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Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 1

il comunista organo del partito comunista internazionale


SUPPLEMENTO A «IL COMUNISTA» N.166 - 27 Gennaio 2021
«IL COMUNISTA» - WWW..PCINT.ORG - REG. TRIB. MILANO N. 431/1982 - FOTOCOPIATO I.P.

Livorno 1 92 1
La formazione del Partito Comunista d’Italia,
sezione dell’Internazionale Comunista
(materiali storici e documentali)

Premessa
Il 21 gennaio 1921 a Livorno nel teatro San Marco i delegati zioni rivoluzionarie dalla memoria dei proletariato internazionale,
della frazione comunista del Partito Socialista Italiano, convocato al a partire dal proletariato russo su cui si abbattè il micidiale stermi-
suo XVII Congresso, dopo il voto con cui la maggioranza respinge- nio della vecchia guardia bolscevica da parte dello stalinismo.La
va le condizioni stabilite al II Congresso di Mosca dell’Internazio- rivoluzione proletaria e comunista che in Russia aveva piantato la
nale Comunista, abbandonata la sala del Congresso socialista, di- prima bandiera rossa della rivoluzione mondiale, in assenza del-
chiaravano costituito il Partito Comunista d’Italia, sezione dell’In- l’apporto del movimento rivoluzionario in Occidente, dovette soc-
ternazionale Comunista. combere. Da allora, il compito dei pochi rivoluzionari comunisti
A trent’anni di distanza dopo che l’Internazionale Comunista di che rimanevano sul terreno marxista, fu di fare innanzitutto il bilan-
Mosca, rinnegati i suoi principi costitutivi, è stata dichiarata sciolta cio di tutto il corso degli errori e delle deviazioni che portò alla
nel corso dell’ultima guerra mondiale, il partito che ha preteso con- sconfitta, dal quale bilancio emerse con ancora più forza la necessi-
tinuare Livorno si è chiamato ufficialmente Partito Comunista Ita- tà di difendere l’intransigenza teorica e di prassi che invece, sul-
liano. Il nome è anche cambiato: la formula “d’Italia”, oltre a sotto- l’onda della vittoriosa rivoluzione in Russia – che si poneva stori-
lineare l’importante principio di non nazionalità che inspira il movi- camente sul duplice piano dello sviluppo capitalistico per superare
mento comunista, rispose espressamete alla 17a delle 21 Condizioni l’estrema arretratezza economica del paese e dello sviluppo del
di seguito riportate. socialismo in tutti gli ambiti dove la ferma dittatura proletaria per-
Il Partito Comunista Italiano ha completamente capovolto prin- metteva già di iniziare – si perse per strada. Di quell’intransigenza
cipi, politica ed azione ma, per poter sostenere l’opposto e rivendi- teorica e di prassi la Sinistra comunista si distinse come la più
care il diritto di richiamarsi a Livorno, è costretto ad una totale coerente forza politica che esistesse nell’Occidente capitalisticamente
falsificazione di quello che Livorno disse e significò. avanzato ed è in forza di questa sua caratteristica che si è dimostra-
La falsificazione di Livorno è continuata per lungo tempo anco- ta l’unica corrente comunista a poter restaurare la dottrina marxi-
ra e se ne sono incaricati proprio i membri del PCI – in perfetta sta e a svolgere il bilancio della rivoluzione e della controrivoluzio-
sintonia con il rinnegamento del marxismo e del significato non solo ne sulla stessa linea su cui Lenin svolse lo stesso compito prima,
russo, ma internazionale, dell’Ottobre 1917 e dei primi anni della durante e dopo la prima guerra imperialistica mondiale.
dittatura proletaria condotti sotto la guida di Lenin. Ai rinnegati alla Trent’anni fa l’impero capitalistico dell’Urss è crollato misera-
Kautsky, alla Stalin, alla Togliatti, alla Thorez e compagnia, e a tutta mente sotto i colpi di una serie di crisi capitalistiche da cui non si
la banda di storici al servizio della “ragion di Stato” russa e delle poteva salvare riparandosi dietro una “cortina di ferro”, dato che
democrazie occidentali, si sono uniti naturalmente gli storici, gli lo sviluppo del capitalismo russo (inizialmente rivoluzionario ri-
“esperti di comunismo”e una serie interminabile di pennivendoli spetto alla tremenda arretratezza del paese sotto il giogo della
per esaltare, o per condannare, il cosiddetto “socialismo reale” che zarismo) non poteva non portarsi appresso tutti i fattori di crisi
la Russia avrebbe realizzato e sulla quale rotta si sarebbero indiriz- tipici del capitalismo che i paesi occidentali già conoscevano dal
zati i paesi dell’Europa dell’Est (ma sotto il tallone di ferro dell’im- secolo precedente, fattori di crisi che si moltiplicavano coll’aumen-
perialismo di Mosca) e dell’Oriente. tare dei legami dell’economia russa col mercato internazionale.
A cent’anni di distanza, la falsificazione del significato della Ri- Non diversa sorte spettava anche all’altro baluardo dello stalini-
voluzione d’Ottobre, dell’Internazionale Comunista, di Livorno 1921, smo più recente, in Cina, conosciuto come maoismo, e che – rappre-
in una parola, del marxismo rivoluzionario applicato dai partiti sentando un esempio di “via nazionale al socialismo” di staliniana
proletari di classe come furono il partito di Lenin finché era in vita e memoria – contribuiva a soggiogare i movimenti di liberazione
il Partito Comunista d’Italia finché fu guidato dalla Sinistra comuni- nazionale dei popoli colorati, in ispecie dell’Oriente, andando nella
sta, ha continuato la sua opera di cancellazione delle gloriose tradi- direzione opposta di quella che era stata scolpita nelle tesi del 1920

DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO : la linea da Marx-Engels a Lenin, alla fondazione dell'Internazionale Comunista e del Partito
Comunista d'Italia; alle battaglie di classe della Sinistra Comunista contro la degenerazione dell’Internazionale Comunista e dei Partiti ad essa
aderenti; alla lotta contro la teoria del socialismo in un paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi
partigiani e nazionali; alla lotta contro il principio democratico e la sua prassi, contro l’intermedismo e il collaborazionismo interclassista
politico e sindacale, contro ogni forma di opportunismo e di nazionalismo.La dura opera del restauro della dottrina marxista e dell'organo
rivoluzionario per eccellenza, il partito di classe, a contatto con la classe operaia e la sua lotta di resistenza quotidiana alla pressione e
all’oppressione capitalistiche e borghesi, fuori del politicantismo personale ed elettoralesco, fuori di ogni forma di indifferentismo, di codismo,
di movimentismo o di avventurismo lottarmatista. Il sostegno di ogni lotta proletaria che rompa la pace sociale e la disciplina del collabora-
zionismo interclassista; il sostegno di ogni sforzo di riorganizzazione classista del proletariato sul terreno dell’associazionismo economico nella
prospettiva della ripresa su vasta scala della lotta di classe, dell’internazionalismo proletario e della lotta rivoluzionaria anticapitalistica.
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dall’Internazionale Comunista, prendendo il posto dello stalinismo comunista internazionale, dalla sua ricostituzione nel secondo do-
là dove quest’ultimo non riusciva a radicarsi. Un maoismo che nel poguerra, e successivamente, ha prodotto (vedi “Prometeo” dal
giro di trent’anni anch’esso doveva abbandonare le sue ambizioni 1946 al 1952, “il programma comunista” dal 1952 al 1983 e i
cosiddette “antimperialistiche” per lasciare il posto ad una politica giornali e le riviste in altre lingue, in particolare “programme
dichiaratamente capitalistica ed imperialistica. communiste” e “le prolétaire”, “el programa comunista”,
Oggi, dopo che la sconfitta del movimento rivoluzionario degli “kommunistischen programm”, ”communist program”) e al sito
anni Venti del secolo scorso ha prodotto le sue più tragiche conse- di partito “www.pcint.org”, qui intendiamo fornire una selezione
guenze sulle generazioni proletarie successive, e dopo che i rinnegati di testi che possono costituire una specie di spina dorsale dei do-
di tutti i paesi che si facevano passare per i “campioni del socialismo” cumenti attraverso i quali si può comprendere come le posizioni
hanno portato a termine la loro immonda opera di falsificazione, sono della Sinistra comunista d’Italia erano collimanti perfettamente
direttamente gli intellettuali borghesi a prendersi la briga di celebrare con le posizioni sostenute da Lenin rispetto alla prima guerra
i cent’anni dalla Rivoluzione d’Ottobre come di Livorno 1921. mondiale, alla formazione della Terza Internazionale dopo che la
Contro l’enorme massa di falsificazioni, precedute da deviazioni Seconda aveva fallito miseramente, ai compiti della rivoluzione
in campo tattico e politico, e perciò, inevitabilmente, in campo teori- proletaria internazionale, e come ribadivano le stesse esigenze di
co, dal marxismo rivoluzionario originario, e dopo i tentativi di formazione del partito di classe all’altezza dei compiti rivoluzio-
difesa del marxismo autentico prodotti da Trotsky, ma indeboliti da nari che la stessa guerra imperialistica poneva con urgenza, sia in
deviazioni tattico-organizzative di carattere democratico e popola- campo internazionale che in campo nazionale.
re, soltanto la corrente della Sinistra comunista d’Italia ha resistito Livorno 1921 è stata la risposta, in Italia, all’esigenza di forma-
sul terreno del marxismo rivoluzionario. E ciò lo deve non a “grandi re un partito di classe capace di guidare il movimento proletario
uomini”, non a un “Lenin italiano”, ma a una continuità di lotta alla rivoluzione e alla conquista del potere senza cedere teorica-
teorica, politica e pratica sulla rotta del marxismo, tenendo ferma la mente e politicamente alle lusinghe della democrazia borghese e
barra del timone comunista non solo sugli obiettivi finali della lotta parlamentare; una risposta che non fu capita fino in fondo dagli
proletaria rivoluzionaria, ma facendo tesoro dei bilanci delle rivolu- stessi artefici della rivoluzione in Russia e della costituzione dell’In-
zioni e delle controrivoluzioni come nessun’altra formazione politi- ternazionale Comunista, tanto meno dai comunisti tedeschi – che
ca è riuscita a fare, unendo teoria e prassi dialetticamente e non avrebbero dovuto essere al vertice della rivoluzione proletaria e
scolasticamente. comunista in Europa occidentale – che, in realtà, caddero nell’erro-
Ed è grazie a questa storia politica che noi, piccolo gruppo di re di potersi servire della potente organizzazione socialdemocratica
comunisti rivoluzionari, “tenendoci fortemente per mano”, conti- esistente per trascinare il combattivo proletariato tedesco alla rivo-
nuiamo a tener viva questa tradizione rivoluzionaria di una classe, luzione comunista: il mito dell’unità del partito giocò esclusivamen-
il proletariato, che ha il compito storico che nessuna classe rivolu- te contro la rivoluzione e la chiarezza del programma comunista,
zionaria ha mai avuto nel passato: trasformare la società divisa in infarciti soltanto di illusioni e, inevitabilmente, tradimenti.
classi in una società senza classi, in società comunista, in società di A Livorno 1921 noi ci richiamiamo direttamente, non solo per
specie. Un passo che non è una semplice e graduale evoluzione da un la necessaria e urgente scissione dai riformisti e dai centristi, ma
prima a un dopo, ma un salto rivoluzionario, verticale, per il quale per tutto il lavoro teorico, politico e organizzativo che lo preparò e
è indispensabile preparare di lunga mano il partito di classe. che fu la base sia della nostra critica ai cedimenti dell’Internaziona-
Con la presente pubblicazione intendiamo esporre fatti, docu- le sulla questione del fronte unico politico, dell’adesione ad essa dei
menti e testi che ormai appartengono alla storia e che nessuno ha la partiti simpatizzanti e alle sue continue oscillazioni nella speranza
possibilità di invalidare e travisare, tanto meno quelli stessi che di colmare il ritardo con cui il movimento comunista in Occidente si
molti ne compilarono e firmarono. preparava alla rivoluzione, sia della resistenza di fronte allo stali-
Rispondiamo così all’esigenza di orientamento nelle file del mo- nismo che dal 1926 in poi virò completamente la barra verso la
vimento comunista e proletario; in quanto, prima delle gravi que- controrivoluzione.
stioni di dottrina, di indirizzo e di metodo, si ravvisa la grave defi- Il nostro lavoro continua sulla stessa rotta di Livorno 1921, che
cienza di esatta informazione anche nei più volonterosi e indipen- poi non è che la rotta segnata dal marxismo fin dal Manifesto del
denti dei militanti e dei compagni. partito comunista del 1848, e ribadita con forza nei primi due con-
Mentre rimandiamo i lettori alla vasta letteratura che il partito gressi dell’Internazionale Comunista.

1917
L’atteggiamento del Partito
di fronte alla guerra e alla pace
Mozione della Sezione Socialista di Napoli del 18 maggio 1917
(Dagli Atti del processo Barberis, 1916, per i fatti di Torino (III, 2), ora all’Archivio di Stato torinese;
in Storia della Sinistra comunista, vol. I, p. 302).
La Sezione Socialista di Napoli, riunita internazionalista che non ammette sospen- nell’ambito delle istituzioni borghesi.
in assemblea per esaminare la situazione po- sione della lotta di classe del proletariato L’eventualità di guerre future potrà solo
litica e i deliberati del Convegno tenuto a contro gli istituti della borghesia in qualsiasi essere scongiurata dall’azione proletaria in-
Milano l’8 maggio tra la Direzione del parti- stato belligerante. Tale punto di vista non ha ternazionale diretta a mutare le basi del pre-
to, il Gruppo parlamentare, la Confedera- ragione di essere modificato e viene anzi sente assetto sociale.
zione del Lavoro, concreta le sue vedute ne- riconfermato dopo l’intervento degli Stati 3. I socialisti di ogni paese debbono con-
gli accapi seguenti: Uniti e la rivoluzione russa. sacrare i propri sforzi alla cessazione della
1. Lo svolgimento della conflagrazione 2. Come nessun’altra via di risoluzione guerra, incitando il proletariato a rendersi
mondiale nei successivi avvenimenti va sem- del conflitto presente si delinea sull’oriz- cosciente della sua forza e a provocare con
pre più confermando la concezione sociali- zonte politico, cioè nessun affidamento sul- la sua azione intransigente di classe l’imme-
sta, che vede nella guerra una diretta conse- la durata della pace possono offrire le moda- diata cessazione delle ostilità, tentando di
guenza del regime capitalistico in tutti i pa- lità diplomatiche di essa, e l’utopistica ap- volgere la crisi al conseguimento degli sco-
esi, e dimostrando la giustezza della tattica plicazione di sistemi umanitari-democratici pi rivoluzionari del socialismo.
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4. Nel periodo successivo ad una even- tivo di sfruttare questo stato di animo popo- sigenti, subordini i propri atteggiamenti pro-
tuale pace dei governi borghesi, il Partito lare per le loro particolari finalità; questi moti grammatici e l’indirizzo del partito al con-
socialista dovrà continuare i suoi sforzi nel- spontanei, quando fossero abbandonati a se senso del Gruppo parlamentare e della Con-
la incessante propaganda fra le masse ope- stessi, degenererebbero in un’azione disor- federazione del Lavoro mentre al gruppo
raie per prepararle a spingerle alla realiz- dinata e caotica, nociva ai veri interessi del spetta il compito di eseguire con disciplina i
zazione del suo programma massimo, ab- proletariato. Sarebbe d’altra parte un grave deliberati del partito di cui è uno speciale
bandonando definitivamente ogni illusione errore per il partito socialista adottare di fron- organo di azione, e colle organizzazioni eco-
circa i benefici delle riforme che si possono te a questi moti una tattica di addormen- nomiche occorre bensì mantenere un’intesa
conseguire in regime borghese attraverso tamento, contraria alla sua essenza ed alle tattica, ma senza chiamarle per questo ad
più o meno larvate collaborazioni con le sue finalità politiche. influenzare le direttive politiche del partito.
classi che detengono il potere. [La sezione] esprime l’aperto suo dis- Fa voti che il partito in ogni circostanza,
5. In tutta Italia, le masse danno segni senso dai deliberati presi nel Convegno di anziché perdersi in ambiguità e in incertez-
manifesti del loro malcontento per le con- Milano che ritiene insufficienti, incerti e ina- ze, sappia compiere il suo dovere assumen-
seguenze della guerra e del loro intenso de- deguati alle esigenze della situazione, mentre do coi suoi organi, e coi suoi uomini, il com-
siderio di pace, guardando al Partito sociali- gli avvenimenti che incalzano richiedono la pito di disciplinare e dirigere l’agitazione ed
sta, unico oppositore alla guerra, come al maggiore energia e fermezza di propositi. il movimento delle masse, ponendosi al-
naturale guidatore e coordinatore di queste Disapprova il fatto che la Direzione del l’avanguardia del proletariato, sul terreno
aspirazioni. Nello stesso tempo, altri parti- partito, depositaria delle delibere degli ulti- della lotta di classe, contro il capitalismo ed
ti e correnti politiche si preparano al tenta- mi congressi, deviando dalle direttive intran- il militarismo borghese.

Nulla da rettificare
(Dall’ “Avanti!” del 23 maggio 1917; in Storia della Sinistra comunista, vol. I, p. 304)

Ogni tanto la stampa antisocialista so- saggio wilsoniano, rimasto inascoltato, sboccano nella conclusione opposta. E que-
spende la sua musica di ispirate invettive riaffermato nel messaggio guerresco, pur es- sta è la conseguenza della... “union sacrée”
contro di noi, per darsi a battere un altro sendo determinato da necessità di difesa del- nel partito, che ci dà di queste manifestazio-
metro: i socialisti cominciano a ravvedersi la grande repubblica e degli interessi borghe- ni in cui compagni di opposte opinioni e
e “rettificano il tiro”. E’ chiaro che il se- si ivi dominanti, si risolve tuttavia sostan- tendenze investono ognuno il proprio con-
condo sistema è per noi più pericoloso del zialmente in un intervento per la costrizione cetto, con qual vantaggio per la chiarezza e
primo. Quelle sono calunnie che ci fanno della guerra e per l’imposizione di una più per la preparazione del proletariato agli
onore, queste sono lodi che dovrebbero sicura e più prossima pace... Al posto di due eventi è facile vedere.
farci arrossire. raggruppamenti imperialistici in contrasto, Ed è per lo meno curioso che, dopo la
Se c’è qualcuno che ha la sicurezza ed il il britannico-russo e il tedesco, noi troviamo fiera campagna sulla neutralità o l’intervento
diritto di vedere gli avversari nella veste di una alleanza di Stati dominati dallo spirito e l’aspro dibattito tra la tesi internazionalista
Maddalene pentite, è il partito nostro. Se rinnovatore e democratico russo-americano che vedeva nella guerra la conseguenza delle
una cosa interessa ai nemici del socialismo, contro un’autocrazia indebolita e svuotata, rivalità imperialistiche borghesi, e la tesi
non è l’uccisione del socialismo, compito cui dovrebbe bastare un urto interiore deciso socialpatriota che vi scorgeva l’urto tra la
che ormai vedono impari alle loro forze, ma per mandarla in frantumi”. democrazia borghese e il militarismo
il suicidio di esso o quanto meno la sua Potremmo, per chiarire meglio il conte- autocratico - e dopo che le cose sono andate
autoevirazione. nuto di questa “rettifica di tiro” di cui parla come sono andate - si debba ancora da parte
Perciò battono la grancassa a tutti i la stampa borghese, citare brani degli articoli nostra dare pretesto agli avversari di dire che
transfughi, gonfiano ed esaltano tutte le de- di Treves e dei discorsi di Turati, ma prefe- noi cominciamo a dar ragione a loro!
viazioni, compiono sforzi inverosimili per riamo basarci sulle manifestazioni collettive Ci sembra così evidente la contraddizio-
mettere in evidenza, attraverso la loro scon- dei dirigenti il partito, per esprimere un radi- ne tra i concetti del manifesto in questione e
cia ma possente organizzazione mondiale cale ed aperto dissenso da esse, che sappia- le buone direttivi socialiste, che - anche per
della menzogna, non le vere manifestazioni mo condiviso da moltissimi compagni. necessità di spazio e per altre ovvie ragioni -
degli organismi proletari socialisti, ma le Quelle affermazioni, discutibili anche in condenseremo in poche argomentazioni
gesta degli Hervé, dei Leda, dei Plekhanof, linea di fatto e dinanzi alle quali non sappia- sommarie il nostro modo di intendere il va-
dei Russell che rappresentano soltanto se mo che cosa penseranno i compagni ameri- lore storico degli ultimi avvenimenti ameri-
stessi. cani, contrari all’intervento, e i compagni cani e russi, richiamandoci a cose più volte
Potremmo sorridere certo anche di que- russi, contrari alla prosecuzione della allean- dette su queste colonne.
sto ridicolo sistema di aspettare e dir pros- za - e penseranno forse che i socialisti italia- Il militarismo quale si è manifestato in
sima ogni tanto la nostra conversione, e la- ni in fatto di guerra combattono l’intervento questa guerra è un prodotto modernissimo
sciarli blaterare ed arrovellarsi nelle delu- del proprio paese e giustificano quello... de- del regime borghese capitalistico e si conci-
sioni successive; se purtroppo questa volta gli altri - quelle affermazioni hanno dato lia con le più progredite democrazie come
le chiacchiere avversarie non avessero un motivo alle deduzioni del “Giornale d’Italia” con la più sviluppata ossatura economica
appiglio in certe manifestazioni del nostro e di altri giornali. Come si può dar torto a industriale, mentre contrasta con gli istituti
partito, avvenute per strana ironia proprio costoro quando il loro ragionamento ha un economici sociali e politici antecedenti allo
mentre le masse ritornano fiduciose a noi e rigore tutto sillogistico? stadio capitalistico. Infatti il militarismo di
riconoscono la giustezza della nostra tesi e Il messaggio di Wilson per la pace equi- altre epoche storiche, come le invasioni bar-
della nostra azione. vale ai principi di Zimmerwald (premessa bariche, le guerre dell’epoca feudale e delle
Citiamo senza altri preamboli il Mani- prima). L’intervento di Wilson ha gli stes- monarchie autocratiche, ha caratteristiche del
festo “Ai socialisti di tutti i paesi” lanciato si scopi del suo messaggio di pace (pre- tutto diverse.
in data 12 aprile dalla direzione del PS, dal messa seconda). Anche gli zimmerwaldisti Dobbiamo entrare nel processo storico
gruppo parlamentare e dalla Confederazio- devono dunque “intervenire” come Wilson, borghese per rintracciare le “condizioni” del
ne del Lavoro. e rendersi solidali con la guerra dell’Inte- militarismo quale esso ci si manifesta in que-
“Tale, sotto il velame di una contraddi- sa (conclusione). sta guerra: nel campo tecnico occorre uno
zione formale apparente, il significato dello Sì, il manifesto dei nostri organi direttivi sviluppo grandioso dei mezzi di produzio-
stesso intervento degli Stati Uniti d’Ameri- dichiara il fallimento della guerra, ma poi en- ne industriali e una padronanza completa
ca che, in coerenza agli scopi del primo mes- tra in certe considerazioni contingenti che dei processi e cicli di trasformazione delle
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materie prime; nel campo economico è con- quelli che non hanno ceduto agli allettamenti socialismo marxistico, le balordaggini poco
dizione della guerra moderna una grande guerrafondai, impostino su altre basi la loro più che ginnasiali che formano il credo della
potenza finanziaria dello Stato ed una vasta critica della situazione, e prendano sul serio gente ben pensante e l’ossatura del senso
rete di proventi tributari; nel campo ammi- il roboante frasario sotto cui si ammantano comune fasciato di mille strati di pregiudizio.
nistrativo un’organizzazione burocratica in- le ciniche manifestazioni del regime capitali- Perché allora il proletariato socialista,
dispensabile per reclutare e mobilizzare stico, interpretino la rivoluzione russa se- dopo essersi strappate le bende secolari che
l’esercito, per disciplinare gli approvvigio- condo le falsificazioni della stampa avversa- gli impedivano la visione della realtà, si la-
namenti e i consumi e portare a un massimo ria e valorizzino le affermazioni wilsoniane scerebbe applicare gli occhiali colorati attra-
di attività la macchina statale; nel campo campate su di una vuota ideologia umanita- verso i quali guardano e giudicano coloro che
politico infine un regime di democrazia, os- ria-mazziniana, anziché sventrare col bistu- sono aggiogati dal giogo dei loro stipendi al
sia - nel significato storico dell’espressione ri della critica marxista i fenomeni importan- carro dell’ordine vigente: e seguiterebbe a
- di illusoria libertà delle masse, perché esse tissimi che caratterizzano l’attuale storia del mangiare paglia per fieno come quel tal bue
accettino il peso enorme della guerra e cre- colosso capitalistico d’oltre Atlantico, ed i dagli occhiali verdi.
dano questa imposta da interessi collettivi grandiosi rapporti sociali nella nuova Rus- Affermiamo dunque senza esitare che gli
della nazione. sia, ove il terzo stato rappresenterà ben altra ultimi avvenimenti non ci inducono a modi-
Questa ultima considerazione trova il suo parte che nella Francia dell’89. ficare le nostre concezioni in rapporto alla
appoggio nel fatto che la coscrizione milita- Sappiamo bene che quei nostri compa- guerra e la nostra intransigenza dinanzi alle
re e gli eserciti permanenti sono stati stabil- gni che si preoccupano troppo dell’impres- finalità di essa, che nell’uno o nell’altro cam-
mente introdotti dopo i rivolgimenti demo- sione che gli atteggiamenti nostri ridestano po sono avverse alle idealità socialiste e al-
cratici - in Francia dalla Convenzione nel nella platea avversaria - occupata dalla claque l’interesse delle classi lavoratrici.
’93 - mentre l’intensificazione degli arma- prezzolata - non possono soffrire l’accusa Se qualche cosa urge nell’ora che volge è
menti in tutti i paesi d’Europa era accompa- di schematici, dogmatici, ciechi e così via. E una maggiore saldezza di propositi e di azio-
gnata dalla concessione di riforme democra- ammettiamo che si sottoponga a continuo ni. Pessimo sintomo è dunque il blaterare
tiche atte a rendere accettabili alle masse i esame critico il nostro concetto ideologico, della stampa avversa intorno ai nostri rav-
nuovi pesi. D’altra parte se confrontiamo in relazione agli avvenimenti che si susse- vedimento! Auguriamoci che l’ulteriore con-
l’ascensione delle cifre dei bilanci militari con guono. Ci pare che questo esame ritorni a tegno del movimento nostro sia tale da smen-
quelle che sono indice dello sviluppo indu- conforto oggi più che mai della nostra con- tire e deludere queste equivoche manovre.
striale e commerciale del capitalismo riscon- vinzione - che non è e non vuol essere fede Ma prima di indignarci contro la spiegabile
triamo universali analogie. cieca in formule fisse. tendenziosità avversaria nello sfruttare ai
Il militarismo non è dunque l’avanzo Ma queste revisioni e rettifiche diventa- suoi fini certe manifestazioni, pensiamo a
d’altri tempi ma il prodotto dei tempi nuo- no perniciose e deplorevoli quando si riduco- pretendere dai dirigenti nostri una direttiva
vi, è figlio del capitalismo e della sua carat- no a sostituire al poderoso spirito critico e più sicura e più socialista.
teristica forma politica, la democrazia. svisceratone della verità di cui è materiato il Ne è tempo.
Per queste ragioni noi superiamo e riget-
tiamo la tesi del duello tra democrazia e
militarismo e non abbiamo preferenze per
uno dei gruppi di Stati in conflitto. Caporetto e la riunione di Firenze,
Gli Stati in guerra non si battono per la
bandiera delle ideologie sociali e filosofiche 18 novembre 1917
che prevalgono nell’uno o nell’altro, e que-
sto intuirono bene i socialisti italiani nella Nell’estate 1917 la guerra si svolgeva an- tutto il resto d’Italia noi sinistri rispondem-
guerra di Libia. cora nel logorante ritmo delle trincee; a Clau- mo alla “Critica Sociale” ponendo apertamen-
In ogni Stato vi sono classi e tendenze dio Treves toccò il celebre “infortunio” della te l’esigenza della scissione del partito come
che rispondono a diversi gradi di sviluppo frase: “quest’altro inverno non più in trin- condizione alla presa delle armi in un’azione
storico, ma la guerra tra gli Stati è condizio- cea”. La frase non era estremista sebbene de- rivoluzionaria. (...).
nata dalla cessazione del dissidio interno, cisa; essa, in fondo, esprimeva il vecchio con- Lazzari e la Direzione in quel momento
cetto riformista secondo cui la pressione del erano fermamente decisi ad impedire quello
unico terreno su cui potrebbe svolgersi un
proletariato avrebbe indotto le classi domi- che la forte maggioranza dei deputati voleva
rivolgimento sociale.
nanti a trovare la via della pace. La Sinistra fare: se non proprio entrare in un gabinetto di
Gli Stati in guerra per noi sono unità
poneva invece chiaramente l’altra soluzione: “difesa nazionale”, per lo meno non negare il
della stessa specie. Se una cosa possiamo
porre fine alla guerra attraverso il rovescia- voto a un tale ministero e ai crediti per la
dire con sicurezza, è che fanno meglio la guer-
mento della borghesia e del suo dominio. difesa. Era un risultato che sembrò ai giovani
ra gli Stati più moderni, industriali, borghe- Treves voleva realmente la fine del conflitto, dell’estrema ala marxista importante (...).In
si, democratici. ma proprio per evitare che sboccasse in guer- pratica i proletari soldati avevano applicato
Dunque l’efficienza militare della Ger- ra civile. (...) sia pure in modo insufficiente il disfattismo,
mania noi non la ricolleghiamo alle soprav- Nei moti dell’agosto 1917, ancora una disertando il fronte. Avevano gettato le armi
vivenza di istituti medioevali e feudali, ben- volta furono gli operai di Torino a condurre invece di tenerle per azioni di classe, come
sì a quanto essa ha di più moderno, capitali- una viva e vera azione di guerra di classe. La nello stesso tempo avveniva sui fronti russi;
stico e “democratico.” Ha subito questa tesi gravità della repressione e la violenza del pro- se non avevano sparato sui loro ufficiali, era
una smentita dagli avvenimenti? Tutt’altro. cesso avanti un tribunale militare contro tutti perché gli ufficiali erano scappati con loro
Il paese rivelatosi meno adatto alla guer- i capi locali del partito (...), oltre alle vivacis- (...).
ra, quello che per primo si è spezzato, è sime discussioni che seguirono in seno al par- Le masse avevano capito quanto posso-
stata la Russia, a cui mancavano o diletta- tito e alla coincidenza storica del rovescio di no capire, finché non fa maggior luce il parti-
vano tutte quelle condizioni che abbiamo Caporetto avvenuto poco dopo, formarono to rivoluzionario. Ora si trattava di impedire
accennate: tecnica industriale, economia intorno a questi moti quasi una leggenda. che il Partito socialista si unisse al grido: Ri-
capitalistica, burocrazia moderna, democra- L’abile marxista Treves poté condannare l’er- prendete le armi e tornate contro il nemico!
zia politica. rore di “localismo”, mentre i torinesi giusta- In tal frangente non fu la sinistra della frazio-
E lo Stato che più freddamente ha calco- mente rampognavano il partito di averli la- ne intransigente, ma tutta la frazione, che si
lato le sue convenienze quelle della sua clas- sciati soli, e nella polemica non seppero dire riuniì per lottare. (...) La riunione fu tenuta
se capitalistica - nella neutralità prima e poi che il moto locale era causato dal fatto che, illegalmente a Firenze la notte del 18 novem-
nella guerra, è stata appunto la democratica sotto la pressione di Treves e della loro tradi- bre 1917. Essa era apertamente diretta con-
ed evoluta repubblica delle stelle. zione, appunto perché non ignobile, la pro- tro gli atteggiamenti della destra del partito
Noi riconosciamo che questi concetti posta di moto “nazionale simultaneo” e non (...)
meriterebbero più lungo svolgimento. Ma locale sarebbe dovuta passare sui corpi dei (Storia della Sinistra comunista, vol.I,
non ci sembra possibile che socialisti, di Turati e Treves prima di trionfare, come da p.113)
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 5

1918
Le direttive marxiste della nuova Internazionale
(Da “L’Avanguardia” n. 537, del 26 maggio 1918; in Storia della Sinistra comunista, vol. I, p. 350)

Questo articolo discute la questione della ricostruzione dell’Internazionale proletaria, basandosi sull’affermazione che tutte le
parti marce della Seconda Internazionale debbono essere tagliate via, anche nella Sezione italiana. Afferma che le basi teoriche e
programmatiche della nuova Internazionale devono essere quelle stesse del marxismo rivoluzionario e del Manifesto del 1848. Invoca
la soppressione della distinzione tra programma massimo e minimo e di ogni residuo di revisionismo riformista. È affermato il
principio della conquista violenta del potere e confutata l’obiezione anarchica alla dittatura dello Stato comunista. È rivendicata
ancora una volta l’esigenza del Partito strettamente centralizzato e disciplinato. Anche qui la censura ha avuto gran pascolo, ma è
stata impotente ad infrangere le linee dorsali dell’argomentazione: noti solo il lettore che il termine “violento”, o “con la violenza”,
costantemente soppresso e sostituito da uno spazio vuoto, è stato da noi reintegrato. In questo articoli sono sintetizzate tutte le
posizioni di fondo sostenute dalla Sinistra comunista, e da Bordiga in particolare, con tenace coerenza e alle quali anche noi, partito
comunista internazionale ricostituito nel secondo dopoguerra, facciamo direttamente riferimento.

L’enorme lavorìo polemico delle diver- questione sociale e la necessità di soppri- l’avvicendamento delle classi al potere.
se scuole e tendenze socíaliste, spinto al mere la proprietà privata, s’illude di perve- Quando la tecnica della produzione è matu-
massimo fervore in presenza della crisi nirvi per lodevole inclinazione dei domina- ra per nuove forme economiche, la classe
bellica, deve essere coordinato ad una con- tori dell’oggi. che detiene il potere viene costretta a ceder-
clusione precisa nella ricostruzione della È indistruttibile il risultato del metodo lo sotto l’urto violento dell’altra classe che
Internazionale. marxistico in quanto esso serví a confutare ha interesse a dar vita alla nuova economia.
Questa non deve essere un’accozzaglia questo triplice ordine di errori, edificando al
di gruppi e metodi dísordinati, ma una com- loro posto le verità della lotta di classe e [Censura]
pagine omogenea di forze miranti ad uno sco- della rivoluzione proletaria collettivizzatrice
po unico, con metodo esattamente stabilito del capitale. L’esperienza degli ultimi anni Il passaggio del potere da una classe al-
e delimitato. autorizza a respingere come erronee o ten- l’altra è fatto politico, crisi politica che con-
Un simile criterio diminuirà forse il nu- denziose tutte le revisioni - borghesi o so- sente all’evoluzione economica di svolgersi
mero degli aderenti all’”atto costitutivo” del cialiste - del pensiero marxista, in quanto liberamente compiendo un trapasso reso ne-
nuovo grande organismo rivoluzionario mon- investano quei caposaldi essenziali... cessario dallo stadio della tecnica produtti-
diale, ma l’avvierà a successo sicuro. Si può La nuova Internazionale sarà una gran- va, ma inceppato dai vecchi istituti politici,
provare con svariati esempi, tratti anche dalla de forza collettiva, esattamente situata nel difensori di sorpassati sistemi economici. Il
storia della rivoluzione russa, e dalla stessa campo sociale e nell’epoca storica che attra- proletariato moderno deve dunque condurre
vita del nostro partito in Italia, come ad ogni versiamo, intesa unicamente allo scopo di una lotta politica per arrivare, con la forza,
delibera equivalente ad una “restrizione” del sostituire alla società capitalista quella co- ad impadronirsi del potere togliendolo alle
campo della tattica socialista sia succeduto munista, col mezzo dell’azione proletaria di classi borghesi, ed esercitarlo per rendere
un notevole rifiorire del movimento. classe. possibile l’economia comunista che è il me-
Tutto ciò è molto semplice, ma molto todo di utilizzazione razionale degli odierni
* * * importante, perché vuol dire che la finalità progressi della tecnica. Ogni altra concezio-
L’ossatura delle concezioni teoriche adot- del movimento sarà la trasformazione ne di questo processo è irreale e non marxi-
tate dall’Internazionale non potrà essere al- rivoluzíonaria delle attuali istituzioni eco- sta. Cosí non sono accettabili le concezioni
tra che quella marxista, il metodo nomiche e politiche; e non la curatela delle ed i metodi sindacalisti ed anarchici, secon-
interpretativo dei fenomeni storici e condizioni di vita presenti degli operai negli do i quali la rivoluzione consisterebbe nella
deh’organismo sociale non potrà essere al- aspetti di dettaglio offerti dalle varie cate- soppressione dell’attuale potere politico
tro che il materialismo economico, lumeggiato gorie e dai vari paesi. Non laburismo o (Stato borghese) per sostituirvi “‘ipso facto’
nelle sue affermazioni basilari da una vasta operaismo o riformismo dunque, ma socia- l’assoluta libertà sociale che darebbe luogo
indagine intorno all’esperienza storica oggi lismo proletario. alla produzione gestita spontaneamente dai
febbrilmente vissuta dal mondo. Per questo Soppressa l’antica capziosa distinzio- sindacati di professione o in genere da libere
noi siamo e restiamo marxisti, nel senso piú ne tra programma massimo e minimo, la- associazioni di produttori. Una facile critica
alto e comprensivo della parola, ritenendo sciata alla democrazia borghese, se ne avrà dimostra che tali programmi non sono rivo-
che il proletariato socialista moderno sia il tempo e voglia, la cura di riformare le istitu- luzionari, perché non hanno un reale costrut-
continuatore dell’opera critica iniziata dai zioni del capitalismo moríturo, affidata alle to storico, ma si basano su astrazioni filoso-
primi comunisti sul fondamento del Manife- organizzazioni di mestiere la difesa quoti- fiche intorno alle idee di libertà, di nefasta
sto del 1847. diana delle classi proletarie contro le influenza di ogni potere e simili, prescin-
Nelle sue linee fondamentali, il comuni- cupidigie padronali, la Internazionale si darà dendo cosí dalla logica dello sviluppo della
smo critico costituisce il superamento non ad organizzare le forze specificamente ca- società umana.
solo di tutte le dottrine ideologiche e paci di porre ovunque in atto il grande “pas- Nessuna rivoluzione può liberarsi di col-
metafisiche intorno alla vita deh’umanità, ma so” che l’umanità dovrà compiere. po delle tradizioni del passato, delle soprav-
soprattutto delle ideologie democratiche bor- vivenza morbose di un regime secolare di
ghesi di tutta la fìlosofia cresciuta dai germi * * * sfruttamento per cui gli individui non sono
dell’89 e tessuta intimamente sulla doppia Questo compito grandioso è dunque d’in- suscettibili di diventare libere molecole
trama del laicismo e del patriottismo quella dole sociale e quindi polirica. Sovvengono moventesi ordinatamente nel “cosmos” so-
filosofia che ha per coronamento le illusioni qui le prospettive marxiste... ciale al solo infrangersi dell’autorità che oggi
dell’ottimismo evoluzionista intorno allo mantiene il regime del privilegio con tutte le
sviluppo graduale e pacifico dell’umanità [ Censura ] sue nefaste derivazioni.
verso la civiltà e il progresso sulla base delle Il regime socialista [Censura] dovrà lot-
istituzioni presenti. Il motore primo dei fatti sociali e politi- tare contro le sopravvivenze dell’individua-
Nel tempo stesso il marxismo rivela de- ci è, nella nostra concezione della società, lismo economico borghese, per stabilire la
finitivamente l’errore del socialismo utopi- l’economia. coordinazione razionale e perciò in massi-
stico, che, pur avendo scorto l’esistenza della Da questa verità scaturisce l’altra del- ma volontaria degli sforzi produttivi dei sin-
6 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

goli per trarne il maggiore benessere colletti- quella collettiva. Tale partito aspira ad una con la sopravvalut azione dell’ azione
vo; avvalendosi anche della coercizione, al- collettiva e cosciente “disciplina” e sarà il parlamentare.
meno finché vi saranno dei borghesi restii vero ambiente della futura amministrazione Anzi, dovranno essere nettamente con-
alla espropriazione, e degli individualisti in proletaria universale. dannati i concetti secondo cui il proletariato
genere, ancora dominati dalle conseguenze A conclusione di questa rapida corsa at- può giungere ad impadronirsi del potere at-
antisociali della miseria e della depressione traverso i postulati che ci paiono essenziali traverso la maggioranza degli attuali istituti
presente. per il programma dell’Internazionale di do- rappresentativi, che esso [Censura] soppri-
Vi dovrà essere dunque un potere politi- mani, aggiungiamo alcune ovvie delucidazioni merà per dar luogo ad organi rappresentanti
co disciplinatone deh’organismo sociale. Il su argomenti ampiamente dibattuti negli ul- la sola classe proletaria e non tutto il popolo
socialismo marxistico è veramente rivoluzio- timi tempi. nelle diverse classi che lo compongono, de-
nario, in quanto esso è ben situato nella sto- Corollario del principio della lotta di clas- stinate a sparire gradualmente.
ria e nella vita della società umana; è una se è l’assoluta intransigenza tattica e l’esclu- I fondamenti positivi sui quali dovrà ba-
leva il cui punto d’appoggio è solidamente sione di ogni accordo, anche temporaneo, sarsi la nuova Internazionale, in sintesi con-
stabilito nella realtà odierna e sulla cui im- con classi e partiti borghesi, qualunque ne clusiva, cosí ci proviamo a riassumerli:
pugnatura sicuramente agisce la “potenza” sia la finalità. Ossia la condanna del dottrina: interpretazione marxista della
delle energie proletarie. La nuova Interna- blocchismo. storia e della società;
zionale sarà dunque il partito politico socia- Altro corollario è l’assoluta reiezione di programma: conquista violenta del po-
lista mondiale, organizzazione collettiva della ogni guerra. [Censura] In altre parole, la con- tere ed esercizio di esso per attuare la
classe lavoratrice per la conquista violenta danna del socialnazionalismo. socializzazione dei mezzi di produzione;
del potere e l’esercizio di esso, per la tra- Il po st u l at o fo n da m e n t al e de ll a metodo: azione politica intransigente di
sformazione dell’economia capitalistica in conq uista del potere non va con fuso classe con disciplina collettiva.

1919
Il bolscevismo, pianta di ogni clima
(Dal “ Soviet” del 23 febbraio 1919; in Storia della Sinistra comunista, vol. I, p. 363)

Si tratta di una breve nota che allora fu diretta contro i bacchettoni della ignobile democrazia italiana, rinfacciando loro che il bolscevi-
smo non era fenomeno russo bensì internazionale, e viveva in Italia. Va riflettuto amaramente che le stesse maledizioni andavano dirette
anche contro i rinnegati che, con Stalin a capo, hanno costruito, dal 1926 in poi, la dottrina infame che il processo storico dell’Ottobre 1917
era un fatto locale della nazione russa e non lo si doveva invocare a proposito delle altre “vie nazionali”!

Colajanni (1) vuol dimostrare che an- tere e per la dittatura dei lavoratori, dei sen- tendono alla propria emancipazione.
che in Italia può attecchire il bolscevismo e za-patria. Perché questa dottrina e questo In Russia esso ha fatto la sua prima gran-
cita, fra gli altri indizi, la fondazione del metodo non furono improvvisati nel 1917, diosa affermazione, e noi, ritrovando negli
nostro Soviet. su commissione del Kaiser, come solo svolgimenti formidabili della rivoluzione
Bene. Ma vi è di più. Il problema che il l’incommensurabile asinità dei professori di russa intero il nostro programma, abbiamo
grande sociologo - tanto grande che al suo discipline sociologiche poté credere, ma fin scritta in testa a queste colonne la magica
confronto lo stesso Pasquale Pensa impal- dal 1847 erano stati proclamati dall’Interna- parola slava: Soviet, assurta a simbolo della
lidisce - deve porsi, è un altro: trionferà il zionale Socialista; e noi che, come l’ala sini- rivoluzione internazionale.
bolscevismo in Italia? Quanto ad allignarvi, stra dei socialdemocratici russi, siamo stati E che la sua luce accechi e confonda sem-
esso, con buona pace degli articolisti del e siamo contro tutte le posteriori revisioni pre più i logori arnesi intellettuali della di-
Roma, vi alligna già da un pezzo, perché del marxismo, a quel programma ci siamo fensiva capitalistica!
alligna nel mondo. ispirati, anche quando l’idiozia avversaria ci
Un giorno Colajanni scrisse che solo la ha attribuito finalità e complicità coi turchi,
censura faceva sì che egli non potesse docu- o col papa, o coi tedeschi. (1) Napoleone Colajanni, ex garibaldino,
mentare il nostro antipatriottismo. E’ una Il bolscevismo vive in Italia, e non come sociologo, deputato repubblicano dal 1890,
delle poche verità che abbia scritto. Se non articolo d’importazione, perché il socialismo per ben dieci legislature, fino alla sua morte
fossimo stati esposti, legati e imbavagliati, vive e lotta ovunque vi sono sfruttati che nel 1921.
alle prodezze polemiche sue e dei suoi pari,
avrebbe udite e lette cose che gli avrebbero
fatto rizzare sull’autorevole capo i super-
stiti capelli. Altro che le innocue frasi parla-
mentari di Treves! Avrebbe capito che bol-
Mentre Lenin trionfa
scevismo e socialismo sono la stessa cosa, e (da: Le direttive marxiste della nuova Internazionale, L’Avanguardia, 2/12/1917)
che per combattere il pregiudizio patriotti-
co e il sofisma della difesa nazionale noi non Parlando della nuova Russia rivolu- veduto i suoi 15.000 figli cadere nelle
abbiamo atteso che Lenin e i bolscevichi, zionaria (...) piazze, nelle vie, sulle barricate in nome
nostri compagni di fede e di tendenza da Le nostre modeste previsioni, facili e della libertà e della giustizia, pretende gli
lunghi anni, riuscissero a trionfare in Russia; conseguenziali, si sono avverate per filo e siano riconosciuti i diritti che si è conqui-
e anche senza il loro glorioso e luminoso per segno, senza neanche una micrometri- stato col sacrificio e col sangue, pretende
esempio, il giorno che le vicende storiche ci ca variazione: Kerensky, sconfessato dal che si metta in pratica una politica conso-
avessero portato alla vittoria, avremmo fat- Soviet, deve abbandonare il potere ed al na alle sue giuste aspirazioni. (...) Così la
to come loro hanno fatto. Appunto perché suo posto viene acclamato Lenin, il vero notizia comunicata dall’ “Avanti!” sul-
noi ed essi lavorammo e lavoriamo per lo uomo rappresentativo della Russia nuo- l’avvenuto trionfo di Lenin non ci ha per
stesso programma, per la lotta di classe che va, del proletariato rivoluzionario. E si niente stupiti e l’abbiamo accolta come si
nega la solidarietà nazionale, per il sociali- capisce. Il proletariato russo, che ha fatto accoglie una buona notizia che si era già
smo rivoluzionario, per la conquista del po- la sua rivoluzione rivendicatrice, che ha tenuta per certa. (...)
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 7

Il Partito Socialista Italiano al Congresso di Bologna


(5-8 ottobre 1919)

Breve richiamo storico alle vicende del P.S.I.


(Da Prometeo, seconda serie, n. 2, febbraio 1951)
Dovrà essere oggetto di altra pubblica- Mosca, costituita nel 1919, e soprattutto per riguarda le origini della sinistra marxista in
zione la storia del movimento socialista in i principi della dittatura del proletariato e della Italia, vedi la Storia della Sinistra comuni-
Italia, dalle sue origini e fino al periodo im- azione rivoluzionaria, che trovavano oppo- sta, ed. “il programma comunista”, vol. I,
portantissimo della prima guerra mondiale, sizione più o meno aperta fra i turatiani e Milano 1964, e successivi volumi.
e la illustrazione sia delle lotte del proleta- nella corrente che si chiamò “massimalista”. (2) Leonida Bissolati, cremonese, nato
riato e del partito, che delle divergenze delle Questa a parole era con Mosca, nel fatto non nel 1847, prima radicale, poi socialista, tra
tendenze coi loro urti nei congressi (1). voleva separarsi dai primi né condannare ogni il 1889 e il 1895 organizza le agitazioni con-
Come premessa alla situazione che con- concezione non solo socialnazionale, ma so- tadine in Val Padana; nel 1896 diventa di-
dusse alla scissione dei comunisti, bastino cialdemocratica e legalitaria del movimento rettore dell’Avanti! Massone, nel 1912 non
oggi questi brevissimi cenni. operaio. si oppone alla Guerra di Libia, e per questo
Il Partito Socialista Italiano, seguendo i I massimalisti al congresso di Bologna viene espulso dal PSI. Fonda con Ivano
principi marxisti, al congresso di Genova del 1919 fecero votare l’adesione a Mosca, ma Bonomi e Angiolo Cabrini il Partito Socia-
1892 si separò dagli anarchici, e fu sezione rifiutarono ogni rottura coi riformisti ed ogni lista Riformista Italiano; è ministro per l’as-
della Seconda Internazionale Socialista. loro esclusione dalle file del partito, ogni lotta sistenza militare e le pensioni di guerra nei
Nei primi anni del secolo ventesimo il con la loro influenza sindacale e parlamenta- governi Boselli e Orlando nel 1917. Muore
partito eliminò dal suo seno le tendenze sin- re; di più, solo platonicamente, modificaro- nel 1920.
dacaliste di scuola soreliana, che no il vecchio programma di Genova 1892, (3) Filippo Turati (1847-1932), è tra i
preconizzavano l’abbandono dell’azione po- che anche interpretato in senso intransigen- fondatori nel 1892 a Genova del Partito dei
litica per concentrare tutte le attività in quel- te non rispondeva più alla impostazione ri- Lavoratori Italiani (nel 1895 diventa Partito
la economica e sindacale. In tale lotta però voluzionaria, e tollerarono i denigratori del Socialista Italiano). Legato ad Anna
prevalse la tendenza riformista che basava programma rinnovato nelle file del Partito. Kukiscioff, anch’essa dirigente del PSI che
l’azione del partito sui mezzi legalitari. L’adozione integrale del programma dell’In- lotta per ridurre l’orario di lavoro delle don-
Reagì la corrente intransigente rivolu- ternazionale Comunista fu invece ne e dei fanciulli, per il voto alle donne e il
zionaria dei marxisti radicali che divenne propugnata al Congresso dagli aderenti alla divorzio. Nel 1886 Turati scrive l’Inno dei
dominante nel partito al congresso di Reg- Frazione Comunista Astensionista. lavoratori, nel 1891 fonda la rivista Critica
gio Emilia nel 1912. Il 1920 fu l’anno del travaglio interno Sociale. Riformista fin dalla prima ora, è fau-
Fu allontanata l’ala destra dei riformisti del Partito Socialista, che vide allinearsi tore del programma minimo (riforme par-
bissolatiani (2), i quali avevano proposta la sulle posizioni di principio e di tattica del- ziali, graduali) e del ministerialismo. Perso-
collaborazione a ministeri borghesi e la III Internazionale anche gruppi e mili- nalità principale del gruppo parlamentare del
monarchici, appoggiata la guerra libica e in tanti singoli che a Bologna avevano seguito PSI. Turati è contro la guerra e l’interventi-
seguito dovevano divenire fautori spinti del- la maggioranza. smo, è per la neutralità, ma dopo la disfatta
l’intervento nella guerra del 1914, a cui il Il contrasto fu discusso in pieno al II di Caporetto del 1917, si dichiara favorevo-
grosso del partito si oppose con vigore. congresso di Mosca del luglio del 1920, il le alla guerra e alla difesa della “patria”. Lenin
Nel maggio 1915 si aveva l’intervento ita- quale definì le condizioni per l’entrata dei lo accusa per questo – come con Bissolati –
liano nella guerra, ma il partito continuò la partiti nell’Internazionale, e tutte le diret- di socialsciovinismo. Al congresso di Livor-
sua lotta benché abbandonato dal capo della tive di questa, e stabilì tra gli altri metodi no del 1921 Turati, ribadisce la sua posizio-
sinistra Mussolini, direttore dell’ “Avanti!” tattici anche quello dell’impiego dell’azio- ne da sempre tenuta (anche nei confronti
fino all’ottobre 1914, poi espulso. Nel seno ne parlamentare. della rivoluzione russa) e proclama il suo
del partito si delinearono due correnti. I ri- Gli elementi che si raccolsero su tale netto rifiuto di ogni soluzione violenta,
formisti turatiani (3), e con essi i più modera- terreno nel 1920 formarono la Frazione Co- seppur rivoluzionaria, e il suo netto rifiuto
ti degli intransigenti, pur sostenendo le op- munista del partito, e al congresso di Li- della dittatura del proletariato. Nel 1922 dà
posizioni in Parlamento alla guerra, ne accet- vorno, data la resistenza dei massimalisti vita con Matteotti, Modigliani, Treves al
tavano la disciplina; gli elementi di sinistra alle richieste di Mosca, si staccarono da Partito Socialista Unitario nel quale conflu-
rivendicarono una opposizione attiva, ed in essi. isce la maggioranza del gruppo parlamenta-
principio fino al sabotaggio della guerra, an- Sorse così il nuovo partito. I testi parla- re socialista. Nel 1926, sotto le minacce fa-
che quando l’esercito austriaco invase il ter- no per dire quale ne fosse, senza possibilità sciste, espatria in Francia, a Parigi dove, nel
ritorio nazionale. Tali elementi a guerra fini- di equivoco, la dottrina, la politica, la tattica. 1927 è confondatore della Concentrazione
ta, e quando le simpatie delle masse proleta- Antifascista che raggruppa tutti i movimen-
rie convergevano sul partito, si schierarono ti antifascisti italiani esuli a Parigi. Muore a
per la adesione alla Terza Internazionale di (1) In parte, e soprattutto per quanto Parigi nel 1932.

Mozione della Frazione Comunista Astensionista


al Congresso di Bologna (1919)
(dal Resoconto; in Prometeo, seconda serie, n. 2, febbraio 1951) (1)

Il XVI Congresso Nazionale del Partito tandone il programma costitutivo di Mosca il metodo della lotta armata contro la
Socialista Italiano dichiara che il programma ed impeganndosi ad osservare la disciplina borgehsia per la instaurazione della dittatu-
costitutivo di Genova del 1892 non rispon- dei congressi internazionali comunisti; ra proletaria;
de più alle esigenze della vita e dell’azione •-dichiara incompatibile la presenza nel •-delibera che il partito assuma il nome
del partito: partito di coloro che proclamano la possibi- di Partito Comunista e adotti il programma
•-delibera che il partito faccia parte inte- lità dell’emancipazione del proletariato nel- che segue, nel quale, sulla base delle dottri-
grante dell’Internazionale Comunista accet- l’ambito del regime democratico e ripudiano ne fondamentali bandite nel Manifesto dei
8 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

Comunisti nel 1848, e delle direttive poli- Per l’odg Lazzari (massimalista unita- Partito Socialista Italiani rinunciando per di-
tiche sulle quali procedono le rivoluzioni rio): 339 sezioni - 14.880 voti sciplina ad agitare nella massa la propagan-
contemporanee, sono prospettati gli svi- Per l’odg Bordiga (comunista astensio- da dell’astensione elettorale;
luppi storici del trapasso del presente or- nista): 67 sezioni - 3.417 voti •-dichiarano costituita la Frazione Co-
dine sociale a quello comunista, ed è stabi- munista Astensionista nel partito,invitando
Deliberazione della Frazione
lito il compito del partito nelle diverse fasi tutte le sezioni ed i gruppi che ne condivido-
Astensionista dopo il voto (8 ottobre 1919)
a di tale processo; no il programma presentato al congresso a
(Dal Soviet, 20 ottobre 1919)
•-delibera che il partito si astenga dalle farvi adesione.
lotte elettorali intervenendo nei comizi a Dopo il voto favorevole, con grande Passano a discutere sulle funzioni e sul
propagandare le ragioni di tale suo atteggia- maggioranza, alla tendenza Serrati, la Fra- compito che la Frazione dovrà esplicare (1).
mento, ed impegna tutti gli organi e le forze zione adottò con voto unanime il seguente
del partito all’opera: deliberato:
a) di precisare e diffondere nella classe I delegati al XVI Congresso Nazionale
operaia la consapevolezza storica della ne- Socialista aderenti alla Frazione Comunista (1) “Il Soviet”, organo degli astensioni-
cessaria realizzazione integrale del program- Astensionista: sti (che usciva a Napoli dal 1918), così con-
ma comunista •-visto il deliberato col quale la grande cludeva il suo commento al congresso: “La
b) di allestire gli organi proletari e i mez- maggioranza del Congresso ha adottato la tat- Frazione Comunista Astensionista, costitu-
zi pratici di azione e di lotta necessari al tica elezionista e riconfermando il loro pun- itasi subito dopo il voto del congresso, ispi-
raggiungimento di tutti i suoi succesivi to di vista secono il quale una simile tattica randosi nella sua azione ad una bene intesa e
caposaldi programmatici, contraddice al programma massimalista, ai dignitosa disciplina, come risulta dai delibe-
metodi della Terza Internazionale ed alla pre- rati che pubblichiamo, continuerà a svolge-
Esito della votazione
parazione dell’azione rivoluzionaria del pro- re, nel seno del Partito e fuori di esso, la sua
(dall’Almanacco Socialista – 1920)
letariati italiano; ed è inevitabile una netta opera, attendendo che venga presto l’ora in
Hanno votato 1418 sezioni rappresen- separazione tra i seguaci del metodo social- cui, sorpassati i piccoli dissensi tattivi tra i
tanti 66.708 soci. democratico e quelli del metodo comunista; veri rivoluzionari ed eliminati gli elementi
Per l’odg Serrati (massimalista elezio- •-deliberato di proporre alle Sezioni da avversi, si possa procedere tutti concordi
nista): 1012 sezioni - 48.411 voti loro rappresnetate di rimanere nel seno del verso la grande meta”.

Il programma della Frazione Comunista


(Dal “ Soviet”, nr. 29 del 13 luglio 1919; in Storia della Sinistra comunista, vol. I, pp. 398-402) (1)

Questo testo è il risultato della costituzione organizzata degli astensionisti in frazione nazionale e contiene il suo
programma per la parte più specificamente storica e politica, che successivamente sarà completata dalle importanti parti
sulla tattica e sulla critica delle opposte scuole, nel che resta come esempio tipico dell’impostazione dei problemi che il
movimento rivoluzionario deve organicamente risolvere. Il testo mostra che la questione dell’astensionismo rientra, ma non
in modo centrale, nella impostazione programmatica dei marxisti di sinistra

questa ci divide un breve periodo, che può e ghesi, lo Stato democratico non cessa d’es-
Premessa del «Soviet» deve essere superato con lo svolgimento di sere il comitato d’interesse che amministra
un preciso programma d’azione, ma non può gli affari del ceto borghese.
Si è recentemente tenuta una riunione essere saltato con anticipazioni miracolose.
di compagni iscritti al Partito Socialista Ita- * * *
liano e militanti nell’ala estrema di esso. Ogni lotta di classe è lotta politica ten-
Una discussione ampia e elevata ha il Programma dente alla trasformazione delle basi della
condotto all’estensione ed approvazione produzione.
del programma che il nostro “Soviet” pub- La storia delle società sinora esistite è Lo scopo dei comunsti è l’organizza-
blica per primo. Sarebbe far torto ai nostri una storia di lotta di classi. zione internazionale del proletariato in par-
lettori insistere sull’importanza di questo Allorché le forze produttive nel loro svi- tito politico di classe, la distruzione del
documento. luppo vengono in contrasto coi rapporti del- dominio borghese, la conquista del potere
Il gruppo iniziatore si propone di agi- la produzione e della proprietà e coi conse- politico da parte del proletariato. Strumen-
tare ed affermare questo programma riu- guenti istituti sociali e politici, si ha un peri- to specifico di questa azione è dunque il
nendo su di esso le adesioni degli iscritti e odo di rivoluzione sociale, col passaggio del partito comunista.
delle sezioni del P.S.I. allo scopo di costi- potere politico da una classe all’altra. Questo, finché la lotta deve svbolgersi
tuire su tale base la frazione comunista La moderna società borghese, nata sulle necessariamente entro i limiti del regime
del partito. rovine della feudale, non tolse gli attriti di borghese, fa opera di propaganda e di pro-
La frazione sarà presto convocata a re- classe, creò soltanto nuove classi, nuove con- selitismo, di critica al sistema capitalistico
golare convegno e si preparerà a presentare dizioni di oppressione e nuove forme di lot- e di opposizione alla politica della classe
al Congresso Nazionale del Partito il suo ta in luogo delle antiche. Durante l’epoca dominante: con ciò poteva giustificarsi in
programma, destinato a sostituire quello nostra tutta la società si scinde sempre me- passato la partecipazione alle lotte eletto-
attuale, formulato a Genova nel 1892. E’ glio in due classi che si fanno fronte: la bor- rali e parlamentari.
stato in conseguenza rinnovato alla Dire- ghesia e il proletariato. Quando è aperto il periodo storico della
zione del Partito l’invito di convocare di Nello stesso tempo che la rivoluzione lotta rivoluzionaria tra proletariato e bor-
tutta urgenza il Congresso. borghese metteva di fronte queste due classi, ghesia, compito del partito politico prole-
La situazione ed i recenti avvenimenti essa istituiva il regime politico della demo- tario è l’abbattimento violento del domi-
indicano chiaramente – ed i lettori che han- crazia rappresentativa nel quale alla disugua- nio della borghesia e l’organizzazione del
no seguita la nostra opera assidua di deluci- glianza economica si sovrappone la formale proletariato in classe dominante. Da que-
dazione programmatica e tattica ne conver- libertà ed uguaglianza politica dei cittadini di sto momento diviene incompatibile l’in-
ranno – che non vi è altra via per condurre il tutte le classi, nella formazione degli organi vio di rappresentanti del Partito negli or-
proletariato in Italia alla realizzazione rivo- elettivi dello Stato. Malgrado la prevalenza ganismi rappresentativi del sistema bor-
luzionaria della conquista del potere. Da numerica degli elettori proletari su quelli bor- ghese nel quale il proletariato è classe op-
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pressa, e comunque in organismi alla cui sità di paralizzare il meno possibile la pro- dell’economia, questa cessa di essere un
formazione elettiva partecipino le classi duzione nel trapasso dalla forma privata a affare privato di individui o di gruppi per
detentrici della ricchezza. quella comunista. diven tare funzione collettiva di tutta
Durante la grande guerra che ha preci- I primi provvedimenti saranno: la socia- l’umanità associata.
pitata la crisi definitiva della borghesia, ren- lizzazione del capitale finanziario e la sop- Il modo e la misura della produzio-
dendole impossibile dominare gli intimi pressione del debito di Stato, esclusi i mini- n e, i t rasporti e la dist ribu zion e dei
contrasti del mondo della produzione, si è mi capitali; la socializzazione delle abitazio- prodott i, saranno disciplinati da com-
aperto, con lo scoppio della rivoluzione ni, dei mezzi di trasporto, della grande pro- petenti organismi internazionalmente
sociale in Russia, il periodo rivoluzionario prietà agraria e delle grandi aziende commer- collegati.
nel quale il proletariato insorge successiva- ciali ed industriali. Quando sarà compiuta l’espropriazio-
mente nei vari paesi per la conquista vio- Speciali provvedimenti incoraggeranno ne di tutti i capitali, la borghesia gradual-
lenta del potere, ed i partiti comunisti de- i proprietari di piccole aziende sia industria- mente assorbita nel proletariato cesserà di
vono ovunque orientare la propria tattica li che agricole ad accedere volontariamente esistere come classe.
verso questa realizzazione. alle forme comuniste. Il potere pubblico perderà allora il
Il partito di classe si tiene in costanti Costituendo tale processo l’unica via carattere politico, poiché non vi saran-
rapporti coi sindacati operai coordinandone di realizzazione concreta della uguaglian- no più due classi, l’una dominante e l’al-
e dirigendone l’azione nella lotta politica per za e della libertà umana, il cui presuppo- tra dominata.
l’emancipazione del proletariato. sto è la sparizione di ogni sfruttamento Man mano che andranno eliminandosi
Esso provvede alla formazione di organi dell’uomo sull’uomo, lo Stato proletario le tristi eredità degenerative del regime ca-
provvisori della classe operaia destinati a si servirà di tutti i mezzi di repressione pitalistico, al posto della vecchia società
preparare ed organizzare l’azione per l’ab- delle azioni individuali o collettive che divisa in classi cozzanti tra loro subentrerà
battimento del dominio borghese, ed assu- venissero ad ostacolare la realizzazione del un’associazione nella quale il libero svilup-
mere i poteri nella prima fase rivoluzionaria. programma comunista, non potendo sa- po di ciascuno sarà la condizione del libero
crificare ad una concezione astratta e for- sviluppo di tutti.
* * * male della libertà il rapido sviluppo e le
Avvenuto il trionfo del proletariato nel- sorti della rivoluzione sociale.
la lotta contro la borghesia, e provvedutosi
subito, con i Comitati provvisori già predi- * * * (1) Sostanzialmente il programma che
sposti, all’assunzione dei poteri locali e Con la socializzazione dei diversi rami verrà adottato nel 1921 a Livorno.
centrali, verranno indette le elezioni dei
consigli locali degli operai indipendente-
mente dalle categorie profesisionali cui ap-
partengono, e divisi per circoscrizioni di
città e di campagna.
Dal discorso del relatore per la
Il diritto elettorale attivo e passivo sarà
riservato ai soli lavoratori di ambo i sessi e
Frazione Astensionista
di qualunque nazionalità, escludendo coloro
che sfruttano il lavoro altrui.
(Amadeo Bordiga) al XVI Congresso
Si realizzeranno così le basi della ditta- del PSI di Bologna
tura proletaria.
Verrà convocato il congresso dei consi- (...) Il concetto fondamentale della de- la costruzione della società nuova.
gli locali che eleggerà il consiglio centrale; e mocrazia borghese è quello dell’uguaglian- Per conseguenza, compagni, fin da
questo affiderà il potere esecutivo ad organi za politica degli individui, dell’uguaglianza quando noi ci siamo chiamati socialisti, ci
appropriati. dei cittadini in qualunque condizione so- siamo messi al di sopra dell’inganno della
Ogni delega di potere sarà revocabile in ciale ed economica essi vivano. Tutti i cit- democrazia parlamentare ed abbiamo nega-
ogni tempo per volontà degli elettori. tadini vengono chiamati alla formazione to che gli istituti rappresentativi della
Questo sistema politico costituisce lo dello Stato; a tutti i cittadini viene data la borghesia rappresentassero effettivamente
Stato proletario, organo per il dominio del- stessa sovranità poltica. La critica marxi- gli interessi collettivi e che attraverso essi
la classe lavoratrice sulla borghesia e per sta del sistema di democrazia borghese ne il proletariato, sebbene sia la maggioranza,
l’espropriazione di essa. metteva in evidenza il contenuto menzo- possa migliorare comunque le sue condi-
Per impedire tentativi controrivoluzio- gnero ed equivoco, poiché dimostrava che, zioni e i suoi rapporti sociali e farsi strada,
nari della classe capitalistica e per vincere la società essendo divisa in classi in lotta farsi luce verso la propria emancipazione.
la resistenza che essa opporrà alle espro- fra di loro per contrasti fondamentali di in- (...)
priazioni, si procederà all’armamento del teressi, lo Stato democratico non riusciva
proletariato con la costituzione di una mi- mai ad essere l’esponente della volontà e (da Storia della sinistra comunista, vol
lizia di classe. dell’interesse della collettività sociale o II, pp, 84-85)
Non appena avvenuta la formazione del- della sua maggioranza, ma era invece l’espo-
lo Stato dei consigli, questo stringerà rap- nente, lo strumento, degli interessi di una
porti di illimitata solidarietà politica ed eco- minoranza. Questa minoranza capitalistica Amadeo Bordiga,
nomica con le altre repubbliche comuniste dominatrice, avendo in suo possesso i mezzi nel cammino della
del mondo, e aiuterà con tutti i mezzi a sua di produzione e di scambio, sebbene rivoluzione
disposizione il movimento comunista nei elargisse alla maggioranza sfruttata il dirit-
paesi ancora dominati dalla borghesia. to di deporre ogni tanto una scheda nell’ur- E' a disposizione questo Opuscolo de-
Compito del governo proletario di clas- na, restava la padrona e l’arbitra delle sorti dicato al cinquantesimo dalla morte di
se è quello di togliere a mano a mano alla della società e teneva il timone dello Stato. Amadeo Bordiga, il maggior rappresen-
borghesia ogni capitale, per accentrare tutti Io non mi dilungo in questa esposizio- tante della Sinistra comunista d'Italia,
gli strumenti di produzione in possesso del- ne perché sarebbe assurdo lo facessi dinan- prima, durante e dopo la Ia guerra
lo Stato, ossia del proletariato stesso orga- zi ad un congresso socialista. Vi rammento mondiale e nel secondo dopoguerra per
nizzato come classe dominante, e per accre- soltanto come questa critica alla democra- la ricoastituzione del partito di classe.
scere il più rapidamente possibile la massa zia borghese sia il punto fondamentale di Formato A4, 56 pagg. € 5,00
delle forze produttive. partenza di tutta quanta la demolizione so-
Le successive misure di espropriazione cialista dell’ordinamento presente, e debba
e socializzazione saranno coordinata alle quindi essere la base da cui deve scaturire Visitate il sito www.pcint.org
condizioni economiche e sociali e alla neces- la tattica dell’azione rivoluzionaria verso
10 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

1920- 1921
Per la costituzione dei consigli operai in Italia
(Dal “ Soviet” del 4 e 11 gennaio, 1, 8 e 22 febbraio 1920; in Storia della Sinistra comunista, vol. II, pp. 278-293

Di articoli chiarificatori sulla questione dei Consigli operai (dei Soviet) come sistema di rappresentanza proletaria sulla scorta dell’espe-
rienza viva e vissuta nella rivoluzione russa, la Sinistra comunista ne ha pubblicati molti tra i quali scegliamo qui questo perché in una buona
misura raccoglie gli aspetti più importanti della questione e riporta una precisa critica della “mistificazione ordinovistica del sistema
sovietico”. Contro la visione di fatto economicista e gradualista dell’ordinovismo, secondo la quale gli organi di liberazione del proletariato
sono i consigli operai, prima ancora della conquista del potere politico da parte del proletariato e dell’instaurazione della dittatura di classe,
la corrente della Sinistra comunista ribadiva che il vero organo della lotta di liberazione del proletariato, il vero motore della rivoluzione
è il partito di classe comunista. I consigli operai, che certamente devono formarsi prima dell’assalto rivoluzionario al potere borghese,
perché uniscono la classe lavoratrice, e soltanto essa, al di sopra delle categorie, dei settori di lavoro, del sesso, dell’età e della nazionalità,
sono organi al cui interno il partito comunista lavora per influenzarli e dirigerli, e solo con la presa del potere politico essi possono essere
trasformati in strutture formali per la gestione della produzione socialista. In questo senso i consigli operai, i soviet, diventano organizza-
zioni di stato della classe operaia (Zinoviev), diventano organi del potere proletario attraverso i quali si esercita la dittatura di classe del
proletariato guidata, diretta, dal partito comunista rivoluzionario.

