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Siracusa 215 a.c.

Siracusa 2011
CHIMICA ORGANICA
ovvero chimica del Carbonio

 A partire dagli inizi del XIX secolo lo sviluppo di questa


branca della chimica ha fortemente contribuito alla
sostanziale variazione dello stile di vita dell’umanità
Ai giorni nostri i prodotti della chimica organica sono
ubiquitari: materie plastiche, combustibili, vernici,
inchiostri, coloranti, farmaci, ecc. ecc.
 Non bisogna dimenticare le implicazioni dello sviluppo di
questa disciplina sull’ insieme delle scienze della vita
… perché il Carbonio?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo
esaminare alcune proprietà di questo elemento che
scaturiscono dalla sua particolare posizione nel
sistema periodico.

Però prima uno sguardo alla sua struttura elettronica:

Fig.1 struttura elettronica del


carbonio
…dalla posizione del Carbonio nella tavola periodica
si può dedurre che:
Il carbonio per le sue proprietà (affinità per l’elettrone
ed elettronegatività) forma legami covalenti con quasi
tutti gli elementi della tavola periodica

Ma non solo: I composti formati dal carbonio hanno


natura covalente sia quando questo è nel suo più
basso stato di ossidazione (-4) sia quando è nel più
alto stato di ossidazione (+4), ovviamente anche in
tutti gli stati intermedi
Se a quanto detto si aggiunge:
 La possibilità di formare lunghe catene (lineari,
ramificate o cicliche) con legami carbonio-carbonio
 L’insorgenza del fenomeno dell’ibridazione quando
forma legami

Ne scaturisce che il carbonio presenta una


chimica estremamente versatile poichè forma
una grande varietà di composti. Rendendolo
adatto ad una funzione così complessa come
può esserlo la Vita o i più svariuti scopi
tecnologici
Correlazione tra la geometria molecolare e l’bridazione
L’ibridazione è un processo attraverso il quale gli
orbitali (e gli elettroni in essi contenuti) vengono
riorganizzati energeticamente e geometricamente

Questo al fine di formare legami più forti e direzionare nella


maniera più conveniente i doppietti elettronici intorno
all’atomo
La “grande famiglia” degli idrocarburi
L’ibridazione sp3: la variazione della struttura elettronica

I nuovi orbitali sp3 che si


formanno sono degeneri e
ad un livello energetico
intermedio tra il 2s e il 2p,
introducendo un fattore di
stabilizzazione
L’ibridazione sp3: la variazione della geometria orbitalica
Gli alcani: il metano (CH4) e l’etano (C2H6)

 CH4

 C2H6
Alcuni alcani e loro proprietà fisiche
L’ibridazione sp2: la variazione della geometria orbitalica

Nel caso dell’ibridazione sp2 soltanto 2 dei 3 orbitali 2p vengono coinvolti, ne


consegue che un orbitale 2p rimane invariato nella sua geometria e nella sua
energia.
Analogamente al caso dell’ibridazione sp3 viene introdotto un fattore di
stabilizzazione energetica dell’atomo, benchè questo sia di entità nimore.
Gli alcheni: l’etilene (C2H4)
Alcuni alcheni e loro proprietà fisiche
L’ibridazione sp: la variazione della geometria orbitalica

Analogamente ai casi precedenti, nell’ibridazione sp soltanto 1 dei 3 orbitali 2p


viene coinvolo, ne consegue che 2 orbitali 2p rimangono invariati nella loro
geometria e nell’energia.
Gli alchini: l’acetilene (C2H2)

Gli alchini sono caratterizzati dall’avere un doppio


legame p, e quindi in definitiva un legame triplo tra
carbonio e carbonio.
Alcuni alchini e loro proprietà fisiche
Idrocarburi alifatici aciclici

Alcani o paraffine: Alchini:


Alcheni o olefine:
•formula minima •formula minima
•formula minima
CnH2n+2 CnH2n-2
CnH2n
•Tutti i carboni sono •Almeno 2 carboni
•Almeno 2 carboni
ibribati sp3 sono ibribati sp2 sono ibribati sp
(monoalchini)
(monoolefine)
Alcani:
Composti stabili, da cui il nome paraffine, dal latino: poco
affini, ovvero poco proni ad intervenire nei processi chimici
Trovano applicazioni come combustibili, come solventi o
materiali da costruzione
La fonte principale degli alcani è il petrolio
Temp. di dist.
frazione composizione (°C)
Gas naturale C1-C4 <20
Etere di petrolio C5-C6 20-60
Benzina C4-C8 40-200
Cherosene C10-C16 175-275
Gasolio C15-C20 250-400
Oli lubrificanti C18-C22 >300
Asfalti C>20 Non volatili
GRUPPO FUNZIONALE: è quel raggruppamento
di atomi presente nella molecola di un composto
organico responsabile delle proprietà chimico-
fisiche di quest’ultimo
ISOMERI: composti che hanno la stessa fornula molecolare ma
differiscono nella disposizione spaziale degli atomi

Gli alcani danno isomeria strutturale e questo si riflette sulle


proprietà chimico fisiche del composto
Le strutture alchiliche (ovvero le strutture derivanti dagli alcani) possono essere
considerate “l’esempio” più semplice di gruppo funzionale.

