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Studio termico
dei quadri elettrici
di bassa tensione
Studio termico
dei quadri elettrici
di bassa tensione
Dossier tecnico n° 2
Redatto a cura della Indice
Attività Bassa Tensione
1. Introduzione 2
2. I problemi termici in un
quadro 3
Cause, effetti e soluzioni 3
Punto sulle norme 4
3. Comportamento termico di
un quadro elettrico BT 5
Questo quaderno tecnico ha lo scopo di portare un contributo alla comprensione e alla
padronanza dei problemi termici relativi ad un quadro elettrico di Bassa Tensione. Richiamo dei principali
Dopo un richiamo delle norme e dei fenomeni termici: conduzione-irraggiamento-conduzione, fenomeni termici 5
si mostra come, utilizzando le tecniche di studio su modello generalmente riservate ad altri Scambi nel caso di un quadro 7
campi, si può realizzare un modello dei quadri di Bassa Tensione.
Lo studio attraverso modello porta naturalmente a sistemi logici matematici che aiutano il 4. Presentazione dello studio
progetto dei quadri elettrici contenenti interruttori. su modello 8
I risultati ottenuti sono comparati con le misure reali di temperatura.
Infine sono richiamate la metodologia e le possibilità fornite dalla guida IEC 890. Principio 8
Modello della convenzione 9
Applicazione agli involucri BT 9
5. Comportamento delle
sorgenti di calore 10
Le sbarre 10
Gli apparecchi 10
7. Risultati sperimentali 14
8. Metodo proposto nella norma
CEI 17.43 (rapporto IEC 890) 15
9. Conclusione 16
1. Introduzione
Conoscenza termica dei quadri Considerato un tempo come un ■ le funzioni che presiedono alla
elettrici per bassa tensione. semplice punto di passaggio, il quadro segnalazione, al comando, al
I nuovi metodi di fabbricazione elettrico è diventato il vero centro trattamento dell’informazione.
sviluppati nell'industria negli ultimi anni nevralgico degli impianti elettrici. Il quadro elettrico è sempre più
(flusso teso...) hanno evidenziato una Dalla sua sicurezza dipende la tecnico.
nuova nozione: sicurezza dell’insieme dell'impianto e Esso richiede un certo numero di studi
la sicurezza industriale quindi di tutta l’attività industriale di base al fine di padroneggiare, al
Questo concetto, che racchiude o terziaria. momento del progetto, le condizioni di
due aspetti differenti: La padronanza del suo funzionamento funzionamento dei suoi costituenti in un
la sicurezza delle persone e dei beni e richiede la conoscenza ed il controllo determinato ambiente.
la disponibilità dell'energia elettrica, non solo del funzionamento dei suoi Questi studi riguardano in particolare
quando applicato a procedimenti costituenti ma anche delle influenze gli aspetti termici, che sono l’oggetto
complessi, mette in evidenza i punti esterne alle quali essi sono sottoposti. di questo quaderno tecnico.
critici, il cui funzionamento deve essere Un quadro elettrico corrisponde
perfettamente conosciuto. all'associazione di quattro elementi
fondamentali:
Il quadro elettrico è uno di questi
punti critici ■ l'involucro;
Occorre notare che il problema è simile ■ gli apparecchi;
per quanto riguarda il grande terziario. ■ i collegamenti;
2. 2 Il punto sulle norme la cui struttura di base è un AS al quale ❑ 6 < numero di partenze < 9 K = 0,7
Numerose norme si occupano del sono state apportate una o più ❑ numero di partenze > 10 K = 0,6
campo della bassa tensione, modifiche che devono essere verificate ■ la stabilizzazione termica è raggiunta
ad esempio, in Italia la norma attraverso il calcolo o con una prova se la variazione di temperatura non
CEI 64-8, che definisce le norme da specifica. supera 1° C/h.
rispettare per tutti gli impianti BT. Quanto alla nozione di forme, I conduttori collegati agli apparecchi
Per gli aspetti di definizione e di essa corrisponde a una definizione devono essere di sezioni conformi alle
progetto degli apparecchi e dei quadri precisa dei gradi di separazione prescrizioni della norma,
BT ci si riferisce rispettivamente: che si possono trovare in un quadro e ■ le misure di temperatura sono
■ alle norme degli apparecchi, ad che aumentanola protezione delle effettuate per mezzo di termocoppie,
esempio la IEC 947; persone per mezzo di una non ■ la temperatura ambiente di
■ alla norma IEC 439 per i quadri BT.
accessibilità alle parti attive (sbarre...). riferimento è 35°C.
