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La lingua e il testo

1. IL TESTO E I SUOI CARATTERI


L'insegna di un negozio e un volantino pubblicitario, un articolo di giornale e un libro sono «oggetti» molto diversi tra loro,
eppure c'è qualcosa che li accomuna: sono tutti dei testi. E allora, che cos'è un testo?
La parola deriva dal latino textus che vuoI dire «tessuto», «intreccio». Un tessuto, un tappeto, un maglione sono il risultato di
un fitto intreccio di fili realizzato secondo tecniche precise. Allo stesso modo un testo è un insieme di parole, scritte o orali,
organizzate tra loro secondo le regole di una determinata lingua con lo scopo di comunicare qualcosa.
Le caratteristiche fondamentali del testo sono quattro: intenzionalità, completezza, coerenza e coesione.
Per capire meglio esaminiamo la lettera che segue:

Caro Marco,
ho ricevuto la tua lettera e sono in pensiero per la salute di nostro padre, anche se, a quanto tu mi dici, il medico
sembra essere ottimista. Tornerò al più presto a casa, ma, poiché la macchina si è rotta, verrò in aereo. Se puoi, vieni a
prendermi all'aeroporto. A presto Luigi

Caro Marco,
ho ricevuto la tua lettera e sono in pensiero per la salute di nostro padre, anche se tu mi dai poche speranze. Tornerò al
più presto a casa,ma, poiché la macchina si è rotta, per venire prenderò l'autostrada del sole.
A presto Luigi

 INTENZIONALITÀ. Innanzi tutto un testo si può dire veramente tale quando tutta la «materia» che lo costituisce
realizza un progetto e risponde a uno scopo (intenzionalità), Prendiamo in considerazione la prima lettera. È facile
individuare lo scopo per cui è stata scritta: Luigi vuole informare Marco della sua decisione di tornare al più presto a
casa per la malattia del padre. Questo scopo è stato raggiunto mediante la pianificazione delle informazioni che sono
organizzate in modo da mettere in evidenza il tema centrale, cioè la decisione di Luigi di tornare a casa, a cui tutti gli
altri sono subordinati. Proviamo a schematizzare il testo distinguendo i diversi temi:
Tema centrale A
Decisione di Luigi di tornare a casa
Tema B Tema C Tema D Tema E
Causa della decisione Impossibilità Scelta Richiesta di essere
di tornare in auto di tornare in aereo in aeroporto
Come si può notare, la schematizzazione consente di estrarre dal testo il progetto in base al quale esso è stato costruito, la
mappa delle idee che l’autore si è formato in testa prima di accingersi a scrivere.
 COMPLETEZZA. Notiamo poi che la lettera fornisce tutte le informazioni che l'emittente ha ritenuto di dare per
raggiungere un certo scopo e che il ricevente si aspetta in quel determinato contesto. La seconda caratteristica di un testo
è dunque la completezza.
 COERENZA. Confrontiamo ora la prima lettera con la seconda. È evidente che in quest’ultima lettera c'è qualcosa che
non va: manca infatti la coerenza logica (ossia l’organizzazione logica dei suoi contenuti). Sono in pensiero per la
salute di nostro padre, anche se tu mi dai poche speranze è un'affermazione incoerente. La presenza della congiunzione
“anche se” presuppone infatti che si parli di un evento che ostacola o limita quanto è stato detto prima: dopo l'anche se ci
aspetteremmo una notizia positiva. Anche l'informazione successiva è incoerente. Infatti l'emittente dice: poiché la
macchina si è rotta, per venire prenderò l'autostrada del sole. Come potrà prendere l'autostrada se non può servirsi della
macchina? Il messaggio, dunque, pur essendo il frutto di una pianificazione e pur contenendo tutte le informazioni
necessarie, non è un testo, perché manca della coerenza logica, che è un requisito fondamentale di un testo.
 COESIONE. Anche gli elementi linguistici attraverso i quali questi contenuti vengono espressi devono però essere tra
loro ben connessi, secondo le leggi grammaticali e sintattiche della lingua usata. Un insieme di parole che non rispetti le
concordanze, i rapporti temporali o in cui congiunzioni e preposizioni non siano usate nel modo appropriato, non è un
testo. Un testo insomma deve essere fornito di coerenza per quel che riguarda l'organizzazione dei contenuti e di
coesione per quel che riguarda il piano linguistico, ovvero la superficie del testo. Entrambe le parole derivano dal
verbo latino cohaere, che vuol dire «unire», «connettere» e quindi rimandano al concetto iniziale di testo come «tessuto»,
«intreccio» di elementi ben organizzati e collegati tra loro.
2. INTENZIONALITÀ E COMPLETEZZA

3. LE FORME DELLA COERENZA


Un testo è coerente quando i suoi contenuti sono organizzati in una rete di relazioni logiche, di significati e
linguistico-espressive. Non è detto che un argomento possa essere sviluppato in un solo modo: esistono infatti
molti diversi modi di presentare il medesimo fatto o la medesima vicenda. Per fare qualche esempio, possiamo
segnalare:
 un ordine logico
 un ordine cronologico
 un ordine psicologico
Più elaborato sarà il testo, più complesso sarà l’ordine di presentazione degli argomenti. Esempio del
poema epico.