Stato, il potere politico. di essere un arrampicamento riformista.


I Svolgeremo la critica delle due conce- Conchiudiamo: non ci opponiamo alla
zioni cui accenniamo. costituzione dei consigli interni di fabbrica
Intorno alle proposte ed alle iniziative Il sistema di rappresentanza proletaria se li chiedono le maestranze stesse o le loro
per la costituzione dei Soviet in Italia abbia- deve aderire a tutto il processo tecnico di organizzazioni.
mo raccolto alquanto materiale, e ci riservia- produzione. Ma affermiamo che l’attività del Partito
mo di esporre ordinatamente i termini del- Questo criterio è esatto, ma corrispon- comunista deve impostarsi su altra base: sul-
l’argomento. de allo stadio in cui il proletariato, già al la lotta per la conquista del potere politico.
Vogliamo ora premettere alcune consi- potere, organizza la nuova economia. Questa lotta può trovare campo oppor-
derazioni di ordine generale a cui già accen- Trasportatelo senz’altro in regime tuno nella creazione di una rappresentanza
nammo nei nostri ultimi numeri. borghese e non avrete fatto nulla di rivo- operaia: ma questa deve consistere nei con-
Il sistema di rappresentanza proletaria, luzionario. sigli operai di città o di distretto rurale diret-
quale è stato per la prima volta introdotto in Anche nel periodo in cui si trova la Rus- tamente eletti dalle masse per essere pronti
Russia, esercita un doppio ordine di funzio- sia, la rappresentanza politica soviettista - a sostituire i consigli municipali e gli organi
ni: politiche ed economiche. ossia la scala che culmina nel governo dei locali del potere statale nel momento del tra-
Le funzioni politiche consistono nella commissari del popolo - non comincia già collo delle forze borghesi.
lotta contro la borghesia fino alla totale sua dalle squadre di lavorazione o dai reparti di Affacciata così la nostra tesi, ci
eliminazione. Quelle economiche, nella cre- officina, ma dal Soviet locale amministrati- ripromettiamo darne un’ampia documenta-
azione di tutto il nuovo meccanismo della vo, eletto direttamente dai lavoratori zione e dimostrazione, salvo a compendiare
produzione comunista. (aggruppati, se è possibile. per comunità di il nostro lavoro in una relazione al prossimo
Con lo svolgersi della rivoluzione, con lavoro). convegno della frazione comunista.
la graduale eliminazione delle classi Il Soviet, per fissare le idee, di Mosca,
parassitarie, le funzioni politiche vanno di- viene eletto dai proletari di Mosca in ragio- II
ventando sempre meno importanti di fronte ne di 1000 per ogni delegato. Tra questo e gli
a quelle economiche: ma in un primo tempo, elettori non vi è nessun organo intermedio. Prima di addentrarci nella discussione
e soprattutto quando ancora si tratta di lot- Da questa prima designazione partono le del problema pratico della costituzione dei
tare contro il potere borghese, l’attività po- successive, al congresso dei Soviet, al comi- Consigli Operai, Contadini e Soldati in Ita-
litica è in prima linea. tato esecutivo, al Governo dei commissari. lia, e dopo le considerazioni generali conte-
Il vero istrumento della lotta di libera- Il consiglio di fabbrica prende posto in nute nell’articolo che pubblicammo nel nu-
zione del proletariato, e anzitutto della con- un ingranaggio ben diverso: in quello del con- mero scorso, vogliamo trattenerci ad esami-
quista del potere politico, è il partito di clas- trollo operaio sulla produzione. nare le linee programmatiche del sistema
se comunista. In conseguenza, il consiglio di fabbrica, soviettista quali si rintracciano nei documenti
I consigli operai, in potere borghese, costituito di un rappresentante per ogni re- della rivoluzione russa, e nelle dichiarazioni
possono essere solo organismi entro i quali parto, non designa il rappresentante della di principio di alcune correnti massimaliste
lavora il Partito comunista, motore della fabbrica nel Soviet comunale amministrati- italiane, quali il programma approvato al
rivoluzione. vo-politico: questo rappresentante è eletto Congresso di Bologna, la mozione presenta-
Dire che essi sono gli organi di libera- direttamente e indipendentemente. ta allo stesso Congresso da Leone ed altri
zione del proletariato, senza parlare della In Russia i consigli di officina sono il compagni, le pubblicazioni dell’Ordine Nuo-
funzione del partito, come nel programma punto di partenza - subordinatamente sem- vo, intorno al movimento dei Consigli di
approvato dal congresso di Bologna, sem- pre alla rete politica dei Soviet - di un altro Fabbrica torinesi.
braci errore. sistema di rappresentanza: quello del con- I Consigli e il programma bolscevico
Sostenere, come i compagni dell’Ordine trollo operaio e dell’economia popolare. Nei documenti della III Internazionale e
Nuovo di Torino, che i consigli operai prima La funzione di controllo nell’officina ha del Partito Comunista russo, nelle magistra-
ancora della caduta della borghesia sono già valore rivoluzionario ed espropriatore solo li relazioni di quei formidabili dottrinari che
organi non solo di lotta politica, ma di alle- dopo che il potere centrale è passato nelle sono i capi del movimento rivoluzionario
stimento economico-tecnico del sistema co- mani del proletariato. russo, Lenin, Zinoviev, Radek, Bucharin, ri-
munista, è poi un puro e semplice ritorno al Quando la protezione statale borghese è corre il concetto che la rivoluzione russa non
gradualismo socialista: questo, si chiami ri- in piedi ancora, il consiglio di fabbrica non ha inventate forme nuove ed impreviste, ma
formismo o sindacalismo, è definito dall’er- controlla nulla: le poche funzioni che conse- ha confermato le previsioni della teoria
rore che il proletariato possa emanciparsi gue sono il risultato della tradizionale poli- marxista sul processo rivoluzionario.
guadagnando terreno nei rapporti economici tica: a) del riformismo parlamentare; b) del- Ciò che è sostanziale nel grandioso svi-
mentre ancora il capitalismo detiene, con lo la azione sindacale di resistenza che non cessa luppo della rivoluzione russa è la conquista
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 11

mediante una vera guerra di classe del potere dacalismo e del riformismo. te di scrupoli libertari e di impreparazione
politico da parte delle masse operaie, e la Citiamo per ora le non equivoche parole dottrinale.
instaurazione della loro dittatura. di Zinoviev.
I soviet - non occorre ricordare che la “Il partito comunista riunisce quel- I Consigli e la mozione Leone
parola soviet significa semplicemente consi- l’avanguardia del proletariato che lotta, con- Questa mozione si riassumeva in quat-
glio e può essere adoperata per indicare qua- sapevolmente, per l’effettuazione pratica del tro punti esposti nel suggestivo stile del-
lunque corpo rappresentativo - nella loro programma comunista. Esso si sforza spe- l’autore.
significazione storica sono il sistema di rap- cialmente di introdurre il suo programma Il primo di questi punti è mirabilmente
presentanza di classe del proletariato giunto nelle organizzazioni dello stato, i soviet, o ispirato alla constatazione che la lotta di clas-
al possesso del potere. di ottenervi un completo dominio”. se è il reale motore della storia ed ha spezza-
Essi sono gli organi che sostituiscono il In conclusione la repubblica soviettista to le unioni socialnazionali.
parlamento e le assemblee amministrative russa è diretta dai Soviet che riassumono in Ma poi la mozione esalta nei soviet gli
borghesi, e man mano vanno sostituendo tut- sé dieci milioni di lavoratori su ottanta circa organi della sintesi rivoluzionaria che essi
ti gli altri ingranaggi dello Stato. di abitanti. Ma sostanzialmente le avrebbero virtù di creare quasi pel meccani-
Per dirla con le parole dell’ultimo con- designazioni per i comitati esecutivi dei so- smo stesso della loro costituzione, ed affer-
gresso comunista russo, citato dal compa- viet locali e centrali avvengono nelle sezioni ma che i soviet soli possono condurre al trion-
gno Zinoviev, i soviet sono le organizza- e nei congressi del grande partito comunista fo le grandi iniziative storiche al di sopra
zioni di stato della classe operaia e degli che domina nei soviet. Ciò corrisponde alla delle scuole, dei partiti, delle corporazioni.
agricoltori poveri, le quali effettuano la dit- vibrata difesa fatta da Radek delle funzioni Questo concetto di Leone, e dei molti
tatura del proletariato durante la fase in rivoluzionarie delle minoranze. Sarà bene non compagni che firmarono la sua mozione, è
cui si estinguono gradualmente tutte le vec- creare un feticismo maggioritario-operaista ben diverso dal nostro che desumiamo dal
chie forme dello Stato. che andrebbe a tutto vantaggio del riformi- marxismo e dalle direttive della rivoluzione
Il sistema di queste organizzazioni di smo e della borghesia. russa. Si tratta di sopravvalutare una forma
stato tende a dare la rappresentanza a tutti Il partito è in prima linea nella rivolu- invece di una forza, analogamente a quanto i
i produttori come membri della classe lavo- zione, in quantoché potenzialmente è costi- sindacalisti facevano del sindacato, attribu-
ratrice ma non come partecipanti ad una tuito da uomini che pensano ed agiscono endo alla sua pratica minimalista virtù di ri-
categoria professionale o ad un ramo d’in- come membri della futura umanità lavoratri- solversi nella rivoluzione sociale.
dustria; secondo l’ultimo manifesto della ce, nella quale tutti saranno produttori ar- Come il sindacalismo è stato demolito
III Internazionale, i Soviet sono un nuovo monicamente inseriti in un meraviglioso in- prima dalla critica dei veri marxisti, poi dal-
tipo di organizzazione vasta, la quale ab- granaggio di funzioni e di rappresentanze. l’esperienza dei movimenti sindacali che
braccia tutte le masse operaie indipenden- ovunque hanno collaborato col mondo bor-
temente dal loro mestiere e dal livello della Il p r o g r a mma d i B o l og n a e i ghese fornendogli elementi di conservazio-
loro cultura politica. La rete amministrati- C o n si g l i ne, così il concetto di Leone cade dinanzi
va dei Soviet ha come organismi di primo E’ deplorevole che nell’attuale program- all’esperienza dei consigli operai socialde-
grado i consigli di città o di distretto rurale, ma del partito non si rintracci la proposizio- mocratici controrivoluzionari, che sono ap-
e culmina nel governo dei commissari. ne marxista, che il partito di classe è lo stru- punto quelli nei quali non vi è stata vitto-
E’ bensì vero che a lato di questo siste- mento della emancipazione proletaria; e vi riosa penetrazione del programma politico
ma sorgono nella fase della trasformazione sia l’anodino codicillo: delibera (chi? Nem- comunista.
economica altri organi, come il sistema del meno la grammatica fu salvata nella fretta di Solo il partito può riassumere in sé le
controllo operaio e dell’economia popolare; deliberare... per le elezioni) di informare l’or- energie dinamiche rivoluzionarie della clas-
è anche vero, come più volte abbiamo detto, ganizzazione del Partito socialista italiano se. Sarebbe pettegolo obbiettare che anche i
che questo sistema tenderà ad assorbire in ai su esposti principi. partiti socialisti hanno transatto, dal momen-
sé il sistema politico, quando la Vi è da discutere sul comma che nega la to che noi non esaltiamo la virtù della forma
espropriazione della borghesia sarà comple- trasformazione di qualsiasi organo dello Stato partito, ma quella del contenuto dinamico
ta e cesserà la necessità del potere statale. in organo per la lotta di liberazione del pro- che è nel solo Partito comunista.
Ma nel periodo rivoluzionario il proble- letariato, ma di ciò ad altra trattazione, Ogni partito si definisce dal proprio pro-
ma essenziale, come risulta da tutti i docu- previa l’indispensabile chiarificazione dei gramma e le sue funzioni non trovano cam-
menti dei russi, è quello di subordinare al- termini. po di analogia con quelle di altri partiti, men-
l’interesse generale, nello spazio e nel tem- Ma dissentiamo ancora di più dal pro- tre necessariamente le funzioni accomunano
po, del movimento rivoluzionario gli inte- gramma là dove esso dice che i nuovi organi tra loro tutti i sindacati e nel senso teorico
ressi e le esigenze locali e di categorie. proletari funzioneranno dapprima, in domi- anche tutti i consigli operai.
Quando la fusione dei due organismi sarà nio borghese, quali strumenti della violenta Il danno dei partiti socialriformisti non
avvenuta, allora la rete della produzione sarà lotta di liberazione, e poi diverranno organi- fu di essere dei partiti, ma di non essere co-
completamente comunista ed allora si rea- smi di trasformazione sociale ed economica, munisti e rivoluzionari.
lizzerà quel criterio che ci sembra si vada poiché si specificano fra tali organi non solo Questi partiti hanno condotto la con-
esageratamente valutando di una perfetta ar- i consigli dei lavoratori contadini e soldati, trorivoluzione, mentre in lotta con essi i
ticolazione della rappresentanza con tutti i ma perfino i consigli dell’economia pubbli- partiti comunisti dirigevano ed alimentava-
meccanismi del sistema produttivo. ca, organi inconcepibili in regime borghese. no l’azione rivoluzionaria.
Prima di allora, quando ancora la bor- Anche i consigli politici operai possono Non vi sono dunque organismi rivolu-
ghesia resiste, sopra tutto poi quando è an- dirsi piuttosto istituti entro i quali si esplica zionari per virtù formale; vi sono solo forze
cora al potere, il problema è di avere una l’azione dei comunisti per la liberazione del sociali rivoluzionarie per la direzione nella
rappresentanza nella quale prevalga il crite- proletariato. quale agiscono, e queste forze si risolvono
rio dell’interesse generale; e quando l’eco- Ma anche recentemente il compagno in un partito che lotta con un programma.
nomia è ancora quella dell’individualismo e Serrati ha svalutato in barba a Marx e a
della concorrenza l’unica forma in cui quel Lenin il compito del partito di classe nella I Consigli e l’iniziativa dell’Or-
superiore interesse collettivo può esplicarsi rivoluzione. dine Nuovo di Torino
è una forma di rappresentanza politica nella “Con la massa operaia” - Lenin dice - Più oltre ancora vanno secondo noi i
quale agisca il partito politico comunista. “il partito politico, marxista, centralizzato, compagni dell’Ordine Nuovo. Essi non sono
Nel ritornare sulla questione mostre- avanguardia del proletariato, guiderà il nemmeno contenti della dicitura del pro-
remo come il voler con cret are e popolo sulla giusta via, per la dittatura vit- gramma del partito, perché pretendono che i
tecnicizzare troppo la rappresentanza toriosa del proletariato, per la democrazia Soviet, compresi quelli d’indole tecnico-eco-
soviettista, specie ove è ancora al potere proletaria invece di quella borghese, per il nomica (i consigli di fabbrica), non solo esi-
la borghesia, significa porre il carro avanti potere dei consigli, per l’ordine socialista”. stano e siano organi della lotta di liberazione
ai buoi e ricadere nei vecchi errori del sin- L’attuale programma del partito risen- proletaria in regime borghese, ma siano per-
12 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

sino gli organi della ricostruzione dell’eco- ro che hanno superato, per dedicarsi alla cau- bandonò l’idea ed io, assente per forza mag-
nomia comunista. sa della rivoluzione, la stretta visione del- giore dall’ultima seduta, non potei fargliela
Essi infatti stampano nel loro giornale il l’interesse egoistico, dell’interesse di cate- riprendere.
brano del programma del partito da noi più goria, e talvolta perfino dell’interesse di clas- C’è però in questa formulazione un
su citato, coll’omissione di alcune parole che se, nel senso che il partito ammette nel suo vero e proprio punto di dissidio che, men-
ne trasformano il significato secondo il loro seno anche i disertori della classe borghese tre avvicina il Gennari, il Bombacci ecc.
punto di vista: fautori del programma comunista. agli astensionisti, li allontana da quanti
“Dovranno essere opposti organi nuo- E’ grave errore credere che trasportando credono che i nuovi organi non possono
vi proletari (consigli dei lavoratori, contadi- nell’ambiente proletario attuale, tra i sala- essere ‘strumenti della violenta lotta di li-
ni e soldati, consigli dell’economia pubblica, riati del capitalismo, le strutture formati che berazione’ se non in quanto sono subito
ecc.) ... organismi di trasformazione sociale si pensa potranno formarsi per la gestione (non poi) ‘organismi di trasformazione
ed economica e di ricostruzione del nuovo della produzione comunista, si determinino sociale ed economica’. La liberazione del
ordine comunista”. forze di per se stesse e per intrinseca virtù proletariato si attua precisamente median-
Ma l’articolo è già lungo e rimandiamo rivoluzionarie. te la esplicazione della sua capacità a ge-
al numero prossimo la esposizione del no- Questo fu l’errore dei sindacalisti e que- stire in modo autonomo ed originale le fun-
stro profondo dissenso da questo criterio sto è anche l’errore dei troppo caldi fautori zioni della società da sé e per sé creata: la
che a parer nostro offre il pericolo di risol- dei consigli di fabbrica. liberazione è nella creazione di tali organi
versi in un puro esperimento riformista con Opportunamente il compagno C. che, se sono vivi e funzionano, per ciò solo
la modificazione di certe funzioni dei sinda- Niccolini in un articolo di Comunismo av- provocano la trasformazione sociale ed
cati e forse la promulgazione di una legge verte che in Russia, anche dopo il passag- economica che ne costituisce il fine.
borghese per i consigli operai. gio del potere al proletariato, i consigli di Non è questa una quistione di forma,
fabbrica hanno spesso creato ostacoli alle ma di sostanza ed essenziale. Nella formu-
III misure rivoluzionarie, contrapponendo an- lazione attuale, ripetiamo, i compilatori ven-
cora più dei sindacati le pressioni di inte- gono ad aderire alla concezione di Bordiga,
Nel concludere il secondo articolo intor- ressi limitati allo svolgimento del processo che dà più importanza alla conquista del
no alla costituzione dei Soviet in Italia, ac- comunista. potere che non alla formazione dei Soviet,
cennavamo al movimento torinese per la co- I consigli di fabbrica non sono nemme- cui riconosce per ora più una funzione ‘po-
stituzione dei consigli di fabbrica. no, nell’ingranaggio dell’economia comuni- litica’ stricto sensu che non una organica di
Non condividiamo il punto di vista a cui sta, i gestori principali della produzione. ‘trasformazione economica e sociale’.
si ispirano i compagni dell’Ordine Nuovo, e Negli organi che hanno tale compito (con- Come il Bordiga ritiene che il Soviet in-
pur apprezzando la loro tenace opera per sigli dell’economia popolare) i consigli di tegrale sarà creato solo durante il periodo
una migliore coscienza dei capisaldi del co- fabbrica hanno rappresentanze di minor della dittatura proletaria, così Gennari,
munismo, crediamo che siano incorsi in er- peso che quelle dei sindacati di mestiere e Bombacci ecc. ritengono che solo la conqui-
rori non lievi di principio e di tattica. quelle primeggianti del potere statale prole- sta del potere (che quindi prende un caratte-
Secondo essi il fatto essenziale della ri- tario, che col suo ingranaggio politico cen- re politico, e cioè ci riconduce ai già sorpas-
voluzione comunista sta appunto nella co- tralizzato è lo strumento e il fattore primo sati ‘pubblici poteri’) possa dare ai Soviet le
stituzione dei nuovi organi di rappresentan- della rivoluzione, non solo in quanto è lotta loro vere e compiute funzioni. E’ proprio
za proletaria destinati alla gestione diretta contro la resistenza politica della classe bor- qui, secondo noi, il punto centrale che ci deve
della produzione, il cui carattere fondamen- ghese, ma anche in quanto è processo di condurre, tosto o tardi, a una nuova revi-
tale è quello di aderire strettamente al pro- socializzazione della ricchezza. sione del programma testé votato”.
cesso produttivo. Al punto in cui siamo, quando cioè lo Secondo il Tasca, la classe operaia può
Abbiamo già detto che ci sembra si esa- stato del proletariato è ancora un’aspirazio- dunque costruire le tappe della sua libera-
geri su questo concetto della coincidenza for- ne programmatica, il problema fondamenta- zione, prima ancora di strappare alla bor-
male fra le rappresentanze della classe ope- le è quello della conquista del potere da par- ghesia il potere politico.
raia e i diversi aggregati del sistema tecnico- te del proletariato, e meglio ancora del pro- Più oltre il Tasca lascia intendere che
economico di produzione. Questa coinciden- letariato comunista, cioè dei lavoratori orga- tale conquista potrà anche avvenire senza
za tenderà a verificarsi in uno stadio molto nizzati in partito politico di classe e decisi violenza, quando il proletariato abbia
avanzato della rivoluzione comunista, quan- ad attuare la forma storica del potere rivolu- espletato l’opera di preparazione tecnica,
do la produzione sarà socializzata e tutte le zionario, la dittatura del proletariato. e di educazione sociale, che costituirebbe
particolari attività che la costituiscono sa- Lo stesso compagno A. Tasca nel n. 22 appunto il metodo rivoluzionario concre-
ranno armonicamente subordinate ed ispira- dell’Ordine Nuovo espone chiaramente il suo to propugnato dai compagni dell’Ordine
te agli interessi generali e collettivi. dissenso dal programma della maggioranza Nuovo.
Prima di allora, e durante il periodo di massimalista del congresso di Bologna e an- Non ci dilunghiamo a dimostrare come
transizione dall’economia capitalistica a cora più da noi astensionisti, nel seguente questo concetto tenda a quello del riformi-
quella comunista, gli aggruppamenti di pro- brano che vale la pena di riportare: smo, e si allontani dai capisaldi del marxi-
duttori attraversano un periodo di conti- “Un altro punto del nuovo programma smo rivoluzionario, secondo i quali la rivo-
nua trasformazione, ed i loro interessi pos- del partito merita di essere considerato: gli luzione non si determina per l’educazione,
sono venire a cozzare con quelli generali e organi nuovi proletari (consigli dei lavora- la cultura, la capacità tecnica del proletaria-
collettivi del movimento rivoluzionario del tori, contadini e soldati, consigli dell’econo- to, ma per le intime crisi del sistema di pro-
proletariato. mia pubblica, ecc.) funzionanti da prima (in duzione capitalistico.
Questo troverà il suo vero strumento dominio borghese) quali strumenti della vio- Così come Enrico Leone, Tasca e i suoi
in una rappresentanza della classe operaia lenta lotta di liberazione, divengono poi or- amici sopravvalutano nella rivoluzione rus-
nella quale ogni singolo entri in quanto mem- ganismi di trasformazione sociale ed eco- sa l’apparizione di una nuova rappresen-
bro di questa classe, interessato a un radi- nomica, di ricostruzione del nuovo ordine tanza sociale, il Soviet, che per le virtù insite
cale mutamento dei rapporti sociali, e non comunista. nella sua formazione costituirebbe una ori-
come componente di una categoria profes- Noi avevamo insistito, in seduta di ginale soluzione storica della lotta della clas-
sionale, di una fabbrica o di un qualsiasi commissione, sull’errore di tale formula- se proletaria contro il capitalismo.
gruppo locale. zione, che affidava agli organi nuovi fun- Ma i Soviet - ottimamente definiti dal
Finché ancora il potere politico trovasi zioni diverse secondo un prima e un poi, compagno Zinoviev come le organizzazioni
nelle mani della classe capitalistica, una rap- separate dalla conquista del potere da par- di stato della classe operaia - non sono altro
presentanza degli interessi generali rivolu- te del proletariato. che gli organi del potere proletario che eser-
zionari del proletariato non può ottenersi Il Gennari aveva promesso di modifi- citano la dittatura rivoluzionaria della classe
che sul terreno politico, in un partito di clas- care con un ‘da prima prevalentemente quali lavoratrice, cardine del sistema marxista, il
se che raccolga le adesioni personali di colo- strumenti, ecc.’ ma poi si vede che ne ab- cui primo esperimento positivo fu la Comu-
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 13

ne di Parigi del 1871. I Soviet sono la forma, Ad ogni modo i rapporti fra consigli e pazione del proletariato per altra via che non
non la causa della rivoluzione. sindacati quali esponenti di speciali interes- sia la conquista rivoluzionaria del potere, si
Oltre a questo dissidio v’è un altro pun- si particolari di gruppi operai seguiteranno ricadrebbe nell’errore sindacalista - e i com-
to che ci separa dai compagni torinesi. ad essere molto complessi, e potranno asse- pagni dell’Ordine Nuovo non hanno molta
I Soviet, organizzazioni di stato del pro- starsi ed armonizzarsi soltanto in uno sta- ragione nel sostenere, polemizzando con
letariato vittorioso, sono ben altra cosa dai dio molto avanzato dell’economia comuni- Guerra di classe, che il movimento dei
consigli di fabbrica, né questi costituiscono sta, quando sarà ridotta al minimo la possi- C.d.F., così come essi lo teorizzano, non sia
il primo grado, il primo scalino, del sistema bilità di contrasti fra gli interessi di un grup- in un certo senso del sindacalismo.
soviettista politico. L’equivoco è in realtà po di produttori e l’interesse generale del- Il marxismo si caratterizza per la
contenuto anche nella dichiarazione di prin- l’andamento della produzione. partizione divinatrice della lotta di emanci-
cipio votata alla prima assemblea dei com- Ciò che importa stabilire è che la rivolu- pazione proletaria in grandi fasi storiche, nel-
missari di reparto delle offìcine torinesi, che zione comunista viene condotta e diretta da le quali diversissimo peso hanno l’attività
comincia proprio così: una rappresentanza politica della classe ope- politica e quella economica: Lotta per il po-
“I commissari di fabbrica sono i soli e raia, la quale, prima dell’abbattimento del tere - esercizio del potere (dittatura del pro-
veri rappresentanti sociali (economici e po- potere borghese è un partito politico; dopo, letariato) nella trasformazione dell’economia
litici) della classe proletaria, poiché eletti a è la rete del sistema dei Soviet politici, eletti - società senza classi e senza stato politico.
suffragio universale da tutti i lavoratori sul direttamente dalle masse col proposito di Portare a coincidere, nella funzione de-
posto stesso di lavoro. designare rappresentanti che abbiano un dato gli organi di liberazione del proletariato, i
Nei diversi gradi della loro costituzione programma generale politico, e non siano già momenti del processo politico con quelli del
i commissari rappresentano l’unione di tutti esponenti degli interessi limitati di una cate- processo economico vuol dire credere in
i lavoratori quale si realizza negli organi- goria o di una azienda. quella caricatura piccolo-borghese del marxi-
smi di produzione (squadra di lavorazione Il sistema russo è così congegnato che il smo che dir si potrebbe economismo, e clas-
- reparto - officina - unione delle officine di Soviet municipale di una città si compone di sificare in riformismo e sindacalismo - e la
una determinata industria - unione degli sta- un delegato per ogni raggruppamento di pro- sopra valutazione del consiglio di fabbrica
bilimenti di produzione dell’industria mec- letari, che votano un solo nome. non sarebbe che un’altra incarnazione di
canica ed agricola di un distretto, di una I delegati sono però proposti agli eletto- questo vecchio errore, che lega il piccolo
provincia, di una nazione, del mondo) dei ri dal partito politico, e così avviene per le borghese Proudhon ai tanti revisionisti che
quali i consigli e il sistema dei consigli rap- deleghe di secondo e terzo grado agli organi- hanno creduto di oltrepassare Marx.
presentano il potere e la direzione sociale”. smi superiori del sistema statale. In regime borghese il Consiglio di Fab-
Questa dichiarazione è inaccettabile, poi- E’ sempre dunque un partito politico - il brica è dunque un rappresentante degli inte-
ché il potere proletario si forma direttamen- comunista - che chiede ed ottiene dagli elet- ressi degli operai di una azienda, così come
te nei Soviet municipali di città o di campa- tori il mandato di amministrare il potere. lo sarà in regime comunista. Esso sorge quan-
gna senza passare per il tramite dei consigli Noi non diciamo certo che gli schemi do le circostanze lo richiedono, attraverso
e comitati di fabbrica, come più volte abbia- russi debbono venire senz’altro ovunque modifiche dei metodi di organizzazione eco-
mo detto, e come risulta dalle chiare esposi- adottati, ma pensiamo che si debba tendere nomica proletaria. Ma forse più del Sinda-
zioni del sistema soviettista russo pubblica- ad avvicinarsi, anche più che in Russia, al cato esso presta il fianco ai diversivi del ri-
te dallo stesso Ordine Nuovo. principio informatore della rappresentanza formismo.
I consigli di fabbrica sono organismi rivoluzionaria: il superamento cioè degli in- La vecchia tendenza minimalista all’ar-
destinati a rappresentare gli interessi di teressi egoistici e particolari nell’interesse bitrato obbligatorio, alla cointeressenza de-
aggruppamenti di operai nel periodo del- collettivo. gli operai nei profitti del capitale, e quindi al
la trasformazione rivoluzionaria della pro- Può essere opportuno per la lotta rivo- loro intervento nella direzione e amministra-
duzione, ed essi rappresentano non sol- luzionaria dei comunisti costituire fin da ora zione della fabbrica, potrebbe trovare dei
tanto l’aspirazione di quel gruppo a libe- l’ingranaggio di una rappresentanza politica C.d.F. la base per la elaborazione di una leg-
rarsi con la socializzazione dell’azienda della classe operaia? E’ il problema che esa- ge sociale antirivoluzionaria.
del capitalista privato, ma anche la pre- mineremo nel prossimo articolo, discutendo Ciò avviene in Germania attualmente tra
occupazione pel modo in cui gli interessi il progetto elaborato al riguardo dalla dire- la opposizione degli indipendenti, che però
del gruppo saranno fatti valere nel pro- zione del partito, e ben fermo restando che, non negano il principio ma le modalità della
cesso stesso di socializzazione, discipli- come in questo progetto parzialmente si ri- legge - differenziandosi dai comunisti pei
nato dalla volontà organizzata di tutta la conosce, questa rappresentanza sarebbe ben quali il regime democratico non può dar vita
collettività lavoratrice. altra cosa dal sistema dei consigli di fabbrica a un qualsiasi controllo del proletariato sulle
Gli interessi dei lavoratori, nel periodo che s’è cominciato a formare a Torino. funzioni capitalistiche.
in cui il sistema capitalista appare stabile e Resti dunque chiaro che è cosa insensa-
si tratta quindi soltanto di influire sulla mi- IV ta parlare di controllo operaio fino a che il
gliore retribuzione del lavoro, sono stati fi- potere politico non sia nelle mani dello Sta-
nora rappresentati dai sindacati di mestiere. Crediamo di aver abbastanza insistito to proletario, in nome ed in forza del quale
Questi seguitano a vivere durante il periodo sulla differenza tra Consiglio di fabbrica e soltanto potrà venire esercitato tale control-
rivoluzionario, ed è naturale che vengano in Consiglio politico-amministrativo degli ope- lo, preludio alla socializzazione delle azien-
contrasti di competenza con i consigli di fab- rai e contadini. de e alla loro amministrazione da parte di
brica, che sorgono quando l’abolizione del Il Consiglio di fabbrica è una rappresen- appropriati organi della collettività.
capitalismo privato s’annunzia prossima, tanza di interessi operai limitata alla ristret- I consigli dei lavoratori - operai, conta-
come è avvenuto anche a Torino. ta cerchia di un’azienda industriale. In regi- dini e, nel caso, soldati - sono, è ben chiaro,
Non è però una grande questione di prin- me comunista esso è il punto di partenza del gli organi politici del proletariato, le basi dello
cipio rivoluzionario il sapere se alle elezioni sistema del “controllo operaio” che ha una stato proletario.
dei comunisti debbano o meno partecipare certa parte nel sistema dei “consigli dell’eco- I consigli locali di città e di campagna
gli operai non organizzati. nomia” destinati alla direzione tecnica ed sostituiscono i consigli municipali del regi-
Se è logico che questi vi partecipino data economica della produzione. me borghese. I soviet provinciali o regionali
l’indole stessa del consiglio di fabbrica, non Ma nessuna ingerenza ha il consiglio di sostituiscono gli attuali consigli provinciali,
ci pare però altrettanto logico il miscuglio fabbrica nel sistema dei soviet politici colla differenza che i primi sono designati
che a Torino si è voluto fare di organi e di depositari del potere proletario. per elezioni di 2. grado dai soviet locali.
funzioni tra consigli e sindacati, con l’im- Nel regime borghese non può dunque Il congresso dei soviet di uno Stato e il
porre alla sezione torinese della federazione vedersi nel Consiglio di fabbrica - come non comitato esecutivo centrale costituiscono
metallurgica di fare eleggere il proprio consi- può vedersi nel sindacato di mestiere - un il Parlamento borghese, ma sono eletti con
glio direttivo dall’assemblea dei commissari organo per la conquista del potere politico. suffragio di 3. e talvolta 4. grado, anziché
di reparto. Se ci si vedesse poi un organo di emanci- direttamente.
14 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

Non è qui il caso di insistere nelle altre Nazionale borghese.


differenze, principalissima fra le quali è il In Germania invece dopo che avvenne V
diritto di revoca dei delegati da parte degli altrettanto, usciti - secondo il Maschl - i
elettori in ogni momento. maggioritari e gli indipendenti dai Consigli, Intendiamo con questo articolo conclu-
La necessità di avere un agile meccani- questi divennero veri centri di combattimen- dere la nostra esposizione, salvo a riprende-
smo per queste revoche fa sì che le elezioni to per l’emancipazione proletaria, e Noske re la discussione in polemica con quei com-
iniziali non avvengano per liste, ma col dare dovette spezzarli e schiacciarli perché la so- pagni che su altri giornali hanno mosso os-
un unico delegato ad un aggruppamento di cialdemocrazia potesse governare. servazioni al nostro punto di vista.
elettori che, possibilmente, vivano riuniti per In Austria invece - il Maschl conclude - La discussione si è ormai generalizzata
le condizioni del loro lavoro. la esistenza dei Consigli nella democrazia, o su tutta la stampa socialista. Quanto abbia-
Ma la caratteristica fondamentale di meglio l’esistenza della democrazia malgra- mo letto di meglio sono gli articoli di C.
tutto il sistema non risiede già in queste do i Consigli prova che quei Consigli operai Niccolini sull’Avanti!, scritti con grande chia-
modalità, che son cose per nulla affatto son lungi dall’essere ciò che in Russia si chia- rezza ed intonati alla vera concezione comu-
taumaturgiche, bensì nel criterio che stabi- mano i soviet. Ed egli formula il dubbio che, nista, e coi quali pienamente concordiamo.
lisce il principio elettorale, attivo e passi- nel momento della rivoluzione, possano sor- I Soviet, i consigli degli operai, contadi-
vo, rise4rvato ai soli lavoratori e negato ai gere altri soviet, veramente rivoluzionari, che ni (e soldati) sono la forma che assume la
borghesi. divengano i depositari del potere proletario, rappresentanza del proletariato nell’eserci-
Sulla formazione dei soviet municipali al posto di quelli addomesticati. zio del potere, dopo l’abbattimento dello
si incorre comunemente in due errori. Il programma del partito approvato a Stato capitalistico.
L’uno è di pensare che i delegati ad essi Bologna dichiara che i soviet devono essere Prima della conquista del potere, quan-
vengano eletti dai consigli delle fabbriche o costituiti in Italia come organi di lotta rivo- do ancora politicamente domina la borghe-
dai comitati di fabbrica (commissioni esecu- luzionaria. Il progetto Bombacci tende a svol- sia, può avvenire che speciali condizioni sto-
tive dei consigli dei commissari di reparto) gere tale proposta di costituzione in modo riche, probabilmente corrispondenti a serie
mentre invece i delegati sono eletti (è volon- concreto. convulsioni degli ordinamenti istituzionali
tariamente che ci ripetiamo su certi punti) Prima di occuparsi delle particolarità, di- dello Stato e della società, determinino il
direttamente dalla massa degli elettori). scuteremo i concetti generali a cui il compa- sorgere dei Soviet, e può essere molto op-
Questo errore è riportato nel progetto gno Bombacci si è ispirato. portuno che i comunisti agevolino e sospin-
Bombacci per la costituzione dei soviet in Anzitutto chiediamo - e non ci si dica gano il nascere di questi nuovi organismi del
Italia al paragrafo VI. pedanti - un chiarimento di forma. Nel peri- proletariato.
L’altro errore è di pensare che il soviet odo: “Unicamente una istituzione nazionale Deve però restare ben chiaro che tale
sia un organismo costituito con rappresen- più larga dei soviet potrà incanalare il peri- formazione non può essere un procedimen-
tanti designati senz’altro dal Partito Sociali- odo attuale verso la finale lotta rivoluziona- to artificiale, o l’applicazione di una ricetta;
sta, dai sindacati economici e dai Consigli di ria contro il regime borghese e la sua falsa e che in ogni modo l’essersi costituiti i con-
officina. illusione democratica: il parlamentarismo”, sigli operai, che saranno la forma della rivo-
In questo errore cade, ad esempio, il deve intendersi che il parlamentarismo è quel- luzione proletaria, non vorrà dire che il pro-
compagno Ambrosini nelle sue proposte. la istituzione più larga, o questa illusione blema della rivoluzione sia stato risoluto, e
Un tale sistema forse può servire a for- democratica? nemmeno che siano state poste condizioni
mare in un modo rapido e provvisorio i so- Temiamo che non valga la prima inter- infallibili alla rivoluzione. Questa - e ne mo-
viet, quando fosse necessario, ma non corri- pretazione, confermata dal capitolo sul pro- strammo gli esempi - può mancare anche
sponde alla loro definitiva struttura. gramma d’azione dei Soviet, che è uno stra- ove i Consigli esistano, quando in questi non
In Russia una piccola percentuale di de- no miscuglio delle funzioni dei medesimi con sia trasfusa la coscienza politica e storica
legati al soviet viene così ad aggiungersi a quelli l’attività parlamentare del partito. del proletariato, condensata, direi quasi, nel
eletti direttamente dai proletari elettori. Se è su questo equivoco terreno che i partito politico comunista.
Ma in realtà il patito comunista, o altri costituendi Consigli dovranno agire, meglio Il problema fondamentale della rivolu-
partiti, ottengono la loro rappresentanza è certamente non farne nulla. zione sta dunque nella tendenza del proleta-
proponendo agli elettori provati membri della Che i Soviet servano ad elaborare pro- riato ad abbattere lo Stato borghese ed assu-
loro organizzazione e agitando dinanzi agli getti di legislazione socialista e rivoluziona- mere nelle proprie mani il potere. Questa
elettori il loro programma. ria che i deputati socialisti proporranno allo tendenza nelle larghe masse della classe ope-
Un soviet, a parer nostro, è rivoluziona- stato borghese, ecco una proposta che fa il raia esiste come diretta risultante dei rap-
rio sol quando la maggioranza dei suoi mem- paio a quelle relative al soviettismo comu- porti economici di sfruttamento da parte del
bri è iscritta al Partito Comunista. nale-elezionista, così bene battuto in breccia capitale che determinano pel proletariato una
Tutto ciò , bene inteso, si riferisce al dal nostro D. L. situazione intollerabile e lo spingono ad in-
periodo della dittatura proletaria. Noi per ora ci limitiamo a ricordare ai frangere le esistenti forme sociali.
Sorge ora la grande questione. Quale uti- nostri compagni autori di tali progetti una Ma il compito dei comunisti è quello di
lità, quali caratteri possono avere i consigli delle conclusioni di Lenin nella dichiarazio- indirizzare questa violenta reazione delle fol-
operai, mentre ancora dura il potere della ne approvata al Congresso di Mosca: “Se- le e dare ad essa una migliore efficienza. I
borghesia? pararsi da coloro che illudono il proletaria- comunisti - come già disse il Manifesto - me-
Nell’Europa Centrale coesistono presen- to proclamando la possibilità delle sue con- glio del restante proletariato conoscono le
temente i consigli operai e lo Stato democra- quiste nell’ambito borghese e propugnando condizioni della lotta di classe e della eman-
tico borghese - tanto più antirivoluzionario, la combinazione o la collaborazione degli stru- cipazione del proletariato; la critica che essi
in quanto è repubblicano e socialdemocrati- menti di dominio borghese coi nuovi organi fanno della storia e della costituzione della
co. Quale valore ha questa rappresentanza proletari”. società li pone in grado di costruire una pre-
del proletariato, se non è la depositaria del Se i primi sono i socialdemocratici - an- visione abbastanza esatta degli sviluppi del
potere e la base dello Stato? cora cittadini del nostro Partito! - non devo- processo rivoluzionario. Perciò i comunisti
Agisce essa almeno come un organo ef- no ravvisarsi i secondi nei massimalisti costituiscono il partito politico di classe, che
ficace di lotta per l’attuazione della dittatu- elezionisti preoccupati di giustificare l’atti- si propone l’unificazione delle forze prole-
ra proletaria? vità parlamentare e comunale con mostruosi tarie, l’organizzazione del proletariato in
A queste domande risponde un artico- progetti pseudo-soviettisti? classe dominante, attraverso la conquista ri-
lo del compagno austriaco Otto Maschl Non vedono i nostri compagni della fra- voluzionaria del potere.
che leggiamo nella Nouvelle Internationale zione che vinse a Bologna che essi sono fuo- Quando la rivoluzione è prossima e i
di Ginevra. ri anche da quell’elezionismo comunista che suoi presupposti sono maturi nella realtà
Egli afferma che in Austria i Consigli potrebbe opporsi - cogli argomenti di Lenin della vita sociale, un forte partito comuni-
si sono paralizzati da sé stessi, hanno ab- e di certi comunisti tedeschi - al nostro irri- sta deve esistere, e particolarmente preci-
dicato il potere nelle mani dell’Assemblea ducibile astensionismo di principio? sa deve essere la sua coscienza degli even-
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 15

ti che si preparano. vrebbe agire, ancora non esiste. Noi non mento rivoluzionario sano ed efficiente non
Gli organi rivoluzionari che all’indoma- diciamo che i soviet, per sorgere, lo atten- sarà mai data dal mettere in primo piano
ni della caduta della borghesia esercitano il deranno: potrà darsi che gli avvenimenti si nuovi organismi anticipati sulle forme avve-
potere proletario e rappresentano le basi presentino altrimenti. Ma allora si delinee- nire, come i consigli di fabbrica o i Soviet -
dello Stato rivoluzionario, in tanto sono tali, rà questo grave pericolo: l’immaturità del così come fu un’illusione quella di salvare
in quanto sono guidati da lavoratori coscien- partito lascerà cadere questi organismi nel- dal riformismo lo spirito rivoluzionario tra-
ti della necessità della dittatura della pro- le mani dei riformisti, dei complici della sportandolo nei sindacati visti come nucleo
pria classe, cioè da lavoratori comunisti. Ove borghesia, dei siluratori o dei falsificatosi di una società avvenire.
così non fosse, questi organi cederebbero il della rivoluzione. La selezione non la realizzeremo con una
potere conquistato e la controrivoluzione Ed allora, noi pensiamo, è molto più nuova ricetta, che non farà paura a nessuno,
trionferebbe. urgente il problema di avere in Italia un bensì con l’abbandono definitivo di vecchie
Ecco perché, se questi organi debbo- vero Partito comunista, che quello di cre- “ricette” di metodi perniciosi e fatali.
no sorgere, se i comunisti devono in un are i Soviet. Noi - per le ragioni ben note - pensiamo
dato momento occuparsi della loro costi- Studiare entrambi i problemi, e porre le che questo metodo da abbandonare, per far
tuzione, non si deve credere che sia que- condizioni migliori per affrontarli entrambi sì che insieme ad esso possano essere re-
sto un mezzo per girare le posizione del- senza indugio, può anche essere accettabile, spinti i non comunisti dalle nostre file, sia il
la borghesia e venire facilmente, automa- ma senza mettere date fisse e schematiche metodo elettorale, e non vediamo altra via
ticamente, a capo delle sue resistenze a ad una quasi ufficiale inaugurazione dei So- per la nascita di un Partito comunista degno
cedere il potere. viet in Italia. di aderire a Mosca.
I Soviet, organi di Stato del proletariato Determinare la formazione del partito Lavoriamo in questo senso comincian-
vittorioso, possono essere organi di lotta ri- veramente comunista vuol dire selezionare i do - come benissimo dice Niccolini - dal-
voluzionaria del proletariato quando ancora comunisti dai riformasti e socialdemocratici. l’elaborare una coscienza, una cultura poli-
il capitalismo impera nello Stato? Alcuni compagni pensano che la stessa tica, nei capi, attraverso uno studio più se-
Sì, nel senso però che essi possono co- proposta di formare i soviet possa offrire il rio dei problemi della rivoluzione, meno
stituire, ad un certo stadio, il terreno adatto terreno per questa selezione. frastornato dalle spurie attività elettorale,
per la lotta rivoluzionaria che il partito con- Noi non lo crediamo - appunto perché il parlamentari e minimaliste. Lavoriamo in
duce. E in quel certo stadio il partito tende a Soviet non è, secondo noi, un organo per tal senso - ossia facciamo già propaganda
formarsi un tale terreno, un tale inquadra- essenza sua rivoluzionario. per la conquista del potere, per la coscien-
mento di forze. In ogni modo, se il nascere dei Soviet za di ciò che sarà la rivoluzione, di ciò che
Siamo oggi in Italia in questo stadio del- deve essere fonte di chiarificazione politica, saranno i suoi organi, di come veramente
la lotta? non vediamo come vi si possa arrivare sulla agiranno i Soviet - e avremo veramente la-
Noi pensiamo che ad esso siamo molto base di una intesa - come nel progetto vorato per costituire i consigli del proleta-
prossimi, ma che vi è uno stadio precedente Bombacci - tra riformisti, massimalisti, sin- riato e conquistare in essi la dittatura rivo-
da superare. dacalisti e anarchici! luzionaria che aprirà le vie luminose del
Il Partito comunista, che nei soviet do- Invece la creazione in Italia di un movi- comunismo.

Prendere la fabbrica o prendere il potere?


(Dal “Soviet” del 22 febbraio 1920; in Storia della Sinistra comunista, vol. II, p. 176-177)

Questo è un altro articolo in cui si combatte contro l’illusione che, sull’onda delle accresciute lotte operaie, con lo sviluppo dei consigli
operai di fabbrica sia possibile impadronirsi delle fabbriche e cacciare i capitalisti, erodendo così il potere economico dei capitalisti e
avviare in questo modo la trasformazione economica della società senza ancora aver conquistato il potere politico.

Nelle agitazioni operaie degli ultimi giorni zionale durante il quale hanno realizzato gua- vogliono più lavorare per conto loro, non
in Liguria si è verificato un fenomeno che da dagni enormi col minimo fastidio. Durante vogliono più essere sfruttati, vogliono la-
un poco di tempo si ripete con qualche fre- la guerra lo Stato forniva loro materie prime vorare per proprio conto, ossia nell’inte-
quenza e che merita di essere rilevato come e carbone ed era contemporaneamente l’uni- resse solo della maestranza. Questo stato
sintomo di uno speciale stato di spirito delle co e sicuro compratore; lo Stato stesso, con d’animo che si va facendo sempre più pre-
masse lavoratrici. la militarizzazione degli stabilimenti, prov- ciso deve essere tenuto in massimo conto;
Gli operai, anziché abbandonare il la- vedeva alla rigorosa disciplina delle masse soltanto non vorremmo che fosse fuorvia-
voro, si sono, per così dire, impadroniti operaie. to da false valutazioni.
degli stabilimenti, ed hanno cercato di farli Quali condizioni più favorevoli per un Si è detto che, dove esistevano i consigli
funzionare per proprio conto, o meglio sen- comodo esercizio? Questa gente ora non è di fabbrica, questi hanno funzionato assu-
za la presenza dei dirigenti principali. Que- più disposta ad affrontare tutte le difficoltà mendo la direzione degli opifici e facendo
sto vuol dire, prima di tutto, che gli operai provenienti dalla scarsezza del carbone e delle proseguire il lavoro.
si accorgono che lo sciopero è un’arma che materie prime, dall’instabilità del mercato, Noi non vorremmo che dovesse entrare
non risponde più tanto, specialmente in dalle irrequietezze delle masse operaie; spe- nelle masse operaie la convinzione che svi-
certe condizioni. cialmente, non è disposta a contentarsi di luppando l’istituzione dei consigli sia pos-
Lo sciopero economico, attraverso il guadagni modesti nelle proporzioni che rea- sibile senz’altro impadronirsi delle fabbri-
danno immediato dell’operaio stesso, eser- lizzava ordinariamente prima della guerra, e che ed eliminare i capitalisti. Questa sarebbe
cita la sua utile azione difensiva per il lavo- forse anzi in proporzioni minori. la più dannosa delle illusioni.
ratore a causa del danno che la cessazione Essa quindi non si preoccupa degli scio- La fabbrica sarà conquistata dalla clas-
del lavoro arreca all’industriale per il fatto peri, anzi se ne compiace, pur protestando a se lavoratrice - e non solo dalla rispettiva
di diminuire il prodotto del lavoro che a lui parole contro l’incontentabilità eccessiva e maestranza, che sarebbe troppo lieve cosa
appartiene. le pretese assurde degli operai. e non comunista - soltanto dopo che la
Ciò in condizioni normali dell’economia Ciò questi ultimi hanno compreso, e con classe lavoratrice tutta si sarà impadronita
capitalistica, quando la concorrenza col re- la loro azione di impossessarsi della fab- del potere politico. Senza questa conqui-
lativo ribasso dei prezzi obbliga ad un conti- brica e continuare a lavorare anziché scio- sta, a dissipare ogni illusione ci penseran-
nuo accrescimento della produzione stessa. perare vogliono significare che non è che no le guardie regie, i carabinieri, ecc., cioè
Oggi i pescicani delle industrie, specie di quel- non vogliano lavorare, ma che non vogliono il meccanismo di oppressione e di forza di
la metallurgica, escono da un periodo ecce- lavorare come dicono i padroni. Essi non cui dispone la borghesia, il suo apparec-
16 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

chio politico di potere. te a colpire al cuore la borghesia nemica. se lavoratrici della necessità di questa gran-
Questi vani e continui conati della mas- Questa funzione può solo e deve eser- de azione politica, che è la sola via maestra
sa lavoratrice che si vanno quotidianamente citare un partito comunista, il quale non ha per la quale assai più direttamente giunge-
esaurendo in piccoli sforzi debbono essere e non deve avere altro compito, in questa ranno al possesso di quella fabbrica, che
incanalati, fusi, organizzati in un grande, uni- ora, che quello di rivolgere tutte le sue atti- invano, procedendo diversamente, si sfor-
co, complessivo sforzo che miri direttamen- vità a rendere sempre più coscienti le mas- zeranno di conquistare.

La Terza Internazionale e il parlamentarismo


(Dal “ Soviet” dell’11 aprile 1920; in Storia della Sinistra comunista, vol. II, p.525)

Premessa
Divergemmo dalle posizioni che assunse l’Internazionale Comunista sulla questione del parlamentarismo rivoluzionario, non
per formali ragioni di principio, non per stupide ragioni di “purezza”, ma per ragioni tattiche molto concrete relative alle
indicazioni che i partiti comunisti dovevano seguire nei paesi di vecchia democrazia. Proprio perché volevamo schierato il partito
nella direzione degli obiettivi e dei principi del movimento comunista, e chiaro questo suo schieramento agli occhi dei proletari,
propugnammo l’abbandono del metodo elettorale anche nella versione del “parlamentarismo rivoluzionario”, ben sapendo che
quest’ultimo presupponeva in ogni caso la più salda omogeneità del partito nel difendere e perseguire il fine ultimo, ma sapendo
altrettanto bene che questa omogenietà poteva essere conseguita a Occidente – cioè nell’area del pieno capitalismo e della rivolu-
zione proletaria unica – solo a patto di liberare la nostra strada dalle illusioni, seduzioni, deviazioni che il persistere del fondaccio
legalitario, gradualista e schedaiolo, insomma parlamentare, alimentava da un secolo nelle stesse avanguardie operaie. Non
negammo mai che il “parlamentarismo rivoluzionario” avesse la sua giustificazione storica nella Russia zarista, cioè quando e
dove una rivoluzione perfino borghese era mancata; la Duma era o poteva effettivamente essere l’arena – per quanto secondaria
agli occhi degli stessi bolscevichi – di uno scontro tra forze storiche a raggio ben più vasto; né che in una data fase il movimento
operaio avesse dovuto farvi ricorso perfino in Occidente, se non altro in antitesi all’apoliticismo anarchico (infatti nel 1913
eravamo stati noi a batterci “contro l’astensionismo”). La situazione generale e mondiale era totalmente cambiata, sia per lo
svolgimento della prima guerra mondiale e imperialista, sia per la rivoluzione russa vittoriosa e per il crescere gigantesco del
movimento del proletariato rivoluzionario nell’Europa occidentale pienamente capitalistica, ma ancora in assenza di partiti
comunisti saldi nella teoria e nella prassi. Dopo la tragedia dell’ignominioso crollo della II Internazionale e il passaggio della
socialdemocrazia nel 1918-19 alla testa della controrivoluzione con le armi del più moderno e raffinato meccanismo democratico,
la preparazione rivoluzionaria delle masse in lotta tumultuosa e la selezione dell’avanguardia comunista non potevano essere
compatibili con la preparazione elettorale. Era ancor più decisivo elevare l’antitesi tra riforma e rivoluzione, tra gradualismo e
comunismo, a questione vitale per il partito di classe e, quindi, per il movimento proletario. Per disciplina la Sinistra comunista
accettò di applicare in Italia la tattica del “parlamentarismo rivoluzionario”, e fu la sola in realtà che lo applicò secondo la piena
impostazione che Lenin, Bucharin, Trotsky diedero alle tesi dell’Internazionale. Ma il bilancio del “poi”, purtroppo, diede ragione
alla nostra impostazione tattica, confermando che il lavoro all’interno del parlamento borghese non porta alla sua distruzione, ma
se ne viene distrutti. (Cfr. Storia della Sinistra comunista, vol. II, pp. 412-415).

La circolare del CE dell’Internazionale Noi siamo d’accordo nell’ammettere quella soviettista, bisogna pur riconoscere
Comunista firmata da Zinoviev e pubblica- che la questione del parlamentarismo vada che sia necessario preparare spiritualmen-
ta in Comunismo nn. 8 e 9 ci costringe a distinta in due questioni. Sulla prima, cioè te le masse a rendersi conto di questa anti-
tornare ancora una volta sulla vessata que- sulla necessità di abbattere il parlamentari- tesi, a familiarizzarsi con l’idea della ne-
stione del parlamentarismo. Su di esso la smo per dare tutto il potere ai Soviet, non cessità di abbattere il regime parlamentare
circolare nelle sue prime parole così si espri- vi dovrebbe essere disaccordo tra i partiti, borghese e di costituire i Soviet.
me: “ L’attuale fase del movimento rivolu- e quindi tra gli iscritti ad essi, aderenti alla I partiti che sostengono questo pro-
zionario ha posto all’ordine del giorno, III Internazionale, perché questo costitui- gramma possono efficacemente svolgere la
nella forma più aspra, tra le altre questio- sce il caposaldo, la spina dorsale del pro- loro propaganda solo al patto di non
ni, quella del parlamentarismo”. gramma suo. svalorizzarlo nel modo più assoluto con
Valgano queste parole come risposta per Diciamo dovrebbe perché a questo do- l’azione, accettando essi stessi di parteci-
coloro che dicono che noi abbiamo fatto di vere si sottrae il PSI, di cui una notevole pare alla funzione dei parlamenti. Ciò spe-
essa una specie di incubo, che noi soli dia- parte sostiene palesemente il concetto in- cialmente nei paesi in cui tale partecipa-
mo ad essa un’importanza eccessiva, men- verso ed un’altra non meno notevole non si zione è stata valorizzata dalla lunga con-
tre è una questione di tattica e non di pro- è resa conto per nulla dell’antitesi profon- suetudine e dal credito che a tali organi è
gramma, e perciò di carattere secondario. da che vi è tra parlamentarismo e potere stato dato proprio da quei partiti che oggi
Abbiamo già varie volte detto che per soviettista. Forse per la conoscenza di que- vorrebbero sostenere al riguardo un con-
noi le questioni di tattica hanno un valore sto ibridismo equivoco che esiste nel no- cetto opposto.
grandissimo, perché esse indicano l’azione stro Partito i compagni della III Internazio- Qu esti partit i h ann o educato con
che i partiti debbono svolgere; essi discu- nale, mentre si rivolgono agli altri partiti, persistenza le masse a che esse diano su-
tono le questioni di programma precisamente non si occupano di quello italiano. Atten- prema importanza ai parlamenti, predican-
per ricavarne le direttive tattiche, altrimen- dono forse che esso esca dall’equivoco? E do che tutto il potere statale appartiene
ti invece di essere partiti politici sarebbero staranno freschi ad aspettare! ad essi e che, sol che si riesca a conqui-
congregazioni di sognatori. Per quanto riguarda la seconda questio- starne la maggioranza, si è padroni assolu-
Tra i socialdemocratici ed i comunisti ne, che “possono essere sfruttati i parla- ti del potere.
ciò che li divide non è già la finalità lontana menti borghesi al fine dello svolgimento del- A maggior ragione una campagna elet-
che tutti e due vogliono raggiungere, ma pre- la lotta di classe”, non ci sembra esatto, torale a contenuto antiparlamentare non
cisamente la tattica, e la divisione è così secondo quanto afferma la circolare, che può essere fatta insieme sotto la medesima
profonda che in Germania e altrove tra le essa non sia in alcun rapporto con la prima bandiera, in nome e con la disciplina del
due parti è corso non poco sangue. Non si questione. medesimo partito, da coloro che almeno a
vorrà sostenere che ciò sia secondario e di Se si riconosce che vi è una profonda parole domandano l’abbattimento “dal di
poca importanza. antitesi tra la concezione parlamentare e dentro” del parlamento borghese e coloro
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 17

che continuano a considerarlo dal punto di Così pure non ha valore il ricordare che do che gli antiparlamentari siano sindacali-
vista della socialdemocrazia. i bolscevichi parteciparono alla Duma zari- sti ed anarchici, si preoccupa di includere
Gli esempi che Zinoviev adduce a so- sta prima della guerra, in una condizione questi nel Partito Comunista per tonalizzare
stegno della sua tesi non sono convincenti. storica profondamente diversa, quando la in certo qual modo i provenienti dai partiti
Dire che i bolscevichi russi abbiano parte- possibilità di un prossimo abbattimento del socialisti più disposti all’azione parlamen-
cipato alle elezioni della Costituente per regime borghese non era nemmeno un so- tare che a quella illegale, cui tendono più
spazzar via questa 24 ore dopo, non è di- gno; né è esatto dire che la qualità di parla- degli altri. Perciò, mentre insiste nel dichia-
mostrare che si sia sfruttato in pro della mentare abbia giovato all’opera rivoluzio- rare che la vera soluzione è fuori del parla-
rivoluzione il parlamentarismo borghese. naria di Liebknecht durante la guerra, quan- mento, nella strada, consiglia a quelli l’azio-
Evidentemente i bolscevichi parteciparono do questa qualità non fece altro che costrin- ne parlamentare e a tutti l’unione, perché
alle elezioni perché in quel momento non gerlo ad un primo voto forzato favorevole non si indeboliscano forze rivoluzionarie
sentirono di avere forza sufficiente per im- ai crediti militari. Accanto a lui ed insieme che esso mostra in fondo di ritenere più
pedire le elezioni della Costituente, altri- con lui, non pochi altri martiri affrontarono efficaci e decise dei primi.
menti ciò avrebbero fatto. Appena ebbero la medesima lotta, la quale si svolse tutta al Senza ripetere ancora una volta quan-
la coscienza di essere forti abbastanza, si di fuori del parlamento, ove non fu per- to sia diverso il nostro antiparlamentari-
decisero all’azione. Questa forza essi non messo neppure di parlare. smo da quello dei sindacalisti e degli anar-
potettero acquistare in virtù della loro par- L’argomento della relativa immunità chici, noi conchiudiamo che riteniamo, in
tecipazione alla lotta, né potettero acqui- che può dare il privilegio parlamentare a perfetto accordo col CE della Terza Inter-
starne almeno la coscienza, perché i risul- qualcuno che ne possa godere non può af- nazionale, che la questione del parlamen-
tati elettorali non furono, e fortunatamen- facciarsi alla mente di chi sente in sé la tarismo debba essere definita in norma ge-
te, a loro favorevoli. Forse, se ciò fosse profonda fede di votarsi alla causa della nerale. Se però il CE crede di averla risolta
avvenuto, la Costituente non l’avrebbero rivoluzione, che richiede spirito di sacrifi- con la sua circolare, noi sosteniamo che
più abbattuta. cio illimitato. non possiamo accettare la sua risoluzione
Per dimostrare l’inutilità della Costi- D’altra parte, quando il deputato com- che non risolve nulla, ma lascia le cose tal
tuente e di qualsiasi parlamento, o meglio, pie davvero opera rivoluzionaria e perico- quali sono con tutte le loro nocive conse-
per dimostrare l’utilità di abbatterli, noi losa, perde la sua garanzia, come provò lo guenze. La questione va posta nel prossi-
accettiamo che possa giovare l’intervento stesso Liebknecht, come i deputati della mo congresso della Terza Internazionale,
nelle lotte elettorali, ma solamente in sen- Duma zarista o del parlamento bulgaro, ecc. per modo che ovunque i partiti aderenti
so negativo ossia senza candidati. Soltan- Quanto alle mine che i deputati comunisti ad essa ne adottino e pratichino discipli-
to così può avere reale efficacia presso le pongono contro il nemico mentre si trova- natamente i deliberati.
masse la dimostrazione dell’antiparlamen- no nel suo campo, e che sono i loro voti, i Non mancheranno in seno al congresso
tarismo, perché essa è concorde nella teo- loro discorsi, i progetti di legge, ordini del coloro che faranno conoscere tutte le ragio-
ria e nella pratica, non contraddittoria come giorno, magari urli, pugni e simili, non vi è ni che consigliano, a parer nostro, la Terza
quella che può essere fatta da quella da temere: con esse, tutt’al più, si fa saltare Internazionale ad adottare in rapporto al
rinnovellata sirena, l’aspirante parlamen- in aria... un ministero. parlamentarismo la tattica astensionista che
tare antiparlamentarista. Il CE della III Internazionale, ritenen- noi sosteniamo.

