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Bg shingi oboreru

(Scritto come se fosse un rapporto di ispettore ad un suo maggiore) 19 anni, secondo anno della scuola per
colombe di Tokyo, ammissione volontaria a 18 anni, genitori non pervenuti, morti quando ancora era in fasce
causa ghoul del 16° distretto di Tokyo, spostato in una nuova sede, un orfanotrofio, ma solo per poche
settimane, adottato da Daichi Oboreru, dottore e scienziato specializzato nella creazione di quinks e di curare i
pochi feriti che sopravvivono ai ghoul, anche lui reduce da un incidente con i ghoul che lo avevano preso di
mira (maschera perché sotto è un ghoul debole tipo gli spettatori del teatro che si sta accaparrarsi un posto
privilegiato a scapito degli altri ghoul minori e di come sia stato creato, il suo studio provato nasconde un
passaggio segreto che porta al suo laboratorio sottostante, apparenze un uomo sui 45/50 anni con i capelli
ormai ingrigiti, camice con svariate tasche con arnesi e siringhe utilizzate non solo sul lavoro, camicia e
pantaloni neri ed un paio di occhiali con montatura nera siedono sul viso molto secco ed allungato) ormai si è
fatto un nome pure nella sede centrale e numerosi ispettori garantiscono per le sue capacità, non tramandate
al figlio adottivo, non eccelle in nessuna materia e difficilmente si è integrato in un gruppo in passato, sembra
quasi spinto verso le orme del padre controvoglia, ha ricevuto anche lezioni private per 4 anni dal padre e da
speciali insegnanti pensando potesse ereditare un minimo l'intelligenza del padre,
Descrizione stanza: una stanza quadrata di pannelli bianchi opachi un letto nella angolo somigliante a quello fo
un ospedale, scrivania grigiastra con delle pile di libri un po sopra ed un po per terra scolastici e classici, al
centro della stanza uno spazio vuoto ed in corrispondenza sul muro della scrivania i fori di 7 proiettili sul muro,
parte della addestramento ricevuto nella sua formazione da parte del padre sul retro della porta un poster di
un mare rosso innaturale (che quando è stato preso era blu e non rosso) con il sole che tramonta,
Piccola riflessione sul carattere del personaggio come racconto prima persona: a scuola mi hanno sempre detto
che ero strano, distaccato dal resto della classe, che non avevo amici, e mi ci sono voluti 4 anni per capire che
tutta questa separazione non era una menzogna, ero umano ma mi hanno sempre trattato come ghoul e cibato
sinpersone, ho anche ucciso in mezzo alla mia stanza ma questo non mi tange perche so che è necessario, non
posso disubbidire a mio padre ma mi piacerebbe capire cos è che spinge le comuni persone a continuare ad
andare avanti in un mondo che ci soffoca

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