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Corso di
Strategia e Tattica
della
Comunicazione Persuasiva
nelle
Relazioni Pubbliche
Handbooks of High Formation
Communications, Marketing and Industrial Relations Collection
Dott. Mag. Ferrarese Moreno in Verona progetto e realizzazione
Dott.
Research & Development Consulting® è un marchio registrato del Dott Dott.. Mag
Mag.. Moreno
Ferrarese studio professionale di ricerca scientifica ed industriale in Verona
Verona.. Codice di
attività ministeriale n. 7320
7320A
A “Ricerca e Sviluppo Sperimentale nel Campo dell’Economia”
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sua riproduzione televisiva od informatica senza l’espressa autorizzazione scritta dell’autore
Ringraziamenti
Desidero ringraziare quanti hanno inteso onorare col loro prezioso giudizio questa
testimonianza nel campo della Comunicazione e tutti quelli il cui apporto, diretto ed indiretto,
ha dato impulso, elaborazione e termine a questo lavoro. Probabilmente non esaustivo, ma
una luce, si spera, non come tante; con l’ambiziosa pretesa, forse, di porre nuovi quesiti nella
formazione avanzata delle organizzazioni complesse, concentrando soprattutto sull’Uomo,
nella sua visione olistica a partire dalle sue emozioni e non sul solo mero strumento
comunicativo, l’essenza della crescita dei valori organizzativi.
“Sapere per prevedere al fine di potere”, per dirla come il Machiavelli. E’
questa, di sicuro, la filosofia di progetto di questo lavoro: ridare all’Uomo il pieno controllo
della sua realtà, affinchè nessuno abbia ad essere “persuaso” acriticamente di ciò che non gli
conviene, di quanto non torni utile alla sua vita.
E tra i tanti amici che hanno sopportato le mie prevaricazioni intellettuali e
l’insoddisfazione permanente nella ricerca, mi preme qui ricordare lo scomparso amico e mentore
Mons. Aleardo Rodella, che tanto fece e disse perché io fossi qui nuovamente a
testimoniare …
Infine, a mia moglie Alessandra e a mio figlio Alessandro Maria, troppo
pazienti nell’amare un marito ed un padre indegnamente impegnato in questo Grande
Sogno, chiedo venia.
Moreno Ferrarese
“… per tutti e per nessuno …”. Così scriveva con
chiaroveggente previsione nel 1881 F. Nietzsche da Sils
Marie in Engadina, a proposito del suo Also Spracht
Zarathustra, indicando che ognuno, se coltiva interesse per
la Verità è in grado di “… sentire dentro di sè ciò che ho
fatto …”. Ma a chi, dunque, quest’ultimaVerità,
quest’antinomia del senso comune, nella crudezza della sua
rappresentazione da homo hominis lupus?
A tutti coloro che necessitano di conoscere e comprendere il
potere manipolatorio della comunicazione sull’individuo e
sui gruppi
gruppi.. A chi deve esercitare questo potere per vincere e
convincere e a chi necessita per difendersi dal potere e dalla
persuasione occulta
occulta.. Tra i vari ruoli professionali a cui viene
indirizzata, collocherei quelli forensi, quelli accademici,
esperti di comunicazione, marketing e vendita, consulenti
d’impresa, manager, dirigenti e quadri aziendali, di enti e di
organizzazioni complesse, sindacalisti, politici, diplomatici,
ministri del culto …
Per tutti e per nessuno, dunque
dunque… …
Indice
Introduzione p. 6
Strategia “sapere per prevedere al fine di potere”
Proposizioni assiomatiche apotropaiche 11
Emozioni 12
Approccio cibernetico all’emozione 19
Proprietà di un sistema per la realizzazione degli interessi divise per categorie
funzionali 24
Qualità delle proprietà di un sistema per la realizzazione degli interessi 25
Conseguenze delle proprietà di un sistema per la realizzazione degli interessi 26
Proprietà di un sistema per la realizzazione degli interessi - applicazioni
comportamentali 30
Modello cibernetico dell’emozione 33
Flow Chart di sistema dei processi emozionali 35
Un approccio interazionistico all’emozione 37
Cenni di fisiologia delle emozioni 40
Bisogni 44
Elementi per la definizione di bisogno 45
Bisogni ed apprendimento 48
Bisogni reali ed alienati 50
Operatività del concetto di bisogno 52
Tassonomia dei bisogni secondo Maslow 55
Il modello di Maslow: caratteristiche 56
Piramide dei bisogni secondo Porter 59
Piramide dei bisogni secondo McClelland 60
Tipologia generale dei bisogni (matrice dei bisogni) 61
Comunicazione p. 62
Dottrine di comunicazione 63
Premesse teoriche 64
Assunti fondamentali 65
Fondamenti di comunicazione 69
Packages informativi 76
Linguaggio 78
Struttura culturale e soggetti d’indagine 84
Codificazione del linguaggio 85
Comunicazione e rappresentazione 89
Distorsioni del linguaggio 90
Comunicazione non verbale 92
CNV mediatica – codici 94
CNV e rappresentazione della realtà 95
CNV - Approccio e movimento degli occhi 96
Metodologia 97
Comunicare 98
Modelli 101
Ciclo di comunicazione 102
Modelli gerarchici di risposta 105
Aspetti 107
Elementi discriminanti 108
Fattori d’influenza 109
Caratteristiche e vincoli 110
Componenti 112
Confini 113
Polinomiale dell’equilibrio 114
Relazione 115
Contenuto 116
Approccio con l’interlocutore 119
Strumenti della comunicazione 120
Efficacia del messaggio 121
Modalità di comunicazione NV 123
Canali della CNV 125
Tattica p. 128
Persuasione 129
Fondamenti 130
Il metodo 132
Inoculazione e immunizzazione 133
Contenuti 134
Sillogismi 135
Forma 136
Strategia della negoziazione persuasiva 144
Programmazione Neuro Linguistica (PNL) 155
Fondamenti 156
Abilità di comunicazione
Abilità di comunicazione 157
Comportamento non assertivo 171
Comportamento assertivo – componenti 172
Comportamento assertivo – enunciati di valore 173
Comportamento assertivo – sinergie 174
Componente verbale 175
Componente cognitiva 176
Componente emotiva 177
Componente non verbale 178
Comportamento assertivo – parlare 179
Decalogo del perfetto persuasore assertivo 186
Obiezioni 192
Tecnica di gestione delle obiezioni – Causa 193
Tecnica di gestione delle obiezioni - Strumenti per le obiezioni 196
Tecnica di gestione delle obiezioni – Comportamento 201
Tecnica di gestione delle obiezioni - Case studies 204
Dialectica Eristica “per fas et nefas” secondo A. Schopenhauer p. 225
Dialettica eristica – presentazione 226
Dialettica eristica – osteologia 233
Dialettica eristica – sillogismi 238
Dialettica eristica – stratagemmi 240
Conclusioni 281
Bibliografia 282
Credits 286
Appendice
Oltre lo Skandha/Kandha La Comunicazione Persuasiva Assoluta 287
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
Introduzione
Temi di questo corso di formazione avanzata saranno, per la
parte strategica, le emozioni, sostrato base per la definizione
dei bisogni, gli stessi bisogni, loro codifica circostanziale ed
infine la comunicazione interpersonale non terapeutica, ma
relativa alle Relazioni Pubbliche (P (P..R.), nei suoi aspetti verbale
e non verbale, strumento situazionale dei bisogni e delle
emozioni.. Per la parte tattica, invece, verranno illustrate le
emozioni
efficaci tecniche (con esempi) di Persuasione sillogistica, di
Programmazione Neuro Neuro--Linguistica (PNL) e di Dialettica
(Dialectica) Eristica secondo Schopenhauer.
La scelta è obbligata, al fine di connotare di efficienza
ed efficacia un processo, quale quello comunicativo
interpersonale di P.R., che si presta a molteplici analisi ed
interpretazioni e che affonda le proprie origini in differenti
teorie e discipline
discipline..
Il solo percorso diretto verso la comunicazione
interpersonale di P.R. è l’unico sforzo della nostra ricerca, la
sua progettazione simpatetica, non già le implicazioni
collaterali interdisciplinari
interdisciplinari.. 9
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
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Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
Proposizioni assiomatiche apotropaiche
La “cosa” è l’obiettivo
l’obiettivo
L’emozione è la predisposizione
Il bisogno è la codifica circostanziale
La motivazione è la forma attitudinale
La comunicazione è lo strumento situazionale
Il soddisfacimento è il movente comportamentale
Ferrarese M., Marketing Management, analisi del mercato – strategia e tattica, pubblicazione seminariale, Università degli
Studi di Verona, settembre 2003.
Sloman A. e Croucher M., Why robots will have emotions, Proceedings of the VII International Joint Conference of
Artificial Intelligence, pagg. 197-202, 1981.
11
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Il processo comunicativo - strategia
EMOZIONI
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Il processo comunicativo - strategia
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Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
1. analizzatore:
rilevazione e codifica
dell’informazione
interessi
2. comparatore:
valutazione della rilevanza
uscita
3. diagnosticatore:
valutazione del contesto Processi
di regolazione
segnali di
4. valutatore: dell’urgenza
precedenza
serietà e difficoltà
del controllo
5. suggeritore:
6. generatori del disposizione d’azione 7. attore:
cambiamento fisiologico e generazione generatore dell’azione
del cambiamento
cambiamento
fisiologico - Frijda N.H., Emotions, cognitive strucctures and action comportamento
tono corticale tendency, in “Cognition and Emotion”, n. 1/1987,
pagg. 115-143. manifesto
arousal
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Flow Chart di sistema dei processi emozionali
1. Analizzatore: flussi d’informazione controllati e codificati nei termini delle sue
implicazioni e conseguenze probabili con capacità di inferenza e predizione
7. Attore: esistono dei piani che vengono eseguiti per abitudine o per
convenzione o per obbedienza a delle richieste, diversamente dai piani promossi
direttamente per interesse
Johnson-Laird P.N., The computer and the mind, Collins, Glasgow, 1988.
36
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
Un approccio interazionistico all’emozione
(quando le emozioni rappresentano una realtà simbolica)
37
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Il processo comunicativo - strategia
Un approccio interazionistico all’emozione
(quando le emozioni rappresentano una realtà simbolica)
41
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Il processo comunicativo - strategia
Cenni di fisiologia delle emozioni
Le regioni del sistema limbico controllano
l’aggressività e la paura, il sesso e la socievolezza,
il piacere
Il sistema limbico è indispensabile alla produzione
delle emozioni assieme all’ipotalamo
all’ipotalamo.. Assieme,
producono variazioni dimensionali dell’esperienza
emotiva, con gradualità ed intensità differenziate
differenziate..
Generano specifiche emozioni quali paura, rabbia,
eccitazione sessuale
Quando uno di questi centri cerebrali viene
stimolato invia messaggi neurali che, attraverso il
mesencefalo vanno ad interessare il volto ed altre
aree dell’espressione emozionale
Questi centri attivano il cuore, la pressione
sanguigna, l’apparato digerente
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Il processo comunicativo - strategia
Cenni di fisiologia delle emozioni
Questo viene fatto per mezzo del sistema nervoso
autonomo, che influenza le ghiandole endocrine, le
quali, a loro volta, secernono ormoni nel sangue
Comunque, l’espressione emozionale è in parte
sotto il controllo del sistema volontario ed è
influenzata dall’apprendimento
I centri superiori nella corteccia certebrale
agiscono direttamente sui nervi facciali e non,
rendendo così possibile un accurato controllo del
volto.. Inoltre, i centri possono interferire con il
volto
mesencefalo per attivare i programmi emozionali
facendoli coincidere con i movimenti corporei
come camminare, parlare, respirare
Buch R., The Communication of Emotion, Guilford, New York, 1984.
