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CON BERNAREGGIO - Una Comunità che guarda al futuro

OSSERVAZIONI ALLE LINEE PROGRAMMATICHE DELLA GIUNTA BIELLA PER IL MANDATO 2009/2014 AI
SENSI DEL L’ART. 9 DELLO STATUTO COMUNALE

PREMESSA

Le seguenti osservazioni vengono rese al fine di sottolineare gli aspetti programmatici che a nostro avviso
non vengono chiaramente definiti o segnalare gli aspetti che sono del tutto ignorati, ciò nello spirito di
arricchimento di un programma di attività che dovrà migliorare la nostra comunità.

In tali linee vediamo con soddisfazione il riconoscimento per il lavoro svolto nei campi dei Servizi Sociali e
dell’Istruzione dalla precedente Amministrazione (ad esempio si conferma il sostegno alle famiglie) tanto
che ne vengono sostanzialmente confermate le azioni. Così come leggiamo con attenzione ed interesse
l’importanza data alle problematiche ambientali e alle fonti rinnovabili nel paragrafo dedicato all’Ambiente
ed alla Ecologia.

Pur approvando sostanzialmente questi propositi, tuttavia evidenziamo come non vi sia alcun riferimento
ad azioni rivolte alla Prevenzione (per i temi legati alla salute dei cittadini) e non viene fatto alcun esplicito
riferimento a miglioramenti del progetto Biblioteca nel senso di istallazione di pannelli fotovoltaici.

Non ci sono azioni rivolte a sostegno del recupero dei ragazzi “problematici”, non troviamo conferma dei
mediatori e facilitatori per l’inserimento dei ragzzi stranieri. Inoltre mancano parole per un qualche
intervento di supporto a chi subisce in maniera più forte la crisi economica che sta coinvolgendo le nostre
famiglie e che dovrebbe vedere anche l’A.Comunale impegnata con proposte concrete (ad esempio uno
sconto massimo per mensa di genitore cassaintegrato o in mobilità, ecc)

Resta poi piuttosto in ombra la progettazione del Centro Veronelli al quale sono dedicate pochissime righe.
Traspare il non aver ancor pienamente compreso le potenzialità del Centro, non aver chiaro che cosa si
intende fare per il futuro tanto da non prevederne neppure un possibile sviluppo in sinergia con l’ASL per –
ad esempio – le Dimissioni Protette. Infine, manca qualsiasi riferimento allo sviluppo del Centro in relazione
alle acquisizioni che la precedente Amministrazione aveva effettuato. Acquisizioni poste proprio a fianco
del Centro e nella prospettiva di un suo sviluppo per la nostra comunità.

Passiamo ora – sommariamente - alla analisi di alcuni paragrafi così come scanditi dalle linee
programmatiche della Giunta Biella e a proposte concrete, laddove possibile.

URBANISTICA

Segnaliamo subito una forte contraddizione tra la volontà dichiarata di conservare il più possibile le zone a
verde e di limitare al minimo indispensabile le porzioni di territorio da destinare a nuove edificazioni con

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quanto deliberato nel Consiglio dell’11/09/2009, cioè la rateizzazione degli oneri di urbanizzazione, con il
chiaro intento di incentivare le entrate da edilizia privata (come – tra l’altro – evidenziato immediatamente
nelle premesse delle Linee Programmatiche, dove si sottolinea che questa è la principale fonte di entrate:
riga 3).

La stessa locuzione di limitare al minimo indispensabile le porzioni di territorio ci induce a credere – ahimé –
che ben lungi da quanto dichiarato in più occasioni, le costruzioni continueranno a buon ritmo (mercato
permettendo, ovviamente) perché il termine indispensabile non chiarisce e non pone paletti certi.

Questo paragrafo è orfano però di parole chiare. Ad esempio non si dice precisamente che non verranno
trasformate aree da agricole a edificabili e neppure utilizzate per standard. In più non si dice su quali criteri
si pensa di costruire il prossimo piano urbanistico, in particolare sulla previsione di quanti abitanti teorici.
Mancanze – a nostro avviso – gravi e da colmare, ci auguriamo, in sede di discussione ed approvazione.

CTL3

Ci preme ricordare – con buona pace di tutti – che il Consorzio CTL3 viene da lontano ed ha impegnato
diverse amministrazioni di questo comune, dunque molti cittadini. Che tale Consorzio prevede delle regole
(come l’acquisizione di aree) da rispettare, proprio nell’ottica di una necessaria continuità di lungo respiro
tra le diverse amministrazioni (pur nella giusta discontinuità di ognuna di loro). Ma precisiamo – sempre
con buona pace di tutti – che le aree da acquisire saranno le sole indispensabili per i progetti da sviluppare,
mentre la locuzione tutte induce a molti fraintendimenti ed è sostanzialmente – crediamo - inappropriata.