Tesi della III Internazionale sulle condizioni


per la creazione dei Consigli operai
(5 agosto 1920; dal “Die Kommunistischen Internationale”, nr. 13 del 1920;
in Storia della Sinistra comunista, vol II, p. 184)
Senza rivoluzione i Soviet sono impossibili. È quanto afferma il punto 12 di queste tesi, che conferma l’impostazione che anche
la Sinistra comunista ha dato sui Consigli operai (vedi sopra le “Tesi sulla costituzione dei Consigli operai della Frazione
Comunista Astensionista”).
1) I Consigli dei deputati operai (Soviet) in Russia immediatamente in Soviet dei de- per forza naturale in Germania e in Austria
nacquero in Russia per la prima volta nel putati operai e soldati, attrassero nella sfera Consigli degli operai e dei soldati. A tutta
1905 all’apogeo del movimento rivoluzio- della loro influenza le più vaste masse popo- prima, la forza reale era dalla loro parte e i
nario dei lavoratori russi. Già nel 1905 il lari e raggiunsero ben presto una straordina- Consigli si avviavano a diventare una poten-
Soviet di Pietroburgo compiva i primi passi ria autorità, perché la forza reale era dalla za effettiva. Ma quando, per una serie di
inconsapevoli sulla via della conquista del loro parte e nelle loro mani. Ma quando la circostanze storiche, il potere passò alla
potere. Esso era allora forte nella sola misu- borghesia liberale si riebbe dalla sorpresa dei borghesia e ai controrivoluzionari social-de-
ra in cui aveva delle prospettive di conqui- primi colpi rivoluzionari, e i socialtraditori, i mocratici, ben presto i Consigli cominciaro-
sta del potere politico. Non appena la con- socialrivoluzionari e i menscevichi aiutarono no a deperire e infine scomparvero. Nei giorni
trorivoluzione zarista si rafforzò, e il movi- la borghesia russa a prendere nelle mani il del fallito putsch controrivoluzionario di
mento operaio cominciò a defluire, il Soviet, potere, l’importanza dei soviet cominciò a Kapp in Germania, essi ricomparvero per
dopo un breve periodo di vegetazione, ces- scemare. Solo dopo gli avvenimenti del luglio qualche giorno in scena, ma quando la lotta
sò addirittura di esistere. 1917 e il fallimento della campagna controri- finì in una nuova vittoria della borghesia e
2) Quando nel 1916, all’inizio di una voluzionaria di Kornilov, quando le più vaste dei socialtraditori, i Consigli che avevano
nuova vasta ondata di ripresa rivoluziona- masse popolari entrarono in moto e lo sface- cominciato a risollevare la testa si affloscia-
ria in Russia, nacque l’idea di organizzare lo del governo controrivoluzionario e rono nuovamente.
immediatamente dei Consigli di lavoratori, conciliatore borghese divenne acuto, i Soviet 5) I fatti sopraccitati mostrano che per
il partito bolscevico mise in guardia gli ope- degli operai rifiorirono e subito dopo raggiun- la creazione dei Soviet sono necessarie de-
rai contro l’immediata creazione di Soviet sero una decisiva importanza nel paese. terminate premesse. Si possono e si devono
facendo loro osservare che questa è oppor- 4) La storia delle rivoluzioni tedesca e organizzare dei Soviet di operai, e trasfor-
tuna solo se la rivoluzione è già incomincia- austriaca mostra la stessa cosa. Quando gran- marli in Soviet dei deputati operai e soldati,
ta ed è all’ordine del giorno la lotta diretta di masse di operai insorsero, quando la ma- solo alle tre condizioni seguenti:
per il potere. rea rivoluzionaria raggiunse una particolare a) Una spinta rivoluzionaria di massa
3) All’inizio della Rivoluzione del 1917, altezza e travolse le roccaforti delle monar- nella più vasta cerchia di operai e operaie,
i Soviet dei deputati operai si trasformarono chie hohenzolleriana e asburgica, nacquero soldati e popolazione lavoratrice in genere;
18 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

b) Un acuirsi della crisi economica e ma sovietico” con un’assemblea nazionale giore, questi organismi abortiti possono solo
politica tale, che il potere cominci a sfuggire borghese rappresenta o una completa incom- compromettere agli occhi dei più vasti strati
dalle mani dei governi costituiti; prensione delle leggi di sviluppo della rivo- popolari l’idea del potere sovietico.
c) La maturazione nelle file di strati no- luzione proletaria o un cosciente inganno 11) Una situazione particolare si è svi-
tevoli di operai e soprattutto del partito co- della classe lavoratrice. I Soviet significano luppata nell’Austria tedesca, dove la classe
munista della ferma decisione di impegnare la dittatura delproletariato. L’assemblea na- operaia è riuscita a mantenere vivi ed ope-
una lotta decisa, sistematica e pianificata per zionale significa la dittatura della borghe- ranti Consigli di operai che abbracciano va-
il potere. sia. È impossibile fondere e conciliare la dit- ste masse di lavoratori. Qui la situazione
6) In mancanza di tali condizioni i co- tatura del proletariato e la dittatura della ricorda il periodo febbraio-ottobre 1917 in
munisti possono e devono propagandare in borghesia. Russia.
modo tenace e sistematico l’idea dei Soviet, 9) La propaganda di singoli rappresen- I Consigli operai nell’Austria tedesca rap-
volgarizzarla fra le masse, mostrare ai più tanti dell’ala sinistra del Partito indipen- presentano un considerevole attore politico
vasti strati della popolazione che i Soviet dente in Germania, intesa a presentare agli e costituiscono il germe del nuovo potere. È
sono l’unica forma statale adeguata come operai un piano cartaceo minuto di “siste- chiaro che, in un tale stato di cose, i comuni-
transizione al comunismo pieno. Ma una ma dei consigli”, senza alcun rapporto con sti devono partecipare ai Consigli operai,
immediata organizzazione dei Soviet senza lo sviluppo reale della guerra civile, è una aiutarli a permeare l’intera vita sociale eco-
le condizioni citate è impossibile. pedanteria dottrinaria che allontana gli ope- nomica e politica del paese, creare in essi
7) Il tentativo dei socialtraditori in Ger- rai dai compiti quotidiani della vera lotta delle frazioni comuniste, e appoggiarne in
mania di inserire i Soviet nel sistema costi- per il potere. ogni modo lo sviluppo.
tuzionale generale borghese-democratico 10) I tentativi di singoli gruppi comuni- 12) Senza rivoluzione i Soviet sono im-
appare, di fatto, come un tradimento della sti in Francia, Italia, America e Inghilterra, possibili. I Soviet senza rivoluzione prole-
causa operaia e un inganno cosciente dei la- di creare Soviet che tuttavia non abbraccia- taria si trasformano inevitabilmente in una
voratori. Infatti, veri e propri Soviet sono no grandi masse di lavoratori e che perciò parodia dei Soviet. Veri e propri Soviet di
possibili solo come forma di organizzazione non possono sferrare la lotta diretta per il massa appaiono come forma storicamente
dello stato che supera la democrazia borghe- potere, non fanno che danneggiare il vero data della dittatura del proletariato. Tutti i
se distruggendola e la sostituisce con una lavoro di preparazione della rivoluzione so- partigiani sinceri del potere sovietico devo-
dittatura dei lavoratori. vietica. Questi “soviet” artificiali, questi fiori no meditare con serietà sull’idea dei Soviet e
8) La propaganda dell’ala destra degli di serra, si trasformano nella migliore delle propagandarla incessantemente fra le mas-
Indipendenti (Hilferding, Kautsky ecc.) di- ipotesi in piccole società di propaganda a se, ma passare alla creazione immediata di
retta a dimostrare la conciliabilità del “siste- favore del potere sovietico; nell’ipotesi peg- Soviet solo alle condizioni sopra indicate.

La preparazione del Congresso


di Livorno in Italia

Risoluzione della Frazione Comunista Astensionista


alla Conferenza di Firenze
(dal Soviet, 16 maggio 1920; in A. Bordiga, Scritti 1912-1926, vol. 4, p. 205) (1)

La Conferenza Nazionale della Frazio- demagogicamente su di essi a scopo di con- zione Comunista e l’indirizzo sostenuto
ne Comunista Astensionista del Partito So- quiste elettorali; dall’organo della Frazione nella discussione
cialista Italiano, adunata a Firenze l’8-9 mag- e ritenuto che il vero strumento della lotta sui più importanti problemi attuali di meto-
gio 1920, rivoluzionaria del proletariato è il Partito do e di tattica comunistica – il programma
Udita la relazione del Comitato Centra- Politico di classe, fondato sulla dottrina del nuovo partito e i suoi statuti;
le e le comunicaizoni del rappresnetanti del- marxista e sull’esperienza storica del pro- 2) di intensificare i rapporti internazio-
la Direzione del Partito, delle frazioni affini cesso rivoluzionario comunista in atto nel nale allo scopo di costituire la frazione an-
e della Federaizone Giovanile; in seguito al mondo contemporaneo e già vittorioso nella tielezionista in seno all’Internazionale Co-
più largo dibattito sulla situazione politica Russia dei Soviet; munista e di sostenere nel prossimo Con-
italiana e sull’indirizzo del PSI, delibera di consacrare tutte le proprie gresso internazionale le direttive della Fra-
dichiara che il Partito, per la sua attuale forze alla costituzione in Italia del Partito zione, chiedendo inoltre che vengano presi
costituzione e funzione, non è assolutamen- Comunista, sezione della III Internazionale, provvedimenti per risolvere l’anormale si-
te in grado di porsi alla testa della Rivolu- affermando che in questo Partito, come nel tuazione del Partito Socialista Italiano;
zione Prioletaria e che le sue molteplici defi- seno dell’Internazionale medesima, la fra- 3) di convocare immediatamente dopo
cienze dipebndono: dalla presenza in esso zione sosterrà l’incompatibilità della parte- tale Congresso internazionale il Congresso
dim una tendenza riformista che inevitabil- cipazione elettorale ad organismi rappresne- Costituente del Partito Comunista invitan-
mente, nella fase decisiva della lotta di clas- tativi borgehsi coi principi e i metodi comu- do ad aderirvi tutti i gruppi che sono sul
se, prenderà posizione controrivoluziona- nisti ed augurando che anche gli altri ele- terreno del programma comunista dentro e
ria; e dalla conciliazione di un verbalismo menti del Partito mattuale che sono stretta- fuori dal PSI:
programmatico comunista con la pratica op- mente comunistici si porranno sul terreno 4) di assumere in efficaci e chiare tesi
portunista del socialismo tradizionale nel- del nuovo partito e si convionceranno inol- le posizioni di principio e di tattica della
l’azione politica ed economica; tre che la selezione non potrà seriamente Frazione diffondendole ampiamente in Ita-
afferma altresì che l’adesione del Parti- frasi se non attraverso l’abbandono di quei lia e all’estero.
to Socialista alla III Internazionale non può metodi di azione politica che li accomunano
essere ritenuta regolare appunto perché vie- oggi praticamente ai socialdemocratici.
ne da esso tollerata la presenza di chi nega i Dà madato al Comitato Centrale:
principi dell’Internazjonale Comunista, aper- 1) di preparare – tenendo presente il (1) Furono presenti alla Conferenza ol-
tamente diffamandoli, o peggio, speculando programma presentato a Bologna dalla Fra- tre ai delegati delle sezioni e gruppi del PSI
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 19

aderenti alla Frazione e il Comitato Centrale so comunista non astensionista; Antonio divergenze su problemi minori come l’ele-
di questa, anche: Egidio Gennari per la Dire- Gramsci per coloro che in tale occasione zionismo, di guidare il proletariatoi italiano
zione del partito; Capitta per la Federaione votarono contro la fiducia alla Direzione del “alla conquista del potere ed alla instaura-
Giovanile Socialista; Francesco Misiano per Partito. Fu letto un appello del segretario zione della Repubblica Italiana dei Soviet,
la tendenza che al Convegno Socialista, te- occidentale dell’Internazionale Comunista, come parte della Repubblica dei Soviet mon-
nutosi pochi giorni prima a Milano, si era che concludeva per la costituzione di un diale”. Era il primo passo verso la costitu-
affermato sull’odg da lui presentato in sen- Partito Comunista capace, al di sopra delle zione della Frazione Comunista.

Tesi della Frazione comunista astensionista del PSI


(maggio 1920)
(dal “Soviet”, nr. 16 e 17 del 6 e 27 giugno 1920; in Storia della Sinistra comunista, vol: II, pp. 394-402)

Premessa
Queste tesi precedono di pochi mesi quello che giustamente fu detto il vero congresso costitutivo dell’Internazionale Comunista, il II (19
luglio-7 agosto 1920), e rappresentano da un lato l’unico apporto internazionale che si adagi pienamente sui principi informatori del corpo
di tesi programmatiche e tattiche poi uscito da quella assise mondiale del movimento proletario, dall’altro un chiaro esempio di ciò che la
Sinistra comunista si attendeva – e lo disse il suo rappresentante nel corso del dibattito sulle “Condizioni di ammissione all’Internazionale
Comunista” come pure, e più esplicitamente, in articoli usciti prima e dopo la costituzione ufficiale del PCd’I – dalla stessa assise: un testo
che, partendo dalla definizione generale dei principi e delle finalità del movimento comunista, ne deducesse a un tempo la critica delle
variopinte “scuole” avversarie e le invalicabili norme di azione (la “tattica”) del partito alla scala non locale né contingente, ma mondiale
e storica, e opponesse come tale un argine insuperabile ai troppi “convertiti” a un comunismo divenuto “di moda”.
Queste tesi non sono concepite come la piattaforma di dottrina e di azione di un partito nazionale, ma come uno schema delle basi
programmatiche e tattiche che necessariamente distinguono il partito della rivoluzione mondiale comunista. E a proposito del program-
ma, al II congresso di Mosca Bordiga, a nome della Sinistra, dirà: «Nei confronti del programma non esite disciplina. O lo si accetta
o non lo si accetta, e in quest’ultimo caso si lascia il partito. Il programma è qualcosa di comune a tutti, non qualcosa di proposto dalla
maggioranza dei compagni».
Lo schema di queste tesi non ha nulla di accademico; la sua formulazione è un’arma tagliente di delimitazione del partito di classe da
qualunque formazione politica sedicentemente affine sul doppio piano della teoria e della prassi. Teoria e prassi sono due definizioni che
il marxismo considera inscindibili: la teoria non essendo tale se isolata dalla prassi (cioè dalla lotta reale di emancipazione del proleta-
riato) e la seconda non raggiungendo il suo scopo, anzi capovolgendosi nel suo opposto, se staccata dalla prima e affidata nel suo
svolgersi al gioco imprevisto e imprevedibile dei flussi e riflussi delle situazioni contingenti.
Pur nella loro caratteristica schematica o, se si vuole, nella loro semplificazione, le tre parti in cui sono stati definite queste tesi hanno lo
scopo di ribadire inequivocabilmente: la necessità di una selezione organica dei militanti che formano il partito di classe; la definizione dei
cardini ideologici e programmatici (materialismo dialettico, conquista rivoluzionaria del potere, instaurazione della dittatura di classe
proletaria e suo esercizio da parte del partito di classe); la codificazione di norme tattiche (sulla stessa linea dei famosi 21 punti di Mosca)
valide per ogni partito che si definisce comunista. Che poi il tema del parlamentarismo rivoluzionario fosse, a suo tempo, di carattere
esclusivamente tattico è dimostrato sia dall’impianto generale delle tesi sul parlamentarismo approbate dal II congresso dell’Internazionale
Comunista, sia dal fatto che la partecipazione alle campagne elettorali e al parlamento era ammessa esclusivamente per scopi eversivi. Gli
anni successivi dimostreranno che le argomentazioni antiparlamentariste utilizzate dalla Sinistra comunista d’Italia a sostegno delle sue tesi
erano più che giustificate, soprattutto nei paesi a capitalismo avanzato e di vecchia democrazia. Ogni posizione non definita con grande
precisione poteva essere usata dalle tendenze opportuniste come una porta aperta per inquinare dall’interno l’organismo di direzione
mondiale della rivoluzione proletaria come doveva essere l’Internazionale Comunista. E purtroppo così fu.
Ed ora le Tesi:
commercio privato dei prodotti stessi. flitto di tutta la classe proletaria contro tut-
I 4. A questi rapporti economici corri- ta la classe borghese. Il suo strumento è il
spondono gli istituti politici propri del ca- partito politico di classe, il partito comuni-
1. Il comunismo è la dottrina delle con- pitalismo: lo Stato a rappresentanza demo- sta, che realizza la cosciente organizzazione
dizioni sociali e storiche della emancipazio- cratico-parlamentare. Lo Stato in una socie- di quell’avanguardia del proletariato che ha
ne del proletariato. La elaborazione di que- tà divisa in classi è l’organizzazione del po- compreso la necessità di unificare la propria
sta dottrina s’iniziò nel periodo dei primi tere della classe economicamente privilegia- azione, nello spazio al di sopra degli interes-
moti proletari contro le conseguenze del si- ta. Malgrado che la borghesia rappresenti la si dei singoli gruppi, categorie o nazionalità;
stema di produzione borghese, e prese for- minoranza della società, lo Stato democrati- nel tempo, subordinando al risultato finale
ma nella critica marxista della economia ca- co costituisce il sistema della forza armata della lotta i vantaggi e le conquiste parziali
pitalistica, nel metodo del materialismo sto- organizzata per la conservazione dei rap- che non colpiscono l’essenza della struttura
rico, nella teoria della lotta di classe, nella porti di produzione capitalistica. borghese.
concezione degli svolgimenti che presenterà 5. La lotta del proletariato contro lo È dunque soltanto l’organizzazione in
il processo storico della caduta del regime sfruttamento capitalistico assume successi- partito politico che realizza la costituzione
capitalistico e della rivoluzione proletaria. ve forme, dalla violenta distruzione del mac- del proletariato in classe lottante per la sua
2. Su questa dottrina, la cui prima e fon- chinario all’organizzazione professionale per emancipazione.
damentale espressione sistematica è il Ma- il miglioramento delle condizioni di lavoro, 7. Lo scopo dell’azione del partito co-
nifesto dei Comunisti del 1847, si basa la ai Consigli di fabbrica e ai tentativi di presa munista è l’abbattimento violento del domi-
costituzione del partito comunista. di possesso delle aziende. nio borghese, la conquista del potere politi-
3. Nel presente periodo storico diviene Attraverso tutte queste azioni partico- co da parte del proletariato, l’organizzazio-
sempre più intollerabile per il proletariato la lari il proletariato si indirizza verso la lotta ne di questo in classe dominante.
situazione creatagli dai rapporti di produ- decisiva rivoluzionaria diretta contro il po- 8. Mentre la democrazia parlamentare
zione borghesi, basati sul possesso privato tere dello Stato borghese che impedisce che colla rappresentanza dei cittadini di ogni clas-
dei mezzi di produzione e di scambio, sulla i presenti rapporti di produzione possano se è la forma che assume l’organizzazione
appropriazione privata dei prodotti del la- essere infranti. della borghesia in classe dominante, l’orga-
voro collettivo, sulla libera concorrenza nel 6. Questa lotta rivoluzionaria è il con- nizzazione del proletariato in classe domi-
20 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

nante si realizzerà nella dittatura proletaria, nererà un nuovo mondo. re il principio di nazionalità quando lo svi-
ossia in un tipo di Stato le cui rappresentan- luppo del capitalismo le impone la conqui-
ze (sistema dei Consigli operai) saranno de- II sta anche violenta dei mercati esteri, e quin-
signate dai soli membri della classe lavora- di determina la contesa di essi tra le grandi
trice (proletariato industriale e contadini 1. La critica comunista che incessante- unità statali. Il comunismo supera il princi-
poveri) con la esclusione dei borghesi dal mente si elabora sulla base dei suoi metodi pio di nazionalità in quanto mette in eviden-
diritto elettorale. fondamentali e la propaganda delle conclu- za l’analogia di condizioni in cui il lavorato-
9. Lo Stato proletario, infranta la vec- sioni a cui essa perviene, mirano a sradicare re nullatenente si trova dinanzi al datore di
chia macchina burocratica, poliziesca e mili- l’influenza che hanno sul proletariato i si- lavoro qualunque sia la nazionalità dell’uno
tare, unificherà le forze armate della classe stemi ideologici propri di altre classi e di o dell’altro; e pone l’unione internazionale
lavoratrice in una organizzazione destinata altri partiti. come tipo della organizzazione politica che
a reprimere tutti gli sforzi controrivoluzio- 2. Il comunismo sgombra in primo luo- il proletariato formerà quando a sua volta
nari della classe spodestata, e ad eseguire le go il terreno dalle concezioni idealistiche se- giungerà al potere.
misure d’intervento nei rapporti borghesi di condo le quali i fatti del mondo del pensiero Alla luce quindi della critica comuni-
produzione e di proprietà. sono la base anziché il risultato dei rapporti sta la recente guerra mondiale è stata ori-
10. Il processo attraverso il quale si pas- reali di vita dell’umanità e del loro sviluppo. ginata dall’imperialismo capitalista, e ca-
serà dall’economia capitalistica a quella co- Tutte le formulazioni religiose e filosofiche dono le varie interpretazioni tendenti a
munistica sarà molto complesso e le sue fasi di tal genere vanno considerate come il baga- prospettarla, dal punto di vista dell’uno o
saranno diverse secondo le diverse condi- glio ideologico di classi il cui dominio prece- dell’altro Stato borghese, come una riven-
zioni di sviluppo economico. Il termine di dette l’epoca borghese, ed era basato sopra dicazione del diritto di nazionalità di alcu-
tale processo è la realizzazione completa: un’organizzazione ecclesiastica, aristocrati- ni popoli, un conflitto degli stati demo-
del possesso e dell’esercizio dei mezzi di ca o dinastica, giustificabile solo con pretese craticamente più avanzati contro altri sta-
produzione da parte di tutta la collettività investiture sovrumane. ti organizzati in forme pre-borghesi, o in-
unificata; della distribuzione centrale e ra- Un sintomo di decadenza della moderna fine come pretesa necessità difensiva con-
zionale delle forze produttive nei vari rami borghesia è il riapparire frammezzo ad essa, tro l’aggressione nemica.
della produzione; dell’amministrazione cen- in nuove forme, di queste vecchie ideologie 6. Il comunismo è anche in opposizione
trale da parte della collettività nella riparti- che essa stessa distrusse. alle vedute del pacifismo borghese ed alle
zione dei prodotti. Un comunismo poi fondato su basi illusioni wilsoniane sulla possibilità di una
11. Quando i rapporti dell’economia ca- idealistiche costituisce un assurdo inac- associazione mondiale degli stati basata sul
pitalistica saranno stati totalmente soppres- cettabile. disarmo e sull’arbitrato, condizionata dal-
si, l’abolizione delle classi sarà un fatto com- 3. In modo ancora più caratteristico, il l’utopia di una suddivisione delle unità sta-
piuto e lo Stato come apparecchio politico comunismo rappresenta la demolizione cri- tali secondo le nazionalità. Per i comunisti le
di potere sarà stato sostituito progressiva- tica delle concezioni del liberalismo e della guerre saranno rese impossibili e le questio-
mente dalla razionale amministrazione col- democrazia borghese. L’affermazione giuri- ni nazionali saranno risolte solo quando il
lettiva dell’attività economica e sociale. dica della libertà di pensiero e dell’eguaglianza regime capitalista sarà stato sostituito dalla
12. Il processo di trasformazione dei politica dei cittadini, la concezione secondo Repubblica Internazionale Comunista.
rapporti di produzione sarà accompagnato cui le istituzioni basate sul diritto della mag- 7. Sotto un terzo aspetto, il comunismo
da una serie vastissima di misure sociali fon- gioranza e sul meccanismo della rappresen- si presenta come il superamento dei sistemi
date sul principio che la collettività prenda tanza elettorale universale sono la base suf- di socialismo utopistico che proponevano
cura dell’esistenza materiale ed intellettuale ficiente per un progresso indefinito e gra- di eliminare i difetti della organizzazione so-
di tutti i suoi membri. duale della società umana, costituiscono le ciale mediante piani completi di nuove co-
Andranno così successivamente elimi- ideologie corrispondenti al regime della eco- stituzioni della società, la cui possibilità di
nandosi tutte le tare degenerative che il pro- nomia privata e della libera concorrenza, e realizzazione non era in alcun modo messa
letariato eredita dal mondo capitalista, e, se- agli interessi di classe dei capitalisti. in rapporto al reale svolgimento della storia
condo la parola del Manifesto, alla vecchia 4. Fa parte delle illusioni della democra- ed era affidata alle iniziative di potentati o
società divisa in classi cozzanti fra loro su- zia borghese il concetto che possa conse- all’apostolato di filantropi.
bentrerà una associazione nella quale il libe- guirsi il miglioramento delle condizioni di 8. La elaborazione da parte del proleta-
ro sviluppo di ciascuno sarà la condizione vita delle masse mediante l’incremento del- riato di una propria interpretazione teorica
del libero sviluppo di tutti. l’educazione e dell’istruzione ad opera delle della società e della storia, che sia guida della
13. Le condizioni della vittoria del po- classi dirigenti e dei loro istituti. L’eleva- sua azione contro i rapporti di vita del mon-
tere proletario nella lotta per l’attuazione mento intellettuale di grandi masse ha inve- do capitalistico, dà luogo continuamente al
del comunismo consistono, più che nella ra- ce come condizione un miglior tenore di vita sorgere di scuole o tendenze più o mene in-
zionale utilizzazione dei competenti per le materiale incompatibile col regime borghe- fluenzate dalla immaturità stessa delle con-
mansioni tecniche, nell’affidare le cariche po- se; d’altra parte la borghesia attraverso le dizioni della lotta e dai più svariati pregiudi-
litiche e di controllo dell’apparato statale ad sue scuole tenta di diffondere appunto quel- zi borghesi. Da ciò conseguono errori ed in-
uomini che antepongono l’interesse genera- le ideologie che trattengono le masse dal ri- successi dell’azione proletaria; ma è con
le ed il trionfo finale del comunismo alle sug- conoscere nelle istituzioni attuali l’ostacolo questo materiale di esperienza che il movi-
gestioni dei limitati e particolari interessi di alla loro emancipazione. mento comunista giunge a precisare la dot-
gruppi. 5. Un’altra delle affermazioni fonda- trina e la tattica in lineamenti sempre più
Poiché appunto il partito comunista è la mentali della democrazia borghese è il prin- chiari, differenziando nettamente e combat-
organizzazione di quei proletari che hanno cipio di nazionalità. Corrisponde alle ne- tendo apertamente tutte le altre correnti che
una tale coscienza di classe, scopo del parti- cessità di classe della borghesia, nel costi- si agitano nel seno stesso del proletariato.
to sarà di conquistare, coll’opera di propa- tuire il proprio potere, la formazione di stati 9. La costituzione di aziende cooperati-
ganda, ai suoi aderenti le cariche elettive del- su base nazionale, allo scopo di avvalersi ve di produzione, nelle quali il capitale ap-
l’organismo sociale. La dittatura del prole- delle ideologie nazionali e patriottiche, cor- partiene agli operai che vi lavorano, non può
tariato sarà dunque la dittatura del partito rispondenti a certi interessi comuni nel pe- costituire una via per la soppressione del
comunista e questo sarà un partito di gover- riodo iniziale del capitalismo agli uomini sistema capitalistico, in quanto l’acquisto
no in senso completamente opposto a quel- della stessa razza, della stessa lingua e de- delle materie prime e il collocamento dei pro-
lo in cui lo furono le vecchie oligarchie, in gli stessi costumi, per ritardare ed attenua- dotti si svolgono in tali aziende secondo le
quanto i comunisti si addosseranno gli inca- re il contrasto tra lo Stato capitalistico e le leggi dell’economia privata, e sullo stesso
richi che esigeranno il massimo di rinuncia e masse proletarie. capitale collettivo di esse finisce per eserci-
di sacrificio, prenderanno su di sé la parte Gli irredentismi nazionali nascono dun- tarsi il credito e quindi il controllo del capi-
più gravosa del compito rivoluzionario che que da interessi essenzialmente borghesi. tale privato.
incombe al proletariato nel travaglio che ge- La borghesia stessa non esita a calpesta- 10. Le organizzazioni economiche
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 21

professionali non possono essere consi- aziende stesse seguitano a funzionare come perché questo è caratterizzato dalla esclu-
derate dai comunisti né come organi suffi- aziende private nei quadri dell’economia ca- sione dei borghesi dal diritto elettorale, e il
cienti alla lotta per la rivoluzione proleta- pitalistica; esse divengono spesso mezzi op- suo organismo centrale non è designato per
ria, né come organi fondamentali dell’eco- portuni per l’opera di conservazione e di professione ma per circoscrizioni territoria-
nomia comunista. difesa di classe che svolge lo Stato borghese. li. La forma di rappresentanza in parola rap-
L’organizzazione in sindacati professio- 13. Il concetto che lo sfruttamento ca- presenta piuttosto uno stadio inferiore alla
nali vale a neutralizzare la concorrenza tra pitalistico del proletariato possa venire stessa democrazia parlamentare attuale.
gli operai dello stesso mestiere e impedisce gradualmente attenuato e quindi eliminato 17. Profondamente contrastante con le
la caduta dei salari ad un livello bassissimo, con l’opera legislativa e riformatrice delle concezioni comuniste è l’anarchismo, che
ma, come non può giungere alla eliminazio- attuali istituzioni politiche, sollecitata dai tende alla instaurazione immediata di una
ne del profitto capitalistico, così non può rappresentanti in esse del partito proleta- società senza Stato e senza organamento
nemmeno realizzare l’unione dei lavoratori rio od anche da agitazioni delle masse, con- politico, e che nella economia futura ravvisa
di tutte le professioni contro il privilegio del duce solo a rendersi complici della difesa il funzionamento autonomo di unità produt-
potere borghese. D’altra parte il semplice che la borghesia fa dei suoi privilegi, ce- tive, negando ogni centro organizzatore e
passaggio della proprietà delle aziende dal dendo talvolta apparentemente una mini- regolatore delle attività umane nella produ-
padrone privato al sindacato operaio non ma parte di essi per tentare di placare l’in- zione e nella distribuzione. Una tale conce-
realizzerebbe i postulati economici del co- sofferenza delle masse e deviare i loro sfor- zione è vicina a quella della economia priva-
munismo, secondo il quale la proprietà deve zi rivoluzionari contro i fondamenti del ta borghese, e resta estranea al contenuto
essere trasferita a tutta la collettività prole- regime capitalistico. essenziale del comunismo. Inoltre l’elimina-
taria, essendo questa l’unica via per elimi- 14. La conquista del potere politico da zione immediata dello Stato come apparec-
nare i caratteri dell’economia privata nell’ap- parte del proletariato, anche considerata chio di potere politico equivale alla non resi-
propriazione e ripartizione dei prodotti. come scopo integrale dell’azione, non può stenza alla controrivoluzione, oppure pre-
I comunisti considerano il sindacato essere raggiunta attraverso la maggioranza suppone la immediata abolizione delle clas-
come il campo di una prima esperienza pro- degli organismi elettivi borghesi. si, la cosiddetta espropriazione rivoluzio-
letaria, che permette ai lavoratori di proce- La borghesia, a mezzo degli organi ese- naria contemporanea all’insurrezione con-
dere oltre, verso il concetto e la pratica del- cutivi dello Stato, suoi diretti agenti, assi- tro il potere borghese.
la lotta politica il cui organo è il partito di cura molto facilmente la maggioranza degli Una tale possibilità non esiste nemme-
classe. organi elettivi ai suoi mandatari o agli ele- no lontanamente, per la complessità del
11. È in genere un errore credere che la menti che, per penetrarvi individualmente compito proletario nella sostituzione del-
rivoluzione sia un problema di forma di or- o collettivamente, sono caduti nel suo gio- l’economia comunista a quella attuale e per
ganizzazione dei proletari secondo gli ag- co e sotto la sua influenza. Inoltre la parte- la necessità che tale processo sia diretto da
gruppamenti che essi formano per la loro cipazione a tali istituti comporta l’impe- un organismo centrale che coordini in sé l’in-
posizione e i loro interessi nei quadri del gno di rispettare i cardini giuridici e politici teresse generale del proletariato subordinan-
sistema capitalistico di produzione. della costituzione borghese. Il valore pura- do a questo tutti gli interessi locali e parti-
Non è quindi una modifica della struttu- mente formale di tale impegno è tuttavia colari il cui gioco è la maggior forza di con-
ra di organizzazione economica che può dare sufficiente a liberare la borghesia perfino servazione del capitalismo.
al proletariato il mezzo efficace per la sua dal lieve imbarazzo dell’accusa di illegalità
emancipazione. formale, quando essa ricorrerà logicamente III
I sindacati d’azienda o consigli di fab- a servirsi dei suoi mezzi reali di difesa ar-
brica sorgono quali organi per la difesa degli mata prima di consegnare il suo potere e 1. La concezione comunista e il deter-
interessi dei proletari delle varie aziende, lasciare infrangere la sua macchina buro- minismo economico non fanno affatto dei
quando comincia ad apparire possibile il li- cratica e militare di dominio. comunisti gli spettatori passivi del diveni-
mitare l’arbitrio capitalistico nella gestione 15. Riconoscere la necessità della lotta re storico, ma anzi ne fanno degli infatica-
di esse. insurrezionale per la presa del potere, ma bili lottatori; la lotta e l’azione diverrebbe-
L’acquisto da parte di tali organismi di proporre che il proletariato eserciti il suo ro però inefficaci se si distaccassero dalle
un più o meno largo diritto di controllo sulla potere concedendo alla borghesia una rap- risultanze della dottrina e dell’esperienza
produzione non è però incompatibile col si- presentanza nei nuovi organismi politici critica comunista.
stema capitalistico e potrebbe essere per que- (assemblee costituenti o combinazioni di 2. L’opera rivoluzionaria dei comunisti
sto una risorsa conservativa. Lo stesso pas- queste col sistema dei consigli operai), è si fonda sulla organizzazione in partito dei
saggio ad essi della gestione delle aziende anche un programma inaccettabile e con- proletari che uniscono alla coscienza dei prin-
non costituirebbe (analogamente a quanto si trastante col concetto centrale comunistico cipii comunisti la decisione di consacrare ogni
è detto per i sindacati) l’avvento del sistema della dittatura proletaria. Il processo di loro sforzo alla causa della rivoluzione.
comunistico. Secondo la sana concezione co- espropriazione della borghesia sarebbe im- Il partito, internazionalmente organiz-
munistica il controllo operaio sulla produ- mediatamente compromesso ove ad essa zato, funziona sulla base della disciplina
zione si realizzerà solo dopo l’abbattimento rimanessero addentellati per influire comun- alle decisioni delle maggioranze e degli or-
del potere borghese come controllo di tutto que sulla costituzione delle rappresentan- gani centrali designati da queste a dirigere il
il proletariato unificato nello Stato dei con- ze dello stato proletario espropriatore. Ciò movimento.
sigli sull’andamento di ciascuna azienda; e la permetterebbe alla borghesia di utilizzare 3. Attività fondamentali del partito sono
gestione comunistica della produzione sarà le influenze che inevitabilmente le reste- la propaganda e il proselitismo, basato, per
la direzione di essa in tutti i suoi rami e le ranno in forza della sua esperienza e pre- l’ammissione dei nuovi aderenti, sulle mag-
sue unità da parte di razionali organi collet- parazione tecnica ed intellettuale, per in- giori garanzie. Pur basando il successo della
tivi che rappresenteranno gli interessi di tutti nestarvi la sua attività politica tendente al propria azione sulla diffusione dei suoi prin-
i lavoratori associati nell’opera di costru- ristabilimento del suo potere in una con- cipii e delle sue finalità, e pur lottando nel-
zione del Comunismo. trorivoluzione. Le stesse conseguenze l’interesse della immensa maggioranza della
12. I rapporti capitalistici di produzio- avrebbe ogni preconcetto democratico cir- società, il movimento comunista non fa del
ne non possono venire alterati dall’intervento ca la parità di trattamento che il potere pro- consenso della maggioranza una condizione
degli organi del potere borghese. letario dovrebbe usare ai borghesi nei ri- pregiudiziale per la propria azione. Criterio
Perciò, il passaggio di intraprese private guardi della libertà di associazione, di pro- sull’opportunità di eseguire azioni rivolu-
allo Stato o alle amministrazioni locali non paganda e di stampa. zionarie è la valutazione obiettiva delle for-
corrisponde minimamente al concetto comu- 16. Il programma di un’organizzazione ze proprie e di quelle avversarie, nei loro
nista. Tale passaggio è sempre accompagna- di rappresentanze politiche, basate su dele- complessi coefficienti di cui il numero non è
to dal pagamento del valore capitale delle ghe delle varie categorie professionali di tut- l’unico né il più importante.
aziende all’antico possessore che conserva te le classi sociali, non è neanche un avvia- 4. Il partito comunista svolge un inten-
così integro il suo diritto di sfruttamento; le mento formale al sistema dei consigli operai se lavoro interno di studio e di critica, stret-
22 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

tamente collegato all’esigenza dell’azione ed Per la grande importanza che pratica- dissentono dal programma comunista nello
all’esperienza storica, adoperandosi ad or- mente assume l’azione elettorale, non è svolgimento dell’azione ulteriore.
ganizzare su basi internazionali tale lavoro. possibile conciliarla con l’affermazione che Non è da considerarsi una condizione
All’esterno esso svolge in ogni circostanza e essa non è il mezzo per giungere allo sco- favorevole l’aumento delle forze miranti al
con tutti i mezzi possibili l’opera di propa- po principale dell’azione del partito: la rovesciamento del potere borghese quando
ganda delle conclusioni della propria espe- conquista del potere; né è possibile evita- restino insufficienti le forze indirizzate alla
rienza critica e di contraddizione alle scuole re che essa assorba tutta l’attività del mo- costituzione del potere proletario sulle di-
ed ai partiti avversari. Soprattutto il partito vimento distogliendolo dalla preparazio- rettive comuniste, che sole possono assicu-
esercita la sua attività di propaganda e di ne rivoluzionaria. rarne la durata ed il successo.
attrazione tra le masse proletarie, specie nelle 8. La conquista elettorale dei comuni e 13. I soviety o consigli degli operai, con-
circostanze in cui esse si mettono in moto delle amministrazioni locali, mentre pre- tadini e soldati costituiscono gli organi del
per reagire alle condizioni loro create dal ca- senta in misura maggiore gli stessi inconve- potere proletario e non possono esercitare
pitalismo, ed in seno agli organismi che i nienti del parlamentarismo, non può essere la loro vera funzione che dopo l’abbattimento
proletari formano per proteggere i loro inte- accettata come un mezzo di azione contro del dominio borghese.
ressi immediati. il potere borghese sia perché tali organi non I soviety non sono per se stessi organi
5. I comunisti penetrano quindi nelle sono investiti di reale potere, ma soggiac- di lotta rivoluzionaria; essi divengono rivo-
cooperative proletarie, nei sindacati, nei con- ciono a quello della macchina statale; sia luzionari quando la loro maggioranza è con-
sigli di azienda, costituendo in essi gruppi di perché un tale metodo, se pure può oggi quistata dal partito comunista.
operai comunisti, cercando di conquistarvi dare qualche imbarazzo alla borghesia do- I consigli operai possono sorgere anche
la maggioranza e le cariche direttive, per ot- minante affermando il principio dell’auto- prima della rivoluzione, in un periodo di cri-
tenere che la massa di proletari inquadrata in nomia locale, antitetico al principio comu- si acuta in cui il potere dello stato borghese
tali associazioni subordini la propria azione nista della centralizzazione dell’azione, sia messo in serio pericolo.
alle più alte finalità politiche e rivoluziona- preparerebbe un punto di appoggio per la L’iniziativa della costituzione dei so-
rie della lotta per il comunismo. borghesia nel contrastare lo stabilirsi del viety può essere una necessità per il partito
6. Il partito comunista invece si man- potere proletario. in una situazione rivoluzionaria, ma non è
tiene estraneo a tutte le istituzioni ed asso- 9. Nel periodo rivoluzionario tutti gli un mezzo per provocare tale situazione.
ciazioni nelle quali proletari e borghesi par- sforzi dei comunisti sono volti a rendere Se il potere della borghesia si rinsalda, il
tecipano allo stesso titolo o, peggio, la cui intensa ed efficace l’azione delle masse. I sopravvivere dei consigli può presentare un
direzione e patronato appartiene ai borghe- comunisti integrano la propaganda e la pre- serio pericolo per la lotta rivoluzionaria,
si (società di mutuo soccorso, di beneficen- parazione con grandi e frequenti manife- quello cioè della conciliazione e combina-
za, scuole di cultura, università popolari, stazioni proletarie specie nei grandi centri zione degli organi proletari con gli istituti
associazioni massoniche, ecc.) e cerca di e cercano di utilizzare i movimenti econo- della democrazia borghese.
distaccarne i proletari combattendone mici per dimostrazioni a carattere politico 14. Ciò che distingue i comunisti non è
l’azione e l’influenza. in cui il proletariato riafferma e rinsalda il di proporre in ogni situazione ed in ogni
7. La partecipazione alle elezioni per gli suo proposito di rovesciare il potere della episodio della lotta di classe la immediata
organismi rappresentativi della democrazia borghesia. scesa in campo di tutte le forze proletarie
borghese e l’attività parlamentare, pur pre- 10. Il partito comunista porta la sua pro- per la sollevazione generale, bensì di soste-
sentando in ogni tempo continui pericoli di paganda nelle file dell’esercito borghese. nere che la fase insurrezionale è lo sbocco
deviazione, potevano essere utilizzati per la L’antimilitarismo comunista non si basa su inevitabile della lotta e di preparare il prole-
propaganda e la formazione del movimento di uno sterile umanitarismo, ma ha per sco- tariato ad affrontarla in condizioni favore-
nel periodo in cui, non delineandosi ancora po di convincere i proletari che la borghesia voli per il successo e per l’ulteriore svilup-
la possibilità di abbattere il dominio borghe- li arma per difendere i suoi interessi e per po della rivoluzione.
se, il compito del partito si limitava alla cri- servirsi della loro forza contro la causa del A seconda delle situazioni che il partito
tica ed alla opposizione. Nell’attuale perio- proletariato. può meglio giudicare del restante proletaria-
do aperto dalla fine della guerra mondiale, 11. Il partito comunista si allena ad agire to, esso può, quindi, trovarsi nella necessità
dalle prime rivoluzioni comuniste e dal sor- come uno stato maggiore del proletariato di agire per precipitare o dilazionare l’urto
gere della Terza Internazionale, i comunisti nella guerra rivoluzionaria; esso perciò pre- definitivo.
propongono come obiettivo diretto dell’azio- para ed organizza una propria rete di infor- In ogni caso è compito specifico del par-
ne politica del proletariato di tutti i paesi la mazioni e di comunicazioni; esso sostiene tito combattere tanto coloro che col precipi-
conquista rivoluzionaria del potere, alla quale ed organizza soprattutto l’armamento del tare ad ogni costo l’azione rivoluzionaria
tutte le forze e tutta l’opera di preparazione proletariato. potrebbero spingere il proletariato al disa-
devono essere dedicate. 12. Il partito comunista non addiviene stro, quanto gli opportunisti che sfruttano
In questo periodo è inammissibile ogni ad accordi o alleanze con altri movimenti le circostanze che sconsigliano l’azione a
partecipazione a quegli organismi che ap- politici che abbiano comune con esso un fondo per creare arresti definitivi nel moto
paiono come un potente mezzo difensivo determinato obiettivo contingente, ma ne rivoluzionario, disperdendo verso altri ob-
borghese destinato ad agire tra le file stesse divergano nel programma di azione poste- biettivi l’azione delle masse, che invece il
del proletariato, e in antitesi alla struttura e riore. È da respingersi anche il criterio di partito comunista deve sempre più condur-
alla funzione dei quali i comunisti sosten- allearsi con tutte quelle tendenze proletarie re sul terreno della efficace preparazione alla
gono il sistema dei consigli operai e la dit- che accettano l’azione insurrezionale contro immancabile, finale lotta armata contro le
tatura proletaria. la borghesia (il cosiddetto fronte unico), ma difese del principio borghese.

Tesi della Sezione Socialista di Torino, maggio 1920


(dall’Ordine Nuovo, anno II, n. 1, 8 maggio 1920; in Storia della Sinistra comunista, vol. II, p. 385)

La maggioranza della Sezione torinese del Partito Socialista Italiano aderiva alla Frazione Comunista Astensionista e stabilì un’in-
tesa con il gruppo de “L’Ordine Nuovo”, formando insieme il Consiglio Direttivo che propose queste tesi, abitualmente designate per
brevità: le “Tesi dell’Ordine Nuovo”.
Queste tesi, in quanto non contenevano la formulazione antielezionista, sono citate come perfettamente conformi al programma dell’In-
ternazionale Comunista nella risoluzione del II Congresso sui compiti principali dell’Internazionale al punto 17. Queste tesi furono sostentute
da Gramsci al Convegno di Milano in opposizione alla Direzione del Partito serratiano, con l’appoggio dei comunisti astensionisti.
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 23

Per un rinnovamento del Partito Socialista


1. La fisionomia della lotta di classe in mente gli organismi di lotta politica della clas- gica azione per endere omogenea e coesa la
Italia è caratterizzata nel monento attuale se operaia (Partito Socialista) e di incorpo- compagine rivoluzioanria del Partito, per
dal fatto che gli operai indusrtriali e agricoli rare gli organismi di resistenza economica )i dargli la fisionomia specifica e distinta di
sono incoercibilmente determinati, su tutto Sindacati e le Cooperative) negli ingranaggi Partito Comunista aderente alla Terza Inter-
il terruitorio nazionale, a porre in modo espli- dello Stato borghese. nazionale. La polemica coi riformisti e cogli
cito e villento la questione della proprietà 4. Le forze operaie e contadine manca- opportunisti non fu neppure iniziata; né la
sui mezzi di produzione. L’imperversare no di coordinamento e di concentrazione Direzione del Partito, né l’Avanti! contrap-
delle crisi nazionali e internwzionali che rivoluzioanria perché gli organismi diretti- posero una propria concezione rivoluziona-
anjientano progressivamente il valore della vi del Partito Socialista hanno rivelato di ria alla propaganda incessante che i riformi-
moneta dimostra che il capitale è stremato; non comprendere assolutamente nulla del- sti e gli opportunisti andavano svolgendo in
l’ordine attuale di produzione e di distribu- la fase di sviluppo che la storia nazionale e Parlamento e negli organismi sindacali. Nul-
zione non riesce più a soddisfare neppure le internazionale attraversa nell’attuale peri- la si fece da parte degli organi centrali del
elementari esigenze della vita umana e sussi- odo, e di non comprendere nella sulla mis- Partito per dare alle masse una educazione
ste solo perché ferocemente difeso dalla for- sione che incombe agli organismi di lotta politica in senso comunista, per indurre le
za armata dello Stato borghese; tutti i movi- del proeltariato rivoluzioanrio. Il Partito masse a eliminare i riformisti e gli opportu-
menti del popolo lavoratore italiani tendono Socialista assiste da spettatore allo svol- nisti dalla direzione delle istituzioni sinda-
irresistibilmente ad attuare una gigantesca gersi degli eventi, non ha mai un’opinione cali e cooperative, per dare alle singole se-
rivoluzione economica, che introduca nuovi sua da esprimere, che sia in dipendenza delle zioni e ai gruppi di compagni più attivi un
modi di produzione e un nuovo ordine nel tesi rivoluzionarie del marxismo e della In- indirizzo e una tattica unificati. Così è avve-
processo produttivo e distributivo che dia ternazionale Comunista, non lancia parole nuto che mentre la maggioranza rivoluzio-
alla classe degli operai industriali e agricoli il d’ordine che posssano essere raccolte dalle naria del Partito non ha avuto un’espressio-
potere di iniziativa nella produzione strap- masse, dare un indirizzo generale, unificare ne del suo pensiero e un esecutore della sua
pandolo dalle mani dei capitalisti e dei e cioncentrare l’azione rivoluzionaria. Il volontà nella direzione e nel giornale, gli ele-
terrieri. Partito Socialista, come orgnizzazione po- menti opportunisti invece si sono fortemente
2. Gli indusrtriali e i terrieri hanno rea- litica della parte d’avanguardia della classe organizzati e hanno sfruttato il prestigio e
lizzato il massimo concentramento della di- operaia, dovrebbe sviluppare un’azione l’autorità del Partito per consolidare le loro
sciplina e della potenza di classe; una parola d’insieme atta a porre tutta la classe opera- posizioni parlamentari e sindacali. La Dire-
d’ordine lanciata dalla Confederazione ge- ia in grado di vincere la Rivoluzione e di zione ha permesso loro di concentrarsi e di
nerale dell’indusrtria italiana trova immediata vincere in modo duraturo. Il Partito Socia- votare risoluzioni contraddittorie con i prin-
attauzione in ogni singola fabbrica. Lo Stato lista, essendo costituito da quella parte della cipi e la tattica della Terza Internazionale e
borghese ha creato un corpo armato merce- classe operaia che non si è lasciata avvilire ostili all’indirizzo del Partito; la Direzione
nario predisposto a funzionare da strumen- e prostrare dall’oppressione fisica e spiri- ha lasciato assoluta autonomia ad organismi
to esecutivo della volontà di questa nuova tuale del sistema capitalistico, ma è riusci- subordinati di svolgere azioni e diffondere
forte organizzazione della classe proprieta- ta a salvare la propria autonomia e lo spiri- concezioni contrarie ai principi e alla tattica
ria che tende, attraversdo la serrata applica- to d’iniziativa cosciente e disciplinata, do- della Terza Internazionale: la Direzione del
ta su larga scala e il terrorismo, restaurare il vrebbe incarnare la vigile coscienza rivolu- Partito è stata assente sistematicamente dalla
suo potere sui mezzi di produzione, costrin- zionaria di tutta la classe sfruttata. Il suo vita e dall’attività delle Sezioni, degli orga-
gendo gli operai e i contadini a lasciarsi espro- compito è quello di accentrare in sè l’atten- nismi, dei singoli compagni. La confusione
priare di una moltiplicata quantità di lavoro zione di tutta la massa, di ottenere che le che esisteva nel Partito prima del Conbresso
non pagato. La serrata ultima degli stabili- sue direttive diventino le direttive di tutta di Bologna e che poteva spiegarsi col regime
menti metallurgici torinesi è stato un epi- la massa, di conqusitare la fiducia di guerra, non è sparita ma si è anzi accre-
sodio di questa volontà degli industriali di permamente di tutta la massa in modo da sciuta in modo spaventoso; è naturale che in
mettrere il tallone sulla nuca della classe diventarne la guida e la testa pensante. Per- tali condizioni il Partito sia scaduto nella
operaia; gli industriali hanno approfittato ciò è necessario che il Partito viva sempre fiducia delle masse e che in molti luoghi le
della mancanza di coordinamento e di con- immerso nella realtà effettiva della lotta di tendenze anarchiche abbiano tentato di pren-
centrazione rivoluzioanria delle forze ope- classe combattuta dal proletariato industria- dere il sopravvento. Il Partito politico della
raie italiane per tentare di spezzare la com- le e agricolo, che ne sappai comprendere le classe operaia è giustificato solo in qaunto,
pagine del proletariatyo torinese e annien- diverse fasi, i diversi episodi, le molteplici accentrando e coordinando fortemente
tare nella coscienza degli operai il pretsigio manifestazioni per trarre l’unità della di- l’azione proletaria, contrappone un potere
dell’autorità delle istituzioni di fabbrica versità molteplice per essere in grado di rivoluzionario di fatto al potere legale dello
(Consigli e commissari di reparto) che ave- dare una direttiva reale all’insieme dei mo- Stato borgehse e ne limita la libertà di inizia-
vano iniziato la lotta per il controllo ope- vimenti e infondere la persuasione nelle tiva e di manivra: se il Partito nion realizza
raio, Il prolungarsi degli scioperi agricoli folle che un ordine è imminente nello spa- l’unità e la simultaneità degli sforzi, se il
nel Novarese e in Lomellina dismotra come ventoso attuale disordine, un ordine che, Partito si rivela un mero organismo burocra-
i proprietari terrieri siano disposti ad an- sistemamdosi, rigenererà la società degli uo- tico senza anima e senza volontà, la classe
nientare la produzione per ridurre alla di- mini e renderà lo strumento di lavoro nuo- operaia istintivamente tende a costituirsi un
sperazione e alla fame il proletariato agri- vamente idoneo a soddisfare le esigenze altro Partito e si sposta verso le tendenze
colo e soggiogarlo implacabilmente alle più della vita elementare e del progresso civile. anarchiche che appunto aspramente e inces-
dure e umilianti condizioni di lavoro e di Il Partito Slcialista è rimasto, anche dopo il santemente criiticano l’accentramento e il
esistenza. Congresso di Bologna, un mero partito par- funzionarismo dei partiti politici.
3. La fase attuale della lotta di classe in lamentare, che si mantiene immobile entro i 6. Il Partito è stato assente dal movi-
Italia è la fase che precede: o la conquista del limiti angusti della democrazia borghese, e mento internazionale. La lotta di classe va
potere politico da parte del proletariato si preoccupa solo delle superficiali affer- assumendo in tutti i paesi del mondo forme
rivoluzioanrio per il passaggio a nuovi modi mazioni politiche della casta governativa; gigantesche; i proletari sono spinti dapper-
di produzione e di distribuzione che per- esso non ha acquistato una sua figura auto- tutto a rinnovare i metodi di lotta, e spes-
mettano una ripresa della produttività; o una noma di Partito caratteristico del proleta- so, come in Germania dopo il colpo di for-
tremenda reazione da parte della classe pro- riato rivoluzionario e solo del proletariato za militarista, a insorgere con le armi in
prietaria e della casta governativa. Nessuna rivoluzionario. pugno. Il Partito non si cura di spiegare al
violenza sarà trascurata per soggiogare il pro- 5. Dopo il Congresso di Bologna gli or- popolo lavoratore italiani questi avvenimen-
letariato industriale e agricolo a un lavoro ganismi centrali del Partito avrebbero dovu- to, di giustificarli alla luce della concezione
servile: si cercherà di spezzare inesorabil- to iniziare e svolgere fino in fondo un’ener- della Internazionale Comunista, non si cura
24 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

di svolgere tutta un’azione educativa rivol- precisa e distinta: da partito parlamentare esperiemnto deve essere rigettata come as-
ta a rendere consapevole il popolo lavora- piccoloborgehse deve diventare il Partito surda e utile solo ai diffamatori dell’idea
tore italiano della verità che la Rivoluzione del proletariato rivoluzioanrio, che lotta soviettista. Allo stesso modo deve essere
proletaria è un fenome mondiale e che ogni per lpavvento della Società comuniusta at- rigettata la proposta del parlamento socia-
singolo avvenimento deve essere conside- traverso lo Stato operaio, un Partito omo- lista che diventerebbe rapidamente uno stru-
rato e giudicato in un quadro mondiale. La geneo, coeso, con una propria dottrina, una mento in mano della maggioranza riformi-
Terza Internazionale si è riunita già due sua tattica, una disciplina rigida e implaca- sta e opportunista del gruppo parlamenta-
volte nell’Europa Occidnetale, nel dicem- bile. I non comunisti rivoluzionari devono re per diffondere utopie democratiche e
bre 1919 in una città tedesca, nel febbraio essere eliminati dal Partito e la Direzione progetti controrivoluzionari.
1920 ad Amsterdam: il Partito italiano nion liberata dalla preoccupazizone di conser- 8. La Direzione deve immediatamente
era rappresnetato in nessuna delle due riu- vare l’unità e l’equilibrio tra le diverse ten- studiare, compilare e diffondere un pro-
nioni: i militanti del Partito non sono stati denze e tra i diversi leaders, deve rivolgere gramma di governo rivoluzionario del Par-
neppure informnati dagli organismi centra- tutta la sua energia per organizzare forze tito Socialista, nel quale siano prospettate
li delel discussioni avvenute e delle operaie sul piede di guerra. Ogni avveni- le soluzioni reali che il proletariato, dive-
deliberazioni prese nelle due conferenze. mento della vita proletaria nazionale e in- nuto classe dominante, darà a tutti i pro-
Nel campo della Terza Internazionale ternazionale deve essere immediatamente blemi essenziali - economici, politici, reli-
fervono le polemiche sulla dottrina e sulla commentato in manifesti e circolari della giosi, scolastici ecc. – che assillano i dover-
tattica dell’Internazionale Comunista: esse Direzione, per trarne argomenti di propa- si strati della popolazione lavoratrice
)ecome in Germania) hanno condotto per- ganda comunista e di educazione delle co- italiana.Basandosi sulla concezione che il
sino a scissioni interne. Il Partito Italianoi scienze rivoluzionarie. La Direzione, man- Partito fonda la sua potenza e la sua azione
è completamente tagliato fuori da questo tenendosi sempre a contatto con le Sezio- solo sulla classe degli operai industriali e
rigoglioso dibattito ideale in cui si tempra- ni, deve diventare il centro motore del- agricoli che non hanno nessuna proprietà
no le coscienze rivoluzionarie e si l’azione proletaria in tutte le fabbriche, nei privata e considera gli altri strati del popo-
construisce l’unità spirituale e d’azione dei sindacati, nelle cooperative, nelle caserme lo lavoratore come ausiliari della classe
proletariati di tutti i paesi. L’organo cen- con la costituzione di gruppi comunisti, che schiettamente proletaria, il Partito deve lan-
trale del Partito non ha corrispondenti né diffondano incessantemente in seno alle ciare un manifesto nel quale la conquista
in Francia, né in Inghilterra, né in Germania masse le concezioni e la tattica del Partito, rivoluzioanria del potere politico sia posta
e neppure in Svizzera: strana condizione che organizzino la creazione dei consigli di in modo esplicito, nel quale il proletariato
per il giornale del Partito Siocialista che in fabbrica per l’esercizio del controllo sulla industriale e agricolo sia invitatoma prepa-
Italia rappresneta gli interessi del proleta- produzione industriale e agricola, che svol- rarsi e ad armarsi e nel quale siano accenna-
riato internazionale e strana condizione fat- gano la propaganda necessaria per conqui- ti gli elementi delle soluzioni comuniste per
ta alla classe operaia italiana che deve in- stare in modo organico i Sindacati, le Ca- i problemi attuali: controllo proletario sul-
formarsi attraverso le notizie delle agenzie mere del Lavoro e la Confederazione Gene- la produzione e sulla distribuzione; disar-
e dei giornali borghesi, monche e tenden- rale del Lavoro, per diventaregli elementi mo dei corpi armati mercenari; controllod
ziose. L’Avanti! come organo del Partito, di fiducia che la massa delegherà per la for- ei Municipi esercitato dalle organizzazioni
dovrebbe essere organio della Terza Inter- mazione dei Soviet politici e per l’esercizio operaie.
nazionale: nell’Avanti! dovrebbero trovare della dittatura proletaria. L’esistenza di un 9. La Sezione Socialista torinese si pro-
posto tutte le notizie, le polemiche, le trat- Partito Comunista coeso e fortemente di- pone, sulla base di queste considerzzioni, di
tazioni dei problemi proletari che interes- sciplinato che attraverso i suoi nuclei di promuovere un’intesa coi gruppi di compa-
sano la Terza Internazionale; nell’Avanti! fabbrica, di Sindacato, di Cooperativa, co- gni che in tutte le Sezioni vorranno costitu-
dovrebbe essere condotta, con spirito uni- ordini e accentri nel suo Comitato esecuti- irsi per discurterle e approvarle; intesa orga-
tario, una polemica incessante contro tutte vo centrale tutta l’azione rivoluzionaria del nizzata che prepari a breve scadenza un Con-
le deviazioni e i compromessi opportuni- proletariato è la condizione fondamentale e gresso dedicato a discutere i problemi di tat-
stici: invece l’ Avanti! mette in valore indispensabile per tentare qualsiasi tica e di organizzazione proletaria e nel frat-
manifestazionei del pensiero opportunista esperiemnto di Soviet: nell’assenza di una tempo controlli l’attività degli organi esecu-
come il recente discorso parlamentare tale condizione ogni proposta di tivi del Partito.
dell’on. Treves che era intessuto su una
concezione dei rapporti internazionali pic-
coloborghese e svolgeva una teoria contro-
rivoluzionaria e disfattista delle energie
proletarie. Questa assenza negli organi cen- Elezioni del 16 novembre 1920:
trali di ogni preoccupazione di informare il
proletariato sugli avvenimenti e sulle di- Successo elettorale o Successo del
scussioni teoriche che si svolgono in seno
alla Terza Internazionale si può osservare movimento rivoluzionario?
anche nell’attività della Libreria Editrice; la
libreria continua a pubblicare opuscoli senza
(da La situazione italiana e il socialismo, “Il Soviet”, 4 gennaio 1920)
importanza o scritti per diffodnere conce-
zioni e opinioni proprie della Seconda In- (...) Noi non vediamo un vantaggio nel dell’anteguerra.
ternazionale, mentre tarscura le pubblica- successo elettorale e nel numeroso gruppo Ora, quando il Partito socialista italia-
zione della Terza Internazionale. Scritti di parlamentare socialista: ve lo possono ve- no, pur composto in maggioranza e diretto
compagni russi, indispensabili per com- dere solo i socialisti più fatui ed i borghesi da “massimalisti”, rifiuta di selezionarsi dai
prendere la Rivoluzioen bolscevica, sono più superficialmente pusillanimi. riformisti anticomunisti, solo per stravicere
stati tradotti in Svizzera, in Inghilterra, in La condizione sostanziale - prima anco- sul terreno delle elezioni, vuol dire che dalla
Germania e sono ignorati in Italia: valga per ra di parlare di formazione dei consigli ope- formazione del partito comunista siamo an-
tutti il volume di Lenin “Stato e Rivoluzio- rai e di armamento del proletariato - per il cora lontani; e che l’incalzare di altri avveni-
ne”; gli opuscoli tradotti sono poi tradotti successo del movimento rivoluzionario, è la menti precipiterà lo scoppio della rivolu-
pessimamente, spesso incomprensibili per esistenza di un vero e grande partito comu- zione, mancherà al proletariato italiano la
le storture grammaticali e di senso comune. nista che accentri e ravvivi le migliori ener- migliore arma per dominarne le difficili vi-
7. Dall’analisi precedente risulta già gie della classe operaia. cende. Si negherà il fatto che nel partito vi
quale sia l’opera ri rinnovamente e di orga- Questo partito si forma - come altrove sono molti che si dicono apertamente avver-
nizzazione che noi riteniamo indispensabi- s’è formato - attraverso la disgregazione dei si al programma comunista? Si negherà forse
le venga attuata nella compagine del Parti- partiti operai tradizionali, e la liquidazione che costoro sono stati tollerati per sola spe-
to. Il Partito deve acqusitare una sua fuigura del socialismo borghesuccio e transigente culazione elettorale? (...)
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 25

La Frazione Giovanile Astensionista alla gioventù italiana


(Dal “Soviet”, nr. 19 del 15 luglio 1920; in Storia della Sinistra comunista, vol II, pp. 404-407)

Compagni! granaggio fatale del sistema capitalistico di nito idiotismo parlamentare, il quale, comun-
Il programma della Federazione Giova- produzione, che la colpisce duramente nel que sia fatto, in ultima analisi si risolve nel
nile Socialista Italiana è ancora quello desunto suo sviluppo fisico ed intellettuale e crea tentativo di ostacolare ad ogni costo lo svol-
dall’ordine del giorno Vella, votato nel 1907 in essa una coscienza di classe, alimentata gersi fatale delle crisi insanabili precipitanti
al Congresso Giovanile di Bologna. Esso è e favorita dalla speciale sua psicologia ri- nell’abisso il regime borghese.
oramai sorpassato dalle crisi che d’allora ad belle e generosa. 10) Nel periodo storico rivoluziona-
oggi hanno travolto il regime borghese, esso 2) Questa speciale psicologia rende rio, in cui il proletariato d’ogni paese at-
più non risponde al periodo rivoluzionario opportuna una speciale organizzazione: tende che da un momento all’altro scoc-
che attraversiamo. Periodo che, nel Partito l’organizzazione giovanile, la quale rac- chi l’ora della sua rivoluzione, la gioven-
Socialista Italiano e nella Federazione Gio- chiude in sé la parte più vigorosa ed entu- tù comunista reputa incompatibile la par-
vanile Socialista, non è affatto caratterizza- siasta del proletariato, l’avanguardia eroi- tecipazione delle cosiddette rappresen-
to da un chiaro cambiamento di tattica, da ca e pugnace del partito comunista, dispo- tanze della classe oppressa negli organi-
un nuovo atteggiamento pieno di decisione sta ad ogni sacrificio e ad ogni abnegazio- smi della classe degli oppressori, giacché
ma è, viceversa, purtroppo caratterizzato ne, pronta a coprire i posti più perigliosi è finita ogni opera di critica ed urge con-
dall’equivoco elevato a programma di parti- nella durissima lotta. centrare le energie del proletariato nella
to, e, conseguentemente, dalla indecisione e 3) Compito della organizzazione giova- vigile preparazione.
dalla slegatezza d’ogni pratica azione, dal- nile comunista è l’educazione marxista della 11) Afferma che niente è più infantile
l’ondeggiare continuo tra la socialdemocra- gioventù lavoratrice, è l’utilizzazione delle della teoria che proclama l’atendenzialità
zia più evidente e un comunismo solamente energie in essa racchiuse per il raggiungimento del movimento giovanile, giacché della
ed esclusivamente parolaio, cui affatto non degli scopi comuni. dottrina marxista non vi è un’unica inter-
corrisponde né la teoria né la pratica comu- 4) La gioventù comunista tende a colpi- pretazione, ma appunto ogni tendenza
nista. Il programma Gennari-Serrati è mise- re l’organizzazione statale del potere bor- politica rappresenta una revisione o una
ramente fallito e così pure il compito princi- ghese nei suoi puntelli più forti e perciò dà diversa interpretazione della dottrina
pale che esso assegnava agli organi centrali parte non lieve della sua attività alla propa- marxista che noi abbiamo il compito di
del nostro Partito: la costituzione dei soviets, ganda antimilitarista, fondata non su vaghe propagandare, presupponendo così la
è miseramente fallito del pari. Gradatamente teoriche umanitarie e pacifiste, ma sulla di- stessa azione della propaganda una inter-
i soviets, da organismi di opposizione agli sgregazione dell’apparato di difesa dello sta- pretazione di questa dottrina e perciò una
organi del potere borghese, si sono trasfor- to borghese, sulla preparazione dell’eserci- tendenza politica.
mati, attraverso la propugnata collaborazio- to di difesa dello stato del proletariato. 12) E’ perciò in piena coscienza che la
ne coi comuni, sia pure socialisti, in organi- 5) Essa tende a completare la coscienza gioventù comunista afferma che la tenden-
smi di riforma e di collaborazione, poi, mano di classe ed a elevare il livello culturale del za social-democratica è la peggiore degene-
mano, la costituzione di questi stessi orga- proletariato e perciò cerca di liberarlo da razione revisionista del sistema marxista,
nismi riformisti e collaborazionisti è stata ogni superstizione: anzitutto dalle infinite ed è la trincea ultima del regime borghese, e
limitata allo esperimento, e oggi, alla sordi- e grette superstizioni morali e politiche de- proclama decisamente la necessità di un
na, l’esperimento stesso si è messo a dormi- rivategli dal clericalismo, fedele alleato del omogeneo Partito Comunista e la assoluta
re fra l’indifferenza colpevole dei socialisti capitalismo anche, e specialmente, nel ten- incompatibilità nella Federazione e nella In-
italiani. Oggi l’ex-massimalismo non ha qua- tativo di tenere nell’ignoranza più bieca la ternazionale giovanile dei non comunisti,
si più caratteri per distinguersi, toltone il classe lavoratrice. appartenenti a qualsivoglia frazione di cen-
rivoluzionarismo demagogico verbale, dal 6) Essa sa che la lotta di classe è lotta di tro o di destra.
riformismo di Turati e Treves. Oggi gli ex- tutta la borghesia contro tutto il proletaria- 13) In linea particolare, nel presente
massimalisti della direzione del nostro Par- to, sa che il trionfo finale del proletariato momento politico, essa dichiara di cambia-
tito sono contro l’espulsione dei socialde- sarà dato soltanto dalla rivoluzione mondia- re la sua denominazione da Federazione
mocratici, inneggiano sull’Avanti! alla vitto- le e perciò è riunita in organizzazione inter- Giovanile Socialista in Federazione Giova-
ria elettorale degli indipendenti tedeschi, da nazionale che ha il compito di allacciare e di nile Comunista, ritirando la sua adesione al
Lenin bollati con l’epiteto di social-rinnega- coordinare il lavoro e gli sforzi di tutti i gio- Partito Socialista Italiano fino a quando esso
ti, sono fuori delle direttive della III Interna- vani comunisti del mondo. non avrà abbandonato le sue esitazioni pro-
zionale di Mosca. La gioventù comunista 7) La gioventù comunista, mentre, at- cedendo alla eliminazione dei non comuni-
vorrà ancora prestar mano all’equivoco? traverso la lotta, elabora la sua educazione, sti, costituendosi in Partito Comunista,
E’ stato indetto per referendum un divulga incessantemente fra il proletariato aderendo strettamente alla III Internazio-
Congresso nazionale dei giovani. Da esso i canoni fondamentali della dottrina marxi- nale di Mosca.
occorre uscire con un preciso programma, sta, sia con la volgarizzazione dei canoni 14) Essa subordina a questa princi-
che non ammetta cavillo alcuno e alcuna stessi e delle fasi storiche della lotta di clas- palissima azione tutto il giudizio e l’ap-
tergiversazione. se, sia principalmente con la acerba critica poggio all’opera che il Partito Socialista
I giovani comunisti oggi sono chiamati a tutte le revisioni, le false interpretazioni, potrà esplicare per la preparazione rivo-
a compiere l’opera più grandiosa che com- le molteplici degenerazioni della teoria luzionaria, per la costituzione dei soviets,
pier si possa: quella di trasformare il vec- marxista. per ogni altra possibile azione, perché sa
chio Partito Socialista di Turati e di Treves, 8) Essa combatte tutte le degenerazioni che nulla di tutto ciò sarà possibile fare,
in un giovane, compatto, vigoroso Partito piccolo-borghesi del marxismo, dal rifor- finché esso vorrà permanere nell’equivo-
comunista di fatto e di nome, che s’incam- mismo al sindacalismo, pur comprendendo co in cui si dibatte.
mini decisamente sulla via della rivoluzio- l’ufficio da queste forme esercitato nella Il Comitato provvisorio della Frazione
ne. I giovani astensionisti, che per primi genesi storica del movimento ascensionale Giovanile Comunista Astensionista
hanno sentito questo compito e sperato in delle classi lavoratrici. Del pari combatte
questa trasformazione, pongono sin da ora tutte le forme del rivoluzionarismo
il loro programma al vostro esame ed alla anarchicizzante, che non ha nulla a che ve-
vostra discussione. dere con la base teorica e la realizzazione N.B. - Le Federazioni, le Sezioni, i Grup-
pratica del programma comunista. pi che aderiscono a questo programma co-
Il programma
9) Combatte tutte le forme (anche e so- munichino la loro adesione al Comitato prov-
1) La gioventù proletaria, sin dalla sua prattutto le equivoche forme avanzate) del visorio della Frazione Giovanile Comunista,
fanciullezza, è presa ed attanagliata nell’in- socialismo parlamentare, da Marx ben defi- Borgo S. Antonio Abate, 221 - Napoli.
26 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