43
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Il processo comunicativo - strategia
BISOGNI
(di)
44
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Il processo comunicativo - strategia
Elementi per la definizione di bisogno
Varie teorie assegnano all’individuo,
nell’ambito dei gruppi di cui fa parte, la
tendenza a realizzare l’equilibrio,
implicandolo e auspicandolo nel sistema
di valori di quei gruppi e dei loro modelli
di vita
Fromm E., Il contributo di Marx alla conoscenza dell’uomo, in AA.VV., Marx vivo, Mondadori, Milano, 1969, vol. 1°.
49
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Il processo comunicativo - strategia
Bisogni reali ed alienati
Il bisogno di autorealizzazione è per l’uomo
l’origine del suo particolare dinamismo
dinamismo::
“uomo ricco è colui che in pari tempo ha
bisogno di un complesso di umane
manifestazioni di vita e la cui
autorealizzazione è per lui una necessità
interna, un bisogno
bisogno…
…”
Erick Fromm
Fromm E., Il contributo di Marx alla conoscenza dell’uomo, in AA.VV., Marx vivo, Mondadori, Milano, 1969, vol. 1°.
50
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Il processo comunicativo - strategia
Bisogni reali ed alienati
Fromm E., Il contributo di Marx alla conoscenza dell’uomo, in AA.VV., Marx vivo, Mondadori, Milano, 1969, vol. 1°.
51
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Il processo comunicativo - strategia
Operatività del concetto di bisogno
La verifica del bisogno generalmente non
rileva l’intensità del bisogno, cioè l’intensità
del desiderio o dell’aspirazione
dell’aspirazione.. La rilevazione
dell’intensità dell’aspirazione può costituire
l’indicatore di un bisogno “ipotetico” la cui
realtà è verificabile soltanto con il confronto e
con l’analisi della situazione di tensione alla
quale fa riferimento e che deve soddisfare
Demarchi F., Ellena A., Dizionario di Sociologia – voce “bisogni”, Edizioni Paoline, Torino, 1976.
Freund J., Théorie du besoin, in “L’Année Sociologique”, 1970.
52
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Il processo comunicativo - strategia
Operatività del concetto di bisogno
In questa situazione il bisogno
costituisce uno stato di tensione
orientato a mettere in atto un modello
che permetta di ricomporre l’equilibrio
compromesso e ricercato
ricercato.. Per l’uomo il
bisogno allo stato puro non esiste
esiste:: esiste
solo il “bisogno di”
di”.. Diversamente si
potrà parlare di inquietudine, di
malessere, ma non di bisogno
Chombart De Lauwe P.H., Pour une sociologie des aspirations, Denöel/Grontier, Paris, 1971.
Heller A., La teoria dei bisogni in Marx, Feltrinelli, Milano, 1974.
53
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Il processo comunicativo - strategia
Operatività del concetto di bisogno
Distinguere il bisogno dall’oggetto (bisogno
(bisogno--
oggetto) esterno, del bisogno che soddisfa,
deve costituire la risposta adeguata alla
domanda implicata nello stato necessità
(bisogno--stato)
(bisogno stato).. In caso diverso l’oggetto
costituisce non un bisogno reale ma alienato
alienato..
Tale bisogno
bisogno--oggetto può essere materiale
come il cibo, l’organizzazione dello spazio
alloggiativo, ma anche non materiale, come il
perseguimento di mete e valori
Chombart De Lauwe P.H., Pour une sociologie des aspirations, Denöel/Grontier, Paris, 1971.
Heller A., La teoria dei bisogni in Marx, Feltrinelli, Milano, 1974.
54
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Il processo comunicativo - strategia
Tassonomia dei bisogni secondo Maslow
Bisogni di autorealizzazione
1. Crescita – aumento delle proprie potenzialità
Bisogni di stima
1. Desiderio di definire la propria identità, di individuarsi rispetto all’ambiente
2. L’individuo vuole che la propria identità venga rafforzata dall’approvazione altrui
Bisogni sicurezza
Relativa conoscenza e quindi prevedibilità del proprio immediato ambiente
Bisogni fisiologici
Fame, sete, sonno, sesso
Maslow A.H., Motivation and personality, Harper and Row, New York, 1954.
55
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Il processo comunicativo - strategia
Il modello di Maslow: caratteristiche
Stabilisce un ordine di È il bisogno che
priorità tra i diversi predomina ad un
bisogni determinato istante
Evidenzia il fatto che un che è motivante
bisogno regolarmente
soddisfatto cessa di essere Un bisogno già
motivante soddisfatto non motiva
Chiarisce che i bisogni di più allo stesso modo
ordine superiore sono
motivanti soltanto se sono Se si esamina la
soddisfatti quelli di ordine progressione dei
inferiore bisogni dal basso verso
Il comportamento umano l’alto della piramide di
è guidato dal bisogno Maslow ci si accorge
sentito dall’individuo che si passa dal livello
come il più intenso nella
situazione presente dell’avere a quello
dell’essere
56
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Il processo comunicativo - strategia
Piramide dei bisogni secondo Maslow
Realizzazione
• Sviluppo delle proprie potenzialità
• Sviluppo di se stessi
• Realizzazione
Stima
• Autostima: fiducia in se stessi
• Indipendenza
• Eterostima: status, riconoscimento, rispetto dei colleghi
Appartenenza
• Socialità, affetto, amicizia, accettazione, amore, gruppi sociali
Sicurezza
• Protezione da pericoli, minacce, privazioni
• Protezione da appropriazione del territorio
Fisiologici
• Fame, sete sonno, sesso
Maslow A.H., Motivation and personality, Harper and Row, New York, 1954.
57
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Il processo comunicativo - strategia
Gerarchia dei bisogni dell’individuo - Maslow
Bisogni di realizzazione
Bisogni sociali
Bisogni psichici
Bisogni fisiologici
AVERE
FAME
SONNO
SICUREZZA
inventare
58
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Il processo comunicativo - strategia
Realizzazione
Autonomia
Stima
Appartenenza
Sicurezza
Porter M.E., La strategia competitiva, Edizioni della Tipografia Compositori, Bologna, 1982.
Porter M.E., Il vantaggio competitivo, Edizioni di Comunità, Milano, 1987.
59
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Il processo comunicativo - strategia
Realizzazione
Potere
Appartenenza
INTANGIBILI
Ferrarese M., Marketing Management, analisi del mercato – strategia e tattica, pubblicazione seminariale, Università degli
Studi di Verona, settembre 2003.
61
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Il processo comunicativo - strategia
COMUNICAZIONE
62
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Il processo comunicativo - strategia
Dottrine di comunicazione
La comunicazione segue due filoni
filoni::
Il primo affronta le differenti componenti del
fenomeno, come i soggetti, gli oggetti, freni,
facilitazioni (chi
(chi--come
come--cosa
cosa--quando
quando--perché)
considerando il momento della
comunicazione e analizzandone il rapporto
Il secondo considera il fenomeno della
comunicazione inserito nel più ampio
contesto del sistema socioculturale
analizzandone ripetizione e modelli
Klapper J., Gli effetti della comunicazione di massa, Etas-Kompass, Milano, 1967.
McLuhan M., Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano, 1967.
Merton R.K., Lazarsfeld P.F., La sociologia della conoscenza e le comunicazioni di massa, in Merton R.K., Teoria e struttura
sociale, Il Mulino, Bologna, 1969, parte terza.
63
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Il processo comunicativo - strategia
PREMESSE TEORICHE
64
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Il processo comunicativo - strategia
Assunti fondamentali
La percezione della realtà produce in
ciascun individuo una mappa conoscitiva
(modello di realtà) limitata da vincoli posti
dal sistema nervoso centrale
Ogni persona ha una rappresentazione della
realtà (sistema rappresentazionale) relativa
ed imprecisa, basata sull’uso degli stessi
cinque sensi utilizzati per percepire il
mondo
65
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Il processo comunicativo - strategia
Assunti fondamentali
Percezione e rappresentazione appaiono
come le due facce della stessa medaglia
Ciascun soggetto può preferire un sistema di
rappresentazione piuttosto che un altro,
incentrato su uno dei cinque sensi
Visivo
Auditivo
Kinestetico
Olfattivo/gustativo
66
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Il processo comunicativo - strategia
Assunti fondamentali
L’uso preferenziale di un sistema a scapito
di altri determinerà in un soggetto una
specifica modalità di rappresentazione della
realtà in senso
Visivo
Auditivo
Tattile
73
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Il processo comunicativo - strategia
Fondamenti di comunicazione
Il principale ostacolo di natura
sociale che si incontra nel processo
di comunicazione è la
Differenza di ruolo tra gli
interlocutori
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Il processo comunicativo - strategia
Fondamenti di comunicazione
I principali ostacoli dovuti
all’ambiente naturale che si
incontrano nel processo di
comunicazione sono
Ambiente rumoroso
Ambiente disagevole
75
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Il processo comunicativo - strategia
Packages informativi
Una comunicazione contempla sempre la
problematica dell’impacchettamento cioè
la visione d’insieme del complesso
contenuti--mezzi
contenuti mezzi--messaggi creati per la
audience e dello spacchettamento cioè gli
effetti dei singoli messaggi su gruppi
significativamente omogenei di fornitori
76
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Il processo comunicativo - strategia
Packages informativi
Un messaggio di comunicazione deve
sempre venire conglobato in pacchetti
informativi, ove vengono curati anche gli
aspetti relativi al canale comunicativo
comunicativo,,
come sotto solo accennati
Armonia
Ridondanza
Rumore
Dispersione
Interruzione
Alterazione
77
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Il processo comunicativo - strategia
Linguaggio
L’attività cognitiva che precede e
accompagna la produzione del linguaggio
risente del sistema di rappresentazione
utilizzato da chi parla
La rappresentazione del mondo è carente
carente.. La
carenza la si ritrova nel metamodello
metamodello.. Nel
processo di trasformazione tra la
rappresentazione vera (ciò che è in testa) a
quello che viene detto (descrizione vera) si
abbisogna del metalinguaggio, poiché
generalizzazione, cancellazione,
deformazione, trasformazione, sono
universali del linguaggio
78
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Il processo comunicativo - strategia
Linguaggio
L’uso dei linguaggi verbale e non verbale
(sistemi simbolici della realtà) saranno
relativi alla mappa posseduta dagli
interlocutori
Il linguaggio è così un metamodello della
realtà cioè la realtà mutua il suo modello
di rappresentazione che viene espresso
nel linguaggio
79
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Il processo comunicativo - strategia
Linguaggio
Ad un modello rappresentazionale
carente ed impoverito corrisponde un
linguaggio corrispondente carente ed
impoverito
L’analisi del metamodello consente
di risalire al modello originario degli
interlocutori e ne permette la
ricostruzione corretta
80
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
Linguaggio
Il linguaggio può venire esaminato
da due angolazioni
Come linguaggio
linguaggio--evento o realtà del
comportamento
Come linguaggio
linguaggio--oggetto o struttura
con una sua dimensione particolare
Watlzawick P., Beavin J.H., Jackson D.D., Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma, 1971.
