DEL
MALTRATTAMENTO IN ITALIA
1.1 La promozione di un sistema permanente di monitoraggio della
violenza sui bambini: il progetto dell’Autorità Garante per l’Infanzia e
l’Adolescenza
L’Autorità Garante per l’Infanzia e relativa alla lotta contro l’abuso e violenza, che si evidenzia sia in un
l’Adolescenza viene istituita con la lo sfruttamento sessuale dei mino- sommerso difficilmente calcolabile,
legge 12 luglio 2011, n. 112. L’Italia renni e la pornografia minorile. ma evidente, sia in una difficoltà
risponde così alle raccomandazioni a dotarsi di strumenti di cono-
espresse dai principali organismi Il Rapporto “Toward a world free scenza e monitoraggio del feno-
internazionali, in particolare dal from violence” sulla violenza contro meno, nonché di valutazione delle
Comitato ONU sui Diritti dell’In- l’infanzia nel mondo, pubblicato politiche specifiche messe in atto.
fanzia, dotandosi di un organismo dal Rappresentante Speciale per Si riscontra anche una insufficiente
indipendente per la protezione e le violenze contro i minorenni del formazione degli operatori, anche
promozione dei diritti delle perso- Segretario Generale delle Nazioni di quelli del mondo della scuola e
ne di minore età. Unite nell’ottobre 2013, fornisce della sanità, che dovrebbero saper
un quadro esaustivo del fenomeno riconoscere e farsi carico dei casi
Il tema dell’abuso e maltrattamen- a livello mondiale evidenziando che intercettano quotidianamente.
to dell’infanzia ha costituito uno quanto povertà, disuguaglianze e
dei principali focus di attenzione condizioni di disagio possano costi- L’esperienza di ricerca di CISMAI
del lavoro di questi anni. In parti- tuire fattori di rischio. Il Rapporto e Terre des Hommes si è concretiz-
colare, anche in alleanza con chi sottolinea inoltre la necessità di po- zata negli scorsi anni nella “Prima
da tempo si occupa di questi temi, litiche solide per la prevenzione e il Indagine nazionale quali–quantita-
è emersa con forza la necessità, da contrasto, anche per mettere fine al tiva sul maltrattamento a danno di
un lato, di conoscere e monitorare fenomeno dell’impunità, oltre alla bambini”, che ha fornito un quadro
il fenomeno in modo completo e necessità di una raccolta di dati si- sui dati del fenomeno in Italia
puntuale – anche a fronte dell’am- stematica e di una ricerca continua raccolti attraverso i casi in carico
pio sommerso –, dall’altro, di sul fenomeno della violenza e degli ai Servizi Sociali e nello studio
sviluppare modalità che permetta- abusi sui minorenni. nazionale “Tagliare sui Bambini è
no di agire in un’ottica preventiva Il Rapporto sottolinea anche la davvero un risparmio?” condotto
oltre che riparativa. Abbiamo così necessità di dare priorità agli dalle stesse realtà in collabora-
realizzato delle collaborazioni, con interventi preventivi, dedicando zione con l’Università Bocconi,
attori istituzionali e non, per poter particolare attenzione all’accre- che ha chiaramente dimostrato,
intervenire su leggi, politiche e scimento delle competenze dei anche attraverso comparazioni
prassi e realizzare analisi e propo- professionisti del settore, all’ascol- internazionali, quale sia il costo di
ste che mirano a creare un sistema to e partecipazione dei minorenni medio e lungo periodo, anche in
nel suo insieme più efficace nella (che possono fornire indicazioni termini economici, del mancato
presa in carico dei casi di maltrat- preziose per rendere più efficaci le investimento sull’infanzia. Questi
tamento sui minorenni. azioni di prevenzione e contrasto) studi hanno suscitato l’interesse
e alla prospettiva di genere. dell’Autorità Garante che ha voluto
A livello internazionale la violen- approfondire la sperimentazione
za e gli abusi sono un tema più In Italia, nonostante esista un della raccolta dati, estendendola ad
volte affrontato: sia le Convenzioni sistema normativo di buon livello un numero statisticamente valido
delle Nazioni Unite che la Carta dei e siano state sperimentate buone di Comuni, contribuendo a fornire,
Diritti Fondamentali dell’Unione pratiche per la tutela e l’assistenza tra l’altro, gli strumenti per rispon-
Europea riconoscono l’abuso e lo dei minorenni maltrattati, sembra dere alle raccomandazioni ed agli
sfruttamento sessuale quali viola- però mancare un sistema integrato impegni presi dall’Italia di fronte
zioni dei diritti dei minorenni, in che garantisca sufficienti stru- agli organismi internazionali.
particolare del diritto alla prote- menti per l’attuazione concreta di
zione. L’Unione Europea nel 2011 quelle leggi. A questo si affianca un Questo lavoro rientra nel com-
ha emanato una Direttiva specifica problema di scarsa “cultura” della plesso delle iniziative intraprese

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Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

dall’Autorità in questo campo, Su questo medici, pediatri ed inse-


quando possibile in collaborazione gnanti possono giocare un ruolo di
con i Garanti delle regioni e delle rilievo, per il rapporto privilegiato
province autonome attivi in Italia. che hanno con i minorenni e le
famiglie, ma per questo è fonda-
Tra le altre, l’istituzione di una mentale assicurare, nella forma-
Commissione Consultiva per la zione universitaria e poi con una
prevenzione e cura del maltratta- costante attività di aggiornamento,
mento, che ha avuto il compito di gli strumenti utili per riconoscere e
individuare proposte concrete per gestire questi fenomeni. È impre-
migliorare il sistema di prevenzio- scindibile che la presa in carico sia
ne e presa in carico dei minorenni completa e risponda anche all’esi-
maltrattati; la predisposizione di genza di intervenire sul trauma.
una proposta, in collaborazione
con la Rete “Batti il 5”, sui Livelli Questa ricerca ha prodotto risultati
Essenziali delle Prestazioni per interessanti ed allarmanti allo stes-
l’Infanzia e l’Adolescenza, che in- so tempo, che si integrano agli sfor-
clude uno specifico paragrafo con zi fatti dalle altre amministrazioni,
proposte dettagliate in materia di e mette in evidenza le disomoge-
violenza e maltrattamento; il Pro- neità territoriali che costituiscono
tocollo con il Dipartimento della ancora un elemento discriminante
Pubblica Sicurezza che ha prodotto nell’accesso ai diritti. Per questo
un Vademecum per gli operatori l’indagine entra a pieno diritto nel
delle Forze di Polizia per meglio lavoro di promozione e protezione
affrontare le situazioni di criticità dei diritti dell’infanzia, e auspichia-
che quotidianamente incontrano mo possa aver costituito un punto
nel loro lavoro con i bambini e gli di svolta.
adolescenti, e, infine, la promo-
zione di studi e approfondimenti È la dimostrazione che le sinergie
sul tema dei minorenni vittime di tra diverse istituzioni (fondamen-
abuso, in particolare lo studio della tale il sostegno di ANCI e ISTAT), il
dottoressa Giuliana Olzai “Abuso supporto delle associazioni e delle
sessuale sui minori. Scenari, dina- organizzazioni, l’impegno dimo-
miche, testimonianze”, che analizza strato dagli enti locali, nonostante
diverse storie di violenza, raccon- le oggettive difficoltà a rispondere
tate attraverso le evidenze proces- al questionario, possono dare ri-
suali e i racconti delle vittime. sposte concrete. Un sistema di tute-
la è possibile iniziare a immaginar-
Ovviamente, per ottenere un reale lo. L’Autorità, con i suoi partner, ha
cambio di passo sulla capacità provato anche a costruirlo.
delle istituzioni di tutelare i nostri
bambini e ragazzi è indispensabile
che si agisca per assicurare alle
vittime di abusi, compresi i mino-
renni che assistono alle violenze,
tutti gli strumenti per affrontare e
superare il trauma, anche metten-
do in atto meccanismi di ascolto e
partecipazione. È necessario che si
intervenga in termini di prevenzio-
ne e rilevazione precoce dell’abuso.

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Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

1.2 Il ruolo del CISMAI e di Terre des Hommes nel promuovere


un sistema di monitoraggio in Italia

CISMAI, rete italiana di centri e ser- fatti, è risultato in carico ai Servizi È infatti importante ricordare che
vizi pubblici e privati contro il mal- Sociali per solo maltrattamento, la presente esperienza progettuale
trattamento e l’abuso all’infanzia, e percentuale che sale all’1,49%, è la prima ad aver adottato una
Terre des Hommes, organizzazione se si considerano anche i casi di metodologia riconosciuta a livello
internazionale per la protezione minorenni presi in carico per altre internazionale e già propria dei più
dei bambini, da tempo sono con- ragioni ma risultati poi vittime di avanzati studi europei in mate-
sapevoli e sollecitano le istituzioni maltrattamento. ria, fattore che quindi permette
affinché l’Italia si doti di un sistema all’Italia di uscire dal novero dei
di raccolta dati statisticamente Questi dati successivamente sono Paesi privi di dati, permettendo
affidabile in grado di quantificare stati utilizzati per uno studio sui un’analisi comparativa del fenome-
la dimensione del fenomeno del costi della violenza sui bambini no a livello internazionale.
maltrattamento all’infanzia nel in Italia dal titolo “Tagliare sui
nostro Paese. Bambini è davvero un risparmio?”,
condotto da CISMAI e Terre des
Entrambe le organizzazioni par- Hommes in collaborazione con l’U-
tecipano sin dalla sua nascita al niversità Luigi Bocconi di Milano.
Gruppo di Lavoro per la Conven-
zione Onu sui Diritti dell’Infanzia Da tale originale indagine è emerso
(CRC), deputato ad un monitoraggio che nell’anno tipo (2010), scelto
costante dei diritti dei bambini nel dallo studio, il maltrattamento
nostro Paese attraverso la stesura all’infanzia è costato allo Stato 13
di un rapporto annuale. miliardi di euro, a copertura delle
spese (dirette e indirette) generate
Nell’ultimo Rapporto del Gruppo di dall’abuso. La spesa si attesta inve-
lavoro CRC (2013 – 2014), si eviden- ce a circa 1 miliardo (940 milioni)
zia che il Comitato ONU ribadisce all’anno laddove sono considerati
la necessità che l’Italia si doti di i costi correlati all’incidenza del
un “sistema nazionale di raccolta, fenomeno, ossia l’incremento pro-
analisi e distribuzione dei dati e di dotto dai soli casi nuovi ogni anno.
un’agenda di ricerca sulla violenza e
il maltrattamento contro i bambini” Lo studio dimostra come la man-
(CRC/C/ITA/CO/3-4, punto 44). canza di investimenti sistematici
di lungo periodo nella prevenzio-
L’elaborazione di efficaci strate- ne del maltrattamento produca
gie di contrasto della violenza sui maggiori costi sociali e sanitari
bambini e gli adolescenti, sia in per lo Stato nel breve e medio
un’ottica di prevenzione che di pro- periodo. Investire di più e meglio
tezione e cura, non può che essere nella prevenzione della violen-
fondata su una conoscenza siste- za sui bambini significherebbe,
matica e scientificamente valida quindi, produrre un decisivo
della dimensione epidemiologica cambiamento strutturale della
del fenomeno. politica della spesa con evidenti
benefici economici per il bilancio
Per dare una prima risposta a que- dello Stato, oltre alla realizzazio-
sta esigenza, le due organizzazioni ne di una più efficace tutela dei
hanno realizzato nel 2012-2013 diritti dei bambini.
un’indagine pilota su un campione
di 40 Comuni, non statisticamente Alla luce di queste innovative ri-
rappresentativi della realtà italiana cerche per il nostro Paese, CISMAI
nel suo complesso, e pur tuttavia e Terre des Hommes hanno accolto
utili a dare una prima rudimen- con grande favore la proposta
tale fotografia dell’ampiezza del dell’Autorità Garante per l’Infan-
fenomeno. zia e l’Adolescenza di realizzare
insieme la presente indagine, che
I risultati emersi da tale primissi- ha finalmente puntato all’obiettivo
ma analisi, che ha raggiunto una di dotare l’Italia di una metodolo-
popolazione di oltre 4,9 milioni di gia validata scientificamente per la
residenti e di 758.932 bambini e quantificazione del fenomeno della
adolescenti, hanno anticipato un violenza sui bambini, grazie alla
dato preoccupante. Lo 0,98% dei collaborazione con ISTAT e ANCI.
minorenni residenti in Italia, in-

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Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

1.3 Il monitoraggio quale strumento fondamentale


per il contrasto del maltrattamento

La raccolta dei dati e il monito- nale per queste funzioni. Dovrebbe dati siano raccolti, elaborati
raggio sul fenomeno del maltrat- creare legami con altre istituzioni e resi pubblici per verificare i
tamento all’infanzia costituiscono e agenzie simili al fine di scambiare progressi raggiunti nel corso
uno strumento indispensabile per dati, strumenti e metodi di ricerca. del tempo. Nel caso in cui non
la conoscenza del fenomeno, l’ado- La raccolta dei dati è un elemento siano stati ancora istituiti e attivati,
zione di efficaci politiche di contra- importante a tutti i livelli, ma è a dovrebbero essere previsti, su tutto
sto e prevenzione, la misurazione livello locale che vengono definite il territorio nazionale, gli uffici ana-
dei risultati di queste politiche. la qualità e la completezza dei dati. grafici. Gli Stati dovrebbero anche
Già l’Organizzazione Mondiale del- È necessario elaborare sistemi creare e aggiornare una banca dati
la Sanità (OMS), nel suo primo rap- che siano realizzabili in modo relativa ai bambini senza genito-
porto su violenza e salute1, richia- semplice ed efficace dal punto di ri e a quelli presenti negli istituti
mava la necessità di un approccio vista dei costi, adeguati al livello di detenzione. I dati dovrebbero
di salute pubblica alla violenza, di competenze del personale che essere disaggregati per sesso, età,
fondato su una “rigorosa imposta- li utilizza e conformi a stan- aree urbane/rurali, caratteristiche
zione del metodo scientifico”, che dard nazionali e internazionali. delle famiglie, livello di istruzione e
aveva come primo step l’individua- Ancora, si dovrebbero prevedere origine etnica. Gli Stati dovrebbero
zione della “maggiore quantità di procedure per la condivisione dei mettere a punto anche un piano per
conoscenze di base relative a tutti dati tra le autorità coinvolte (quali la ricerca nazionale sulla violenza
gli aspetti della violenza – attraver- quelle responsabili per la salute, la sui bambini, che prenda in esame
so una sistematica raccolta dei dati giustizia penale e la politica sociale) gli ambienti in cui viene perpetrata
sulle dimensioni, la portata, le ca- e le parti interessate, e si dovrebbe e che sia realizzata anche attraver-
ratteristiche e le conseguenze della contemplare la capacità di effettua- so interviste a bambini e genitori,
violenza a livello locale, nazionale e re analisi comparative”2. prestando particolare attenzione ai
internazionale”. gruppi più vulnerabili” (ONU, 2006).
Si tornerà su questi aspetti nelle
Lo stesso Rapporto nella Racco- Conclusioni allo studio, in quan- Nello stesso anno, anche ISPCAN
mandazione 2 ribadiva l’obiettivo to questa Raccomandazione (International Society for Preven-
per tutti gli Stati di “migliorare la costituisce, a oltre 12 anni dalla tion of Child Abuse and Neglect)
capacità di raccolta dei dati sulla sua formulazione, una sfida ancora e OMS hanno ribadito in diversi
violenza”, che, all’interno di un aperta nelle istituzioni del nostro studi e lavori la necessità di svilup-
piano di azione nazionale per Paese, cui questa indagine intende pare strumenti atti a migliorare la
la prevenzione della violenza, offrire un primo contributo. raccolta dei dati sulle violenze a
contemplasse: “la creazione o il danno dei minorenni all’interno
miglioramento della capacità na- Una raccomandazione specifica della famiglia e in altri contesti,
zionale di raccogliere e analizzare agli Stati ad attuare un sistema in quanto “la ricerca, la raccolta
i dati relativi ad ampiezza, cause e organico di raccolta dati sulla regolare di dati, il monitoraggio e
conseguenze della violenza. Questi violenza sui bambini è stata anche la valutazione dei programmi sono
dati sono necessari per fissare le formulata nel 2006 da Paulo Sérgio essenziali per il successo di un ap-
priorità, guidare l’elaborazione del Pinheiro nel Rapporto indipenden- proccio sistematico al maltratta-
programma e monitorare il progres- te3 curato per le Nazioni Unite: mento sui minorenni”4.
so del piano di azione (…). In alcuni “Raccomandazione 11. Svilup-
paesi la soluzione più efficiente pare e istituire un sistema di ri- “La raccolta routinaria di dati sul
per il governo centrale potrebbe cerca e di raccolta dati a livello maltrattamento sui minorenni deve
consistere nell’investire un’istitu- nazionale. essere basata su definizioni accet-
zione, un’agenzia o un’unità del 107. Raccomando agli Stati di po- tate e standardizzate, in modo che
governo della responsabilità di tenziare e migliorare la raccolta le categorie siano uniformi e i set di
raccogliere e confrontare le in- di dati e i sistemi informativi, dati possano essere effettivamente
formazioni delle autorità sanita- per individuare i gruppi più comparati. Per un buon sistema
rie, giudiziarie e di altro genere vulnerabili, per aggiornare le di sorveglianza epidemiologica, le
che hanno contatti regolari con politiche e la programmazione definizioni operative devono essere
le vittime e i responsabili della a tutti i livelli e per verificare i adottate con chiarezza e concordate
violenza. Tale istituzione potrebbe progressi compiuti nella preven- tra i differenti settori coinvolti nella
essere un “centro di eccellenza”, con zione della violenza sui bambini. raccolta di dati.
responsabilità relative alla docu- Gli Stati dovrebbero utilizzare degli Questo processo di identificazione e
mentazione delle dimensioni della indicatori nazionali basati su accordo sulle definizioni operative,
violenza all’interno del paese, alla standard accettati internazio- tuttavia, comporta tempo e dovreb-
promozione o alla conduzione della nalmente e fare in modo che i be essere svolto attentamente. La
ricerca e alla formazione di perso- 2  OMS, 2004, pag. 343 4  World Health Organization – ISPCAN, Preventing
1  World Health Organization, World Report on Vio- 3  ONU, Assemblea generale, Paulo Sergio Pinheiro, child maltreatment: a guide to taking action and gene-
lence and Health, 2002; trad. it. Violenza e salute nel I diritti dei bambini. Rapporto a cura dell’esperto indi- rating evidence, 2006; trad. it. OMS-ISPCAN, Prevenire
mondo, in Quaderni di sanità pubblica, CIS Editore, pendente delle Nazioni Unite incaricato di realizzare il maltrattamento sui minori. Indicazioni operative e
n. 133-134, Anno 27, 2004 uno studio sulla violenza sui bambini, Agosto 2006 strumenti di analisi, 2009