La norma internazionale IEC 439 Si distinguono quattro tipi di forme Con riferimento alla temperatura
è divisa in quattro parti: che vanno da un'assenza totale di ambiente, non si devono superare
separazione (forma 1) a una le sovratemperature:
■ IEC 439.1 che riunisce le prescrizioni segregazione completa dei vari
per i quadri totalmente sottoposti a elementi del quadro (forma 4). ■ 70°K per i terminali di collegamento
prove di tipo (AS) e parzialmente Si deve notare che queste dei conduttori esterni;
sottoposti a prove di tipo (ANS); compartimentazioni hanno ■ 25°K per organi manuali di comando;
■ IEC 439.2 che da le prescrizioni evidentemente un'incidenza assai
per i condotti sbarre; ■ 30°K o 40°K per le superfici
importante sul comportamento termico
metalliche esterne accessibili o non
■ IEC 439.3 che riguarda i quadri di del quadro.
accessibili;
bassa tensione installati in luoghi La norma CEI definisce analogamente
accessibili a persone non addestrate; ■ valori specifici particolari per i
la prova di riscaldamento con la quale
si deve verificare un quadro. costituenti incorporati e per gli isolanti
■ IEC 439.4 che da le prescrizioni
in contatto con i conduttori.
per i quadri per cantiere. Essa precisa le condizioni ed i limiti di
riscaldamento che i diversi componenti Da segnalare inoltre l'esistenza
La parte che ci riguardaparticolarmente in campo normativo di una guida
per i quadri di bassa tensione del quadro non devono superare
(paragrafo 8.2.1 della norma). tecnica per la predeterminazione di
è la IEC 439.1, la cui terza edizione è queste sovratemperature (CEI 17.43).
stata pubblicata nel 1992. Condizioni di prova Essa fornisce risultati corretti
Nel contesto europeo, quest’ultima ■ il quadro deve essere disposto come per configurazioni semplici
norma serve da struttura portante per nel servizio normale, (involucro poco compartimentato,
la maggior parte delle norme nazionali ■ la corrente corrispondente al valore sorgenti di calore uniformemente
(British standard, NFC, CEI, DDE...). nominale è ripartita fra i diversi, distribuite...).
apparecchi tenendo conto di un fattore Una presentazione di questo metodo
In effetti il contenuto di queste ultime di contemporaneità (K) variabile a è proposta nel paragrafo 7, a confronto
riprende abbastanza fedelmente il testo seconda del numero di circuitiprincipali. con il nostro approccio di progettisti di
della norma IEC e le poche differenze ❑ 4 < numero di partenze < 5 K = 0,8 involucri.
corrispondono più ad abitudini proprie
del paese che a posizioni contrarie ai
punti fondamentali delle norme IEC.
In Italia la norma corrispondente
è la EN60 439.1.
L'apporto essenziale di questa norma
è stato quello di definire in modo
preciso due nozioni che vanno tutte
e due nel senso di un miglioramento
della sicurezza.
Esse sono:
■ la nozione di quadri totalmente
provati AS o parzialmente provati ANS;
■ la nozione di forme di segregazione
(vedi figura 2).
Senza entrare nei particolari, si può
dire che i quadri AS corrispondono a
prodotti completamente definiti e
fissi sia a livello dei loro componenti
(disegno preciso di ciascuno dei FORMA 1 FORMA 2 FORMA 3 FORMA 4
componenti) sia della pubblicazione
(istruzioni di montaggio...) e che
devono soddisfare alle prove di tipo
(riscaldamento, corto-circuito,continuità
delle masse...) definite dalla norma. Figura 2 - Forme di segregazione
I quadri ANS corrispondono a quadri
Nu • λ
h = _______
Dh
Nu: numero di Nusselt
Nu = 0,53 (Gr • Pr)0,25
dove Gr e Pr sono rispettivamente i
numeri di Grasshof e di Prandtl funzioni
delle proprietà fisiche del fluido e dello
scarto di temperatura tra il fluido e la
superficie di scambio
λ : conducibilità termica del fluido (W/
m.°C)
Dh: dimensione caratteristica (m).