Quanto poi alla cessione di tale aree, riteniamo più preciso affermare che la nostra amministrazione ne
cede il diritto di superficie (l’uso), non la proprietà. Precisazione importante per non generare confusione
tra i nostri concittadini. Inoltre, viene più volte richiamato il tema dello sviluppo sostenibile (c’è anche un
paragrafo ad hoc), ma si prevede l’ampliamento delle vie di accesso al CTL3 senza chiarirne la dimensione
ed in relazione a quali eventi. Questo è importante, perché non sfugge a nessuno che la sostenibilità si
misurerà proprio anche da tali scelte.

Infine, in un’altra parte in cui si parla di CTL3 si evidenzia chiaramente la possibilità di migliorare quanto in
progetto, ed allora – francamente – fatichiamo a capire le tante polemiche emerse negli ultimi mesi.

LAVORI PUBBLICI

Segnaliamo – in questo ambito – la enunciazione di una serie di possibilità senza aver certezza di nulla. E
questo crediamo sia piuttosto negativo visto che ci troviamo di fronte a linee programmatiche. Viene infatti
evidenziata la possibilità di spostare il campo da calcio di via Europa, si evidenzia la necessità di creare più
parcheggi a ridosso del centro, si ipotizza lo spostamento del mercato settimanale, si auspica la
riqualificazione del centro storico. Il grande assente è un piano organico, definito nelle sue linee principali,

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nei tempi e nelle modalità di attuazione, chiarito per le risorse finanziarie alla quali attingere, precisato per
le forme di partecipazione dei cittadini alla sua definizione.

Questo comparto si segnala dunque più per un libro di buone intenzioni, anche perché, per esempio, non si
fa nessuna menzione delle strutture che la passata Amministrazione aveva acquisito. A questo proposito
non ci sono idee. Prevale il si valuterà ..., si cercherà di ...., ecc.

Infine, verifichiamo con soddisfazione che per le opere fognarie si prevede un impegno di manutenzione
ordinaria, dunque viene confermato il buon lavoro complessivo svolto dalla precedente Amministrazione in
questo campo.

BILANCIO

Questo è un altro di quei paragrafi che si caratterizza per la sua scarsa concretezza. Crediamo infatti solo
una dichiarazione di principio quella riferita ad un federalismo fiscale ben al di là da venire, mentre
troviamo parole solo riferite a razionalizzare le spese e ottimizzare le entrate: questo – crediamo – è il
minimo che una Amministrazione pubblica deve fare.

Non troviamo invece alcun riferimento concreto alle risorse necessarie per attuare quanto sommariamente
indicato nel paragrafo Lavori Pubblici – in particolare – e per le altre attività altrettanto sommariamente
delineate nelle vostre linee programmatiche. Pertanto senza una qualche previsione di disponibilità
finanziarie diventa davvero difficile una programmazione “concreta” di quanto troviamo nelle Linne
Programmatiche, tutto rischia di essere un “libro dei sogni” dei vari assessorati

Mancano chiare azioni riferite alla riscossione delle morosità (che invece troviamo in capo ad altri
assessorati e – francamente – ci pare un po’ confusionario il tutto), alle azioni inerenti la riscossione dell’ICI
(una importante voce di Bilancio).

Infine viene dedicato spazio alla chiarezza e trasparenza dei documenti di Bilancio. Qui ci sentiamo di
criticare fortemente questo proposito perché contraddetto da quanto realmente avete riservato alle
opposizioni in tema di accesso a quegli stessi documenti e alla confusione – in tema di bilancio – che avete
generato nella comunità equivocando sulle parole “buco di bilancio”.

Ci sarebbe infine piaciuto un minimo di riflessione sull’abolizione dell’ICI che ha messo in grande in
difficoltà le Amm.ni Comunali

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SVILUPPO SOSTENIBILE

Su questo tema non possiamo esprimere alcuna osservazione semplicemente perché nnon viene esplicitato
nulla di concreto. Vi invitiamo dunque a evidenziare almeno qualche contenuto, qualche azione, al di là
della vaga defiizione di sviluppo sostenibile che troviamo in questo paragrafo.

CULTURA

Dobbiamo ammettere che abbiamo faticato a leggere la premessa a questo paragrafo. Il linguaggio
utilizzato ed il messaggio che si intende – probabilmente, ma non ne siamo certi – comunicare, crediamo si
riferisca a un mondo, una ideologia, una cultura che non ci appartiene: ma appartiene sicuramente al
periodo dei famigerati Minculpop di memoria fascista. A quel periodo in cui vi era – tra l’altro – l’ossessione
del controllo del cittadino. Una cultura che forse è più vicina di quanto si creda all’estensore del paragrafo e
a questa maggioranza.