9
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

definizione del caso dovrebbe essere fondamentale per i governi attiva, strutturata su una raccol-
sensibile e specifica, dovrebbe essere centrali e regionali per una serie ta dati specifica per investigare
semplice e non ambigua e dar luogo di ragioni: l’incidenza del problema (ad
a un numero limitato di falsi positivi »» la valutazione e il monitoraggio esempio con interviste e rileva-
e falsi negativi. Classificare i casi delle condizioni, circostanze, zioni presso polizia, tribunali,
come “conclamati”, “sospetti” o tendenze del benessere dei Servizi Sociali e di salute, scuole,
“non comprovati”, e riportarli all’in- bambini e l’impatto sociale della etc.);
terno di queste categorie può essere spesa pubblica e delle politiche »» sorveglianza (monitoraggio)
utile per assicurare sia che un nu- per l’infanzia e l’adolescenza; passiva, basata su dati esistenti
mero minore di falsi positivi venga »» la conoscenza del numero dei che sono adattati agli scopi della
incluso, sia che un numero minore bambini vittime di abuso, le sorveglianza.
di casi veri venga tralasciato. caratteristiche della violenza, le
In molti paesi, uno o più servizi rac- condizioni di vita, le caratteri- Il documento di ChildONEurope
colgono e elaborano le informazioni stiche della famiglia e degli abu- identifica poi almeno 4 categorie
sui casi registrati di maltrattamento santi, le dimensioni e l’impatto di indicatori utili per il monitorag-
sui minorenni. I sistemi di sorve- della violenza, la comprensione gio: la domanda e l’accessibilità al
glianza epidemiologica dovrebbero dei fattori di rischio e protettivi, servizio (ad esempio, numero dei
basarsi su questi sistemi esistenti, l’organizzazione dei servizi e bambini che accedono ai servizi di
laddove possibile e coordinare ide- degli operatori; protezione); le risorse (ad es., i costi
almente i sistemi esistenti utilizzati »» la verifica sulle tipologie di del trattamento di un bambino
dai diversi settori se sono indipen- servizio disponibili alla vittime vittima); il processo (ad es., il tem-
denti gli uni dagli altri. Molto lavo- di abuso per migliorare l’assi- po di permanenza in comunità);
ro è già stato fatto per identificare stenza, l’aiuto, l’attuazione delle gli esiti (ad es., rivittimizzazione,
i componenti di un buon sistema leggi, la conoscenza sull’efficacia etc.)6.
di sorveglianza epidemiologica del dei servizi, gli esiti degli inter-
maltrattamento sui minorenni, e venti; L’ISPCAN nel 2012 ha pubblicato
su come costruirne uno. La tavola »» la comparazione del fenomeno e un manuale7 curato da Nicole
1.1 evidenzia le caratteristiche di le politiche nel corso del tempo Petrowski. Il manuale si apre con
un buon sistema di sorveglianza per monitorare i cambiamenti la constatazione che, nonostante
epidemiologica” (OMS-ISPCAN 2009, prodotti (dimensione longitudi- le difficoltà metodologiche nella
pag. 41) nale dell’analisi); raccolta e comparazione dei dati
»» la valutazione dei costi sociali sul maltrattamento sui minorenni,
Un importante contributo alla ed economici e gli esiti della pre- la violenza contro i bambini è
definizione di un sistema di moni- venzione primaria, secondaria e sempre più riconosciuta come un
toraggio sulla violenza all’infanzia terziaria. problema diffuso e grave in ogni
è venuto anche da ChildONEurope, Paese, comunità, gruppo sociale,
il network europeo di Osservatori Il documento di ChildONEurope etnico, culturale, economico e reli-
Nazionali sull’Infanzia, che nel distingue la raccolta dati dal moni- gioso, con conseguenze devastanti
2009 ha redatto, grazie a un ampio toraggio. Il monitoraggio è, infatti, a breve e lungo termine per la
gruppo di lavoro coordinato da strutturato su una raccolta regola- salute e il benessere dei bambini.
Donata Bianchi e Roberta Ruggie- re di dati circa i nuovi eventi (ad Secondo il manuale, gli obiettivi
ro dell’Istituto degli Innocenti di esempio, i bambini segnalati ogni della raccolta dati e del monitorag-
Firenze, il documento Guidelines anno ai servizi di protezione o alla gio sul maltrattamento all’infanzia
on Data Collection and Monitoring polizia come vittime di abuso) e sono:
Systems on Child Abuse5. Lo studio sui risultati di ricerche su specifici »» registrare e monitorare i casi di
consente, per la prima volta, di aspetti del problema. maltrattamento;
avere una panoramica a livello Il monitoraggio richiede continu- »» sviluppare criteri omogenei per
europeo sugli standard, le defini- ità e dovrebbe essere basato su riconoscere e classificare i casi
zioni, i criteri e le esperienze che dati amministrativi o rilevazioni, di abuso all’infanzia;
possono aiutare lo sviluppo sia di individuali o aggregati, raccolti »» misurare l’incidenza del mal-
un sistema di raccolta dati che di a intervalli regolari. Questi dati trattamento dei bambini in uno
monitoraggio sul maltrattamen- devono essere disseminati alle per- Stato;
to, che contempla le dimensioni sone e agli stakeholder per favorire »» misurare la gravità del maltrat-
istituzionale (quadro normativo azioni e programmi di intervento. tamento sui bambini;
sulla raccolta dati), culturale (omo- Monitoraggio può anche essere »» misurare le caratteristiche
geneità delle definizioni di abuso, considerato sinonimo di “sorve- familiari, dei caregiver e del
caratteristiche, etc.), organizzativa glianza”, ovvero una raccolta, bambino, associate con il mal-
(ruoli dei soggetti, fonte dei dati, analisi, interpretazione sistematica trattamento;
etc.), metodologica (come i dati e continua di dati specifici per pia-
6  Un importante contributo alla ricerca di Comuni
sono raccolti, trattati, analizzati, nificare, implementare, valutare la indicatori europei è rappresentato dal progetto
condivisi, etc.). salute pubblica e le pratiche sociali. DAPHNE III “Coordinated Response to Child Abuse
and Neglect via Minimum Data Set (CAN via MDS)”,
realizzato da istituzioni di 8 paesi europei (per l’Italia
La rilevazione dei dati è consi- Il sistema di sorveglianza (mo- il progetto è coordinato dall’Istituto degli Innocenti
di Firenze)
derata nello studio un elemento nitoraggio) può essere distinto in
7  International Society for the Prevention of Child
due tipologie: Abuse and Neglect (ISPCAN), Data Collection and
5 ChildONEurope, Guidelines on Data Collection and »» sorveglianza (monitoraggio) Monitoring Systems: A Resource Guide for Child
Monitoring Systems on Child Abuse, Firenze, 2009 Maltreatment Data Collection, 2012

10
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

1.1
Cosa fa funzionare un sistema di sorveglianza epidemiologica?

Semplicità Il sistema dovrebbe produrre i dati necessari nel modo più semplice e diretto possibile

Flessibilità Il sistema dovrebbe poter essere modificato con costi minimi in base alle condizioni operative e ai
dati richiesti

Accettabilità Le persone che devono fornire le informazioni, attraverso interviste e altre modalità, dovrebbe-
ro essere disponibili a partecipare ed essere coinvolte nella progettazione del sistema, laddove
possibile

Affidabilità Un sistema affidabile è quello che scopre una schiacciante proporzione di casi nella popolazione
di riferimento e esclude la maggior parte dei falsi casi, questo significa che il sistema dovrebbe
avere un’alta sensibilità, specificità ed un alto valore predittivo positivo. Questo permette ai desti-
natari finali di fidarsi dell’accuratezza dei dati

Utilità Il sistema dovrebbe essere pratico, accessibile e accrescere la conoscenza sul problema

Sostenibilità Il sistema dovrebbe essere di facile mantenimento ed aggiornamento, con adeguate risorse finan-
ziarie ed umane dedicate per poter assicurare le operazioni in itinere

Puntualità Il sistema dovrebbe generare informazioni aggiornate con ritardi minimi

Adattato da: Injury survellance guidelines, Geneva, Word Health Organisation, 2004.

»» misurare gli interventi nelle propria società sia da parte dei durre ricerche campionarie, anche
indagini sul maltrattamento; decisori politici che dell’opinione di tipo probabilistico, sulla popola-
»» informare i decisori politici sui pubblica in generale. zione rappresentativa che possano
possibili rischi e sulle tendenza consentire di stimare l’effettiva
che colpiscono la salute e la sicu- I dati epidemiologici possono dimensione del problema8.
rezza dei bambini; contribuire direttamente a
»» promuovere lo sviluppo di pro- prevenire il fenomeno del Le informazioni basate sui casi
grammi e iniziative di preven- maltrattamento in quanto: registrati dai servizi di protezione,
zione; »» offrono una definizione quanti- pur rappresentando una ridotta
»» identificare le aree di ricerca; tativa del problema, proporzione di tutti i casi di mal-
»» ispirare le pratiche professio- »» forniscono informazioni trattamento, consentono di avere
nali; sistematiche sull’incidenza dati direttamente raccolti dalle
»» individuare le priorità per la e la prevalenza, le cause e le famiglie o dalle persone che acce-
prevenzione e l’intervento. conseguenze a livello locale, dono ai servizi. Nonostante questo
regionale, nazionale, limite, esse aiutano ad assicurare
Le principali fonti di dati per »» consentono la precoce iden- la continuità dell’informazione sui
stimare la magnitudo del maltratta- tificazione delle tendenze casi trattati, anche in dimensione
mento sui bambini vengono divise emergenti e delle aree proble- longitudinale, e a pianificare i
di norma in due tipologie: dati matiche nel maltrattamento in- servizi.
epidemiologici e dati basati sui fantile, i cambiamenti periodici
singoli casi. e longitudinali nella prevalenza I bambini a rischio con esperien-
e nei fattori di rischio, ze di maltrattamento entrano
L’epidemiologia consente una »» suggeriscono priorità per la frequentemente in contatto con
misurazione basata sull’inciden- prevenzione, una molteplicità di servizi, ognu-
za (numero di nuovi casi in una »» indicano i mezzi per valutare no dei quali può rappresentare
popolazione definita entro uno l’impatto degli sforzi di preven- una risorsa per rilevare il mal-
specifico periodo di tempo) o sulla zione, trattamento e intervenire. Gli
prevalenza (tutti i casi presenti en- »» offrono un quadro sinottico strumenti di rilevazione estesi
tro una popolazione definita a un sulla distribuzione geografica a tutte le agenzie hanno, quindi,
preciso punto o periodo di tempo). dei casi di maltrattamento. anche l’effetto diretto di favorire
In molte parti del mondo, l’assenza l’emersione del maltrattamento.
di dati epidemiologici sul maltrat- Sebbene i dati epidemiologici
tamento all’infanzia può costituire riportino i casi segnalati e registra- 8  Significativa di questa tipologia di ricerca cam-
il presupposto del rifiuto di accet- ti che rappresentano una piccola pionaria è stata l’indagine del Centro Nazionale di
Documentazione sull’Infanzia e l’Adolescenza, Vite in
tare che la violenza all’infanzia sia percentuale rispetto a quelli che si bilico. Indagine retrospettiva su maltrattamenti e abu-
un aspetto grave e diffuso nella verificano, è altresì essenziale con- si in età infantile, a cura di Donata Bianchi e Enrico
Moretti, Questioni e documenti n. 40, ottobre 2006

11
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

1.4 Monitoraggio del maltrattamento: la situazione italiana

Il monitoraggio sulla condizione economicamente e socialmente gio di specifici aspetti connessi al


dell’infanzia ha costituito da svantaggiati; 
 maltrattamento o a condizioni di
sempre uno dei maggiori aspetti b. utilizzasse questi indicatori particolare vulnerabilità: dalla
di vulnerabilità del sistema ita- e dati in modo efficace per la L. 451/1997 che istituì il Centro
liano, sottolineato dai numerosi formulazione e valutazione delle Nazionale di documentazione e
richiami del Comitato ONU sulla politiche e dei programmi per analisi per l’Infanzia e l’Adolescen-
Convenzione di diritti dei bambi- l’applicazione e il monitoraggio za (CNDA), alla L. 269/1998, alla
ni. Infatti, nonostante le numerose della Convenzione; L. 38/2006 sull’Osservatorio per il
norme della legislazione italiana c. assicurasse coerenza nel pro- contrasto alla pedofilia.
sul monitoraggio di specifici seg- cesso di raccolta dati da parte
menti del maltrattamento all’infan- delle varie istituzioni, a livello Nei 4 Piani nazionali di Azione,
zia e i tanti impegni presi nei Piani nazionale e regionale. redatti dall’Osservatorio Nazio-
nazionali di azione e di interventi nale per l’Infanzia e l’Adolescen-
per la tutela dei diritti e lo sviluppo Nelle ultime Osservazioni Conclu- za, e fino ad oggi approvati10,
dei soggetti in età evolutiva, tutte le sive del 2011, il Comitato ONU al la questione della raccolta dati
misure e le iniziative non sono sta- punto 16, pur prendendo atto della sulla condizione dell’infanzia
te attuate o hanno dato luogo a epi- creazione di un sistema infor- costituisce sempre una priorità.
sodiche raccolte dati, prive di tutti mativo nazionale sull’assistenza Come si sa, non solo la legge pre-
i requisiti di stabilità, continuità, e la tutela dei minorenni e delle vedeva l’approvazione di un Piano
sistematicità che un sistema di loro famiglie che doveva essere di Azione ogni due anni (ad oggi
monitoraggio dovrebbe avere. completato nel 20129, conferma sarebbero dovuto essere almeno 8
i propri timori per la scarsità dei i Piani di Azione, mentre ne sono
Già, nelle Osservazioni Conclusi- dati disponibili sul rispetto dei stati approvati soltanto 4), ma
ve del 2003, il Comitato ONU, pur diritti dei minorenni, in particolare molti di questi impegni non sono
apprezzando i passi avanti com- le statistiche sui bambini vittime stati realizzati in quanto i Piani di
piuti con l’istituzione del Centro di violenza, privati dell’ambiente Azione non dispongono di risorse
nazionale di documentazione ed familiare (compresi i minorenni certe.
analisi per l’Infanzia e l’Adolescen- in affidamento), vittime di sfrutta-
za, continuava a rilevare la caren- mento economico, affetti da disabi- Già nel Piano di Azione 1997-1998
za di dati in alcune aree previste lità, adottati, rifugiati e richiedenti si auspicava l’approvazione di
dalla Convenzione, esprimendo asilo. Esprime inoltre preoccupa- leggi che istituissero un sistema di
preoccupazione per il fatto che i zione per le notevoli differenze esi- Osservatori nazionali e regionali,
dati venissero ancora raccolti sulla stenti nella capacità e nell’efficacia leggi poi approvate ma che nel lun-
base di un approccio incentrato dei meccanismi di raccolta dei dati go termine non sono riuscite a dare
sulla famiglia piuttosto che sulla a livello regionale. sistematicità ad un flusso informa-
base di un approccio che prendesse tivo continuo e permanente di dati.
in considerazione il bambino come Al successivo punto 17 il Comitato
singolo individuo. Il Comitato ONU ONU raccomanda all’Italia di ga- Nel Piano 2000-2001, si afferma
esprimeva, inoltre, preoccupazione rantire che il sistema informativo espressamente che “contro i mal-
per la mancanza di coerenza tra i nazionale sull’assistenza e la tutela trattamenti e gli abusi nei confronti
diversi enti incaricati della raccolta dei minorenni e delle loro famiglie dei minorenni il Governo intende
dati e tra le varie Regioni. raggiunga la piena operatività e impegnarsi: nel reperimento dei dati
disponga delle necessarie risorse relativi a questo fenomeno e nella
Anche le Osservazioni 2006 del umane, tecniche e finanziarie per mappatura dei servizi e delle risorse
Comitato ONU reiteravano la racco- essere efficace nella raccolta delle disponibili nel settore”.
mandazione all’Italia affinché: informazioni pertinenti in tutto il
Paese, rafforzando così la capacità Nel Piano 2002-2004, erano diver-
a. rafforzasse il proprio meccani- dell’Italia di promuovere e tutelare si gli impegni del Governo per il
smo per la raccolta e l’analisi i diritti dei minorenni. In partico- rafforzamento della conoscenza
sistematica dei dati disaggregati lare, raccomanda all’Italia l’ado- dei fenomeni dell’abuso, fra i quali
su tutti gli individui al di sotto zione di un approccio pienamente si ricordano:
dei 18 anni, per tutte le aree coerente in tutte le regioni, per
previste dalla Convenzione, con misurare e affrontare efficacemen- 1. Realizzare il Sistema Informa-
particolare attenzione ai gruppi te le disparità regionali. tivo Nazionale sulla condizione
maggiormente vulnerabili, tra dell’Infanzia e dell’Adolescenza;
cui i bambini disabili, i bambini È utile richiamare le norme e gli 2. Promuovere l’istituzione in ogni
rom, i bambini appartenenti a impegni che in questi anni preve- Regione di un’anagrafe di tutti i
famiglie di immigrati, i bambini devano misure per il monitorag- minorenni fuori dalla famiglia
non accompagnati, i bambini 9  Il SINBA – Sistema Informativo Nazionale Bambi-
vittime di violenza e i bambini ni e Adolescenti, promosso dal Ministero del Lavoro 10  L’ultimo è del 2011, mentre attualmente l’Osser-
e delle Politiche sociali, è ancora in attesa di piena vatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza sta
appartenenti a nuclei familiari attuazione elaborando quello del prossimo biennio