4. I LEGAMI DELLA COESIONE


Anche un testo coerente sul piano logico spesso non appare compatto, poiché sul piano linguistico non è
sufficientemente coeso. I legami che danno coesione, cioè unità e compattezza al testo, sono legami di tipo
sintattico, cioè modalità di unione di parole e frasi. Possiamo distinguerli in due grandi gruppi:
1. I riferimenti ad altre parti del discorso. Possono essere cataforici o anaforici. I principali riferimenti ad
altre parti del discorso sono:
- gli accordi morfologici = concordanza fra le parole
- le ripetizioni = ripetizione di parole su cui si vuole puntare l’attenzione
- le sostituzioni = sostituzione di parole con sinonimi, iperonimi, iponimi, perifrasi o pronomi
- le ellissi = eliminazioni di elementi dati per noti
2. I connettivi logici . Quando costruiamo un testo dobbiamo dare al lettore/ascoltatore indicazioni sul percorso
da compiere nella ricostruzione del nostro pensiero; le espressioni che utilizziamo sono dette connettivi logici.
I principali sono:
- le preposizioni;
- le congiunzioni
I connettivi logici possono istituire rapporti di:
- causa, scopo, conseguenza;
- spazio e tempo;
- chiarificazione, valutazione, sintesi;
- contrasto e antitesi;
- riferimento ad altri concetti;
Esercizi sulla coerenza del testo
1. Nei testi seguenti è stato alterato l’ordine spiegazione) a mettere piccole pietre sui
delle informazioni; ricostruisci l’ordine corretto binari del metrò. Con disappunto dei guidatori che
per ridare coerenza al testo. devono rallentare.
I c) Fino a pochi anni fa si pensava che l'uso di utensili
a) L'invito fu ricambiato e la volpe andò dalla cicogna la fosse una prerogativa umana. Poi si è
quale le servì il pranzo in un vaso lungo e stretto pieno scoperto che anche altri animali (scimpanzé, elefanti}
di un composto tritato dov'essa immergeva il becco fabbricano strumenti.
saziandosi, mentre la volpe invitata si torceva dalla d) Questi corvi sanno costruire, lavorando col becco,
fame. piccoli rami, eccellenti spilli di legno, con
b) Si narra che la volpe invitò una volta a pranzo la cui poi infilzano insetti nascosti nei buchi degli
cicogna e le mise davanti in un largo piatto una broda alberi.
che la cicogna affamata col suo becco lungo lungo non
poteva in alcun modo gustare.
e) Nessuno però pensava che i più raffinati creatori di
c) Non fate male a nessuno fuor che a colui che vi ha utensili fossero i corvi.
V
fatto del male.
d) E poiché la volpe leccava inutilmente il collo del vaso a) Perciò, preferendo affrontare il peggio piuttosto che
continuare a tormentarsi, si è decisa a rivolgersi a un
, si racconta che l'uccello migratore le abbia parlato
così: «Ognuno deve sopportare in santa pace quel che investigatore privato, perché tenesse d'occhio per un
paio di settimane il presunto traditore.
ha fatto patire agli altri.
Esopo, Favole, “La volpe e la cicogna” b) E, purtroppo, un fatto era accertato: egli aveva
II trascorso molto tempo con una donna non ancora
a) A bordo l'esterrefatto pescatore, Sverre Larsen, 78 identificata e con lei si era comportato in modo
anni, non ha potuto far altro che sperare nella buona estremamente affettuoso.
sorte. c) La signora Helen Dago di Amsterdam era da tempo
b) Una balena di 15 metri ha scambiato una barca da angustiata dal sospetto che il marito la tradisse.
pesca per una possibile compagna e ha cominciato una d) Era successo che l'investigatore aveva incaricato del
danza di corteggiamento che, date le misure del pedinamento un proprio dipendente, ma aveva
cetaceo, ha messo in pericolo l'imbarcazione. dimenticato di dargli la foto.
c) «Non avevo mai visto una cosa del genere, e vado in e) Alla fine l'investigatore le ha presentato un'imponente
mare da quando ero un ragazzino», ha commentato documentazione su tutti movimenti dell'uomo con
quando è rientrato in porto a Sunnmore, nella orari dettagliati.
Norvegia occidentale.
d) Dopo essersi così dichiarata, la balena ha poi
f) Dopo aver letto e riletto con grande ansia i numerosi
rapporti, la signora ha raggiunto una gioiosa certezza;
cominciato a nuotare attorno all'imbarcazione,
la donna del mistero era lei stessa in tutti i luoghi
saltando e tuffandosi in modo da sollevare onde
dove si era recata in quel periodo col marito.
gigantesche e spruzzi.
[da “Spigolature”. Settimana Enigmistica, n 3401]
e) Le prime “avances” della balena, che si è strofinata
VI
con intenzioni sensuali alla chiglia, hanno quasi fatto
capovolgere la barca, lunga dieci metri. a) Ben volentieri, signore - ribatté l'altro - ma
III bisognerebbe che voi mi aiutaste, poiché oggi è
a) Ma come sanno gli studiosi di percezione visiva, un domenica e sono solo in bottega».
oggetto colorato in movimento attira l’attenzione dell’ b) Solo allora il fabbro si rese conto della vera identità
occhio più di uno fermo. del suo cliente.
b) Il fatto che le ruote girino rende meno facile la c) Raggiunto il più vicino villaggio egli si rivolse a un
lettura. fabbro, pregandolo di porre rimedio all'inconveniente,
c) La pubblicità su ruota, inventata da due giovani e senza indugio, poiché aveva molta fretta.
francesi, Laurent Huger e Pascal Soerio, sarà diffusa d) “Il divertimento che avete procurato all'imperatore
in tutta Europa nel prossimo autunno. vale bene questa cifra!” disse Giuseppe II.
d) La pubblicità sta progressivamente invadendo ogni e) Terminato il lavoro, questi chiese un compenso di sei
spazio pubblico: dai muri ai bordi dei marciapiedi, ai soldi, ma si vide dare sei ducati, una somma
taxi, agli aerei. Il prossimo obiettivo saranno le ruote rilevantissima.
di autobus e taxi. f) Durante un viaggio in Italia, l'imperatore Giuseppe II
Focus n. d'Austria rimase appiedato a causa della rottura d'una
88 ruota della sua carrozza.
IV g) Fu così che l’imperatore, rimboccatosi le maniche,
a) Lo ha scoperto Gavin Hunt della Massey University, azionò il mantice, mentre l’artigiano riparava la ruota.
studiando i corvi della Nuova Caledonia 3
b) Ancor più svegli sono i corvi di Tokyo che sanno
sfruttare il passaggio di auto per sbriciolare 3. Il testo che segue è un articolo tratto da un
ghiande e si divertono (per il momento non c'è altra settimanale, in esso erroneamente è stato
inserito un capoverso che non ha nulla a che fare Una bevanda salva cellule
con il tema principale; individualo ed eliminalo. Dopo le novità sulla caffeina come farmaco altre novità,
I mille modi di scoprire il delta di marca nutrizionale, riabilitano il caffè come bevanda.
Ognuno può vedere il Delta del Po a suo modo. Una ricerca recentemente condotta dal Dipartimento di
Certo vederlo dall'acqua significa viverlo, perciò oltre ai ricerca sulla qualità degli alimenti di Losanna ha
barconi che portano a visitare le Valli si può scegliere di evidenziato come i polifenoli presenti nella bevanda,
fare una minicrociera attorno alla foce del maggiore fiume l'acido clorogenico e l'acido caffeico, abbiano un forte
italiano. potere antiossidante e antimutageno.
Varie motonavi partono da Porto Garibaldi, Goro, Gorino In altre parole, queste sostanze, come altre reperibili nella
e Marina di Ravenna. maggior parte dell'ortofrutta e nell'olio d'oliva, difendono
Ma c'è anche un altro modo più tranquillo di navigare le cellule da quelle modificazioni cellulari che possono
nelle acque interne: è quello di affittare una house-boat, precorrere il tumore.
un camper galleggiante dove ci sono cuccette e cucina.
Non serve la patente per condurla e la crociera si svolge 5. Sull'esempio degli esercizi precedenti, usando
da Ferrara a Porto Garibaldi... il computer, si possono realizzare molti
I viaggi di Repubblica "trabocchetti". Ciascuno copi (da un articolo, da
un libro, ecc.) un testo, inserendovi un
4. Il testo che segue è un articolo tratto da un capoverso che non c'entra, in modo che ciò non
settimanale, in esso erroneamente è stato sia molto evidente, e faccia poi verificare il
inserito un capoverso che non ha nulla a che fare risultato a un compagno.
con il tema principale; individualo ed eliminalo.
Esercizi sulla coesione del testo
1. Nelle frasi che seguono, alcune ripetizioni Si è trattato di un'autentica prepotenza: io non sopporto le
sono inutili, e vanno modificate altre sono prepotenze. (______________) 8) Gironzolavo in riva al
necessarie. Segna in grassetto le frasi nelle quali fiume quando vidi un uomo che gironzolava per il bosco
la ripetizione è necessaria, e spiega perché. con aria molto sospetta. ( __________________ ) 9) Devi
Riscrivi le altre frasi eliminando le ripetizioni espungere quell'errore grossolano; se non lo espungi tutta
inutili. la frase diventa incom= prensibile. ( ________________ )
Le sigarette contengono nicotina e catrame, perciò fumare 10) Gli ho chiesto espressamente di ritirarsi dalla squadra.
sigarette è dannoso alla salute. Sai, a me piace dire le cose espressamente.
Le sigarette contengono nicotina e catrame in misura ( ____________________ ) 11) Il Preside si rammaricò
maggiore dei sigari; per questo fumare sigarette è dell'episodio spiacevole, e anche la Professoressa si
particolarmente nocivo alla salute. rammaricò nei confronti della classe.
Il Po è il più lungo fiume italiano e, con i suoi numerosi ( ________________ ) 12) Fare quella gita è troppo
affluenti, il Po bagna la Pianura Padana. Il Po sfocia nel dispendioso: pensiamo a qualcosa di meno dispendioso
mar Adriatico. (______________ ) 13) E una persona giusta, oltre che
Gobba a levante, luna calante, gobba a ponente, luna gentile, e io stimo molto le persone giuste.
crescente. ( _____________________________ )
La luna è un satellite. La luna non brilla di luce propria. 14) Il nostro pallone si è sgonfiato e non capisco come ha
È morto il Re, viva il Re [grido con il quale la Corte del fatto a sgonfiarsi così: l'avrà sgonfiato qualcuno della
Re di Francia salutava la morte di un re e l'avvento al squadra avversaria? ( __________________ ) 15) Dipinge
trono del suo erede] quadri astratti; i suoi sono quadri molto difficili da
Il re di Francia Luigi XIII morì nel 1643,il re di Francia apprezzare.( _________________)
successivo fu Luigi XIV che regnò fino al 1715. il re
Luigi XIV fu detto «il re Sole». 3. Sostituisci la parola ripetuta con un sinonimo
La Metropolitana è più comoda del tram, ma la fermata ricavato dal contesto.
della Metropolitana è molto lontana da casa mia. Esempio:
Ai Lapponi piace molto la renna: mangiano bistecche di Napoleone nacque in Corsica. I destini della Francia sono
renna, bollito di renna e frullato di renna. legati alle vicende di tanti re, generali, rivoluzionari, ma
Le zebre hanno olfatto, vista e udito molto acuti; la soprattutto alle straordinarie imprese di Napoleone
velocità delle zebre raggiunge i sessanta chilometri all'ora. (Napoleone ➝ il Còrso)
Per me si va nella città dolente, /Per me si va nell'eterno 1) Gianni si è preso una cotta per Lucia, ma alla festa di
dolore, /Per me si va tra la perduta gente.(Dante) compleanno di ieri lei ha trattato molto gentilmente amici
Alessandria d'Egitto prese il nome da Alessandro Magno; e nemici, conoscenti e sconosciuti, ma ha ignorato proprio
Alessandria, città del Piemonte, fu fondata in onore di Gianni. (______________ ) 2) Asdrubale era
papa Alessandro III; Alessandria, in Piemonte, è situata vistosamente claudicante alla gamba sinistra. Su di lui si
sulla riva destra del Tanaro. appuntarono i sospetti dell'ispettore Baffetti, che aveva
notato orme disuguali sul terreno fresco del giardino.
2. Nelle frasi che seguono c'è una ripetizione Asdrubale negò tuttavia con ostinazione.
superflua: riconoscila e sostituisci la parola (____________________)
ripetuta con un sinonimo generale (usa il 3) Tokyo, Londra, New York sono città molto affascinanti,
vocabolario!). piene di opportunità per chi vuole divertirsi; ma non
Esempio: vivrei volentieri in queste città, perché hanno un ritmo di
Viveva come un troglodita in una vecchia spelonca. vita troppo frenetico. (_________________ ) 4) Lassy in
Aveva ammassato al fondo della spelonca le armi che gli una notte di tempesta salvò tre bambini che stavano
servivano per la caccia: asce, punteruoli, frecce. annegando nel fiume. Lo sceriffo agganciò solennemente
(spelonca =caverna) al collare di Lassy una medaglia al valore.
1) Era necessario consegnare la cedola all'ingresso. Ma io (_____________) 5) Ho due figli: Corrado - il più grande
avevo perso la cedola e non mi hanno fatto entrare. ( - e Marco. Lascerò in eredità le piantagioni di caffè a
__________) 2) È stato radiato dal partito, con una Corrado (____________) e i castelli sulla Loira a Marco.
decisione senza precedenti: lo hanno radiato perché aveva (_______________ ) 6) Luisa mi ha chiesto mille lire,
corrotto un funzionario statale (__________). 3) Mamma gliele ho date e poi lei ha negato di averle avute in
e papà sono in disaccordo sulla scuola alla quale mi prestito. Raffaella invece è onesta e puntuale. Certamente
devono iscrivere. Ma il lo disaccordo finirà presto, perché non impresterò più soldi a Luisa. (______________ ) 7)
io invece ho le idee molto chiare. (_______________ ) 4) Virgola ha rubato la carne a zia Giuditta, se l'è divorata e
Ha voluto bere vino e si è preso una sbornia. In seguito a poi si è rifugiata sotto la stufa a leccarsi i baffi. Io ho
quella sbornia è stato male tutto il giorno. visto, ma non ho detto nulla alla zia; altrimenti chissà
( _______________ ) 5) Le prime notizie danno per certa quante botte si sarebbe prese Virgola!
la vittoria dei moderati. Ma bisogna aspettare le ultime ( _________________)
notizie per essere certi del risultato. ( _______________ )
6) Mia sorella ha avuto un leggero malessere e non è 4. Sostituisci le parole ripetute, a seconda dei
andata a scuola. Ma perché tutti i malesseri vengono a lei, casi, con un iperonimo o con un ipononimo
e a me non ne capita mai uno? ( ________________ ) 7)
oppure - dove è possibile - con un pronome 6. Restaurare un testo mancante e imparare a
adatto. usare i sinonimi. Tra la frase A e la frase C, manca
1) Ho un forte raffreddore: questa sera prendo un'aspirina una porzione di testo. Costruiscila in modo che
e bevo una tazza di latte caldo. Non- ho ancora capito se è venga ricreata la continuità interrotta tra i
più efficace l'aspirina o il latte caldo. (______________ ) diversi significati dati dalle parole della prima e
2) Guerra e pace è un bel romanzo di Tolstoj che leggo dell'ultima frase. Non preoccuparti se in questa
sempre volentieri, anche se è molto lungo. Preferisco prima fase i testi non risultano corretti.
leggere il romanzo Guerra e pace che vedere il film.
(____________________) 3 Hai visto il film, ieri sera, in 1) Argomento: Il mio compleanno
Tv? Io avrei preferito un giallo, ma anche quel film mi è A Ricordo, avevo solo due anni, che al centro della tavola
piaciuto. (_____________ ) 4) Mio fratello a quattro anni imbandita c'era una torta maestosa
non ha ancora visto né una gallina né un'anatra né un con i bordi gonfi di panna e le candeline accese e...
coniglio. E ’sempre vissuto in città, e qui non ci sono B_____________________________________________
galline, anatre, conigli.(__________________________) ______________________________________________
5) Mio zio è andato a pesca con il «Calafuria», ma in alto C Allora mio padre, intervenne e con il suo soffio potente
mare il «Calafuria» ha subito un'avaria, e mio zio è mi aiutò a spegnerle.
dovuto rientrare senza aver preso niente. 2) Argomento: Due ore al palaghiaccio
( ______________ ) 6) È vero che i motorini sono veloci, A Era tanto che aspettavo un'occasione per poter uscire
ma sono anche pericolosi: Sandra, con il suo motorino, ha dall'aula con i miei compagni e fare
già avuto due incidenti. ( __________________ ) 7) A qualcosa di divertente.
Berlino non trovavo nessun quotidiano italiano. Poi, per B_____________________________________________
fortuna, ho trovato un'edicola che aveva ancora una copia ______________________________________________
di un quotidiano. (________________) 8) Giulio studia C Erano buffi alcuni dei miei compagni, mentre
volentieri matematica e inglese; ma se studia solo barcollavano per mantenere l'equilibrio, sui pattini.
matematica e inglese corre il rischio di non essere 3) Argomento: Una grande paura
promosso. ( _____________ ) 9) Ricordi la frutta che A Cinque anni fa, insieme a una mia amica decidemmo di
abbiamo mangiato nel frutteto di Maria? Ho mangiato più farci un giro per il paese, tutte e due sullo stesso motorino.
frutta in quel pomeriggio che nel resto della mia vita. B_____________________________________________
(____________________) ______________________________________________
C La mia amica mi aiutò a tirarmi su e mi portò a casa sua
5. Ricostruiamo i collegamenti. Nelle seguenti per medicarmi, mentre mi diceva di non piangere perchè
porzioni di testo sono stati eliminati i connettivi era tutto finito.
(avverbi, locuzioni, espressioni sostitutive o frasi 4) Argomento: Una foto
di collegamento) ed elencati, in calce a ogni due A Mi piaceva molto quella vecchia auto di mio nonno.
brani, in ordine sparso, con altri connettivi che B_____________________________________________
non servono. Completa i testi con i connettivi ______________________________________________
giusti in modo che risultino coesi. C Nella foto s’intravede il mio sguardo fiero d'esserle
1a Gli ominidi designano una famiglia ancora più ampia accanto.
del genere homo: essa comprende ………………………
… e tutte le specie appartenenti al genere Homo, ………… 7. Rivedi i testi precedenti:
……quelle antenate, cioè quelle dalle quali sono derivare  può essere che compaiano delle ripetizioni
le specie del genere Homo. inutili. Eliminale mediante l'uso di sinonimi,
1b Il termine Homo erectus fu coniato per designare i pronomi ed espressioni sostitutive.
primi esseri umani ai quali si attribuiva la stazione eretta
…………………………….. denominazione rifletteva la
 può anche darsi che la punteggiatura sia poco
corretta. Riguardala.Segna le tue correzioni
scarsità delle conoscenze disponibili all'epoca in cui fu
con i caratteri rossi.
data ……………..prima dell'homo erectus già l'homo
habilis e l'australopiteco camminavano su due gambe a  elimina le lettere (A, B, C) che servivano a
differenza delle scimmie. scomporre i testi in parti.
(oltre, infatti, anche, tuttavia, tale, oggi sappiamo che,  riscrivi i testi cercando di renderli il più
oggi ignoriamo che) possibile coerenti e coesi.

