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Per la coltivazione di giacimenti sotto falda trovano sempre più largo impiego le pompe sommergibili. Questo tipo di
attrezzature sono state sviluppate dalla TOYO più di 40 anni fa in Giappone, in alternativa alle draghe convenzionali,
per poter coltivare giacimenti di sabbia in mare; tale soluzione doveva soddisfare la crescente richiesta di materia prima
per l’opera di ricostruzione del paese senza dover aprire nuove cave o bacini di estrazione con conseguente degrado del
territorio. Per questo tipo di applicazione le draghe presentavano una serie di limiti principalmente collegati alla
massima profondità di escavazione ed al tipo di trasmissione di potenza all’unità di dragaggio vera e propria a contatto
del materiale depositato sul fondo; la pompa sommergibile permetteva di superare agevolmente questi problemi, anche
se, alcuni aspetti, dovevano essere migliorati con particolare riguardo alla capacità di gestire torbide contenenti
materiale anche di elevate dimensioni e di creare una sospensione all’alimentazione con la maggiore concentrazione
possibile di sabbie ed inerti.
Lo studio e le soluzioni trovate dalla TOYO per risolvere i problemi sopra elencati hanno portato alla progettazione e
costruzione di una serie di pompe sommergibili aventi caratteristiche uniche nel loro genere che hanno la capacità di
pompare torbide aventi un contenuto di materiale solido fino al 30% in volume con dimensioni superiori a 120 mm. La
profondità di esercizio a cui possono operare può essere superiore ai 120 m e le portate massime sono di ca. 7.500 m3/h
(Fig.1, Fig 2 e fig. 3). Il tipo di applicazione, inoltre, ha comportato una approfondita analisi dei materiali e dei
componenti da utilizzare per la costruzione delle pompa al fine di garantire affidabilità e prestazioni considerando le
difficoltà estreme dell’applicazione.
Fig. 1 - Fig. 2-
Nave con DPA 400 durante la fase di carico Pompa DPA 400
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Le soluzione costruttive adottate hanno portato alla realizzazione di un ibrido tra una pompa per slurry, tipica
dell’ingegneria mineraria, ed una pompa sommergibile convenzionale; più in dettaglio le caratteristiche di queste
pompe possono essere così riassunte (fig. 4):
Figura 4 esploso pompa sommergibile
1) Agitatore:
questo componente costituisce la principale particolarità della pompa, è calettato
sull’albero della girante ed è l’unica parte che rimane a contatto con il materiale
depositato sul fondo da rimuovere; il suo scopo principale, come suggerisce il
nome, è quello di agitare il materiale al fine di creare una miscela omogenea ad
elevata densità alla bocca di aspirazione della pompa garantendo, in alimentazione,
una torbida che può avere una concentrazione di materiale solido fino al 30% in
volume. L’agitatore inoltre, grazie alla geometria delle pale, imprime alla torbida
creata un movimento uniforme ed elicoidale verso la bocca di aspirazione della
pompa riducendo gli urti della frazione solida contro la girante e la chiocciola della
pompa con conseguente maggior vita utile delle parti di usura.
2) Girante:
le giranti sono di tipo chiuso per una maggiore efficienza idraulica. I vani di elevato
spessore, la costruzione in acciaio ad elevato contenuto di cromo e la bassa velocità
di rotazione garantiscono una lunga durata anche nelle applicazioni più gravose.
4) Guarnizione meccanica:
in una pompa progettata per pompare solidi di elevate dimensioni, la girante è sottoposta ad urti continui, dannosi per le
tenute disposte sull’albero. Nelle tenute delle pompe è prevista una guarnizione meccanica che assorbe elasticamente
tutti i contraccolpi causati dai solidi, salvaguardando le guarnizioni in rareflon dell’albero.
5) Parti di usura:
tutte le parti di usura sono in acciaio con elevato contenuto di cromo (24÷28 %) con una durezza Brinnel compresa tra
550 e 600.