12
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

che possa essere uno strumento zioni dalla denuncia alla sentenza secondo la letteratura scientifica)
di analisi costante e di follow up definitiva con elementi di conoscen- sia rispetto agli autori.
per una verifica delle politiche za anche sull’applicazione degli
attuate, con particolare riferi- strumenti di tutela del minore negli L’introduzione del Casellario
mento alla banca dati dei mino- iter giudiziari e sui provvedimenti dell’Assistenza e del Sistema
renni dichiarati adottabili; di protezione stabiliti dall’autorità Informativo S.In.Ba. consentirà,
3. Individuare sistemi di regi- giudiziaria minorile”. in questo modo, al nostro Paese
strazione costanti e omogenei di avere a disposizione una banca
dell’incidenza (numero casi per Si sottolinea, inoltre, che il S.In.Ba. dati completa, aggiornata, per-
anno) del fenomeno dell’abuso – Sistema Informativo Nazionale manente, di tipo censuario e non
all’infanzia in tutte le sue forme, Bambini e Adolescenti, promosso campionario, sul modello del Re-
con l’adeguata definizione di dal Ministero del lavoro e delle gister inglese, anche per gli aspetti
sub-categorie e degli elementi politiche sociali – non indirizza concernenti il maltrattamento sui
caratterizzanti e avviare un’or- “l’attenzione alla specificità degli bambini e sugli adolescenti.
ganica ricerca “retrospettiva” abusi e dei maltrattamenti” per “la
sulle vittime di abuso sessuale non specificità di S.In.Ba. sul tema È utile infine ricordare che l’Osser-
(analisi della prevalenza). maltrattamenti e abusi e quindi vatorio nazionale per il contrasto
ancor di più sul tema pedofilia e della pedofilia e della pornografia
Sulla base di queste previsioni il pornografia minorile”. minorile sta lavorando a un siste-
Centro nazionale di Firenze avviò ma di raccolta dati tra le diverse
una importantissima e meritoria Il Decreto del Ministero del Lavoro amministrazioni centrali dello
attività di costruzione di sistemi e e delle Politiche sociali n. 206 del Stato, al fine di integrare in un’u-
strumenti di rilevazione, produ- 16 dicembre 2014, recentemente nica banca dati le informazioni
cendo le prime ricerche sperimen- pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale attualmente parcellizzate e ri-
tali sia in rapporto al sistema di (GU n. 57 del 10 marzo 2015), rela- spondere alle indicazioni previste,
monitoraggio epidemiologico (con tivo al Regolamento che attua final- tra l’altro, dalla Convenzione del
una sperimentazione realizzata mente il Casellario dell’Assisten- Consiglio d’Europa sulla protezione
in alcuni contesti regionali) sia in za (art. 13 D.L. 31 maggio 2010, n. dei minorenni dall’abuso e dallo
rapporto alle ricerche retrospettive 78, convertito dalla legge 30 luglio sfruttamento sessuale, nota come
(si ricorda la ricerca dal titolo Vite 2010, n. 122), rappresenta una im- Convenzione di Lanzarote.
in bilico11). Tuttavia, tali lavori sono portante novità che può essere alla
rimasti isolati, anche per le difficol- base di un sistema permanente di Questa breve cronistoria circa i
tà di coordinamento con le Regioni. monitoraggio del maltrattamento, tentativi di adottare nel nostro
in quanto prevede la realizzazione Paese un sistema informativo effi-
Rispetto ai numerosi impegni in di un’anagrafe nazionale di tutti cace sul maltrattamento costituisce
questa materia del Piano 2010- coloro (minorenni compresi) che la cornice entro la quale si realizza
2011, è sufficiente rinviare al ricevono prestazioni sociali e valu- la presente indagine, che ha avuto
“Rapporto di sintesi sugli esiti del tazioni multidimensionali da parte anche l’obiettivo di sperimentare
monitoraggio del III Piano bienna- del Servizio Sociale professionale, un primo sistema di monitoraggio
le nazionale di azioni”, elaborato coordinata dall’INPS e alimentata del maltrattamento all’infanzia in
dall’Osservatorio nazionale, nel dai dati di tutti gli enti locali e gli Italia e di promuovere la sua ado-
quale si realizza un’ampia disani- enti erogatori di servizi, a comin- zione a regime alle Istituzioni del
ma circa la necessità di costituire ciare dai Comuni. Il Casellario nostro Paese.
una banca dati completa e coordi- prevede anche lo specifico modulo
nata, per “organizzare e integrare S.In.Ba., finalizzato alla banca dati
in modo tematico il patrimonio in- sulla valutazione multidimensiona-
formativo e informatizzato già pro- le per la presa in carico.
dotto e presente nelle Amministra-
zioni, nonché essere da stimolo per Le informazioni raccolte sui mino-
la creazione di canali di interazione renni vengono identificate nella
più snelli tra i sistemi informativi Tabella 3.1. allegata al Decreto,
esistenti. Dovrebbero essere intro- che contiene numerose informa-
dotte tre novità: focus sulle vittime e zioni relative alla condizione del
non più solo sui reati e sugli autori; bambino, comprese quelle sul
integrazione di banche dati esistenti maltrattamento. Si auspica che in
e valorizzazione del principio di fase attuativa tale importante base
cooperazione tra Amministrazioni informativa di monitoraggio possa
centrali; integrazione delle informa- prevedere voci di maggiore det-
taglio e specificità sia rispetto alle
11  Vite in bilico. Indagine retrospettiva su maltrat- forme di maltrattamento (con rela-
tamenti e abusi in età evolutiva, a cura di Donata
Bianchi ed Enrico Moretti, cit.. tivo nomenclatore delle definizioni,

13
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

1.5 Analisi comparativa sulla rilevanza del maltrattamento


a livello internazionale

Sistemi di registrazione e di moni-


toraggio dei casi di abuso e mal- 1.2
trattamento sono presenti in molti
Stati. Tuttavia, a livello mondiale, Epidemiologia della violenza:
l’Organizzazione Mondiale della alcuni dati dal Global Status Report on Violence Prevention,
Sanità è stata la prima organizza- OMS, 2014
zione a tracciare un bilancio com-

1 4
plessivo sull’epidemiologia della
violenza in tutte le sue forme con
il recente Global Status Report on
adulto su
Violence Prevention 201412, pubbli- è stato abusato fisicamente da bambino
cato l’11 dicembre 2014.

Il Global Status è il risultato di un


lungo lavoro operato dai Focal
Point OMS in 133 paesi, fra i quali
il 36% degli adulti dichiara
di aver subito un abuso psicologico
anche l’Italia, con una copertura
pari all’88% della popolazione
mondiale. Dalla pubblicazione del
Rapporto mondiale su violenza e
salute del 2002, il Global Status rea-

1 51 10
lizza, a distanza di 12 anni, il punto
della situazione sull’epidemiologia
della violenza in tutte le sue forme donna su e uomo su
(violenza interpersonale in tutte le hanno subito abuso sessuale da bambini
sue forme, omicidio, violenza sui
bambini, violenza giovanile, vio-
lenza domestica, violenza sessuale,
violenza sugli anziani, etc.) e sullo
stato di avanzamento delle misure
1 donna su 3
di tutela e di prevenzione, adottate è stata vittima di violenza fisica o sessuale
dai singoli Stati. perpetrata dal proprio partner
Nell’infografica qui a lato sono ri-
portati alcuni dei dati presenti nel
Rapporto sopra menzionato. 1 anziano su
è vittima di violenza
17
Il Rapporto stima che:
»» 1 adulto su 4 (25%) nel mondo
è stato abusato fisicamente da
bambino;
»» il 36% degli adulti dichiarano di indagini sul maltrattamento »» 852 bambini < 15 anni muoiono
aver subìto un abuso psicologi- all’infanzia; ogni anno in Europa per mal-
co; »» solo nel 23% dei Paesi si pratica trattamento (il tasso più alto è
»» 1 donna su 5 (il 20%), 1 uomo su l’home visiting in modo sistema- nei bambini sotto i 4 anni; tutta-
10 circa (5-10%) ha subito abuso tico; via l’Italia è agli ultimi posti per
sessuale da bambino; »» solo il 15% dei Paesi investe numero di omicidi);
»» 1 donna su 3 è stata vittima di sistematicamente nella forma- »» 18 milioni di bambini sono vit-
violenza fisica o sessuale perpe- zione per prevenire l’abuso time di abuso sessuale (il 13,4%
trata dal proprio partner; sessuale infantile. delle bambine e il 5,7% dei
»» 1 anziano su 17 è vittima di bambini);
violenza. Sempre l’OMS ha pubblicato nel »» 44 milioni di bambini sono vitti-
2013 un Rapporto sulla prevenzione me di violenza fisica (22,9%);
Per quanto riguarda le misure di del maltrattamento all’infanzia in »» 55 milioni di bambini sono
prevenzione e contrasto: Europa13, che ha illustrato nuovi vittime di violenza psicologica
»» il 71% dei Paesi ha un Piano di dati drammatici sull’epidemiologia (29,6%).
prevenzione della violenza sui della violenza:
bambini; In Inghilterra lo storico ed efficien-
13  WHO Regional office for Europe, European
»» solo il 41% dei Paesi svolge report on preventing child maltreatment, 2013, dispo-
te sistema di monitoraggio sulla
nibile all’indirizzo: http://www.euro.who.int/__data/ violenza all’infanzia, creato con il
12 WHO, Global Status Report on Violence Preven- assets/pdf_file/0019/217018/European-report-on-pre-
tion 2014, Geneve, 2014 venting-child-maltreatment.pdf
Register dei casi di maltrattamento

14
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

nato con il Children Act, pubblica


annualmente dati puntuali: 1.3
»» nel 2013 sono stati 595.300 i
bambini in carico ai Servizi So- Prevalenza del maltrattamento in Stati Uniti,
ciali, pari al 52,07‰ dei bambini Canada e Australia
(con un incremento del 10,8%
nel 2014)14;
»» i bambini in carico ai Servizi

1,21%
per maltrattamento sono stati
127.100, pari all’11,15‰ dei
bambini; Stati Uniti dei bambini sono
»» nel 2014 il 47,2% dei bambini
in stato di bisogno necessita di
vittime di abusi
protezione dall’abuso e dal mal-
trattamento;
»» riguardo le tipologie di abuso, la

0,97%
trascuratezza si attesta media-
mente al 44%, il maltrattamento
fisico al 15%, gli abusi multipli al Canada dei bambini sono
10%, il maltrattamento psicologi-
co al 23%, l’abuso sessuale al 7%.
vittime di abusi
Si forniscono qui alcune stime di
prevalenza del maltrattamento in

0,68%
altri Stati15:
»» Stati Uniti: l’1,21% dei bambini
sono vittime di abuso sul 4,78% Australia dei bambini sono
dei casi analizzati (60% trascu-
ratezza, 10% maltrattamento
vittime di abusi
fisico, 12% abusi multipli, 11%
maltrattamento psicologico, 7%
abuso sessuale);
»» Canada: lo 0,97% dei bambini »» 10–20% è la prevalenza stimata di maltrattamento all’infanzia sia-
sono vittime di abusi su 2,15% della violenza assistita negli Stati no solo 1 ogni 9 effettivi).
dei casi analizzati (38% trascu- Uniti;
ratezza, 23% maltrattamento »» 4–9% è la prevalenza di maltrat- Come vedremo più avanti, grazie
fisico, 12% abusi multipli, 11% tamento psicologico in Svezia, alla presente ricerca, promossa
maltrattamento psicologico, 7% Stati Uniti, Regno Unito. dall’Autorità Garante per l’In-
abuso sessuale); fanzia e l’Adolescenza e attuata
»» Australia: lo 0,68% dei bambini Recentemente (2012) è stata altresì da CISMAI e Terre des Hommes,
sono vittime di abuso sul 3,34% condotta una ricerca epidemio- con la collaborazione di ISTAT
dei casi analizzati (34% trascu- logica sulla violenza in 9 Paesi e ANCI, possiamo finalmente
ratezza, 28% maltrattamento dell’area balcanica. La ricerca, comparare questi dati interna-
fisico, 34% maltrattamento psi- intitolata “BECAN (Balkan Epide- zionali anche con quelli italiani,
cologico, 10% abuso sessuale). miological Study on Child Abuse and allineando il nostro Paese ai siste-
Neglect)” e rintracciabile all’indi- mi di monitoraggio e alle indagini
rizzo www.becan.eu, riguardava promosse dagli Stati che possiedo-
Rispetto alle forme di maltratta- la prevalenza epidemiologica del no una lunga tradizione di analisi
mento, le stime internazionali maltrattamento a 11, 13 e 16 anni, sul fenomeno del maltrattamento.
indicano: condotta con la somministrazione
»» 3,7–16,3% (5–35% cumulativo) di un questionario I-CAST, elabora-
dei bambini ogni anno subisco- to dall’ISPCAN, su un campione di
no gravi violenze domestiche; circa trentamila ragazzi e genitori.
»» 24–29% è la prevalenza del Si tratta di un’altra tipologia di
maltrattamento fisico in Siberia, stima di prevalenza e di incidenza
Russia, Romania; rilevata direttamente dal campione
di popolazione di riferimento e non
14 Fonte: Department of Education
dai casi segnalati ai servizi pubbli-
15  Per una rassegna più ampia: Cfr. Gilbert, R.
Widom, C. Browne, K. Fergusson, D. Webb, E. Janson, ci: i dati sono, pertanto, di magni-
S. (2009), Burden and consequences of child maltreat- tudo di gran lunga maggiore (la
ment in high-income countries, in Child Maltreatment
1, 373 (9667), 1-14. stessa OMS stima che i casi emersi

15
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

CAPITOLO 2

METODOLOGIA
DELL’INDAGINE
E SIGNIFICATIVITÀ DEI DATI
L’indagine sulla prevalenza del l’Autorità Garante per l’Infanzia e Mediante una scheda di rilevazione
maltrattamento in Italia era stata Adolescenza ha ritenuto necessario dati inviata ai Servizi Sociali dei Co-
già sperimentata per la prima volta favorire la prosecuzione e la valo- muni campione sono stati indagati
da CISMAI e da Terre des Hommes rizzazione di tale lavoro di studio gli aspetti quantitativi e qualitativi
nell’anno 201316, sulla base di dati del fenomeno del maltrattamento, del fenomeno del maltrattamento
relativi all’anno 2011. anche al fine di farsi promotore su bambini e adolescenti.
di un’iniziativa che costituiva una La scheda è stata realizzata da
La scelta adottata fu quella di priorità di intervento per l’effettiva CISMAI in collaborazione con Terre
utilizzare come fonte dei dati il Ser- applicazione della Convenzione des Hommes ed è stata condivisa
vizio Sociale dei Comuni italiani, dell’ONU sui diritti dell’infanzia da tutti i partner del progetto18.
che, sulla base della legislazione nel nostro Paese. In considerazione
italiana vigente, rappresenta il ser- dell’esperienza già maturata con La scheda, oltre ad avere una fun-
vizio locale responsabile della tute- la ricerca sperimentale, l’Autorità zione di rilevazione, ha consentito
la di tutti i bambini. Questa scelta Garante per l’Infanzia e l’Ado- ai Comuni stessi di realizzare un
rispondeva anche ai modelli già lescenza ha affidato a CISMAI e report automatico, grazie alla ge-
utilizzati nel Regno Unito e in altri Terre des Hommes il compito della nerazione di grafici e tabelle sulla
Stati. I Comuni che avevano già realizzazione di una indagine sulla base dei dati inseriti. Tale funzione
aderito ad un manifesto di impegni base di un campione di Comuni di autoconoscenza è stata partico-
verso l’infanzia, promosso sempre statisticamente rappresentativo larmente apprezzata dalle Ammini-
dalle due organizzazioni, vennero della popolazione minorile italiana strazioni partecipanti.
individuati come campione per la che elaborasse anche un nuovo
somministrazione della scheda. strumento di rilevazione dei dati
Pur se in un contesto limitato (nel più rispondente ai fabbisogni infor-
complesso la ricerca riguardò una mativi essenziali.
popolazione minorile di quasi
750.000 residenti), l’indagine em- Obiettivi di questo progetto
pirica consentì per la prima volta sono stati:
di stimare il numero dei bambini »» sviluppare la conoscenza del
maltrattati in Italia in carico ai Ser- maltrattamento dei minorenni
vizi Sociali: circa 100.000 bambini in Italia, fornendo una fotogra-
con un tasso di prevalenza pari fia del fenomeno al 31-12-2013
allo 0,98% (1 bambino ogni 100). rispetto ad estensione terri-
L’indagine ha avuto una grande toriale, tipologie di maltratta-
eco nel Paese ed è stata alla base mento, differenze di genere,
del successivo studio, promosso da nazionalità, età, misure di
CISMAI e Terre des Hommes e at- intervento adottate dai servizi;
tuato dall’Università Luigi Bocconi »» attivare una rete di collabo-
di Milano, sui costi della violenza razione inter-istituzionale, a
all’infanzia17. partire da ISTAT e ANCI in sede
di progettazione e svolgimento
Sulla base di questi lavori, al fine di dell’indagine, coinvolgendo in
garantire la continuità della serie fase di disseminazione e diffu-
storica e di rafforzare e dare mag- sione i Ministeri, le Regioni, le
giori basi scientifiche all’indagine, altre Istituzioni;
»» sperimentare un approccio
16  Cismai-Terre des Hommes, Maltrattamento sui
bambini: quante le vittime in Italia? Prima Indagine
sistematico alla raccolta dati
nazionale quali–quantitativa sul maltrattamento a sulla prevalenza del maltratta-
danno di bambini, 2013, disponibile sul sito
http://bit.ly/1aLeldh
mento al fine di promuovere la
17  CISMAI-Terre des Hommes-Università Bocconi, sua stabile adozione da parte
Tagliare sui bambini è davvero un risparmio? Spesa delle Istituzioni pubbliche
pubblica: impatto della mancata prevenzione della
violenza sui bambini, 2013, disponibile sul sito preposte. 18  La scheda tipo è riportata in appendice alla
http://bit.ly/1B6iwsF presente pubblicazione

16
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

2.1 Il Piano Campionario

La popolazione di riferimento è Comuni campione è stata effettuata per ottenere le stime riferite alla
costituita dai Comuni italiani, sui con probabilità proporzionali alla popolazione di interesse, è stato ne-
quali l’indagine ha l’obiettivo di popolazione di minorenni presente cessario correggere i pesi campio-
stimare il numero di minorenni in in ciascun comune. I 12 Comuni nari dei Comuni rispondenti (defi-
carico ai Servizi Sociali per ragioni metropolitani sono stati considerati niti all’inverso della probabilità di
legate a maltrattamenti e abusi. autorappresentativi e inclusi con inclusione assegnata sulla base del
Sono stati inizialmente selezionati certezza nel campione. disegno campionario) mediante un
251 Comuni dall’universo dei 7.898 fattore correttivo di post-stratifi-
Comuni italiani che hanno una In totale, i Comuni che hanno preso cazione basato sui totali noti della
popolazione minorile di almeno 20 parte alla rilevazione sono stati popolazione di minorenni a livello
unità19. 231, in 77 casi è stato necessario di singolo strato.
operare delle sostituzioni (si veda
I Comuni sono stati stratificati pagina 36 e sgg)20. Di conseguenza L’indagine ha coperto un bacino
rispetto all’incrocio della ripar- 20  Tra i Comuni che non è stato possibile considera- effettivo di 2,4 milioni di popola-
tizione territoriale a 4 modalità re vi è Roma Capitale (strato 31), in quanto: zione minorile residente in Italia
»» Roma Capitale non è dotata di un sistema informa-
(Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud tivo centralizzato sui minorenni in carico ai Servizi (il 25% della popolazione mi-
e Isole) e 4 tipologie comunali (Co- Sociali; non è stata pertanto in grado di compilare norile italiana) e si conferma ad
la scheda di rilevazione, ad eccezione di due Muni-
muni metropolitani, Comuni della cipi che hanno fornito i dati richiesti; oggi la prima ed unica esperienza
cintura metropolitana, altri Comu- »» non erano quindi disponibili tutti i dati relativi al statisticamente significativa di que-
numero complessivo dei minorenni in carico ai
ni fino a 10.000 abitanti, altri Co- Servizi e, fra questi, di quelli maltrattati; sto tipo, mai realizzata nel nostro
muni oltre 10.000 abitanti), per un »» Roma Capitale ha fornito soltanto una propria rile- Paese, fino ad oggi privo di una
vazione interna, in cui sono riportati i minorenni
totale di 16 strati. La selezione dei seguiti in quanto segnalati dall’Autorità Giudizia- fotografia così puntuale ed aggior-
ria: un dato parziale e non comparabile ai fini di nata sul maltrattamento a danno di
19  Si vada l’appendice metodologica per i dettagli questa rilevazione.
di campionamento. minorenni.

