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Dello stesso autore nel eatalogo Einaudi Elementi di semiologia Saggi criticé Critica e verita Sistema della Moda Se Miti dogg I piacere del testo Sade, Fourier, Loyola Barthes di Roland Barthes La camera chiara Lezione L'impero dei segni L’ovvio e l'ottuso La grana della voce I brusio della lingua Incidenti Liavventura semiologica Seritti Roland Barthes Frammenti di un discorso amoroso ‘Traduzione di Renzo Guidieri Einaudi Titolo oxiginale Fruguens d'un dscoun amoureus © xor7 Faitions du Seuil Iss 88.06-17431-2 p.3 Lanecess 13 aunraccto. «Nell’amorosa quiete delle 20 3 Indice 5 Come? fatto questo libro 1. Figute.~2. Ondine. - 3. Rife 1. Liaddormentamento,~ 2. Da un abbracio all 27 aNooscrs. Agony 1. Ltangoscia come veleno.— 2. Primitive agony. 28° ANNULLAMENTO, Amare I'amore 1 due colombi.~ 2. Vantaggio pre APPAGAMENTO. «Tutte le volutta dell 38 AToPOS. Atopos classifica ~ 2. Tonocenza. 3. La relaione originale. vw B 4” 47 9 7 INDICE arresa, Lattesa 1, Erwartung, ~ 2. Scenario. 3, La telefonata, ~ 4, Allucinazio se, = J. Califcolei che atende. ~ 6, I mandarin ela cortigiana cape, «Voglio capire» to a lamps, ~ 2, Uscend pretasione. 3. Vi cinema. - 5, Repressone, ~ nde sop sitide. carastaore, La catas 1. Doe disperazioni.~ 2 cerrcoscrivere. Laetitia 1, Gaydium e Laetitia. ~ 2, La jettatura amorosa cone. Colpe tueno, ~ 2, La padronanza come colpa.~ 3. Lanocenzs del dolore! ;. «Ho male connvenza. La connivenza +, Blogio a due, ~ 2, Chi di troppo? ~ 3. Odiosamato. conrarri. «Quando inavvertitamente il 1. Cid che viene chiesto bier. conrincenze, Avvenimer INDICE vit 79. DIPENDENzA. Domne 111 vasallagaio amoreso.~ 2. La rbelione. 81 pisacto, «Con aria imbarazzta» 1. Liatmosfers pesante.~ 2, Una fescinesione vie. 83 DIsPENDIO. L’esuberanza tensions, ~ 2. Caigsa replica di Goethe af suai a Lingeénoits per niente. ~ 4. La belleza. 85 rani, Romanzodramma 87 90 fades, fades and fades. ~ 2, La Madre sever. = 3. La notte ‘a. Nekoi 3. La voce. ~ 6. a sanchezsa.~ 7-1 fono.~8Lasiae raccopicre? 94 FASTIDro, L’arancia 1 La vicina ndiereta.— 96 Festa. «Giori bea Il esting. 2. Unare di vier 97 Ge1osta. Lagelosia 1. Werther e Alberto, ~ 2, La tora condivsa, ~ 3. RiGwtare Ia aclosia.~ 4.1 quatro dolor del glow. 99 oRapiva. LaGradiva 1 Il delito,~ 2, La conto-Gradivs, ~ 5, Ancor a deictema,~ 4, Amatefsireinnameorto 102 dentificazioni ima e camefice. 3. Roi al 105 107 209 m2 vant 6 m8 a5 137 129 132 134 136 138 142 144 146 148 152 154 156 159 INDICE INSOPPORTABILE, «Cos{ non pud continuate> 1 La parienzs amoross.~ 2. L'esltazione.— 3. La sopportazone, 1o-r1-amo. To tiamo LANGUORE, II Janguor = 2, Desidet tera d'amore 1, «Penso a lein. ~ 2. Cotrispondenaa relazione. ~ 3. Now 1: Spondere 1ogueta. La loquela ~2,Lavolubli,~ 3, Lnduzion, 5, Desiderio I. ~ 4. Estenvante ‘MosrRuoso. «Sono odioso» 1. Liinnamorato importuno.~ 2, La cosa mostruoss MurisMo. Senza risposta data. ~2, Palate per niente. ~ 3. La Mita = 3 Larvats prodco.~ 4.Gli 1 dviione da sini, 6 furore. unt, Nubi 1, Un messaggi imbarazzante,~ 2, Nubi sottil: i fury occerrt. I nastro Pazzo. «Sono pazzo» 109 dei for. - 2. La follia invisible, ~ 3, To non & un - Paro di ogni potere, "HE, Perché? 7? 2, Amare un po'.~ 3. Delitio: «sono amato, ~ 3 Lilet tsndo 'uomo piange. ~2. Modi.~ 3. Funsione delle lacrime, 168 170 12 175 176 190 193 196 1 La vita continuerd.~ 2. Biasccar. RISONANZA. La risonanza +. Ritonanzatentiento.~ 2. Il panico amoros, ~ 3. La tat nade, ~ 4. Un ascolto perfetto, ‘: RisvEciio, Albata x. Panti deliat.