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Andrea Scanzi

I CAZZARI DEL
VIRUS
Diario della pandemia tra
eroi e chiacchieroni
Andrea Scanzi

I CAZZARI DEL
VIRUS
Diario della pandemia tra
eroi e chiacchieroni
©2020 Paper First by il Fatto Quotidiano
Edizione 1 - Anno 2020
Collana diretta da: Marco Lillo
Società Editoriale Il Fatto Spa

Redazione, Sede Legale: Via di Sant’Erasmo, 2 - 00184 Roma


www.ilfattoquotidiano.it

Tu t t i i d i r i t t i s o n o r i s e r v a t i . Ne s s u n a p a r t e d i q u e s t o
volume può essere riprodotta, memorizzata o
trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo,

elettronico, meccanico o in fotocopia, in disco o in


altro modo, compresi cinema, radio, televisione, senza
autorizzazione scritta dell’Editore.

È consentita la riproduzione, parziale o totale, a uso

personale dei lettori purché non a scopo commerciale.

U U I D : a b 7 e 4 d 2 c- e 7 e f- 4 5 7 b - 8 0 5 5 -7 e 4 a f 0 7 c 3 c 4 4

Q u e s t o l i b ro è s t a t o re a l i z z a t o c o n St re e t L i b
Wr i t e
h t t p : // w r i t e . s t re e t l i b . c o m

00184 Roma

e di questo
volume può essere riprodotta, memorizzata o
trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo,

elettronico, meccanico o in fotocopia, in disco o in


altro modo, compresi cinema, radio, televisione, senza
autorizzazione scritta dell’Editore.

È consentita la riproduzione, parziale o totale, a uso

personale dei lettori purché non a scopo commerciale.

U U I D : a b 7 e 4 d 2 c- e 7 e f- 4 5 7 b - 8 0 5 5 -7 e 4 a f 0 7 c 3 c 4 4

Q u e s t o l i b ro è s t a t o re a l i z z a t o c o n St re e t L i b
Wr i t e
h t t p : // w r i t e . s t re e t l i b . c o m
INDICE
INDICE
Tutto questo parte da uno sbaglio

ERRORI FATALI E CASI UMANI


Tutto questo parte da uno sbaglio

ERRORI FATALI E CASI UMANI


27 febbraio
27 febbraio
Neuroni moribondi sul selciato
Neuroni moribondi sul selciato
Tutta colpa del Frasco
Tutta colpa del Frasco
La festa di Barbara
La festa di Barbara
Morire per una Lamborghini
Morire per una Lamborghini
#Milanononsiferma
#Milanononsiferma
Gianrico
Gianrico
Tracolli
Tracolli
La deficienza
La deficienza
Spazzatura

NUOVI SCENARI
Spazzatura

NUOVI SCENARI
L’esercito dei sommersi
L’esercito dei sommersi
Tasso di letalità (la scoperta che
moriremo)
Tasso di letalità (la scoperta che
moriremo)
Nuove star: i virologi
Nuove star: i virologi
Diagnosi sbagliate
Diagnosi sbagliate
A che servono le polemiche?
A che servono le polemiche?
No, non è come stare in guerra
No, non è come stare in guerra
Nuovi business
Nuovi business
Runners
Runners
Privato
Privato
Cortei

ITALIA SÌ, ITALIA NO


Cortei

ITALIA SÌ, ITALIA NO


L’assalto assurdo ai supermercati
L’assalto assurdo ai supermercati
Chi rischia per noi
Chi rischia per noi
Libero (di dire cazzate)
Libero (di dire cazzate)
Complottismi
Complottismi
Pokemon
Pokemon
Mascherine
Mascherine
Andrà tutto bene
Andrà tutto bene
Avviso di garanzia
Avviso di garanzia
Morire da soli
Morire da soli
Sinisa

LA POLITICA
Sinisa

LA POLITICA
Parole chiare
Parole chiare
Conte
Conte
Esempi di giornalismo illuminato
Esempi di giornalismo illuminato
Sciacalli per «El Pais»
Sciacalli per «El Pais»
Le prime astute mosse del Cazzaro
Verde
Le prime astute mosse del Cazzaro
Verde
A spasso
A spasso
Io sono Giorgia
Io sono Giorgia
Il senso per la squadra del cazzaro rosé
Il senso per la squadra del cazzaro rosé
Nostra Signora del Disastro
Nostra Signora del Disastro
Boris, Donald e altri demoni
Boris, Donald e altri demoni
Disinfettanti

CHIESE APERTE, MES E SHISH


Disinfettanti

CHIESE APERTE, MES E SHISH


Briatore uber alles
Briatore uber alles
Un sogno chiamato Europa
Un sogno chiamato Europa
Giorgia click
Giorgia click
Le seconde astute mosse del Cazzaro
Verde
Le seconde astute mosse del Cazzaro
Verde
Quasi quasi picchio Conte
Quasi quasi picchio Conte
Riaprite tutto (Shish)
Riaprite tutto (Shish)
Lettera a Donna Giorgia
Lettera a Donna Giorgia
Lettera al mio amico Matteo (quello
ancor più debole dei due)

PAURA & VERGOGNA


Lettera al mio amico Matteo (quello
ancor più debole dei due)

PAURA & VERGOGNA


26 aprile
26 aprile
Orbini e Orbeloni
Orbini e Orbeloni
Filtrofiore Bonometti
Filtrofiore Bonometti
Okkupazioni e baracconate
Okkupazioni e baracconate
Onestà intellettuali
Onestà intellettuali
Donna Giorgia contro Guccini
Donna Giorgia contro Guccini
Il punto più basso
Il punto più basso
Il Duo Malombra
Il Duo Malombra
Trittico di cazzaro verde

E POI, IL FUTURO
Trittico di cazzaro verde

E POI, IL FUTURO
Fase 2
Fase 2
McCovid’s
McCovid’s
Capanna
Capanna
Italiani brava gente
Italiani brava gente
Saluti
Saluti
Lettera di un nonno
Lettera di un nonno
Noodles
Noodles
Francesco
Francesco
18 maggio
18 maggio
Un virus senza qualità
Un virus senza qualità
Siamo l’esempio
Siamo l’esempio
Cecità
Cecità
Qualcosa di buono
Qualcosa di buono
By Il Fatto Quotidiano
«Non fare un cazzo ed essere pagato lo
stesso.
Stare tutto il giorno sui social a
criticare il governo.
Indossare felpe improbabili.
Uscire senza una reale necessità
inventando scuse.
Ma da quanti anni Salvini è in
quarantena?»

Kotiomkin (Davide Aldieri)

pagato lo
stesso.
Stare tutto il giorno sui social a
criticare il governo.
Indossare felpe improbabili.
Uscire senza una reale necessità
inventando scuse.
Ma da quanti anni Salvini è in
quarantena?»

Kotiomkin (Davide Aldieri)


Tutto questo parte da
uno sbaglio
Questo libro parte da uno sbaglio. Mio,
te da nostro. Di tutti o quasi.
Il primo contagiato (“primo” si fa per
dire: il Coronavirus circolava già da
mesi) è del 21 febbraio. A inizio
pandemia ero convinto che fosse più
psicosi che rischio reale. Un po’ lo
pensavo davvero, anche perché quasi
tutti “quelli che sapevano” ci dicevano
così. E un po’ era una maniera di
esorcizzare la paura. Feci anche un
video-sfogo, il 25 febbraio, che divenne
virale e fu visto da più di otto milioni di
persone. In quel video dicevo sin troppe
cose giuste (che il vero rischio era
impallare gli ospedali, che il virus era già
ovunque, che svaligiare i supermercati
non serviva a niente, che molti
giornalisti ci stavano sguazzando, che
aglio. Mio, bisognava rispettare le regole). Ma ne
dicevo anche una sbagliata. Molto
” si fa per sbagliata: che presto saremmo potuti
a già da tornare a teatro, al cinema, al bar, al
A inizio ristorante. In quel momento era lecito
fosse più dirlo (il primo decreto “duro” è del 4
n po’ lo marzo, il secondo tra 7 e 8 marzo, il
ché quasi terzo dell’11 marzo).
dicevano In quei giorni si credeva che i focolai
aniera di di Codogno (divenuto di colpo centro
anche un del mondo) e Vo’ Euganeo fossero
e divenne “controllabili”.
milioni di In quei giorni si credeva che sarebbe
sin troppe durata poco.
schio era Purtroppo non è andata così.
rus era già Da quell’errore, mio e di quasi tutti, e
ermercati da tutta la paura e sconcerto che ne sono
he molti conseguiti, è nata in me la voglia – il
ando, che bisogno – di fare una diretta Facebook
e). Ma ne al giorno. Cercando di informare più di
a. Molto prima. Credo di avere avuto quell’idea lì
mo potuti per non sentirmi solo e perché intuivo
al bar, al che, seguendomi, tanti altri non si si
era lecito sarebbero forse sentiti abbandonati.
” è del 4 Quelle dirette, di solito alle 19, si sono
marzo, il via via affollate sempre di più.
Raggiungendo cifre impensate (più di
e i focolai 100mila spettatori live, visualizzazioni
po centro finali che spesso superavano tre milioni
o fossero di persone) e divenendo una sorta di
“diario al tempo della crisi”.
e sarebbe Ho così pensato che un periodo così
folle e sbilenco meritasse un’istantanea.
Qualcosa che fosse un po’ taccuino della
asi tutti, e Fase 1, con cose edite e inedite, e un po’
e ne sono satira di una politica che ha spesso dato
oglia – il il peggio di sé. Al contrario degli italiani,
Facebook che hanno invece spesso dato il meglio
are più di di sé, pur con le inevitabili eccezioni.
uell’idea lì Ho pensato che tutto questo nostro
hé intuivo scontento necessitasse di una foto di
non si si gruppo. Una ricognizione, da fine
bandonati. febbraio a maggio. Più o meno in ordine
9, si sono cronologico. Ora comica, ora incazzata,
di più. quasi sempre ferita.
e (più di Ho pensato che sarebbe stato forse
lizzazioni opportuno un libro. Questo libro. Che
re milioni ha un titolo perfido, ma neanche tanto.
sorta di Prima di tutto, son cazzaro anch’io. Di
sicuro lo sono stato in quel video del 25
iodo così febbraio. Avrei voluto avere la lucidità
stantanea. vaticinante di Marco Lillo e Luca
uino della Sommi, tra i pochissimi che avevano
, e un po’ capito tutto già il 20 febbraio, ma non
pesso dato l’ho avuta. Me ne scuso una volta di più.
gli italiani, In secondo luogo, mi pare evidente la
il meglio propensione cazzara nel chiedere di
andare a messa per Pasqua (“cazzaro
to nostro verde”) o di riaprire a casaccio le scuole
a foto di a maggio (“cazzaro rosé”). Di errori così,
da fine pronunciati quel che peggio non a
in ordine febbraio ma ad aprile e maggio, la Fase 1
incazzata, è stata piena. Così come questo libro,
che è poi una carrellata di eroi
ato forse quotidiani e giullari cazzari. E io, tra le
ibro. Che due tipologie, preferisco di gran lunga la
che tanto. prima.
nch’io. Di
deo del 25
a lucidità
e Luca
avevano
, ma non
lta di più.
vidente la
iedere di
andare a messa per Pasqua (“cazzaro
verde”) o di riaprire a casaccio le scuole
a maggio (“cazzaro rosé”). Di errori così,
pronunciati quel che peggio non a
febbraio ma ad aprile e maggio, la Fase 1
è stata piena. Così come questo libro,
che è poi una carrellata di eroi
quotidiani e giullari cazzari. E io, tra le
due tipologie, preferisco di gran lunga la
prima.
ERRORI FATALI E CASI
UMANI
ERRORI FATALI E CASI
UMANI
27 febbraio

Il 27 febbraio, per molti, oserei dire


quasi tutti, il Coronavirus sembrava già
una cosa passata o giù di lì.
Salvini voleva riaprire tutto.
Zaia voleva riaprire tutto.
Fontana voleva riaprire tutto.
Sala ci invitava a prendere un gelato.
Gori ci esortava a uscire e godercela.
E Zingaretti brindava con noi nel
corso di un esaltante apericena
meneghino.
Tutti garruli, quel 27 febbraio.
#litaliariparte, #milanononsiferma,
#Coronaviruspocciaqua.

Non c’è mai stato un giorno in cui


siamo stati quasi tutti – io di sicuro –
così sbagliati e fuori dalla Storia come
quel giorno lì.
serei dire
mbrava già

n gelato.
dercela.
noi nel
apericena

febbraio.
nsiferma,

no in cui
sicuro –
oria come
Neuroni moribondi sul
selciato
Il parlamentare di Forza Italia
di sul Mallegni che dice che il Coronavirus
non è nulla, che è un’esagerazione, che
bisogna vivere come prima. Nicola
Porro, peraltro positivo al virus, che
minimizza pure lui asserendo che è tutta
un’esagerazione. Il sindaco leghista di
Solto Collina, nel bergamasco, che scrive
«almeno morissero solo i cinesi». E poi i
tanti altri a cui dedicherò più spazio
nelle prossime pagine. Compreso il
sottoscritto e troppi virologi.
La galassia di chi va fuori pista, e poi
neanche ha l’umiltà di chiedere scusa, tra
fine febbraio e i primi giorni di marzo è
infinita.
All’ultimo posto della scala evolutiva ci
sono di sicuro alcuni influencers. Già la
parola stessa, «influencer», mi dà
za Italia l’orticaria. Se poi li/le guardo in faccia
ronavirus ho subito un insano desiderio di
zione, che invadere la Polonia. Per carità, qualcuna
a. Nicola tra loro si comporta pure bene, fa
virus, che beneficenza e (per quanto possa) persino
che è tutta informazione.
eghista di Ma molti altri si coprono di rumenta e
che scrive ridicolo.
i». E poi i Dennis Dosio (chi?) si lamenta di
iù spazio essere scappato da Milano (quando non
mpreso il si poteva fare più) «come Usain Bolt».
Proprio come quei fenomeni che, tra il 7
ista, e poi e l’8 marzo, scappano in treno da Milano
scusa, tra per il Sud rischiando di infettare anche
i marzo è regioni fino a quel punto salve o quasi.
E ancora. Giulia Salemi (chi?) scoppia a
volutiva ci piangere perché non potrà festeggiare il
ers. Già la compleanno con la famiglia (e sticazzi?).
mi dà G i u l i a De Lellis (chi?) non pare
in faccia supportare l’hashtag #IoRestoaCasa (e
derio di sticazzi?). Ecco poi Taylor Mega (chi?)
qualcuna L’influencer, in barba al decreto, si ritrova
bene, fa in Piazza Duomo a Milano con Jo Squillo
a) persino e altre “amiche” per festeggiare la Festa
della Donna. Lei: «Una camminata all’aria
umenta e aperta, senza baciarsi con nessuno, si può
anche fare. Altrimenti viene
menta di l’esaurimento mentale».
ando non Neuroni moribondi sul selciato.
ain Bolt». La mia preferita è però un’altra. Si
he, tra il 7 chiama Victoria Tei e viene da Treviso.
da Milano La guardi e capisci subito che lei è una
are anche che dà del tu a Kierkeegard. Il suo nome
o quasi. d’arte, si fa per dire, è «Queen Tei».
scoppia a Instagram si definisce così: «Queen of
teggiare il everything, luxury life lover». E qui sale
sticazzi?). proprio voglia di kalashnikov. Con
on pare l’emergenza già totale, Queen Tei (chi?)
oaCasa (e esala:
ega (chi?).
, si ritrova Alcuni di voi mi hanno chiesto cosa
Jo Squillo ne penso su questa situazione del virus.
e la Festa Io penso che a me non frega niente. Io
ata all’aria continuo a uscire e a divertirmi.
no, si può Quando morirà una persona di età tra i
viene venti e i quarant’anni, insomma una
persona giovane e in salute, a causa di
questo virus… allora lì mi preoccuperò.
n’altra. Si
a Treviso. A polemica esplosa, piagnucola:
lei è una
suo nome Chiedo umilmente scusa per le
n Tei». Su parole che ho detto. Non avrei dovuto
Queen of parlare non essendo informata, ho
E qui sale sbagliato al cento per cento. Chiedo
kov. Con davvero scusa. Me ne pento con tutta
Tei (chi?) me stessa. Ho sbagliato. Vi prego però
di essere clementi, non merito le
minacce di morte.
iesto cosa
del virus. No, Queen Tei, in effetti non meriti
niente. Io tutto questo. Però credimi: neanche noi
ivertirmi. meritiamo una come te. Di iatture ne
di età tra i avremmo già in abbondanza.
mma una
a causa di
occuperò.

per le
ei dovuto
mata, ho
o. Chiedo
con tutta
rego però
di essere clementi, non merito le
minacce di morte.

No, Queen Tei, in effetti non meriti


tutto questo. Però credimi: neanche noi
meritiamo una come te. Di iatture ne
avremmo già in abbondanza.
Tutta colpa del Frasco

Il 29 febbraio mi imbatto in un post


mitologico. Lo ha vergato tal Niccolò “il
rasco Frasco” Fraschini. Recita così: «Noi
lombardi veniamo schifati da gente che
periodicamente vive in mezzo
all’immondizia (napoletani et similia),
da gente che non ha il bidet (francesi) e
da gente la cui capitale (Bucarest) ha le
fogne popolate da bambini abbandonati.
Da queste persone non accettiamo
lezioni di igiene: tranquilli, alla fine di
tutto questo, i ruoli torneranno a
invertirsi».
Dieci ore dopo, Fraschini cancella il
post. Sono uno dei primi a notarlo e
commentarlo.
Sì, ma chi è Niccolò «il Frasco»
Fraschini? Non appena leggo il suo post,
provo prima a scoprirlo e poi a
n un post raccontarlo così.
Niccolò “il
osì: «Noi Niccolò “Il Frasco” Fraschni è uno
gente che che si è iscritto due volte su Facebook,
mezzo e in entrambi i casi è riuscito a farlo
similia), senza mettere l’accento sulla “o”.
rancesi) e Quindi potete chiamarlo anche voi
rest) ha le “Niccolo”. Chi è? Nessuno. A parte
andonati. questo, trattasi di consigliere comunale
ccettiamo di Pavia, dopo essersi candidato a
la fine di sindaco senza successo. Nel suo sito,
eranno a aggiornato alle guerre puniche (2014),
il Fraschini si descrive così (parla in
ancella il terza persona come Tomba e
notarlo e Maradona): «28 anni (quindi ora ne ha
34), si definisce liberale, è laureato in
l Frasco» Relazioni internazionali, master in
suo post, diplomazia a Bologna e un corso alla
e poi a London School of economics. Dal
2002 in Forza Italia, poi Pdl, nel 2010 è
passato a Fli e siede in Consiglio nel
ni è uno gruppo misto». Altrove ci dice: «Sono
Facebook, stato per nove anni dentro le
to a farlo istituzioni e ho elaborato una buona
ulla “o”. conoscenza del loro funzionamento,
nche voi nonché del diritto amministrativo».
A parte Sticazzi! «Parlo, inoltre, 4 lingue
comunale straniere (francese, inglese, tedesco e
ndidato a spagnolo). Vorrei poter mettere questo
suo sito, bagaglio di competenze a disposizione
he (2014), di un’azienda che voglia puntare con
(parla in decisione su di me».
omba e Il Fraschini è anche «ghost writer di
ora ne ha discorsi, proposte di legge ed
ureato in emendamenti»: me cojoni! Ma
master in soprattutto: «Ho fatto politica per 14
corso alla anni e sono abituato ad avere a che
mics. Dal fare con il mondo dei media». E
nel 2010 è menomale che «è abituato»: infatti
siglio nel neanche ha saputo iscriversi a
ce: «Sono Facebook scrivendo il suo nome
entro le correttamente (manca l’accento). Se il
na buona Fraschini non fosse stato «abituato coi
namento, media», immagino che avrebbe scritto
istrativo». cose ancora più sobrie tipo «napoletani
4 lingue nei gulag, francesi nelle fogne e
tedesco e rumeni nei lager!»
ere questo
posizione Il mitologico “Niccolo” Fraschini, non
ntare con ancora resosi conto di come la polemica
stia montando, mi risponde
writer di minimizzando e facendo il ganassa. Mi
egge ed ringrazia pure per averlo reso famoso.
oni! Ma Rispondergli è un piacere del tutto mio.
ca per 14
ere a che Gentile (poco) Niccolo senza accento.
media». E Il Frasco Fraschini, prima di tutto eviti
o»: infatti di mandarmi richieste di amicizia nella
iversi a mia (peraltro inattiva) pagina privata:
o nome non solo mi vanto di non conoscerla,
nto). Se il ma neanche penso lontanamente di
ituato coi farlo (neppure virtualmente). In
be scritto secondo luogo, visto che ha 914 lauree
napoletani e fa politica dallo Statuto Albertino,
fogne e faccia un regalo a se stesso: impari a
leggere. Le sue (avvincenti) note
biografiche le ho prese dal suo sito,
chini, non aggiornato al ‘15/18: per essere «esperto
polemica di media», fa acqua da tutte le parti.
risponde Non ho mai detto che abbia tessere di
nassa. Mi partito, anzi in molti commenti ho
o famoso. ricordato ai lettori che lei non è mai
utto mio. stato leghista, bensì ex berlusconiano,
ex meloniano e oggi boh: insomma,
a accento. non ne ha mai indovinata una. E a
tutto eviti leggerla, anche in questa sua
cizia nella mediamente straziante replica, se ne
a privata: ha ulteriore contezza. Non deve
onoscerla, ringraziarmi della fama: è vero che
mente di non la merita, ma ha in ogni caso fatto
nte). In tutto da sé. Ed è poi una fama di cui mi
914 lauree vanterei poco (ma ognuno ha le
Albertino, perversioni che si merita). Prendo poi
impari a atto che, anche a distanza di ore dal
nti) note delirio che ha prima eroicamente
suo sito, scritto e poi ancor più eroicamente
e «esperto cancellato, quelle parole triviali e
e le parti. ignoranti sono per lei «discutibili» per
tessere di il tono, mentre come contenuto vanno
menti ho considerate sostanzialmente
on è mai condivisibili («ciò che molti lombardi
sconiano, pensano»). Fa piacere constatare come,
insomma, ogni giorno che passa, si abbia
una. E a definitiva consapevolezza di come
esta sua Darwin ci abbia sopravvalutato.
ca, se ne Mi saluti Zaia, abbracci da parte mia
on deve Fontana e si faccia un giro di birra a
vero che nome mio alla Sagra del Rutto di
caso fatto Cilavegna. Ora devo lasciarla, ho una
di cui mi giornata impegnativa: prima devo
o ha le prendere il colera a Napoli, poi devo
rendo poi sciacquarmi le palle a Parigi (senza
di ore dal bidet) e infine fare il bagno nelle fogne
oicamente di Bucarest coi topi vivi sopravvissuti
oicamente ai cinesi. Un caro saluto.
triviali e
tibili» per Ricordo qui tutto questo non per
uto vanno l’importanza del soggetto, che
zialmente ovviamente non esiste, ma per
lombardi dimostrare come in quei giorni molti
are come, destrorsi lombardi – sentendosi trattati
si abbia per la prima volta da «untori» – si
di come trovarono a sclerare persino più del
solito.
parte mia Giorni dopo, Niccolò (con l’accento)
di birra a Fraschini rivelò piccato ad «Affari
Rutto di Italiani» che tutto quel caos mediatico
a, ho una era nato per colpa del primo che aveva
ma devo rilanciato il suo post.
poi devo Cioè io.
gi (senza La prenderò come un’altra medaglia
elle fogne da appuntare al petto: non la più
ravvissuti pregiata, perché il soggetto vale quel che
può, ma medaglia pur sempre resta.

non per
o, che
ma per
rni molti
osi trattati
ori» – si
più del

l’accento)
Fraschini rivelò piccato ad «Affari
Italiani» che tutto quel caos mediatico
era nato per colpa del primo che aveva
rilanciato il suo post.
Cioè io.
La prenderò come un’altra medaglia
da appuntare al petto: non la più
pregiata, perché il soggetto vale quel che
può, ma medaglia pur sempre resta.
La festa di Barbara

Barbara Saltamartini è, o così dice,


una politica. Prima Alleanza Nazionale,
poi Nuovo Centro Destra. Quindi Lega
Nord. Quel che si dice una progressione
maestosa.
Domenica 8 marzo, in piena
emergenza Coronavirus e con il primo
decreto draconiano approvato da giorni,
dà il buon esempio organizzando una
bella festa con sessanta persone. Assai
orgogliosa di ciò, posta la foto su
Facebook. Per poi cancellarle (fanno
sempre così) dopo il casino creato. Così
«Repubblica»:

La deputata della Lega Barbara


Saltamartini ha postato su Facebook le
foto di una festa, alla quale ha presto
parte, a Terni in una casa privata con
così dice, sessanta persone per celebrare la
Nazionale, vittoria della candidata leghista Valeria
indi Lega Alessandrini alle suppletive in Umbria.
gressione In barba al decreto del governo con le
misure contro il Coronavirus,
n piena pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale,
il primo che sconsiglia esplicitamente gli
da giorni, assembramenti di persone anche nelle
ando una zone dove il contagio è meno diffuso.
one. Assai Saltamartini è stata travolta da una
foto su pioggia di critiche sul suo profilo,
le (fanno anche da parte di elettori leghisti o di
eato. Così destra. A quel punto ha provato a
smentire il nostro articolo in un altro
post, ma nuovamente bersagliata di
Barbara commenti negativi ha rimosso tutti i
cebook le post e tutte le foto annesse. Abbiamo
ha presto provato anche a contattarla per farle
rivata con qualche domanda, ma ha preferito non
ebrare la risponderci.
ta Valeria
n Umbria. Se è vero che ogni paese ha i politici
no con le che si merita, allora siamo proprio un
ronavirus, popolo assai poco meritevole.
Ufficiale,
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nche nelle
o diffuso.
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Se è vero che ogni paese ha i politici
che si merita, allora siamo proprio un
popolo assai poco meritevole.
Morire per una
Lamborghini
Mercoledì 4 marzo il governo Conte
II vara a tarda sera il primo decreto
stringente: chiuse scuole, teatri e
cinema fino al 3 aprile (in realtà molto
di più, ma questo lo scopriremo dopo).
Categoricamente vietata ogni forma di
assembramento, obbligatorio tenere
una distanza di almeno un metro per
rispettare il droplet, parola per nulla
magica che vuol dire “gocciolina” e sta a
indicare il rischio che anche solo un
centesimo di saliva altrui (uno starnuto,
uno sputicchio mentre una persona
parla) ti infetti.
Il decreto, il primo di una lunga serie,
è in realtà noto dalle 20.30 circa della
sera precedente, quando a fine tg Enrico
Mentana annuncia la stretta e poi tutti
ne parlano in tivù (anch’io a Cartabianca
no Conte su RaiTre). È quindi caldamente
o decreto sconsigliata ogni forma di ritrovo anche
teatri e per tutta la giornata di mercoledì 5
ltà molto marzo, senza aspettare l’ufficialità del
mo dopo). decreto che viene reso definitivamente
forma di noto dopo cena. Eppure, proprio il 5
o tenere marzo, due eventi irrinunciabili
metro per calamitano un sacco di gente. Il primo è
per nulla il firmacopie di Francesco Gabbani alla
na” e sta a Feltrinelli di Bari. Tutti in fila per avere
e solo un in dono un autografo e una sindone
starnuto, laica travestita da selfie. Nelle stesse ore,
persona quindi attorno alle 18, in un centro
commerciale di Montesilvano (Pescara),
nga serie, una fiumana di persone – con tanti
irca della bambini portati da madri e padri assai
tg Enrico senzienti – sfidano il buon senso per
poi tutti andare a vedere chi? I Rolling Stones?
artabianca Bruce Springsteen? I Pink Floyd? No:
ldamente Elettra Lamborghini. In tempi di peste e
ovo anche crisi, c’è stata gente in Italia che ha
rcoledì 5 rischiato la vita sua e della propria prole
cialità del per Elettra Lamborghini.
tivamente Asteroide, pensaci tu e chiudila lì.
oprio il 5
nunciabili
l primo è
bbani alla
per avere
a sindone
stesse ore,
un centro
(Pescara),
con tanti
adri assai
senso per
g Stones?
oyd? No:
Elettra Lamborghini. In tempi di peste e
crisi, c’è stata gente in Italia che ha
rischiato la vita sua e della propria prole
per Elettra Lamborghini.
Asteroide, pensaci tu e chiudila lì.
#Milanononsiferma

La gara a chi sottovaluta di più il virus,


tra fine febbraio e inizio marzo,
coinvolge anche i sindaci di Bergamo e
Milano. Il primo, Giorgio Gori, invita la
gente a «uscire, andare al ristorante, farsi
una passeggiata, andare nei negozi,
vivere la città». L’altro, Beppe Sala, si
mostra assai garrulo col suo
hashtag #milanononsiferma e il non
meno mitologico «decalogo» («Esci a
prendere un gelato», «Sono gli ultimi
giorni di saldi, approfittane!»). Gli fa
compagnia Nicola Zingaretti, che
organizza un geniale aperitivo a Milano
per dare un segnale di ripartenza alla
città. Di lì a poco Zingaretti risulterà
positivo al Covid-19. E Milano e
Bergamo verranno travolte dalla
pandemia.
iù il virus, A ripensarci adesso pare impossibile,
o marzo, ma fino alla prima stretta draconiana di
ergamo e inizio marzo, la pensavamo quasi tutti
, invita la come i due sindaci. Per meglio dire: più
ante, farsi che pensarlo, lo speravamo.
i negozi,
e Sala, si
col suo
e il non
(«Esci a
gli ultimi
»). Gli fa
etti, che
a Milano
tenza alla
risulterà
Milano e
te dalla

mpossibile,
ma fino alla prima stretta draconiana di
inizio marzo, la pensavamo quasi tutti
come i due sindaci. Per meglio dire: più
che pensarlo, lo speravamo.
Gianrico

A finire nella polemica è anche


Gianrico Carofiglio. Perché? Perché lo
scrittore ex magistrato è uno dei tanti
che a inizio contagio pensa a un’isteria
collettiva. Infatti il 26 febbraio scrive sui
social: «Contro l’isteria collettiva
comunico che oggi: 1) ho viaggiato in
aereo tra persone serene e senza
mascherine; 2) sono andato in
metropolitana e tutti erano tranquilli; 3)
ho preso parte a una tranquilla e
affollata presentazione di un libro. Ci
tenevo a farvelo sapere».
Poco più di venti giorni dopo, lo stesso
Carofiglio propone il carcere da due a
sei anni per chi non rispetta le regole. E
giù insulti per l’incoerenza.
Gli stessi insulti che travolgono
(ovviamente da persone che il 26
è anche febbraio la pensavano come Carofiglio)
Perché lo praticamente tutti. Compreso Maurizio
dei tanti Crozza, reo di avere fatto satira sulla
un’isteria mascherina di Fontana. Compreso
scrive sui Massimo Cacciari, che ribadiva di non
collettiva avere paura di nulla e che sbuffava
aggiato in perché si era già rotto di stare in casa.
e senza Compresi Massimo Giletti e Alessandro
dato in Cecchi Paone, che esortavano a
nquilli; 3) ridimensionare la vicenda perché il
nquilla e tasso di letalità era basso e si stava
libro. Ci esagerando. Compreso Paolo Crepet,
che il 25 febbraio ironizzava sul delirio
o, lo stesso collettivo e il 4 marzo si mostrava
da due a contrario ai decreti draconiani.
regole. E Compreso lo stesso virologo
tremendista Massimo Galli, che prima di
ravolgono dirci ogni istante «moriremo tutti» (o giù
he il 26 di lì) insisteva a inizio febbraio sul fatto
Carofiglio) che in Italia i rischi fossero molto bassi.
Maurizio Certo, il 26 febbraio Carofiglio ha
atira sulla probabilmente esagerato in ottimismo
Compreso e baldanza. Come avevo fatto io il
va di non giorno prima nel video “incriminato”.
sbuffava Ma la verità è che, fino a che non ci
e in casa. siamo caduti dentro mani e piedi,
lessandro (quasi) tutti l’abbiamo pensata come
avano a Carofiglio. Compresi l’Europa tutta e il
perché il mondo intero o giù di lì, che per dieci-
si stava dodici giorni ci hanno preso in giro
o Crepet, trattandoci da paranoici. Salvo poi
ul delirio adottare, puntualmente, le nostre stesse
mostrava soluzioni.
raconiani.
virologo
e prima di
utti» (o giù
o sul fatto
lto bassi.
Certo, il 26 febbraio Carofiglio ha
probabilmente esagerato in ottimismo
e baldanza. Come avevo fatto io il
giorno prima nel video “incriminato”.
Ma la verità è che, fino a che non ci
siamo caduti dentro mani e piedi,
(quasi) tutti l’abbiamo pensata come
Carofiglio. Compresi l’Europa tutta e il
mondo intero o giù di lì, che per dieci-
dodici giorni ci hanno preso in giro
trattandoci da paranoici. Salvo poi
adottare, puntualmente, le nostre stesse
soluzioni.
Tracolli

Parlare di Vittorio Sgarbi equivale da


tempo ormai a discorrere di qualcosa di
sommamente patetico. Da tempo
postumo in vita, nonché oscenamente
passato dal ruolo di per sé puerile di
provocatore a caso a quello ben
peggiore di vecchio scorreggione, da
esibire nei salotti meno nobili quasi
come un Bufalo Bill a fine corsa, quel
che resta del poro Sgarbi è riuscito a dire
– in piena emergenza – che il
Coronavirus era un’invenzione. Che gli
unici appestati erano quei cretini al
governo. E che, invece di rispettare le
regole, gli italiani dovevano fregarsene.
Assai tardive e maldestre le scuse, dopo
le quali Sgarbi ha ovviamente
proseguito ad attaccare i virologi (per
esempio Pregliasco) e pure Papa
quivale da Francesco.
ualcosa di Facebook ha cancellato il video
tempo incriminato (uno dei tanti di Sgarbi),
enamente molti hanno chiesto le sue dimissioni da
puerile di presidente del Mart, Burioni lo ha
ello ben denunciato. Tutto giusto. Ma per il
gione, da “parlamentare” Sgarbi, o quel che ne
bili quasi resta, l’unica soluzione resta l’eutanasia
orsa, quel mediatica: non invitarlo più e lasciare
cito a dire che possa terminare appieno questo suo
che il straziante processo di evaporazione
e. Che gli mentale. Morale. Totale.
cretini al
pettare le
regarsene.
use, dopo
vviamente
ologi (per
re Papa
Facebook ha cancellato il video
incriminato (uno dei tanti di Sgarbi),
molti hanno chiesto le sue dimissioni da
presidente del Mart, Burioni lo ha
denunciato. Tutto giusto. Ma per il
“parlamentare” Sgarbi, o quel che ne
resta, l’unica soluzione resta l’eutanasia
mediatica: non invitarlo più e lasciare
che possa terminare appieno questo suo
straziante processo di evaporazione
mentale. Morale. Totale.
La def icienza

Tra le più grandi espressioni di


deficienza umana, figurerà nei secoli
quanto accaduto mercoledì 11 marzo a
Liverpool e Parigi. Oltretutto Inghilterra
e Francia sono a due passi dall’Italia, e
avrebbero ben dovuto saperlo quello
che stavamo vivendo (e che loro stessi
avrebbero vissuto a breve). Invece no: si
è andati avanti come nulla fosse,
giocando due ottavi di Champions
League. A Liverpool e Parigi, appunto. È
stato un mix di colpe allucinante. Del
pubblico, assiepato come nulla fosse. Di
alcuni giocatori, che hanno addirittura
tossito in faccia ai giornalisti convinti
d’esser simpatici (quel gran genio di
Diego Costa). E su tutte la UEFA, che ha
fatto finta di nulla per soldi esponendo
tutti a rischi immani.
ssioni di Errori tremendi.
nei secoli
marzo a P.S. Sei giorni dopo quel delirio, è
nghilterra stato deciso di rinviare di un anno (mai
ll’Italia, e accaduto prima) gli Europei di calcio
lo quello previsti a giugno 2020.
oro stessi
ece no: si
la fosse,
hampions
ppunto. È
ante. Del
a fosse. Di
ddirittura
convinti
genio di
, che ha
sponendo
P.S. Sei giorni dopo quel delirio, è
stato deciso di rinviare di un anno (mai
accaduto prima) gli Europei di calcio
previsti a giugno 2020.
Spazzatura

Christian Jessen è un medico inglese.


Non sembra, ma lo è. Ha la fronte
inutilmente spaziosa, e anche solo a
guardarlo sta immediatamente sui
coglioni. Conduce un programma dal
titolo, credo autobiografico, Malattie
imbarazzanti.
Il 12 marzo, quando il bilancio delle
vittime italiane da (per, con)
Coronavirus era straziante, rilascia
un’intervista a Fubar Radio affermando
quanto segue: «Questo potrebbe
sembrare un po’ razzista e dovrete
scusarmi, ma non pensate che il
Coronavirus sia un po’ una scusa? Gli
italiani usano delle scuse per chiudere
tutto e smettere di lavorare per un po’,
per avere una lunga siesta». Dopo, molto
dopo, e solo quando anche in Inghilterra
o inglese. cominceranno a morire a valanga,
la fronte abbozzerà delle scuse. Ma per me, che
e solo a con certe persone adotterei unicamente
ente sui la filosofia dell’ispettore Callaghan,
mma dal questa beccaccia britannica resterà per
Malattie sempre imperdonabile.

ncio delle
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rilascia
fermando
potrebbe
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che il
scusa? Gli
chiudere
er un po’,
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nghilterra
valanga,
abbozzerà delle scuse. Ma per me, che
con certe persone adotterei unicamente
la filosofia dell’ispettore Callaghan,
questa beccaccia britannica resterà per
sempre imperdonabile.
NUOVI SCENARI
NUOVI SCENARI
L’esercito d ei sommersi

Daniele Rugani, difensore della


Juventus, scopre mercoledì 11 marzo di
mersi essere positivo al Coronavirus. È il primo
caso (accertato) in serie A, che fino a quel
momento aveva ovviamente vissuto nella
sua bolla dorata. Neanche tre giorni prima,
a porte chiuse ma a sudore e abbracci
aperti, si era giocata Juventus-Inter.
Rugani non aveva giocato, ma era stato
comunque convocato. Sedendo per tutto il
match in panchina.
Il caso Rugani, dall’esito
fortunatamente felice, è risultato
sintomatico (parola mai così appropriata)
per due motivi. Il primo è che, toccando
il calcio, la gravità della pandemia è stata
percepita appieno anche dai tanti italiani
che fanno dipendere il loro umore – e
dunque i loro comportamenti – dal
re della calcio: «Se si ammalano pure loro allora
marzo di forse è una cosa seria», avranno pensato.
È il primo Il secondo motivo è che Rugani aveva
ino a quel avuto solo poche linee di febbre e stava
suto nella guarendo. In qualsiasi altra situazione, la
rni prima, sua vicenda sarebbe stata derubricata
e abbracci come influenza e nessuno si sarebbe
ntus-Inter. allarmato. Invece, in tempo di
era stato Coronavirus, gli è stato fatto il tampone.
per tutto il E si è scoperto tutto.
Ecco: pensate in quanti, da novembre
dall’esito (sì, novembre) in poi hanno avuto il
risultato Coronavirus senza saperlo: l’esercito dei
propriata) sommersi. Un po’ di febbre, un
toccando raffreddore, un pizzico di tosse.
mia è stata Qualcosa che poi se ne va da sé. E nel
nti italiani frattempo, il Coronavirus, circolava già.
more – e
nti – dal
oro allora
forse è una cosa seria», avranno pensato.
Il secondo motivo è che Rugani aveva
avuto solo poche linee di febbre e stava
guarendo. In qualsiasi altra situazione, la
sua vicenda sarebbe stata derubricata
come influenza e nessuno si sarebbe
allarmato. Invece, in tempo di
Coronavirus, gli è stato fatto il tampone.
E si è scoperto tutto.
Ecco: pensate in quanti, da novembre
(sì, novembre) in poi hanno avuto il
Coronavirus senza saperlo: l’esercito dei
sommersi. Un po’ di febbre, un
raffreddore, un pizzico di tosse.
Qualcosa che poi se ne va da sé. E nel
frattempo, il Coronavirus, circolava già.
Tasso di letalità (la
scoperta che moriremo)
Le parole che più ci terrorizzano,
soprattutto a marzo, sono tre: «tasso di
remo) letalità». Inizialmente ci viene detto che
il Coronavirus è molto meno letale di
Sars e Suina, benché assai più veloce nel
propagarsi. Ci dicono che il tasso di
letalità (non «mortalità», anche se la
distinzione risulta per molti capziosa) in
Cina e Sud Corea è dello 0.7 per cento.
Poi ci dicono che è del 2.4 per cento.
Poi la pandemia esplode in Italia e il
tasso sembra molto più alto, addirittura
sopra il 5 per cento (soprattutto in
Lombardia). Nel frattempo il famigerato
parametro R0, ovvero il «numero di
riproduzione di base» che misura la
propagazione reale del virus, schizza a 3
(cioè ogni persona infettata ne infetta a
sua volta tre). E i virologi ci dicono che,
rorizzano, quando sale sopra 1, è un disastro totale.
«tasso di Non ci si capisce nulla. E il fatto che,
detto che per dirla come un’influencer
letale di diversamente empatica, «non muoiano
veloce nel solo i vecchi», terrorizza tutti ancora di
tasso di più.
he se la Qualcuno allora si premura di fare
pziosa) in due specifiche fondamentali, che
per cento. riporterò anche qui. La prima è che si
muore «con il Coronavirus», non «di» o
Italia e il «per» il Coronavirus, nel senso che il
ddirittura virus va spesso – non sempre – a
attutto in peggiorare un quadro clinico che
amigerato avrebbe rischiato di saltare anche “solo”
umero di con uno starnuto. La seconda è che, in
misura la realtà, i contagiati sono molti di più. È
chizza a 3 ovvio che, se fai il calcolo dei decessi
e infetta a “solo” sui positivi al tampone, il numero
cono che, dei malati è più basso e dunque la
ro totale. percentuale dei morti più alta. In realtà i
fatto che, malati sono molti di più: ci sono per
nfluencer esempio e soprattutto gli asintomatici,
muoiano che magari hanno già avuto il virus
ancora di scambiandolo per influenza. Secondo la
virologa Ilaria Capua, il numero dei
a di fare contagiati sarebbe in realtà cento volte
ali, che più grande di quello che ci dicono i
a è che si numeri. A quel punto il tasso di letalità,
on «di» o da un ipotetico 5 per cento scenderebbe
so che il a un 0.05 per cento. Oltretutto, sul
mpre – a Coronavirus, l’Italia si è mostrata più
nico che linda e specchiata di tanti altri Paesi: noi
che “solo” parliamo di Coronavirus anche quando
è che, in magari non è quella la causa di una
di più. È morte; altri Paesi, come la Germania, a
ei decessi inizio pandemia parlavano
il numero genericamente di «boom di influenze».
unque la C’è anche poi il fatto che, essendo il
In realtà i nostro un Paese con un’età media
sono per abbastanza alta, i decessi siano di più.
ntomatici,
o il virus Tutte queste spiegazioni, però, non
econdo la tranquillizzano. Perché in effetti c’è ben
mero dei poco per cui sia lecito stare tranquilli. E
ento volte pure per un altro motivo. Come ha detto
dicono i lo storico Franco Cangini,
di letalità, irrazionalmente abbiamo cancellato
nderebbe l’idea di dover morire. Abbiamo rimosso
tutto, sul questa certezza. E il Coronavirus ha
strata più avuto la cattiva creanza di ricordarcelo.
Paesi: noi Col suo stramaledetto «tasso di letalità».
e quando
a di una
rmania, a
parlavano
luenze».
essendo il
nostro un Paese con un’età media
abbastanza alta, i decessi siano di più.

Tutte queste spiegazioni, però, non


tranquillizzano. Perché in effetti c’è ben
poco per cui sia lecito stare tranquilli. E
pure per un altro motivo. Come ha detto
lo storico Franco Cangini,
irrazionalmente abbiamo cancellato
l’idea di dover morire. Abbiamo rimosso
questa certezza. E il Coronavirus ha
avuto la cattiva creanza di ricordarcelo.
Col suo stramaledetto «tasso di letalità».
Nuove star: i virologi

Nel gran ballo dei talkshow, il


Coronavirus spariglia le carte: entrano
ologi in scena i virologi. Ogni rete ne sfoggia
uno. Ognuno ha la sua teoria, e il fatto
che il virus fosse totalmente nuovo fa sì
che – soprattutto all’inizio – la cacofonia
di pareri sia totale.
Ci sono gli ottimisti, i possibilisti, i
tremendisti. I filosofi, i guardinghi, i
pessimisti. Tu scegli dal mazzo e prendi
quello che vuoi. Gismondo, Capua,
Pregliasco, Galli, Guerra, Ricciardi,
Burioni. Eccetera. Non c’è programma
che non li sfoggi. Giustamente, perché
in quei giorni dei retroscena politici ti
importa meno di niente. In quei giorni
vuoi solo sapere se e quando tornerai
alla vita di prima.
I virologi, in tivù, hanno svolto la
kshow, il funzione di informatori e sentinelle. Li
: entrano hanno spremuti e spolpati, e
ne sfoggia continueranno a farlo finché serviranno.
e il fatto Per poi buttarli quasi tutti via, una volta
uovo fa sì che saremo usciti dalla tormenta.
cacofonia

sibilisti, i
rdinghi, i
o e prendi
, Capua,
Ricciardi,
ogramma
e, perché
politici ti
uei giorni
o tornerai

svolto la
tinelle. Li
hanno spremuti e spolpati, e
continueranno a farlo finché serviranno.
Per poi buttarli quasi tutti via, una volta
che saremo usciti dalla tormenta.
Diagnosi sbagliate
Il Coronavirus, definito inizialmente
«simil-influenza» anche da Ilaria Capua,
cortocircuita quasi tutti i virologi. Breve
blob dei loro sbagli.

«Rischio per l’Italia? Zero. È più giusto


preoccuparsi dei fulmini, delle alluvioni.
La mascherina? Io non me la sono
comperata. Se oggi uno volesse uscire e
contagiarsi, non potrebbe farlo. Quindi
è inutile parlarne». Roberto Burioni. (E
Myrta Merlino: «Impossibile suicidarsi
con il Coronavirus. Questo sta dicendo
Burioni». «Ah ah ah», replica Burioni).

«Il tasso di mortalità è dello 0,1 per


cento su quelli ricoverati in Italia. I
malati sono quelli con patologia e oggi si
contano sulla punta delle dita». Maria
zialmente Rita Gismondo
ia Capua,
ogi. Breve «Sono pochissimi i casi interumani di
contagio al di fuori della Cina». Ilaria
Capua
più giusto
alluvioni. «La prima cosa che voglio dire è che
la sono questo virus è un virus che è molto meno
e uscire e aggressivo di tante infezioni che
o. Quindi conosciamo, e oggi abbiamo tanti
urioni. (E strumenti per tenerlo sotto controllo».
suicidarsi Ilaria Capua
a dicendo
«Se mettiamo sulla bilancia le due
epidemie, si capisce bene che l’epidemia
o 0,1 per di virus influenzale è ben più grave, ben
Italia. I più diffusibile da quella da
a e oggi si Coronavirus». Fabrizio Pulvirenti
a». Maria
«Le mascherine non servono a nulla se
si è sani, devono essere indossate solo da
rumani di chi è contagiato» (questo lo dicevano
na». Ilaria tutti, ma proprio tutti, fino a metà aprile
almeno).

dire è che «Sui cittadini italiani a oggi non ci


olto meno deve essere la paura di incontrare il
oni che Coronavirus, alla luce del fatto che è la
mo tanti sintomatologia l’elemento che
controllo». determina la possibilità di contagio. È
vero, alcuni articoli scientifici dicono
che è possibile il contagio anche in una
a le due fase di incubazione, quindi quando non
’epidemia ci sono i sintomi, ma è acclarato ormai
grave, ben che questa eventualità è molto relativa».
ella da Fabrizio Pregliasco

Ecco: se hanno sbagliato loro,


a nulla se figuriamoci noi.
te solo da
dicevano
metà aprile

gi non ci
ontrare il
o che è la
o che
ntagio. È
ci dicono
he in una
ando non
ato ormai
relativa».

to loro,
figuriamoci noi.
A che servono le
polemiche?
Non posso certo dire che io sia avaro
quanto a polemiche. Non è neanche che
io le cerchi: sono loro che cercano me. E
mi trovano quasi sempre.
Eppure, mai come durante la Fase 1 ho
trovato il gusto per la polemica
deleterio. Da parte della politica, dei
media, di tutti. Era il tempo per essere
una cosa sola: e invece, divisi come
sempre tra eroi e cazzoni, o se preferite
tra «gente per bene e gente per male»
alla Mogol/Battisti, ci siamo spaccati
un’altra volta. Da una parte le eccellenze,
dall’altra le escrescenze. Peccato.
Non posso certo dire che io sia avaro
quanto a polemiche. Non è neanche che
io le cerchi: sono loro che cercano me. E
mi trovano quasi sempre.
Eppure, mai come durante la Fase 1 ho
trovato il gusto per la polemica
deleterio. Da parte della politica, dei
media, di tutti. Era il tempo per essere
una cosa sola: e invece, divisi come
sempre tra eroi e cazzoni, o se preferite
tra «gente per bene e gente per male»
alla Mogol/Battisti, ci siamo spaccati
un’altra volta. Da una parte le eccellenze,
dall’altra le escrescenze. Peccato.
No, non è come stare in
guerra
La retorica imperante sintetizza: «È
are in come stare in guerra». No, che non lo è.
Riporto un post Facebook di inizio
marzo di Elvio Gorelli, che condivido
totalmente.

L’esagerazione della retorica.


«È come stare in guerra».
No.
Se qualcuno adesso bombardasse gli
ospedali, le case in cui abitiamo, se
mancasse l’energia elettrica, l’acqua, se
non avessimo scorte di cibo e se invece
di prendere il Frecciarossa dovessimo
camminare a piedi per centinaia di
chilometri per trovare un’improbabile
salvezza, vendendo l’anima e la dignità.
Vedendo morire i propri figli di
freddo, di fame, senza poter contare
etizza: «È sull’aiuto di nessuno.
non lo è. Senza poterlo dire a nessuno con un
di inizio post su Facebook.
condivido Allora sì, tutto questo sarebbe molto
simile ad una guerra.
Simile, non uguale.

rdasse gli
tiamo, se
’acqua, se
se invece
ovessimo
ntinaia di
probabile
la dignità.
i figli di
r contare
sull’aiuto di nessuno.
Senza poterlo dire a nessuno con un
post su Facebook.
Allora sì, tutto questo sarebbe molto
simile ad una guerra.
Simile, non uguale.
Nuovi business

Nuovi business ai tempi della Fase 1:


affittare cani a ore per lunghe
passeggiate all’aperto. Coi cani che,
giustamente, alla quarta volta che li fai
uscire di fila ti guardano e ti dicono:
«Ehi, ho già pisciato, cazzo!»

la Fase 1:
affittare cani a ore per lunghe
passeggiate all’aperto. Coi cani che,
giustamente, alla quarta volta che li fai
uscire di fila ti guardano e ti dicono:
«Ehi, ho già pisciato, cazzo!»
Runners

Siamo un popolo perlopiù pigro.