6) Struttura:
la struttura della pompa è particolarmente pesante per un duplice motivo: deve avere una massa sufficiente per
contrastare l’azione dell’agitatore, deve garantire una lunga durata delle parti di usura a contatto con il materiale. La
costruzione, inoltre, è a comparti: non è necessario, durante i lavori di manutenzione dei componenti soggetti ad usura
della pompa, rimuovere o smontare protezioni del motore, cuscinetti albero o tenute. Il motore elettrico o il motore
idraulico che aziona la pompa sono costruiti specificatamente per questa applicazione e sono equipaggiati con cuscinetti
ed alberi a sezione maggiorata rispetto alla versione standard
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Fig. 5 – pompe ad azionamento elettrico
Modello Mandata Portata Prevalenza Dimensione Potenza Giri/min Corrente Sezione Peso
(m3/h) (m) solido (kW) assorbita cavo (Kg)
(pollici) (mm) (mm) (A) (mm2)
DP 15-4 4 100 90 15 35 11 960 24 4x10 470
DP15B-4 6 150 190 8 60 11 960 24 4x10 510
DP20-4 4 100 90 20 35 15 970 32 4x10 550
DP20B-4 6 150 190 10 60 15 970 32 4x10 540
DP30-4 4 100 90 30 35 22 975 46 4x16 750
DP30B-4 6 150 190 15 60 22 975 46 4x16 730
DP40B-4 8 200 360 12 40 30 970 58 4x35 750
DP50-4 6 150 190 25 60 37 980 75 4x35 950
DP50B-4 8 200 360 15 60 37 980 75 4x35 970
DP50BL-4 10 250 720 5 100 37 980 75 4x35 1150
DP50H-4 6 150 190 28 40 37 980 75 4x35 1050
DP75B-4 8 200 360 22 40 55 975 116 4x50 1120
DP100B 8 200 360 30 60 75 740 150 4x50 2300
DP100BL 10 250 720 15 100 75 740 150 4x50 2700
DP150 8 200 390 40 120 110 590 215 4x95 3500
DP150L 8 200 480 30 120 110 590 215 4x95 3500
DP150B 10 250 720 22 120 110 590 215 4x95 3500
Come si può vedere dai dati riportati nelle tabelle le capacità di queste macchine sono di tutto rispetto, si possono
estrarre infatti, con le pompe più grosse, ca. 300 m3/h (30% in volume della torbida pompata) di frazione solida avente
una pezzatura massima di 120 mm con prevalenze superiori a 40 m. Le prestazioni sono del tutto comparabili ad una
draga di media grandezza con il vantaggio che non sussistono i limiti di profondità di esercizio che sono propri di
questo sistema.
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Il collegamento idraulico, di tipo chiuso per permettere alla pompa di ruotare nei due sensi, deve essere eseguito sul
circuito dei servizi dell’escavatore o, nel caso in cui questo sia insufficiente, con una piccola modifica sfruttando le
pompe del circuito dei cingoli. La profondità di esercizio e l’area di copertura sono strettamente collegate al tipo di
escavatore ed alla lunghezza del braccio.
Per aumentare l’area di copertura si può caricare l’escavatore su un normale pontone o altro mezzo come riportato in
fig. 7. La caratteristica principale di questa soluzione è la sua semplicità, la pompa diventa un normale utensile di facile
impiego grazie alla manovrabilità del braccio dell’escavatore; il collegamento rigido, pompa braccio, permette inoltre di
poter sfruttare la forza del braccio per eseguire un’azione meccanica sul materiale depositato sul fondo nel caso in cui
questo sia leggermente consolidato, facilitando l’azione di pompaggio. Per una maggiore produzione il sistema migliore
è quello di procedere con una coltivazione a gradoni (fig. 8), come si realizza normalmente per una cava, posizionando
la pompa a contatto con il materiale da rimuovere ed eseguendo una serie di archi di cerchio sfruttando la ralla di
rotazione orizzontale dell’escavatore.
