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Nel corso di questo periodo ebbe modo di leggere durante il tempo libero i testi di
Cartesio, Kant e le teorie funzionaliste di Bronisław Malinowski, di A. F.
Radcliffe-Brown e di Humberto Maturana. La sua formazione teorica fu influenzata
tanto da queste letture, quanto dal prendere parte, in qualità di funzionario
dell'amministrazione pubblica, alle attività di ricostruzione della Germania dopo
il periodo post-bellico. In questo periodo Luhmann progettò e realizzò inoltre il
suo primo sistema di archiviazione (lo Zettelkasten) che sarà sostituito in seguito
da un altro, di nuova concezione, che continuerà a sviluppare per tutto il corso
della sua vita. Per la “prova su strada” del suo nuovo strumento di lavoro Luhmann
scelse di archiviare le sue letture di Husserl.
Il professor Luhmann iniziò così nel 1968, su invito di Helmut Schelsky, la sua
attività didattica presso la Facoltà di Sociologia della neonata Università di
Bielefeld.
Durante i primi anni '70 organizzò, con Habermas, un ciclo di seminari congiunti
che si svolsero presso il Max Planck Institut di Starnberg. Il dibattito,
arricchito da quattro volumi di commenti, fu pubblicato con il titolo Theorie der
Gesellschaft oder Sozialtechnologie: Was leistet die Systemforschung?. Il
provocatorio titolo, probabilmente scelto da Habermas, etichetta le idee di Luhmann
come tecnologia sociale ovvero come la massima espressione di un modello
tecnocratico della società. L'ex funzionario pubblico dell'amministrazione tedesca
non si libererà più di questa etichetta che caratterizzerà il suo personaggio come
un marchio indelebile secondo forse solo alla proverbiale difficile accessibilità
dei suoi scritti.
A partire dai primi anni '80, Luhmann sviluppò con il sud d'Italia e con Raffaele
De Giorgi un rapporto speciale culminato con la pubblicazione di Teoria della
Società, e con l'istituzione nel 1988 del Centro Studi sul Rischio presso
l'Università del Salento.
interazione;
organizzazione;
società.
Innovativo anche tale concetto che definisce come una forma di riduzione della
complessità della realtà: vale a dire che l'atto gnoseologico permette di ridurre
la (troppo) ampia varietà di opzioni in cui ci si potrebbe "smarrire o distrarre" e
tale operazione permette di aiutare a focalizzare l'essenza teoretica dell'oggetto
del pensiero.
Critica
Le maggiori critiche a Luhmann provengono dalla Scuola di Mannheim (Mannheimer
Schule), fondata sul relativismo razionale e critico di Hans Albert e sostenuta dal
docente ordinario presso la facoltà di sociologia Hartmut Esser. In particolare
viene criticata la metodologia di ricerca.
Opere
Altri scritti