85
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
Codificazione del linguaggio
Il linguaggio scritto possiede una
codificazione costituita da
Alfabeto
Ideogramma
Watlzawick P., Beavin J.H., Jackson D.D., Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma, 1971.
86
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
Codificazione del linguaggio
Il linguaggio scritto possiede una
ulteriore codificazione simbolica
costituita dalla logica matematica
89
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
Distorsioni del linguaggio
Le distorsioni del modello originario si riconoscono dalle
distorsioni del metamodello del linguaggio per
Generalizzazioni (o struttura principale della realtà nel
metamodello – aspetto sintetico ed aspetto estetico)
Uso dei pronomi, avverbi generici (molto, poco, mai,
tutti, nessuno, sempre, spesso)
Cancellazioni (o compensazioni di fantasia)
Mancanza del complemento oggetto del 2° termine di
paragone
Deformazioni (o limitazioni autoimposte)
La violazione della logica, cioè la variazione di un falso
sillogismo.. Riguarda principalmente verbi di prescrizione
sillogismo
come dovere e potere
Trasformazioni (o illegitima omissione)
Quando si omettono parte dei componenti necessari alla
rappresentazione, trasformando un processo in evento
(criterio dell’irreversibilità) 90
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
Distorsioni del linguaggio
Alle distorsioni del modello originario, si
oppongono le seguenti obiezioni, che anticipiamo in
questa sezione
Generalizzazioni
Riqualificare la contestazione sostituendo la
generalizzazione con un avverbio
Cancellazioni
Si richiede spiegazione sul 2° termine omesso
Deformazioni
Utilizzare lo stratagemma n° 10 “Contrario
della tesi” a pagina 250
Trasformazioni
Trasformare l’evento in un processo 91
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
Comunicazione non verbale
La comunicazione è non verbale quando
interessa il corpo umano (CNV
interpersonale) o le arti figurative (CNV
mediatica)
La CNV abolisce i filtri
dell’intermediazione cerebrale
La CNV se da un lato aggiunge
informazioni del trasmittente, nel
complesso riduce la socializzazione e
l’interattività
La CNV in genere non favorisce la
liberazione piuttosto fornisce elementi
di distrazione per il ricevente
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Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
Comunicazione non verbale
I messaggi non verbali interpersonali
vengono recepiti prima di quelli verbali e
determinano il tipo di rapporto che gli
interlocutori stabiliranno da quel momento
in poi
Argyle M., Il corpo e il suo linguaggio – Studio sulla comunicazione non verbale, Zanichelli, Bologna, 1992, 2^ ed.
Argyle M., Pscilologia sociale e vita quotidiana, Zanichelli, Bologna, 1996.
Ciacci M., Interazionismo simbolico – Problemi e prospettive, Il Mulino, Bologna, 1983.
93
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
CNV mediatica - codici
La CNV necessita della disponibilità del codice
interpretativo
Il codice può presentarsi come
Razionalmente individuato
Quando è allocato nei significati socialmente
condivisi a livello soggettivo e verificato
costantemente dagli interlocutori
Non individuato
Quando pur essendo allocato nella matrice sociale
di riferimento degli interlocutori abbisogna di un
interprete che traduca i segni in significati
egualmente condivisi
Personalistico
Quando attinge a significati esclusivamente non
mediabili o traducibili attraverso una conoscenza
profonda dell’inerlocutore
dell’inerlocutore.. Spesso la CNV
personalistica denuncia delle devianze sociali 94
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Il processo comunicativo - strategia
CNV e rappresentazione della realtà
Il sistema di rappresentazione preferenziale è
riconoscibile da segni non verbali specifici e
aspecifici (codici non verbali) che il parlante
utilizza inconsapevolmente o talvolta
consapevolmente per definire l’esperenzialità
Specifici
Movimento degli occhi
Midriasi/miosi
Aspecifici
Ritmo respiratorio
Variazione del tono/variazione del volume
Postura/posizione spaziale
Gestualità 95
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Il processo comunicativo - strategia
CNV e rappresentazione della realtà
Approccio e movimento degli occhi
Costruzione Ricordo
Visivo
Auditivo
Tattile
96
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Il processo comunicativo - strategia
METODOLOGIA
97
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Il processo comunicativo - strategia
Definizione
Comunicazione significa mettere in comune
Definizione
Oggetto della comunicazione sono le EMOZIONI
codificate nei BISOGNI e strutturate nelle
RAPPRESENTAZIONI sottoelencate
Visioni del mondo
Informazioni
Messaggi
Modi di pensare
Esperienze
Sentimenti 99
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Il processo comunicativo - strategia
Definizione
La comunicazione (umana) è un processo di
scambio d’informazioni tra soggetti
comunicanti intorno ad un oggetto in un
ambiente in genere emozionalmente
coinvolgente..
coinvolgente
Tale processo viene attivato con determinate
finalità e si svolge attraverso un mezzo
mezzo..
100
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Il processo comunicativo - strategia
• Partecipazione • Invio
• Mezzo di corrispondere • Trasmissione
• Trasmissione • Consegna
• Passaggio
•
Condivisione
• Creazione
• Codici
101
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Il processo comunicativo - strategia
RUMORE
102
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Il processo comunicativo - strategia
106
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Il processo comunicativo - strategia
1 VIA 2 VIE
ELEMENTI 2 VIE
DISCRIMINANTI 1 VIA
108
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Il processo comunicativo - strategia
109
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Il processo comunicativo - strategia
OGGETTO
COMUNICAZIONE A 1 VIA
MESSAGGIO SEMPLICE
OBIETTIVO PREDEFINITO PER L’EMITTENTE
RICEVENTI IN NUMERO MOLTO ALTO
TEMPI RICHIESTI SONO BREVI
EMITTENTE UNICO RESPONSABILE DEL SUCCESSO
PREPARAZIONE PREPARAZIONE COMPLETA E SPECIFICA
AUTORITA’ L’EMITTENTE E’ DOMINANTE
COMUNALITA’ TRA EMITTENTE/RICEVENTE (CONTENUTI TECNICI)
EMOTIVITA’ TRASCURATA
ADATTIVITA’ PER SITUAZIONI IN EMERGENZA
EFFICACIA RISULTATI SENZA ELEVATI MARGINI
DISCREZIONALI
110
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Il processo comunicativo - strategia
OGGETTO
COMUNICAZIONE A 2 VIE
MESSAGGIO COMPLESSO
OBIETTIVO DELINEATO STRADA FACENDO
RICEVENTI NUMERO RELATIVAMENTE BASSO
TEMPI A DISPOSIZIONE RELATIVAMENTE AMPIO
EMITTENTE E RICEVENTE CONDIVIDONO RISULTATO
PREPARAZIONE GENERALE E RELATIVAMENTE LIMITATA
AUTORITA’ L’EMITTENTE/RICEVENTE INTERDIP.NTI
COMUNALITA’ DIVERSITA EMITTENTE/RICEVENTE
EMOTIVITA’ ENFATIZZATA
ADATTIVITA’ PER SITUAZIONI NON IN EMERGENZA
EFFICACIA RISULTATI CON ELEVATI MARGINI
DISCREZIONALI
111
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Il processo comunicativo - strategia
Tecnica Relazione
viva tra
Mezzi COMPONENTI
DELLA persone
COMUNICAZIONE
= CIO’ CHE SI
DICE + CIO’ CHE
CONTENUTO SI VIVE
RELAZIONE
di cosa si parla come ci si rapporta
che reazioni
su cosa verte lo vengono prodotte
scambio come vengono
gestite 112
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Il processo comunicativo - strategia
RELAZIONE = CIO’ CHE SI VIVE
•Come si dice
•Prevalente uso di
informazioni NV
(corpo)
•Cosa si dice
•Sfera emotiva
•Prevalente uso di
•Sentire/provare informazioni
emozioni verbali (parole)
•Sfera razionale
•Capire
POLINOMIALE
DELL’EQUILIBRIO
EMOZIONALITA’
BIDIREZIONALE
IN FUNZIONE DEL
COINVOLGIMENT
O STRUTTURAZIONE
, ADATTAMENTO E
TRADUZIONE DEL
CONTENUTO IN
FUNZIONE DELLA
SUA RICCHEZZA
115
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Il processo comunicativo - strategia
Richiami razionali
Fanno riferimento a ciò che interessa
veramente all’interlocutore, il quale
potrebbe già possedere una certa
preparazione argomentale
Richiami emozionali
Cercano di suscitare e stimolare emozioni
di segno positivo o negativo in grado di
motivare le azioni
Richiami morali
Sono diretti al senso di giustizia
dell’interlocutore 118
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Il processo comunicativo - strategia
121
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Il processo comunicativo - strategia
VERBALE = NON
Vocale diretto
VERBALE =
Vocale a distanza Paralinguistico
Scritto Cinesico
Prossemico
123
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Il processo comunicativo - strategia
NON VERBALE
La CNV, soprattutto attraverso il viso, il corpo, la voce, ha le seguenti
funzioni di
Esprimere emozioni
Comunicare atteggiamenti interpersonali stabilendo e mantenendo i
contatti sociali attraverso la vicinanza fisica, il tono di voce, il contatto
fisico, lo sguardo, l’espressione del volto
Accompagnare e sostenere il discorso coivolgendo gli interlocutori in
una complessa sequenza di cenni del capo, sguardi, suoni non verbali
sincronizzati con il discorso
Presentare il Sé attraverso l’elaborazione dell’aspetto esteriore e della
voce
Ritualismo attraverso le tecniche dei saluti ed altre azioni rituali di
124
apertura e chiusura della comunicazione
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Il processo comunicativo - strategia
PARALINGUISTICO
Qualità Vocalizzazioni Pronuncia
della voce Emissione di suoni Inflessioni
Tono della Sospensioni dialettali
voce
Ritmo di
conversazione
Velocità di
eloquio
Intensità del
suono 125
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - strategia
CINESICO
PROSSEMICO
128
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Il processo comunicativo - tattica
PERSUASIONE
129
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Il processo comunicativo - tattica
Persuasione - fondamenti
Un’abilità fondamentale di comunicazione è
costituita dalla persuasione
La persuasione è un metodo che induce un
cambiamento nella volontà altrui, attraverso un
trasferimento di credenze e di opinioni
Persuadere implica che la persona persuadenda
sia libera non solo di volere, di agire, ma anche di
pensare, di credere e di decidere liberamente
Alla fine, la persona persuadenda dev’essere
libera di lasciarsi persuadere
Contano i risultati, conta l’azione conseguente,
ogni mezzo è buono per raggiungere lo scopo …
Piattelli Palmarini M., L’arte di persuadere, Mondadori, Milano, 1995.
130
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Il processo comunicativo - tattica
Persuasione - fondamenti
L’arte di persuadere esercita un ascendente
senza pretendere l’Autorità
L’Autorità subentra solo sotto deficit di
persuasione
Per persuadere si devono attivare immaginazione
e raziocinio stimolando sentimenti, pulsioni, e,
soprattutto, emozioni
La vera persuasione si esercita solo escludendo il
ricatto e la minaccia, la pietà compassionevole e
la fiducia
Il ricorso a questi espedienti, quando c’è, rivela
che la persuasione, da sola, non è sufficiente
Piattelli Palmarini M., L’arte di persuadere, Mondadori, Milano, 1995.