Nella maggioranza dei casi essa
corrisponde alla dimensione maggiore
del corpo solido in contatto con il fluido
in movimento, in questo caso L.
Osservazione: è interessante notare
che il coefficiente di scambio dipende
dallo scarto di temperatura soltanto Figura 6 - Fenomeni di movimenti convettivi
alla potenza 0,25 quindi: h = K (t) 0,25
▲
3.2 Scambi nel caso
di un quadro ▲ ▲
▲ ▲
Nello schema seguente (vedi figura 7) conduttori
conduzione
▼ ▼ ▼
▼ ▼ ▼
sono presentati gli elementi costituenti apparecchi
▼
▼
sbarre orizz.,
vert. irraggiamento
il sistema studiato: aria ambiente,
involucro, aria interna, e le differenti convezione
((
▼
sorgenti di calore. movimenti convettivi
▼
Questa descrizione dello stato termico Figura 7 - Comportamento termico di un involucro
del quadro mostra che tutti i fenomeni
per convezione
1 2 3 4
▼
▼
nel nodo 1
grandezze termiche grandezze elettriche
▼
(U2 − U1)
1
φ = G • (T 2 - T1) I=
R
capacità termica capacità elettrica Figura 9 - Rappresentazione nodale semplificata - modellizzazione di un volume interno
▼
▼
Come già indicato nel paragrafo 2,
▼
▼
▼
nel termine di convezione sono ▼
▼
compresi due fenomeni spesso uniti ▼ ▼
(scambi tra corpo e fluido e scambi nel
▼
▼
▼
fluido stesso). ▼ ▼
Il modello degli scambi per convezione ▼
deve essere dunque diviso in due parti,
▼
▼
una che descrive le portate di massa
▼
▼
▼
(movimento d’aria) l'altra gli scambi ▼
termici (coefficiente di scambio) e
▼
entrambe collegate dai corrispondenti
▼
trasferimenti di massa/termico
(vedi figura 10). movimenti d'aria schema nodale corrispondente che mostra i due aspetti
della convezione
▼
è molto vicino a quello della figura 10,
▼
contenendo in più, le sorgenti di calore, ▼
▼
■ involucri fortemente
▼
▼
compartimentati
con o senza ventilazione naturale. aria ▼
ambiente ▼
Sono possibili due diversi modi
▼
▼
di realizzare il modello: ▼
❑ sia si realizza il modello di ciascuna ▼
zona del quadro come si è detto sopra
▼
▼
e si associano insieme i singoli volumi.
Questo modo di procedere
conduceperò a matrici molto grandi, Figura 11 - Involucri non compartimentati
dato che si può arrivare ad avere una
decina di zone da associare,
❑ sia si realizza un approccio più
globale, senza realizzare i modelli delle apertura
spire di convezione all’interno dei
➤
▼ ▼
delle portate di aria all’interno delle
zone (vedi figura 12).
▼
▼
▼
aria
▼ ▼
elaborare programmi adatti a ciascun
tipo di involucro. ambiente
zona A zona B
▼
▼
▼
▼ ▼
➤
di collegamento che fungono da elettronico
radiatore.
Della loro influenza si tiene conto "declassemento "volontario
attraverso un coefficiente K 2.
bimetallo compensato
Nota:
va tenuto presente che la sezione
dei conduttori utilizzati è raramente
uguale a quella utilizzata in occasione
delle prove di tipo degli interruttori.
Il declassamento che tiene conto
di questi diversi criteri si può esprimere bimetallo semplice
matematicamente.
Formula di declassamento ➤ T. ambiente
l’interruttore e i suoi conduttori di T T
N L
collegamento dissipano T
N : temperatura nominale di funzionamento
T
essenzialmente per convezione. L : temperatura limite di funzionamento
Si ha dunque la relazione:
W1 = h • S • (TL - Ti) con
W1: potenza dissipata in W Figura 15 - Curva di declassamento tipica di sganciatori in funzione della temperatura
t
Ti: temperatura dell’aria interna intorno
all’apparecchio in °C
h = cste • S • (TL - Ti)0,25
(vedi paragrafo 2)
da cui W1 = cste • S • (TL - Ti)1,25
Quando l’apparecchio si trova in aria
libera a 40°C la relazione è simile.