2.1 Il campione finale dell’indagine


Fonte: ISTAT
Universo Campione

Comuni Popolazione minorile Popolazione minorile


Strato Tipologia Comuni nello totale relativa Numero totale relativa
strato ai Comuni nello strato ai Comuni rispondenti

11 metropolitani 3 393.871 3 393.871


Nord-Ovest

12 cintura metrop. 231 477.006 13 65.658


13 < 10.000 ab. 2.491 943.093 27 21.325
14 ≥ 10.000 ab. 195 734.806 20 216.481

21 metropolitani 2 86.467 2 86.467


Nord-Est

22 cintura metrop. 51 125.083 4 13.084


23 < 10.000 ab. 1.188 668.461 20 17.581
24 ≥ 10.000 ab. 230 1.010.544 24 358.961

31 metropolitani 1 50.595 1 50.595


Centro

32 cintura metrop. 87 240.871 9 66.203


33 < 10.000 ab. 727 344.683 13 11.432
34 ≥ 10.000 ab. 169 796.997 27 212.383

41 metropolitani 5 425.923 4 373.842


Sud e Isole

42 cintura metrop. 112 484.921 9 50.279


43 < 10.000 ab. 2.029 927.402 17 11.953
44 ≥ 10.000 ab. 376 1.876.763 38 456.115

Totale 7.897 9.587.486 231 2.406.230

17
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

2.2
I Comuni rilevati: suddivisione del campione per regione

Trentino A.A.

Lombardia
9 Veneto

41 17
Friuli Venezia-Giulia
Piemonte 7
15 Emilia Romagna
Liguria 17 Marche
7 Toscana
10
Abruzzo
21 6 Molise
Umbria Lazio 3
4 15 Puglia
16
2,4 milioni Sardegna
8
Campania
19 Basilicata
bacino effettivo
di popolazione minorile 1
residente in Italia coperta
con l’indagine Sicilia Calabria
10 5
Ai Comuni del campione è stata violenza assistita, maltrattamen- reperire i dati laddove il Servizio
inviata una scheda composta di to psicologico, abuso sessuale, Sociale è esternalizzato o esiste un
due parti: una prima parte “Scheda patologia delle cure) e motivo di piano di zona, che raggruppa più
da compilare” e una seconda parte presa in carico (minorenni presi Comuni; problematiche relative
chiamata “Prospetto e grafici”, che in carico dai Servizi Sociali per alla diversità dei sistemi informati-
si autocompilava generando grafici solo maltrattamento e mino- vi utilizzati dai Servizi Sociali.
di sintesi. La parte denominata renni presi in carico dai Servizi
“Scheda da compilare” era com- Sociali per altri motivi ma che Alcuni Comuni hanno espresso
posta da una parte introduttiva e risultano anche maltrattati); la necessità di essere supportati
quattro domande numeriche. »» tipologie di servizio cui hanno nell’adozione di un sistema di
Nella scheda di rilevazione i princi- avuto accesso i minorenni mal- monitoraggio uniforme a livello
pali dati richiesti sono stati: trattati (affidamento familiare, nazionale, come il Comune di
»» anagrafica del Comune; comunità, assistenza domicilia- Venezia che ha rivolto un appello
»» numero dei minorenni in carico re, assistenza economica, centro all’Autorità Garante per l’Infanzia
ai Servizi Sociali e distinzione diurno, altro servizio, nessuno). e l’Adolescenza affinché si faccia
per genere e per fasce d’età (0-3 promotore di questo bisogno comu-
anni, 4-5 anni, 6-10 anni, 11-17 Le problematiche segnalate dai ne alle Istituzioni. Molti sono stati
anni); Comuni per la compilazione sono i Comuni che hanno espresso un
»» numero di minorenni in carico state essenzialmente riconducibili apprezzamento per lo strumento
ai Servizi Sociali per maltratta- a questioni di carattere organiz- utilizzato, che consente anche al
mento e distinzione per genere e zativo e tecnico, legate principal- Comune stesso di avere a disposi-
cittadinanza (italiana e stranie- mente a definizioni e metodi di zione subito dati e grafici sulla con-
ra); rilevazione differenti già utilizzati dizione dei minorenni sul proprio
»» numero di minorenni in carico dai servizi: difficoltà di reperimen- territorio.
per maltrattamento, distinzione to dei dati anagrafici, in quanto di
rispetto a tipologie di maltratta- competenza di altri uffici comunali;
mento (trascuratezza fisica e/o co-presenza di altre rilevazioni
affettiva, maltrattamento fisico, nello stesso periodo; difficoltà nel

18
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

CAPITOLO 3

I RISULTATI
DELL’INDAGINE

Questo capitolo riporta le stime entro un determinato arco tempo- presentativo della popolazione
effettuate su scala nazionale dei rale, che viene classificata come minorile residente in Italia al
risultati dell’indagine. “incidenza”. 31-12-2013 ad eccezione di quella
di Roma Capitale, dove risiedono
Si è deciso di adottare, in questa Contrariamente alla precedente oltre 400 mila minorenni. Stante
sede, la terminologia riconosciuta indagine, si è scelto di calcolare la l’importanza di Roma Capitale, uno
a livello internazionale (ISPCAN, prevalenza su 1000 minorenni, an- specifico approfondimento sui dati
ChildONE, etc.) che definisce ziché su 100, al fine di fornire dati forniti dal Comune è presentato nel
“prevalenza” la quota di tutti i casi più precisi in sede di comparazione Capitolo 4.
presenti entro una popolazione de- a livello nazionale e locale.
finita in un determinato momento
o intervallo di tempo, a differenza Come anticipato nel Capitolo 2,
dei nuovi casi registrati, sempre il campione finale è quindi rap-

3.1 I minorenni presi in carico dai Servizi Sociali in Italia

Il primo oggetto di indagine è stato rale che registra un progressivo In valore assoluto sarebbero
il numero complessivo di mino- decremento della presa in carico 234.904 i minorenni maschi in
renni che sono seguiti in Italia dai dei minorenni scendendo da carico ai Servizi in Italia contro
Servizi Sociali dei Comuni (Grafico Nord verso Sud; 200.048 femmine.
3.1). Il dato finale evidenzia che »» il dato è inversamente pro-
47,7 minorenni su 1000 sono porzionale rispetto ai livelli di La prevalenza dei minorenni in
seguiti dai servizi: i bambini e i benessere socio-economico delle carico cresce al crescere dell’età
ragazzi italiani che si trovano in singole Regioni, che compongo- (Grafico 3.3). Si passa, infatti, da
uno stato di bisogno e per i quali no le due Aree del Paese, mentre 29 bambini su mille in carico fino
è stato attivato un intervento dei ci si attenderebbe un maggior a 3 anni, ai 54 tra 11 e 17 anni.
Servizi Sociali sono quindi pari a livello di bisogno per i minoren- Percentualmente preadolescenti
457.453. ni del Sud; e adolescenti in carico ai Servizi So-
»» ciò potrebbe indicare una mag- ciali sono il 42,1% del totale, 28,2%
I dati raccolti ci indicano che ri- giore difficoltà dei Servizi Sociali i bambini nella fascia delle scuola
spetto alle aree geografiche ci sono nel Sud ad intercettare e prende- primaria, l’11,2% quelli nella fascia
delle differenze. Infatti, nell’A- re in carico i minorenni in stato 4-5 anni e l’11,8% quelli in prima
rea Nord i minorenni in carico di bisogno rispetto a quelli del infanzia.
ai Servizi sono più del doppio di Centro e del Nord. Al Sud si regi-
quelli seguiti dai Servizi nel Sud: stra una minore copertura delle Questi risultati, che mettono in
63,1 su mille al Nord, 44,5 al Centro situazioni di bisogno rispetto ai evidenza come il Servizio Sociale
e 30,5 al Sud (Grafico 3.1). Anche minorenni dell’area Nord. intervenga soprattutto quando i
rispetto alla tipologia di Comuni bambini sono già cresciuti, sembre-
emerge una tendenza alla maggio- Rispetto al genere dei minorenni rebbero confermare quanto noto
re prevalenza nelle città metropo- in carico ai Servizi Sociali (Grafi- da tempo in merito al nostro Paese
litane rispetto all’area della cintura co 3.2) la prevalenza dei maschi dove emerge uno scarso sviluppo
metropolitana e degli altri Comuni supera quella delle femmine: su di servizi per la prevenzione pre-
(v. Tabella E.1 in appendice). scala nazionale infatti ogni mille coce del maltrattamento, come
bambini/ragazzi i maschi in carico rilevato anche dal recente Global
Già questi primi dati forniscono ai Servizi Sociali sono 50,2 mentre Status dell’OMS.
alcuni spunti di riflessione: le femmine sono 45,3.
»» si evidenzia una tendenza gene-

19
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

3.1
Prevalenza dei minorenni in carico ai Servizi Sociali
per area geografica sul totale della popolazione minorile
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza - CISMAI - Terre des Hommes
Riferimento: Tabella in appendice E.1

Nord
63,1‰
Centro
44,5‰ media italiana

47,7‰
Sud
30,5‰
NB: 3 Comuni non hanno fornito il dato relativo al numero
dei minorenni in carico ai Servizi Sociali

3.2
Prevalenza dei minorenni
in carico per genere sul totale 45,3‰ 50,2‰
della popolazione minorile
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza -
CISMAI - Terre des Hommes
Riferimento: Tabella in appendice E.2

NB: 9 Comuni non hanno fornito il dato relativo ai minori in carico per genere

3.3
Prevalenza dei minorenni presi in carico dai Servizi Sociali
per fasce d’età sul totale della popolazione minorile
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza - CISMAI - Terre des Hommes
Riferimento: Tabella in appendice E.3

0-3 29,1‰
4-5 50,9‰
6-10 51,4‰
NB: 17 Comuni non hanno fornito
la distinzione per età
11-17 54,2‰
20
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

3.2 I minorenni presi in carico dai Servizi Sociali per maltrattamento

In questo paragrafo vengono ana- Sociali, sono più numerosi al Sud e al Nord rispetto al Sud. Infatti al
lizzati i minorenni maltrattati in e al Centro rispettivamente 273,7 e Centro 11,6 minorenni ogni 1.000
carico ai Servizi Sociali italiani al 259,9 ogni mille minorenni seguiti abitanti sono in carico per maltrat-
31-12-2013. contro i 155,7 casi al Nord (Grafico tamento, mentre la percentuale
3.4). In Italia ogni mille minorenni scende al 9,8 ‰ al Nord e all’8,4 ‰
La stima indica che ci sono oltre in carico ai Servizi Sociali circa 200 al Sud (Grafico 3.5).
91mila minorenni maltrattati in sono seguiti per maltrattamento.
Italia. Rispetto alla dimensione del Co-
Più in generale, invece, rispetto alla mune, invece, non si evidenziano
I minorenni in carico per maltrat- popolazione minorile residente la differenze significative (v. Tabella
tamento, sul totale di quelli com- prevalenza complessiva del mal- E.4 in appendice).
plessivamente seguiti dai Servizi trattamento è maggiore al Centro

3.4
Prevalenza dei minorenni maltrattati su quelli presi
in carico dai Servizi Sociali per area geografica
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza - CISMAI - Terre des Hommes
Riferimento: Tabella in appendice E.4

su 1000 minorenni
Nord presi in carico, quasi
156 sono maltrattati

155,7‰
su 1000 minorenni
Centro presi in carico, quasi
260 sono maltrattati

259,9‰
su 1000 minorenni
Sud presi in carico, più di
273 sono maltrattati

273,7‰

199,5‰
su 1000 minorenni
totale Italia presi in carico, quasi
200 sono maltrattati

NB: 2 Comuni non hanno fornito il dato relativo ai minorenni in carico per maltrattamento

21
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

3.5
Prevalenza dei minorenni maltrattati
sulla popolazione minorile per area geografica
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza - CISMAI - Terre des Hommes
Riferimento: Tabella in appendice E.4

Nord su 1000 minorenni


quasi 10 sono maltrattati

9,8‰ della popolazione minorile

Centro su 1000 minorenni


quasi 12 sono maltrattati

11,6‰ della popolazione minorile

Sud su 1000 minorenni


più di 8 sono maltrattati

8,4‰ della popolazione minorile

su 1000 minorenni
9,5‰ della
totale Italia quasi 10 sono maltrattati
popolazione
minorile

NB: 2 Comuni non hanno fornito il dato relativo ai minori in carico per maltrattamento

3.6
Prevalenza dei minorenni maltrattati su quelli in carico
ai Servizi Sociali rispetto al genere
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza - CISMAI - Terre des Hommes
Riferimento: Tabella in appendice E.5

su 1000 femmine
prese in carico, più di
212 sono maltrattate 212,6‰

193,5‰
su 1000 maschi
presi in carico, più di
193 sono maltrattati

NB: 2 Comuni non hanno fornito il dato relativo ai minori in carico per maltrattamento

22
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

3.7
Prevalenza dei minorenni maltrattati italiani
sulla popolazione minorile italiana
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza - CISMAI - Terre des Hommes
Riferimento: Tabella in appendice E.6

su 1000 minorenni italiani,


più di 8 sono maltrattati

NB: 21 Comuni non hanno fornito il dato relativo al numero dei maltrattati per cittadinanza

3.8
Prevalenza dei minorenni maltrattati stranieri
sulla popolazione minorile straniera
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza - CISMAI - Terre des Hommes
Riferimento: Tabella in appendice E.6

su 1000 minorenni stranieri,


più di 20 sono maltrattati

NB: 21 Comuni non hanno fornito il dato relativo al numero dei maltrattati per cittadinanza

Considerando il totale dei mino- le femmine: 212,6 ogni 1.000 contro


renni in carico ai Servizi Sociali, 193,5 maschi21.
la prevalenza media italiana dei
bambini maltrattati rispetto a Tra la popolazione straniera resi-
quelli presi in carico è pari a 199,5 dente la prevalenza dei bambini
bambini/ragazzi ogni mille, ovvero maltrattati è doppia rispetto a
circa 1 bambino ogni 5 di quelli in quella dei bambini italiani mal-
stato di bisogno seguiti dai Servi- trattati: 20 bambini stranieri ogni
zi Sociali è vittima di maltratta- mille, contro gli 8,3‰ degli italiani.
mento. Dall’indagine emerge quindi che
i bambini stranieri sono esposti a
Prendendo in considerazione la rischio del maltrattamento più del
quantità di minorenni maltrattati doppio di quelli italiani.
sul totale dei bambini ed ado-
lescenti già in carico ai Servizi
21  Si ricorda che 9 Comuni non hanno fornito i dati
Sociali, risultano maltrattate di più suddivisi per genere.

23
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

3.9
Motivazione della presa in carico e tipologia di maltrattamento
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza - CISMAI - Terre des Hommes
Riferimento: Tabella in appendice E.7
Minorenni in carico
per maltrattamento Minorenni
indipendentemente presi in carico Forme di maltrattamento e
dal motivo iniziale per solo originaria identificazione
della presa in carico maltrattamento da parte dei Servizi Sociali
(X) (Y) (Rapporto Y/X)

Trascuratezza materiale
e/o affettiva
42.965 25.672 59,8%
Violenza assistita 17.676 11.236 63,6%
53,1%
Maltrattamento
psicologico 12.545 6.668

67,7%
Patologia delle cure
(discuria/ipercura) 7.670 5.190

Maltrattamento
fisico 6.272 4.455 71,0%
Abuso sessuale
3.828 2.928 76,5%
Totale 91.272 57.740

NB: Con “X” si intendono tutti i minorenni che sono in carico anche per maltrattamento. Con “Y” si indicano invece i
minorenni presi in carico per solo maltrattamento (Y indica, cioè, un sottoinsieme della colonna X).
NB: 15 Comuni non hanno fornito il dato relativo al numero dei minorenni per motivo della presa in carico.