2a La regione compresa tra Tigri ed Eufrate è il luogo 8. Il passo seguente è stato privato di molti
della terra che per primo uscì dal buio della preistoria e, connettivi; completalo, inserendo negli spazi il
……………………. alla scrittura, tramandò notizie di connettivo opportuno, scegliendolo tra quelli
popoli e di governanti, denominazioni di divinità e di elencati alla rinfusa (quindi, per, migliaia d'anni
grandi personaggi. prima, finché, intanto, quindi, di modo che,
2b La Mesopotamia meridionale fu occupata, ………… finché, cioè, lì, già, sicché, fino a, ma, come se,
……….. la metà del IV millennio a.C., da un popolo di poi, in modo da, poi, di recente):
origine ignota, i Sumeri ………………… chiamati dal Il ragno palombaro
nome che essi davano alla loro terra, Sumeria, che Solo ____________ l'uomo ha trovato il sistema di vivere
significa terra coltivata. sott'acqua per un tempo indeterminato, e una delle prime
(benché, grazie, insieme, verso, casi, infatti) tappe verso questa conquista è rappresentata dalla
campana pneumatica. ____________, il ragno palombaro
sviluppò il proprio sistema ____________ penetrare in fossero in troppi, non ci sarebbe da mangiare per tutti e
quel nuovo mondo che si trovava sotto la superficie molti morirebbero di fame. Nel nostro stagno i
dell'acqua. ______________, il ragno è in grado di consumatori del secondo ordine, sono rappresentati da
nuotare perfettamente in immersione, portando il suo alcuni pesci: le carpe e le tinche, che mangiano insetti
equivalente del nostro respiratore, _________________ acquatici, molluschi, piccoli crostacei. I consumatori del
una bolla d'aria, che tiene sotto l'addome tra le terzo ordine sono carnivori o predatori che si nutrono di
zampe,_____________________ può respirare carnivori e sono ancora più numerosi: il grande luccio,
agevolmente. ________________ questo è un fatto che si apposta tra le canne in attesa di una carpa più
straordinario;________________ il ragno palombaro va stupida delle altre, e che agisce in omaggio al proverbio
anche oltre: si costruisce la casa sott’acqua. una tela a che il pesce grosso mangia il piccolo...
forma di coppa capovolta, saldamente ancorata alla (da Il salvanatura, F. Motta Editore, Milano)
vegetazione acquatica. _______________ intraprende una
serie di viaggi in superficie, riportandone ogni volta una
bolla d’aria che spinge nella sua tela a cupola
_____________ riempirla, _____________ poterci vivere
respirando facilmente _____________ fosse sulla terra.
Nel periodo della riproduzione mette gli occhi sulla casa
di una femmina che gli sembra faccia per lui, e si
costruisce una villetta accanto a quella.
_______________, forse trovandosi in una disposizione
d'animo particolarmente romantica, fabbrica una specie di
passaggio segreto che collega la sua abitazione con la
dimora della sua bella. ________________ demolisce
parte di questo edificio in corrispondenza del passaggio,
________________ le bolle d'aria si frammischiano, e
_____________ corteggia la femmina e si accoppia con
lei, e i due vivono insieme _______________ le uova da
lei deposte si schiudono, e ________________ i piccoli,
ciascuno munito della propria bolla d'aria proveniente
dalla casa paterna, salgono in superficie,
________________________ iniziano una vita
indipendente.