Eppure, quando si è capito che una delle
poche cose inizialmente concesse
durante la Fase 1 era correre (da soli) per
prati e campi, di colpo il Paese si è
riempito di finti runners che fino al
minuto prima avevano usato la tuta
giusto per ciabattare in casa, con una
birra in mano e il telecomando
nell’altra.
Di colpo, tutta Italia è diventata una
sorta di set sgarruppato di Momenti di
gloria.
Tra le stazioni del calvario da
Coronavirus, il fingersi runners per
gabbare le regole è stato uno dei punti
più bassi. Così basso che, poi, il governo
è stato costretto a toglierci pure quel
diritto lì. E a quel punto abbiamo
iù pigro. trattato i runners come vili untori.
una delle A volte siamo proprio dei fenomeni.
concesse
a soli) per
aese si è
e fino al
o la tuta
con una
comando

ntata una
Momenti di

vario da
ners per
dei punti
l governo
pure quel
abbiamo
A volte siamo proprio dei fenomeni.
Privato

Il Coronavirus ha cambiato tutto. Non


ha colpito solo il nostro corpo: oserei
dire che, più ancora, ha mutato le nostre
abitudini. I nostri pensieri.
Ha cambiato il nostro futuro.
Anche nelle piccole cose.
La quarantena obbligata, per tutti, ha
significato non uscire di casa. Rinunciare
alle uscite quotidiane. Modificare gli
svaghi, i rituali, le valvole di sfogo. Ed
essere costretti, ventiquattro ore su
ventiquattro, a vivere a contatto con
persone con cui non eravamo più
abituati a vivere a contatto ventiquattro
ore su ventiquattro: mogli, mariti, figli,
suoceri, fratelli e sorelle. Si sono salvati
solo quelli che hanno un ottimo
rapporto con se stessi e chi hanno
accanto.
utto. Non Ho come la sensazione che, con il
po: oserei Coronavirus, tante coppie salteranno. E
o le nostre altrettante famiglie esploderanno.

r tutti, ha
inunciare
ficare gli
sfogo. Ed
ore su
tatto con
amo più
ntiquattro
ariti, figli,
no salvati
n ottimo
hi hanno

e, con il
Coronavirus, tante coppie salteranno. E
altrettante famiglie esploderanno.
Cortei

Nella tarda sera del 18 marzo,


cominciano a circolare immagini
terrificanti. Una lunga colonna di mezzi
militari, nel centro di Bergamo, è ferma
in via Borgo Palazzo. A poche centinaia
di metri dal cimitero. Sono i furgoni
dell’esercito impiegati per trasportare le
bare dal camposanto bergamasco verso i
forni crematori di altre regioni. La
camera mortuaria di Bergamo non è più
in grado di accogliere i feretri delle
vittime del Coronavirus. E lo stesso vale
per il forno crematorio. Il Coronavirus
ha mandato in tilt servizi cimiteriali e
agenzie. Per sgravare la camera
mortuaria del cimitero, inizialmente era
stato necessario mettere in fila le bare
dei defunti nella chiesa di Ognissanti
all’interno del cimitero. Poi la soluzione
marzo, estrema: l’impiego dei mezzi
immagini dell’esercito. Le vittime sono state
di mezzi trasportate in altre regioni, anzitutto
o, è ferma Emilia Romagna.
centinaia Le immagini di quell’immane corteo
i furgoni funebre militare non ce le scrolleremo
portare le mai di dosso.
co verso i
gioni. La
non è più
etri delle
tesso vale
ronavirus
miteriali e
camera
mente era
la le bare
Ognissanti
soluzione
mezzi
dell’esercito. Le vittime sono state
trasportate in altre regioni, anzitutto
Emilia Romagna.
Le immagini di quell’immane corteo
funebre militare non ce le scrolleremo
mai di dosso.
ITALIA SÌ, ITALIA NO
ITALIA SÌ, ITALIA NO
L’assalto assurd o ai
supermercati
Mercoledì 11 marzo, annunciando
l’ulteriore stretta, Giuseppe Conte
rimarca un passaggio del suo discorso
commosso. Questo: «Svaligiare i
supermercati non serve a niente,
saranno sempre aperti».

Ovviamente in tanti capiscono tutto


subito. E assaltano di nuovo i
supermercati. Oltretutto svaligiarli non
solo non serve a niente, ma è pure molto
pericoloso, perché a quel punto la
distanza minima salta. E il rischio di
contagio sale. Non c’è niente da fare:
possono toglierci tutto, tranne il calcio e
i Pan di Stelle.
Mercoledì 11 marzo, annunciando
l’ulteriore stretta, Giuseppe Conte
rimarca un passaggio del suo discorso
commosso. Questo: «Svaligiare i
supermercati non serve a niente,
saranno sempre aperti».

Ovviamente in tanti capiscono tutto


subito. E assaltano di nuovo i
supermercati. Oltretutto svaligiarli non
solo non serve a niente, ma è pure molto
pericoloso, perché a quel punto la
distanza minima salta. E il rischio di
contagio sale. Non c’è niente da fare:
possono toglierci tutto, tranne il calcio e
i Pan di Stelle.
Chi rischia per noi

Una persona a me vicina lavora in un


supermercato. Mi ha raccontato scene
aberranti di comune inciviltà
quotidiana, durante la Fase 1. A fronte di
tante persone garbate, che rispettavano
le regole e la distanza minima, ce
n’erano tante (troppe) altre che
trattavano i commessi come servi. Che
non avevano rispetto. E che si
arrabbiavano se gli facevi notare che
dovevano mettere i guanti («E che li
metto a fare? Mica si mangia la buccia
delle banane!»).
Lavorare costantemente a contatto
con certe persone è sfibrante e va a
peggiorare un quadro psicologico già
provato, perché se molti tra noi possono
lavorare da casa, altri no. Incontrando
pure simili cafoni. E rischiando ogni
ora in un giorno il contagio.
ato scene Per quel che vale, vada il mio
inciviltà abbraccio a tutti quegli eroi – sì, eroi –
fronte di che si sono fatti, si fanno e si faranno il
pettavano mazzo per noi: medici, infermieri,
nima, ce farmacisti, impiegati, commessi,
ltre che panettieri, forze dell’ordine, corrieri,
ervi. Che volontari, associazioni. Tutti. Rischiano
che si la loro incolumità per gli altri, cioè noi.
otare che E noi, a volte, non ce lo meritiamo.
«E che li
la buccia

contatto
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Per quel che vale, vada il mio
abbraccio a tutti quegli eroi – sì, eroi –
che si sono fatti, si fanno e si faranno il
mazzo per noi: medici, infermieri,
farmacisti, impiegati, commessi,
panettieri, forze dell’ordine, corrieri,
volontari, associazioni. Tutti. Rischiano
la loro incolumità per gli altri, cioè noi.
E noi, a volte, non ce lo meritiamo.
Libero (di dire cazzate)

«Libero» 22 febbraio. Titolo sparato in


prima pagina: «Vade retro virus. Primo
zzate) morto: un 77enne a Padova».
«Libero» 23 febbraio. Titolo sparato in
prima pagina: «Prove tecniche di strage.
Il governo agevola la diffusione del
virus».
«Libero» 27 febbraio. Titolo sparato in
prima pagina: «Virus, ora si esagera.
Diamoci tutti una calmata».

Poveracci.

sparato in
prima pagina: «Vade retro virus. Primo
morto: un 77enne a Padova».
«Libero» 23 febbraio. Titolo sparato in
prima pagina: «Prove tecniche di strage.
Il governo agevola la diffusione del
virus».
«Libero» 27 febbraio. Titolo sparato in
prima pagina: «Virus, ora si esagera.
Diamoci tutti una calmata».

Poveracci.
Complottismi

La pandemia porta con sé


un’esplosione di complottismi. Il virus è
stato creato dalla Cina per spezzare le
reni dall’Europa. Anzi no, il virus non
esiste ed è solo un’arma di distrazione di
massa.
Anzi no, dietro al virus c’è la Russia,
infatti Putin è amico dei cinesi, infatti i
russi sembrano gli unici a non
ammalarsi.
Anzi no, la colpa è degli americani,
che infatti stanno invadendo l’Europa
per sferrare l’attacco proprio alla Russia
con la scusa dell’esercitazione militare.

Quanti bischeri che esistono al


mondo.

con sé
un’esplosione di complottismi. Il virus è
stato creato dalla Cina per spezzare le
reni dall’Europa. Anzi no, il virus non
esiste ed è solo un’arma di distrazione di
massa.
Anzi no, dietro al virus c’è la Russia,
infatti Putin è amico dei cinesi, infatti i
russi sembrano gli unici a non
ammalarsi.
Anzi no, la colpa è degli americani,
che infatti stanno invadendo l’Europa
per sferrare l’attacco proprio alla Russia
con la scusa dell’esercitazione militare.

Quanti bischeri che esistono al


mondo.
Pokemon

Giovedì 19 marzo, sul «Fatto


Quotidiano», Fabrizio D’Esposito
raccoglie in un pezzo alcuni casi umani
denunciati dalle forze dell’ordine per
non avere rispettato le regole. Eccone
alcuni.

Dov’è l’auto?
A Porto Potenza Picena, in provincia
di Macerata, i carabinieri hanno
denunciato un uomo che beveva birra al
bar di una stazione di rifornimento.
L’uomo si è difeso dicendo che era lì per
fare benzina ma dagli accertamenti è
emerso che «non aveva l’auto con sé».

Shopping
A San Martino di Lupari, in provincia
di Padova, un uomo è uscito di casa per
l «Fatto acquistare un’arma. Poi è andato dai
D’Esposito carabinieri per denunciarla, ma questi
asi umani hanno denunciato lui per violazione del
rdine per decreto.
e. Eccone
Necessità
A Torino, un uomo proveniente da
un paese dell’hinterland è stato
provincia denunciato mentre andava in giro con
i hanno una birra in mano. Ha spiegato che la
va birra al sua «situazione di necessità» era che
rnimento. «voleva scopare le sue fidanzate».
era lì per Ribadita nell’autocertificazione: «Ho
amenti è tre ragazze. Sono venuto a Torino per
scopare».

Aria
provincia A Giugliano, in provincia di Napoli,
i casa per dodici persone sono state denunciate per
ndato dai aver organizzato un picnic nel parco di via
ma questi Madonna del Pantano. Si sono giustificati
azione del così: «Avevamo bisogno di prendere aria».

L’Umarell
A Bologna un pensionato è stato
niente da denunciato perché guardava una partita
è stato di pallone tra ragazzi, a loro volta
giro con denunciati.
ato che la
era che La Cravatta
danzate». A Palermo i carabinieri hanno
one: «Ho denunciato un uomo in auto diretto al
orino per parco della Favorita. La sua difesa:
«Vado a correre». Era in giacca e
cravatta.

di Napoli, La tessera
nciate per A Tortona, in provincia di Alessandria,
arco di via un uomo è stato denunciato dopo aver
giustificati percorso più di venti chilometri in auto,
dere aria». proveniente dalla Lombardia. Ai
carabinieri ha detto che andava a fare la
spesa in un determinato supermercato
è stato perché aveva la tessera a punti in
na partita scadenza.
oro volta
La visita
A Busto Arsizio, in provincia di
Varese, due pregiudicati di Milano sono
i hanno stati denunciati perché avevano arnesi
diretto al da scasso nell’auto. Si sono giustificati
ua difesa: dicendo che dovevano far visita a un
giacca e amico in ospedale.

Amori
Ad Acilia, frazione di Roma, un uomo
essandria, di trentaquattro anni è stato denunciato
dopo aver dai carabinieri sotto l’abitazione della
ri in auto, sua ragazza. Prendeva a calci la
rdia. Ai serranda del garage, dopo aver
a a fare la incendiato un’auto. Poco prima era
ermercato stato lasciato dalla fidanzata per
punti in telefono.

Nel bosco
A Pisa, in località Calambrone, due
vincia di ottantenni, marito e moglie, sono usciti
lano sono per cercare asparagi in campagna. La
no arnesi donna si è poi persa nella boscaglia. È
giustificati stata ritrovata addormentata, la mattina
sita a un successiva. In azione, per tutta la notte,
polizia, carabinieri, vigili del fuoco e
volontari. Dopo il salvataggio è stata
denunciata, insieme con il marito.
un uomo
enunciato Transenne
one della Il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini,
calci la ha deciso «a malincuore» di transennare
po aver le panchine di piazza Saffi, «dopo aver
rima era constatato pericolosi assembramenti».
zata per
Il Calesse
A Ercolano, in provincia di Napoli, un
uomo è stato denunciato ché andava in
rone, due giro con «un calesse trainato da un
ono usciti cavallo». Non ha dato giustificazioni
pagna. La valide.
scaglia. È
a mattina Rapporti
a la notte, A Canicattì, in provincia di Agrigento,
fuoco e un uomo e una prostituta si sono
o è stata appartati in auto. Al momento del
pagamento, venti euro, la donna ha
strappato di mano all’uomo il portafogli.
Lui ha chiamato la polizia e i due sono
ca Zattini, stati denunciati per «inosservanza dei
ansennare provvedimenti dell’autorità».
dopo aver
La Spesa
Si chiamano «segnalatori civici del
web» e sono cittadini che denunciano le
Napoli, un violazioni dei vicini. In un caso, una
andava in donna ha segnalato il marito perché
o da un uscito a fare la spesa «nonostante il frigo
tificazioni fosse pieno». «Sono convinta che vuole
fare altro», ha detto agli agenti.

Droni
Agrigento, Il sindaco di Casamassima, in
si sono provincia di Bari, ha annunciato che
ento del utilizzerà i droni per controllare i
donna ha concittadini: «Il nostro territorio è vasto,
portafogli. ora si alzeranno in volo i droni».
due sono
vanza dei Le voci
Ad Acerenza, in provincia di Potenza,
tre uomini di età tra i 56 e i 67 anni sono
stati scoperti mentre giocavano a carte e
civici del bevevano birra in un circolo privato. Il
unciano le locale era chiuso ma a insospettire i
caso, una carabinieri sono state le voci provenienti
o perché dall’interno.
nte il frigo
che vuole Urgenza
Ad Ancona, un uomo è stato fermato
mentre faceva «un acquisto urgente di
tessere bollate» in quanto collezionista
sima, in di francobolli. Era arrivato dalla
ciato che provincia di Macerata.
trollare i
io è vasto, La caccia
A Sassari, prima dell’ultimo decreto,
una donna sarda ma trasferitasi a Milano
per vent’anni stava per essere segnalata
i Potenza, alla polizia da una «donna che la
anni sono guardava in cagnesco». «Ho faticato a
o a carte e convincerla, le ho detto che vivo di
privato. Il nuovo qui da cinque anni».
spettire i
ovenienti Pokemon
A Busto Arsizio, due fidanzati
ventenni sono stati sorpresi con 2,5
grammi di hashish in tasca e i cellulari
o fermato in mano. Si sono difesi dicendo che
rgente di stavano giocando a Pokemon Go.
lezionista
to dalla Pedagogia
Da un recente discorso di Vincenzo
De Luca, governatore della Campania:
«In Cina hanno metodi educativi e
o decreto, pedagogici più efficienti, hanno fucilato
i a Milano un 23enne uscito dalla quarantena.
segnalata L’Occidente non ha questi metodi
a che la terapeutici».
faticato a
e vivo di Poi uno si stupisce se gli alieni ci
schifano.

fidanzati
con 2,5
i cellulari
endo che

Vincenzo
Campania:
ucativi e
o fucilato
uarantena.
metodi
terapeutici».

Poi uno si stupisce se gli alieni ci


schifano.
Mascherine

Per mesi non abbiamo capito se le


mascherine servissero davvero. Ci
avevano detto che servivano solo per chi
è malato. E invece no. Serviranno a tutti.
Per mesi. Forse per anni.
In tivù, dopo Barbara D’Urso che ci ha
insegnato come lavarci le mani,
abbiamo pure visto Barbara Palombelli
mostrarci come fabbricare da soli una
mascherina. Non ci siamo fatti mancare
proprio nulla.
L’immagine a cui più faticherò ad
abituarmi sarà proprio questa:
l’immanenza della mascherina. Per fare
la spesa, per portare il cane fuori, per
passeggiare con la compagna. Per ogni
benché minimo gesto. Quasi che, di
colpo, il mondo fosse diventato il set
gigantesco di una serie post-atomica. E
pito se le in effetti un po’ è così.
vero. Ci Il Coronavirus ci ha trasformato in
lo per chi una carrellata sterminata di mascherine.
no a tutti. Travestite da esseri umani. Aiuto.

che ci ha
e mani,
alombelli
soli una
mancare

cherò ad
questa:
. Per fare
fuori, per
Per ogni
i che, di
ato il set
tomica. E
Il Coronavirus ci ha trasformato in
una carrellata sterminata di mascherine.
Travestite da esseri umani. Aiuto.
Andrà tutto bene

Nelle serie tivù, la frase più usata è:


«Guardami, andrà tutto bene! Okay?»
Proprio come nei mesi della Fase 1:
#andràtuttobene. Un modo per tirarsi
su. O anche solo per esorcizzare la pura.
Ci sta. Tenendo però conto che nelle
serie tivù non c’è praticamente mai il
lieto fine, io avrei usato un altro hashtag.

ù usata è:
«Guardami, andrà tutto bene! Okay?»
Proprio come nei mesi della Fase 1:
#andràtuttobene. Un modo per tirarsi
su. O anche solo per esorcizzare la pura.
Ci sta. Tenendo però conto che nelle
serie tivù non c’è praticamente mai il
lieto fine, io avrei usato un altro hashtag.
Avviso di garanzia

Così, ospite di Cartabianca su RaiTre il


24 marzo, Carlo Verdone:

Negli ultimi anni ci siamo incattiviti


ma questo virus, che ha fatto tanti morti,
dovremmo prenderlo come un avviso di
garanzia, un avvertimento che
dobbiamo cambiare i nostri
atteggiamenti verso il prossimo. Saremo
più guardinghi e attenti nello stare con
gli altri, avremo più cura e saremo meno
superficiali. Mi auguro non diffidenti. Io
vorrei fare un viaggio da Nord a Sud
dell’Italia, abbracciare persone come le
infermiere. In questi giorni mi sto
commuovendo, vedendo quello che
fanno molti italiani, con serietà e
dedizione.

RaiTre il Nulla da aggiungere.


incattiviti
nti morti,
avviso di
to che
nostri
o. Saremo
stare con
mo meno
fidenti. Io
rd a Sud
e come le
mi sto
uello che
serietà e
Morire da soli

Il 19 marzo vengono rivelati due dati.


Il primo è che “soltanto” lo 0.8 per cento
dei decessi non presentava patologie
pregresse. Il secondo è che, a quella
giornata, i decessi di persone sotto i
cinquant’anni erano state “solo”
diciassette. Due dati che ribadiscono
quello che si sapeva già: al netto di una
fatale imprevedibilità, il Coronavirus
può divenire letale in concomitanza con
patologie preesistenti e persone anziane
e/o immunodepresse.
Qualcuno tira un sospiro di sollievo,
quasi che la morte in un “vecchio” possa
apparire più accettabile.
Ma c’è un dato che non si sottolinea
mai abbastanza: chi si ammala di
Coronavirus, combatte da solo. Non può
avere parenti, amori e amici accanto.
due dati. Combatte da solo, guarisce da solo.
per cento Muore da solo. E morire da soli è come
patologie morire di maggio in quella vecchia
a quella canzone di Fabrizio De André: ci vuole
e sotto i tanto, troppo coraggio.
“solo”
badiscono
tto di una
ronavirus
tanza con
e anziane

i sollievo,
hio” possa

sottolinea
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Non può
accanto.
da solo.
Muore da solo. E morire da soli è come
morire di maggio in quella vecchia
canzone di Fabrizio De André: ci vuole
tanto, troppo coraggio.
Sinisa

Rispettare le regole. Non fare i furbi.


Lavarsi le mani. Non uscire di casa.
Avere pazienza. Sono, di fatto, le poche
regole cardine imposte dal Coronavirus.
Soprattutto durante la Fase 1. Un
drastico rallentamento delle nostre vite,
della nostra economia, delle nostre
nevrosi.
Molti, già al terzo giorno, non ce la
fanno.
A riportare tutto sotto l’ottica giusta, ci
pensa Sinisa Mijailovic nel corso di una
splendida intervista per la «Gazzetta
dello Sport». È il 17 marzo e Sinisa
combatte da luglio con la leucemia. Lui
commenta così:

Capisco che per chi non è abituato


può sembrare un sacrificio, ma per
re i furbi. me queste precauzioni che ci
di casa. impongono sono una passeggiata. Ho
le poche passato mesi chiuso in una stanza di
ronavirus. ospedale tre metri per tre, attaccato a
e 1. Un fili e flebo, senza poter aprire neanche
ostre vite, una finestra, pensi sia un problema
e nostre essere in famiglia, a casa, e uscire in
terrazzo a fumare una sigaretta?
non ce la
E dopo?
a giusta, ci
so di una Dopo? Sarà bellissimo… E quel dopo
«Gazzetta arriverà presto. Dopo la malattia ho
e Sinisa detto spesso che ogni cosa ha
emia. Lui riacquistato per me valore e mi sembra
bellissima: una boccata d’aria, una
doccia con l’acqua che ti scende sul
è abituato viso, un panorama. Io ormai apprezzo
ma per ogni singolo momento della mia vita.
che ci
giata. Ho Come sarebbe bello se lo imparassimo
stanza di tutti.
ttaccato a
e neanche
problema
uscire in

quel dopo
alattia ho
cosa ha
mi sembra
aria, una
cende sul
apprezzo
mia vita.
Come sarebbe bello se lo imparassimo
tutti.
LA POLITICA
LA POLITICA
Parole chiare

Così parlò il dux veneto Luca Zaia,


peraltro uno dei bravi a gestire
l’emergenza. Di sicuro molto più del suo
collega Attilio Fontana in Lombardia.

«Fuori da scuola i bambini in arrivo


dalla Cina», 3 febbraio.
«I cinesi non sono untori», 7 febbraio.
«È l’emergenza sanitaria più grave mai
vissuta», 23 febbraio.
«Situazione sotto controllo, scuole
aperte lunedì», 27 febbraio.
«I cinesi mangiano topi vivi», 27
febbraio.
«No alla psicosi, è una pandemia
mediatica», 28 febbraio.
«Veneto in emergenza, è chiaro», 29
febbraio.
«Trend assolutamente sostenibile, la
uca Zaia, sanità tiene», 3 marzo.
a gestire «L’intero Veneto va considerato zona
iù del suo rossa», 5 marzo.
«No al Veneto zona rossa», 8 marzo.
«Chiudere tutto può essere utile», 9
in arrivo marzo.

ebbraio. Erano giorni così.


grave mai

o, scuole

vivi», 27

pandemia

hiaro», 29

nibile, la
«L’intero Veneto va considerato zona
rossa», 5 marzo.
«No al Veneto zona rossa», 8 marzo.
«Chiudere tutto può essere utile», 9
marzo.

Erano giorni così.


Conte

Ho sentito Paolo Mieli criticare


Giuseppe Conte perché si ostinava a fare
le dirette Facebook dopocena, quasi che
secondo lui si dovessero mandare in
onda per forza di cose all’ora del tè. O
magari a quello dell’aperitivo, chi lo sa.
Ho visto opinionisti caricaturali
accusarlo di non essere un condottiero;
di essersi mosso troppo tardi, anzi
troppo presto; di essere stato troppo
duro, anzi troppo morbido; di essere
troppo elegante, anzi troppo sbarazzino.
La sensazione è che Giuseppe Conte
venga mandato al fronte senza troppe
difese. Quasi che il suo destino, per
opposizione (e ci sta) e maggioranza (e
qui ci sta un po’ meno), fosse per forza
quello di vivere l’inevitabile mitraglia.
Antonio Padellaro ha scritto che, nella
criticare sua storia di cronista, non ha mai visto
ava a fare un Presidente del Consiglio così linciato.
quasi che Già questo è sintomatico, perché di
andare in Presidenti del Consiglio peggiori ce ne
del tè. O sono stati tanti (quasi tutti) e sfuggono le
chi lo sa. colpe imperdonabili di Conte. A meno
aricaturali che, il virus, l’abbia creato lui in persona
ndottiero; a Wuhan.
rdi, anzi Mi sono pure beccato, io come tutto
o troppo «il Fatto Quotidiano», la scomunica
di essere poiché «gendarme dell’ordine
barazzino. costituito» (me cojoni!).
pe Conte È senz’altro vero che il governo Conte
za troppe si è mosso tardi. Il 27 gennaio, a Otto e
tino, per mezzo, si è detto «prontissimo» per il
oranza (e Coronavirus. Il 31 gennaio viene
per forza dichiarato lo stato di emergenza. E fino
mitraglia. al 21 febbraio, di fatto, viene fatto poco o
che, nella nulla.
mai visto In questa vicenda hanno sbagliato
sì linciato. tutti. Anche Conte.
perché di Ma ci sono altre verità.
ori ce ne Una di queste, molto semplice, è che
uggono le quelli (di Sinistra) che volevano andare
. A meno al voto a ottobre dopo i mojito di Salvini
n persona non erano soltanto degli analfabeti
politici: erano anche scellerati, perché
ome tutto avrebbero consegnato il Paese a Salvini
comunica e derivati. E se penso che con il
ell’ordine Coronavirus avremmo avuto a Palazzo
Chigi Salvini, vengo assalito dal terrore
rno Conte più vivo.
Otto e La verità, molto più semplice, è che
o» per il avere avuto a Palazzo Chigi un
o viene galantuomo come Giuseppe Conte è
za. E fino stata una delle poche notizie positive di
tto poco o questi mesi cupi e immobili.

