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Niklas Luhmann nacque l'8 dicembre del 1927 a Luneburgo, nell'attuale Land della

Sassonia; il periodo è conosciuto nella storia tedesca come Repubblica di Weimar


(1919-1933). Tra il 1943 e il 1945 fu arruolato nell'aeronautica militare. Nel
settembre del 1945 venne rilasciato da un campo di prigionia sotto il controllo
degli americani. Nel 1949 conseguì la sua laurea in giurisprudenza presso
l'Università di Friburgo in Brisgovia e iniziò subito dopo la pratica legale.
Lavorò inizialmente presso l'Alta Corte Amministrativa di Luneburgo occupandosi del
sistema di archiviazione delle decisioni della corte e diventando successivamente
un funzionario pubblico del Ministero dell'Educazione e della Cultura della Bassa
Sassonia, dove fu coinvolto in uno dei progetti di ricostruzione post-bellica volto
a studiare sistemi di compensazione per le ingiustizie perpetrate durante il
periodo nazista.

Nel corso di questo periodo ebbe modo di leggere durante il tempo libero i testi di
Cartesio, Kant e le teorie funzionaliste di Bronisław Malinowski, di A. F.
Radcliffe-Brown e di Humberto Maturana. La sua formazione teorica fu influenzata
tanto da queste letture, quanto dal prendere parte, in qualità di funzionario
dell'amministrazione pubblica, alle attività di ricostruzione della Germania dopo
il periodo post-bellico. In questo periodo Luhmann progettò e realizzò inoltre il
suo primo sistema di archiviazione (lo Zettelkasten) che sarà sostituito in seguito
da un altro, di nuova concezione, che continuerà a sviluppare per tutto il corso
della sua vita. Per la “prova su strada” del suo nuovo strumento di lavoro Luhmann
scelse di archiviare le sue letture di Husserl.

Nel 1960 si sposò con Ursula von Walter.

Durante gli anni sessanta i compiti amministrativi affidatigli iniziarono a farsi


più vicini ai suoi interessi intellettuali. Fece dunque richiesta di passare un
anno di studi (1960-1961) negli Stati Uniti ad Harvard per studiare con Talcott
Parsons. Poco dopo il suo ritorno in Germania iniziò la sua attività accademica
entrando a far parte del corpo docente della School of the Administrative Science
di Spira. In questi anni Luhmann iniziò a riflettere sul perfezionamento della
teoria di Talcott Parsons alla luce degli sviluppi intercorsi nel frattempo nei
settori della cibernetica e della biologia. Nel 1966, dopo aver seguito per un
semestre i corsi di sociologia, conseguì un dottorato di ricerca presso
l'Università di Münster. Due suoi libri già pubblicati furono accettati come tesi
di dottorato e come volume valido per l'abilitazione all'insegnamento.

Il professor Luhmann iniziò così nel 1968, su invito di Helmut Schelsky, la sua
attività didattica presso la Facoltà di Sociologia della neonata Università di
Bielefeld.

Durante i primi anni '70 organizzò, con Habermas, un ciclo di seminari congiunti
che si svolsero presso il Max Planck Institut di Starnberg. Il dibattito,
arricchito da quattro volumi di commenti, fu pubblicato con il titolo Theorie der
Gesellschaft oder Sozialtechnologie: Was leistet die Systemforschung?. Il
provocatorio titolo, probabilmente scelto da Habermas, etichetta le idee di Luhmann
come tecnologia sociale ovvero come la massima espressione di un modello
tecnocratico della società. L'ex funzionario pubblico dell'amministrazione tedesca
non si libererà più di questa etichetta che caratterizzerà il suo personaggio come
un marchio indelebile secondo forse solo alla proverbiale difficile accessibilità
dei suoi scritti.

A partire dai primi anni '80, Luhmann sviluppò con il sud d'Italia e con Raffaele
De Giorgi un rapporto speciale culminato con la pubblicazione di Teoria della
Società, e con l'istituzione nel 1988 del Centro Studi sul Rischio presso
l'Università del Salento.

