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L'ingresso principale si trova nella parte ovest del palazzo. L`altezza della scala e` 12 metri.
Rastrelli raggiunse tale effetto usando quasi tutti i possibili mezzi di decorazione: e` la
sintesi della pittura ad olio, tempera, sculture in legno. Qui si puo` vedere varie forme
scultoree, bassorilievi, cartigli, statue, rocaille, vasi.
Pero` l'elemento principale della decorazione tradizionale di Rastrelli sono le sculture in legno
dorato. La parte inferiore della scala e` decorata con le cariatidi fatte di legno scolpito dorato
Le sculture più notevoli sono le immagini allegoriche delle stagioni, che decorano la parte
superiore della scala. Primavera, Estate (sulla ringhiera), Autunno e Inverno (stanno nelle nicchie)
(soltano l`allegoria d`Inverno e` originale)
Le pareti sono riccamente dipinte a tempera: ghirlande di fiori e altri motivi vegetali, aquila a a due
teste, monogramma di Elizabetta ,figure di Apollo, Diana e Flora
Al soffitto della Scala Principale si puo vedere "Allegoria della Primavera" opera di Bartolomeo
Tarsia (1751). E` la glorificazione di Elisabetta e del suo regno quando fiorirono le arti, e le
scienze. Il disegno al soffitto e` restaurato dopo la guerra da L. Lyubimov, V. Nikiforov, V. Korban.
La sala da Ballo
La sala da ballo con la superficie di circa 270 metri quadrati, occupa l'intera ala ovest del palazzo.
La sala fu creata negli anni 1751-1752 e restaurata dopo la guerra conservando il piano originale
di Rastrelli.
Tra le finestre sia veri che falsi ci sono gli specchi enormi. L'abbondanza degli specchi crea
l'effetto di moltiplicazione dello spazio della sala.
Nella decorazione domina la scultura in legno dorato. Negli spazi tra le finestre, sopra gli specchi
si trovano le immagini sui temi di "Eneide" di Virgilio e "Metamorfosi" di Ovidio (opera di Giuseppe
Valeriani, quattro immagini sono autentiche, le altre dodici –sono le copie)..
Il disegno al soffitto e` "Apollo sul Parnaso" (Bartolomeo Tarsia, 1751), creato appositamente per
la sala, occupa l'intera volta. Il parquet e` fatto in legno di acero, noce e rovere.
il Salotto Blu
Le pareti di questa sala sono ricoperte di seta di color blu. La sala serviva come la camera per gli
ufficiali di turno che registravano l'arrivo o la partenza degli ostiti e dei corrieri
Qui i mobili sono della metà del XIX secolo fatte nello stile "secondo barocco", i vasi sono di
bronzo e la porcellana e` fatta a San Pietroburgo. Le pareti sono decorate con i quadri; uno di essi
e l`opera di Aivazovsky ("Veduta del Palazzo Grande"). Il parquet e` a zig-zag.
La Sala di Cesma
La sala commemora la vittoria della flotta russa contro la flotta turca che avvenne il 25-26 giugno
del 1770 nel Mar Egeo. In quella battaglia la flotta russa ebbe la vittoria decisiva nella guerra
russo-turca del 1768-1774. Caterina II ordino` di eternare la memoria dell'evento glorioso al pittore
tedesco Jacob Philipp Hackert con una serie di dipinti perche` l`artista aveva la reputazione di
maestro paesaggista
In quei tempi Hackert visse e lavoro` in Italia a Livorno pero` lui non aveva mai visto battaglia
navale in vita sua. Per poter auitarlo fu ordinato di far esplodere la fregata “Santa Barbara” davanti
ai suoi occhi. Cosi` il pittore pote` fare gli abbozzi dal vivo.
I dipinti furono creati sulla base delle descrizioni documentarie e diagrammi fatti dai ufficiali che
furono direttamente coinvolti nei combattimenti. (Alexei Orvov, Spiridonov)
E` la sala piu` grande (330 metri quadri) e piu` solenne del palazzo. Ci sono 28 finestre che
formano due file.
Gli interni di questa sala furono progettati da Rastrelli ma modificati da Jurij Felten nello stile
classico nei tempi di Caterina Gli ornamenti in stucco raffigurano di foglie d'acanto, di quercia e
di alloro (simbolo della resistenza e della fama).
L'elemento principale della decorazione della sala –e` la pittura,. Alla parete occidentale ci sono 4
quadri di. Ricard Peton (pittore inglese) che raffigurano gli episodi della battaglia di Cesma.
( Richard Peton, a differenza di Jacob Hackert non aveva informazioni dettagliate della posizione
delle navi percio` i suoi quadri non interpretano precisamente gli eventi della battaglia. Tuttavia
essi furono eseguiti in modo professionale e hanno un valore artistico).