sbagliato
tutti. Anche Conte.
Ma ci sono altre verità.
Una di queste, molto semplice, è che
quelli (di Sinistra) che volevano andare
al voto a ottobre dopo i mojito di Salvini
non erano soltanto degli analfabeti
politici: erano anche scellerati, perché
avrebbero consegnato il Paese a Salvini
e derivati. E se penso che con il
Coronavirus avremmo avuto a Palazzo
Chigi Salvini, vengo assalito dal terrore
più vivo.
La verità, molto più semplice, è che
avere avuto a Palazzo Chigi un
galantuomo come Giuseppe Conte è
stata una delle poche notizie positive di
questi mesi cupi e immobili.
Esempi di giornalismo
illuminato
A metà marzo un virgulto scriba
ismo individua la soluzione per uscire dalla
pandemia: far sì che quel frescone di
Giuseppe Conte telefoni al virgulto di
cui sopra, ovvero il politologo nonché
virologo nonché sex symbol Alessandro
De Angelis, affinché quest’ultimo – forte
del suo carisma da battipanni vilipeso –
detti chiaramente all’inetto Presidente
del Consiglio cosa fare. L’Italia aveva
(ha) una trave piantata ben dentro
l’occhio, ma in tivù e sui giornali era (è)
tutto un cicaleccio stitico di retroscenisti
(sic) che vomitano articolesse sulla
pagliuzza. Tipo il De Angelis, uno che
ogni volta che parla suscita sulla vile
plebe tre reazioni inesorabili: 1) Oddio
che palle; 2) Questo qua sembra uno di
quelli, quando hanno voglia di emozioni
to scriba forti, sniffano il Wcnet; 3) Oddio che
cire dalla palle. Omino sbarazzino nonché assai
escone di rutilante, il De Angelis ama spacciare
irgulto di pettegolezzi irrilevanti per notizie
o nonché irrinunciabili, attorno alle quali
lessandro imbastisce interventi appassionanti
mo – forte come una cover dei Led Zeppelin
vilipeso – eseguita da Sfera Ebbasta con la
Presidente grattugia sulle gonadi. Se fosse un caso
alia aveva isolato chi se ne frega, ma purtroppo di
n dentro tipini come lui nella cosiddetta
ali era (è) informazione ce ne son tanti. E fan più
roscenisti danni della grandine.
sse sulla Il De Angelis non indovina un’analisi
uno che dall’età dei sei anni, quando pare
sulla vile suonasse il banjo nella cover band
1) Oddio aquilana dei Jackson 5, ma ciò non
ra uno di incrina minimamente la sua esilarante
emozioni hybris. Lo scorso agosto andò avanti per
Oddio che giorni esigendo «elezioni subito», idea
ché assai che in effetti sarebbe risultata perfetta
spacciare per Salvini e Meloni, ma che si sarebbe
notizie rivelata suicida per chi (come il De
e quali Angelis asserisce di se stesso) si definisce
assionanti fiero eversore dei sovranisti. Il De
Zeppelin Angelis è così: politicamente miope e
con la inconsciamente salviniano. Un
e un caso «salvinistro», come li chiama Marco
troppo di Travaglio. Se si fosse votato a fine 2019,
cosiddetta Salvini sarebbe ora a Palazzo Chigi. E la
E fan più pandemia la gestirebbe lui: roba da
scappare su Marte. Eppure, invece di
un’analisi cospargersi il capino teneramente
ndo pare implume di cenere, il De Angelis
ver band continua a scudisciare a prescindere il
ciò non governo e (ancor più a prescindere)
esilarante Conte. Il De Angelis lo odia proprio, e
avanti per anche questo è naturale: due anni fa lo
ito», idea trattava come un mezzo parvenu
a perfetta (mentre lui invece è Montanelli), e
si sarebbe adesso che Conte è il politico più amato
me il De dagli italiani, non riesce proprio ad
definisce ammettere di avere sbagliato pure su di
ti. Il De lui. Il De Angelis vede in Conte un
miope e trasformista alla Mastella e, nel suo
o. Un agire, una continua quintessenza di
ma Marco inefficienza.
fine 2019, Così, dopo le conferenze stampa
Chigi. E la durante le quali Conte ha annunciato i
roba da decreti, il De Angelis non si è soffermato
invece di o quasi mai sulla trave (il contenuto del
eramente decreto). Bensì sulla pagliuzza. Ovvero
Angelis l’avere usato Facebook (e sticazzi?).
cindere il L’essere andato in onda dopo cena e in
escindere) ritardo (e sticazzi?). E il non avere fatto
proprio, e una conferenza stampa canonica (e
anni fa lo sticazzi?). L’Italia combatte una battaglia
parvenu campale, ma lui – pur di mitragliare a
anelli), e prescindere il governo – si preoccupa
più amato delle pieghe ipotetiche sulla tovaglia.
oprio ad Sull’«Huffington Post», di cui pare sia
pure su di vicedirettore, il De Angelis ha tuonato:
Conte un «La più grande limitazione della libertà
nel suo nella storia della Repubblica affidata a
senza di un videoannuncio notturno, senza
provvedimento e senza passaggio
e stampa parlamentare». Va però detto che il
nunciato i titolo del pezzo, pensato forse dopo
offermato essersi ammirato allo specchio, era
enuto del «Sconcertante»: un’autorecensione che
a. Ovvero gli fa onore. Altra perla del 19 marzo: «È
sticazzi?). ora di uscire dalla comunicazione da
cena e in Grande Fratello». Ovvero le stesse parole
vere fatto di Renzi, di cui del resto il De Angelis
nonica (e celebrò nel 2014 la smisurata grandezza
a battaglia in un libro clandestino e per nulla
ragliare a agiografico scritto con il noto
preoccupa antirenziano Mario Lavia.
tovaglia. Più che un retroscenista, il De Angelis
pare sia è una sorta di versione da discount di un
a tuonato: mix giornalistico tra Fusani e Senaldi: il
lla libertà che, a ben pensarci, è francamente
affidata a terribile. Resisti per noi, magico De
o, senza Angelis!
passaggio
o che il
rse dopo
chio, era
ione che
marzo: «È
azione da
sse parole
e Angelis
grandezza
per nulla
agiografico scritto con il noto
antirenziano Mario Lavia.
Più che un retroscenista, il De Angelis
è una sorta di versione da discount di un
mix giornalistico tra Fusani e Senaldi: il
che, a ben pensarci, è francamente
terribile. Resisti per noi, magico De
Angelis!
Sciacalli per «El Pais»

Nel corso di un’intervista al


quotidiano spagnolo «El Pais»,
Pais» pubblicata il 6 marzo 2020, l’ex
vicepremier nonché ex Ministro
dell’Interno Matteo Salvini dichiara al
mondo che l’esecutivo del Presidente
del Consiglio Giuseppe Conte non è «in
grado di gestire la normalità né tanto
meno l’emergenza».
Sono parole che certo aiutano l’Italia
in un momento di grave emergenza,
dando infatti agli occhi del mondo
l’immagine di un Paese che fa squadra e
si compatta. Maggioranza e opposizione.
Non c’è niente da fare: nasci cazzaro.
Cresci politicamente sciacallo. E il senso
dello Stato resta pari a zero. Caro uomo
che sussurrava ai citofoni, eri e resti il
peggio della politica italica, ex aequo
vista al con quell’altro Matteo, ma vederti
Pais», lucrare politicamente persino su una
020, l’ex pandemia è stato oltremodo avvilente.
Ministro Avresti guadagnato miliardi di punti se
ichiara al avessi – per una volta – dimostrato una
Presidente sensibilità istituzionale e non
non è «in personalistica, ma proprio non ce la fai.
né tanto Non ti riesce, non ti viene. Ti sia dunque
lieve lo sciacallaggio.
no l’Italia
mergenza,
l mondo
squadra e
posizione.
i cazzaro.
E il senso
aro uomo
e resti il
ex aequo
a vederti
lucrare politicamente persino su una
pandemia è stato oltremodo avvilente.
Avresti guadagnato miliardi di punti se
avessi – per una volta – dimostrato una
sensibilità istituzionale e non
personalistica, ma proprio non ce la fai.
Non ti riesce, non ti viene. Ti sia dunque
lieve lo sciacallaggio.
Le prime astute mosse
del Cazzaro Verde
Sin dall’inizio, il Coronavirus
mosse cortocircuita Matteo Salvini. Non che ci
volesse molto, ma il cazzaro verde
appare subito in difficoltà: abituato
com’è ad attaccare tutto e tutti, si rende
conto – forse – che fare la parte del
bullo in tempi di Covid-19 non paga. Le
persone vorrebbero serenità, coesione,
serietà e concretezza: l’esatto opposto di
Salvini. A inizio marzo si è persino
accodato alla proposta di Renzi (poi
smentita da Renzi) di un governissimo
per fronteggiare l’emergenza. Null’altro
che l’inciucio al tempo del virus. Capite
bene che farsi dettare la linea da Renzi è
un po’ come prendere lezioni di arguzia
da Gasparri. L’ipotesi è poi tramontata,
non avendo né capo né coda (e neanche
numeri in Parlamento), ma Salvini è
ronavirus sempre lì che gira a vuoto. Inizialmente
Non che ci è stato l’unico a non degnarsi nemmeno
ro verde di rispondere a Conte, anteponendo una
abituato volta di più l’ego ai problemi nazionali.
, si rende Così facendo si è fatto nuovamente
parte del superare a destra dalla Meloni, che
n paga. Le infatti nei sondaggi è quella che cresce
coesione, di più. L’uomo che sussurrava ai citofoni
pposto di ha poi varcato nuovi confini
è persino dell’incoerenza, branca dello scibile su
enzi (poi cui del resto ha 178 lauree. Il 21 febbraio,
ernissimo in una delle sue tante dirette Facebook
Null’altro con inquadrature in 3D ad altezza
us. Capite pappagorgia, tuonava (a caso):
da Renzi è «Ascoltiamo la comunità scientifica:
di arguzia blindiamo, sigilliamo i nostri confini! Ne
amontata, va della salute di decine di milioni di
e neanche persone!». Sei giorni dopo,
Salvini è dall’avamposto molto istituzionale di
zialmente Madonna di Campiglio, ecco l’ennesimo
nemmeno dietrofront: «Riaprire! Tutto quello che
endo una si può riaprire! Riaprire, rilanciare.
nazionali. Quindi aprire, aprire, aprire! Tornare a
ovamente correre, tornare a lavorare!» Poche idee
loni, che e confuse. Salvini ha poi reinventato la
he cresce geografia: «Se qualcuno chiedesse scusa
ai citofoni agli italiani non sarebbe male, perché è
confini evidente che qualcuno ha sbagliato
scibile su qualcosa se l’Italia è il terzo Paese al
febbraio, mondo per contagi, davanti persino al
Facebook Giappone, che confina con la Cina».
d altezza Come no: infatti il Giappone è un
caso): arcipelago e a separarlo dalla Cina c’è un
cientifica: mare (quello del Giappone, appunto).
onfini! Ne Nel suo continuo lanciarsi a bomba
milioni di contro se stesso, Salvini ha financo
dopo, partorito delle proposte. Premesso che
ionale di associare «Salvini» a «proposte» è quasi
ennesimo come mettere insieme le parole
uello che «Marattin» e «capellone», il capitone
rilanciare. leghista ha suggerito lo «stop alle
Tornare a cartelle in tutta Italia. Vanno sospesi
oche idee subito gli adempimenti fiscali». Bella
ventato la idea: poi però gli stipendi a medici e
esse scusa infermieri, per citare giusto due
perché è categorie encomiabili, li paga lui. Se poi
sbagliato il Governo lavora per destinare 3
Paese al miliardi e mezzo all’emergenza, lui non
persino al ci sta: «Ce ne vogliono minimo 20,
la Cina». meglio 50». E ancora meglio 500.
ne è un Salvini ha donato a Conte altre proposte
ina c’è un per ripartire, battezzate dal Presidente
del Consiglio come fuffa. Quali erano
a bomba queste proposte? Siamo in grado di
a financo svelarle ai lettori di questo libro. 1)
messo che Un’alabarda spaziale, fatta su misura per
e» è quasi Speranza, affinché egli spezzi con essa
e parole le reni al virus. 2) Travestirsi da Sgarbi
capitone per lasciar credere al Covid-19 che in
stop alle realtà siamo già tutti rincitrulliti e mezzi
o sospesi morti, quindi non è il caso di infierire (è
ali». Bella l’unica proposta piaciuta a Conte). 3)
medici e Bombardare la Cina, però
sto due democraticamente. 4) Affidarsi al buon
ui. Se poi cuore della Vergine Maria. 5) Provare il
stinare 3 mojito come antidoto al Coronavirus:
a, lui non magari non servirà a nulla, ma se non
nimo 20, altro passeremo dalla possibile
glio 500. pandemia alla pressoché certa sbornia.
proposte Un bel passo avanti. Daje Matte’!
Presidente
uali erano
grado di
libro. 1)
misura per
con essa
le reni al virus. 2) Travestirsi da Sgarbi
per lasciar credere al Covid-19 che in
realtà siamo già tutti rincitrulliti e mezzi
morti, quindi non è il caso di infierire (è
l’unica proposta piaciuta a Conte). 3)
Bombardare la Cina, però
democraticamente. 4) Affidarsi al buon
cuore della Vergine Maria. 5) Provare il
mojito come antidoto al Coronavirus:
magari non servirà a nulla, ma se non
altro passeremo dalla possibile
pandemia alla pressoché certa sbornia.
Un bel passo avanti. Daje Matte’!
A spasso

Il 16 marzo «Il Messaggero» pubblica


la foto di Matteo Salvini che passeggia in
via del Tritone con la fidanzata
Francesca Verdini. Non ha la
mascherina, del resto al tempo non
obbligatoria. Quindi ci sta. Non rispetta
la distanza di almeno un metro dalla
compagna, e anche questo ci sta perché
è presumibile (o almeno lo si spera per
entrambi) che quella distanza spesso
non la rispettino.
Di fronte alle polemiche, Salvini spara
l’ennesima sciocchezza: «Sì, confesso,
ieri sono andato a fare la spesa sotto casa
con la mia fidanzata. Possono andarci
solo quelli di Sinistra?» Per poi
aggiungere in diretta Facebook: «Non
andavo a passeggiare al Colosseo, anche
io ho il diritto di fare la spesa e andare
pubblica in farmacia». In effetti, quando si va a
sseggia in fare la spesa a Roma, il primo posto a
fidanzata cui pensi è via del Tritone. È proprio
ha la famosa per quello.
mpo non Il profilo fake del compianto Vujadin
n rispetta Boskov commenta così: «Se voi crede a
etro dalla barzelletta di politico che ha necessità
ta perché improrogabile di andare a fare spesa con
spera per sua fidanzata domenica in centro di
za spesso Roma, allora io racconta quando
Sampdoria vinto otto coppe di
vini spara campioni». Amen.
confesso,
sotto casa
o andarci
Per poi
ok: «Non
eo, anche
e andare
do si va a
fare la spesa a Roma, il primo posto a
cui pensi è via del Tritone. È proprio
famosa per quello.
Il profilo fake del compianto Vujadin
Boskov commenta così: «Se voi crede a
barzelletta di politico che ha necessità
improrogabile di andare a fare spesa con
sua fidanzata domenica in centro di
Roma, allora io racconta quando
Sampdoria vinto otto coppe di
campioni». Amen.
Io sono Giorgia

È il 5 marzo. Fino a quel momento


Giorgia Meloni era stata la più “calma”
all’interno dell’opposizione. Un
atteggiamento che avevo apprezzato.
Invece, di colpo, quel giorno definisce
Giuseppe Conte addirittura «criminale».
Lo fa durante un’intervista a L’aria che
tira su La7. In tre minuti di monologo
non poco confuso, il leader di
«FratelliDiLaRussa» parla a raffica con
gli occhi sbarrati, senza però riuscire
minimamente a spiegare quali
sarebbero tutte queste colpe criminali di
Conte. Farfuglia «bulimia
comunicativa», «CNN», «Patria» e altre
parole a caso. Uno spettacolo
politicamente avvilente, messo in scena
peraltro dalla meno peggio tra i/le
leader del Centrodestra italiano. Infatti,
momento di lì a poco, la Meloni dovrà scusarsi. O
ù “calma” quantomeno provarci, conscia di essere
e. Un arrivata non poco «lunga».
pprezzato. Quello doveva essere il tempo per fare
definisce squadra, ma a Destra si è preferito
riminale». abbaiare ad minchiam anche durante il
L’aria che Coronavirus. Complimenti: alla Meloni,
monologo a Salvini e a questa Destra becera,
eader di astiosa, rancorosa, non di rado
affica con xenofoba, puntualmente irresponsabile
ò riuscire e pateticamente caciottara.
e quali
iminali di
«bulimia
a» e altre
spettacolo
o in scena
tra i/le
o. Infatti,
cusarsi. O
quantomeno provarci, conscia di essere
arrivata non poco «lunga».
Quello doveva essere il tempo per fare
squadra, ma a Destra si è preferito
abbaiare ad minchiam anche durante il
Coronavirus. Complimenti: alla Meloni,
a Salvini e a questa Destra becera,
astiosa, rancorosa, non di rado
xenofoba, puntualmente irresponsabile
e pateticamente caciottara.
Il senso per la squadra
del cazzaro rosé
Il Coronavirus ci sta mettendo a dura
uadra prova, ma per fortuna abbiamo dei
politici dotati di gran senno. Per
esempio Matteo Renzi. Il quale, alla
CNN, si è per l’ennesima volta
consegnato mani e piedi alla leggenda.
Il suo monologo, per forza e
autorevolezza, sta già accanto ai più
grandi discorsi nella storia
dell’umanità: Gandhi alla marcia del
sale nel ’30, la resa di Hirohito nel ’45,
Martin Luther King con «I have a
dream», il Poro Asciugamano quando
ordinò il settimo birrino al bar di
Montione. Eccetera.
Nel suo messaggio accorato dell’11
marzo alla CNN, Matteo Renzi ha
conquistato tutti a partire dalla sua
sempre più conclamata bellezza. Egli,
do a dura nella sua grazia magniloquente, ci
iamo dei appare infatti ogni giorno vieppiù
nno. Per slanciato nonché abbacinante, dotato
uale, alla di luccicanza e al contempo intriso di
ma volta una propensione oltremodo
leggenda. estetizzante che ci ricorda da vicino la
forza e mitologica Bo Derek nel film 10. Sia
to ai più dunque lode al cazzaro rosé, giacché
storia egli vive e con ciò illumina tutti noi.
arcia del Renzi ha poi sfoggiato, per l’occasione,
o nel ’45, quel suo inglese-Shish che lo ha reso
I have a ancor più affascinante: Renzi, si sa,
o quando gestisce le lingue straniere con la stessa
l bar di naturalezza con cui Bombolo
controllava orifizi e sfinteri. Mi sono
to dell’11 preso la briga – e di certo il gusto – di
Renzi ha sbobinare per voi il discorso integrale
dalla sua di Renzi alla CNN. Eccolo: «The problem
zza. Egli, is we we (ogni tanto si inceppa) live in
uente, ci global word» (testuale: «Il problema è
vieppiù che noi noi viviamo in parola globale»:
e, dotato un gran bel problema, in effetti). «And
intriso di for that (???) my request is pliiiss to my
ltremodo friends of the oder european countries (???)
vicino la and let me be very clear (come no:
. Sia davvero «very clear») also to American
, giacché guys (Alberto Sordi regna) plisssss (mani
tutti noi. giunte) don’t make the same mistakes of
occasione, andervaluesscion (ehhh???) of the risk,
o ha reso bikas (cosa?) a lot of pipol for esample
zi, si sa, (ruttino in scioltezza) desaid (???) also in
n la stessa France last week o (sic) in UK on in
Bombolo Germany («on in Germany»: cioè «sopra
Mi sono dentro Germania») to go for example to
gusto – di tiater, to teaterr (niente, «teatro» non gli
integrale viene), or museum, becos the reaction is
he problem (qui imita Gassman con esiti
live in sommamente esecrabili) «Don’t be ofred,
oblema è we go to tiater!» This is a good reacton
globale»: when there is en attack of terrorist (qui
And emula Panariello che esulta al gol della
iiss to my Fiorentina) «We sciò aur resiliensss
(???) (cosa???), but when there is a vairus (qui
ome no: omaggia Di Maio), we ave to avooooid to
American stay in a pablic pleisess (daje Matte’!).
(mani don’t waste time. Italy waste time and this
mistakes of was a mistake. Please Germany, France,
the risk, UK, Spain. We have to ab-so-lu-te-ly (qui
r esample si è slogato laringe, corde vocali,
also in adenoidi, glottide e pappagorgia) avoid
UK on in to ghhhm waste time» (faccia compiaciuta
oè «sopra finale). Un discorso semplicemente
xample to straordinario. Sono tuttora commosso.
o» non gli Con queste parole Renzi ha poi dato
eaction is una gran bella immagine dell’Italia
on esiti all’estero. Non bastava il Salvini che ha
’t be ofred, umiliato il governo straparlando con
od reacton «El Pais»: ci mancava pure Renzi, che
(qui del resto non ha idee proprie ma va
gol della sempre a rimorchio dei politici
esiliensss!» peggiori, ieri il caimano e oggi il
s (qui cazzaro verde. Peraltro Renzi farebbe
vooooid to parte del governo italiano, eppure lui
Matte’!). So ha avvertito l’urgenza di andare alla
e and this CNN e dire al mondo che gli altri non
y, France, devono fare gli stessi errori dell’Italia.
(qui Quell’Italia che viene presa a esempio
e vocali, dall’OMS e da quasi tutta Europa (il
avoid quasi è quel genio di Boris Johnson).
mpiaciuta Eppure lui, noto virologo di fama
icemente planetaria, si è permesso di trattare i
mmosso. governanti italiani (di cui fa purtroppo
poi dato parte) come dei mezzi citrulli. Che
dell’Italia dire? Mille di questi «shish», fenomeno.
ni che ha
ando con
«El Pais»: ci mancava pure Renzi, che
del resto non ha idee proprie ma va
sempre a rimorchio dei politici
peggiori, ieri il caimano e oggi il
cazzaro verde. Peraltro Renzi farebbe
parte del governo italiano, eppure lui
ha avvertito l’urgenza di andare alla
CNN e dire al mondo che gli altri non
devono fare gli stessi errori dell’Italia.
Quell’Italia che viene presa a esempio
dall’OMS e da quasi tutta Europa (il
quasi è quel genio di Boris Johnson).
Eppure lui, noto virologo di fama
planetaria, si è permesso di trattare i
governanti italiani (di cui fa purtroppo
parte) come dei mezzi citrulli. Che
dire? Mille di questi «shish», fenomeno.
Nostra Signora del
Disastro
Credevo ci fosse un limite all’oscenità
politica, economica e morale. Poi,
quando ho sentito il 12 marzo l’efferata
Christine Lagarde, ho pensato che non
ci siano davvero freni alla ferocia.
Siffatta donzella è riuscita a indispettire
persino Sergio Mattarella, uno che non
perdeva la calma dall’83. Tale
irricevibile presidente della BCE, ha
varcato ogni confine della leggenda.
Prima ha annunciato che la Banca
centrale europea, per far fronte
all’emergenza Coronavirus, non taglierà
i tassi. Poi ha aggiunto di non avere
intenzione di «passare alla storia per un
whatever it takes numero due» come fatto
da Mario Draghi per la crisi del 2012.
Quindi, come se non bastasse, a chi le
chiedeva quali misure stessero
ll’oscenità valutando per aiutare l’Italia, ha risposto
ale. Poi, così: «Non siamo qui per ridurre lo
l’efferata spread, non è la funzione della BCE». E
che non lo spread è schizzato alle stelle. Ci
ferocia. mancava solo che chiudesse con un
dispettire «crepate tutti, italiani cafoni», e avrebbe
o che non fatto l’en plein.
3. Tale Dei mielosi messaggini in italiano di
, ha Ursula Von der Layen, papessa della UE
leggenda. e Nostra Signora della Permanente, non
la Banca sappiamo che farcene. Siamo in
r fronte emergenza. Un’emergenza autentica.
n taglierà L’Europa, se esiste, ci aiuti: sul serio e
non avere senza prenderci in giro. Questo
ria per un menefreghismo ammantato di
ome fatto buonismo ipocrita è semplicemente vile,
del 2012. abietto e oltremodo vomitevole.
, a chi le
stessero
valutando per aiutare l’Italia, ha risposto
così: «Non siamo qui per ridurre lo
spread, non è la funzione della BCE». E
lo spread è schizzato alle stelle. Ci
mancava solo che chiudesse con un
«crepate tutti, italiani cafoni», e avrebbe
fatto l’en plein.
Dei mielosi messaggini in italiano di
Ursula Von der Layen, papessa della UE
e Nostra Signora della Permanente, non
sappiamo che farcene. Siamo in
emergenza. Un’emergenza autentica.
L’Europa, se esiste, ci aiuti: sul serio e
senza prenderci in giro. Questo
menefreghismo ammantato di
buonismo ipocrita è semplicemente vile,
abietto e oltremodo vomitevole.
Boris, Donald e altri
demoni
La sera del 16 marzo, 10mila persone
circa si ammassano a Cardiff per il
concerto degli Stereophonics.
Legalmente possono farlo, perché il
Premier Boris Johnson ha appena deciso
di non ipotizzare decreti draconiani,
puntando sull’immunità di gregge.
Gliel’hanno suggerito imprecisati
«esperti»: inutile fare come l’Italia, molto
meglio che quasi tutti contraggano il
virus per poi sviluppare appunto
l’immunità di gregge. Un rischio
scellerato, che Johnson minimizza
ammettendo che i britannici dovranno
comunque abituarsi (testuale) «all’idea di
perdere i loro cari». La stragrande
maggioranza dei virologi ritiene che
parlare di immunità di gregge per un
virus sconosciuto, nel breve termine e
a persone senza vaccini, sia una follia. Lui però
ff per il insiste. Più che di immunità di gregge, si
ophonics. dovrebbe dunque parlare di un gregge
perché il di pecore irresponsabili guidate dalla
ena deciso pecora più ottusa e stolta. Un po’ come
raconiani, Bolsonaro, uno dei peggiori «politici»
gregge. della storia.
mprecisati Poi Johnson si ammala di Covid-19 e
lia, molto per poco non muore. Nel frattempo,
aggano il fatalmente, la Gran Bretagna viene
appunto devastata pure lei dalla pandemia. Alla
rischio faccia dell’immunità di gregge.
minimizza Con simili statisti, sarà forse possibile
dovranno uscire dall’emergenza Coronavirus. Ma
all’idea di non dalla perduranza del coglionevirus.
tragrande
iene che
e per un
ermine e
senza vaccini, sia una follia. Lui però
insiste. Più che di immunità di gregge, si
dovrebbe dunque parlare di un gregge
di pecore irresponsabili guidate dalla
pecora più ottusa e stolta. Un po’ come
Bolsonaro, uno dei peggiori «politici»
della storia.
Poi Johnson si ammala di Covid-19 e
per poco non muore. Nel frattempo,
fatalmente, la Gran Bretagna viene
devastata pure lei dalla pandemia. Alla
faccia dell’immunità di gregge.
Con simili statisti, sarà forse possibile
uscire dall’emergenza Coronavirus. Ma
non dalla perduranza del coglionevirus.
Disinfettanti

«Vedo che il disinfettante distrugge il


virus in un minuto. Un minuto. Non c’è
un modo di fare qualcosa di simile,
iniettandolo? Sarebbe interessante
verificarlo».

A dire questo non è stato Littorio


“Ginger ale” Feltri, e nemmeno Freddy
Lo Zozzo, ma Donald Trump. L’uomo
più potente del mondo. Lo stesso che,
dopo aver più o meno detto per mesi «a
noi americani il virus ci fa una sega», ha
poi esortato i cittadini a stordirsi di
raggi ultravioletti, clorochina e
idrossiclorochina. Uno dei (tanti)
problemi che abbiamo, è che siamo in
mano a disagiati neuronali all’ultimo
stadio. E i risultati si vedono tutti.

strugge il
virus in un minuto. Un minuto. Non c’è
un modo di fare qualcosa di simile,
iniettandolo? Sarebbe interessante
verificarlo».