131
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - tattica
Persuasione – il metodo
La persuasione avviene in presenza delle
seguenti situazioni
L’interlocutore teme una certa eventualità senza
esserne cosciente
L’interlocutore non ha avuto occasione di trarne tutte
le conseguenze
L’interlocutore condivide con noi certe opinioni e ne
nutre altre incompatibili
L’occasione della conversazione può rappresentare
l’opportunità di far emergere i punti precedenti
Si può fare leva su informazioni nuove anche se
apparentemente insignificanti
Lo stesso argomento può non essere il medesimo per
la stessa persona in fasi differenti della sua vita od in
condizioni psicologiche diverse 132
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - tattica
Persuasione – inoculazione
Il processo di trasferimento di opinioni e
di credenze dal persuasore al persuaso
avviene attraverso l’inoculazione
Attraverso l’autoinoculazione è invece
possibile una autoimmunizzazione
rispetto alla persuasione
Per attuare l’autoimmunizzazione è
necessario sottoporre la nostra
argomentazione ad una disamina
preventiva stringente da parte di un
uditorio mediante colloquio o dibattito
133
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Il processo comunicativo - tattica
Persuasione - contenuti
Componenti principali della persuasione sono,
per i contenuti
Originalità
Quando l’argomento più persuasivo è sempre il
più nuovo
Stile
La “specialità” e il taglio tipologico dati al
linguaggio comune
Logica (o psico
psico--logica)
L’argomentare attraverso sillogismi
Pertinenza (relevance)
Quando l’interlocutore sa che noi sappiamo che
egli sa
Bagley D.S., Oltre la vendita: come aumentare la vostra capacità di persuasione, Franco Angeli, Milano, 2000.
134
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - tattica
Persuasione - sillogismi
I sillogismi si presentano nella forma
Tre elementi distinti/tre frasi/tre enunciati o proposizioni tra
loro logicamente collegati
Un sillogismo è logicamente valido, perciò persuade,
se
I primi due enunciati sono ambedue veri, allora lo è
necessariamente anche il terzo che si chiama “conclusione”
Un sillogismo è logicamente valido in virtù della sua
sola forma, indipendentemente dagli enunciati
specifici che collega tra di loro
Un sillogismo logicamente valido è tale che è
impossibile trovare un contro esempio
esempio.. Cioè, se il
sillogismo è valido allora non è mai possibile che i due
enunciati di premessa siano veri ma l’enunciato
conclusione sia falso
Bagley D.S., Oltre la vendita: come aumentare la vostra capacità di persuasione, Franco Angeli, Milano, 2000.
135
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Il processo comunicativo - tattica
Persuasione - forma
Componenti principali della persuasione sono, per la
forma, i seguenti sette sofismi (fallacies)
1. Sillogismo premessa
La premessa, abbinata a un fatto cui si fa
implicitamente appello e che si abbiano forti ragioni di
ritenere vero, porta alla conclusione del sillogismo
o Basarsi su un fatto o una teoria o un’opinione veri,
implicitamente condivisi da noi e dall’interlocutore
o Partire da una premessa vera che, combinata con il fatto
fatto--
oggetto conduce ineluttabilmente alla conclusione
o Privilegiare premesse alle quali l’interlocutore può non
aver mai pensato esplicitamente o che non siano
immediatamente presenti nella sua attenzione, specie se
in pregiudizio dell’ovvio, dello scontato e del ben
consolidato
o Costruire l’argomentazione in modo naturale, irresistibile
ed informativo
Piattelli Palmarini M., L’arte di persuadere, Mondadori, Milano, 1995.
136
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Il processo comunicativo - tattica
Persuasione - forma
Componenti principali della persuasione sono, per la
forma, i seguenti sette sofismi (fallacies)
2. Sillogismo della deduzione all’inverso
Un’argomentazione che parta da premesse tra loro
abbastanza diverse e rappresentative da indurci, prima a
generalizzare, poi ad accettare la conclusione come un
caso particolare
o Scegliere le premesse in modo tale da renderle abbastanza
eterogenee tra loro da sembrare dei “campioni” ma
facilmente raggruppabili in uno che le accumuni tutte
o Scegliere le proprietà delle premesse pertinenti
all’argomento e che appaiano il più possibile “naturali”
o Offrire una conclusione pilotata su un elemento del
ragguppamento che sia originale e non pensato
137
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Il processo comunicativo - tattica
Persuasione - forma
Componenti principali della persuasione sono, per la
forma, i seguenti sette sofismi (fallacies)
2. Sillogismo della deduzione all’inverso
o Usare nella conclusione la stessa proprietà delle premesse
o una similmente evidente
o Dare una connotazione informativa e che possa stupire,
rivelando qualcosa non resa evidente fino ad allora
138
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Il processo comunicativo - tattica
Persuasione - forma
Componenti principali della persuasione sono, per la
forma, i seguenti sette sofismi (fallacies)
3. Sillogismo delle compensazioni di originalità
La verità delle premesse crea la sorpresa che convince
ad accettare la conclusione qualsiasi essa sia
o Partire da una o più premesse sorprendenti od inaspettate
o Appellarsi ad una spiegazione inevitabile che porti alle
conseguenze che comprendano anche la conclusione che
si desidera
o Scegliere una conclusione che derivi direttamente dalle
premesse e dalla spiegazione e disegnarla all’interlocutore
come un itineraio obbligato
o Non esagerare con le sorprese tutte assieme
139
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Il processo comunicativo - tattica
Persuasione - forma
Componenti principali della persuasione sono, per la
forma, i seguenti sette sofismi (fallacies)
4. Sillogismo della causa
causa--effetto
Le premesse, frutto di conoscenza od esperienza
attraverso un meccanismo di causa
causa--effetto portano alla
conclusione
o Accorciare gli “anelli” pertinenziali tra premesse e
conclusione
140
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Il processo comunicativo - tattica
Persuasione - forma
Componenti principali della persuasione sono, per la
forma, i seguenti sette sofismi (fallacies)
5. Sillogismo della induzione
Le premesse, positive, portano alla conclusione positiva
positiva..
Le premesse lavorano su una scala di similarità naturale
o Scegliere le premesse in maniera da sembrare simili tra di
loro
o Scegliere le proprietà dell’argomentazione pertinenti con la
copertura della conclusione
o Scegliere la conclusione che verifichi la copertura delle
premesse sfruttando l’intuizione naturale tra premesse e
conclusione
141
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Il processo comunicativo - tattica
Persuasione - forma
Componenti principali della persuasione sono, per la
forma, i seguenti sette sofismi (fallacies)
6. Sillogismo della legge generale
Dalle premesse (controfattuali) si passa alla conclusione
poiché casi di particolarizzazione di una legge generale
facilmente intuibile
o Scegliere casi che si possono controllare facilmente da
parte di tutti gli interlocutori
o Limitarsi ai casi ipotetici simili ai casi reali corrispondenti
a differenza di un particolare
o Appellarsi al particolare per estendere tale norma anche al
caso ipotetico nel principio che a ratione ad rationatum
valet consequentia
o Costruire l’argomentazione evitando le ovvietà
142
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Il processo comunicativo - tattica
Persuasione - forma
Componenti principali della persuasione sono, per la
forma, i seguenti sette sofismi (fallacies)
7. Sillogismo della logica scientifica o del paradosso
scientifico
Una teoria scientifica persuasiva deve implicare
logicamente tutte le proprie conseguenze sperimentali
Esistono, purtuttavia, ragionamenti persuasivi che non
detengono alla base alcuna forma logica (es (es.. paradosso
di Jean Nicod
Nicod:: “tutti i corvi sono neri”)
neri”).. Il paradosso di
Nicod è tutto fondato sull’uso del condizionale al posto
di un universale
Il paradosso si evidenzia quando si conclude che ogni
esperimento od osservazione che conferma la prima
ipotesi conferma anche la seconda logicamente
equivalente e viceversa
143
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Il processo comunicativo - tattica
Strategia della negoziazione persuasiva
Strategia della cessione (effetto dotazione)
Persuadere l’interlocutore che si trova in una
situazione meno favorevole rispetto a quella
in cui è in realtà, mentre noi diciamo di
essere in una posizione migliore alla sua sua..
Vantaggi
Esagerazione del costo di ogni nostra cessione
Sminuizione del costo di ogni sua cessione
Cudicio C., Convincere per vendere meglio, Franco Angeli, Milano, 1995.
145
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Il processo comunicativo - tattica
Strategia della negoziazione persuasiva
Strategia della capitalizzazione
Capitalizzare subito le concessioni (anche
immaginarie, o semplici ipotesi teoriche che
noi stessi potremmo introdurre), pure se
minime, fatte dall’interlocutore descrivendole
con minuzia e ricchezza di particolari e
successivamente far riferimento a queste
come se fossero state effettivamente
concesse.. Vantaggi
concesse
Così facendo persuadiamo l’interlocutore che ci
siamo installati su un solido status quo di
inamovibilità o di mobilità a caro prezzo 146
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Il processo comunicativo - tattica
Strategia della negoziazione persuasiva
Strategia della capitalizzazione inversa
Autostabilizzare da subito l’interlocutore in
uno status quo inferiore a quello reale reale..
Vantaggi
Così facendo persuadiamo l’interlocutore che le
nostre sono “concessioni”, anche se in realtà
rappresentano solamente degli obiettivi raggiunti
147
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - tattica
Strategia della negoziazione persuasiva
Strategia del dopo
Ingaggiare l’interlocutore sul come,
facendogli supporre scontato il se
se.. Invitarlo a
situarsi nella situazione del dopo . Vantaggi
Così facendo persuadiamo l’interlocutore che non
si può più tirare indietro
Gli si iniettano dei sensi di colpa (se abitualmente
ne sente)
148
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Il processo comunicativo - tattica
Strategia della negoziazione persuasiva
Strategia del non fare nulla dopo aver fatto
Creare per l’interlocutore uno stato di fatto in
cui debba fare qualcosa per riportare la
situazione allo stato iniziale
iniziale.. Se nulla accade,
le cose andranno avanti nel senso naturale,
altrimenti l’interlocutore dovrà “pagare” un
prezzo.. Vantaggi
prezzo
Fare ritorno sui propri passi costa sempre, anche
psicologicamente, specie per gli altri
149
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Il processo comunicativo - tattica
Strategia della negoziazione persuasiva
Strategia dell’accorpamento
Presentare sempre i costi da sopportare
accorpati sino dall’inizio, mentre per i
benefici si elenchino uno ad uno separati tra
di loro
loro.. Vantaggi
Appare evidente la sola parte relativa ai benefici
150
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Il processo comunicativo - tattica
Strategia della negoziazione persuasiva
Strategia delle piccole compensazioni
Presentare le grosse spese accanto alle
piccole frequenti compensazioni
compensazioni.. Vantaggi
Appare evidente la sola parte relativa alle
compensazioni
151
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Il processo comunicativo - tattica
Strategia della negoziazione persuasiva
Strategia della segregazione
Per cose di modesto costo ma di alti esborsi
d’altro genere conviene tenere separate le due
cose.. Vantaggi
cose
Appare evidente una sola parte per volta
152
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Il processo comunicativo - tattica
Strategia della negoziazione persuasiva
Strategia della migliore scelta possibile
Presentare come la migliore possibile e la
migliore accessibile l’opzione tra le molte di
scenari alternativi meno attraenti
attraenti.. Vantaggi
Nessuna opzione apparirà ragionevolmente più
vantaggiosa
153
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Il processo comunicativo - tattica
Strategia della negoziazione persuasiva
Strategia dello spiazzamento
Spiazzare l’interlocutore con una concessione
esagerata e inattesa, generosa e lungimirante,
fondata su una presunta fiducia anticipata,
esagerandola, accendendogli un senso di
reciprocità e di sfida
sfida.. Una trattativa contiene
sempre una componente di gioco gioco.. A volte
conviene renderla dominante
dominante.. Vantaggi
Entrambe le parti avranno guadagnato
154
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Il processo comunicativo - tattica
PROGRAMMAZIONE
NEURO LINGUISTICA
PNL
155
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Il processo comunicativo - tattica
Fondamenti
Ascolto
empatico
attivo
Dimostrazione Ascolto reattivo
di attenzione e Fornisce il feedback
comprensione Permette di ottenere
Instaurazione informazioni
di un rapporto Ascolto
Instaurazione
di fiducia selettivo
Valuta le
informazioni
Seleziona le
informazioni
Watlzawick P., Beavin J.H., Jackson D.D., Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma, 1971.
