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30 dicembre 2010
Autore: Stefano Ambrosini
Report Guida Blu 2011
Candidatura Guida Blu TCI-Legambiente del Comune di Gardone Riviera (BS)
INDICE
Allegati
a) Risultati delle analisi batteriologiche effettuate sulle acque di balneazione nella stagione 2010.
b) Impianto di depurazione acque reflue urbane di Peschiera del Garda
c) Certificazioni Raggiunte nel 2010 (Bandiera Arancione TCI – Bandiera Verde CIA)
d) Iniziative Educazione Ambientali e Conferenze 2010
e) Ricette tipiche di Gardone Riviera
f) Progetto Re(3) Garda – Progetto comunitario Parco Alto Garda realizzato dal comune di Gardone
Riviera
g) Ordinanze e regolamenti del comune di Gardone Riviera 2010
h) Infrastrutture nelle località balneari
Report Guida Blu 2011 | 30/12/2010
1
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Report Guida Blu 2011 | 30/12/2010
Finalità del Report
Il presente documento ha lo scopo di valutare l’andamento della stagione 2010 della Spiaggia del Lido’84 e del
Casinò e di individuare le azioni da intraprendere per ottenere il miglioramento degli standard qualitativi relativi
alla spiaggia che punta alla certificazione per l’anno 2011.
Il report fa parte del programma di gestione ambientale integrata per la pianificazione ed il monitoraggio delle
azioni volte a ottenere la certificazione di Guida Blu. Il metodo seguito per la sua redazione configura, di fatto, la
“gestione ambientale integrata” attraverso il coinvolgimento diretto degli operatori pubblici e privati che operano
sul territorio i quali diventano partner del processo di progettazione, gestione e monitoraggio delle azioni
preordinate al mantenimento e al miglioramento degli standard qualitativi richiesti. In questo processo ciascun
soggetto assume il duplice ruolo di responsabile delle azioni di propria competenza e “sentinella” di eventuali
disfunzioni che possono pregiudicare il mantenimento degli standard richiesti.
Il report è stato redatto con il contributo dei seguenti soggetti pubblici e privati:
Per la redazione del report 2010 sono stati valutati i risultati raggiunti rispetto a quelli prefissati nel 2009, le
criticità che perdurano e quelle emerse nella stagione 2010. Sono state inoltre raccolte le osservazioni, le proposte
e i suggerimenti di tutti i soggetti pubblici e privati interessati, al fine di migliorare lo standard qualitativo della
costa certificata in previsione della candidatura per l’anno 2010.
3
Modalità di compilazione del Report
Nel report sono stati presi in esame i principali requisiti necessari alle certificazioni ambientali legate alla qualità
delle spiagge:
§ L’andamento della stagione 2010: come sono stati soddisfatti gli obblighi previsti dalla legge, le criticità emerse,
i risultati raggiunti e le cause di quelli non raggiunti.
§ Le proposte per la stagione2011: le azioni previste per la stagione 2010 e i soggetti incaricati della loro
attuazione con i quali, nel corso della redazione del documento, ne è stata verificata la fattibilità.
4
Idoneità delle acque di balneazione
Migliorare la manutenzione dei torrenti che sfociano lungo la costa certificata (Consorzio Garda Uno )
Visto il rapporto di Golette Verdi 2010 è risultata una criticità sui torrenti che presentano nei comuni limitrofi
(ma non nel comune di Gardone Riviera) dei valori provanti di alcuni conferimenti non collettati residenziali.
Per assicurare il mantenimento ed il miglioramento degli standard qualitativi delle acque di balneazione occorre:
• Effettuare controlli sulla correttezza degli allacci di attività turistico ricettive e domestiche. (ASL, AATO,
Comune di Gardone Riviera).
• Sensibilizzare i comuni vicini (Salò e Toscolano Maderno) oltre che i comuni della CM Parco Alto Garda e del
Bacino Gardauno a monitorare i torrenti, eliminare vecchi scarichi residenziali non collettati e provvedere agli
opportuni allacciamenti.
5
Spiagge pulite, dotate di servizi efficienti e di raccolta
differenziata dei rifiuti
Valutazioni sull’andamento della stagione 2010
Pulizia della spiaggia
Tutta la spiaggia, libera e in concessione, viene pulita. Vengono tuttavia rilevate le seguenti carenze:
insufficiente vuotatura dei cassonetti nei periodi di maggiore affluenza (solo per il periodo iniziale della
stagione e risolto nella mensilità di giugno 2010)
presenza di mozziconi di sigarette sulle spiagge libere
Raccolta differenziata
Nel corso della stagione 2010 sono state aumentate le postazioni per la raccolta differenziata sia sulla spiaggia che
nelle zone limitrofe (parcheggi).
6
Dotazione di servizi igienici
Sono stati adeguati i servizi igienici nella spiaggia Lidò ’84 (dove era presente solo una turca) con un bagno
utilizzabile anche dai disabili.
Raccolta differenziata
Servizi igienici
Alla spiaggia Lido’84 è prevista per l’annualità 2011 la costruzione di un centro CONI autorizzato per il
canottaggio che prevederà il miglioramento dei servizi igienici con la costruzione di due nuovi stabili
Per l’anno 2010 sono stati introdotti tutti i kit di emergenza presso le due spiagge e i dispositivi di salvamento.
E’ inoltre un impegno stabilire una convenzione con la società Gabriele D’Annunzio per la copertura del servizio
di Salvataggio.
Report Guida Blu 2011 | 30/12/2010
7
Proposte per la stagione Guida Blu 2011
Per assicurare il mantenimento ed il miglioramento dei collegamenti alla spiaggia con mezzi alternativi occorre:
Più in generale si rileva che gli accessi per i diversamente abili raggiungono la spiaggia, ma non tutti proseguono
con pedane (o nastri) per il raggiungimento della battigia e del lago.
Prevedere l’abbattimento delle Barriere Architettoniche presso l’accesso alla spiaggia del Casinò.
Migliorare l’accesso alla battigia nella spiaggia del Lidò’84.
Iniziativa Il Lago Nascosto con incontri educativi presso le scuole elementari e medie gestiti da Gardauno
(Gestore Operante su Lago di Garda) (allegata documentazione)
Adesione di 1 plesso scolastico al programma ECO-SCOOLS (elementari e medie)
Adesione alla giornata Puliamo il mondo di Legambiente (settembre 2010)
(http://www.perunanuovagardone.com/?p=2047)
8
Organizzazione di un convegno sulla gestione a livello consortile della raccolta differenziata per le
amministrazioni del lago di Garda (12 gennaio 2010) (allegata documentazione)
Adesione a Voler Bene all’Italia 2010 – 9 Maggio 2010 – Campagna di sensibilizzazione sul risparmi
energetico e sulla raccolta differenziata nelle piazze del comune
(http://www.piccolagrandeitalia.it/documenti/VBI2010/index.php)
Organizzazione del Convegno aperto al pubblico “Voglio una vita differenziata” in data 29 Luglio 2010
con presenti (allegata documentazione):
o Roger de Menech, Sindaco di Ponte nelle Alpi provincia di Belluno, comune montano di 8600
abitanti, premiato come comune riciclone d’Italia 2010 – Esperienza del sistema porta a
porta spinto su tutte le frazioni (carta-cartone, secco, umido, vetro-plastica-
lattine) con un’sistema partito nel 2007.
o Lorenzo Gaspari – Responsabile ufficio ambiente Sommacampagna – Comune premiato nel
2009 come miglior comune riciclone sopra i 10.000 abitanti- La testa nel Sacco “Ovvero
l’esperienza di 12 anni di raccolta differenziata spinta in un normale paese di una
normale provincia di questa nostra Italia”
o Roberto della Bona – Fiemme Servizi – L’esperienza della val di fiemme nella raccolta
differenziata spinta e negli acquisti consapevoli di prodotti alla spina
o Stefania Faini – Consorzio Gardauno - La gestione del ciclo integrato dei rifiuti nel
Garda Bresciano
o Lidia Crivellaro – Legambiente Lombardia - ESPERIENZE E PROSPETTIVE NELLA
GESTIONE DEI RIFIUTI in Lombardia
o Ambrosini Stefano – Comune di Gardone Riviera - Il modello di gestione del Comune in
evoluzione: novità e obiettivi per il futuro
Distribuzione di una guida ecologica a tutte le famiglie del comune mediante allegato al giornalino
comunale (allegata documentazione – Giornalino e Guida)
Potenziamento della campagna per il compostaggio domestico
Campagna di Raccolta cartucce toner e getto d’inchiostro per stampanti e fotocopiatrici presso le scuole
medie ed elementari
Campagna di Raccolta cartucce toner e getto d’inchiostro per stampanti e fotocopiatrici presso il
Comune
Campagna di Raccolta cellulari inutilizzati presso le scuole medie ed elementari;
Campagna di Raccolta cellulari inutilizzati presso il Comune;
Ottenimento del premio Parco più bello d’italia (top10) con il Parco del Vittoriale degli Italiani
(http://www.ilparcopiubello.it/index.php/park/dettaglio/83)
Ottenimento della Bandiera Arancione del Touring Club Italia con certificazione per il 2010
Report Guida Blu 2011 | 30/12/2010
(http://www.bandierearancioni.it/bandiere_arancioni/comuni_scheda.asp?IdComune=188&nomecom
une=Gardone%20Riviera&provincia=BS)
Adesione alla campagna Stop the fever di Legambiente con l’iniziativa “Stop ai sacchetti di plastica”
9
Adesione al Progetto Porta la Sporta con Patrocinio del Comune di Gardone Riviera
(http://www.portalasporta.it/adesioni.htm)
Adesione alla Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti (20-28 novembre)
patrocinato dal Senato della Repubblica e dal Ministero dell Ambiente
(http://www.ecodallecitta.it/menorifiuti/) Adesione effettuata con proposta di promozione mediante
banchetto in piazza caduti per materiale inerente alla dimunuzione dei rifiuti e distribuzione degli
shopper ai cittadini residenti titolari di utenza TARSU che nn hanno ancora ritirato la borsina presso
l'ufficio rifiuti.
Ottenimento della Bandiera Verde Agricoltura 2010 (Unico Comune Lombardo in 8 anni di premio)
Pesca professionale
Valutazioni sull’andamento della stagione 2010
Non risulta che siano state intraprese iniziative significative per un più stretto rapporto fra pescatori locali e
ristoratori (filiera pesca-gastronomia).
Report Guida Blu 2011 | 30/12/2010
10
Conservazione dell’habitat e protezione delle risorse
Valutazioni sull’andamento della stagione 2010
Attualmente la conservazione dell’habitat è seguita in collaborazione con Gardauno. Comunità Montana Parco
Alto Garda e Comunità del Garda.
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Risultati delle analisi
batteriologiche acque di
balneazione nella stagione 2010
A
Allegato A
30 dicembre 2010
Autore: Stefano Ambrosini
Risultati delle analisi batteriologiche acque
di balneazione nella stagione 2010
Allegato A
Conteggi
Riconoscime
data Ossigen Traspar o
dati inizio Colorazion nto
termine E.coli Enterococchi pH o enza Cianofic
prova e Cianoficee
prova Disciolto (mt) ee
tossiche
Tossiche
(MPN/100ml (MPN/100ml
% mt
) )
presenza di
19/05/201 20/05/201 8, Planktorhrix
17 <1 114 Normale 8 15000
0 0 2 (Oscillatoria)
rubescens
09/06/201 10/06/201 8,
<1 <1 105 Normale 8 0 0
0 0 4
presenza di
23/06/201 24/06/201 8, Planktorhrix
Risultati delle analisi batteriologiche acque di balneazione nella stagione 2010 | 30/12/2010
1
Resoconto Spiaggia Lidò’84
data Conteggio
dati inizio Ossigeno Colorazion Trasparenz Riconoscimento
termine E.coli Enterococchi pH Cianoficee
prova Disciolto e a (mt) Cianoficee tossiche
prova Tossiche
(MPN/100m (MPN/100m
% mt
l) l)
presenza di
19/05/201 20/05/201 Planktorhrix
7 1 8,11 118 Normale 7 15000
0 0 (Oscillatoria)
rubescens
09/06/201 10/06/201
<1 <1 8,38 104 Normale 8 0 0
0 0
23/06/201 24/06/201
<1 1 8,44 115 Normale 8 0 0
0 0
presenza di
08/07/201 09/07/201 Anabaena flos-
10 4 8,36 114 Normale 8 5000
0 0 aquae/lemmerman
nii
21/07/201 22/07/201
15 9 8,34 114 Normale 8 0 0
0 0
Risultati delle analisi batteriologiche acque di balneazione nella stagione 2010 | 30/12/2010
presenza di
04/08/201 05/08/201 Planktorhrix
1 2 8,4 112 Normale 4 7500
0 0 (Oscillatoria)
rubescens
presenza di
19/08/201 20/08/201 Planktorhrix
5 <1 8,15 113 Normale 9 30000
0 0 (Oscillatoria)
rubescens
presenza di
20/09/201 21/09/201 Planktorhrix
4 2 8,04 115 Normale 8 12000
0 0 (Oscillatoria)
rubescens
presenza di
30/09/201 01/10/201 Planktorhrix
1 2 8,1 114 Normale 8 90000
0 0 (Oscillatoria)
rubescens
2
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO
LABORATORIO DI SANITA' PUBBLICA
'' Prof. Giuseppe Nardi ''
SISTEMA DI GESTIONE QUALITA' UNI EN ISO 9001:2008
CERTIFICATO DA CSQ N° 9122.AB17
Direttore: Dr. Fabrizio Speziani
Via A. Cantore, 20 25128 Brescia Tel e Fax 030-3838646 E-mail labsan@aslbrescia.it
Pagina 1
RAPPORTO DI PROVA
ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
D.L. n. 116 del 30.05.2008 e D.M. 30.03.2010 (GU n.119 del 24.05.2010 Suppl.ord.
n.97)
E.coli 2 MPN/100 ml
(Met. MPN)
Il Responsabile di Settore
Fine del Rapporto di Prova Dr. Lina Moschini
ASL di Brescia- Sede legale: Viale Duca degli Abruzzi, 15 - 25124 Brescia
Tel. 030.38381 - www.aslbrescia.it - informa@aslbrescia.it Referto emesso con firma digitale dal Dott. Daria Barberis
Codice Fiscale e Partita IVA: 03436310175
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,08
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 8 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Il Responsabile di Settore
Fine del Rapporto di Prova Dr. Daria Barberis
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RAPPORTO DI PROVA
ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
D.L. n. 116 del 30.05.2008 e D.M. 30.03.2010 (GU n.119 del 24.05.2010 Suppl.ord.
n.97)
E.coli 1 MPN/100 ml
(Met. MPN)
Enterococchi 2 MPN/100 ml
(Met. MPN)
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,10
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 8 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Il Responsabile di Settore
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ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
D.L. n. 116 del 30.05.2008 e D.M. 30.03.2010 (GU n.119 del 24.05.2010 Suppl.ord.
n.97)
E.coli 3 MPN/100 ml
(Met. MPN)
Enterococchi 2 MPN/100 ml
(Met. MPN)
Il Responsabile di Settore
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RAPPORTO DI PROVA
ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
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n.97)
E.coli 4 MPN/100 ml
(Met. MPN)
Enterococchi 2 MPN/100 ml
(Met. MPN)
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,10
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 9 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Il Responsabile di Settore
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,04
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 8 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
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RAPPORTO DI PROVA
ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
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n.97)
E.coli 5 MPN/100 ml
(Met. MPN)
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,15
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 9 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Il Responsabile di Settore
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RAPPORTO DI PROVA
ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
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E.coli 1 MPN/100 ml
(Met. MPN)
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,10
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 9 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Il Responsabile di Settore
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Direttore: Dr. Fabrizio Speziani
Via A. Cantore, 20 25128 Brescia Tel e Fax 030-3838646 E-mail labsan@aslbrescia.it
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RAPPORTO DI PROVA
ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
D.L. n. 116 del 30.05.2008 e D.M. 30.03.2010 (GU n.119 del 24.05.2010 Suppl.ord.
n.97)
E.coli 1 MPN/100 ml
(Met. MPN)
Il Responsabile di Settore
Fine del Rapporto di Prova Dr. Lina Moschini
ASL di Brescia- Sede legale: Viale Duca degli Abruzzi, 15 - 25124 Brescia
Tel. 030.38381 - www.aslbrescia.it - informa@aslbrescia.it Referto emesso con firma digitale dal Dott. Daria Barberis
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,40
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 3 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
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ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
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n.97)
E.coli 1 MPN/100 ml
(Met. MPN)
Enterococchi 2 MPN/100 ml
(Met. MPN)
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pH 8,40
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 4 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
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ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
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E.coli 5 MPN/100 ml
(Met. MPN)
Enterococchi 11 MPN/100 ml
(Met. MPN)
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,33
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 9 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
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PARAMETRI MICROBIOLOGICI
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n.97)
E.coli 15 MPN/100 ml
(Met. MPN)
Enterococchi 9 MPN/100 ml
(Met. MPN)
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,34
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 8 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
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ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
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E.coli 1 MPN/100 ml
(Met. MPN)
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PARAMETRI MICROBIOLOGICI
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E.coli 10 MPN/100 ml
(Met. MPN)
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,36
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 8 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
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pH 8,36
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 8 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,44
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 8 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,15
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
Colorazione Normale
(Ispezione visiva effettuata in loco)
Trasparenza 8 mt
(Ispezione visiva effettuata in loco)
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ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
D.L. n. 116 del 30.05.2008 e D.M. 30.03.2010 (GU n.119 del 24.05.2010 Suppl.ord.
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Enterococchi 1 MPN/100 ml
(Met. MPN)
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ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
D.L. n. 116 del 30.05.2008 e D.M. 30.03.2010 (GU n.119 del 24.05.2010
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ACQUE BALNEAZIONE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
D.L. n. 116 del 30.05.2008 e D.M. 30.03.2010 (GU n.119 del 24.05.2010
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pH 8,37
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
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RAPPORTO DI PROVA
pH 8,38
(Met. Elettrometrico applicato in loco)
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Trasparenza 8 mt
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Suppl.ord. n.97)
E.coli 17 MPN/100 ml
(Met. MPN)
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Suppl.ord. n.97)
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pH 8.28
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pH 8.11
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ASL di Brescia- Sede legale: Viale Duca degli Abruzzi, 15 - 25124 Brescia
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Codice Fiscale e Partita IVA: 03436310175
Impianto di depurazione acque reflue urbane
di Peschiera sul Garda
A
Allegato B
30 dicembre 2010
Autore: Stefano Ambrosini
Impianto di depurazione acque reflue urbane di Peschiera sul Garda | 30/12/2010
1
IMPIANTO DI DEPURAZIONE ACQUE REFLUE
URBANE DI PESCHIERA DEL GARDA
località Paradiso – Peschiera del Garda (VR)
Descrizione illustrativa
1 GENERALITÀ .......................................................................................................................................... 2
1
1 GENERALITÀ
La depurazione dei reflui fognari affluenti al depuratore di Peschiera del Garda si ottiene con
una serie di trattamenti. Un gruppo di questi costituisce la linea acque, ossia il flusso dei surnatanti
liquidi, mentre un secondo gruppo la linea fanghi, ossia il flusso dei solidi separati dal liquame.
2
La linea fanghi è costituita dai seguenti trattamenti:
Ispessimento dinamico
Pre-ispessimento a gravità
Digestione anaerobica (in campo mesofilo)
Post-ispessimento
Disidratazione
Procediamo ora ad una descrizione più dettagliata dei singoli trattamenti sopra elencati.
2 LINEA ACQUE
Il liquame raccolto dalle condotte fognarie circum-lacuali attraversa, prima di entrare nella
stazione di sollevamento, una griglia grossolana a pulizia manuale, per eliminare gli oggetti
ingombranti che potrebbero danneggiare le apparecchiature dell’impianto.
3
Il liquame sollevato dalle pompe è scaricato in una canaletta di mandata; alla fine di questa è
presente una stazione di grigliatura fine.
Questo trattamento ha la funzione di rimuovere gli oggetti grossolani non rimossi dalla griglia
grossolana.
Attualmente sono installate delle griglie a gradino autopulenti aventi le seguenti caratteristiche:
In questa fase sono rimosse dal liquame le sabbie, i grassi e gli oli.
La dissabbiatura è di tipo aerato: si insuffla nella vasca, tramite un compressore, dell’aria,
diffusa con dei tubi porosi. Il liquame è quindi miscelato: le sabbie, più pesanti, sedimentano sul
fondo mentre i grassi e gli oli, più leggeri, sono spinti in superficie verso una zona di calma laterale,
separata dal dissabbiatore da una lama verticale. Il materiale organico del liquame si mantiene
invece in sospensione.
Nel dissabbiatore si ottiene così la preaerazione del liquame, per prevenire fenomeni di
anaerobiosi nei successivi trattamenti.
4
Caratteristiche del dissabbiatore-disoleatore:
n° unità (rettangolari) 2
lunghezza 20 m
larghezza 2m
superficie utile per unità 57 m2
volume utile per unità 162 m3
La miscela acqua/sabbie è estratta con due pompe poste sul fondo di ciascun dissabbiatore e
che scorrono solidalmente al carro ponte; essa è convogliata in una canaletta esterna alle vasche di
dissabbiatura e disoleatura che alimenta una coclea di separazione dell’acqua dalle sabbie.
L’acqua ritorna in testa all’impianto mentre le sabbie vengono raccolte in un cassone dedicato
e conferite in centri autorizzati.
Nella zona del sollevamento iniziale è stato installato un biofiltro per il trattamento dell’aria
aspirata dal pozzetto di sollevamento, dalla canaletta di grigliatura e dalle vasche di dissabbiatura e
disoleatura.
Per poter contenere le emissioni odorigene la canaletta e le vasche di dissabbiatura e
disoleatura sono state coperte.
5
Il sistema di aspirazione e trattamento aria ha queste caratteristiche principali:
Portata ventilatore 2.500 Nm3/h
Materiale filtrante Miscela di arbusti di “Erica vulgaris”,
“Calluna vulgaris”, torba fibrosa e cippato di
castagno
Superficie filtrante 37 m2
Volume filtrante 30 m3
Rimossi i materiali grossolani e le sabbie occorre poi eliminare per gravità i solidi sospesi
sedimentabili: questo avviene lasciando decantare il liquame nelle vasche di sedimentazione
primaria. Sul fondo di queste vasche si accumulano i solidi che costituiscono i fanghi primari, che
vengono inviati verso la linea fanghi, mentre il surnatante chiarificato stramazza e prosegue verso la
successiva fase di ossidazione biologica.
Sono dotati di carri ponte da 16 m con lama raschiafango: esso convoglia il fango verso la
tramoggia centrale del sedimentatore; da lì parte una tubazione che porta il fango verso il pozzetto
di estrazione che ha le seguenti caratteristiche:
n° pompe sommerse 2
portata 60 m3/h
prevalenza 4,5 m.c.a.
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I sedimentatori primari possono separare anche un fango di tipo misto: se il fango di supero
estratto dai sedimentatori secondari è inviato in testa all’impianto e precisamente nella stazione di
sollevamento, esso poi confluisce ai sedimentatori primari ed è separato insieme al fango primario.
Si ottiene così un fango dalle caratteristiche intermedie.
Per ridurre le emissioni odorigene del depuratore è stata installata una copertura rotante in
vetroresina su due sedimentatori primari, rotante solidalmente con il carroponte.
L’aria sottesa dalle due coperture è aspirata da un ventilatore ed inviata ad un biofiltro.
In questa zona avviene il processo a fanghi attivi: per fango attivo si intendono microrganismi
che, normalmente presenti nei liquami, in queste vasche si accrescono e raggiungono concentrazioni
elevate.
I gruppi principali di microrganismi presenti sono batteri, funghi, alghe, protozoi e metazoi. I
batteri in particolare sono in grado di ossidare la sostanza organica presente nel liquame ad acqua e
anidride carbonica; nelle vasche di ossidazione del depuratore di Peschiera sono stati selezionati
anche dei ceppi batterici in grado di rimuovere biologicamente l’azoto ammoniacale e il fosforo.
Sono presenti cinque vasche circolari con flusso a canale e nocciolo centrale: nelle prime
quattro si realizza la rimozione biologica di sostanza organica, azoto e fosforo secondo il sistema
A2O.
Questo processo prevede il susseguirsi nel bacino di zone anaerobiche, anossiche e aerobiche.
Nelle zone anaerobiche e anossiche il fango attivo è mantenuto semplicemente miscelato attraverso
7
dei mixer sommersi mentre in quelle aerobiche c’è un’intensa miscelazione dovuta all’aria immessa
attraverso le calate di tubi porosi.
Come già accennato precedentemente la rimozione del fosforo avviene biologicamente: un
gruppo di batteri particolari (Acinetobacter) quando sono posti in condizioni anaerobiche
accumulano nel loro interno sostanza organica con l’energia ottenuta dalla scissione delle catene di
polifosfati che hanno all’interno della loro cellula mentre in condizioni aerobiche accumulano nella
cellula fosforo sotto forma di polifosfati con l’energia ottenuta dall’ossidazione della sostanza
organica accumulata. In questo modo il fosforo è sottratto dalla miscela acquosa e accumulato nei
fanghi.
La rimozione dell’azoto si ottiene con l’ossidazione dell’ammoniaca a nitrati operata nei
comparti aerati dai batteri nitrificanti (Nitrosomonas e Nitrobacter) e la successiva riduzione dei
nitrati ad azoto gassoso nei comparti anossici realizzata dai batteri denitrificanti; i comparti si
definiscono anossici perché l’ossigeno è presente ma legato ai nitrati.
Zona anaerobica per la Zona anossica per la Zona di ossidazione e nitrificazione ARIA
defosfatazione denitrificazione
Ingresso
liquami Sedimentatore
Effluente
Ricircolo nitrati
Fanghi di supero
ricchi di fosforo
8
Per mantenere costante la concentrazione di biomassa nelle vasche di ossidazione è necessario
riciclare del fango secondario dal fondo dei sedimentatori secondari.
Il fango di supero invece può essere mandato o in testa all’impianto di depurazione o al
preispessimento dinamico.
Nelle vasche di ossidazione sono presenti delle idrovore sommerse per riciclare il fango tal
quale dal fondo del comparto aerato all’inizio di quello anossico: questo serve per portare i nitrati
prodotti dai batteri nitrificanti a contatto con i batteri denitrificanti.
Nei sedimentatori finali viene decantato il fango attivo delle ossidazioni: si separano cioè i
fiocchi di fango dal surnatante depurato.
Sul fondo si separa il fango secondario mentre il surnatante stramazza e si avvia all’uscita.
La lama raschiafango convoglia il fango verso il centro del sedimentatore: da lì parte una
tubazione che porta il fango verso il pozzetto di riciclo.
Sono presenti cinque pozzetti di riciclo, uno per ogni coppia di sedimentatori: in ciascuno ci
sono tre pompe di riciclo.
9
Il fango in eccesso, di supero, dovuto alla crescita batterica, è allontanato dal sistema e avviato
alla linea fanghi: esso può essere mandato o in testa all’impianto o all’ispessimento dinamico o ai
pre-ispessitori a gravità. Le pompe di supero sono cinque e si trovano in ogni pozzetto di ricircolo.
2.10 Scarico
Nell’impianto di Peschiera sono presenti cinque uscite, una per ogni coppia di sedimentatori
finali: il surnatante che stramazza dai sedimentatori è convogliato verso un pozzetto di raccolta e
poi può eventualmente subire la disinfezione. La disinfezione ha la funzione di ridurre la carica
batterica presente e di eliminare eventuali organismi patogeni.
Il liquame depurato viene inviato quindi nel canale Seriola.
Il canale Seriola è un corso d’acqua che scorre a tratti intubato, a tratti in un manufatto
cementizio a sezione trapezia e a tratti in un alveo naturale; esso, proveniendo da Peschiera,
raccoglie anche le acque di sgrondo della campagna che si estende a Nord e ad Ovest del
Depuratore e sbocca nel fiume Mincio dopo lo sbarramento di Salionze, a circa 2 km a valle del
Depuratore. La portata propria del canale è strettamente connessa alla consistenza delle
precipitazioni meteoriche.
Eccezionalmente, in caso di forte pioggia, quando il canale Seriola rischia di allagare
l’impianto e gli insediamenti abitativi a valle, gli scarichi vengono effettuati direttamente nel fiume
Mincio.
3 LINEA FANGHI
10
Il fango, per mezzo di due pompe monovite a funzionamento alternato, viene alimentato
all'interno di un reattore di flocculazione dove, con l'ausilio di un agitatore lento, viene ottimizzato
il contatto con il polielettrolita, fino alla formazione di fiocchi stabili.
Dal reattore di flocculazione il fango raggiunge l’unità di ispessimento, costituita da una coclea
inclinata di 30° inserita in una gabbia in acciaio.