Si origina un propblema di nomenclatura ovvero una convenzione


per denominare le strutture alchiliche in modo tale che sia
facilmente possibile risalire alla struttura di un composto dato il
nome formula di notazione
struttura contratta

CH3
H3C H2C
Pb
H2C Pb CH2
Piombo tetraetile
CH2 CH3
H3 C

H3C CH3
terbutilmetiletere H3 C C O O
H3 C

CH3
H2 H2
isoottano C C C
H3C C C CH3
H2 H2
Alcheni:
Più reattivi degli alcani per via della presenza del doppio legame
(anche detta insaturazione) trovano più largo impiego
industrialmente. Soprattutto nel campo dell’industria dei polimeri.
Dalle olefine si ricavano materie plastiche e gomme:

Contenitori, componenti
auto, cavi, ecc. ecc.

Gomma
sintetica
Alchini:
L’uso industriale degli alchini è limitato all’acetilene che, oltre
al desueto utilizzo come combustibile*, è oggi impiegato
soprattutto per la sintesi di derivati dell’etilene:

Cl
H H + HCl

Cloruro di
vinile

Il cluoruro di vinile è la materia prima per la produzione del PVC

*l’uso come combustibile è correlato al fatto che è l’idrocaburo che


produce la fiamma più calda. Il cannello acetilenico produce T>2000°C
Idrocarburi alifatici ciclici

Le catene carboniose possono avere anche struttura ciclica: ci


troveremo di fronte rispettivamente a:

Cilcloalcani
Cicloalcheni
Cicloalchini
Cicloalcani:
Cicloalcheni : in maniera del tutto analoga al caso dei
cicloalcani i nomi dei cicloalcheni si ottengono ponendo il
prefisso “ciclo” davanti al nome dell’alchene
corrispondente.

Un cenno particolare ai ciclodieni (e ciclopolieni in


generale), per i quali vengono usati degli indici numerici
per indicare la posizione relativa dei doppi legami:

1,3-cicloesadiene 1,4-cicloesadiene
p.f. -89°C p.f. -49.2°C
p.e. 80.5°C p.e. 85.6°C
Cicloalchini : la nomenclatura di questi composti è analoga in
tutto e per tutto a quella degli altri tipi di idrocarburi. Questo è
valido anche nel caso di ciclopoliini.

È importante sottolineare che i requisiti stereochimici *


del triplo legame fa si che non esistano idrocarburi
ciclici con meno di 8 atomi di carbonio

* La stereochimica si occupa specificamente delle geometrie molecolare e


delle implicazioni di queste sulle proprietà delle sostanze
Idrocarburi ciclici polienici…

…lo strano caso del BENZENE e gli idrocarburi


AROMATICI…
Gli idrocarburi aromatici presentano particolari proprietà
correlate alla contemporanea presenza di un ciclo e di un
sistema di doppi legami coniugati. Infatti se si esamina la
struttura del benzene, il capostipite degli idrocarburi
aromatici, si vede come per questo composto siano possibili
delle forme di risonanza:

L’insorgere della risonanza rende questo tipo di composti


particolarmente stabili e caratterizzati da proprietà chimiche
assai differenti dagli idrocarburi alchenilici
Isomeria orto, meta e para
Per un anello benzenico disostituito sono possibili tre forme
isomeriche:

Cl Cl
Cl
Cl

Cl
Cl
orto diclorobenzene meta diclorobenzene para diclorobenzene
o-diclorobenzene m-diclorobenzene p-diclorobenzene

I policlorobenzeni (PCB) sono degli inquinanti


Altri idrocarburi aromatici e i loro nomi:

metilbenzene 1,3,5-trimetilbenzene isopropilbenzene esametilbenzene


TOLUENE MESITILENE CUMENE DURENE
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA):

Naftalene Fenantrene antracene


(naftalina)

pentacene
benzopirene dibenzoantracene
ALTRI DERIVATI AROMATICI :
O

O
COOH
COOH

Acido acetilsalicilico Ibuprofen


(aspirina)

OH
O2 N NO2 O2N NO2

NO2 NO2

Trinitrotoluene Acido picrico


(TNT) (creme anti ustioni, esplosivi)
Reattività degli alcheni: addizione al doppio legame

+ H2

cicloesene cicloesano

Br
+ Br2
Br
1,2-dibromocicloesano

H
+ HCl
Cl
clorocicloesano
Reattività degli idrocarburi aromatici: sostituzione vs addizione

Br NO2
Alogenazione Nitrazione
Br2/FeBr3 HNO3/H2SO4

Alchilazione
CHCl3/AlCl3

CH3

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