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Ernesto Bertarelli (Roma, 22 settembre 1965) è un imprenditore italiano

naturalizzato svizzero.

Secondo Forbes il suo patrimonio personale è nel dicembre 2020 di 8,5 miliardi di
dollari, cosa che lo rende l'uomo più ricco con passaporto svizzero ed è al numero
169 della classifica degli uomini più ricchi del mondo.[1] Secondo l'edizione 2017
del Sunday Times Rich List la ricchezza della famiglia è stimata in 11,5 miliardi
di sterline.[2]

È stato amministratore delegato della società svizzera Serono. Ad oggi è presidente


di Bertarelli Biotech S.A., Kedge Capital Partners Ltd., Alinghi Holdings Ltd. e
del Team Alinghi S.A. Co-presidente della Fondazione Bertarelli, è stato dal 2002
al 2009 nel consiglio d'amministrazione del colosso bancario svizzero UBS. Membro
della Harvard Medical School Board, ha ricevuto la nomina di Cavaliere di gran
croce dal presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi nel 2003 e la
Légion d'honneur dal presidente della Repubblica francese Jacques Chirac.

iografia
Serono
Figlio di Maria Iris e Fabio Bertarelli, uno dei primi sostenitori dell'ingegneria
genetica, è fratello di Donata, Fabio e Maria Bertarelli. Si trasferisce in
Svizzera dove suo padre sta per spostare a Ginevra la sede della Serono, l'azienda
creata a Roma nel 1906 dal medico e scienziato Cesare Serono e diventata di
proprietà del braccio destro del fondatore, Pietro Bertarelli, entrato in azienda
come contabile nel 1935. La Serono diventa a tutti gli effetti una società
svizzera. Nel 1965 a Pietro succede il figlio Fabio con l'azienda, specializzata in
farmaci per la fertilità femminile, che raggiunge una notorietà mondiale quando nel
1978 uno di questi farmaci, il Pergonal, ha un ruolo nel concepimento di Louise
Browne, la prima figlia in provetta al mondo, nata in Inghilterra.[3]

Nel 1985 Ernesto inizia in Serono ma continua anche gli studi: consegue il titolo
di Bachelor of Science alla Babson College di Boston nel 1989 e il MBA all'Harvard
Business School nel 1993. Nello stesso anno viene indicato come erede della Serono,
di cui diviene nel 1996, a 31 anni, CEO (carica che ricoprirà sino al 2006), a
causa anche dell'aggravarsi della salute del padre Fabio. Nei dieci anni di
gestione di Ernesto, la società si quota a Wall Street (nel 2000), apre filiali e
stabilimenti in America e in Asia, si indirizza nel settore delle biotecnologie
diventando terza al mondo dopo le statunitensi Amgen e Genentech grazie agli
investimenti nella ricerca sul DNA ricombinante.[3] In più, scontrandosi
direttamente con il colosso Biogen, commercializza negli U.S.A. il farmaco Rebif
facendo eseguire test comparativi con il medicinale del rivale (Avonex), tutti e
due prodotti capaci di combattere la sclerosi a placche. Dai test, il prodotto
della ditta di Bertarelli risulta più efficace e la Food and Drug Administration
americana revoca la licenza di esclusività alla Biogen. Grazie a questa mossa,
Serono consolida il suo ruolo di protagonista nel settore dei farmaci. In dieci
anni i ricavi passano dagli 809 milioni del 1996 ai 2,8 miliardi del 2006.

Nel 2006 la Serono viene ceduta alla tedesca Merck KGaA per 10,6 miliardi di euro,
chiudendo l'oltre cinquantenaria era Bertarelli nella società. È stato lo stesso
Ernesto ad annunciare nel novembre 2005 di voler vendere l'azienda di famiglia,
poco dopo che la Serono, accusata dal Dipartimento di Giustizia Usa del reato di
frode in merito alla vendita del farmaco Serostim, utilizzato per combattere la
perdita di peso nei malati di Aids, si era dichiarata colpevole pagando una multa
di 704 milioni di dollari.

Campus Biotech
La società tedesca aggiunge il nome Serono al marchio Merck e mantiene la sede e i
laboratori di ricerca a Ginevra fino a quando, nel 2012, decide di chiudere tutte
le attività svizzere e di trasferirle a Darmstadt. Allora nel maggio 2013 Ernesto
Bertarelli ricompra, insieme ad un consorzio composto da Hansjorg Wiss, l'Ecole
Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) e l'Università di Ginevra, la sede che
era stata della Serono trasformandola in un campus, il Campus Biotech, per startup
biotech e per la ricerca universitaria.[4]

Waypoint Capital Group


Nel 2008 Bertarelli crea l'Ares Life Sciences, un fondo di private equity da 500
milioni di euro in gestione che si concentra su cinque settori specifici:
farmaceutica, biotecnologie, diagnostica, tecnologia medica e servizi sanitari.
Acquista la società ungherese Euromedic specializzata nella diagnostica medica e
nella dialisi, la svizzera Santhera Farmaceuticals, l'americana Broncus
Technologies e l'italiana Esaote, uno dei principali produttori mondiali di sistemi
diagnostici medicali che sarà poi ceduta all'inizio del 2018 ad un consorzio cinese
guidato dall'uomo più ricco della Cina, Jack Ma, fondatore di Alibaba.[3] Nel 2015
Ares Life Sciences rileva il 49% (per poi arrivare al 73%) di Stallergenes, società
francese con sede a Parigi, specializzata nel mercato delle allergie.[5]