La rotazione della coclea trascina i fiocchi di fango verso l'alto fino al raggiungimento della
bocca di scarico, mentre l'acqua di drenaggio, attraverso le luci libere tra le barre della gabbia,
fuoriesce liberamente, per essere raccolta alla base del cofano di contenimento dell'intera macchina,
e quindi allontanata tramite tubazione di scarico a pozzetto esistente, con pompe di rilancio in testa
al depuratore.
I fanghi ispessiti vengono evacuati tramite una coppia di pompe monovite a funzionamento
alternato.
Il lavaggio della maglia filtrante avviene in automatico tramite un sistema ad ugelli.
Grazie alla possibilità di controllare e variare la pressione esercitata sul fango all'interno della
macchina, è possibile regolare il funzionamento secondo le caratteristiche dei fanghi in ingresso. Il
controllo di tutte le apparecchiature avviene tramite PLC.
Tale apparecchiatura è installata in un locale chiuso dedicato.
Il fango proveniente dai due pre-ispessitori a gravità viene avviato alle pompe di carico del
digestore; dopo il pompaggio è miscelato al fango di ricircolo estratto dal fondo del digestore e
mandato agli scambiatori di calore controcorrente ad acqua calda che mantengono la temperatura
del fango a circa 35 °C.
12
Il biogas prodotto dalla degradazione anaerobica si raccoglie alla sommità del digestore e da
qui è distribuito ai seguenti utilizzi:
come combustibile nei bruciatori delle caldaie, della potenzialità di 1200 kcal/h; le
caldaie servono per riscaldare l’acqua degli scambiatori di calore.
accumulo nel gasometro; presso l’impianto è presente un gasometro ad umido a
campana flottante da 1.500 m3 di capacità, avente una pressione di esercizio di 280 mm
di c.a.
Il biogas prodotto in eccesso viene bruciato in una torcia.
3.4 Post-ispessimento
Il fango stabilizzato viene ulteriormente sedimentato: anche in questo caso il surnatante torna
in testa all’impianto mentre il fango è avviato alla disidratazione.
Sono presenti due unità dotate di copertura come i pre-ispessitori e di carri a pettine.
3.5 Disidratazione
Si tratta di un’ulteriore fase di rimozione dell’acqua mediante spremitura fisica del fango
ispessito.
L'impianto esistente dispone di due filtropresse da 114 piastre da mm 1200 x mm 1200
ciascuna, di una nastropressa con tele di filtrazione di mm 2500 e di due centrifughe che possono
trattare ciascuna 850 kg SST/ora.
I fanghi disidratati sono inviati poi o al compostaggio o a centri preordinati per lo smaltimento in
agricoltura.
L’acqua di risulta di questa operazione è rinviata in testa all’impianto.
13
3.6 Trattamento aria locali disidratazione fanghi e alloggiamento cassoni
Per ridurre le emissioni odorigene del depuratore è stato installato un impianto di aspirazione
dell’aria dai locali di disidratazione dei fanghi; sono state inoltre realizzate delle pareti di
tamponamento della tettoia di ricovero dei cassoni contenenti i fanghi ed è stato installato un
impianto di aspirazione dell’aria.
L’aria aspirata è successivamente inviata ad un biofiltro.
14
Certificazioni Raggiunte nel 2010
A
Allegato C
30 dicembre 2010
Autore: Stefano Ambrosini
Località dell’entroterra selezionate
e certificate dal Touring
Gardone Riviera
2010
Fabrizio Galeotti
Direttore Generale
Touring Club Italiano
Bandiere arancioni
Località dell’entroterra
selezionate e certificate
dal Touring
www.bandierearancioni.it
GUIDA
ALL’ACCOGLIENZA
in collaborazione con
1
INDICE
4 LE BANDIERE ARANCIONI:
TOURING CLUB ITALIANO Il Touring Club Italiano vuole ringraziare la per un’accoglienza davvero speciale
Regione Liguria, che ha dato avvio a Ban-
Presidente | Roberto Ruozi diere arancioni, e tutti gli enti che in questi 5 QUALITÀ CERTIFICATA TOURING
Direttore generale | Fabrizio Galeotti anni hanno concretamente contribuito allo
sviluppo dell’iniziativa: Regione Campania, 8 COBAT: consorzio nazionale per la raccolta
Edizione a cura della Direzione Attività Regione Emilia-Romagna, Regione Lazio, ed il trattamento di pile ed accumulatori
associative e territorio Regione Lombardia, Regione Marche, Regio- esausti
Area Programmi territoriali | ne Piemonte, Regione Puglia, Regione Sarde-
Bandiere arancioni gna, Regione Toscana, Regione Umbria, Pro- 9 ASSOCIAZIONE DEI PAESI
vincia di Chieti, Unione Regionale Province BANDIERA ARANCIONE
Testi del Veneto, Provincia di Cosenza, Provincia
Comuni Bandiera arancione di Foggia, Provincia di Genova, Provincia di 10 LE BANDIERE ARANCIONI
Area Programmi territoriali | Bandiere Modena, Provincia di Trento, C.C.I.A.A. La-
arancioni tina, Comunità Montana Alta Val Polcevera, 14 VALLE D’AOSTA
Comunità Montana Lambro e Mingardo, Co-
Progetto grafico e copertina munità Montana Val Cavallina, Consorzio dei 16 PIEMONTE
Doda | Domenico D’Alessio Comuni Trentini, Gal Appennino Genovese,
Gal Verde Irpinia, Sviluppo Italia (per Basili- 26 LIGURIA
Ricerca iconografica cata, Molise, Sicilia).
Area Programmi territoriali | 34 LOMBARDIA
Bandiere arancioni Si ringraziano inoltre tutti coloro che hanno
collaborato alla realizzazione della presente 38 TRENTINO-ALTO ADIGE
Stampa e legatura guida, in particolare l’Associazione dei Paesi
Rotolito Lombarda S.p.A., Pioltello (MI) Bandiera arancione e i comuni certificati ade- 41 VENETO / FRIULI VENEZIA GIULIA
renti all’iniziativa “Network Bandiere aran-
cioni”. 45 EMILIA-ROMAGNA
TOURING CLUB ITALIANO
Direzione Attività associative e territorio Grande cura e massima attenzione sono state 54 TOSCANA
Area Programmi territoriali | poste, nel redigere questa guida, per garantire
Bandiere arancioni l’attendibilità e l’accuratezza delle informazio- 66 UMBRIA
ni. Tuttavia, essendo suscettibili di variazioni,
Corso Italia 10, 20122 Milano consigliamo i lettori di accertarsene prima 68 MARCHE
Guida all’accoglienza
Bandiere arancioni
Dal 1894 il Touring promuove la civiltà del Tra le tante attività a favore del patrimonio
turismo: una lunga tradizione al servizio del culturale e storico italiano, il Touring sele-
patrimonio naturale, artistico e culturale in ziona e certifica con la Bandiera arancione i
Italia. borghi eccellenti dell’entroterra. L’iniziativa si
sviluppa in completa coerenza con la natura e
Nonostante l’associazione sia nata sul finire la storia del Touring, in linea con tutte le sue
del XIX secolo, i valori che ne costituiscono iniziative volte a promuovere uno sviluppo
le fondamenta sono ancora di estrema attua- turistico sostenibile, dove la tutela del territo-
Cos’è la Bandiera arancione Le Bandiere arancioni oggi sono 174 distri-
lità: rio e del patrimonio è connessa all’autenticità buite in tutta Italia (dato aggiornato a giugno
dell’esperienza di viaggio. 2010). Questa iniziativa è in continuo diveni-
È il marchio di qualità che seleziona e certi-
• sviluppo del turismo in ogni angolo del- fica le piccole località dell’entroterra, in base re, il Touring ha oggi coinvolto molti territori
la penisola, incentivando e sostenendo in Questa guida vuole essere una proposta di e su altri lavorerà nel prossimo futuro.
a rigorosi parametri turistici e ambientali. È
particolar modo la scoperta delle bellezze viaggio nelle località certificate dal Touring
stata pensata dal punto di vista del viaggia-
artistico-paesaggistiche meno note e fre- Club Italiano, attraverso la riscoperta di emo-
tore e della sua esperienza di visita: viene as-
quentate soprattutto dell’entroterra; zioni e sensazioni. Nelle pagine che seguo-
segnata alle località che non solo godono di Il Modello di Analisi
no presentiamo una selezione delle località
un patrimonio storico, culturale e ambientale
• salvaguardia del vastissimo patrimonio ita- “arancioni” che hanno contribuito alla realiz-
di pregio, ma sanno offrire al turista un’acco-
liano di storia, arte e natura, educando il zazione di questa pubblicazione. Il Modello di Analisi Territoriale del Touring
turista ad una sua responsabile e corretta glienza di qualità. Club Italiano prevede che le località che pre-
fruizione e rendendolo consapevole della Molte Amministrazioni comunali hanno inol- sentano la candidatura vengano analizzate sul
sua insostituibilità e importanza per le ge- tre previsto per il Socio Touring un’accoglien- campo.
nerazioni future; za esclusiva: 174 Bandiere arancioni I sopralluoghi si svolgono in completa au-
• conoscenza di paesi e culture e diffusione • nelle pagine che seguono sono segnalati i tonomia e in forma anonima e ripercorrono
La prima idea di Bandiera arancione nacque
di uno spirito di reciproca comprensione e gesti di benvenuto, ovvero sconti, vantaggi, l’esperienza di viaggio, dalla ricerca delle in-
a Sassello, in Liguria, dove prese forma l’esi-
rispetto fra i popoli; simpatici omaggi e piccoli ma significativi formazioni alla visita della destinazione, attra-
genza di una maggiore valorizzazione per
gesti di accoglienza che renderanno il sog- verso la verifica di oltre 250 criteri di analisi,
l’entroterra: il paesaggio, la storia, la cultura, la
• estraneità dell’associazione a qualsiasi ma- giorno ancora più speciale. Consultando raggruppati in cinque macroaree.
tipicità. Luoghi e tempi nuovi, da comunicare
nifestazione politica o religiosa e ad alcuno queste proposte, i Soci possono creare iti- e proporre ai viaggiatori attenti e sensibili.
scopo di lucro. nerari attraverso degustazioni, rievocazioni I comuni candidati, indipendentemente
L’Assessorato al Turismo della Regione Li-
storiche, visite guidate e piccoli doni; dall’esito del sopralluogo, ricevono un impor-
guria fu meritoriamente sensibile a questa
tante strumento, il Piano di miglioramento,
proposta, e nel 1998 avviò una riflessione,
www.touringclub.it • consultando il Manuale del Socio, il sito che approfondisce le aree di analisi risultate
insieme al Touring Club Italiano, su come sti-
www.touringclub.it o chiamando il servizio non in linea con gli standard previsti dal Mo-
molare, coinvolgere e promuovere i territori
ProntoTouring (840 88.88.02)*, è possibi- dello di Analisi Territoriale del TCI e indica
lontani dalla costa, in particolare le loro loca-
le conoscere tutte le agevolazioni offerte le principali azioni da attivare per perfeziona-
Guida all’accoglienza
lità minori. Scaturì in questo modo l’iniziativa
dagli esercizi convenzionati nelle località re e potenziare il sistema di offerta turistica
Bandiere arancioni
REGISTRATI
segnaletica, alberghi e ristoranti, pulizia e ma-
nutenzione).
Scrivi a bandiere.arancioni@touringclub.it
e raccontaci la tua esperienza!
IN UN CLICK!
Guida all’accoglienza
Bandiere arancioni
www.touringclub.it
6 7
COBAT: consorzio nazio- ASSOCIAZIONE DEI
nale per la raccolta ed il PAESI BANDIERA
trattamento di pile ed ARANCIONE
accumulatori esausti
Il quadro normativo tutti i rifiuti di pile e accumulatori. L’Associazione, costituita nel 2002 dalle allo- L’Associazione è tutto questo: sviluppo della
Il Decreto Legislativo 188 del 20/11/2008 Composizione e struttura organizzativa ra 16 località “arancioni”, ha sede a Dolceac- rete dei paesi, forza di un circuito virtuale di
attribuisce ai produttori e agli importatori di Al Cobat partecipano imprese di tutti i settori qua (IM) e riunisce i paesi che hanno ottenuto offerta turistica eccellente, vitalità di scambi
pile e accumulatori portatili, industriali e per della filiera delle pile e degli accumulatori. Il dal Touring Club Italiano il riconoscimento culturali e valore di infinite conoscenze al
veicoli la responsabilità della loro gestione a Consorzio non ha fini di lucro. Hanno scel- della Bandiera arancione. I paesi soci (con servizio dei cittadini, delle attività produttive,
fine vita. I produttori o importatori, infatti, to di aderire al Cobat le principali aziende di una popolazione totale intorno ai 500.000 del turista.
devono garantire – direttamente o affidando- produzione e importazione di accumulatori abitanti) rappresentano un circuito turistico
si ad un “Sistema di Raccolta, Trattamento operanti sul mercato italiano. virtuale basato su un valore reale, in grado di Associazione Paesi Bandiera Arancione
e Riciclo” dotato dei requisiti necessari - la La “rete Cobat” è costituita da 90 imprese indirizzare le scelte dei viaggiatori e garantire Via Doria 10
raccolta e il riciclaggio dei prodotti che hanno di raccolta, 7 impianti di riciclo, circa 400 la qualità dell’esperienza di visita. 18035 Dolceacqua (IM)
immesso sul mercato, dal momento in cui essi aziende produttrici o importatrici di pile e Tel. 0184206899 | fax 0184205791
diventano rifiuti. accumulatori. Al Cobat fanno riferimento L’Associazione non ha fini di lucro e avendo www.paesiarancioni.it
La soluzione Cobat circa 70.000 produttori del rifiuto. come obiettivo principale la valorizzazione info@paesiarancioni.it
Il Cobat è un “Sistema di Raccolta, Tratta- Servizio alle imprese in tutta Italia dei territori individua azioni e iniziative che
mento e Riciclo” che possiede tutti i requisiti L’adesione al sistema Cobat garantisce ai siano di stimolo e di impulso allo sviluppo
previsti dalla legge. Il Consorzio mette a di- produttori e agli importatori iscritti l’adempi- turistico delle località; opera per la maggiore
sposizione di produttori e importatori la pro- mento degli obblighi previsti dalle legge. In tutela e conoscenza della qualità e delle risor-
pria ventennale esperienza sia nella raccolta particolare: se ambientali, paesaggistiche, artistiche e sto-
delle batterie al piombo esauste, sia nel tratta- riche dei territori; promuove manifestazioni
mento e riciclo a tutte le categorie di rifiuti ed • raccolta di pile e accumulatori per veicoli collettive per favorire lo scambio culturale e la
accumulatori così come previste dal decreto presso i produttori del rifiuto, le strutture diffusione di esperienze; svolge attività legate
(portatili, industriali e per veicoli). Inoltre, per di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e alla politica e di rappresentanza presso gli enti
soddisfare le esigenze dei propri aderenti ha i distributori; governativi; svolge attività amministrativa ed
introdotto nella sua mission anche attività di • raccolta di pile e accumulatori portatili economica dei comuni assegnatari della Ban-
raccolta ed avvio a riciclo dei rifiuti di appa- esausti presso le strutture di raccolta diffe- diera arancione.
recchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) renziata dei rifiuti urbani e i distributori;
e degli pneumatici fuori uso. • raccolta di pile e accumulatori industria- Le azioni dell’Associazione mirano a consoli-
I risultati dal 1991 a oggi li esausti presso gli utilizzatori finali e le dare processi virtuosi di miglioramento quan-
Circa 230 milioni di batterie al piombo rac- strutture di raccolta differenziata dei rifiuti titativo e qualitativo delle esperienze di rete -
colte e avviate al riciclo, 1 milione e 700 mila urbani; su tematiche legate all’ambiente, al turismo e
tonnellate di piombo metallo recuperato (119 • trattamento e riciclaggio di pile e accumula- al territorio - attraverso un confronto costan-
mila tonnellate solo nel 2008), 500 milioni di tori raccolti secondo le specifiche di legge. te, l’ottimizzazione dell’informazione ammi-
litri di acido solforico neutralizzati (27 milioni nistrativa, la condivisione e lo scambio effi-
solo nel 2008), 70 mila produttori del rifiuto Questi servizi assicurano alle imprese cace di buone pratiche; non ultimo l’obiettivo
serviti, 127 mila ritiri annui, 5 mila comuni che aderiscono al Cobat il rispetto degli di incrementare i flussi turistici, comunicando
convenzionati. adempimenti previsti dalla legge e al no- una nuova modalità di vivere il territorio.
Guida all’accoglienza
Bandiere arancioni
Guida all’accoglienza
. Bienno | BS . Sappada | BL . Panicale | PG
Bandiere arancioni
8 5
7
3
10
9
Piccolo borgo raccolto, Castellaro Lagusello Chiavenna è un museo a cielo aperto: pas-
4 è compreso all’interno dell’antica cinta mu- seggiando lungo le vie del centro, si osserva
raria, a cui si accede tramite una porta dota- come abbia vissuto un passato ricco di storia e
ta, fino al Settecento, di un ponte levatoio. Il generoso nell´abbellirla di palazzi dalle ricche
1 centro storico, che si specchia su un laghetto facciate e dai pregevoli portali in pietra ollare,
morenico a forma di cuore (il Lagusello), oggi di piazzette con splendide fontane. Lungo le
Riserva naturale protetta, è caratterizzato da strade del borgo e attraverso gli itinerari nei
6 vicoletti pavimentati in pietra di fiume, su cui parchi, si può assaporare la tradizione di una
affacciano case costruite con i sassi a vista. A valle ai confini dei passi alpini che separano
settembre il borgo diventa suggestivo scena- l´Italia dal cuore dell´Europa.
rio per spettacoli di teatro, acrobazie e musica
durante la rassegna “Artisti di strada”. Da non perdere ..................................
Il palazzo Vertemate Franchi, prestigiosa
Da non perdere .................................. dimora rinascimentale dell´area lombarda. Il
La chiesa barocca di S. Nicola con una museo del Tesoro, nella collegiata di S. Lo-
Madonna in legno di notevole pregio, una renzo, con la chiesa, il battistero, il chiostro
Via Crucis e una serie di Misteri del Rosario, e un capolavoro dell’oreficeria medievale, la
attribuiti all’Ugolini. Il Castello medievale, “Pace di Chiavenna”. Il mulino di Bot-
ora Villa Arrighi di proprietà privata e visita- tonera, esempio di architettura industriale,
Nelle pagine che seguono, pre- vi segnaliamo inoltre... bile su richiesta, che ha mantenuto pressoché che ricrea l´atmosfera del lavoro dei mugnai
In omaggio guida e cartina della località con Biglietto d’ingresso ridotto al museo di palaz-
3. Clusone | BG indicazioni storiche, da ritirare presso gli uffi- zo Vertemate Franchi.
4. Gardone Riviera | BS ci comunali (tel. 3331242046).
5. Gromo | BG Info turistiche .....................................
6. Sabbioneta | MN Info turistiche ..................................... Consorzio promozione turistica
Ufficio turistico comunale Valchiavenna
p.zza Vittorio Emanuele III 14 p.zza Caduti della Libertà | tel. 034333442
34 Monzambano | tel. 0376800502 infochiavenna@provincia.so.it 35
www.castellarolagusello.it www.valchiavenna.com
BG BS BG MN
3. Clusone 4. Gardone Riviera 5. Gromo 6. Sabbioneta
Clusone è denominata la “città dipinta” per i Famosa soprattutto per essere stata residen- Gromo, paese d’antica nobiltà medievale, è si- Città di fondazione, edificata tra il 1556 ed il
suoi numerosi affreschi ed è ricca di storia e za di Gabriele D’Annunzio dal 1921 fino alla tuato sulla sommità di un enorme masso che 1591 per volere del duca Vespasiano Gonza-
arte. Il suo ben conservato centro storico è sua morte nel 1938, Gardone Riviera è una sembra sbarrare la valle, protetto dai massicci ga Colonna, Sabbioneta si presenta come una
irregolarmente disposto su quattro livelli ed è privilegiata stazione climatica della riviera del monte Redorta a nord e del monte Secco fortezza a forma di stella nel cuore della Pia-
caratterizzato da un singolare e labirintico in- bresciana del lago di Garda, luogo di sog- a sud. Si estende sulla destra del fiume Serio, nura Padana, racchiusa dall’antica cinta mura-
tersecarsi di vicoli e strade minori. La visita a giorno fin dall’800. Dall’elegante lungolago parte in piano e in parte sul costone mon- ria che si è conservata completamente intatta,
piedi offre continue sorprese: dalla panorami- pedonale, dove si trovano villa Alba e la torre tano, mantenendo nella parte alta dell’abita- con sei baluardi ai vertici e due porte di acces-
ca sommità del borgo dominata dalla maesto- di S. Marco, si può risalire verso il bel nucleo to il compatto tessuto medievale, con case so. Le mura difensive, la pianta a scacchiera
sa basilica di S. Maria Assunta, fino al fulcro antico dell’abitato, con la settecentesca par- in grossi blocchi di pietra, aperte da logge e delle vie e il ruolo degli spazi pubblici e dei
del paese in piazza dell’Orologio, tra piccoli rocchiale di S. Nicola. Meritano una sosta il balconate. monumenti fanno di Sabbioneta uno dei mi-
palazzi con affreschi quattrocenteschi, portali Giardino botanico della Fondazione Andrè gliori esempi di città ideale in Europa, iscritta
in pietra, loggiati, chiostri, cortili e fontane. Heller, il museo del Divino Infante e l’Isola Da non perdere .................................. anche nella Lista del Patrimonio Mondiale
del Garda. La medievale piazza Dante, con gli edifici UNESCO.
Da non perdere .................................. del castello Ginami, del palazzo Milesi, ora
L’orologio planetario Fanzago, collocato nel- Da non perdere .................................. sede del municipio, e la chiesetta di S. Gre- Da non perdere ..................................
la torre medievale del Palazzo comunale, ogni Il Vittoriale degli Italiani, monumentale re- gorio. La parrocchiale di origine trecentesca, Il palazzo Giardino, antica residenza privata
giorno caricato ancora manualmente. La basi- sidenza di D’Annunzio, una cittadella cinta da con le pregevoli Portelle delle Reliquie e la del duca. Il Palazzo ducale, primo impor-
lica di S. Maria Assunta, preceduta da una mura ed estesa per circa 9 ettari, con una serie cancellata in ferro battuto all’ingresso del Bat- tante edificio ad essere costruito nella città,
scenografica scalinata a tenaglia e fiancheggiata di edifici, tra cui la Prioria, la casa del poeta tistero. Tra le attrattive naturalistiche, le vette sede dell’attività politica. Il Teatro all’antica,
da un porticato, con pregevoli opere di A. Fan- rimasta integra come lui la abitò, con migliaia prealpine e la grotta carsica “büs di Tàcoi”, massima espressione artistica di Sabbioneta
Visite guidate gratuite al museo Arte Tempo e prestigiosa stagione teatrale. Sconto 15% sulle escursioni e visite guidate Sconto 25% sull’acquisto del biglietto integra-
al centro storico. Sconto 10% sulle pubblica- organizzate dalla Pro Loco. Libro sui sentieri to per l’ingresso e la visita guidata ai monu-
zioni presso l’ufficio Turismo Pro Clusone. Info turistiche ..................................... e guida della località in omaggio presso la Pro menti della città. In omaggio la pubblicazione
APT Gardone Riviera Loco. “La piccola Atene” e un segnalibro artistico.
Info turistiche ..................................... c.so Repubblica 35 | tel. 036520347
Turismo Pro Clusone iat.gardoneriviera@tiscali.it Info turistiche ..................................... Info turistiche .....................................
p.zza Orologio | tel. 034621113 www.comune.gardoneriviera.bs.it Pro Loco Gromo Ufficio IAT Sabbioneta
36 info@turismoproclusone.it p.zza Dante 5 | tel. 034641345 p.zza D’Armi 1 | tel. 037552039 37
www.turismoproclusone.it proloco@comune.gromo.bg.it | www.gromo.eu iat@sabbioneta.org | www.sabbioneta.org
Iniziative Educazione Ambientali e
Conferenze 2010
A
Allegato D
30 dicembre 2010
Autore: Stefano Ambrosini
Milano, 2 novembre
Spett.le
COMUNE DI GARDONE RIVIERA
PIAZZA SCARPETTA N.1
25083 - GARDONE RIVIERA (BS)
ATTESTATO PARTECIPAZIONE
Il comune di Gardone Riviera ha partecipato alla manifestazione Puliamo il Mondo 2010 del
24, 25, 26 settembre, ripulendo il Lido’84 e il punto panoramico di Fasano Sopra in
collaborazione con le classi degli istituti scolastici.
1.
Con la presente, desideriamo ringraziarla per aver partecipato alla seconda edizione della Settimana Europea per
la Riduzione dei Rifiuti (SERR) svoltasi dal 20 al 28 novembre 2010.
Come ne è già a conoscenza, l’obiettivo dellla Settimana è quello di sensibilizzare il maggior numero di persone
sulla tematica della prevenzione dei rifiuti in Europa e di mobilitare i soggetti coinvolti nella tematica
strutturando una serie di avvenimenti che hanno luogo in tutta Europa durante la Settimana.
L’efficacia del progetto dipende dal numero e dalla qualità delle azioni messe in atto in tutta Europa. Durante la
Settimana 2010, molteplici attori, tra cui la rete delle associazioni, le scuole, le università, le amministrazioni, le
imprese ecc... hanno messo in atto diverse azioni concrete sulla tematica della prevenzione dei rifiuti ( a partire
dalla produzione, alla consumazione, fino alla riutilizzazione ) e ne hanno diffuso le esperienzie.
Quest’anno in totale le azioni messe in atto sono state 4346 in 23 paesi !
Augurandoci che abbia gradito parteciapre parte alla EWWR 2010, speriamo di contare sulla sua presenza per
l’edizione del prossimo anno.
Per ulteriori domande e chiarimenti, potete contattare il Segretariato della Settimana Europea scrivendo a:
contact@ewwr.eu
Cordialmente,
Avec le soutien de la
Commission européenne
www.ewwr.eu
COMUNE DI GARDONE RIVIERA
S E T T O R E I N N OVA Z I O N E T E C N O L O G I C A E
AMBIENTE
13 G E N N A IO 2010
A N A LIS I G E STI O N E
R I FI U TI ( 2000 -2 0 0 9 )
STUDIO APPROFONDITO E PROSPETTIVE
PER IL FUTURO RELATI VE A NUOVE
INIZIATIVE PER LA GE STIONE DEI
RIFIUTI E DEGLI ECOC ENTRI
Relatore
Stefano Ambrosini
Delegato Innovazione Tecnologica e Ambiente
PIAZZALE PIETRO
SCARPETTA
25083 GARDONE RIVIERA
(LOMBARDIA)
0365 294611
ANALISI GESTIONE RIFIUTI
(2000-2009)
STUDIO SINTETICO E P ROSPETTIVE PER IL FU TURO RELATIVE A
NUOVE INIZI ATIVE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI E DEGLI
ECOCENTRI
A NA L I S I D E T TA G L I A TA S I T UA Z I O N E R I F I U T I
Propongo all’attenzione della cittadinanza i dati relativi alla gestione dei rifiuti effettuata nel
comune di Gardone Riviera.
Riepilogo dell’ultimo decennio
Piccola Legenda:
RSU ossia Rifiuti Solidi Urbani: Rientrano sotto la definizione di rifiuti tutte quelle sostanze o
oggetti che risultano di scarto o avanzo alle più svariate attività umane, anche se pericolose.
La definizione normativa in Italia è data dal primo comma dell’art. 181 del decreto legislativo 3
aprile 2006 n. 152 (cosiddetto Testo Unico Ambientale):
« Qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell’allegato A alla parte quarta del presente
decreto e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi; indipendentemente dal fatto che il
bene possa potenzialmente essere oggetto di riutilizzo (diretto o previo intervento manipolativo) »
2
In pratica è il rifiuto SECCO ossia l’indifferenziato.
RSI ossia Rifiuti solidi ingombranti
RPS ossia Residui Pulizia Stradale.
Analizzando i dati si puo’ notare che i dati si discostano da un max di 1.576.830 kg/annui ad un
min di 1.389.320 kg/annui.
Si puo’ affermare quindi che nell’ultimo decennio la RSU è rimasta pressochè costante nel tempo
e non ha avuto variazioni
Passiamo poi al nocciolo della questione ossia la differenziata (Ometto di inserire metalli RAEE,
pile, medicinali etc perché hanno una valenza irrisoria in percentuale sulla rimanenza.)
Analizzando propriamente questi dati si evince che la variazione nel periodo (2000-2008) del
rifiuto differenziato a Gardone Riviera è stato il seguente:
Carta: +27,7%
Vetro: +14,9%
Plastica: +197%
Vegetale:+ 156%
Organico: non viene + raccolto
Visti così sembrano dati veramente interessanti e ottimistici sulla quota di raccolta differenziata
nel nostro comune.