Detto questo, crediamo si debba – in primo luogo – sciogliere la contraddizione tra i punti 1 e 2: come si
può garantire e promuovere l’autonomia delle associazioni culturali e poi favorire (che leggiamo come
obbligare) la sinergia delle stesse attraverso lo strumento delle incentivazioni economiche (che noi leggiamo
attraverso la spada di Damocle dei soldi attribuiti)?

Infine rileviamo che alla biblioteca sono dedicate 5 righe. Non ci sono riferimenti ad eventuali modifiche di
progetto, non c’è una minima progrettazione delle attività, non c’è nulla sul modello organizzativo che si
intende definire al fine di renderla fruibile ai cittadini.

SPORT

In questo paragrafo viene genericamente affermato che saranno realizzate strutture adeguate per tutte le
attività sportive. Avremmo voluto avere - in primo luogo – indicazioni più precise. Ma soprattutto questo
sarebbe stato il luogo giusto per dire qualcosa di preciso in relazione alla progettata palestra per Villanova
da parte della precedente Amministrazione. Tuttavia di questo non c’è traccia.

SICUREZZA

Il tema della sicurezza pare che sia proprio il tema principe di questa Amministrazione. Lo si deduce, se non
altro, dal fatto che vengono dedicate numerose pagine per spiegare che si intende fare, mentre troviamo
nelle Linee Programmatiche pochissime righe (tanto fare per un esempio) sulla biblioteca e sul Centro
Veronelli. Tante pagine – e tanta attenzione – fa pensare che ci troviamo in un quartiere a rischio di una
grande metropoli. Invece ci troviamo a Bernareggio – tranquilla cittadina della Brianza – dove i fattori di
rischio sono dovuti a qualche cittadino maleducato che abbandona per strada i rifiuti, a qualche imbecille

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che corre troppo per strada (e bisogna trovare il modo per sanzionarlo) e a un gruppo di giovani facinorosi
(tra l’altro già ben conosciuti) che danneggiano luoghi pubblici e privati.

Ci preoccupa il tanto spazio dedicato al tema per l’ideologia che lo alimenta, con una vera e propria
ossessione nel controllo delle persone anche delle abitudini dei cittadini, nel bene e nel male... Una
ossessione che arriva fino alla sfera del privato. E francamente fatichiamo a comprendere come una tale
ideologia possa essere sposata dall’intera maggioranza – anche quella che ha fatto della libertà individuale
(Popolo Delle Libertà) un proprio carattere fondante.

Pertanto diciamo sì alla sicurezza dei cittadini, ma no all’invasione della sfera del privato, delle libertà
individuali. No al Grande Fratello.

Si segnala poi l’esigenza di una nuova sede della Polizia Municipale, ma le poche e generiche indicazioni che
vengono date non tengono conto del patrimonio immobiliare del comune e quindi di possibili concrete
soluzioni.

PROTEZIONE CIVILE

In questo paragrafo troviamo molte parole di elogio del servizio offerto dalla Protezione Civile, ma l’unica
azione concreta che viene prospettata è il mantenere attiva la convenzione già in essere. Anche qui,
avremmo desiderato avere indicazioni più dettagliate. Ad esempio se sì ritiene importante (e noi crediamo
che debba essere fatto) istituire un vero e proprio coordinamento tra la Protezione Civile e gli altri Enti
presenti sul territorio. Questo al fine di un intervento rapido ed efficiente per eventuali situazioni di
pericolo (allagamenti, ad esempio).

COMMERCIO

Parliamo di giovani in questo contesto (lo avremmo potuto fare anche in un altro paragrafo) perché si fa
riferimento al disturbo, allo spaccio, al degrado, ecc. alimentato da alcuni/molti giovani, ma in 25 pagine di
linee programmatiche non viene mai pronunciata la parola Spazio Giovani. Non viene mai riconosciuta tale
struttura come luogo di aggregazione e di prevenzione per il disagio giovanile e quindi anche per la
prevenzione allo spaccio, al disturbo, ecc. Non c’è una parola per un progetto, una iniziativa legata a Spazio
Giovani.

CONCLUSIONE

Abbiamo fatto un lavoro di analisi abbastanza approfondito, cercando di non essere né logorroici né
esclusivamente distruttivi ma, laddove possibile, costruttivi. Fase difficile, vista la lontananza culturale su
diversi temi.

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Dall’analisi emerge chiaramente un documento disarticolato, poco armonico, mancante di una visione
chiaramente identificabile del progetto paese che avete in mente. Ciò si può notare dalle diverse ripetizioni
su alcuni temi (temi che appaiono a loro volta in paragrafi diversi senza una loro vera integrazione), dalle
contraddizioni per le scelte che si intendono operare e per le valutazioni dei problemi da affrontare, dalle
priorità da individuare, dalla progettazione.