9. Il brano seguente viene presentato in un


blocco unico, senza capoversi. Leggilo
attentamente e segna dove, a tuo giudizio,
iniziano i capoversi (sono in tutto sei):
La catena alimentare
La parte più importante del meccanismo è la catena
alimentare che è un rapporto che lega tra essi i vari
abitatori e componenti dello stagno. Cominciamo dal
primo e più importante anello di questa catena, i
produttori. I produttori, gli unici che lavorino seriamente
nello stagno, sono i vegetali. Le piante verdi, le alghe che,
utilizzando solo la luce del sole, l'acqua, l'aria e le
sostanze chimiche presenti nel suolo del fondo e
nell'acqua, riescono a produrre materia organica vivente,
che potrà essere utilizzata da tutti gli altri esseri viventi,
essenzialmente animali. Cioè foglie, fusti, radici, dalle
canne più grandi alle alghe microscopiche che tingono di
verde, in qualche periodo dell'anno, l'acqua dello stagno.
E tutti gli altri inquilini della “casa-stagno" vivono alle
spalle dei produttori. Sono tanti gli "scrocconi" che
approfittano dell'attività dei vegetali, e vengono chiamati,
in blocco, consumatori. Ce ne sono di vario tipo, a
seconda di come si comportino nei con fronti dei loro
vicini di casa. I consumatori del primo ordine sono quelli
che si rivolgono direttamente alla fonte, senza passare per
intermediari. Sono gli erbivori, che si nutrono di vegetali
che, nello stagno, sono rappresentati dai numerosissimi
piccoli crostacei e molluschi, viventi spese delle alghe e
delle piante acquatiche. I consumatori del secondo ordine,
carnivori o predatori, sono già molti di meno. Ed è logico,
visto che si alimentano di quelli del primo ordine. Se
I testi pragmatici
1. LE TIPOLOGIE TESTUALI
È ovvio che, pur presentando le stesse caratteristiche di fondo, i testi non sono tutti uguali: il modo in cui si combinano al
loro interno i diversi elementi linguistici varia a seconda delle intenzioni che di volta in volta l'emittente si propone:
descrivere luoghi, situazioni, personaggi;narrare eventi, spiegare idee, dare istruzioni, dimostrare una tesi. Sulla base di
questa differenziazione possiamo raggruppare tutti i testi, letterari e non letterari, in otto tipologie:
 I TESTI ESPRESSIVI esprimono stati d’animo, passioni o sentimenti personali dell’autore. Sono testi espressivi i diari,
le confessioni, le lettere personali, le autobiografie, ecc.
 I TESTI REGOLATIVI sono quelli che danno ordini, istruzioni, incitano a fare qualcosa. Vi prevalgono pertanto le
formule conative, gli imperativi, i congiuntivi esortativi. Sono testi regolativi le ricette, le leggi, le circolari, le
avvertenze, molti volantini e manifesti, i componimenti letterari patriottici e civili ecc.
 I TESTI DESCRITTIVI danno una visione d'insieme o dettagliata di persone, situazioni,ambienti, stati d'animo, che
vengono delineati nei tratti che li caratterizzano in un determinato momento della loro storia o esistenza. Diciamo
pertanto che i testi descrittivi presentano la realtà con visione sincronica (visione di elementi che coesistono nello stesso
tempo), privilegiando le componenti spaziali rispetto a quelle temporali. Sono testi descrittivi i bollettini meteorologici,
le guide turistiche, i cataloghi delle mostre e dei musei, le descrizioni letterarie di luoghi e personaggi ecc.
 I TESTI NARRATIVI presentano lo sviluppo della realtà attraverso il tempo, cioè in visione diacronica. Raccontano
una storia, un avvenimento, una serie di eventi, cogliendone le connessioni temporali ed i rapporti di causa ed effetto.
Testi narrativi sono gli articoli di cronaca, le novelle, gli aneddoti, i verbali, le fiabe, i romanzi ecc.
 I TESTI ESPOSITIVI presentano idee e argomenti, li spiegano, ne mostrano l'organizzazione. Sono testi espositivi i
libri scolastici, le enciclopedie, le opere di divulgazione scientifica, i trattati letterari, ma anche i riassunti, le relazioni, i
verbali, le cronache, ecc.
 I TESTI INTERPRETATIVI guidano alla comprensione di una situazione o di un altro testo in due fasi: 1) spiegando i
fatti illustrandone le cause, gli effetti, le relazioni e i significati; 2) esprimendo l’opinione dell’autore in merito a
qualcuno o a qualcosa. Sono testi interpretativi i commenti critici, le recensioni di libri o spettacoli, le analisi di opere
letterarie, artistiche o musicali, ecc.
 I TESTI ARGOMENTATIVI sono quelli in cui l'autore, a partire dalla presentazione di un dato problema e dalla sua
analisi, avanza un'ipotesi o sostiene una tesi, mettendo in campo tutti gli elementi utili alla sua argomentazione, di-
scutendo e, se necessario, criticando e confutando ipotesi contrarie alla sua. Sono testi argomentativi gli articoli di fondo
dei quotidiani, gli scritti d'opinione, le arringhe degli avvocati, i discorsi politici o propagandistici, i sermoni, i saggi su
determinati argomenti, ecc.
 I TESTI PERSUASIVI suggeriscono o cercano di imporre un certo comportamento. Qualunque testo può essere usato a
scopo persuasivo. La pubblicità è l’esempio più significativo di testo persuasivo.