- 2. Impuzzecthibile ‘eneREzza. Tenerezza 1. Tenerezza e domanda. - 2, Tenerezta edesierio. untoxe, Unione ~2. Non rafigurabile,~ 5, Senza ruoto,~ 4. Mortale pose, 206 209, 25 217 219 249 INDICE vacare, I vascello fantasma 1, Scomparsa del'amore. ~ 2. Fenice. - 3. Un mito. ~ 4. La dumaturs vie v’uscrra. Idee di 1. Porte sbarrate, ~ 2. P rendere,- 2. Ritirarsi senza cedere. — 3. Una mos- 24. Tra lo Zen el Tao. ~ 5. Sobria ebiietas Tabula gratulatoria Interviste Appendice biobibliografica Frammenti di un discorso amoroso La necessiti di questo libro sta nella seguente considera- ione: il discorso amoroso ? oggi d’una estrema solitudine. Questo discorso é forse parlato da migliaia di individui (chi ud dirlo?), ma non & sostenuto da nessuno; esso si trova ad essere completamente abbandonato dai discorsi vicini: ‘oppure & da questi ignorato, svalutato, schernito, taghiato fuori non solo dal potere, ma anche dai suoi meccanismi (scienze, arti, sapere). Quando un discorso viene, dalla sua propria forza, trascinato in questo modo nella deriva del- Pinattuale, espulso da ogni forma di gregarieta, non gli re- sta altro che essere il luogo, non importa quanto esiguo, di un'affermazione. Questa affermazione ® in definitiva 'argo- mento del libro che ha qui inizio. Come ® fatto questo libro nattuale, vale a dire d’intrattabile, Di qui la scelta di un me- todo «drami agli esempi e si basa uni- iscorso amoroso é stata ta dalla sua simulazione, a questo la sua persona fondamentale, che ‘modo da mettere in scena non gia un'analisi, ma un’enun- jone. Quello che viene proposto vuole, un ri- ); Ma questo ritratto non é psicol », bensf struttu- €sso presenta una collocazione della parola: la collo- Icuno che parla dentro di sé, amorosamente, quale invece non 10n attraverso vampate ircostanze infim¢ figure. La parola non va intesa nel senso retorico, ma pi (|e tosto nel senso ginnico o coreogt tre parole senso greco: ofa, non lo «schema» &, ben pit viva, iI gesto del corpo colto in movi 4 contemplato in stato di riposo: il co ali oratori, delle statue: cid che & possil del corpo sotto sforzo. Lo stesso si pud di 6 COME it FATTO QUESTO LIBRO rato in preda alle sue figure: esso si dimena in uno sport un po’ pazzo, si prodiga, proprio come l'atleta; fraseggia, come loratore; 2 cristallizzato, siderato in un ruolo, come tuna statua, La figura 2 innamorato al lavoro, Le figure prendono iilievo a seconda che, nel discotso che si sta facendo, si possa individuate qualcosa che & stato letto, sentito, provato. La figura @ delineata nei suoi con- torni (come un segno) e memorabile (come un'immagine o un racconto). Una figura ¢ fondata se almeno una persona pud dire: «Com’e vero, tutto cid! Riconosco questa scena di linguaggio». Per certe operazioni della loro arte, i lin- guisti si giovano di una cosa alquanto vaga: il sentimento linguistico; per formare le figure, bisogna soltanto farsi guidare dal sentimento amoroso. In fondo, che la dispersione del testo sia molta in un punto ¢ poca in un altro, ha scarsa importanza; vi sono dei tempi morti, ¢ non sono poche le figure evanescenti; cer- tune, essendo delle ipostasi dell’intero discorso amoroso, hanno addirittura la rarita ~ la scarsezza ~ delle essenze: che dire delle figure del Languore, dell’Immagine, della Lettera d'amore, dal momento che @ tutto il discorso amo- 1080 ad essere intessuto di desiderio, d'immaginario e di dichiarazioni? Ma chi fa questo discorso € ne mette in ri- salto gli episodi non sa che del suo discorso verra fatto un libro; non sa ancora che da buon soggetto culturale egli