Per fare questo sono stati necessari ben tre mesi. Anche questo è significativo della mancanza di una vera e
forte coesione interna del gruppo.

Non abbiamo poi visto chiaramente in evidenza il tema della partecipazione dei cittadini alla valutazione
delle attività, al processo di condivisione delle scelte, alla progettazione del futuro della nostra comunità.
Un proposito che tutti noi ci eravamo dati (quindi anche voi) ma che qui è quasi sottaciuto. In questo
contesto è davvero sconcertante la scelta di aver programmato un informatore comunale di fatto
monocratico. Mentre (ribadiamo) vengono dedicate molte pagine alla sicurezza in una visione paranoica del
controllo del cittadino, finanche nelle abitudini della vita privata nel bene e nel male.

Infine manca completamente non solo l’idea, ma pure un’ombra di riflessione per un tema fondamentale
per il futuro della nostra comunità. Non c’è traccia di qualsiasi ipotesi per un ampliamento delle strutture
scolastiche. Sapete bene che la scuola Primaria è al massimo delle sue capacità. Sapete bene che il vostro
Ministro Gelmini ha elevato il numero degli alunni per classe (e ciò significherà mettere ‘in soffitta’ la
Primaria di Villanova). Sapete bene che il numero degli abitanti di Bernareggio aumenterà (tutti speriamo
gradualmente, ma aumenterà) nei prossimi anni e con il numero degli abitanti aumeteranno anche i
bambini. Ma voi non avete considerato neppure l’ipotesi di un nuovo plesso scolastico che – appunto –
mandi ‘in soffitta’ la Primaria di Villanova, ottemperi alla legge Gelmini e soddisfi la futura richiesta di una
scuola pubblica all’altezza per la nostra comunità.

Ci auguriamo solo che non ci avete pensato perché ritenete di risolvere il problema di sovrannumero con la
speranza che diversi bambini di Bernareggio vadano presso altri comuni, come è accaduto per la materna
quest’anno. Ecco, in questo desideriamo proprio essere smentiti.

Grazie per l’attenzione.

Bernareggio, lunedì 21 settembre 2009

Per il Gruppo Consiliare

CON BERNAREGGIO – UNA COMUNITA’ CHE GUARDA AL FUTURO

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PREMESSA.
Abbiamo prodotto delle osservazioni alle vostre linee programmatiche con l’intento di aprire un
dibattito sereno, chiaro e nel rispetto del ruolo e delle responsabilità di ognuno per il bene di
questo nostro paese.
Lo abbiamo fatto con un grande sforzo perché il documento è stato redatto in meno di 10 giorni e
perché abbiamo cercato di articolarlo seguendo il vostro documento ponendo critiche ma anche
osservazioni costruttive.

Il nostro documento sarà pubblico e visibile sul nostro sito affinché i ciattadini sappiano in modo
trasparente come concretamente ci siamo mossi per una opposizione costruttiva volta a risolvere i
problemi e a rendere limpido il percorso politico di formazione degli atti amministrativi.

Nel mio intervento però partirò dalla fine del nostro documento presentato il 21 settembre scorso
nelle cui conclusioni affermavamo che le vostre linee programmatiche appaiono disarticolate poco
coerenti tra loro e a tratti presentavano contraddizioni tra alcuni temi.

Naturalmente non potrò esaminare l’intero documento; vi rimando al nostro presentato il 21 e


rimando i cittadini al nostro sito o a chiedere direttamente a noi (forse potremmo pensare anche
ad un numero del nostro giornalino) per approfondire tutte le questioni. Alcune di queste
verranno poi riprese dai colleghi del mio gruppo. Pertanto mi limiterò ad alcuni aspetti a sostegno
di quanto affermo.

COERENZA INTERNA DEL DOCUMENTO.


Ad una prima lettura balza subito all’occhio il diverso peso dato ai differenti temi, il diverso spazio
occupato dai differenti assessorati. Sono dedicate ben 4 pagine e ½ al tema della sicurezza con
suddivisione in paragrafi dal titolo eloquente (Padronanza del territorio, Previsione delle esigenze
di sicurezza del cittadini, Accrescimento del senso di affidabilità delle istituzioni) con l’obiettivo
dichiarato di ‘un accrescimento della percezione di sicurezza’ (pag. 18). Ciò mentre vengono
dedicate 8 righe al Centro Veronelli, il quale avrà pur avuto i suoi problemi in avvio ma
rappresenta una delle opere più importanti di questi anni per rispondere a un problema reale e
sentito. Ciò mentre vengono dedicate 12 righe alla nuova biblioteca (tra l’altro in tre parti diverse
del documento.
Balza poi all’occhio che il solo assessorato a sicurezza, commercio e personale occupa ben 7
pagine sulle 23 del documento, quindi più di 1/3 dell’intero documento e agli altri 5 assessorati è
lasciato il resto. Sicuramente uno spazio preponderante che mette in luce – appunto – la
disarmonia del documento stesso.