A dire questo non è stato Littorio


“Ginger ale” Feltri, e nemmeno Freddy
Lo Zozzo, ma Donald Trump. L’uomo
più potente del mondo. Lo stesso che,
dopo aver più o meno detto per mesi «a
noi americani il virus ci fa una sega», ha
poi esortato i cittadini a stordirsi di
raggi ultravioletti, clorochina e
idrossiclorochina. Uno dei (tanti)
problemi che abbiamo, è che siamo in
mano a disagiati neuronali all’ultimo
stadio. E i risultati si vedono tutti.
CH IESE APERTE, MES
E SHISH
CH IESE APERTE, MES
E SHISH
Briatore uber alles

Menomale che, in questi tempi bui,


Flavio Briatore ci indica la via. Spesso è
da Giletti. C’è quasi sempre, ora per
dirci quanto sia bravo lui e ora quanto lo
sia Renzi. Giletti, come tutti (io per
primo), aveva sottovalutato il
Coronavirus. A inizio marzo, durante
una puntata di Otto e mezzo, Severgnini
(che abita a Milano ed è nato a Crema)
provava a dirgli: «Guarda Massimo che
la situazione qui è molto seria». E lui:
«Sì, okay, però non esageriamo e adesso
apriamo tutto». All’epoca ci stava. E
invece siamo stati tutti travolti.
Per fortuna Briatore ci ha dispensato il
verbo. Il 29 marzo ha sentenziato che
«Conte e Speranza hanno commesso tre
reati», mentre « Trump ha salvato
l’America in dieci giorni». I tre reati
empi bui, sarebbero: «tacere» (a gennaio e inizio
Spesso è febbraio), «diffondere» (nel senso che il
ora per virus ce l’hanno attaccato personalmente
quanto lo Conte e Speranza) e adesso «non agire».
i (io per Invece Briatore sapeva tutto, perché lui –
tato il che è figo – lavora con la Cina e dunque
, durante conosceva da mesi la ferocia del virus.
evergnini Anche chiudere i voli dalla Cina, secondo
a Crema) lui, è stato un errore. E adesso? Adesso i
ssimo che soldi andrebbero dati ai cittadini (non ai
ia». E lui: Comuni) e alle industrie (cioè a quelli
o e adesso come lui). Altro che le elemosine di
stava. E Conte. Fa piacere che il virologo e
intellettuale Briatore ci detti la linea.
pensato il Qualche considerazione.
ziato che
messo tre 1. Col senno di poi, gentil Briatore,
a salvato son bravi tutti. Se mio nonno avesse
tre reati avuto le ruote, sarebbe stata una
o e inizio Maserati.
nso che il 2. Simili interventi, oltre a essere
nalmente inutili, in una fase storica simile
on agire». equivalgono a teoriche polveriere
rché lui – perché esacerbano colpevolmente gli
e dunque animi. Dico «teoriche» perché al tenero
del virus. Briatore non lo ascolta nessuno, ma la
a, secondo gravità delle parole resta.
? Adesso i 3. Prendere a esempio Trump fa
ni (non ai ridere, tenendo conto che fino a dieci
è a quelli giorni prima (nonostante la pandemia
mosine di in Europa) il gerarca statunitense
irologo e minimizzava come quei carciofi
la linea. fascio-tordi di Boris Johnson e
Bolsonaro. Tutta gente che immagino
piaccia molto al compagno Briatore.
Briatore, 4. Il governo italiano ha senz’altro
no avesse inizialmente sottovalutato (come tutti)
stata una il virus, ma se adesso in ogni Paese si fa
quello che abbiamo fatto noi per
a essere prima, forse il parere del camerata
ca simile Briatore vale meno di Gasparri. Cioè
polveriere niente.
mente gli 5. Prestare politicamente ascolto a
al tenero uno che vuole fondare un partito dal
no, ma la nome «Movimento del Fare» per
cercare la sponda con Salvini, Meloni,
Trump fa Berlusca e Renzi, sarebbe quasi come
no a dieci chiedere a Ventura se ha un’idea per
pandemia rilanciare la Nazionale. Dai, su.
atunitense 6. Non c’entra niente, o forse sì, ma
carciofi uno che indossa quelle babbucce
hnson e esteticamente empie non può
mmagino pretendere pure di essere preso sul
serio. Dai, su.
senz’altro 7. Per Briatore «l’idea Paese» coincide
ome tutti) col Billionaire. Tutto molto bello. Ci
Paese si fa perdonerà però se molti
noi per continueranno a pensare a
camerata Calamandrei o Parri come padri nobili.
arri. Cioè E non a lui.
8. Non c’entra niente, o forse sì, ma
ascolto a sarebbe ora che Briatore imparasse a
artito dal parlare in italiano e non si esprimesse
are» per in “crozzese”. Quel suo eloquio da
i, Meloni, Stanlio irrisolto, con le vocali a caso e
uasi come la fonetica vilipesa, è oltremodo
n’idea per esecrabile.
9. Soprattutto: se il garbato Briatore
rse sì, ma vuole pontificare per forza, abbia
babbucce almeno l’accortezza di dare l’esempio.
on può A partire dal suo rapporto, sin qui
preso sul vagamente conflittuale, con il Fisco
italiano. In caso contrario, parli di
» coincide Formula 1 o di come fare soldi. Non
bello. Ci d’altro. E se proprio avverte l’urgenza
molti di delirare di cose più grandi di lui, lo
sare a faccia in un privé del Twiga con la
dri nobili. Santanché, magari mentre sorseggiano
Krug scambiandolo per un
rse sì, ma prosecchino chimico (o viceversa). La
parasse a situazione è già difficile così: avere
sprimesse pure lui come ennesima molotov
oquio da caricaturale, sarebbe davvero troppo.
i a caso e
ltremodo

o Briatore
za, abbia
’esempio.
, sin qui
il Fisco
parli di
oldi. Non
l’urgenza
di lui, lo
ga con la
Santanché, magari mentre sorseggiano
Krug scambiandolo per un
prosecchino chimico (o viceversa). La
situazione è già difficile così: avere
pure lui come ennesima molotov
caricaturale, sarebbe davvero troppo.
Un sogno chiamato
Europa
A inizio aprile, nel momento più
difficile dell’Italia, l’Europa si rivela
nuovamente cinica. Per meglio dire
spietata. Una simile Unione Europea è
inaccettabile e persino esultante. Conte
commenta così: «L’Italia dice no alla
bozza. Non disturbatevi con strumenti
vecchi, potete tenerli». Toni durissimi,
che peraltro toglieranno al Cazzaro
Verde l’alibi idiota del governo troppo
prono all’Europa. Ancora Conte: «Come
si può pensare che siano adeguati a
questo shock simmetrico strumenti
elaborati in passato? All’Unione Europea
diamo dieci giorni per una proposta, o
facciamo da soli». È un’Europa solidale a
parole, ma troppo spesso spietata nei
fatti. Da una parte chi soffre dentro la
pandemia, dall’altra chi si crede
ento più immune: Germania, Austria, Paesi Bassi,
si rivela “stati del Nord”.
glio dire Sarà una lunga battaglia, quella tra
Europea è Italia e Europa. E già il fatto che lo sia,
nte. Conte dimostra come l’Unione Europea sia
e no alla purtroppo un miraggio. Per mesi
strumenti sentiremo parlare di MES con o senza
durissimi, condizionalità, Recovery Fund, progetto
Cazzaro SURE, fondi BEI. E spereremo tutti che
no troppo il compromesso che l’Italia riuscirà a
e: «Come strappare si riveli almeno un 6.5 in
deguati a pagella. La sensazione è però quella,
strumenti antica, di un’Europa intesa solo come
e Europea mero spazio geografico.
roposta, o
solidale a
ietata nei
dentro la
si crede
immune: Germania, Austria, Paesi Bassi,
“stati del Nord”.
Sarà una lunga battaglia, quella tra
Italia e Europa. E già il fatto che lo sia,
dimostra come l’Unione Europea sia
purtroppo un miraggio. Per mesi
sentiremo parlare di MES con o senza
condizionalità, Recovery Fund, progetto
SURE, fondi BEI. E spereremo tutti che
il compromesso che l’Italia riuscirà a
strappare si riveli almeno un 6.5 in
pagella. La sensazione è però quella,
antica, di un’Europa intesa solo come
mero spazio geografico.
Giorgia click

«Mille euro subito, con un semplice


click, sul conto di chiunque ne faccia
richiesta. Stabiliremo poi se e chi ne
aveva il diritto».

Chi lo ha detto? Salvini? Renzi? No, la


Meloni. La quale, dopo aver dato del
«criminale» (salvo poi ringambare) a
Conte e poi accusarlo di «rischio di
deriva autoritaria» (le matte risate), se ne
esce ora con quest’uscita mitologica.
Una tale «proposta», di per sé sublime,
trova il suo capolavoro autentico nel
passaggio finale: «Stabiliremo poi se e
chi ne aveva il diritto». Ma certo: cosa
vuoi che sia. Prima elargiamo milioni di
euro (che non abbiamo) a chiunque
senza garanzie, e poi con calma
facciamo i controlli. Davvero una gran
semplice bella idea, che aiuta il Paese e placa gli
ne faccia animi.
e chi ne La miseria dimostrata
dall’opposizione italiana è davvero
commovente. Servirebbe che ognuno
nzi? No, la desse il meglio di sé, ma forse per
dato del qualcuno il meglio non esiste. Nel
mbare) a disastro generale, abbiamo una sola
ischio di fortuna: al governo non ci sono Salvini,
ate), se ne Meloni, quel che resta di Berlusconi e i
mitologica. La Russa Gasparri Santanché eccetera.
sublime, C’è già Renzi: avere anche loro al potere
ntico nel in questa fase storica, sarebbe come
poi se e aggiungere apocalisse all’apocalisse.
erto: cosa
milioni di
chiunque
n calma
una gran
placa gli
animi.
La miseria dimostrata
dall’opposizione italiana è davvero
commovente. Servirebbe che ognuno
desse il meglio di sé, ma forse per
qualcuno il meglio non esiste. Nel
disastro generale, abbiamo una sola
fortuna: al governo non ci sono Salvini,
Meloni, quel che resta di Berlusconi e i
La Russa Gasparri Santanché eccetera.
C’è già Renzi: avere anche loro al potere
in questa fase storica, sarebbe come
aggiungere apocalisse all’apocalisse.
Le seconde astute
mosse del Cazzaro
Verde
Sabato 28 marzo, dopo la conferenza
stampa indetta da Giuseppe Conte con il
Ministro dell’Economia Gualtieri,
Matteo Salvini scrive il seguente post: «I
400 milioni di euro annunciati dal
governo per aiutare le famiglie tramite i
Comuni significano circa 7 euro a testa.
Caspita, non sarà un po’ troppo? Forse
pensavano all’uovo di Pasqua, ma agli
Italiani serve ben altro! Noi vogliamo
collaborare per il bene del Paese, ma
servono coraggio, idee chiare e tutti i
soldi necessari! Senza svendere porti,
aeroporti, palazzi e monumenti…»
Ne avesse indovinata mezza. Nello
specifico:
1) La cifra non è 400 milioni, ma 4
Miliardi e 400 milioni. Undici volte
tanto. Fenomeno.
onferenza 2) La somma si aggiunge a tutti i
onte con il miliardi stanziati per Reddito e
Gualtieri, Pensione di Cittadinanza, Cassa
te post: «I integrazione ordinaria e straordinaria,
nciati dal Bonus per le partite Iva,
e tramite i disoccupazione eccetera. Fenomeno.
ro a testa. 3) Ovviamente la platea non è certo
po? Forse quella di tutti i 60 milioni di italiani.
, ma agli Fenomeno.
vogliamo 4) Stando a questo calcolo, la Lega mi
Paese, ma deve 81 centesimi per via dei famosi 49
e tutti i milioni. Fai in fretta, fenomeno.
ere porti,

za. Nello Numeri a caso. Deliri allo stato brado.


Sciacallaggio a getto continuo. Il cazzaro
oni, ma 4 verde è tutto quello che non deve essere
dici volte la politica. Qualcuno poteva sperare che
avesse un rigurgito (letteralmente, visto
a tutti i quanto mangia) d’amor proprio in una
eddito e simile emergenza. Io no: chi nasce
a, Cassa tondo, non muore mai quadrato. Lui è
ordinaria, fatto così. Speriamo si fonda presto con
te Iva, Renzi, così avremo la più grande bad
omeno. company politica della storia recente.
on è certo
di italiani.

a Lega mi
famosi 49

ato brado.
Il cazzaro
eve essere
perare che
avesse un rigurgito (letteralmente, visto
quanto mangia) d’amor proprio in una
simile emergenza. Io no: chi nasce
tondo, non muore mai quadrato. Lui è
fatto così. Speriamo si fonda presto con
Renzi, così avremo la più grande bad
company politica della storia recente.
Quasi quasi picchio
Conte
Alessandro Mattinzoli è l’assessore
allo Sviluppo economico della Regione
Lombardia. Imprenditore nel settore di
turismo e ristorazione è risultato
positivo a inizio marzo. Ha rischiato la
vita, è stato intubato. Per fortuna ne è
uscito: «È stato come essere travolto da
due Tir, il secondo dovuto a un peso
emotivo che si somma a quello fisico»,
ha raccontato al «Corriere della Sera»
Ad aprile, il Mattinzoli manda un
messaggio whatsapp – che «Il Fatto
Quotidiano» ha modo di ascoltare – ai
coordinatori di Forza Italia della sua
provincia. Le sue parole sono come
miele. Ascoltiamolo:
«Io vi dico una cosa; non sono mai
stato per la pena di morte, mai stato
violento, sono contro ogni forma di
’assessore violenza, ma mi auguro che Conte,
Regione finita questa emergenza, venga e ne
settore di prenda tante. Perché i bergamaschi e i
risultato bresciani hanno voglia di dargliele,
schiato la cioè la gente grezza ne ha voglia, ma
tuna ne è anche la gente più sensibile come me
avolto da la fa diventare grezza. Mandate pure
un peso questo messaggio ai giornali…» (invito
lo fisico», ripetuto un paio di volte ed
a Sera». evidentemente preso sul serio da
manda un qualcuno dei destinatari). E ancora:
«Il Fatto «Quel pezzo di m… di Conte facesse a
ltare – ai meno di criticare la Regione
della sua Lombardia. Qualche errore potremmo
no come averlo anche commesso, ma abbiamo
lavorato, lavorato, lavorato […]. Qui c’è
sono mai un’intera Regione che sta andando a
mai stato puttane e quel c… sta seduto dietro la
forma di scrivania e non viene a dire a noi
e Conte, ammalati “guardate che ci sono” e “vi
nga e ne siamo vicini”. Vergogna».
maschi e i Vamos.
dargliele,
oglia, ma
come me
date pure
…» (invito
olte ed
serio da
E ancora:
facesse a
Regione
otremmo
abbiamo
]. Qui c’è
ndando a
dietro la
re a noi
ammalati “guardate che ci sono” e “vi
siamo vicini”. Vergogna».
Vamos.
Riaprite tutto (Shish)

Finché quel che resta di Renzi blatera


col suo finto straziante inglese-shish alla
hish) CNN, pazienza: fa ridere. Finché sparla
all’estero del governo di cui pure
farebbe parte, pazienza: il soggetto resta
quello dell’osceno #enricostaisereno.
Finché straparla di inciuci, Draghi e
renzusconismi, pazienza: l’uomo è così.
Ormai, nel mondo reale, lo vota giusto il
tricologicamente vilipeso Marattin.
Quando però la Diversamente Lince di
Rignano arriva ad asserire (il 28 marzo!)
quel che ha detto ad «Avvenire» e poi
ribadito in un’esteticamente straziante
diretta Facebook, non c’è più spazio per
l’ironia. Non è dato sapere se il Bomba
abbia straparlato per calcolo politico,
protagonismo o reale convinzione. Quel
che è certo, è che le sue parole («riaprire
nzi blatera le fabbriche subito, scuole a maggio»)
-shish alla restano di una gravità inaudita.
ché sparla Le «teorie» di questo genio sono uno
cui pure sgangherato schiaffo in faccia al buon
getto resta senso, a chi soffre, a chi piange. E sono
taisereno. «teorie» ancor più colpevoli perché dette
Draghi e da uno che sta al governo, e così facendo
mo è così. mina – in un momento tragico –
a giusto il l’equilibrio di per sé sottile dell’esecutivo
Marattin. attuale. Asserire poi che il Coronavirus
Lince di durerà due anni e ci abbracceremo se va
8 marzo!) bene tra un anno, dall’alto di una
re» e poi cattedra di virologia che ai più sfuggita,
straziante è un messaggio terrificante per un paese
pazio per che ha già abbastanza paure. La
il Bomba comunità scientifica ha trasecolato:
politico, persino Burioni, a Renzi certo non
one. Quel ostile, ha commentato l’uscita del
(«riaprire Berlusconi che non ce l’ha fatta come
maggio») «irrealistica». Non importa: lo statista
quasi-fiorentino andrà comunque
sono uno avanti, dritto verso la catastrofe. La sua,
a al buon di sicuro. Il rischio, però, è che –
e. E sono contando ancora molto in Parlamento –
rché dette trascini pure noi dentro l’abisso.
sì facendo
ragico –
’esecutivo
ronavirus
emo se va
di una
ù sfuggita,
un paese
aure. La
asecolato:
erto non
scita del
atta come
o statista
quasi-fiorentino andrà comunque
avanti, dritto verso la catastrofe. La sua,
di sicuro. Il rischio, però, è che –
contando ancora molto in Parlamento –
trascini pure noi dentro l’abisso.
Lettera a Donna
Giorgia
In un parossismo di corde vocali
straziate, l’onorevole Giorgia Meloni ha
fatto una gran bella intemerata da
pesciarola giovane alla Camera.
Momenti avvincenti, che hanno giusto
esaltato quel che resta di giornali fascio-
morti e quel che rimane di twittarole
mai baciate dal talento. Peccato solo che
non sia arrivato il plauso del Poro
Asciugamano: sarebbe stata la ciliegina
sulla torta. Giorgia Meloni, che rispetto
a Salvini è Churchill (ma questo, Renzi a
parte, rispetto a Salvini e Gasparri vale
per tutti), poteva in questo tempo
straziato distinguersi per senso
istituzionale. Ha preferito essere la
versione di successo della Santanché:
peccato (lo dico per lei). Urlando a caso,
Io-Sono-Giorgia è arrivata a sostenere
de vocali che Conte «pensa alle poltrone» e «a
Meloni ha forza di frequentare Xi Jinping si è forse
merata da convinto di avere gli stessi poteri?»
Camera. Battute che avranno inebriato Littorio
no giusto Ginger Ale Feltri, che del resto la Meloni
ali fascio- voleva al Quirinale nel 2015 (non è una
twittarole battuta).
o solo che Con infinito garbo e ancor più infinita
del Poro misericordia, a Donna Giorgia vorrei
ciliegina dire quanto segue.
e rispetto
o, Renzi a – C’è un limite anche al senso del
parri vale ridicolo. Fermati, prima di divenire una
o tempo Boschi di Destra: nessuno si merita una
r senso gogna simile.
essere la – La leader di FratelliDiLaRussa che
antanché: parla di derive dittatoriali (?) è come
do a caso, Senaldi che accusa un altro di dire
sostenere troppe boiate. Via su, Donna Giorgia:
one» e «a abbi pietà dialettica di te stessa.
si è forse – Prima di straparlare di Conte e del
poteri?» suo rapporto con l’Europa, Donna
o Littorio Giorgia ci dica dei suoi legami politici
la Meloni coi sovranisti olandesi, con cui si lascia
non è una fotografare garrula, o meglio ancora ci
parli della sua stima per il noto
iù infinita democratico Orban. Tutta gente che,
gia vorrei fosse per loro, noi italiani moriremmo
nel disinteresse più totale. (Alla faccia
del nazionalismo meloniano).
senso del – Prima di pontificare sulla
enire una democrazia altrui, Donna Giorgia ci dia
merita una risposte (accettabili) su quel che Report
ha inquietantemente mostrato nella
Russa che puntata di ieri, in merito al suo partito e
) è come a quello del Neo-Presbite.
o di dire – Prima di cianciare – a decibel fuori
a Giorgia: scala – dei comportamenti altrui, Donna
Giorgia faccia un bel repulisti
onte e del liberandosi di tutti gli arrestati &
, Donna chiacchierati da Nord a Sud dentro FdI;
mi politici si emancipi una volta per tutte da
i si lascia Berlusconi, di cui fu zelante ministra
ancora ci (quando sdoganarono pure il MES) e
il noto mansueta fiancheggiatrice fino al 2012; e
ente che, si liberi degli squadristi avvizziti, nonché
oriremmo oltremodo patetici, che ogni giorno ci
Alla faccia frantumano le gonadi in tivù.

re sulla In fede, eia eia alalà.


rgia ci dia
Report
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o partito e

ibel fuori
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Giorgia faccia un bel repulisti
liberandosi di tutti gli arrestati &
chiacchierati da Nord a Sud dentro FdI;
si emancipi una volta per tutte da
Berlusconi, di cui fu zelante ministra
(quando sdoganarono pure il MES) e
mansueta fiancheggiatrice fino al 2012; e
si liberi degli squadristi avvizziti, nonché
oltremodo patetici, che ogni giorno ci
frantumano le gonadi in tivù.

In fede, eia eia alalà.


Lettera al mio amico
Matteo (quello ancor
più debole dei d ue)
Cara Diversamente Lince di Rignano,
mi dicono che l’altro giorno, in una delle
tue dirette Facebook clandestine con più
pappagorge che spettatori, hai detto che
mi dovrei vergognare per il video del 25
febbraio. Ho pensato se risponderti o
meno, perché ormai hai meno pubblico
del Poro Asciugamano, ma poi ho
pensato che proprio per questo avrei
dovuto risponderti: per aiutarti, e darti
dunque uno strapuntino di visibilità.
Senz’altro mi dispiaccio per quelle
parti di video del 25 febbraio rivelatesi
ben poco profetiche: la pensavano così
quasi tutti, esperti in testa, e purtroppo è
andata male. Lo ripeto da settimane: mi
spiace. Se però vogliamo fare una gara a
chi si vergogna di più, ecco: qui sì che
sei imbattibile. Dire alle persone di
Rignano, uscire a andare al ristorante, il 25
una delle febbraio, era lecito e legale: si poteva
ne con più fare e ci dicevano di farlo. Dire invece il
detto che 28 marzo – come tu hai fatto – che le
deo del 25 fabbriche vanno riaperte, e poi le scuole
onderti o a maggio, non saprei dirti se sia più
pubblico folle, criminale o semplicemente
poi ho insensato. Di sicuro è una delle molte
esto avrei cose di cui dovrai rispondere: non dico
ti, e darti di fronte agli elettori o spettatori, che
nel tuo caso non esistono più, ma di
er quelle fronte alla tua coscienza. Che immagino
rivelatesi foderata in ghisa, altrimenti si sarebbe
vano così già strozzata tramite overdose esofageo
rtroppo è di Nutella Biscuits.
mane: mi Se proprio ci tieni a fare una gara di
una gara a vergogna, che sarebbe un po’ come se
qui sì che Gasparri sfidasse gli altri (chiunque
ersone di altro) sull’intelligenza, ti accontento con
te, il 25 l’affetto di sempre. Dovresti vergognarti
si poteva per avere promesso 897 volte di
e invece il smettere il 4 dicembre 2016, e invece no.
– che le Dovresti vergognarti per l’Air Renzi
i le scuole One, per l’inglese-shish, per essere un
e sia più Berlusconi che non ce l’ha fatta, per
licemente essere l’altra faccia della medaglia
lle molte Salvini, per avere portato in politica le
non dico peggiore delle classi dirigenti dai tempi
atori, che degli sgherri di Attila. Dovresti
ù, ma di vergognarti per avere dilapidato un
mmagino patrimonio elettorale enorme in un
i sarebbe amen, per mettere a repentaglio questo
esofageo governo persino dentro una pandemia,
per i decreti sulle banche, per le
na gara di epurazioni, per l’Italicum, per la
come se «riforma» Boschi/Verdini. Dovresti
chiunque vergognarti per il discorso fantozziano
tento con su Alitalia, per avete mandato a puttane
ergognarti l’accordo PD/M5S nel 2019, per avere
volte di disintegrato quel che restava della
nvece no. Sinistra italiana (tu che stai alla Sinistra
Air Renzi come Feltri all’astemia). Insomma:
essere un dovresti vergognarti politicamente di
fatta, per quasi tutto.
medaglia Mi rendo conto che criticarti sia come
politica le prendere a schiaffi un cinno che caga,
dai tempi ma sappi che lo faccio per te. Quando i
Dovresti miracolati tornano nell’anonimato, il
idato un contraccolpo psicologico è enorme. Per
e in un questo, ieri come oggi come sempre,
io questo sappi che da un vecchio amico come me
pandemia, avrai sempre le attenzioni che meriti. Ti
, per le seguirò passo passo, nei miei ritagli di
per la tempo s’intende, e per la gioia di grandi
Dovresti e piccini narrerò alle genti le tue
ntozziano tragicomiche & mirabolanti gesta.
a puttane Credimi, mio caro Bomba divenuto al
per avere massimo e nel frattempo pugnetta:
ava della siamo solo all’inizio.
a Sinistra Con l’affetto di sempre, ti abbraccio
Insomma: caramente.
mente di

sia come
che caga,
Quando i
imato, il
orme. Per
e sempre,
come me
meriti. Ti
ritagli di
di grandi
i le tue
ti gesta.
venuto al
massimo e nel frattempo pugnetta:
siamo solo all’inizio.
Con l’affetto di sempre, ti abbraccio
caramente.
PAURA & VERGOGNA
PAURA & VERGOGNA
26 aprile

Il 26 aprile 2020 verrà ricordato come


uno dei giorni più difficili nella storia
repubblicana italiana. Soprattutto da un
punto di vista psicologico.
È il giorno in cui Giuseppe Conte, alle
20.20, presenta la Fase 2. Nel Paese,
dopo due mesi di lockdown rigoroso, si
era sviluppata una lecita ma irrazionale
aspettativa ottimistica. Tutti sapevano
che non sarebbe stato un “liberi tutti”,
ma al tempo stesso tutti speravano che
fosse qualcosa di molto simile.
Invece Conte e il governo, terrorizzati
dai report del comitato tecnico
scientifico, che nell’ipotesi peggiore
prevedono addirittura un picco di 151
mila malati gravi l’8 giugno qualora il
Paese riapra tutto il 4 maggio, di fatto
comunicano che anche a maggio la vita
dato come sarà come a marzo e aprile. Davvero
ella storia pochi i cambiamenti: sì al jogging (da
tto da un soli), sì alla visita ai “congiunti” (e per
giorni si dibatte su chi siano esattamente
Conte, alle questi congiunti), sì al rientro al lavoro
Nel Paese, di 4 milioni e mezzo di italiani. Sì ai
goroso, si funerali, ma con poca gente presente: e
rrazionale anche il fatto che l’autorizzazione
sapevano (contenuta) ai funerali passi come una
beri tutti”, concessione “positiva” alle libertà dei
avano che cittadini, dice moltissimo sullo strazio
psicologico patito da milioni di italiani
rrorizzati in quel periodo.
tecnico È una doccia fredda. Anzi freddissima.
peggiore Più di metà Italia ci rimane male, ma poi
co di 151 capisce che era l’unica strada. L’altra
qualora il metà, anzi meno ma il rumore (sui
o, di fatto social e in Parlamento) è tanto, sbraita
gio la vita ferocemente contro Conte. Compresa
Davvero buona parte dell’informazione, vera o
gging (da presunta. Renzi dà il peggio di sé, Salvini
ti” (e per dà il peggio di sé, Meloni dà il peggio di
attamente sé. Uno spettacolo abominevole, fatto di
al lavoro inciuci sognati (da loro), propaganda
ani. Sì ai becera e politica rasoterra.
resente: e In quella conferenza, Giuseppe Conte
izzazione appare stanco, ferito, solo. E gli italiani
come una con lui.
bertà dei Il 26 aprile 2020 verrà ricordato come
lo strazio il giorno in cui credevamo che fosse
di italiani difficile, ma non così difficile.

ddissima.
le, ma poi
a. L’altra
more (sui
o, sbraita
Compresa
e, vera o
presunta. Renzi dà il peggio di sé, Salvini
dà il peggio di sé, Meloni dà il peggio di
sé. Uno spettacolo abominevole, fatto di
inciuci sognati (da loro), propaganda
becera e politica rasoterra.
In quella conferenza, Giuseppe Conte
appare stanco, ferito, solo. E gli italiani
con lui.
Il 26 aprile 2020 verrà ricordato come
il giorno in cui credevamo che fosse
difficile, ma non così difficile.
Orbini e Orbel oni

In Ungheria, dove (per fortuna) il


Coronavirus sta per ora incidendo con
assai meno virulenza, quel fascistone di
Orban ha preso la palla al balzo per
azzerare la democrazia e prendere i
pieni poteri. Unanime, in Italia, lo
sdegno. Con due eccezioni: Salvini e
Meloni. Gli stessi che, fino a ieri,
abbaiavano pateticamente alla Luna
straparlando di deriva autoritaria di
Conte.
È una vicenda emblematica di quel
che sarebbe accaduto se, ad agosto,
questo Paese avesse seguito quei
fenomeni che volevano andare a votare
subito. Ecco: ora avremmo avuto al
potere Orbini e Orbeloni. E la
democrazia ce la saremmo scordata per
un pezzo, con la scusa vile delle «leggi
ortuna) il speciali» e dell’emergenza nazionale.
endo con Viviamo un momento difficile, ma
cistone di ricordatevi sempre che nel dramma
balzo per abbiamo avuto un culo da record: per
rendere i fortuna, al governo, non ci sono quelli lì.
Italia, lo
Salvini e
o a ieri,
lla Luna
ritaria di

a di quel
d agosto,
ito quei
e a votare
avuto al
i. E la
ordata per
elle «leggi
nazionale.
Viviamo un momento difficile, ma
ricordatevi sempre che nel dramma
abbiamo avuto un culo da record: per
fortuna, al governo, non ci sono quelli lì.
Filtrof iore Bonometti

Anche se non sembra, Marco


Bonometti è il leader di Confindustria
metti Lombardia. A inizio aprile, quando è
ormai evidente l’errore enorme della
Regione Lombardia che poteva (doveva)
decretare la zona rossa in Val Seriana
ma non lo ha fatto, questo bel
giuggiolone afferma a «Tpi» quanto
segue: «Con la Regione ci siamo
confrontati. Per fortuna non abbiamo
fermato le attività essenziali, altrimenti i
morti sarebbero aumentati. Perché così
tanti decessi qui? Ci sono molti
allevamenti, la movimentazione degli
animali ha favorito il contagio».
È il 7 aprile. Ecco, in dettaglio le sue
parole.