W2 = cste • S • (TL - 40)1,25
125
,
W1 TL − Ti Id 1,05 In
da cui =
W 2 TL − 40
Si sa inoltre che
W1 = RI2 e W2 = RI2d
0,62 ➤
T − Ti In Id I
quindi I = Id • L
TL − 40 (Irth)
con I corrente che attraversa Figura 16 - Curva di intervento di un interruttore
l’apparecchio e Id = K1xIn
▼
C 630
Il programma ci fornisce tra l’altro:
▼
C 630
❑ i coefficienti di declassamento Kdecl,
❑ la corrente che percorre ogni
▼
C 400
apparecchio Ir.
▼
C 400
▼
C 250
contemporaneità (Kdiv): questo
▼
C 250
coefficiente permette di tenere conto
del coefficiente di contemporaneità
o di diversità partenza per partenza.
Vale a dire condizioni di carico dei
diversi apparecchi in un istante dato.
Esempio: in un istante dato 2 partenze Figura 19 - Risultato del calcolo per una determinata configurazione
sono caricate al massimo e le altre a
metà delle loro possibilità, da cui le
3b 100*5
conseguenze sul regime termico IP31
dell’assieme. T° ambiente 35 40 45 50 55
➤
3b 100*5
▼
I risultati sono presentati sul foglio di M25 0,9 0,87 0,84 0,81 0,79
x
calcolo di figura 19.
4b 80*5
M16 0,97 0,94 0,91 0,88 0,86 M 25
2500 A
Tabella di declassamento M08 1 1 1 1 1 3b 100*5
IP42/54 M 16 ▼
all’utilizzazione precedente, permette
T° ambiente 35 40 45 50 55 1600 A 2b 80*5
di riunire, per una configurazione
M25 0,79 0,77 0,75 0,73 0,71
1b 80*5
di diversi apparecchi tenendo conto M16 0,87 0,85 0,83 0,81 0,79 x
della loro posizione reale nel quadro, M08 1 1 1 1 1
M 08 ▼
delle sezioni di conduttori utilizzati, dei 800 A 1b 63*5
gradi di protezione e della temperatura vide
➤
ambiente esterna.
La figura 20 presenta un esempio di
quadro che riguarda apparecchi Figura 20 - Declassamento degli interruttori sopra riportati in funzione della temperatura ambiente
installati in una colonna di un quadro
industriale di potenza.
IP31 IP42/54
Tabella di declassamento per un T° ambiente 35 40 45 50 55 35 40 45 50 55
determinato tipo di apparecchio C125N/H 0,95 0,91 0,88 0,84 0,80 0,82 0,79 0,76 0,72 0,69
Per la maggioranza degli interruttori C125L 0,94 0,90 0,86 0,83 0,79 0,80 0,77 0,74 0,71 0,68
scatolati il declassamento è C161N/H 0,95 0,92 0,88 0,85 0,82 0,81 0,78 0,76 0,73 0,69
relativamente indipendente dalla C161L 0,94 0,91 0,87 0,84 0,82 0,79 0,76 0,73 0,70 0,67
configurazione del quadro. C250N/H 0,94 0,90 0,87 0,83 0,80 0,82 0,79 0,76 0,72 0,69
I coefficienti di declassamento sono
C250L 0,93 0,89 0,86 0,82 0,78 0,79 0,76 0,73 0,70 0,67
pertanto dati, per eccesso, supponendo
C401N/H 0,94 0,91 0,87 0,84 0,81 0,79 0,76 0,74 0,72 0,69
gli apparecchi nella parte alta del
quadro o del compartimento. Figura 21 - Declassamento degli interruttori Compact posti sotto gli interruttori d’arrivo
Figura 23 - Potenza dissipabile in un involucro per una sovratemperatura data e in funzione della sua
larghezza. Le curve si riferiscono ad un armadio metallico di forma 1 e alto 2 m
7. Risultati sperimentali
Prove di riscaldamento sono state alla norma IEC 439.1 di alcuni valori Per quanto riguarda le correnti, gli
realizzate nel laboratorio Ampère (vedi limiti di sovratemperatura indicati scarti sono in media inferiori al 5%.
dell’ASEFA su diversi tipi di involucri: nei paragrafi 1.2 sulle norme), e d'altra Grazie a tutto questo, in occasione
cassette in lamiera o in materia parte di confermare il modello. della recente omologazione di una
plastica, quadro PRISMA, quadro Per quanto riguarda le temperature configurazione del quadro Masterbloc
di distribuzione MASTERBLOC. dell'aria, lo scarto tra i valori misurati e in riscaldamento, il metodo di calcolo ci
In occasione di queste prove, sono quelli calcolati dipende dal tipo di ha permesso di prevedere le condizioni
state effettuate misure di: involucro studiato su modello, poiché a di funzionamento del quadro.