163
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Ascolto empatico
attivo dato da
Contatto visivo
Linguaggio del corpo Manifestazione
Non interrompere dell’interesse
Non distrarsi
Bidot N., Mozart B., Ottanta giorni per capirsi, Xenia, Ancona, 1996.
164
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Ascolto empatico
attivo dato da
Invito ad iniziare
Incoraggiamento a
continuare Richiesta
Domande aperte non d’informazioni
difficoltose
Invito ad approfondire
165
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Ascolto empatico
attivo dato da
Parafrasare il
contenuto
Riflettere il sentimento Espressioni
Riflettere l’intenzione d’intesa
dell’interlocutore
Riassumere
166
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Perché ascoltare empaticamente?
Per capire meglio/per riassumere
Per verificare di aver compreso
bene/riformulare
Per ascoltare con obiettività/controllare
l’emotività
Per gestire la relazione/adottare il
punto di vista dell’alter/coinvolgimento
nelle soluzioni comuni
167
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Parlare attraverso le parole e la voce
comunicando informazioni e
Stati d’animo
Atteggiamenti (atti mancati)
Sentimenti
168
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecniche per la costruzione di una
comunicazione persuasiva
Stessa lunghezza d’onda
Porre punti di riferimento
Verificare la propria comprensione
Fare domande
Essere trasparenti (o apparire trasparenti)
Disinnescare il linguaggio emotivo (da non
confondere con l’emozionalità)
169
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecniche per la costruzione di una
comunicazione persuasiva
Essere assertivi con:
Onestà (se possibile)
Direzione
Appropriatezza
Assumere un atteggiamento fermo e
comprensivo, non rigido, non debole,
nell’espressione dei propri diritti
personali senza violare i diritti altrui
170
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento non assertivo
COMPORTAMENTO COMPORTAMENTO
AGGRESSIVO PASSIVO
Per dominare Per ignorare
Per vincere Per inibirsi
Per umiliare vincendo Per compiacere
Per degradare vincendo Per evitare conflitti ad
Per indebolire vincendo ogni costo
Per annullare vincendo Per mancare di rispetto
VERBALE
EMOTIVO COGNITIVO
NON VERBALE
172
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo – enunciati di valore
173
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo - sinergie
RIDUZIONE COMPORTAMENTO
DELL’ANSIA ASSERTIVO
174
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Componente verbale
Cosa fare
Esprimere fiducia in sé e negli altri
Come fare
Non valutare, non giudicare le situazioni
Segnalare gli effetti concreti e tangibili
Parlare di quello che si desidera accada
Concordare soluzioni comuni e attivare i meccanismi
di controllo
Componente
verbale
APPROCCIO APPROCCIO
ASSERTIVO NON ASSERTIVO
176
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Componente emotiva
Cosa fare
Trasmettere messaggi maggiormente adatti
alle situazioni, con emozionalità adatta
tradotta con tono appropriato, poiché il tono
ha un ruolo decisivo nell’azione di
persuasione
Come fare
Esprimersi scegliendo
Tono
Volume
Pausa
Tempo
Enfasi
Dizione
177
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Componente non verbale
Cosa fare
Coerenza non verbale con il contenuto verbale
della comunicazione
Come fare Componente
non verbale
ESPRESSIONI CONTATTO TONALITA’
GESTUALITA’ POSTURA
VOLTO VISIVO VOCE
ATTENTE RILASSATA MEDIA
APERTA DIRETTO
INTERESSATE APERTA VOLUME MEDIO
CORDIALE COSTANTE
COMPRENSIVE COMODA TIMBRO DECISO
178
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo - parlare
Elementi principali ed ausiliari
Principali Ausiliari
TONO
CONTATTO
INFLESSIONE
VISIVO
VOLUME VOCE
TEMPI
LUOGHI ESPRESSIONI
DEL VISO
CONTENUTO
GESTI
POSIZIONE
DEL CORPO
179
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo - parlare
Tecniche per costruire una comunicazione persuasiva
Contatto visivo
Guardare direttamente negli occhi senza
fissare mentre si parla
parla:: significa dare chiarezza
al messaggio e individuare un destinatario
preciso
Tempi/luoghi
Scegliere condizioni ed occasione appropriate
per evitare distorsioni del messaggio o
comportamenti difensivi
difensivi:: utilizzare solo i
tempi legati all’eloquio e compound
conosciuti o al più neutrali 180
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo - parlare
Tecniche per costruire una comunicazione persuasiva
Contenuto
Immediatezza di esposizione dei concetti per
esprimere la spontaneità
Assunzione di responsabilità sulle opinioni
Messaggi diretti
Totale mancanza di aggressività
Uso della tecnica dei benefici
Uso della tecnica delle obiezioni
Uso della tecnica della testimonianza (vera o
meno)
181
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo - parlare
Tecniche per costruire una comunicazione persuasiva
Tono voce
Monotòno Poco convincimento
Politono Convincimento
(colore)
Elevato Difesa
Medio Convincente
Deciso Convincente
182
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo - parlare
Tecniche per costruire una comunicazione persuasiva
Volume voce
Basso Poco convincimento
Medio Convincimento
Elevato Difesa
Variabile Efficace
Crescente Coinvolgente
Decrescente Non coinvolgente
183
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo - parlare
Tecniche per costruire una comunicazione persuasiva
Espressioni del viso e sguardo
Espressioni accordate/coerenti con il
messaggio
Mimica facciale ricca ed espressiva
Miosi/midriasi per individuare l’interesse
Gesti
Messaggio rinforzato da gestualità risulta più
efficace
Gesti delle mani ripetuti per sottolineare i
concetti 184
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo - parlare
Tecniche per costruire una comunicazione persuasiva
Posizione spaziale
Frontale rispetto all’interlocutore
Asimmetrica
Rilassata
Distanza limitata (entro 1,5 metri)
Postura
Leggermente inclinata indietro se dominanti
Leggermente inclinata in avanti se dominati
185
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo
Decalogo del perfetto persuasore assertivo
La persona assertiva
Esprime i propri diritti
Manifesta desideri
Manifesta sentimenti
Manifesta preferenze
Manifesta dissenso
Manifesta approvazione
Pianifica
Gestisce la situazione pilotando su obiettivi
Argomenta in modo esplicito
186
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo
Decalogo del perfetto persuasore assertivo
La persona assertiva
Descrive fatti accaduti
Esprime disponibilità
Elabora
Fornisce contributi e soluzioni ai problemi
Seleziona i problemi
Assegna le priorità
Assume responsabilità sugli atti
Si scusa se è in difetto
Identifica ed ammette i propri limiti
187
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo
Decalogo del perfetto persuasore assertivo
La persona aggressiva
Impone senza diritto
Manipola
Nega le positività altrui
Reagisce
Condiziona
Inquisisce
Generalizza
Giudica
Valuta
188
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo
Decalogo del perfetto persuasore assertivo
La persona aggressiva
Personalizza
Pretende
Interpreta
Abbandona l’interlocutore ai suoi problemi
Sottovaluta i problemi altrui
Scarica le responsabilità
Colpevolizza
Non si reputa mai in difetto
Si sopravvaluta
189
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo
Decalogo del perfetto persuasore assertivo
La persona passiva
Rinuncia ai propri diritti
Reprime manifestazioni di desideri,
sentimenti, preferenze, dissenso
Accetta idee ed obiettivi altrui rimanendo
insoddisfatta
Delega permanentemente
Si difende mentendo e scusandosi
continuamente
Si lamenta di sovente
Subisce 190
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Comportamento assertivo
Decalogo del perfetto persuasore assertivo
La persona passiva
Considera come doveri le aspettative altrui
Si fa solo carico dei problemi d’altri
Rimanda la soluzione dei problemi
Giustifica il proprio comportamento anche se
corretto
Si sente sempre in difetto
Si sottovaluta
191
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
OBIEZIONI
192
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni - causa
Le obiezioni sono
Un’espressione di resistenza (talvolta)
Un’espressione d’interesse
(generalmente)
Un mezzo per chiedere ulteriori
informazioni (spesso)
Le obiezioni possono venire generate da
Motivi razionali
Motivi personali
193
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni - causa
Motivi razionali
Incomprensione
Informazione inadeguata/scarsa
conoscenza del problema
Interesse/curiosità
194
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni - causa
Motivi personali
Accordi con altri
Animosità
Cattive esperienze pregresse
Ordini superiori
Perdita di prestigio
Rischio
Seccatura
195
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – strumenti per le obiezioni
Prima che vengano sollevate
Argomentazione preventiva
Anticipazione dell’obiezione
Dopo che sono state sollevate
Affrontare l’obiezione
Posporre la risposta
Utilizzare il silenzio attivo
196
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – strumenti per le obiezioni
Argomentazione preventiva
Quando le possibili obiezioni si risolvono
prima che vengano formulate
Vengono neutralizzate con la conoscenza
approfondita dell’interlocutore
Vengono risolte attraverso la preparazione
dell’eloquio, trasformando i punti di
debolezza in punti di forza o vantaggi
Telefonare/scrivere in anticipo (differire
temporalmente) per esplorare eventuali
obiezioni da risolvere nell’incontro 197
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – strumenti per le obiezioni
Anticipazione delle obiezioni
Si solleva l’obiezione per conto
dell’interlocutore con i seguenti
vantaggi
Si evitano prese di posizione negative di
quest’ultimo
Consente all’interlocutore di non venire
umiliato dal prevalere dell’opinione del
soggetto attore
Si dimostra comprensione simpatetica
per l’interlocutore
198
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – strumenti per le obiezioni
Dopo che sono state sollevate
Affrontare l’obiezione con
Tecnica delle domande
Tecnica D.A.C.A.