Tesi della Frazione Comunista Astensionista


sul parlamentarismo
(Da Protokoll, pp. 430-434; in “Il Soviet” nn. 16 e 17 del 5 e 27 giugno 1920; in O preparazione rivoluzionaria o
preparazione elettorale, Ed. il programma comunista, 1966, pp. 33-35; in Storia della Sinistra comunista, vol. II, pp. 699-702)

Le tesi della Frazione Comunista Astensionista del PSI che pubblichiamo qui di seguito, furono redatte nella primavera del 1920 e
approvate dalla Conferenza nazionale tenuta dalla Frazione nei giorni 8 e 9 maggio a Firenze. La nostra corrente si era in verita già organizzata
alla fine del 1918 intorno al settimanale “Il Soviet” sul filo della lunga battaglia sostenuta durante la guerra sulle medesime posizioni di Lenin
e della Sinistra di Zimmerwald. Il termine astensionista fu conservato essenzialmente per distinguerla dalla frazione serratiana, anch’essa
proclamatasi “comunista”; ma, come balza agli occhi da queste Tesi, a qualificarla e definirla non era la questione particolare dell’astensioni-
smo, bensì l’adesione totale alla dottrina rivoluzionaria comunista ristabilita nella sua integralità dai bolscevichi, di cui i massimalisti nostrani
avevano un’idea estremamente confusa nella migliore delle ipotesi, e completamente distorta nella peggiore.
Queste Tesi rappresentano l’unico apporto internazionale che si adagi pienamente sui principi informatori del corpo di tesi program-
matiche e tattiche poi uscito dal II congresso dell’Internazionale Comunista (il suo vero congresso costitutivo). Esse rappresentano anche
un chiaro esempio di ciò che la Sinistra comunista si attendeva da quel Congresso - e lo disse il suo rappresentante (Bordiga) nel corso del
dibattito sulle Condizioni di ammissione all’Internazionale Comunista, come pure, e più esplicitamente, in articoli usciti prima e dopo
la costituzione ufficiale del PCd’I.
La Sinistra comunista d’Italia si attendeva, in sostanza, che da quel Congresso uscisse un corpo di Tesi che, partendo dalla
definizione generale dei principi e delle finalità del movimento comunista, ne deducesse a un tempo la critica delle variopinte “scuole”
avversarie e le invalicabili norme di azione (la “tattica”) del partito alla scala non locale né contingente, ma mondiale e storica, e
opponesse come tale un argine insuperabile ai troppi “convertiti” a un comunismo divenuto “di moda” (la frase non è nostra, ma della
premessa agli Statuti del Comintern).
Queste Tesi non sono infatti concepite come la piattaforma di dottrina e di azione di un partito nazionale, ma come uno schema delle
basi programmatiche e tattiche che necessariamente distinguono il partito della rivoluzione mondiale comunista, rispetto alle quali
abbiamo sempre sostenuto e sosteniamo che non deve essere concepibile né quindi ammissibile una “consultazione” preventiva di correnti
o di singoli né, avvenuta questa, una accettazione “per disciplina” di deliberati maggioritari, trattandosi di aderire o non aderire a un
patrimonio collettivo, impersonale ed invariabile senza di cui sarebbe vano definirsi o pretendersi comunisti:
“Nei confronti del programma - dirà Bordiga a nome della Sinistra al congresso di Mosca - non esiste disciplina. O lo si accetta o
non lo si accetta; e in quest’ultimo caso si lascia il partito. Il programma è qualcosa di comune a tutti, non qualcosa di proposto dalla
maggioranza dei compagni”.
(dalla Premessa alle Tesi della Frazione Comunista Astensionista, nel testo di partito intitolato In difesa della continuità del
programma comunista)

1. Il parlamento è la forma di rappresen- 3. Lo stesso vale per le istituzioni muni- della preparazione rivoluzionaria.
tanza politica propria del regime capitalista. cipali o comunali borghesi, che è teoricamen- 6. La partecipazione alle elezioni e al-
La critica di principio dei comunisti marxisti te errato contrapporre agli organi governati- l’attività parlamentare, nel periodo in cui nel
nei riguardi del parlamentarismo e della de- vi. Infatti, il loro apparato è identico al mec- movimento internazionale del proletariato la
mocrazia borghese in genere dimostra che il canismo statale borghese: esse devono pari- conquista del potere non si presentava anco-
diritto di voto accordato a tutti i cittadini di menti essere distrutte dal proletariato rivolu- ra come una possibilità vicina, e non poteva
tutte le classi sociali nelle elezioni degli orga- zionario e sostituite dai soviet locali dei de- ancora parlarsi di preparazione diretta alla
ni rappresentativi statali, non può impedire putati operai. realizzazione della dittatura proletaria, pote-
né che tutto l’apparato di governo dello Sta- 4. Mentre l’apparato esecutivo, militare va ancora offrire alcune possibilità di propa-
to costituisca il comitato di difesa degli inte- e poliziesco dello Stato borghese organizza ganda, di agitazione e di critica. D’altro lato,
ressi della classe dominante capitalistica, né l’azione diretta contro la rivoluzione prole- nei paesi in cui una rivoluzione borghese è
che lo Stato si organizzi come lo strumento taria, la democrazia rappresentativa costitu- tuttora in corso e crea nuove istituzioni, l’in-
storico della lotta della borghesia contro la isce un mezzo di difesa indiretta, che agisce tervento dei comunisti in questi organi rap-
rivoluzione proletaria. diffondendo fra le masse l’illusione che la loro presentativi in formazione può offrire la pos-
2. I comunisti respingono categoricamen- emancipazione possa realizzarsi mediante un sibilità di influire sullo sviluppo degli avve-
te la possibilità che la classe lavoratrice giun- pacifico processo e che la forma dello Stato nimenti per far sì che la rivoluzione sbocchi
ga al potere attraverso la maggioranza dei proletario possa anche essere a base parla- nella vittoria del proletariato.
mandati parlamentari, invece di giungervi me- mentare, con diritto di rappresentanza alla 7. Nel periodo storico attuale, aperto
diante la lotta rivoluzionaria armata. La con- minoranza borghese. Il risultato di questa in- dalla fine della guerra mondiale con tutte le
quista del potere politico da parte del prole- fluenza democratica sulle masse socialiste è sue conseguenze sull’organizzazione sociale
tariato, che costituisce il punto di partenza stato la corruzione, nel campo della teoria borghese, dalla rivoluzione russa come prima
dell’opera di costruzione economica comu- come in quello dell’azione, del movimento realizzazione della conquista del potere da
nista, implica la soppressione violenta ed im- socialista della II Internazionale. parte del proletariato, e dalla costituzione
mediata degli organi democratici, e la loro so- 5. Nel momento attuale il compito dei della nuova Internazionale in antitesi al
stituzione con gli organi del potere proleta- comunisti, nella loro opera di preparazione socialdemocratismo dei traditori – e in quei
rio: i Consigli operai. La classe degli sfrutta- ideale e materiale della rivoluzione, è prima paesi in cui il regime democratico ha da tem-
tori essendo così privata di ogni diritto poli- di tutto di liberare il proletariato da queste po completato il processo della sua forma-
tico, si realizzerà la dittatura del proletariato, illusioni e da questi pregiudizi, diffusi nelle zione – non esiste invece alcuna possibilità
ossia un sistema di governo e di rappresen- sue file grazie alla complicità degli antichi capi di utilizzare per l’opera rivoluzionaria dei
tanza di classe. La soppressione del parla- socialdemocratici, per distoglierlo dalla sua comunisti la tribuna parlamentare, e la chia-
mentarismo è dunque un fine storico del mo- storica via. Nei paesi in cui il regime demo- rezza della propaganda non meno che l’effi-
vimento comunista: di più, la prima forma cratico esiste già da lungo tempo, e si è pro- cacia della preparazione alla lotta finale per
della società borghese che deve essere rove- fondamente radicato nelle abitudini delle mas- la dittatura esige che i comunisti conducano
sciata, prima ancora della proprietà capitali- se e nella loro mentalità, come anche in quella un’agitazione per il boicottaggio delle elezio-
stica, prima ancora della stessa macchina bu- dei partiti socialisti tradizionali, questo com- ni da parte dei lavoratori.
rocratica e governativa dello Stato, è proprio pito ha un’importanza molto rilevante e oc- 8. In queste condizioni storiche, il pro-
la democrazia rappresentativa. cupa un posto di primo piano fra i problemi blema centrale del movimento essendo dive-
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 27

nuto la conquista rivoluzionaria del potere, non baseranno il loro lavoro diretto per la ed omogeneo della rivoluzione mondiale.
tutta l’attività politica del partito di classe dittatura del proletariato e per i Consigli ope- 12. La natura stessa dei dibattiti che han-
deve essere consacrata a questo scopo diret- rai sull’abbandono di ogni contatto con l’in- no per teatro il parlamento e gli altri organi
to. È necessario spezzare la menzogna bor- granaggio della democrazia borghese. democratici esclude ogni possibilità di pas-
ghese secondo cui ogni scontro fra partiti 10. L’enorme importanza che si attribu- sare dalla critica della politica dei partiti av-
politici avversari, ogni lotta per il potere, deve isce in pratica alla campagna elettorale e ai versari ad una propaganda contro il principio
necessariamente svolgersi nel quadro del mec- suoi risultati, il fatto che, per un periodo ab- stesso del parlamentarismo, ad una azione
canismo democratico, attraverso elezioni e bastanza lungo, il partito le consacri tutte le che oltrepassi i limiti del regolamento parla-
dibattiti parlamentari; e non vi si potrà riu- sue forze e le sue risorse in uomini, in stam- mentare; allo stesso modo che non sarebbe
scire senza rompere col metodo tradizionale pa, perfino in mezzi economici, concorre da possibile ottenere il mandato che dà diritto
di chiamare gli operai alle elezioni – alle quali un lato, malgrado ogni discorso da comizio e alla parola se ci si rifiutasse di sottomettersi
essi sono ammessi a fianco coi membri della ogni dichiarazione teorica, a rafforzare l’im- a tutte le formalità prescritte dalla procedura
classe borghese – e senza smetterla con lo pressione che si tratti della vera azione cen- elettorale. Il successo nelle schermaglie par-
spettacolo di delegati del proletariato che agi- trale per gli scopi del comunismo, dall’altro lamentari sarà sempre e soltanto in ragione
scono sullo stesso terreno parlamentare con i conduce all’abbandono quasi completo del dell’abilità nel maneggio dell’arma comune dei
delegati dei suoi sfruttatori. lavoro di organizzazione e di preparazione principii sui quali l’istituzione stessa si fon-
9. La pratica ultraparlamentare dei parti- rivoluzionaria, dando all’organizzazione del da e dei cavilli del regolamento; così come il
ti socialisti tradizionali ha già troppo diffusa partito un carattere tecnico affatto contra- successo nella lotta elettorale si giudicherà
la pericolosa concezione che ogni azione po- stante con le esigenze del lavoro rivoluziona- sempre e soltanto dal numero dei voti o dei
litica consista nella azione elettorale e parla- rio sia legale, che illegale. seggi ottenuti. Ogni sforzo dei partiti comu-
mentare. D’altra parte, il disgusto del prole- 11. In quei partiti che per delibera della nisti per dare un carattere completamente
tariato per questa pratica di tradimento ha loro maggioranza hanno aderito alla III Inter- diverso alla pratica del parlamentarismo non
preparato un terreno favorevole agli errori nazionale, il fatto di continuare a svolgere potrà non condurre al fallimento le energie
sindacalisti e anarchici, che negano ogni valo- l’azione elettorale impedisce la necessaria che si dovranno spendere in questa fatica di
re all’azione politica e alla funzione del parti- selezione dagli elementi socialdemocratici, Sisifo, e che la causa della rivoluzione co-
to. È perciò che i Partiti Comunisti non ot- senza l’eliminazione dei quali l’Internazio- munista chiama senza indugio sul terreno
terranno mai un largo successo nella propa- nale Comunista fallirebbe al suo compito sto- dell’attacco diretto al regime dello sfrutta-
ganda del metodo rivoluzionario marxista, se rico e non sarebbe più l’esercito disciplinato mento capitalista.

Il secondo Congresso dell’Internazionale Comunista


(luglio-agosto 1920)

Premessa
Quando il II Congresso dell’I.C. si riunisce a Mosca dal19 luglio al 7 agosto, il quadro della situazione economica e sociale e delle lotte di
classe nel mondo appare, malgrado le dure sconfitte del primo anno di pace, ancora denso di potenzialità rivoluzionarie. In quei giorni era in
corso la controffensiva dell’Armata rossa contro l’estremo baluardo anglo-francese nell’Oriente europeo – la Polonia – e si attendeva da un
momento all’altro la caduta, che poi non venne, di Varsavia. Contemporaneamente, le truppe dell’ultimo generale bianco foraggiato dall’Intesa,
Wrangel, cedevano a poco a poco terreno nella Russia meridionale e specialmnte in Crimea, fino a volatilizzarsi in un crollo verticale,
conclusosi con l’imbarco su navi francesi degli ultimi sparuti reparti in novembre.
La puntata al cuore della Polonia faceva dimenticare le gesta bestiali della controrivoluzione in Finlandia e in Ungheria, mentre la
combattività inesausta del proletariato tedesco, i grandi scioperi minerario in Inghilterra e ferroviario in Francia, il fermento che preludeva in
Italia all’occupazione delle fabbriche, la stessa ondata di arresti e persecuzioni nei due grandi paesi vincitori della guerra in Occidente (Loriot,
Monatte, Souvarine in Francia, la Pankhurst in Inghilterra), per non parlare della cronica instabilità politica e sociale in Spagna e nei Balcani
e dei sintomi di irrequietudine nei paesi neutrali, dalla Svizzera alla Scandinavia, o in ex belligeranti minori come il Belgio e i Paesi Bassi,
suffragavano la diagnosi di una crisi acuta del regime capitalistico cui non si sottraevano neppuyre i grandi beneficiari del macello da poco
consumato, gli Stati Uniti (sciopero dell’acciaio, settembre 1919-gennaio 1920) e che –come ricorderà Lenin nel discorso di apertura del
Congresso, il 19 luglio – trovava drammatica espressioine nei contrasti fra gli stessi alleati alla conferenza di Parigi e nelle grida di allarme di
un Keynes sulle conseguenze disastrose di una politica miopemente revanscista e, sul piano economico, particolarmente insensata.
Significativamente, d’altra parte, il peso materiale della crisi postbellica spingeva verso l’ago magnetico dell’Ottobre rosso gruppi
proletari di origini e tradizioni non marxiste, ma duramente impegnati nelle lotte sociali e pieni di carica rivoluzionaria, aprendoli almeno a
un’iniziale comprensione dei problemi del partito, della conquista violenta del potere, della dittatura proletaria e del terrore: IWW americani,
shop steward committees inglesi, sindacalisti rivoluzionari francesi, italiani, spagnoli, tedeschi.
Dell’incalzare della crisi su scala europea poteva apparire un sintomo la stessa circostanza che poderose orgnizzazioni come l’Indipendent
Labour Party in Inghilterra, L’USPD in Germania, il PSF (ex SFIO) in Francia, il Socialist Party of America negli Stati Uniti, avessero deciso
di abbandonare la II Internazionale e oscillassero fra la dubbia prospettiva di una “ricostruzione” su basi meno apertamente compromissorie
(una specie di Internazionale 2 ½ avanti lettera) e i cauti sondaggi diplomatici per un’eventuale adesione alla III – sia che i loro dirigenti fossero
spinti ad andare a Canossa dalla pressione della “base”, sia che, come noi pensavamo fosse nella loro missione storica, sentissero di dover
precedere il moto di radicalizzazione della “base”, e quindi il distacco di frazioni di avanguardia militante dal vecchio tronco del partito, per
contrastarlo nel primo caso, per impedirlo nel secondo.
E’ in questo quadro, dunque, che la necessità di radunare i partiti proletari e le correnti rivoluzionarie in Europa e nel mondo sotto l’egida
della nuova Internazionale poneva l’altissimo compito di definire con grande chiarezza non solo i principi del comunismo rivoluzionario, ma
il programma, la tattica e i criteri organizzativi di quello che aspirava a diventare lo stato maggiore della rivoluzione proletaria mondiale. Il
II Congresso dell’Internazionale Comunista aveva infatti il compito di tracciare inequivocabilmente non solo i principi fondanti e il ruolo del
partito comunista internazionale, ma anche la sua azione nei diversi paesi del mondo tenendo conto delle loro reali condizioni storiche e della
necessità di formare dei partiti comunisti allineati perfettamente sulla stessa prospettiva rivoluzionaria, sullo stesso programma e con norme
tattiche e organizzative strettamente coerenti con i principi e le finalità del movimento rivoluzionario comunista. A questo compito risposero le
Tesi dell’Internazionale Comunista, tesi che dovevano essere armi della lotta rivoluzionaria del proletariato mondiale sia nella situazione
mondiale che ancora aveva potenzialità rivoluzionaria, sia che la situazione mondiale avesse cessato di essere rivoluzionaria.
28 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

Conclusione del discorso di Zinoviev abbia il potere dei Soviet, ma se voi stesso
siete così modesto che un rinvio di un anno
o due vi riempie di gioia noi possiano feli-
(Seduta inaugurale, 17 luglio 1920) (in Prometeo, II serie, n. 2, febbraio 1951)
citarci di tanta modestia ed esprimere quan-
to a noi la certezza che, qualche anno pri-
Compagni, avuto l’occasione di leggere un articolo in ma o qualche anno dopo – noi sapremo
giunto alla fine del mio discorso, vi ri- cui la citava per dimostrare che “il princi- avere ancora pazienza - noi l’avremo la
cordo che tra qualche mese ricorre il pio sovietico non è prossimo a trionfare, a Repubblica Internazionale dei Soviet sot-
cinquantenario della prima grande insur- quel che sembra, in Europa”. to l’egida della nostra III Internazionale.
rezione degli operai europei, che mostrò il Possiamo tranquillamente rispondere
nostro cammino a noi comunisti. Voglio a questo signore: può darsi che voi abbiate Viva la classe operaia di tutti i paesi!
alludere alla Comune di Parigi, voglio allu- ragione, può darsi che noi ci siamo lasciati
dere a quell’eroica rivolta dei proletari pa- trasportare e che in effetti non occorra un Viva l’Internazionale Comunista! (ap-
rigini che, malgrado tutte le loro debolez- anno, ma due, tre, perché l’Europa intiera plausi prolungati).
ze e i loro errori (noi cercheremo di evitar-
li), hanno scritto a lettere d’oro una pagi-
na gloriosa nella storia del proletariato in-
ternazionale ed hanno indicato la strada
da seguire a milioni di lavoratori.
Conclusione del discorso di Lenin
Compagni, io mi permetto di augurare La proposizione che lo sfruttato deve la popolazione del mondo, questa enorme
che nel primo giorno del cinquantenario insorgere contro lo sfruttatore e formare i massa di lavoratori e di sfruttati. Possiamo
della Grande Comune, noi possiamo salu- Soviet non è troppo complicata. dirlo con fierezza: al tempo del nostro I
tare in Francia una Repubblica dei Soviet Dopo la nostra esperienza di due anni e Congresso non eravamo che dei propagan-
(uragano di applausi). mezzo di Repubblica Soviettista in Russia, disti, non facevamo che lanciare al
Compagni, in un articolo scritto subi- dopo il I Congresso della III Internazionale, proletariaro del mondo intero le idee fonda-
to dopo il Congresso costituente dell’In- essa diviene accessibile a centinaia di milioni mentali, l’appello al combattimento, e ci
ternazionale Comunista sotto il titolo di oppressi e di sfruttati nel mondo intero. chiedevamo soltanto quali fossero gli uomi-
“Prospettive di Rivoluzione Internaziona- Anche se noi siamo oggi in Russia costretti ni capaci di seguire la nostra strada. Oggi vi
le”, mi accadde di dire, in un momento di spesso a consentire a compromessi e a re- è dovunque un proletariato avanzato. Do-
entusiasmo, che forse non ci sarebbe oc- stare nell’attesa, essendo più deboli degli vunque, sebbene essi siano molte volte male
corso più di un anno per dimenticare che imperialisti internazionali, noi sappiamo tut- organizzati, vi sono eserciti proletari, e, se i
la lotta per il potere dei Soviet avesse mai tavia difendere gli interessi di una massa che nostri compagni di tutti i paesi possono oggi
avuto luogo in Europa, poiché, in quel mo- rappresenta un miliardo e un quarto di po- aiutarci a formarne un esercito solo, nulla
mento, questa lotta sarebbe stata termina- polazione. Noi siamo ancora imbarazzati dai potrà più impedirci di completare l’opera
ta nel nostro continente ed iniziata negli pregiudizi e da una ignoranza che ogni gior- nostra. Quest’opera è quella della rivoluzio-
altri. no di più appartiene al passato. Ma più noi ne proletaria universale, della fondazione
Un professore borghese tedesco ha avanziamo meglio comprendiamo che difen- della Repubblica dei Soviet del mondo (ura-
esumata questa frase, ed ultimamente ho diamo di fatto questo settanta per cento del- gano di applausi).

Tesi sul ruolo del partito comunista nella rivoluzione proletaria


(24 luglio 1920)
(Dal Protokoll, II, p. 113 - 24 luglio 1920; in Storia della Sinistra comunista, vol. II, pp. 581-590)

Il proletariato mondiale è alla vigilia di rai rivoluzionari del mondo intero su quan- rà di regola nella sua organizzazione che una
lotte decisive. L’epoca in cui viviamo è to segue: minoranza degli operai. Prima della presa
un’epoca di dirette guerre civili. L’ora deci- del potere e nell’epoca di transizione, il Par-
siva si avvicina. In quasi tutti i paesi in cui 1. Il Partito Comunista è una parte [o, tito Comunista può, in circostanze favore-
esiste un importante movimento operaio, la nella traduzione francese, frazione] della voli, esercitare una influenza ideologica e
classe operaia dovrà condurre nell’avvenire classe operaia, e precisamente la parte più politica incontrastata su tutti gli strati prole-
prossimo una serie di lotte accanite, armi avanzata, più cosciente e, quindi, più rivo- tari e semiproletari della popolazione, ma
alla mano. Più che mai in questo momento, luzionaria. Esso si forma con la selezione non può riunirli organizzativamente nelle sue
la classe operaia ha bisogno di una solida spontanea dei lavoratori più coscienti, più file. È solo dopo che la dittatura proletaria
organizzazione. Essa deve prepararsi instan- devoti, più perspicaci. Il Partito Comunista avrà privato la borghesia di potenti mezzi di
cabilmente alle lotte cruciali che l’attendono non ha interessi diversi da quelli della classe influenza come la stampa, la scuola, il parla-
senza perdere una sola ora del tempo pre- operaia. Il Partito Comunista si distingue mento, la chiesa, l’apparato amministrativo
zioso che è rimasto. dall’intera massa dei lavoratori in ciò, che ecc., e solo dopo che la disfatta definitiva
Se durante la Comune di Parigi la classe esso possiede una visione generale della via del regime borghese sarà divenuta evidente
operaia avesse avuto un Partito Comunista che la classe deve storicamente percorrere e, agli occhi di tutti; è solo allora che tutti o
solidamente organizzato, anche se piccolo, in tutti gli svolti di questa, difende gli inte- quasi tutti gli operai entreranno nei ranghi
la prima eroica insurrezione del proletariato ressi non di singoli gruppi o categorie, ma di del Partito Comunista.
francese sarebbe stata molto più forte e si tutta la classe lavoratrice. Il Partito Comu- 3. Le nozioni di partito e di classe de-
sarebbero evitati mille errori e debolezze. Le nista è la leva organizzativa e politica con il vono essere distinte con la massima cura.
battaglie che il proletariato si trova a dover cui aiuto la parte più avanzata della classe I membri dei sindacati «cristiani» e liberali
sostenere oggi, in una situazione storica del operaia dirige sul giusto cammino la masse di Germania, d’Inghilterra e d’altri paesi,
tutto diversa, avranno un’influenza molto del proletariato e del semi-proletariato. appartengono indubbiamente alla classe
più profonda sulle sorti della classe lavora- 2. Finché il proletariato non avrà con- operaia. È indubbio che anche i circoli ope-
trice che quelle del 1871. quistato il potere statale, finché il suo domi- rai più o meno considerevoli, che si schie-
Partendo da queste considerazioni, il nio non si sarà per sempre consolidato ren- rano ancora al seguito di Scheidemann,
II Congresso mondiale dell’Internazionale dendo impossibile ogni restaurazione bor- Gompers e consorti, vi appartengono. In
Comunista richiama l’attenzione degli ope- ghese, il Partito comunista non comprende- date condizioni storiche, è possibilissimo
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 29

che in seno alla classe operaia sussistano Un simile centro organizzatore dirigen- agire, che possiede un programma, che si
numerosi gruppi reazionari. Il compito del te non può essere che un partito politico. pone il compito di organizzare le masse, è
comunismo non è di adattarsi a questi ele- Rifiutarsi di crearlo e rafforzarlo, rifiutarsi appunto il Partito Comunista.
menti arretrati della classe operaia, ma di di sottomettervisi, equivale a respingere 6. Il compito più importante di un par-
elevare l’intera classe operaia al livello del- l’unità di direzione delle singole pattuglie di tito veramente comunista è di mantenersi
la sua avanguardia comunista. La mesco- proletari che agiscono sui diversi campi di in stretto contatto con le più vaste masse
lanza fra questi due concetti – partito e battaglia. La lotta di classe del proletariato del proletariato. Per ottenere ciò, i comuni-
classe – può condurre ai più gravi errori e esige infine una agitazione concentrata, che sti devono lavorare anche in organizzazio-
alla peggior confusione. È per esempio chia- illumini le diverse tappe della lotta da un ni che non sono il partito, ma che abbrac-
ro che, durante la guerra imperialista, i punto di vista unitario e attiri in ogni mo- ciano vaste masse proletarie. Tali sono per
partiti operai dovevano insorgere ad ogni mento l’attenzione del proletariato sui com- esempio le organizzazioni degli invalidi di
costo contro i pregiudizi e lo stato d’ani- piti che lo interessano nel suo insieme; cosa guerra in diversi paesi, i comitati «Giù le
mo di una parte della classe operaia, e di- che non può realizzarsi senza un apparato mani dalla Russia» (Hands off Russia) in
fendere gli interessi storici del proletaria- politico centralizzato, cioè senza un partito Inghilterra, le unioni proletarie di inquilini,
to che imponevano al suo partito di di- politico. ecc. Particolarmente importante è l’esem-
chiarare guerra alla guerra. Così pure, al- La propaganda di certi sindacalisti rivo- pio delle cosiddette conferenze di operai e
l’inizio della guerra imperialista del 1914, luzionari e degli aderenti agli «Operai Indu- contadini «senza partito» in Russia. Tali
i partiti socialtraditori di tutto il mondo, striali del Mondo» (I. W.W.) contro la ne- conferenze vengono convocate in quasi in
che sostenevano la borghesia dei «loro» cessità di un partito politico indipendente, ogni città, in ogni quartiere operaio e in ogni
rispettivi paesi, non mancarono di richia- non serve, obiettivamente, che ad aiutare la villaggio. Alle elezione ad esse partecipano
marsi all’argomento che tale era la «volon- borghesia e i «socialdemocratici» i più vasti strati dei lavoratori anche arre-
tà» della classe operaia. Essi dimenticava- controrivoluzionari. In tutta la loro propa- trati, e nel loro seno si discutono le que-
no che, se anche così fosse stato, compito ganda contro il Partito Comunista, che essi stioni più scottanti; approvvigionamento,
del partito proletario avrebbe dovuto es- vorrebbero sostituire con i sindacati, o con alloggio, situazione militare, istruzione,
sere di reagire contro lo stato d’animo ge- informi unioni operaie «generali», i sindaca- compiti politici del giorno, ecc. I comunisti
nerale degli operai e difendere, malgrado e listi e gli industrialisti hanno dei punti di si sforzano in tutti i modi di guadagnare
contro tutti, gli interessi storici del prole- contatto con gli opportunisti dichiarati. influenza su queste «conferenze di senza
tariato. Così anche alla fine del XIX seco- Dopo la disfatta della rivoluzione del partito», e lo fanno con grande successo
lo i menscevichi russi di allora (i cosiddet- 1905, i menscevichi russi sostennero per al- per il partito.
ti economisti) respingevano la lotta poli- cuni anni l’idea di un cosiddetto Congresso I comunisti considerano come loro
tica aperta contro lo zarismo col pretesto operaio che doveva sostituire il partito rivo- compito principale un sistematico lavoro
che la classe operaia nel suo insieme non luzionario della classe operaia. Gli «operaisti organizzativo ed educativo in seno a que-
era ancora matura per la lotta politica. Allo gialli» di ogni specie, in Inghilterra e in Ame- ste organizzazioni. Ma perché questo la-
stesso modo, gli indipendenti di destra in rica, che in realtà conducono una politica voro sia fecondo, perché i nemici del prole-
Germania hanno sempre giustificato le loro apertamente borghese, propagano fra gli tariato non si impadroniscano di queste
mezze misure dicendo che «così volevano operai l’idea della creazione di unioni opera- organizzazioni di massa, i lavoratori comu-
le masse», senza comprendere che il par- ie informi o di vaghe associazioni puramen- nisti dotati di coscienza di classe devono
tito esiste appunto per precedere le mas- te parlamentari, non quella della creazione avere il loro partito comunista indipenden-
se, e indicare loro il cammino. di un vero partito politico. I sindacalisti ri- te e disciplinato, che agisce in modo orga-
4. L’Internazionale Comunista è ferma- voluzionari e gli industrialisti vogliono, sì, nizzato e che, in tutti gli svolti delle situa-
mente convinta che il fallimento dei vecchi combattere contro la dittatura della borghe- zioni – e quali che siano le forme del movi-
partiti «socialdemocratici» della II Interna- sia, ma non sanno come. Essi non vedono mento – sia in grado di rappresentare gli
zionale non può, in alcun caso, essere consi- che una classe operaia senza partito politico interessi generali del comunismo.
derato come un fallimento del partito prole- autonomo è un corpo senza testa. 7. I comunisti non rifuggono dalle orga-
tario in generale. L’epoca della lotta diretta Il sindacalismo rivoluzionario e l’indu- nizzazioni operaie di massa politicamente
per la dittatura proletaria suscita alla scala strialismo rappresentano certo un passo neutre, neppure, in date circostanze, quan-
mondiale un nuovo partito del proletariato avanti in confronto alla vecchia e ammuffita do esse presentano un carattere apertamen-
– il Partito Comunista. ideologia controrivoluzionaria della II Inter- te reazionario (sindacati gialli, cristiani, ecc.).
5. L’Internazionale Comunista ripudia nazionale. Ma, in confronto al marxismo ri- Il Partito Comunista svolge continuamente
nella maniera più categorica l’opinione se- voluzionario, cioè al comunismo, il sindaca- in esse la sua opera e non si stanca di mo-
condo cui il proletariato può compiere la lismo rivoluzionario e l’industrialismo se- strare agli operai che l’idea dell’apartiticità
sua rivoluzione senza un proprio e autono- gnano un passo indietro. La dichiarazione come principio è coltivata ad arte in mezzo
mo partito politico. Ogni lotta di classe è dei comunisti «di sinistra» tedeschi del a loro dalla borghesia e dai suoi lacchè al fine
una lotta politica. Lo scopo di questa lotta, «K.A.P.D.» al loro congresso costitutivo del- di distogliere dalla lotta organizzata per il
che si trasforma inevitabilmente in guerra l’aprile scorso, secondo cui essi formano un socialismo.
civile, è la conquista del potere politico. partito, ma «non un partito nel senso cor- 8. La vecchia «classica» suddivisione
Ma il potere politico non può essere pre- rente», è una capitolazione ideologica di fron- del movimento operaio in tre forme (parti-
so, organizzato e diretto, che da questo o te alle opinioni reazionarie del sindacalismo ti, sindacati, cooperative) ha fatto visibil-
quel partito. Solo il proletariato ha alla sua rivoluzionario e dell’industrialismo. mente il suo tempo. La rivoluzione prole-
testa un partito organizzato e provato, che Con il solo sciopero generale, con la sola taria in Russia ha suscitato la forma fonda-
persegue scopi chiaramente definiti e pos- tattica delle braccia incrociate, la classe ope- mentale della dittatura proletaria, i soviet.
siede un programma di azione preciso per raia non può riportare vittoria completa sul- Nel prossimo avvenire, avremo dovunque
l’avvenire vicino, sia nel campo della poli- la borghesia. Il proletariato deve spingersi questo suddivisione: 1. il partito, 2. il so-
tica interna che in quello della politica este- fino all’insurrezione armata. Chi ha compre- viet. 3. il sindacato.
ra, solo allora la conquista del potere poli- so questo, deve anche comprendere che la Ma il partito del proletariato, cioè il
tico non sarà un episodio fortuito e tempo- necessità di un partito politico organizzato Partito Comunista, deve dirigere incessan-
raneo, ma il punto di partenza di un lavoro ne discende necessariamente, e che, a questo temente e sistematicamente il lavoro dei So-
duraturo di edificazione comunista ad ope- scopo, delle informi organizzazioni operaie viet così come dei sindacati rivoluzionari.
ra del proletariato. non bastano. L’avanguardia organizzata della classe ope-
La stessa lotta di classe esige parimenti I sindacalisti rivoluzionari parlano spes- raia, il Partito Comunista, rappresenta in pari
la centralizzazione della direzione delle di- so della grande importanza di una minoran- grado gli interessi sia della lotta economica
verse forme del movimento proletario (sin- za rivoluzionaria decisa. Ma questo mino- che di quella politica e culturale della classe
dacati, cooperative, comitati di fabbrica, so- ranza rivoluzionaria decisa della classe ope- operaia nel suo insieme. Il Partito Comuni-
cietà culturali, elezioni, ecc.). raia, questa minoranza comunista che vuole sta deve essere l’anima sia dei sindacati che
30 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

dei soviet, come di tutte le altre forme di classe operaia. Solo l’esistenza di una si- le che il principio elettivo abbia a soffrire
organizzazioni proletarie. mile organizzazione compatta della parte alcune menomazioni, e che si sia costretti a
La nascita dei soviet, come forma stori- migliore della classe lavoratrice permette conferire agli organi direttivi del partito il
ca fondamentale della dittatura del proleta- di superare tutte le difficoltà di fronte alle diritto di cooptare nuovi membri come è
riato, non diminuisce per nulla il compito quali il Partito Comunista si troverà al- avvenuto a suo tempo in Russia. Sotto lo
dirigente del Partito Comunista nella rivolu- l’indomani della sua vittoria. stato d’assedio il Partito Comunista non può
zione proletaria. Quando i comunisti tede- L’organizzazione di una nuova armata evidentemente far ricorso al referendum de-
schi di «sinistra» (vedi il loro Manifesto al proletaria – l’Armata rossa – l’abolizione mocratico fra tutti i suoi membri ogni volta
proletariato tedesco del 14 aprile 1920, fir- effettiva del meccanismo statale borghese, che sorge una grave questione (come pro-
mato «Partito operaio comunista tedesco») e la creazione dei primi lineamenti dell’ap- porrebbe un gruppo di comunisti america-
dichiarano che «anche il partito deve adat- parato statale proletario, la lotta contro le ni); esso deve invece accordare al suo centro
tarsi sempre più dell’idea dei soviet o assu- tendenze corporative di singoli gruppi ope- dirigente il diritto di prendere, quando ne-
mere carattere proletario» (Kommunistische rai, la lotta contro il «localpatriottismo», cessario, decisioni importanti e obbligatorie
Arbeiterzeitung, n.54) essi vogliono sempli- l’apertura di nuove vie nella creazione di per tutti i membri del partito.
cemente dire che il Partito Comunista do- una nuova disciplina del lavoro, in tutti 16. La rivendicazione di una larga «au-
vrebbe dissolversi nei soviet, che i soviet questi campi la parola decisiva spetta la tonomia» per le singole organizzazioni loca-
sarebbero in grado di sostituirlo. Partito Comunista, i cui membri guidano li di partito non può in questo momento che
Quest’idea è radicalmente falsa e re- con il loro esempio vivente i più vasti stra- indebolire i ranghi del Partito Comunista,
azionaria. ti della classe operaia. minare la sua capacità d’azione e favorire lo
Nella storia della rivoluzione russa vi 11. La necessità di un partito politico sviluppo di tendenze anarchiche, piccolo-
è stata tutta una fase in cui i soviet marcia- del proletariato sparisce solo con la com- borghesi, e centrifughe.
vano contro il partito proletario e sostene- pleta eliminazione delle classi. È possibile 17. Nei paesi in cui il potere è ancora
vano la politica degli agenti della borghesia. che, nella marcia verso la vittoria definitiva detenuto dalla borghesia e dalla socialde-
La stessa cosa si è osservata in Germania, ed del comunismo, l’importanza delle tre for- mocrazia controrivoluzionaria, i Partiti Co-
è possibile anche in altri paesi. me fondamentali dell’organizzazione pro- munisti devono imparare a collegare siste-
Perché i soviet possano compiere la loro letaria contemporanea (partiti, soviet, sin- maticamente l’azione legale con quella ille-
missione storica, è necessaria la esistenza di dacati d’industria) si modifichi e che un tipo gale, e precisamente il lavoro legale deve
un forte Partito Comunista che non si «adat- unico di organizzazione operaia si cristal- essere sempre controllato dal partito ille-
ti» semplicemente ai Soviet, ma sappia eser- lizzi a poco a poco. Ma il Partito Comuni- gale. I gruppi parlamentari comunisti e le
citare sulla loro politica un’influenza decisi- sta non si risolverà completamente nella frazioni comuniste operanti nelle istituzio-
va, spingerli a ripudiare il loro «adattamen- classe operaia che allorquando il comuni- ni, sia centrali che locali, dello Stato in ge-
to» alla borghesia ed alla socialdemocrazia smo cesserà di essere la posta della lotta, nere, devono essere interamente subordi-
bianca, e fare del Partito Comunista, attra- allorquando la classe operaia sarà, tutta in- nati al partito nel suo insieme – quale che
verso le frazioni comuniste, il partito diri- tera, divenuta comunista. sia la situazione legale o no, del partito stes-
gente dei soviet. 12. Il Congresso dell’Internazionale Co- so in momento dato. Chi, in possesso di un
Chi raccomanda al Partito Comunista di munista deve non soltanto confermare la mandato qualsiasi, in un modo o nell’altro,
«adattarsi» ai soviet, chi vede in questo adat- missione storica del Partito Comunista, ma si rifiuta di sottomettersi al partito, deve
tamento un rafforzamento del «carattere anche dire al proletariato internazionale, al- essere escluso. La stampa legale (giornali,
proletario» del partito, costui non compren- meno nelle linee essenziali, di quale partito edizioni varie) deve dipendere in tutto e
de il significato e l’importanza né del partito abbiamo bisogno. per tutto dall’insieme del partito e dal suo
né dei soviet. L’«idea dei soviet» vincerà tan- 13. L’Internazionale Comunista è del- comitato centrale. Nessuna concessione in
to più rapidamente, quanto più riusciremo a l’avviso che soprattutto nell’epoca della dit- questo campo è ammissibile.
creare in ogni paese un partito il più possi- tatura del proletariato il Partito Comunista 18. La pietra angolare di ogni lavoro
bile forte. Anche molti socialisti «indipen- deve essere costruito sulla base di una organizzativo del Partito Comunista deve
denti» e perfino destri riconoscono oggi, a incrollabile centralizzazione proletaria. Per essere la creazione di nuclei comunisti do-
parole, «l’idea dei soviet». Ma si può impe- dirigere efficacemente la classe operaia nella vunque si trovino dei proletari e dei semi-
dire a questi elementi di deformare l’idea lunga e aspra guerra civile che sarà scoppia- proletari, sia pure piccolo il loro numero.
sovietica solo possedendo un forte Partito ta, il Partito Comunista deve stabilire anche In ogni soviet, in ogni sindacato, in ogni
Comunista che sia in grado di determinare e nelle sue file una severa, militare disciplina. cooperativa, in ogni officina, in ogni comi-
dirigere la politica dei soviet. La esperienza del Partito Comunista russo, tato di inquilini, in ogni istituzione in cui
9. Il Partito Comunista non è solamente che nella guerra civile per tre anni ha guidato anche solo tre persone simpatizzano per il
necessario alla classe operaia prima e du- con successo la classe operaia, ha mostrato comunismo, un nucleo comunista deve es-
rante la conquista del potere, ma anche dopo che senza la più forte disciplina, senza una sere immediatamente organizzato.
che il potere è passato nelle mani della clas- centralizzazione completa, senza una piena Solo la compattezza organizzativa dei
se lavoratrice. La storia del Partito Comuni- e cameratesca fiducia di tutte le organizza- comunisti dà all’avanguardia della classe
sta russo, che detiene da tre anni il potere in zioni di partito nel centro dirigente del par- operaia la possibilità di trascinarsi dietro
un paese immenso mostra che il ruolo del tito stesso, la vittoria dei lavoratori è im- l’intera classe lavoratrice. Tutti i nuclei
Partito Comunista, lungi dal diminuire dopo possibile. comunisti che lavorano in organizzazioni
la conquista del potere, si è considerevol- 14. Il Partito Comunista deve basarsi apartitiche devono essere assolutamente
mente accresciuto. sul principio del centralismo democratico. subordinati al partito nel suo insieme, sia
10. Al momento della conquista del L’eleggibilità degli organi superiori del par- la sua azione in quel dato momento legale
potere da parte del proletariato, il suo tito da parte degli inferiori, il carattere asso- o illegale. I nuclei comunisti devono esse-
partito costituisce tuttavia ancora, come lutamente vincolante di tutte le direttive de- re coordinati in modo rigorosamente ge-
prima, solo una parte della classe dei lavo- gli organi superiori per gli inferiori, e l’esi- rarchico, secondo un sistema il più possi-
ratori. Ma è appunto quella parte della stenza di un forte centro del partito, la cui bile preciso.
classe operaia che ha organizzato la vitto- autorità non può, nell’intervallo tra i con- 19. Il Partito Comunista nasce quasi
ria. Nel corso di due decenni, come in Rus- gressi del partito, essere contestata da nes- ovunque come partito urbano, come parti-
sia, e per tutta una serie d’anni, come in suno, tali sono i principi essenziali della cen- to dei lavoratori di industria che abitano
Germania, il Partito Comunista, nella sua tralizzazione democratica. prevalentemente nelle città. Per assicurare
lotta non soltanto contro la borghesia, ma 15. Tutta una serie di Partiti Comunisti alla classe operaia la vittoria più facile e
anche contro quei «socialisti» che sono in in Europa e in America è stata costretta, dal- rapida possibile è indispensabile che il Par-
realtà gli agenti della borghesia fra i prole- lo stato d’assedio proclamato dalla borghe- tito Comunista non sia esclusivamente un
tari, ha accolto nelle sue file i militanti più sia contro i comunisti, a condurre un’esi- partito urbano, ma acquisti influenza an-
energici, più perspicaci, più evoluti della stenza illegale. In tali circostanze è possibi- che nelle campagne. Esso deve svolgere la
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 31

sua propaganda e la sua attività organizza- to Comunista deve avere il suo nucleo 6) che, mentre difende incrollabilmente
tiva fra i braccianti e i contadini poveri e organizzato; il programma e la tattica rivoluzionaria del
medi. Il Partito Comunista deve indicare 5 ) ch e in ogn i organ iz zazion e comunismo, il partito deve essere sempre
una particolare cura all’organizzazione di apartitica deve esserci un nucleo comu- collegato nel modo più stretto alle grandi
nuclei comunisti nei villaggi. nista interamente subordinato al partito organizzazioni operaie, ed evitare tanto il
nel suo insieme; settarismo quanto la mancanza di principi.
* * *

L’organizzazione internazionale del


proletariato può essere forte solo se la
concezione suesposta del compito del Par- Sul ruolo del partito di classe
tito Comunista si impone in tutti i paesi (da Partito e classe, 15 aprile 1921)
in cui dei comunisti vivono e lottano. L’In-
ternazionale Comunista invita tutti i sin-
dacati che accettano i principi della III In- (...) La vera e l’unica concezione rivo- delegherà ad essa volontariamente il diritto
ternazionale a rompere con l’Internazio- luzionaria dell’azione di classe sta nella a governare, e a perpetuare lo sfruttamen-
nale gialla. L’Internazionale organizzerà delega della direzione di essa al partito. to.
una sezione internazionale dei sindacati L’analisi dottrinale ed un cumulo di espe- Non è l’introdurre o il togliere dal com-
rossi che si pongono sul terreno del comu- rienze storiche, ci consentono di ridurre puto la piccola minoranza degli elettori bor-
nismo. L’Internazionale Comunista non facilmente alle ideologie piccoloborghesi ed ghesi, che sposterà i rapporti. La borghesia
rifiuterà il concorso di alcuna organizza- anti-rivoluzionarie qualunque tendenza ad governa con la maggioranza, che è tale non
zione operaia politicamente neutra che vo- inficiare e contrastare la necessità e la pre- solo rispetto a tutti i cittadini, ma altresì in
glia condurre una seria lotta contro la bor- minenza della funzione del partito. mezzo ai soli lavoratori (...).
ghesia. Ma l’Internazionale Comunista non Se la contestazione viene da un punto Il concetto di diritto del proletariato a
cesserà, nel far ciò, di additare ai proletari di vista democratico, la si deve sottoporre disporre della sua azione di classe non è
di tutto il mondo: a quella stessa critica che serve al marxi- che un’astrazione senza alcun senso marxi-
smo per sbaragliare i teoremi favoriti del sta, e che cela il desiderio di condurre il
1) che il Partito Comunista è lo stru- liberalismo borghese. partito rivoluzionario ad allargare la sua
mento essenziale per l’emancipazione del Basterà per questo rammentare che, se cerchia a strati meno maturi, poiché man
proletariato; dobbiamo quindi avere in ogni la coscienza degli uomini è il risultato e non mano che questo avviene le decisioni che
paese non più gruppi e tendenze, ma un la causa delle caratteristiche dell’ambiente ne scaturiscono si avvicinano di più agli
Partito Comunista; in cui sono costretti a muoversi, la regola intendimenti borghesi e conservatori (...).
2) che in ogni paese deve esserci un solo non sarà mai che lo sfruttato, l’affamato, il Tutta la degenerazione dei partiti so-
Partito Comunista; denutrito, possa capacitarsi che deve rove- cialdemocratici della II Internazionale deri-
3) che il Partito Comunista deve essere sciare e sostituire lo sfruttatore ben pasciu- vava dal fatto che... funzionavano non più
fondato sul principio della più stretta cen- to e ferrato di ogni risorsa e capacità. Que- come avanguardie precorritrici della classe,
tralizzazione e, nell’epoca della guerra ci- sto non può essere che l’eccezione. ma come sua espressione meccanica in un
vile, deve instaurare nel suo seno una disci- La democrazia elettiva borghese corre sistema elettorale e corporativo in cui si
plina militare; incontro alla consultazione delle masse, dava lo stesso peso e la stessa influenza
4) che dovunque ci siano anche solo perché sa che la maggioranza risponderà agli strati meno coscienti e più dominati da
dieci proletari o semi-proletari, il Parti- sempre a favore della classe privilegiata, e egoismi della classe proletaria stessa.

Condizioni di ammissione all’Internazionale Comunista


(adottate il 30 luglio 1920)
(Protokoll, II; in Prometeo seconda serie, n. 2, febbraio 1951; in Storia della Sinistra comunista, vol. II, pp. 685-690)

Le condizioni di ammissione (i cosiddetti 21 punti di Mosca) furono assai lungamente elaborate nella apposita commissione. Chiarito il
concetto dell’obbligo per i partiti di adottare il programma comunista (condizione 15ª) si discusse a fondo sulla conseguente esclusione di chi
votava contro il programma nei congressi di adesione. Una mozione di Lenin era stata in un primo tempo resa meno rigida, formulando la
condizione 20ª che almeno i 2/3 dei dirigenti dei partiti che chiedevano di aderire dovessero essere dei provetti comunisti. Riproposta dai
rappresentanti della Sinistra comunista ed in specie da quelli italiani, la formulazione più radicale divenne la 21ª condizione che Lenin
accettò, aggiunse e sostenne, stigmatizzando l’opportunismo degli indipendenti tedeschi di destra che perdevano così la speranza di poter
permanere nell’Internazionale. Il senso della 21ª condizione consiste nella esclusione non solo dei capi, ma di tutta un’ala o tendenza
socialdemocratica dove questa tuttora permaneva nei partiti che intendevano aderire a Mosca.

Il primo Congresso dell’Internazionale poco tempo fa, appartenevano alla Seconda Comunista è ora di moda. Il desiderio di
Comunista non aveva posto condizioni Internazionale, e ora vogliono entrare della alcuni gruppi dirigenti del “Centro” di en-
precise per l’ammissione nella Terza Inter- Terza Internazionale, ma in realtà non sono trare della Terza Internazionale è una indi-
nazionale. Fino al momento della convoca- ancora divenuto comunisti. La Seconda In- retta conferma che l’Internazionale Comu-
zione del Primo congresso, nella maggior ternazionale è definitivamente distrutta. I nista si è conquistata le simpatie della stra-
parte dei paesi esistevano soltanto tenden- Partiti intermedi e i Gruppi del “Centro”, i grande maggioranza degli operai coscienti
ze e gruppi Comunisti. quali vedono come alla Seconda Internazio- di classe di tutto il mondo, e che essa è una
Il secondo Congresso dell’Internazio- nale manchi ormai qualsiasi probabilità di potenza, la quale cresce di giorno in giorno
nale Comunista si raduna in ben altre con- vita, tentano di appoggiarsi alla Internazio- sempre più.
dizioni. Nella maggior parte dei paesi vi nale Comunista, che sta diventando sempre L’Internazionale Comunista è minaccia-
sono, attualmente, non soltanto correnti e più forte. Essi sperano però di serbare, an- ta dal pericolo di essere inquinata da ele-
tendenze comuniste, ma Partiti e Organiz- che nell’avvenire, una tale “autonomia” che menti vacillanti e indecisi che non si sono
zazioni Comunistiche. garantisca loro la possibilità di attuare la loro ancora definitivamente liberati dalla ideolo-
Spesso si rivolgono ora all’Internazio- antica politica opportunistica o “centrista”. gia della Seconda Internazionale.
nale Comunista Partiti e gruppi che, ancor In certa qual maniera l’Internazionale Oltre a ciò in alcuni grandi partiti (Italia,
32 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

Svezia, Norvegia, Jugoslavia ecc.) la cui mag- d’America la lotta di classe entra nella fase 8. Nella questione delle Colonie e del-
gioranza sta stl terreno del Comunismo, è di lotta civile. In siffatte condizioni i comu- le Nazioni oppresse è necessario un atteg-
rimasta fino al giorno d’oggi una notevole nisti non possono avere fiducia nella legalità giamento particolarmente chiaro e spicca-
ala riformista e socialpacifista, che aspetta borgehse. Essi sono obbligati a creare dap- to dei Partiti in quei paesi la cui borgehsia
soltanto di risollevare il capo e cominciare il pertutto un apparato di organizzazione è in possesso di Colonie e opprime altre
sabotaggio attivo della rivoluzione proleta- aparallelo e illegale che, nel momento decisi- Nazion i. Qualunq ue Part ito desideri
ria, aiutando così la borgehsia e la Seconda vo, aiuti il Partito a compiere il suo dovere apparrtenere alla Terza Internazionale è
Internazionale. verso la rivoluzione. In tutti i paesi nei qua- obbligato a smascherare gli espedienti dei
Nessun comunista deve dimenticare gli li, in seguito allo stato d’assedio e alle leggi “suoi” imperialisti nelle Colonie, ad ap-
ammaestramenti della Repubblicas sovietista eccezionali, i Comunisti non hanno la possi- poggiare non solo con le parole ma anche
ungherese. bilità di fare legalmente tutto il loro lavoro, è con i fat ti, qualsiasi movimen to
Il proletariato ungherese ha pagato ben assolutamente necessario combinare l’atti- irredentista nelle colonie e chiedere la cac-
cara la fusione dei Comunisti ungheresi coi vità legale con quella illegale. ciata dei suoi connazionali imperialisti da
cosiddetti socialdemocratici di “sinistra”. quelle Colonie, a destare nei cuori degli
Per conseguenza il Secondo Congresso 4. Il dovere di diffondere le idee co- operai del suo paese sentimenti veramen-
dell’Internazionale Comunista ritiene neces- muniste include implicitamente in sé il te fraterni per la popoalzione lavoratica
sario fissare con la massima precisione le dovere di un’energica, sistematica propa- delle Colonie e delle Nazioni oppresse, a
condizioni per l’ammissione di nuovi parti- ganda nell’esercito. fare tra le truppe del suo paese un’agita-
ti, e ricordare a quei partiti, che già fanno Dove questa agitazione è ostacolata da zione sistematica contro ogni oppressio-
parte dell’Internazionale Comunista, i do- leggi eccezionali, bisogna farla per vie illega- ne dei popoli coloniali.
veri a loro imposti. li. La rinuncia a un tale lavoro equivarrebbe a
Il Secondo Congresso dell’Internazio- un tradimento del dovere rivoluzioanrio e 9. Qualunque Partito desideri apparte-
nale Comunista pone le seguenti condi- sarebbe incompatibile con l’appartenenza nere all’Internazionale Comunista, deve si-
zioni per l’appartenenza all’Internazionale alla Terza Internazionale. stematicamente e tenacemente speigare
Comunista: un’attività comunista entro i sindacati, nei
5. È necessaria una agitazione sistema- Consigli degli operai, nei Consigli delle
1. Tutta quanta l’agitazione e la propa- tica e regolare nelle campagne., La classe ope- Aziende, nelle Cooperative di Consumo, e
ganda deve avere un carattere realmente co- raia non può vincere, se non ha dietro di sè i in tutte le organizzazioni è necessario or-
munista e corrispondente al programma e ai proletari rurali o almeno una parte dei con- ganizzare cellule comunistiche che, con un
deliberati della Terza Internazionale. Tutti tadini più poveri, e se non si è assicurata con lavoro persistente e tenace, guadagnino alla
gli organi della stampa del Partito debbono la sua politica, la neutralità di una parte della causadel Comunismo i sindacati ecc. Que-
essere diretti da Comunisti fidati, i quali ab- restante popolazione rurale. Il lavoro comu- ste cellule sono obbligatem nel loro lavoro
biano dimostrato la loro devozione alla cau- nista nelle campagne ha ora un’importanza quotidiano, a smascherare dappertutto il
sa del proletariato. Della dittatura del prole- preminente. Esso deve essere fatto preci- tradimento dei socialpatrioti e le oscilla-
tariato non si deve parlare semplicemente puamente con l’aiuto degli operai zioni dei centristi. Le cellule comunistiche
come di una banale formula imparata a me- rivoluzioanri e comunisti della città e della debbono essere completamente subordina-
moria, ma essa deve essere così propagan- campagna, che hanno connessioni con la te al Partito.
data che ogni semplice operaio, operaia, sol- camopagna. La rinuncia a questio lavoro o
dato, contadino ne comprenda la necessità l’affidarlo a mani malfidate o mezzo rifor- 10. Ogni Partito appartenente all’In-
dai fatti della vita quotidiana, sistematica- miste equivale a una rinuncia alla rivoluzio- ternazionale Comunista è obbligato a svol-
mente osservati e giorno per giorno sfruttati ne proletaria. gere una lotta tenace contro la
dalla nostra stampa. “Internazioanle” dei Sindfacati gialli di
La stampa periodica e non periodica e 6. Qualunque Partito desideri far parte Amsterdam. Esso deve fare energica pro-
tutte le imprese editrici del Partito debbono della Terza Internazionale, è obbligato a sma- paganda fra gli operai organizzati nei
essere completamente sottopost alla dire- scherare non sltanto l’aperto sibndacati. Per dimostrare la necessità di
zione del Partito, senza preoccuparsi se, in socialpatriottismo, ma anche la insincerità e romperla con l’Internazionale gialla di
quel dato istante, il Partito nella sua colletti- l’ipocrisia del socialpacifismo: deve siste- Amsterdam. Ogni Partito deve, con ogni
vità sia legale o illegale. E’ inamissibile che le maticamente mostrare agli operai che senza mezzo, appoggiare la nascente associazio-
Case Editrici abusino della loro autonomia e il rivesciamento rivoluzioanrio del capitali- ne internazionale dei Sindacati Rossi che si
facciano una politica che non corrisponde smo nessun tribuinale arbiotrale internazio- uuniscono con l’Internazionale Comunista.
pienamente alla politica del Partito. nale, nessun accordo intorno alla oimitazione
Nelle colonne dei giornali, nei comizi degli armamenti di guerra, nessun “demo- 11. I partiti che vogliono appartenere
popolari, nei sindacati, nelle cooperative di cratico” rinnovamento della Società delle alla Terza Internazionale asono obbligati a
consumo, dovunque i seguaci della Terza In- Nazioni sarà in grado di impedire nuove guer- sottoporre a una revisione l’effettivo per-
ternazionale riescano ad entrare, è necessa- re imperialistiche. sonale dei Gruppi parlamentare, ad allon-
rio bollare a fuoco sistematicamente non solo tanare tutti gli elelenti malsicuri e subordi-
la borgehsia, ma anche i suoi complici, i ri- 7. I Partiti che desiderano appartenere nare, non solo con la aprola ma coi fatti,
formisti di ogni sfumatura. alla Terza Internazionale Comunista, sono tutti quei gruppi allle Direzioni dei Partiti,
obbligati a riconoscere la completa rottura esigendo fa ogni deputato comunista che
2. Qualunque organizzazione voglia col riformismo e con la politica del “Centro” egli assoggetti tutta quanta la sua attività
unrisi all’Internazionale Comunista, deve e a propagare questa rottura nella più ampia agli interessi di una propaganda e di una
regolarmente e sistemntaicamente allonta- cerchia politica comunista. agitazione realmente rivoluzionarie.
nare da tutti i posti più o menio responsa- L’Internazionale Comunista chiede in-
bili del movimento rivoluzionario (orga- condizionatamente e ultimativamente l’ef- 12. I partiti appartenenti all’Interna-
nizzazioni del partito, redazioni, sindaca- fettuazione di questa rottura nel più breve zionale Comunista debbeono essere costru-
ti, gruppi parlamentari, cooperative, am- tempo possibile. L’Internazionale Comu- iti sulla base del Centralismo democratico.
ministrazioni comunali), i riformisti e i nista non può tollerare che opportunisti no- Nell’attuale epoca dell’acuta guerra civile
centristi, sostituendoli con provetti comu- tori, quali Turati, Kautsky, Hilferding, il Partito Comunista sarà in grado di fare il
nisti, senza preoccuparsi se, specialmen- Hillquit, Longuet, Macdonald, Modigliani suo dovere soltanto se è organizzato nel
te in principio, al posto di “esperti” op- ecc., abbiano diritto di passare per membri modo il più possibile centralista, se domi-
portunisti subentano semplici operai pro- della Terza Internazionale. Ciò avrebbe sol- na in esso una ferrea disciplina, e se la sua
venienti dalla massa. tanto per conseguenza che la Terza Inter- direzione centrale, sorretta dalla fiducia dei
nazionale si assomiglierebbe alla Seconda membri del Partito, ha la forza, l’autorità e
3. In quasi tutti i paesi d’Europa e Internazionale. le pià ampie competenze.
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 33

13. Il Partito Comunista di quei paesi L’Internazionale Comunista che agisce straordinario per esaminare tutte queste con-
in cui i comunsiti fanno il loro dovere leal- fra le condizioni della più aspra guerra civi- dizioni. Le direzxionic entrali dei partiti deb-
mente, deve, di quando in qaundo, proce- le, deve essere costruita in maniera di gran bono aver cura che le deliberazioni del
dere ad un “repulisti” (nuove registrazioni) lunga più centralizzata di quel che fosse la Sedcondo Congresso dell’Internazionale Co-
dell’effettivo dell’organizzazione del Par- Seconda Internazionale. Com’è naturale munista siano rese note a tutte le organizza-
tito per epurare sistematicamente il Partito però l’Internazionale Comunista, e il suo zioni locali.
dagli elementi piccoloborgehsi che si sono Comitato Esecutivo, debbono, nella loro at-
insinuati in esso. tività complessiva, tener conto delle diver- 20. Questi partiti che vogliono entra-
se condizioni fra cui sono costretti a lavo- re nella Terza Internazionale, ma che fino-
14. Qualunque Partito desideri appar- rare e a combattere i singoli partiti e debbo- ra non hanno radicalmente cambiata la loro
tenere all’Internazionale Comunista è obbli- no prendere deliberazioni di validità gene- atttica, debbono, prima di entrare nella
gato a date tuitto quanto il suo aiuto a ogni rale soltanto in quelle questioni in cui simi- Terza Internazionale, provevedere perché
Repubblica Sovietista nella sua lotta contro li deliberazioni siano possibili. non meno dei due terzi della loro Direzio-
le forze controrivoluzionarie. I partiti co- ni e ditutte le più importanti istituzioni
munisti debbono svolgere una chiara propa- 17. Conforme a ciò tutti i partiti che centrali si compongano di compagni che,
ganda per impedire ikl trasporto di muni- vogliono appartenere all’Internazionale prima ancora del Secodno conghresso del-
zioni di guerra ai nemici delle Repubbliche Comunista, debbono cambiare il loro nome. l’Internazionale Comunista, si erano pub-
Sovietiche; olrtre a ciò debbono, con ogni Qualunque partito voglia appartenere al- blicamente e chiaramente pronunciati in
mezzo, legalmente o illegalemente, fare pro- l’Internazionale Comunista deve portare favore dell’entrata del Partito nella Terza
paganda ecc. fra le truppe manadate a stran- il nomne: Partito Comunista del paese così Internazionale.
golare le Repubbliche Operaie. e così, Sezione della Terza Internazionale. Eccezioni sono ammissibili previo
La questione del nonme non è soltanto que- consenso del Comitato Esecutivo dell’In-
15. I partito che fin d’ora hanno conser- stione formale, ma questione politica di ternazionale Comunista, Il Comitato Ese-
vato i loro antichi programmi socialisti, sono grande importanza. L’Internazionale Co- cutivo dell’Internazionale Comunista ha
ora obbligati a mutare, nel più breve tempo munista ha dichiarato la guerra a tutto il il diritto di fare eccezioni anche per i rap-
possibile, questi programmi e ad elaborare – mondo borgehse e a tutti i partiti socialde- presentanti delle tendenza centrista nomi-
in modo rispondente alle condizioni speciali mocratici gialli. È necessario che a ogni nati al punto 7.
del paese – un nuovo programma comunista semplice lavoratore sia chiara la differen-
nel senso dei deliberati dell’Internazionale za tra i Partiti Comunisti e gli antichi par- 21. Quei membri del partito che respin-
Comunista. Per regola il programma di ogni titi ufficiali “Socialdemocratici” e “Socia- gono per principio el condizionie le tesi for-
partito appartenente all’Internazionale Co- listi” che hanno tradito la bandiera della mulate dall’Internazionale Comunista deb-
munista deve essere confermato dal Con- classe operaia. bono essere espulsi dal Partito. Lo stesso
gresso dell’Internazionale Comunista o dal vale specialmente per i delegati al congresso
suo Comitato Esecutivo. Qualora il pro- 18. Tutti gli organi direttivi della stam- straordinario.
gramma di un partito non venga confermato pa dei partiti di tutti i apesi sono obbligati a
dal Comitato Esecutivo dell’Internazionale pubblicare tutti gli importanti documenti uf-
Comunista, il Partito in discorso ha il diritto ficiale del Comitato Esecutivo dell’Interna-
di appellarsi al Congresso dell’Internazio- zionale Comunista. Zinoviev, nel discorso introduttivo
nale Comunista. alle Condizioni di ammissione all’In-
19. Tutti i partiti che appartengono al- ternazionale comunista: “il nostro
16. Tutti i deliberati dei Congressi del- l’Internazionale Comunista o hanno fatto Partito è pronto a restare completa-
l’Internazionale Comunista, come pure i de- domanda di entrarvi sono obbligati a convo- mente solo piuttosto di contrarre
liberati del suo Comitato Esecutivo, sono care al più prestoi possibile e al piàù tardi legami con elementi che giudichia-
impegnativi per tutti i Partiti appartenenti quattro mesi dopo il Secondo Congresso del- mo borghesi”.
all’Internazionale Comunista. l’Internazionale Comunista un congresso

Estratti dagli Statuti dell’Internazionale Comunista


(dalla raccolta delle Risoluzioni – Protokoll, II; in Prometeo seconda serie, n. 2, febbraio 1951; vedi anche J. Degras,
Storia dell’Internazionale Comunista, tomo primo, Feltrinelli 1975, pp.177-182)

Ricordati della guerra imperialistica! la Repubblica Internazionale dei Soviet, pri- Art.1 – La nuova Associazione Inter-
Ecco la prima parola che l’Internazio- ma tappa sulla strada della completa sop- nazionale dei Lavoratori è fondata allo sco-
nale Comunista rivolge ad ogni lavoratore, pressione di ogni sistema di governo. po di organizzare un’azione d’insieme dei
qualsiasi ne sia l’origine e la lingua. L’Internazionale Comunista considera la lavoratori dei diversi paesi tendente ad un
Ricordati che, per il fatto stesso dittatura del proletariato come unico mezzo solo e medesimo fine: il rovesciamento del
dell’esiustenza del regime capitalistico, un disponibile per strappare l’umanità agli or- caputalismo, l’instaurazione della dittatu-
pugno di imperialisti ha avuto, durante rori del capitalismo. ra del proletariato e di una repubblica in-
quattro lunghi anni, la possibilità di co- E l’Internazional,e Comunista conside- ternazionale dei Soviet, che eprmetteranno
stringere i lavoratori di ogni paese a sgoz- ra il potere dei Soviet come la forma di ditta- di abolire completamente le classi e di rea-
zarsi tra di loro! tura proletaria che la storia impone. lizzare il socialismo, primo grado della so-
Ricordiati che la guerra borgehse ha im- La guerra imperialista ha creato un lega- cietà comunista.
merso l’Europa e il mondo intero nella care- me particolarmente stretto tra il destino dei
Art. 2 – La nuova Associazione Interna-
stia e nell’indigenza! lavoratori di un paese e quello del proleta-
zionale dei Lavoratori adotta il nome di In-
Ricordati che senza l’abbattimento riato di tutti gli altri paesi.
ternazionale Comunista.
del capitalismo la ripetizione di queste La guerra imperialista ha confermato una
guerre criminali non è solo possibile, ma volta di più la verità di quanto era scritto Art. 3 – Tutti i partiti e organizzazioni
inevitabile! nello statuto della Prima Internazionale: affiliati all’Internazionale Comunista porta-
L’Internazionale Comunista si dà come l’emancipazione dei lavoratori non è compi- no il nome di: Partito Comunista del tale o
scopo la lotta armata per rovesciare la to locale né nazionale, ma invece un compi- tal’altro paese, Sezione dell’Internazionale
borgehsia internazionale, e la c reazione del- to sociale e internazionale. Comunista.
34 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