3
In realtà osservando la seguente tabella si ottiene un’analisi + approfondita della questione.
4
Raccolta complessiva 2009 (fino a luglio 2009)
5
Si noti l’impennata del vegetale avvenuta dal 2002 in poi, in concomitanza con l’apertura dell’isola
ecologica e con la messa a norma delle isole ecologiche (e quindi con l’accesso a pagamento) di
Toscolano Maderno e Salò.
Dato per dato evidente che buona parte del vegetale che viene conferito nel Centro Temporaneo
di Raccolta alla Traina non è ―Gardonese‖ ma proviene da attività esterne al comune proviamo a
valutare la nostra situazione ipotizzando l’eliminazione del vegetale dalla quota di calcolo
RSU/differenziata.
Proponendo un dato ipotetico di un crollo del vegetale conferito in isola ecologica con il divieto
di accesso ai non residenti riuscite a percepire che la valutazione sulla reale quota di differenziata
è ben + bassa del 50% evidenziato dalle tabelle precedenti?
Ipotizzando una quota vegetale ―REALE‖ sulle utenze d’uso gardonesi e osservando le serie
storiche antecedenti la situazione relativa alle isole ecologiche ci assestiamo su una quota media di
460tonnellatte/annue.
6
Riproprongo allora la tabella modificata con questo valore di vegetale.
Si noti quindi che una valutazione statistica effettiva ci posiziona fra il 32,3% e il 38,5% di
differenziata REALE nel nostro territorio.
Questo piccolo studio mi ha portato a studiare in maniera approfondita il problema consultando
le migliori realtà a livello nazionale nella gestione del rifiuto e della raccolta differenziata
incontrando o confrontandomi telefonicamente/mail un buon numero di amministratori/gestori
tra cui evidenzio:
consorzio CIT (bacino TV1)
comune Sommacampagna (Assessorato Ambiente)
comune Capannori – lucca (Assessorato Ambiente)
Da uno studio approfondito e dal confronto con le sopracitate realtà le conclusioni per la
risoluzione del problema sono venute quasi da se.
Cosa dovremmo fare come amministrazione per gestire il problem rifiuti con una visione rivolta
al futuro e uno sguardo all’innovazione?
Innanzitutto, provvededere ad un isola ecologica a norma e efficiente con una progettazione
accurata e precisa.
In un secondo luogo prevedere una scelta importante per il comune quale l’adozione di un
sistema di raccolta rifiuti porta a porta da studiare con cura e da introdurre ai cittadini gardonesi
come mezzo incline, sia all’ecologia, sia all’economicità della gestione stessa.
Affronterò queste due ultime voci in maniera approfondita in articoli a loro dedicati.
7
ANALISI SUL RAPPORTO DIFFERENZIATA SPINTA
Il costo di gestione aumenta rispetto al sistema tradizionale, e vi dico di + tende al raddoppio del
costo.
Vediamo l’altra faccia della medaglia.
Avendo una differenziata spinta (ossia una raccolta che avviene PORTA a PORTA mediante
sacchetti e/o bidoncini della carta, vetro, umido, secco e plastica) si va ad aumentare la qualità
della differenziata stessa.
Ossia in parole povere si riuscirebbe a passare dalla classificazione di 3a-4a fascia in cui siamo
stati in quest’ultimo decennio ad una 1a fascia con un netto balzo.
Questo passaggio comporterebbe un’introito diretto consistente nel contributo CONAI in
corrispondenza ad ogni materia prima riciclata derivante dalla raccolta differenziata.
Per darvi un’idea degli importi siamo a:
Plastica circa 200,00 Euro/ton.
Carta e Cartone circa 22 Euro/ton
Vetro circa 17 Euro/ton
Realizzando quindi un introito dovuto al contributo conai si riesce ad ammortizzare il maggior
costo dovuto alla raccolta porta a porta.
Ma, altra domanda, che vantaggi può portare al cittadino gardonese la Raccolta differenziata
spinta?
Oltre ad un miglioramento dal punto di vista paesaggistico, con la completa sparizione dei
cassonetti stradali, il vantaggio maggiore per il cittadino gardonese consta nel passaggio dalla
TARSU (ossia la tassa sui rifiuti) alla TIA (ossia Tariffa Integrata Ambientale) e in special modo
alla tariffa puntuale.
Il grande vantaggio sta nel far pagare in base alla metratura dell’abitazione solo una percentuale
della tariffa e la restante parte invece correlarla alla reale produzione di rifiuto del nucleo
familiare.
In parole povere pago ciò che non riciclo.
I meccanismi per l’attuazione della differenziata spinta sono già attivi in altri consorzi italiani da
molti anni e mi sono rivolto ad molti tra quelli rappresentanti le eccellenze a livello nazionale per
avere lumi sulla gestione e sulle difficoltà iniziali.
La concezione sull’abbassamento del costo complessivo sta nel fatto di un’ulteriore scelta quale
quella della diminuzione periodica del ritiro del secco (ossia l’indifferenziata) settimanalmente o
anche quindicinalmente diminuendo drasticamente la gestione dei ritiri (ora è giornaliera quindi
immaginatevi un rapporto 365 a 52 oppure ancora meglio 365 a 26) e l’aumento netto della tariffa
applicata sull’indifferenziata.
Basandoci su degli studi di dati provenienti da comuni o consorzi in cui questo modello è stato
applicato con successo vediamo che la differenziata si attesta sull’80% (o anche lo supera) della
produzione totale di rifiuto e quindi il secco è un esiguo 20% (noi ora siamo, con i dati depurati
dal falso-vegetale, sul 30% circa), ed inoltre da analisi e studi nel secco rimanente c’è ancora un
30-35% di riciclabile (ossia un buon 6-9%).
Il passaggio successivo è vedere di adottare un piano economico di un progetto di questo tipo
che sarebbe unico in tutto il bacino del garda bresciano e che puo’ essere davvero la rivoluzione
copernicana nella gestione del rifiuto, sia per il rispetto dell’ambiente che ci circonda e sia per la
razionalizzazione delle spese.
Passo immediatamente successivo, sarà l’attuazione di una importante campagna di
sensibilizzazione della cittadinanza, che dovrà avere una durata minima antecedente all’attuazione
del progetto di 6-12 mesi.
Per effettuare questa campagna ci avvaleremo (dopo aver valutato un attento piano economico)
dell’aiuto di un consorzio esterno al nostro che gestisce 44 comuni tutti oltre al 75% di
differenziata. Appena avrò aggiornamenti su piano economico e valutazioni varie vi aggiornerò
con precisione.
8
I L C O N S I G L I E R E R I S P O N D E : D OM A N D E S U L L’ A NA L I S I D E L L A G E S T I ON E D E I
RIFIUTI
9
Non mi nascondo dietro ad un dito.
Il costo della Gestione e ritiro del rifiuto raddoppia, ma, in ogni caso, prendendo esempio da un
comune ―vicino‖ come SOMMACAMPAGNA, il contributo CONAI per la qualità del riciclato è
passato da circa 30000€ a € 120.000.
Nel loro caso il costo di ritiro della ―differenziata‖ + il secco è di € 442.368,34 e € 105.517,35,
ma vi ricordo che copre l’80% del rifiuto…e quindi abbassa drasticamente il costo del ritiro del
secco che passa ad un 19,26%
Se…..
Spese per conferimenti rifiuti in discarica
Kg. Annui % raccolta Rifiuto conferito in discarica
2007 Al costo medio di € 112,56
10
SISTEMA DI RACCOLTA RIFIUTI IPOTIZZATO PER GARDONE
RIVIERA
Stante la natura turistica del luogo sono previste nel periodo di maggior flusso turistico (da
maggio a ottobre) dei servizi integrativi soprattutto per quanto riguarda l’umido. Da prendere in
considerazione eventuali rinforzi sulle differenziate sempre nel periodo estivo.
Abitazioni 1 casa: Carrellato del secco con transponder con rilevazione dello svuotamento. Stessa
tecnologia relativamente alle 2° case ovvero carrellato da 120 lt. con transponder con lettura
dell’effettivo conferito.
Campagna informativa soprattutto rivolta a proprietari di 2° case e turisti (in almeno 4 lingue).
Alberghi fornitura di cassonetti di adeguata volumetria per la raccolta differenziata
11
Verifica ed eventuale rafforzamento dei cestini stradali soprattutto in coincidenza con il lungo
lago con eventuale fornitura di cestini per la raccolta differenziata pluriscomparto o a singolo
scomparto con richiamo cromatico della tipologia di rifiuto.
Servizio di spazzamento manuale dell’eventuale zona centrale con biciclette ecologiche con
bidoni per la raccolta differenziata del rifiuto.
Vittoriale
Stante la particolarità del luogo e il consistente afflusso turistico la soluzione eventualmente
proposta sarebbe di posizionare all’interno dell’area delle attrezzature a basso impatto visivo per
la raccolta possibilmente differenziata dei rifiuti.
12
Inoltre negli eventuali ingressi e/o in particolari posizione da stabilire in contraddittorio si può
valutare la possibilità di creare delle isole ecologiche per il conferimento dei rifiuti come proposto
per le spiaggie o attraverso una struttura fissa a basso impatto visivo
————————————————————————————
Ottavo: sono già previsti dei tempi operativi di massima?
Tempi di massima? Da attuare un progetto fine ad essere funzionale al bando del marzo 2011.
Nono: si è pensato ad attivare per tempo un “Piano di Propaganda” per sensibilizzare i
cittadini? (in fondo non dovrebbe essere così difficile, visto che sono riusciti a
convincerci persino dell’ineluttabilità e convenienza delle pensioni private …).
Chiaramente è fondamentale la sensibilizzazione della cittadinanza ed è previsto un piano
informativo che punti alla cittadinanza residente,non residente, turistica e anche alla compoente
di migranti regolari sul nostro territorio comunale.
Questo ultimo punto secondo me è decisamente importante e da attuare partendo già dal 2010
con un’opera capillare di sensibilizzazione della cittadinanza, a partire dalle scuole.
13
A P P E N D I C E – D OC U M E N T I C O R R E L A T I
Allego, per completezza di informazione, alcune tra le risposte che ho ricevuto dagli
amministratori/funzionari dei comuni premiati come COMUNI RICICLONI nel 2008 e nel
2009 in merito alla gestione e alle esperienze dei singoli comuni e amministrazioni.
Buongiorno sono Antonelli Marco assessore ambiente del comune di Fornace. Ho letto la
sua richiesta e le rispondo volentieri. Il nostro comune è socio dell'azienda AMNU di Pergine
Valsugana assieme ad altri 17 comuni dell'Alta Valsugana, nel 2005 è iniziato il nuovo sistema di
raccolta porta a porta per quanto riguarda il secco mentre per quanto riguarda il rifiuto
differenziato si usano i bidoni stradali distribuiti in maniera uniforme sul territorio mentre
materiale ingombrante lo portiamo al centro raccolta di Civezzano a 6 km da Fornace. Noi come
comune abbiamo organizzato alcune serate informative sul tema, poi abbiamo distribuito
gratuitamente alle famiglie con bambini da 0 a 2 anni un kit di pannolini lavabili, a chi lo
richiedeva. Sono 4 anni che organizziamo una giornata ecologica coinvolgendo le varie
associazioni del paese. Quest'anno abbiamo aderito all'iniziativa della provincia autonoma di
Trento per quanto riguarda le ECOFESTA , facendo una delibera di giunta che stabilisce un
regolamento per avere questo marchio. Il grosso merito del premio comunque va alla percentuale
di differenziata arrivata all' 80 % . Questi sono solo alcuni dati , vi allego alcuni volantini che
abbiamo inviato alle famiglie che le possono servire per ulteriori informazioni.
I dati sulla raccolta dei rifiuti a Fornace
Su tutto il bacino di utenza, dal 2004 (prima dell’introduzione del servizio personalizzato) al
2007, il rifiuto smaltito in discarica è stato ridotto di quasi 11.000 tonnellate e la raccolta
differenziata è aumentata dal 35% al 75%. Solo mediante questo cambiamento radicale delle
abitudini dell’utenza, generato dal nuovo sistema personalizzato di raccolta rifiuti, l’attuale
discarica è ancora funzionante. Continuando con il vecchio sistema a quest’ora chissà dove
avremmo dovuto smaltire i nostri rifiuti.
Comune di Roncade
Roncade (in veneto Roncàe) è un comune di 13.911 abitanti della provincia di Treviso.
L’ottimo risultato ottenuto della raccolta differenziata dei rifiuti si è concretizzato grazie a tre
azioni complementari messe in atto dall’amministrazione comunale:
- le scelte dei metodi di raccolta differenziata, via, via migliorate e potenziate nel tempo con
strategia di gradualità;
- le svariate iniziative pubblicitarie volte alla promozione del territorio
- il metodo di raccolta differenziata:
La raccolta differenziata a Roncade si è evoluta sempre in meglio: al crescere della sensibilità
verso il problema rifiuti si è passati dalla semplice raccolta del vetro con le ormai note campane
verdi alla raccolta di lattine e rifiuti urbani pericolosi (farmaci e pile) Poi è stato fatto un altro
salto di qualità raccogliendo anche la plastica, la carta e il cartone, ma non bastava si doveva fare
di più e così nel giugno del 1999 bar-ristoranti, negozi di frutta e verdura e fiorerie hanno
cominciato a separare i rifiuti umidi con ottimi risultati. A fronte di una problematica sempre più
grave quale è quella dei rifiuti e della ricerca dei siti per smaltirli, l’Amministrazione di Roncade
decide di: estendere a tutti la raccolta ―porta a porta‖ con separazione di rifiuto secco e rifiuto
14
umido Con la conseguenza dell’eliminazione di tutti i cassonetti dove i rifiuti finivano senza
essere separati e quindi portati senza nessun trattamento in discarica.
Il periodo iniziale del nuovo sistema ha causato alcuni disagi per la popolazione che ciò
nonostante ha dimostrato un senso civico e una collaborazione non ndifferenti tanto da riuscire
ad adattarsi al nuovo sistema in meno di sei mesi e già nel giugno 2000, infatti, i primi bilanci
hanno superato le più rosee aspettative in termini di raccolta differenziata. Il 1 Gennaio 2003 il
Comune di Roncade ha aderito al Consorzio Intercomunale ―Priula‖ per la gestione del servizio
di raccolta dei rifiuti urbani e gli altri servizi di nettezza urbana Grazie all’innovativo sistema di
raccolta dei rifiuti (attraverso il massimo potenziamento della raccolta differenziata) messo a
punto dal Consorzio i comuni aderenti oltre a raggiungere altissime percentuali di raccolta
differenziata, hanno sostituito la vecchia TARSU (Tassa asporto
rifiuti solidi urbani) con la Tariffa commisurata sull’effettiva produzione dei rifiuti da parte
delle utenze.
Il metodo ―Priula‖ consiste nel eseguire una raccolta differenziata porta a porta spinta di
tutte le tipologie di rifiuti fornendo ad ogni famiglia, azienda, attività commerciale ecc. tutti i
contenitori necessari per tale raccolta oltre che aver attivato in tutti i comuni aderenti CERD in
grado di accogliere anche tutti i rifiuti ingombranti e pericolosi che non vengono raccolti presso
le famiglie. Il metodo inoltre ha permesso di calcolare (grazie all’innovativo sistema di
registrazione dei vuotamenti dei contenitori) una tariffa per l’utenza in funzione di quanto rifiuto
secco la stessa utenza produce.
- sono stati pubblicati numerosi articoli sui giornali locali e sull’organo ufficiale del
nostro Comune nonché sul sito internet
- nel 2004 l’ufficio ambiente comunale ha effettuato due ore di lezione sul tema della
raccolta differenziata presso tutte le classi di tutte le scuole elementari del comune (4
scuole) e le classi 2 del locali scuole medie
- sempre nel 2004 in accordo con le Direzioni Didattiche delle scuole Elementari e
Medie del Comune è stata ideata una iniziativa finalizzata alla realizzazione di un logo
pubblicitario per la promozione della raccolta differenziata riservando la selezione agli
alunni delle classi 5^ elementare e 1^ media. Sono stati realizzati dai ragazzi fra
Elementari e Medie 86 disegni, tutti sul tema della raccolta differenziata dei rifiuti.
Gent. Stefano,
le invio in allegato una relazione (relativa all'anno 2008, per il 2009 non abbiamo ancora
elaborato i dati definitivi che comunque sono migliorativi rispetto al 2008) della nostra
esperienza.
In estrema sintesi dalla nostra esperienza si evince che: la racolta differenziata porta a porta
estesa a tutte le frazioni dei rifiuti è la scelta giusta da fare; serve un progetto e un piano
15
industriale molto curato e puntuale; bisogna investire molto in comunicazione -soprattutto
incontrando i cittadini e lavorando nelle scuole; è necessaria una puntuale e efficiente gestione
del servizio.
A disposizione per ogni altro chiarimento e se una volta maturata la deisione pensa che possa
servire posso venire a raccontare la nostra esperienza.
Cordialità Ezio Orzes
A distanza di un anno dalla partenza, a regime su tutto il territorio comunale, del nuovo servizio
di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, il Comune di Ponte nelle Alpi (BL) si attesta su
una percentuale di differenziazione (media 2008) dell’81,6%.
Siamo passati da una percentuale di raccolta differenziata del 22,4% del 2006 (il 2007 è stato un
anno di transizione, poiché il nuovo servizio è partito in maniera scalare sul territorio dal 16
ottobre 2007) all’ 81,6% del 2008. Il dato ancora più significativo però, è la riduzione della
produzione di rifiuto secco indifferenziato: nel 2006 abbiamo portato in discarica 2938
tonnellate di rifiuto secco indifferenziato nel 2008 solo 334 tonnellate, una riduzione
dell'88 %. Nel 2006 ogni cittadino del nostro comune produceva 348,2 Kg di rifiuto secco
indifferenziato destinato alla discarica nel 2008 ne ha prodotto in media solo 41,6 Kg.
Numeri ancora più significativi, se si pensa che la percentuale di raccolta differenziata è calcolata
in peso sul totale raccolto, escludendo quindi tutta la componente organica, come scarti di cucina,
autosmaltita a domicilio con il compostaggio domestico, praticato a Ponte nelle Alpi, dal
61% delle utenze domestiche. Considerando anche questa frazione di rifiuto autosmaltita,
secondo il metodo utilizzato da Arpa Veneto, a Ponte nelle Alpi si raggiunge l’85,8% di raccolta
differenziata.
Siamo riusciti a fare tutto questo in sei mesi, (la delibera del Consiglio Comunale, che dà
avvio al progetto, è del 28 maggio 2007, a gennaio la differenziata era già all’80,83%), con una
piccola società pubblica, la Ponte Servizi s.r.l., dove operano un gruppo di giovani capaci
e motivati, a dimostrazione che il pubblico può davvero essere efficiente e garantire servizi di
qualità facendo risparmiare i cittadini.
LA SITUAZIONE PRECEDENTE
Non è stato semplice scegliere di modificare in modo così radicale il sistema di raccolta;
l´Amministrazione precedente aveva appena effettuato ingenti investimenti su mezzi e grandi
cassonetti stradali con pessimi risultati, costi di smaltimento dell´indifferenziato in
continuo aumento, abbandoni indecorosi di rifiuti fuori dai cassonetti e dalle campane.
La nostra comunità si era battuta negli anni precedenti, con una grande mobilitazione popolare e
forte determinazione, bloccando un progetto di costruzione di una mega-discarica sul
nostro territorio (nel nostro comune c´è già una discarica provinciale attiva da anni). C´era, da
parte di molti, la voglia di dimostrare che questa comunità era capace di ridurre fortemente la
dipendenza da soluzioni impiantistiche nella gestione del ciclo dei rifiuti urbani.
Presa la decisione, ci siamo affidati per la progettazione del sistema, l´assistenza alla società nella
fase d´avvio del nuovo servizio e l´elaborazione della tassa puntuale, al Consorzio Priula, che
vanta una grande esperienza in questo settore. Il ―metodo Priula‖, progressivamente integrato e
16
affinato in risposta alle sollecitazioni che venivano via via presentate dai cittadini nei
numerosi momenti di confronto, si è dimostrato, alla prova dei fatti, assolutamente in grado di
adattarsi ad aree territoriali diverse: paesi di montagna, case sparse, piccoli centri storici di
pregio con strette viuzze, aree urbane a elevata intensità abitativa.
LA PONTE SERVIZI S.R .L.: UN ESEMPIO DI SOCIETÀ P UBBLICA
EFFICIENTE
Dimostrare che una società pubblica può davvero offrire alla cittadinanza servizi efficienti di
grande qualità a un costo inferiore è stata per noi una bella sfida. Costituita il 14 giugno del
2007, la Ponte Servizi s.r.l. è riuscita, da quella data e fino all’avvio del nuovo servizio il 16
ottobre, ad acquistare i mezzi, le attrezzature ed organizzarne la distribuzione, programmare il
servizio, aprire e gestire l'Ecocentro comunale, restaurare un edificio di proprietà del Comune
con criteri di efficienza energetica, dove ha sede, ed aprire gli sportelli al pubblico il 15 ottobre
2007. Ci lavorano un piccolo gruppo di dipendenti competenti e motivati, gentili, che vivono con
partecipazione questa esperienza a stretto contatto con la gente.
17
Abbiamo avviato e perfezionato alcuni sevizi dedicati per le utenze non domestiche, quali
cartone, vetro monomateriale, RAEE, imballaggi in plastica, legno, oli vegetali.
È stato attivato un servizio dedicato e gratuito di raccolta dei pannoloni (frequenza di
raccolta due volte alla settimana) per utenze con particolari problematiche, come gli
anziani o cittadini non autosufficienti con problemi di incontinenza. È questo un servizio
di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché riesce a dare una risposta efficace a questa
componente più fragile della nostra comunità. Inoltre, a tutte le famiglie con bambini in età da
0 a 3 anni, è stata data la possibilità di conferire all’Ecocentro i pannolini, che non vengono
così messi nel proprio contenitore del rifiuto secco non riciclabile, riducendo la parte variabile
della tariffa che queste famiglie pagheranno. Stiamo programmando per il 2009 l’avvio di un
piano di incentivazione all’abbandono dell’uso del tradizionale pannolino usa e getta per i neonati
da zero a trenta mesi promuovendone la progressiva sostituzione con un diverso tipo di
pannolino lavabile e riutilizzabile.
La grande attenzione che i cittadini e la Società dedicano questo nuovo servizio si traduce in una
straordinaria qualità dei materiali post-consumo raccolti a domicilio e all'Ecocentro. Dalle analisi
merceologiche effettuate riscontriamo percentuali di rifiuto non conforme (materiali conferiti nel
contenitore sbagliato o sporchi) mediamente inferiori al 2% (le ultime analisi sulla frazione vetro-
plastica-lattine e della plastica monomateriale registrano una percentuale di rifiuto non
conforme attorno lo 0,5%, l’analisi merceologica effettuata sull’umido 0,2 % di scarto). Tutto
questo si traduce in minori costi di trattamento, effettiva capacità di riciclo e recupero dei
materiali, maggiori introiti dal circuito CONAI.
I risultati ottenuti hanno permesso, come previsto nel progetto redatto dal Consorzio Priula e nel
piano finanziario previsionale della Ponte Servizi s.r.l., una riduzione del costo totale del servizio:
dai 950 mila Euro di costo del servizio del 2007, agli 839 mila Euro del 2008, con un risparmio
dell’11.6%. L’elaborazione in corso del piano finanziario 2009 prevede un’ulteriore
diminuzione del costo del servizio del 4%.
Questo risultato, tra l´altro, è stato raggiunto portando la copertura del costo del servizio di igiene
urbana dal 96% al 98%, puntando ad arrivare a copertura totale nel 2009. A cosa è dovuta, in
buona parte, questa riduzione dei costi: soprattutto dall'abbattimento dei costi di trattamento
e smaltimento in discarica del rifiuto, che sono passati dai 457mila Euro del consuntivo
2007 ai 56 mila Euro del 2008. Lo smaltimento del secco non riciclabile era una voce di costo
che incideva nella misura del 57% (dato 2006) del costo complessivo del servizio. Si trattava, in
gran parte, di un costo che l´Amministrazione comunale non riusciva a controllare, in quanto
dipendente dai costi di gestione della discarica, fissati dall´Autorità di bacino.
Dal 2008, pur non potendo passare dal sistema della Tarsu a quello della Tia, per il blocco
imposto dalla Legge Finanziaria, è stato redatto un regolamento della Tarsu che prevede dal
secondo semestre 2008 il passaggio ad un sistema puntuale: in pratica, i cittadini pagano una
quota fissa, che copre il 52% dei costi del servizio e una variabile che dipende dal numero di
svuotamenti del contenitore del rifiuto secco non riciclabile.
18
modo, tutti gli utenti avranno un beneficio, con una riduzione dei costi della bolletta rispetto
all'anno precedente, che potrà variare dal 10% al 40%, a seconda della loro virtuosità.
EFFETTI COLLATERALI
Decoro urbano. Le piazzole in cui erano posizionati i cassonetti e le campane erano diventate
luoghi di abbandono, piccole discariche, porzioni di territorio degradate. La completa
rimozione di tutti i contenitori stradali ha restituito questi spazi ai paesi e alla gente che se ne è
riappropriata. Recentemente nella frazione di Soccher un gruppo di cittadine ha spontaneamente
raccolto fondi che ha utilizzato per riqualificare queste aree abbellendole con fiori e panchine,
ricreando nuovi spazi di socializzazione.
Occupazione. Per effettuare il nuovo servizio, rispetto al precedente, lavorano quattro persone in
più. Buttavamo un sacco di soldi per seppellire i rifiuti in discarica, ora spendiamo meno e
riusciamo a dare uno stipendio ad altre quattro famiglie.
È cambiato anche il tipo di lavoro: gli operatori sul territorio e all'Ecocentro non raccolgono più
immondizia, ma materiali, hanno un rapporto diverso e più stretto con la gente, raggiungono ogni
casa del nostro territorio, si rapportano con la scuola, le varie attività imprenditoriali, rafforzando
lo scambio di informazioni/relazioni tra la nostra comunità e il comune.
Nuovi imprenditori. In questo mutato scenario si comincia a parlare di nuovi imprenditori del
commercio, che concretamente stanno operando per offrire alla clientela prodotti sfusi, bibite
vuoto a rendere, distributori di latte crudo, di detersivi alla spina.
Soddisfazione dei cittadini. Registriamo continuamente un elevato grado di soddisfazione della
gente che partecipa, collabora, suggerisce. Le perplessità e le criticità iniziali di alcuni
sono state superate, la sensazione diffusa è che stiamo facendo una buona cosa. La gente
anche in questo caso, se stimolata a partecipare, dimostra di essere su posizioni più
avanzate della media della classe politica. La nostra soddisfazione di amministratori è data
dalla consapevolezza che questo progetto è oramai diventato un patrimonio della nostra
comunità.
19
Tabella: andamento mensile % raccolta differenziata comprendendo il compostaggio domestico.
20
Comune di NOVARA (NO)
Novàra (Nuara in insubre, Noara in piemontese; pronuncia di entrambi [n(u)'wara]) è un comune
di 104.059 abitanti[1] capoluogo dell'omonima provincia.
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA A NOVARA NELL’ANNO 2008 SUPERA IL 70%
Il Comune di Novara con deliberazione n. 44 del 17.06.2003 ha approvato il Piano Comunale per
la gestione dei rifiuti ponendosi i seguenti obiettivi :
Raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata prevista dalle norme vigenti ;
Riduzione drastica dei rifiuti da smaltire in discarica;
Incremento dei materiali inviati al recupero;
Riorganizzazione delle raccolte dei rifiuti utilizzando modalità operative omogenee su
tutto il territorio comunale;
Contenimento dei costi del sistema rifiuti;
Rimozione dei contenitori stradali con conseguente eliminazione della vista del
―fuoricassonetto‖ ed efficace pulizia delle strade.
================================================
Deliberazione del Comune di Novara n. 146/2003 di presa d’atto del ―Piano di Raccolta
differenziata porta a porta‖ redatto da ASSA S.p.A.
Determina Dirigenziale del Comune di Novara n. 162/2004 di approvazione dell’impegno di
spesa per l’avvio del servizio
Ordinanza Dirigenziale del Comune di Novara n. 4/2004 di disciplina della raccolta differenziata
porta a porta
Tempi di Attivazione
In 27 mesi :
Servizio avviato in n° 13 circoscrizioni
Abitanti serviti - 102.800
Utenze domestiche - 43.000
Utenze non domestiche - 8.000
Con l’avvio della R.D. la crescita della produzione totale dei rifiuti si ferma.
21
RIFIUTI SMALTITI IN DISCARICA 2008 :
R.D. 70,48%
22
Gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dal D.Lgs. 152/06 e dall'articolo 1, comma
1108, della legge 296/2006 sono stati raggiunti già nel 2006.