BIBLIOTECA.
Un altro aspetto che fa riflettere riguarda la biblioteca. Troviamo l’argomento in tre spazi diversi.
Si potrebbe dire: ma perché il tema è trasversale: riguarda lavori pubblici, cultura, giovani, ecc. Lo
troviamo nell’area dell’urbanistica in cui si dice che si porrà “attenzione allo sviluppo e alla
fruizione di spazi polifunzionali”, che sarà un “polo di attrazione a 360°”.

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Lo troviamo appunto nei lavori pubblici dove si assicura “si procederà al completamento della
nuova biblioteca”. Lo troviamo come paragrafetto a sé (perché lo ricordiamo tutto lo spazio della
biblioteca occupa 12 righe su un documento di 23 pagine) in cui si dice che verrà riservata “la
massima attenzione affinché i nuovi spazi in fase di realizzazione possano essere utilizzati e fruiti
nella maniera più funzionale”. Tre interventi ma non si riesce a dir nulla su che cosa effettivamente
sin vuol fare. Per non dire poi del fatto che nella variazione di bilancio di 2 settimane fa sono stati
tagliati i fondi per completare quell’opera e agli infissi previsti si procederà con dei ‘palliativi‘
cellophane alle finestre).

CONTRADDIZIONI DEL DOCUMENTO.


Un capitolo a sé occorre dedicare alle contraddizioni interne del documento (dopo aver parlato
della scarsa organicità).
1. Cominciamo dalla prima. Sia in premessa, che nella parte relativa al bilancio, che sparso qua e
là nel documento per i vari assessorati, troviamo riportato il tema della “prudenzialità” nella
previsione delle spese. Bene, giustamente l’assessore competente ha come priorità che i conti
tornino e dunque sottolinea (immaginiamo più volte negli incontri di maggioranza) questa
necessità.
Tuttavia ci permettiamo di evidenziare come poi – sempre qua e là – tra i vari interventi degli
assessori emergano progetti di opere anche di grande respiro. L’assessore alla sicurezza parla di
una nuova sede del comando di Polizia locale in un’area disagiata del paese per riportare ordine e
sicurezza. Sempre lo stesso assessore parla di spostamento del mercato settimanale, di
spostamento del campo di calcio in via Europa per realizzare un grande spazio parcheggio e feste,
di riqualificazione del centro storico comprese le vie intorno alla piazza (pag. 21). Anche nei lavori
pubblici si parla di riqualificazione del centro storico (pag. 8); mentre nella parte relativa allo sport
si parla di spostamento del campo di calcio (pag. 14).
Stiamo dunque parlando di opere importantissime, di rilevanza enorme e che impegneranno il
comune in uno sforzo finanziario notevole. Pensiamo al solo fatto di acquisire, ristrutturare e
attrezzare una nuova sede per la Polizia urbana che cosa significhi! Figuriamoci poi per tutto il
resto. Troviamo tutto questo davvero difficile da conciliare con quanto scritto in premessa.
Troviamo difficile conciliarlo con quanto scritto dall’assessore all’urbanisttica il quale si impegna a
conservare tutte le aree verdi! Con quali fondi, in quali tempi, con quale percorso metodologico si
intendono perseguire i progetti sopra richiamati? Tutto questo è assente nel vostro documento.

2. La seconda contraddizione discende da questa. Ho richiamato prima tre assessorti che parlano
in modo autonomo di argomenti che li riguardano da vicino. A questi tre assessorati bisogna
aggiungerne altri due che però nulla dicono su questi progetti. Andiamo nel dettaglio.
L’assessorato lavori pubblici indica la possibilità di riqualificazione del centro storico e vi dedica 1
riga (pag. 8). Nella parte dello sport si parla di spostamento del campo di calcio in via Europa e
relativa riqualificazione del centro storico (pag. 14) e vi si dedicano 3 righe. L’assessore al
commercio afferma che “tocco finale sarà l’arredo urbano di tutte le sue parti principali, vie e
piazze, con la ridisegnazione di piazza della Repubblica e del centro storico”. Di “spostamento del
mercato settimanale (...) all’interno di un progetto polifunzionale su una nuova area che potrà
essere utilizzata durante la settimana come grande parcheggio, mentre una volta al mese potrà

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ospitare un mercatino di ... e le giostre in occasione della festa padronale” (8 righe a pag. 21).
Come vedete un crescendo di progetto man mano che si avanza nel documento ma con due grandi
assenti: Bilancio e Urbanistica. E un grande limite: manca un vero progetto organico!