Estratti dalle Tesi sui compiti fondamentali


dell’Internazionale Comunista
(Protokoll, II; in Prometeo seconda serie, n. 2, febbraio 1951; vedi anche A. Agosti, La terza Internazionale,
Storia documentaria, Ed. Riuniti, 1974, pp. 210-225)

Tesi 1 – ... E’ dovere dei comunisti non democrazia borgehse, un inganno contro i ne del proletariato alla realizzazione della
già tacere le debolezze del loro movimento lavoratori, l’opinione peraltro diffusa tra i sua dittatura non è ancora ultimata nella stra-
ma criticarle apertamente per eliminarle più vecchi partiti partiti e i vecchi dirigenti della grande maggioranza dei paesi capitalsitici,
rapidamente e radicalmente. A questo scopo Seconda Internazionale, secondo cui la mag- anzi molto spesso non è stata neppure co-
è necessario in primo luogo determinare in gioranza dei lavoratori e degli sfruttati sa- minciata in modo sistematico. (...)
modo più concreto il contenuto dei concetti rebbe in grado, in condizioni di schiavitù ca-
“dittatura del proletariato” e “potere sovie- pitalistica, sotto il giogo della borghesia - Tesi 8 – La dittatura del proletariato è la
tico”, soprattutto sulla base dell’esperienza giogo che assume le forme più svariate, che è froma più decisa di lotta di classe del prole-
pratica; in secondo luogo, illustrare in che tanto più raffinato e insieme crudele quanto tariato contro la borghesia. Questa lotta può
cosa può e deve consistere in tutti i paesi più un paese è civile - di elaborare in sé con avere successo soltanto se l’avanguardia ri-
l’indilazionabile lavoro preliminare che rea- piena chiarezza le convinzioni e il carattere voluzionaria del proletariato trascina dietro
lizza queste parole d’ordine; in terzo luogo, del socialismo. Nella realtà, l’illuminazione, di sé la stragrande maggioranza di esso. La
indicare le vie ed i mezzi per eliminare i di- l’educazione, l’organizzazione delle masse preparazione della dittatura del proletaria-
fetti del nostro movimento. lavoratrici e sfruttate sotto l’influenza e la to, quindi, richiede non soltanto che sia messo
guida del proletariato, la loro liberazione dal- in luce il carattere borghese di qualsiasi ri-
L’essenza della dittatura del l’egoismo, dal frazionamwento, dai vizi e formismo, di qualsiasi difesa della democra-
proletariato e del potere sovietico dalle debolezze provocate dalla proprietà zia con conseguente conservazione della pro-
privata, la loro trasformazione in una libera prietà privata dei mezzi di produzione; non
Tesi 2 – La vittoria del socialismo (pri- associazione di liberi lavoratori saranno pos- soltanto che si smascheri l’insorgere di ten-
mo stadio del comunismo) sul capitalismo sibili unicamente quando l’avanguardia del denze che in realtà permettono la difesa del-
richiede cje il proletariato, in quanto unica proletariato, appoggiata da questa classe (...) la borgehsia all’interno del movimento ope-
classe realmente rivoluzionaria, realizzi i avrà abbattuto e sconfitto gli sfruttatori, li- raio: essa esige anche che i vecchi dirigenti
seguneti tre compiti. Il primo è: abbattere gli berato gli sfruttati dalla loro condizione di siano sostituiti da comunisti nelle organiz-
sfruttatori e soprattutto la borghesia, che è schiavi e migliorato le loro condizioni di vita zazioni proletarie di qualsiasi tipo, quindi
la loro principale rappresentante sul piano unicamente a spese degli espropriati capita- non soltanto in quelle politiche ma in quelle
economico e politico, annientarli, soffocare listi, insomma nel corso vero e proprio della sindacali, cooperative, culturali ecc. (...)
la loro resistenza, rendere impossibile qual- lotta di classe.
siasi tentativo di ripristinare il giogo del ca- Tesi 11 – Una delle cause principali che
pitale e la schiavitù del salario. Il secondo è: Tesi 4 – Per raggiungere la vittoria sul rendono più difficile il movimento rivolu-
trascinare con sé non soltanto tutto il prole- capitalismo è necessario un giusto rapporto zionario operaio nei paesi capitalisticvi avan-
tariato o almeno la sua stragrande maggio- reciproco tra il partito comunista in quanto zati consiste nel fatto che grazie ai possedi-
ranza, ma anche tutta la massa di coloro che guida, la classe rivoluzionaria, il proletaria- menti coloniali e al sovraprofitto del capita-
lavorano e sono sfruttati dal capitale e schie- to e la massa, vale a dire la totalità di tutti i le finanziario ecc., il capitale qui è riuscito a
rarli dietro l’avanguardia rivoluzionaria del lavoratori e gli sfruttati. Soltanto il partito isolate uno strato relativamente più ampio e
proletariato, il partito comunista. (...) Il ter- comunista (...), soltanto sotto la guida di un solido della piccola minoranza che forma
zo compito consiste nel neutralizzare, ren- partito simile il proletariato sarà in grado di l’aristocrazia operaia. Questa gode delle mi-
dere innocue le inevitabile oscillazioni tra sviluppare tutta la potenza del suo attacco gliori condizioni salariali ed è soprattutto
borgehsia e proletariato, tra democrazia rivoluzionario e di neutralizzare l’inevitabi- inbevuta di spirito corporativo e di pregiu-
borgehse e potere sovietico, della classe dei le apatia e in parte anche resistenza di quella dizi piccoloborghesi e capitalistici. Questa è
piccoli proprietari dell’agricoltura, dell’in- piccola minoranza dell’aristocrazia operaia la vera “base” sociale della Seconda Interna-
dustria e del commercio, una classe che è corrotta dal capitalismo, dei vecchi dirigenti zionale dei riformisti e dei “centristi”, e al
ancora numerosa in tutti i paesi avanzati, se tradeunionisti e delle cooperative di consu- momento attuale è praticamente la princi-
non costituisce addirittura la maggioranza mo ecc., e di sviluppare tutte le sue energie pale base sociale della borghesia. Non è pos-
della popolazione; parimenti, neutralizzare che, nella società capitalistica, a causa della sibile una preparazione anche soltanto pre-
le oscillazioni da parte dello strato di intel- struttura economica stessa, sono ben più liminare del proletariato al rovesciamento
lettuali, impiegati ecc. corrispondenti a tale grandi della sua entità numerica rispetto alla della borghesia senza una inevitabile, siste-
classe. (...) cifra globale della popolazione. (...) Soltan- matica, ampia e aperta lotta contro tale stra-
to quando i soviet saranno diventati l’unico to (...). Il proletariato (...) non potrà in alcun
Tesi 3 – Di fronte alla situazione con- apparato statale, sarà possibile realizzare modo realizzare la propria dittatura se non
creta che è stata creata in tutto il mondo e l’effettiva partecipazione di tutta la massa sarà capace e disposto a compiere i maggiori
soprattutto negli Stati capitalistici più pro- degli sfruttati all’amministrazione (...). Sol- sacrifici per la vittoria sulla borghesia. (...)
grediti, più potenti, più illuminati e liberi tanto nei soviet la massa degli sfruttati co- In particolare è indispensabile l’appog-
per opera del militarismo, dell’imperialismo, mincia ad apprendere, non già dai libri ma gio pieno e disinteressato da parte del parti-
del soffocamento delle colonie e dei paesi attraverso la propria esperienza pratica, to comunista e di tutto il proletariato avan-
deboli, del macello imperialistico mondiale e come si debba concepire l’opera di costru- zato al vasto movimento spontaneo dello
della”pace” di Versailles, qualsiasi accetta- zione del socialismo, la creazione di una nuo- sciopero generale, che è il solo in grado di
zione dell’idea che i capitalisti possano sot- va disciplina sociale, di una libera associa- risvegliare effettivamente le masse sotto il
tomettersi pacificamente alla volontà zione di lavoratori. giogo del capitale, metterle in movimento,
maggioritaria degli sfruttati, che sia possibi- illuminarle e organizzarle, e nello stesso tem-
le il passaggio pacifico al socialismo attra- In che cosa deve consistere la po di far crescere in esse la fiducia totale nel
verso le riforme non soltanto testimonia una preparazione immediata e generale ruolo di guida del proletariato rivoluziona-
straordinaria ottusità piccoloborgehse, ma alla dittatura del proletariato rio. Senza tale preparazione la dittatura del
equivale a ingannare direttamente i lavorato- proletariato non è possibile; e coloro che
ri, a mascherare la schiavitù salariale capita- Tesi 5 – L’attuale fase nello sviluppo arrivano a schierarsi pubblicamente contro
listica, a celare la verità. (...) Ed è appunto del movimento comunista internazionale è gli scioperi, come Kautsky in Germania,
un mascheramento del capitalismo e della contraddistinta dal fatto che la preparazio- Turati in Italia, non dovrebbero a nessun
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 35

costo essere tollerati all’interno di partiti che trare in modo condizionato nella Terza In- l’Internazionale Comunista debbono essere
aderiscono alla Terza Internazionale. Natu- ternazionale. (...) espulsi. Lo stesso vale per i membri del con-
ralmente, ciò vale in misura anche maggiore gresso straordinario
per i capi tradeunionisti e parlamentari che Tesi 15 – Tutta l’attività dei suddetti
di frequente tradiscono gli operai in quanto, partiti (ai quali si dovrà eventualmente ag- Tesi 17 – Circa il Partito Socialista Ita-
in base all’esperienza degli scioperi, giungere il Partito socialista svizzero) dimo- liano, il II Congresso della Terza Internazio-
insegnanoil riformismo e non la rivoluzione, stra, e ciascun organo periodico di questi nale riconosce che l’anno passat questo par-
come Jouhaux in Francia, Gompers in Ame- stessi partiti lo conferma, che questa attivi- tito, con la revisione del programma delibe-
rica, J.H. Thomas in Gran Bretagna. tà non è ancora comunista e non di rado è in rata al congresso di Bologna, ha compiuto
diretto contrasto con i principi fondamenta- una tappa importante verso il suo passaggio
Mutamenti della linea, e in parte del- li della Terza Internazionale, e precisamente al comunismo, e che le proposte presentate
la composizione, dei partiti che aderi- con il riconoscimento della dittatura del pro- dalla sezione torinese al Consiglio nazionale
scono o che intendono aderire all’IC letariato e del potere sovietico al posto della del partito e pubblicate nella rivista L’Ordi-
democrazia borghese. ne Nuovo dell’8 maggio 1920 sono in linea
Tesi 14 – Il livello di preparazione del Perciò il II Congresso dell’IC ha delibe- con tutti i principi fondamentali della Terza
proletariato dei paesi più importanti - dal rato che è impossibile accogliere senz’altro Internazionale. Il congresso invita il Partito
punto di vista dell’economia e della politica questi partiti (...) [ma che] per la completa Socialista Italiano a prendere in considera-
mondiale - alla realizzazione della sua ditta- addssione di questi (ed analoghi) partiti al- zione nel prossimo congresso, che dev’es-
tura viene indicato con la maggior obiettività l’Internazionale comunista, pone le seguen- sere convocato sia in base al suo statuto, sia
e precisione dal fatto che i partiti più in- ti condizioni: (...) in virtù delle condizioni generali poste dalla
fluenti della Seconda Internazionale, il Par- punto 4. Epurazione del partito dagli ele- Terza Internazionale per l’adesione, le sud-
tito socialista francese, il Partito socialde- menti che continuano ad operare nello spiri- dette proposte e tutte le decisioni del II
mocratico indipendente tedesco, il Partito to della Seconda Internazionale. Congresso dell’Internazionale Comunista, in
operaio indipednente inglese, il Partito so- (...) particolare per quanto riguarda il gruppo par-
cialista americano, sono usciti da questa In- punto 7. I membri del partito che re- lamentare, i sindacati e gli elementi non co-
ternazionale gialla e hanno deliberato di en- spingono le condizioni e le tesi elaborate dal- munisti entro il partito.

Estratti dalle Tesi sul parlamentarismo


(2 agosto 1920)
(Protokoll, II; in Prometeo seconda serie, n. 2, febbraio 1951;
vedi anche O preparazione elettorale o preparazione rivoluzionaria, Ed. Il Programma, 1966, pp. 29-33)

Fino al II Congresso dell’IC non era ancora stato chiaramente stabilito se le sezioni della nuova Internazionale, mentre denunciavano
l’inganno, e additavano ai proletari la necessità di abbattere gli istituti della democrazia parlamentare, dovessero o no iscrivere fra i loro
mezzi tattici, a puri scopi di propaganda rivoluzionaria e quindi antidemocratica, la partecipazione alle elezioni e ai parlamenti dell’Occiden-
te capitalistico. La questione aveva avuto, a seconda dei paesi, sviluppi diversi. Nessuno metteva in dubbio né che la nuova organizzazione
del proletariato rivoluzionario dovesse accogliere i soli movimenti che avessero lottato cointro la guerra imperialistica, rompendo con i
socialtraditori che l’avevano appoggiata, né che le sezioni della Terza Internazionale dovessero agire sul terreno dell’insurrezione armata
per abbattere il potere borghese e instaurare la dittatura del proletariato, come nella Russia dell’Ottobre 1917. Ma le tesi e risoluzioni
tuttavia molto esplicite del I congresso del marzo 1919 non sembravano escludere, nello spirito degli stessi bolscevichi russi, che certi
movimenti di orientamento anarchico o sindacalista-rivoluzionario venissero ad ingrossare la grande ondata rivoluzionaria: basti citare la
Confederazione Nazionale del Lavoro spagnola, di tendenza libertaria, l’estrema sinistra della Confederazione Generale del Lavoro
francese (C.G.T.), gli IWW (Operai industriali del mondo) americani, gli Shop Stewards Committees (Comitati di delegati d’impresa) scozzesi
e inglesi.
Questi movimenti non esitavano a condannare il socialpatriottismo e il riformismo, non dubitavano della necessità dell’insurrezio-
ne, ma non avevano una chiara posizione su quei problemi del potere e del terrore rivoluzionario, dello Stato e del partito politico, che
i bolscevichi avevano da parte loro pienamente risolti. Quasi tutti, sia per tradizione ideologica che per reazione all’opportunismo, si
opponevano all’utilizzazione del parlamento.
In Italia, la questione fu posta con estrema chiarezza sin dagli ultimi mesi del conflitto mondiale. Il Partito Socialista, che era stato
separato dalla corrente anarchica nel 1892 e dal quella anarco-sindacalista nel 1907 (nell’anno succesivo vi era pure stata una scissione
sindacale con la nascita dell’Unione Sindacale Italiana, poi divisasi di fronte al problema della guerra), aveva evitato bensì di cadere
nell’inganno dell’union sacrée, ma l’azione del suo gruppo parlamentare, dominato dalla destra, andava in controsenso ad ogni prospettiva
di soluzione rivoluzionaria, pur avendo trionfato nel partito già nell’anteguerra, non aveva osato rompere se non con la estrema destra
ultrariformista di Bissolati e consorti, espulsa nel 1912. Così gli elementi più decisi della sinistra del partito - che durante il conflitto mondiale
avevano propugnato l’aperto disfattismo della difesa nazionale - cominciarono a presentire la necessità di una scissione dal vecchio partito
e giunsero alla conclusione storica che, se si voleva preparare e condurre il proletariato all’assalto rivoluzionario, bisognava finirla col
metodo elettorale e parlamentare da cui la stessa direzione detta “intransigente” era impeciata.
Questa posizione, difesa nel giornale “Il Soviet”, fondato a Napoli nel 1918 come organo della frazione comunista astensionista, fu
respinta dalla maggioranza del partito al congresso di Bologna nel 1919. Ma i partigiani della partecipazione alle elezioni e al parlamen-
to, pur facendosi forti dell’approvazione di Lenin, ebbero l’immenso torto di mantenere l’unità del grande partito elettorale, opponendosi
così apertamente a Lenin e alle direttive fondamentali della Terza Internazionale e non esitando a respingere l’offerta degli astensionisti
di rinunciare alla loro pregiudiziale antiparlamentare, purché la scissione fosse consumata.
Nello stesso periodo Lenin scrisse il suo famoso L’Estremismo, malattia infantile del comunismo, avendo sotto mira in particolare il
problema tedesco (dove i comunisti avevano di fronte sia la tendenza del sindacalismo rivoluzionario sia il pericolo di infiltrazione da parte
di tendenze a sfondo anarchico, incapaci di comprendere la questione dell’autorità in seno al partito e allo Stato.La critica di Lenin, dominata
dall’attenzione con cui egli segue lo sviluppo del movimento tedesco, d’importanza fondamentale, tratta questo problema parallelamente a
quello della tattica parlamentare; ed è indiscutibile che egli condanna tanto la scissione sindacale quanto l’astensionismo elettorale.
Nel frattempo, la frazione astensionista italiana si era sforzata di precisare in due lettere al Comitato Esecutivo dell’Internazionale
(1), che in Italia queste due questioni non interferivano affatto l’una nell’altra: che la frazione di sinistra del Partito Socialista
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condivideva in pieno le posizioni marxiste sul partito e sullo Stato, e che non soltanto non aveva alcuna simpatia per il movimento
anarchico o sindacalista, ma conduceva contro di esso da tempo una polemica aperta. Se queste lettere dovettero superare molti
ostacoli per giungere a Mosca, è un fatto che Lenin intervenne di persona affinché un rappresentante della Frazione Comunista
Astensionista partecipasse al II congresso mondiale.
Il relatore sulla questione del parlamentarismo rivoluzionario fu Bucharin, che parlò durante la seduta del 2 agosto 1920 presentando
le Tesi che aveva redatte con Lenin e alle quali Trotsky aveva fatto una introduzione dal titolo “La nuova epoca e il nuovo parlamentarismo”,
annunciando un controrapporto del rappresentante degli astensioni italiani (Amadeo Bordiga), che aveva pure sottoposto al congresso un
corpo di tesi. Seguirono molti interventi fra i quali nuovamente Lenin e Bordiga (vedi oltre in questo Supplemento).
Nelle tesi della Frazione comunista astensionista si ribadisce che la divergenza tattica non riguarda in alcun modo questioni di
teoria o di principio, tanto che il relatore pregò i pochi esponenti di tendenze sindacaliste contrari per principio all’azione politica, di
non votare per le sue tesi per quanto votassero contro le tesi di Bucharin. Esito del voto: le tesi Bucharin sono votate a grande
maggioranza, contro sette voti contrari, e tre voti alle tesi Bordiga.
Va detto che l’Introduzione di Trotsky, le tesi di Bucharin-Lenin e quelle della Frazione comunista astensionista italiana, nell’esame
della funzione storica del parlamento borghese, non presentano alcuna differenza. Dal punto di vista dei principi, tutt’e tre stabiliscono
che si deve abbattere con un’azione violenta il potere di Stato borghese e distruggerne fino all’ultimo ingranaggio la macchina; che il
parlamento è uno degli elementi più controrivoluzionari dell’apparto statale borghese, e deve quindi essere eliminato con la forza. Così
avevano fatto i bolscevichi con l’Assemblea Costituente, pur avendo partecipato alla sua elezione. Così Marx aveva suggerito di fare nel
1871, quando si augurò che i comunardi marciassero su Versailles e disperdessero l’ignobile Assemble aNazionale dal cui grembo uscì
la III Repubblica. Dopo la sua vittoria, il proletariato deve costruire un nuovo Stato, lo Stato della sua dittatura, fondato sui Consigli
operai, e segnare così la fine storica del potere borghese, dello Stato e del parlamento capitalistico.
La storia successiva mostra che la controrivoluzione borghese, nella doppia veste della democrazia borghese e dello stalinismo, ha
sconfitto e, infine, sepolto, la gloriosa tradizione comunista del proletariato russo e mondiale, facendo riemergere dai campi delle guerre
imperialiste la bandiera dell’elettoralismo e del parlamentarismo a beneficio esclusivo della conservazione sociale e dello sfruttamento
capitalistico. Quel che i marxisti italiani di allora previdero, in assenza della rivoluzione proletaria e comunista in Europa, purtroppo si
verificò: andare nel parlamento per distruggerlo, si rimane completamente invischiati a tal punto che del “parlamentarismo rivoluziona-
rio” rimase solo il parlamentarismo trasformatosi rapidamente in controrivoluzionario.
(1) Pubblicate ne “il programma comunista” n. 18 del 1964 e n. 14 del 1965.

Nelle attuali condizioni, caratterizza- essere un’organizzazione della “volontà parlamento; il suo obiettivo è distruggere il
te dallo scatenarsi dell’imperialismo, il popolare” valida indipendentemente dalle parlamentarismo. Ne deriva che il comuni-
parlamento è divenuto uno strumento di classi, ma che è in sostanza uno strumento smo può interessarsi solo di sfruttare le
menzogna, di frode, di violenza, di distru- di oppressione e assoggettamento control- istituzioni dello Stato borghese allo scopo
zione, di atti di brigantaggio, opera del- lato dal capitale dominante. di distruggerle. Il problema si può porre in
l’imperialismo. Le riforme parlamentari, 2. Il parlamentarismo è una forma par- questo modo, e solo in questo modo.
mancanti di ogni contenuto di continuità e ticolare dell’ordinamento statale; perciò non 7.Ogni lotta di classe è una lotta politi-
stabilità e concepite senza piano d’insie- può essere la forma delle società comuni- ca, perché in ultima analisi è una lotta per il
me, hanno persa ogni importanza pratica ste, in cui non ci sono neé classi, né lotta di potere. Qualsiasi sciopero che si propaghi
per le masse lavoratrici. (...) classe, né potere statale. per tutto il paese danneggia lo Stato
I parlamenti borghesi, che costituisco- 3. Il parlamento non può neppure fun- borgehse ed assume pertanto una carattere
no uno degli apparati principali della mac- gere da forma di amministrazione dello Sta- politico...
china governativa, non possono essere con- to proletario nel periodo di transizione dalla 8.Dunque, la questione della lotta poli-
quistati dal proletariato più che non lo sia dittatura della borghesia alla dittatura del tica non si identifica affatto con la questio-
in generale lo Stato borghese. proletariato. ne dell’atteggiamento da tenersi nei con-
Il compito del proletariato consiste nel Quando la lotta di classe abbia avuto fronti del parlamento. La prima è una que-
far saltare la macchina governativa della sbocco nella guerra civile, il proletariato stione generale della lotta di classe proleta-
borghesia, nel distruggerla insieme alle isti- deve costituire la propria organizzazione ria, in cui delle lotte ristrette e settoriali si
tuzioni parlamnentari, siano esse quelle statale come organizzazione di lotta a cui i radicalizzano fino a trasformarsi in lotta
delle repubbliche o quelle delle monarchie rappresentanti delle passate classi domi- generale per l’abbattimento dell’ordine ca-
costituzionali. (...) nanti non sono ammessi. In questa fase la pitalista nel suo complesso.
Il comunismo si rifiuta dunque di vede- finzione della “volontà popolare” è assolu- 9... La guerra civile è guerra. In questa
re nel parlamentarismo una delle forme del- tamente dannosa per il proletariato. guerra il proletaruiato deve avere il proprio
la società futura; si rifiuta di vedervi la for- Il proletariato non ha bisogno di nessu- corpo di coraggiosi ufficiali politici, il pro-
ma della dittatura di classe del proletariato, na divisione parlamentare dei poteri, che prio forte stato maggiore politico, che diri-
nega la possibilità della conquista stabile gli è dannosa. La forma assunta della ditta- ga le operazioni della lotta in ogni campo.
dei parlamenti, si dà come scopo l’aboli- tura proletaria è la repubblica sovietica. 10. La lotta di massa è un metodo com-
zione del parlamentarismo. 4. Il parlamento borghese, uno degli in- plessivo di sviluppare azioni che assumo-
Non può dunque essere questione granaggi più importanti dell’apparato sta- no forme sempore più aspre e portano lo-
della utilizzazione degli istituti borghe- tale borghese, proprio in quanto tale non gicamente all’insurrezione contro lo Stato
si di governo, che in vista della loro di- può essere conquistato permanentemente, capitalista.
struzione. E’ dunque in questo senso ed esattamente come il proletariato non può In questa lotta di massa che evolve in
unicamente in questo senso che la questio- conquistare lo Stato borghese. Il compito guerra civile, il partito guida del proletriato
ne può essere posta. del proletariato è quello di fracassare il mec- deve di regola assicurarsi tutte le posizioni
canismo statale borghese, distruggerlo, e con legali, utilizzandole come centri ausiliari
Il comunismo, la lotta per la dittatura esso distruggere le istituzioni parlamenta- della propria attività rivoluzionaria e inse-
del proletariato e l’utilizzazione dei ri, siano esse repubblicane o derivanti da rendole nel proprio piano generale di cam-
parlamenti borghesi una monarchia costituzionale... pagna, la campagna della lotta di massa.
5. Lo stesso discorso vale per ammini- 11.Un centro ausiliario di questo ge-
1. Il parlamentarismo come sistema strazione comunali borghesi. nere è costituito dalla tribuna del parla-
statale è divenuto una forma “democrati- 6. Di conseguenza, il comunismo mento borghese. Non costituisce un vali-
ca” di dominio della borghesia che, in una ripoudia il parlamentarismo come forma do argomentoi contro la partecipazione
certa fase di sviluppo, ha avuto biosgno della futura società, come forma della ditta- alla lotta parlamentare il fatto che il parla-
della finzione di un organismo popolare tura di classe del proletariato. Nega la pos- mento sia un’istituzione dello Stato bor-
rappresentativo, che dall’esterno sembra sibilità di conquistare permanentemente il ghese. Il partito comunista non entra in
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 37

tale istituzione per fungervi da parte orga- L’attività parlamentare rammentare di non essere un legislatore alla
nica del parlamento, ma al fine di aiutare rivoluzionaria ricerca di un accordo con altri legoslatori, ma
le masse a spezzare l’apparato statale e il un agitatore di partito mandato in campo
parlamento stesso con l’azione dall’inter- 4. Un parlamentare comunista è obbli- nemico per seguire le decisioni del partito. Il
no del parlamento... gato, per decisione del comitato centrale, ad deputato comunista non è responsabile di
12. Questa attività parlamentare, che affiancare al lavoro legale quello clandesti- fronte alla massa disorganizzata degli elet-
consiste principalmente nell’agitazione ri- no. Nei paesi in cui i deputati comunisti go- tori, ma di fronte al partito comunista, legale
voluzionaria fatta dalla tribuna parlamen- dono dell’immunità parlamentare grazie alle o clandestino.
tare, nello smascheramento dei nemici, nel- norme di legge borghesi, questa immunità 9. I discorsi dei deputati comunisti in
la mobilitazione ideologica delle masse, deve venire utilizzata per appoggiare le atti- parlamento debbono essere di facile com-
che,soprattutto nelle zone arretrate, sono vità clandestine del partito in campo orga- prensione per ogni semplice lavoratore,
ancora impacciate da illusioni democrayiche nizzativo e propagandistico ogni contadino, ogni lavandaia, ogni peco-
e guardano alla tribuna parlamentare, de- 5. I depuitati comunisti debbono subor- raio, in modo che il partito possa pubbli-
v’essere integralmente e assoluitamente su- dinare tutte le proprie attività parlamentari carli in volantini da distribuire in ogni an-
bordinata alle finalità e ai compiti della lot- all’azione del partito fuori dal parlamento. golo del paese...
ta di massa in atto fuori dal parlamento. La Bisogna presnetare regolarmente delle pro- 11. I deputati comunisti debbono utiliz-
partecipazione alla lotta elettorale e la poste di legge con valore dimostrativo ela- zare la tribuna parlamentare per smaschera-
proprganda rivoluzionaria compiuta da borate secondo le direttive del partito e del re non soltabnto la borghesia ed i suoi segua-
dentrp al parlamento sono di particolare comitato centrale, senza pensare che ver- ci dichiarati, ma anche i socialpatrioti e i ri-
importanza per l’approccio politico a quei ranno accettate dalla maggioranza borghese, formisti, per smascherare l’irresolutezza dei
settori della classe operaia che fino ad ora ma a scopo di propaganda, agitazione, e or- politici “centristi” e gli altri avversari del
sono rimasti lontani dalla vita politica... ganizzazione... comunismo, e per fare propaganda agli idea-
18... Tanto il boicottaggio delle elezio- 8. Ogni parlamentare comunista deve li dell’Internazionale comunista.
ni o del parlamento, quanto l’uscita dal par-
lamento sono ammissibili principalemnte
quando esistano le condizioni favorevoli ad
un passaggio immediato alla lotta armata
per il potere.
19. Bisogna sempre avere presente la
Le tesi dell’I.C. e le tesi della nostra
relativamente scarsa importanza di questa
questione. Dato che il centro di gravità po-
Frazione sulla stessa linea
litico si trova nella lotta per il potere stata- (da Storia della Sinistra comunista, vol. II, pp. 615-616)
le in atto fuori del parlamneto, è ovvio che
il problema della dittatura proletaria e della Identica è la diagnosi della funzione del comunismo è la distruzione degli istitu-
lotta di massa per tale dittatura non può antirivoluzionaria dell’istuituto parlamen- ti parlamentari e democratici; identica la
venir posto sullo stesso piano del proble- tare come strumento di governo della bor- condanna dell’antiparlamentarismo per
ma dell’utilizzazione del parlamento. ghesia; identica la negazione del parlamen- principio come di ogni illusione di “via par-
20. Ecco perché l’Internazionale comu- tarismo e come “forma del futuro ordine lamentare al socialismo”; identico il rifiuto
nista sottolinea con la massima forza che sociale” e “come forma della dittatura di di considerare motivo di scissione nel mo-
essa considera un grave errore qualsiasi scis- classe del proletariato”, e della possibilità vimento comunista la questione del parla-
sione o qualsiasi tentativo di scissione al- di “conquistarlo” per metterlo al servizio mentarismo o, viceversa, dell’astensioni-
l’interno del Partito comunista sui que- della lotta di emancipazione del proletaria- smo; identica la condanna dell’indifferenza
st’unica questione... to; identica la proclamazione che compito anarchica per le elezioni e il parlamento.

Dal Manifesto
“Il mondo capitalista e l’Internazionale Comunista”
(8 agosto 1920)
(dal “Die Kommunistischen Internationale”, nr. 13 del 1920; in Prometeo seconda serie, n. 2, febbraio 1951) (1)

L’Internazionale Comunista ha fatto Proletari d’Italia, lin rispondeva ad un corrispondente del-


propria la causa della Russia sovietica. pensate all’Ungheria il cui esempio è la Reuter che l’aveva interpellato: “Lo
Il proletariato internazionale non ri- entrato nella storia per ricordare sventu- scioglimento dell’Internazionale Comu-
metterà la spada nel fodero che quando la ratamente che nella lotta per il potere, nista è giusto e tempestivo, perché facili-
Russia sovietica sarà divenuta uno degli come durante l’esercizio del potere, il pro- ta l’organizzazione dell’attacco comune
anelli della catena di una federazione di letariato deve restare intrepido, respin- di tutte le nazioni che amano la libertà
repubbliche sovietiche che abbracci tutto gere tutti gli elementi equivoci, e fare spie- sul comune nemico: l’hitlerismo”. Il do-
il mondo. tatamente giustizia di tutti i tentativi di cumento di Stalin aggiunge che lo scio-
La guerra civile è messa all’ordine del tradimento. glimento dell’Internazionale Comunista
giorno nel mondo intero. era giusto e tempestivo anche perché
La consegna è: “Il potere ai Soviet”. Operai e operaie! smascherava le calunnie dei nemici del
In Italia ove la borghesia riconosce Non vi è sulla terra che una sola ban- movimento operaio, secondo le quali Mo-
francamente che la sorte del paese si trova diera che merita che si combatta e muoia sca avrebbe inteso immischiarsi nella vita
ormai in fin dei conti tra le mani del Parti- sotto le sue pieghe: è la bandiera dell’In- degli altri Stati per bolscevizzarli ed i par-
to Socialista, la politica dell’ala destra rap- ternazionale Comunista! titi comunisti dei vari paesi avrebbero
presentata da Turati si sforza di far rien- agito non nell’interesse del proprio pae-
trare il torrente della rivoluzione proleta- se ma d ietro ordine esterno». [Dalla
ria tra gli argini delle riforme parlamentari. “Piccola Enciclopedia del socialismo e
È’ in questo sabotaggio interno che risiede (1) «La III Internazionale fu sciolta il del comunismo”, di Giulio Trevisani, Ed.
oggi il più grave dei pericoli. 15 maggio 1943. Il 28 maggio 1943 Sta- “Cultura Nuova”, Milano 1950].
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Discorso di Bordiga sul parlamentarismo


al II Congresso dell’Internazionale Comunista
(2 agosto 1920)
(Da Protokoll, pp 421-439; in “Rassegna Comunista” n. 2 del 20 marzo 1921; in O preparazione rivoluzionaria o
preparazione elettorale, Ed. il programma comunista, 1966, p. 41-44; A. Bordiga, Scritti 1911-1926, vol. IV, pp. 270-277)

Compagni! democratica e la proletaria. L’esperienza tat- La massima chiarezza è necessaria nella


La Frazione di sinistra del Partito Socia- tica della Rivoluzione Russa non può quindi propaganda; bisogna dare alle masse delle
lista Italiano è antiparlamentare per ragioni essere trasferita agli altri paesi in cui la de- parole d’ordine semplici ed efficaci. Parten-
che non riguardano solo l’Italia, ma hanno mocrazia borghese funziona già da molto do dai principii marxisti, noi proponiamo
un carattere generale. Si tratta qui di una di- tempo e dove la crisi rivoluzionaria si risol- che, nei paesi in cui il regime democratico è
scussione di principio? Certamente no. In verà nel passaggio diretto da questo regime da lungo tempo sviluppato, l’agitazione per
principio siamo tutti antiparlamentari, per- politico alla dittatura del proletariato. la dittatura del proletariato si basi sul
ché ripudiamo il parlamentarismo come mez- L’importanza marxista della Rivoluzio- boicottaggio delle elezioni e degli organi de-
zo di emancipazione del proletariato e come ne Russa è che la sua fase finale (sciogli- mocratici borghesi. La grande importanza
forma politica dello Stato proletario. mento dell’Assemblea Costituente e presa che si dà in pratica all’attività elettorale com-
Gli anarchici sono antiparlamentari per del potere ad opera dei Soviet) poté essere porta un doppio pericolo: da un lato, dà l’im-
principio, perché sono contro ogni delega- combattuta e difesa solo sulla base del marxi- pressione che sia questa l’azione essenziale;
zione di potere da un individuo a un altro. smo, e diede vita a un nuovo movimento dall’altro, assorbe tutte le energie e le risor-
Antiparlamentari per principio sono anche i internazionale: quello dell’Internazionale se del partito, portando all’abbandono qua-
sindacalisti, avversari dell’azione politica del Comunista, che ruppe definitivamente i si completo del lavoro negli altri settori del
partito, che hanno una concezione del pro- ponti con la socialdemocrazia, vergognosa- movimento.
cesso dell’emancipazione proletaria comple- mente fallita durante la guerra. Per l’Euro- I socialdemocratici non sono i soli a dare
tamente diversa dalla nostra. Quanto a noi, pa Occidentale, il problema rivoluzionario una grande importanza alle elezioni: le stes-
il nostro antiparlamentarismo si riallaccia impone prima di tutto la necessità di uscire se tesi proposte dall’Esecutivo dicono che è
alla critica marxista della democrazia bor- dai limiti della democrazia borghese, di mo- utile servirsi nelle campagne elettorali di tutte
ghese. Non ripeterò qui gli argomenti del co- strare che la pretesa della borghesia che ogni le azioni di massa e di tutti i mezzi di agita-
munismo critico che smascherano la menzo- lotta politica debba svolgersi nel quadro del zione (tesi 15). Ora l’organizzazione del
gna borghese dell’eguaglianza politica, po- meccanismo parlamentare è una menzogna, partito che esercita l’attività elettorale rive-
sta al di sopra dell’ineguaglianza economica e che la lotta deve essere portata su un nuo- ste un carattere tecnico del tutto particolare
e della lotta di classe. vo terreno, quello dell’azione diretta rivo- e nettamente contrastante con il carattere
A base della nostra concezione sta l’idea luzionaria per la conquista del potere. A dell’organizzazione che conduce la lotta ri-
di un processo storico nel quale la lotta di questo fine occorre una nuova organizza- voluzionaria legale ed illegale. Il partito di-
classe termina, dopo una violenta battaglia zione tecnica del partito, cioè una organiz- viene un ingranaggio di comitati elettorali che
per la dittatura proletaria, con la liberazione zazione storicamente nuova. Questa orga- si occupano esclusivamente della prepara-
del proletariato. Questa concezione teorica, nizzazione è realizzata dal Partito Comu- zione e della mobilitazione degli elettori. E,
esposta nel Manifesto dei Comunisti, ha tro- nista, che, come è detto nelle tesi del CE se si tratta di un vecchio partito socialdemo-
vato la sua prima realizzazione storica nella sui compiti del partito, è suscitato “dal- cratico che passa al movimento comunista, si
Rivoluzione Russa. l’epoca della lotta diretta per la dittatura corre il rischio - di cui si hanno già numerosi
Un lungo periodo di tempo è trascorso del proletariato” (tesi 4). esempi - di proseguire nell’attività parlamen-
fra questi due avvenimenti, e durante questo Il primo meccanismo borghese che de- tare così come la si praticava in passato.
periodo lo sviluppo del mondo capitalistico v’essere distrutto prima di passare all’edifi- Per quanto concerne le tesi presentate e
è stato estremamente complesso. Il movi- cazione economica del comunismo, prima difese dai relatori, osserverò che esse sono
mento marxista è degenerato in movimento ancora di sostituire al vecchio apparato di precedute da un’introduzione storica, con la
socialdemocratico, creando un terreno di governo lo Stato proletario, è proprio il par- prima parte della quale sono quasi comple-
azione comune ai piccoli interessi corporativi lamento. La democrazia borghese agisce fra tamente d’accordo. Vi si dice che la I Inter-
di singoli gruppi operai e alla democrazia le masse come un mezzo di difesa indiretta, nazionale si serviva del parlamentarismo a
borghese. Questa degenerazione si è manife- mentre l’apparato esecutivo dello Stato è fini di agitazione, critica e propaganda. In
stata nello stesso tempo nei sindacati e nei pronto a far uso dei mezzi della violenza seguito, nella II Internazionale, si manifestò
partiti socialisti. Si dimenticò quasi comple- diretta non appena gli ultimi tentativi di at- l’azione corruttrice del parlamentarismo, che
tamente il dovere del partito di classe di par- tirare il proletariato sul terreno della legalità portò al riformismo e alla collaborazione di
lare in nome dell’intera classe operaia e ri- democratica siano falliti. E’ quindi di capita- classe.
chiamarla ai suoi compiti storici rivoluzio- le importanza smascherare questo gioco della L’introduzione ne conclude che la III In-
nari: si creò una ideologia del tutto diversa, borghesia e mostrare alle masse tutta la dop- ternazionale deve tornare alla tattica parla-
senza nulla in comune col marxismo, che piezza del parlamentarismo borghese. mentare della I per distruggere il parlamento
respingeva l’uso della violenza e abbando- La pratica dei partiti socialisti tradizio- dall’interno. Ma la III Internazionale, se ac-
nava la dittatura del proletariato per sosti- nali aveva prodotto nelle file del proletaria- cetta la stessa dottrina della I, deve, tenuto
tuirle l’illusione di una trasformazione paci- to, già prima della guerra mondiale, una rea- conto della grande diversità delle condizioni
fica e democratica della società. La Rivolu- zione antiparlamentare: la reazione sindaca- storiche, servirsi di tutt’altra tattica, e non
zione Russa ha luminosamente riconfermato lista-anarchica, che negava ogni valore al- partecipare alla democrazia borghese.
la teoria marxista, dimostrando la necessità l’azione politica per concentrare l’attività Anche la prima parte delle tesi che se-
del ricorso al metodo della lotta violenta e del proletariato sul terreno delle organizza- guono non è affatto in contrasto con le idee
della istituzione della dittatura del proleta- zioni economiche, diffondendo la falsa idea da me sostenute. La divergenza comincia solo
riato. Ma le condizioni storiche in cui la Ri- che non possa esistere attività politica al di là dove si parla della utilizzazione delle cam-
voluzione Russa si è sviluppata non asso- fuori dell’attività elettorale e parlamentare. pagne elettorali e della tribuna parlamentare
migliano a quelle in cui la rivoluzione prole- A questa illusione non meno che all’il- per azioni di massa. Noi non respingiamo il
taria si svilupperà nei paesi democratici del- lusione socialdemocratica è necessario rea- parlamentarismo perché si tratta di un mez-
l’Europa Occidentale e dell’America. La si- gire, perché essa è ben lontana dal vero me- zo legale. Ma non si può proporne l’impiego
tuazione in Russia ricorda piuttosto quella todo rivoluzionario e porta il proletariato allo stesso titolo della stampa, della libertà di
della Germania nel 1848, perché vi si sono su una falsa via nel corso della sua lotta di riunione, ecc. Qui, si tratta di mezzi di azio-
svolte due rivoluzioni una dopo l’altra: la emancipazione. ne; là, di un istituto borghese che deve essere
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 39

sostituito dagli istituti proletari dei Consigli parlamento. Il relatore ci presenta a questo parlamentare, gli altri problemi, molto più
operai. Noi non pensiamo affatto di privarci, proposito lo schema di un regolamento sul- importanti, ci resteranno sulle braccia, e la
dopo la rivoluzione, della stampa, della pro- l’azione dei comunisti nel parlamento bor- loro soluzione non sarà certo così semplice.
paganda ecc., ma contiamo invece d’infran- ghese. Questo, se mi è permesso dirlo, è pura Appunto per questo proponiamo di con-
gere l’apparato democratico e di sostituirlo utopia. Non si riuscirà mai ad organizzare centrare la maggior parte delle energie del
con la dittatura del proletariato. un’attività parlamentare che contraddica ai movimento comunista su un terreno d’azio-
Noi non avanziamo neppure il solito ar- principii stessi del parlamentarismo ed esca ne molto più importante di quello del parla-
gomento dei “capi”. Non si può far a meno dai limiti del regolamento parlamentare. mento. E ciò non perché le difficoltà ci spa-
di capi. Sappiamo benissimo, e l’abbiamo Ed ora, due parole sugli argomenti pre- ventino. Osserviamo soltanto che i parla-
sempre detto agli anarchici fin da prima del- sentati dal compagno Lenin nel suo opusco- mentari opportunisti, che adottano una tat-
la guerra, che non basta rinunciare al parla- lo sul “comunismo di sinistra”. Io credo che tica di più comoda applicazione, non sono
mentarismo per fare a meno dei capi. Avre- non si possa giudicare la nostra tattica anti- perciò meno assorbiti dalla attività parla-
mo sempre bisogno di propagandisti, di gior- parlamentare alla stessa stregua di quella che mentare, e ne concludiamo che, per risolvere
nalisti ecc. Alla rivoluzione è necessario un preconizza l’uscita dai sindacati. Il sindaca- il problema del parlamentarismo comunista
partito centralizzato che diriga l’azione pro- to è sempre, anche se corrotto, un centro secondo le tesi del relatore, occorreranno
letaria, ed è evidente che a questo partito operaio. Uscire dal sindacato socialdemo- sforzi decuplicati, e al movimento resteran-
occorrono anche dei capi. Ma, come il ruolo cratico è condividere la concezione di quei no minori risorse ed energie per l’azione ve-
del partito, così il ruolo dei capi non ha nulla sindacalisti che vorrebbero costituire un or- ramente rivoluzionaria.
in comune con la tradizionale prassi social- gano di lotta rivoluzionaria di tipo non poli- Nell’evoluzione del mondo borghese, le
democratica. Il partito dirige l’azione prole- tico ma economico. E’ questo, dal punto di tappe che si devono necessariamente per-
taria nel senso che prende su di sé il lavoro vista marxista, un errore che non ha nulla a correre, anche dopo la rivoluzione, nel pas-
più pericoloso e che esige i maggiori sacrifi- che vedere con gli argomenti sui quali poggia saggio economico dal capitalismo al comu-
ci. I capi del partito non sono soltanto i capi il nostro antiparlamentarismo. Le tesi dichia- nismo, non si traspongono sul terreno poli-
della rivoluzione vittoriosa; sono essi che, rano del resto che per il movimento comuni- tico. Il passaggio del potere dagli sfruttatori
in caso di disfatta, cadranno per primi sotto sta la questione del parlamentarismo è se- agli sfruttati porta con sé un cambiamento
i colpi del nemico. La loro posizione è affat- condaria, mentre non lo è altrettanto la que- istantaneo dell’apparato rappresentativo. Il
to diversa da quella dei capi parlamentari stione dei sindacati. parlamentarismo borghese deve essere so-
che prendono i posti più vantaggiosi nella Io credo che dalla opposizione all’atti- stituito dal sistema dei Consigli operai. La
società borghese. vità parlamentare non sia lecito dedurre un vecchia maschera democratica che tende a
Ci si dice: anche dalla tribuna parlamen- giudizio definitivo su singoli compagni o celare la lotta di classe deve essere strappata
tare si può fare della propaganda. A questo partiti comunisti. Il compagno Lenin nel suo perché si possa passare all’azione rivolu-
risponderò con un argomento un po’... in- interessante lavoro espone la tattica comu- zionaria diretta.
fantile: ciò che si dice dalla tribuna parla- nista propugnando un’azione molto agile, E’ questo, in sintesi, il nostro punto di
mentare è ripetuto nella stampa; se si tratta corrispondente assai bene a un’analisi at- vista sul parlamentarismo, punto di vista
della stampa borghese, tutto è presentato in tenta e rigorosa del mondo borghese, e pro- che collima in tutto e per tutto col metodo
una falsa luce; se si tratta della nostra, allora pone di applicare a questa analisi nei paesi rivoluzionario marxista. Posso concludere
è inutile passare dalla tribuna parlamentare capitalistici i dati dell’esperienza della Ri- con una considerazione che ci è comune col
per poi stampare ciò che si è detto. voluzione Russa. Egli sostiene anche la ne- compagno Bucharin: questa questione non
Gli esempi forniti dai relatori non intac- cessità di tener conto nel più alto grado delle può e non deve dar luogo ad una scissione
cano minimamente le nostre tesi. Liebknecht differenze tra i diversi paesi. Non discuterò nel movimento marxista. Se l’IC decide di
ha agito nel Reichstag in un’epoca in cui ri- questo metodo. Osserverò soltanto che un assumersi la creazione di un parlamentari-
conoscevamo la possibilità dell’azione par- movimento comunista nei paesi democratici smo comunista, noi ci sottoporremo alla sua
lamentare, tanto più che allora non si tratta- occidentali esige una tattica molto più diret- decisione. Non crediamo che ci si riesca, ma
va di sanzionare il parlamentarismo, ma di ta di quella che fu necessaria alla Rivoluzio- dichiariamo che non faremo nulla per far fal-
dedicarsi alla critica del potere borghese. ne Russa. lire quest’opera.
Ma, se mettessimo su un piatto della Il compagno Lenin ci accusa di voler scar- E io mi auguro che il prossimo congres-
bilancia Liebknecht, Hoeglund e gli altri tare il problema dell’azione comunista in par- so dell’IC non abbia a discutere sui risulta-
esempi, poco numerosi, di attività rivolu- lamento perché la sua soluzione ci appare ti dell’azione parlamentare, ma piuttosto a
zionaria in parlamento, e sull’altro tutta la troppo difficile, e di preconizzare invece la registrare le vittorie della rivoluzione co-
serie di tradimenti dei socialdemocratici, il tattica antiparlamentare perché implica uno munista in un gran numero di paesi. Se ciò
risultato sarebbe quanto mai sfavorevole al sforzo minore. Noi siamo perfettamente d’ac- non sarà possibile, auguro al compagno Bu-
“parlamentarismo rivoluzionario”. cordo che i compiti della rivoluzione prole- charin di poterci presentare un bilancio
L’attività parlamentare dei bolscevichi taria sono molto complessi e molto ardui. meno triste del parlamentarismo comuni-
nella Duma, nel Preparlamento di Kerenski, Ma siamo convinti che, dopo di aver risolto sta di quello col quale ha dovuto oggi co-
nell’Assemblea Costituente si esercitò in come ci si propone il problema dell’azione minciare il suo rapporto.
condizioni completamente diverse da quelle
in cui noi proponiamo l’abbandono della tat-
tica parlamentare, e non tornerò sulla diffe-
renza fra lo sviluppo della Rivoluzione Rus-
sa e lo sviluppo che presenteranno le rivolu-
Lenin, discorso sul parlamentarismo
zioni negli altri paesi borghesi. Tanto meno (Seduta del 2 agosto 1920)
accetto l’idea della conquista con mezzi elet-
torali delle istituzioni comunali borghesi. È Il compagno Bordiga, evidentemente, ha ha detto che bisogna trasferire la lotta in un
un problema estremamente importante, che voluto difendere qui il punto di vista dei altro campo, nei soviet. Ma lo stesso Bordiga
non si deve passare sotto silenzio. marxisti italiani, ma, non di meno, non ha ha poi riconosciuto che i soviet non posso-
Anch’io penso che ci si debba servire risposto a nessuna delle argomentazioni ad- no essere creati artificalmente. L’esempio
delle campagne elettorali per l’agitazione e dotte da altri marxisti in favore dell’azione della Russia dimostra che i soviet possono
la propaganda della rivoluzione comunista, parlamentare. essere organizzati durante la rivoluzione o
ma questa agitazione sarà tanto più efficace, Il compagno Bordiga ha riconosciuto che nell’imminenza di essa. Al tempo di Kerenski
quanto più energicamente noi predicheremo le esperienze storiche non si creano artifi- i soviet (e precisamente i soviet menscevichi)
alle masse il boicottaggio delle elezioni bor- cialmente. Egli ci ha detto che bisogna spo- erano costituiti in modo tale che non pote-
ghesi. D’altronde, non si capisce in che cosa stare la lotta su un altro piano. Non sa forse vano dar vita in nessun caso al potere prole-
potrà consistere il lavoro di distruzione che che ogni crisi rivoluzionaria è accompagnata tario. Il parlamento è un prodotto dello svi-
i comunisti sarebbero in grado di svolgere in da una crisi parlamentare? (1) E’ vero, egli luppo storico, che non potremo eliminare
40 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

dalla faccia della terra, fin quando non sare- per le elezioni dell’Assemblea costituente. sate come sono interessate al parlamento?
mo tanto forti da sciogliere il parlamento E in seguito, quando la classe operaia aveva Una tale istituzione non può essere creata
borghese. Solo quando si fa parte del parla- già avuto la possibilità di conquistare il artificialmente.
mento borghese si può combattere – parten- potere, i contadini continuavano a credere Se tutte le classi sono spinte a parteci-
do dalle condizioni storiche date – la società alla necessità del parlamento borghese. pare alla lotta parlamentare, questo avviene
borghese e il parlamentarismo. Lo stesso Tenendo conto di questi elementi arre- perché i loro interessi e conflitti trovano un
mezzo di cui la borghesia si serve nella lotta trati, abbiamo dovuto indire le elezioni e riflesso in parlamento. Se si potesse orga-
deve essere utilizzato dal proletariato, natu- mostrare alle masse con l’esempio, con i fat- nizzare subito e dappertutto, poniamo, uno
ralmente, per fini radicalmente diversi. Non ti, che l’Assemblea costituente, eletta in un sciopero generale per abbattere di colpo il
potete affermare che le cose non stiano così, periodo di gravissime e generali difficoltà, capitalismo, la rivoluzione sarebbe già esplo-
ma, se voleste contestare quello che ho det- non esprimeva le aspirazioni e le rivendica- sa in diversi paesi. Ma bisogna fare i conti
to, dovreste cancellare l’esperienza di tutti zioni delle classi sfruttate. Così, il conflitto con i fatti, e il parlamento è ancora un’arena
gli avvenimenti rivoluzionari del mondo. tra il potere sovietico e il potere borghese è della lotta di classe. Il compagno Bordiga e i
Avete detto che anche i sindacati sono diventato assolutamente chiaro non soltan- compagni che condividono la sua posizione
opportunistici e rappresentano un pericolo; to per noi, cioè per l’avanguardia della clas- devono dire la verità alle masse. La Germa-
ma al tempo stesso avete affermato che per se operaia, ma anche per la stragrande mag- nia è il miglior esempio della possibilità di
i sindacati bisogna fare un’eccezione perché gioranza dei contadini, per i piccoli impiega- avere un gruppo comunista in parlamento, e
si tratta di organizzazioni operaie. Tuttavia, ti, per la piccola borghesia ecc. In tutti i pa- quindi voi avreste dovuto dire francamente
questo è vero fino a un certo punto. Anche esi capitalistici esistono elementi arretrati alle masse: “Siamo troppo deboli per fonda-
nei sindacati, vi sono elementi molto arre- della classe operaia i quali sono convinti che re un partito con una forte organizzazione”.
trati. Una parte della piccola borghesia il parlamento è la vera rappresentanza del Ecco la verità che avreste dovuto rivelare.
proletarizzata, gli operai arretrati, i piccoli popolo e non vedono che nei parlamenti si Ma, se voi confessate alle masse la vostra
contadini, tutti questi elementi pensano in fa uso di mezzi poco puliti. Si dice che il debolezza, le masse diventerebbero vostre
realtà che i loro interessi sono rappresentati parlamento è un mezzo di cui si serve la avversarie, fautrici del parlamentarismo, e
in parlamento; bisogna combattere questa borghesia per ingannare le masse. Ma que- non vostre seguaci.
mentalità mediante l’azione parlamentare e st’argomento si ritorce contro di voi, e in Se diceste: “Compagni operai, siamo
dimostrare con i fatti la verità alle masse. Le realtà di ritorce contro le vostre tesi. Come tanto deboli che non possiamo costituire
masse arretrate non le smuovi con la teoria, mostrerete alle masse arretrate, ingannate un partito abbastanza disciplinato che sap-
hanno bisogno dell’esperienza. dalla borghesia, il vero carattere del parla- pia costringere i deputati a subordinarsi al
L’abbiamo visto anche in Russia. Siamo mento? Se non parteciperete al parlamento, partito”, gli operai vi abbandonerebbero,
stati costretti a convocare l’Assemblea co- se resterete fuori di esso, come denuncerete dicendosi: “Come potremo organizzare la
stituente dopo la vittoria del proletariato per questa o quella manovra parlamentare, la dittatura del proletariato con uomini così
mostrare agli operai arretrati che non avreb- posizione di questo o quel partito? Se siete deboli?”.
bero ottenuto un bel niente con quell’As- dei marxisti, dovete riconoscere che i rap- Siete molto ingenuo se pensate che, nel
semblea. Abbiamo dovuto contrapporre porti di classe nella società capitalistica e i giorno della vittoria del proletariato, gli in-
concretamente i soviet all’Assemblea costi- rapporti tra i partiti sono strettamente con- tellettuali, la classe media, la piccola bor-
tuente per far confrontare le due esperienze nessi. Lo ripeto, come dimostrerete tutto ghesia diventeranno comunisti.
e presentare i soviet come l’unica soluzione. questo, se non fate parte del parlamento, se Se poi non avete quest’illusione, dove-
Il compagno Suchi, sindacalista rivolu- vi rifiutate di svolgere un’azione parlamen- te preparare fin d’ora il proletariato a pro-
zionario, ha difeso le stesse teorie, ma la tare? La storia della rivoluzione russa ha di- cedere a un’epurazione dalle sue file. In
logica non è dalla sua parte. Egli ha detto di mostrato chiaramente che nessun argomen- nessun campo della vita politica troverete
non essere marxista, e pertanto il suo at- to può convincere le grandi masse della clas- una sola eccezione a questa regola. L’indo-
teggiamento è comprensibile. Ma se voi, se operaia, dei contadini, dei piccoli impie- mani della rivoluzione troverete dappertutto
compagno Bordiga, vi dichiarate marxista, gati, se queste masse non imparano per espe- avvocati opportunisti, che si diranno co-
allora si può esigere da voi un po’ più di rienza diretta. munisti, troverete dei piccoloborghesi che
logica. Bisogna sapere in che modo si può Si è detto qui che, nel partecipare alla non riconosceranno né la disciplina, né il
distruggere il parlamento. Se riuscite a di- battaglia parlamentare, perdiamo molto partito comunista, né lo Stato proletario.
struggerlo in tutti i paesi mediante l’insur- tempo. Si può immaginare un’altra istitu- Se non preparate gli operai a creare un par-
rezione armata, benissimo. Come sapete, zione alla quale tutte le classi siano interes- tito realmente disciplinato, che costringa
in Russia abbiamo dimostrato, non soltan-
to in teoria ma anche in pratica, la nostra
volontà di distruggere il parlamento bor-
ghese. Ma voi dimenticate che ciò è impos-
sibile senza una preparazione abbastanza
Trotsky: dall’Introduzione alle Tesi di
lunga e che, nella maggior parte dei paesi, è
ancora impossibile distruggere il parlamen-
Lenin-Bucharin sul parlamentarismo
to con un colpo solo. Siamo costretti a (da O preparazione rivoluzionaria o preparazione elettorale,
condurre anche in parlamento la lotta per Ed. il programma comunista, 1966, p. 30)
distruggere il parlamento. Voi sostituite la
vostra volontà rivoluzionaria alle condizio- (...) il parlamento, dove le varie cricche si con-
ni che determinano la linea politica di tutte Oggi il parlamento non può, in nes- tendono il potere, serbano la loro forza,
le classi della società contemporanea e quin- sun caso, essere per i comunisti il teatro tradiscono i loro punti deboli, si compro-
di dimenticate che noi, per poter distrugge- della lotta per le riforme, per il migliora- mettono ecc.
re il parlamento borghese in Russia, abbia- mento delle condizioni della classe lavora- Il compito storico immediato della
mo dovuto convocare l’Assemblea costi- trice, come lo fu in certi momenti dell’epo- classe operaia consiste quindi nello strap-
tuente pur dopo la nostra vittoria. Voi ave- ca passata. Il centro di gravità della vita pare questi apparati dalle mani delle classi
te detto: “E’ vero che la rivoluzione russa è politica si è completamente spostato fuo- dirigenti, nell’infrangerli, nel distrugger-
un esempio che non corrisponde alle con- ri dal parlamento, e in modo definitivo. li, e nel sostituirli con nuovi organi di
dizioni dell’Europa occidentale”. Ma, per D’altra parte, la borghesia, a causa non potere proletari. (...)
dimostrarcelo, non avete invocato un solo solo dei suoi rapporti con le masse lavora- Al vecchio parlamentarismo capitolardo
argomento serio. Noi abbiamo attraversato trici, ma anche dei complicati rapporti re- subentra il nuovo parlamentarismo, inteso
un periodo di democrazia borghese. Lo ab- ciproci all’interno della classe borghese, è come uno degli strumenti per la distruzio-
biamo attraversato rapidamente, quando costretta a realizzare in un modo o nell’al- ne del parlamentarismo in generale.
siamo stati costretti a svolgere l’agitazione tro, una parte delle sue misure attraverso (...)
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 41

tutti i suoi membri a sottomettersi alla sua le vostre tesi antiparlamentari. che a questa domanda, nel discorso di Le-
disciplina, non prepararete mai la dittatura nin, seguì una frase di questo tenore: “Noi
del proletariato. Perciò, credo, che proprio non dobbiamo abbandonare un osservato-
per questo motivo voi non vogliate ammet- rio che ci permetterà di prevedere con anti-
tere che appunto la debolezza costringe (1) I resoconti stenografici dei congressi cipo il momento in cui la classe proletaria
molti dei nuovi partiti comunisti a respin- sono spesso scheletrici o lacunosi. Amadeo guidata dal nostro partito potrà scatenare
gere l’attività parlamentare. Bordiga, rappresentante della Frazione co- la lotta per il potere non più coi metodi
Sono convinto che la stragrande mag- munista astensionista a Mosca nel 1920, legali voluti dalle costituzioni del nemico,
gioranza degli operai effettivamente rivo- ha ricordato in una riunione generale in cui ma col metodo nostro dell’insurrezione e
luzionari ci seguirà e si pronuncerà contro trattava la Storia della sinistra comunista, della violenza armata”.

Replica di Amadeo Bordiga a Lenin


sul problema del parlamentarismo
(Seduta del 2 agosto 1920)
(Da “Der zweite Kongress der Kommunistischen Internationale. Protokoll der Verhandlungen von 19 Juli in
Petrograd und vom 23 Juli bis 7 August in Moskau”, pp. 455-457, in O preparazione rivoluzionaria o preparazione
elettorale, Ed. il programma comunista, 1966, p. 47-48; “Storia della Sinistra comunista”, Vol. II, 1972, p. 707; in A.
Bordiga, Scritti 1911-1926, vol. IV, pp. 282-283).

Le obiezioni del compagno Lenin alle luppo degli avvenimenti. potrebb’essere invocato allo stesso titolo per
tesi da me presentate e ai miei argomenti, È la necessità stessa dell’unificazione sostenere l’utilità di avere dei ministri so-
sollevano questioni di grande interesse, che delle forze rivoluzionarie del proletariato e cialisti in regime di dominazione borghese.
non intendo qui nemmeno sfiorare e che si della loro organizzazione nel senso dell’obiet- Ma non è il momento di approfondire
riallacciano al problema generale della tatti- tivo finale del comunismo, che impone una questo tema e io mi limito a dichiarare
ca marxista. tattica basata su certe regole generali di azio- che mantengo le mie idee sulla questione
Senza dubbio, gli avvenimenti parlamen- ne, anche se apparentemente troppo sem- che ci occupa. Sono più che mai convinto
tari e le crisi ministeriali sono in stretto rap- plici e troppo poco elastiche. che l’Internazionale Comunista non riu-
porto con lo sviluppo della rivoluzione e la Penso che la nostra attuale missione sto- scirà a concretare un’azione che sia nello
crisi dell’ordinamento borghese. rica ci detti una nuova e ben precisa tattica, stesso tempo parlamentare e veramente
Ma, per giungere a stabilire le forme di cioè il rifiuto della partecipazione parlamen- rivoluzionaria.
intervento negli avvenimenti dell’azione po- tare, che non è più un mezzo per influire Infine, poiché si è riconosciuto che le
litica proletaria, bisogna rifarsi a considera- sugli avvenimenti in senso rivoluzionario. tesi da me proposte poggiano su principi
zioni di metodo dell’ordine di quelle che, già L’argomento che si deve risolvere, il pro- puramente marxisti e non hanno nulla in co-
prima della guerra, portarono la sinistra blema pratico di un’azione parlamentare co- mune con gli argomenti anarchici e sindacali-
marxista del movimento socialista interna- munista rigorosamente disciplinata dal par- sti contro il parlamentarismo, spero che sia-
zionale ad escludere la partecipazione mini- tito perché, in periodo post-rivoluzionario, no votate soltanto dai compagni
steriale e l’appoggio parlamentare ai mini- bisognerà sapere e potere organizzare isti- antiparlamentari che le accettano in blocco e
steri borghesi, benché questi siano senza tuzioni di ogni sorta con materiale umano nel loro spirito, condividendo le considera-
dubbio dei mezzi per intervenire nello svi- tratto da ambienti borghesi e semiborghesi, zioni marxiste che ne formano la base.

L’appello dei russi e l’equivoco italiano


(Dal “Soviet” del 15 novembre 1920)

Ben a ragione commentando in uno dei Malgrado questo vivo compiacimento, i del socialismo con la loro attitudine di tradi-
numeri precedenti la lettera di Lenin diceva- compagni russi si ritengono in dovere di dare mento verso la Russia soviettista. In una
mo che i compagni russi conoscono poco dei consigli al proletariato di Occidente e in breve nota di commento l’Avanti! dichiara di
del movimento socialista italiano e danno di particolar modo a quello italiano sulla azio- essere completamente d’accordo coi com-
questo movimento una valutazione diversa ne da svolgere. pagni russi. E’ presto detto: siamo comple-
dalla realtà. Di questi consigli ci piace riportare quel- tamente d’accordo; basta avere la impronti-
Nell’Avanti! del 7 febbraio è stato pub- lo segnato col n. 4, che suona così: “respin- tudine di fare una simile affermazione.
blicato un appello dei compagni russi al se- gere recisamente le illusioni del riformismo D’accordo nel respingere le illusioni del
gretario del partito socialista italiano a firma e del parlamentarismo, giacché trascinare il riformismo, le illusioni del parlamentarismo,
di W. Degot e di Elena Sokolovskaja, mem- proletariato su questa via sarebbe fare i d’accordo nel combattere attivamente gli op-
bro l’uno e segretaria l’altra della sezione lacché della borghesia. Condurre una lotta portunisti e i nemici della lotta rivoluziona-
estera della III Internazionale. In questo ap- attiva contro le correnti opportunistiche e ria, d’accordo nel dividersi dai socialisti che
pello si saluta il partito socialista per la splen- riformistiche socialpatriote, e romperla recano offesa alla bandiera del socialismo?
dida vittoria elettorale ottenuta con la paro- con quegli elementi che possono diventare Si può impunemente scrivere di essere d’ac-
la d’ordine di lotta contro il parlamentari- un peso inutile ed anche nemici nella lotta cordo con tale indirizzo, da parte di coloro
smo e per il potere dei soviet.Per quelli che, rivoluzionaria”. che nulla hanno fatto per eliminare dal seno
come noi, han dovuto seguire parso per pas- Si consiglia ancora al partito socialista del partito tanta impurità che lo ingombra,
so il modo con cui questa splendida vittoria italiano, avendo fatto il primo passo di ade- anzi hanno fatto di tutto per conservarla a
è stata preparata e con cui viene ora sfrutta- rire alla III Internazionale, di fare il secondo: solo scopo di manovre elettorali? L’unico
ta, le parole dei compagni russi, espresse dichiararsi cioè apertamente partito comu- punto di dissenso di lievissima importanza
nella più evidente buona fede, non possono nista e dividersi risolutamente da quei parti- è quello del cambiamento del nome?!
non suonare una amara ironia. ti socialisti che recano offesa alla bandiera I russi chiedono che il partito si chia-
42 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

mi comunista, e l’Avanti! si oppone al cam- prima dell’adesione alla III Internazionale impedito che la bandiera del comunismo pre-
biamento del nome in omaggio alla bella votata per acclamazione ma voluta soltanto cipitasse nel pantano elettorale.
tradizione. da pochi in perfetta coscienza ed in perfetta In Italia il partito comunista deve nasce-
Pare di risentire Serrati invocare in pie- buona fede. A questo amalgama che non può re ed è necessario che nasca. Esso deve rac-
no congresso contro di noi, piccola quanto dar luogo ad equivoci, perché è per se stesso cogliere tutti coloro che hanno sorpassato
tenace minoranza che si ostinava nel richie- un equivoco, quale è ora il partito, varrebbe ormai tutti gli opportunismi, che non hanno
dere il cambiamento del nome da socialista a proprio la pena di cambiare l’etichetta? Se il le preoccupazioni della bella tradizione, e
comunista, il passato glorioso del partito so- compagno Serrati avesse sostenuta l’utilità che non si trincerano, nel momento di pren-
cialista riscuotendo con questa battuta op- del cambiamento del nome, il nome si sareb- dere una direttiva, dietro la comoda formula
portunistica il plauso dell’intiero congres- be cambiato ed il cambiamento avrebbe ri- del rinvio, almeno per ora. Con ciò non si
so. Glorioso come lo furono tutti i partiti scosso lo stesso il plauso di tutti, così come esclude e non ci si impegna.
socialisti, i quali sulla falsariga tedesca si riscosse il plauso universale l’adesione alla Il metodo è ottimo per tenersi in equili-
incanalarono nella socialdemocrazia abban- III Internazionale. In quel giorno tutti erano brio, ma non per prendere iniziative forti ed
donando le pure direttive marxistiche? disposti a divenire massimalisti e comuni- ardite.
Ma noi che fummo allora contro il com- sti, ad accettare qualsiasi più ardita denomi- Il partito comunista deve raccogliere tutti
pagno Serrati, oggi diamo a lui pienamente nazione pur di rimanere insieme a fare insie- coloro che accettano integralmente il pro-
ragione. In Italia il partito non deve cambia- me la lotta elettorale. La sostanza del parti- gramma della III Internazionale, che hanno
re il nome, per impedire che esso compia to non sarebbe mutata. Fu quindi bene che la rotto tutti i ponti con la socialdemocrazia e
non il secondo passo voluto dai compagni proposta del cambiamento del nome soste- vogliono compiere decisamente proficua
russi ma la seconda turlupinatura, dopo la nuta dalla nostra frazione cadesse; fu così opera rivoluzionaria.