La bibliografia completa di Luhmann comprende 40 libri e 350 articoli scientifici


scritti nei suoi quaranta anni di carriera. La ragione di tanta prolificità
starebbe - secondo quanto ha sempre sostenuto lo stesso Luhmann - nello schedario
di riferimenti incrociati alla cui organizzazione e ri-organizzazione sosteneva di
dedicare più tempo che alla scrittura dei libri stessi.

Solo dopo il formale pensionamento e il conferimento dello status di professore


emerito trovò il tempo di pubblicare il compendio della sua teoria nei volumi di
Die Gesellschaft der Gesellschaft (1997). Il 6 novembre dell'anno successivo, poco
prima di compiere il settantunesimo anno di età, Niklas Luhmann morì a causa di un
tumore. Anche se la diagnosi ufficiale fu quella di cancro, molte fonti dirette
raccontano che Luhmann stesso fosse tutt'altro che convinto di questo. Egli
considerò infatti la possibilità che la causa della sua malattia fosse dovuta ad un
virus tropicale contratto durante un viaggio svolto anni prima al Cairo in Egitto.
Sembra tuttavia che il Tropical Institute di Amburgo, al termine di un check-up,
non fu in grado di identificare questo presunto virus.
Pensiero
Teoria dei sistemi sociali

La creazione intellettuale di Luhmann consiste nell'aver applicato alla società la


teoria generale dei sistemi, che bisogna distinguere dalla teoria dei sistemi
sociali di Talcott Parsons, la teoria dell'evoluzione biologica. Luhmann parte
dalla premessa, che gli elementi primari e unici di un qualsiasi sistema sociale
non siano gli agenti principali, ovvero gli uomini, ma gli effetti della
comunicazione, ovvero comunicazioni che producono altra comunicazione. Senza
comunicazione non esiste nessuna forma di sistema sociale, anzi la chiusura
operativa del sistema sociale è operata proprio sul concetto di comunicazione.
Tutto ciò che c'è nel sistema sociale è solo ed esclusivamente comunicazione.

Un sistema sociale (sistema chiuso) è in grado di costituirsi, ricostituirsi, ma


soprattutto di autogestirsi (autoreferenzialità e autopoiesi). Questo è possibile
solo mediante una perenne comunicazione. Luhmann precisa che l'uomo non può essere
considerato un sistema di questo tipo, perché in realtà rappresenta un altro tipo
di sistema più complesso; il sistema psicologico (coscienza), che a differenza del
primo è in grado di pensare. I sistemi sociali invece non pensano, ma agiscono,
sotto forma di:

interazione;
organizzazione;
società.

Secondo Luhmann l'osservazione sociologica contiene un elemento problematico. Essa


compie ciò che viene descritto in quanto la stessa osservazione è parte
dell'oggetto che intende descrivere. In quanto parte della società, l'osservazione
deve contenere una componente autologica (deve descrivere anche se stessa nella
forma dell'autosservazione).
Comunicazione

Luhmann radicalizza il concetto di comunicazione. E lo definisce come unità o


sintesi di tre selezioni: emissione (Mitteilung), informazione e comprensione
(quest'ultima intesa come osservazione della differenza delle due precedenti
selezioni).[1]
Conoscenza

Innovativo anche tale concetto che definisce come una forma di riduzione della
complessità della realtà: vale a dire che l'atto gnoseologico permette di ridurre
la (troppo) ampia varietà di opzioni in cui ci si potrebbe "smarrire o distrarre" e
tale operazione permette di aiutare a focalizzare l'essenza teoretica dell'oggetto
del pensiero.
Critica
Le maggiori critiche a Luhmann provengono dalla Scuola di Mannheim (Mannheimer
Schule), fondata sul relativismo razionale e critico di Hans Albert e sostenuta dal
docente ordinario presso la facoltà di sociologia Hartmut Esser. In particolare
viene criticata la metodologia di ricerca.
Opere

Sistemi sociali (Soziale Systeme - 1984)