Si, ma …
Boomerang
Trasformazione in formulazione positiva
Svuotamento del contenuto (irrilevanza)
Accettazione condizionata
Sdrammatizzazione
Ridicolizzazione/uso dell’ironia
Uso del paradosso
Citazioni
199
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – strumenti per le obiezioni
Dopo che sono state sollevate
Posporre la risposta
Rimandare giustificando
Convenire provvisoriamente
Trascurare
Ignorare
Telefonare o prendere appunti
Inventare un impegno improvviso
Utilizzare il silenzio attivo
200
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – comportamento
Atteggiamento da tenere in
presenza di un’obiezione
un’obiezione::
Parlare sempre con l’interlocutore e
non all’interlocutore
Rilassarsi
Evitare tensioni
Rimanere calmi
Non interrompere mai l’interlocutore
Non essere polemici
Non cercare di mettersi in evidenza
ad ogni costo 201
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – comportamento
Atteggiamento da tenere in
presenza di un’obiezione
un’obiezione::
Conservare l’iniziativa
Rispondere in modo chiaro e preciso
Usare un testimonial quando non si è
in grado di rispondere
Convincere l’interlocutore con
argomentazioni valide
Comprendere che l’interlocutore
spesso esaspera l’obiezione poiché è
veramente interessato o curioso
202
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – comportamento
Strategie da adottare per la
gestione efficace delle obiezioni
Strategia del pressing
Strategia della competenza
Strategia della credibilità
Strategia della flessibilità
Strategia delle proprie carenze od
errori
203
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
PNL
Case studies
204
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Argomentazione preventiva
D: (è convinto di valere di più di voi)
R: “… sono convinto che avervi
conosciuto sia stata una vera fortuna
fortuna.. Mai
avrei pensato di aver a che fare con una
persona tanto importante …”
205
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
206
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Tecnica delle domande (neutre o
tendenziose)
D: “… Voi siete qui per convincermi che
ho ragione”?
R: “… e se invece dicessimo che nessuno
ha ragione in assoluto, se non solo chi
dalla ragione trova ragione”? [neutra]
R: “ … ma Voi credete veramente che la
ragione stia solo da una parte”?
[tendenziosa]
207
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Tecnica D.A.C.A. (Definizione
(Definizione--
Accettazione--Comprova
Accettazione Comprova--
Accettazione)
D: “… secondo me quello che mi
proponete non mi conviene …”
R: “… Voi mi state dicendo che ciò che Vi
propongo non è conveniente (D) (D).. Vero
(A)? Se è così, allora, perché anch’io lo
avrei fatto (C)? Non le pare (A)”?
208
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Si, ma
ma……
D: “… Voi avete sicuramente abusato di
tutta la mia pazienza …”
R: “… si, ma vuole mettere il piacere di
poterci incontrare e trovare una soluzione
profittevole per entrambi”?
209
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
210
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Trasformazione in formulazione
positiva
D: “… quanto rischio, quanto perdo da
questa iniziativa?
R: “… lei sta pensando sicuramente
quanto potrebbe guadagnarci
guadagnarci.. Non è
vero”?
211
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
212
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Accettazione condizionata
D: (l’interlocutore pone una serie di
problemi, grandi e piccoli)
R: “… se trovassimo una soluzione a
questo piccolo problema, sul resto siamo
d’accordo, no …”?
213
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Sdrammatizzazione
D: “…Vi avevo detto che ci saremmo
trovati in questa situazione grave
grave…
…”!
R: “… ci siamo trovati in acque peggiori,
no …”? [S[S.. asincrona]
R: “… Eh beh, c’è di peggio peggio…… pensi alla
morte di quei tre ragazzi in autostrada, ad
esempio…
esempio …”?! [S [S.. confronto]
R: “… l’altra settimana ho perduto un caro
amico …” [S [S.. valoriale]
214
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Ridicolizzazione
D: “… Se credete di farmi paura Vi
sbagliate di grosso, capito
capito……”???
R: “… uhmmm, ma che puzza c’è qui
dentro, siete stato Voi …”?? [cd
[cd.. “istinto
di materialità” – Goffman]
R: “ … sento puzza di cadavere qui dentro
…”! [allertamento mafioso]
215
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Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
216
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Citazioni
D: “… Voi non sapete a cosa state
mirando …”!
R: “… Quemque trahit voluptas sua …”
[Virgilio]
217
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Rimandare giustificando
D: “… lo sapete che ora i dati affermano la
gravità delle cose …”
R: “… ora non lo possiamo dire con
certezza ma sono convinto che la prossima
volta che ci vedremo sarà tutto chiarito per
il meglio …”
218
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Convenire provvisoriamente
D: “… non credo che la cosa che mi
proponete sia proprio ciò che cercavo …”
R: “… conveniamo per un momento che
sia così
così.. Ma Vi pare proprio così
impossibile che, invece, si guadagni tanto
come appare dai dati …”?
219
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Trascurare
D: “… Vi permettete ancora di portare con
Voi quella situazione …”?!
R: “… beh, avete visto come nessuno,
tranne Voi, se ne sia accorto …”?
220
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Ignorare
D: “… Voi dovete dirmi tutto di ciò che
sono venuto a conoscenza …”
R: “… piuttosto, ha visto come è andata
bene la nostra nuova iniziativa …”?
221
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
Telefonare
D: “… vedete
vedete…… se mi fosse possibile dire
anche la mia …”
R: “… un attimo, prego, devo verificare
una cosa urgente
urgente.. Mi scusi …”?
[telefonare a vuoto]
222
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
223
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Il processo comunicativo - tattica
Abilità di comunicazione
Tecnica di gestione delle obiezioni – casi
224
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Il processo comunicativo - tattica
DIALECTICA
ERISTICA
“Per fas et nefas”
225
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica - presentazione
“La natura umana comporta che quando nel
pensare in comune, nel comunicare opinioni A si
accorge che i pensieri di B sul medesimo oggetto
divergono dai suoi, egli non va per prima cosa a
riesaminare il proprio pensiero per trovare l’errore,
ma presuppone che questo si trovi nel pensiero
dell’altro:: cioè l’uomo è per natura prepotente,
dell’altro
vuole avere ragione
ragione…
…[La dialettica eristica]
sarebbe dunque la dottrina del modo di procedere
della naturale prepotenza umana” (A..
(A
Schopenhauer)
Schopenhauer A., L’arte di ottenere ragione – esposta in 38 stratagemmi, Adelphi, Milano, 1991.
226
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica - presentazione
La dialettica (dialectica) eristica è l’arte di
disputare in modo da ottenere ragione per
fas et nefas [n [n..d.a. con mezzi leciti ed
illeciti]
La verità oggettiva di una proposizione e la
validità della medesima, nell’approvazione
dei contendenti e degli uditori, sono due
cose differenti
227
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica - presentazione
Si può avere ragione objective e tuttavia
avere torto agli occhi dei presenti e talvolta
persino ai propri
Ciò accade quando
L’avversario (convenuto) confuta la prova
(dell’attore)
L’avversario confuta contemporaneamente
anche l’affermazione, della quale si possono,
però, dare altre prove
228
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica - presentazione
L’innata vanità e una slealtà connaturata
non accettano che quanto da noi sostenuto
in principio risulti falso e vero quanto
sostiene l’avversario
l’avversario:: il vero deve sempre
apparire falso ed il falso vero
Chi disputa, di regola, non lotta per la
verità, ma per imporre la propria tesi come
pro ara et focis [per la casa ed il focolare] e
procede per fas et nefas, perché non può
fare diversamente
229
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica - presentazione
I mezzi per imporre le proprie affermazioni
vengono offerti a ciascuno dalla propria
astuzia, dalla propria cattiveria e
dall’esperienza quotidiana nel disputare
Ciascuno possiede, poi, una dialettica
naturale (come contenuto delle
proposizioni) ed una logica naturale (come
forma delle proposizioni) che sovente sono
distribuite in modo diseguale
diseguale:: spesso
defìcita proprio la dialettica naturale
230
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica - presentazione
Spesso chi esce vincitore da una disputa lo
deve non tanto all’esattezza del suo giudizio
nell’esporre la propria tesi (logica analitica),
quanto all’astuzia ed alla destrezza con cui l’ha
sostenuta (dialettica = arte di ottenere ragione)
Per formulare la dialettica in modo limpido
bisogna considerarla senza badare alla verità
oggettiva (che è oggetto della logica), ma
utilizzarla per difendersi da attacchi, in
particolare quelli sleali e parimenti usarla per
contrattaccare senza cadere in contraddizione
e, soprattutto, senza venire confutati
231
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica - presentazione
Quando si ha ragione si ha bisogno della
dialettica eristica o scientifica per sostenerla
e si devono conoscere gli stratagemmi sleali
per opporvisi, battendo l’avversario con le
sue stesse armi
232
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – osteologia
Per confutare una tesi dell’avversario sono
necessari
Modi
Ad rem
Ad hominem o ex concessis
Vie
Confutazione diretta
Confutazione indiretta
233
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – osteologia
Modi
Ad rem
La tesi non concorda con la natura delle cose
La tesi non concorda con la verità oggettiva
assoluta
Ad hominem o ex concessis
La tesi non concorda con le affermazioni
dell’avversario
La tesi non concorda con la verità soggettiva
relativa (dimostrazione relativa)
234
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – osteologia
Vie
Confutazione diretta
Attacca la tesi nei suoi fondamenti mostrandoli
Falsi (nego majorem
majorem;; minorem)
Veri, ma ne si attacca la conseguenza (nego
consequentiam), la forma dell’inferenza
235
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – osteologia
Vie
Confutazione indiretta
Attacca la tesi nelle sue conseguenze
Apagoge, assumendo la tesi come inizialmente
vera, poi si mostra cosa ne consegue, se, unita
a qualche proposizione apparentemente vera,
la si adopera come premessa per qualche
sillogismo da cui discende una conseguenza
palesemente falsa in quanto contraddice la
natura delle cose od altre affermazioni
dell’avversario ed è, dunque, falsa ad rem o ad
hominem: di conseguenza, anche la tesi era
falsa.. Infatti, solo da premesse vere possono
falsa
conseguire solo proposizioni vere, mentre da
premesse false non sempre conseguono
conclusioni false
236
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – osteologia
Vie
Confutazione indiretta
Attacca la tesi nelle sue conseguenze
Istanza o exemplum in contrarium,
confutazione della tesi in generale
mediante indicazione diretta di casi
compresi nella sua enunciazione, per i
quali, però, essa non vale vale.. La tesi
generale deve, perciò, essere falsa
237
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – sillogismi
La persuasione, che si configura tra verità e
plausibilità si avvale di sillogismi
Il sillogismo è una forma propositiva composta di
tre elementi distinti, tre enunciati o proposizioni
tra loro logicamente collegati
Un sillogismo è logicamente valido se
I primi due enunciati sono ambedue veri, allora lo è
necessariamente anche il terzo, detto conclusione
Per un sillogismo valido non è mai possibile
trovare un contro esempio
238
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – sillogismi
Infine, nella vita reale si possono configurare
quattro situazioni possibili di sillogismi
Sillogismi validi che ci persuadono
Sillogismi validi che non ci persuadono
Sillogismi non validi che ci persuadono
Sillogismi non validi che non ci persuadono
Quello che interessa alla nostra vita di liberi
pensatori sono i sillogismi che non ci
persuadono…
persuadono…
239
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – stratagemmi
240
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 1 – per negationem
consequentiae
Ampliamento
Portare l’affermazione dell’avversario al di fuori dei
suoi limiti naturali, interpretare l’affermazione nel