In particolare la suddetta normativa prevede il raggiungimento graduale presso ciascun
Ambito Territoriale Ottimale del 65% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012,
fissando i seguenti obiettivi intermedi:
- entro il 31 dicembre 2006 il 35%;
- entro il 31 dicembre 2007 il 40%;
- entro il 31 dicembre 2008 il 45%;
- entro il 31 dicembre 2009 il 50%;
- entro il 31 dicembre 2011 il 60%;
23
RIFIUTI RACCOLTI PROCAPITE (Kg/abitante/anno) :
I rifiuti non recuperabili prodotti nell’anno 2008 sono solo 133,4 kg/ab./anno
24
25
AZIONI MESSE IN ATTO NELL’ANNO 2008 PER INCREMENTARE
Controllo capillare di tutte le postazioni dei contenitori, con monitoraggio dei flussi
qualitativi e quantitativi dei rifiuti conferiti;
Segnalazione dei comportamenti scorretti quali :
Conferimento rifiuti non conformi;
Mancata differenziazione dei rifiuti;
Incrementi ingiustificati dei rifiuti non recuperabili;
Mancato rispetto dell’ordinanza e delle allegate disposizioni tecniche e norme
comportamentali;
Lettere di ammonimento per gli amministratori di condomini e p.c. all’Assessorato
Ambiente e al Comando della Polizia Municipale (circa 1.600 in un anno);
Per i recidivi , circa 1.000 servizi a pagamento per lo svuotamento contenitori rifiuti
non conformi ( per ripristinare le condizioni per differenziare correttamente);
Analisi merceologiche e relative lettere (circa 100) per certificare la mancata
differenziazione dei rifiuti o il conferimento di rifiuti non conformi;
Innumerevoli incontri con l’Istituto Case Popolari, Polizia Municipale e funzionari
comunali per risolvere situazioni difficili dovute alla presenza massiccia di
extracomunitari;
Sostituzione adesivi sui contenitori con nuovi con scritte in sette diverse lingue.
Corso per tutti gli operatori addetti alla raccolta per migliorare l’organizzazione del
servizio di raccolta differenziata e per ottimizzare i rapporti con gli utenti con una
informazione e sensibilizzazione mirata.
VANTAGGI ECONOMICI : i costi totali non sono aumentati con la raccolta differenziata, i
maggiori costi di raccolta sono stati compensati dalla sensibile diminuzione dei costi di
smaltimento in discarica
26
VANTAGGI ECONOMICI : la tarsu pagata dai novaresi è tra le più basse se confrontata con
le altre città capoluogo di provincia, dal 2005 non è stata adeguata neppure all’inflazione.
27
riduzione della produzione procapite di rifiuti (in particolare del rifiuto secco
residuo), e raggiungimento di un’elevata percentuale di raccolta differenziata,
garantendo il mantenimento nel tempo di un’elevata qualità merceologica dei
materiali raccolti;
maggiore responsabilizzazione degli utenti rispetto agli scopi di tutela e sostenibilità
ambientale;
completa tracciabilità dei rifiuti gestiti e ottimizzazione dei giri di raccolta, con
raggiungimento di elevati standard di qualità del servizio e di soddisfazione
dell’utenza;
educazione dell’utenza alla prevenzione e riduzione dei rifiuti, all’acquisto
intelligente, al compostaggio domestico, alla raccolta differenziata;
trasparenza tra servizio reso, determinazione dei costi e applicazione delle tariffe;
applicazione di un sistema di qualità dei servizi e di tracciabilità dei percorsi.
PREVENZIONE
Secondo quando previsto a livello comunitario e nazionale, il Consorzio sta predisponendo uno
specifico ―Programma di prevenzione‖ della produzione dei rifiuti, per implementare tutta una
serie di iniziative in grado di minimizzare e ridurre la produzione dei rifiuti, tra le quali:
un ―Mercatino solidale del riuso‖ (avviato nel 2009) gestito dalla Comunità Emmaus;
un progetto ―Eco-sagre‖ (avviato nel 2007), finalizzato a ridurre i rifiuti con uso di
lavastoviglie,utilizzo di stoviglie biodegradabili, massimizzando la raccolta
differenziata;
l’utilizzo di pannolini lavabili al posto di quelli usa e getta (già sperimentata e in fase
di avvio);
la diffusione di distributori alla spina per latte, detersivi,… e la vendita di prodotti
sfusi;
l’incentivo all’utilizzo dell’acqua di rubinetto rispetto all’acqua minerale.
SERVIZI
Le modalità di raccolta ―domiciliare integrata‖, in base al nuovo standard migliorato nel 2008
(sulla base dell’esperienza fatta dal 2001 in poi) prevedono la raccolta porta a porta di:
secco non riciclabile: contenitore grigio (da 120 lt per utenze domestiche – 40 litri
per condomìni, di varia volumetria per le aziende);
ogni contenitore è dotato di ―trasponder‖, letto automaticamente a ogni
svuotamento assegnando la produzione di rifiuto allo specifico utente farmaci e
medicinali:
contenitori bianchi presso farmacie, distretti sanitari e ambulatori medici pile e
batterie contenitori gialli cilindrici presso esercenti e locali pubblici frazione organica:
contenitore marrone da 25 lt (e sottolavello areato azzurro da 6 lt) per uso interno
per le utenze domestiche, varia volumetria per le aziende erba e ramaglie:
contenitore aerato beige (da 120-240 lt) vetro-plastica-lattine:
contenitore blu (da 120 lt per le utenze domestiche – 40 lt per condomìni, di varia
volumetria per le aziende);
la plastica flessibile (shopper, buste, …) va conferita agli Ecocentri carta: contenitore
giallo (120 lt per utenze domestiche 40 lt per condomìni, varia volumetria per
aziende)
cartone: raccolta dedicata a mano per utenze commerciali
APPARTAMENTI
Per appartamenti di ridotta dimensione (in particolare nei centri storici) con assenza di spazi
di deposito dei rifiuti, è stato brevettato un contenitore impilabile che agevola l’utente.
28
Ai servizi sul territorio vengono affiancati servizi specifici secondo un ―Modello di gestione
interna‖, nei quali il Consorzio offre il proprio know-how per migliorare la raccolta differenziata
direttamente nei locali o spazi interni (mercati, scuole, ospedali, alberghi, strutture complesse,…).
Il servizio di spazzamento e lavaggio di strade è standardizzato con interventi programmati in
relazione al numero di abitanti, oltre a un servizio di pulizia del territorio, manutenzione e
svuotamento cestini pubblici, pulizia delle aree dei mercati rionali.
ECOCENTRI
Quale anello fondamentale a completamento del sistema di raccolta domiciliare, il Consorzio
ha realizzato 23 Centri di Raccolta Differenziata (Ecocentri), con presenza di personale addetto
alla guardiania. Tutte le utenze dei Comuni consorziati possono accedere indistintamente a ogni
Ecocentro, nel quale è possibile conferire: cartone, vetro, inerti, imballaggi in plastica, metalli,
legno, erba e ramaglie, beni durevoli e Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche-
RAEE (nei 5 flussi previsti dalla normativa specifica), rifiuti pericolosi di origine domestica
(contenitori etichettati T e/o F, pile e batterie, accumulatori al piombo, farmaci e medicinali),
pneumatici usati di origine domestica, toner e cartucce per stampanti di origine domestica, oli e
grassi commestibili, oli minerali di origine domestica, rifiuti ingombranti non recuperabili, oggetti
in plastica rigida.
ECOSPORTELLI
Nel territorio consortile sono attivi 24 Ecosportelli (uno per Comune), dove cittadini e
aziende possono ottenere informazioni su servizi e Tariffa, sistemi di raccolta, attivare i nuovi
servizi, ricevere attrezzature e materiali per la raccolta. La gestione unitaria dei front-office
prevede una rete geografica informatica WAN di collegamento in tempo reale con la sede
centrale. Il passaggio al porta a porta ha offerto una possibilità unica di rilevare sul territorio i
fabbricati con la loro numerazione civica che, georeferenziata su Carta Tecnica Regionale,
consente la costruzione del Sistema Informativo Territoriale col quale analizzare e programmare i
servizi.
TARIFFA PUNTUALE
A partire dall’anno 2002 il Consorzio ha introdotto nei Comuni la Tariffa puntuale, costituita
da una ―parte‖ fissa‖ e una ―parte variabile‖, commisurata all’effettiva produzione di rifiuto e alla
potenzialità di servizio fornito, in linea col principio ―chi inquina paga‖, con copertura integrale
dei costi di gestione e nella logica economica di tutti i servizi a rete.
Per le utenze domestiche tutti i costi sul servizio vengono riversati sul secco non riciclabile
(con riduzione del 30% sulla parte variabile per chi attua il compostaggio domestico):
parte fissa: uguale per tutte le famiglie (dal 2010 in base ai componenti il nucleo
familiare);
parte variabile: rapportata al numero di svuotamenti del contenitore del secco non
riciclabile.
Per le utenze non domestiche ogni servizio è contabilizzato sia per la parte variabile sia per la
parte fissa:
parte fissa: commisurata al volume dei contenitori assegnati per tutte le tipologie di
rifiuti;
parte variabile: per il rifiuto secco non riciclabile è rapportata al numero di
svuotamenti effettuati o all’effettiva quantità (servizi a pesatura individuale); per i
rifiuti riciclabili è rapportata al volume del contenitore in dotazione per ogni
tipologia di servizio o all’effettiva quantità (servizi a pesatura individuale nelle zone
industriali).
CONTROLLO
Per controllare in modo sistematico il comportamento degli utenti e il fenomeno degli
eventuali abbandoni sul territorio è stata istituita una specifica figura di ―Ecovigile‖.Per
scoraggiare comportamenti scorretti, nella quota variabile della Tariffa è previsto l’addebito di un
numero minimo di svuotamenti per quelle utenze che risultano avere produzioni ridottissime o
nulle di rifiuto secco. L’abbandono corrisponde comunque a una quota inferiore all’1% dei rifiuti
urbani gestiti, paragonabile a qualsiasi altro contesto sia con raccolte domiciliari sia con
29
contenitori stradali. Sul fronte dei controlli preventivi, è anche previsto un ―sistema di gestione
della qualità-SGQ‖ dei rifiuti e dei servizi, mediante l’utilizzo di adesivi che vengono apposti, a
cura dell’operatore di raccolta, sui contenitori dell’utenza laddove siano presenti rifiuti non
conformi, abbandoni all’esterno dei contenitori, utilizzo di sacchi in plastica al posto di quelli
biodegradabili per il rifiuto umido,…
COMUNICAZIONE/EDUCAZIONE
Vengono effettuate iniziative costanti e specifiche nei confronti delle scuole e dell’utenza.Sul
fronte della COMUNICAZIONE, prima e durante l’introduzione della raccolta domiciliare
spinta e della Tariffa puntuale è stata effettuata una massiccia campagna informativa a tutti i
cittadini e le aziende in tutti i Comuni. A questa viene affiancata la pubblicazione di un periodico
consortile (inviato a tutte le utenze) e di un Ecocalendario (inviato anch’esso a tutte le utente e
riportante tutte le informazioni e i servizi resi). Per agevolare i cittadini stranieri è stato anche
elaborato specifico materiale informativo multilingue. Oltre alle attività sia di tipo ―esterno‖ (nei
confronti dell’utenza) vengono gestite attività di tipo ―interno‖ nei confronti degli uffici e
strutture del gruppo aziendale. E’ attivo anche un sito Internet impostato per supportare e
garantire l'accessibilità ai contenuti della rete a tutti gli utenti (conformemente a tutte le linee
guida definite dall'iniziativa WAI promossa dal W3C). Nel sito Internet l’utente può anche
consultare informazioni relative al proprio contratto tra le quali il numero e le date di
effettuazione degli svuotamenti del proprio contenitore del rifiuto secco nel rispetto della privacy.
L’impegno per una corretta gestione dei propri rifiuti è promosso anche attraverso progetti di
EDUCAZIONE ambientale rivolti alle scuole (―impariamo a rifiutare‖), sulla tematica dei
rifiuti e del consumo consapevole, della tutela dell’ambiente e della sostenibilità. Nel territorio dei
2 Consorzi (Priula e TvTre) sono programmati per l’anno scolastico 2009-2010 n. 1 corso
insegnanti, circa 1.000 interventi in aula e circa 100 visite guidate a Ecocentri, impianti
compostaggio e trattamento rifiuto secco, vetrerie, impianti aperti Consorzio Comieco,…
L’andamento dei dati di produzione dei rifiuti ben rappresenta gli effetti positivi della
gestione integrata ‖domiciliare+tariffa puntuale‖. L’evoluzione a partire dall’anno 2000 è stata
caratterizzata da 4 fasi:
fase 1: ricognizione modalità precedenti di raccolta (prevalentemente a
cassonetto stradale);
fase 2: introduzione raccolta domiciliare con distribuzione attrezzature
necessarie; applicazione tariffa presuntiva per circa un anno;
fase 3: introduzione tariffa puntuale;
fase 4: messa a regime servizio di raccolta e sistema di tariffazione.
L’introduzione della raccolta domiciliare nella fase 2 ha ottenuto l’effetto immediato di
aumento sensibile della percentuale di RD, con una prima riduzione del rifiuto secco e una
leggera diminuzione del rifiuto totale (impedendo soprattutto i precedenti conferimenti abusivi di
rifiuti speciali da parte delle aziende).L’introduzione della tariffa puntuale nella fase 3 ha
consentito un consistente abbattimento della quantità di secco residuo e un forte aumento della
RD, ma ha consentito anche di diminuire sensibilmente il rifiuto totale.
Bellizzi
Bellizzi è un comune italiano di 13.131 abitanti, della Provincia di Salerno in Campania.
Benefici diretti
- Pieno rispetto delle disposizioni legislative comunitarie, nazionali e regionali ed in
particolare:
- Dlgs. 152/2006
30
- Ordinanza del Commissario di Governo per l’emergenza rifiuti in Campania n°
28/2004.
- Riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti complessivamente raccolti
- Massimizzazione delle pratiche di riutilizzo, riciclaggio e recupero di materia (ivi
compreso il recupero energetico)
- Impiego della discarica come forma residuale di smaltimento
- Elevato livello qualitativo dei materiali raccolti (e quindi facilmente ricollocabili sul
mercato delle materie prime seconde per il tramite dei consorzi di filiera)
- Perfetta integrazione del sistema nel Piano Regionale di ridefinizione gestionale del
ciclo dei rifiuti in Regione Campania
Benefici indiretti
80,00
70,00
,78 ,12
60,00 ,09 71 70
69
50,00
40,00 ,16
46 35%
% Lim ite
30,00
,94
m inim o
20,00 21 norm ativo
1
10,00 4 ,3
0,00
00 01 02 03 04 05
20 20 20 20 20 20
Anno
31
100%
31 28 30
80%
52
60% 78 25
24 26
99
40% 21
20% 45 46 44
7
27
15
0% 1-
00 01 02 03 04 05
20 20 20 20 20 20
Anno
32
CARTA CER. (200101)
0,009%
0,159% 44,226% APPARECCHIATURE C.F.C. (CER. 200123)
0,271% 0,747%
0,150% BENI DUREVOLI (CER. 200135-36)
7,187%
100%
,6 6 4 6
6,0
0 59 3,6 6,2
,1 1 .1 4
9 .8
1
00 .0 4 82 6 .9
.6 90 €1 3 €2
3
32 ,13 €2 ,54
80% 6
€2 €2 1 8 04 8,8
4 8,5 .4 7 . 9
6 .1
6
6,4 4 €5
5
€5
6
€2
0 .6
2 3 .5
€2
60%
€1
7
9
,2 4 9,1 7,5
7 ,6 7
40% 3,9 28
4 52
.9 8 8 .3 1 .7
5 .6
21 2 .9 €8
4 0 03
€5 €7
0 €9 €9
20%
,8 3 ,7 9 ,9 2
0% .9 41 75 93
14 .7 .5
-€ 48 47
-€ -€
2001 2002 2003 2004 2005
-20%
Costo del Servizio di Raccolta RSU e di Igiene Urbana Acquisto Beni di Consumo
33
60.000,00 €
50.000,00 €
,9 6€
39 6€
40.000,00 € 5 1. 7 44
,0
4 7. 3
30.000,00 €
20.000,00 €
7 €
10.000,00 €
8 6,8
8. 7
- €
2003 2004 2005
Anno
Percentuali dei ricavi ottenuti dal conferimento ai consorzi delle varie componenti
merceologiche
100% 2%
3% 6,1
5,7
90%
%
,14
29
80% Legno
%
,94 ,03
%
70% 31% 40 43
0,93
Acciaio
60%
50% 5%
6,6 5%
8,4 Alluminio
40%
%
,61
69
30% Cartone
%
,68 %
20% 46 ,19
42
10% Carta
0%
2001 2002 2003 Plastica
Gravellona Toce
Gravellona Toce (in piemontese Gravelon-a o Gravalon-a [gravə'lʊŋa]; Gravaluna in
lombardo) è una città di 7.755 abitanti della provincia del Verbano Cusio Ossola. Importante
snodo stradale nel Verbano Cusio Ossola, Gravellona Toce è un vivace centro commerciale ed
industriale che si estende nella piana prossima alla confluenza del torrente Strona nel fiume Toce.
In merito a questo comune,ecco alcuni dati:
- popolazione residente = 7.781
- rifiuti totali prodotti (tonnellate/anno): 4.138,46
- rifiuti urbani indifferenziati (t/a): 912,41
- raccolta differenziata (t/a): 3.226,05 - percentuale raccolta differenziata 78%
- in particolare:
- frazione organica (t/a): 757,24
- sfalci e potature (t/a): 413,86
- carta e cartone (t/a): 724,12
- vetro (t/a): 391,76
- metalli e contenitori metallici (t/a): 159,08
- plastica (t/a): 245,73
34
- legno (t/a): 246,58
- tessili (t/a): 161,39
- ingombranti e Raee (t/a): 126,29
La tipologia di raccolta è porta a porta, dove vengono dedicati dei giorni specifici per il ritiro
dei diversi rifiuti; ad esempio:
- martedì: organico, vetro e sfalci + verde;
- giovedì: carta e indifferenziato;
- sabato: organico (seconda volta) e plastica;
- per il resto dei rifiuti (legno, ingombranti, ecc...) c'è un centro di raccolta messo a
disposizione del Comune presso il quale si possono portare (senza alcuna spesa da
parte del cittadino privato): pneumatici, ingombranti, batterie, verde, legno, metalli,
abiti, inerti,oli minerali, raee.
Le ditte/aziende si servono di un'area più grossa gestita da una società costituita da diversi
Comuni.
Si sta valutando inoltre la possibilità di istituire, tramite soggetti privati, un punto di raccolta
di rifiuti "pregiati" come ferro, alluminio, rame, piombo, ecc... dove il privato viene pagato
direttamente in rapporto al peso ed al valore di mercato del rifiuto stesso.
A tutto ciò aggiungiamo un lavoro di vigilanza e controllo da parte della polizia locale che, in
diversi casi, si preoccupa di aprire a campione dei sacchetti di rifiuti al fine di costatare la corretta
gestione della raccolta differenziata oltre che monitorare il territorio in termini di preservazione
dell'ambiente in generale.
Fiemme Servizi è una società dei Comuni della Valle di Fiemme che si occupa di raccolta dei
rifiuti urbani. La Valle di Fiemme ha una popolazione di circa 20.000 abitanti, a questa cifra
vanno sommate le presenze turistiche. Dalla fine dell'anno 2004 abbiamo introdotto un sistema
di raccolta porta a porta dei rifiuti, questo, unito ad una buona campagna informativa ci ha
permesso di ottenere buoni risultati nella raccolta differenziata (83,89 % nell'anno 2009), pur in
un contesto con un comparto turistico importante ed internazionale.
Fin da subito, oltre alla raccolta e al corretto smaltimento dei rifiuti, abbiamo creduto
prioritario sensibilizzare la popolazione sulla non produzione dei rifiuti. Dal 2006 in poi abbiamo
sviluppato le seguenti tematiche sulla riduzione dei rifiuti, che si riassumono come segue:
- Vendita di latte crudo a mezzo di distributori automatici. Abbiamo finanziato 2
erogatori di latte crudo i quali sono stati concessi in comodato a due aziende agricole
locali. La collocazione degli stessi nei centri storici dei due paesi principali, unita ad una
campagna informativa a mezzo giornali e radio ci ha permesso da subito di ottenere
35
buoni risultati di vendita e di conseguenza di riduzione dei rifiuti. Questa iniziativa ha
molteplici risvolti positivi quali riduzione nella produzione dei rifiuti, l'offerta di
prodotti a filiera corta e la valorizzazione dei prodotti locali.
- Campagna di sensibilizzazione ed incentivo all'utilizzo dei pannolini lavabili per
neonati. Sono state organizzate serate sul tema, è stato coinvolto il locale centro
neonatale di Cavalese, inoltre, ogni nuovo nato riceve in dono un kit completo di
pannolini lavabili. Da stime ipotizziamo che ogni anno questa iniziativa ci permetta di
risparmiare alla discarica circa 100 tonnellate di rifiuti all'anno.
- Progetto di eliminazione degli shopper in plastica e sostituzione con shopper in
MaterBi o in stoffa. Iniziativa in collaborazione con Coop Trentino.
- Promozione ed organizzazione delle "Giornate del Riuso". Un modo per dare una
nuova casa ad oggetti di ogni tipo evitando la via della discarica.
- Promozione del compostaggio domestico
- Raccolta degli oli alimentari con un contenitore dedicato
Nelle ultime edizioni di Comuni Ricicloni siamo stati premiati come il miglior consorzio
"Premio 100 di questi consorzi" ed i nostri comuni hanno avuto ottimi piazzamenti nella
classifica generale (3-4 comuni posizionati nei primi 10).
Il sistema da noi adottato è un porta a porta con contenitore dedicato per la frazione non
riciclabile e per la frazione organica, campana stradale per carta e per multimateriale (vetro,
imb.plastica e lattine). Inoltre, sono presenti 4 Centri di Raccolta Materiali per la raccolta delle
altre frazioni (RAEE, pericolosi, ingombranti, verde, cartoni, metalli, legno, nylon, inerti, plastica,
tetrapak)
Per quanto riguarda i dati sulla raccolta nel 2004, ultimo anno con il sistema a cassonetto
avevamo le senguenti performance:
- 26,1 % di raccolta differenziata (escluso lo spazzamento, in Trentino il dato sulla
raccolta differenziata non tiene conto degli spazzamenti stradali in quanto la quantità di
spazzamento raccolta è fortemente influenzata dall'altitudine dei comuni e dalle
nevicate dell'anno a causa del ghiaino stradale)
- 11.718 tonnellate totali di rifiuto prodotto delle quali 3.186 differenziato e 8.532
indifferenziato
- 398 tonnellate di rifiuto organico 315 di verde e ramaglie
- 951 tonnellate di multi materiale (vetro, imb.plastica e lattine) e 935 tonnellate di carta e
cartone
- 40 tonnellate di RAEE
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SISTEMA DI RACCOLTA RIFIUTI INTEGRATO
“PORTA A PORTA”
1985-1998 - Raccolta a cassonetti stradali di varie dimensioni, campane bianche per la raccolta di
plastica, campane verdi per la raccolta di vetro, campane gialle per la raccolta di
carta/cartone in aggiunta alle raccolte effettuate da gruppi di volontariato e
contenitori per pile e medicinali. Fino all’anno 1989 erano presenti n. 3 aree
incontrollate per la raccolta dei materiali ingombranti;
1989-1995 Realizzazione di n. 3 isole ecologiche sorvegliate da gruppi di volontariato locale
per il deposito di materiali differenziati e di materiali ingombranti;
01.01.1996 – Istituzione servizio di compostaggio domestico – I cittadini resistenti hanno la
possibilità di domandare in forma scritta la consegna di 1 composter in comodato
d’uso con il versamento di una somma pari al 50% del costo di acquisto (con gare
d’appalto effettuate dall’Amministrazione Comunale), incaricando l’ufficio
ecologia della consegna. Attualmente risultano utilizzati dalle famiglie di
Sommacampagna circa 898 composter;
01.05.1998 -Inizio nuovo sistema di raccolta rifiuti ―porta a porta‖ stradale (senza l’utilizzo di
cassonetti) e passaggio da tassa a tariffa per la riscossione dell’importo a carico
degli utenti relativamente ai servizi di raccolta rifiuti e pulizia di strade e
marciapiedi;
Il servizio consiste in:
n. 2 raccolte stradali settimanali di rifiuto SECCO e di rifiuto UMIDO
n.1 raccolta stradale mensile di materiali quali CARTA, PLASTICA, VETRO,
INDUMENTI –SCARPE E TESSUTI;
n.1 raccolta stradale settimanale di CARTA e VETRO per le utenze
commerciali/servizio;
I restanti materiali (polistirolo, legno ingombranti, verde e ramaglie, inerti,
batterie al piombo, olii minerali esausti e filtri auto, olii vegetali/animali,
contenitori T/F, frigoriferi, televisori, lavatrici, cucine…) vengono depositati
dagli utenti alle isole ecologiche comunali sorvegliate da personale preparato,
dislocate nelle frazioni e nel capoluogo, ed aperte in determinati giorni ed orari
della settimana;
Tutti i materiali oggetto di raccolta differenziata vengono avviati a centri di
recupero autorizzati, mentre il rifiuto secco viene depositato in discarica;
L’Amministrazione recupera circa il 20% della tariffa variabile mediante la
vendita dei sacchetti per il secco e dei sacchetti per l’umido in mater-bi, tramite
rivenditori autorizzatti, l’importo di vendita di tali sacchi viene ricaricato un
importo inerente i servizi attivati sul territorio, (chi meglio differenzia meno
sacchi acquista!);
30.06.2003 – Consegna a tutte le famiglie ed a tutte le utenze commerciali e di servizio della
tessera magnetica (badge) per accedere agli eco-centri comunali; Tale tessera
permette a tutti gli utenti regolarmente iscritti al servizio tributi (tassa rifiuti) di
accedere all’area ecologica per depositare i vari materiali differenziabili prodotti
dalla famiglia e dall’attività dell’esercizio commerciale;
17.04.2004 – Inaugurazione nuova isola ecologica di Via Cesarina, realizzata a metà strada tra il
capoluogo di Sommacampagna e la frazione di Caselle, che ha sostituito le due
vecchie ed obsolete isole di Caselle e Sommacampagna;
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02.10.2006 – Distributori automatici:
Distribuzione automatica dei sacchi per il rifiuto secco e per il rifiuto umido,
mediante n. 5 distributori dislocati in vari punti del paese e presso l’eco-centro
comunale di via Cesarina, utilizzando la tessera magnetica già in possesso
dell’utenza per l’accesso agli eco-centri comunali;
01.02.2007 – Introduzione di PRESS CONTAINERS presso eco-centro di Sommacampagna,
per ottimizzare il servizio di raccolta carta/cartone, plastica, secco ed ingombranti,
permettendo la raccolta di maggiori quantità di materiali all’interno dei contenitori
e minori spese di viaggio per i conferimenti presso i centri di raccolta;
I press container e tutta la struttura dell’Eco-Centro utilizzano la corrente elettrica
prodotta dall’IMPIANTO FOTOVOLTAICO di 20 Kwa, posto sulla tettoia
dell’eco-centro stesso, rendendolo di fatto autosufficiente dal punto di vista
energetico.
01.07.2007 – Ulteriore differenziazione definita R.A.E.E. (attrezzature, elettriche ed elettroniche)
che oltre a frigoriferi, TV e Monitor pc, già raccolti alle isole dal 1998, ora obbliga
l’utente a conferire alle isole ecologiche tutti i materiali che vengono attivati da
corrente elettrica o da batterie;
Anno 2008 costo rifiuto secco in discarica €/tonnellata = 130,00 + iva 10%
Costo rifiuto ingombrante €/tonnellata = 140,00 + iva 10%
Costo rifiuto da spezzamento €/tonnellata = 93,00 + iva 10%
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In qualita' di Assessore all'Ambiente le descrivo in modo sintetico l'esperienza in atto, per la
raccolta dei rifiuti che ci ha permesso di essere tra i primi posti tra i Comuni Ricicloni. Il servizio
viene svolto dall'azienda Savno, per il 90% di proprietà dei Comuni. A Ponte di Piave viene
attuato dal 2004 il sistema di raccolta porta a porta spinto: un bidone per il secco, uno per
l'umido, uno per la VEPLA, ed uno per la carta. La raccolta del verde viene fatta con sacchi di
iuta ogni 15 giorni. La VEPLA e la carta vengono raccolta con frequenza quindicinale, mentre
l'umido ed il verde, vengono raccolti settimanalmente. Il sistema è stato applicato dopo una serie
di incontri per frazione che hanno favorito la partecipazione responsabile della comunità. Il ruolo
fondamentale viene svolto dal CARD (Centro di Raccolta Differenziate) che raccoglie rifiuti
ingombranti, vetro carta e cartone verde e ramaglie, imballaggi di plastica, pneumatici, inerti,
legno batterie, ferro e metalli ed apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Il Card si
trova in un'area industriale facilmente accessibile ed è aperto l'intera giornata di sabato e altre due
mezze giornate settimanali. Si consiglia un'area molto ampia per il CARD che deve essere
custodito con grande cura. Vi è poi un Ecosportello aperto tre mezze giornate settimanali che
permette agli utenti di avere chiarimenti sulla bolletta, di segnalare eventuali disservizi, e di fornir
etutte le informazioni sul servizio. Periodicamente L'Assessorato all'Ambiente sollecita la
collaborazione dei cittadini sia per migliorare il servizio sia per ridurre l'abbandono dei rifiuti nel
territorio. La pulizia generale del territorio viene fatta attraverso la collaborazione con
l'Associazione Mato Grossso che svolge un servizio efficiente e di qualità. Purtroppo la tariffa di
smaltimento è soggetta ad aumenti continui perchè il CDR prodotto da un impianto situato in
territorio provinciale deve essere poi trasferito in sedi lontane per essere utilizzato come
combustibile. Complessivamente la popolazione esprime un buon grado di soddisfazione del
servizio svolto.