Gli scopi dei comunisti


(Dal “Soviet” del 29 novembre 1920)

La rivoluzione sociale avviene quando o meno vasti, trova nel mondo borghese vasi dalla coscienza politica comunista nel-
in seno alla società capitalistica si è possibilità di certe soddisfazioni. La con- la sua universalità, gli interessi locali po-
ma-turato un conflitto intollerabile tra i quista di queste soluzioni non è affare dei tranno assumere aspetti di maggiore gravi-
produttori e i rapporti della produzione, comunisti. tà e prepotenza.
ed esiste una tendenza a sistemare questi Tale compito si assumono spontanea- Può forse ricercarsi qui la ragione di quel
rapporti in modo diverso. mente altri organi proletari, come i provvedimento dello Stato russo dei So-
Questa tendenza viene a scontrarsi con- sinda-cati, le cooperative, ecc. In queste viet annunziato dalla stampa borghese come
tro la forza con la quale la classe do-minante, conquiste limitate il partito comunista in- scioglimento dei comitati di fabbrica.
interessata alla conservazione dei rapporti terviene solo allo scopo di riportare l’at-
esistenti, impedisce che vengano modificati, tenzione delle masse sul problema massi- * * *
forza rappresentata dalle difese armate alla mo e generale: “Il vero risultato di queste
cui organizzazione e funzione provvedono lotte non è l’immediato successo, bensì l’or- Il problema più difficile della tattica co-
le istituzioni politiche accentrate nello Stato ganizzazione sempre più estesa dei lavora- munista è stato sempre quello di attenersi a
borghese. È necessario, perché la rivoluzio- tori” - dice il Manifesto Comunista. quei caratteri di finalità e di generalità più
ne possa esplicare i suoi sviluppi economi- Dopo la conquista rivoluzionaria del po- sopra accennati.
ci, sopraffare questo sistema politico che tere si metteranno in libertà le latenti forze Lo sforzo tormentoso di attenersi alla
centralizza il potere, e l’unico mezzo di cui economiche produttive, che premevano implacabile dialettica marxista del proces-
la classe oppressa dispone per ciò fare è la contro le maglie delle catene capitalistiche. so rivoluzionario ha spesso ceduto alle de-
sua organizzazione ed unificazione in Anche allora, la preoccupazione del viazioni attraverso le quali l’azione dei co-
par-tito politico di classe. Partito non sarà tanto l’opera di munisti si è sperduta e sminuzzata in pre-
Lo scopo storico dei comunisti è pro- costru-zione economica a cui il meraviglio- tese realizzazioni concrete, nella
prio la formazione di questo partito e la so germogliare di nuovi organismi porterà sopravvalutazione di speciali attività o di
lotta per la conquista rivoluzionaria del uno spontaneo contributo, - perché già esi- speciali istituti, che venivano a costituire
potere. steva, nel conflitto tra produttori e forme una più continua passerella di passaggio al
Si tratta di porre in libertà le forze la- di produzione, questa energia costruttrice comunismo che non fosse il salto pauroso
tenti che provvederanno alla formazio-ne, e innovatrice che la rivoluzione politica avrà nell’abisso della rivoluzione, la catastrofe
in base alle migliori risorse della tecnica messo in grado di svilupparsi - ma sarà an- marxista da cui doveva irrompere il
produttiva, del nuovo sistema econo-mico; cora compito del partito la lotta politica rinnova-mento dell’umanità.
forze oggi compresse dall’impalcatura po- contro la borghesia debellata ma che tente- Il riformismo, il sindacalismo, il
litica del mondo capitalistico. rà di riprendere il potere, e la lotta per l’uni- cooperativismo non hanno altro carattere.
L’opera politica che costituisce dunque ficazione dei proletari al di sopra degli in- Le tendenze odierne con cui certi
le ragioni d’essere del partito comunista ha teressi egoistici e corporativi. massimalisti, dinanzi alle difficoltà
due caratteri sostanziali: la universalità, in Questa seconda azione acquisterà im- dell’abbat-timento del potere borghese, cer-
quanto comprende il più gran numero di portanza maggiore in tale periodo. cano un terreno di realizzazione, di
proletari, agisce in nome della classe e non Oggi l’esistenza del comune nemico concretazione, di tecnicizzazione della loro
per gli interessi di gruppi di lavora-tori li- borghese centralizzato nello Stato, del attività, ed anche le iniziative che
mitati ad una professione o ad una località; capi-talista sempre presente nell’azien- sopravalutano la crea-zione anticipata di
e la finalità massima, in quanto mira ad un da, costituisce il naturale cemento della organi dell’economia avvenire come i comi-
risultato non immediato e che non si può solidarietà proletaria che sorge di contro tati di fabbrica, cadono negli stessi errori.
conseguire pezzo a pezzo. alla formidabile solidarietà organizzata del Il massimalismo [cioè il bolscevismo]
Certo la società borghese nella sua evo- padronato. avrà la sua prima vittoria con la con-quista
luzione offre a particolari problemi altre Domani, quando gruppi operai di di tutto il potere da parte del proletariato.
soluzioni che non sia quella integrale e fi- un’azienda, di una località, di una profes- Prima, esso non ha altro da realiz-zare che
nale che persegue il partito comunista. L’in- sione, saranno stati liberati con la forza del l’organizzazione sempre più vasta, co-
teresse stesso dei proletari, in quanto è in- potere proletario dalla minaccia del capita- sciente ed omogenea della classe prole-taria
teresse contingente e limitato a gruppi più lista sfruttatore, prima di essere stati per- sul terreno politico.
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 43

Il programma del Partito Comunista d’Italia,


sezione dell’Internazionale Comunista
Al convegno nazionale della Frazione comunista del PSI di Imola (28-29 novembre 1920), sciolta la Frazione comunista astensionista in
seguito all’accettazione di tutte le tesi della Terza Internazionale (comprese quelle del parlamentarismo rivoluzionario, ritenute tattiche e non
di principio dalla stessa Internazionale), e in vista del successivo Congresso Nazionale del PSI, parteciparono diversi gruppi: oltre ai
comunisti astensionisti, elementi “intransigenti” della direzione del PSI (come Gennari) e della sua destra (come Graziadei). Bordiga, nel
suo intervento, fisserà i limiti del convegno: “La nostra mozione prende le mosse dai dettami del marxismo, dalle esperienze che derivano
dalle passate battaglie del nostro partito,dagli insegnamenti della rivoluzione proletaria mondiale oggi in atto. La disciplina alle decisioni di
Mosca di cui noi, fautori della assoluta centralizzazione dell’azione, siamo fautori convinti, sbocca nelle stesse conclusioni, a cui la vera e
migliore tradizione della sinistra del nostro partito ci conduce. ...L’esperienza delle rivoluzioni estere ci prova che nel momento decisivo i
socialdemocratici sono i complici della reazione borghese. ...La nostra mozione mira ad eliminare dal partito i socialdemocratici cancellando
l’equivoco di Bologna che tollerava sotto il pretesto di una male impostata,e poi non rispettata, disciplina, la presenza nel partito di quelli che
non ne accettavano il nuovo programma comunista”. La mozione, firmata da Bombacci, Bordiga, Fortichiari, Gramsci, Misiano, Polano e
Terracini, contenendo anche il programma che si dava il Partito comunista (così doveva chiamarsi il Partito aderente alla 3a Internazionale),
farà da base alla costituzione del PCd’I a Livorno 1921.

Il Partito Comunista d’Italia (Sezione trici, volgendoli dalle lotte per gli interessi gli dei lavoratori (operai e contadini), già in
dell’Internazionale Comunista) è costituito di gruppi e per risultati contingenti alla lot- atto nella Rivoluzione russa, inizio della Ri-
sulla base dei seguenti principi: ta per l’emancipazione rivoluzionaria del voluzione proletaria mondiale e prima sta-
proletariato. bile realizzazione della dittatura proletaria.
1) Nell’attuale regime sociale capitalista Il Partito ha il compito di diffondere 8) La necessaria difesa dello Stato pro-
si sviluppa un sempre crescente contrasto nelle masse la coscienza rivoluzionaria, di letario contro tutti i tentativi contro-rivolu-
fra le forze produttive e i rapporti di produ- organizzare i mezzi materiali di azione, e zionari può essere assicurata solo col toglie-
zione, dando origine all’antitesi di interessi di dirigere, nello svolgimento della lotta, il re alla borghesia ed ai partiti avversi alla dit-
ed alla lotta di classe fra il proletariato e la proletariato. tatura proletaria ogni mezzo di agitazione e
borghesia dominante. 5) La guerra mondiale, causata dalle di propaganda politica e con la organizza-
2) Gli attuali rapporti di produzione sono intime, insababili contraddizioni del siste- zione armata del proletariato per respingere
protetti e difesi dal potere dello Stato bor- ma capitalistico che produssero l’impe- gli attacchi interni ed esterni.
ghese che, fondato sul sistema rappresenta- rialismo moderno, ha aperto la crisi di di- 9) Solo lo Stato proletario potrà siste-
tivo della democrazia, costituisce l’organo sgregazione del capitalismo, in cui la lotta maticamente attuare tutte quelle successive
della difesa degli interessi della classe capi- di classe non può che risolversi in conflit- misure di intervento nei rapporti della eco-
talistica. to armato tra le masse lavoratrici ed il po- nomia sociale con le quali si effettuerà la
3) Il proletariato non può infrangere né tere degli Stati borghesi. sostituzione del sistema capitalistico con la
modificare il sistema dei rapporti capitali- 6) Dopo l’abbattimento del potere bor- gestione collettiva della produzione e della
stici di produzione, da cui deriva il suo sfrut- ghese, il proletariato non può organizzarsi distribuzione.
tamento, senza l’abbattimento violento del in classe dominante che con la distruzione 10) Per effetto di questa trasformazione
potere borghese. dell’apparato di stato borghese e con l’in- economica e delle conseguenti trasformazioni
4) L’organo indispensabile della lotta staurazione della propria dittatura, ossia di tutta l’attività della vita sociale, eliminan-
rivluzionaria del proletariato è il partito po- basando le rappresentanze dello Stato sulla do la divisione della società in classi, andrà
litico di classe. base produttiva ed escludendo da ogni dirit- anche eliminandosi la necessità dello Stato
Il Partito Comunista, riunendo in sé la to politico la classe borghese. politico il cui ingranaggio si ridurrà progres-
parte più avanzata e cosciente del proleta- 7) La forma di rappresentanza politica sivamente a quello della razionale ammini-
riato, unifica gli sforzi delle masse lavora- nello Stato proletario è il sistema dei Consi- strazione delle attività umane.

XVII Congresso del PSI


(Livorno, 15-21 gennaio 1921)

Discorso di Amadeo Bordiga


(Dal Resoconto stenografico del XVII Congresso Nazionale del P. S. I., Livorno 15-20 gennaio 1921,
Ed. della direzione del PSI, Milano 1921; lo stesso riprodotto per le Edizioni Avanti!, Milano 1963, pp. 271-296;
anche in A. Bordiga, Scritti 1911-1926, vol. 5, pp.59-84)

Prem essa
L’intransigenza di teoria e prassi che distinse il gruppo di marxisti italiani che si formò nel 1912 all’interno del Partito Socialista Italiano,
in particolare dalla sua sezione di Napoli, fu rappresentato con una continuità eccezionale da Amadeo Bordiga non solo negli anni della
Guerra di Libia, negli anni della prima guerra imperialistica mondiale, ma anche nei decenni successivi e fino alla sua morte nel 1970. La
lotta tenace contro ogni deviazione dal marxismo, a partire dal culturalismo e dall’antimilitarismo e a seguire nella lotta contro il riformismo,
la socialdemocrazia imperante e contro ogni variante deviazionista dal marxismo, si chiamasse massimalismo o, successivamente, stalini-
smo, è stata una lotta su cui Amadeo Bordiga non ha mai flettuto, a costo di rimanere isolato, solo, dimenticato.
Accusato di dogmatismo, di settarismo, di infantilismo dagli stessi capi dell’Internazionale Comunista, nel tremendo periodo in cui la
sorte internazionale della rivoluzione comunista, e quindi anche della rivoluzione in Russia, era messa a rischio non solo per la forte
resistenza della borghesia imperialista di fronte agli attacchi delle masse proletarie nei paesi capitalisti avanzati e delle masse coloniali nelle
loro lotte contro l’oppressione imperialista e per l’indipendenza, ma anche per la profonda influenza che l’opportunismo ancora vantava
sulle vaste masse proletarie, soprattutto nei paesi capitalisti avanzati, Amadeo Bordiga rappresentava in realtà, dopo Lenin e i grandi artefici
della rivoluzione d’Ottobre, la più alta espressione del marxismo sul piano teorico, politico e tattico nell’Occidente capitalistico.
44 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

I suoi ammonimenti circa la troppa elasticità tattica e organizzativa che l’Internazionale Comunista adottava fin dal suo terzo congresso
a partire dal fronte unico politico, dalla rincorsa ad aumentare numericamente i partiti accogliendo frazioni e correnti marxiste rivoluziona-
rie a parole, ma non nei fatti, furono classificati come preoccupazioni teoriciste, poco “politiche” e che addirittura intralciavano la possibilità
di un avanzamento del corso rivoluzionario nell’Occidente capitalistico. Quella elasticità tattica e organizzativa fu interpretata come una
“necessità immediata” provocata dall’urgenza di approfittare di una situazione storica mondiale favorevole allo sviluppo rivoluzionario nel
mondo, ma, in realtà, rispetto al movimento comunista europeo ancora infarcito di illusioni democratiche e gradualiste, fu la porta dalla
quale rientrarono nell’Internazionale Comunista le tendenze opportuniste che furono cacciate dai bolscevichi per primi e dalla sinistra
comunista d’Italia che fu la sola forza politica, salda teoricamente e politicamente e organizzata sul territorio nazionale, ad assicurare che
la formazione del partito comunista in Italia fosse basata sulla massima intransigenza antiopportunista, come d’altra parte aveva dimostrato
il partito bolscevico di Lenin all’epoca della sua formazione contro i menscevichi. Per questo solo motivo abbiamo sempre sostenuto che il
Partito Comunista d’Italia fu l’unico partito comunista in Occidente che si formò “alla bolscevica”, e non certo per la sottomissione
burocratica che fu chiamata in epoca staliniana “bolscevizzazione”.
D’altra parte, le basi del partito comunista in Italia, sono sempre state basi internazionaliste, come tutta l’opera della sinistra marxista
ha dimostrato, e su quelle basi – ben presenti anche nel discorso pronunciato da Bordiga al XVII congresso del PSI, e costruite sulle posizioni
espresse con grande fermezza e chiarezza dalla Frazione Comunista Astensionista –, ben collegate e coincidenti, inoltre, con le tesi
fondamentali dell’Internazionale Comunista, vide la luce il partito comunista in Italia al quale aderirono anche i torinesi dell’Ordine Nuovo.
Il fatto che Gramsci, a dispetto di quel che successivamente è stato propagandato, non sia stato tra i veri fondatori del Partito comunista
d’Italia e che la stragrande maggioranza delle tesi e delle posizioni espresse dal PCd’I, dal 1921 al 1923 – ossia fino a quando la sua
direzione era in mano della sinistra comunista, poi sostituita “d’ufficio” dal CE dell’Internazionale, scegliendo compagni più morbidi
rispetto alle tattiche che stavano passando nell’IC – fossero opera del gruppo di compagni del “Soviet”, e di Bordiga in particolare, rivela
una reale difficoltà nel mantenere salda la linea teorica marxista da parte di Gramsci e, in generale, del gruppo proveniente dall’ordinovi-
smo. Il loro punto debole, che il “Soviet” aveva individuato fin dall’inizio delle pubblicazioni dell’Ordine Nuovo, era il consiglismo, ossia la
teoria secondo la quale il movimento operaio, per scavalcare gli impacci politici e d’azione del riformismo turatiano e del massimalismo
serratiano, impadronendosi delle fabbriche, iniziava la sua rivoluzione sul piano economico per poi raggiungere, fabbrica dopo fabbrica, il
piano politico centrale. Questa teoria, mentre appariva più aderente al movimento reale della classe proletaria in lotta contro i capitalisti, in
realtà rovesciava completamente i principi marxisti di base che pongono la trasformazione economica della società dopo la conquista del
potere politico e l’instaurazione della dittatura del proletariato, e non prima. In questo stesso Supplemento si possono leggere alcuni
documenti che chiariscono bene il concetto (ad esempio Per la costituzione dei Consigli operai, Prendere la fabbrica o prendere il potere).
La scissione dei comunisti rivoluzionari da tutte le altre correnti opportuniste – riformisti, massimalisti, centristi – era scritta nello stesso
corso di sviluppo dello scontro politico nel PSI che durava dal 1912, quando a Napoli si costituì il Circolo Carlo Marx. Né il fallimento della
II Internazionale, né le titubanze della direzione del PSI, pur dichiaratasi “intransigente”, rispetto al gruppo parlamentare influenzato
profondamente da Turati e Treves, né le posizioni astratte nei confronti del movimento sindacale, furono questioni che smossero la maggior
parte dei dirigenti del PSI dalla loro illusione unitarista e dal loro attaccamento alle posizioni politiche e sociali che il Psi aveva conquistato
nelle amministrazioni locali e nel parlamento.
Ma la scissione doveva essere preparata nel tempo e, soprattutto, bisognava far comprendere alla parte più avanzata del proletariato
italiano la sua necessità e la sua inevitabilità, evitando quindi di procedere a separazioni “di palazzo” del tutto distanti dalla vita politica
reale del proletariato. Il PSI era stato uno dei primi partiti occidentali ad aderire nel 1919 all’Internazionale Comunista appena fondata. Ma
allora non erano ancora state definite tutte le tesi che costituivano i pilastri teorici, politici, tattici e organizzativi della nuova Internazionale.
I bolscevichi in particolare, con il contributo di comunisti delle altre aree del mondo, si diedero il compito di definire queste tesi e le condizioni
di ammissione all’Internazionale, e solo a Mosca, ovviamente, nonostante la presenza della guerra civile contro le armate dei bianchi, era
possibile che si incontrassero i rappresentanti dei partiti di Occidente e di Oriente. Il II Congresso dell’Internazionale Comunista con le sue
tesi e, soprattutto, con l’influenza che l’Internazionale aveva conquistato sul movimento proletario internazionale, furono l’occasione storica
e politica per giustificare anche agli occhi della massa operaia la scissione dal Partito Socialista che, dalla sua fondazione nel 1892, era stata
la punta di diamante del movimento operaio italiano, ma che, di fronte agli eventi internazionali della guerra imperialistica mondiale e del suo
dopoguerra, aveva rivelato che la sua anima riformista era il vero cancro del partito.

Bordiga: Compagni! biamo aver presenti in una simile analisi e nel Manifesto dei comunisti è meravigliosa-
La frazione comunista, a nome della che risalgono a notevoli esperienze del pas- mente compendiato. Ma questa previsione
quale io parlo, ha già avuto occasione di sato, delle quali già in quei documenti che vi del modo con cui la società capitalista sareb-
esporre ampiamente quegli elementi di giu- ricordavo, la nostra frazione ha avuto occa- be scomparsa dalla storia dell’umanità, que-
dizio e quegli argomenti su cui si basa la sione di trattare ampiamente. Non è mio in- sta previsione tracciata storicamente, politi-
sua attitudine: così nelle discussioni che il tento rappresentarvi qui una critica com- camente nel Manifesto dei comunisti, analiz-
Congresso hanno preceduto, così nella re- pleta della degenerazione del movimento zata nei suoi dettagli nel Capitale, non era
lazione scritta che noi vi abbiamo distribu- proletario e socialista nella Seconda Inter- certamente uno schema freddo e semplice che
ito, così nel discorso Terracini che ha nazionale, ma è pure da questo punto che senz’altro poteva realizzarsi e senz’altro ave-
delucidato le tesi fondamentali che con la occorre prendere le mosse. re la sua esplicazione.
nostra risoluzione vi proponiamo. Nella sua grande maggioranza il movi- Sì, il capitalismo, attraverso all’analisi che
Il nostro punto di vista, compendiato mento socialista negli ultimi decenni che pre- noi marxisti ne facevamo, appariva destinato
prima in un manifesto programma, poi nella cedettero il 1914, aveva assunto quel caratte- a soccombere; lo sviluppo di certe sue intime
mozione adottata dal Convegno di Imola, è re a voi ben noto che lo aveva condotto a contraddizioni appariva destinato a rimanere
noto da tempo a tutto intero il Partito. Giun- travisare ed abbandonare la fondamentale incapace di rappresentare più oltre un certo
ta a questo punto la discussione non è, com- dottrina marxista e la prassi rivoluzionaria punto, il sistema possibile di produzione di
pagni, mio compito riesaminare – né ciò sa- che da quella dottrina scaturiva. Non fu certo cui l’umanità poteva avvalersi. Ma nello stes-
rebbe possibile – tutto quanto il problema. caso, capriccio, vanità di uomini quello che so tempo il capitalismo e la società borghese
Io vorrei piuttosto ricordare da questa tri- determinò un indirizzo simile, ma furono gli elaboravano nel proprio seno degli elementi
buna quale sia il valore ed il significato di stessi caratteri dello svolgersi del capitalismo. di conservazione, degli elementi di equilibrio
questo Congresso nella politica internazio- Noi avevamo la sinistra marxista, sempre di- alle condizioni della loro crisi, delle anti-tos-
nale del movimento operaio dal punto di fesa, anche nel seno della vecchia Internazio- sine che ogni organismo elabora per combat-
vista di quel conflitto internazionale tra il nale; noi possedevamo fino dall’opera critica tere le tossine che ne minano l’esistenza.
comunismo e la tendenza di destra, che vive fondamentale di Marx e di Engels tutto quel Ora, il movimento proletario nella Se-
nel mondo proletario. bagaglio di dottrina che ci conduceva a preve- conda Internazionale andava a poco a poco
Voi dovete perciò consentirmi di pre- dere la fine del inondo capitalistico in quella verso questa fisionomia, anzi che essere il
mettere rapidamente alcuni fatti che dob- concezione dello sviluppo rivoluzionario che coefficiente decisivo del rovesciamento del
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 45

capitalismo. Nella lotta suprema fra la forza il programma massimo, ma che viceversa de- opportunismo, non intendiamo fare una de-
produttiva che avrebbe dovuto ribellarsi al- dicava tutta la sua attività, tutta la sua prassi finizione di ordine etico e individuale: inten-
l’ingranaggio dei rapporti fra produttori e in quella relazione che aveva scritto per il suo diamo parlare di un fenomeno superiore ad
borghesi, e la classe padronale, attraverso il programma minimo e che non rappresentava ogni volontà di coloro che erano alla testa del
complicarsi della fase capitalistica della evo- altro che dei gradini che il proletariato avreb- movimento proletario alla vigilia della guerra.
luzione del mondo borghese, si era fatto di- be dovuto percorrere a gradi. Orbene, questo Il campo sindacale da una parte, il campo
ventare il movimento proletario un movimento revisionista era caratterizzato da parlamentare dall’altra erano i guidatori del
coefficiente di equilibrio e di conservazione una dottrina e da una teoria che la storia ha meccanismo congegnato per raggiungere quel-
del regime borghese. In quanto che, abban- dimostrato fallace. La concezione marxista l’effetto, per dare al proletariato quelle pic-
donandosi da un lato - e i due fatti sono pessimistica, catastrofica, rivoluzionaria, che cole soddisfazioni e quei piccoli miglioramenti
insopprimibili nel campo dottrinario la cri- diceva non essere possibile uscire pacifica- e per arrivare a questo risultato avevano ine-
tica fondamentale delle ideologie democrati- mente dal meccanismo dell’attuale società e vitabilmente dovuto poggiare la loro macchi-
co-borghesi e piccolo-borghesi, che è il pun- che non era possibile evitare che la contrad- na in tale modo da essere in continuo contat-
to di partenza del marxismo, dall’altra parte dizione del capitalismo conducesse ad una to, con continua discussione, in continua tran-
non si veniva più a creare l’antitesi fra il suprema battaglia rivoluzionaria fra le classi, sazione con la borghesia, in accordi continui
proletariato gerente di nuove ideologie, di questa previsione storica era sostituita dal- nel campo sindacale che tendevano sempre
nuove forze, di nuovi sistemi, di nuovi isti- l’altra previsione; che invece il mondo capi- più a incanalarsi nella via della collaborazio-
tuti, e tutto il meccanismo democratico pro- talista si sarebbe gradualmente, lentamente, ne politica, del possibilismo, di accordo nel-
prio del sistema capitalistico: al posto di ma sicuramente modificato, accettando que- l’amministrazione stessa della pubblica cosa
questa fondamentale antitesi rivoluzionaria ste iniezioni di socialismo che si andavano e nell’intervento stesso dei rappresentanti del
veniva a sostituirsi una contraddicenza, un facendo nelle diverse sue strutture fino a di- proletariato nel meccanismo del potere
comparteggiamento fra il principio ideologi- ventare, senza bisogno di questo urto supre- governamentale borghese. Ecco perché non
co e il sistema rappresentativo della demo- mo, senza bisogno di questo conflitto, di que- fu possibile nel 1914 arrestare questa mac-
crazia borghese, e la funzione del movimen- sta catastrofe, a diventare a poco a poco, a china che pure il proletariato alimentava coi
to proletario, inteso non ancora come lo slan- trasformarsi nella società socialista, nella so- suoi sforzi, con la sua cassa, coi suoi sacrifi-
cio supremo e autoritario della classe verso cietà basata sulla socializzazione dei mezzi ci, con la sua azione, e qualche volta anche
il suo destino, ma come i piccoli tentativi di di produzione e di scambio. col suo sangue, perché anche allora eranvi
gruppi, di gruppetti e di categorie di impos- Orbene, io non insisterò molto nel dimo- episodi violenti della lotta di classe. Essa se-
sessarsi di limitati interessi. strarvi come la guerra sia la dimostrazione guitò a girare ed i suoi dirigenti seguitavano a
Perché il grande interesse di classe prole- della fallacia di questa dottrina. Non devo farle seguire lo stesso metodo non potendo
taria non può, non deve, non riuscirà mai a fare una conferenza di propaganda, né posso alterarne il cammino fatale.
realizzarsi nei quadri del meccanismo politi- attardarmi a dimostrare come appunto la guer- Ma questo meccanismo se veniva a per-
co presente. Se i supremi destini di tutta la ra, crisi suprema, ultima fase dell’imperiali- dere il suo obiettivo finale e la sua concezio-
classe proletaria non possono raggiungersi se smo capitalistico, non faccia altro che ne teorica, non poteva perdere la sua prassi e
non spazzando via le istituzioni politiche su riconfermare quella caratteristica che la dot- la sua struttura meccanica, e poiché esso ser-
cui il capitalismo basa il suo potere, esiste trina di Marx aveva segnato alla crisi finale viva all’equilibrio della borghesia, il fine, cioè
però una possibilità di conciliazione degli in- del regime borghese. Quindi, dinanzi alla guer- la collaborazione, mancò perché la possibili-
teressi immediati, contingenti, del gruppo o ra, il movimento si vide togliere dalla storia la tà del riformismo mancava. Ma il fatto della
della categoria, con quelle soddisfazioni che possibilità di realizzare il suo programma. collaborazione, superiore alla volontà di ognu-
si possono, sia pure illusoriamente, perse- Quale fu il suo compito, quale fu il suo rôle no, restò, e quindi il Partito socialista e le
guire avvalendosi del meccanismo democra- in una situazione di questo genere? E qui in- organizzazioni proletarie delle più grandi parti
tico, avvalendosi del diritto elettorale, terviene anche a spiegarci questa situazione, del mondo divennero i migliori strumenti che
avvalendosi di quel tanto di diritto che la so- che poi - come vedremo si ripete nell’episo- il capitalismo avesse potuto immaginare e
cietà borghese deve riconoscere alle masse dio del dopo guerra: interviene a spiegarci desiderare per condurre le folle proletarie,
proletarie nella sua costituzione. che la nostra dottrina, il nostro metodo criti- senza resistere, al sacrificio della guerra na-
In questa seconda funzione che il sociali- co, non è la volontà di uomini; che non è la zionale. (Applausi).
smo aveva assunto, o compagni, nella Secon- coscienza o il pensiero che dirigono la storia, Tutto ciò ho voluto ricordare solamente
da Internazionale, esso era divenuto un mo- ma sono forze più complesse e più profon- per stabilire i caratteri di questo fenomeno
vimento sindacale cooperativo di gruppi ope- de. Di modo che non era possibile attendere che ho domandato di chiamare “opportuni-
rai, per interessi immediati, su cui si allaccia- che quei revisionasti che avevano escluso la smo”. Esso non poteva prefiggersi una finali-
va perfettamente un movimento puramente possibilità di un attacco rivoluzionario fra tà che non è nella sua storia, e non poteva
elettoralistico, puramente socialdemocratico proletariato e borghesia, che avevano acca- fare altro che insistere nella vecchia prassi,
di conquista dei mandati elettivi nell’organi- rezzato l’illusione della rivoluzione pacifica nel vecchio metodo e diventare un elemento
smo rappresentativo borghese, allo scopo di e graduale del mondo capitalistico, che non di difesa della classe borghese contro la clas-
portare innanzi la borghesia a lato di una classe solo doveva escludere la guerra di classe, ma se proletaria.
destinata a combatterla e ad abbatterla. escludere la stessa guerra fra Stato e Stato Senza seguire questa analisi in tutti i suoi
Questo movimento, questo fenomeno capitalistico; non era possibile dinanzi al fe- dettagli, noi ritroviamo il fenomeno dinanzi
storico, limitando l’ascendere rapidissimo del nomeno così grandioso, al suo esplodere, alla situazione del dopo guerra. Graziadei e
profitto capitalistico, servendo da fattore di nonostante l’ammonimento venuto dall’ulti- Terracini vi hanno detto quale è la interpreta-
equilibrio all’avidità di guadagno della classe mo Congresso della Seconda Internazionale, zione comunista della situazione del dopo
borghese, compensava quel processo fatale non era possibile che tutti costoro dicessero: guerra. Quale è la tesi fondamentale della Ter-
di accentramento dei capitali, di accrescimento “Abbiamo errato; le nostre teorie erano sba- za Internazionale? La tesi fondamentale è
della miseria, di esasperazione dei rapporti gliate e quindi siamo pronti a ritornare sui questa: la situazione ereditata dalla guerra degli
capitalistici, compensava senza poterlo eli- nostri passi”. Ed è là che bisogna ritornare: Stati borghesi deve essere volta alla guerra
minare definitivamente, compensava questo all’antica via del metodo rivoluzionario, e bi- rivoluzionaria fra le classi in tutto quanto il
processo e faceva sì che la società borghese sogna quindi rifiutare di seguire la borghesia mondo. E, compagni, all’indomani della guerra
potesse trovare equilibrio in quella sua inti- nella guerra, e bisogna piuttosto accettar quel- anche i residui del vecchio errore determina-
ma contraddizione, propria delle funzioni del le armi che essa porge ai proletari per adope- rono una situazione analoga. Noi vediamo
movimento proletario, propria delle funzio- rarle nell’urto rivoluzionario. dinanzi a questa situazione, mentre i comu-
ni della più gran parte del movimento sociali- Questo non era possibile ed ecco anche nisti marxisti affermano che bisogna indiriz-
sta della Seconda Internazionale che aveva perché quando parliamo del fenomeno che zare il moto proletario a questo programma
relegato le vecchie formule rivoluzionarie al sono qui a trattarvi, seppure lo vogliamo dire massimo che finalmente si riavvicina alla pro-
posto di un freddo quadro su cui si lanciava - in mancanza di termine migliore che forse si spettiva della storia, che finalmente è tangi-
qualche volta uno sguardo, e che si chiamava troverà in qualunque lingua - fenomeno di bile, che finalmente in alcuni paesi è realizza-
46 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

to, e cioè il risultato supremo ed unico della più grande chiarezza la tesi: non bastava de- zogna borghese; non solo non hanno realiz-
conquista del potere politico, punto di par- precare la guerra come si potevano deprecare zato nemmeno quella loro tesi storica che
tenza della rivoluzione proletaria, mentre a una volta le nequizie del capitalismo, ma bi- Terracini ha ben spiegato; ma non hanno nep-
sinistra il marxismo comunista afferma col sognava dichiarare che la parola d’ordine da pure potuto confermare la loro dichiarazione
pensiero e con l’azione questa verità, il vec- lanciare alle masse era questa: dalla guerra che può il proletariato andare al potere per le
chio errore ed il vecchio metodo esistono an- nazionale degli Stati alla guerra civile del pro- vie democratiche evitando la dittatura e la
cora in tutto il mondo, in tutti i paesi ed af- letariato. (Applausi). violenza, evitando la violenza di libertà e di
fermano ancora che, malgrado la terribile ca- In Russia, dunque, compagni, avvenne diritto di pensiero e di agitazione perché i
tastrofe della guerra, malgrado che essa abbia perfettamente, con assoluta analogia, lo stes- loro governi hanno avuto bisogno di dittatu-
per sempre condannato e disonorato il mec- so fenomeno di questo movimento riformi- ra, di violenza, di soppressione dell’altrui li-
canismo socialdemocratico capitalistico, tut- sta, menscevico, socialdemocratico, dinanzi bertà. Ma come si è verificato questo? Men-
tavia siamo ancora, come allora, dinnanzi a al momento supremo in cui ormai il proleta- tre nella dittatura dei Soviet russi chi giace
un periodo di graduale evoluzione, di succes- riato, poggiandosi sul nuovo istituto, impa- sotto la dittatura stessa, chi subisce anche gli
sive conquiste, di parziali risultati, e negano dronendosi delle armi che l’esercito e la mari- orrori del terrore rosso ed è calcolato nemico
questa tattica che, ritornando finalmente alla na avevano nelle loro mani, ingaggiava la bat- della causa del proletariato, è la classe degli
concezione originaria del marxismo rivoluzio- taglia suprema per la conquista del potere. In sfruttatori, privata dei suoi antichi diritti e
nario, dice al proletario di lottare soltanto quel momento il menscevismo non disse: “Le privilegi, che cerca insidiare le conquiste del-
per la conquista del potere, e che solo ser- mie teorie falliscono, quello che credevo im- la rivoluzione; in questi paesi, invece, si eser-
vendosene per spezzare l’apparato statale possibile nella Russia di oggi è invece realtà cita la dittatura, si esercita la violenza, si ap-
borghese, la sua polizia ed il suo esercito, i imminente di domani perché già il proletaria- plica il terrore, contro i proletari, contro i
suoi Parlamenti potrà foggiare il nuovo ap- to è in piedi, infiammato da questa parola comunisti. (Applausi).
parato statale, l’apparato dei Consigli prole- d’ordine della conquista del potere”. Esso non Ecco dunque, compagni, le due alternati-
tari. Così solo si può costituire un istrumento disse questo perché queste conversioni non ve che la storia mondiale oggi presenta: ditta-
il quale serva ad intervenire nei rapporti tra sono possibili, perché aveva nelle sue mani tura borghese o dittatura proletaria. Ma qui
produzione e capitalismo ed a trasformarli una struttura, un meccanismo che doveva viene la funzione della scuola intermedia che
nel senso di sopprimere lo sfruttamento dei seguitare a girare come aveva girato fino allo- dice “avanti” ai proletari, ma senza dittatura
lavoratori ed il dislivello delle classi. ra, funzionando a fianco di Kerensky e e senza violenza. La sua funzione è segnata
Dinanzi a questa tesi ancora appare equi- Martov, seguitando ad esplicare la sua prassi nella storia al di là della volontà e della sua
voca l’insidia revisionista. di collaborazione borghese. E quando Lenin coscienza, e cioè di essere l’ultima gerente
Ebbene, o compagni, il fenomeno si ri- si levò di fronte a Kerensky, i menscevichi della dittatura borghese contro la rivoluzione
pete. Questo fenomeno si è ripetuto in Rus- non scelsero, ma andarono con Kerensky e proletaria. Quindi, compagni, abbiamo cer-
sia, in modo evidente, dinanzi ad una situa- andarono con la causa della borghesia contro cato più che ricordare i casi in antitesi, di
zione rivoluzionaria determinatasi in quel la causa della rivoluzione. (Applausi). stabilire quali siano i sintomi preventivi di
paese prima che altrove, e se fosse luogo a Io voglio sorpassare le analoghe questo pericolo il quale è nelle file, anche oggi,
discutere dettagliatamente di questo si do- constatazioni che si possono fare ove si tratti del movimento proletario. Abbiamo cercato
vrebbero rievocare molte cose della storia delle altre rivoluzioni comuniste non trion- di vedere il carattere di questo movimento
che ha attraversato il proletariato d’Occi- fate, come la rivoluzione russa, ma fallite. perché oggi che su tutto il mondo, per effetto
dente! (Applausi). Voglio appena accennare che queste espe- del valore socialista prodotto dalla guerra e
Dunque, compagni, quando si determina rienze di ordine storico vengono confermate dalla rivoluzione russa, per iniziativa e legit-
il problema “come deve il proletariato liqui- soprattutto da quelle rivoluzioni che si sono timo onore dei compagni del grande Partito
dare l’eredità della guerra”- il revisioniamo, arrestate alla fase socialdemocratica marxista e rivoluzionario di Russia, oggi che
con maggior ragione che altrove, effettivamen- capeggiata dai riformisti. In quanto anche si ricostituisce un nuovo ordigno di lotta e di
te poteva sostenersi in Russia perché era essi sono per la presa del potere, ma essi riscossa del proletariato, bisogna ricostruirlo
l’unico paese ove la forma democratica della vogliono andare senza il preventivo attacco con criteri antitetici e opposti; bisogna evita-
rivoluzione poteva essere affermata dal pun- violento alle istituzioni attuali e quindi sen- re che esso possa ancora correre il rischio di
to di vista socialista, poteva sostenersi anche za nessuna forza che permetta loro come diventare un meccanismo di conservazione e
in presenza della necessità di lasciare funzio- primo atto la sostituzione del proletariato di equilibrio capitalistico anziché diventare
nare per qualche tempo una costituzione alla borghesia, di prendere questo meccani- arma ben temprata che nel pugno del gigante
politica di ordine parlamentare e democrati- smo giuridico, militare, poliziottesco e spaz- proletario servirà a sorpassare le ultime resi-
co. Ma anche lì, nel paese dove meno avreb- zarlo e buttarlo via in rottami come quello di stenze del mondo attuale.
be dovuto avvenire e dove è avvenuta, contro un ordigno che nella storia abbia fatto il suo E quindi, compagni, ecco il problema di-
le condizioni locali, per effetto di una condi- tempo, per lasciare il posto all’irrompere di nanzi a cui l’Internazionale comunista s’è tro-
zione universale, l’eredità storica della situa- altro istituto. vata in quanto che nel disgregarsi dei vecchi
zione di guerra ha fatto sì che quando il pro- Essi questo non vogliono credere possi- partiti della Seconda Internazionale, nella
letariato russo si è trovato di fronte al pro- bile. Essi non credono che il proletariato possa impossibilità per essi di riprendere il loro
blema della massima realizzazione della con- gestire il potere solo dopo aver spezzato la compito di prima della guerra perché troppo
quista del potere, dell’abbattimento di quegli macchina gestita dai suoi oppressori: essi cre- clamorosamente erano stati disonorati dinanzi
istituti democratici che erano appena nati; dono che esso possa usufruire degli stessi alla grande massa proletaria, ecco che si veri-
anche lì il movimento proletario si è diviso, ordigni che oggi il proletariato si trova dinan- fica il fatto che taluni di questi partiti cercano
anche li sono stati i seguaci delle dottrine so- zi quando attacca i privilegi della minoranza di entrare nella Terza Internazionale e verso
cialdemocratiche e riformaste, i capi politici borghese. il principio dell’anno scorso in parecchi con-
del proletariato, i quali hanno detto: “No, Dicevo che abbiamo avuto dei governi gressi alcuni partiti sostanzialmente social-
non è questa la prospettiva, non questo l’av- socialdemocratici. Badate, non solo in colla- democratici abbandonano la Seconda Inter-
venire. Non può il proletariato russo arrivare borazione coi partiti borghesi, ma anche dei nazionale riservandosi di entrare nella terza.
a questo. No. Anche senza negare che si deb- governi fondati su parlamenti socialisti alla E allora, o compagni, dinanzi a questo princi-
ba giungere in Russia alla dittatura del prole- unanimità meno uno o meno due, come pale problema, il comitato esecutivo della
tariato, perché questo problema lo ha meglio nell’Ucraina e nella Georgia, e come in altri Internazionale comunista convocò il Congres-
elaborato il movimento socialista russo che paesi in modo meno evidente. Si è visto così so di Mosca. Si trattava di identificare que-
quello degli altri paesi”. E dimostrarono pri- nella maniera più grande il fallimento della sto pericolo, di vedere quali sono i suoi carat-
ma, nelle conferenze internazionali durante socialdemocrazia, perché non solo questi paesi teri, di assodare quali sono le norme con cui
la guerra, a Zimmerwald ed a Kienthal, ove non hanno realizzato ciò che, fra mille osta- si possa guardarsene, di fare la diagnosi e tro-
convennero molti socialisti contrari alla guer- coli, la dittatura del proletariato ha realizzato vare la cura di questa malattia opportunista
ra per diverse ragioni. Ma, come dicevo, fu la in Russia, nella costituzione economica su che minaccia di incancrenire il pericoloso
sinistra della Russia bolscevica che pose con pure basi marxiste, contro qualunque men- movimento proletario, che minaccia di pene-
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 47

trare nelle stesse file della nuova Internazio- potrebbero fare domani”. E con questo sofi- che la macchina è troppo sconquassata per-
nale che si costituisce. E allora, attraverso il sma del valutare le condizioni contingenti si ché se ne possa prendere possesso. (Appro-
materiale di critica che il pensiero comunista combatteva la nostra tesi intransigente. Per- vazioni). Senza una dottrina, senza una idea,
marxista ha opposto non da oggi, ma da pri- ché si diceva: Come fate a dire che non si ma con questo metodo quotidiano di affron-
ma della guerra, dalle note polemiche di allora debbano fare blocchi elettorali, che non si deve tare la situazione contingente, quest’arte di-
fra la sinistra rivoluzionaria e la destra rifor- fare collaborazione di classe? Oggi non biso- ligente offriva sempre la sua contraddizione
mista, da tutto questo materiale si trassero le gna farli, ma domani la situazione cambierà; al proletariato con risposte che meglio dove-
prime basi per l’identificazione del pericolo sarà un’altra, chi sa quale potrà essere. E di vano allontanare ogni volontà ed ogni energia
riformista. ciò il riformismo non aveva la sua visione rivoluzionaria. (Applausi).
E poiché credo che questo Congresso darà storica: aveva dovuto abbandonare quella Anche nell’internazionalismo le varie
qualche cosa ancora per l’esperienza interna- antica visione schematica, ma potentemente nazioni hanno capovolto le tesi. Vi ricordate
zionale di questa lotta, voglio ricordare quali rivoluzionaria in questo suo programma che quando durante la guerra noi ci opponevamo
sono i caratteristici argomenti che gli oppor- il marxismo aveva tracciato. Esso aveva mes- alla formula “Né aderire né sabotare la guer-
tunisti invocano, allo scopo di vedere dove so sulla sua bandiera la famosa formula di ra”, ed eravamo invece, sia pure in teoria sol-
essi siano in Italia, se essi siano ancora in Bernstein: “Il fine è nulla, il movimento è tanto, per la stessa formula bolscevica di sa-
Italia, come bisogna liberare il movimento e tutto”. E’ la prassi quotidiana che comporta botare la guerra borghese? Quando certi moti
quale monito venga dal risultato di questo la conquista di qualche cosa nel campo eco- del proletariato nel 191’7 e nel 1918 faceva-
Congresso, e, in questo senso, quale sarà la nomico, di fare scioperi ed elezioni. Tutto no intravedere la possibilità di risolverla in
conseguenza, in tutto quanto il movimento ciò è fine a sé stesso e non occorre avere un’azione contro lo Stato borghese, voi la
comunista del proletariato internazionale. mete. Il proletariato non sa che farsene. Ed è ricordate l’obiezione dei nostri destri? Rivo-
Vi dicevo che il movimento revisionista curiosissimo, compagni, come su un altro luzione sì, ma in tutti i paesi nello stesso
era caratterizzato da quelle pratiche su cui problema si equivochi fondamentalmente, momento perché altrimenti si fa la causa di
non occorre insistere, tutte corporative nella quando cioè si chiama noi volontaristi. Ma una borghesia contro quella di altre borghe-
economia, tutte elettorali nella politica; ma volontaristi siete stati voi che avete accusato sie. Oggi invece che la rivoluzione è comin-
esso era caratterizzato anche da certe sue tesi di eccessivo determiniamo, che degenerava ciata e da tre anni il proletariato russo è in
favorite. In fondo essa si riferiva alla ideolo- nel fatalismo, quella affermazione che l’azio- piedi e da solo difende le sue sorti, oggi che la
gia, alla dottrina, alla teoria, con un argomen- ne di allora non era nulla e tutto doveva ri- rivoluzione è minacciata, noi dobbiamo at-
to di molto facile applicazione demagogica e porsi nel fine lontano che doveva condurci tendere perché là vi sono state le condizioni,
che molte volte ha strappato l’applauso ai alla aspettativa negativa del massimalismo qui le condizioni non sono ancora mature.
proletari sinceramente rivoluzionari, anche storico, mentre voi conducevate il proletaria- (Applausi).
quando l’ascoltare le indicazioni della dottri- to ad una trasformazione meno profonda della E vengo all’argomento principe, appun-
na avrebbe servito ad essi per premunirsi trasformazione effettiva dei rapporti nella to questo: la differenza di ambiente. Nessu-
contro l’insidia che si annidava invece nel fa- società esistente. no di noi contesta che la rivoluzione possa
cile motivo oratorio. Ma noi volgiamo fare Se vi furono due revisioni volontaristiche essere atto dello stesso istante in tutti i pae-
azione; non vogliamo fare teoria. Ora il mo- del determiniamo marxista che davano per il si. Ma veniamo alla questione delle differen-
vimento revisionista aveva sostanzialmente riformismo la interesistenza della legge stori- ze nazionali che Marx ha affermato e che nel-
acquistato il suo posto nel pensiero ca e della volontà umana, queste due revisio- la Terza Internazionale noi, suoi gregari mo-
marxistico dei rivoluzionari demolitori, ave- ni furono tutte e due contro di noi. Così la destissimi, non ci sognammo di negare. Il Se-
va acquistato tutte le forme della ideologia revisione dei riformisti come quella dei sin- condo Congresso della Terza Internazionale
borghese e piccolo-borghese e cioè, mercé dacalisti. Mentre invece la sinistra marxista sapeva molto bene della esistenza di questo
certi suoi specifici argomenti, delle strane diceva già allora che bisognava abituare il pro- problema della differenza ambientale, ma non
contraddizioni fra le sue tesi di oggi e di ieri, letariato a guardare lontano perché la situa- da questo ha concluso nell’assoluta autono-
tale elasticità e disinvoltura con la quale evol- zione storica non gli dava la possibilità di mia dei partiti nazionali. Ha ammesso una
veva attraverso le situazioni terminando agire. E l’ostacolo maggiore alla attuazione certa autonomia. Voi avete citato anche que-
sempre senza saperlo con elaborare le ri- della rivoluzione proletaria, non è dato dalla sto. E’ vero. Ma vediamo in quale modo le
sposte meno rivoluzionarie. volontà di azione del proletariato, ma dallo risoluzioni del II Congresso di Mosca si ap-
Un argomento caratteristico? Io ne ricor- stesso bagaglio delle sue dottrine, dallo stes- plicano a questo problema della direzione di
derò alcuni anche perché non voglio tediarvi. so metodo critico; mentre invece noi diciamo insieme dell’azione internazionale proletaria
Il modo di considerare da parte del riformi- che oggi, in questo dopoguerra, la volontà del e della differenza di esigenze che l’azione può
smo il problema della rivoluzione. Allorquan- proletariato coincide con l’atto supremo con presentare in un paese anziché in un altro.
do alla vigilia della guerra, il problema non era cui esso deve superare la struttura del mondo Due ordini di tesi ci ha dato il Congres-
all’ordine del giorno della storia, non stava capitalistico. (Applausi). so di Mosca; tesi sulle condizioni di ammis-
dinanzi a noi, quando anche allora abbiamo Non vi sarebbero queste condizioni rivo- sione che devono appunto garantire che non
parlato di programma rivoluzionario e di ten- luzionarie? Interessanti anche qui gli argo- entri nella Terza Internazionale alcun parti-
denza rivoluzionaria si era perché noi diceva- menti del revisioniamo. Interessantissimi. to opportunistico non comunista, e tesi sui
mo: Sì, non è possibile fare la rivoluzione Non ci sono perché l’economia capitalistica compiti principali della Internazionale co-
oggi, non esistono tutte le condizioni di forza è misera. Voi però nel vostro formulario munista. E in queste seconde tesi - e ne esi-
proletaria che possano permettere questo marxista non potete avere dimenticato una ste una serie per ciascun paese - sono va-
supremo urto, ma bisogna tuttavia fare la asserzione: che cioè allorché una società nuo- gliate le differenti condizioni dei diversi pa-
propaganda in mezzo al proletariato della va nasce, ‘significa che tutte le sue condizio- esi. E’ nelle prime tesi che, non i russi, ma
necessità di questa evoluzione, bisogna dire ni sono maturate nel senso della società anti- tutti i comunisti di tutti i paesi, hanno volu-
che in ogni episodio, in ogni lotta egli non ca, che il proletariato potrà iniziare l’atto ri- to scrivere, hanno scritto, in modo forse non
risolve nulla, ma acquista un’esperienza di voluzionario che conduce al comunismo quan- perfettissimo - secondo me non perfetto per-
più, che questo attuale meccanismo sociale do sarà completa la evoluzione della forma ché avrebbero dovuto essere ancora più aspri
non offre uno spiraglio di luce per il suo av- economica e storica del mondo borghese. - quanto vi era di internazionale nel proces-
venire se non si spezza e si disperde per fis- Ebbene: è strano, ma per il riformismo si era so di organizzazione nel nuovo movimento,
sare lo sguardo nel cielo aperto. Questa que- lontani da questa situazione nel 1914 perché quanto deve dovunque servire a differenzia-
stione fu invece sempre girata dal riformismo l’economia capitalistica era troppo florida, re le forze che vengono sulla piattaforma del
ed è una vecchia polemica dei nostri congres- troppo civile, lasciava perdere qualche bri- comunismo marxista da quelle invece che
si. Fu girata col dire che dal momento che la ciola del suo banchetto sulle folle proletarie, restano più o meno velate nella cerchia del-
rivoluzione non è possibile, perché distrug- e adesso che esistono le condizioni inverse, l’antico terreno socialdemocratico e della
gere? “Noi, essi dicono, siamo dei realizzatori, che il meccanismo capitalista non va più e Seconda Internazionale.
siamo dei pratici, vogliamo dire alle masse cagiona la carestia, la miseria e la sofferenza Ed allora noi affermiamo che il supremo
ciò che possono fare oggi, non quello che del proletariato di tutto il mondo, oggi si dice consesso internazionale ha non solo il dirit-
48 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

to di stabilire queste formule che vigono e deve fare l’azione illegale non è che si dica rivoluzionaria come quella del 1905 in Rus-
devono vigere senza eccezione per tutti i per la Russia, perché là esiste la legalità pro- sia, ma si era iniziato un dibattito tra le due
paesi, ma ha anche il diritto d’occuparsi del- letaria e sovietista e l’azione illegale non si tendenze, si era iniziata la demolizione del-
la situazione di un solo paese e potere dire deve più fare. Dove si dice che si devono l’insidia democratica, il disincrostamento di
quindi che l’Internazionale pensa che – ad combattere i bund riformisti, sindacali, non è quella ideologia piccolo-borghese che aveva
esempio – in Inghilterra si debba fare, agire per la Russia che lo si dice. Dove si dice che addormentato il proletariato adagiandosi su
in quel dato modo. Così stabilito, quindi, si deve andare nei parlamenti anche se sare- quel meccanismo di attività elettorale e sin-
non è esatto dire che le speciali situazioni mo costretti ad andarci con la corda al collo, dacale che era anche qui giunto al suo apogeo.
dei diversi paesi non siano state considera- non è per la Russia che lo si dice, perché là Perché quando sembrò trionfare il rifor-
te. Nessuno di noi ha mai affermato che la parlamenti non ce ne sono più, come io augu- mismo nel 1910-11 si fondava su queste due
stessa precisa tattica debba applicarsi a tut- ro che sia anche qui prima delle prossime universali caratteristiche: sull’azione parla-
ti quanti i paesi: vi è una parte di condizioni elezioni. mentare possibilistica, e sull’azione
– e badate che non sono condizioni tattiche, Voi vedete dunque che le 21 condizioni corporativa minimalistica delle organizzazioni
sono condizioni di organizzazione: le condi- non corrispondono alle particolari circostan- e dei sindacati e delle cooperative proletarie.
zioni che servono a dirigere tanto l’azione ze russe. Orbene, noi arrivammo a scrivere alcune tesi
dei Partiti quanto a raccogliere in ogni paese, Ma c’è un altro argomento, anch’esso al- in senso marxista contro questi errori; ma
dove sono dei comunisti, degli aggruppamenti quanto sintomatico. Vi sono i disfattisti della avemmo noi il tempo, prima della guerra, di
di questa tendenza storicamente marxista per rivoluzione russa, coloro che hanno combattu- superare quella struttura e quel meccanismo?
essere compresi nel seno della Terza Inter- to contro le falangi rosse del proletariato russo No. Noi trionfammo nei Congressi, noi con-
nazionale, in armonia colle sue dottrine, coi nelle file degli eserciti della reazione, coloro dannammo la collaborazione elettorale, scon-
suoi metodi e colle sue finalità: Ma, come che hanno per lo meno esercitato la loro com- fessammo coloro che volevano arrivare alle
dicevo, il Congresso ha anche esaminato le plicità con tutti gli atti di jugulamento della conclusioni possibilistiche, mandammo via i
differenti condizioni in cui si trovano i vari Repubblica proletaria, i Martov, i Cernov e massoni, dichiarammo di ritornare alle basi
paesi e come per l’Inghilterra ha riconosciu- simile mirabile genía che girano per i congressi massimali e fondamentali del marxismo rivo-
to il bisogno di adattare le tesi, pur rimanen- dei partiti proletari di tutto il mondo e vanno a luzionario, ma non avemmo il tempo di tra-
do nei deliberati del II Congresso della Terza dire che l’internazionale comunista vuole ap- durre nella prassi quotidiana del Partito que-
Internazionale, così per l’Italia ha fatto qual- plicarvi per forza quei metodi che sono stati ste affermazioni, anche perché se la situazio-
cosa partitamente. La 17 a tesi sulle condi- applicati in Russia. Ma dove è detto questo? E ne in Italia era prima naturale, perché una
zioni di ammissione, mentre non ha escluso per di più coloro che dicono questo sono pro- scintilla della guerra europea aveva arso tra
che vengano anche in Italia, come dovunque, prio quelli che anche in Russia sono stati con- noi due anni prima, nella guerra libica, e ci
applicate integralmente le 21 condizioni – in tro quei metodi ed hanno combattuto anche là aveva incanalato logicamente sulla via di que-
quanto che voi non troverete in nessuna tesi contro la dittatura del proletariato e contro il sta revisione che oggi si estende e si comple-
speciale e nazionale qualche cosa che con- principio sovietista. ta, tuttavia non bastava, non c’erano state
traddica le 21 condizioni perché se questa Voi vedete dunque come questo argomen- ancora quelle condizioni che in tutto il resto
contraddizione si fosse constatata allora to della differenza di condizioni non si riduca del mondo hanno posto inesorabilmente il
quella tesi si doveva cancellare, perché non che a uno dei tanti sofismi che si costruisco- problema in una nuova luce storica, non nella
era al suo posto – consente l’applicazione no per conchiudere: La rivoluzione sì, la dit- soluzione tattica che sulle basi del pensiero
di esse secondo le esigenze di questo o quel tatura sì, tutto quello che volete sì, ma non marxista si poteva dare in una situazione quasi
partito, senza però togliere quelle condizio- adesso, non in questo posto, domani, altro- normale dell’anteguerra, ma sulle basi di quella
ni indispensabili per tutti i Partiti. Ecco dun- ve. (Ilarità, commenti animati). soluzione più compiuta che si può dare oggi
que il meccanismo logico col quale il II Con- Dunque vediamo ora, di fronte a questo dinanzi ad una inesorabile crisi che la guerra
gresso ha deliberato, ecco le basi su cui è processo generale, come si è comportato il ha affrettato nel mondo intero.
fondata l’organizzazione internazionale cui Partito socialista italiano. Quel processo di Ed allora voi vedete – e non voglio ricor-
non possiamo sottrarci ed ecco come il pro- superamento – era naturale che ci si venisse – dare ciò che molto bene è stato detto e ciò che
blema delle differenti condizioni e della au- delle vecchie strutture, del vecchio meccani- c’è nella nostra relazione sulle caratteristiche
tonomia si pone dal punto di vista della or- smo, dei vecchi sistemi che negli altri paesi si dell’entrata dell’Italia in guerra, sulla maggio-
ganizzazione e della tattica comunista. è fatto con lo spezzarsi dei Partiti all’attimo re o minore opposizione, ecc. – che questo
Ma vi è anche un altro interessante argo- stesso della guerra, con la loro adesione espli- nostro Partito – dico ed affermo – entrò nella
mento, che ha una caratteristica sentimenta- cita alla causa borghese, si presentò in Italia guerra con la sua vecchia struttura e col suo
le, col quale si contrasta l’accettazione di in condizioni diverse. Vediamo come queste vecchio meccanismo, coi suoi vecchi metodi
queste 21 condizioni. Si è dovunque formata condizioni diverse debbano servire alle di- parlamentari e sindacali, di cui si era intra-
una corrente che dice: Accettiamo; però nel verse conclusioni ed alle speciali esperienze presa la correzione fino al punto di potersi
paese nostro non possiamo applicarle per- che la situazione italiana e che il nascere in impadronire della Direzione del Partito ma
ché vi sono condizioni speciali. Ciò è stato Italia di un movimento comunista, dovevano solo per cominciare un lavoro di tutti i giorni
affermato in Italia, in Francia, in Svizzera, in creare nel seno dell’Internazionale tutta. Ve- e di tutte le ore, anche durante la guerra, con-
Germania, in Inghilterra. Se si accettasse que- diamo se queste particolari condizioni con- tro l’influenza del vecchio Partito riformista,
sto principio le 21 condizioni non sarebbero ducono a concludere con quella che è la vo- che si annidava nelle sue antiche reti, che do-
applicate in nessun paese del mondo. (Ap- stra affermazione, che il Partito socialista ita- minava nel Gruppo parlamentare e che do-
plausi dei comunisti). liano è l’unico nel mondo che sarà passato minava nei sindacati. Ed allora la guerra sor-
Si dice ancora: le 21 condizioni corri- attraverso la guerra, che andrà alla sua rivolu- prende il Partito, che non ha ancora, e non
spondono alle condizioni della Russia. Non zione con tutta la sua struttura, oppure se poteva averlo, completato questo suo com-
è vero. Fanno tesoro dell’esperienza russa invece la conclusione non sia amaramente pito. E’ all’indomani della guerra che questo
e non credo che vi sia qui qualcuno così l’opposta e cioè che qui la crisi deve essere avrebbe dovuto avvenire, come negli altri
cieco da voler negare il valore della espe- più profonda e più aspra. paesi è avvenuto con una prima frattura tra
rienza russa nel giudizio internazionale della Ora se alla vigilia della guerra il nostro fautori ed avversari della guerra, frattura che
lotta proletaria, salvo ad accettarlo o non Partito aveva delle importanti esperienze te- non è stata in nessun posto una frattura defi-
accettarlo. Ma le 21 condizioni non servo- oriche e tattiche che io pongo anche al di so- nitiva, perché tra gli avversari della guerra è
no per la Russia. La Russia è l’unico paese pra della sua opposizione alla guerra, si è occorso ancora fare un’altra distinzione, che
cui non servono perché là il pericolo del- perché nel nostro Partito si era iniziata la non è fatta solo nella teoria, ma anche nella
l’opportunismo è superato. lotta tra la sinistra marxista e l’insidia social- esperienza storica di tutto il mondo contem-
Se voi leggete una qualunque delle 21 con- democratica, non in quella forma precisa in poraneo e cioè: Siete stati contrari alla guerra
dizioni vi accorgete subito che quasi tutte cui teoricamente il problema era stato posto soltanto perché avreste desiderato che la guer-
non si possono applicare al Partito comuni- nel seno del Partito socialdemocratico russo ra non ci fosse, perché avete deprecato que-
sta russo. Dove si dice, per esempio, che si perché non avevamo avuto una situazione sto fenomeno che ha sconvolto i vostri anti-
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 49

chi schemi riformisti, pacifisti, cristiani, umani to delle pagine nel senso marxista, doveva vece di essere duecentocinquantamila erava-
o siete contro la guerra nel senso di dire che è trovare, come ha trovato, nonostante molte mo nelle tessere ventimila e nella pratica po-
giunta l’ora di passare alla guerra guerreggiata difficoltà, in una sua corrente di sinistra la che centinaia, non ha detto nulla, ma che poi,
tra le classi, alla violenza rivendicatrice… coscienza e la capacità di elaborare anche qui passata la bufera, è venuto a dire: “Siamo
(Applausi). E’ la terza volta che sono costret- quelle conclusioni in senso rivoluzionario che stati contro la guerra”, ed è andato nei comizi
to a ricordare questo concetto, e se applaudi- altrove sono state elaborate o si vanno elabo- elettorali a valersi di questo. (Applausi).
te sempre stiamo freschi! rando. E noi crediamo che in questo tracciato
Molte voci: Ce ne sono anche tra voi!
Dunque, anche tra gli avversari della guer- della nostra via non è soltanto il monito, e
ra, si riproduce la seconda frattura. In Italia tanto meno l’imposizione che può venire Bordiga: Sì, o compagni, ve ne saranno
della prima non vi fu bisogno, lo concedo, ma dall’estero, ma è la stessa forza dei nostri anche tra noi di questi socialisti della paren-
la seconda non si produsse. Il Partito si sve- precedenti, è la nostra esperienza che ci tesi di guerra, non lo escludo, non lo discuto,
gliò all’indomani della guerra in una situazio- sovviene nel costruire appunto queste no- io non confronto due tendenze, io confronto
ne che aveva delle caratteristiche rivoluzio- stre conclusioni. Bisognava intendere che se due stati d’animo e due genesi dell’attitudine
narie, ma che non era certamente la situazio- era marxista e se era rivoluzionario, nella vi- rivoluzionaria, e dico che io, che socialista di
ne in cui si svegliò il movimento socialista gilia della guerra, dire “intransigenza, niente guerra non sono stato mai, preferisco quei
russo o tedesco. E’ indubbio, è pacifico che, blocco elettorale politico, niente blocco elet- giovani che, attraverso l’esperienza tratta
tra i paesi vincitori, era l’Italia quello che usci- torale amministrativo, niente collaborazione, dall’infamia capitalistica e dall’essere stati
va dalla guerra con la situazione più tesa, più niente massoneria”, oggi intransigenza vuol inviati al fratricidio sui fronti della battaglia
economicamente critica, ma dall’altra parte dire qualche cosa di più. Se ieri collaborazio- borghese, sono tornati con la nuova fede del-
non si delineò immediatamente il problema ne di classe voleva dire ministri socialisti in la guerra per la rivoluzione... (Applausi
della conquista del potere da parte del prole- un regio Ministero, oggi collaborazione di clas- vivissimi dei comunisti, rumori).
tariato, dinanzi al quale si sarebbe spezzato se vuol dire invece un Ministero socialista E chiudiamo anche questa parentesi. Ora,
inevitabilmente l’antico partito. Esso si deli- sovrapposto alla struttura statale dell’op- nello svolgersi di questo Congresso, l’analisi
neò per riflesso di quella revisione universale pressione borghese. di una tendenza è stata già fatta. Il compagno
dei valori socialisti che prendeva ammaestra- Se ieri intransigenza voleva dire buttar Terracini l’ha fatta con argomenti sufficienti
mento dalla rivoluzione russa e dalle rivolu- fuori chi voleva andare al Governo, il metter- perché io vi debba ritornare. Egli vi ha dimo-
zioni degli altri paesi. si la feluca del regio servitore, oggi intransi- strato con l’evidenza più schiacciante come
Orbene, disgraziatamente bisogna consta- genza vuol dire liberarsi da chiunque non com- il pericolo socialdemocratico si raffiguri nella
tare che questo partito, all’indomani della prende che la lotta deve essere contro le isti- Destra di questo Partito. Io voglio andare ol-
guerra, ha ripreso la sua funzione: ha cambia- tuzioni politiche borghesi, che la lotta deve tre, io devo, con ogni sincerità, andare oltre.
to la formula, ha cambiato il programma, ha essere per la conquista integrale, rivoluzio- Dal momento che a questa dimostrazio-
seguitato ad essere diretto da uomini di sini- naria del potere, da parte del proletariato, ne nulla ha risposto, e forse per la stessa
stra, ha anche inneggiato alla rivoluzione ed secondo le previsioni e la dottrina di Marx. ragione nulla poteva rispondere, l’oratore del
ai metodi che si erano riaffermati nella rivolu- Quindi, o compagni, è questo sviluppo Centro, bisogna conchiudere - e qui nulla dico
zione russa, alla dittatura del proletariato, al che il Partito deve compiere. Ora voi mi dire- che possa menomare l’onestà e la coscienza
sistema sovietista, ma ciò che più premeva in te: l’ha compiuto a Bologna. Ha accettato il di alcuno - che il pericolo che altrove rappre-
questo meccanismo, che per tanti anni aveva programma massimalista, ha aderito alla Ter- senta il movimento di Destra per la Terza
girato così e che attendeva la fine della guerra za Internazionale, ha scritto queste tesi sulla Internazionale, in questo Congresso va raffi-
per cominciare a seguitare a girare, per rifare sua tessera. Ma abbiamo avuto dopo un pe- gurato nella tendenza del Centro, attraverso
le sue ruote nella organizzazione economica, riodo, oggi sfruttato da coloro che allora si gli argomenti che essa ha adoperato, che essa
nei comitati elettorali, ciò che più premeva dichiararono disciplinati al programma ha portato a questa tribuna, e che io doman-
era di chiudere la parentesi per rimettersi a massimalista, e che oggi sono felici di dire alla do, al disopra delle persone, sul terreno delle
tessere quella medesima tela, servendosi del- maggioranza di allora, non più di oggi: “Eb- idee, di potere qui rapidamente, prima di
l’opposizione alla guerra non per una feroce bene questo vostro programma massimalista conchiudere, analizzare e discutere.
revisione rivoluzionaria dei valori, non per ha fallito”, ed è un’altra simile disciplina che Gli oratori della tendenza del Centro han-
guardare in faccia all’avvenire e per dire: “Bi- essi vi offrono, la disciplina di chi tace aspet- no qui svolto il loro pensiero. Sostanzialmen-
sogna radicalmente mutare l’indirizzo attra- tando la bancarotta di quel programma a cui te che cosa hanno detto? Dicono: “Sì, siamo,
verso le nuove vie,” ma semplicemente per aveva messo la sua firma. (Applausi). per esempio, per la dittatura, siamo per la
fermarsi a dire: “Siamo stati contro la guerra Voi ci dite - è una obiezione che io raccol- violenza”; ma mentre a Bologna l’adesione
e quando verrà la grande baraonda elettorale, go en passant - che questo nostro attacca- era incondizionata, era entusiastica, e sem-
in nome di questa opposizione, eleggeteci”. mento all’applicazione in Italia dell’esperien- brava che si dicesse: “Datecene una dose di
(Applausi). za comunista è qui fuori di posto, che questa più di dittatura, la prenderemo, datecene una
Ed in questo, o compagni, forse avremo nostra idolatria per la violenza che altrove, dose di più di violenza, la prenderemo”, oggi
errato. Lo dirà l’avvenire; ma se noi fummo sotto altri climi, sotto altri cieli si è verificata, l’oratore unitario navigava tra gli argomenti
contrari a questo esperimento elettorale del è una conseguenza della mentalità di guerra, come a Bologna navigava l’oratore della De-
dopo guerra si fu perché prevedevamo che che fra noi ci sono i socialisti di guerra. Ebbe- stra. Diceva: “Dittatura sì, in questo senso,
attraverso l’apertura di questa valvola di si- ne, o compagni, dopo aver ricordato che, sen- con questa significazione, con quest’altra re-
curezza sarebbero sfuggite e si sarebbero di- za fare paragoni, tra noi vi sono dei vecchi e strizione; violenza, sì, ma fino a questo pun-
sperse le energie rivoluzionarie che erano nel dei giovani che noi ricordiamo nell’ora della to, dopo questa premessa”.
seno della società borghese. Il fatto è che at- vigilia della guerra sempre uguali a se stessi, e Ma io vi domando, perché non voglio
traverso questo processo il Partito è oggi senza nessuna esitazione dinanzi all’insidia discutere questo argomento in sé, ma io vi
quello che era alla vigilia della guerra: il mi- socialpatriottica, che molti sarebbero oggi tra domando: perché questa preoccupazione,
glior Partito della II Internazionale, ma non noi di quei giovani se la guerra stessa non li qual è il pericolo? Credete veramente voi che
ancora un Partito della III Internazionale, non avesse sacrificati alla causa della borghesia, questa massa proletaria sia troppo pronta a
ancora un Partito maturo per l’esplicazione mentre io rivendico ciò che ci allaccia al pas- far valere esageratamente il suo peso sul suo
di quel tracciato rivoluzionario che solo se- sato di questo partito ed anche a quelli che a avversario, vi preoccupate quindi che essa
condo la dottrina nostra comunista e l’espe- noi hanno appreso, uomini che oggi sono nel- graviti un po’ troppo sull’avversario che oggi
rienza storica del mondo intero può condurre l’altra sponda, mentre io rivendico questo, la calpesta? Ora questa vostra preoccupa-
il proletariato al processo rivoluzionario. voglio anche dire che questo fenomeno, che zione, questa vostra attenuazione delle no-
deve essere considerato obiettivamente, del stre tesi di Bologna non può avere altra ragio-
Una voce: Vi vedremo all’opera!
socialista di guerra, a me piace raffrontarlo ne ed altra spiegazione se non questa, che
Bordiga: Verrò poi anche a questo. Ma con quello del socialista della parentesi di guer- certo voi non darete, ma che io qui do e affer-
noi diciamo intanto che questo Partito, ap- ra, del socialista che non ha bestemmiato per- mo: la necessità di diminuire la distanza con
punto perché prima della guerra aveva scrit- ché ha taciuto, del socialista che, quando in- quell’Estrema destra che a Bologna, insieme
50 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