senso più generale possibile, prenderla nel senso più
ampio ed esagerarla
Restringere la propria affermazione nel senso più
circoscritto e in limiti più ristretti
Quanto più un’affermazione diventa generale tanto
più si presta ad attacchi
o Antidoto
Punctus o status controversiae cioè fare il punto della
situazione, restringendo
Instantia in contrarium, cioè l’istanza in contrario 241
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 2 - per negationem
consequentiae
Omonimia (mutatio controversiae)
Estendere l’affermazione presentata anche se
l’estensione ha poco o nulla in comune con
l’affermazione
Darne una confutazione lampante
Fingere di aver confutato l’affermazione
o Antidoto
Non far prevedere l’avversario (ignoratio elenchi)
Far ammettere all’avversario tutte le premesse, anche
false, in ordine sparso ed una alla volta
Oppure si presentino le premesse, quando si è certi
che l’avversario le ammetta
Si facciano pre pre--sillogismi senza ordine e
confusamente
Si parta da lontano 242
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 3 - per negationem
consequentiae
Sophisma a dicto secundum quid ad dictum
simpliciter
Prendere l’affermazione presentata in modo relativo
come se fosse presentata universalmente in assoluto
Confutarla sotto la forma di assoluto
o Antidoto come N. 2
Non far prevedere l’avversario (ignoratio elenchi)
Far ammettere all’avversario tutte le premesse in
ordine sparso ed una alla volta
Oppure si presentino le premesse, quando si è certi
che l’avversario le ammetta
Si facciano pre pre--sillogismi senza ordine e
confusamente
Si parta da lontano 243
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 4
Pre--sillogismi come antidoti N. 2 - N. 3
Pre
Non far prevedere l’avversario (ignoratio elenchi)
Far ammettere all’avversario tutte le premesse in
ordine sparso ed una alla volta
Oppure si presentino le premesse, quando si è certi
che l’avversario le ammetta
Si facciano pre pre--sillogismi senza ordine e
confusamente
Si parta da lontano
o Antidoto
Non previsto
244
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 5
Premesse false
Usare le premesse false ma vere ad hominem quando
l’avversario non ammetterebbe quelle vere
Perché non ne conosce la verità
Perché la nostra tesi ne conseguirebbe
immediatamente
Argomentando ex concessis a partire dal modo di
pensare dell’avversario
dell’avversario.. In tale modo, si possono
confutare tesi false dell’avversario per mezzo di
altre tesi false che però egli ritiene vere
o Antidoto
Non previsto
245
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 6
Petitio principii occulta
Postulare ciò che si va a dimostrare usando un altro
nome della cosa o anche concetti interscambiabili
Postulare ciò che si va a dimostrare facendo in modo
che venga concesso in generale ciò che nel
particolare risulta controverso
Postulare ciò che si va a dimostrare in universale
facendosi ammettere ogni singolare
Postulare ciò che si va a dimostrare usando il vice
versa, cioè postulando la seconda per dimostrare la
prima cosa
o Antidoto
Non previsto 246
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Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 7
Metodo erotematico o metodo socratico
Domandare in una sola volta e in modo
particolareggiato molte cose, così da occultare ciò
che in realtà si vuole che venga ammesso
o Antidoto
Esporre invece la propria argomentazione a partire da
ciò che è stato ammesso
ammesso:: coloro che sono
mentalmente rallentati non riescono a seguire
esattamente e non si accorgono di eventuali errori o
lacune nell’argomentazione
247
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Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 8
Suscitare l’ira dell’avversario
Suscitando l’ira dell’avversario questi non è più in
grado di giudicare rettamente e di percepire il proprio
vantaggio
Fare torto apertamente al proprio avversario,
tormentandolo
Comportarsi in generale in modo sfacciato
o Antidoto
Mantenere la calma ad ogni costo
Pensare di essere superiori
248
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Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 9 (mascherare il modo di
procedere - come N. 4)
Porre domande con vari spostamenti
Porre le domande in ordine non richiesto dalla
conclusione che si deve trarre, ma con spostamenti di
ogni genere
genere.. L’avversario non capisce dove si vada a
parare e non riesce a prevenire
Trarre conclusioni diverse persino contrarie
servendosi delle sue risposte
Mascherare il proprio modo di procedere
o Antidoto
Non previsto
249
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Stratagemma N. 10
Contrario della tesi
Quando l’avversario risponde sempre in modo
negativo di proposito poiché la risposta positiva
potrebbe essere utilizzata per la nostra tesi
Chiedere il contrario della tesi come se si volesse
un’approvazione dell’avversario
Sottoporre entrambe le tesi, la positiva e la negativa
in modo che egli non si accorga quale vuole che si
affermi
o Antidoto
Non previsto
250
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Stratagemma N. 11
Induzione
Fare un’induzione
Farsi concedere dall’avversario i singoli casi
con cui fare l’induzione
Introdurre la verità generale senza chiederla
ma facendo finta che sia stata già concessa
o Antidoto
Non previsto
251
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Stratagemma N. 12 (o della politica)
Similitudini (petitio principii puntuale)
Se il discorso verte su un concetto generale che non
ha un nome, ma designabile attraverso una
similitudine, si deve scegliere subito una similitudine
favorevole alla nostra affermazione
Si introduce nella denominazione ciò che si vuole
provare, così da derivarlo, in seguito, con un semplice
giudizio analitico
o Antidoto
Riportare la stessa tecnica dell’avversario
252
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Stratagemma N. 13
Della tesi opposta (o del grigio accostato
al bianco o nero)
Presentare la tesi opposta espressa in modo
assai stridente, sicchè, se non vuole essere
paradossale, l’avversario deve scegliere la
nostra tesi che appare più probabile
o Antidoto
Riportare la stessa tecnica dell’avversario
253
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Stratagemma N. 14
Fallacia non causae ut causae (l’inganno tramite
assunzione della non
non--causa come causa)
Essere impertinenti
Far rispondere l’avversario a molte domande senza
favorirne la conclusione
Esclamare la conclusione che si voleva trarre sebbene
essa non consegua affatto dalle sue risposte
o Antidoto
Non previsto
254
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Stratagemma N. 15
Ad absurdum
Abbiamo una tesi paradossale da dimostrare
Proponiamo all’avversario l’accettazione di una tesi
giusta ma non del tutto evidente
L’avversario, temendo l’inganno, la respingerà
Allora lo conduciamo all’absurdum presentando il
nostro paradosso
Oppure introduciamo lo stratagemma N. 14
o Antidoto
Non previsto
255
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Stratagemma N. 16
Argumenta ad hominem o ex concessis
Di fronte ad un’affermazione dell’avversario si
ricordano, in qualche modo, le sue precedenti
affermazioni anche solo apparentemente in
contraddizione con quanto va dicendo
L’argumenta va gridata perentoriamente
o Antidoto
Non previsto
256
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Stratagemma N. 17
Doppio significato o della distinzione
Se l’avversario ci incalza con una controprova
ci potremo salvare con una sottile distinzione
a cui magari prima non abbiamo pensato, se
la cosa ammette un doppio significato o un
doppio caso
o Antidoto
Non previsto
257
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Stratagemma N. 18
Mutatio controversiae
Se l’avversario ha messo mano ad
un’argomentazione con cui ci batterà, non si
deve consentirgli di portarla a termine
Bisogna interrompere, allontanare, sviare per
tempo l’andamento della disputa o portarla su
altre questioni
o Antidoto
Riportare la disputa sulle questioni iniziali
258
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Stratagemma N. 19
Generalizzazione
Se l’avversario ci sollecita ad esibire qualcosa
contro un determinato punto della sua
affermazione, ma noi non possediamo
alcunchè di adatto, allora dobbiamo svolgere
la cosa in maniera generale e poi parlare
contro tali generalità
o Antidoto
Riportare la disputa sulle particolarità
259
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Stratagemma N. 20
Premesse--conclusioni
Premesse
Quando l’avversario concede le premesse
richieste non si chiede la conclusione che ne
consegue ma la tiriamo direttamente noi
Se mancano premesse e conclusioni
assumiamo le premesse come concesse e
tiriamo le conclusioni
E’ l’applicazione pratica della fallacia non
causae ut causae
o Antidoto
Non previsto 260
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Stratagemma N. 21
Antisofisma
Quando l’avversario usa un argomento
apparente od un sofisma possiamo annullarlo
mettendo in luce la capziosità e illusorietà
dell’argomento
Usare un contro argomento altrettanto
illusorio, sofistico od apparente
o Antidoto
Non previsto
261
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Stratagemma N. 22
Rigetto
Quando l’avversario ci chiede di ammettere
una cosa da cui il problema in discussione
conseguirebbe immediatamente, rigettiamola
spacciandola per una petitio principii
Chi ascolta sentirà identici problema e tesi
affine, così da sottrarre all’avversario
l’argomento migliore
o Antidoto
Non previsto 262
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Stratagemma N. 23
Esagerazione
Stuzzicare l’avversario contraddicendolo ed indurlo
ad esagerare oltre il vero un’affermazione che in sé e
in un certo ambito, potrebbe essere vera
Una volta confutata questa esagerazione è come se
avessimo confutato anche la sua tesi di partenza
o Antidoto
Al contrario, quando veniamo contraddetti,
dobbiamo fare attenzione a non esagerare o estendere
la nostra tesi
Spesso sarà l’avversario a fare direttamente il
tentativo di estensione
estensione:: dobbiamo subito fermarlo e
ricondurlo ai termini della nostra affermazione con
un “ipse dixit, dixit”!
263
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Stratagemma N. 24
Forzatura della consequenzialità
Dalla tesi dell’avversario si traggono a forza,
attraverso false deduzioni e deformando i concetti,
altre tesi che non vi sono contenute e non
corrispondono affatto all’opinione dell’avversario, ma
appaiono assurde o pericolose
Poiché dalla sua tesi di partenza sembra che
discendano tali proposizioni che sono in
contraddizione o con se stesse o con verità
riconosciute, ciò vale come una confutazione diretta,
apagoge
È un’applicazione ulteriore della fallacia non causae
ut causae
o Antidoto
Non previsto 264
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Stratagemma N. 25
Istanza o Exemplum in contrarium
Utilizza l’istanza esempio al contrario contro
l’apagoge
L’inductio abbisogna di grande quantità di casi per
porre il principio universale
Basta presentare un solo caso in cui il principio non
vale e questo principio viene demolito
o Antidoto
Se l’esempio sia effettivamente vero
vero.. A volte il caso
non è vero
Se rientri effettivamente nel concetto della verità
presentata.. È spesso necessaria una precisazione
presentata
Se sia effettivamente in contraddizione con la verità
presentata.. Spesso è solo apparenza
presentata 265
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Stratagemma N. 26
Retorsio argumenti
Quando l’argomento dell’avversario può
venire utilizzato contro di lui
È una tecnica molto brillante ed efficace
o Antidoto
Non previsto
266
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Stratagemma N. 27
Incalzare per nuocere
Se di fronte ad un argomento l’avversario si
adira allora bisogna incalzare senza tregua
con quell’argomento
L’avversario andrà in collera perché si sarà
toccato il lato debole del suo ragionamento
ancor più che in un primo momento
o Antidoto
Non previsto
267
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Stratagemma N. 28
Argumentum ad uditores
È indicato quando persone colte disputano con
ascoltatori incolti e quando non si dispone di un
argumentum ad hominem o ad rem
Si avanza un’obiezione non valida di cui però solo un
esperto vede l’inconsistenza
l’inconsistenza.. Ma mentre l’avversario è
un esperto, tali non sono gli ascoltatori
ascoltatori.. Ai loro occhi
l’avversario viene battuto tanto più se la nostra
obiezione porta in una luce ridicola la sua
affermazione..