Vicino ad essi ci sono i ritratti di Pietro I e Caterina I e alla parete opposta – i ritratti di Anna
Ioanovna e di Elisabetta (tutti furono depinti da Buchgolz)
Negli spazi tra le finestre sono posizionati 12 ritratti dei parenti di Pietro I.
dipinto dal pittore danese Eriksen. Catherina e` vestita nella divisa del reggimento
Preobraztnskij. Proprio da Petergof Carerina ando` a San Pietroburgo il 28 giugno del 1762,
quando avenne il colpo del palazzo e Caterina fu proclamata Imperatrice.
Accanto al trono ci sono i bassi relievi eseguiti da Procofiev "Verità e Virtù" e "Giustizia e
sicurezza" (entrambi creati negli anni '70 del XVIII secolo).
Sopra di essi – bassorilievi sul tema storico "Il ritorno del principe Svyatoslav dal Danubio dopo
aver sconfitto il Peceneghi" (1769; Ivanov) e "Il battesimo della principessa Olga a Costantinopoli "
(1773; Kozlowski,) Questi rilievi furono rifatti dopo la guerra da Mikhailova e Maslennikov.
Il trono di rovere dorato rivestito di velluto rosso fu fatto in Russia nella prima meta del XVIII
secolo. Secondo la leggenda fu eseguito da Alessandro Menshikov per il suo palazzo a San
Pietroburgo per far accomodare Pietro I che fu il suo ospite frequente.
12 lampadari di cristallo color ametista (durante la cottura di cristallo aggiungevano gli ossidi di
metallo per avere tale colore) sembrano uguali. Ma in realta` ci sono quattro specie di diverse
dimensioni e forme. Lampadari furono effettuati nella fabbrica di vetro a San Pietroburgo.
La sala fu utilizzata per cerimonie ufficiali e anche, per i balli e cene di gala.
Questo effetto ci danno gli specchi che aumentano lo spazio. Tali prospettive illusorie
contribuiscono all'espansione dello spazio visivo.
Negli angoli si trovano i pilastri (architetto li uso` raramente nella decorazione interna dei palazzi)
Il disegno al soffitto fu dipinto da Ballarini nel 1754. E` raffigurato l` episodio finale del poema di
Torquato Tasso “"Gerusalemme Liberata"
La porcellana e` tedesca, fatta nella manifattura Maisen (seconda meta del XIX secolo)
Gli interni della sala furono creati da Felten negli anni 1774-1775
Il tema dei medalioni e` la storia mitologica di Dioniso e Ariadna restaurati dopo la guerra
Nella sala e` esposto il famoso servizio da tavola di faenza di color “panna cotta” fatto da
ceramista inglese George Wedgwood a Staffordshire. Il servizio fu ordinato all`artista da Caterina
II e fu eseguito nel 1779 . Inizialmente contava 1500 pezzi. Ora ne sono rimasti ed esposti 196 per
30 persone.
Nei piatti che stavano sotto i piatti principali mettevano l`acqua calda per riscaldarlo. Lo facevano
perche` i pranzi duravano ore e ore.
Il vaso a centrotavolo serviva come una profumiera. Li` si mettevano le sostanze aromatiche per
cambiare l`aria.
Salottini cinesi
Due sale sono situate simmetricamente rispetto all`asse centrale del palazzo.
Per i pannelli furono usati i paraventi cinesi di lacca portati in Russia durante il regno di Pietro I. In
tutto ci sono 10 pannelli di cui 2 sono originali. Essi riproducono diversi paesaggi: raccolta di riso,
pesca, caccia.
Le porte hanno la forma insolita pentagonale.. Il parquet e` fatto di 13 tipi di legno pregiato:
amaranto, palissandro, ebano, noce, legno di sandalo, platano ecc)
Attualmente alcuni mobili sono autentici cinesi, alcuni invece imitano l`arte cinese
Si trova sull`asse centrale del palazzo. Da qui si vedono bene 2 parchi superiore e quello inferiore.
In piu` si vede il canale marittimo che fu navigabile fino al 1737 (gli ospiti potevano arrivare dal
mare in barca)
E` decorata da 368 ritratti dipinti da un solo pittore italiano Pietro Rotari – (si puo` vedere il suo
ritratto su cavalletto).
Pietro Rotari arrivo in Russia nel 1756 ed ebbe la reputazione del maestro del ritratto idealizzato,
fu nominato pittore di corte e godeva del favore dell'imperatrice Elisabetta.
.Nel 1762 Rotari mori` e Caterina II ordino` di l'acquistare dalla vedova dell'artista italiano tutti i
suoi quadri .