■ di temperature: livello di modello gli approcci
❑ dell’aria nelle diverse zone differiscono secondo che si considerino
dell’involucro, gli involucri compartimentati o no.
❑ dei conduttori: sistema sbarre Sull’assieme delle prove effettuate
e derivazioni, sui quadri, di diverse forme,
❑ dei punti caldi degli apparecchi (compartimentati o non compartimentati),
(bimetalli, ambiente dell’elettronica), gli scarti massimi constatati sono
■ corrente; sempre stati inferiori a 6°C.
■ parametri che intervengono nel Le temperature calcolate per le sbarre
modello, in particolare nei coefficienti di mostrano ugualmente una buona
scambio aria/pareti. concordanza con le misure che ci
Queste misure hanno permesso, hanno permesso di confermare
da una parte di verificare la conformità il metodo di calcolo.
(apparecchi, conduttori); Figura 24 - Costante dell’involucro k per involucro con finestre di ventilazione e con una superficie
■ tipo di installazione (quadro isolato, Ae>1,25 m2
o di estremità...); (vedi figura 25)
Calcolo: la temperatura è calcolata
unicamente in due punti dell’involucro: fattore di ripartizione
di temperatura c
a media altezza T0,5=Ta+ T0,5 1.65
1.6 1 Curva/tipo di installazione
con T0,5 =d k Pw0,804 2
3
1.55 4 1 Involucro separato, libero
dove 1.5
5
su tutti i lati
■ d è un coefficiente che tiene conto 1.45 3 Involucro separato,
dell’esistenza delle separazioni 1.4 appoggiato al muro
orizzontali; 1.35 2 Primo o ultimo involucro
❑ se Ae < 1.25 m2 d=1 (definizione
distaccato
1.3
3 Involucro centrale distaccato
di Ae vedi sopra), 1.25
5 Involucro centrale
❑ se Ae > 1.25 m2 d=1 con e senza 1.2 appoggiato al muro
finestre 1.15 4 Involucro centrale
di ventilazione nel caso che non esista 1.1 appoggiato al muro e con
alcuna separazione, 1.05 parte superiore coperta
d= 1.05 con e senza finestre di
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
ventilazione per una separazione.
fattore f
d=1.10 o 1.15 se vi sono finestre
di ventilazione e nel caso di 2 Figura 25 - Fattore di ripartizione di temperatura c per involucri senza finestre di ventilazione e con
separazioni. una superficue effettiva di raffreddamento Ae>1,25 m 2
9. Conclusione
L’importanza dei quadri elettrici nella Richiamo: definizione delle diverse 5 o
distribuzione non richiede più scale di temperatura: Equivalenza 1 o F = C = 0, 55 o C
9
dimostrazioni.
■ grado Celsius (anticamente
Quando la disponibilità dell’energia T o
elettrica e la sicurezza di
centigrado) °C: temperatura relativa Conversione T o F = C + 32 ;
0, 55
funzionamento divengono inderogabili, Punti di riferimento: 0°C: temperatura
■ grado Kelvin °K: unità del sistema
la conoscenza termica dei quadri del ghiaccio fondente 100°C:
elettrici è un obiettivo fondamentale. internazionale (SI). Scala di
temperatura dell’acqua bollente alla
Le norme che riguardano gli involucri temperatura assoluta perchè la sua
pressione atmosferica normale;
ed i componenti precisano i limiti termici definizione poggia su basi fisiche
■ grado Fahrenheit °F: unità utilizzata precise.
che non devono esseresuperati.
Restava alle persone del mestiere nei paesi di lingua inglese: Stessa graduazione della scala Celsius,
diventare degli "architetti termici" del Punti di riferimento: 32°F: temperatura ma sfasamento dell’origine: la
progetto degli involucri e dei quadri del ghiaccio fondente 242° F temperatura del ghiaccio fondente
elettrici; oggi è cosa fatta, e anche per i temperatura dell’acqua bollente alla corrisponde a 273°K
quadri compartimentati. pressione atmosferica normale. Conversione: T °K = T °C + 273.