Secondo lei è stato un errore non aver


Marco chiuso subito Alzano Lombardo e Nembro,
findustria non aver interrotto le attività produttive?
quando è Le polemiche le facciamo alla fine.
me della Adesso serve salvare le vite umane e
a (doveva) salvare l’economia. Il vero errore è stato
al Seriana quello di lasciare che la gente andasse in
esto bel giro, andasse nei bar, nei ristoranti, nelle
» quanto discoteche.
ci siamo
abbiamo Lei come se li spiega tutti questi morti in
trimenti i Lombardia e soprattutto nella bergamasca?
erché così Ci sono diverse ragioni: innanzitutto
no molti qui c’è una presenza massiccia di
one degli animali e quindi c’è stata una
movimentazione degli animali che ha
lio le sue favorito il contagio, parlo degli
allevamenti, e questa potrebbe essere
una causa.
non aver
e Nembro, In che senso, mi scusi? Gli animali non
sono considerati veicolo di contagio di questo
alla fine. virus.
umane e Se non sono stati ritenuti veicolo di
ore è stato contagio, non c’è spiegazione […].
andasse in
anti, nelle Considerando questo intenso scambio
commerciale che lei mi conferma, soprattutto
in Val Seriana, non crede che sarebbe stato
ti morti in meglio chiudere tutto come a Codogno per
gamasca? limitare il contagio, in particolare
nanzitutto dopo l’allarme lanciato dall’Istituto
siccia di Superiore di Sanità i primi di marzo?
ata una Per fortuna che non abbiamo fermato
li che ha le attività essenziali, perché sennò i
lo degli morti sarebbero aumentati […].
be essere
Lei mi conferma che i primi di marzo ci sia
stata in Regione una riunione con i
nimali non rappresentanti delle industrie lombarde, il
o di questo Presidente Fontana e alcuni tra i principali
imprenditori della bergamasca per parlare
veicolo di proprio della zona rossa?
Ci siamo confrontati, ma non si
potevano fare zone rosse. Non si poteva
scambio fermare la produzione […].
soprattutto
rebbe stato Quindi lei rivendica la sua contrarietà a
dogno per creare una zona rossa in Val Seriana?
particolare Noi eravamo contrari a fare una
all’Istituto chiusura tout court così senza senso.

o fermato Eravate contrari a una chiusura modello


sennò i Codogno, per intenderci?
Codogno è un paesino, capisce che
non fa testo.
marzo ci sia
ne con i Insomma, non proprio, Codogno ha più
mbarde, il abitanti di Alzano e di Nembro, ovviamente
principali non ha la loro densità di fabbriche e di
er parlare industrie.
Appunto. Però ora non farei il
non si processo alle intenzioni, bisogna salvare
si poteva il salvabile, altrimenti saremo morti
prima e saremo morti dopo.

ntrarietà a Per il processo alle intenzioni c’è


tempo. Per le bestemmie, pure. Per i
fare una rimpianti, invece, è già troppo tardi.

ra modello

pisce che

no ha più
ovviamente
non ha la loro densità di fabbriche e di
industrie.
Appunto. Però ora non farei il
processo alle intenzioni, bisogna salvare
il salvabile, altrimenti saremo morti
prima e saremo morti dopo.

Per il processo alle intenzioni c’è


tempo. Per le bestemmie, pure. Per i
rimpianti, invece, è già troppo tardi.
Okkupazioni e
baracconate
Nella notte del 30 aprile, con la
consueta grazia che li caratterizza sin
dai tempi dei rutti di Bossi, i leghisti
occupano il Parlamento, sventolando la
“nuova” «Repubblica» (complimenti
«Repubblica»!) e manifestando a caso
per il ripristino della libertà
costituzionali. Un po’ come se Renzi
manifestasse contro i bugiardi.
Sono così ridicoli, ma così ridicoli,
che se uno vedesse Senaldi nudo con
indosso solo le Crocs pervinca, in
confronto a loro parrebbe quasi
credibile.
Nella notte del 30 aprile, con la
consueta grazia che li caratterizza sin
dai tempi dei rutti di Bossi, i leghisti
occupano il Parlamento, sventolando la
“nuova” «Repubblica» (complimenti
«Repubblica»!) e manifestando a caso
per il ripristino della libertà
costituzionali. Un po’ come se Renzi
manifestasse contro i bugiardi.
Sono così ridicoli, ma così ridicoli,
che se uno vedesse Senaldi nudo con
indosso solo le Crocs pervinca, in
confronto a loro parrebbe quasi
credibile.
Onestà intellettuali

Il 28 aprile Demopolis pubblica un


sondaggio secondo il quale l’81 per
cento degli italiani è favorevole alle
restrizioni reiterate due giorni prima
dal governo Conte. È un dato
stupefacente, perché di fatto più di otto
italiani su dieci sono “felici” di stare in
casa un altro mese. Ma è un dato che si
spiega anche molto bene: da un lato con
il senso di responsabilità dimostrato da
milioni di italiani; dall’altro con la paura
che la situazione peggiori di nuovo,
visto che i dati (soprattutto di alcuni
regioni) tardano a migliorare. E nel
frattempo non ci sono ancora cure e
men che meno vaccini, dunque rispetto
a febbraio è cambiato poco.
Eppure larga parte dell’informazione,
compresa la neonata «Repubblica», dopo
bblica un l’annuncio del 26 aprile spara ad alzo
l’81 per zero su Conte e governo. Rei di non si sa
evole alle bene cosa. Tutti rilanciano le polemiche
ni prima pietose, puerili e colpevoli dei soliti tre
un dato fenomeni.
iù di otto Renzi: «Il Governo (di cui fa parte)
di stare in calpesta la Costituzione».
ato che si Meloni: «Se era giusto scendere in
n lato con piazza contro un regime, non si capisce
ostrato da perché non si possa scendere in piazza
n la paura contro un governo che limita le libertà a
di nuovo, colpi di decreto».
di alcuni Salvini: «Oltre al virus, fame e
e. E nel mancanza di libertà? Non lo possiamo
ra cure e permettere. Prima di tutto, l’Italia e gli
e rispetto Italiani».
Tanto per cambiare, una fetta
rmazione, consistente di informazione dimostra di
ca», dopo vivere su Marte, di non avere la minima
a ad alzo contezza del reale e di vantare la stessa
i non si sa onestà intellettuale dei Gasparri morti.
polemiche Peccato.
soliti tre

fa parte)

endere in
si capisce
in piazza
e libertà a

fame e
possiamo
talia e gli

na fetta
mostra di
a minima
e la stessa
onestà intellettuale dei Gasparri morti.
Peccato.
Donna Giorgia contro
Guccini
Si fa fatica a star dietro a Giorgia
ontro Meloni, perché ultimamente è sempre
fuori pista. I sondaggi la premiano,
dunque ha ragione lei nell’intuire che
al suo elettorato piacciono le
esagerazioni a caso, ma è quasi
commovente quel suo voler
rivaleggiare il suo camerata di banco
Salvini. La Meloni sarà la nuova leader
della Destra, perché è la più scaltra del
(suo) lotto e per la propensione
renziana del cazzaro verde al
masochismo, dunque occorrerà
abituarsi ad analizzarne ogni mossa.
Donna Giorgia ha ragione nel
sottolineare come, spesso, la Sinistra
scomodi il sessismo solo quando a
essere anche solo criticata è una donna
di Sinistra; se a ricevere bombe a mano
a Giorgia travestite da articoli è la Meloni, quella
è sempre stessa Sinistra tende a fregarsene.
premiano, Purtroppo per lei, la Meloni tende ad
tuire che attirarsi da sola le critiche. Per esempio
iono le per le parole usate nel rispondere alla
è quasi Bella ciao di Guccini: «Cosa intende
voler esattamente Francesco Guccini quando
di banco dice che con Meloni, Salvini,
va leader Berlusconi faranno la “resistenza come
caltra del hanno fatto i partigiani”? Che
opensione dovrebbero farci i processi sommari,
erde al appenderci a testa in giù, rasarci i
occorrerà capelli ed esporci alla pubblica gogna?
ni mossa. Cosa intende quando dice “oh
one nel partigiano portali via”? Dove
a Sinistra dovrebbero portarci questi partigiani?
quando a Al confino, in galera, dove? Questa si
na donna chiama istigazione all’odio, cari
e a mano compagni. Ma noi non ci faremo
ni, quella intimorire, mai. Dovete batterci nelle
egarsene. urne, se ne siete capaci».
tende ad Detto che definire Guccini «istigatore
r esempio all’odio» è come dire che Senaldi istiga
ndere alla all’intelligenza o Povia alla musica, la
intende reazione piccato-frignona di Donna
ni quando Giorgia tradisce anzitutto il fastidio
Salvini, della Destra nel riconoscere che quasi
nza come sempre la cultura risieda a Sinistra.
i”? Che Rassegnatevi, camerati: al di là di quel
sommari, che resta di Littorio “Ginger Ale” Feltri
rasarci i (che Meloni e Salvini nel 2015 volevano
ca gogna? al Quirinale) o della versione destrorsa
ice “oh della Murgia (Mary Jo Maglie), non
Dove avete quasi nulla. Commuove poi che
artigiani? la Meloni, leader di quel partito lì e
Questa si alleata con quell’altro lì, definisca
io, cari Guccini «istigatore d’odio». A istigarlo è
faremo lui o magari Meluzzi, da tempo fan
erci nelle della Meloni e ospite della sua festa di
Atreju con quell’altro noto
istigatore democratico di Steve Bannon, che
aldi istiga ebbe il coraggio di dire alla famiglia
musica, la Cucchi di chiedere scusa (lei, mica chi
i Donna gli aveva trucidato il figlio e il fratello)?
l fastidio A istigare odio è Guccini o chi ha
che quasi definito Conte «criminale» (Meloni),
Sinistra. chi ha zimbellato una sardina dislessica
là di quel (Salvini), chi diffonde il falso su Mes e
Ale” Feltri svuotacarceri (entrambi), chi ha
volevano partecipato a quel consesso
destrorsa oscurantista del Congresso di Verona
glie), non (entrambi), chi usa certi toni (entrambi,
e poi che e pure i loro luogotenenti), chi espone
rtito lì e alla gogna social nomadi e migranti
definisca (entrambi), chi ha definito Carola
stigarlo è Rackete «zecca» (Salvini) e chi citofona
mpo fan ai tunisini (Salvini)?
a festa di C’è poi un aspetto chiave: nella sua
noto rilettura di Bella ciao, Guccini non cita
non, che la Meloni ma «i fasci della Meloni». A
famiglia Donna Giorgia sarebbe bastato
mica chi rispondere così: «Non c’entro nulla coi
fratello)? fasci perché il fascismo mi fa schifo».
o chi ha Ma non può dirlo, forse perché non lo
(Meloni), pensa e di sicuro perché non gli
dislessica converrebbe. Poiché poi la sua
su Mes e conoscenza della storia pare assai
chi ha zoppicante, le ricordiamo quel che nel
consesso ’72 Enrico Berlinguer disse a un
di Verona fascistone del MSI, tal Mario Pucci, che
entrambi, scriveva in un quotidiano ieri come
hi espone oggi brutto e inutile: «Voi siete stati
migranti coraggiosi soltanto quando stavate
o Carola dietro la protezione delle SS, allora
i citofona siete stati coraggiosi, nel massacro dei
giovani, dei partigiani. Quando vi siete
nella sua trovati di fronte voi fascisti
non cita repubblicani i partigiani, siete sempre
Meloni». A scappati».
bastato
nulla coi
a schifo».
hé non lo
non gli
la sua
are assai
el che nel
e a un
Pucci, che
eri come
siete stati
stavate
, allora
sacro dei
o vi siete
trovati di fronte voi fascisti
repubblicani i partigiani, siete sempre
scappati».
Il punto più basso

«Il Coronavirus è un nemico vigliacco,


ma noi non siamo dalla parte del
Coronavirus quando diciamo di riaprire.
Pensiamo di onorare quella gente di
Bergamo e di Brescia che non c’è più
che ci avrebbe detto, se avesse potuto
parlare: “Ripartite anche per noi”».

L’ha detto davvero. Matteo Renzi è


arrivato a dire anche questo. Il 30 aprile.
In Senato, per giunta: non nel tinello di
casa sua. Che fosse il peggiore
Presidente del Consiglio della storia
repubblicana italiana l’ho sempre
saputo, ma che potesse arrivare a tanto
non osavo immaginarlo neanche io.
Siamo oltre ogni indecenza. Ma non si
vergogna neanche un po’, il fenomeno?
Non crede che, se «i morti di Bergamo»
vigliacco, fossero ancora tra noi, chiederebbero
parte del anzitutto di avere salva la vita, e dunque
i riaprire. di non ripetere gli errori tremendi di chi
gente di (Regione Lombardia, Assolombarda,
n c’è più Confindustria Lombardia) non volle la
se potuto zona rossa in Val Seriana a inizio marzo?
Pur di perseguire i suoi interessi
(l’ennesimo inciucio), tenersi stretto il
Renzi è potere (nonostante l’assenza di voti) e far
30 aprile. fuori chi gli mangia da sempre in testa
tinello di (Conte), pare disposto a tutto. Persino
peggiore questo. Che pena.
lla storia
sempre
re a tanto
anche io.
Ma non si
enomeno?
Bergamo»
derebbero
anzitutto di avere salva la vita, e dunque
di non ripetere gli errori tremendi di chi
(Regione Lombardia, Assolombarda,
Confindustria Lombardia) non volle la
zona rossa in Val Seriana a inizio marzo?
Pur di perseguire i suoi interessi
(l’ennesimo inciucio), tenersi stretto il
potere (nonostante l’assenza di voti) e far
fuori chi gli mangia da sempre in testa
(Conte), pare disposto a tutto. Persino
questo. Che pena.
Il Duo Malombra

In Lombardia il coronavirus ha fatto


1.469 morti per milione di abitanti. Nel
resto d’Italia 305. Negli Stati Uniti, che
non sono certo un bell’esempio, 263. In
Germania 95. In Sud Corea 5. In
Spagna, uno dei paesi dove le cose sono
andate peggio, il virus ha ucciso 562
persone su un milione. In Lombardia
quasi tre volte tante. Di tutti i nuovi
contagi in Italia, ancora ieri, più della
metà sono avvenuti in Lombardia. Qui
si è consumato il più osceno disastro
dell’amministrazione pubblica che
chiunque possa immaginare. Lo dicono
i dati, non gli opinionisti. Eppure
nessuno, nessuno di voi urlatori da
social, è andato sotto casa di Fontana o
di Gallera reclamandone le dimissioni,
insultandoli, pretendendo che
s ha fatto pagassero per i loro errori.
itanti. Nel
Uniti, che Così scrive Lorenzo Tosa, sabato 16
io, 263. In maggio, sulla sua pagina Facebook.
ea 5. In Il disastro totale del “Duo Malombra”
cose sono Fontana & Gallera è totale.
cciso 562 Ancora Tosa, stavolta il 14 maggio:
ombardia
ti i nuovi Casi totali registrati: 83.820. Circa un
più della terzo del totale nazionale. 15.296
ardia. Qui deceduti: più o meno la metà esatta di
o disastro tutte le vittime italiane. Nelle ultime 24
lica che ore sono tornati a crescere sia i nuovi
Lo dicono casi che i nuovi decessi. 26 milioni di
. Eppure euro spesi per un ospedale che ha
rlatori da ospitato complessivamente 25 persone:
Fontana o 1 milione di euro a malato. Una
imissioni, delibera che ha scaricato sulle case di
o che riposo centinaia di malati Covid,
creando delle vere e proprie bombe ad
orologeria all’interno delle Rsa. Test
sabato 16 sierologici affidati ai privati e a carico
dei contribuenti. La Regione avrebbe
Malombra” potuto creare una zona rossa ad Alzano
e Nembro e contenere il contagio, ma
ha preferito accusare il governo. Salvo
poi ammettere: «Scusate, era di nostra
. Circa un competenza». Pagine pubblicitarie
e. 15.296 acquistate sui principali quotidiani
à esatta di italiani, coi soldi dei lombardi
ultime 24 ovviamente, per magnificare il
ia i nuovi “modello lombardo”. Davanti
milioni di (all’epoca) a 11.000 morti. Una richiesta
e che ha di commissariamento della Regione
5 persone: formalizzata al Ministero della Salute
ato. Una da tutte le principali sigle politiche,
le case di sindacali e civili milanesi.
i Covid,
bombe ad Un disastro.
Rsa. Test Ridicola e monumentale anche la
e a carico figuraccia registrata a proposito del
e avrebbe mitologico “Ospedale Fiera”, rivelatosi
ad Alzano una sorta di mausoleo posticcio a
tagio, ma Bertolaso. E sì che doveva essere
rno. Salvo l’esempio virtuoso dell’eccellenza
di nostra sanitaria lombarda. Riassunto breve,
bblicitarie sempre a firma Tosa.
quotidiani
lombardi Inaugurazione:
icare il 31 marzo 2020, con tanto di maxi-
Davanti assembramento di giornalisti, politici e
a richiesta dirigenti vari.
Regione Posti letto totali:
lla Salute Dovevano essere 600. Poi 400.
politiche, Infine 200
Pazienti totali ospitati:
25.
anche la Costo totale operazione:
osito del 26 milioni di euro.
rivelatosi Costo totale a paziente:
sticcio a Circa 1 milione di euro.
va essere
Slogan:
eccellenza
Da “Stiamo facendo la storia” a “Per
o breve,
fortuna non è servito”: una fortuna da
26 milioni di euro.
La critica più gentile:
«È una roba che fa ridere i polli».
di maxi-
(Luciano Gattinoni, uno dei più
politici e
importanti rianimatori ed esperti di
terapia intensiva al mondo)
Chiusura prevista:
Poi 400.
Fine maggio
Sviluppi futuri:
Smantellamento totale”.
Un trionfo autentico, a cui aggiungo –
e non per sadismo – la sentenza (di
morte?) del leghista Giancarlo Giorgetti
pronunciata nel 2019: «Nessuno vuole il
medico di base».
Complimenti, Giancarlo!
ia” a “Per
Impossibile dimenticare l’ennesimo
ortuna da
exploit del 23 maggio di Gallera.
Secondo lui, l’indice di trasmissibilità
Covid a 0,50 significa che per ammalarti
devi incontrare due positivi insieme. Lo
dei più
sostiene in un video: «Per infettarmi
esperti di
servono due infetti allo stesso momento.
E non è così facile». Più che altro non è
facile sparare una castroneria simile. E
uno così è l’uomo che gestisce la Sanità
in Lombardia (durante una pandemia).
La verità è che l’eccellentissima
Lombardia, figlia dei tagli e delle
ggiungo – decisioni privatizzanti del Celeste
ntenza (di Formigoni (e non solo lui), ha fatto così
Giorgetti tanti disastri che andava commissariata.
o vuole il E temo pure il Piemonte.
Mi potrei fermare qua, ma mi preme
riprendere un post di Daniele Biacchessi
ennesimo del 16 maggio. Attilio Fontana, con
Gallera. quella sua grinta da frequentatore
missibilità assiduo di bocciofile, Merit senza filtro e
ammalarti Punt & Mes, aveva appena avuto il
sieme. Lo coraggio di dire: «Abbiamo contenuto
nfettarmi molto bene il contagio».
momento. Così Biacchessi.
tro non è
simile. E “Il contenimento del contagio in
la Sanità Lombardia.
ndemia). 1- Incidente sulla linea Milano-
entissima Bologna all’altezza di Codogno. Si
e delle affollano gli ospedali della zona. Molti
Celeste operatori si contagiano.
fatto così 2- Atalanta/Valencia si gioca a Milano.
missariata. Decine di migliaia di tifosi bergamaschi
ammassati. Tornano a Bergamo. Molti si
mi preme contagiano. E Valencia-Atalanta dove
Biacchessi avviene lo stesso in Spagna.
ana, con 3- Si mette in campo la zona rossa
uentatore intorno a Codogno, ma il virus dilaga in
za filtro e provincia di Bergamo e Brescia. Alzano
avuto il Lombardo e Nembro diventano le
contenuto nostre Spoon river. Si chiude con
estremo ritardo dopo che i contagiati
sono già decine di migliaia.
4- Positivi e malati si mischiano alle
ntagio in persone anziane delle Rsa senza alcuna
protezione provocando un olocausto.
Milano- Centinaia di morti non contabilizzati.
ogno. Si 5- Per settimane non si fanno
na. Molti tamponi.
6- Ci si dimentica di morti e contagiati
a Milano. che vengono contati con numerosi
rgamaschi giorni di ritardo.
o. Molti si 7- I test sierologici vengono affidati
nta dove alla DiaSorin in esclusiva. Secondo i
magistrati si elimina la concorrenza.
ona rossa 8- I costi dei test sierologici affidati ai
s dilaga in privati sono dieci volte quelli pubblici in
a. Alzano Toscana.
ntano le 9- Ci si avvia alla riapertura con
ude con numerose regioni a contagio zero. In
contagiati Lombardia il numero dei morti è ancora
alto.
hiano alle 10- Secondo Fontana, che così riassume
za alcuna il 15 maggio, va tutto bene. «In Lombardia
olocausto. abbiamo contenuto molto bene il
contagio».
si fanno
Pensa se l’avessero contenuto pure
contagiati male.
numerosi

o affidati
econdo i

affidati ai
ubblici in

tura con
zero. In
i è ancora

ì riassume
ombardia
bene il

uto pure
male.
Trittico di cazzaro
verd e
Ad aprile le cazzate del cazzaro verde
sono così tante che, per tre settimane di
fila, la mia rubrica Identikit per «Il Fatto
Quotidiano» non può non occuparsi di
Salvini. Poiché so bene quanto lo
amiate, recupero ora per voi quegli
articoli. Sogniamo tutti!