a noi, avete combattuto. (Applausi). del Parlamento, in quanto che tutto ciò co- c’è nelle tesi e cioè i nomi di Longuet, Kau-
Quindi il vostro argomento sostanziale stituisce già un apparato di potere nelle mani tsky, Turati, è una indicazione che nella dia-
viene a cadere. della classe operaia. Ecco una tesi che defi- lettica, nel processo di formazione del Parti-
Né voglio parlare del concetto della di- nisce chiaramente quella corrente che la Ter- to comunista ha servito come un reagente
sciplina, che riportate qui, e che effettiva- za Internazionale non vuole avere nel suo per conglobare, attraverso a questi nuclei
mente a Bologna trovò il consentimento della seno perché questa tesi è squisitamente isolati, in questo modo, tutti i comunisti di
maggioranza del Partito. Io ritengo, noi rite- riformistica. Noi invece, con la tattica di tutto il mondo. Ma si aggiungeva anche che
niamo, per le ragioni già dette, che le espe- Mosca, affermiamo che questi fortilizi, que- tutti coloro che si sentivano vicini alla tradi-
rienze di questo periodo siano sufficienti a sti Comuni, questi seggi parlamentari, que- zione sociale democratica ed alla Seconda
condannare questo meccanismo della disci- ste Cooperative, queste Leghe possono es- Internazionale, e che erano pronti ad entrare
plina così come voi lo intendete, che consiste sere i fortilizi della rivoluzione, ma non lo con una adesione leale ed effettiva nell’in-
nel sovrapporre un programma rivoluziona- sono per definizione, bensì solamente per- granaggio della Terza Internazionale, erano
rio ad un meccanismo non rivoluzionario, nel ché sono nelle mani di un Partito proletario: bene accolti e quindi il compagno Zinoviev
dare una bandiera rivoluzionaria ad un eserci- essi possono essere altrettanti buoni fortilizi ricordava al Congresso di Halle come la tesi
to non rivoluzionario, onde quando voi della contro-rivoluzione nelle mani di un sostenuta a Mosca da chi modestissimo vi
irridete alla nullità ed alla sterilità della ideo- Partito socialdemocratico, quando siano nelle parla, si conformasse nel fatto che vi era in
logia rivoluzionaria, quando vi mostrate sod- mani di un Partito che non sia per questa realtà un Partito diviso in due ali, che per
disfatti allorché potete constatare uno scac- frattura decisiva che caratterizza il sorgere principio si schierano, una con la Terza In-
co del metodo rivoluzionario, voi irridete, voi della Terza Internazionale? ternazionale, l’altra con la Seconda Interna-
condannate un metodo che non è il nostro, Il più delle volte non sono nulla, ma mol- zionale e che nettamente si separano. Io cre-
che è il vostro, che è perfettamente opposto to facilmente corrispondono più alla seconda do, o compagni, che una non diversa conse-
a quello che noi sosteniamo, perché gli insuc- che alla prima funzione, servono più alla con- guenza esca da questo Congresso quando
cessi del massimalismo sono gli insuccessi versione che non alla elevazione. Ed allora si noi, non certo per nostra colpa o per nostro
non del massimalismo in sé, ma di quel vo- tratta di vedere appunto se questi organismi inutile, antipatico piacere, ci indirizziamo
stro massimalismo che ha voluto tenere nel che il Partito possiede sono coefficienti che verso una teoria molto più profonda di quel-
suo seno i rappresentanti della corrente di possono essere autorizzati allo sforzo rivo- la che nelle condizioni di Mosca e nella stes-
Destra. (Applausi). luzionario e non devesi quindi avanzare una sa mozione dei comunisti italiani non sia stato
Un altro argomento caratteristico della tesi in cui si dice che tutto quanto è nelle scritto. Ne viene un ammonimento, ed è que-
relazione e delle argomentazioni della tenden- nostre mani quando invece esso comprende sto: che cioè la corrente che si pone contro la
za unitaria è questo (uno lo ha criticato in sé elementi disparati e lontani. Tutto que- Terza Internazionale in questo paese dove
Terracini): la aderenza fra Partito e movimento sto può essere utilizzato per la causa della la guerra ha meno ferocemente agito come
sindacale. Mi è sembrato di ritornare alle no- rivoluzione. Perché? Perché - affermazione reagente dissolvitore della vecchia struttura
stre discussioni del 1912 e del 1914 e di sen- stranissima - tutto ciò costituisce un appara- che c’era nel 1914, in questo paese molto
tire Treves e Modigliani ripetere le loro vec- to di potere in mano al Partito: il Partito so- più a sinistra che altrove, molto più ricco di
chie ed oneste convinzioni socialdemocrati- cialista italiano sarebbe uno Stato nello Sta- affermazioni, accetta incondizionatamente le
che a questa tribuna, allorquando mi si vole- to, un istituto contro l’istituto della borghe- affermazioni teoriche del comunismo e ac-
va identificare il Partito con la tarda struttura sia, una eccezione stranissima all’antitesi che cetta anche, a parole, le condizioni del Con-
delle organizzazioni economiche. Non solo, la storia ha scritto “tutto il potere ai borghesi gresso di Mosca. Perché noi siamo in una
ma la mozione proposta dall’altra tendenza, o tutto il potere ai proletari”. situazione interessante. Bisogna accettare i
e che è stata portata con l’autorizzazione nel Noi non solo siamo con la tattica di Mo- 21 punti, ma in modo tale che, ad esempio,
testo che verrà a questo Congresso, non è sca di fronte a questa eresia, ma siamo con io posso scegliere se devo essere vittima dei
affatto chiara sul problema sindacale. Marx, il quale diceva che al proletariato le 21 punti o esecutore dei 21 punti. Io natu-
Subordinazione di ogni ragione sindacale ad sue organizzazioni, i suoi fortilizi non ser- ralmente passo subito dalla parte degli ese-
ogni ragione politica. Ma subordinazione vono per dargli un patrimonio perché finché cutori, accetto i 21 punti e la conclusione è
come? Facendo sì - se abbiamo bene inteso - di fronte al potere esso è l’eterno disereda- che di vittime non ce ne rimane alcuna ed i
che tutti gli organizzatori siano iscritti al par- to, sono solo delle punte per costituire la 21 punti possono essere frustrati in quanto
tito. Per decisione di chi? Ma si avrebbe che forza per l’ulteriore battaglia rivoluzionaria, il loro scopo è di servire di base alla organiz-
l’organizzazione che acquista il diritto di dare nella quale battaglia rivoluzionaria il prole- zazione del movimento internazionale co-
la tessera del Partito politico a tutti gli orga- tariato non ha da perdere altro che le sue munista scartando da esso quegli elementi
nizzati, diventa padrona nel Partito, come catene, mentre ha un mondo da guadagnare. maturi che non possono rimanere nel pro-
tentò durante la guerra, allorquando propose (Applausi). prio seno.
di fare dirigere il movimento da Comitati in E molte volte questo ingranaggio e que- Ed allora noi vi diciamo: non basta accet-
cui il Partito e l’Organizzazione sindacale sta struttura, questi che a volte sembrano, tare i 21 punti, occorre qualche cosa di più:
fossero ugualmente rappresentati. Ma infine per definizione, dei fortilizi, sono invece tradurli in atto. Ed è tutta una esperienza
il concetto centrale - oltre un altro che mi sarà proprio le catene, le più sottili ma le più storica che non hanno solo i russi, non hanno
lecito accennare - il concetto centrale è que- tenaci, che il proletariato deve spezzare per solo gli esteri, ma anche noi, attraverso le
sto: noi siamo per la selezione nel Partito, ma andare alla conquista del mondo. Quindi, o lotte del passato, e l’unico modo di fare que-
vogliamo lavorare quando le condizioni sa- compagni, è da qui che è sorto l’insegna- sto è quello scritto nella nostra mozione: cioè
ranno mature. Ma non vedete che è appunto mento, è da qui che è sorta la costruzione di accettare che la parte che deve essere tagliata
compito del Partito, nel senso marxista, di questa nuova tesi. Ecco però ciò che da qui sia soltanto la frazione di concentrazione so-
trovarsi nel momento dell’urto con già schie- scaturisce: allorquando a Mosca noi propo- cialista. Se la risultante di questo Congresso
rati sotto la sua bandiera solo quelli che sicu- nevamo un emendamento, che fu poi messo sarà un’altra, questo è un insegnamento sto-
ramente cammineranno per la diritta via? nei 21 punti, e che diceva appunto che nes- rico così profondo che piccola e sciocca cosa
E vengo al concetto dell’unità, dove ap- sun Partito della Seconda Internazionale può sarebbe addebitarla all’incapacità o alla catti-
pare la nuova formula, la nuova tesi, il nuo- entrare nella Terza se non toglie dal suo seno veria di alcuno. Da qui deve uscire un inse-
vo processo rivoluzionario che al di là dello quelle minoranze socialdemocratiche, e que- gnamento più alto ancora, se più doloroso,
schema marxista, al di là delle tesi della Ter- sto emendamento fu trasformato nel 21° tanto per noi che per gli altri Partiti della
za Internazionale deve realizzarsi in Italia. punto il quale in una forma che può apparire Internazionale, ché alla nascita del nuovo
Nuova affermazione, cioè, che alla rivolu- più individuabile, dice che tutti coloro che Partito comunista deve presiedere questa
zione il proletario italiano ci va con questo non condividono per principio le condizioni esperienza che ha il dovere e il diritto di por-
Partito, con tutte le sue conquiste, con tutti e le tesi dell’Internazionale comunista do- tare alla elaborazione internazionale della
i fortilizi di cui abbiamo preso possesso, vranno essere esclusi dal Partito e lo stesso dottrina, del metodo e della azione comuni-
cioè la Lega delle Cooperative, le rappresen- vale per i delegati al Congresso, orbene, que- sta in quanto che così, e non come il subire
tanze elettive dei Comuni, delle Province e ste indicazioni, come l’altra indicazione che una imposizione, noi intendiamo i rapporti
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 51

fra noi e l’Internazionale, fra noi e i sommi che dobbiamo invocare per difenderci da vece, purtroppo per allontanarsi, purtrop-
uomini di Mosca, in una collaborazione ap- questa previsione, che mi auguro da tutti sia po per rimanere estraneo a questo
punto che nasce da tutte le cellule ove vi è fatta con dolore, ed è quella che è stata già sommovimento di pensiero, di critica, di di-
uno sfruttato che lotta contro lo sfruttatore e detta (non è certo un motivo demagogico scussione, di azione, di sacrificio e di batta-
si assomma nelle supreme direttive che trac- che porto qui perché a me pare di non avere glia? (Applausi).
ciano i grandi consessi dell’Internazionale parlato nel modo con cui si parla quando si E quindi, o compagni, queste due ragioni
comunista. (Applausi). vuole acchiappare dei voti incerti) ed è quel- - se il nostro pensiero non erra - queste due
Voi, o compagni, ci obiettate: “Ve ne la che noi andiamo con la Terza Internazio- ragioni ci confortano che noi non falliremo
andrete, abbiamo visto altri andarsene, i sin- nale. La Terza Internazionale non è la cosa allo scopo.
dacalisti, gli anarchici, abbiamo visto altre perfetta che si dice, la Terza Internazionale Voi ci domandate: “Cosa volete fare?”.
sfrondature... (Interruzioni, commenti). si può criticare nei suoi comitati, nei suoi Lo abbiamo detto. Il nostro pensiero nella
congressi, poiché ovunque si possono tro- dottrina, nel metodo, nella tattica, nell’azio-
Ve ne andrete come altri se ne sono an-
vare debolezze e miserie, ma voi compagni ne è quello della tesi di Mosca. Il pensiero di
dati...” (Nuove interruzioni e battibecchi.
non dovete dimenticare che vi è qualche cosa ognuno di noi può differire da qualcuna di
Applausi dei comunisti).
che resta al di sopra di qualunque critica che queste indicazioni, ma noi le eseguiremo tutti
Ristabiliamo i pronomi al loro posto e possa colpire un dettaglio di questa organiz- concordi perché crediamo che la disciplina
vi calmerete. Voi dite a noi “secessionisti”, zazione formidabile, di questa conclusione internazionale sia condizione indispensabile
voi ci dite: “Ve ne andrete e finirete dove colossale che si aderge all’orizzonte della per il successo proletario. Vi possono essere
altri hanno finito perché la bandiera della storia e dinanzi alla quale tremano, condan- fra noi deboli, incapaci, incompleti, possono
lotta di classe è rimasta a questo vecchio nate alla decisiva sconfitta, tutte le forze del esservi fra noi dei dissensi: Gramsci può es-
tradizionale Partito Socialista che attraver- passato. Vi sarà dell’autoritarismo, del di- sere su una falsa strada, può seguire una tesi
so ai suoi urti di tendenza è rimasto finora fetto tecnico di funzione, degli esecutori che erronea quando io sono su quella vera, ma
all’avanguardia dell’azione del proletariato mancano, tutto voglio concedere, ma crede- tutti lottiamo ugualmente per l’ultimo risul-
italiano, voi siete piccoli gruppi di gente, di te proprio voi che queste piccole cose pos- tato, tutti facciamo lo sforzo che costituisce
illusi, di arrabbiati o maniaci della violenza sano svalutare questo fatto storico grandio- un programma, un metodo. Noi sappiamo di
che andate e che subirete la stessa sorte degli so? Quelle parole che allora piovvero come essere una forza collettiva che non sparirà
altri...” (Interruzioni). fredde ed inascoltate tesi teoriche, quell’af- come una piccola frazione, come una diser-
Se questo avverrà, ebbene, noi, o compa- fermazione della unione del proletariato di zione di pochi militi. Vi è un grande esercito
gni, vi diciamo che vi sono due ragioni che ci tutti i paesi per la sua rivoluzione e per la che sarà invece il nucleo attorno a cui verrà
differenziano da tutte le scissioni che sono sua dittatura e non solo per la tesi fredda domani il grande esercito della rivoluzione
fino ad oggi avvenute. Vi è la ragione che noi della semplice socializzazione dei mezzi di proletaria del mondo. (Applausi).
rivendichiamo, e voi avete ancora la possibi- produzione e di scambio, comune persino ai Ed allora la vostra previsione, condensa-
lità di venire a confutare questi argomenti di rinnegati di Amsterdam, sono la base di una ta nella vostra domanda, non è, perché non
dottrina e di metodo, noi rivendichiamo la dottrina che è stata sparsa da pochi illumi- può essere, un augurio. La vostra previsione
nostra linea di principio, la nostra linea stori- nati oggi in ogni paese del mondo. Uomini che noi falliremo al nostro compito non è un
ca con quella sinistra marxista che nel Partito proletari, lavoratori sfruttati di tutte le raz- augurio. Se augurio può esserci - e mi auguro
socialista italiano con onore, prima che altro- ze, di tutti quanti i colori, si organizzano e si che ancora esista questo minimum di coeren-
ve, seppe combattere i riformisti. Noi ci sen- costituiscono con mille difetti, ma con una za fra coloro che sono forse insieme per l’ul-
tiamo eredi di quell’insegnamento che venne idea che sicuramente ci dice che si tratta di tima volta - è quello che noi facciamo, è il
da uomini al cui fianco abbiamo compiuto i una costruzione definitiva della storia. Essi nostro augurio, cioè, o compagni, quello di
primi passi e che oggi non sono più con noi. costituiscono così questo ingranaggio di lot- consacrare tutte le nostre forze e di consacra-
Noi, se dovremo andarcene, vi porteremo via ta, questo esercito della rivoluzione mon- re tutta la nostra opera, contro le mille diffi-
l’onore del vostro passato, o compagni! (Ru- diale. Credete voi che dinanzi ad una cosa coltà, numerosissime, che si frapporranno al
mori, interruzioni violente da parte della così grande vi siano i piccoli errori che pos- raggiungimento della nostra meta, e di essere
maggioranza, applausi dei comunisti). sano fare ritrarre chicchessia che non sia un insieme per combattere tutti, senza eccezio-
E vi è un’altra ragione, o compagni. lo avversario di principio? Che possa fare esi- ne e senza esclusione di colpi, gli avversari
ringrazio tutta l’assemblea di avermi fatto tare chicchessia quando si deve scegliere se della rivoluzione, nel cammino che ci attende
esporre concetti anche aspri senza interrom- stare con la Terza Internazionale, il che vuo- verso i cimenti supremi, verso l’ultima lotta,
permi; mentre io forse ho interrotto gli altri. le dire nella Terza Internazionale, come vuo- verso la Repubblica dei soviet in Italia! (Ap-
Dunque, o compagni, vi è un’altra ragione le la Terza Internazionale, per andarsene in- plausi entusiastici dei comunisti).

Manifesto del Partito Comunista ai Lavoratori d’Italia


(30 gennaio 1921)
(Da “Il Comunista”, 30/1/1921. Pubblicato poi anche in “Rassegna Comunista” n. 1 del marzo 1921; e in Manifesti
ed altri documenti politici (21 gennaio-31 dicembre 1921), Libreria Editrice del P.C. d’Italia_Reprint Feltrinelli)

Proletari italiani! Italiano. del nuovo partito, perché vi stringiate intor-


Ciò voi avrete appreso, proletari tutti no ad esso accogliendolo come il solo e vero
Nessuno di voi ignora che il Partito d’Italia, dalla nuda cronaca di questi ultimi istrumento delle vostre rivendicazioni, come
Socialista Italiano, nel suo Congresso Na- giorni; ma tale nuova, che non appare ben il vostro partito.
zionale tenuto a Livorno, si è diviso in chiara nelle ragioni che ne furono la causa a Richiamiamo, quindi, tutta la vostra
due partiti. molti di voi, mentre essa tanto da vicino attenzione su quanto abbiamo il compito
I rappresentanti di quasi sessantamila riguarda i vostri interessi ed il vostro avve- di esporvi nel modo più chiaro, onesto e
dei suoi membri, sui centosettantamila che nire, vi sarà presentata e commentata dagli preciso.
hanno partecipato al Congresso, si sono al- interessati sotto una luce artificiosa e sfa- Vi fu detto per molti anni che coloro i
lontanati, e in un primo Congresso hanno vorevole. quali lavorano e sono sfruttati dalla mino-
costituito il nuovo partito: il nostro Partito È perciò che il I Congresso del nuovo ranza sociale dei padroni delle fabbriche, delle
Comunista. partito ha sentito, come suo primo dovere, terre, delle aziende tutte, devono tendere, se
I rimasti nel vecchio partito hanno la necessità di rivolgersi a voi; e con questo vogliono sottrarsi allo sfruttamento e ad ogni
conservato il nome di Partito Socialista manifesto vuole rendervi ragione del sorgere sorta di miserie, a rovesciare le istituzioni
52 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

attuali che difendono i privilegi degli sfrut- rio si poneva un forte e cosciente partito vasione delle sue file da parte di elementi
tatori. Vi fu detto, a ragione, che questo sco- politico: quello dei bolscevichi, che ora è il equivoci, usciti dalla Seconda Internazio-
po poteva raggiungersi solo col formarsi di grande Partito Comunista di Russia. nale, ma non completamente aderenti alle
un partito dei lavoratori, di un partito poli- I bolscevichi avevano già il loro program- direttive comuniste.
tico di classe, il quale doveva condurre la ma rivoluzionario. Essi fin dal 1914 aveva- Per ovviare a tale pericolo si riuniva a
lotta rivoluzionaria di tutti gli sfruttati con- no dichiarato che la guerra delle nazioni do- Mosca, nel luglio 1920, il II Congresso mon-
tro la borghesia, contro i suoi partiti, contro veva volgersi in guerra civile rivoluzionaria diale, il quale stabilì che ogni partito deside-
i suoi istituti politici ed economici. del proletariato internazionale contro la bor- roso di entrare nell’Internazionale Comuni-
Ma già prima della guerra in molti pae- ghesia: e nel 1917 sostennero che, data la sta dovesse, per essere accettato, dimostra-
si, ed anche in Italia, i capi dei partiti pro- situazione creata dalla guerra, non v’era al- re che la sua composizione e la sua attività
letari avevano cominciato a transigere colla tra soluzione che la dittatura del proletaria- corrispondevano al programma ed al meto-
borghesia, ad accontentarsi di ottenere da to, da raggiungersi con la lotta rivoluziona- do comunista.
essa e dal suo Governo piccoli vantaggi, e ria, respingendo ogni alleanza coi partiti bor- A tale scopo il Congresso stabilì una
sostenevano che, a poco a poco e senza ghesi russi e colle borghesie estere dell’Inte- serie di condizioni di ammissione nelle
lotta violenta, sareste, così, giunti a quel sa imperialistica. quali sono contenuti i criteri a cui i parti-
regime di giustizia sociale che era nelle vo- I bolscevichi e i lavoratori rivoluzionari ti che entrano nell’Internazionale devono
stre aspirazioni. russi col trionfo di questo loro programma corrispondere.
Questi uomini erano anche nel Partito attirarono l’attenzione dei lavoratori di tut- Queste condizioni si applicano a tutti i
Socialista Italiano. Alcuni come i Bissolati e to il mondo su importanti questioni nelle partiti senza eccezione. Poiché, mentre la
i Podrecca, ne furono allontanati; altri, però, quali i riformisti di tutti i paesi avevano por- Seconda Internazionale lasciava arbitro ogni
come i Turati, i Treves, i Modigliani, i tato grande confusione. Eccole. partito aderente di seguire la tattica che me-
D’Aragona, ecc., vi rimasero, capi incontra- Il proletariato non arriverà mai al potere glio credeva – e fu questa autonomia la causa
stati nell’azione parlamentare e nelle orga- né alleandosi con partiti borghesi, né ser- principale della sua rovina – la III Interna-
nizzazioni economiche, anche dopo che la vendosi del suffragio elettorale per la con- zionale è invece fondata sulla comunanza ai
maggioranza del partito ebbe dichiarate er- quista dei mandati elettivi nei Parlamenti. partiti di tutti i paesi delle fondamentali nor-
ronee le loro teorie riformistiche. Solamente se il proletariato si impadro- me di organizzazione e di azione, le quali
Guidata da costoro, o da altri meno sin- nirà con la violenza del potere, spezzando le appunto figurano nelle ventun condizioni di
ceri, ma in fondo simili ad essi per pensiero forme attuali dello Stato: polizia, burocra- ammissione.
e per temperamento, l’azione del partito non zia, esercito, Parlamento, potrà costituire una Ciò non vuol dire che la III Internazio-
corrispondeva alle aspettazioni delle masse forza di governo organizzata, capace di ope- nale ignori che in ogni paese l’azione rivolu-
e alle esigenze della situazione. Venne la guer- rare la distruzione dei privilegi borghesi e la zionaria può presentare problemi speciali.
ra del 1914. Come voi sapete, in moltissimi costruzione del regime sociale comunista. Ma mentre nelle 21 condizioni è fissato il
paesi i partiti socialisti, diretti da quei capi In questo sistema di potere, al posto dei contegno dei partiti di fronte ai problemi
riformisti e transigenti di cui abbiamo detto, Parlamenti democratici vi è la rete dei Con- più importanti che si presentano in tutti i
anziché opporsi energicamente alla guerra, sigli dei lavoratori, alle elezioni dei quali par- paesi, il Secondo Congresso stabiliva anche
divennero i complici del sacrificio proletario tecipano solo quelli che lavorano e produco- la tesi sui compiti principali dell’Internazio-
per gli interessi borghesi. no, e che la Russia ci ha mostrati per la pri- nale, di cui la terza parte tratta delle
Ciò dipese soprattutto dal fatto che essi ma volta nei Soviet. modificazioni della linea di condotta e par-
non capirono che la guerra era una conse- Ma l’insegnamento più importante an- zialmente della composizione sociale dei
guenza del regime capitalistico; che rappre- cora della Rivoluzione russa fu questo: che Partiti che aderiscono o vogliono aderire
sentava il crollo di esso nella barbarie, e cre- nella lotta decisiva per la conquista del po- all’Internazionale.
ava una situazione in cui i socialisti avevano tere proletario, quei socialisti riformisti, de- In queste tesi si parla di ciascun paese
il dovere di spingere le masse ad un’altra e mocratici, che, o furono per la guerra, od partitamente ed anche dell’Italia, che pre-
ben diversa guerra, alle lotte rivoluzionarie anche non seppero passare dalla opposi- sentava questo speciale problema: la esisten-
contro la borghesia imperialista. zione alla guerra all’affermazione rivolu- za di un partito che, pur essendo stato con-
Voi, proletari italiani, ricordate anche che zionaria che la guerra aprì in tutto il mon- trario alla guerra ed avendo aderito a grande
il Partito Socialista in Italia tenne un conte- do il periodo della lotta per la dittatura pro- maggioranza alla III Internazionale, dimo-
gno migliore di quello degli altri partiti so- letaria, tutti costoro nella lotta finale si al- strava tuttavia coi fatti una evidente incapa-
cialisti europei: attraversammo un periodo leano alla borghesia contro il proletariato. cità rivoluzionaria.
di neutralità, durante il quale avemmo l’agio Se il proletariato vince, come in Russia, con- Abbiamo detto quale immenso valore
di meglio comprendere quale enormità fosse tinuano la loro opera per sminuirne e di- abbiano avuto per i proletari di tutti i paesi
l’adesione dei socialisti alla guerra. struggerne i successi d’accordo con le bor- gli insegnamenti della Rivoluzione russa.
Ma quando si trattò di passare, da una ghesie estere. Se, come in Germania e altro- Quale utilizzazione se ne è fatta finora nel
opposizione verbale, all’azione effettiva ve, il proletariato è vinto, i socialdemocra- movimento proletario italiano?
contro la borghesia italiana impegnata nel- tici appaiono come gli agenti e i boia della In Italia si è molto parlato della Rivolu-
la guerra, ad una propaganda in senso ri- borghesia. zione russa, della dittatura proletaria, dei
voluzionario, allora gli uomini della destra Ed allora – altra conseguenza della Ri- Soviet, della III Internazionale. Ma furono,
del partito ed altri ancora – anche e so- voluzione russa – la nuova Internazionale, in realtà, quegli insegnamenti, verso i quali
prattutto quando il territorio italiano fu che deve sostituire la Seconda Internaziona- si protendeva ansioso il nostro proletaria-
invaso – dimostrarono col loro contegno le vergognosamente battuta nell’adesione alla to, efficacemente intesi ed applicati? Tut-
esitante tutta la loro avversione al metodo guerra, deve sorgere su questa base: riunire t’altro. Il Partito Socialista Italiano accettò
rivoluzionario. non già tutti i socialisti che in qualche modo nel suo Congresso di Bologna il program-
A chiarire e precisare l’atteggiamento dei furono contrari alla guerra, bensì quelli che ma comunista, aderì alla III Internazionale.
socialisti dinanzi alla guerra e alle sue conse- sono per la rivoluzione, per la dittatura pro- Si era nella agitatissima situazione del do-
guenze, venne la Rivoluzione russa. Essa ci letaria, per la repubblica dei Soviet, come poguerra, che dura tuttora, e si parlò molto
mostrò i socialisti russi divisi in campi op- unica possibile uscita dalla situazione lascia- di rivoluzione nei comizi, mentre in realtà
posti: mentre alcuni partiti e frazioni socia- ta dalla guerra in tutti i paesi. il Partito non aveva mutato dopo la guerra,
liste, che pure erano stati contro la guerra, La nuova Internazionale infatti, soprat- né mutò col Congresso di Bologna, i carat-
propugnavano l’alleanza coi partiti borghe- tutto ad opera dei comunisti russi, si costi- teri tradizionali dell’opera sua, che seguitò
si, la continuazione della guerra, la limita- tuiva a Mosca tenendovi nel marzo 1919 il a basarsi nel campo economico sulle picco-
zione delle conquiste rivoluzionarie alla co- primo suo Congresso mondiale. le conquiste graduali e corporative, nel cam-
stituzione di una repubblica democratica al Attraverso vicende che non è qui il caso po politico nella pura azione inspirata da
posto del vecchio dispotico impero zarista, di rammentare, ben presto si delineò una finalità elettorali. Né attraverso la guerra,
all’avanguardia del proletariato rivoluziona- minaccia per la nuova Internazionale: l’in- né per effetto del Congresso di Bologna, fu
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 53

cambiato quello stato di cose per cui l’azio- Lo stesso giudizio intorno alla situazio- Gli unitari hanno tentato e tentano di far
ne politica ed economica del Partito era af- ne italiana fu espresso dal Congresso di Mo- apparire dovuto ad altre e sciocche ragioni il
fidata alla destra riformista, e le conseguenze sca e sancito nelle sue deliberazioni, richie- loro distacco dall’Internazionale Comunista.
poterono essere constatate nell’andamen- dendosi che il Partito italiano si liberasse dai Essi affermano che noi avremmo avuto il
to della campagna elettorale politica e di riformisti, e divenisse, come nel programma torto di volere applicare troppo rigidamente
quella amministrativa, come nella piega che così nella tattica, nell’azione e nel nome, un gli ordini di Mosca che, secondo loro, non
presero tutte le grandi agitazioni che scop- vero Partito comunista. Intanto i riformisti corrisponderebbero alle esigenze della situa-
piavano in seno al proletariato italiano. Il italiani, sempre più imbaldanziti dagli insuc- zione italiana.
Partito, benché diretto da massimalisti, cessi del massimalismo che aveva apparen- A ciò noi rispondiamo che l’Internazio-
non fece nulla per togliere il monopolio temente trionfato a Bologna, si erano orga- nale sarebbe una vana parola e nulla più, se
della Confederazione del Lavoro ai nizzati in frazione “di concentrazione so- non fosse organizzata sulla base della disci-
D’Aragona, Baldesi, Buozzi, Colombino, cialista” col loro convegno di Reggio Emilia plina. Come le Sezioni di un Partito devono
Bianchi ecc., la cui opera spesso si pre- dell’ottobre 1920. essere disciplinate alla direzione centrale, così
sentò come un indirizzo politico aperta- Tutti i comunisti italiani che, al disopra i Partiti devono esserlo rispetto all’Interna-
mente opposto a quello del Partito, e pra- di singoli apprezzamenti tattici, accettava- zionale. In secondo luogo non si tratta degli
ticamente si svolse attraverso continui no la disciplina internazionale alle ordini personali di Lenin o di altri capi del
compromessi colla borghesia, culminando deliberazioni di Mosca, si costituirono in movimento russo, ma delle decisioni di un
nella famosa derisoria concessione frazione, e nel convegno di Imola del 28-29 Congresso al quale hanno partecipato rap-
giolittiana del controllo operaio. novembre 1920 decisero di proporre al Con- presentanti di tutto il mondo, tra cui cinque
Il PSI in conclusione rimase sostanzial- gresso del Partito una mozione, che oltre al italiani, quattro dei quali hanno accettato le
mente quello che era prima della guerra, os- comprendere l’applicazione di tutte le altre decisioni relative all’Italia, colla opposizio-
sia un partito un po’ migliore di altri partiti decisioni del Congresso di Mosca, stabiliva ne del solo Serrati.
della II Internazionale, ma non divenne un che il Partito si chiamasse comunista, e che Quei compagni, come tutti i comunisti
partito comunista capace di opera rivolu- tutta la frazione di “concentrazione” doves- italiani, come tutti quei lavoratori italiani che
zionaria secondo le direttive dell’Internazio- se esserne esclusa. ogni giorno sentivano affievolirsi la loro fi-
nale Comunista. L’organo supremo dell’Internaziona- ducia nel vecchio Partito, pensavano che le
L’azione e la tattica dei partiti comuni- le Comunista, ossia il Comitato Esecuti- decisioni di Mosca rispondessero ad un
sti a questa aderenti devono essere ben di- vo di Mosca, approvò ed appoggiò tale maturo esame ed alle varie esigenze della si-
versi. I partiti comunisti hanno come loro propost a. tuazione italiana.
finalità la preparazione materiale e ideale del Intanto nelle file del Partito, da parte di Se i comunisti (?) unitari pensano che
proletariato alla lotta rivoluzionaria per la coloro che tanto facilmente si erano procla- quelle decisioni non sono convenienti per
conquista del potere. Come mezzi per la loro mati massimalisti e avevano inneggiato a l’Italia, è perché essi hanno un concetto del-
propaganda, agitazione ed organizzazione, Mosca quando si trattava di andare ai trionfi la rivoluzione che contraddice alle direttive
essi si servono dell’intervento nell’azione elettorali, si organizzò una corrente unita- di principio del comunismo internazionale,
sindacale e cooperativa, nelle elezioni e nei ria, venendo così a costituire una frazione di al pensiero di tutti i veri comunisti del mon-
Parlamenti, ma non considerano affatto le centro che si opponeva alla divisione tra co- do, siano essi italiani, americani o cinesi. Esi-
conquiste che si realizzano con queste azio- munisti e riformisti. stono in tutti i paesi coloro che pensano
ni come fini a se stesse. Il PSI invece, la- I capi di questa tendenza si dicevano co- come gli unitari italiani: asseriscono, cioè, di
sciando dirigere queste azioni agli uomini munisti, ma oggi che essi hanno dimostrato essere per il comunismo e per la Terza Inter-
dell’ala destra od anche ad uomini della sini- coi fatti di tenere più ai riformisti e ai nazionale ma nella pratica rifiutano di ese-
stra che da quelli si differenziano soltanto controrivoluzionari, come Turati e guire le decisioni dell’Internazionale, col pre-
per affermazioni verbali senza essere capaci D’Aragona, che ai comunisti e alla Terza In- testo che non sono applicabili alle condizio-
di intendere la nuova tattica rivoluzionaria, ternazionale, riesce evidente che essi costi- ni particolari del loro paese. E sono appun-
non fece utile opera di preparazione rivolu- tuiscono la peggiore specie di opportunisti. to questi gli avversari più insidiosi dell’In-
zionaria, ed il suo massimalismo condusse Infatti costoro nel recente Congresso di Li- ternazionale.
soltanto a quella serie di insuccessi e di de- vorno, capitanati da G. M. Serrati, hanno Un’altra bugia degli unitari è l’asserzio-
lusioni ben noti a tutti i lavoratori, di cui la respinto le precise disposizioni del Congres- ne che le concessioni a loro rifiutate nella
destra del Partito, infischiandosi dell’impe- so mondiale dell’Internazionale Comunista, applicazione delle 21 condizioni siano, in-
gno assunto di essere disciplinata a quell’in- trascinando la maggioranza del Congresso a vece, state accordate dall’Internazionale ai
dirizzo che la maggioranza aveva stabilito, decidere che i riformisti restassero nel parti- compagni di altri paesi e soprattutto della
si servì per deridere audacemente il metodo to, tutti senza alcuna eccezione. Francia. La verità è del tutto opposta. Il
massimalista. Tale atto inqualificabile – voluto da po- Partito Socialista Francese nel recente Con-
Per evitare tutto ciò non vi sarebbe sta- chi capi che hanno saputo speculare sulla gresso di Tours si è dichiarato nella sua mag-
to che un solo mezzo: eliminare dal Partito i inesperienza dei gregari – ha preparato que- gioranza per la adesione a Mosca, però la
riformisti basandosi sulla loro avversione di sta logica conseguenza: la espulsione del PSI mozione della maggioranza conteneva alcu-
principio al programma comunista, per po- dall’Internazionale Comunista. ne riserve, tra cui quella di conservare nel
terli scacciare dalle loro posizioni squalifi- Dinanzi a tale situazione la frazione co- Partito la minoranza centrista.
candoli innanzi a tutto il proletariato italia- munista ha senz’altro abbandonato il Con- È falso che il Comitato Esecutivo del-
no come avversari della rivoluzione e della gresso ed il Partito, ed ha deciso di costituir- l’Internazionale abbia accettato queste riser-
III Internazionale, come equivalenti italiani si in Partito Comunista d’Italia - Sezione ve. Al contrario, esso inviò al Congresso di
dei menscevichi russi e di altri contro-rivo- dell’Internazionale Comunista. Tours un energico telegramma, richiedente
luzionari esteri. Così i sedicenti “comunisti” della fra- l’espulsione dei centristi e la applicazione
In questo modo la situazione italiana e zione unitaria serratiana, per restare uniti ai integrale delle condizioni di ammissione. La
l’andamento della lotta di classe tra noi ven- quindicimila riformisti dell’estrema destra, maggioranza del Congresso accettò discipli-
gono a confermare quelle esperienze inter- si distaccano dall’Internazionale Comunista, nata il contenuto del messaggio dell’Esecu-
nazionali su cui si basano i comunisti per ossia dal proletariato rivoluzionario mon- tivo. Invece gli unitari italiani si sono ribellati
liberare il proletariato dai suoi falsi amici diale, e da sessantamila comunisti iscritti al alle disposizioni dell’Internazionale, alla qua-
socialdemocratici. Partito, con i quali è solidale tutto il movi- le, a differenza dei francesi, già erano ade-
Tutto ciò in Italia fu sostenuto dagli ele- mento giovanile, forte di più di cinquantamila renti. Abbiamo avuto così il primo caso di
menti di sinistra del Partito che andarono iscritti. un Partito che abbandona l’Internazionale
sempre meglio organizzandosi sul terreno A voi, o lavoratori, giudicare il contegno dopo esservi entrato a bandiera spiegata: negli
del pensiero e del metodo comunista, ed in- di costoro, a voi il dire quanto essi siano unitari italiani la Terza Internazionale può
trapresero la lotta contro il pericoloso an- comunisti, quanto abbiano a cuore le sorti così registrare i primi suoi rinnegati.
dazzo preso dal Partito. della rivoluzione proletaria. Costoro accampano ancora il proposito
54 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

di ricorrere al Comitato Esecutivo ed al Con- smo collaborazionista, contro i blocchi elet- dirigenti. Non è certo questo breve e facile
gresso prossimo dell’Internazionale Comu- torali, contro la massoneria, contro la guerra compito, soprattutto oggi che molti sedi-
nista, per ottenere di essere riconosciuti come libica, che non solo sostenne la lotta contro centi avversati del riformismo depongono la
tuttora aderenti. Poiché in ogni paese non i fautori della guerra, ma che in seno al parti- maschera e passano apertamente dalla parte
può esservi che un solo Partito aderente a to contrastò tenacemente il passo a coloro dei D’Aragona, con i quali militano insieme
Mosca, l’Internazionale dovrebbe, per rico- che alla guerra erano avversi a parole ma, nel vecchio Partito Socialista. Ma appunto
noscere gli unitari, ripudiare il nostro Parti- non del tutto scevri da pregiudizi patriotti- per questo il Partito Comunista fa assegna-
to e sconfessare l’atteggiamento da noi te- ci, tendevano a continue transazioni colla mento sull’aiuto di tutti gli organismi prole-
nuto, cosa evidentemente assurda e strana- borghesia. tari sindacali che conducono all’esterno la
mente contraddicente alla famosa afferma- È vero che restano nel vecchio partito lotta contro il riformismo confederale, e li
zione degli unitari che noi siamo esagerata- taluni che in certa epoca furono estremisti, invita, con un caldo appello, a porsi sul ter-
mente attaccati alla volontà espressa da magari più estremisti di noi, ma costoro o reno della tattica internazionale dei comuni-
Mosca. sono esemplari del vecchio fenomeno di in- sti, penetrando nella Confederazione, per
Il nostro Partito Comunista è e resterà voluzione politica degli individui, o rappre- sloggiarne i controrivoluzionari con una ri-
l’unica Sezione italiana dell’Internazionale sentano i massimalisti che si improvvisaro- soluta e vittoriosa azione comune.
Comunista. Chi non è col nostro Partito, sia no tali per opportunità elettorale, o, nella I membri del Partito Comunista, rivesti-
esso un borghese od un aderente al vecchio ipotesi più benevola, sono individui che si ti di cariche elettive nei Comuni, nelle Pro-
Partito Socialista, è fuori ed è contro la Ter- credettero dei comunisti quando ancora non vince e nel Parlamento, restano al loro posto
za Internazionale. I membri del vecchio Par- avevano inteso quali siano le differenze vere con mandato di seguire la tattica rivoluzio-
tito che, con mille menzogne, sono stati in- tra il comunismo e i pregiudizi borghesi e naria decisa dal Congresso Internazionale, e
dotti a pronunziarsi per la tesi unitaria, ai piccolo borghesi. con subordinazione assoluta agli organi di-
quali si è promessa l’unità del Partito nella Il Partito Comunista d’Italia inspira il rettivi del Partito.
Terza Internazionale, possono oggi vedere suo indirizzo tattico alle deliberazioni dei Una parte dei giornali del vecchio parti-
chiaramente la situazione. L’unità del Parti- Congressi internazionali, e quindi intende av- to resta al Partito Comunista, tra questi i
to non esiste più avendo esaurito la sua ra- valersi della azione sindacale, cooperativa, quotidiani Ordine Nuovo, di Torino, e il La-
gion d’essere, ed essi si troveranno fuori elettorale, parlamentare, come di altrettanti voratore, di Trieste.
dall’Internazionale Comunista, dalla fami- mezzi per la preparazione del proletariato Organo centrale del Partito sarà Il Co-
glia mondiale dei lavoratori rivoluzionari. alla lotta finale. munista, bisettimanale, pubblicato a Mila-
Essi possono uscire da questa falsa situa- Attraverso l’intimo contatto con le no, ove ha sede il Comitato Esecutivo del
zione soltanto abbandonando i capi che li masse lavoratrici, in tutte le occasioni in Partito.
hanno ingannati, e venendo fiduciosi nelle cui queste siano spinte ad agitarsi dalla in- Questo, nelle grandi linee, è il piano
file del Partito Comunista. sofferenza delle loro condizioni di vita, il d’azione che il Partito Comunista si propo-
Il Partito Comunista d’Italia vi si pre- Partito Comunista svolgerà la migliore pro- ne, e per la esplicazione del quale conta sulla
senta dunque, o compagni lavoratori, come paganda dei concetti comunisti, suscitando adesione entusiastica della parte più coscien-
un prodotto della situazione creatasi in Italia nel proletariato la coscienza delle circo- te del proletariato italiano.
dopo la guerra mondiale e che va svolgen- stanze, delle fasi, delle necessità che si pre- Gli avvenimenti, attraverso i quali il Par-
dosi, anche più rapidamente che in altri pa- senteranno in tutto il complesso svolgimen- tito Comunista d’Italia si è costituito, dimo-
esi, verso la rivoluzione proletaria. Questo to della lotta rivoluzionaria. strano come esso corrisponda ad una neces-
partito comprende in sé le energie rivolu- Con la rigorosa disciplina della sua orga- sità irresistibile della azione proletaria, e di-
zionarie del proletariato italiano; esso deve nizzazione interna, il Partito Comunista si mostrano come esso sorga quale l’unico or-
rapidamente organizzarsi come l’avanguar- organizzerà in modo da essere capace di in- gano capace di condurre alla vittoria la clas-
dia di azione della classe lavoratrice. I suoi quadrare e dirigere sicuramente lo sforzo ri- se lavoratrice italiana.
principii ed il suo programma vi dicono che voluzionario del proletariato. Il programma di lotta del Partito Comu-
il Partito Comunista sta sul terreno del pen- La propaganda, il proselitismo, l’orga- nista dimostra che esso soltanto potrà ap-
siero marxista, del comunismo critico, del nizzazione e la preparazione rivoluziona- plicare, nella azione rivoluzionaria, i risulta-
Manifesto dei Comunisti, così come tutto il ria delle masse saranno basate sulla costi- ti delle esperienze italiane ed estere della lotta
movimento dell’Internazionale di Mosca. tuzione di gruppi comunisti, che raccoglie- di classe e le deliberazioni dell’Internazio-
Gli altri che, chiamandoci anarchici o sin- ranno gli aderenti al partito che lavorano nale Comunista.
dacalisti, si rivendicano continuatori del nella medesima azienda, che sono organiz- Il vecchio Partito Socialista, nel Con-
marxismo, sono invece coloro che lo hanno zati nel medesimo sindacato, che, comun- gresso di Livorno, ha perduto nello stesso
falsificato. que, partecipano ad uno stesso aggruppa- momento le energie e l’audacia della sua par-
Noi invece, raccogliendo nelle nostre file mento di lavoratori. Questi gruppi o cellule te più giovane, ed il miglior contenuto del-
la maggior parte di coloro che sostennero il comuniste agiranno in stretto contatto con l’esperienza delle sue lotte passate, che si
valore rivoluzionario del marxismo in Italia, il partito che assicurerà la loro azione d’in- riassume nella affermazione di quel metodo
dissentiamo, così come le tesi di Mosca dis- sieme, in tutte le circostanze della lotta. rivoluzionario, di cui oggi il rappresentante
sentono, dalle teorie anarchiche e sindacali- Con questo metodo i comunisti muoveran- è il Partito Comunista.
ste – pure considerando i proletari anarchici no alla conquista di tutti gli organismi pro- Il vecchio Partito ha fatto un gran passo
e sindacalisti come nostri amici generosa- letari costituiti per finalità economiche e verso destra, sulla via fatale che ha come
mente rivoluzionari, che finiranno col rico- contingenti, come le Leghe, le Cooperative, ultimo sbocco la controrivoluzione. Esso è
noscere la giustezza delle direttive teoriche le Camere del Lavoro, per trasformarle in squalificato dinanzi agli occhi del proletaria-
e pratiche dei comunisti, mentre invece i ri- istrumenti della azione rivoluzionaria diret- to italiano, ed è destinato, d’ora innanzi, a
formisti, i socialdemocratici, e tutti quelli ta dal partito. vivere solo delle pericolose simpatie bor-
che si sentono di convivere con costoro si Il Partito Comunista intraprenderà, così, ghesi, il cui coro già si eleva attorno ad esso.
allontanano sempre più dal comunismo e fedele alle tesi tattiche dell’Internazionale È il Partito in cui la destra, coi suoi Modigliani
dalla via della rivoluzione. sulla questione sindacale, la conquista della ed i suoi D’Aragona, è moralmente padrona,
Il Partito Comunista d’Italia si compo- Confederazione Generale del Lavoro, chia- e gli intransigenti rivoluzionari, i
ne dunque di coloro che veramente hanno mando le masse organizzate ad una implaca- massimalisti, i comunisti di ieri recitano la
sentito ed accolto, nella mente e nel cuore, i bile lotta contro il riformismo ed i riformisti parte di servitori del riformismo.
grandi principii rivoluzionari dell’Internazio- che vi imperano.
Lavoratori italiani!
nale Comunista. Nelle sue file sono giovani Il Partito Comunista non invita, quindi,
e vecchi militanti dell’antico partito; esso i suoi aderenti ed i proletari che lo seguono Il vostro posto di battaglia è col nuovo
continua storicamente la sinistra del Partito ad abbandonare le organizzazioni confede- Partito, è nel nuovo Partito. Attorno alla sua
Socialista, quella parte cioè di questo parti- rali, bensì li impegna a partecipare intensa- bandiera, che è quella dell’Internazionale, dei
to che lottò in prima linea contro il riformi- mente all’aspra lotta che si inizia contro i lavoratori rivoluzionari di tutto il mondo,
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 55

dovete stringervi per la grande lotta contro ne mondiale, il grido entusiasta di solidarietà - Abbasso i rinnegati ed i tradi-
lo sfruttamento capitalistico. dei proletari e dei comunisti italiani. tori della causa proletaria!
Il Partito Comunista d’Italia, nel chia- Contro tutte le resistenze del sistema - Viva la III Internazionale Co-
marvi a raccolta per le battaglie della rivolu- sociale borghese, contro tutte le insidie dei mu n i sta !
zione sociale, si sente in diritto di salutare a falsi amici del proletariato, contro tutte le - Viva la Rivoluzione Comunista
nome vostro i lavoratori di tutto il mondo, debolezze e le transazioni, avanti per la vit- mon d i a l e!
inviando all’Internazionale Comunista di toria rivoluzionaria, a fianco dei comunisti Il Comitato Centrale del
Mosca, invincibile presidio della rivoluzio- del mondo intero! Partito Comunista d’Italia

Mozione comunista al Congresso di Livorno della C. G. L.


(28 febbraio - 3 marzo 1921)
(Da “Il Comunista”, 24/2/1921; e in Manifesti ed altri documenti politici (21 gennaio-31 dicembre 1921),
Libreria Editrice del P.C. d’Italia-Reprint Feltrinelli)

Il Congresso della Confederazione Ge- che in ogni paese costituisce la sezione della organizzazione di brigantaggio che si chia-
nerale del Lavoro, dopo discussione in me- Terza Internazionale; ma la Lega delle Nazioni, tendono a conser-
rito ai rapporti internazionali ed ai rapporti che i sindacati operai, volti dalla politica vare un influsso sulle garndi masse proleta-
col partito proletario, considerato: socialdemocratica dei dirigenti riformisti e rie; ritiene che queste confederaioni sinda-
che la situazione determinata in tutto il piccoloborghesi ad una pratica cali nazionali, ed anche le minoranze comu-
mondo capitalistico dalla grande guerra del antirivoluzionaria di collaborazione di clas- niste organizzate nel sendo dei sindacati ri-
1914-1918 non può risolversi che nella lot- se, possono e devono esser fattori importan- formisti, debbano aderire all’Internazionale
ta rivoluzionaria del proletariato di tutti i tissimi dell’opera rivoluzionaria, quando ne sindacale rossa di Mosca, che a lato dell’In-
paesi contro la borgehsia, per strapparle la sia radicalmente rinnovata la struttura, la fun- ternazionale politica raccoglie tutti gli orga-
direzione della società; zione, la direttiva, strappandoli al dominio nismi sindacali che sono per la lotta rivolu-
che la struttura ed i metodi dei vecchi della burocrazia dei funzionari attuali; zionaria contro la borghesia.
organismi proletari, sia sindacali che politi- che la tattica che la Terza Internaziona- Per conseguenza il Congresso delibera
ci, dinanzi ai problemi della guerra e del do- le adotta per conseguire tali obiettivi esclu- che la Confederazione Generale del Lavoro
poguerra, si sono rivelati inadatti alla lotta de e condanna l’uscita delle minoranze ri- italiana:
per l’emancipazione delle masse, degeneran- voluzionarie dalle file dei sindacati diretti
do nella larvata od aperta collaborazione con da riformisti, ma prescrive ad esse di lavo- a) si distacchi dall’Internazionale sinda-
la classe dominante; rare e lottare dall’interno, con la propagan- cale di Amsterdam;
che dalla situazione e dalle esperienze ri- da dei principi comunisti, con la critica in- b) rompa il patto d’alleanza col Partito
voluzionarie determinate dalla guerra son sorte cessante all’opera dei capi, con l’organiz- Socialista Italiano, sia perché tale patto è
le direttive per la riorganizzazione del movi- zazione d’una rete di gruppi comunisti nel- inspirato a superati criteri tattici socialde-
mento proletario mondiale, coll’organizzarsi le aziende e nei sindacati strettamente col- mocratici, sia perché il partito stesso è fuori
della nuova Internazionale Comunista; legata al Partito Comunista, allo scopo di dalla Terza Internazionale,
che l’unica via che può condurre al- conquistare a questo la direzione del movi- c) aderisca incondizionatamente all’Inter-
l’emancipazione dei lavoratori dal giogo del mento sindacale e dell’insieme dell’azione nazionale sindacale di Mosca, e partecipi al
salariato è quella tracciata nel programma e di classe del proletariato; suo imminente Congresso mondiale per so-
nei metodi dell’Internazionale Comunista, riconosce indispensabile la creazione, al stenervi le direttive sindacali sopra richiama-
attraverso il rovesciamento violento del po- fianco dell’Internazionale Comunista di Mo- te, ossia quelle contenute nelle Tesi sulla que-
tere borghese e l’instaurazione della dittatura sca, di un’Internazionale di sindacati rivolu- stione sindacale approvate dal II Congresso
proletaria nel regime dei Consigli dei lavora- zionari; finalità raggiungibile solo con l’uscita mondiale dell’Internazionale Comunista;
tori che attuerà la demoolizione del sistema delle confederazioni sindacali conquistate da d) inspiri a queste direttive i suoi rap-
economico del capitalismo e la costruzione comunisti dall’Internazionale sindacale gial- porti col Partrito Comunista d’Italia, unica
della nuova economia comunista; la di Amsterdam, organismo nel quale si per- sezione italiana della Terza Internazionale,
che strumento principale della lotta pro- petuano i metodi disfattisti della Seconda riconoscendo in esso l’organismo cui spetta
letaria per realizzare questi obiettivi è il par- Internazionale, e attraverso il quale gli agen- la direzione dell’azione di classe del prole-
tito politico di classe, il partito comunista, ti dissimulati della borghesia, e di quella sua tariato italiano.

A conferma delle posizioni sostenute dalla


Sinistra comunista d’Italia sulla scissione di
Livorno e il suo significato storico
(Seguono alcuni documenti del 1921 e 1922)

Prem essa
La lotta politica della Sinistra comunista, salda sulle basi critiche del marxismo radicate nel decennio precedente, continuò ad essere
intransigente sul piano teorico come su quello politico e tattico generale, fondando dialetticamente le proprie convinzioni sulla storia delle
lotte di classe e del movimento marxista rivoluzionario che in Lenin, nella Rivoluzione d’Ottobre 1917 e nella costituzione dell’Internazionale
Comunista, trovarono conferme indiscutibili. Su quelle basi la Sinistra comunista tenne ferma la rotta rivoluzionaria nell’Occidente in cui si
erano sviluppate e radicate le tendenze revisioniste ed opportuniste più tenaci e insidiose che la società borghese poteva mai produrre.
Contro queste tendenze, il combattimento non smise mai, come non smise mai la lotta contro tutti gli attacchi, economici, politici, sociali,
56 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

militari, legali e illegali, con cui il potere borghese continuò a difendere il proprio dominio contro il movimento proletario e contro il
movimento comunista. Una lotta che inevitabilmente si svolgeva anche all’interno del partito proletario, in Italia e alla scala internazionale.
La Sinistra comunista non ebbe mai timore di confrontarsi, e scontrarsi quando in ballo c’erano posizioni teoriche, di principio e di
programma - dalle quali, d’altra parte, discendono la tattica e i criteri organizzativi del partito di classe - anche con il grande Lenin, non certo
sul piano dello scontro personale, ma sul medesimo piano della lotta del comunismo rivoluzionario per la difesa del quale ogni battaglia è
giustificata. Nello stesso tempo, nella convinzione che la disciplina alle direttive centralizzate del partito di classe - e da quando si è costituita
l’Internazionale Comunista sulle tesi marxiste, questo era il partito di classe internazionale - era una disciplina politica, cosciente e condivisa
perché poggiante sulle stesse basi marxiste, la Sinistra comunista d’Italia, certa della sua battaglia contro ogni avvisaglia di cedimento
opportunista e revisionista, non ebbe alcun problema ad accettare la decisione dell’Internazionale di sollevarla dalla direzione del partito che
aveva fondato nel 1921 a Livorno per cederla a compagni che condividevano pienamente le posizioni passate a maggioranza nei congressi
mondiali. Non per questo rifuggì dalla lotta politica, e finché le fu permesso di condurla apertamente, anche all’interno del partito, segnando
sempre una continuità sia nelle posizioni sostenute, sia negli argomenti, e prevedendo - come già avvenne nella discussione con Bucharin e
Lenin sul parlamentarismo rivoluzionario - che determinati azzardi e certe tattiche, in particolare nell’Occidente democratico, avrebbero
progressivamente eroso le fondamenta della stessa Internazionale. Avvenne esattamente questo, e l’Internazionale e i partiti membri,
crollarono prima ancora che all’orizzonte si delineasse lo scoppio di una seconda guerra imperialista mondiale. Il grido di guerra lanciato
dai bolscevichi non solo allo zarismo, ma al capitalismo imperialista mondiale, dai contrafforti della rivoluzione proletaria vittoriosa in
Russia, fu soffocato proprio dalle forze opportuniste e rinnegatrici interne allo stesso movimento comunista. Ragione di più, oggi e domani,
per rafforzare l’intransigenza teorica, tattica e di prassi sostenuta e praticata lungo un secolo dalla Sinistra comunista.
Gli articoli che pubblichiamo di seguito, selezionati tra una quantità davvero notevole, confermano non solo le posizioni della
Sinistra comunista all’epoca, e le sue critiche argomentate con i fatti, ma anche il metodo con cui era ed è necessario aggredire le
posizioni politiche e i comportamenti pratici dell’opportunismo; tanto più dopo la seconda guerra imperialista e lo strapotere dello
stalinismo su tutto il movimento proletario internazionale, lasciando in eredità agli epigoni odierni un politicantismo becero e
putrefatto contro cui, in ogni caso, siamo costretti a lottare anche soltanto per raggiungere un numero molto limitato di elementi
proletari coscienti della causa storica di cui la classe è investita.

Un partito in decomposizione
Da “Ordine Nuovo”, 10/3/1921. Firmato: A. Bordiga; in https://www.quinterna.org/archivio/1921_1923
partito_decomposizione.htm

In tutta Italia le masse volgono di questi 1919. Col corredo di tutte le risorse anche sigente del modo proletario, dei trionfatori di
giorni la loro attenzione sull’atteggiamento più sleali hanno strepitato che lo ostracismo Bologna sul programma comunista, dei con-
del Partito Socialista: sono in un periodo cri- che veniva loro dato non discendeva da un quistatori di Montecitorio cogli emblemi ri-
tico per la formazione del loro giudizio su contrasto tra la loro direttiva e quella comu- voluzionari della rivoluzione russa; sono le
questo Partito, su quanto rimane di questo nista, ma da artefatte sovrapposizioni di ca- inverosimili contorsioni di costoro che urge
partito. pricciosi e personali dissensi, da superficiali denudare senza pietà agli occhi delle masse
I Comunisti hanno il dovere, oltre che la rivalità di uomini chi sa come - accreditate da perché queste vedano, giudichino, e diano l’ul-
convenienza nel senso buono della parola, Mosca. Nonostante la valida nostra batta- timo crollo al traballante moncone di quello
di approfittare di questo stato d’animo dei glia; nonostante le mille esperienze della in- che fu il loro partito.
lavoratori per intensificare ed accentuare la sufficienza disastrosa dell’indirizzo del non Se pur si sfuggita si confrontano col pro-
spietata loro critica al processo degenerativo c’era da stupirsi se tutta quella mobilitazione gramma massimalista di Bologna, le attuali
e decompositore del partito da cui sono usci- polemica riuscisse in parte a influenzare al- dichiarazioni dei dirigenti del PSI, che tutti
ti, convinti della sua impotenza ad agire come cuni strati delle masse, inducendoli a credere lo firmarono e lo sostennero quanto noi, più
partito rivoluzionario della classe operaia ancora al rivo-luzionarismo dei vecchi capi. arrabbiatamente di noi perfino, si deve con-
italiana. Gli avvenimenti ultimi di questo breve cludere che in certe situazioni le velenose
Se la divisione del Partito Socialista fos- periodo di vita iniziale del Partito Comuni- tendenze del hanno per loro funzione di an-
se avvenuta col taglio della destra, lasciando sta, vengono a concorrere assai felicemente dare incontro al programma della sinistra, di
unita l’antica frazione massimalista, anziché alla chiarificazione della coscienza delle mas- farlo proprio nelle forme più chiassose e
come è effettivamente avvenuta; la lezione se; in quanto tutto l’atteggiamento odierno più vilmente demagogiche, per imprigionare
che ne scaturisce per tutti non sarebbe così degli organi e degli uomini del PSI sta a pro- il movimento delle masse e metterlo un gior-
suggestivamente proficua. Anche i più diffi- vare l’assoluta analogia tra il pensiero ed il no nelle mani delle tendenze di destra, cioè
denti ed i più maligni, se si vuole, di noi, metodo proprio degli attuali del Partito So- del riformismo qualificato che, tra le altre
anche i più corrivi a dubitare delle dichiara- cialista, e quello dei riformisti loro compagni, virtù, e pari a quella della coerenza ha la
zioni di fede rivoluzionaria, non arrivano a che hanno almeno il merito di essere rimasti qualità di sapere abilmente attendere la sua
prevedere l’enorme divario che si stabilisce sempre gli stessi. Mentre questa analogia si ora lasciando fare ai suoi alleati del centro
tra il linguaggio, il contegno, la politica di oggi pone in sempre maggiore evidenza, l’abisso anche quando appare per la platea come la
e di ieri di certi ultra massimalisti. La tattica si approfondisce tra i comunisti usciti dal loro testa di turco.
dei comunisti italiani a Livorno, sostenuta partito ed i sedicenti comunisti che vi sono Come conciliare le odierne dichiarazioni
con dirittura ed energia ammirevole dalla In- rimasti in felice combutta coi destrissimi; e la della Direzione socialista e dell’Avanti che
ternazionale e dai suoi rappresentanti, si è utilità della scissione come è avvenuta si ren- logicamente hanno prodotto in quella parte
rivelata un reagente ottimo per precipitare de evidente e convince le masse della bontà delle masse non ancora orientate verso il Par-
l’opportunismo, questa tossina del movimen- della posizione presa dai comunisti. tito Comunista un senso di meraviglia infini-
to proletario così difficile ad isolare, anche Non guardiamo più ai riformisti, non in- ta che va cedendo rapidamente il posto ad
laddove essa meglio si dissimula. seguiamo più le confessioni antirivoluziona- una santa indignazione, come accordare le
Contro la nostra critica implacabile i rie dei Turati, dei Modigliani, dei D’Arago- invocazioni alla pace sociale, ai metodi “civi-
massimalisti di un tempo hanno ostinatamente na, di cui già da anni abbiamo raccolto larga li” di lotta politica e di classe; gli inviti al
tenute le loro posizioni; ricorrendo a tutti i messe senza che ciò commuovesse o convin- proletariato, non a trattare una tregua col ne-
mezzi hanno difeso l’audace assunto di esse- cesse il cretinismo unitario; oggi v’è ben al- mico, ma a disarmare senz’altro rimettendosi
re tuttavia quelli di una volta, muoversi anco- tro! E’ l’atteggiamento dei dinamitardi di ieri, alla buona volontà di esso pel ritorno alla
ra sul terreno rivoluzionario di Bologna, sulla di coloro che posano a ultrasinistri, peggio, a “vita normale”; con le fondamentali afferma-
accesissima piattaforma delle elezioni del depositari del verbo rivoluzionario e intran- zioni di Bologna, affacciate come un vangelo,
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 57

proclamate come un giuramento, con teatralità ria. Ma i rinnegati del massimalismo dicono e indispensabilità finale, ma pel quale occorre
finanche eccessiva? Non siamo più dunque fanno ben peggio. Essi barattano con una un vero allenamento tecnico. Questo fanno i
nel periodo rivoluzionario mondiale che deve meravigliosa sfacciataggine quello che era ieri capi del Partito Socialista in questo momen-
vedere la lotta suprema tra il proletariato e la il nocciolo del metodo che asserivano di ac- to. Essi sembrano aver gettato uno sguardo
borghesia per il potere? Non è più vero che la cettare poiché danno come norma definitiva sull’inizio della realizzazione di quel proces-
borghesia non potrà essere spossessata sen- alle masse nella loro azione avvenire, la ri- so rivoluzionario scritto nei loro programmi
za violenza armata, poiché non si lascerà nunzia alla violenza, e si sforzano di di una volta, e di ritrarsene nella stessa misu-
spossessare senza aver ricorso al suo appa- ricondurle sul terreno della lotta pacifica, con ra in cui quel programma si svolge in realtà.
rato di forza organizzata? E questo non sa- armi e forze, che per essere di natura affatto Non è più vero che la guerra borghese nel suo
rebbe più vero quando il fenomeno fascista spirituale e morale, fanno ormai paura solo ai periodo di liquidazione deve volgersi nella
viene a darne la dimostrazione lampante? Non seguaci dell’idealismo storico, tra i quali lo guerra rivoluzionaria di classe!
siamo più in presenza del dilemma inesorabi- Stato borghese non suole reclutare i suoi go- Questo si era detto per scherzo, poiché
le: dittatura della borghesia o dittatura del vernanti e i suoi sicari. la guerra di classe si deve svolgere con armi
proletariato; è ciò proprio quando la borghe- E se si volesse dire che il movimento del- civili, non con quelle stesse che si misero nel-
sia proclama audacemente la sua prepotente la violenza rivoluzionaria e sarà quel tale le mani dei lavoratori per l’opera fratricida di
volontà di dominio stracciando tutte le con- momento teorizzato dal maestro dell’ quattro anni!
cessioni e le convenzioni economiche e poli- unitarismo social-comunista; non si farebbe La borghesia trasporta all’interno il suo
tiche intercedute tra i suoi poteri costituiti e che confermare quanto siano peggiori dei ri- armamentario di guerra esterna e i pretesi
le classi lavoratrici? formisti autentici - che almeno hanno la sin- massimalisti, anziché vedervi la conferma
Perché gli ex-massimalisti, badate, non cerità di condannare i mezzi violenti e di pro- della dottrina abbracciata ieri rispondono col-
fanno una questione contingente di conve- porre chiaramente altri mezzi all’azione delle l’invocare il disarmo! Dinanzi a questa situa-
nienze tattiche; non dicono che in questo masse - questi cialtroni di pseudo rivoluzio- zione il nostro dovere primo è l’attacco a
momento convenga al proletariato chiudersi nari nostrani. La violenza finale rivoluziona- fondo contro questi sabotatori della rivolu-
in una prudente preparazione e non accettare ria è necessariamente preceduta da tutto un zione; e solo di pari passo colla liquidazione
di sciupare le proprie forze in azioni imme- periodo in cui gli scontri sono episodici. In degli ultimi residui della loro influenza che si
diate. Anche questo sarebbe nella situazione tale periodo, compito del partito rivoluzio- può esplicare la serrata preparazione rivolu-
odierna un suggerimento disfattista, poiché nario è preparare ed organare la forza prole- zionaria che è compito del nostro Partito. La
proprio i fatti degli ultimi mesi hanno prova- taria; ma ciò non può ottenersi predicando rapida disgregazione del partito socialdemo-
to che l’offensiva borghese si ringagliardisce l’astensione da quel mezzo d’azione fonda- cratico sarà l’indice dell’incremento delle ener-
sempre più dinanzi alla remissività proleta- mentale, di cui non basta dimostrare la gie rivoluzionarie del proletariato italiano.