Come è facile intuire un testo non è necessariamente riconducibile a un'unica tipologia testuale; di solito queste coesistono
nell'ambito dello stesso scritto. L'esposizione spesso si intreccia con l'argomentazione, la descrizione si affianca alla
narrazione, parti narrative si possono trovare anche all'interno di un testo argomentativo e così via. Osserviamo il brano che
segue tratto dal racconto di Cesare Pavese, Tra donne sole1

Poi la porta si spalancò, e piano, con molti riguardi, due camici bianchi portarono fuori una barella. Tutti tacquero e
fecero largo. Sulla barella era distesa una ragazza - viso gonfio e capelli in disordine - vestita da sera di tulle celeste,
senza scarpe. Benché avesse le palpebre e le labbra morte, s'indovinava una smorfia ch'era stata spiritosa. Guardai
d'istinto sotto la barella, se gocciava sangue.

Come si può notare, all'interno di un brano prevalentemente narrativo sono inserite delle brevi descrizioni. Anche il passo di
Platone che riporta il mito di Theuth racchiude diverse tipologie testuali: la prima sezione, che racconta di Theuth e del suo
incontro con Thamus, è narrativa; la seconda, che contiene le argomentazioni dei due personaggi a favore e contro la scrittura,
è argomentativa.
Si fa rientrare un testo nell'ambito di una determinata tipologia tenendo conto dei caratteri in esso prevalenti e dello scopo
dell'autore. È evidente, per esempio, che una novella sarà classificata come testo narrativo anche se ampio spazio è occupato
da parti argomentative (come spesso accade nelle novelle di Pirandello) poiché è intenzione dell'emittente raccontare dei fatti
presentandoli in visione diacronica e collegandoli tra loro mediante rapporti di causa ed effetto.

1
C. PAVESE, La bella estate, Einaudi, Torino, 1966.
2. LA PRODUZIONE SCRITTA PER L’ESAME DI STATO

La conoscenza delle diverse tipologie testuali è importante anche ai fini di un corretto svolgimento dei temi assegnati come
prima prova all’Esame di Stato, che costituisce la tappa finale del percorso formativo di uno studente delle scuole superiori.
Infatti le tipologie testuali previste per questa prova sono diverse:

1) Tipologia A Analisi del testo Testo interpretativo

2) Tipologia B
Redazione di un saggio breve Testo espositivo/interpretativo/argomentativo
- ambito 1
- ambito 2
- ambito 3
- ambito 4 Redazione di un articolo di giornale Testo espositivo/interpretativo/argomentativo

3) Tipologia C Tema di argomento storico Testo espositivo

4) Tipologia D Tema di ordine generale Testo argomentativo


I testi letterari
1. LA FUNZIONE POETICA
Abbiamo già visto che in un testo letterario la funzione dominante sarà quella poetica, anche se in esso potranno essere
presenti altre funzioni, in particolare la referenziale, l'emotiva, la conativa.
Ma quali sono le caratteristiche della funzione poetica? In un messaggio in cui è predominante questa funzione il significato è
affidato non tanto all'argomento trattato quanto al modo in cui il messaggio è costruito. Perciò le parole sono importanti non
solo e non tanto per i contenuti, ma per il modo in cui vengono organizzate e per le informazioni in più che trasmettono con il
loro suono. Nei messaggi di questo tipo l’emittente:
 sfrutta le componenti ritmiche e musicali della lingua;
 adopera il codice violando le regole della comunicazione quotidiana al fine di ottenere una maggiore intensità
espressiva e di arricchire il messaggio di più profondi significati o, come si dice con termine tecnico, di altre
connotazioni.
Entriamo ora nel dettaglio esaminando alcuni testi.
1) Un testo letterario in prosa. Osserviamo il testo che segue, nel quale la funzione dominante è quella poetica che si
intreccia con quella emotiva.

Il mio paese: chi se ne ricordava più, o me n'era rimasto uno schiocco di tende strepitose come vele, e asini in amore e in
una figura di quadriglia una ragazza bruna con una rosa. Fu invece un luogo senza remissione, a cominciare dal plotone
d'alberi rigidi sul viale della stazione, simili a fucilieri in attesa di un passeggero bendato, fIno agli ossi di case sullo
strapiombo marino dove batteva la tramontana2.

Nel brano, che è tratto da un romanzo dello scrittore Gesualdo Bufalino e come si vede è scritto in prosa, l'autore esprime il
contrasto tra il passato e il presente, tra il paese della sua giovinezza, del quale gli sono rimasti nel ricordo frammenti di
immagini gioiose, e quello che egli ritrova ritornandovi dopo amare e dolorose esperienze di vita. Per rendere in modo
efficace e completo le sue sensazioni lo scrittore ha adoperato ampiamente il linguaggio figurato, si è servito cioè di
similitudini (uno schiocco di tende strepitose come vele; a cominciare dal plotone d'alberi rigidi ... simili a fucilieri in attesa)
e metafore (schiocco di tende, plotone d'alberi, ossi di case) e ha anche sfruttato le componenti sonore della lingua (schiocco,
strep-itose). Il paragone tra le tende gonfiate dal vento e le vele tese sul mare comunica sensazioni di gioia e di vitalità, fa
pensare a orizzonti vasti e sconfinati, al desiderio di andare lontano e di immergersi nell'azzurro del cielo e del mare, che è
proprio della giovinezza. Il senso di morte e di abbandono è in vece espresso dall'immagine degli alberi rigidi e in fila come
un plotone di esecuzione e da quella delle case bianche, polverose, screpolate, che fanno pensare a degli scheletri. Ogni
espressione dunque si arricchisce di significati in più, rinvia a qualcos'altro, comunica, oltre a un'immagine, anche una
sensazione, uno stato d'animo.
2) Un testo letterario in versi. Osserviamo ora una lirica del poeta Giuseppe Ungaretti:

Sono una creatura

Come questa pietra


del San Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente disanimata

Come questa pietra


è il mio pianto
che non si vede

La morte
si sconta
vivendo3

In questa lirica, il poeta per esprimere il dolore provocato nel suo animo dall'orrore della guerra adopera una similitudine
inconsueta: si paragona infatti, lui creatura animata e sensibile, a una pietra e riesce in questo modo a farei comprendere che
il suo cuore è talmente impietrito da non riuscire più a sciogliere il dolore nella dolcezza liberatrice del pianto. Sfrutta inoltre

2
G. BUFALINO, Diceria dell’untore, Sellerio, Palermo, 1981
3
G. UNGARETTI, Vita d’un uomo, Mondatori, Milano, 1972
le componenti sonore e ritmiche della lingua: le consonanti aspre e doppie (p, tr,fr, dd, tt) trasmettono sensazioni di durezza e
di assenza di vita, la ripetizione all'inizio di cinque versi consecutivi della parola così (questa figura retorica si chiama
anafora) crea un effetto di doloroso martellamento. Servendosi delle tecniche proprie della funzione poetica l'autore dunque è
riuscito a far scaturire da un linguaggio apparentemente povero una pluralità di significati: l’orrore della guerra, il dolore
individuale, il contrasto tra la vita e la morte.
3) Un testo non letterario. Ma la funzione poetica non è appannaggio esclusivo delle opere appartenenti alla sfera dell'arte;
essa è adoperata anche in testi che si propongono scopi diversi da quelli artistici. Ne è un esempio la pubblicità che, come
dicevamo sopra, sfrutta ampiamente questo modo particolare di adoperare la lingua. Analizziamo, per rendercene conto, il
seguente messaggio pubblicitario:

Il cuore della notte batte al ritmo di Ballantine's

Dinamico e sorprendente. Sensuale e avvolgente.


È il gusto intenso di Ballantine's. Morbido come una
carezza di seta. L'unico whisky che scalda il cuore
della notte. E lo riempie di una nuova magica vitalità.
Ballantine's. Seta scozzese.

Per reclamizzare una marca di whisky l'autore del messaggio si è servito di un linguaggio chiaramente poetico: ha utilizzato
delle metafore (Il cuore della notte batte al ritmo di Ballantine's; carezza di seta; L'unico whisky che scalda il cuore della
notte); una similitudine (Morbido come una carezza di seta), un'allitterazione (Ballantine's. Seta scozzese) e ha usato
aggettivi che solitamente si applicano a un essere umano (dinamico, sorprendente, sensuale) per definire il gusto del liquore.
Lo scopo è commerciale, ma le tecniche adoperate farebbero invidia a un vero poeta.
Quale allora la differenza fra i due testi letterari, di Bufalino e di Ungaretti, e il messaggio pubblicitario? Se sia negli uni che
nell'altro è prevalente la funzione poetica, che cosa distingue l'arte dalla pubblicità? La questione non è di poco conto e
richiederebbe un discorso complesso e approfondito. Per semplificarla al massimo, diremo che in un testo letterario le
tecniche della funzione poetica sono usate per rendere il linguaggio ricco di significati e piegarlo a esprimere un messaggio
profondo e universale; nella pubblicità invece esse vengono sfruttate esclusivamente per colpire l'attenzione del destinatario
ma non comunicano alcun significato in più, non aggiungono nulla al senso letterale del discorso. Insomma nel messaggio
pubblicitario quando l'emittente dice che il whisky scalda il cuore della notte, non fa altro che adoperare un'espressione più
ricercata per esprimere la sua idea che un bicchiere di whisky possa rendere più calda e piacevole una serata. Dietro quelle
parole e quell’immagine non c'è nessun altro messaggio.

2. TESTI LETTERARI E TESTI NON LETTERARI


Le distinzioni relative ai diversi tipi di testo che abbiamo delineato nel paragrafo precedente riguardano sia il settore dei testi
letterari sia quello dei testi non letterari. È giunto adesso il momento di riflettere sulle loro differenze. È ovvio che qualunque
lettore con un minimo di competenza, posto di fronte a un testo, sia in grado di stabilire se si tratta di un articolo di cronaca o
di un racconto, di una ricetta di cucina o di una lirica, cioè se quello che ha dinanzi agli occhi è un testo letterario o no. Per
compiere questa distinzione non si baserà sicuramente sul contenuto: non esistono infatti argomenti adatti a essere trattati in
termini letterari e argomenti esclusi dal campo della letteratura. Basti pensare al poeta triestino Umberto Saba che in alcune
sue poesie ha cantato partite di
calcio e calciatori, argomenti ai quali sono solitamente dedicati gli articoli di cronaca sportiva. Ancora possiamo ritrovare la
descrizione di una città o di un paesaggio sia in un romanzo sia in una guida turistica, ma, anche se l'argomento è uguale,
diverse saranno le modalità di composizione, gli scopi che gli autori si sono prefissi, gli esiti raggiunti. Un esempio ci aiuterà
a capire meglio. I due brani che seguono sono rispettivamente l'avvio dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni, il più
importante romanzo italiano dell'Ottocento, che si apre con la descrizione del ramo sud-orientale del lago di Corno, e un
passo di una guida turistica del Touring Club Italiano che descrive i medesimi luoghi.

Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a
seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume,
tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda
ancor più sensibile all'occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda ricomincia, per ri-
pigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in
nuovi seni.