3.3 Le tipologie di maltrattamento

Un aspetto fondamentale per dei Servizi e la presa in carico per maltrattamento. In totale la stima
l’osservazione del fenomeno della quello specifico problema. dei minorenni vittime di maltrat-
violenza sui bambini è rappresen- tamento, indipendentemente dal
tato dall’epidemiologia delle forme La prima colonna della Tabella motivo di accesso al Servizio, è di
di maltrattamento subìto e della riporta il totale dei minorenni in 91.272.
capacità di rilevazione da parte carico per maltrattamento indi-
dei Servizi Sociali. Sulla base delle pendentemente dal motivo iniziale La seconda colonna riporta invece
forme di maltrattamento elencate della presa in carico. Si conteggia- solo i minorenni che hanno avuto
nel Glossario è stato approfondito no pertanto sia i minorenni presi accesso al Servizio direttamente
il motivo di presa in carico da parte in carico fin dall’accesso ai Servizi per maltrattamento. Il totale sti-
dei Servizi Sociali e del rapporto Sociali per maltrattamento, sia mato di questi è di 57.740. Dunque
esistente tra forma di violenza e quelli la cui cartella è stata aperta 33.532 minorenni (oltre il 30% di
capacità di rilevazione da parte dei dai Servizi Sociali per altre ragioni quelli presi in carico) vengono
Servizi stessi (Tabella 3.9). e poi risultati anche maltrattati. accertati come maltrattati dai Ser-
Infatti, accade spesso che i bambi- vizi, anche se il motivo di accesso
Infatti, quanto più è evidente la ni giungano al Servizio Sociale in era sempre lo stato di bisogno, ma
forma di maltrattamento (violenza uno stato di bisogno non ancora non esplicitato o dichiarato come
sessuale, maltrattamento fisico, identificato o per la richiesta di maltrattamento.
ecc.), tanto più immediata è la altre prestazioni e che solo suc-
capacità di rilevazione da parte cessivamente i Servizi accertino il È stato anche rilevato il tipo di

24
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

rapporto tra presa in carico e origi- di violenza all’infanzia in Italia


naria tipologia di maltrattamento rispetto alla rilevazione fatta dai Rispetto ad un confronto con dati
(Y/X). Quanto più alto è il valore Servizi Sociali si è rilevato che i di altri Paesi, mentre per la tra-
percentuale, tanto più diretta è bambini maltrattati sono stati presi scuratezza e la violenza assistita il
stata la presa in carico per una in carico per i motivi raffigurati nel dato è in linea con quanto rilevato
data tipologia di maltrattamento. Grafico 3.10. negli Stati Uniti, il valore dell’abuso
Ad esempio, nel caso dell’abuso sessuale è, invece, fra i più bassi
sessuale (76,5%), il motivo di acces- Oltre la metà dei bambini maltrat- registrati nei Paesi sviluppati. (cfr
so al servizio è prevalentemente tati subisce, quindi, una grave for- Paragrafo 1.5)
l’abuso. Al contrario, per la trascu- ma di trascuratezza se si prendono
ratezza fisica e/o affettiva (psicolo- in considerazione anche le patolo- Sarà utile, quindi, fare una rifles-
gica) il dato è il più basso (59,8%) gie delle cure. sione approfondita per capire se si
perché è frequente che la cartella tratta di una difficoltà di emersione
sia aperta dai Servizi Sociali per Desta poi attenzione il fenome- e rilevazione da parte dei Servizi o
ragioni diverse che fanno poi re- no della violenza assistita che di una effettiva ridotta prevalenza.
gistrare anche la trascuratezza del costituisce la seconda forma di
minorenne. violenza più diffusa tra quelle Questo tipo di informazioni sono
registrate: circa 1 bambino su 5 fra molto preziose sia per la compa-
Pur sussistendo casi di polivittimiz- quelli maltrattati è testimone di razione internazionale che per
zazione (presenza di più forme di violenza domestica intrafamiliare. indirizzare corrette politiche di
maltrattamento), è stato chiesto ai prevenzione, rilevazione precoce e
Servizi Sociali di fornire la tipolo- Il maltrattamento psicologico ha cura del fenomeno. Tanto più sono
gia di maltrattamento prevalente un’incidenza superiore rispetto a precise e dettagliate, tanto meglio
al fine di ottenere una visione più quello fisico (13,7% contro il 6,9%). potranno aiutare il decisore politi-
puntuale. La forma di abuso meno ricorrente co, ma soprattutto i servizi com-
Approfondendo la stima dell’e- è quella sessuale, che colpisce 4 petenti, ad individuare strumenti
pidemiologia delle singole forme bambini su 100 maltrattati. e risorse, anche territoriali, per

3.10
Di cosa sono vittime i minorenni presi in carico per maltrattamento in Italia
Fonte: Autorità Garante per
l’Infanzia e l’Adolescenza -
CISMAI - Terre des Hommes
Riferimento: Tabella in appendice E.7 47,1% 91.272 minorenni in carico per
maltrattamento indipendentemente dal
NB: 15 Comuni non hanno fornito motivo iniziale della presa in carico
il dato relativo al numero dei
minorenni per motivo della presa
in carico
19,4%
13,7%
8,4% 6,9%
4,2% 1,2%
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25
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

3.11
Prevalenza dei minorenni in carico per maltrattamento:
un confronto internazionale
ogni 1000 minorenni residenti

Australia 6,8 ‰

Italia 9,5 ‰

Canada 9,7 ‰

Inghilterra 11,2 ‰

Stati Uniti 12,1 ‰

Principali forme di maltrattamento ogni 100 casi di minorenni maltrattati

Stati
Italia Inghilterra Uniti Canada Australia Europa

Abuso sessuale 4 7 7 7 10 10

Maltrattamento fisico 7 15 10 23 28 23

Maltrattamento psicologico 14 23 11 11 34 29

Trascuratezza materiale e/o affettiva 47 44 60 38 34 35

assicurare misure di protezione tamento inferiore ad altri Paesi


adeguate alle specifiche esigenze. con il 9,5 per mille contro il 9,7 del
Canada, l’11,2 dell’Inghilterra, il
Esse costituiscono anche un tipo 12,1 degli Stati Uniti. Le differenze
di informazione fondamentale sulle tipologie di maltrattamento
nella formazione degli operatori sono invece più marcate: in Italia
che lavorano con i bambini e gli 4 bambini maltrattati su 100 sono
adolescenti nel quotidiano, dagli vittime di abuso sessuale contro i
insegnanti ai pediatri, per i quali 7 di Inghilterra, Stati Uniti, Cana-
sarebbe utile avviare percorsi da, i 10 dell’Australia, i 10 della
formativi per poter riconoscere e media europea (tale dato è rilevato
gestire le situazioni di maltratta- nell’ultimo rapporto dell’OMS sulla
mento ed abuso che incontrano, prevenzione della violenza all’in-
spesso senza riuscire a rilevarlo, fanzia nel 2013), mentre sono 7 su
nei loro ambiti di intervento. 100 i bambini vittime di violenza
fisica contro il 23% della media
Grazie all’esistenza di ricerche epi- europea; 14 su 100 quelli vittime di
demiologiche svolte in altri Paesi, maltrattamento psicologico (contro
è possibile operare un confronto il 29 della media europea), 47 su
generale della situazione italiana 100 quelli vittime di trascuratezza
del maltrattamento all’infanzia fisica e psico-affettiva (contro il
rispetto allo scenario internaziona- 35% della media europea; ma sono
le alla luce dei dati elaborati nella il 60% negli Stati Uniti e il 44% in
presente ricerca. Inghilterra).

I dati mostrano che l’Italia ha un


indice di prevalenza del maltrat-

26
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

3.4 Gli interventi attivati dai Comuni per i minorenni maltrattati

Accanto alle misurazioni e alle pologie di intervento1 (si pensi a comunità che con affido familiare,
stime di prevalenza, lo studio ha forme di aiuto e sostegno diretto è pari complessivamente al 33,7%,
inteso anche analizzare le prin- del Servizio Sociale professio- con un crescente ricorso all’affido
cipali tipologie di intervento di nale); familiare. Preponderanti risultano
protezione, cura e tutela messe in »» il 7,6% non riceve alcun tipo di le misure di sostegno alla famiglia
atto dai Servizi Sociali in favore intervento. e le misure “altre”, differenziate
dei minorenni presi in carico per nei diversi territori (dall’accesso
maltrattamento. Mediamente ogni minorenne ai Consultori all’educativa terri-
maltrattato riceve almeno due toriale), che mostrano quanto la
L’analisi dei dati restituisce il se- tipologie di servizio di protezione risposta possa essere modulata
guente quadro: e tutela. anche in base alle risorse sociali
»» il 27,9% riceve un intervento di di un territorio, che possono fare
assistenza economica al nucleo Questo dato è estremamente inte- da complemento e supporto ad un
familiare; ressante, perché evidenzia la ca- intervento globale di protezione.
»» il 19,3% dei bambini maltrattati pacità dei Servizi Sociali di rispon-
viene allontanato dalla fami- dere in maniera complessa ad un Proprio in questo ambito, sembra
glia di origine e ricoverato in bisogno specifico ed individuale. particolarmente utile la raccolta
Comunità; Il ricorso all’allontanamento dalla dati periodica, in quanto permet-
»» il 17,9% continua ad essere famiglia, sia con collocamento in terebbe anche al singolo Comune
seguito presso la famiglia di ori- di monitorare sia la capacità dei
gine con interventi di assistenza 1  A titolo esemplificativo: il Comune di Barrafranca propri servizi di rispondere al
riporta tra la voce “altro” 34 casi che hanno avuto ac-
educativa domiciliare; cesso al Consultorio e alla Neuropsichiatria infantile; bisogno, sia l’efficacia degli inter-
»» il 14,4% viene tutelato attraverso il Comune di Merano riporta 19 casi che hanno usu- venti, tenendo presenti e valoriz-
fruito del Consultorio familiare e del monitoraggio
un affidamento familiare; su incarico del Tribunale e di una collaborazione con zando le risorse terze territoriali,
»» il 10,2% viene supportato la Casa delle Donne; il Comune di Pineto fa rientrare che possono essere coinvolte in un
nella voce “altro” 15 casi che hanno usufruito di
all’interno di un centro diurno servizio psicologico esterno ai Servizi Sociali del processo complessivo di presa in
semiresidenziale; Comune; il Comune di Piossasco riporta 28 casi che carico dei bisogni del bambino e
hanno avuto accesso all’educativa territoriale, allo
»» il 38,4% è assistito con altre ti- spazio neutro e agli affidamenti diurni educativi. dell’adolescente maltrattati.

3.12
Tipologie di servizi cui hanno avuto accesso i minorenni maltrattati
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – CISMAI - Terre des Hommes
Riferimento: Tabella in appendice E.8

Assistenza economica
27,9%
Comunità
19,3%
Assistenza domiciliare
17,9%
Affidamento familiare
14,4%
Centro diurno
10,2%
Altro
38,4%
Nessuno
7,6%
NB: 9 Comuni non forniscono il dato sulle tipologie di servizio (per un totale di 1743 minorenni);
la somma delle percentuali è superiore a 100 perché era possibile indicare più di un servizio per ogni minorenne.

27
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

CAPITOLO 4

IL CASO DI ROMA

4.1 I minorenni maltrattati sottoposti


a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria

Roma Capitale, come già rilevato ti nella sfera di intervento della renni hanno meno di quattro anni
precedentemente (Capitolo 2), non magistratura. Occorre comunque (13%); 223 dai 4 ai 5 anni (10,5%);
è stata in grado di compilare la dire che questi dati sono per loro 552 dai 6 ai 10 anni(26%); 924 da
scheda di rilevazione proposta. Le natura sottostimati, in quanto le 11 a 17 anni (43,5%); 149 non sono
motivazioni risiedono in una mol- situazioni oggetto di provvedimenti rilevabili (7%).
teplicità di fattori: il periodo della della magistratura sono parziali
rilevazione (31 dicembre 2013) rispetto all’intero universo del Inoltre, l’amministrazione di Roma
ha coinciso con il passaggio dalle campione. Capitale ci ha fornito i dati della
precedenti 19 alle attuali 15 muni- tipologia familiare e dell’Autorità
cipalità (con conseguente riorga- In attesa che l’Amministrazione di inviante, ove possibile.
nizzazione e unificazione di alcuni Roma Capitale possa attivarsi al
servizi), gli interventi e le reti di più presto per le future ricerche Tra i casi ove è stato possibile
protezione dei minorenni sono epidemiologiche, si è ritenuto di rilevare la tipologia familiare (il
attribuiti alla esclusiva competenza offrire, in questa sede, una bre- 45%) risultano prevalenti famiglie
dei 15 Municipi, e non c’è quindi ve fotografia dei dati trasmessi, bigenitoriali (556), separate (226) e
un sistema informativo centrale di perché il valore assoluto dei dati monoparentali (125), (vedi Tabella
controllo se non per alcuni aspetti riportati è comunque di rilievo per 4.2).
che però non coincidono adeguata- un esame completo, accanto ad una
mente con le istanze della presente loro sintetica elaborazione, pur Rispetto all’informazione relativa
ricerca. nella difficoltà di compararli con il all’Autorità inviante, Roma Capita-
resto dei dati dell’indagine. le ha fornito i dati per il 98,3% dei
Va inoltre sottolineata la difficoltà casi segnalati: la maggioranza dei
della maggior parte dei Municipi a La città di Roma conta 2.889.305 casi risultano inviati dal Tribunale
rilevare i dati con gli item proposti abitanti, di cui 462.453 minorenni dei minorenni sez. civile (52%),
dalla ricerca. Per questa ragione, (dati aggiornati al 31 dicembre Procura della Repubblica c/o Tribu-
nel campione nazionale non è stato 2013 e pubblicati sul sito della città nale dei minorenni di Roma (15%)
possibile inserire le informazioni di Roma). I dati che ci sono stati e Tribunale Ordinario sez. famiglia
fornite da Roma Capitale nel più forniti dal Comune sono raggrup- (12%), (vedi Tabella 4.3).
generale disegno della ricerca. pati per 5 quadranti, che corri-
spondono alle 5 aziende sanitarie La Tabella seguente (4.4) riporta le
L’Amministrazione Capitolina ha dislocate sul territorio e raggrup- tipologie di richiesta dei provvedi-
comunque restituito una fotografia panti ognuna 3 o 4 Municipi. menti dell’Autorità Giudiziaria.
al 31 dicembre 2013 dei minoren-
ni seguiti dai Servizi Sociali su Al 31 dicembre 2013 la città di
mandato dell’Autorità Giudiziaria, Roma ha registrato 2.125 mino-
anche a seguito dell’avvenuta renni presi in carico, di cui 1.071
segnalazione. Vengono, pertanto, maschi (50,4%), 1.034 femmine
ricompresi in tale calcolo solo i mi- (48,7%), (vedi Tabella 4.1).
norenni maltrattati per i quali sia
stato già emesso un provvedimento Di questi 2.125 minorenni, 1.382
di tutela e/o sia attiva una strategia hanno cittadinanza italiana (65%),
di protezione che coinvolge l’Au- mentre 475 hanno cittadinanza
torità Giudiziaria e sono pertanto straniera (22,3%) e 268 non sono
escluse le situazioni osservate dai rilevabili.
Servizi Sociali che non sono state
oggetto di provvedimenti rientran- Rispetto alle fasce d’età: 277 mino-

28
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

4.1
Minorenni sottoposti a provvedimento
dell’Autorità Giudiziaria (complessivo 2013)
Fonte: Roma Capitale

Totale Maschi Femmine N.R.

TOTALE Roma 2125 1071 1034 20

4.2
Minorenni sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria
per tipologia familiare (complessivo 2013)
Fonte: Roma Capitale

Tipologia familiare Totale Roma

Bigenitoriale 556

Monoparentale 125

Ricon. 1 solo genitore 21

Separazione 226

Divorzio 6

1 genitore deceduto 10

Genitori entrambi deceduti 4

Famiglia ricost. p/te md. 7

Famiglia ricost. p/te pd. 2

N.R. 1168

29
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

4.3
Minorenni sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria per
Autorità inviante (complessivo 2013)
Fonte: Roma Capitale
Autorità inviante Totale Roma

Tribunale Ordinario Sezione Famiglia 244

Tribunale Ordinario Giudice Tutelare 78

Tribunale Minorenni Sezione Civile 1105

Tribunale Minorenni Sezione Penale 3

Procura della Repubblica c/o Tribunale Minorenni Roma 326

Corte d’Appello Sezione Famiglia 77

Procura Penale 11

Tribunale Altra Provincia/Regione 22

Comune, Municipi di Roma 121

Ospedali 12

Scuole 11

Altro 56

Vuote 37

A titolo esemplificativo della Municipio IX e l’assistenza economica (32).


varietà e complessità della città di (pop. Residente 179.034) L’incidenza dei minorenni mal-
Roma, si riporta la sintesi di alcune In questo Municipio risultano in trattati su quelli in carico è pari al
schede dei Municipi pervenuti, carico 857 minorenni, di cui 426 228‰; rispetto alla popolazione re-
compilate correttamente. maschi e 431 femmine. Di questi sidente nel Municipio, l’incidenza
195 per maltrattamento: 106 ma- dei minorenni in carico è dell’4,8
Municipio XI schi (54 %) e 89 femmine (46%), 65 per mille e dei minorenni maltrat-
(pop. Residente 154.013) italiani (33%) e 130 stranieri (67%). tati dello 1,1 per mille.
I minorenni in carico sono 1370, Dei minorenni in carico per mal-
di cui 128 per maltrattamento. trattamento, 123 solo per maltrat- In sintesi, la città di Roma per
Dei 128 minorenni maltrattati, 65 tamento, mentre 72 per altri motivi la sua complessità e particolare
sono maschi (50,8%) e 63 femmine ma poi risultano anche maltrattati. conformazione ha avuto difficoltà
(49,2%), mentre 88 (62,5%) sono Le forme di maltrattamento preva- a raccogliere i dati in un sistema
italiani e 40 stranieri (31,3%). Non lenti risultano essere trascuratezza unificato informatizzato e non ha
sono invece indicate le forme di fisica e/o affettiva (70), patologia registrato i dati come richiesti nella
maltrattamento prevalenti. delle cure (43), maltrattamento scheda. Per avere un quadro com-
L’incidenza dei bambini ed adole- psicologico (31) e violenza assistita plessivo sul maltrattamento dei
scenti maltrattati sui minorenni in (29). minorenni che sia una fotografia
carico è pari al 93‰; rispetto alla reale del fenomeno, è fondamenta-
popolazione residente nel Muni- Rispetto alla tipologia di servizi a le che anche Roma Capitale si doti
cipio, l’incidenza dei minorenni cui i minorenni hanno avuto acces- degli strumenti adeguati per riusci-
in carico è dell’8,9 per mille e dei so, la comunità risulta il servizio re a restituire un quadro coerente
minorenni maltrattati dello 0,8‰. maggiormente utilizzato (98), se- ed omogeneo.
guono l’affidamento familiare (37)

30
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

4.4
Minorenni sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria
per tipologia di richiesta – approccio multidiagnostico
Fonte: Roma Capitale