non deve né ripetersi, né contraddirsi, né prendere il tutto per Ia parte; egli sa soltanto che cid che gli passa per la te sta nel tale momento & segnato, come il marchio di un co- dice (in passato, sarebbe stato il codice dell’amor cortese, o la carta del paese dell’Amore) iascuno pud riempire questo codice con la sua propria storia; smilza o no, bisogna dunque che Ia figura sia I, che il posto (la casella) sia tenuto libero. E come se vi fosse una Topica amorosa, la cui figura fosse un luogo (topos). Ora, rit d’una Topica é di essere un po’ vuota: per , una Topica @ per meti codificata e per meti proiettiva (6 proiettiva in quanta codificata). Cid che qui si & potuto dire dell'atesa, dell’angoscia, del ricordo, non & mai altzo che un modesto supplemento offerto al lettore affinché se ne impossessi, vi aggiunga del suo, vi tolga cid che non gli serve ¢ lo passi ad altri: intorno alla figura, i giocatori fanno correre i furetto; talora, con un’ultima pa- rentesi, 'anello viene trattenuto ancora un istante, prima | \ Ui come & FATTO QUESTO LIBRO 7 di passarlo, (Idealmente, il libro sarebbe una cooperativa: «Ai Lettori — agli Innamorati — Riunitin). Quello che si legge nel lemma posto in capo alla pagina non & la definizione della figura, ma il suo argomento. Argumentum: «esposizione, racconto, sommario, piccolo dramma, storia inventata; io aggiungo: strumento di di- stanziazione, didascalia alla Brecht. Questo argomento non sitiferisce a cid che 2 il soggetto amoroso (niente € nes- sumo di-estraneo al soggetto, nessun discorso sull’amore), ma a cid che esso dice. Se c’ la figura « Angoscia», & per- ché talvolta il soggetto esclama i dell’accezio- ne clinica della parola): «Sono scia!», canta da qualche parte la Callas. La figura @ in un certo senso un’aria d'opera; e come Paria viene identificata, rimemorata e maneggiata attraverso il suo incipit (« Voglio vivere questo sogno», «E ora piangi! » — «Lucean le stel- le», «Piangerd la mia sorte»), cost la figura prende le mos- se da una certa cadenza di linguaggio (una sorta di ver- setto, di refrain, di cantilena) che Particola nell’ombra.. Si dice che soltanto le parole abbiano un loro impiego, non le frasi; ma nel fondo di ciascuna figura c’® una frase, spesso sconosciuta (incosciente?), che trova la sua utiliz- economia significante del soggetto amoroso. Questa frase madre (qui solo postulata) non & una frase pienamente formata, non & un messaggio compiuto. Il suo principio attivo non & quello che essa esprime, ma cid che essa articola: tutto considerato, quella frase non ® altro che un «motivo sintattico», un «modo di costruzione». Ad esempio, se il soggetto aspetta a un appuntamento I’ getto amato, un motivo di frase si agita nella sua testa: «Certo che perd non é il modo di fare...»; «lui/lei avrebbe ben potuto...»; «lui/lei sa benissimo che...»: potere, st- pere che cosa? Non ha nessuna importanza: la figura «At- tesa» & gid formata. Queste frasi sono delle matrici di figu- re proprio perché restano sospese: esse esprimono il mo- mento emotivo poi si fermano: hanno fatto la loro parte. Le parole non sono mai pazze (tutt'al pitt sono perverse): 8 la sintassi che & pazza; infatti, non @ forse a livello di frase che il soggetto cerca la sua collocazione — e non Ia trova —o trova una collocazione falsa che gli & imposta dal- Ja lingua? Nella figura, c& qualcosa dell’«allucinazione ver- bale» (Freud, Lacan): frase troncata che il pidi delle volte si limita alla sua parte sintattica («Sebbene tu sia...», «Se |

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