Parte I

La prima frase che dovremmo dire al


mattino, mentre ci guardiamo tutti
stropicciati allo specchio, è questa: «Che
culo a non avere adesso a Palazzo Chigi
quello lì!». Sia dunque benedetto il
Papeete, e con esso la prodigiosa
gragnuola di mojito che hanno
verosimilmente condotto il Cazzaro
aro verde Verde a suicidarsi a inizio agosto. Non
timane di fosse stato per la sua pressoché totale
r «Il Fatto assenza di talento, a quest’ora avremmo
cuparsi di Presidente del Consiglio l’uomo che
uanto lo sussurrava ai citofoni. E lo vedremmo,
oi quegli accompagnato da uno dei peggiori
Centrodestra del globo terracqueo, tutto
garrulo nello scimmiottare Orban tra le
benedizioni estasiate dei Porro, Feltri,
Maglie e Senaldi.
Se l’uomo tende a dare il meglio di sé
mo dire al nella difficolta, è anche vero il contrario:
mo tutti ovvero che, di fronte all’abisso, egli ci si
esta: «Che consegna quasi compiaciuto. Il Salvini al
zzo Chigi tempo del Coronavirus è un compendio
edetto il di tutto quel che un politico non
prodigiosa dovrebbe dire o fare. E invece lo fa. E
hanno invece lo dice. La sua narrazione è un
Cazzaro parossismo di incongruenze allo stato
osto. Non brado: «Chiudiamo tutto» (21 febbraio),
ché totale «Apriamo tutto» (27 febbraio), Ho
avremmo sempre detto che andava chiuso tutto
omo che (adesso). Non meno che sublimi, poi, le
dremmo, sue «proposte» politiche. Straparla da
peggiori anni di cuneo fiscale, poi però si è
ueo, tutto astenuto quando il governo l’altro
ban tra le giorno ha agito in tal senso. Orban fa
ro, Feltri, scempio della democrazia, ma a lui va
bene così perché è stato eletto
eglio di sé democraticamente e il Parlamento l’ha
contrario: avallato secondo le regole (anche
, egli ci si Mussolini cominciò così). Il Governo
Salvini al trova 100 miliardi, e lui ne vuole 200; il
ompendio Governo ne trova 200, e lui ne vuole
tico non 500. Quasi che la sua competenza
e lo fa. E economica dipendesse dalle gare a
one è un Monopoli con Borghezio e Fedriga alla
allo stato Sagra del Rutto di Calolziocorte.
febbraio), Propone l’ennesimo condono, che non
aio), Ho c’entra nulla. Propone i buoni di guerra,
uso tutto che non c’entrano nulla. Propone il
mi, poi, le «semestre bianco», così poi gli stipendi
aparla da di medici e infermieri li paga lui. Delira
però si è di «un foglio che basta compilare in
no l’altro Svizzera per avere 500mila franchi», e
Orban fa ovviamente la Svizzera lo smentisce.
a a lui va Bombarda l’Inps. Poi, sabato, l’apice del
o eletto suo seviziare ostinatamente il buon
mento l’ha senso: riaprire le Chiese a Pasqua. Di
e (anche fronte a un’attonita Maria Latella, lo
Governo statista della polenta taragna ha esalato:
ole 200; il «Non vedo l’ora che la scienza e anche il
ne vuole buon Dio, perché la scienza da sola non
mpetenza basta, sconfiggano questo mostro per
gare a tornare a uscire. Ci avviciniamo alla
driga alla Santa Pasqua e occorre anche la
olziocorte. protezione del Cuore Immacolato di
che non Maria». Dentro queste parole c’è di tutto,
di guerra, ed è un tutto che strazia. C’è
ropone il l’insensatezza di proporre un’uscita che,
i stipendi per quanto controllata, esporrebbe
lui. Delira milioni di italiani al contagio. C’è l’idea
mpilare in scaramantica di religione (non basta la
ranchi», e scienza, serve anche la preghiera). C’è
mentisce. l’idea «ricattatoria» del credo (una sorta
’apice del di «prego, quindi ne trarrò un vantaggio
il buon immediato»). E c’è l’ostentazione, si
asqua. Di spera sincera, della simbologia religiosa
Latella, lo (l’evergreen «cuore immacolato di
ha esalato: Maria»). Se Salvini è sincero, e non
e anche il voglio dubitarne, deve essere rimasto al
a sola non Medioevo perdendosi passaggi appena
ostro per fondamentali nell’evoluzione umana
amo alla tipo l’illuminismo. Se non è sincero, e
anche la mi rifiuto di pensarlo, dietro queste
colato di esternazioni c’è il desiderio di
è di tutto, alimentare la propaganda persino di
azia. C’è questi tempi. E con questi mezzi. L’altro
uscita che, giorno, nei sondaggi, Renzi era franato
sporrebbe all’1.9% e Salvini al 26.2%. Sempre tanto,
C’è l’idea ma pur sempre una slavina rispetto ai
n basta la fasti agostani. Gli italiani, ora più che
hiera). C’è mai, di tutto han voglia fuorché di
una sorta polemiche a casaccio e incantatori
vantaggio stanchi di serpenti stremati. L’hanno
zione, si capito tutti. Tranne i due Matteo.
a religiosa
olato di
o, e non Parte II
rimasto al
gi appena Spiace dover tornare a parlare di
umana Matteo Salvini, ma uno che riesce a
sincero, e sbagliare politicamente tutto merita di
ro queste sicuro il nostro affetto, perché convivere
derio di con questa atavica propensione
ersino di all’harakiri non dev’essere facile. Ad
zi. L’altro agosto sembrava il re del mondo, in un
ra franato delirante parossismo di
pre tanto, sopravvalutazione generale e
ispetto ai incantamento pressoché collettivo. Poi è
a più che bastato un mojito di troppo, o un
uorché di Papeete a tradimento, ed è stata slavina
ncantatori stordente. Persino sui social, dove i suoi
L’hanno numeri restano enormi come fan, è un
pianto stitico: di like, di condivisioni, di
commenti. Di interazioni. Per raccattare
qualche applauso in più, l’uomo che
sussurrava ai citofoni si sta riducendo a
condividere le dirette di Nicola Porro:
arlare di capite bene che, quando ricorri a simili
riesce a stratagemmi, la canna del gas diviene
merita di quasi una prospettiva invidiabile.
convivere Tra giovedì e venerdì scorso, il
opensione Cazzaro Verde ha inventato una realtà
acile. Ad parallela su Conte e Gualtieri:
do, in un «Caporetto, drammatica ipoteca sul
di futuro, sul lavoro e sul risparmio dei
ale e nostri figli. Siamo fuori dalla legge,
tivo. Poi è siamo alla dittatura nel nome del virus».
po, o un Ma figuriamoci: nessuna firma, nessuna
ta slavina attivazione, anzi un «no» ancora più
ove i suoi duro al Mes. Dopo la più che legittima
fan, è un replica di Conte venerdì sera, che ha
visioni, di generato polemiche puerili all’insegna
raccattare dell’italicissimo «guardiamo la
omo che pagliuzza» (ovvero la «forma» della
ducendo a replica) e non la trave (ovvero la gravità
ola Porro: delle calunnie urlate dalla Destra),
ri a simili Salvini ha perfino telefonato a
s diviene Mattarella per frignare. Ha poi ricordato
che la Lega votò «no» al MES nel 2012,
corso, il ed è verissimo. Ma si è «dimenticato» di
una realtà specificare che, se il MES fu certo
Gualtieri: ratificato dal governo Monti, fu però
oteca sul avallato concretamente dal Berlusconi
armio dei IV. Un governo (orripilante) appoggiato
lla legge, dalla Lega e con Meloni ministro (della
del virus». Gioventù). Consiglio dei Ministri n.149
a, nessuna del 03/08/2011. Qualcuno, tipo
ncora più Tremonti, sta comicamente sostenendo
legittima che il MES voluto da Berlusconi (e
a, che ha Salvini, e Meloni) era diverso e più
all’insegna «buono» di quello poi suggellato da
mo la Monti. E il bello è che qualcuno, tra i
ma» della giornalisti, finge pure di credergli.
la gravità Il top del salvinismo all’ultimo stadio è
Destra), stata però la citazione della figlia. Non di
onato a rado il Capitano (di chi? di cosa?) allude
ricordato agli affetti familiari per generare
nel 2012, empatia e indurre più simpatia. Sabato
nticato» di ha detto: «Mia figlia mi ha chiesto:
fu certo “Perché quel signore in tv ce l’ha con
fu però te?”» Sforzandoci di credere alla
Berlusconi veridicità di tale scena, e comprendendo
ppoggiato come una bambina non resti certo felice
stro (della nel sentire un «signore» (Conte) per
stri n.149 nulla tenero col papà, andrebbero fatte
o, tipo tre garbate considerazioni. La prima è
ostenendo che «usare» una figlia per propaganda
usconi (e politica risulta in tutta onestà avvilente,
so e più mediamente riprovevole e oltremodo
ellato da discutibile. La seconda è che Salvini
uno, tra i dovrebbe farsi una ragione delle
mirabili tortoiate che ha preso in Senato
o stadio è il 20 agosto da Conte. È comprensibile
ia. Non di che ancora gli roda, perché ha raccattato
sa?) allude una figura che resterà nei secoli e lo
generare prenderanno per i fondelli in eterno
ia. Sabato anche i frassini morti, ma dovrebbe
a chiesto: sforzarsi di voltare pagina: Salvini è un
l’ha con politico con poco talento e media
dere alla furbizia, e Conte se lo mette ogni volta
rendendo in tasca con la facilità con cui
erto felice Muhammad Ali dispose nel ’67 del
onte) per povero Ernie Terrell. La terza
bero fatte considerazione è che attaccare sotto la
prima è cintura e poi piagnucolare perché l’altro
opaganda è più bravo di te (ci vuol poco), è un
avvilente, chiagnefottismo di livello infimo. Roba
ltremodo da asilo nido. Caro Matteo, smettila di
e Salvini interpretare così bene questo straziante
ne delle calvario e di sbagliarle tutte: ormai
in Senato criticarti è diventato così facile che
prensibile neanche diverte quasi più.
raccattato
ecoli e lo
in eterno Parte III
dovrebbe
vini è un La capacità di Salvini di sbagliare tutto
e media è nota, ma domenica si è persino
ogni volta superato da Giletti. Noi che ne amiamo
con cui ogni gesta, torniamo quindi volentieri a
’67 del parlare di lui. Analizziamo gli aspetti
La terza salienti dell’affascinante intervista,
e sotto la andata in scena dopo che il povero
ché l’altro spettatore aveva dovuto sorbirsi pure
co), è un mezzora di Sgarbi: De Sade era perfido,
mo. Roba ma anche Giletti non scherza.
mettila di 1) Chiamare tutti (no: tutti no) gli
straziante intervistatori per nome («Massimo»,
e: ormai «Barbara», «Nicola») è vagamente
acile che insopportabile e fa sembrare l’intervista
una chiacchierata intima tra amici: okay
bimbi, ma allora fatelo in privato.
2) L’unica «libreria» più triste di quella
che aveva Salvini alle spalle l’ho vista a
casa del Poro Asciugamano nel ‘77.
liare tutto 3) L’orsacchiotto («Mirta») che Salvini
persino aveva alla sua destra, mi ha convinto per
e amiamo argomentazioni molto più di Salvini.
olentieri a 4) Dire che la Regione Lombardia non
gli aspetti ha colpe e che lui non pensa a litigare fa
intervista, molto ridere. (Se a dirlo è Salvini,
il povero s’intende).
birsi pure 5) Sostenere che «siamo in guerra e
a perfido, bisogna guardare in faccia il nemico»
dimostra che i mojito restano in circolo
i no) gli per più tempo del previsto.
Massimo», 5 bis) Oltretutto non si capisce come
agamente si possa guardare in faccia un virus.
’intervista Cosa devi fare? Lo fissi col
mici: okay microscopio? Lo minacci con
l’amuchina? Lo terrorizzi con un primo
e di quella piano di Senaldi? Boh.
ho vista a 6) Pretendere che le inchieste si
fermino «finché le persone non
he Salvini smettono di morire» di Covid, dimostra
nvinto per come Salvini conosca la giustizia come
Facci conosce i barbieri.
ardia non 6 bis) Salvini pretenderebbe
litigare fa ovviamente di fermare anche l’inchiesta
è Salvini, che lo riguarda a Catania per sequestro
di persona. E in ciò c’è forse un
guerra e atteggiamento vagamente interessato.
nemico» 7) Salvini ha nuovamente preteso le
in circolo dimissioni di Ricciardi, «consulente di
Conte», perché reo di aver condiviso su
sce come Twitter un video in cui qualche
un virus. imbecille usava un manichino di Trump
issi col come punching-ball. Detto che in
ci con questa fase storica non ce ne frega una
un primo mazza di quel che condivide Ricciardi,
iscritto peraltro ad Azione! (cioè
hieste si Calenda) e consulente del Ministro
one non Speranza (non di Conte), il punto è un
dimostra altro: se uno dovesse dimettersi per i
izia come tweet e post sbagliati, Salvini andrebbe
interdetto dal pianeta Terra.
nderebbe 8) Salvini ha detto di non amare la
’inchiesta Cina perché non ama «i paesi non
sequestro democratici». Fa piacere. Ma fa pure
forse un sbellicare, perché a parlare è lo stesso
Salvini che difende i sovranisti olandesi
preteso le (noti amici degli italiani) e ha i poster in
ulente di camera di Putin e Orban, noti filantropi
ndiviso su contemporanei.
qualche 9) Salvini ha detto di non pensare ora
di Trump a un governo Draghi, di cui peraltro
che in parlava non proprio benissimo fino a
frega una qualche anno fa, ma quando Giletti gli
Ricciardi, ha fatto quel nome è parso
ne! (cioè politicamente eccitato come una nutria
Ministro erotomane.
unto è un 10) Salvini ha detto categoricamente
ersi per i che Fontana e Gallera non potevano
andrebbe decretare autonomamente la zona rossa
in Val Seriana a inizio marzo. È un falso
amare la storico, come ha ammesso lo stesso
aesi non Gallera (con troppi giorni di ritardo) ad
fa pure Agorà su RaiTre: «Avremmo potuto
lo stesso farla noi? Ho approfondito e
i olandesi affettivamente c’è una legge che lo
poster in consente». Quella legge è vecchia di 42
filantropi anni ed è la 833/1978, che sancisce la
nascita del Sistema Sanitario Nazionale:
nsare ora non proprio una legge sconosciuta e
peraltro minore. Fontana e Gallera non lo
mo fino a conoscevano, e questo è gravissimo.
Giletti gli Domenica, da Giletti, anche Salvini è
è parso parso non conoscerla. Se è così, ha
na nutria sbagliato lavoro (lavoro?). Se non è così e
fingeva di ignorarla, è persino peggio.
ricamente Sia come sia, il Cazzaro Verde continua
potevano a sbagliarle tutte. I social agonizzano e i
ona rossa sondaggi franano. Daje Matte’!
È un falso
lo stesso
itardo) ad
o potuto
ndito e
e che lo
chia di 42
ancisce la
Nazionale:
osciuta e
non lo
ravissimo.
Salvini è
così, ha
on è così e
o peggio.
continua
izzano e i
E POI, IL FUTURO
E POI, IL FUTURO
Fase 2

La Fase 2 sarà una delle sfide più


difficili mai affrontate dagli italiani. Se la
Fase 1 era dura ma relativamente “facile”,
perché di fatto si è trattato di stare chiusi
in casa (o quasi) per mesi, la Fase 2 è una
semilibertà necessaria e distopica. Si può
uscire, ma con mascherine e guanti. Si
possono incontrare gli altri, ma con
almeno un metro e ottocento metri di
distanza. Non ci si può abbracciare, non
ci si può baciare. Bar e ristoranti devono
garantire una distanza tale da poter
sfruttare un terzo o un quarto dei coperti
di un tempo. I teatri chissà quando
potranno riaprire, gli stadi pieni per un
bel po’ ce li scorderemo, i concerti se va
bene nel 2021.
Soprattutto: non si sa quando finirà.
Quando torneremo alla “vita di prima”.
sfide più Anzi c’è sempre il rischio che si precipiti
iani. Se la di nuovo nella Fase 1, qualora ci fosse un
te “facile”, aumento dei contagi.
are chiusi La Fase 2 è un vivere guardingo
se 2 è una continuo nella paura.
ca. Si può Non solo: dipenderà tutto dalla nostra
guanti. Si autodeterminazione. Se la stragrande
ma con maggioranza degli italiani è stata
metri di bravissima durante la Fase 1, nella Fase 2
ciare, non dovrà accettare questo «siamo liberi ma
ti devono non troppo» ventiquattro ore su
da poter ventiquattro. Dovrà ricordarsi di non
dei coperti potersi abbracciare neanche al terzo o
à quando quarto giro di vino. Dovrà rispettare per
ni per un mesi, forse anni, regole giuste ma
certi se va spietate.
Sarà durissima.
do finirà.
di prima”.
i precipiti
di nuovo nella Fase 1, qualora ci fosse un
aumento dei contagi.
La Fase 2 è un vivere guardingo
continuo nella paura.
Non solo: dipenderà tutto dalla nostra
autodeterminazione. Se la stragrande
maggioranza degli italiani è stata
bravissima durante la Fase 1, nella Fase 2
dovrà accettare questo «siamo liberi ma
non troppo» ventiquattro ore su
ventiquattro. Dovrà ricordarsi di non
potersi abbracciare neanche al terzo o
quarto giro di vino. Dovrà rispettare per
mesi, forse anni, regole giuste ma
spietate.
Sarà durissima.
McCovid’s

Nel primo giorno di Fase 2, il


comportamento della stragrande
maggioranza degli italiani è
encomiabile. Ancor più pensando a certi
esempi dal resto del mondo. Tipo negli
Stati Uniti, dove mandrie di disagiati
neuronali organizzano Covid Party per
ammalarsi e (secondo loro)
autoimmunizzarsi. O in Svezia, dove si
sono rifiutati di fare il lockdown per poi
contare pure loro i morti.
Poche le malsane eccezioni nostrane.
A Catanzaro, il sindaco Abramo ha la
bella pensata di organizzare una piccola
festicciola, per festeggiare non si sa cosa,
con un bell’assembramento. A Milano
troppi imbecilli invadono i Navigli.
Notevole poi come in molte città, tipo
Latina e Foggia, gli italiani celebrino il
ase 2, il varo della Fase 2 andando al
tragrande McDonald’s. Cioè: tu stai due mesi
iani è chiuso in casa e poi, appena puoi uscire,
do a certi la prima cosa che fai è andare al
Tipo negli McDonald’s, sorbendoti una fila
disagiati chilometrica per poi avere in premio un
Party per pasto che a lungo andare rischia di farti
loro) più male del Covid-19? Ma che
a, dove si perversioni ha, certa gente?
wn per poi

nostrane.
mo ha la
na piccola
si sa cosa,
A Milano
Navigli.
città, tipo
lebrino il
ando al
McDonald’s. Cioè: tu stai due mesi
chiuso in casa e poi, appena puoi uscire,
la prima cosa che fai è andare al
McDonald’s, sorbendoti una fila
chilometrica per poi avere in premio un
pasto che a lungo andare rischia di farti
più male del Covid-19? Ma che
perversioni ha, certa gente?
Capanna

Dal 4 maggio ci sono state tre reazioni


da parte degli italiani. Quella,
largamente maggioritaria, di rispettare
le regole e uscire un po’ di più, ma non
troppo. Quella, minoritaria e criminale,
di quelli che sono usciti troppo e male,
come quei sottosviluppati che già il 4
maggio sera affollavano i Navigli di
Milano con le mascherine abbassate. E
poi c’è stata la reazione della capanna.
Coloro che sono meno animali sociali
degli altri, si sono abituati senza troppe
difficoltà al lockdown. E una volta che
esso è stato allentato, si sono sentiti un
po’ smarriti. Si chiama sindrome della
capanna o del prigioniero. Ne
soffre oltre un milione di
italiani secondo le stime della Società
italiana di psichiatria (SIP). È una
e reazioni sindrome che colpisce chi è stato
Quella, costretto a una lunga degenza, ma nella
rispettare situazione attuale può interessare
ù, ma non diverse categorie di persone. Anche
criminale, quelle che non hanno mai
o e male, manifestato particolari
e già il 4 disturbi psicologici. «Le cause possono
Navigli di essere diverse e a volte si tratta di
bassate. E meccanismi inconsci, di cui non c’è
capanna. neppure piena consapevolezza», ha
ali sociali spiegato a ilfattoquotidiano.it Roberto
za troppe Ferri, presidente della Società italiana di
volta che Psicologia dell’emergenza. Possono,
sentiti un però, esserci segnali da non
ome della sottovalutare, come insonnia e
. Ne irascibilità, che persistono nel tempo,
one di anche diverse settimane dopo l’avvio
Società della Fase 2.
È una Io sono stato felice di uscire un po’ di
è stato più. A piedi, con la moto, in ogni modo.
nella Rispettando sempre le regole. Devo
nteressare però dire che, un po’, la sindrome della
e. Anche capanna l’ho avvertita. Soprattutto i
no mai primi giorni. La Fase 1 mi ha costretto a
particolari quel brutale rallentamento di cui avevo
e possono bisogno da anni. Mi ha insegnato a
tratta di rallentare. Mi ha spinto a creare le
non c’è dirette Facebook quotidiane. Mi ha dato
zza», ha modo, nel dolore e nelle difficoltà, di
Roberto dedicare tutto il tempo che meritano ai
italiana di miei affetti.
Possono, A livello privato, e solo privato, credo
da non che quella terrificante e straziante Fase 1
nnia e paradossalmente (un po’) mi mancherà.
el tempo,
po l’avvio

un po’ di
gni modo.
Rispettando sempre le regole. Devo
però dire che, un po’, la sindrome della
capanna l’ho avvertita. Soprattutto i
primi giorni. La Fase 1 mi ha costretto a
quel brutale rallentamento di cui avevo
bisogno da anni. Mi ha insegnato a
rallentare. Mi ha spinto a creare le
dirette Facebook quotidiane. Mi ha dato
modo, nel dolore e nelle difficoltà, di
dedicare tutto il tempo che meritano ai
miei affetti.
A livello privato, e solo privato, credo
che quella terrificante e straziante Fase 1
paradossalmente (un po’) mi mancherà.
Italiani brava gente

Noi italiani siamo bravissimi a


risultare insopportabili, cafoni e
fastidiosamente furbi. Sono alcuni dei
nostri difetti. E in questo libro, di
esempi negativi, ne ho citati tanti.
E sono stato pure benevolo.
La stragrande maggioranza degli
italiani è stata però encomiabile nel
rispettare le regole, resistere e fare
squadra. Molto più di troppi politici.
Ci tengo a ribadirlo: di fronte
all’emergenza e al dolore, siamo stati
quotidianamente eroi. Non era scontato.
E forse, anzi sicuramente, ci ha salvato la
vita.
Continuiamo così.

issimi a
risultare insopportabili, cafoni e
fastidiosamente furbi. Sono alcuni dei
nostri difetti. E in questo libro, di
esempi negativi, ne ho citati tanti.
E sono stato pure benevolo.
La stragrande maggioranza degli
italiani è stata però encomiabile nel
rispettare le regole, resistere e fare
squadra. Molto più di troppi politici.
Ci tengo a ribadirlo: di fronte
all’emergenza e al dolore, siamo stati
quotidianamente eroi. Non era scontato.
E forse, anzi sicuramente, ci ha salvato la
vita.
Continuiamo così.
Saluti

Per tutta la Fase 1 non si sono potuti


celebrare i funerali. Per più di due mesi,
decine di migliaia di persone sono
morte da sole. Non si è potuto salutarle
neanche dopo la loro scomparsa. E le
loro cose – vestiti, anelli, orecchini –
sono rimaste per settimane in armadietti
asettici e sanificati, con un numerino
scritto sul sacchettino di plastica per
distinguerli velocemente dagli altri.
È stata un’ecatombe così brutale che
neanche si è potuto elaborare
fisicamente il lutto.
La ferocia di questa pandemia ci ha
travolto con una veemenza silenziosa,
subdola e totale.

no potuti
celebrare i funerali. Per più di due mesi,
decine di migliaia di persone sono
morte da sole. Non si è potuto salutarle
neanche dopo la loro scomparsa. E le
loro cose – vestiti, anelli, orecchini –
sono rimaste per settimane in armadietti
asettici e sanificati, con un numerino
scritto sul sacchettino di plastica per
distinguerli velocemente dagli altri.
È stata un’ecatombe così brutale che
neanche si è potuto elaborare
fisicamente il lutto.
La ferocia di questa pandemia ci ha
travolto con una veemenza silenziosa,
subdola e totale.
Lettera d i un nonno

Questa è la lettera di un anziano che


viveva in una RSA (residenza sanitaria
assistita), prima di ammalarsi e morire
di Coronavirus. L’ha scritta per i figli e
per i nipoti. È stata pubblicata
su Interris.it. È una delle cose più
devastanti che abbia mai letto. E dovete
farlo anche voi.

