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Un’infanzia meravigliosa

Quando penso all’infanzia mi ricordo del nonno. Veniva da noi ogni domenica, fermava la
machina di fronte al cancello e tirava fuori i sacchetti di dolci della machina.

Era una persona molto divertente e sapeva canzoni e belle e antiche. Lo ascoltavo con
piacere perché è sempre riuscito a farmi stare bene.

Era una persona che amava gli animali e per questo aveva a casa quattro cani, sette gatti e un
grande acquario con i pesci. Lui aveva un grande giardino e ogni primavera la sua casa era
circonda da fiori.

Lui mi amava molto e anche io é sempre, quando i miei genitori mi sgridavano, sapevo che lui
era dalla mia parte e mi aiutava per qualsiasi problema. Andavo con lui all’asilo, mi aiutava a
scrivere i compiti e mi portava al parco. Giocavamo insieme per parecchie ore, mi metteva a
letto e mi prometteva che quando mi fossi svegliata mi avrebbe portato alle giostre.

A Natale lui si vestiva da Babbo Natale e mi portava esattamente quello che avevamo scritto
sulla lista di Babbo Natale. Preparavamo sempre torte al cioccolato, panettone con frutta
candida e cornetti di vaniglia. Ogni sera di Natale il hanno preparava tè alla menta e vino
bollito perché lui sapeva che questa era la tradizione della nostra famiglia.

Quando aveva tempo libero, leggeva libri di storia e religione. Passava ore parlando di questi
argomenti. Era una persona molto saggia che aveva sempre qualcosa da insegnare.

Gli piaceva viaggiare e aveva visitato tutta la Romania in una sola estate. Mi comprava ogni
volta una calamita per il frigorifero ed ecco perché il mio frigo ora è pieno di magneti.

Alla nonna, lui ha sempre portato un bel fiore. Mia nonna aveva un quaderno in cui teneva I
suoi fiori. La nonna aveva tenuto anche il primo fiore che nonno le aveva regalato. La nonna
lo amavo molto e il loro matrimonio è stato un ottimo esempio per me. Mi hanno insegnato
che cosa significa il rispetto, la compassione, la pazienza, ma soprattutto il significato
dell’amore.

Ho trascorso ogni estate con loro nella loro casa in campagna. La nonna preparava da
mangiare e il nonno mi ha insegnato a guidare la sua macchina. Al mattino, camminavo con
lui nel meleto e poi, il pomeriggio, raccoglievo le mele e insieme a loro preparavo una torta di
mele. Tutti i vicini conoscevano il gusto della nostra torta di mele.

In autunno andavo a vendemmiare con mio nonno per fare il vino e ogni giorno insegnava i
lavori di base del giardinaggio, per questo tutte le verdure che erano presenti nella cucina
della nonna erano proprio del suo giardino.

Se ci penso bene, tutti i ricordi della mia vita includono anche lui. Non ricordo un momento
importante della vita in cui lui non siá presente.
È morto alla vigilia di Natale del 2009 e poi è seguito un momento difficile per me e la mia
famiglia. Ho sentito la sua mancanza ma sapevo che lui si trovava in un posto migliore.

Mi ricordo con piacere di lui e grazie a lui ho avuto un’infanzia meravigliosa, piena di gioia e
allegria. Mi ha insegnato come essere felice, come avere una vita positive e come superare
ogni problema. Lo ringrazio di cuore per un’infanzia cosi bella.

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