Tipologia di richiesta Totale Roma

Indagine S.A. e familiare 865

Indagine S.A. e familiare e psicologica 99

Indagine Psicodiagn. su minorenne e realzione genitoriale 64

Indagine Abuso e maltrattamento 9

Indagine Sociale per cambio cognome 6

Supporto psicologico al minore 43

Supporto psicologico e/o sociale a genitori/coppia 71

Mediazione familiare 12

Assistenza domiciliare a minori coinvolti in atti magistratura 22

Regolamento incontri figlio/genitore non affidatario 43

Spazio incontro e Incontri protetti 45

Psicoterapia di coppia 6

Psicoterapia al minorenne 19

Trattamento caso abuso o maltrattamento 8

Inserimento minorenne in struttura protetta casi abuso/maltrattamento 27

Affido eterofamiliare (avvio e prima verifica) 5

Affido eterofamiliare (sostegno e vigilanza) 9

Affido al Servizio Sociale min. coll. fam./parenti 53

Inserimento minorenne in struttura protetta casi affido Servizio Sociale 66

Attività di sostegno e vigilanza 230

Relazione di aggiornamento 211

Altro 662

N.R. 88

31
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

CAPITOLO 5

CONCLUSIONI

La presente indagine costituisce fenomeno può dirsi legato ad un differenza tra maschi e femmine
un unicum nel panorama italiano più efficiente funzionamento e ca- presi in carico per maltrattamento
in materia di analisi epidemiolo- pacità di intercettazione dei Servizi, (9,5 su 1.000 in entrambi i casi), di-
gica della violenza sui bambini dall’altro stupisce e preoccupa, verso è se questo dato lo si rappor-
e adolescenti e le evidenze che stante il più diffuso livello di disa- ta alla popolazione minorile presa
emergono rappresentano la foto- gio socio-economico che si registra in carico dai Servizi Sociali.
grafia più avanzata, aggiornata nel Sud Italia. Risultati analoghi In questo caso infatti le femmine
e attendibile della dimensione sono emersi nell’analisi specifica sono 212,6 ogni 1.000 contro 193,5
del maltrattamento all’infanzia e delle prese in carico per maltrat- maschi. Un dato interessante
all’adolescenza, ad oggi disponi- tamento: 9,5 bambini su mille sul riguarda poi i minorenni di origine
bile in Italia. totale della popolazione minorile, straniera presi in carico per mal-
con notevoli differenze geografiche: trattamento, che sono più del dop-
Si tratta di un significativo tassello 9,8 al Nord, 11,6 al Centro e 8,4 al pio rispetto a quelli italiani: ogni
nella costruzione di un auspicabile Sud. Il maltrattamento infine è più 1.000 bambini residenti stranieri in
sistema di monitoraggio comples- diffuso nelle aree metropolitane. Italia 20,1 sono presi in carico dai
sivo sull’infanzia e l’adolescenza servizi per maltrattamento, contro
nel nostro Paese. Grazie alla Questi dati obbligano pertanto gli 8,3 italiani.
metodologia adottata, risponden- ad una seria riflessione sull’effet-
te ai principi riconosciuti a livello tiva garanzia per tutti i minoren- Questi risultati, in ordine al
internazionale, i dati raccolti per- ni residenti in Italia di godere di genere e alla cittadinanza,
mettono finalmente un confronto pari diritti alla protezione e cura impongono una riflessione ap-
della “situazione Italia” con gli dal maltrattamento. profondita sulla necessità di un
altri Paesi europei e del mondo intervento incisivo, di portata
che dispongono di analisi avan- Se queste differenze tra Nord, anche culturale, sugli autori del
zate in questo settore. Centro e Sud Italia fossero dovute maltrattamento. È indispensabile
alla minore capacità di intercettare prevenire ogni forma di violenza
Rispetto a ciò emerge chiaramente il disagio minorile o ad un mag- contro tutte le persone di mino-
come la dimensione del fenomeno giore sommerso dovuto a motivi re età, ma utilizzando strategie
del maltrattamento sui minorenni socio-culturali, si imporrebbe la ancora più mirate alla riduzione
in Italia non si discosti molto da messa in atto di adeguate strategie dei fattori di rischio delle fasce
quella degli altri Paesi europei. per l’emersione del fenomeno, sì più vulnerabili: le bambine e
L’indagine ha intercettato un da poter proteggere e prendere in le adolescenti e i minorenni di
bacino di 2,4 milioni di minorenni carico tutti i minorenni. origine straniera.
residenti, per un totale di 231 Co-
muni rispondenti ed è rappresen- Evidente poi l’aumento della capa- Approfondendo, invece, l’analisi
tativa della popolazione italiana ad cità d’intercettazione del maltrat- del rapporto tra vittime e tipologie
esclusione di Roma Capitale. tamento con il crescere dell’età dei di maltrattamento, risulta che il
bambini assistiti. Ciò denota una valore stimato dei minorenni totali
La “realtà Paese” che emerge forte risposta del Servizio Sociale presi in carico per maltrattamento,
dall’indagine indica che 4 bambini ex post, ma anche una carenza di indipendentemente dall’iniziale
e adolescenti su 1000 sono in carico intervento preventivo e una presa motivo per cui il Servizio Sociale
ai Servizi Sociali per un totale in carico precoce. Ne consegue che ha iniziato a seguire il bambino, è
stimato di 457.453 bambini, in cui proprio nella fascia di età più deli- di oltre 91 mila. Di questi, 57 mila
permangono però consistenti diffe- cata, quella dei primi anni di vita, i sarebbero presi in carico dai Servi-
renze territoriali. La distribuzione bambini risultano meno protetti. zi Sociali direttamente per mal-
dei minorenni assistiti dai Servizi trattamento, mentre oltre 33.000
Sociali non è uniforme, in quanto Ma chi sono i bambini vittime di sarebbero i bambini per i quali è
decresce al Centro (44,5 minorenni violenza? stato registrato un bisogno ma non
su mille rispetto ai 63,1 del Nord) immediatamente identificato come
e al Sud (30,5 per mille minorenni Se rispetto alla popolazione minori- situazione di maltrattamento.
residenti). Se, da un lato, questo le residente non si registra alcuna

32
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

L’indagine aiuta a capire anche che Passando all’analisi degli interventi


quanto più ‘chiara ed evidente’ è erogati dai Comuni per intervenire
la forma di maltrattamento (come sulle situazioni di maltrattamento
succede nel caso degli abusi sessua- all’infanzia e all’adolescenza che
li), tanto più diretta e immediata vengono intercettate dei servizi, si
è l’apertura della cartella e quindi evidenzia come mediamente ogni
l’avvio dell’assistenza al bambino minorenne maltrattato riceva
per quella specifica ragione. Di almeno due tipi di intervento di
contro, alcune tipologie, come le protezione e cura. Quelli più fre-
patologie delle cure, sono più diffi- quenti sono l’assistenza economica
cilmente identificabili e l’assistenza alla famiglia (28%), l’accoglienza in
per maltrattamento scatta solo in comunità (19%), l’assistenza edu-
un secondo momento. Questo ritar- cativa domiciliare (18%), l’affida-
do può compromettere l’efficacia mento familiare (14%), l’assistenza
della cura. in centro diurno semiresidenziale
(10%). Questo quadro dimostra la
Quanto alle tipologie di maltratta- potenzialità dei servizi di interve-
mento, l’indagine rileva che oltre nire con puntualità rispetto alla
la metà dei bambini maltratta- criticità rilevata, con un ricorso
ti subisce una grave forma di relativamente limitato all’allonta-
trascuratezza, se si prendono in namento dalla famiglia d’origine
considerazione anche le patologie (in totale 33,7% tra collocamento in
delle cure. La violenza assistita comunità e affidamento familiare)
costituisce la seconda forma di e alla capacità di avvalersi delle
violenza più diffusa tra quelle risorse sociali del territorio per co-
registrate: circa 1 bambino su 5 fra struire una presa in carico coeren-
quelli maltrattati è testimone di te e adeguata al bisogno specifico.
violenza domestica intrafamiliare.
In conclusione, questa indagine,
Il maltrattamento psicologico ha dettata dalla necessità di alli-
un’incidenza superiore rispetto a neare l’Italia agli altri Paesi e
quello fisico (13,7% contro il 6,9%). rispondere alle raccomandazioni
La forma di abuso meno ricorrente internazionali, dimostra che una
è quella sessuale, che colpisce 4 raccolta dati sul maltrattamento,
bambini su 100 maltrattati. significativa in termini quantita-
tivi e qualitativi, può essere rea-
Rispetto ad un confronto con dati lizzata anche in Italia. Ma dimo-
di altri Paesi, mentre per la tra- stra soprattutto che un sistema
scuratezza e la violenza assistita il di monitoraggio è necessario per
dato è in linea con quanto rilevato poter meglio orientare le politi-
negli Stati Uniti, il valore dell’abuso che di prevenzione, protezione e
sessuale è, invece, fra i più bassi cura dei minorenni maltrattati e
registrati nei Paesi sviluppati. intervenire correggendo le diso-
Sarà utile, quindi, fare una rifles- mogeneità territoriali che tuttora
sione approfondita per capire se si sembrano segnare uno spartiacque
tratta di una difficoltà di emersione nella piena fruizione dei diritti di
e rilevazione da parte dei servizi o tutte le persone di minore età che
di una effettiva ridotta prevalenza. vivono nel nostro Paese.

33
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

CAPITOLO 6

RACCOMANDAZIONI

Dalla lettura complessiva della ricerca sia a livello metodologico e di procedimento che rispetto ai dati emersi
possiamo sintetizzare 5 Raccomandazioni da rivolgere al Governo e alla Conferenza delle Regioni.

Raccomandazione 1
Istituzione di un Sistema Informativo Nazionale permanente di raccolta dati
sul maltrattamento e promozione di banche dati sul fenomeno

Alla luce dei risultati di questa ricerca in cui si è dimostrata l’effettiva possibilità di una raccolta
dati sistematica che “fotografi” in modo compiuto ed esaustivo il fenomeno del maltrattamento
all’infanzia nel nostro Paese, si chiede al Governo di farsi carico:
»» dell’istituzione di un Sistema Nazionale di raccolta dati, fondato su una metodologia scien-
tificamente valida e riconosciuta, rispondente ai principi di sorveglianza epidemiologica
condivisi a livello internazionale, grazie anche all’implementazione, adattamento e utilizzo
del Casellario dell’Assistenza, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e
istituito presso l’INPS, che i Comuni sono chiamati ad alimentare anche per quanto riguarda
le valutazioni multidimensionali dei minorenni (Sistema Informativo S.In.Ba.);
»» della promozione di indagini specifiche e di banche dati nazionali sulla violenza sui bambi-
ni per la ricerca e lo studio sulle cause, l’eziologia, le caratteristiche, i fattori di rischio e di
protezione, gli esiti degli interventi.
In tale prospettiva sarebbe auspicabile l’inserimento dei dati in materia di violenza sui bambini
anche nella nascente banca dati sulla Pedofilia e Pedopornografia curata dall’Osservatorio per
il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, nonché nel Programma Statistico Nazio-
nale dell’ISTAT, da realizzarsi in stretta collaborazione con i Ministeri competenti, le Regioni, i
Comuni.

Raccomandazione 2
Istituzione di un Organismo di Coordinamento interistituzionale sul maltrat-
tamento all’infanzia e all’adolescenza e promozione di un Piano Nazionale di
contrasto, prevenzione e cura del maltrattamento all’infanzia e all’adolescenza

Si raccomanda l’istituzione di un Organismo interistituzionale, che coinvolga il livello mini-


steriale e regionale, per il coordinamento delle politiche di contrasto, individuazione precoce,
prevenzione primaria, secondaria e terziaria, cura e trattamento del maltrattamento e abuso
all’infanzia. Tale Organismo dovrebbe interfacciarsi con i diversi Osservatori già istituiti e
curare la definizione di un Piano Nazionale di contrasto, prevenzione e cura del maltrattamen-
to all’infanzia e all’adolescenza, di cui il nostro Paese – nonostante la raccomandazione OMS
- è ancora sprovvisto, integrando in modo compiuto gli interventi sociali, sanitari, educativi.
Nell’ambito del Piano dovrebbero essere garantiti gli investimenti necessari per l’adozione di
un sistema permanente di monitoraggio epidemiologico e di misurazione dell’impatto e dell’ef-
ficacia degli interventi adottati.
Il Piano dovrebbe tenere in considerazione l’obiettivo di garantire i livelli essenziali per la pre-
sa in carico e per la cura a tutti minorenni maltrattati nell’intero Paese, riducendo e annullando
le differenze geografiche attualmente riscontrabili.

34
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

Raccomandazione 3
Adozione di Linee Guida Nazionali sulla Prevenzione e Protezione della Violen-
za sui bambini e sugli adolescenti

È necessario che il Governo e le Regioni adottino specifiche Linee Guida per la prevenzione e la
protezione dei bambini dai maltrattamenti, all’interno di un coerente quadro nazionale definito
in sede di Conferenza Stato-Regioni in stretta collaborazione con l’ANCI.
Tali Linee Guida dovrebbero anche garantire l’armonizzazione delle definizioni di maltratta-
mento all’infanzia, adeguandole alle linee di indirizzo scientifiche proposte dall’OMS ed imple-
mentare i livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio.

Raccomandazione 4
Armonizzazione degli strumenti per rilevare precocemente il maltrattamento
sui bambini

Si evidenzia la necessità di omogeneizzare nel nostro Paese la capacità di rilevazione del feno-
meno e di intervenire tempestivamente sulle situazioni di pregiudizio, impedendo la croniciz-
zazione e l’aggravamento delle condizioni dei minorenni traumatizzati. La rilevazione precoce
del maltrattamento rappresenta la prima forma di prevenzione: occorre quindi sviluppare la
formazione di tutti gli operatori che lavorano nel settore dell’educazione e della cura dei mino-
renni nella lettura dei fattori di rischio e nel riconoscimento dei segni del maltrattamento.

Raccomandazione 5
Attribuzione delle risorse necessarie per l’attuazione delle misure di contrasto,
prevenzione e cura da destinare alle amministrazioni nazionali, regionali e
comunali competenti

L’assenza di un Piano nazionale di contrasto, prevenzione e cura, nonché di risorse certe su


questo tema, oltre ad influire pesantemente sulla possibilità di crescita di tanti bambini ed
adolescenti, compromette l’età adulta sia sul versante sociale che genitoriale, incidendo pesan-
temente sull’incremento dei costi del sistema sociale, sanitario e giudiziario. La mancanza di
investimenti per il contrasto, la prevenzione e la cura dei maltrattamenti su bambini ed adole-
scenti aggrava l’onere per il bilancio dello Stato alimentando il circolo vizioso che il risparmio
sull’infanzia si traduce in un costo 7 volte maggiore per le casse pubbliche, secondo la famosa
equazione del premio Nobel per l’economia James Heckman (www.heckmanequation.org).
Si chiede pertanto al Governo di assicurare risorse certe, volte alla realizzazione delle azioni
per il contrasto, la prevenzione e la cura del maltrattamento dell’infanzia, da destinare anche
ai livelli di governo regionali e comunali, al fine di assicurare un rafforzamento dei servizi ter-
ritoriali, per una corretta prevenzione e presa in carico dei minorenni maltrattati e delle loro
famiglie.

35
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

APPENDICE

NOTA METODOLOGICA

A Il Piano Campionario

La popolazione di riferimento è definiti dalla tipologia comunale quindi non comparabili con quelli
costituita dai Comuni italiani, sui proporzionalmente alla popolazio- degli altri Comuni.
quali l’indagine ha l’obiettivo di ne minorile negli strati. Il campione di riferimento è quindi
stimare il numero di minorenni in rappresentativo della popolazio-
carico ai Servizi Sociali per ragioni La selezione è stata effettuata con ne minorile residente in Italia al
legate a maltrattamenti e abusi. probabilità proporzionali alla 31-12-2013 ad eccezione di quella
I Comuni campione sono stati popolazione di minorenni presente residente nella città di Roma (oltre
selezionati dall’universo dei 7.898 in ciascun Comune. I 12 Comuni 400 mila).
Comuni italiani che hanno una metropolitani sono stati conside-
popolazione minorile di almeno rati autorappresentativi e inclusi Al fine di garantire la massima ac-
20 unità. La scelta di procedere al con certezza nel campione. Nella curatezza statistica e minimizzare i
campionamento solo sui Comuni al Tabella A.2 viene riportato il detta- margini di errore non campionari,
di sopra di una certa soglia, e non glio del campione selezionato negli sono state adottate una serie di
sugli 8.092 Comuni italiani, è stata strati ed il riferimento all’Universo misure quali: la predisposizione di
dettata dalla necessità di avere un di selezione. una scheda sintetica al fine di non
numero consistente di minoren- rendere troppo oneroso per i Co-
ni nei Comuni investigati, senza Tuttavia dei 251 Comuni origina- muni il recupero delle informazio-
però ridurre la copertura rispetto riamente selezionati, 77 sono stati ni; la predisposizione di una nota
alla popolazione. È sembrato un sostituiti perché non rispondenti con le indicazioni per la compila-
adeguato compromesso fissare una o non disponibili e solo 231 hanno zione che è stata inviata contestual-
soglia di 20 individui d’età inferio- partecipato alla rilevazione (cfr mente alla scheda; l’individuazione
re ai 18 anni, come risulta nella Capitolo 2). Per ottenere i coef- di una figura dedicata per i recall e
Tabella A.1. ficienti di riporto all’universo è per l’assistenza tecnica quotidiana
stato quindi necessario correggere alla compilazione, figura compe-
Il disegno campionario è a uno sta- i pesi diretti dei Comuni rispon- tente e di provata esperienza sul
dio stratificato. I Comuni sono stati denti (definiti come l’inverso della tema oggetto di indagine in grado
stratificati rispetto all’incrocio della probabilità di inclusione assegnata di interloquire fornendo infor-
ripartizione territoriale a 4 moda- sulla base del disegno campiona- mazioni puntuali ai referenti dei
lità (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, rio) mediante un fattore correttivo Comuni; effettuando un controllo
Sud e Isole) e 4 tipologie comunali di post-stratificazione basato sui tempestivo di coerenza dei dati
(Comuni metropolitani, Comuni totali noti della popolazione di mi- inseriti nella scheda, ricontattan-
della cintura metropolitana , altri norenni a livello di singolo strato. do il Comune in caso di eventuali
Comuni fino a 10.000 abitanti, altri Tale correttore è stato ottenuto, per anomalie o informazioni mancanti,
Comuni oltre 10.000 abitanti), per ciascuno strato h (h=1,...,16), come integrando, ove possibile, queste
un totale di 16 strati. rapporto tra il totale noto ottenuto informazioni con statistiche uffi-
da archivio aggiornato (Th) e la ciali, come i dati anagrafici raccolti
È stata prefissata una numerosità somma dei pesi diretti dei Comuni da ISTAT, al fine di ridurre il tasso
campionaria di circa 250 Comuni. rispondenti nello strato (Dh). Il di mancate risposte (informazioni
Tale numerosità è stata alloca- peso finale di ciascun Comune è sulla popolazione).
ta tra gli strati sulla base di una stato pertanto calcolato moltipli-
procedura in due passi. Dapprima cando il corrispondente peso diret- A causa della dimensione contenu-
la numerosità complessiva è stata to per il correttore ottenuto per lo ta del campione, gli errori campio-
distribuita tra le 4 ripartizioni strato a cui il Comune appartiene. nari di alcune stime possono risul-
in proporzione alla popolazione Inoltre non si è potuto inserire tare elevati. Nella fase di messa a
minorile nella ripartizione. Al nell’universo di riferimento la città regime del sistema di raccolta dati
fine di garantire una sufficiente di Roma Capitale (strato 31), in è auspicabile, in futuro, un’indagi-
numerosità campionaria a tutte le quanto, come anticipato nel Capito- ne di tipo censuario o comunque
ripartizioni, si è scelto di allocare lo 2, i dati forniti dal Comune sono basata su un campione molto più
la numerosità proporzionalmente stati ritenuti insufficienti rispetto ampio, sul modello di quella ingle-
alla radice quadrata della popola- all’inserimento nel campione, per- se o statunitense, al fine di con-
zione minorile. Successivamente ché non ricomprendenti la totalità fermare e rafforzare l’affidabilità
la numerosità di ciascuna riparti- dei minorenni maltrattati e trascu- statistica dei risultati presentati in
zione è stata allocata tra gli strati rati in carico ai Servizi Sociali, e questa indagine campionaria.
36
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