L`idea di questa sala e` semplice: a volte usavano la seta per coprire le pareti ma qui i ritratti
furono usati come tappezzeria.
Deve il suo nome alla particolare decorazione delle pareti. Inizialmente le pareti furono coperte di
seta fatta nella manifattura di Philippe de Lassalle
La tappezzeria che si vede ora qui fu prodotta nella manifattura di Sapozhnikov E` rimasta la
scorta che fece possibile di riprodurre il resto durante il restauro avvenuto dopo la seconda querra
mondiale.
Sul fondo blu ci sono le pernici eseguite con precisione e naturalezza con una richissima gamma di
colori.
Il disegno del soffitto rappresenta allegoricamente “ la Mattina che bandisce la Notte”
(sconosciuto artista francese del XVIII secolo).
Nel centro della sala si puo vedere l`arpa fatta da Sebastian Erard.
Ritratti:
-di Nelidova (favorita di Paolo I, una delle allieve del Liceo per le ragazze nobili)
- ritratto di Caterina II (Rotari) quando lei era ancora gran principessa. Catenina dimostro` piu` eta
di quanto ne avesse ( i capelli sono incipriati)
Nella vetrinetta si puo vedere gli accessori tipici delle dame di corte di
quell`epoca:ventagli,scatolette di porcellana, portanei, portatabacchi)
La seta delle pareti e` autentica cinese del XVIII secolo (si e` salvata in evacuazione)
La moda dei divani cosi` bassi inseri` il principe Potiomkin che comincio` a portare in Russia i
trofei vari. I copriletti e cuscini sono ricamati a mano.
Sopra il divano si puo` vedere il ritratto di Elisabetta quando fu fanciulla (copia di Caravaque)
Davanti al divano si trova la piccola statua che rappresenta il cagnolino preferito di Caterina II –
levriero di nome Zemira. La figura fu fatta di porcellana a San Pietroburgo nel 1779 sul modello di
una scultura di J.-D. Rachette.
Sul tavolo rotondo si puo vedere il servizio di porcellana vennese- regalo da parte di Caterina II a
due suoi nipoti: Alessando e Costantino.
Il vaso di porcellana di color blu fu fatto a San Pietroburgo e` uno dei primi campioni di porcellana
russa degli anni 40 del 700.
La sala da toelette
Avendo a disposizione solo un piccolo megalione riusci` a fare un ottimo ritratto di gala.
Nella sala si puo vedere il regalo diplomatico di Luigi XV- lo specchio con una cornice d`argento.
I mobili dorati sono rivestite dalla stessa seta delle pareti realizzati in Russia nel XIX secolo.
Servizio di porcellana fu fatto nella fabbrica imperiale a San Pietroburgo nello stile chiamato
“secondo rococo” nel 1838
Lo studio dell`imperatrice
La seta delle pareti conserva il disegno originale dei tempi di Caterina II (i fiori nei cestini con lo
sfondo bianco)
I mobili furono fatti nella manifattura di Georges Jacob (1739-1814) – il mobiliere di Luigi XVI
Il tavolo rotondo di mogano con la parte superiore di marmo – e` un esempio raro dei mobili fatti da
Marc Devid Culeriu che costruiva principalmente i mobili di ebano.
(Rastrelli- Felten)
La sala serviva per custodire le bandiere dei reggimenti che facevano la guardia nella residenza
degli zar
Si puo vedere la replica del quadro di Amiconi che rappresenta Pietro I con la dea di
saggezza Minerva.
Il tavolo nel centro della sala e` intarsiato di tanti tipi di legno pregiato.
La sala serviva per il cambio della guardia e in piu` i cavalieri furono presentati all`imperatrice.
-la stufa divestita di ceramiche che imitano le ceramiche di Delft. Le stufe servivano inizialmente
per due scopi: sia per riscaldamento che per decorazione.
Sono due piccole stanze decorate pero` come se fossero sale di lusso.
Il colore della seta corrisponde al colore che c`era in questa sala negli anni 90 del 800.
Sul tavolo e` esposto il servizio da banchetto di 220 pezzi fatto negli anni 1848-1853 presso la
fabbrica imperiale di porcellana a San Pietroburgo
- Gli armadi furono fatti nella manifattura di Barbedienne (noto mobigliere francese) nello stile di
Luigi XIV
La seta che copre le pareti e` cinese e dimostra varie fasi di produzione di porcellana
La sala di guercia
(Leblon 1718-1720)
Le pareti sono rivestite di pannelli di quercia (Nicola Pino). In tutto ci sono 14 di cui 8 (piu` scuri )
sono originali. Sono raffigurati i motivi allegorici che rappresentano lo sviluppo economico, politico
e culturale in Russia.