A Capannori il ―Porta a porta‖ è un sistema ormai consolidato su oltre 43 mila dei 45 mila
cittadini del comune di Capannori, con una raccolta differenziata che supera l’80% di
differenziazione. Sono bastate queste cifre per far schizzare la raccolta differenziata a livello
comunale oltre il 57% nel 2007 e oltre il 69% nel 2008. Con questi dati già dal 2006 Capannori è
il PRIMO comune toscano per raccolta differenziata.
I RISULTATI
RISULTATO CONSOLIDATO NELLE 18 FRAZIONI SERVITE DAL “PORTA A
PORTA” NEL MARZO 2008: 82% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA.
PRIMA DEL PORTA A PORTA: Raccolta diff. 2004 a livello comunale: 37,37% di RD
DURANTE L’ESTENSIONE DEL PORTA A PORTA…
Raccolta differenziata 2006 (31% della popolazione servita): 53,66 di RD%
Dal 2006 Capannori è il primo comune in Toscana per raccolta differenziata!
Raccolta differenziata 2008: 69,19 di RD%
Dal 6 Aprile 2009 il servizio viene attivato ad altre 9 frazioni del Comune. La popolazione servita
dalla raccolta domiciliare arriva così al 95%. Il passo successivo sarà l’applicazione della tariffa
puntuale che permetterà di calibrare la tariffa anche in base al rifiuto effettivamente prodotto
dalle famiglie.
I VANTAGGI AMBIENTALI
Con la raccolta differenziata dal 2004 al 2007 abbiamo avviato a riciclaggio 56.861 tonnellate di
rifiuti.A Marlia e Lammari (le due frazioni più abitate servite dal porta a porta) abbiamo avviato a
riciclo, dal Gennaio 2006 al Dicembre 2007, ben 8.288 tonnellate di rifiuti.
Dall’avvio del ―Porta a porta‖, grazie all’aumento della raccolta differenziata abbiamo ottenuto
una riduzione dei rifiuti indifferenziati di oltre 10.000 tonnellate.
Grazie alla sola raccolta differenziata della carta nel 2008 abbiamo risparmiato:
- l’abbattimento di 100.000 alberi;
- il consumo di 2.85 milioni di litri di acqua;
- l’emissione di 9.100 tonnellate di CO2.
Per un termine di paragone 2,85 milioni di litri di acqua risparmiati equivalgono al risparmio
idrico del consumo annuo di ben 31.647 cittadini.Grazie al riciclo del vetro e della plastica, la
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mancata emissione in atmosfera di CO2 è stata pari a ben 821.200 kg. Grazie all’utilizzo di sfalci e
potature si è ottenuto un risparmio di 1.074.500 kg di CO2.Sommando questi dati si ottiene la
mancata emissione di 1.904.800 tonnellate di CO2.
I VANTAGGI ECONOMICI
Nel 2007 a Capannori sono state raccolte 15.723 tonnellate di materiale differenziato. In
Provincia di Lucca il costo medio di conferimento dell’indifferenziato è di 160 euro alla
tonnellata.Se queste 15.723 tonnellate fossero finite nel circuito dei rifiuti indifferenziati
sarebbero stati necessari ben 2.515.680,00 euro per il loro smaltimento.La spesa di conferimento
agli impianti di riciclaggio di queste 15.723 tonnellate è stata invece di 507.688 euro. Inoltre
occorre considerare che la carta è una risorsa. Infatti dalla vendita delle 6.439 tonnellate di carta
raccolta nel 2007, sono stati ricavati ben 340.010 euro Andando dunque a sottrarre il costo di
smaltimento dei materiali differenziati, al ricavo ottenuto con la vendita della carta, si ottiene un
costo complessivo per le 15.723 tonnellate di rifiuti differenziati di 167.678 euro.Se confrontiamo
questo dato con il costo che sarebbe derivato dallo smaltimento nel ciclo dell’indifferenziato, il
risparmio nel conferimento agli impianti è dunque pari a 2.348.000 nel solo 2007.
I VANTAGGI OCCUPAZIONALI
Un ulteriore elemento positivo dell’esperienza di raccolta domiciliare a Capannori è l’aspetto del
lavoro. Il ―porta a porta‖ necessita infatti di un numero più elevato di operatori. Dall’inizio del
sistema di raccolta ―Porta a porta‖ ad oggi ci sono state circa 40 nuove assunzioni. Questo non
ha significato però maggiori costi perché questi sono stati compensati dai risparmi ottenuti dal
mancato smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Questi risparmi li abbiamo investiti non solo in
mezzi più piccoli ed ecologici ed in nuovo personale ma anche garantendo un risparmio sulla
tariffa al cittadino.
I VANTAGGI PER I CITTADINI
Con i risparmi ottenuti dal non dover smaltire i rifiuti indifferenziati, oltre a coprire i costi delle
nuove assunzioni, abbiamo riconosciuto una riduzione della tariffa ai cittadini. La riduzione è
stata pari al il 20% sulla parte variabile.Ai vantaggi legati alla riduzione della tariffa si aggiungono
anche i vantaggi di un servizio di grande qualità, che oggi viene richiesto nelle frazioni dove non è
ancora stato attivato. L’eliminazione definitiva dei cassonetti comporta inoltre un maggior decoro
urbano e l’eliminazione di tante piccole discariche abusive che prima di formavano accanto ai
cassonetti.I cittadini di Capannori possono inoltre conferire qualsiasi tipologia di rifiuti presso
due ISOLE ECOLOGHICHE che abbiamo realizzato con un sistema informatico che registra
ogni conferimento ed attribuisce all’utente un punteggio registrandolo su una tessera magnetica.
A fine anno il punteggio si trasforma in un bonus economico inviato con assegno direttamente a
domicilio.
IL RICICLAGGIO
Tutto il materiale raccolto in maniera differenziata è avviato a riciclo.L’organico, in attesa di
poterlo trattare in un nostro impianto che abbiamo in programma, viene inviato all’impianto di
compostaggio di Montespertoli (FI) ed è poi destinato alla produzione del compost. Il Compost
viene poi indirizzato verso tre filiere: l’utilizzo diretto in agricoltura, la commercializzazione alle
aziende che producono terriccio ed un’ultima parte alle aziende che producono fertilizzanti.La
carta viene selezionata tra carta congiunta e selettiva, è venduta attraverso il consorzio
COMIECO per il recupero della carta ed indirizzata alle aziende che poi producono cartone o
carta riciclata.Il mutlimateriale (vetro, plastica e lattine) è stato indirizzato all’impianto dell’azienda
Revet di Pontedera, dove è stato selezionato ed avviato ai rispetti consorzi del riciclo.La plastica
viene suddivisa in 5 colori (trasparente, azzurrata, blu, verde e ad alta densità) al fine di
valorizzarla al meglio nel mercato del riciclo. Nemmeno gli scarti di questo processo di selezione
vengono avviati a smaltimento perché sono riutilizzati dall’azienda per la produzione di pancali in
materiale riciclato
LA RIDUZIONE DEI RIFUTI
La strategia ―Rifiuti zero‖ verso cui ci stiamo indirizzando cerca di combinare riciclaggio, e
dunque raccolta differenziata, con politiche mirate a prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti.
Abbiamo dunque avviato politiche mirate a ridurre la produzione degli scarti cercando di legare
buone pratiche ambientali con buone pratiche in campo sociale ed economico.
1 Compostaggio domestico
Circa il 30% dei rifiuti soldi urbani è composto dall’umido, la frazione organica.
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Grazie ad una grande campagna per il Compostaggio Domenistico, iniziata fin dal 2005, abbiamo
tolto dai rifiuti tonnellate di organico che sono andate direttamente nei terreni e negli orti, invece
di finire nei cassonetti. Per incentivare questa buona pratica abbiamo riconosciuto un’ulteriore
sconto del 10% sulla parte variabile della tariffa a tutti i cittadini che praticano
l’autocompostaggio.
Grazie a questa politica oggi le utenze che hanno avviato il compostaggio domestico sono salite a
2023 nel territorio comunale.Nel corso del 2007 abbiamo abbinato una grande campagna per
l’autocompostaggio ad un verifica su una campione di quanti avevano finora aderito. I controlli
hanno dimostrato che oltre il 96% dei casi stavano facendo in maniera corretta il compostaggio
domestico.
2 Capannori acquista verde
Per sottolineare anche l’importanza dell’utilizzo dei materiali riciclati e di alimentare il mercato dei
prodotti con materie prime seconde, il Comune di Capannori, primo in Toscana, ha adottato dal
2005 il sistema degli acquisti verdi, con un delibera di adesione alla procedura GPP (Green Public
Procurement) tutti gli acquisti dell’ente comunale sono stati vincolati ad una procedura che
selezioni i prodotti fatti dando una preferenza a quelli prodotti con materiale riciclato in modo da
sostenere la domanda dei prodotti realizzati con un minor impatto ambientale e dimostrare che
anche attraverso gli acquisti si può incidere.Nel 2005 grazie al ― Green Public Procurement‖ il
Comune di Capannori ha vinto il Premio ―Toscana Ecoefficente‖.Oltre alla procedura per
acquisti verdi abbiamo avviato un sistema interno al palazzo comunale che ha attivato la raccolta
differenziata ed il recupero dei rifiuti speciali come, ad esempio i toner delle stampanti, che in
questo modo possono essere rigenerati e avviati a nuova vita. Per questa politica abbiamo vinto
nel 2008 il Premio ―Comune Riutilizzatore‖.
3 Acqua buona nelle mense
L’Italia è il paese Europeo con il maggior consumo di acque minerali. Un consumo che non è
certo motivato dalla minor qualità delle acque di acquedotto bensì da una massiccia campagna
pubblicitaria che ci induce all’acquisto dell’acqua al supermercato con costi superiori del 1000%
rispetto a quella ―pubblica‖ e con una qualità non certo migliore. L’acquisto di acque minerali
comporta gravi conseguenze sull’ambiente per i rifiuti che producono ma anche per la grande
circolazione di tir che attraversano l’Italia per trasportare l’acqua del Sud Italia al Nord e
viceversa. Con l’inizio dell’anno scolastico 2007 abbiamo deciso di sostituire progressivamente
dalle mense scolastiche le acque minerali con l’utilizzo delle brocche di acqua del rubinetto.
Questo ci fa risparmiare, solo dalle prime tre scuole da cui è partito il progetto, ben 8.500
confezioni di acqua minerale all’anno. Nel corso del 2008 altre scuole hanno aderito al progetto
che stiamo estendendo a tutto il Comune.
4 La Via dell’Acqua
Con lo stesso obiettivo di diminuire l’utilizzo delle acque minerali ma anche per valorizzare i
luoghi delle fonti naturali presenti sul territorio come luoghi di ―bene comune‖, abbiamo
costruito un percorso denominato: ―La Via dell’Acqua‖. Il percorso valorizza la presenza delle
fonti con una cartellonistica stradale e l’indicazione delle proprietà dell’acqua che ne sgorga e la
garanzie dell’assoluta sicurezza nell’utilizzo.
5 Latte alla Spina
Per la riduzione degli imballaggi ma anche per la valorizzazione della ―Filiera Corta‖ abbiamo
realizzato un distributore automatico del latte alla spina. Grazie a questo distributore:
- il cittadino potrà avere un latte più fresco, non trattato e più genuino,
- il latte sarà più economico perché con 1 euro si acquista 1 litro di latte fresco appena munto;
- all’allevatore viene riconosciuto più del doppio rispetto a quanto riconoscono le centrali del
latte;
- il latte può essere acquistato con un proprio contenitore riutilizzandolo e risparmiando
all’ambiente l’utilizzo dei contenitori ―usa e getta‖.
Grazie al distributore automatico del latte il comune di Capannori ha vinto anche nel 2008 il
Premio ―Toscana Ecoefficente‖
6. Detersivi alla spina
Detersivi di qualità, naturali ed ecologici, di produttori locali, possono essere acquistati,
direttamente usando un proprio contenitore! In tredici punti vendita del Comune di Capannori è
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possibile acquistare detersivi alla spina risparmiando e facendo risparmiare all’ambiente lo
smaltimento di tanti inutili imballaggi.
7. Ecosagre
Grazie al nuovo regolamento e all’impegno delle associazioni niente più usa e getta di plastica
nelle sagre estive! Ecosagre a Capannori significa ridurre l’impatto ambientale delle
manifestazioni estive paesane nel territorio comunale. Gli organizzatori delle sagre estive, infatti
si impegnano a:
- differenziare tutti gli scarti prodotti dalla sagra e dei partecipanti;
- ridurre la produzione di rifiuti e di imballaggi durante le feste
- utilizzare stoviglie, posate e bicchieri riutilizzabili o in materiale compostabile
8. Pannolini ecologici
Grazie ai pannolini lavabili si riduce notevolmente la produzione di rifiuti ma anche la spesa!
I nuovi Pannolini lavabili, semplici da usare, sono riutilizzabili: per il 90% sono costituiti da
cotone biologico e materiali naturali, si possono lavare anche in lavatrice e comportano un
risparmio di oltre il 70% per le famiglie rispetto ai normali pannolini. Il Comune ha fornito a 80
famiglie il primo kit e, dopo un'iniziale sperimentazione di 20 giorni, a chi intende proseguire nel
progetto, fornisce il secondo kit con una sovvenzione del 50%.
9. Assorbenti ecologici
Sono disponibili presso la farmacia comunale gli assorbenti ecologici. Grazie alla possibilità di
essere lavati e più volte riutilizzati contribuiscono alla riduzione dei rifiuti. C'è anche un risparmio
per le signore perché con la spesa equivalente di una quattro mesi di "usa e getta" si acquistano
assorbenti ecologici che durano 10 anni. Il prodotto è anallergico e facilmente lavabile.
10. Mercatino di scambio e riuso
Gli oggetti inutilizzati possono essere utili agli altri. E' questa l'idea che sta alla base del mercatino
di scambio e riuso. Al termine della giornata i cittadini hanno lasciato in piazza le cose che non
servono più, che sono state messe all’asta, sono state vendute, scambiate, regalate o barattate. Gli
oggetti invenduti verranno riciclati.
11. Via la plastica da tutte le mense
Con la nuova gara delle mense scolastiche e comunali, il Comune di Capannori mette al bando
l'usa e getta! In tutte le mense scolastiche e comunali dove ancora si usava la plastica, vengono
invece inserite le lavastoviglie industriali e i piatti di coccio. Niente più piatti o bicchieri di plastica
ma piatti lavabili che permetto un ulteriore e notevole riduzione nella produzione degli scarti a
Capannori.
Utopia?
Dopo la delibera di adesione alla strategia ―Rifiuti zero al 2020‖, alcuni ci definivano (e c’è chi
ancora oggi lo fa) dei sognatori, come se il sogno non potesse più appartenere a chi amministra
una comunità e fa di tutto per costruire un futuro migliore per noi e le future generazioni.Dopo i
risultati raggiunti abbiamo dimostrato che per noi ―Utopia‖ non è fantasticare bensì impegnarsi
nella costruzione di un futuro migliore per tutti noi. Inconcepibile utopia è pensare che possiamo
andare avanti in questo modo, senza ripensare i nostri consumi, i nostri scarti e gli effetti
ambientali dei nostri stili di vita. Grazie alla raccolta domiciliare e ai progetti sulla riduzione, oggi
a Capannori i rifiuti non aumentano più, bensì diminuiscono! Abbiamo assistito infatti ad una
decrescita complessiva dei rifiuti prodotti che anche nel 2008 ha registrato una percentuale vicino
al 5%, con una riduzione di oltre il 20% sui rifiuti indifferenziati.Un dato estremamente positivo
si riscontra nella produzione pro-capite di rifiuti giornalieri, che dal 2004 ad oggi è andata
progressivamente calando.Si è infatti passati da 1,92 Kg di rifiuti pro capite al giorno del 2004 a
1,39 kg del gennaio 2009 e per quanto riguarda i rifiuti indifferenziati, sempre giornalieri pro
capite, da 1,21 Kg del 2004 a 0,48 Kg del gennaio 2009
L’elemento cardine e centrale di tutte queste politiche:
LA PARTECIPAZIONE
Viviamo oggi la necessità di strutturare rivoluzioni che cambino profondamente la nostra società,
condizionata da mass media e dalla pubblicità, disaffezionata alla politica e alla partecipazione
attiva. C’è bisogno di lavorare tanto con ed in mezzo alla gente, per cambiare le nostre abitudini e
far crescere la consapevolezza degli effetti di questo modello di sviluppo, così come delle buone
pratiche sociali ed ambientali che possiamo costruire dal basso. Occorre lavorare, su tutti i fronti,
aggregando e coinvolgendo, senza rinchiudersi né in circoli chiusi come è successo ad alcuni
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movimenti, né nelle stanze del potere come invece è successo a parte della politica. A Capannori
la sfida è iniziata da Guamo, dove non solo abbiamo sperimentato, primi in Toscana, la raccolta
domiciliare, ma lo abbiamo fatto costruendo questa grande sfida assieme alla cittadinanza, in
assemblee svolte in ogni contesto, sia istituzionale che ricreativo, nelle circoscrizioni, nei bar e
nelle parrocchie, con un impegno ed un ascolto che ha fatto crescere dal basso l’idea
migliorandola passo per passo.La necessità di progetti che coinvolgano le comunità e sappiano
ridefinire i nostri stili di vita è una necessità sociale ed ambientale senza precedenti.E’ una
necessità sociale perché l’aggregazione comunitaria è quasi scomparsa, affidata sempre più agli
spazi sterili e vuoti del mercato e dei grandi centri commerciali, dove l’individualismo e
l’apparenza dominano sull’autenticità dei bisogni e delle relazioni.E’ una necessità sociale perché
la politica è svuotata della partecipazione dal basso di cui invece deve alimentarsi come linfa vitale
per costruire il bene comune.E’ una necessità sociale perché le regole del mercato impongono
una politica di prezzi che porta la produzione locale ad essere strangolata dalle grandi marche che
mettono in crisi l’economia locale.E’ una necessità ambientale perché la società dell’immagine e
dell’usa e getta si basa quasi esclusivamente sulla pubblicità e sull’immagine con sprechi
insostenibili di risorse, di energia, di trasporti.Il buon esito di progetti che sappiano invertire
queste tendenze dipende esclusivamente dalla dimostrazione alla comunità che esiste chi progetta
un futuro diverso, che ha una speranza solo se passa dalla responsabilità delle scelte di ognuno di
noi. Giorno per giorno.In questo percorso a Capannori, oltre alle decine di assemblee, abbiamo
voluto stimolare la partecipazione dal basso anche e soprattutto attraverso la collaborazione attiva
con le associazioni locali, di ognuna delle frazioni attraversate dalla raccolta domiciliare.Grazie ad
un piccolo sostegno economico, di 6 euro per ogni famiglia visitata, sono stati infatti i volontari
delle associazioni locali, associazioni ambientaliste, di volontariato, sportive, sanitarie….a visitare
ogni nucleo familiare, distribuire il materiale informativo, i sacchetti ed i bidoncini e a spiegare a
tutti gli abitanti l’importanza della raccolta differenziata.Questo ha fatto si che ogni cittadino sia
stato visitato, per la distribuzione del materiale, direttamente dal vicino, dal parente, dal
conoscente o dall’amico. Non c’è stata imposizione dall’altro ma una opera di aggregazione che
ha fatto crescere enormemente la sensibilità ambientale in tutto il comune. Il grande impegno
politico degli amministratori, l’eccezionale coinvolgimento cittadino, la mole di forze dispiegate
sul territorio per sensibilizzare e far conoscere questo importante progetto, sono stati
indubbiamente gli elementi centrali di questo successo.
CONCLUSIONI
Marco Revelli in uno dei suoi ultimi libri scrive che oggi serve un nuovo paradigma della politica,
che parte dall’abbandono dell’enfasi della potenza per ricostruire una politica che parte da altre
logiche, quelle della cooperazione, della relazione. La sinistra, sempre secondo Revelli, non può
fare a meno dell’utopia, di una tensione morale verso il cambiamento che non passi
necessariamente attraverso il potere, ma lo utilizzi come un mezzo per il vero cambiamento della
realtà.E’ a partire dalla costruzione del cambiamento che possiamo costruire indispensabili
sinergie tra società civile, movimenti, associazioni per un impegno collettivo che coinvolga (od
imponga laddove ce n’è bisogno) anche la politica nella costruzione delle buone pratiche e nella
ricerca dell’utopia di una società più giusta e di un ambiente più sano. Politica e ambiente sono
beni comuni di tutti noi.A Capannori abbiamo cercato di declinare l’utopia del fare e del
cambiamento con quella di una grande partecipazione collettiva che ridisegnasse le pratiche
quotidiane collettive. In parte ci siamo riusciti, la strada da fare è ancora molta ed anche grazie
al’Associazione dei Comuni Virtuosi possiamo arricchirla sempre più.La politica è tale se riesce a
maturare consapevolezza, se alimenta la partecipazione, se fa crescere la democrazia ed il
protagonismo delle comunità Unire queste urgenze di partecipazione all’urgenza di salvare il
nostro ambiente dal degrado e dall’insostenibilità è la prima missione di un buona
amministrazione. L’utopia non è infatti un mero sogno di pochi idealisti ma può essere declinata
in scelte quotidiane e di responsabilità che coinvolgono ed aggregano le comunità locali nella
costruzione di un migliore futuro possibile.
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C ON C L U S I O N I
Al termine di questa analisi in sintesi possiamo affermare che la scelta vincente è l’applicazione di
un modello combinato che utilizza la raccolta di tipo porta a porta spinto e una tariffazione
mediante TIA con Tariffa Puntuale.
Questa valutazione è il risultato di una serie di visite presso i comuni virtuosi e le comunicazioni
che gli amministratori e i centri premiati a livello nazionale ci hanno inviato e che abbiamo
recepito ed elaborato in questa relazione.
Da notare inoltre che notevole importanza è data dalla parte della sensibilizzazione della
cittadinanza alla problematica e alla partecipazione nella risoluzione del problema.
Questa ultima parte è fondamentale per l’acquisizione della cittadinanza di questo modello
vincente.
Si noti come l’importanza della sensibilizzazione venga da molti consorzi recepita come
motivazione per effettuare sul territorio incontri con cadenza temporale anche annuale nel
periodo successivo all’introduzione del modello.
44
il lago nascosto
diamo i numeri
11 SALO’
12 ROE’ VOLCIANO
e prevenzione contro i danni che subiscono
13 GARDONE
14 TOSCOLANO
Portata annua trattata 30.000.000 m3;
15 GARGNANO
16 TIGNALE
Lo sviluppo complessivo delle condotte che
17 TREMOSINE compongono il sistema supera i 160 km di cui
18 LIMONE
93,6 sono in sponda bresciana del Lago e sono Produzione fanghi disidratati 15.000 t/a.
19 CALVAGESE
20 POZZOLENGO quindi gestiti da GARDA UNO.
9
solidi urbani e la raccolta differenziata anche lo La raccolta differenziata è attivata in tutti i comuni con modalità
spazzamento meccanico e manuale nonché la
gestione delle isole ecologiche.
differenti che tengono conto dei diversi elementi: densità abitativa,
disponibilità di spazi, tipologia di utenza prevalente domestica o non ottimi risultati
domestica. I due tipi di raccolta più diffusi sono con cassonetti stra-
dali o porta a porta. Il risultato raggiunto è da considerarsi ottimo,
sia per la quantità che per la qualità. Il territorio
Ogni anno si sono avviati al recupero: è particolarmente difficile: presenze turistiche,
carta ton. 6500
80.000 ton. = alberghi, campeggi, residenti stranieri hanno
diamo i numeri 11.000 trasporti
vetro
plastica
ton. 4500
ton. 900
esigenze e abitudini diverse, con problemi or-
ganizzativi impensabili su altri territori senza
Ogni anno vengono raccolte e mo- 320.000 m3 metalli ton. 1000 turismo.
verde ton. 9000
vimentate circa 80.000 ton. di rifiuti
ogni anno GARDA UNO Unità RS
U
organici ton. 1000
solidi urbani di cui : ) ope ra
(Rifiuti Solidi Urb ani
• 25.600 ton. pari a circa il equivalgono al vo- legno ton. 2000
32 % in modalità differenziata avviate lume di un palazzo grazie a: app. elettriche ton. 200
a impianti di recupero e riciclaggio; di 18 piani (60 m) • 100 addetti altri rifiuti ton. 500
pattatori,
• 54.400 ton. pari a circa il grande come • 90 automezzi tra com
aut oca rri e
68 % a smaltimento a mezzo termo- un campo di autospazzatrici,
distruzione calcio a 11 motofurgoni
11
Ecoidee
Crediamo che sia importante tutelare l’ambiente e le sue risor- Usa sempre la lavatrice e la lavastoviglie a svitando il terminale di uscita dell’acqua o filtrino.
se, e ciò si può fare anche con dei piccoli gesti tutti i giorni, pieno carico. Un piccolo sforzo che costa poco ma farà risparmiare tanto. E ancora altre ecoidee per risparmiare risorse ed
che non sono inutili. Infatti anche se lo facessi solo tu prova a Questi elettrodomestici consumano tanta acqua ad ogni lavaggio in- energie:
moltiplicare, per un piccolo gesto quotidiano, il risparmio (an- dipendentemente dal carico di panni e stoviglie. Usarli solo quando è Per lavare i piatti o le verdure: riempi un contenitore, - Separa i rifiuti e mettili nel cassonetto giusto;
che economico) in 365 o più giorni. necessario e sempre a pieno carico, consente un risparmio notevole lava e usa l’acqua corrente solo per il risciacquo. - Acquista meno imballaggi quando fai la spesa;
di acqua e di energia. Leggi nel libretto di istruzioni la loro portata mas- Se devi lavare le verdure ricorda che un buon lavaggio non si fa lascian- - Spegni la luce quando esci dalla stanza;
sima e adottala come regola per il loro caricamento. Ridurre i lavaggi - Utilizza lampadine a risparmio di energia: durano 8 volte di più e
Chiudi il rubinetto mentre ti lavi i denti, ti radi o fai lo do scorrere su di esse molta acqua, ma riempiendo una bacinella o
migliorerà la tua vita e la loro durerà di più. un altro contenitore e lasciandole un po’ di tempo in ammollo prima di consumano 5 volte meno delle normali lampadine
shampoo.
Evitare di consumare acqua inutilmente è la principale fonte di rispar- sciacquarle. Allo stesso modo, quando lavi i piatti, utilizza una bacinella
Quando lavi l’auto usa il secchio. di acqua, aggiungi il detersivo e lascia i piatti in ammollo per un po’ di Tutte queste ecoidee le puoi trovare dettagliate nella parte dedicata ai
mio. Il rubinetto del tuo bagno ha una portata di circa 10 litri al minuto, nostri ragazzi in questa pubblicazione.
se lo lasci aperto mentre ti lavi i denti, più di 30 litri di acqua potabile Lavare l’auto con la gomma comporta uno spreco di circa 100 litri tempo. L’acqua corrente usiamola solo per il risciacquo.
se ne fuggono per lo scarico e arrivano al depuratore senza averne di acqua. Quando puoi riduci i lavaggi e usa sempre il secchio invece
dell’acqua corrente: bagnare la carrozzeria, insaponare l’auto e risciac- GARDA UNO è a disposizione per ulteriori informazioni tramite apposito
bisogno. Quando ti radi raccogli l’acqua nel lavandino per sciacquare Usa la doccia. Puoi risparmiare fino al 75%.
quarla, puoi farlo ottenendo un ottimo risultato sprecando meno ac- Call Center, componendo il numero verde clienti
il rasoio, un rubinetto aperto non aumenta l’efficienza della rasatura. Fare un bel bagno è rilassante ma richiede oltre 120 litri di acqua, fare
Mentre massaggi i capelli con lo shampoo o il balsamo, chiudi il rubi- qua. Se ti rechi ad un autolavaggio, quando chiedi se lavano i tappetini la doccia, invece, richiede molta acqua in meno, sino ad un terzo, ed
netto, eviterai un inutile spreco. o se usano una cera naturale, ricordati anche di chiedere se l’impianto ha comunque effetti ugualmente benefici. Ricordati di chiudere l’acqua
ha il ricircolo o il recupero dell’acqua. Ricordati che l’acqua potabile mentre ti insaponi. Se hai installato anche un riduttore di flusso nella
merita un destino migliore. tua doccia, il risparmio sarà ancora più consistente.