A.1 L’Universo di riferimento:


numero di Comuni e popolazione minorile
Fonte: ISTAT popolazione popolazione popolazione
totale popolazione Comuni con Comuni con Comuni con dei Comuni dei Comuni dei Comuni
Dominio territoriale Comuni minorile per meno di 10 meno di 20 meno di 40 con meno con meno con meno
strato strato minorenni minorenni minorenni di 10 di 20 di 40
minorenni minorenni minorenni
Nord-Ovest

metropolitani 3 393.871 0 0 0 0 0 0
cintura metrop. 233 477.041 0 2 4 0 35 93
< 10.000 ab. 2.628 944.671 52 137 325 302 1.578 7.029
≥ 10.000 ab. 195 734.806 0 0 0 0 0 0

metropolitani 2 86.467 0 0 0 0 0 0
Nord-Est

cintura metrop. 51 125.083 0 0 0 0 0 0


< 10.000 ab. 1.197 668.579 3 9 26 16 118 619
≥ 10.000 ab. 230 1.010.544 0 0 0 0 0 0

metropolitani 2 470.046 0 0 0 0 0 0
Centro

cintura metrop. 87 240.871 0 0 2 0 0 54


< 10.000 ab. 738 344.811 4 11 33 22 128 754
≥ 10.000 ab. 169 796.997 0 0 0 0 0 0

metropolitani 5 425.923 0 0 0 0 0 0
Sud e Isole

cintura metrop. 112 484.921 0 0 0 0 0 0


< 10.000 ab. 2.064 927.846 9 35 95 57 444 2.362
≥ 10.000 ab. 376 1.876.763 0 0 0 0 0 0

Totale 8.092 10.009.240 68 194 485 397 2.303 10.911

A.2 Il disegno campionario originario


Fonte: ISTAT

Universo Campione
Popolazione minorile Popolazione minorile
Tipologia Comuni Comuni nello strato totale relativa ai Comuni Comuni nello strato totale relativa ai Comuni
nello strato campione nello strato
metropolitani 3 393.871 3 393.871
Nord-Ovest

cintura metrop. 231 477.006 13 65.364


< 10.000 ab. 2.491 943.093 27 21.260
≥ 10.000 ab. 195 734.806 21 230.930

metropolitani 2 86.467 2 86.467


Nord-Est

cintura metrop. 51 125.083 4 13.212


< 10.000 ab. 1.188 668.461 20 17.456
≥ 10.000 ab. 230 1.010.544 30 448.857

metropolitani 2 470.046 2 470.046


Centro

cintura metrop. 87 240.871 9 69.729


< 10.000 ab. 727 344.683 13 11.443
≥ 10.000 ab. 169 796.997 30 246.843

metropolitani 5 425.923 5 425.923


Sud e Isole

cintura metrop. 112 484.921 11 65.332


< 10.000 ab. 2.029 927.402 20 15.487
≥ 10.000 ab. 376 1.876.763 41 539.952

Totale 7.898 10.006.937 251 3.122.172

37
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

B I Comuni rispondenti

Dei 251 Comuni originariamente


selezionati da ISTAT quale campio-
ne, 77 sono stati sostituiti perché Acireale, Acquedolci, Albaredo d’Adige, Ales, Alessandria,
non in grado di fornire i dati richie- Altamura, Anagni, Anghiari, Annone Veneto, Anzio,
sti o perché non rispondenti all’in- Arzago d’Adda, Arzano, Ascoli Piceno, Asti, Aversa, Bari,
vito a partecipare all’indagine. Barrafranca, Bassano del Grappa, Bergamo, Bisceglie,
La selezione dei Comuni sostituti, Bitritto, Bollate, Bologna, Bolzano, Bonate Sotto, Borghetto
in caso di indisponibilità del Co- Lodigiano, Borgo San Lorenzo, Boves, Bregnano, Brescia,
mune titolare, è stata fatta diretta- Brindisi, Buscate, Busseto, Cagliari, Caivano, Calice Ligure,
mente da ISTAT sulla base dei pesi Caltanissetta, Campi Bisenzio, Campodipietra, Capena,
campionari attribuiti.
Carmignano, Carpi, Carugate, Casalvecchio di Puglia,
Ripresa l’indagine con il nuovo ba- Casandrino, Caserta, Castellammare di Stabia, Castorano,
cino di rilevazione, 231 sono stati i Catanzaro, Celle Ligure, Cermenate, Cerreto d’Esi, Cerveteri,
Comuni che hanno compilato ade- Cesano Maderno, Cesate, Cesena, Chiusa di Pesio, Chivasso,
guatamente la scheda e che sono Cisterna di Latina, Città Sant’Angelo, Cogliate, Colle di
stati inseriti nella ricerca, sulla Val d’Elsa, Collegno, Como, Cremona, Crispano, Cuneo,
quale si basano le stime prodotte. Cupramontana, Dobbiaco, Domegge di Cadore, Eboli,
Il box a lato riporta l’elenco finale Faenza, Ferno, Ferrara, Fiano Romano, Filottrano, Fino
dei Comuni campione. Mornasco, Firenze, Firmo, Fiumicino, Foggia, Foligno, Forlì,
Frassilongo, Gaglianico, Gallarate, Garbagnate Milanese,
Complessivamente sono 21, quin-
di, i Comuni che restano esclusi Garlate, Gela, Genova, Gromo, Grottaglie, Grottammare,
dall’indagine in quanto: Guidonia Montecelio, Iesolo, Imola, Imperia, Isola di
»» non hanno risposto all’invito Capo Rizzuto, La Spezia, Labico, Laives, Lamezia Terme,
a partecipare e/o non è stato pos- Lanciano, L’Aquila, Latina, Lavis, Lecce, Lecco, Legnano,
sibile interloquire con l’Ammini- Lissone, Livorno, Loro Ciuffenna, Manfredonia, Manzano,
strazione di riferimento; Marcellina, Marcon, Marsala, Martellago, Massa Martana,
»» hanno compilato la scheda in Massarosa, Matera, Merano, Messina, Miggiano, Milano,
modo parziale e/o in modo non Modena, Mogliano Veneto, Moimacco, Molini di Triora,
corretto;
Montecchio Maggiore, Montefortino, Montella, Montelupo
»» considerati non sostituibili data
la loro rilevanza. Fiorentino, Monteroduni, Montichiari, Montoro Superiore,
Mottola, Nanto, Napoli, Nomi, Norma, Novara, Novi Ligure,
Dei 20 Comuni esclusi, 5 considera- Olbia, Osimo, Padova, Palermo, Palosco, Parma, Pavia,
ti insostituibili hanno dichiarato di Peccioli, Perugia, Pescara, Pescia, Piacenza, Piaggine, Piana
non essere in grado di partecipare di Monte Verna, Pieve Emanuele, Pignataro Maggiore,
all’indagine. Pineto, Piombino Dese, Piossasco, Pistoia, Polaveno,
Pomigliano d’Arco, Ponte di Legno, Pordenone, Portalbera,
Non è stato inoltre possibile Pozzuolo Martesana, Prato, Pratola Peligna, Premariacco,
considerare 3 Comuni che hanno
Quarto, Ragusa, Ramacca, Ravenna, Reana del Rojal,
risposto all’indagine in maniera
completa e corretta: Bra, Buttrio, Reggello, Reggio di Calabria, Reggio nell’Emilia, Rimini,
Russi. Nel caso di Bra è pervenu- Rio Saliceto, Roasio, Roccapiemonte, Roccastrada, Ronco
ta successivamente la scheda del all’Adige, Rozzano, Sala Baganza, Salzano, San Benedetto
Comune titolare. Buttrio e Russi del Tronto, San Donato Milanese, San Severo, San Sperate,
hanno deciso, invece, di aderire Sansepolcro, Santa Croce sull’Arno, Santa Lucia di Serino,
spontaneamente all’indagine, ma Sant’Antimo, Sant’Elpidio a Mare, Sassari, Savona, Scandicci,
non è stato possibile farli rientrare Scarnafigi, Segrate, Seneghe, Seravezza, Sesto San Giovanni,
nel campione. Sezze, Siena, Soresina, Soriano nel Cimino, Sorso, Spoleto,
Taranto, Ternate, Thiene, Tivoli, Torino, Trani, Traversetolo,
Altri due Comuni non sono stati
inseriti nell’indagine (Ancona e Trento, Tricase, Trieste, Uras, Varese, Venafro, Venegono
Siracusa), in quanto hanno inviato Superiore, Venezia, Viarigi, Vigonovo, Villabassa, Zoppola.
dati parziali e non comparabili con
il resto delle schede.

Il nuovo campione di 231 Comuni


risultante a fine raccolta schede è
stato validato da ISTAT e le stime
sono state corrette.

38
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

Andando ad indagare la tipologia campione iniziale dei 251 comuni).


di Comuni per collocazione e di- Rispetto alle aree geografiche, la
mensione che sono stati in grado di redemption è stata di:
partecipare all’indagine, risulta che »» 63 comuni per il Nord-Ovest (tra
9 su 16 strati sono completi (11, 12, cui Milano, Genova, Torino);
13, 21, 22, 23, 31, 32, 33). »» 50 comuni per il Nord-Est (tra
cui Bologna, Venezia);
L’indagine ha coperto un bacino »» 50 comuni per il Centro (tra cui
effettivo di 2,4 milioni di minoren- Firenze);
ni residenti in Italia (il 25% della »» 68 comuni per il Sud (tra cui
popolazione minorile italiana) e Cagliari, Napoli, Palermo).
dunque si conferma ad oggi la pri-
ma ed unica esperienza statistica- Tra i 231 Comuni rispondenti, 14
mente significativa di questo tipo, avevano già partecipato all’inda-
mai realizzata nel nostro Paese, gine pilota del 2013, cioè il 4% dei
fino ad oggi privo di una fotografia rispondenti di quest’anno.
così puntuale e aggiornata sul mal-
trattamento a danno di minorenni.

I tassi di copertura delle risposte


sono stati complessivamente i
seguenti:
»» 83%: tasso di completezza delle
schede considerando anche la
parte facoltativa;
»» 35% (=81) Comuni che hanno
compilato il 100% della scheda;
»» 58% (=134) Comuni che hanno
compilato più del 50% della
scheda;
»» 7% (= 16) Comuni che hanno
compilato meno del 50% della
scheda.

Infine, è da segnalare che 32 sono


stati i Comuni che hanno dichia-
rato di non avere nemmeno un
minorenne in carico per maltratta-
mento.

I seguenti 14 Comuni invece hanno


dichiarato di aver adottato un
approccio multidiagnostico nella
rilevazione dei casi di maltratta-
mento.

Aversa, Barrafranca,
Bologna, Caltanissetta,
Filottrano, Firenze, Forlì,
Genova, L’Aquila, La
Spezia, Parma, Peccioli,
Pordenone, Sansepolcro.

Per quanto concerne la redemp-


tion, ovvero il tasso di ritorno, il
campione finale è composto da 231
comuni rispondenti, che hanno
risposto inviando schede compilate
correttamente (il 92% rispetto al

39
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

C L’indagine e le fasi di rilevazione

La raccolta dati dei Comuni si è La scheda è stata inviata ai Servizi Come si può notare dalla Tabella
articolata in tre momenti significa- Sociali dei Comuni e, qualora il C.2, le Regioni che hanno avuto
tivi, secondo tempistiche condivise servizio fosse risultato esternaliz- una copertura maggiore sono state:
dai partner del progetto. zato o delegato, è stata reinviata Emilia-Romagna, Sicilia, Liguria,
alla ASL/ULSS/USL di competenza o Umbria e Piemonte.
L’indagine è stata avviata il 26 ad altro ente che aveva in gestione
marzo 2014, con prima deadline il servizio. La maggior parte dei Comuni ri-
per la raccolta delle schede al 15 spondenti e partecipanti all’indagi-
maggio, tramite una mail inviata, 79 Comuni di quelli contattati ha ne ha una popolazione di più di 10
grazie al supporto di ANCI, a tutti i esternalizzato o delegato ad altri mila residenti (vedi Tabella C.1).
Sindaci dei 251 Comuni campione e Enti il Servizio Sociale. Circa metà
successivamente nuovamente inol- di questi Comuni sono associati
trata all’attenzione dei referenti dei ad altri Comuni nel Piano locale
Servizi Sociali di ciascun Comune. di zona dei servizi sociale, che
prevede, tra l’altro, la gestione dei
È stata quindi fissata una seconda Servizi Sociali. I Comuni restanti
deadline al 10 luglio, per i Comuni hanno per lo più affidato il servizio
sostituiti e i ritardatari della prima a Cooperative, Consorzi o Aziende
fase. Infine è stata concessa una sanitarie (ASL, ULSS, etc.). Questa
terza deadline al 15 settembre, per delega a terzi ha comportato rallen-
chiudere definitivamente con la tamenti nella ricezione di feedback
raccolta delle schede, poi di fatto e nell’individuazione della persona
slittata al 5 di ottobre per dare l’op- di riferimento da contattare.
portunità a tutti i Comuni parteci-
panti, di inviare il loro contributo. Nel corso dell’indagine sono stati
Da metà ottobre alla prima settima- contattati un totale di 328 Comuni
na di novembre sono stati elaborati tra campione iniziale e sostituiti.
i dati raccolti. L’assistenza tecnica alla rilevazione
ha comportato 3.383 telefonate,
Quindi si è proceduto alla stesura con una media di recall a Comune
del Dossier, che ha visto il contri- di 13,5 volte.
buto diretto di tutti i partner.

C.1 Suddivisione del campione per dimensione del Comune


Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – CISMAI - Terre des Hommes

Minorenni nei
Regione Numero Comuni
Comuni Campione
Minorenni pesati Copertura

< 10 mila residenti 82 69.932 3.071.369 2,38

>= 10 mila residenti 149 2.336.298 6.516.117 35,9

TOTALE COMPLESSIVO 231 2.406.230 9.587.486 25,1

40
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

C.2 Comuni rilevati. Suddivisione del campione per regione


Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – CISMAI - Terre des Hommes Italia