3. Una terza contraddizione riguarda i giovani. A pag. 2 si dedicano 4 righe ai giovani, in


particolare “verranno ... offerti spazi adeguati al soddisfacimento delle loro esigenze culturali,
musicali”. Ritroviamo il tema dei giovani nella parte relativa al commercio (sic! L’assessore fa quasi
un programma a sé) dove (a pag. 21) si dice “non possiamo prenderci in giro negando che i giovani
hanno bisogno di luoghi di aggregazione (serale) .... durante il giorno ed è un dovere di noi
amministratori e genitori ... incentivarli con maggiori spazi gratuiti e diversificati per tipologia
(dedicate 6 righe). Quindi sembrerebbe una buona attenzione per i giovani ma non troviamo nulla
di ciò nella parte relativa alla cultura, e soprattutto, non troviamo neppure una parola, non una
riga, ma una sola parola su Spazio-giovani.

4. Tre piccole indicazioni sul tema delle contraddizioni. Per esempio si dà molta importanza allo
sport (e di ciò siamo contenti) ma poi nulla si dice sulla programmata nuova palestra a Villanova!
Si dà molto spazio alle fasce più deboli (ed anche su questo siamo d’accordo) ma il Centro
Veronelli occupa solo 8 righe in un documento di 23 pagine! Infine sul CTL3 (al centro
dell’aattenzione di questi giorni) a pag. 5 si dice che “si dovrà procedere all’acquisizione di tutte le
aree esistenti sul territorio di Bernareggio che dovranno essere cedute al Consorzio CTL3 e per le
quali andranno ragionevolmente individuate le idonee risorse finanziarie”. E poi a pag. 14 si dice
che si intende “dare continuità a questi progetti” (campo da golf a 9 buche + piscina), ma anche
apportare significativi miglioramenti al progetto stesso (campi calcetto, pista pattinaggio, campi
tennis, ecc.). Tutto questo è stato consegnato l’11/9. Il 25/9 è stato deliberato di individuare un
avvocato per avere parere legale al fine di bloccare il progetto (o uscirne). Ci chiediamo quale
logica dunque è stata seguita per il CTL3?

Ultima questione, forse un dettaglio, ma per me molto significativo. Cari colleghi del centrodestra
io mi considero un liberale di sinistra e nella mia visione del mondo la libertà individuale (nel
rispetto delle regole, ovviamente) assume una particolare rilevanza. Quando a pag. 16 ho letto che
“padronanza del territorio significa conoscere profondamente ... le abitudini dei propri cittadini
nel bene e nel male” perché “risulta prioritario per il regolare svolgimento della vita di tutti i
giorni” sono sobbalzato dalla sedia! Poi mi sono chiesto, ma i colleghi del Popolo delle Libertà
hanno letto questo passaggio? Perché cari colleghi qui non c’è una questione legata alla sicurezza,
ma una visione dei rapporti sociali e tra stato e privato da grande Fratello. Qui si prefigura la
legalizzazione dell’intrusione dell’occhio del censore dentro la vita privata dei cittadini. Cari
colleghi. Davvero non so che ne pensate, ma io credo che sia davvero pesante questa
affermazione (e lo abbiamo anche riportato nelle nostre osservazioni).

CONCLUSIONE.
Ho svolto questo intervento per motivare due affermazioni: scarsa organicità del documento e
contraddizione dei temi affrontati. Certo ho fatto solo alcuni esempi, ma credo significativi per
dimostrare quanto mi sono proposto.

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Dalla scarsa organicità del documento e dalle contraddizioni discende un’ultima questione e cioè
la scarsa coesione di questa Giunta. Emerge infatti dal documento che ogni assessore di fatto ha
realizzato il suo compito senza guardare troppo al suo vicino di casa. In ogni intervento emergono
chiaramente le preoccupazioni, gli interessi, la personalità di ogni assessore, ma manca un quadro
coerente del tutto. Manca un vero e proprio progetto per il paese, ma ognuno procede
evidenziando ciò che più gli sta a cuore.

Ribaltiamo le priorità individuate (tra l’altro in modo poco preciso) dal vostro documento. Credo
sia obiettivamente difficile pensare ad una vera riqualificazione del centro storico stante questa
situazione economico-finanziaria e la lontananza del federalismo fiscale (che comunque non sarà
la panacea di tutti i mali).
Vi invito dunque a considerare altre priorità. Certo non ora, ma almeno rifletteteci sopra:
1. La progettazione e realizzazione di una nuova scuola primaria con annesse strutture sportive e
giardino-giochi;
2. La ristrutturazione della ex casa del popolo e sua destinazione all’ambito sociale;
3. la valorizzazione piena del Centro Veronelli e della biblioteca.

Crediamo queste le priorità. Potremo certo parlare e predisporre anche la riqualificazione del
centro storico, ma la sua realizzazione crediamo sia oggettivamente una impresa da posticipare.

