3. Come iniziare
4. Come procedere?
7. Citazioni e note
Spesso si crede che poiché è chiaro che una certa affermazione è vera,
essa non richieda molte argomentazioni. Ma è molto facile
sopravvalutare la forza delle proprie posizioni (dopo tutto, voi stessi le
accettate già…). Dovete partire dal presupposto che i vostri interlocutori
non accettano in partenza le vostre posizioni, e quindi dovreste
considerare il vostro saggio come un tentativo di persuadere tale
uditorio. Di conseguenza, non partite con delle asserzioni che
sicuramente i vostri interlocutori rifiuterebbero. Se volete avere qualche
possibilità di persuadere delle persone, dovete partire da assunzioni
comuni sulle quali siamo tutti d’accordo.
· Nel primo caso si tratta di spiegare una tesi, ad es., che cosa pensa
Kant della virtù. Dovete allora selezionare i passaggi rilevanti ed iniziare
il vostro saggio con un esame critico di un passaggio che ritenete
cruciale per mostrare la concezione kantiana della virtù. Quindi, cercare
di far emergere il senso di altri passaggi che concordano o che
confliggono con il brano che avete selezionato e commentato, ed offrire
la vostra congettura su come interpretare la concezione kantiana.
Dovendo rivolgersi anche alla letteratura secondaria, è il caso di riferirsi
ad essa sottolineando se la vostra congettura è sostenuta o meno da
altri studiosi. Confrontate diverse interpretazioni, spiegate qual’è la
migliore, e perché.
4. Come procedere?
Riguardo la struttura:
· Assicuratevi che la struttura del saggio sia ovvia per il lettore: il lettore
non dovrebbe essere costretto ad un eccessivo sforzo ermeneutico per
figurarsela.
· Perché è importante?
· Esponete ciò che segue dalla tesi e ciò che segue dalla sua eventuale
attribuzione.
· Non attaccatevi alla vostra prima serie di frasi: provate diversi modi di
connettere e di presentare le vostre asserzioni
7.1. Testo