E se il rubinetto gocciola......
Al ritmo di 90 gocce al minuto si sprecano 4.000 litri di acqua in Controlla che il tuo impianto sia sempre in efficienza, a perfetta tenuta.
un anno. Controllare se i rubinetti o la cassetta del water hanno Alle piante servono “tante cure” non “tanta acqua”. Una perdita nelle tubature può costare moltissimo.
una perdita è semplice. Una corretta manutenzione dei rubinetti Innaffia il giardino con parsimonia e sempre dopo le 22, l’acqua eva-
porerà più lentamente e non verrà sprecata ma assorbita dalla terra.
L’acqua: una cosa a noi così familiare e
di casa fa risparmiare acqua e denaro. Anche le perdite nascoste Controlla le perdite nascoste così abbondante, è invece un problema
Quando puoi raccogli l’acqua piovana, alle piante piace molto. Se vai
si individuano facilmente (vedi l’ultimo consiglio) Ogni tanto alla sera, prima di andare a dormire, chiudi tutti i rubinetti di
orgoglioso del tuo pollice verde mostrati all’avanguardia: per il tuo giar-
casa e leggi sul tuo contatore dell’acqua il livello di consumo raggiunto.
quotidiano in altre parti d’Italia e del mon-
dino scegli piante meno bisognose di acqua (piante xerofile) e installa do. Ed anche nel bresciano, ce ne parlano i
Il doppio pulsante del water permette di risparmiare Al mattino appena sveglio, prima di iniziare la giornata, controlla di nuo-
un sistema di irrigazione “a goccia” programmabile con il timer, le tue giornali estivi, sta diventando un problema.
alcune migliaia di litri l’anno. vo quanto segna il tuo contatore. Una differenza anche minima significa
piante avranno la loro giusta razione di acqua e anche la tua bolletta
Oltre il 30% dell’acqua che consumi in casa esce dallo scarico che c’è una perdita (dallo sciacquone del WC, dai rubinetti o, più pro- Se molta gente, cominciando da noi, sce-
ne riceverà un beneficio.
del tuo WC. Se il tuo water ha un solo pulsante ogni volta che lo babilmente, dalle tubature) che non solo spreca acqua inutilmente - un glie consapevolmente di fare un piccolo
premi “ti bevi“ circa 10 litri di acqua, spesso solo per un pezzet- foro di un millimetro in un tubo perde oltre 2.300 litri d’acqua potabile
Un semplice frangigetto può farti risparmiare fino al al giorno - ma potrebbe causare danni peggiori alle strutture della tua sforzo, che diventa una buona abitudine,
tino di carta igienica. Installare una cassetta di scarico dotata di
doppio tasto, o di regolatore di flusso, che eroga quantità di ac-
50% di acqua. abitazione danneggiando muri, solai e rivestimenti. qualcosa cambia.
I moderni frangigetto sono semplici dispositivi che diminuiscono la
qua diverse secondo il bisogno, permette di risparmiare decine
quantità di acqua in uscita dal rubinetto senza diminuire la resa lavante E’ solo una goccia nel lago, ma anche il
di migliaia di litri di acqua in un anno.
o il comfort. Costano pochi euro, possono essere acquistati in ferra-
menta, si montano in pochi minuti sui rubinetti del bagno e della cucina lago non è fatto di gocce?
Grazie per la preziosa collaborazione
17
Glossario
Le parole per la tutela del Lago Sviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile consiste nell’amministrare e conservare
Bacino imbrifero re attività batterica; aumenta così il consumo di ossigeno, che il patrimonio di risorse naturali, e nell’indirizzare lo sviluppo tec-
Il bacino imbrifero è la porzione di territorio che convoglia, at- viene a mancare ai pesci provocandone la morte. Inoltre, quan- nologico ed istituzionale, al fine di assicurare il mantenimento
traverso i corsi d’acqua (torrenti e fiumi) costituenti il reticolo do le alghe muoiono vi è una conseguente forte diminuzione di ed il soddisfacimento dei bisogni umani relativi alle generazioni
idrografico, le acque meteoriche ad un determinato corpo d’ac- ossigeno a causa della loro decomposizione ed i processi di presenti e future. Tale sviluppo sostenibile, quindi, deve pre-
qua. E’ delimitato dalla linea spartiacque. Le acque drenate al putrefazione e fermentazione associati liberano grandi quantità servare le risorse costituite da terra, acqua, flora e fauna, non
di là di essa sono convogliate verso altri corpi idrici. Il bacino di ammoniaca, metano e acido solfidrico, rendendo l’ambiente deve degradare l’ambiente, deve essere tecnologicamente ap-
imbrifero influisce enormemente sugli ecosistemi acquatici: la inospitale anche per altre forme di vita. Al posto dei microrgani- propriato, valido economicamente e socialmente accettabile.
sua superficie determina il volume delle acque raccolte, la sua smi aerobici (che hanno bisogno di ossigeno) subentrano quelli
composizione mineralogica influenza il chimismo di base dei anaerobici (che non hanno bisogno di ossigeno) che sviluppano
laghi, la sua copertura vegetale influisce nella ripartizione delle sostanze tossiche e maleodoranti.
acque di ruscellamento e di evapotraspirazione. Le acque dre-
nate si caricano poi di sostanze organiche ed inorganiche e di Limnologia
inquinanti in funzione dell’uso prevalente (agricolo, industriale, La limnologia è lo studio scientifico delle caratteristiche fisiche,
urbano) del territorio attraversato. Da quanto detto è chiaro chimiche e biologiche delle acque dolci (includenti laghi, stagni
che la fisiologia e l’evoluzione a breve e lungo termine degli e corsi d’acqua). Se inteso come ecosistema, un lago (o qual-
ecosistemi acquatici dipende dalle caratteristiche del territorio siasi altro corpo idrico) deve essere considerato intimamente
che li circonda. connesso con l’ambiente terrestre che lo circonda (bacino im-
brifero). Infatti, la qualità delle acque è determinata, in ultima
Eutrofizzazione analisi, dalle caratteristiche del bacino imbrifero e dalle moda-
Con il termine eutrofizzazione si intende l’eccessivo accresci- lità di utilizzo del territorio circostante.
mento di piante acquatiche, per effetto della presenza nell’eco-
sistema acquatico di dosi troppo elevate di sostanze nutritive Sostenibilità
come azoto o fosforo o zolfo provenienti da fonti naturali o an- “Per sostenibilità si intende la capacità dell’umanità di rispon-
tropiche (come i fertilizzanti, alcuni tipi di detersivo, gli scarichi dere alle esigenze del presente senza pregiudicare la capacità
civili o industriali), e il conseguente degrado dell’ambiente dive- delle future generazioni di rispondere alle loro necessità”. - Our
nuto asfittico. L’accumulo di elementi come l’azoto e il fosforo Common Future, The World Commission on Environment & De-
causa la proliferazione di alghe microscopiche che, non essen- velopment, 1987.
do smaltite dai consumatori primari, determinano una maggio-
il lago nascosto
3
il lago nascosto
GARDA UNO SPA
via Barbieri 20
25080 Padenghe del Garda (BS) Italy
tel 030 9995401 fax 030 9995460.
www.gardauno.it
1
Quindi l’acqua che beviamo Per fare questo servono molti chilometri di tubi e molte pompe
5
Forse tutti non sappiamo Dove viene accumulata elettriche che spingono l’acqua in alto per poi farla scendere
Prima di essere smistata fino ai nostri rubinetti. Per far funzionare bene tutto questo i
tecnici di Garda Uno controllano i tubi e riparano quelli che si
sono bucati; controllano e aggiustano le pompe e soprattut-
2
to fanno le analisi ed i trattamenti dell’acqua per garantire la
6
Garda Uno l’ha filtrata buona qualità.
E anche ben disinfettata
Lo sai che non è affatto necessario comperare l’acqua
E arrivare finalmente in bottiglia? È una moda inventata dalla pubblicità,
Nelle case della gente che ci fa credere che quella della bottiglia fa più
bene dell’acqua del rubinetto. Noi ci crediamo e
facciamo un sacco di cose inutili e dannose per
l’ambiente: compriamo l’acqua che è stata
trasportata con i camion da molto lontano,
3
la trasportiamo con l’automobile, buttiamo via le
bottiglie di plastica ....
Per mandare l’acqua a tutti i rubinetti Occorrente: un barattolo, garza, scotch, ghiaccio, acqua bollente
Ad andar nelle cisterne GARDA UNO utilizza 25 sorgenti, 45 Come procedere: versare in un barattolo con un’imboccatura piuttosto larga (almeno 5-6 cm) l’acqua
Che sono tutte assai moderne pozzi, 6 prese a lago, 91 serbatoi bollente. Chiudere l’imboccatura del barattolo con una garza, tenuta ben ferma dallo scotch. Appoggiare
e tanta energia elettrica sulla garza dei cubetti di ghiaccio. Quando l’aria calda proveniente dal barattolo si raffredda a contatto con
il ghiaccio, si formano delle nuvolette.
9
o !
L’acqua della terra non finirà mai. Ci sarà sempre acqua. Ma le azioni delle persone fanno finire un tipo di acqua, quella
Ecco una casa
N
buona da bere cioè L’ACQUA POTABILE. Pulire l’acqua perché diventi potabile è un lavoro che richiede energia, perciò
meno acqua si usa, meno energia andrà sprecata, meno acqua si dovrà ripulire.
sprecona:
sai riconoscere
tutti gli sprechi?
I principali nemici
dell’acqua?
Tre cose principali inquinano le ac-
que: gli scarichi delle fogne delle
città e dei paesi, le industrie che
utilizzano l’acqua per la produzione
e poi la rimettono nei fiumi carica
di sostanze tossiche e infine, le
sostanze usate in agricoltura per
concimare ed eliminare erbe ed
insetti dannosi
e ancora... problema
per bere e cucinare: circa 6 litri al giorno a persona Si è calcolato che nei mesi estivi servono giornal-
mente 5 m3 di acqua in ogni piscina per compen-
allaga il prato. • Anche il papà nella sua barca a motore butta il mozzicone di sigaretta nel lago.
sare l’acqua persa per evaporazione e per l’uso.
• Il rubinetto in bagno è lasciato aperto mentre il bambino gioca. • Il lavello in cucina è pieno di acqua e di piatti sporchi. • La canna in giardino è lasciata aperta e
un rubinetto o lo sciacquone che perde 5-100 litri al giorno Se nei comuni del Garda bresciano ci sono 3500
C’è una montagna di panni da lavare: forse tutta la famiglia si cambia ogni giorno: spreca acqua e detersivo. • La vasca è riempita fino all’orlo. • Manca la doccia
piscine, quanti m3 di acqua servono ogni giorno RISPOSTE
per rabboccare tutte le piscine?
11
IlIlfiume
fiumenero
nerodidiacqua
acquafognaria
fognariaviene
vieneinvece
inveceraccolto
raccoltoininununtubo
tubograzie
grazie ad La pulizia avviene grazie a pro-
unun sistema molto speciale che si sichiama COLLETTORE: si si
tratta in in cessi naturali come la sedimen-
ad sistema molto speciale che chiama COLLETTORE: tratta tazione o il galleggiamento o
praticadidiununinsieme
pratica insiemediditubi
tubieepompe
pompeche cheportano
portanolelefogne
fognefinofinoall’im-
all’impianto di
sfruttando l’appetito di piccolissi-
depurazione di Garda Uno
pianto di depurazione che siUno
di Garda trova
chea siPeschiera.
trova a Peschiera. mi (microscopici) animali che si
Tutte le
Tutte le tubazioni
tubazioni messe
messe inin fila
fila arriverebbero
arriverebbero dal
dal lago fino a mangiano lo sporco.
lago fino
Napoli peraunNapoli
totaleper un totale
di 852 km! di 852 km!)
Sai da dove passa questo tubo? Il tubo per 19 km è sommerso
e adagiato sul fondo del lago a una profondità di 250 metri...
pensa che buio laggiù e che freddo!
curiosità
I tubi del collettore devono
essere puliti per non otturarsi
con le incrostazioni.
Si usano robot che sono costru-
iti per fare questo
scomodo lavoro
13
I magici batteri
ACQUA ALLA VIA LA SABBIA E GLI OLI I MAGICI BATTERI VIA I FANGHI ATTIVI
GRIGLIA Le sabbie, più pesanti, sedi- Nel fango attivo ci sono tanti Nell’ultima vasca si lascia
Le acque di scarico mentano sul fondo (sprofon- microrganismi che si chiama- riposare l’acqua in modo da
passano attraverso griglie dano), mentre i grassi e gli no: batteri, funghi, alghe, pro- far sedimentare i fanghi attivi
a pettine che trattengono oli, più leggeri, sono spinti in tozoi e metazoi. Nelle cinque sul fondo per poter separare
tutti i residui solidi: stracci, superficie (galleggiano). vasche circolari con fanghi l’acqua finalmente pulita.
foglie, capelli, ecc. Questi materiali vengono attivi i microrganismi affamati
rastrellati ed eliminati. si nutrono proprio delle so-
stanze nocive come l’AZOTO,
il FOSFORO e il CARBONIO (se
li mangiano!).
QUIZ
curiosità Riesci a vedere
l’animale nascosto
Nella vasca di sedimentazione i fanghi batterici scendono verso
INVASIONE DI BATTERI A volte i batteri nei fanghi attivi diven-
il basso, come sul fondo di un laghetto di montagna. nelle vasche
tano troppo numerosi. Quando l’affollamento di batteri diventa
eccessivo si lasciano i batteri per alcuni giorni senza cibo. L’acqua limpida e pulita verrà immessa nel fiume Mincio, mentre di sedimentazione
Ai batteri viene talmente fame che questi diventano cannibali i fanghi saranno riciclati per ripulire altra acqua di scarico. secondaria?
e si eliminano tra loro mangiandosi l’un l’altro
15
1 2 3 4 5 6 7 8 9 VERTICALI
ORIZZONTALI
10 1 Lo è nei laghi di montagna 1 Se non chiudi bene il rubinetto
4 ....dalla sorgente 2 Il contrario di torbida
11 12 13 10 Acqua azzurra, acqua.... 3 Il petrolio appesantisce quelle
14 11 Al ristorante la ordini ai.... degli uccelli acquatici
14 Spiaggia indiana molto famosa 4 Il rumore che fa durante il temporale
15 16 17 15 Poema epico 5 Berla così fa male alla pancia
17 Se apri il rubinetto l’acqua... 6 Al centro di PLOINC
18 19
18 Le prime due dell’acqua 7 Ravenna
20 21 22 19 Centilitri 8 Piove ghiaccio
20 Galleggiano in quella sporca 9 Associazione Acquariofili
23 24 25
21 Ne sì ne no 12 Se non c’e posto in porto ancoro lì la barca
26 24 Ai lati dell’ancora 13 In mezzo ai Lego
25 Ancona 16 Lo sento se urlo in una grotta
27 28 26 Se non è naturale è... 22 Incolore, insapore e ...
27 Taranto 23 La sua superficie senza onde e increspature
29
29 Lo è talvolta la pioggia 28 Lo diventa dopo che esce dall’impianto di
30 Se non è dolce è... Peschiera
29 Bari
30
Più tardi ha imparato a fabbricare il vetro, poi la carta, e solo da 50 anni la plastica. Per produrre ogni materiale si
usano delle materie prime che si prendono dalla natura, si lavorano e si trasformano. Ogni volta si toglie qualcosa al
pianeta terra, si usa energia e si produce inquinamento.
COMPOSIZIONE
DEI RIFIUTI Questo avveniva un tempo in piccole quantità perché ogni
prodotto veniva usato più volte, riparato, risistemato.
Oggi invece molti oggetti che comperiamo sono stati pro-
gettati per funzionare una sola volta... poi si buttano.
Si
dice che siamo
la società dell’usa
e getta poiché abbiamo
oggetti quali piatti, bicchieri,
posate, fazzoletti, tovaglioli ... ma
Ma quanti di voi sanno dove finiscono i rifiuti anche camicie, mutande, asciuga-
dopo essere stati nella pattumiera? mani, indumenti da lavoro, recipien-
E quanti sono questi rifiuti? ti, confezioni, scatole, casse, vasi,
bottiglie ... che sono MONOUSO
Lo sapete che i rifiuti aumentano ogni anno?
cioè si usano 1 volta e poi
diventano rifiuti.
19
plastica
750
ecobox
80
Lo sai che cosa è il COMPOST?
curiosità
Gli scarti di cucina e della tavola, gli sfalci del
prato, le foglie anzichè andare nel cassonetto Prova a studiare gli imballaggi
possono diventare ottimo concime da utilizzare nel dei prodotti che acquisti:
nostro giardino. È sufficiente costruirsi un compo-
La produzione media di una giornata invernale è di ster con assicelle di legno o rete metallica. erano proprio necessari?
136 tonnnellate di rifiuti Talvolta i prodotto sono imballati più volte.
Gli sfalci del prato e le foglie possono essere por-
La produzione media di una giornata estiva è di tati agli Ecobox presenti sul territorio e/o alle isole Che alternative hai? Parlatene a scuola
288 tonnnellate di rifiuti ecologiche
21
bottiglie e vasi di vetro fogli e scatole in carta e cartone bottiglie e vaschette di plastica
possono essere fusi per diventano nuovamente carta possono diventare maglioni
creare altri oggetti in vetro o altri contenitori
Nelle campane vanno messi il vetro e tutti
i metalli: GARDA UNO li porterà in un im-
pianto che li separa con potenti calamite;
poi andranno in vetreria e in fonderia Fino
a dieci anni fa la
il legno diventa pannelli per Attenzione! I rifiuti generici non possono essere maggior parte dei rifiuti
lattine di alluminio diventano
biciclette o aereoplani
produrre altri mobili Non tutta la plastica riciclati. Raccolti con i compattatori finiva nelle discariche: grandi
si può riciclare. Metti nel vengono trasportati al termoutilizzatore buche nel terreno riempite di tutti i
cassonetto giallo solo: di Brescia. Non si può recuperare il ma- rifiuti che riuscivano a starci.
teriale di cui sono fatti, ma si recupera Ora in discarica arrivano solo le ceneri
scatolette e pento-
bottiglie per bevande, flaco- del termoutilizzatore ed i rifiuti troppo
almeno l’energia; che cosa significa?
le diventano nuovi ni per shampoo, detergenti, Che li si brucia in uno speciale forno grandi per poter entrare nella bocca del
oggetti in metallo cosmetici e contenitori per che permette di utilizzare il calore per forno. Meno rifiuti mandiamo in discari-
i rifiuti organici liquidi in genere, sacchetti, ottenere energia elettrica e riscaldare ca, meglio è: non riempiamo il pianeta
diventano utile vaschette in polistirolo le case della città di Brescia senza di buche e non dobbiamo prelevare
compost usare petrolio. altre materie prime
Gioca con noi 23
esperimento
3 A VOLTE
Ti è capitato di costruire giocattoli con materiali di scarto? 5 SEMPRE
5 MAI
3 A VOLTE
Puoi vedere come la natura può riciclare certi rifiuti: Dì la verità ... sei un porcellino?
1 SEMPRE
seppellisci in giardino o in un vaso questi materiali: la buccia di un frutto, un
pezzo di cartone, un pezzo di plastica. Somma i punti che hai ottenuto per ogni risposta Da 41 a 50 = Sono bravo, l’Ambiente mi sta a cuore
Dopo 2 settimane controlla quello che è successo a questi materiali Da 26 a 40 = Abbastanza bene, ma potrei migliorare
Da 0 a 25 = Sono un porcellino! Devo stare più attento
25
Calore per
riscaldarsi Pile per il Poiché si trovano sotto terra
game boy bisogna trivellare il suolo o il
fondo del mare per poterli
estrarre
Ogni giorno si
Benzina per L’energia si può trasformare utilizza sempre più
l’automobile da un tipo in un altro: in una petrolio ed in poco
stufetta l’energia elettrica
diventa energia termica. tempo tutti i
L’energia chimica della pastasciutta giacimenti si
Pastasciutta diventa energia cinetica
esauriranno
per vivere quando corri.
27
Con i pannelli solari pos- ENERGIA DAL VENTO Come si fa una girandola 2 Ritaglia per metà la diagonale e piega leggermente
3 Con una puntina fissa gli angoli forati passando per il centro del foglio
siamo produrre acqua cal- Con gli aerogeneratori
alla gomma della matita
Con la centrale
idroelettrica sfrutto ENERGIA DAL LEGNO
l’energia dell’acqua Bruciando gli scarti della
che cade dall’alto. pulizia dei boschi e della
lavorazione del legno pos-
siamo avere calore
ed elettricità.
29
Dal 2006 sui tetti di 38 edifici tra cui scuole, municipi, e palestre
(di 18 comuni del Garda) sono stati installati i pannelli fotovoltaici che
catturando l’energia del sole la trasformano in energia elettrica. La prima scelta è la peggiore dal punto di vista del-
l’energia: continui a sprecare combustibile per produrre
Mini idro calore che verrà disperso nell’atmosfera, contribuendo
all’effetto serra. Inoltre imponi alle altre persone nella
GARDA UNO punta anche al minidroelettrico: all’interno dell’acquedotto ha installato delle piccole stanza la tua scelta di temperatura
turbine che utilizzano la pressione e la velocità dell’acqua per produrre energia elettrica. La seconda scelta è poco migliore: continui a sprecare
combustibile per produrre calore che verrà disperso
Idrogeno dal sole nell’atmosfera, ma almeno non disturbi i tuoi vicini.
La terza scelta è la migliore dal punto di vista ambien-
GARDA UNO ha partecipato al progetto “Idrogeno dal sole” uno studio per la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno mediante celle tale e dell’energia; si riducono i consumi di carburante.
solari (innovative) ad alto rendimento; questa tecnologia deve ancora migliorare, ma si stanno facendo grandi passi in avanti. È la soluzione migliore anche per la salute perché negli
ambienti surriscaldati si diffondono più facilmente le
Realizzazione rete distribuzione gpl Aprire le Togliere il Spegnere il malattie respiratorie.
1 2 3
Il gas naturale ed il metano tra i combustibili non rinnovabili finestre maglione riscaldamento
sono quelli meno inquinanti. GARDA UNO ha realizzato una
rete di distribuzione di gas naturale per gli abitati di Tremo-
sine e Tignale che non si possono collegare alle tubature Purtroppo negli ultimi tempi sempre meno persone compiono questa scelta perché hanno paura di ridurre il loro benessere.
del metano che passano nei paesi in riva al lago. Questo Prova a contare in una giornata invernale quanti sono i tuoi compagni che indossano il maglione di lana nella tua classe.
consente di eliminare l’uso del gasolio o della nafta che sono C’è anche una legge per ridurre l’inquinamento che vieta di superare i 22 gradi in una stanza, quando il riscaldamento è acceso.
combustibili molto più inquinanti e dei camion che li trasporta- Ma non bastano le leggi, ... bisogna impegnarsi personalmente.
no alle case.
31
ALIMENTAZIONE
Ecoidee Privilegia sempre alimenti freschi, di stagione, prodotti in Italia: non necessitano di
trattamenti particolari per la conservazione e si evitano trasporti lunghi ed inquinanti.
Scegli preferibilmente prodotti dell’agricoltura biologica.
Riduci il consumo di carne che a parità di potere nutrizionale dei vegetali comporta
maggiori consumi di energia e acqua per essere prodotta.
Usa la borsa di tessuto per la spesa! Le buste di plastica dovrebbero essere riutilizzate
Come puoi diventare un Protettore della terra e contribuire il più possibile perché sono fatte con il petrolio. Abbandonate nell’ambiente ci mettono più di
alla riduzione dell’inquinamento. 100 anni per degradarsi.
Ti suggeriamo qualche semplice idea: Riduci al massimo l’uso delle lattine e ricorda comunque la raccolta differenziata.
La produzione di alluminio richiede un elevatissimo dispendio di energia.
TRASPORTI
Convinci i tuoi genitori a lasciarti andare a scuola a piedi o in bicicletta; puoi organizzare anche un gruppo di
Usa tutta la tua energia: se mangi normalmente e ti muovi poco l’energia del cibo si accumula nel tuo
compagni che fa lo stesso percorso, magari accompagnati da 1 solo adulto (si parla di un pedibus); se abiti
corpo sotto forma di grasso. Perciò è meglio correre, saltare, pattinare, nuotare, ballare per far circolare
troppo lontano forse potresti prendere l’autobus o almeno condividere l’automobile con altri bambini
tutta la tua energia.
della tua zona.
RISCALDAMENTO
Controlla quanti gradi ci sono nelle diverse stanze. Nella tua casa c’è il termostato ambiente che spegne il riscaldamento
quando la temperatura è sufficiente? Lo sai che si possono applicare sui termosifoni delle valvole che permettono di regolare
molto meglio la temperatura delle stanze e far funzionare il riscaldamento solo dove e quando serve?
Guadagna l’ambiente, ma anche il bilancio famigliare.
Gioca con loro, interroga i tuoi nonni
Prova ad intervistare una persona che ha più di 60 anni; chiedigli di ricordare quando lui era un bambino.
Scoprirai come è cambiata la gestione dell’energia e capirai perché ce ne serve sempre di più
ILLUMINAZIONE
Spegni le luci quando esci da una stanza e sfrutta la luce naturale. Nelle abitazioni italiane mediamente
ciascuna lampadina rimane accesa per 105 minuti al giorno. Ogni minuto al giorno in meno di ogni lampadina
Come si riscaldavano le case?
tradizionale fa risparmiare fino a 13 grammi di C02. Cambia le lampadine normali con quelle a basso consumo. Come ci si vestiva in casa in inverno?
Ogni lampadina a basso consumo permette di risparmiare circa 64 kW l’anno, inoltre a parità di emissione luminosa dura circa Come ci si spostava per andare a scuola o al lavoro?
10 volte di più e fa risparmiare elettricità fino a 5 volte. Quante famiglie avevano l’automobile?
Quante persone c’erano in una famiglia o vivevano nella stessa casa?
ELETTRODOMESTICI
Se hai in casa elettrodomestici vecchi devi sapere che quelli nuovi sono venduti con una pagella
Quali erano i contenitori dei prodotti acquistati (es. latte, zucchero, ...)
energetica: quelli più risparmiosi ed efficenti hanno scritto A oppure A++ sulla loro pagella. I voti più con quale materiale erano prodotti, quante volte si usavano?
bassi sono F e G. Evita di mantenere costantemente accesi televisioni, videoregistratori ed altri Che cosa finiva in pattumiera?
impianti elettronici; spegni anche la lucina rossa (stand-by): risparmi fino al 9% di energia elettrica l’anno. Come si otteneva un clima fresco in casa d’estate?
Quali elettrodomestici avevano in casa? Soluzione del quiz di
Pensa a tutti gli apparecchi elettrici che hai in casa, verifica se si usavano già. pag. 3: n. 48
Per quelli che non c’erano, come si faceva?
Spett.Le Comune
In merito al servizio di raccolta differenziata cartucce Toner di stampa avviato nel novembre 2008
presso le sedi municipali e le scuole, con la presente sono a comunicarVi che Garda Uno Spa ha iniziato la
collaborazione con un nuovo recuperatore, Eco-recuperi srl e che il servizio sarà migliorato e organizzato in
maniera leggermente diversa:
• Il servizio continuerà ad essere gratuito e vi verranno forniti nuovi contenitori più grandi (ecobox) da
posizionare, a disposizione di tutti i cittadini, nell’atrio del municipio.
• Per il ritiro verrà effettuato a giro, orientativamente 2 volte l’anno.
• Vi verrà proposto anche un contenitore per il recupero dei cellulari.
• Solo per le scuole ogni cartuccia inserita nell’ecobox e ogni cellulare andrà a costituire un monte
punti che darà diritto a ricevere un premio, in proporzione ai punti raccolti (Progetto Leonardo).
Nelle prossime settimane la ditta Eco-servizi verrà a visitarvi per posizionare i nuovi contenitori; vi
verranno forniti anche dei volantini da lasciare a disposizione dell’utenza e vi verrà chiesto di sottoscrivere il
nuovo modulo di adesione, che allego alla presente.
Anche i municipi e le scuole che non hanno aderito in passato possono aderire ora al nuovo
servizio. L’unico impegno sarà quello di posizionare il contenitore ricevuto nell’atrio o in altro locale
facilmente accessibile dagli allievi e distribuire il materiale informativo. Garda Uno provvede a
contattare direttamente le scuole.
