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midabile soprattutto nelle composizioni profane: emigrati italiani, vi fondo una Schola cantorum

operette (es. Remi e maschere), cantate, scher- molto stim ala. Trasferito a Napoli, nei ritagli di
zi, serenate. tempo frequentav alezioni al conservatorio Scar-
latti, dove conseguì altri due diplomi in pianoforte
Giuseppe Vesco e composizione organistica. Qualche anno do-
po fu accolto tra i docenti di quel conservatorio
Nato nel 1BB1 , morto nel 1973. Sacerdote nella cattedra di musica sacra e di canto grego-
della diocesi di Mondovì, era organista del san- riano. Profondamente preparato, possedeva una
tuario di Vicoforte quando si fece salesiano. Era raffinata tecnica che, nelle composizioni degli ul-
ben preparato tecnicamente, ma preferì mette- timi anni, emerge in modo particolare. Fu studio-
re le sue doti musicali a servizio del suo ministe- so della storia della musica e pubblico una serie
ro di educatore giovanile e di sacerdote (ambiti di opere teoriche sulle forme musicali in gene-
nei quali rivelo doti eccezionali). La sua è, dun- re, sulle forme gregoriane e di analisi delle ope-
que, una musica molto popolare, anche se un re di Beethoven. Oltre alle composizioni liturgi-
po' densa negli accompagnamenti. Compose di- che,Ira le quali ricordiamo una Missa sollemnis
versi mottetti, qualche messa, brani organistici, per la canonizzazione di don Bosco e numero-
alcune operette e composizioni di circostanza. sissimi mottetti, abbiamo abbondantissime com-
posizioni organistiche, e una cantata in onore di
Alessandro De Bonis san Domenico Savio, eseguita dall'orchestra e
dal coro della Rai di Roma, Ricordiamo una sua
Nato a S. Giovanni Rotondo (Foggia) nel grande dote: fu uno dei pochi organisti italiani
1BBB, morto a Napoli nel 1965. Sacerdote, fu av- dotato per l'improvvisazione. Su questa tecnica,
viato alla musica dal padre, modesto artigiano, scrisse anche una serie di articoli nel Bollettino
ma ricco di talento, che al paese aveva organiz- Ceciliano.
zalo e dirigeva la banda. A '1 5 anni si traferì nel-
I'Oratorio di Valdocco per completare gli studi
San Giovanni Bosco (1 815-1888)
e divenne salesiano. Frequento il conservatorio
di Bologna e si diplomo in organo. Mandato a Anche don Bosco si cimento come compo-
Zurigo dopo la prima guerra mondiale, Ira gli sitore di musiche semplici per la preghiera dei
giovani, non trovando composizioni adatte alle
Fiato alle trombe... ma non troppo! esigenze dei suoi ragazzi e per supplire alla man-
canza di un repertorio adatto a voci bianche.
Alcune sue composizioni sono originali, co-
me il canto natalizio. Ah! si canti in suon di giu-
bilo, o la messa Gloria in excelsrs composta ap-
positamente per essere eseguita nella chiesa di
Castelnuovo; altre sono adattamenti di melodie
popolari o di preesistenti laudi sacre, con testi
tratti da autori come sant'Alfonso. Ad esempio
la lirichetta Angioletto del mio Dio, per lui com-
posta da Silvio Pellico fu musicata sul tema di
un canto udito da un gruppo di operai; un moti-
vo ascoltato da un cantastorie di Porta Palazzo
gli servì come base per I'armonizzazione dell'al-
lora nota lode popol are: tVoi siam figli di Maria,
la lode mari ana composta da sant'Alfonso: Vivo
amante di quella Signora, era cantata dai suoi
giovani sull'aria verdiana di Va pensiero!

ln sostanza è il pensiero di don Bosco e


nostro
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la musica e un grande mezzo educati-
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vo che non deve mai essere trascurato.

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