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4.2.2 Montaggio su escavatore a fune
Fig. 9 – Montaggio su dragline
E’ una soluzione che viene normalmente impiegata
quando le profondità di esercizio sono particolarmente
elevate o quando si opera su un bacino avente una
geometria tale da poter essere coperto dal braccio di un
dragline che si muova lungo il suo perimetro (fig. 9). Le
pompe utilizzate con questo sistema sono ad azionamento
elettrico in quanto gli escavatori a fune hanno
difficilmente una potenza idraulica sufficiente. Un’altra
caratteristica è il tipo di collegamento braccio-pompa
che, a differenza dell’escavatore, è di tipo flessibile e
comporta una serie di cautele, la prima delle quali è il
montaggio di due cavi laterali per contrastare una
eventuale rotazione della pompa dovuta all’azione
dell’agitatore, la seconda è un attento controllo
dell’azione di dragaggio per evitare che la pompa affondi
nel materiale, infatti, se si mantiene la pompa sempre
nella stessa posizione, può succedere che questa scavi un
pozzo le cui pareti possono colassare con conseguente
possibile perdita della pompa stessa.
L’operatore, tramite un amperometro sul circuito di
alimentazione della pompa, riesce ad aver una chiara
indicazione del contenuto di materiale solido nella
torbida pompata.
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4.2.3 Montaggio su pontone
Se il bacino di utilizzo è abbastanza ampio come estensione da giustificare l’impiego di un sistema automatizzato la
pompa può essere montato su pontone a due scafi analogo a quelli impiegati per le draghe convenzionali (fig. 10). Con
questo tipo di applicazioni il pontone viene movimentato automaticamente tramite verricelli e la profondità di esercizio
della pompa viene regolata aumentando o diminuendo l’inclinazione della barra di supporto della pompa
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lo stesso di “demolire” il materiale, ma in una percentuale talmente limitata da renderne del tutto antieconomico
l’utilizzo.
Il secondo sistema utilizza dei disgregatori, da montarsi ai lati della pompa, che non sono altro che delle specie di
eliche che hanno sui profili esterni degli utensili con punte o placche in widia analoghi a quelli utilizzati per le benne o
le teste fresanti.
I disgregatori, analogamente alla pompa, possono essere disponibili sia con motorizzazione elettrica che con
motorizzazione idraulica.
A titolo indicativo nella tabella di fig. 12 sono riportate le caratteristiche di alcuni disgregatori disponibili sul mercato,
Fig. 12 - disgregatori
Velocità R.p.m. 30 40 50
Potenza hp 11 15 18
continua
Potenza hp 13 18 22
intermittente
Fabbisogno l/min 22 29 36
d’olio
Pressione Bar 250
continua
Pressione Bar 300
intermittente
Coppia daNm 260 261 262
continua
Coppia daNm 311 313 314
intermittente
Specifiche olio mm/s Mineral oil viscosità
(°E) 33 (4,5)
Attacco tubo BSP 1” 1/4
ingresso olio
Attacco tubo BSP 1” 1/4
uscita olio
Attacco BSP 3/8”
drenaggio
Peso kg 500
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Come metro generale di valutazione si raccomanda di considerare con dovuta attenzione l’applicazione nel caso in cui
si ritenga possa essere necessario montare i disgregatori; tale soluzione, infatti, oltre ad un consistente aumento dei
costi, comporta una serie di oneri ulteriori collegati alla centralina di alimentazione, alla struttura di sostegno ed al
mezzo adibito alla movimentazione dell’unità dragante senza avere d’altra parte una reale garanzia sulla reale efficienza
del sistema.
4. 4 Dimensionamento
La scelta di una pompa è influenzata da una serie di fattori:
- portata
- dimensione massima del solido contenuto
- prevalenza richiesta
Portata
Il valore della portata deve essere valutato sulla base della quantità di materiale solido richiesta, considerando che una
pompa per dragaggio riesce a pompare torbide aventi un contenuto di solido pari al 30% in volume e che questo valore
in ogni caso è influenzato dalla capacità dell’operatore a mantenere la pompa a contatto del materiale e dal materiale
stesso, si può ipotizzare che la pompa debba avere una portata pari a ca. 4-5 volte la quantità di solido.
