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di Aldebaran S.I.I.
Come vedremo più avanti, di questi tre filoni, l’unico che abbia
effettivamente conservato il suo afflato cristiano, che sta alla base
dell’autentico martinismo, è quello di Louis-Claude de Saint-Martin,
pur ammettendo che negli altri, e particolarmente nel willermosismo,
esiste una notevole ed importante funzione di carattere organizzativo,
derivata dagli agganci alla massoneria. Funzione che tuttavia, tende a
caratterizzare massonicamente i gruppi che al willermosismo si
ispirano. Appare poi evidente che, con l’avvento della rivoluzione, gli
ordini massonici ed illuministi sono dispersi. Storicamente è assai
difficile provare che cosa sia accaduto in quel periodo in Francia:
Martines era già morto a San Domingo; Saint-Martin, ormai
completamente abbandonate le logge massoniche, sempre più si
isolava nello studio del Böhme11; Willermoz, morto nel 1824, sparisce
dalla circolazione con l’autoscioglimento del Grande Oriente di Francia
nel 1793.
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- Queste notizie sono riportate da varie fonti ma, evidentemente, non sono certe, ma fanno parte della “mitologia”
massonica.
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- Analogamente, quasi tutti i sistemi massonici ed illuministici ebbero poi, i loro Templi interiori, dai neo templari agli
pseudo templari; dai vari “riti” sorti in Francia nel corso del secolo XVIII°, all’Ordine di Misraïm-Memphis col suo
Tempio Mistico, anticamere dell’ultimo grado.
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- Martines avrebbe presentato alla Gran Loggia di Francia una patente che il pretendente d’Inghilterra Carlo Edoardo
Stuart avrebbe rilasciato a suo padre nel 1738 (è del 1737 la comparsa in Francia del cav. De Ramsay, agente del
pretendente Stuart che recluta adepti in una massoneria “scozzese” con gradi templari). Secondo l’atto di nozze della
vedova di Pasqually, Margherite Collas con il capitano di vascello Jean Dolabarats, ella risulta vedova del “nobile
Jacques de Lyoron Latour de Lacaze Joachim dom Martines Pasqualy. Non si sa bene come sia saltato fuori questo
cognome: Martines risulta battezzato e professante la religione cattolica ma, secondo Robert Amadou, suo padre, dal
nome incerto, era nato ad Alicante nel 1761 ed era un ebreo sposatosi con una cattolica, Suzanne Dumas de Rainau a
Bordeaux.
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- Tale modifica non è provata da alcun documento. Tuttavia durante la permanenza di Martines a Port-au-Prince,
Saint-Martin, come segretario generale dell’Ordine ne aveva si può dire, la direzione. Con la morte di Martines e la
messa in sonno dell’Ordine degli Eletti Cohen, Willermoz ne continuò in parte i lavori assieme a Saint-Martin, a Lione,
nella Loggia “Les chevaliers bienfaisant” della Stretta Osservanza templare.
6
- L’atto di morte di Martines, ritrovato al Ministero delle Colonie francesi dice: “Oggi ventuno settembre
millesettecentosettantaquattro à stato sepolto nel cimitero il corpo di M. Joachim Dom Martinez de Pascali Delatour
scudiero, nativo della parrocchia di Nôtre-Dame della città e diocesi di Grenoble di circa 48 anni, sposato a Bordeaux
con la signorina Colla”.
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- Martinesismo, da Martines; Martinismo, da Martin.
8
- Sulla questione del Martinismo in Russia, sulla quale in questi ultimi anni si sono fatte speculazioni, vale la pena di
allungarsi con una nota particolareggiata. Le teorie di Saint-Martin, non ancora completamente liberate dalle influenze
massoniche e dalle esperienze martiniste, furono portate in Russia dal principe Kourakine, diplomatico russo a Parigi
che aveva conosciuto Saint-Martin legandosi con lui in fraterna amicizia. Secondo la cosiddetta “Tradizione Novikov”
(mss. del XVIII° e XIX° secolo esistenti al Museo Pouchkine (già Alessandro III°) di Mosca) Nicola Novikov, ex
ufficiale della Guardia, che aveva partecipato al colpo di stato che portò sul trono Caterina IIa, avrebbe avuto la
trasmissione diretta da Kourakine intorno al 1780, ed avrebbe fondato un gruppo importante che, con alterne vicende, si
sarebbe affiancato alla massoneria seguendone le sorti nel 1791 quando Novikov sarebbe stato processato e rinchiuso
nella fortezza di Scliselburgo l’anno successivo. Nel 1803 il martinismo russo, capeggiato da tale Labzine, avrebbe
ripreso la tradizione di Novikov separandosi dalla massoneria. Dopo il secondo viaggio di Papus in Russia (1905) e
l’istituzione di un Supremo Consiglio Martinista per la Russia di cui fu Delegato generale il dottor Czynski Czeslav
(Punar Bhava) il martinismo russo si interessò principalmente di occultismo, spiritismo e “scienze” del genere. Nel
1922 un gruppo di rifugiati a Parigi, sotto la direzione di Serge Marcotoune, avrebbe ottenuto da Jean Bricaud la
conferma della sua appartenenza al Supremo Consiglio Martinista d’Ukraina.
9
- Verso il 1750 il barone Karl Gotthel von Hund, signore di Altengroktau e di Lips, iniziato in massoneria nel Capitolo
di Clermont, in Francia, aveva fondato L’Ordine della Stretta Osservanza templare rimettendo in piedi l’organizzazione
del Tempio con le sue nove province storiche.
10
- Al Convento di Wilhelmsbad (1782) furono convocate tutte le potenze massoniche europee che seguivano in
qualche modo il cosiddetto sistema “scozzese” o degli alti gradi. A conclusione del Convento il grado di Cavaliere
beneficente della Città Santa fu accettato “come il punto di comunicazione fra l’ordine esterno e l’ordine interiore della
Stretta Osservanza”. Willermoz aveva ottenuto quanto desiderava.
11
- È assolutamente falso che Saint-Martin, già ufficiale del Re, nobile di nascita, mistico cristiano, sia andato a far la
guardia al Tempio durante la prigionia dei Sovrani. Ed è pure falso quanto afferma Louis Blanc nella sua “Storia della
rivoluzione” che il trinomio Liberté, Fraternité, Égalité, sia stato inventato da Saint-Martin. In proposito vale la pena di
citare questo breve brano di A. Franck tratto dalla “Filosofia mistica in Francia nel XVIII° secolo”: “Un uomo che,
sotto il regime del Terrore, era assorbito da tali letture (Böhme) non era certo pericoloso per la rivoluzione. Ciò
nonostante Saint-Martin faceva ombra alle autorità di allora. Un mandato di comparizione fu spiccato contro di lui, ed
egli fu sul punto di comparire davanti al tribunale rivoluzionario, come dire salire sul patibolo, quando la caduta di
Robespierre e la reazione termidoriana giunsero in tempo a salvarlo”.
12
- “Il Gran libro della Natura” dove si sostiene che il Martinismo è il complemento del Rito Scozzese; il “Martinismo
e la sua essenza” dove si dice che il Martinismo se non proprio un duplicato dello Scozzesismo ad esso ha sottratto
qualcosa.