Daniele Zangheri

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SERVIZI SOCIALI

Rispetto a quanto previsto nel campo dei Servizi Sociali vediamo con soddisfazione il
riconoscimento per il lavoro svolto dalla precedente Amministrazione tanto che ne vengono
sostanzialmente confermate le azioni.

Pur approvando sostanzialmente questi propositi, tuttavia evidenziamo alcuni aspetti significativi:

1. Non vi è alcun riferimento ad azioni rivolte alla Prevenzione sotto ogni aspetto: salute,
educazione, formazione.

2. Si parla di giovani solo nella sezione dedicata al commercio perché si fa riferimento al


disturbo, allo spaccio, al degrado, ecc. alimentato da alcuni/molti giovani, ma in 25 pagine
di linee programmatiche non ci sono azioni rivolte a sostegno del recupero dei ragazzi
“problematici”

3. Non viene mai pronunciata la parola Spazio Giovani. Non viene mai riconosciuta tale
struttura come luogo di aggregazione e di prevenzione per il disagio giovanile e quindi
anche per la prevenzione. Non c’è una parola per un progetto, una iniziativa legata a Spazio
Giovani. Precisiamo che Spazio Giovani è un Servizio dell’Amministrazione Comunale.

4. Inoltre mancano parole per un qualche intervento di supporto a chi subisce in maniera più
forte la crisi economica che sta coinvolgendo le nostre famiglie e che dovrebbe vedere
anche l’A.Comunale impegnata con proposte concrete

5. Resta poi piuttosto in ombra la progettazione del Centro Veronelli al quale sono dedicate
pochissime righe. Traspare il non aver ancor pienamente compreso le potenzialità del
Centro, non aver chiaro che cosa si intende fare per il futuro. Infine, manca qualsiasi
riferimento allo sviluppo del Centro in relazione alle acquisizioni che la precedente
Amministrazione aveva effettuato. Acquisizioni poste proprio a fianco del Centro e nella
prospettiva di un suo sviluppo per la nostra comunità.

SICUREZZA.

Il tema della sicurezza pare che sia proprio il tema principe di questa Amministrazione. Lo si
deduce, se non altro, dal fatto che vengono dedicate numerose pagine per spiegare che si intende
fare. Tante pagine – e tanta attenzione – fa pensare che ci troviamo in un quartiere a rischio di una
grande metropoli.

Ci preoccupa il tanto spazio dedicato al tema per l’ideologia che lo alimenta, con una vera e
propria ossessione nel controllo delle persone anche delle abitudini dei cittadini, nel bene e nel

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male... Una ossessione che arriva fino alla sfera del privato. E francamente fatichiamo a
comprendere come una tale ideologia possa essere sposata dall’intera maggioranza – anche quella
che ha fatto della libertà individuale (Popolo Delle Libertà) un proprio carattere fondante.

Pertanto diciamo sì alla sicurezza dei cittadini, ma no all’invasione della sfera del privato, delle
libertà individuali. No al Grande Fratello.

Si segnala poi l’esigenza di una nuova sede della Polizia Municipale, ma le poche e generiche
indicazioni che vengono date non tengono conto del patrimonio immobiliare del comune e quindi
di possibili concrete soluzioni.

PROTEZIONE CIVILE.

In questo paragrafo troviamo molte parole di elogio del servizio offerto dalla Protezione Civile, ma
l’unica azione concreta che viene prospettata è il mantenere attiva la convenzione già in essere.
Anche qui, avremmo desiderato avere indicazioni più dettagliate. Ad esempio se sì ritiene
importante (e noi crediamo che debba essere fatto) istituire un vero e proprio coordinamento tra
la Protezione Civile e gli altri Enti presenti sul territorio. Questo al fine di un intervento rapido ed
efficiente per eventuali situazioni di pericolo (allagamenti, ad esempio).

Paola Brambilla

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URBANISTICA:
Evidenziamo una forte contraddizione tra la volontà dichiarata, cioè “ conservare il più possibile le
zone a verde e limitare al minimo indispensabile le porzioni di territorio per nuove edificazioni”, e
invece quanto deliberato nel Consiglio dell’11 Settembre, cioè la rateizzazione degli oneri di
urbanizzazione, con il chiaro intento di incentivare le entrate da edilizia privata.
Il Paragrafo dedicato all’Urbanistica, è orfano di idee chiare.
Non si dice esplicitamente che non verranno trasformate aree da agricole a edificabili. Inoltre non
si dice su quali criteri si pensa di costruire il prossimo PGT., in particolare su quanti abitanti teorici.