Da questo letto senza cuore scelgo di


scrivervi cari miei figli e nipoti. (L’ho
consegnata di nascosto a Suor Chiara
nella speranza che dopo la mia morte
possiate leggerla). Comprendo di non
avere più tanti giorni, dal mio respiro
sento che mi resta solo questa esile
mano a stringere una penna ricevuta
per grazia da una giovane donna che
ha la tua età Elisa mia cara. È l’unica
ziano che persona che in questo ospizio mi ha
sanitaria regalato qualche sorriso ma da quando
e morire porta anche lei la mascherina riesco
er i figli e solo a intravedere un po’ di luce dai
pubblicata suoi occhi; uno sguardo diverso da
cose più quello delle altre assistenti che neanche
E dovete ti salutano.
Non volevo dirvelo per non recarvi
dispiacere su dispiacere sapendo
scelgo di quanto avrete sofferto nel lasciarmi
poti. (L’ho dentro questa bella “prigione”. Sì, così
or Chiara l’ho pensata ricordando un testo scritto
mia morte da quel prete romagnolo, don Oreste
do di non Benzi che parlava di questi posti come
io respiro di «prigioni dorate». Allora mi
esta esile sembrava esagerato e invece mi sono
a ricevuta proprio ricreduto. Sembra infatti che
onna che non manchi niente ma non è così…
È l’unica manca la cosa più importante, la vostra
io mi ha carezza, il sentirmi chiedere tante volte
da quando al giorno «come stai nonno?», gli
na riesco abbracci e i tanti baci, le urla della
i luce dai mamma che fate dannare e poi quel
iverso da mio finto dolore per spostare
e neanche l’attenzione e far dimenticare tutto. In
questi mesi mi è mancato l’odore della
on recarvi mia casa, il vostro profumo, i sorrisi,
sapendo raccontarvi le mie storie e persino le
lasciarmi tante discussioni. Questo è vivere, è
”. Sì, così stare in famiglia, con le persone che si
sto scritto amano e sentirsi voluti bene e voi me
on Oreste ne avete voluto così tanto non
osti come facendomi sentire solo dopo la morte
lora mi di quella donna con la quale ho vissuto
mi sono per sessant’anni insieme, sempre
nfatti che insieme.
n è così… In ottantacinque anni ne ho viste così
, la vostra tante e come dimenticare la miseria
ante volte dell’infanzia, le lotte di mio padre per
nno?», gli farsi valere, mamma sempre attenta ad
urla della ogni respiro e poi il fascino di quella
poi quel scuola che era come un sogno poterci
spostare andare, una gioia, un onore. La
e tutto. In maestra era una seconda mamma e
dore della conquistare un bel voto era festa per
i sorrisi, tutta la casa. E poi, il giorno della
persino le laurea e della mia prima arringa in
vivere, è tribunale. Quanti «grazie» dovrei dire,
one che si un’infinità a mia moglie per avermi
e voi me sopportato, a voi figli per avermi
nto non sempre perdonato, ai miei nipoti per il
la morte vostro amore incondizionato. Gli
ho vissuto amici, pochi quelli veri, si possono
sempre veramente contare solo in una mano
come dice la Bibbia e che dire, anche il
viste così parroco, lo devo ringraziare per
a miseria avermi dato l’assoluzione dei miei
padre per peccati e per le belle parole espresse al
attenta ad funerale di mia moglie. Ora non ce la
di quella faccio più a scrivere e quindi devo
no poterci almeno dire una cosa ai miei nipoti… e
nore. La magari a tutti quelli del mondo.
mamma e Non è stata vostra madre a portarmi
festa per qui ma sono stato io a convincere i
rno della miei figli, i vostri genitori, per non
rringa in dare fastidio a nessuno. Nella mia vita
ovrei dire, non ho mai voluto essere di peso a
er avermi nessuno, forse sarà stato anche per
r avermi orgoglio e quando ho visto di non
poti per il essere più autonomo non potevo
nato. Gli lasciarvi questo brutto ricordo di me,
possono di un uomo del tutto inerme, incapace
una mano di svolgere qualunque funzione.
e, anche il Certo, non potevo mai immaginare
iare per di finire in un luogo del genere.
dei miei Apparentemente tutto pulito e in
spresse al ordine, ci sono anche alcune persone
non ce la educate ma poi di fatto noi siamo solo
ndi devo dei numeri, per me è stato come
nipoti… e entrare già in una cella frigorifera. In
questi mesi mi sono anche chiesto più
portarmi volte: ma quelli perché hanno scelto
nvincere i questo lavoro se poi sono sempre
per non nervosi, scorbutici, cattivi? Una volta
a mia vita quell’uomo delle pulizie mi disse
di peso a all’orecchio: «Sai perché quella quando
nche per parla ti urla? Perché racconta sempre
o di non di quanto era violento suo padre, una
n potevo così con quali occhi può guardare un
do di me, uomo?». Che Dio abbia pietà di lei. Ma
incapace allora perché fa questo lavoro? Tutta
questa grande psicologia, che ho visto
maginare tanto esaltare in questi ultimi decenni,
l genere. è servita solo a fare del male ai più
ito e in deboli? A manipolare le coscienze e i
e persone tribunali? Non voglio aggiungere altro
iamo solo perché non cerco vendetta.
ato come Ma vorrei che sappiate tutti che per
orifera. In me non dovrebbero esistere le case di
hiesto più riposo, le RSA, le “prigioni” dorate e
no scelto quindi, sì, ora che sto morendo lo
o sempre posso dire: mi sono pentito. Se potessi
Una volta tornare indietro supplicherei mia figlia
mi disse di farmi restare con voi fino all’ultimo
la quando respiro, almeno il dolore delle vostre
a sempre lacrime unite alle mie avrebbero avuto
adre, una più senso di quelle di un povero
ardare un vecchio, qui dentro anonimo, isolato e
di lei. Ma trattato come un oggetto arrugginito e
ro? Tutta quindi anche pericoloso. Questo
e ho visto Coronavirus ci porterà al patibolo ma
i decenni, io già mi ci sentivo dalle grida e modi
ale ai più sgarbati che ormai dovrò sopportare
cienze e i ancora per poco… l’altro giorno
gere altro l’infermiera mi ha già preannunciato
che se peggioro forse mi intuberanno o
ti che per forse no.
le case di La mia dignità di uomo, di persona
dorate e perbene e sempre gentile ed educata è
rendo lo stata già uccisa. Sai Michelina, la barba
Se potessi me la tagliavano solo quando sapevano
mia figlia che stavate arrivando e così il
all’ultimo cambio. Ma non fate nulla vi prego…
lle vostre non cerco la giustizia terrena, spesso
ero avuto anche questa è stata così deludente e
n povero infelice. Fate sapere però ai miei nipoti
, isolato e (e ai tanti figli e nipoti) che prima del
ugginito e Coronavirus c’è un’altra cosa ancora
Questo più grave che uccide: l’assenza del più
tibolo ma minimo rispetto per l’altro,
da e modi l’incoscienza più totale.
opportare E noi, i vecchi, chiamati con un
o giorno numeretto, quando non ci saremo più,
nnunciato continueremo da lassù a bussare dal
beranno o cielo a quelle coscienze che ci hanno
gravemente offeso affinché si
i persona risveglino, cambino rotta, prima che
educata è venga fatto a loro ciò che è stato fatto a
a, la barba noi.
sapevano
così il
vi prego…
na, spesso
ludente e
miei nipoti
prima del
sa ancora
za del più
l’altro,

con un
remo più,
ussare dal
cielo a quelle coscienze che ci hanno
gravemente offeso affinché si
risveglino, cambino rotta, prima che
venga fatto a loro ciò che è stato fatto a
noi.
Nood les

A fine marzo, una deserta Piazza


Navona al tramonto viene resa
ulteriormente irreale da un fuorionda
musicale. Jacopo Mastrangelo, giovane
chitarrista, esegue da una terrazza
Deborah’s Theme, uno dei passaggi più
toccanti della straordinaria colonna
sonora di Ennio Morricone per C’era una
volta in America.
Il successo è tale che, di fatto, da quel
giorno Mastrangelo si inventa ogni volta
un momento simile. Esegue Sally di
Vasco (e Vasco si complimenta), viene
invitato dal sindaco Virginia Raggi per
un “concerto” dalla terrazza del
Campidoglio.
Le note di Mastrangelo, in quella
piazza deserta, ci hanno fatto sentire
tutti come Robert De Niro in quel film:
ta Piazza malinconici, soli, feriti.
ne resa «Cosa hai fatto tutti questi anni,
fuorionda Noodles?»
, giovane «Sono andato a letto presto».
terrazza
saggi più Appunto.
colonna
C’era una

o, da quel
ogni volta
di
ta), viene
Raggi per
azza del

in quella
o sentire
quel film:
«Cosa hai fatto tutti questi anni,
Noodles?»
«Sono andato a letto presto».

Appunto.
Francesco

Sono laico (che non vuol dire ateo).


Non vado a messa. Non ho mai amato il
Vaticano. Eppure, o forse proprio per
questo, una delle poche persone che mi
sta dando conforto in questi mesi è Papa
Francesco. Per quello che fa. Per quello
che dice. Per i silenzi. Per gli azzardi. Per
quella piazza vuota, ma grazie a lui
piena. Per quelle parole
coraggiosamente ostinate e contrarie. E
perché è riuscito a inimicarsi tutto il
peggio del Pianeta. Segno ulteriore che,
di lui, ci si può fidare.

dire ateo).
Non vado a messa. Non ho mai amato il
Vaticano. Eppure, o forse proprio per
questo, una delle poche persone che mi
sta dando conforto in questi mesi è Papa
Francesco. Per quello che fa. Per quello
che dice. Per i silenzi. Per gli azzardi. Per
quella piazza vuota, ma grazie a lui
piena. Per quelle parole
coraggiosamente ostinate e contrarie. E
perché è riuscito a inimicarsi tutto il
peggio del Pianeta. Segno ulteriore che,
di lui, ci si può fidare.
18 maggio

Sabato 16 maggio, in una conferenza


stampa a tarda sera, Giuseppe Conte
ufficialiizza quello che tutti già sanno: il
18 maggio si riapre non dico tutto, ma
quasi. Bar, ristoranti, parrucchieri,
estetiste. Il Presidente del Consiglio si
spinge addirittura a ipotizzare che, se
tutto andrà bene, il 15 giugno
riapriranno (ovviamente con il
distanziamento sociale) anche teatri e
cinema. E dal 3 giugno si potrà viaggiare
all’interno dell’Unione Europea e salterà
il divieto di spostarsi da una regione
all’altra.
Termina così l’era delle
autocertificazioni, durata più di due
mesi, dagli inizi di marzo appunto al 18
maggio. Proprio l’autocertificazione,
sperando di non doverle usare mai più,
onferenza resterà per me una delle cose più
pe Conte umilianti – benché necessarie – di quei
à sanno: il mesi, perché doversi giustificare anche
tutto, ma per andare alla spesa era sì sacrosanto da
rucchieri, un punto di vista contenitivo, ma assai
onsiglio si frustrante sotto il profilo psicologico.
e che, se Finalmente abbiamo potuto ritagliarci
giugno tutti i capelli. Nei mesi del lockdwn, e
con il non parlo ahimè per sentito dire,
e teatri e abbiamo visto pettinature strazianti e
viaggiare acconciature martirizzanti. Certi
a e salterà collegamenti televisivi, rigorosamente
a regione via skype con la libreria finta alle spalle,
resteranno per sempre nella galleria
delle dello strazio estetico più indicibile.
ù di due Doveva essere una conferenza stampa
unto al 18 di festa, quella del 18 maggio: una sorta
ficazione, di riscossa & “vendetta” rispetto a quella
e mai più, funerea del 26 aprile. E in effetti le
cose più notizie date da Conte si sono rivelate
– di quei buone. Io, però, ho festeggiato poco. E
are anche forse anche qualcuno tra voi. Certo:
osanto da anche solo il poter prendere la moto per
ma assai andare dove si vuole, a prescindere che
il traguardo sia un tramonto o un
ritagliarci “congiunto” (altra parola su cui si è
ockdwn, e ironizzato per settimane), è
tito dire, meraviglioso. E il “decreto rilancio”,
razianti e quantificato in 55 miliardi e cioè come
Certi due manovre, sarà una gran cosa se
osamente funzionerà.
alle spalle, Eppure, a questo 18 maggio, ci siamo
a galleria arrivati stanchi. Stanchi e incarogniti.
La generazione dei nonni è stata
za stampa falcidiata in maniera devastante, e
una sorta nessuno ci ridarà i nostri cari e le nostre
o a quella lacrime.
effetti le L’Europa resta nei nostri confronti
o rivelate distante, così come quel Recovery Fund
o poco. E che potrebbe salvarci la nostra vita, ma
oi. Certo: sul quale Lega e Fratelli d’Italia hanno
moto per avuto a metà maggio la faccia oscena di
ndere che astenersi.
to o un Non c’è a oggi, e chissà per quanto,
cui si è una cura e men che meno un vaccino.
ne), è Le uniche regioni che sembrano pronte,
rilancio”, da un punto di vista di prevenzione e
ioè come tracciamento, sono quattro: Emilia
n cosa se Romagna, Toscana, Veneto e Friuli
Venezia Giulia (più la provincia di
ci siamo Bolzano). E quella più indietro resta la
Lombardia, che è poi anche quella con
i è stata più casi. Scarseggiano i guanti,
stante, e scarseggia l’alcol, scarseggiano le
le nostre mascherine con prezzo calmierato a 50
centesimi. Scarseggia il reagente per i
confronti tamponi. E non si è ancora capito se i
very Fund test sierologici servano davvero, e in
a vita, ma caso affermativo quali siano i più
lia hanno efficaci.
oscena di Dovremo usare per mesi un’app,
chiamata non proprio genialmente
r quanto, “Immuni”, che al 18 maggio era ancora
n vaccino. avvolta nel mistero.
no pronte, Il governo Conte sta cercando di dare
enzione e il meglio, ma in tanti (non solo a destra)
: Emilia spingono perché cada. Un rimpasto, un
e Friuli inciucio, un ribaltone. Fibrillazioni su
vincia di fibrillazioni, con buona pace dell’amor
o resta la patrio e del senso per le istituzioni. Per
quella con giunta in un momento campale.
guanti, Massimo Cacciari sbuffa contro il
iano le “paternalismo” di Conte e dice che gli
erato a 50 italiani sanno regolamentarsi da soli,
nte per i confondendo il desiderio personale con
apito se i la realtà assai meno idilliaca delle cose.
ero, e in Ops.
no i più Massimo Galli è sempre più efferato
e cassandrico nelle sue previsioni, ma è
un’app, anche quello che ci prende quasi
nialmente sempre. Ops.
ra ancora La tristezza implicita di questa
ripartenza è che nasce in sé frustrata,
do di dare perché non è dettata da un reale
o a destra) miglioramento delle cose: più che
mpasto, un altro, se non ripartivamo, eravamo
azioni su morti di economia. I rischi sanitari son
dell’amor però sempre lì ad attenderci. E se i
zioni. Per morti sono diminuiti (peraltro poco), è
solo perché per mesi ci siamo blindati
contro il in casa. E non potevamo certo farlo in
ce che gli eterno.
i da soli, La Fase 2, anzi 3, può tornare in un
onale con attimo a essere una Fase 1. Basta un
delle cose. errore, un assembramento. Oppure un
funerale troppo affollato, come quello
ù efferato che a metà maggio trasforma il fin lì
oni, ma è incontaminato Molise in un nuovo
de quasi focolaio.
Tante regioni, soprattutto al sud,
i questa pregano perché non arrivi un’ondata
frustrata, devastante come accaduto in
un reale Lombardia: il dissestato servizio
più che sanitario regionale, per esempio in
eravamo Calabria, non reggerebbe.
nitari son Siamo ripartiti, ma col terrore di
i. E se i fermarci un’altra volta. E forse questa
o poco), è paura finirà con l’aiutarci, se non altro a
o blindati costringerci a dare il massimo di noi
o farlo in stessi.
La mia tristezza, che cozza con la
are in un gioia di poter uscire ancora (e
Basta un addirittura fare teatro!), è dettata però
ppure un anche da un altro motivo. La Fase 1
me quello consegna un paese in parte più
a il fin lì consapevole di ciò che conti realmente
n nuovo nella vita. Bene. Solo che l’altra parte è
ferocemente incarognita. È una parte,
al sud, astiosa e vile, che ha spalato sterco sulle
un’ondata lacrime del Ministro Bellanova dopo la
uto in regolarizzazione dei lavoratori in nero.
servizio È una parte, ignorante e abbaiante a
mpio in caso, ridotta così male da eleggere a
pensatori di riferimento gente come
errore di Briatore. È una parte, colpevole e
se questa irredimebile, che ha insultato e
on altro a minacciato per giorni Silvia Romano
mo di noi dopo la sua liberazione.
Dicevano che forse ne saremmo usciti
a con la migliori. Come no.
ncora (e
tata però
La Fase 1
arte più
consapevole di ciò che conti realmente
nella vita. Bene. Solo che l’altra parte è
ferocemente incarognita. È una parte,
astiosa e vile, che ha spalato sterco sulle
lacrime del Ministro Bellanova dopo la
regolarizzazione dei lavoratori in nero.
È una parte, ignorante e abbaiante a
caso, ridotta così male da eleggere a
pensatori di riferimento gente come
Briatore. È una parte, colpevole e
irredimebile, che ha insultato e
minacciato per giorni Silvia Romano
dopo la sua liberazione.
Dicevano che forse ne saremmo usciti
migliori. Come no.
Un virus senza qualità

«Dire cose interessanti non è facile,


perché questa epidemia è riuscita
ualità nell’impresa di essere al tempo stesso
angosciante e noiosa. Un virus banale,
accostato in modo poco brillante ad
oscuri virus influenzali, dalle condizioni
di resistenza poco note, dalle
caratteristiche confuse, benigno e
mortale al tempo stesso, neppure
trasmissibile sessualmente: insomma, un
virus senza qualità. Quest’epidemia
avrebbe anche potuto fare qualche
migliaio di morti al giorno nel mondo,
ma avrebbe prodotto l’impressione di
un non-avvenimento».

Michel Houellebecq.

è facile,
perché questa epidemia è riuscita
nell’impresa di essere al tempo stesso
angosciante e noiosa. Un virus banale,
accostato in modo poco brillante ad
oscuri virus influenzali, dalle condizioni
di resistenza poco note, dalle
caratteristiche confuse, benigno e
mortale al tempo stesso, neppure
trasmissibile sessualmente: insomma, un
virus senza qualità. Quest’epidemia
avrebbe anche potuto fare qualche
migliaio di morti al giorno nel mondo,
ma avrebbe prodotto l’impressione di
un non-avvenimento».

Michel Houellebecq.
Siamo l’esempio

Voglio tornare su un aspetto che mi


preme molto. In questo libro ho
elencato le tante furbate dell’italiano
medio menefreghista. Ma non c’è stato
solo questo. Anzi.
C’è stato un Paese preso a esempio dal
mondo per la sua reazione alla
pandemia. E pazienza se Johnson, Renzi,
Salvini e altri disastri bipedi non l’hanno
capito.
Soprattutto: c’è stata la reazione
dell’Italia bella e indomita, che rifiuta
l’oltraggio e che resiste. Costi quel che
costi.
È stata l’Italia degli eroi comuni. I
medici, i paramedici, gli infermieri, i
farmacisti. I volontari, le associazioni.
Gli impiegati, i commessi. Il semplice
cittadino diligente, che rispetta le regole
o che mi e accetta di inabissarsi – con tutti i danni
libro ho economici che ne conseguiranno –
ell’italiano perché in quel momento non c’è
n c’è stato nient’altro da fare.
È stata l’Italia che si salva coi flashmob
empio dal e con la musica. Che baratta tutto per
one alla un’ipotesi di utopia. Che si salva in
on, Renzi, calcio d’angolo con la fantasia.
n l’hanno È stata l’Italia che ce l’ha fatta, da
individualista a collettiva, da egoista ad
reazione altruista, da insensibile a solidale.
he rifiuta È stata l’Italia che, come noto, «io non
quel che mi sento italiano, ma per fortuna o
purtroppo lo sono».
omuni. I Per fortuna, se penso a tutta questa
ermieri, i bella gente.
ociazioni.
semplice
le regole
tti i danni
economici che ne conseguiranno –
perché in quel momento non c’è
nient’altro da fare.
È stata l’Italia che si salva coi flashmob
e con la musica. Che baratta tutto per
un’ipotesi di utopia. Che si salva in
calcio d’angolo con la fantasia.
È stata l’Italia che ce l’ha fatta, da
individualista a collettiva, da egoista ad
altruista, da insensibile a solidale.
È stata l’Italia che, come noto, «io non
mi sento italiano, ma per fortuna o
purtroppo lo sono».
Per fortuna, se penso a tutta questa
bella gente.
Cecità

Il Coronavirus ha riportato in
classifica alcuni grandi capolavori della
letteratura. Per esempio La peste di
Albert Camus. E poi Cecità di José
Saramago. Uno dei miei scrittori
preferiti. Ricordo che andai a visitare il
suo piccolo luogo natio, Azinhaga, pochi
mesi prima che lo scrittore lusitano
vincesse il Nobel nel 1997. Di lui ho letto
tutto, ma proprio tutto, tranne un libro:
volutamente, perché non potrei
ipotizzare l’idea di vivere senza avere
ancora la possibilità di leggere qualcosa
di “nuovo” del mio José. È un po’ come
il galeone per Dylan Dog: se finisse di
montarlo, non avrebbe più un obiettivo
chiaro per il futuro. Un sogno, un’ipotesi
di agnizione.
Saramago, da genio autentico, ha
rtato in anticipato tutto. Lo ha fatto, nel caso
vori della specifico, proprio in Cecità.
di Riporto Alessia Bellino per il portale
di José Nelpaese.it:
scrittori
visitare il Il romanzo Saggio sulla Cecità (in
aga, pochi italiano Cecità) narra di una cittadina
lusitano senza nome che improvvisamente e
ui ho letto senza motivo viene colpita da una
un libro: strana epidemia che rende le persone
potrei cieche. […] Tutti sono destinati ad
nza avere ammalarsi tranne una persona, la
qualcosa moglie di uno dei primi pazienti, che
po’ come per ironia della sorte e di Saramago è
finisse di un medico oculista. Ma si fingerà cieca
obiettivo anche lei per seguire il marito in
un’ipotesi isolamento e racconterà attraverso i
suoi occhi, gli unici rimasti sani, quello
ntico, ha che avverrà in una società malata, cieca
nel caso e abbandonata a sé stessa.
Il «mal bianco» è, in questo
il portale affascinante romanzo, la cecità
dell’anima che inizia con l’essere
indifferenti alle piccole cose e finisce
(in per far «perdere completamente il
cittadina senso della vita», dando per scontata
amente e ogni cosa che non sia sé stessi: le
da una persone che ci circondano, quel che
e persone accade intorno a noi, da cosa siamo
tinati ad dipendenti, quante interrelazioni
rsona, la abbiamo nel quotidiano e senza
ienti, che accorgercene è come se non le
ramago è percepissimo più, né con gli occhi né
gerà cieca con l’anima. Come dice la moglie del
marito in medico: «Secondo me non siamo
raverso i diventati ciechi, secondo me lo siamo,
ni, quello ciechi che vedono, ciechi che, pur
lata, cieca vedendo, non vedono».
La malvagità, l’egoismo e
n questo l’indifferenza, in questa lettura
a cecità antropologica pessimistica della società
n l’essere moderna, prevarranno e porteranno
e finisce fuori il peggio degli esseri umani, che
mente il non si esimeranno dal prevaricare sui
r scontata più deboli, rubare il cibo, abusare delle
stessi: le donne, degenerando in una spirale di
quel che violenza, lerciume e promiscuità in cui
osa siamo solo eccezionalmente balenano sprazzi
rrelazioni di solidarietà e umanità. Di fronte a
e senza un’emergenza collettiva, che
non le richiederebbe ordine, collaborazione e
occhi né una pacifica coordinazione di tutti, la
moglie del società cosiddetta civile regredisce in
n siamo una forma di dittatura dei malvagi,
lo siamo, torna in vigore la legge del più forte,
che, pur prevale la logica dell’homo homini
lupus in cui ognuno pensa solo a se
smo e stesso a discapito del prossimo,
lettura perdendo ogni senso di solidarietà».
lla società
orteranno Encomiabile anche l’analisi di The
mani, che Vision:
ricare sui
sare delle Quando il governo consegna il cibo ai
spirale di ciechi nell’edificio, iniziano a crearsi le
uità in cui fazioni. Il cibo diventa motivo
no sprazzi d’ossessione, e lo è anche fuori dal
fronte a romanzo. Il principale pensiero dei
che cittadini in seguito ai primi casi del
orazione e Coronavirus è stato quello di razziare
di tutti, la gli scaffali dei supermercati, arrivare
redisce in prima degli altri per mettersi in salvo.
malvagi, Nel romanzo qualsiasi oggetto diventa
più forte, potenzialmente un’arma di ricatto, di
o homini minaccia o di speculazione. I gruppi
solo a se che detengono il potere lucrano sul
prossimo, cibo e sugli altri beni di necessità. La
trasposizione odierna è l’Amuchina
venduta su Internet a
i di The prezzi esorbitanti, la mascherina fatta
passare per un bene di lusso, la
commercializzazione della paura.
a il cibo ai «È di questa pasta che siamo fatti:
crearsi le metà di indifferenza e metà di
motivo cattiveria», scrive Saramago in un
fuori dal passaggio del romanzo. Le ultime
siero dei settimane non hanno fatto altro che
i casi del confermare questo pensiero.
i razziare L’indifferenza è stato il sentimento
, arrivare iniziale: l’epidemia era in Cina,
i in salvo. lontanissima, e le uniche
o diventa preoccupazioni erano figlie dello
ricatto, di sciacallaggio. I politici hanno sfruttato
I gruppi la paura per la personale propaganda,
crano sul per fare qualche esempio: Salvini si
cessità. La è concentrato sui barconi, sui porti
Amuchina chiusi e sulla diffidenza verso lo
et a straniero; Conte si è invece
rina fatta ripetutamente vantato per le
lusso, la disposizioni rigide del governo; e
Renzi ha voluto fare l’eroe silenziando
amo fatti: le sue polemiche contro il governo per
metà di qualche giorno. Quando il virus è
o in un esploso in Italia, l’indifferenza si è
e ultime spostata su altri fronti. L’attenzione sul
altro che virus e l’allarmismo che ne è derivato
pensiero. ha portato l’uomo a fossilizzarsi su un
entimento pericolo imminente ma di piccole
in Cina, dimensioni, dimenticando le
uniche emergenze a lungo termine,
ie dello nettamente più catastrofiche. La vera
sfruttato cecità è non vedere l’Antartide senza
opaganda, neve e i suoi venti gradi, la morte dei
Salvini si bambini in Siria, i diritti umani che
sui porti continuano a essere calpestati in tutto
verso lo il mondo. Come scrive Saramago: «È
invece una vecchia abitudine dell’umanità
per le passare accanto ai morti e non vederli».
verno; e La grandezza di Saramago non cessa
lenziando mai di abbacinarmi. Anche in quella
verno per sua infinita lucidità che non ci fa
virus è sconti, perché sconti non ne
nza si è meritiamo, e non parlo ora di italiani
nzione sul quanto di umanità in generale: «È di
è derivato questa pasta che siamo fatti: metà di
arsi su un indifferenza e metà di cattiveria».
i piccole
do le
termine,
. La vera
ide senza
morte dei
mani che
ti in tutto
il mondo. Come scrive Saramago: «È
una vecchia abitudine dell’umanità
passare accanto ai morti e non vederli».
La grandezza di Saramago non cessa
mai di abbacinarmi. Anche in quella
sua infinita lucidità che non ci fa
sconti, perché sconti non ne
meritiamo, e non parlo ora di italiani
quanto di umanità in generale: «È di
questa pasta che siamo fatti: metà di
indifferenza e metà di cattiveria».
Qualcosa di buono

Forse tutto questo potrebbe insegnarci


qualcosa di buono.
Per esempio a rallentare.
Per esempio a leggere di più.
A dare importanza a ciò che ce l’ha, a
non arrabbiarsi per ciò che è marginale.
A non dare nulla per scontato.
Ad assaporare ogni momento.
A dire «ti voglio bene» prima che sia
troppo tardi.
A fare l’amore come se non ci fosse un
domani.
A capire che passeggiare con un cane è
una delle cose più belle del mondo,
anche e soprattutto senza virus.
Se il Coronavirus ci insegnerà
qualcosa, magari addirittura a
rimappare tutta la nostra esistenza in
nome del buon senso e della
nsegnarci propensione alla continua meraviglia,
allora – e solo allora – tutto questo
dolore non sarà vano.

ce l’ha, a
arginale.

ma che sia

i fosse un

un cane è
l mondo,

insegnerà
ttura a
stenza in
e della
meraviglia,
allora – e solo allora – tutto questo
dolore non sarà vano.

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