Tutte le cartucce raccolte saranno consegnate ad un impianto specificatamente autorizzato dove saranno
avviate alla rigenerazione. Il quantitativo raccolto verrà conteggiato andando a incrementare la raccolta
differenziata comunale.
Per ulteriori informazioni potete contattare la d.ssa Stefania Faini presso Garda Uno al n° 030 9995401.
Distinti saluti.
Garda Uno Spa
Il Direttore Tecnico del settore igiene urbana
Massimo Pedercini
Spett.Le Scuola
Alla cortese attenzione del
Dirigente scolastico
In merito al servizio di raccolta differenziata cartucce Toner di stampa avviato nel novembre 2008
con la presente sono a comunicarVi che Garda Uno Spa ha iniziato la collaborazione con un nuovo
recuperatore, Eco-recuperi srl e che il servizio sarà migliorativo ed organizzato in maniera leggermente
diversa:
• Il servizio continuerà ad essere gratuito e vi verranno forniti nuovi contenitori più grandi (ecobox) da
posizionare, a disposizione di tutti gli allievi, nell’atrio della scuola.
• Per il ritiro verrà effettuato a giro, orientativamente 2 volte l’anno a gennaio e a giugno.
• Vi verrà proposto anche un contenitore per il recupero dei telefoni cellulari inutilizzati.
• Ogni cartuccia inserita nell’ecobox e ogni cellulare andrà a costituire un monte punti che darà
diritto a ricevere un premio, in proporzione ai punti raccolti (Progetto Leonardo).
Nelle prossime settimane la ditta Eco-servizi snc verrà a visitarvi per posizionare i nuovi contenitori;
vi verranno forniti anche dei volantini da distribuire a tutti gli alunni e vi verrà chiesto di sottoscrivere il
nuovo modulo di adesione, che allego alla presente.
Anche le scuole che non hanno aderito in passato possono aderire ora al nuovo servizio.
L’unico impegno della scuola sarà quello di posizionare il contenitore ricevuto nell’atrio o in
altro locale facilmente accessibile dagli allievi e distribuire il materiale informativo.
Per ulteriori informazioni potete contattare la d.ssa Stefania Faini presso Garda Uno 030 9995401.
Distinti saluti.
Garda Uno Spa
Il Direttore Tecnico del settore igiene urbana
Massimo Pedercini
Ricette Tipiche Gardone Riviera
Allegato E
30 dicembre 2010
Autore: Stefano Ambrosini
Ricette Tipiche Gardone Riviera
Allegato E
Aole a Sisà
Ingredienti: 1 kg di aole, 3 cipolle grosse, 1/2 bicchiere di acqua, 1/2 bicchiere di brodo di
carne,
100 g di farina bianca, 1 bicchiere di olio extravergine di oliva oppure, se preferite, olio di
semi per la frittura, 1/2 bicchiere di aceto, sale.
In una larga padella mettete abbondante olio extravergine di oliva a riscaldare e affettate
sottilmente le cipolle; quando l'olio avrà raggiunto sufficiente calore, versatevi le cipolle e,
prima che inizino a tostare, aggiungete l'acqua e il brodo per mantenerle bianche quindi
lasciate cuocere. Nel frattempo avete lavato con cura, asciugato, impanato nella farina
bianca e fritto in abbondante olio extravergine di oliva o di semi le aole. Quando le cipolle
saranno quasi cotte, aggiungetevi le aole fritte e portate a cottura a fuoco lento, con
coperchio, aggiungendo verso la fine 1/2 bicchiere di aceto e un po' di sale. È un piatto da
servire con la polenta.
Ingredienti: 1 kg di cipolle, 200 g di aole secche (quelle essiccate dai pescatori), 1 cucchiaio
di passata di pomodoro, 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva,
sale q.b.
Pulite, lavate, tagliate a velo le cipolle e mettetele a cuocere in una teglia per 1 ora e 1/4 in
un po' di olio extravergine di oliva al quale aggiungerete dell'acqua se vedete che attaccano.
Passata l'ora e 1/4 aggiungete il cucchiaio di passata di pomodoro e immergetevi le aole
secche. Fate cuocere per una buona 1/2 ora stando attenti che non si attacchino.
Aolette in Carpione
Ricette Tipiche Gardone Riviera | 30/12/2010
Ingredienti: 500 g di aolette, qualche foglia di basilico, 1 piccolo gambo di sedano, 1/4 di 1 di
aceto, 2 cipolle medie, 3 foglie di alloro, 2 spicchi di aglio,
1 bicchiere di olio extravergine di oliva o di semi per la frittura, 100 g di farina bianca, sale.
Pulite e lavate accuratamente le aole sotto un getto di acqua fredda corrente. Asciugatele e
mettete a scaldare abbondante olio extravergine di oliva (o di semi) in una larga padella.
Infarinate leggermente le aole e friggetele nell'olio bollente. A frittura ultimata scolatele su
una carta assorbente da cucina e mettetele in una terrina salandole a piacere. A parte avrete
già dovuto preparare il carpione facendo bollire l'aceto con le cipolle tagliate a fettine molto
sottili, gli spicchi di aglio interi, l'alloro, il basilico, il sedano tagliato a pezzetti e un po' di sale
grosso. Quando le verdure sono cotte, togliete dal fuoco il carpione e, dopo averlo fatto
intiepidire, versatelo sulle aole fritte. Il nostro consiglio è di preparare questo piatto il giorno
prima di consumarlo per lasciar ben insaporire il pesce
1
Filetti di Coregone con le verdure
Ingredienti
Lavate il pesce con cura sotto un getto di acqua fredda corrente. Mettetelo a scolare quindi,
dopo averlo asciugato, dividetelo in 4 filetti. In una padella fate riscaldare dell'olio
extravergine di oliva gar-desano e mettete a rosolare da entrambi i lati i filetti quindi bagnateli
con il vino bianco, salateli e pepateli. Quando tutto il vino sarà evaporato, toglieteli dal fuoco
e teneteli al caldo. Nel frattempo lavate le verdure, tritate la cipolla e il sedano e tagliate a
striscioline le zucchine, quindi fatele rosolare nell'olio aggiungendo il pomodoro senza buccia
e tagliato a dadini e le foglie di basilico, salate e cuocete per pochi minuti. Quando le verdure
saranno pronte, riprendete il pesce e sistematelo su un piatto di portata riscaldato, versatevi
le verdure e servite caldo.
Preparate per prima cosa la salamoia con abbondante olio extravergine di oliva, il succo dei
limoni, sale, il prezzemolo tritato, gli spicchi di aglio tagliati a fettine sottili, le foglie di basilico
tagliuzzate grossolanamente e l'origano. Procedete poi pulendo e lavando con cura il luccio
Ricette Tipiche Gardone Riviera | 30/12/2010
2
Ingredienti: Per 6 persone.
1 kg di sardine, 100 9 di farina bianca,
1 mazzetto di prezzemolo, 1 spicchio di aglio, 1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva
gardesano, sale
Pulite per bene le sardine se non lo sono di già, lavatele sotto un getto di acqua fredda
corrente e asciugatele molto bene. Infarinatele, salatele e ungetele con abbondante olio
extravergine di oliva in modo che non si attacchino sulla graticola. Preparate quindi la brace
ardente e ungete la graticola ben infuocata. Mettete a cuocere le sardine, girandole un paio
di volte facendo attenzione a non romperle.
Servitele ben calde con una salsa preparata con olio extravergine di oliva, lo spicchio di aglio
intero o tritato e il prezzemolo finemente tritato.
Luccio marinato
Ingredienti:
1 Luccio.
1 carota.
1 gambo di sedano.
1 cipolla.
2 spicchi d’aglio.
1 ciuffo di prezzemolo.
½ bicchiere + 2 cucchiai d’aceto bianco.
3 acciughe sotto sale.
50 g. capperi.
8 cucchiai d’olio.
Sale q.b.
Ricetta:
Pulite il luccio togliendo le viscere e la testa.
Tagliate in quattro parti la cipolla, la carota e il gambo di sedano.
Mettete in tre litri d’acqua le verdure con uno spicchio d’aglio sbucciato, il mezzo bicchiere
d’aceto, la testa del pesce, sale e bollite a fiamma bassa per mezz’ora.
Filtrate il brodo e adagiatevi il luccio a bollire per mezz’ora a tegame coperto e fiamma
bassa.
Scolate il pasce e lasciatelo raffreddare.
Ricette Tipiche Gardone Riviera | 30/12/2010
Ingredienti:
1 anitra di circa 2 kg
2,5 kg di verza
3
2,5 etti di burro
brodo vegetale o di carne
Per il ripieno:
le interiora dell'anitra
1 etto di fegatini di pollo
1 carota
1 cipolla
1 gambo di sedano
pane raffermo
1 etto di formaggio grattugiato
2 uova
1 bicchiere di latte
1 spicchio d'aglio
sale
pepe
noce moscata
chiodi di garofano
Procedimento:
Pulite l'anitra e svuotatela delle interiora.
Per il ripieno tritate finemente i fegatini di pollo e le interiora e soffriggetele in una noce di
burro con un trito di sedano, carota, cipolla, prezzemolo ed aglio.
Mettete in una ciotola il soffritto ed aggiungete il pane raffermo bagnato nel latte, il formaggio
grattugiato, le due uova, sale, pepe, noce moscata. Inserite il ripieno nel ventre dell'anitra e
cucitela.
In una pentola capiente, fate rosolare nel burro e abbondante olio l'anitra tenendola rigirata e
bagnandola con il brodo; a cottura quasi ultimata aggiungete le verza precedentemente
scottate, 2 chiodi di garofano ed un mestolo di brodo.
Lasciate cuocere a fuoco moderato, con il coperchio e di tanto in tanto rigirate le verza.
L'anitra va servita su piatti caldi accompagnata con polenta nostrana di farina gialla.
Ingredienti:
Per il court-bouillon:
Ricette Tipiche Gardone Riviera | 30/12/2010
140 g carote
2 g alloro
5 cl aceto di vino bianco
140 g sedano
140 g cipolle
1 dl vino bianco
24 g sale fino
2 l acqua
Per il coregone:
600 g coregone
80 g sardine sottosale
1 dl olio di oliva extravergine
4
30 g capperi nani
1 cl aceto di vino bianco
2 g coriandolo
Per la polenta:
4 dl acqua
100 g farina di grano marano
5 g sale fino
50 g burro
Procedimento:
Fare un court-bouillon molto profumato con aceto bianco, vino bianco, alloro, sedano, carote,
cipolle e sale.
Cuocere molto dolcemente i coregoni puliti, squamati e ben lavati, nel court-bouillon.
Fate bollire l'acqua con il sale e il burro, versate a pioggia la farina di grano marano e
mescolate con una frusta, quando comincia ad addensare mescolate sostituite la frusta con
un mestolo di legno. La polenta va tenuta mescolata continuamente per ottenere una cottura
omogenea, lasciare cuocere almeno 40 minuti.
Togliere i coregoni dal liquido di cottura e pulirli eliminando lische e pelle; sminuzzarli e unirli
alla salsa e conservare al caldo. Mettere al centro del piatto un mestolino di polenta e
disporre nel mezzo il coregone con la salsa. Condire con olio extravergine del Garda.
Servire.
Baccalà in Umido
Procedura
5
Lucci in concia
Procedura
Si prepara una salamoia con il succo dei limoni, sale, aglio tritato, basilico, un pizzico di
origano, olio. Si fanno arrostire i lucci sulla graticola, una volta cotti si mettono nella
salamoia, da servire dopo dodici ore.
Procedura
Si pulisce, si squama, si tolgono le interiora e si taglia a pezzi grossi la tinca, si passa nella
farina e si frigge in una padella con olio di semi, in un tegame di terracotta si mette un pò di
olio di oliva, i pezzi di pesce fritti, le foglie di alloro, i fagioli già lessati e si regola di sale e
Ricette Tipiche Gardone Riviera | 30/12/2010
pepe, si copre e si cuoce a fuoco lento, quando i fagioli cominciano a disfarsi si toglie dal
fuoco e si serve caldo.
6
-sale q.b.
-pepe bianco q.b.
Procedura
Si prepara una marinata con olio di oliva extra vergine, succo di limone, sale e pepe e si
versa sopra alle trote già pulite e lavate, si lascia marinare per un paio di ore rigirandole
spesso. Si passano sulla griglia rigirandole spesso e bagnandole con la marinata. In una
ciotola si lavora il burro, prezzemolo tritato, sale, pepe bianco, succo di limone fino ad
ottenere una salsa cremosa da versare sopra alle trote nel piatto da portata.
Ricette Tipiche Gardone Riviera | 30/12/2010
7
Re(3) Garda – Progetto Parco Alto
Garda realizzato dal comune di
Gardone Riviera
A
Allegato F
30 dicembre 2010
Autore: Stefano Ambrosini
Ambrosini Stefano Telefono: +39 320 3520092
Comune di Gardone Riviera Fax: +39 0365 22122
Piazza Scarpetta, 1 Indirizzo di posta elettronica:
25079 Gardone Riviera (BS) innovazione@comune.gardoneriviera.bs.it
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2
CAPITOLO 1
Re(3) Garda è un progetto di cooperazione ambientale dei 9 comuni del Parco Alto Garda
Bresciano:
Salò
Gardone Riviera
Toscolano Maderno
Gargnano
Magasa
Valvestino
Tignale
Tremosine
Limone
Il progetto consiste nella creazione di un gruppo di lavoro tra tutti gli Assessori all’Ambiente e/o
Ecologia oltreché per conoscenza ai Sindaci dei suddetti comuni.
L’obiettivo del gruppo di lavoro è quello di riuscire a rendere partecipi i singoli comuni di un
progetto partecipativo sui temi ambientali.
Attualmente il gruppo di lavoro si incontra con una frequenza mensile nella sala consiliare della
comunità montana Parco Alto Garda a Gargnano.
2
Il concetto legato alle 3RE ossia Reduce, Reuse, Recycle è nell’ottica della European Waste
hierarchy come un punto cardine della strategia che le amministrazioni locali devono compiere
per realizzare una riduzione netta del rifuto secco indifferenziato da mandare nelle fase di
Recovery (ossia l’incenerimento per ricavare energia) e la fase Disposal (ossia la discarica
controllata).
La novità del progetto RE(3)Garda sta nel fatto che non è un gestore a proporre le iniziative
ambientali per il miglioramento del ciclo integrato, ma le singole amministrazioni comunali, che,
in maniera coordinata, cercano di attuare soluzioni innovative per la risoluzione del problema
nell’ottica della direttiva comunitaria.
L’obiettivo dichiarato di una riduzione netta del rifiuto secco di minimo il 30% sarebbe un
risultato storico per una zona altamente turistica come il Garda Bresciano.
L’utilizzo inoltre di un’area così differente come periodicità (ossia il picco turistico estivo con
circa 2 milioni di presenze turistiche stagionali su 30.000 abitanti) potrebbe essere un bacino di
studio sperimentale esportabile in altri comuni e città italiane.
The 3Rs are categories at the top of our disposal options. They
include a variety of initiatives for disposing of discards. Generally,
options lowest on the list are least desirable.
3
GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO RE(3)GARDA
I Progetti operativi che il gruppo di lavoro ha proposto nell’annualità 2010 sono i seguenti.
Compostaggio Locale
Tutti i quattro progetti sono stati condivisi a livello comunitario e sarebbero, soprattutto i primi
due, delle sperimentazioni uniche a livello nazionale.
4
COMPOSTAGGIO COLLETTIVO
E’ dotato di una funzione miscelatrice, che garantisce la produzione di compost ben bilanciato;
Può essere equipaggiato con un dosatore automatico, che permette di inserire ogni volta la giusta quantità di
pellet;
Permette agli utenti di utilizzare sacchetti di carta per raccogliere i propri rifiuti umidi domestici.
E' dotato di un impianto di sicurezza che lo rende utilizzabile da chiunque senza correre alcun rischio
Il macchinario è di facile manutenzione ed è stato studiato per essere accessibile a tutti, anche a persone in
carrozzella.
La struttura della JK5100 è realizzata in acciaio inossidabile. Tutte le parti mobili, invece, sono
sostituibili, per garantire un’operatività prolungata nel tempo. Le operazioni di triturazione,
mescolamento e aerazione sono regolabili da un apposito pannello di controllo, al fine di
permettere alla macchina di adattarsi con facilità a differenti flussi di rifiuti organici e garantire
un compostaggio ottimale.
5
E’ CONVENIENTE ADOTTARE LE COMPOSTIERE JORAFORM? IN QUANTO
TEMPO SI RIPAGA L’INVESTIMENTO?
L’utilizzo dei macchinari Joraform per il compostaggio locale collettivo consente di ridurre il
costo di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti organici dal 30 al 70 per cento,
oltre ad abbattere l’inquinamento e le emissioni da traffico.
Comuni tra i cinquecento e i mille abitanti che hanno promosso il compostaggio domestico
individuale, raggiungendo percentuali di adesione a tale pratica del 50–70%, possono in questo
modo eliminare il circuito di raccolta della frazione umida con l’installazione di una sola
macchina compostatrice.
In proporzione, lo stesso risultato può essere ottenuto da Comuni tra i duemila e i cinquemila
abitanti, ma anche Comuni più grandi possono installare, o far installare, la macchina presso
condomini, mense aziendali, scuole, case di riposo, ristoranti e hotel, ovvero i ―grandi
produttori‖ di rifiuti umidi organici.
Considerando un’obsolescenza tecnica di 15 anni, una compostiera JK5100 si ripaga in un lasso
di tempo compreso tra i due e i quattro anni. Tali benefici economici aumentano ulteriormente
in situazioni geografiche particolari (come territori montani distanti dai centri abitati o isole),
dove una singola macchina consente risparmi fino a 4.000 euro/anno.
I prodotti Joraform beneficiano di una garanzia da parte della casa madre svedese di due anni
su tutti i componenti; la manodopera non è inclusa.
La proposta è quella di inserire un sistema sperimentale che inserisca nelle isole ecologiche:
1 Joraform JK5100 per i comuni sotto i 2500 abitanti
L’ultimo passaggio del progetto sarebbe legato ad incentivi economici per l’acquisto da parte di
grandi utenze alberghiere di Joraform JK5100.
Esempio: Grand Hotel Gardone
L’hotel paga una TARSU oltre i 50.000€/anno e ovviamente la gran parte di rifiuto prodotto sarà
FORSU (ossia Frazione Umida). Proponendo all’utenza alberghiera l’acquisto della compostiera
comunitaria si avrebbe innanzitutto l’eliminazione del ritiro dell’umido presso l’utenza, oltreché
l’abbassamento della RSU complessiva.
Come controparte il comune potrebbe proporre un incentivo economico all’acquisto con una
riduzione in tarsu pari al massimo della FORSU gestibile dalla JK5100. Ossia: 20ton/anno =
3000€.
Avviando un progetto sperimentale simile potremmo quindi verificare la fattibilità di un
ampliamento al modello nordico, ossia una compostiera per ogni frazione (quindi permettendo il
conferimento di ―prossimità‖ da parte dell’utenza finale).
FASE2
Utilizzando il profilo medio di 3246 abitanti e una R.I. pari a 2318,755 ton/anno possiamo
affermare che:
Applicando un modello con 10 macchine posizionate nel territorio avremmo una riduzione potenziale di 200 ton/anno;
Il ROI avrebbe una tempistica media (come già affrontato nei calcoli precedenti) a 4-5 anni.
Dopo il 4°-5° anno tutto il mancato conferimento della FORSU nella RSU genererebbe un guadagno netto di circa 30.000€
annui.
Sulla base del ciclo di vita della macchina (20 anni), possiamo quindi affermare che il guadagno netto potenziale di un
progetto simile è pari a 450.000€.
7
PROPOSTA DEL GRUPPO
8
BIGBELLY SOLAR:
SPERIMENTAZIONE CESTINI
9
L'idea sviluppata con BigBelly Solar è quello di ridurre la frequenza di prelievo dei rifiuti
depositati nei contenitori pubblici di raccolta.
Ma l'unico modo di farlo è quello di aumentare lo spazio disponibile. Ma non aumentando il
volume del raccoglitore, bensì riducendo quello della spazzatura.
Realizzato come un normale contenitore di tipo chiuso che si trova nelle strade americane (che
ha anche il vantaggio di non far entrare gli animali o di consentire alle persone di infilarci la
mano), BigBelly Solar funziona come un compattatore riducendo il volume complessivo dei
rifiuti. La sua capacità di ridurre il volume è pari a 5 volte.
E' come se il contenitore fosse 5 volte più grande.
Il motore interno è alimentato dal pannello solare situato al di sopra e protetto da un vetro
lenticolare che gli consente di catturare il più a lungo possibile l'energia del sole, producendo
fino a 50 watt di energia più che sufficienti per alimentare il motore interno.
Il primo modello presentato consente la raccolta non differenziata dei rifiuti, ma ora sono anche
usciti i modelli per la raccolta del vetro (fratuma e sbriciola) e della carta (sminuzza e
compatta).
Risultato? La spazzatura è stata ridotta di volume, le volte necessarie per il ritiro diminuiscono,
si risparmiano soldi e si inquina di meno.
Il costo? si parla di 4-5000€ per contenitore.
I materiali utilizzati per realizzare O pappòne americano sono: plastica riciclata e vernici
atossiche ed ecologiche.
Forse non è la soluzione definitiva, ma sono le piccole cose che trasformano gli obiettivi
ambiziosi in realtà.
10
CASE STUDY
The City of Boston ―The solar trash receptacles have to go citywide. It will give us a more
productive work force because you don’t have to pick them up everyday.‖ – Mayor Thomas
Menino
The Town of Banff, AB, Canada ―It is not only an operational savings, but it’s also an
environmental savings from less fuel.‖ – Chad Townsend, Banff environmental services
coordinator
The City of Philadelphia ―This technology will save taxpayers money, introduce sidewalk
recycling and keep our streets clean. This is one more important step towards achieving our
sustainability goals.‖ – Mayor Michael Nutter, City of Philadelphia
Georgetown University ―The results have been nothing short of incredible, with waste collection
being reduced from seven times per week to two.‖ – Bill del Vecchio, Recycling Director,
Georgetown University
Arizona State University ―The machines are working great for the university. We only have to
empty them intermittently, and there’s no maintenance… I’m a believer now.‖ – Ted Woods,
Arizona State University
Oregon Zoo ―I’ve been doing waste services at the Oregon Zoo for 12 years, and the BigBelly
machines have changed my life for the better,‖ says Mark Newberg, Zoo Custodian. ―I have to
make less frequent trips, it’s easier on my back, and it even makes me take more pride in
keeping the area clean. They’ve been great.‖
Bergen County Zoo― Keeping up with the trash is a real challenge for time—we had to empty six
cans daily in the food court, and twice a day on nice weekends,‖ said Timothy Gunther, Zoo
Director. ―We replaced the six cans with two BigBellys and now only have to empty them every
other day. It’s been a tremendous time savings.‖
Patriot Place ―In addition to promoting recycling and reducing our waste volume and energy
consumption, we have realized significant operational efficiencies and cost savings for waste
removal.‖ – Brian Earley, General Manager, Patriot Place
The Boston Red Sox ―We have become big fans of BigBelly and are supportive of the continued
deployment of BigBelly compactors into the neighborhoods surrounding Fenway Park.‖ –
Jonathan Gilula, Senior Vice President of Business Affairs for the Red Sox
11
TESTIMONIALS
Larry Prospect, White Plains Road BID, Bronx, NY:―The BigBellys are tremendous asset for
our Shopping streets. They require less attention from our sanitation people so they can place
more attention to other areas. There is no visible garbage and people do not bring their
household refuse to drop in the BigBellys.‖
Margaret McAustin, Councilwoman, City of Pasadena:―There’s a savings to be had because
they require less frequent pick-ups. They were very successful and they were very well
received, and because they can accommodate more trash they result in less garbage around the
trash cans.‖
Scott McGrath, Recycling Coordinator, City of Philadelphia Streets Dep’t:―The wireless
monitoring system has made it very easy to manage our inventory all across Center City. The
ability to sort through historical data by collection route and discover collection patterns gives us
valuable and actionable information.‖
Eric Baker, Special Projects Director for the Kitsap County Commissioners―With all 80
installed, we should save about $48,000 a year in truck expenses, such as fuel and maintenance
costs. On top of that, by not having to pick up the garbage as often, we will save $61,000 in
labor that can be diverted to the maintenance and operation of the parks.‖
Chad Townsend, Town of Banff Environmental Services Coordinator―It is not only an
operational savings, but it’s also an environmental savings from less fuel.‖
Amie Zander, Exec. Dir. of West Ridge Chamber of Commerce, Chicago, IL―We are
thrilled with our BigBelly units. We have been able to go from 2 trash pick-ups per day to once
every 3 days indicating that they hold 6 times as much as our regular trash receptacles. We are
ordering more BigBelly units for next year with a goal of replacing all our trash receptacles with
the BigBelly in the next few years.‖
Michael Lambert, Aide to Mayor Curtatone, City of Somerville, MA―Somerville is a densely
populated city with a tight budget – so we are always seeking ways to do more with less. We
had a number of constantly-overflowing trash cans in our squares that City staff were visiting
four times a day or more for collection. We did a several-month test trial with five BigBellys, and
they made a big difference. We’ve now dropped to one collection per day at our busiest spots,
saving valuable staff time. The BigBellys eliminated unsightly and unhealthy trashcan overflow
at each site they were placed, even at our Dunkin’ Donuts/Bus Stop location, and our residents
have noticed with approval. We decided without reservation to purchase the trial units, and we
plan to budget for more in the spring.‖
David Cohen, Mayor of Newton, MA―Utilizing these compactors, we have saved money by
reducing collections while at the same time eliminated unsightly overflowing trash cans, and
reducing pests and odor…The BigBelly trash compactors exemplify our willingness to find
innovative, environmentally friendly projects to enhance our community.‖
Mark Stodola, Mayor of Little Rock, AR―The BigBelly is an innovative, sustainable, cost-
effective product that appears perfectly suited for our River Market District and other downtown
areas. During hard economic times when the City is considering a budget with dwindling
revenues, it is encouraging to learn about a product that has already produced significant
tangible results in reducing costs in other cities.‖
Tim McCarthy, Principal Assistant to Commissioner of Public Works, City of Boston―It
has a ton of benefits – it will save the city time and money, keep litter from overflowing, and
discourage illegal dumping of trash. This will save us a lot of time for guys to fill potholes, fix
sidewalks, and do other things.‖
Marie Torniali, Exec. Dir., Steinway Street Improvement, NYC―The BigBelly has been
terrific for our beautification efforts: you can see all the trash with the other cans, which is quite
unsightly; but the BigBelly creates a much nicer look.‖
Thomas Menino, Mayor of Boston, MA―The solar trash receptacles have to go citywide. It will
give us a more productive work force because you don’t have to pick them up every day.‖
12
Michael Nutter, Mayor of Philadelphia, PA―This technology will save taxpayers money,
introduce sidewalk recycling and keep our streets clean. This is one more important step
towards achieving our sustainability goals.‖
Rob Gogan, Recycling & Waste Manager, Harvard University:―We like the BigBelly
[compactors] because they can hold four times more litter than a non-compacting barrel. That
means no unsightly, pest-friendly litter spilling out of the barrels. It also means that Harvard
produces 1/4th the greenhouse gas from vehicle trips to service the barrels, less vehicle noise
and air pollution, and fewer times that a truck has to disrupt pedestrian traffic. Most
gratifyingly, the new set-up will give Yard visitors the chance to recycle their cans, cups, bottles
and papers all across the Yard.‖
Michael Lyons, Senior Buyer, Boston University―During the 2009 fall semester the
University installed 33 BigBelly solar trash compactors and recycling receptacles. Beyond
reducing the frequency of trash pick-ups and expanding our recycling program, they provided a
meaningful step toward increasing visibility for the University’s new sustainability program.‖
Ted Woods, Refuse Coordinator, Arizona State University, Tempe, AZ―I was skeptical at
first, but to my amazement, the machines are working great for the university. They’re very
attractive and people really use them. We only have to empty them intermittently, and there’s
no maintenance – we don’t have to worry about them at all. I’m a believer now.‖
Bill del Vecchio, Recycling Director, Georgetown University―The results have been nothing
short of incredible, with waste collection being reduced from seven times per week to two.‖
13
PROPOSTA COMUNITARIA
Sperimentazione sui lungolaghi con rimozione dei cestini tradizionali e sostituzione con i bigbelly.
Creazione di un progetto FINANZIATO con una partecipazione al max del 50% dell’investimento
Investimento iniziale pari a 40 pezzi (5 per i comuni a lago e 2-3 per i comuni montani).
Investimento di circa 160.000€ su 9 comuni (con una quotazione di 4000€ a pezzo – da trattare con l’importatore)
Se si riesce a trovare un finanziamento 80% il costo per comune medio di 3555€ per comune.