Conoscenza come Costruzione (Erkenntnis als Konstruktion)
La fiducia (Vertrauen - 1989, trad. it. 2002) [Vertrauen – ein Mechanismus der
Reduktion sozialer Komplexität. Enke, Stuttgart 1968]
La società della società (Die Gesellschaft der Gesellschaft - 1997)
L'economia della società (Die Wirtschaft der Gesellschaft - 1988)
La scienza della società (Die Wissenschaft der Gesellschaft - 1990)
Il diritto della società (Das Recht der Gesellschaft - 1993)
L'arte della società (Die Kunst der Gesellschaft - 1995)
La realtà dei mass-media (Die Realität der Massenmedien - 1996)
La politica della società (Die Politik der Gesellschaft - 2000)
La religione della società (Die Religion der Gesellschaft - 2000)
Il sistema educativo sociale (Das Erziehungssystem der Gesellschaft - 2002)
Introduzione alla teoria dei sistemi (Einführung in die Systemtheorie - 2002)
Sociologia del diritto (Rechtssoziologie - 1980)
Sociologia del rischio (Soziologie des Risikos - 1991)
I diritti fondamentali come istituzione (Grundrechte als Institution. Ein
Beitrag zur politischen Soziologie - 1965)
Organizzazione e decisione (Organisation und Entscheidung - 2000; trad. it.
2002)
Pianificazione politica (Politische Planung - 1972)
Potere (Macht - 1975. Enke, Stuttgart, ISBN 3-432-02205-0)
Funzione della Religione (Funktion der Religion - 1977)
Comunicazione Ecologica (Ökologische Kommunikation - 1986, ISBN 3-531-51775-9)

Altri scritti

Funzione e Causalità (Funktion und Kausalität, in KZfSS 14, 1962, S. 617–644;


ripubblicato in Jürgen Friedrichs & Karl Ulrich Mayer & Wolfgang Schluchter (Hgg.),
Soziologische Theorie und Empirie. KZfSS. Auswahlband. Westdeutscher Verlag,
Opladen 1997, ISBN 3-531-13139-7, pp. 23–50.
Archimede e noi. Interviste (Archimedes und wir. Interviews (hgg. von Dirk
Baecker und Georg Stanitzek, 1987), Merve Verlag, ISBN 978-3-88396-063-0
Parlare e Tacere (Reden und Schweigen (con Peter Fuchs, 1989)
Scritti sulla Pedagogia (Schriften zur Pädagogik (Herausgegeben von Dieter
Lenzen, 2004), ISBN 3-518-29297-8
Scritti sull'arte e la letteratura (Schriften zu Kunst und Literatur
(Herausgegeben von Niels Werber, 2008), ISBN 978-3-518-29472-7
Sociologia Politica (Politische Soziologie (Herausgegeben von André Kieserling,
2010), ISBN 978-3-518-58541-2
Teoria della Società o Tecnologia sociale (Theorie der Gesellschaft oder
Sozialtechnologie. Was leistet die Systemforschung? (con Jürgen Habermas),
Frankfurt a.M., 1974, ISBN 978-3-518-06358-3)

Opere tradotte in italiano

Teoria della società o tecnologia sociale, Milano, ETAS Kompass, 1973


Sociologia del diritto, Roma-Bari, Laterza, 1977
Illuminismo sociologico, Milano, Il Saggiatore, 1983
Struttura della società e semantica. Roma-Bari, Laterza, 1983
Sistemi sociali. Fondamenti di una teoria generale, Bologna, Il Mulino, 1990
La differenziazione del diritto, Bologna, Il Mulino, 1990
Funzione della religione, Brescia, Morcelliana, 1991
Teoria della società, Milano, Franco Angeli, 1991
Procedimenti giuridici e legittimazione sociale, Milano, Giuffrè, 1995
Osservazioni sul moderno, Roma, Armando, 1995
Sociologia del rischio, Milano, Mondadori, 1996
La realtà dei mass media, Milano, Franco Angeli, 2000
La fiducia, Bologna, Il Mulino, 2002
Organizzazione e decisione, Milano, Mondadori. 2005
Il paradigma perduto, Roma, Meltemi, 2005
Amore con passione, Milano, Mondadori, 2006
Potere e complessità sociale, Il Saggiatore Tascabili, 2010

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