affermazione
A ridere la gente è subito pronta e quelli che ridono li
si ha dalla propria parte
o Antidoto
Lunghe discussioni sui massimi sistemi dove si passa
per esperti 268
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Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 29
Diversione
Se ci si accorge di venire battuti (vedi N. 18
18)) allora si
comincia d’un tratto con qualcosa di totalmente
diverso come se fosse pertinente alla questione e
costituisse un argomento contro al’avversario
Usare ritegno se la diversione riguarda il thema
quaestionis
Usare sfacciataggine se riguarda il solo avversario e
non parla affatto della cosa in questione
o Antidoto
Abbandonare la disputa sostenendo “non ci sto” 269
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Il processo comunicativo - tattica
Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 30
30//1
Argumentum ad verecundiam
Unusquisque mavult credere quam judicare (Seneca,
De vita beata)
Al posto delle motivazioni ci si serva di “Autorità”
Si ha buon gioco quando si ha dalla propria parte
un’Autorità che l’avversario teme o rispetta
La gente comune ha profondo rispetto per gli esperti
di ogni genere
genere:: se non se ne ha alcuno che fa al caso
se ne prenda uno apparentemente adatto e si citi ciò
che uno ha detto in un senso od in altre circostanze
Le Autorità che l’avversario non capisce affatto per lo
più producono l’effetto migliore
Anche pregiudizi generali possono essere usati come
Autorità
Non c’è alcuna opinione, per quanto assurda, che gli
uomini non abbiano esitato a far propria, non appena
si è arrivati a convincerli che tale opinione è
universalmente accettata
270
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Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 30
30//2
Argumentum ad verecundiam
o Antidoto
L’universalità di un’opinione non costituisce né una
prova né un motivo che la rende probabile
Coloro che l’affermano devono ammettere
• Che l’anacronismo priva quella universalità della
sua forza probante
• Che la distanza spaziale produce lo stesso effetto
Troveremmo che a formulare l’universalità saranno
state due o tre persone ad avere supposto o
presentato e affermato tali opinioni e che si sarà stati
così benevoli per pigrizia (senza fare controlli) verso
di loro da credere che le avessero davvero esaminate a
fondo
I restanti, per non andare contro opinioni
universalmente accettate saranno stati costretti ad
ammettere ciò che era già da tutti considerato giusto
271
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Stratagemma N. 31
Incompetenza
Se ci si accorge di venire battuti allora ci si dichiari
incompetenti, con fine ironia
Negli uditori si insinua che l’argomentare
dell’avversario sia una cosa insensata
Usare questo stratagemma laddove si sia sicuri di
essere decisamente più stimati dell’avversario presso
l’uditorio
Questo è un modo malizioso per far valere la propria
autorità in luogo della ragione
o Antidoto
Nolens, volens sbattere in faccia con gentilezza ed
ironia la superiorità dell’avversario facendogli capire
che l’argomentazione la deve capire ad ogni costo,
cioè era lui a non averla capita sinora
272
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Stratagemma N. 32
Categorie odiate
Per rendere sospetta un’affermazione dell’avversario
od accantonarla basta ricondurla ad una categoria
odiata a che se la relazione è solo di vaga somiglianza
o tirata per i capelli
Uso degli “ismi”
Con ciò supponiamo due cose
• Che quella affermazione è effettivamente identica
a quella categoria o che è contenuta in essa
• Che questa categoria è già stata del tutto confutata
e non può contenere una sola parola di vero
o Antidoto
Non previsto
273
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Stratagemma N. 33
Contro a ratione ad rationatum valet
consequentia
“Ciò sarà anche vero in teoria
teoria;; in pratica, però, è
falso”
Con questo sofisma si ammettono le ragioni e tuttavia
si negano le conseguenze
L’affermazione pone una cosa impossibile
impossibile:: ciò che è
giusto in teoria deve valere anche in pratica
pratica;; se ciò
non si verifica allora c’è un errore nella teoria o è falso
nella teoria essendo stato trascurato o male calcolato
o Antidoto
Non previsto
274
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Stratagemma N. 34
Ammutolimento relativo
Quando ad una domanda o ad un argomento
l’avversario non dà una risposta diretta o non prende
posizione precisa ma evade con una controdomanda,
una risposta indiretta o addirittura con qualcosa che
non è pertinete alla discussione e vuole andare a
parare altrove
Questo è il segno sicuro che si è toccato il punto
dolente
È necessario incalzare sul punto toccato e non
mollare anche se non è ancora stata percepita tutta la
debolezza in quel punto colpita
o Antidoto
Non previsto
275
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Stratagemma N. 35
Argumentum ab utili
Agire sulla volontà con motivazioni anziché
sull’intelletto con ragionamenti
Se si riesce a far avvertire all’avversario che la sua
opinione se fosse valida arrecherebbe un notevole
danno al suo stesso interesse egli la lascerà cadere
con rapidità
Quam temere in nosmet legem sancimus iniquam
(Orazio, Satire, I, 3, 67
67))
Intellectus luminis sicci non est recipit infusionem a
voluntate et affectibus (F(F.. Bacon, Novum Organon, I,
49))
49
o Antidoto
Non previsto 276
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Stratagemma N. 36
Sconcertare
Sbigottire, sconcertare l’avversario con
sproloqui privi di senso a supporto della
propria tesi
Propinare scemenze che suonino dotte e
profonde
o Antidoto
Non previsto
277
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Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 37
Della cattiva prova
Spacciare un argumentum ad hominem per
uno ad rem
Quando l’avversario, pur avendo nei fatti
ragione sceglie una cattiva prova si deve
confutarla
Se a lui o agli astanti non viene in mente una
prova migliore abbiamo vinto noi
o Antidoto
Ricercare una prova migliore dell’avversario
278
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Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 38
Argumentum ad personam
Quando ci si accorge che l’avversario è
superiore e si finirà per avere torto si diventi
offensivi, oltraggiosi, grossolani
Si passi dall’oggetto della contesa al
contendente e si attacchi in qualche modo la
sua persona
Si abbandona del tutto l’oggetto e si dirige il
proprio attacco contro la persona
dell’avversario:: si diventi insolenti, perfidi
dell’avversario perfidi.. Si
tratta di un appello delle forze dello spirito a
quelle del corpo e all’animalità
279
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Dialettica eristica – stratagemmi
Stratagemma N. 38
Argumentum ad personam
o Antidoto
Avere sangue freddo, rispondere con calma
che ciò non pertiene alla cosa in questione,
ritornare subito sulla cosa continuando a
mostrargl il suo torto non badando alle offese
Non disputare mai con il primo arrivato ma
con coloro che si conoscono e di cui si sa che
hanno un intelletto sufficiente per disputare
con ragioni e non con decisioni perentorie e
per ascoltare ragioni e acconsentirvi
acconsentirvi;; e infine
che apprezzino la verità
“Il frutto della pace è appeso all’albero del
silenzio” (proverbio arabo) 280
Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche
Conclusioni
Regola aurea
“… Il primo grado della saggezza è saper tacere
tacere;;
il secondo è saper parlare poco e moderarsi
nel discorso
discorso;; il terzo è saper parlare molto
senza parlar male né troppo
troppo…
… E’ bene parlare
solo quando si deve dire qualcosa che valga
più del silenzio…”. (Abate Dinouart, L’arte di
tacere, I, 1, 1)
281
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® Credits
Moreno Ferrarese
(Verona, 1959
1959)) svolge attività libero professionale di ricerca
scientifica ed industriale occupandosi prevalentemente di
Economia dei Trasporti, della Mobilità e Reti, Econometria
e modellistica, Project financing, Marketing Management,
Ricerca e fattibilità dei progetti sociali, Comunicazione e
Relazioni Industriali
Industriali..
Ha lavorato per grandi imprese italiane ed ha ricoperto
numerosi incarichi di consulenza presso enti, organismi
pubblici ed affermate società di progettazione in Italia
Italia.. Ha
svolto attività di docenza e formazione
formazione..
Ha sviluppato una importante serie di lavori professionali
nel campo economico
economico--econometrico dei trasporti, del
Marketing Management e della Comunicazione d’impresad’impresa..
Da lungo tempo collabora con l’Università degli Studi di
Verona, Facoltà di Economia, nelle sedi di Verona e
Vicenza..
Vicenza
286
Appendice
Oltre lo Skandha/Kandha
La Comunicazione Persuasiva Assoluta
287
Oltre lo Skandha/Kandha
Sanctum Regnum
“Questo è vero senza menzogna, certo e verissimo.
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in
basso per fare i miracoli della cosa una.
E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così
tutte le cose sono nate da questa cosa unica per adattamento.
Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l'ha portata nel suo grembo, la
Terra è la sua nutrice.
Il padre di ogni telesma, di tutto il mondo è qui. La sua forza è intera se essa è
convertita in terra
Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande
industria
Egli sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle
cose superiori e inferiori
Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l'oscurità
fuggirà da te
È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa
solida
Così è stato creato il mondo
Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui
È perciò che sono stato chiamato Ermete Trimegisto, possedendo le tre parti della
filosofia del mondo intero
Ciò che ho detto dell'operazione del Sole è compiuto e terminato”.
(Ermete Trismegisto, Smaragdina Hermetis Tabula)
288
Oltre lo Skandha/Kandha
Ontologisches Beweis
1. Data una proprietà qualsiasi, o questa è positiva, oppure la sua assenza è positiva
2. Ogni proprietà cha fa parte di una proprietà positiva è essa stessa positiva
3. Ogni proprietà positiva può trovarsi materializzata in qualche ente
4. Un ente è di natura divina se possiede tutte le proprietà positive
5. Il possedere tutte le proprietà positive è a sua volta una proprietà positiva
6. Quindi l’esistenza di Dio è possibile
7. Se una proprietà è positiva, ne segue dalla sua stessa definizione che essa lo è
necessariamente
8. L’essenza di un’entità è una proprietà onnicomprensiva, cioè una proprietà che
comporta logicamente tutte le altre proprietà
9. Un ente di natura divina, se esiste, non solo possiede tutte le proprietà positive, ma
possiede solo proprietà positive
10. Se un ente è di natura divina, allora questa natura è un’essenza
11. Un ente esiste necessariamente se e solo se, per ogni sua essenza è necessario che
esista qualcosa che possiede proprio quella sua essenza e questo – di conseguenza –
vale per ogni proprietà che fa parte della sua essenza
12. Ma ogni cosa (ogni ente) possiede un’essenza unica
Quindi
13. Una cosa (un ente) esiste necessariamente se e solo se è necessario che esista
esattamente una cosa (un ente) che possiede quell’essenza
14. L’esistenza necessaria è una proprietà positiva
15. Se Dio esiste, Egli possiede tutte le proprietà positive
Quindi
16. Se l’esistenza di Dio è possibile, allora Dio esiste necessariamente
17. Dio necessariamente esiste
(Gödel
(G ödel Kurt, 1934, op. cit.)
289
“Corso di Strategia e Tattica della Comunicazione Persuasiva nelle Relazioni Pubbliche”
di Moreno Ferrarese
Questo volume viene impresso presso lo studio professionale di ricerca scientifica ed industriale del
Dott. Mag. Moreno Ferrarese in Verona. Viene, inoltre, realizzato e riprodotto come @book e attraverso
CD-Rom per solo uso di formazione a distanza ed in aula.
Stampato e riprodotto in Italia
290