Nel 2010 fonda una società di asset management, la Northill Capital, dove opera nel
settore finanziario. Dà vita anche ad un hedge fund, Kedge Capital, amplia la
presenza nell'immobiliare investendo 500 milioni di sterline in una società
londinese dedicata ad operazioni immobiliari, la Crosstree Real Estate Partners,
entra anche nell'healthecare con Gurnet Point Capital, un fondo con sede a Boston
che investe nel settore sanitario. Tutte queste società operano sotto una holding,
la Waypoint Capital Group, sede a Ginevra e uffici a Londra, Boston e Lussemburgo.
Bertarelli, che condivide il patrimonio con la moglie Kirsty,[3] è inoltre
proprietario a Gstaad di un albergo nella stazione di sci, possiede un centro
sportivo a Ginevra, in Guinea partecipa ad una miniera di diamanti ed in Argentina
ha interessi nel ramo agricolo. È proprietario anche dello yacht Vava II che con i
suoi 96 metri e i suoi 6 ponti si piazza al 33º posto fra gli yacht più grandi del
mondo e al primo posto degli yacht più grandi del Regno Unito. Il mega-yacht,
completo di pista per elicottero e di piscina, vale 100 milioni di sterline.[6]

Nell'aprile 2020 rileva una quota di voto del 3,4% della casa automobilistica
inglese Aston Martin.[7]

La passione per la vela e il team Alinghi


Ernesto Bertarelli è forse più noto al grande pubblico per la sua passione per la
vela. Il suo rapporto viscerale con questo sport è dovuto alla sua giovinezza
vissuta all'Argentario[8]. Il nome Alinghi deriva dalle barche della famiglia
Bertarelli che veleggiavano nei campi di regata intorno a Porto Santo Stefano e
Porto Ercole.[9]

Ha vinto molte competizioni, fra l'altro la Sardinia Cup (1998), cinque Bol d'Or
(1997 e poi dal 2000 al 2003), il Mondiale Farr 40 e 12 MJ (2001), e la Swedish
Match Cup (2001), oltre ad un terzo posto nella Fastnet (1999). Poco prima della
30ª America's Cup ha l'idea di portare il prestigioso trofeo in Europa, nella sua
Svizzera. Si dirige quindi ad Auckland dove si stanno svolgendo le finali fra Luna
Rossa ed il detentore del trofeo Team New Zealand. Con mandato della Société
nautique de Genève contatta il timoniere di Team New Zealand, Russell Coutts ed il
tattico Brad Butterworth. Il budget speso fra ingaggi e costi di armamento si
aggira sui 60 milioni di Euro, benché gli organi di stampa sostengano essere in
realtà pari al doppio. Nel 2003 alla 31ª America's Cup, la barca di Ernesto
Bertarelli, Alinghi, di cui è anche navigatore, vince agevolmente il trofeo contro
l'imbarcazione neozelandese: è la prima volta di un Paese europeo oltretutto senza
sbocchi sul mare. La coppa viene difesa con successo dalla barca ACC della Société
nautique de Genève nell'edizione successiva contro il challenger Emirates Team New
Zealand, in un remake della scontro di quattro anni prima. Alla 32ª America's Cup
di Valencia, l'ex-CEO di Serono ha ricoperto ancora una volta l'incarico di
navigatore. Nel 2010, dopo una dura battaglia legale, partecipa alla 33ª America's
Cup affrontando lo sfidante BMW Oracle dell'armatore Larry Ellison, timonando
direttamente la propria imbarcazione Alinghi, un catamarano. Da questo confronto
uscirà sconfitto con un punteggio di 2 - 0

Vita privata
Sposato con Kirsty Roper, inglese, Miss Great Britain nel 1988 e seconda a Miss
Mondo, cantautrice, ereditiera della Churchill China, raffinata casa di ceramiche
fondata nel 1795 a Stoke-on-Trent nello Staffordshire, e considerata secondo il
Sunday Times la donna più ricca della Gran Bretagna.[10] La coppia vive a Gstaad ma
spesso è anche nella casa sulla riva del lago di Ginevra. Tre i figli dal
matrimonio: Chiara, Falco, Alceo.

La Fondazione Bertarelli
Bertarelli e la sua famiglia hanno fondato nel 1999 una fondazione per promuovere
la ricerca e lo sviluppo nel campo della infertilità maschile e femminile, delle
tecnologie di riproduzione assistita, andrologia, genetica e endocrinologia. Col
passare degli anni gli interessi della fondazione sono stati ampliati.

Tra le iniziative: la sponsorizzazione del Centro di ricerca per la neuroprostetica


presso l'Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL); la partnership con il
governo britannico per creare la più grande riserva marina del mondo a Chagos,
nell'Oceano Indiano;[11] il programma di ricerca e istruzione nelle neuroscienze
tra la Harvard Medical School e l'EPFL; la Henna Pre-School in Sudafrica.

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