Minorenni nei
Regione Numero Comuni
Comuni Campione
Minorenni stimati Copertura

Abruzzo 6 39.937 303.900 13,1

Basilicata 1 10.530 49.519 21,3

Calabria 5 63.525 252.746 25,1

Campania 19 282.857 1.165.283 24,3

Emilia Romagna 17 279.392 689.149 40,5

Friuli Venezia-Giulia 7 39.022 251.759 15,5

Lazio 15 97.609 412.803 23,6

Liguria 7 109.677 298.306 36,8

Lombardia 41 389.553 1.623.906 24,0

Marche 10 29.392 277.995 10,6

Molise 3 2.718 156.064 1,7

Piemonte 15 198.105 626.564 31,6

Puglia 16 212.726 809.663 26,3

Sardegna 8 51.342 391.820 13,1

Sicilia 10 228.554 586.015 39,0

Toscana 21 172.538 628.871 27,4

Trentino Alto Adige 9 50.354 335.154 15,0

Umbria 4 41.074 113.477 36,2

Veneto 17 107.325 614.493 17,5

TOTALE COMPLESSIVO 231 2.406.230 9.587.486 25,1

41
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

D La struttura della scheda di rilevazione dati:


obiettivi specifici e domande

La scheda di rilevazione inviata ai zioni sul sito DEMO-ISTAT (http:// Le definizioni delle varie tipologie
Comuni è stata riformulata rispetto demo.istat.it/). di maltrattamento sono, invece,
al questionario utilizzato nell’inda- 2. Domanda 1: minorenni in carico tratte da Vite in bilico. Indagine
gine pilota del 2012-2013, svolto da ai Servizi Sociali e distinzione retrospettiva su maltrattamenti e
CISMAI e Terre des Hommes. per genere e per fasce d’età (0-3 abusi in età infantile, pubblicata nel
anni, 4-5 anni, 6-10 anni, 11-17 2006 dal Centro Nazionale di docu-
La prima parte della scheda preve- anni). mentazione e analisi dell’infanzia
deva la compilazione obbligatoria 3. Domanda 2: minorenni in carico e l’adolescenza di Firenze, già in
dei campi da parte dei Comuni. La ai Servizi Sociali per maltratta- precedenza citata.
scheda di rilevazione è stata pen- mento e distinzione per genere e
sata in maniera sintetica per non cittadinanza (italiana e stranie- La scheda prevedeva, quindi,
sovraccaricare di lavoro i Servizi ra). un secondo foglio che, una volta
Sociali contattati e avere comun- 4. Domanda 3: minorenni in carico compilato il primo, si compilava
que a disposizione i dati essenziali per maltrattamento, distinzione automaticamente, riportando una
per il calcolo della prevalenza del rispetto a tipologie di maltratta- fotografia del fenomeno relativa al
maltrattamento. Infatti, la maggior mento (trascuratezza materiale territorio comunale di riferimento
parte dei Comuni non possiede uno e/o affettiva, maltrattamento utile all’amministrazione. Il foglio
strumento proprio specifico di rac- fisico, violenza assistita, mal- “Prospetto e grafici” è stato, infatti,
colta di questi dati: la compilazione trattamento psicologico, abuso progettato al fine di fornire alle
corretta della scheda di rilevazio- sessuale, patologia delle cure) e Amministrazioni un semplice stru-
ne richiede spesso il conteggio e motivo di presa in carico (mino- mento di monitoraggio del fenome-
l’analisi di tutti i fascicoli relativi renni presi in carico dai Servizi no sul proprio territorio e di avere
ai minorenni in carico ai servizi di Sociali per solo maltrattamento un primo quadro di sintesi per
tutela. e minorenni presi in carico dai successivi studi e approfondimenti.
Servizi Sociali per altri motivi
Lo strumento di rilevazione rima- ma che risultano anche maltrat- Le problematiche segnalate sono
ne a disposizione dei Comuni, che tati). essenzialmente riconducibili a
possono utilizzarlo per aggiornare 5. Domanda 4: tipologie di servizio questioni di carattere organizzati-
i dati raccolti o per assemblarli, ad a cui hanno avuto accesso i mi- vo e tecnico, legate principalmente
esempio, per zona, in modo da ave- norenni maltrattati (affidamento a diverse definizioni e metodi di
re un quadro comparativo imme- familiare, comunità, assistenza rilevazione diversi già utilizzati dai
diato della differente distribuzione domiciliare, assistenza economi- servizi. Si citano, ad esempio:
dell’incidenza del fenomeno sul ca, centro diurno, altro servizio,
territorio. nessuno). »» Difficoltà di reperimento dei dati
anagrafici, in quanto di com-
La scheda era composta di due Le Indicazioni per la compilazione, petenza di altri uffici comunali
parti: una prima parte “Scheda da contenute nella scheda di rileva- (si trattava di dati facoltativi,
compilare” e una seconda parte mento, precisavano anche la defi- che sono stati integrati coi dati
chiamata “Prospetto e grafici” che, nizione di maltrattamento e delle ISTAT);
in molti casi, si autocompilava ge- varie tipologie di maltrattamento, »» Co-presenza di altre rilevazioni
nerando grafici di sintesi. La parte sulla base della classificazione nello stesso periodo (es. rileva-
denominata “Scheda da compilare” dell’OMS e della letteratura scien- zione condotta da Istituto degli
era composta da una parte intro- tifica sull’argomento, largamente Innocenti) con conseguenti
duttiva e quattro domande nume- riconosciuta e applicata dalla rallentamenti nella risposta dei
riche. comunità degli operatori sociali. Comuni all’indagine;
»» Difficoltà nel reperire i dati
Nella scheda di rilevazione i princi- La definizione generale di maltrat- laddove il Servizio Sociale è
pali dati richiesti sono: tamento è riferita a quella OMS del esternalizzato o esiste un piano
1999: “per maltrattamento all’in- di zona, che raggruppa più
1. Anagrafica del Comune (nome fanzia si intendono tutte le forme Comuni; ciò ha comportato vari
del Comune, Provincia, Nome di cattiva cura fisica e affettiva, di passaggi prima di poter indivi-
del compilatore e data di com- abusi sessuali, di trascuratezza o di duare il referente responsabile;
pilazione, popolazione residen- trattamento trascurante, di sfrut- »» Difficoltà di identificazione delle
te al 31-12-2013, popolazione tamento commerciale o altre, che categorie ‘in carico’: diversi
residente straniera, popolazione comportano un pregiudizio reale o Comuni hanno chiesto supporto
residente minorile). Quando potenziale per la salute del bam- nella compilazione perché non
questa parte e, in particolare, bino, la sua sopravvivenza, il suo sicuri di poter far confluire i
i dati relativi alla popolazione sviluppo o la sua dignità nel conteso minorenni disabili e/o i mino-
residente, minorile e straniera, di una relazione di responsabilità, renni in fase di monitoraggio
non sono stati compilati, è stato fiducia e potere”. nella categoria dei minorenni ‘in
possibile reperire tali informa- carico’.

42
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

D.1 Fac-simile scheda di rilevazione dati

»» Difficoltà nella classificazione è stato svolto riprendendo ma- l’Infanzia e l’Adolescenza affinché
delle tipologie di maltratta- nualmente le schede) oppure ne si faccia promotore di questo biso-
mento, specie in relazione alla avevano uno diverso da quello gno comune alle Istituzioni.
trascuratezza la cui percezione rispondente alla scheda.
può variare in base al contesto In totale, tuttavia, solo 23 Comuni
o ai casi di tratta, prostituzione, dei rispondenti hanno dichiarato di
pedopornografia; aver avuto difficoltà nella compila-
»» Problematiche relative ai sistemi zione della scheda. Alcuni Comuni
informativi utilizzati dai Servizi hanno espresso la necessità di
Sociali; alcuni Comuni hanno essere supportati nell’adozione
avuto difficoltà di raccolta dei di un sistema di monitoraggio
dati dovute al fatto che erano uniforme a livello nazionale, come
privi del tutto di un sistema di il Comune di Venezia che ha rivolto
raccolta dati (e quindi il lavoro un appello all’Autorità Garante per

43
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

E Le tabelle

Nel seguente paragrafo vengono riportate tutte le tabelle relative ai dati dell’Indagine con i relativi riferimenti.

E.1 Minorenni in carico e la prevalenza sulla popolazione minorile


Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – CISMAI - Terre des Hommes

Totale popolazione Prevalenza dei


Minorenni in carico minorenni minorenni in carico
(per 1000)

Area Geografica
Nord 280.177 4.439.331 63,1

Centro 63.845 1.433.146 44,5

Sud 113.430 3.715.009 30,5

Tipologia di Comune
Metropolitano 52.419 956.856 54,8

Cintura e altri Comuni 405.034 8.630.630 46,9

Dimensione del Comune


< 10 mila abitanti 140.124 3.071.369 45,6

>= 10 mila abitanti 317.329 6.516.117 48,7

TOTALE COMPLESSIVO 457.453 9.587.486 47,7

NB: 3 Comuni non hanno comunicato il dato relativo ai minorenni in carico

Per approfondimenti v. paragrafo 3.1 e grafico 3.1

E.2 Minorenni in carico per genere:


valori assoluti, composizione e prevalenza
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – CISMAI - Terre des Hommes

Totale Femmine Maschi N.R.

Valori assoluti 457.453 200.048 234.904 22.501

Valori percentuali 100,0 43,7 51,4 4,9

Prevalenza ‰ 47,7 45,3 50,2

NB: 9 Comuni non forniscono la distinzione per genere (N.R.)

Per approfondimenti v. paragrafo 3.1 e grafici 3.2 e 3.3

44
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

E.3 Minorenni in carico per età:


valori assoluti, composizione e prevalenza
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – CISMAI - Terre des Hommes

Totale 0-3 4 -5 6- 10 11 - 17 N.R.

Valori assoluti 457.562 53.781 51.449 129.142 192.801 30.389

Valori percentuali 100,0 11,8 11,2 28,2 42,1 6,6

Prevalenza ‰ 47,7 29,1 50,9 51,4 54,2

NB: 17 Comuni non forniscono la distinzione per età (N.R.)

Per approfondimenti v. paragrafo 3.1 e grafici 3.2 e 3.3

E.4 Minorenni maltrattati: valori assoluti e prevalenza


sui minorenni in carico e sulla popolazione minorile
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – CISMAI - Terre des Hommes

Prevalenza ‰ Prevalenza ‰
Minorenni Minorenni in Popolazione maltrattati su maltrattati su
maltrattati carico Minorile minorenni popolazione
in carico minorile
Area Geografica

Nord 43.632 280.177 4.439.331 155,7 9,8

Centro 16.593 63.845 1.433.146 259,9 11,6

Sud 31.046 113.430 3.715.009 273,7 8,4

Tipologia di Comune

Metropolitano 9.186 52.419 956.856 175,2 9,6

Cintura e altri Comuni 82.086 405.034 8.630.630 202,7 9,5

Dimensione del Comune

< 10 mila abitanti 29.008 140.124 3.071.369 207,0 9,4

>= 10 mila abitanti 62.265 317.329 6.516.117 196,2 9,6

TOTALE 91.272 457.453 9.587.486 199,5 9,5

NB: 2 Comuni non forniscono il dato sui minorenni maltrattatati

Per approfondimenti v. paragrafo 3.2 e grafico 3.4 e 3.5

45
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

E.5 Minorenni maltrattati per genere rispetto al totale


dei minorenni presi in carico dai Servizi Sociali
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – CISMAI - Terre des Hommes

Genere

Totale Femmine Maschi N.R.

Valori assoluti 91.272 41.481 44.175 5.616

Valori percentuali 100,0 45,4 48,4 6,2

Prevalenza ‰
sui minorenni 212,6 193,5
in carico

E.6 Minorenni maltrattati per cittadinanza e prevalenza dei minorenni


maltrattati stranieri sulla popolazione minorile straniera
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – CISMAI - Terre des Hommes

Cittadinanza

Totale Italiani Stranieri N.R.

Valori assoluti 91.272 63.422 19.985 7.865

Valori percentuali 100 69,5 21,9 8,6

Prevalenza ‰ sulle
rispettive popolazioni 9,5 8,3 20,1
minorili

Per approfondimenti v. paragrafo 3.2 e grafici 3.6, 3.7 e 3.8

46
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

E.7 Forme di maltrattamento.


Rapporto tra presa in carico e tipologia di maltrattamento
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – CISMAI - Terre des Hommes

Totale in carico per maltratta-


mento indipendentemente dal Minorenni presi in carico
motivo presa in carico per solo maltrattamento Y/X
(X) (Y)

V.A. % V.A. %

Trascuratezza
materiale e/o 42.965 47,1 25.672 44,5 59,8
affettiva
Maltrattamento
6.272 6,9 4.455 7,7 71,0
fisico

Violenza assistita 17.676 19,4 11.236 19,5 63,6

Maltrattamento
12.545 13,7 6.668 11,5 53,1
psicologico

Abuso sessuale 3.828 4,2 2.928 5,1 76,5

Patologia delle cure


7.670 8,4 5.190 9,0 67,7
(discuria - ipercura)

Non rilevabili 1.140 1,2 1.591 2,8

TOTALE 91.272 100,0 57.740 100,0 63,3

N.B. Con “X” si intendono tutti i minorenni che sono in carico anche per maltrattamento.
Con “Y” si indicano invece i minorenni presi in carico per solo maltrattamento
(Y indica, cioè, un sottoinsieme della colonna X).
Per approfondimenti v. paragrafo 3.3 e grafici 3.9 e 3.10

E.8 Composizione percentuale dei servizi cui hanno avuto


accesso i minorenni maltrattati
Fonte: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – CISMAI - Terre des Hommes
La somma delle percentali è superiore a 100 perché era possibile indicare
più di un servizio per ogni minorenne.

Affidamento familiare 14,4 %

Comunità 19,3 %

Assistenza domiciliare 17,9 %


Per approfondimenti v.
paragrafo 3.4 e grafico 3.12 Assistenza economica 27,9 %

Centro diurno 10,2 %

Altro 38,4 %

Nessuno 7,6 %

Numero medio di servizi 2,3 %

NB: 9 Comuni non forniscono il dato sulle tipologie di servizio (per un totale di 1743 minorenni);

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Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes

INDICE DEI GRAFICI E DELLE TABELLE

1.1 – Cosa fa funzionare un sistema di sorveglianza epidemiologica?


1.2 – Epidemiologia della violenza: alcuni dati dal Global Status Report on Violence Prevention, OMS, 2014
1.3 – Prevalenza del maltrattamento in Stati Uniti, Canada e Australia
2.1 – Il campione finale dell’indagine
2.2 – I Comuni rilevati: suddivisione del campione per regione
3.1 – Prevalenza dei minorenni in carico ai Servizi Sociali per area geografica sul totale della popolazione mino-
rile
3.2 – Prevalenza dei minorenni in carico per genere sul totale della popolazione minorile
3.3 – Prevalenza dei minorenni presi in carico dai Servizi Sociali per fasce d’età sul totale della popolazione
minorile
3.4 - Prevalenza dei minorenni maltrattati su quelli presi in carico dai Servizi Sociali per area geografica
3.5 – Prevalenza dei minorenni maltrattati sulla popolazione minorile per area geografica
3.6 – Prevalenza dei minorenni maltrattati su quelli in carico ai Servizi Sociali rispetto al genere
3.7 – Prevalenza dei minorenni maltrattati italiani sulla popolazione minorile italiana
3.8 – Prevalenza dei minorenni maltrattati stranieri sulla popolazione minorile straniera
3.9 – Motivazione della presa in carico e tipologia di maltrattamento
3.10 – Di cosa sono vittime i minorenni presi in carico per maltrattamento in Italia
3.11 – Prevalenza dei minorenni in carico per maltrattamento: un confronto internazionale
3.12 – Tipologie di servizi cui hanno avuto accesso i minorenni maltrattati
4.1 – Minorenni sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria (complessivo 2013)
4.2 – Minorenni sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria per tipologia familiare (complessivo 2013)
4.3 – Minorenni sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria per Autorità inviante (complessivo 2013)
4.4 – Minorenni sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria per tipologia di richiesta – approccio multi-
diagnostico
A.1 – L’Universo di riferimento: numero di Comuni e popolazione minorile
A.2 – II disegno campionario originario
C.1 – Suddivisione del campione per dimensione del Comune
C.2 – Comuni rilevati. Suddivisione del campione per regione
D.1 – Fac-simile scheda di rilevazione dati
E.1 – Minorenni in carico e la prevalenza sulla popolazione minorile
E.2 – Minorenni in carico per genere: valori assoluti, composizione e prevalenza
E.3 – Minorenni in carico per età: valori assoluti, composizione e prevalenza
E.4 – Minorenni maltrattati: valori assoluti e prevalenza sui minorenni in carico e sulla popolazione minorile
E.5 – Minorenni maltrattati per genere rispetto al totale dei minorenni presi in carico dai Servizi Sociali
E.6 – Minorenni maltrattati per cittadinanza e prevalenza dei minorenni maltrattati stranieri sulla popolazione
minorile straniera
E.7 – Forme di maltrattamento. Rapporto tra presa in carico e tipologia di maltrattamento
E.8 – Composizione percentuale dei servizi cui hanno avuto accesso i minorenni maltrattati

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Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia

BIBLIOGRAFIA

Centro Nazionale di Documentazione sull’Infanzia e l’Adolescenza, Vite in bilico. Indagine retrospettiva su


maltrattamenti e abusi in età infantile, a cura di Donata Bianchi e Enrico Moretti, Questioni e documenti n. 40,
ottobre 2006

ChildONEurope, Guidelines on Data Collection and Monitoring Systems on Child Abuse, Firenze, 2009

CISMAI-Terre des Hommes, Maltrattamento sui bambini: quante le vittime in Italia? Prima Indagine nazionale
quali–quantitativa sul maltrattamento a danno di bambini, 2013, disponibile sul sito http://terredeshommes.it/
comunicati/bambini-maltrattati-in-italia-circa-100-000-le-vittime-e-le-piu-esposte-sono-le-bambine/

CISMAI-Terre des Hommes-Università Bocconi, Tagliare sui bambini è davvero un risparmio? Spesa pubblica:
impatto della mancata prevenzione della violenza sui bambini, 2013, disponibile sul sito http://terredeshommes.it/
comunicati/i-maltrattamenti-sui-bambini-costano-13-miliardi-di-euro-ogni-anno/

Gilbert, R. Widom, C. Browne, K. Fergusson, D. Webb, E. Janson, S. (2009), Burden and consequences of child mal-
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ONU, Assemblea generale, Paulo Sergio Pinheiro, I diritti dei bambini. Rapporto a cura dell’esperto indipendente
delle Nazioni Unite incaricato di realizzare uno studio sulla violenza sui bambini, agosto 2006

ONU, Ufficio del Rappresentante Speciale per le violenze contro i minorenni del Segretario Generale, Toward a
world free from violence, ottobre 2013

World Health Organization, World Report on Violence and Health, 2002; trad. it. Violenza e salute nel mondo, in
Quaderni di sanità pubblica, CIS Editore, n. 133-134, Anno 27, 2004

World Health Organization – ISPCAN, Preventing child maltreatment: a guide to taking action and generating
evidence, 2006; trad. it. OMS-ISPCAN, Prevenire il maltrattamento sui minori. Indicazioni operative e strumenti di
analisi, 2009

World Health Organization Regional office for Europe, European report on preventing child maltreatment, 2013,
disponibile all’indirizzo: http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0019/217018/European-report-on-preven-
ting-child-maltreatment.pdf

World Health Organization, Global Status Report on Violence Prevention 2014, Geneve, 2014

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AUTORITÀ GARANTE
PER L’INFANZIA
E L’ADOLESCENZA
Via di Villa Ruffo, 6
00196 Roma
Tel. +39 06 67796551
Fax +39 06 67793412
segreteria@garanteinfanzia.org
www.garanteinfanzia.org

Via M. M. Boiardo 6
20127 Milano
Tel. +39 02 28970418
Fax +39 02 26113971
ufficiostampa@tdhitaly.org
www.terredeshommes.it

Corso Stati Uniti, 11h


10128 Torino
Tel/Fax 011 5069037
segreteria@cismai.org
www.cismai.org

Supervisione della ricerca


Margherita Brunetti, Ufficio Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza
Stefania Pizzolla, Ufficio Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza

Coordinamento tecnico-operativo
Andrea Bollini, CISMAI
Dario Merlino, CISMAI
Federica Giannotta, Fondazione Terre des Hommes Italia

Staff di ricerca
Valeria Ferrara, CISMAI - Fondazione Terre des Hommes Italia
Monica Patrizio, CISMAI - Fondazione Terre des Hommes Italia

Si ringraziano per il contributo:


Claudia De Vitiis, ISTAT
Giuseppina Muratore, ISTAT
Marco Dionisio Terribili, ISTAT
Virginia Costa, ANCI
Giulia Mariani, ANCI
Camilla Orlandi, ANCI
Maririna Tuccinardi, ANCI
Donata Bianchi, Istituto degli Innocenti di Firenze

Grafica e impaginazione
Marco Binelli

Copyright
©Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – CISMAI – Fondazione Terre des Hommes Italia, 2015

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