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21 febbraio 2021 - 23:04 > Versione online

Pesaro: Confindustra, Papalini: "Un


camper per vaccinare i lavoratori delle
nostre aziende”

3' di lettura21/02/2021
- “Siamo pronti ad allestire un camper che possa viaggiare per il territorio provinciale e
consentire, in tutta sicurezza, la vaccinazione dei lavoratori delle imprese nostre
associate, ovviamente rispettando la sequenza delle priorità fissata dalla Regione
Marche, che potrebbe tenere conto anche i tecnici di aziende che devono installare
impianti e collaudarli, che hanno la necessità di spostarsi frequentemente non solo fuori
regione, ma anche fuori dai confini nazionali”.

Nel giorno in cui diventano 25 mila i tamponi antigenici effettuati nelle aziende della
provincia aderenti all’Aquilotto, il presidente Mauro Papalini annuncia una nuova
disponibilità, “per venire incontro a quelle che saranno le esigenze legate agli spazi per
somministrare le dosi e alla necessità di completare nel più breve tempo possibile la
campagna di vaccinazione di massa”.
“Prima arriviamo a vaccinarci, prima possiamo ripartire senza dover fare i conti ogni
settimana con la fascia assegnata alla regioni, prima le aziende possono tornare a
produrre, a vendere, a competere - chiosa il numero uno di Palazzo Ciacchi - e chi viene

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vaccinato deve possedere un certificato riconosciuto a livello internazionale in modo da


evitare la quarantena quando entra in un paese estero e quando rientra in Italia”.
Due i punti fermi della proposta degli industriali: “Nessuno scavalcamento dell’Asur, ma
piuttosto una collaborazione ancora più stretta con l’azienda sanitaria regionale per
quella che è davvero una campagna di sanità pubblica epocale e nessun desiderio di
fare la corsa all’acquisto privato dei vaccini”. Ci fidiamo della capacità del governo
Draghi di incidere sulle aziende produttrici perché rispettino quantitativi e tempi di
consegna – sottolinea Papalini -, senza contare che fare la corsa ognuno per sé
favorirebbe le speculazioni e i rischi”. Per gli industriali pesaresi, inoltre, sono necessarie
procedure urgenti per le attività di vaccinazioni itineranti e l’accordo con i medici del
lavoro per vaccinare i lavoratori.
È di oggi la proposta del camper, è dei giorni scorsi quella di mettere a disposizione
della campagna di vaccinazione degli over 80 degli spazi sicuri all’interno delle fabbriche
più grandi: “Se può servire ad accelerare il processo, noi ci siamo”, ribadisce il
presidente di Confindustria Pesaro Urbino.
L’associazione, già dal mese di aprile dello scorso anno, ha avviato lo screening
antigenico (“su base volontaria”) all’interno delle aziende associate: la stima è di arrivare
a 30 mila tamponi entro marzo, “ma la campagna non si fermerà fin quando non ci
saremo messi alle spalle la pandemia, anche perché la disponibilità degli imprenditori
sta continuando a crescere e quella dei lavoratori altrettanto”. Per Papalini è in corso
“una gara di responsabilità, alla quale hanno collaborato attivamente anche le
rappresentanze sindacali, che fa ben sperare sulla riuscita della campagna di
vaccinazione”.
Sempre sul fronte dei tamponi, l’associazione ha stretto una convenzione con l’università
di Urbino e il dipartimento diretto dal prof. Magnani per quelli molecolari: “L’accordo ci
sta permettendo di avere risposte rapide sull’eventuale positività dei lavoratori, che
vengono immediatamente sottoposti a quarantena evitando così il rischio di contagio,
con un risparmio anche sui costi dell’analisi. Stimiamo che finora le aziende nostre
associate abbiano investito quasi un milione di euro solo sul capitolo tamponi”, conclude
Papalini.

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