Il Partito Comunista
(Da “L’Ordine Nuovo”, 1/5/1921. Firmato: A. Bordiga. in www.quinterna.org/archivio/1921_1923 partito_comunista.htm)

Il Partito Comunista è sorto in Italia ne ha fino ad oggi presentate, ed anche, per si riassumono nelle posizioni di principio e
tra diffidenze e diffamazioni, che sebbene diretta conseguenza, sebbene in grado mino- di metodo della Internazionale Comunista.
da noi controbattute senza risparmio di re, di quelle che presenterà al vecchio Parti- Tuttavia, come gli elementi della esperienza
slancio polemico, qualche traccia hanno pur to, all’opera nefasta della sua destra e del continuamente vengono ad accrescersi
lasciato nelle masse italiane e nei compagni suo centro, alla sua attuale influenza contro- assommandosi nuovi fatti ai precedenti, così
all’estero. I più disparati e azzardati giudi- rivoluzionaria. si perfeziona la coscienza del massimo orga-
zi sulla sua composizione e sulla sua gene- Il Partito Comunista quindi, in forza di nismo di lotta del proletariato mondiale e la
si, e le più inverosimili critiche aprioristiche tutta la esperienza eloquente della lotta ri- sua capacità di erogare nei partiti rivoluzio-
si concludono quindi inevitabilmente voluzionaria nazionale e mondiale, tende a nari internazionalmente affasciati lo sforzo
nell’ultrafilisteo: lo attenderemo alla pro- dare il massimo utile rendimento all’opera liberatore della classe lavoratrice, garanten-
va, lo giudicheremo dalle opere, questo Par- indefessa di preparazione rivoluzionaria, e dosi sempre meglio da errori ed insuccessi,
tito che si presenta con tanto bagaglio di mentre nutre della sua fede, della sua volon- assicurando sempre maggiori risorse che aiu-
critica incessante e di acerba rampogna a tà, dello sforzo e del sacrificio dei suoi mili- tino a conseguire la vittoria suprema.
tutti i suoi avversari. tanti di qualunque grado, la fatale vittoria La scissione del Partito italiano ha su-
Si immagina che il Partito sia sorto per il della rivoluzione, al disopra del gioco delle scitato tanto scalpore anche all’estero, ap-
capriccio di quelli che oggi ne fanno parte o forze contrarie da cui questa dipende e il cui punto perché reca un nuovo fattore di espe-
ne hanno la dirigenza, e si considerano co- sviluppo si presenta difficile e complesso, rienza alla costituzione della conoscenza
storo come i firmatari di una cambiale a bre- difende ed afferma la ragione del suo costi- precisa di quel processo per cui i tradiziona-
ve scadenza da pagare coll’avvento della ri- tuirsi della sua battaglia come una risultanza li partiti della seconda Internazionale han
voluzione. Colla stessa logica alle minoran- dello storico svolgimento della lotta di clas- ceduto il passo ai moderni partiti rivoluzio-
ze che nel 1914 e 1915 in vari paesi si stac- se, come una necessità logica del susseguirsi nari comunisti.
cavano dal partito che avevano tradito nella dei fatti sociali, che nessuna critica ridotta al La scissione è un fatto contro cui è vano
dedizione social-patriottica, si poneva lo pettegolezzo può lontanamente intaccare. recriminare, che bisogna invece comprende-
specioso dilemma: o impedire la guerra, o I Partiti della classe proletaria non sono re, nei suoi insegnamenti. Essa è lungi da
rinunciare ad inchiodare alla gogna quei tra- solo i depositari della esperienza critica che essere semplicemente, pedestremente il por-
ditori che la guerra avevano appoggiata. Il discende dalle alterne vicende della lotta di tato della volontà della Internazionale di Mo-
Partito Comunista, mentre secondo le sue classe, ma sono risultati reali della lotta stes- sca, o peggio, dei comunisti italiani: la di-
dottrine e la sua tattica realizza la concen- sa e si formano e si decompongono secon- pendenza è più complessa, è dialettica, è
trazione delle massime energie proletarie nella do un processo che segue le fasi della vita reciproca.
effettiva preparazione rivoluzionaria, men- del mondo capitalistico, che ne è il riflesso Se è valsa alla costituzione del Partito
tre rivendica il suo costituirsi attraverso la e l’effetto, mentre costituisce la parte più Comunista d’Italia, attraverso la formulazio-
scissione del vecchio Partito, come una tap- suggestiva del fenomeno per cui, nel suo ne datane dai congressi della Internazionale,
pa indispensabile sul cammino della eman- evolvere, il regime presente enuclea dal seno l’esperienza delle lotte proletarie all’estero,
cipazione del proletariato italiano, non per- della società le forze che dovranno distrug- dell’abisso che in Russia, in Germania, in al-
de il diritto ad impugnare la mancata utiliz- gerlo: i suoi becchini . tri paesi si era scavato tra i fautori del meto-
zazione di tutte le possibilità di preparazio- La storia del formarsi dei partiti del pro- do rivoluzionario comunista e quelli delle
ne e di azione rivoluzionaria che la situazio- letariato ha dato luminosi insegnamenti che varie sfumature socialdemocratiche: a sua
58 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

volta la crisi del Partito italiano reca all’espe- debellare il metodo socialdemocratico e con- na critica e nessuna insinuazione potrà sop-
rienza internazionale del movimento indica- trorivoluzionario nelle sue più velenose primere o considerare come una prova tenta-
zioni suggestive e che non mancheranno di manifestazioni dell’epoca attuale. Anzi gli ta da giudicare dall’effetto a venire.
avere internazionali riflessi e conseguenze. hanno permesso di convivere in un partito Agli ex-compagni che così ragionano noi
Il Partito Comunista è dunque sorto in che se ne dissimulava l’esistenza e l’in- opponiamo ben diversa considerazione del
Italia dallo speciale svolgimento che tra noi fluenza, di riguadagnare sulle nuove posi- loro movimento. Essi con ipocrisia infinita
hanno avuto le correnti di sinistra del movi- zioni, sebbene in modo poco appariscente paiono dire: Noi diciamo di essi e del loro
mento della seconda Internazionale, riuscito la sua causa , rimorchiando ancora verso Partito che esso non riassume in sé un certo
ad essere maggioranza prima della guerra e destra il grosso del Partito. metodo di lotta proletaria sulla cui efficacia
ad evitare dinanzi a questa, col concorso di Questi - e non vogliamo qui ripetere l’avvenire dovrà pronunciarsi; indipenden-
altre favorevoli circostanze, la bancarotta tutto il bagaglio di più precisa dimostrazio- temente da eventuali volontà soggettive, il
social-nazionalista. ne che è svolto nella nostra critica e pole- loro movimento agisce nel senso di tagliare
Tutto il posteriore svolgersi degli avve- mica di tutti i giorni - gli insegnamenti della al proletariato le vie della emancipazione:
nimenti e della vita del nostro Partito, è di scissione italiana, questo il patrimonio di nessun dubbio vige sui suoi effetti, esso non
una viva eloquenza marxista. Quelle condi- pensiero e di tattica che il Partito Comuni- ha l’onore di essere in gara col nostro sulla
zioni derivanti dalle passate affermazioni del sta d’Italia aggiunge a quello formidabile via che conduce alla vittoria del proletariato;
si sono rivelate insufficienti a fare del partito della Terza Internazionale. esso opera, contro il metodo e l’azione no-
un partito maturo a utilizzare, secondo le di- Il Partito Comunista d’Italia non per- stra, per la vittoria della borghesia e del suo
rettive della nuova Internazionale, gli inse- mette a nessuno di giudicarlo come un pro- dominio, con effetti non diversi se non per
gnamenti e le conseguenze della guerra. dotto artificiale che si possa trovare più o una più sottile e insidiosa efficacia da quelli
Vi è anzi di più: quelle circostanze si meno ben riuscito, più o meno brillantemen- dell’azione di tutti i controrivoluzionari che
sono rilevate di una efficacia e di una in- te elaborato dall’artefice. infestano il mondo.
fluenza esattamente inverse a quelle che la Ai critici che si pongano su questo terre- E noi, Comunisti faremo la rivoluzione,
facile parola del corrente buon senso attri- no il Partito Comunista oppone la considera- nella misura in cui avremo saputo sbarazzarle
buiva loro. Le nostre passate vittorie sul zione che essi sono e pensano al di fuori del anzitutto la via dai farisei socialdemocratici,
riformismo e sul metodo socialdemocrati- metodo critico marxista di interpretazione dei della loro ignoranza presuntuosa, della loro
co, ottennero nel 1912. 1914 e 1915 su fatti della storia. Il Partito Comunista d’Ita- volgare malignità, della loro incalcolabile in-
quelle questioni, che allora la situazione lia è in questa una vera e grande realtà, che si sufficienza che rivolgeranno domani nello
poneva in evidenza, non hanno servito a può temere, che si piò odiare, ma che nessu- sfrontato sabotaggio della rivoluzione.

A proposito delle critiche della scissione di Livorno


(Lettera di Amadeo Bordiga alla “Rote Fahne”)
Il carattere internazionalmente emblematico della scissione italiana come contributo teorico e pratico a quella che avrebbe potuto essere
(e purtroppo non fu) una “definitiva sistemazione internazionale del movimento comunista” [come scritto ne La scissione italiana e la
politica internazionale: La crisi nella centrale del Partito comunista tedesco, ne “Il Comunista” del 6/III/1921], ebbe la sua controprova
immediata nell’accelerazione da essa provocata nella crisi, a lungo rimasta latente, del partito tedesco, e nelle critiche, solo velate dalla
sornioneria delle rispettive “alte sfere”, che le rivolsero i portavoce delle ali più moderate dei partiti francesi e cecoslovacco. Poiché il VKPD
[Partito comunista unificato di Germania] era destinato ad anticipare con regolarità sconcertante le più discutibili “mosse tattiche” della
Terza Internazionale prima della caduta nel precipizio della controrivoluzione stalinista e delle sue “scelte” strategiche, e poiché gli altri due
partiti, nati costituzionalmente spurii, seguirono tale evoluzione con la puntigliosità di un barometro, le ripercussioni di Livorno nelle loro
file aiutano anche a comprendere perché alle tappe successive del declino dell’Internazionale si sia sempre accompagna la rimessa in causa
dei criteri di principio che, già codificati nelle Tesi del II Congresso, avevano presieduto alla scissione in Italia; quindi, la rimessa in causa
di questa stessa scissione. Paul Levi, esponente di primissimo piano del VKPD, era presente al XVII congresso del PSI a Livorno e alla
costituzione del Partito Comunista d’Italia, pur concordando con l’espulsione dei riformisti turatiani, era un convinto assertore della fusione
dei comunisti di sinistra con i comunisti “unitari” perché secondo lui, e una buona parte dei dirigenti comunisti tedeschi provenienti dalla
“sinistra” degli Indipendenti, alle loro spalle c’erano “grandi masse proletarie che avevano dimostrato in passato o dimostravano nel
presente di cercare lealmente la via della Terza Internazionale”. (Cfr. Storia della Sinistra comunista, vol. III, pp. 331 e segg.).
Secondo Levi, in effetti, non c’era la necessità della scissione nel PSI, ma quella di accordarsi con gli unitari, considerando la formazione
del partito comunista in Italia, e altrove, ancora una questione tutta da risolvere. Di fatto, avendo il Comitato Esecutivo dell’Internazionale
sostenuto e decretato che in ogni paesi ci doveva essere soltanto un partito membro effettivo dell’Internazionale, e che in Italia questo partito
era soltanto il Partito comunista appena costituitosi a Livorno, quest’ultimo era doverosamente impegnato a rispondere a queste posizioni
chiarendo che, sebbene ogni scissione del partito proletario costituisse una difficoltà reale nelle file proletarie nel comprenderne tutte le
motivazioni, la lotta di classe stessa e l’atteggiamento concreto dei comunisti rivoluzionari avrebbero contribuito a giustificare la scissione
da tutte le tendenze socialdemocratiche, gradualiste, opportuniste sviluppatesi all’interno del partito proletario, e a comprenderne la
necessità. Ciò che era valso per i bolscevichi rispetto ai menscevichi, valeva ancor più nell’Occidente democratico tra i comunisti rivoluzio-
nari e tutte le tendenze falsamente comuniste, come d’altra parte dimostrarono di essere sia in quegli anni, sia negli anni successivi.

Milano, 28 gennaio 1921 tirmi alcune osservazioni al riguardo dei giu- essere da noi accettato. Voi avreste la im-
dizi contenuti in detto scritto. pressione che esisteva la possibilità di in-
Carissimi compagni della Rote Fahne,
Secondo esso voi non condividereste l’at- durre i comunisti unitari capitanati da Serra-
Nell’Avanti! del 27 corrente, edizione teggiamento intransigente tenuto a Livorno ti a disfarsi dei riformisti, subito, col voto
milanese, leggo in un telegramma da Berna da noi della Frazione Comunista verso i co- del Congresso come applicazione delle deci-
riprodotto in parte un vostro articolo di com- siddetti “Comunisti unitari” e sareste della sioni di Mosca. Noi invece siamo convintis-
mento ai risultati del Congresso Socialista opinione che con un po’ più di buona volon- simi in base a mille e mille prove, che non
italiano di Livorno. tà da parte nostra si sarebbe potuto giungere esisteva affatto una via per raggiungere tale
Mi manca la possibilità di vedere nel te- allo scopo, da voi ritenuto giusto, di elimi- scopo, e ciò a parte il fatto che l’uscita di
sto originale l’intero articolo, e d’altra parte nare dal Partito e dalla Terza Internazionale tutta la frazione Serrati dalla Terza Interna-
certi passi della traduzione sono evidente- la sola frazione di destra riformista. zionale deve considerarsi come un avveni-
mente imprecisi; tuttavia vogliate consen- Tale giudizio di evidente gravità, non può mento utile ed assai istruttivo per la tattica
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 59

comunista é come una disgraziata conse- ria dunque anziché avvicinarsi alla nostra - compagni i quali rappresentavano l’Interna-
guenza della situazione creatasi a Livorno. esclusione col voto del Congresso di tutta la zionale; ed anche di tutti i comunisti esteri
S’intende che alludiamo ai capi, ma non vi frazione riformista, detta “di concentrazio- che assistevano al congresso. Chi conosce la
era altro mezzo per staccare da essi le masse ne socialista” - se ne allontanava sempre di politica antica, e soprattutto recente degli
che li seguivano e che da loro erano state più tendendo a destra in modo unitari, e chi ha inteso i loro discorsi al con-
ingannate sui termini della questione, che accentuatissimo. Ciò avvenne anche sulla gresso e le loro invettive contro i rappresen-
quello della scissione completa dopo la qua- questione collaterale del nome del partito: tanti della Internazionale Comunista, per non
le noi abbiamo intrapresa una viva campa- gli unitari nella loro mozione di Firenze pro- dire contro i comunisti italiani, sa che essi se
gna per attirare a noi il proletariato italiano. ponevano il nome “Socialista-Comunista”, non sono riformisti, differenziano dai rifor-
Ma per ritornare alla possibilità dell’al- a Livorno deliberarono di ritornare al nome misti solo in quanto sono più pericolosi di
tra soluzione da voi prospettata, l’uscita cioè “socialista”, evidentemente per mettersi sul loro per lo sviluppo della rivoluzione prole-
dal partito della piccola minoranza di de- terreno della frazione di destra contrarissi- taria in Italia.
stra, eccovi, senza entrare in troppi dettagli, ma al cambiamento di nome. Infine, secondo la versione dell’ Avanti!
le ragioni che dimostrano come tale soluzio- Ancora: vi era una corrente, quella del nel nostro articolo sarebbe anche detto che
ne fosse praticamente irraggiungibile. compagno Graziadei, che si proponeva ap- la situazione creatasi è sfavorevole pel fatto
Nella campagna per la preparazione del punto lo scopo da voi tratteggiato della co- che la frazione comunista italiana non costi-
Congresso gli unitari, per acquistare voti, siddetta “Unità comunista”. Soprattutto tuisce un gruppo solido e chiaro. Su ciò non
asserirono di essere disposti alla dopo le dichiarazioni dei riformisti, che au- vogliamo trattenerci. Ci auguriamo solo che
“epurazione” del Partito, ossia ad eliminare dacemente asserivano di accettare i ventun lo svolgimento della organizzazione e del-
se non una frazione o dei gruppi, almeno punti e tutte le formule comuniste, nel mo- l’opera del nostro partito comunista, costi-
taluni uomini più compromessi per i loro mento stesso che ingiuriavano e diffamava- tuito da pochi giorni, ma già in magnifica e
noti atteggiamenti riformistici. Ebbene, tale no la Terza Internazionale, e dinanzi al con- concorde attività, dimostri che invece deve
loro proposito sparì nelle giornate di Livor- tegno rivoltante dei serratiani, Graziadei e i parlarsi di un chiaro solido e potente parti-
no; anzi gli unitari nelle loro adunanze di suoi amici dichiararono che lo scopo era to, degno rappresentante della Internazio-
frazione smentirono la voce corsa che voles- irraggiungibile e votarono senz’altro la no- nale comunista in Italia.
sero proporre la esclusione dei deputati stra stessa mozione, come sono oggi con noi Con saluti comunistici
Turati e Ciccotti, i due elementi che Serrati nel partito comunista. Amadeo Bordiga
era meno alieno dal sacrificare. La tesi unita- La stessa opinione venne espressa dai Da “Il Comunista” 3 febbraio 1921

Mosca e la “questione italiana”


(Da “Rassegna Comunista”, 30/6/1921, vedi anche A. Bordiga, Scritti 1911-1926, vol. 5, pp. 472-480

La questione centrale del III Congresso per la prima volta. Esse sono riassunte, tra scissione indipendentemente dai riflessi che
internazionale che si svolge mentre appare l'altro, nella relazione dei comunisti al Con- ebbe poi la guerra sulle sue concezioni e sulla
questo numero di "Rassegna Comunista" gresso di Livorno; ma chi dei congressisiti se sua prassi. Se volessimo dare qui prove più
minaccia di essere la scissione italiana e il ne è occupato? Chi si è sforzato di assurgere ampie di tale assunto, basterebbe porre a raf-
contegno tenuto nel suo esplicarsi dall'Ese- ad una comprensione del problema storico di fronto scritti degli esponenti delle due ali per
cutivo di Mosca. Tutto l'assalto del cui si era in presenza, che superasse le dimostrare la distanza enorme che li separa; e
"centrismo", che tuttora ha qualche sentinel- quisquilie serratiane sulle informazioni di confermare così che, mentre la sinistra dette
la avanzata nel seno della Internazionale Co- Mosca e le "agevolazioni" fatte a Cachin? sempre prova di incertezze nel pensiero e
munista, si svolgerà nel sostenere questa tesi: Non tracceremo dunque qui certamente nell'azione, la destra formulò sempre le sue
"La politica dell'Esecutivo ha determinato la la storia del partito socialista italiano, ma ra- tesi apertamente transigenti ed evitò di arri-
scissione del grande partito italiano aderente pidamente ne rammenteremo taluni episodi vare alla rottura solo perchè non perse mai la
alla Terza Internazionale, punto di partenza che conferiscono ad una efficace valutazione speranza di dominare le situazioni reali e di
di una crisi generale di essa". Ebbene: a parte del problema. evitare che le formulazioni e i propositi dei
la diretta confutazione di questa tesi, conte- Il partito era giunto alla vigilia della guer- rivoluzionari potessero tradursi in atto attra-
nuta in tanti scritti comunisti, a parte il fatto ra avendo effettuata una scissione, quella di verso il meccanismo del partito.
che l'Esecutivo di Mosca merita alto elogio Reggio Emilia, completata ad Ancona colla In un primo tempo lo scoppio della guer-
per la posizione presa nella questione, e che esclusione dei massoni, ma senza avere con ra europea sembrò cementare il partito. Mes-
la scissione italiana è stata e sarà feconda di tutto ciò superato il fatto della convivenza di sa la questione così: Deve o meno l'Italia
utili risultati per il movimento internazionale due ali in aperto dissidio teorico e pratico. Le partecipare alla guerra? si incontravano nel-
comunista, vogliamo qui brevemente violente polemiche scatenate dai moti della l'agitazione condotta tra le masse il no che ai
affacciare una tesi pregiudiziale: cioè negare "settimana rossa" nel giugno 1914 lo dimo- rivoluzionari dettava il loro antimilitarismo
che la causa determinante della scissione ita- strarono, tra le altre cose, all'evidenza. La si- privo di riguardi per lo Stato borghese e per
liana siane state le disposizioni della Interna- nistra non aveva, è vero, una concezione ed la Patria, ed il no contingente dei riformisti
zionale Comunista, che essa sia stata un pro- una pratica precise e definite, ma la destra del che risolvevano la questione dal punto di
dotto artificiale della capricciosa volontà di partito era da essa separata da un abisso; ini- vista di quello che convenisse fare al gover-
Mosca. ziò una vera crociata contro l'uso della vio- no borghese italiano.
Chi abbia seguito il movimento socialista lenza e la predicazione di prospettive rivolu- Se Mussolini, che passava allora per il
italiano negli ultimi anni e lo abbia giudicato zionarie, e nella pratica avvenne quello che si leader della sinistra, avesse conservato la
con sereno spirito critico, non solo non ha il ripetette poi regolarmente in tutte le situa- posizione che assunse prima di passare al-
diritto di ritenere artificiale la scissione di zioni: la direzione del partito trascinata dagli l'aperto interventismo, di sostenere invece
Livorno, ma avrebbe da tempo dovuto pre- elementi estremi teneva, sia pure senza alcu- della "neutralità assoluta" la "neutralità atti-
vedere che essa si sarebbe verificata. Se vi è na chiara preparazione dottrinale e tattica, va ed operante", esso avrebbe trovato attor-
stato qualche cosa di artificiale, ciò ha influi- una attitudine favorevole alla azione in senso no a quella formola, equivoca finchè si vuole,
to nel ritardare la crisi e nel farla produrre rivoluzionario, mentre l'opera dei parlamen- il consenso della destra del partito, nella si-
troppo tardi, quando i periodi che meglio si tari socialisti e dei dirigenti della Confedera- tuazione che la guerra determinò. Contro quel-
potevano utilizzare per una preparazione ri- zione del Lavoro, appartenenti al partito, la formola chi scrive queste note (perdonerà
voluzionaria comunista già erano stati "sciu- scavalcava questa politica facendo trionfare il lettore alcune autocitazioni fatte a scopo
pati" dal vecchio partito. le soluzioni opportuniste e transigenti. assolutamente obiettivo) osservava che la
Queste cose non le diciamo certo ora qui Il partito conteneva in sè i germi di una parola "neutralità" era infelice perchè si po-
60 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

neva implicitamente come soggetto lo Stato lamentare, del nostro partito alla guerra, pur rientata. Il suo ordine del giorno di adesione
borghese, mentre il nostro punto di vista era sapendo quali debolezze essa celasse. Ma ai concetti comunisti era infarcito di grosso-
che si dovesse conservare la posizione di in- allora, nelle polemiche che divampavano sof- lani errori: parlava di "sciopero espropriato-
transigente opposizione alla politica borghe- focate dalla censura, dominava la prospetti- re", di "ferrovie ai ferrovieri, officine agli ope-
se e militarista anche se questa si volgesse va della scissione "subito dopo la fine della rai", ecc. Al convegno di Bologna del 13 lu-
alla guerra - comunque, ed altresì nella ipote- guerra". Ci premeva portare in salvo l'onore glio 1919, non la Direzione, ma molti compa-
si della "guerra di difesa" - e proponeva la del partito fino alla fine della guerra, poi era- gni, che oggi in gran parte sono nelle file "uni-
formola "antimilitarismo attivo ed operante" vamo certi che i problemi pratici della tattica tarie" volevano deliberare la rivoluzione, os-
a dimostrazione che l'avversione alla guerra proletaria avrebbero recata la chiarificazione. sia "lo sciopero espropriatore" per la dome-
non era formola negativa, come il termine Si badi, mi preme tanto poco di posare a nica successiva, suggestionati dalla occupa-
"neutralità" poteva far credere, ma attitudine precorritore degli eventi che aggiungo subito zione dei negozi da parte delle masse di alcu-
rivoluzionariamente attiva. Il valore della av- che la coscienza della scissione non era in me ne città. Tutti non si rendevano conto di quel
versione alla guerra fu rivelato da un momen- solo, ma in tutti. Se potessi riportare le note che fossero gli aspetti del processo rivolu-
to successivo, quando la neutralità borghese critiche dell' Avanti! dimostrerei come esse zionario e le sue necessità, tanto che quando
fu rotta. fossero tutte intonate a quel concetto: tolle- taluno per avventura si provò a spiegarlo,
Alla vigilia della mobilitazione, il 19 mag- riamo i destri, ma a guerra finita taglieremo i scandalizzò i massimalisti... effimeri, e solle-
gio 1915, aveva luogo a Bologna un conve- ponti. In questo atteggiamento, Serrati aveva vò la compiaciuta meraviglia di qualche rifor-
gno per decidere sul da farsi e sulla propo- noi con se, ma non la maggioranza della Dire- mista. Il partito mancava di un briciolo di
sta di sciopero generale in caso di mobilita- zione nè del partito. Egli era però convinto preparazione. Che cosa ne sapeva la maggio-
zione. La destra del partito in una appassio- che la scissione sarebbe avvenuta, e lo ha ri- ranza di Bologna delle posizioni di principio
nata discussione, di cui è da rimpiangere non conosciuto posteriormente con noi. e di tattica dell'Internazionale Comunista?
esista un resoconto esatto, si schierò sul ter- Ma non basta. Lo stesso Turati Meno che niente. I più non distinguevano il
reno del "fatto compiuto". Essa conservava presentiva questo evento immancabile, ed al concetto di conquista del potere da quello di
un barlume di speranza di evitare la guerra congresso di guerra del 1918, che una serie di espropriazione capitalistica, non avevano
con le risorse parlamentari, che avrebbero ragioni resero poco chiaro interprete della si- idee sul problema dell'azione sindacale nè su
dovuto spingersi fino ad una coalizione con tuazione del partito, chiudeva il suo discorso alcun'altra questione. L'imminenza della lot-
Giolitti, ma nella ipotesi della mobilitazione dicendo: occorre conservare "fino alla fine ta elettorale ottenebrò tutto il resto, e soffo-
dichiarava che al partito non restava che se- della guerra" l'unità del partito. Tutti senti- cò uno sviluppo originale del dissidio
parare le sue responsabilità dalla dichiara- vamo che un abisso si apriva tra noi. Non era maturantesi fatalmente sotto la superficie e
zione di guerra, e poichè questa era scop- stato mai possibile portare la discussione fino che nella tattica da tenere in pratica durante
piata, dichiarare di non voler danneggiare la allo svisceramento delle profonde antitesi la guerra si era delineato. Quindi fu possibile
patria in lotta, e ridursi ad un'opera di "cro- teoriche tra le due correnti. A ciò contribuiva- la formazione di quel blocco serratiano che
ce rossa civile". Benchè noi della sinistra no il carattere superficiale degli italiani, e le non aveva omogeneità alcuna e che una mi-
riducessimo le nostre proposte ad un mini- scorie di romanticismo rivoluzionario di molti gliore diffusione di coscienza comunista, in-
mo, disarmati da un ricatto della Confedera- degli estremisti, fermi alla derisione della pre- sieme alle dolorose esperienze nel campo della
zione del Lavoro che dichiarò che non avreb- cisa coscienza dei problemi del movimento, azione, doveva spezzare.
be ordinato lo sciopero anche se il partito lo come "teoria" che contrastasse coll'azione. Non è certo solo questione di orienta-
avesse voluto, fummo battuti da quell'ordi- Cosicchè il celebre congresso di Bologna dell' menti teorici: in pratica si rivelò ugualmente
ne di idee in base al quale la opposizione ottobre 1919 ebbe esito rovinoso. Le elezio- l'inconsistenza della omogeneità di tale fra-
alla guerra perde, come è evidente, qualun- ni maledette costituirono il cemento che ten- zione. Nella Direzione eletta, il dissidio fu
que sapore rivoluzionario. ne unito il partito anche dopo che mancò la incessante: Serrati era alla destra. Nell'azione
In una nota che scrivevo sul giornale na- ragione della guerra. Condotta fino alla fine la parlamentare, e innanzi a tutte le gravi situa-
poletano del partito, poche ore prima che la opposizione alla guerra, bisognava consacrarla zioni determinate da agitazioni proletarie,
guerra scoppiasse, pur sotto un riserbo do- in un trionfo elettorale; questo l'errore, vo- avvenne lo stesso. Ogni tanto gli attuali uni-
veroso che rendeva necessario affermare che lendo porlo al di sopra di ogni valutazione di tari rivelano questo stato di cose col dire: "la
il partito era compatto "contro la guerra" (noi opportunismi personali. La preparazione Direzione era in mano ai comunisti", talmen-
scontiamo ora la colpa di esserci accontentati elettorale già in pieno corso immobilizzava il te apparve naturale la divisione della Dire-
di questa posizione... maltusiana allora e in congresso in una impotenza teorica e tattica. zione in due frazioni di eguali forze allorchè
seguito) dicevo che un insanabile dissenso di Serrati potè così porsi alla testa di quella fra- si dovette decidere sulle risultanze del con-
concezioni e di tattiche si era delineato, che zione artificiale che fu il "massimalismo ele- gresso di Mosca, talmente c'era poco da me-
l'esperienza della guerra avrebbe precisato, zionista". Io assumo che era solo un'appa- ravigliarsi che il dissidio scoppiasse.
cosicchè, aggiungevo, "fin da ora si può in- renza, che era veramente artificiale, la divi- E che dire della celebre decisione bolo-
tendere la stragrande importanza che avrà il sione del partito in una maggioranza rivolu- gnese di "costituire i Soviet" in Italia? E' la
nostro congresso di dopoguerra". zionaria comunista e una minoranza riformi- prova migliore che non si sapeva che cosa
Non rifarò la storia del dissidio durante sta. Che una continuità storica collega la mi- fossero, se organi politici o economici, di Sta-
la guerra. Una linea stridente ci divideva. Non noranza disfattista del periodo di guerra colla to o di lotta. Nè vogliamo qui rifare la doloro-
dico che la linea dividesse la Direzione, rap- minoranza realmente comunista di Livorno. sa istoria di tutte le situazioni in cui l'impla-
presentante la maggioranza intransigente ri- La maggioranza di Bologna non aveva al- cabile sabotaggio della destra padrona dei sin-
voluzionaria di Reggio e Ancona, dalla mino- cuna consistenza teorica nè tattica. Essa af- dacati immobilizzò nel ridicolo l'estremismo,
ranza "riformista"; la divisione era altra: par- fermò nella sua risoluzione il programma del- colpevole di aver accettata la insostenibile
te della Direzione, e talvolta la maggioranza la dittatura proletaria, dell'adesione alla Ter- posizione della unità del partito.
di essa, gravitava verso destra. Noi della sini- za Internazionale, del regime dei Soviet, ma Già al convegno di Firenze (Consiglio
stra, sostenitori della tesi "opposizione alla la grande verità era quella detta tra gli schia- Nazionale) nel gennaio 1920, riesce eviden-
guerra anche nell'azione pratica, fino al mazzi da Filippo Turati: il Soviet è per voi il te quello che la parentesi bolognese aveva
disfattismo, se da ciò possono uscire situa- feticcio, ma non sapete quel che sia. La mag- celato: Serrati gravita verso Modigliani in
zioni rivoluzionarie", fummo sempre in mi- gioranza di Bologna si era formata in modo una valutazione centrista secondo cui "lo
noranza: così nel citato convegno di Bologna, equivoco. La vecchia Direzione era divisa, e sviluppo della rivoluzione italiana non po-
così nel convegno di Roma del febbraio 1917. Serrati era più a destra che a sinistra. Nell'ul- trà presentare aspetti identici a quella rus-
Venne nell'ottobre 1917 la disfatta mili- timo periodo di guerra e nel primo dopo l'ar- sa, ma potrà emergere da azioni parlamenta-
tare; la guerra prese l'aspetto di guerra difen- mistizio egli scriveva nell' Avanti! con grandi ri" - questo, almeno, il senso delle dichiara-
siva. Il dissidio si acuì terribilmente, ma la riserve sulle tesi comuniste e schierandosi per zioni sempre ambigue della "destra". Al con-
mania dell'unità prevalse su tutto, anche in il programma dell'assemblea costituente enun- vegno di Milano poi le due correnti si sepa-
noi che consideravamo un patrimonio comu- ciato dalla Confederazione del Lavoro e dai rano nettamente nel voto; ancora la sinistra
ne da salvare la opposizione, anche solo par- riformisti. Ma la stessa Direzione era diso- è in minoranza.
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 61

La situazione derivata dal congresso di furono da noi della pattuglia estrema pro- termini inconciliabile e gerente di una politica
dopoguerra fu dunque un colossale equivo- spettate ansiosamente. disastrosa per le sorti della rivoluzione. Que-
co, il quale non fece che coprire agli occhi di Questa nostra tesi circa la suddivisione ste sono precise conclusioni critiche a cui
chi osservava le cose superficialmente o di del partito italiano, che la situazione strana- tutto un esame ed uno studio del movimento
lontano la verità storica e la continuità logica mente suggestionante del dopoguerra dissi- che tutti noi abbiamo vissuto per dieci anni
del fatto che la corrente di sinistra del parti- mulò nell'equivoco del "massimalismo elezio- chiaramente conduce. Se ve ne fosse l'agio,
to, maturante una vera coscienza comunista nista" creato da Serrati dopo alcune settima- sarebbe interessantissimo un lavoro dedicato
nell'incontro delle esperienze proprie della ne di esitazione tra il luglio e l'ottobre 1919, ad illustrare con documentazione maggiore
lotta proletaria italiana colle direttive della non deriva solo dal raffronto delle divergenze quanto abbiamo esposto, attraverso ricerche
Terza Internazionale, considerate più seria- di guerra colla odierna scissione, non solo si su tutto i periodo di cui si tratta, e che si
mente che come un motivo di facile successo eleva al disopra del valutare crisi individuali e potrebbe eseguire assai bene se si fosse in
nelle elezioni, ne era in realtà la minoranza, l' atteggiamenti di singoli, ma è confermata dal- possesso di una collezione dell' Avanti! "fuo-
"opposizione", mentre le redini del partito la conoscenza del "meccanismo" costituzio- ri censura".
non avevano cessato di essere nelle mani dei nale del Partito socialista italiano. Questo non La conclusione è che la scissione di Li-
fautori di un indirizzo che, in mancanza di era in nulla dissimile da quello di tutte le vorno fu l'epilogo di uno sviluppo che non
migliore termine, si può ben chiamare socialdemocrazie che avevano naufragato nel solo nelle sue cause e nel suo procedere sta al
"centrista". socialpatriottismo. Ogni meccanismo ha una disopra di tutti i Serrati del mondo, ma della
Certo, la illusione che il partito fosse nel- sua legge funzionale che non ammette viola- stessa volontà della Internazionale Comuni-
la stragrande maggioranza rivoluzionario era zioni. Una tesi somigliante a quella che dimo- sta, e degli uomini responsabili del suo orga-
alimentata dal fatto che in realtà era "rivolu- stra la impossibilità di prendere l'apparato no supremo. Le Condizioni di Mosca ebbero
zionaria" la situazione sociale e politica ita- dello Stato borghese e volgerlo ai fini della per crisma la scissione come avvenne a Li-
liana, le masse erano in incandescenza e ten- classe proletaria e della costruzione sociali- vorno, in quanto sono una legislazione non
devano impetuosamente all'azione. Ma in sta, prova, tra le conferme molteplici della arbitrariamente imposta da una oligarchia, ma
questo sta appunto la chiave del "centrismo". realtà, che la struttura dei partiti socialdemo- scritta col concorso delle nozioni scaturite da
Questo è definito da uno spirito contingente, cratici dell'anteguerra colle sue funzionalità tutta l'azione proletaria mondiale, ed anche
da un empirismo che rifuggendo dallo sforzo parlamentaristiche e sindacali non può tra- dalle vicende italiane.
di ogni preciso e continuativo indirizzo assu- sformarsi in struttura del partito rivoluzio- Nulla dunque di artificiale nella separa-
me la tendenza di destra o di sinistra secondo nario di classe, organo della conquista della zione del Partito socialista italiano. Se vi fu
il vento che tira. Temporeggiatore durante la dittatura. L'etichetta massimalista è poca cosa, qualche cosa di artificiale fu il suo ritardo, ma
guerra in una banale opposizione a parole, e l'esperienza italiana questo insegna, col fat- questa artificialità va accettata come uno di
audace tra gli slanci delle folle del dopoguer- to che la naturale evoluzione del partito è quegli errori da cui si desumono migliori orien-
ra, per volgerli a successi elettorale e sindaca- stata paralizzata dal "bisogno funzionale" di tamenti tattici e, nella fattispecie, la necessi-
li, quando non li trasse nella tagliola del tradi- precipitarsi nel torneo elettorale e dai fatali tà della "guerra al centrismo".
mento, il "centrismo" ha rivelata la sua natu- legami coll'operaismo opportunista che ha Se qualche cosa vi può essere di artifi-
ra disfattista appena la situazione, anche per recato trionfalmente suo prigioniero il "sini- ciale sarebbe solo una decisione del terzo
gli enormi errori commessi dal partito, è di- stro" Serrati, minaccioso intimatore in altri Congresso - assurda ipotesi - nel senso di
ventata più aspra e difficile. tempi di tutte le sanzioni contro i caporioni ritornare sul taglio fatto dalla storia a Li-
La necessità per il partito di classe di un parlamentari e sindacali. vorno con decisioni che si approssimasse-
indirizzo dottrinario chiaro è rivelata ancora Subito dopo Bologna la corrente estre- ro alle richieste del Partito socialista italia-
una volta da quello che avvenne a Bologna. ma del partito fece sua la tesi che la no. Ma questo errore sarebbe un errore in-
La "sinistra" credette sul serio che la situa- "purificazione" del partito era impossibile, fecondo in quanto già esistono esperienze
zione avrebbe resi rivoluzionari perfino i ri- e occorreva la scissione, da cui doveva usci- sufficienti a provare che si dovrebbe pre-
formisti, pensò che sarebbe stato tempo per- re la organizzazione di "un altro" partito. sto amaramente pentirsene. Il centrismo
duto una revisione di valori teorici e tattici Chi scrive disse a Mosca pochissime può augurarselo, ma la Internazionale Co-
nella imminenza di quella "azione" di cui spes- parole sulla quistione italiana dalla tribuna munista non può commettere una scioc-
so si parla senza avere nessuna idea di mezzi del secondo congresso: prospettando che la chezza tanto imperdonabile, ammissibile
e di fini e lasciò correre le cose sul loro peri- critica comunista non doveva colpire il rifor- solo in chi avesse per lettera morta gli inse-
coloso andazzo. Essa dimostrava così di nul- mismo italiano dei Turati e dei D'Aragona, gnamenti del metodo marxista, e credesse -
la avere assimilato delle esperienze estere che è l'antitesi stessa del comunismo, ma il quegli sì - alla possibilità di infliggere arti-
sull'opera dei socialtraditori, che inutilmente fallace "massimalismo elezionista", sintesi di ficiali storture al divenire della storia.

Chiudendo la “questione italiana”


Da “Rassegna Comunista”, 15/11/1921. Firmato: A. Bordiga

Nel N. 5 della nostra Rassegna, alla vigi- avvenuta nel partito socialista. ranno che si deve scegliere definitivamente
lia del Congresso di Mosca scrivevamo sulla Le tesi che a parer nostro il congresso tra Mosca e la destra del partito, e si stac-
questione italiana un articolo inteso a dimo- avrebbe dovuto evitare di far sue erano le cheranno da questa.
strare che la scissione verificatasi al Congres- seguenti: a Livorno erano in presenza due Invece proprio da questo punto di vista
so di Livorno non era dovuta all’intervento frazioni di comunisti ed una di socialdemo- si è posto il Terzo congresso. Esso ha scartato
dell’Esecutivo dell’Internazionale, ma era sta- cratici; delle due prime l’una esigeva la espul- le obiezionidei Levisecondo cuiera preferibile
ta il logico scioglimento dello sviluppo delle sione della terza, poggiandosi sulle ventuno non imporre in modo tanto crudo a Livorno
tendenze nel partito socialista italiano, quale condizioni d’ammissione del Secondo con- la esclusione dei riformisti, e in ogni caso non
si era determinato nel corso di molti anni. gresso mondiale; l’altra si rifiutava di porsi fare uscire dal partito i comunisti, ma restarvi
Ci auguravamo in quell’articolo che il III su questo terreno nella speranza che l’Inter- per continuare la campagna contro la destra.
Congresso della Internazionale Comunista, nazionale non avrebbe fatto della esclusione Ma in fondo questo punto di vista di destra
chiamato a giudicare, da una parte sulla con- dei riformisti un casus belli. L’Esecutivo non mancava di logica: esso veniva a dire che
dotta dell’Esecutivo a Livorno, dall’altra su fece bene a porre l’ultimatum nel senso della il compito dei comunisti nella situazione ita-
di un sedicente appello del partito socialista esclusione immediata di questi ultimi, ora la liana era ancora compito di frazione e non di
italiano contro la decisione del primo di esclu- conferma di questo ultimatum da parte del partito, tesi errata, ma da cui usciva una tat-
derlo dalla Internazionale, si rendesse conto congresso farà sì che, se non tutti, una gran tica conseguenziale - mentre se all’opposto
di questo valore definitivo della scissione parte dei comunisti “unitari” comprende- si riconosce che a Livorno cominciava la fun-
62 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

zione di partito del comunismo in Italia, oc- zione Turati lo ritenevamo fatto da tempo, dizioni sono state tutt’altro che favorevoli
corre rassegnarsi a concludere che dopo Li- prima della guerra, durante la guerra, e al alla formazione di un movimento comunista
vorno nessuna frazione comunista era rima- Congresso di Bologna. Ma la vittoria del che innestasse alla situazione del dopoguerra
sta nel partito socialista. massimalismo a questo congresso, che adot- il ritorno alle potenti tesi rivoluzionarie del
In realtà il Terzo congresso ha gravitato tava a grande maggioranza il programma co- marxismo tratte dalla rivoluzione di Russia
intorno al problema dibattuto a Livorno: munista, e aderiva alla Internazionale di Mo- sulla scena della storia.
dimostrare che la frazione di concentrazione sca, questa vittoria era il colosso dai piedi Ma siccome la nostra critica che conclu-
socialista, di cui a Livorno la mozione comu- d’argilla di cui fin dal primo momento gli deva in quel modo così pessimista in riguar-
nista e le dichiarazioni di Kabaceff intima- elementi comunisti intesero e denunziarono do al partito italiano poteva allora sembrare
vano la espulsione, non era e non è una le deficienze. L’indice esteriore più eviden- dettata da eccessivo dottrinarismo, è ora
frazione comunista e non può stare nella te, il sintomo più specifico della malattia era interessante trarne dagli avvenimenti suc-
Terza Internazionale, come i serratiani uni- la mancata esclusione dei socialdemocratici, cessivi, e soprattutto dall’andamento del
tari sostenevano. ma la malattia era ben più complessa: il Congresso di Milano, una incontrovertibile
Ribadire questa affermazione era poco, e massimalismo elettoralesco di Bologna non conferma “a posteriori”.
voleva dire non applicare le ventuno condi- era il comunismo, da esso si discostava sul L’esame della funzione della frazione di
zioni del Terzo congresso nel loro valore, che terreno della dottrina e dell’azione, in tutti destra è interessante per il riflesso che ne
non è nella lettera del formulario, ma è nel loro i campi. E’ certo che se il massimalismo viene sull’attitudine del centro serratiano. La
contenuto marxisticamente dialettico. La serratiano fosse stato il comunismo, il pro- destra di Bologna (Turati e Lazzari) mostra-
esclusione dei turatiani che noi chiedemmo a blema della destra riformista sarebbe cadu- va di porsi (ed era per Lazzari posizione
Livorno, non era solo il mezzo di processare to, perchè i turatiani se ne sarebbero andati sincera, per gli altri manovra politica) su quel
e giudicare i turatiani, ma era il saggio, da sè. La loro permanenza era in ragione del terreno su cui era già venuta prima della guer-
l’experimentum crucis di tutto il partito ita- fatto che il partito - lasciando da parte il ra la maggioranza del partito: ossia sulla “pun-
liano. Il problema non era tanto nel liberarsi valore della democrazia congressuale delle ta” sinistra della dottrina e della pratica so-
dai riformisti, ma esso si esplicava in un gioco sue maggioranze - nella sua struttura orga- cialdemocratica.
molto più complesso, traducendo il valore nizzativa e nella sua funzione nella vita La destra di Bologna non sosteneva la
delle ventuno condizioni di ammissione, per politica e sociale non era comunista, mal- collaborazione politica colla borghesia, e ri-
la prima volta applicate al partito italiano, grado il fiammeggiare delle sue etichette di vendicava tutta l’intransigenza parlamentare
nella indicazione che “chiunque non è per occasione. e soprattutto la tradizione della condanna al
l’espulsione dei turatiani, chiunque non ca- L’argomento di non aver escluso i rifor- socialpatriottismo. Essa si rifiutava però di
pisce che bisogna romperla con Turati, è misti non era che una delle prove che non si seguire la maggioranza “massimalista” nella
fuori e deve essere escluso dalla Internazio- aveva a che fare con un partito comunista, modificazione del programma vecchio del
nale comunista”. E dicendo chiunque non come tante altre prove si avevano nelle di- partito, nella accettazione teorica della ditta-
intendiamo fare casi di singole persone, nè chiarazioni programmatiche, nella propagan- tura del proletariato e dell’uso della violenza.
contestare che vi possano essere da, nella azione parlamentare, sindacale, nella Noi dicemmo allora in pochi, e ripetem-
numerosissimi membri del partito che si pro- preparazione, o non preparazione, alla lotta mo in maggior numero a Mosca e a Livorno,
nunziano sotto l’influenza dell’abile oppor- rivoluzionaria. Questa reale situazione italia- che bastava quell’atteggiamento per essere
tunismo dei capi, ma indicare che la frazione, na, e la via per trarne efficacemente lo svilup- esclusi dalla Internazionale, per la lapalissiana
il gruppo organizzato, che fa sua la piattafor- po di un movimento effettivamente comuni- pecca di “non-comunismo”.
ma: “i riformisti possono stare nell’Interna- sta, si rispecchiarono benissimo nelle tesi A Bologna e a Livorno la frazione di cen-
zionale”, da avvocato si trasforma in impu- sulle condizioni di ammissione del Secondo tro ci contrappose una tesi speciosa, la cui
tato, e, se l’applicazione dei deliberati del congresso mondiale. E’ giusto dire che queste inconsistenza è tale, da far risaltare la incon-
Secondo congresso ha veramente un valore si riducono a una sola; essere comunisti; ma sistenza teorica e pratica della frazione stes-
reale, ossia si viene ad incontrare con quelle che cosa vuol dire questo se non che chi non sa dal punto di vista comunista. Si pretese che
crisi dei partiti che la evoluzione storica ha accetta uno degli aspetti dell’azione comuni- i socialdemocratici che costituiscono l’anti-
maturate, deve esso stesso, questo gruppo sta, ossiaanche uno solo deicalunniati ventun tesi del comunismo e della Terza Internazio-
unitario, essere giudicato incompatibile, es- punti, non ne accetta in realtà nessuno, e nale sono i socialpatrioti e i collaborazionisti
sere escluso non perchè sia in gioco un ripicco rivela che la sua adesione agli altri è falsa ed ministeriali di cui la guerra aveva moltiplicati
da una parte e dall’altra, ma perchè quel suo opportunistica? In realtà il Secondo congres- i saggi nei partiti esteri, e che quindi essi non
atteggiamento smentisce tutte le altre sue so costrusse per la Internazionale un ottimo erano rappresentati nel seno del partito so-
dichiarazioni esteriormente comuniste, lo apparato per il suo stesso processo di forma- cialista italiano, che in materia poteva dare
dimostra non comunista, malgrado che esso zione, o piuttosto esso ebbe la visione esatta lezioni all’estero poichè fin dal 1912 aveva
dichiari di non voler rompere coll’Internazio- della forza storica di questo processo di for- espulsi i Bissolati, fin dal 1914 i Mussolini.
nale, e si dia all’ipocrisia degli “appelli”. mazione, e ne fissò in modo mirabile i termini La frazione di centro del Congresso di
La questione italiana deve invece avere il fondamentali. Bologna e di quello di Livorno non aveva la
suo punto centrale nell’esame della frazione Abbiamo detto come al momento del sensazione di quello che fosse il “centrismo”
unitaria serratiana e della sua compatibilità o Congresso di Livorno la nostra critica della o socialdemocrazia di sinistra - il nemico più
meno colla Internazionale comunista, e noi composizione e della funzione del partito pericoloso del movimento comunista, quan-
vogliamo assumere che lo svolgimento dei socialista italiano conduceva a giudicare non to più accumula pretesi attestati di
fatti posteriori al Congresso di Livorno, e comunista la sua maggioranza, ossia quella benemerenza sinistreggiante - e non lo inten-
soprattutto il Congresso di Milano che li ha sua parte che numericamente nei congressi deva non perchè dovesse ricevere le ultime
suggellati nel modo che noi con sicurezza costituiva la base delle frazioni di destra e del lezioni di comunismo e bastasse l’ammoni-
matematica ci attendevamo, dimostrano che centro. Questa concezione non concordava mento di Mosca o la disciplina internazionale
questa frazione “in sè stessa” non è comuni- con quella di molti compagni esteri, che inve- a farla convinta di quella elementare distin-
sta e doveva essere eliminata dal seno dell’In- ce ritenevano che il partito italiano non aves- zione: non lo comprendeva per una ragione
ternazionale. se che dei difetti secondari, che le ventuno ben più grave: perchè questa frazione era
Questa dimostrazione noi l’avevamo già condizioni ne avrebbero determinata una uti- essa stessa il centrismo, in uno dei più schi-
data in tutta la nostra polemica tra il Con- le “riforma” e non la condanna. Su di essi fosi esemplari da porre nel museo della storia.
gresso di Mosca e quello di Livorno, e sulla influiva la nozione dei precedenti del partito, A Livorno si ripetettero le dichiarazioni
base dei fatti che metteva a nostra disposi- e della sua lotta contro il riformismo collabo- comuniste, si promise di accettare tutte le
zione tutta la storia del partito italiano du- razionista prima della guerra, e contro il condizioni di ammissione, si disse non che si
rante la guerra e dopo la guerra. La nostra socialpatriottismo durante questa; mentre in respingeva il punto settimo per la rottura coi
relazione al Congresso di Livorno, consiste- realtà la più interessante esperienza che la centristi, ma che in Italia non vi era luogo ad
va nel processo alla frazione “comunista o storia del movimento italiano pone a dispo- applicarlo perchè in Italia non vi erano “rifor-
massimalista unitaria”: il processo alla fra- sizione dell’Internazionale è che quelle con- misti”. Queste sconclusionate affermazioni
Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021 63

celavano in realtà una sempre più profonda grammatica avviene logicamente rimane col Al congresso milanese vi è stata una timi-
ostilità alle posizioni di dottrina e di tattica collaborazionismo e non col comunismo. da formulazione della abbandonata tesi
del comunismo. Infatti dopo il Congresso di Livorno, seb- baratoniana livornese da parte della esigua
Non vogliamo, abbiamo detto, ripetere la bene il partito socialista resti diretto da que- sinistra Lazzari-Maffi-Riboldi. In essa la tra-
dimostrazione “a priori” di questa afferma- sta tendenza di sinistra rispetto ai turatiani, dizionale intransigenza di Lazzari è perfetta-
zione, servendoci di scritti, di deliberati, di la sua politica, che in queste pagine abbiamo mente a posto. Il cardine della posizione di
discorsi e quel che più conta di atti per dimo- fedelmente seguita, si dimostra palesemente questo gruppo non è il riconoscimento che sia
strare come i serratiani non fossero comunisti socialdemocratica e antirivoluzionaria nel stato un errore non romperla coi riformisti a
ma socialdemocratici della specie più perico- campo sindacale, parlamentare, nell’azione Livorno; allora si è fatto bene perchè “non
losa, perchè più dissimulata sotto verso il fascismo, etc. E nemmeno su questo erano collaborazionisti”. Ora sì che bisogna
paludamenti estremisti. Basterebbe per que- ritorneremo. espellerli perchè essi sono collaborazionisti.
sto - rimandiamo il lettore che si interessi alla Nel campo internazionale il Terzo con- Si tratta di una riesumazione non riuscita
questione alle paginette della nostra relazio- gresso fa propria quella posizione da noi delle direttive dell’anteguerra in cui la incom-
ne di Livorno - passare in rassegna i loro indicata in principio, di ribadire la incompa- patibilità si tracciava, tra destri e sinistri, sul
ridicoli argomenti contro la scissione e per la tibilità della destra turatiana, della frazione di problema della collaborazione, mentre oggi
cosiddetta “unità del partito”. concentrazione di Reggio Emilia, e conferma- non questo è l’indice decisivo, bensì quello
L’argomento fondamentale, quello “i no- re che essa deve essere ultimativamente al- della accettazione del metodo comunista e
stri destri non sono riformisti; la frazione di lontanata da un partito che vuole stare nella della lotta rivoluzionaria per la dittatura del
concentrazione di Reggio non è riformista” Internazionale comunista. Ma il Terzo con- proletariato.
era maneggiato in modo tale da dimostrare la gresso non giunge a constatare che la scissio- A poco a poco schiere sempre più estese
sua artificialità, la sua funzione di maschera ne di Livorno non è stata dovuta all’inciden- del partito socialista, specie tra i gregari e i
del vero argomento; “siamo troppo vicini ai tale dissenso su questo punto del trattamen- lavoratori, intenderanno questo, per la prati-
destri per separarci da loro, sentiamo di po- to da fare ai turatiani, bensì dall’antitesi in- ca esperienza della azione del partito, e com-
tere e volere agire sul loro stesso piano”. Se conciliabile tra i comunisti e i non comunisti prendendo la inanità di ogni opera di frazione
così non fosse, il fatto che i riformisti italiani di ogni sfumatura. Il Terzo congresso si mo- contro la fatale marcia a destra di quel partito,
hanno dimostrato di essere collaborazionisti stra convinto che purchè si faccia presente al passeranno alle file dell’Internazionale, nel
aperti, nel periodo posteriore aLivorno, avreb- grosso della frazione serratiana che il sacrifi- solo modo utile, che è oggi l’unico possibile:
be dovuto indurre i serratiano ad accettarne cio dei turatiani non era una pretesa personale l’adesione al partito comunista.
la espulsione senza ulteriormente discutere, di Kabaceff o di Bordiga, ma la effettiva ri- Questa nostra classificazione delle varie
ravvisando in essi quei socialdemocratici di chiesta in cui tutti i comunisti non possono categorie di opportunisti parrà schematica, e
destra che indiscutibilmente sono l’antitesi non essere solidali, la linea di frattura tra lo è senza contrasto, poichè senza schemi
del comunismo. Ma questo non è avvenuto, movimento socialdemocratico e comunista non vi sarebbero classificazioni, e non vi sa-
perchè la semplicissima verità - messa fin che in Italia si modificherà attraverso una nuova rebbero criteri generali di critica e perciò stes-
si vuole in forma schematica - era un’altra: il scissione del partito socialista, ed unificazio- so di azione. Ma noi ci atteniamo a tale me-
centro serratiano è sempre stato una frazione ne della sinistra col partito comunista. todo con fiducia, non solo perchè lo abbiamo
socialdemocratica di sinistra che non ha nes- Questa visione della situazione e il pro- saggiato al confronto di una mole enorme di
suna ragione di romperla con la frazione so- gramma che ne è scaturito sono risultati erra- fatti e di esperienze concrete della nostra
cialdemocratica di destra, per la fondamenta- ti, sebbene l’ultimatum del Terzo congresso milizia di partito, ma perchè finora ne abbia-
le affinità di programma e di tradizionale abbia ricevuto il potente appoggio della aper- mo tratta una chiara visione della via che si
funzione storica. ta conversione dei destri sulla richiesta di percorreva, ed esso ci ha condotti a felici
Basti ricordare il discorso del “teorico” collaborare al governo borghese. conferme dei nostri atteggiamenti da parte
centrista Baratono a Livorno, vuota, incon- Quale situazione più propizia se le pre- degli avvenimenti.
cludente chiacchierata saltellante senza crite- messe fossero state esatte? Il centro si stacca Il Partito Comunista d’Italia procede con
rio tra le più curiose affermazioni (colpa for- dal comunismo solo perchè è vittima di una slancio, con decisione e, fino a prova del
se anche un pochino di una tempestosissima illusione unitaria, perchè crede che per aversi contrario, con razionale chiaroveggenza sulla
accoglienza comunista) ma da cui è dato co- la incompatibilità coll’Internazionale occor- via che ha presa nella battaglia che ha condot-
gliere questaesplicita dichiarazione: “Di fron- ra il peccato collaborazionista: i destri del to alla scissione di Livorno, e la sua piattafor-
te a questa domanda: esiste il collaborazio- partito italiano si palesano tali, la rottura si ma saldissimaè la affermazione che il divenire
nismo come frazione nel partito italiano? -, determinerà. Ma disgraziatamente la premes- dell’urto tra le frazioni nel vecchio partito
noi avremo errato, la storia dirà poi la sua sa è inesatta: il centro, coi suoi baratoni, non socialista ha condotto alla costituzione del
sentenza ultima da qui a qualche anno, nes- è su una piattaforma comunista. Chi non partito comunista, segnandone felicemente il
suno è profeta nel mondo, ma insomma noi intende che bisogna romperla col socialde- momento decisivo nella violenta rottura colla
non crediamo di poter definire i nostri destri mocratico “che non collabora” non la rompe- quale la pericolosa falsificazione del
comefrazionecollaborazionista, la qualeporti rà neppure con quello che collabora; poichè, massimalismo opportunista veniva smasche-
ciò come suo programma e cerchi di attuare ripetiamo il “socialdemocratico che non col- rata come una delle molteplici manifestazioni
nella sua attività di partito questa tendenza a labora” è proprio lui, questo centrista della tabecontrorivoluzionaria, la più temibile
collaborare con la borghesia”. serratiano o baratoniano destinato alle fun- perchè la meno evidente.
Non è tanto grave il fatto di non preve- zioni di complice della collaborazione attra- Il bisturi di Livorno non ha tagliato
dere o di fingere di non prevedere che la verso gli imbrogli della demagogia. troppo poichè Milano ha dimostrato che
frazione Turati si volgerà all’aperto colla- Ed infatti i baratoni di Milano non si sono esso ci ha divisi da un cadavere putrescente.
borazionismo, quanto quello di non capire affatto commossi del crollo della loro fonda- Russi, bulgari o italiani, quelli che a Livor-
che la condizione negativa, la condizione mentale ipotesi di Livorno e hanno dimostra- no collaborarono a questa soluzione non
che basta ad essere incompatibili colla Inter- to che non erano disposti a sacrificare alla hanno nulla da rimproverarsi, e non do-
nazionale, non è il collaborazionismo, ma Internazionale Comunista la loro unione col- mandano nemmeno speciali attestati di
una attitudine che sta più a sinistra del col- la destra, non perchè questa avesse speciali benemerenza, sapendo troppo bene di non
laborazionismo. Perchè Baratono non capi- meriti di sinistra, come avevano su tutti i toni essere stati che gli assistenti di un operato-
va questo? Perchè non sentiva dove vera- ripetuto per i gonzi, ma perchè il loro posto re che non fallisce: la storia.
mente passa la frontiera politica di è più con quella destra che con il comunismo,
demarcazione tra chi è e chi non è comuni- perchè essi sono per loro propria intrinseca
sta? Per il fatto elementare che egli stesso era virtù al di fuori delle frontiere che al movi- Direttore responsabile: Raffaella
a destra di questa linea, che egli stesso è mento della Internazionale tracciavano le Mazzuca / Redattore-capo : Renato De Prà
l’esemplare di quella tendenza che sta tra il ventun condizioni, e prima di esse lo svilup- / Registrazione Tribunale Milano - N. 431/
collaborazionismo socialdemocratico e il co- po storico del movimento del proletariato, in 1982 / Stampa : Fotocopiato in proprio.
munismo; ma che quando la rottura pro- Italia come nell’Internazionale.
64 Supplemento Livorno - 27 Gennaio 2021

Indice
- Conclusione del discorso di Lenin
•-Premessa 1 (Protokoll, 17.7.1020) 28
- Tesi dell’I.C. sul ruolo del partito comunista nella
•-1917 : 2 rivoluzione proletaria (24.7.1920)
(Storia della Sinistra comunista, vol. II) 28
•-L’atteggiamento del Partito di fronte alla guerra - Sul ruolo del partito di classe
e alla pace 2 (Partito e classe,1921) 31
- Mozione della Sezione Socialista di Napoli - Condizioni di ammissione all’I.C. (30.7.1920)
(18.5.1917) 2 (Prometeo, febbr. 1951) 31
- Nulla da rettificare (Avanti!, 23.5.1917) 3 - Estratti dagli Statuti dell’I.C.
- Caporetto e la riunione di Firenze (18.11.1917) 4 (Prometeo, febbr. 1951) 33
- Estratti dalle Tesi sui compiti fondamentali dell’I.C.
•-1918 : 5 (Prometeo, febbr. 1951) 34
- Estratti dalle Tesi dell’I.C. sul parlamentarismo
- La direttive marxiste della nuova Internazionale (Prometeo, febbr. 1951) 35
(L’Avanguardia, 26.5.1918) 5 - Le tesi dell’I.C. e le tesi della nostra Frazione
sulla stessa linea
•-1919 : 6 (Storia della Sinistra comunista, vol. II) 37
- Dal Manifesto “Il mondo capitalista e l’I.C.”
- Il bolscevismo, pianta di ogni clima (8.8.1920) (Prometeo, febbr. 1951) 37
(Il Soviet, 23.2.1919) 6 - Discorso di Bordiga sul parlamentarismo al
- Mentre Lenin trionfa (L’Avanguardia, 21.2.1919) 6 II congresso dell’I.C. (2.8.1920)
•-Il Partito Socialista Italiano al Congresso di (Rassegna Comunista, 20.3.1921) 38
Bologna, 5.8.1919, Breve richiamo storico alle - Lenin, discorso sul parlamentarismo al
vicende del PSI (Prometeo, febbr. 1951) 7 II congresso dell’I.C. (2.8.1920)
(Rassegna Comunista, 20.3.1921) 39
- Mozione della Frazione comunista Astensionista 7 - Trotsky: dall’Introduzione alle Tesi di
- Il programma della Frazione Comunista 8 Lenin-Bucharin sul parlamentarismo
- Dal discorso del relatore per la Frazione Comunista (O preparazione rivoluzionaria o preparazione
(Bordiga) al XVI Congresso del PSI di Bologna 9 elettorale, 1966) 40
- Replica di Bordiga a Lenin sul problema del
•-1920-1921 : 10 parlamentarismo (2.8.1920)
(Rassegna Comunista, 20.3.1921) 41
- Per la costituzione dei consigli operai in Italia - L’appello dei russi e l’equivoco italiano
(Il Soviet, 4 e 11/1 e 1 e 8/2/1920) 10 (Il Soviet, 15.11.1920) 41
- Prendere la fabbrica o prendere il potere?
- Gli scopi dei comunisti (Il Soviet, 29.11.1920) 42
(Il Soviet, 22.2.1920) 15
- Il programma el Partito Comunista d’Italia,
- La Terza Internazionale e il parlamentarismo
sezione dell’Internazionale Comunista 43
(Il Soviet, 11.4.1920) 16
- Tesi della III Internazionale sule condizioni per la •-XVII Congresso del Partito Socialista Italiano,
creazione dei Consigli operai (5.8.1920) 17 Livorno 15-21 gennaio 1921 44
•-La preparazione del Congresso di Livorno - Discorso di Amadeo Bordiga 44
in Italia 18 - Manifesto del PCd’I al Lavoratori d’Italia
- Risoluzione della Frazione Comunista Astensionista (31.1.1921) 52
alla Conferenza di Firenze (Il Soviet, 16.5.1920) 18 - Mozione comunista al Congresso di Livorno
- Tesi della Frazione comunista astensionista della C.G.L. (28.2 - 3.3.1921) 55
del PSI (maggio 1920) (Il Soviet, 6 e 27.6.1920) 19 •-A conferma delle posizioni sostenute dalla Sinistra
- Tesi della Sezione Socialista di Torino comunista d’Italia sulla scissione di Livorno e
(maggio 1920) (Ordine Nuovo, 8.5.1920): il suo significato storico
Per un rinnovamento del Partito Socialista 22 (Articoli di Amadeo Bordiga, 1921) 55
- Elezioni del novembre 1920: Successo elettorale
o successo del marxismo rivoluzionario? - Un partito in decomposizione
(Il Soviet, 4.1.1920) 24 (Ordine Nuovo, 10.3.1921) 56
- La Frazione Giovanile Astensionista alla - Il Partito comunista
gioventù italiana (Il Soviet, 15.7.1920) 25 (Ordine Nuovo, 1.5.1921) 57
- Tesi della Frazione Comunista Astensionista - A proposito delle critiche della scissione di Livorno
sul parlamentarismo (Il Soviet, 5 e 27.6.1920) 26 (Lettera di Bordiga alla “Rote Fahne” del 28.1.1921)
(Il Comunistao, 3.2.1921) 58
•-Il Secondo Congresso dell’Internazionale - Mosca e la “questione italiana”
Comunista (luglio-agosto 1920) 27 (Rassegna Comunista, 30.6.1921) 59
- Conclusione del discorso di Zinoviev - Chiudendo la “questione italiana”
(Protokoll, 17.7.1020) 28 (Rassegna Comunista, 15.11.1921) 61

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