Magnifico bacino prealpino, totalmente lombardo [...]. È, chiamato anche Lario. Le sue acque sono all'altitudine di 199
m; la superficie, è di 146 krn2, la lunghezza di circa 50 km, la larghezza massima di 4,4 km, la profondità di 410 m.
Occupa il fondo di una valle scavata dall'antico ghiacciaio dell'Adda e si divide in tre rami: di Colico a nord, di Corno a
sud-ovest, di Lecco a sud-est (di quest'ultimo è il paesaggio evocato dal Manzoni in una pagina dei Promessi sposi).
Immissario principale è l'Adda, che apporta da nord le acque della Valtellina ed esce all'estremità meridionale del ramo
di Lecco.
I due testi, pur trattando lo stesso argomento, sono profondamente diversi per i seguenti aspetti:
1. Scopo: il romanzo è stato composto per scopi estetici (l'autore, cioè, scrivendo si proponeva di creare un'opera d'arte,
qualcosa di bello, che non avesse altro fine se non quello di essere un'opera artisticamente valida); la descrizione contenuta
nella guida turistica è stata scritta, invece, per uno scopo pratico (informare l'eventuale viaggiatore sulle caratteristiche
geografiche del luogo), contiene pertanto notizie sull'altitudine, la profondità, l'ampiezza del lago, sulle sue origini, sul fiume
che lo forma e così via;
2. Caratteristiche formali: totalmente diverso è il modo in cui è stato utilizzato e manipolato il linguaggio. Nel testo non
letterario, poiché, come si è detto, lo scopo è quello di informare, è stato adoperato un linguaggio neutro, chiaro, preciso,
conciso, quasi del tutto privo di accenti emotivi e quindi di opinioni e giudizi personali. Le parole, oltre a essere comuni e
facilmente comprensibili, hanno un significato univoco che non può essere suscettibile di molteplici interpretazioni. La
funzione dominante dunque è quella referenziale. Nel passo manzoniano, invece, non possiamo fare a meno di notare la cura
minuziosa con la quale l'autore ha scelto e disposto le parole in modo da conferire alla sua prosa un ritmo lento, pacato,
scandito dalla disposizione a coppie degli elementi descrittivi: tutto a seni e a golfi; a seconda dello sporgere e del rientrare
di quelli; a ristringersi e a prender corso e figura di fiume; tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte;
distendersi e rallentarsi; in nuovi golfi
e in nuovi seni. È evidente che qui la funzione predominante è quella poetica. Osserva inoltre lo scrittore e saggista Umberto
Eco' che la tecnica adoperata da Manzoni nella descrizione è di tipo cinematografico: egli infatti descrive il paesaggio come
se lo riprendesse da un aereo che si abbassa lentamente procedendo da nord verso sud. Prima vediamo il ramo sud-orientale
del lago di Corno nella sua complessità, quindi lo sguardo si appunta sulle due catene di monti e sulla linea sinuosa delle
coste, poi scende lentamente verso il ponte e le due rive che sembrano congiungersi nel punto in cui il lago si restringe
trasformandosi in fiume, prima di allargarsi nuovamente. Questo taglio descrittivo, a sua volta, non è casuale né ha uno scopo
puramente ornamentale, bensì vuol dire qualcos'altro: più precisamente allude alla concezione cristiana e provvidenziale che
Manzoni ha della vita. Lo scrittore lombardo è fermamente convinto che un piano divino regoli le cose del mondo; è per
questo che, nel momento in cui dà avvio alla narrazione, privilegia la visione dall'alto. Il paesaggio viene visto con gli occhi
di Dio che lo ha creato prima che con quelli degli uomini che lo abitano. Da qui la scelta di un periodare ampio e complesso,
che offre al lettore, come in una carrellata cinematografica, una visione vasta e totalizzante del paesaggio. In un testo
letterario dunque non solo vengono utilizzate le componenti ritmiche e musicali della lingua e tutti gli artifici espressivi che si
allontanano dalla comunicazione ordinaria e naturale, ma le parole si caricano di molteplici sensi, tendono a dire «qualcosa di
più» rispetto alloro significato di base, sono cioè, per usare un termine tecnico, polisemiche (che hanno più significati), e ciò
grazie al suono e a una sapiente disposizione sulla pagina;
3. Tipo di messaggio: la diversa organizzazione formale implica un'altra fondamentale differenza fra il testo letterario e
quello non letterario. Il messaggio trasmesso da un testo non letterario non trattiene su di sé l'attenzione del destinatario, ma
la proietta immediatamente sulla cosa di cui si parla. Leggendo la descrizione del lago di Corno fornita dalla guida turistica,
non ci soffermeremo certamente sulla scelta e sulla disposizione delle parole, ma piuttosto sulle notizie che il testo ci dà. Il
messaggio è dunque transitivo, è un mezzo che serve esclusivamente a trasmettere un'informazione. Il messaggio letterario, al
contrario, trattiene l'attenzione del destinatario su di sé, sul modo in cui è composto, stimola le capacità interpretative del
lettore. In termini tecnici esso viene detto. In termini tecnici esso viene detto autoriflessivo.
4. Mondo rappresentato: se riflettiamo sul contenuto del romanzo manzoniano, ci rendiamo conto che, anche se la vicenda è
ambientata in un paesaggio reale e in un'epoca storica accuratamente ricostruita, i fatti sono inventati. il testo letterario,
infatti, è «finzione» scaturita dalla fantasia, dalla sensibilità dell'autore. Ma questa «funzione» non è del tutto sganciata dalla
realtà, al contrario ci permette di giungere a una visione più profonda e completa di noi stessi e del mondo in cui viviamo e di
metterne a nudo quegli aspetti che a un'analisi superficiale possono sfuggire. I promessi sposi, ad esempio, attraverso una
vicenda inventata, fanno riflettere il lettore sul conflitto tra il Bene e il Male, tra gli umili che sono sempre perseguitati e
oppressi e i potenti, sull'azione della Provvidenza che ripara i torti e dà conforto a chi soffre. Il testo non letterario, viceversa,
rappresenta il mondo reale e riferisce fatti realmente accaduti;
5. Modalità di lettura: mentre per comprendere un testo non letterario è sufficiente fermarsi al piano denotativo, cioè
intendere il significato di base delle parole, quando ci si trova di fronte a un testo letterario questa modalità di lettura, anche
se costituisce l'indispensabile punto di partenza per la comprensione del messaggio, si rivela inadeguata. In un testo letterario,
come abbiamo osservato sopra, le parole, i suoni, le immagini si caricano di significati in più, esso quindi richiede un'analisi
più attenta che giunga al piano connotativo, cioè a quel di più di senso che costituisce il vero messaggio del testo letterario:
Volendo schematizzare le differenze fra il testo letterario e quello non letterario, avremo:

TESTO NON LETTERARIO TESTO LETTERARIO


Scopo: pratico Scopo: estetico
Linguaggio: univoco Linguaggio: polisemico
Funzione: referenziale, emotiva, conativa ecc. Funzione: poetica
Messaggio: transitivo Messaggio: autoriflessivo
Mondo rappresentato: reale Mondo rappresentato: fantastico
Lettura: piano denotativo Lettura: piano connotativo
3. I GENERI LETTERARI
Abbiamo imparato a distinguere i testi in base alla diversa tipologia e alla loro appartenenza o meno all'universo della
letteratura. Se però vogliamo classificare con maggior precisione un testo letterario, dobbiamo ricorrere al concetto di
genere letterario. Un genere letterario è un raggruppamento di opere omogenee, perché accomunate da una serie di
caratteristiche riguardanti le scelte tematiche e stilistiche e le regole di costruzione.
Per definire un genere letterario non sono significativi né i temi presi in sé e per sé, che possono essere presenti anche
in opere appartenenti a generi diversi, né l'uso di particolari tecniche espressive isolatamente considerate. Quel che lo
caratterizza è il rapporto che si instaura tra l'organizzazione tematica e il piano formale.
Per esempio, l'Iliade, l'Odissea, l'Eneide, la Chanson de Roland sono tutte opere appartenenti al genere poema epico. Quel che ci
consente di definirle come tali è il fatto che in esse ricorre una serie di elementi comuni che ogni autore ha poi trattato e
sviluppato in modo personale, e precisamente:
- argomento guerresco;
- personaggi eroici;
- situazioni ricorrenti: duelli, battaglie, discese agli Inferi, intervento di forze ultraterrene ecc.;
- appartenenza alla tipologia dei testi narrativi;
- uso del verso;
- linguaggio alto e solenne;
- uso della tecnica «formulare» (ricorso, cioè, a «formule» più o meno cristallizzate).
L'intreccio di questi elementi consente di fissare il modello di quel particolare genere letterario che costituisce il punto di
riferimento per tutti coloro che vogliono comporre un'opera dello stesso tipo. Naturalmente queste caratteristiche non
vengono fissate teoricamente, ma scaturiscono da un processo di imitazione: una volta che un'opera ha conseguito un grande
successo si tende a comporre altri testi simili al modello, mettendo insieme certi contenuti con certe forme.
Tre elementi concorrono, pertanto, a definire il genere letterario:
a. un preciso rapporto fra temi e forme espressive, che sia comune a una serie di opere;
b. la codificazione delle relazioni, che permette di individuare le caratteristiche costanti e di fissare il modello;
c. la conoscenza, comune sia all'emittente sia ai destinatari, dei caratteri del genere letterario.
In tal modo il lettore, posto di fronte a un testo che si classifica come appartenente a un certo genere letterario, sa già,
almeno nelle linee generali, che cosa troverà nel testo e, proprio in base a tale conoscenza, potrà valutarne l'originalità.
Le caratteristiche del genere letterario, però, non vanno considerate come uno schema rigido e immutabile, che
condiziona l'emittente, ma piuttosto come un programma costruito su leggi molto generali, nell'ambito del quale egli
può operare con una certa libertà, adeguandosi a esse fedelmente, o mutandole in modo originale con l'introduzione di
elementi nuovi che, una volta codificati, trasformano, a loro volta, le leggi del genere, il quale tende a modificarsi nel
tempo.
La prima classificazione dei generi letterari risale al filosofo greco Aristotele, vissuto, nel IV secolo a.C. , il quale ne
distingueva solo due: il genere narrativo, comprendente il poema epico, e il genere drammatico, comprendente tragedia
e commedia. La teoria dei generi letterari dopo Aristotele, ha subito, nel corso dei secoli, parecchie trasformazioni,
arricchendosi di classificazioni sempre più minuziose e rigorose compiute non dai poeti, ma dai teorici della poesia:
retori, critici letterari ecc. I grandi scrittori però hanno spesso violato le regole dei generi letterari o le hanno modificate
dall'interno, creando di volta in volta nuovi modelli. Nell'Ottocento, con il sorgere del Romanticismo, il concetto stesso
di genere letterario fu messo in discussione e si affermò il principio dell'assoluta libertà dell'artista che non doveva
essere soggetto ad alcuna regola esterna. Queste idee, che negavano ogni valore e importanza ai generi letterari, furono
fatte proprie e rielaborate in modo personale dal maggior critico letterario italiano del Novecento, Benedetto Croce, e
rimasero, pertanto, alla base dell’indirizzo critico (l’estetica di matrice idealistica) dominante nella cultura italiana fino
agli anni Sessanta del Novecento.
Oggi la codificazione in generi non ha più un rigoroso valore normativo, non condiziona più con le sue leggi le scelte
stilistiche degli scrittori, che anzi mescolano talora diversi generi e addirittura fondono insieme prosa e versi, lingua
letteraria e lingua quotidiana per raggiungere il massimo grado di espressività e di penetrazione del reale.
La conoscenza dei generi letterari è invece indispensabile per il lettore, perché permette di classificare in modo
adeguato i testi, di riconoscerne gli elementi costitutivi e dì valutarne le componenti innovative. Per classificare
un'opera letteraria bisogna dunque far riferimento al genere letterario a cui essa appartiene. Questo perché un
testo non vive isolato nella letteratura, non è frutto esclusivamente dell'ispirazione geniale dell'autore, ma è legato da
una fitta rete di relazioni ad altre opere appartenenti allo stesso genere (si parla di intertestualità). Tale rapporto lo
rende riconoscibile e al tempo stesso consente di coglierne l'originalità.
Chi ha familiarità con il mondo della letteratura sa immediatamente inquadrare un'opera nel genere a cui appartiene.
Questa operazione non è però altrettanto semplice e ovvia per uno studente: non sono pochi gli studenti che dopo aver
letto un testo non sanno se si tratta di una commedia o di una tragedia, di un poema o di un romanzo.
Il campo dei generi letterari è indubbiamente vasto e complesso. Noi qui ci limiteremo a delineare i quattro
raggruppamenti fondamentali, ciascuno dei quali al suo interno si distingue in generi contrassegnati da precise
convenzioni contenutistiche e formali.
1. LA SAGGISTICA o letteratura tematica: trattato
ne fanno parte tutte quelle opere, in versi o in saggio
prosa, nelle quali l'autore affronta
editoriale
problematiche legate a temi morali, sociali o
politici, stabilendo un rapporto diretto con i
1.Testi saggistici in prosa elzeviro
destinatari, identificabili con persone o gruppi orazione
ben definiti, allo scopo di persuadere, criticare, arringa
educare, fornire insegnamenti o suggerimenti. sermone
All'interno della letteratura tematica si possono
distinguere i generi esposti nello schema a poemetto didascalico
fianco. 2.Testi saggistici in versi poema allegorico-didattico
satira