LAVORI PUBBLICI:
Manca un piano organico, definito nelle sue linee principali, nei tempi e nelle modalità di
attuazione, chiarito per le risorse finanziarie alle quali attingere, precisato per le forme di
partecipazione dei cittadini. Ci troviamo di fronte ad un libro delle buone intenzioni; si parla di
spostare il campo di calcio, di creare nuovi parcheggi, di spostare il mercato settimanale, di
riqualificare il centro storico.
Inoltre non si fa alcun riferimento alle strutture che la passata amministrazione aveva acquisito. A
questo proposito non ci sono idee chiare.
Infine, verifichiamo con soddisfazione che per le opere fognarie, si prevede un impegno di
manutenzione ordinaria. Quindi viene confermato l’ottimo lavoro svolto dalla precedente
amministrazione.

Martino Dossi

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BILANCIO
Leggendo questo capitolo, si evidenzia un carattere fortemente aleatorio.

Gli obiettivi prefissati sono condivisibili: razionalizzazione delle spese e ottimizzazione delle
entrate, stabilità ed equilibrio.

Ciò che manca è l’idea di come raggiungerli. Nei cinque punti esplicitati (bilancio di previsione,
controllo di gestione, cultura aziendale, documenti e partecipazione) si rimane molto vaghi sulla
loro implementazione.

Ci sembra che manchino dei passaggi chiave che possano concretizzare il lavoro
dell’Amministrazione:
• Reperimento delle risorse (eccetto ricorso a sponsorizzazioni e partnership)
• Gestione delle spese correnti e spese in conto capitale
• Riscossione delle morosità
• Riflessioni sul quadro della situazione attuale e modalità di gestione delle problematiche
• Numeri: non c’è una cifra, un numero che concretizzi la “teoria finanziaria” nella “pratica”
del nostro Comune

Nella premessa a tutte le linee programmatiche si legge: edilizia residenziale che rappresenta la
fonte principale delle entrate per la nostra amministrazione. Se così fosse, altro che tentare di
rispettare il patto di stabilità… già da qualche mese si sarebbe potuto affermare che non ce
l’avremmo mai fatta! Per fortuna le entrare correnti sono più del triplo di quelle legate all’edilizia
(titolo IV)!

Sempre in questa premessa si fa un’affermazione che sembra essere smentita dal capitolo sul
bilancio: grande cautela nel formulare programmi di ampio respiro per non incorrere in una
stesura di promesse inattuabili o peggio nel redigere un libro dei sogni.

Sostanzialmente, seppur si tratti di linee guida, manca l’idea di come percorrere questi binari: con
quale treno, con quali tappe, a che velocità… insomma sembra proprio che tutto il resto sia
un’insieme di sogni che non si sa come realizzare. Non si sa come affrontare il viaggio e in questo
caso andare all’avventura non credo sia proprio il caso!

CULTURA
Cominciando a leggere questo capitolo si trovano i vostri principi ispiratori: cultura come
strumenti e opportunità per la crescita di una coscienza autonoma e dello spirito critico, come
esaltazione della facoltà dell’uomo di pensare e agire liberamente, come coraggio nelle scelte in
momento fondamentali della vita.
Speravo che l’Assessore si fermasse qui, anche perché esprime concetti condivisibili.
Peccato che ha deciso di continuare a scrivere, volendo sottolineare che la sua idea non è quella
di, cito testualmente, una cultura organica ad un progetto politico di conquista della società, una

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cultura intesa come emanazione diretta di un potere politico e parapolitico in grado di operare in
maniera molto sofisticata attraverso modalità subdole e capziose di condizionamento.
Mi fa piacere che questa non sia la sua idea: ma cosa c’entra in questo contesto? Sembra quasi
che si voglia smarcare da qualche idea di stampo piduista!

A parte la premessa, notiamo un po’ di contraddizioni nelle frasi seguenti:


• Si vuol promuovere l’autonomia delle associazioni ma favorirne la sinergia mediante
l’incentivazione economica. Come a dire: ognuno lavori in modo autonomo, però dovete
collaborare, altrimenti niente soldi!!
• I contributi dipenderanno anche dalla qualità del lavoro culturale e delle iniziative, nonché
dalla capacità di aggregare persone e di suscitare interesse. A parte il dubbio su chi possa
valutare questi parametri (oltre che la semplice conta dei cittadini che partecipano), c’è
ancora contraddizione: prima sono autonome, poi devono collaborare se no niente soldi,
ora devono anche fare a gara per far vedere chi è più bravo, altrimenti anche qui, niente
danè! E la sinergia?

SPORT
D’accordissimo che bisogna ampliare la pratica sportiva, incentivare la collaborazione tra le società
sportive e realizzare progetti economicamente sostenibili.
Ma ancora una volta, ci chiediamo: come? Quali progetti? Idee concrete?

Ecco però che qualcosa c’è: spostamento del campo di calcio da via Europa, copertura di campi
esterni e erba sintetica.

Beh, non possiamo certo dire sentirci soddisfatti!!

Andrea Esposito

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