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Il valore minimo della velocità è da tenere in considerazione per il calcolo delle perdite di carico
Prevalenza richiesta
Il valore della prevalenza richiesta è dato dalla somma di una serie di fattori che sono:
- perdite di carico distribuite
- perdite di carico concentrate
- prevalenza richiesta alla mandata
- quota piezometrica.
Quota piezometrica
Differenza di livello in metri tra la superficie del bacino ed il punto di scarico.
Sulla base dei valori di portata e prevalenza scegliere la pompa ottimale in funzione delle curve di funzionamento
fornite dai costruttori, avendo che questa abbia il punto di massimo rendimento in prossimità delle condizioni operative
ricavate durante il dimensionamento.
Rammentarsi che questo fattore è estremamente importante sia per una questione di rendimento energetico, sia per una
questione di usura della pompa. A quest’ultimo riferimento deve essere evidenziato, infatti, che durante il
funzionamento di una pompa centrifuga si generano delle pressioni all’interno della chiocciola, il valore di queste
pressione è praticamente nullo nel punto di funzionamento ottimale della pompa ed aumenta con lo scostarsi della
portata dal valore di massimo rendimento, fino al punto di creare sollecitazioni che comportano una flessione
dell’albero con conseguente usura delle tenute, ed un flusso turbolento e non laminare e quindi con maggiore usura
della girante e della chiocciola.
Per semplificare le operazioni di dimensionamento e conseguentemente la scelta della pompa più idonea per
l’applicazione i costruttori di pompe forniscono degli schemi di calcolo semplificati analoghi a quello riportato nella fig
16, che per brevità è stato limitato solo alle pompe più grosse ad azionamento elettrico
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Fig.16
Pompe ad immersione Toyo
Calcolo delle perdite di carico in relazione al diametro della tubazione ed alla velocità del liquido pompato
Nota bene: le perdite di carico sono calcolate in metri di colonna d’acqua per 100m di tubazione diritta
Il valore deve essere cercato nella colonna relativa al diametro della tubazione utilizzata
Modelli standard φ Mandata Prevalenza Capacità φ Tubo V φ Tubo V φ Tubo V
mm mm m3/h 200mm m/s 250mm m/s 300mm m/s
DP 75B 200 22 360 5,6 3,18 - - - -
DP 100B 200 30 350 5,4 3,09 - - - -
DP 100BL 250 15 720 - - 6,9 4 2,9 2,83
DP 150HP 200 40 400 6,25 3,53 2,4 2,26 - -
DP 150 LP 200 31 570 12,5 4,04 4,4 3,22 1,75 2,24
DP 150B 250 22 720 - - 6,9 4 2,9 2,83
Le perdite di carico sono calcolate supponendo che il liquido pompato sia acqua contenente 20% di sabbia fine avente
granulometria compresa tra 1 e 5mm
Nel caso in cui il materiale solido pompato sia di natura diversa da quella sopraindicata devono essere utilizzati i
seguenti coefficienti correttivi
1) 1,25 per sabbia grossa
2)1,40 per ghiaie
Per sabbie e ghiaie contenute nel liquido pompato bisogna mantenere una velocità minima della torbida di 3m/s per
evitare decantazione
ESEMPIO
Dati dell’applicazione
Portata: massima ottenibile;
Distanza orizzontale: 300m;
Quota piezometrica: 4 m;
Profondità: 3m;
Materiale solido presente: sabbia fine.
DP 100BL:
Capacità: 720m3/h;
Prevalenza: 15m;
φ tubazione: 250mm
Considerare, nel caso in cui la distanza di convogliamento della torbida sia particolarmente elevata la possibilità di
montare una pompa di rilancio. Una soluzione di questo tipo, malgrado complichi in qualche modo l’installazione,
permette di scegliere con maggiore semplicità il tipo di pompa sommergibile necessaria oltre a limitare i costi di primo
investimento che un’applicazione di questo tipo richiederebbe.
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