2 LA NARRATIVA: comprende tutti i testi in versi o in prosa che presentano le seguenti caratteristiche:
 una voce narrante che racconta i fatti;
 una storia costituita da azioni legate fra loro da rapporti temporali e di causa ed effetto;
 dei personaggi che agiscono all'interno della vicenda narrata.
La storia raccontata prende il nome di fabula, termine latino che significa «narrazione», «racconto», con il quale si indica appunto
una vicenda sostenuta da relazioni temporali e causali.I testi narrativi che contengono una storia prendono il nome di testi con
fabula. Sono testi narrativi con fabula poemi, romanzi, fiabe, racconti.
Se invece le diverse unità tematiche non sono legate da connessioni di causa ed effetto e sono disposte in sincronia, cioè sullo stesso
piano cronologico, ci troviamo di fronte a testi senza fabula. Sono testi narrativi senza fabula diari, lettere, descrizioni di viaggi ecc.
All'interno della narrativa si distinguono i seguenti generi:

poema epico
poema epico-cavalleresco
poema
1.Testi narrativi in versi poema eroicomico

novella in versi
favola
fiaba
la tradizione orale mito
leggenda

novella d'ambiente
novella del terrore
novella comico-satirica
novella psicologica
novella o racconto
novella fantastica
racconto di fantascienza
racconto poliziesco
2.Testi narrativi in prosa
romanzo d'avventura
romanzo storico
romanzo d'ambiente
romanzo sociale
romanzo borghese
romanzo romanzo filosofico
romanzo d'appendice
romanzo psicologico
romanzo autobiografico
romanzo fantastico
romanzo epistolare

3. IL TEATRO (o genere drammatico) comprende tutte quelle opere in cui la storia con fabula non è raccontata, ma viene
rappresentata dai personaggi che agiscono direttamente sulla scena teatrale, imitando la realtà. La parola dramma deriva infatti dal
verbo greco drào con cui nel dialetto dorico (e dorica sembra essere appunto l'origine delle prime forme teatrali) si esprimeva il
concetto di «fare», «agire».Gli elementi costitutivi delle opere drammatiche sono dunque:
 una storia o fabula; tragedia
 dei personaggi; commedia
 una scena teatrale in cui i personaggi agiscono. lauda drammatica
Un testo drammatico, in quanto destinato alla 1.Testi teatrali fondati sulla parola farsa
rappresentazione, si realizza a un duplice livello: da una (o teatro di prosa) dramma
parte è un testo letterario in sé compiuto e tale da poter dramma borghese
essere inteso e gustato mediante la lettura, dall'altra trova teatro politico
piena e completa realizzazione nello spettacolo. Se teatro dell'assurdo
qualunque altro testo letterario, un romanzo, una lirica, pur
rivelando a ogni nuova interpretazione sfaccettature
diverse, una volta prodotto è immutabile nella sua forma, 2. Testi teatrali fondati sul gesto > mimo
un'opera teatrale vive in modo unico, effimero e irripetibile
a ogni nuova messa in scena.
Nell'ambito della letteratura drammatica si distinguono i 3. Testi teatrali fondati su parola e
generi indicati nello schema a fianco. > melodramma
musica

4. LA LIRICA: comprende opere prevalentemente in versi, ma anche in prosa, che presentano le seguenti caratteristiche:
 esprimono il mondo interiore, soggettivo:dell'autore che interpreta in chiave personale e individuale anche i dati del mondo
esterno, sia esso umano o naturale;
 utilizzano al massimo grado gli artifici propri della funzione poetica: l'autore cioè sfrutta le componenti musicali e ritmiche
della lingua; tende ad adoperare il codice linguistico violando le regole della comunicazione quotidiana, al fine di ottenere una
maggiore intensità espressiva e una più stretta. correlazione tra significante e significato; si serve di figure retoriche per creare,
attraverso accostamenti inediti e forzature semantiche, immagini lirica propriamente detta
nuove e suggestive. lirica amorosa
Il componimento lirico nasce pertanto dalla fusione di due elementi: la
lirica elegiaca
particolare sensibilità del poeta e la sua competenza tecnica, ovvero la
capacità di manipolare le risorse della lingua per esprimere in modo Testi lirici lirica religiosa
personale e originale le proprie esperienze ed emozioni. A differenza lirica civile o patriottica
della narrativa, che è prevalentemente orientata verso il mondo esterno e lirica giocosa o burlesca
ci dà una rappresentazione oggettiva del reale, nella lirica al centro del
componimento è il poeta che filtra il mondo attraverso la sua ottica e la sua sensibilità.
Nell'ambito della letteratura lirica si distinguono i generi indicati nello schema a fianco.

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