14
EDUCAZIONE AMBIENTALE COMUNE
Formazione ambientale coordinata nei plessi scolastici del PAG
Circa 30.000 scuole che partecipano ogni anno in 54 Paesi, più di 7 milioni di studenti coinvolti
7 Passi che vengono sviluppati dagli studenti e dagli insegnanti in maniera partecipativa
La scuola risparmia e migliora i suoi rapporti con il territorio acquisendo maggiori risorse
Si aderisce ad una rete internazionale di scuole fonte di idee per creare nuove opportunità di crescita
Massimizzare i risultati in termini di educazione alla sostenibilità ad un costo minimo (540 euro per edificio
scolastico);
15
PROPOSTA COMUNITARIA
Adesione al Progetto Eco-Schools mediante una struttura comunitaria o consortile.
E’ possibile sviluppare anche un progetto che copra l’intera area Gardauno con un Budget di 15.000€/annui.
E’ possibile sviluppare un progetto su base PAG con un contributo provinciale da 4000 a 8000€ /annui. (contributi
straordinari finalizzati al finanziamento di iniziative di carattere promozionale, didattico e divulgativo delle
tematiche ambientali)
16
OBIETTIVI PER IL FUTURO
Per il raggiungimento di una completa politica rifiuti Zero
Bozza in aggiornamento e in lavorazione
17
OBIETTIVO 1
OBIETTIVO 2
Raccolta Porta a Porta Spinta
OBIETTIVO 3
Compostaggio.
Raggiungibile con il modello del Compostaggio Locale.
OBIETTIVO 4
18
19
20
OBIETTIVO 5
Riutilizzo, Riparazione e Decostruzione
OBIETTIVO 6
21
Introdurre Last Minute Market http://www.lastminutemarket.it/ nella nostra zona
Last Minute Market è una società spin-off dell'Università di Bologna che nasce nel
1998 come attività di ricerca. Dal 2003 diventa realtà imprenditoriale ed opera su tutto
il territorio nazionale sviluppando progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti
(o non commercializzabili) a favore di enti caritativi. LMM si avvale di un team operativo
giovane e dinamico affiancato da docenti e ricercatori dell'Università di Bologna. Con
oltre 40 progetti attivati in comuni, provincie e regioni Italiane, LMM ha consolidato un
metodo di lavoro efficace ed efficiente che permette di attivare in maniera progressiva il
sistema donazioni/ritiri tenendo sotto controllo gli aspetti nutrizionali, igienico-sanitari,
logistici e fiscali.
Nella fase di sviluppo dei progetti, oltre al coinvolgimento dei soggetti donatori e
beneficiari, lavoriamo a stretto contatto con gli assessorati alle attività produttive, alle
politiche sociali e culturali degli enti locali, con prefetture e ASL in modo tale da
garantire la perfetta conformità con le normative vigenti, la trasparenza delle
procedure, il monitoraggio e la quantificazione dei risultati ottenuti.
Progetti con alto contenuto innovativo, studiati su misura degli interlocutori, si
realizzano così grazie allo stretto contatto tra il mondo universitario della Facoltà
d’Agraria dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e attori imprenditoriali e
istituzionali.
Attraverso LMM le Istituzioni vedono diminuire il flusso di rifiuti da gestire e ottengono
maggiori risorse per l'assistenza alle fasce più deboli della popolazione.
Un'Istituzione (pubblica o privata) può realizzare grazie a LMM una rete locale in grado
VANTAGGI
Prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti
Ottimizzazione delle risorse disponibili
Realizzazione di una rete locale con imprese e Terzo Settore
Miglioramento dell’assistenza alle fasce più deboli della popolazione
Sensibilizzazione della comunità sulla riduzione degli sprechi
Adesione ad un progetto di rilevanza nazionale
I NUMERI
Alcuni esempi di progetti LMM realizzati grazie all'intervento delle Istituzioni locali sono:
OSPEDALI
Da uno degli ospedali di Bologna si recuperano ogni giorno 30 pasti pronti presso la
mensa, per un valore complessivo di oltre 35.000 euro all'anno.
FARMACIE
A Ferrara si recuperano, presso le farmacie comunali, parafarmaci e farmaci da banco
per un valore complessivo di circa 11.300 euro all'anno.
22
SCUOLE
A Verona otto mense scolastiche recuperano circa 8 tonnellate all'anno di prodotto cotto
che corrispondono a circa 15.000 pasti.
TASSA SUI RIFIUTI
In alcune città, grazie a un accordo tra istituzioni e aziende multiutility, si è riusciti a
ottenere uno sconto sulla Tariffa di Igiene Ambientale (TIA) includendo anche lo
smaltimento di parafarmaci e farmaci da banco.
Creazione di punti vendita senza imballi o incentivi economici per gli esercenti
a iniziative simili (http://www.effecorta.it)
23
OBIETTIVO 7
Proporre incentivi economici per la raccolta differenziata con l’applicazione di una TIA (Tariffa
Igiene Ambientale) Puntuale con la logica del Pay by Bag.
24
CASE STUDY IN MERITO AI
PROGETTI COMUNITARI
25
JK 5100
JK 5100
Compostaggio Comunitario?
Oggi si può!
Joraform AB
Il compostaggio reso facile e conveniente!
Funzionamento
Qualità
Abbedissan (Suède)
les sacs de granulés, la pelle utilisée pour leur introduction et les consignes de dosage fournies par le fournisseur
Organisation interne : qui fait quoi, temps passés
alimentation du
-alimentation manuelle tous les matins
fermenteur
-le jardinier est chargé de ces opérations, qui, étant considérées très simples,
conduite du
pourraient être accomplies par n'importe quel membre du personnel
compostage
Generated by Foxit PDF Creator © Foxit Software
http://www.foxitsoftware.com For evaluation only.
maintenance aiguisage des couteaux du broyeur avant le broyage de restes de gibier (os…)
Suivi du fonctionnement
bilan matière, il n'y a pas de suivi, on peut estimer une production de 1-1.5 t/an de compost pour
performances 4-6 t/an de déchets alimentaires
-le fonctionnement n'est pas contraignant pour le personnel, en dehors des pointes
-surcharge du fermenteur lors des pointes, peut nécessiter beaucoup de structurant
commentaires, -émissions ponctuelles d'odeurs
problèmes, -fonctionnement impeccable de 2001 à 2007, lorsqu'une fuite au niveau du broyeur
évolutions… a obligé au remplacement d'un composant électronique
-amélioration technique apportée par le fabricant au joint d'étanchéité
-le fermenteur peut être déplacé facilement pour l'entretien à l'aide d'un transpalette
Aspects économiques
temps journaliers :
fonctionnement -acheminement des déchets : 10 min
-alimentation du fermenteur et conduite du compostage : 30 min
grande satisfaction du maître d'ouvrage, qui profite du compost et réalise un gain de
Bilan
temps et d'argent (quelques centaines d'€/an sur les coûts de collecte)
CA S E S T U DY
BigBelly Solar
C O M PA C T I N G T R A S H V I A C L E A N S O L A R P O W E R W I T H S O L I D W O R K S
• Developed the world’s first solar-powered BigBelly Solar designs and manufactures innovative solar-powered trash
trash compactor compaction systems that lower fuel costs and carbon emissions by reducing
garbage truck trips. Used in busy places – such as shopping districts, food
• Increased sales 300 percent following courts, and entertainment venues – and in remote locations – including parks
product redesign and beaches – the BigBelly trash compaction system uses the sun’s energy to
compact and store five times the amount of garbage as trash receptacles of the
• Cut material costs by using 30 percent same size. By decreasing the number of garbage pickups required, the BigBelly
fewer steel parts
generates cost savings and reduces exhaust emissions at the same time.
• Improved design quality and control According to Jeff Satwicz, BigBelly Solar product manager, the decision to
standardize on SolidWorks® CAD software during the early conceptual design
phase was an important factor in ensuring that ongoing development would satisfy
growing customer demand. “We made the decision to use SolidWorks software
as our standard platform from the very beginning,” Satwicz recalls. “Initially, we
outsourced much of the early design work to consultants who had a variety of
design packages to choose from. We instructed them to use SolidWorks software
since we intended to use it when we brought the design work in-house. We had
one design partner use a competitor’s product on a major project. We ended
up transferring the design back to SolidWorks because we were happier with
SolidWorks as a CAD design tool.”
BigBelly Solar chose SolidWorks software because of its ease of use and
widespread popularity among partners. The company also valued the software’s
visualization, sheet-metal design, and integrated analysis capabilities. “I had used
SolidWorks in college and had become proficient with it. Our vendors all used
SolidWorks software, and the initial design was done on that platform. SolidWorks
was simply the most logical choice for us to take this product forward,” Satwicz says.
“Our vendors all used SolidWorks Innovating the first solar-powered trash compactor
software…SolidWorks was simply the
BigBelly Solar used SolidWorks software to take the BigBelly solar-powered trash
most logical choice for us to take this compactor from a single proof-of-concept prototype – that debuted at Colorado’s
product forward” Vail Ski Resort in 2004 – through several additional demonstration prototypes
to a full commercial product run in the spring of 2005. A product redesign was
Jeff Satwicz, Product Manager
completed in 2007. During BigBelly’s first year on the market, the company
realized a four-fold increase in unit orders, and then tripled sales following the
product redesign in 2007. The innovative compactor – which stores energy via a
protected solar panel to drive an electric motor that compacts trash – can operate
for a full day with the energy equivalent used to toast a slice of bread.
“Because we decided to use SolidWorks, we had the tools to optimize the design and
accelerate development, enabling us to cultivate and grab a significant share of this
market,” explains Satwicz. “We not only delivered the world’s first and only on-site
solar-powered trash compactor, but also quickly refined and improved upon our initial
design. We plan to continue that effort by leveraging the integrated analysis tools
available with SolidWorks software.”
“By using SolidWorks for mechanical design, we can make use of the pre-
packaged sheet-metal features, which integrate seamlessly with our sheet-metal
manufacturer’s system,” Satwicz notes. “Because we are working with the same set
of data, we eliminate a lot of guesswork from the sheet-metal fabrication process,
which results in fewer surprises and consistently high quality.”
SolidWorks is a registered trademark of Dassault Systèmes SolidWorks Corp. All other company and product names are trademarks or
registered trademarks of their respective owners. ©2008 Dassault Systèmes. All rights reserved
MKBIGCSENG0808
CITY OF PHILADELPHIA
CASE STUDY:
COST‐SAVINGS FROM SOLAR‐POWERED COMPACTORS FOR
TRASH AND RECYCLING
Impacts of Solar‐Powered Trash Compactors, Companion Recycling Units and
Wireless Notification Technology on Operating Costs, Fuel Consumption and
Vehicle Emissions in Center City Philadelphia
Inaugural Report
June 2009
CONTENTS
Executive Summary 2
Case Study 3
Appendix A: City of Philadelphia public relations and education programs 9
Appendix B: Savings analysis from four collection routes 13
Appendix C: Product specifications 14
Appendix D: Completed maps of existing collection routes 16
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 1
Executive Summary
On April 30, 2009, Mayor Michael Nutter unveiled the first of 500 solar‐powered trash compactors and
210 companion single‐stream recycling units to be installed throughout Center City Philadelphia. The
City had been making 17 trips each week to empty 700 wire baskets throughout Center City, at an
annual cost of about $2.3 million. After replacing those 700 receptacles with 500 solar‐powered
compactors and 210 recycling units, the City collects only 5 times a week, at an annual operating cost of
about $720,000 – representing a 70% savings. Performing those 17 collections each week required 33
workers on 3 shifts, while performing the 5 collections per week under the new program requires only 9
workers on a single shift. The other workers have been re‐assigned to other, more productive tasks.
The deployment plan was a comprehensive package including a 3‐year financing program, a 4‐year
extended warranty and service plan, and a wireless monitoring system on all 500 units.
Highlights of the program include:
• Immediate savings: By entering into a 3‐year financing arrangement, the City has no up‐front
capital cost and will realize collection cost savings in the first year of approximately $850,000.
• Ongoing savings: The City will save nearly $13 million in cumulative collection cost savings over
the next 10 years, net of the equipment cost.
• Annual operating cost reduction of 70 percent: compaction reduces collection demand, which
directly reduces operating costs and associated vehicle fuel use and emissions.
Before After Savings
Collection frequency 17/week 5/week 12/week (70%)
Annual operating cost $2,300,000 $720,000 $1,580,000 (70%)
Cumulative 10‐year cost $23 million $10 million $13 million (70%)
In conjunction with the installation of the solar‐powered trash compactors, the City introduced public
space recycling for the very first time in Philadelphia. Mayor Nutter has launched a major public
relations and neighborhood education campaign called "Philly Throws Green" with a
(www.phillythrowsgreen.org). This program is part of the Mayor’s broader initiative called "Greenworks
Philadelphia" (www.greenworksphila.org), the new
comprehensive sustainability framework designed to
help the City meet its proclaimed goal of becoming
"America's number one green city."
In the current economy, many cities and towns are
actively seeking ways to reduce operating costs and
balance their budgets. The City of Philadelphia is
demonstrating that solar compactors can significantly
reduce annual operating costs in the first year, and for
years thereafter, by reducing collection frequency
requirements. Providing the City’s first public‐space
recycling program and having the ability to track
operations are additional features of the program,
which offers clear economic, environmental and
educational benefits.
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 2
Case Study
With a population of about 1.5 million people, Philadelphia is the largest city in Pennsylvania and the
sixth most populous city in the United States. Philadelphia contains many national historic sites that
relate to the founding of the United States, and attracts millions of visitors each year for business and
tourism. Philadelphia’s economy is heavily based upon manufacturing, refining, food and financial
services. The City is also a national center of law study.
The Center City district, located between the Schuylkill and Delaware Rivers and between Spring Garden
and South Streets, represents the heart of downtown Philadelphia and is home to a majority of the
shopping, nightlife, businesses, and historical attractions for which Philadelphia is famous.
Significant waste challenge
The volume of pedestrian traffic in the downtown area creates a significant challenge to the City’s
Department of Streets, the agency tasked with keeping the streets clean and staying current with a
massive public waste challenge. The volume of trash in the district has traditionally required the use of
700 trash receptacles, each collected 17 times per week via four distinct collection routes. The
headcount to staff these routes totaled 33, working three full time shifts at a cost to the City of $2.3
million per year.
A Novel Solution
City officials and specialists from the Massachusetts‐based company BigBelly Solar (the Company) jointly
completed a comprehensive analysis of the number and placement of all trash receptacles, the timing of
the collection routes, and the costs associated with the entire operation. Then, in an effort to maximize
efficiencies for the City, the parties carefully completed capacity planning and determined the optimal
deployment of the Company’s solar compactors, companion recycling units, and related wireless
notification technology. The resulting solution, consisting of 500 “BigBelly” solar compactors and 210
matching single‐stream recycling containers, proved to be a cost‐efficient alternative to current
expensive and time‐consuming collection efforts. The recycling containers represent the first public
space recycling offering ever in the City of Philadelphia, which Mayor Michael Nutter introduced
following the success of the City’s single stream residential recycling program.
Substantial Savings
The solar compactors increase capacity by approximately 5 times compared to the City’s wire mesh litter
baskets, enabling Philadelphia to reduce its collection frequency from 17 times per week to 5 times per
week, and to reduce budgeted staffing from 33 to 9, operating on a single shift rather than three.
Reduced collection trips will also substantially cut related fuel use and greenhouse gas emissions. The
annual cost of collection with the new system is estimated to be approximately $720,000 – representing
a 70 percent reduction from the old system.
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 3
The comparison of collection frequency and associated costs under the old system and under the new
system are summarized in the chart below:
Before After Savings
Collection frequency 17/week 5/week 12/week (71%)
Number of workers 33 9 24 (73%)
Number of shifts 3 1 2 (67%)
Annual operating cost $2,300,000 $720,000 $1,580,000 (67%)
Cumulative 10‐year cost $23 million $10 million* $13 million (70%)
*Including the cost of the solar compactor and recycling equipment
Financing the Equipment Costs
The City purchased the equipment through a lease‐to‐own finance program offered by the Company
and therefore was not required to make an upfront capital expenditure to realize an immediate cash
flow improvement. This allowed the City to use the deployment to help close a budget shortfall they
faced for fiscal year 2010. The financing arrangement is for three years, during which the equipment
lease costs will be less than half the amount of the operating cost savings, resulting in a net cash‐flow
savings for the City even during the lease period. Over the ten‐year useful life of the compactors, the
cumulative projected savings that the City expects to realize is about $13 million.
The net operating cost reductions are illustrated in the following graph.
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 4
Highlights of the program include:
• Immediate savings: By entering into a 3‐year financing arrangement, the City has no up‐front
capital cost and will realize cash flow savings in the first year of approximately $850,000.
• Ongoing savings: The City will save nearly $13 million in cumulative operating cost savings over
the next 10 years, net of the equipment cost.
• Annual operating cost reduction of 70 percent: compaction reduces collection demand, which
directly reduces operating costs and associated vehicle fuel use and emissions.
The net annual operating cost savings accrue starting in the first year of the program, and over time add
up to a substantial savings for the City, as illustrated in the following graph.
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Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 5
Description of the Solar‐Powered Compactors
The compactors are self‐powered, requiring no wiring or external electrical connection, and
automatically compact the waste when the trash inside reaches a certain level. The solar photovoltaic
panel turns daylight into electricity, which is stored in a small battery inside the unit, allowing the
machine to run at night and during prolonged periods of inclement weather on only battery reserve
power. As users deposit trash, it falls into a 32‐gallon bin inside the machine. When the level of trash
eventually rises above the top of the inner bin, the trash interrupts an electric eye beam, triggering the
motor to compact the trash down into the bin, making room for more trash. Users can safely continue
to deposit additional trash during compaction cycles: the machines have an insertion hopper that
prevents hands from reaching into the compaction area, and do not lock users out during compaction to
prevent litter.
This process repeats automatically as needed until the machine is ready for collection, typically holding
about 160 gallons of uncompacted trash. At that point, the LED light indicator on the front panel goes
from green to yellow, and the machine sends a wireless message to a central computer server, notifying
staff that the unit is ready for collection. (See next section for more information on the wireless
monitoring and notification system.) The machines will continue to receive more trash and run
automatic compaction cycles even after signaling they are ready for collection. The units can be
adjusted to provide earlier or later notice that collection is required. Eventually the machines will be
unable to compact any more trash in the inner bin, and the LED indicator will be red, notifying staff that
immediate collection is required. The units will still continue to accept trash after they are full, since
there is room inside the machine above the inner bins, preventing litter until crews come to empty the
machines.
Collection crews empty the compactor units much like other ornamental street receptacles: they open
the front door with a key, slide out the inner plastic bin and pull the liner bag full of trash. After
replacing with a new liner bag, crews slide the bin inside the machine, close the self‐locking door and
the unit resets to “green” status.
The recycling units are attached to the solar‐
powered compactors to facilitate separation of trash
from recycling. Both units have the same overall
design and appearance for aesthetic purposes and
to help guide members of the public as they look to
dispose of trash and recycling in the appropriate
receptacles. The recycling units are non‐
compacting, and have a 50‐gallon inner bin. As with
the trash compactors, crews unlock the front door
to remove the inner bin.
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 6
For a more detailed description of the equipment see Appendix C: Product Specifications.
Wireless Monitoring Technology
The solar‐powered compactors are all equipped with the Company’s wireless monitoring and
notification system. The system uses text message technology to signal a web‐based database that
allows the viewing of machine status and fullness levels from any computer with internet access. This in
turn allows managers to ensure that the trash is collected when needed but no more often than needed,
to optimize collection efficiency. Having intelligence from each trash receptacle on a collection route
enables route optimization on a real‐time basis. The City plans to use the historical data collected by the
system to further refine their collection routes over time and realize incremental efficiencies.
Extended Warranty and Service Plan
The solar compactor project includes a four‐year on‐site service and extended warranty program
bundled in to the equipment lease, whereby the Company contracted with local minority‐owned service
provider Advanced Enviro Systems. This program gives the City a local service company to ensure the
machines are operating properly through the financing period and for a full year afterward.
Other Benefits Associated with Compactor Deployment
The City identified a number of other tangible benefits of the solar‐powered compactor deployment
beyond the cost‐savings described above:
• Reduced truck traffic – avoiding 12 collection trips per week, and avoiding the second or
third collection trip each day, keeps collection vehicles off the streets and thereby reduces
congestion, traffic and road wear
• Reduced litter – the compactors are enclosed, which decreases litter and improves the
cleanliness and appearance of public spaces
• Pest‐resistant – the compactors’ enclosed design prevents rodents, birds and other pests
from accessing the trash
• Reduced C02 emissions – reduced collection trips leads to reduced fuel consumption and
associated greenhouse gas emissions
• Discourage household dumping – the limited size of the insertion hopper makes illegal
dumping of household or commercial trash more difficult
• Advertising revenue potential – the City is considering potential revenue from selling
advertising space on the compactors and recycling units
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 7
Conclusion
The solar‐powered compactors and recycling units provide the City of Philadelphia with significant
operating cost savings in the first year of the program, and substantial cumulative savings over time:
• Immediate savings: By entering into a 3‐year financing arrangement, the City has no up‐front
capital cost and will realize collection cost savings in the first year of approximately $850,000;
• Ongoing savings: The City will save nearly $13 million in cumulative collection cost savings over
the next 10 years, net of the equipment cost;
• Annual operating cost reduction of 70 percent: compaction reduces collection demand, which
directly reduces operating costs and associated vehicle fuel use and emissions.
The program also supports the City’s commitment to advancing recycling and sustainability by
introducing public space recycling to the City for the very first time, and by reducing waste collection
vehicle trips by 70 percent. With the solar compactors’ wireless monitoring system, the City is
demonstrating leadership by using cutting edge technology to streamline operations and maximize
efficiency. As Mayor Nutter announced at the press conference on April 30, 2009 for the solar
compactor program: “Today we are proud to announce the largest deployment of solar powered trash
compactors anywhere in America. This technology will save taxpayers money, introduce sidewalk
recycling and keep our streets clean. This is one more important step towards achieving our
sustainability goals.”
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 8
Appendix A: City of Philadelphia Public Relations and Education Programs
1. Philly Throws Green: The City of Philadelphia has incorporated
the solar compactor and recycling program into a number of
neighborhood education and public relations programs. One of
these has a dedicated website with information about the solar
compactors and public space recycling efforts, called Philly Throws
Green. The website is:
http://www.phillythrowsgreen.org/
“One goal, many hands” is the tagline for the site, which includes
descriptions of how the solar compactors work, a map of locations,
and information on how the machines help:
Philadelphia will have more of these new bins than any other
American city. Here's how that benefits all of us‐economically and environmentally:
Solar‐Powered Trash Compactors
• Five times more capacity than regular bins
• Saves the city money by:
o requiring fewer trash collections
o lowering truck fuel costs
o conserving landfill space
• Reduces greenhouse gas emissions
• Sealed to keep trash and odor in, pests out
• Sturdy and practically maintenance free
• Inspires everyone to keep city streets free of litter
On‐The‐Go Recycling Stations
• Lets you recycle on the go
• Saves the city money
• Single Stream ‐ clean paper, metal cans, plastic bottles, glass jars and all go in this one bin
• Conserves natural resources
• Sturdy and practically maintenance free
• Supports the city's commitment to increase recycling tonnage
• Helps create a greener, cleaner Philadelphia
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 9
2. Greenworks Philadelphia – another program the City has launched to promote sustainability that
includes the solar compactor project is called “Greenworks Philadelphia”. This program has a
comprehensive guide and plan to achieve Mayor Nutter’s ambitious goal of making Philadelphia “the
Greenest City in America.” The website includes an overview video, a downloadable Plan and other
information:
www.greenworksphila.org
3. City of Philadelphia press release – the press release from the April 30, 2009 event follows on the
next page. The release generated print and web articles with combined circulation/audience of about
3.3 million people.
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 10
C I T Y OF P H I L A D E L P H I A
Streets Commissioner Clarena Tolson will be joined by Mayor Michael Nutter, Deputy Mayor
Rina Cutler, and other City officials in unveiling the latest innovation.
“We are pleased to be using this advanced technology and embrace ideas like this that will save
us money and natural resources,” according to Streets Commissioner Clarena Tolson.
As part of Commissioner Tolson’s ongoing measures to support the City of Philadelphia’s vision
for high efficiency and innovative services, the Streets Department is adding solar-powered litter
baskets which are cost effective and more efficient than our traditional litter baskets. They will
reduce overflowing, decrease the number of
- more -
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 11
STREETS DEPARTMENT’S INSTALLATION OF
BIG BELLY SOLAR-POWERED LITTER BASKETS
April 30, 2009
Page 2
collection trips and cut related fuel use and greenhouse gas emissions by 80%. It has the
capacity to hold 200 gallons of trash (normal city trash cans hold 55 gallons) and can operate for
a week on the energy it takes to make a pot of coffee.
For the first time in Philadelphia, there will be pedestrian recycling baskets. These recycling
baskets will be set next to 210 of these solar-powered litter baskets to allow pedestrians to place
their recyclables in as they walk by.
The solar-powered litter baskets are replacing 700 wire baskets located in high traffic areas, from
the Delaware River to the Schuylkill River and from South Street to Spring Garden Street.
Installation of the solar-powered litter baskets will start in May and will be completed by July
2009.
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Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 12
Appendix B: Savings Analysis from Four Collection Routes
The City of Philadelphia collected trash from 700 litter baskets installed along four collection routes in
Center City, from Spring Garden Street in the north down to South Street, and from Front Street to the
east over to 24th Street near the Schuylkill River (see Appendix D for detailed maps). The City replaced
all 700 litter baskets with 500 “BigBelly” solar compactors and 210 companion recycling units to achieve
significant time and cost savings from reduced collection demand, as shown below.
Collection Route Details:
Cost Savings Comparison:
BEFORE: AFTER:
Annual Cost of Old Collection System Annual Cost of BigBelly Collection System
No. of receptacles 700 No. of receptacles 500 compactors
210 recycling units
No. of collections per week 17 No. of collections per week 5
Total hours/year on routes 18,564 Total hours/year on routes 5,807
x Total cost/hour $124 x Total cost/hour $124
Total annual cost $2,301,936 Total annual cost $720,068
Annual Cost Savings: $1,581,868
Notes:
1. Total time per collection on all four routes combined is approximately 21 hours.
2. Total cost/hour includes labor, fuel and all other vehicle costs combined.
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 13
Appendix C: Product Specifications
Overall Machine Dimensions (Solar‐powered compactor)
Height: 50.4" (128 cm)
Width: 26.1 (664 cm)
Depth: 25.9" (65.7 cm)
Handle Height (ADA Compliant): 41.6"
(105.6 cm)
Weight: 300 lbs (136 kg)
Trash Hopper Insertion Opening: 6" x 17"
(152mm x 432mm)
Bin Volume: 32 gallons
Liner Bag: 32" H, 92" circumference
(recommended thickness at least 2 mil)
Materials
Galvanized sheet metal steel interior and exterior construction (recycled content)
Heavy duty plastic side panels (recycled content)
Exterior Finish: polyester TGIC powder‐coat finish
Trash Bin: low‐density polyethylene plastic leak proof bin (recycled content)
CE approved, RoHS compliant
Compaction Features
Compaction Force: 1250 lbs. max.(570 kg)
Cycle Time: 41 seconds
Motor Size: 1/6‐HP DC gear‐motor
System Voltage: 12 Volts DC
Drive System: Gear‐motor with chain drive
Fully automated, IC processor controlled system
3‐color LED status lamps indicate compacted trash level, machine status and error codes
Photovoltaic System
Polycrystalline silicon cell module
Nominal Output: 30 Watts
Shock‐dampening mount system
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 14
PV panel protected by polycarbonate bubble
Spill‐proof, sealed maintenance‐free 12V battery
Charge maintained by Pulse Width Modulator
Recycling Units (attached to compactor units)
Height: 50.5" (128 cm)
Width: 50.1" (127 cm) (combined)
Depth: 25.9" (65.7 cm)
Weight: 470 lbs. (combined)
Insertion height: 42.5” (108 cm)
Galvanized sheet metal steel interior and exterior
construction (recycled content)
Exterior Finish: polyester TGIC powder‐coat finish
Recycling Bin: low‐density polyethylene plastic leak
proof bin (recycled content)
CE approved, RoHS compliant
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 15
Appendix D: Completed Maps of Existing Collection Routes
The following pages include an overview map of the four collection routes in Center City and 11 detailed
“basket area” maps showing specific locations of all 700 of the old litter baskets that were in the area.
The 500 solar compactors and 210 companion recycling units have replaced these 700 litter baskets.
The City plans to create a revised set of collection maps showing all the new units.
Case Study: Cost‐Savings from Using Solar‐Powered Trash Compactors in the City of Philadelphia June 2009 16
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