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Altimetro

La conoscenza della quota è di fondamentale importanza per mantenere la


distanza di sicurezza dal suolo, ma anche per garantire le separazioni verticali tra i diversi
velivoli e per seguire una determinata traiettoria di procedura, soprattutto in fase di decollo
e avvicinamento.

Lo strumento che permette di misurare la quota di volo, ovvero la distanza verticale


del velivolo rispetto da un piano di riferimento prestabilito (che può essere la quota
aeroporto, la quota del mare, oppure la quota 0 in aria tipo ) è l’altimetro barometrico.

Pertanto, a secondo la regolazione impostata, potremo leggere sul quadrante:

 Altezza (QFE): distanza verticale dell'a/m da un punto della superficie terrestre, come
ad esempio un monte o l'aeroporto;
 Altitudine (QNH): distanza verticale dell'a/m dal livello medio del mare (Mean Sea
Level);
 Livello di volo (QNE): distanza verticale tra a/m e la superficie isobarica 1013.25
hPa, in condizioni di aria tipo.
Si tratta in realtà di un barometro le cui misurazioni della pressione atmosferica
sono convertite in letture di quota attraverso una capsula aneroide. Gli altimetri
utilizzati a bordo degli aerei sono solitamente graduati in piedi (10000 ft = 3048 m).

FUNZIONAMENTO:

L'altimetro è costituita da una cassa cilindrica, dotata di una presa statica,


all’interno della quale si trova una capsula aneroide sigillata (al cui interno vi è la è
pressione po
esistente al
livello del
mare in aria
tipo ovvero
29,92 pollici di
Hg) a sua
volta collegata
agli indici
dello strumento. Poiché la cassa è dotata di una presa statica, la pressione dell'aria
al suo interno diminuisce quando l'aeroplano sale di quota e aumenta quando
l'aeroplano scende. Quando l’aereo sale, al
diminuire della pressione all'interno della
cassa, la capsula aneroide sigillata si espande
trasmettendo il moto a mezzo di leve agli indici
dello strumento come accade per un orologio.
Allo stesso modo, quando la quota diminuisce,
la pressione aumenta e di conseguenza la
capsula si schiaccia.
La maggior parte dei piccoli aeromobili è
dotata di altimetro a due indicatori ed un
triangolino. In particolare :
- la lancetta corta indica le migliaia di piedi (compie un giro ogni 10.000 ft)
- la lancetta lunga indica le centinaia di piedi (compie un giro ogni 1.000 ft)
- il triangolino misura le decine di migliaia di piedi.
Quando l'altitudine corrente è inferiore ai 10.000 piedi (3.048 m) sul quadrante
compare un indicatore a strisce, a forma di settore circolare.
Ad esempio:
- la lancetta lunga si trova sul 5
- la lancetta corta si trova tra il 2 e il 3
se è visibile l'indicatore a strisce  l'aeroplano vola a 2.500 piedi (762 m) s.l.m
se non compare l'indicatore a strisce la stessa disposizione delle lancette indica la
quota di 12.500 piedi (3.810 m) slm.

Gli aviogetti e gli altri aeromobili ad alte prestazioni dispongono normalmente di


altimetri ad "ago e rullo" nei quali una lancetta lunga indica le centinaia di piedi
mentre un indicatore simile al contachilometri di un automobile visualizza l'altitudine
in forma numerica.

REGOLAZIONE DEL’ALTIMETRO:
I dati forniti dall’altimetro sono esatti (l’altitudine indicata coincide con quella reale) solo se
pressione e temperatura al livello del mare sono quelle dell’atmosfera standard.
Poiché difficilmente ciò si verifica, l'altimetro deve essere regolato sulla pressione
barometrica della superficie presa come di riferimento. Tale pressione compare nella
finestrella Kohlsmann, situata sul quadrante dello strumento, per cui prima del decollo il
pilota ruota la manopola di regolazione (in basso a dx) per impostare la pressione scelta.
La regolazione dell’altimetro riveste un’importanza fondamentale per la sicurezza del volo.
Infatti, in presenza di un’errata regolazione dello strumento, se si vola verso una zona di
bassa pressione, l'aeroplano è più basso (vicino al suolo) di quanto indicato dall'altimetro;
un’alta pressione, l'aeroplano è più alto (lontano dal suolo) di quanto indicato dall'altimetro.
Le stesse regole possono essere applicate quando si vola da una zona fredda verso una
zona più calda e viceversa.

Si possono utilizzare tre tipi di regolazione :

1) QFE o volo per altezze, la superficie di riferimento scelta è quella dell’aeroporto e


l’altimetro viene regolato con il valore della pressione al livello della pista. Quindi se
sulla finestrella viene inserito questo valore di pressione all’atterraggio l’altimetro
deve segnare zero;

2) QNH o volo per altitudini, la superficie di riferimento scelta è quella del mare il
valore della pressione da inserire all’interno della finestrella viene data al pilota via
radio dalla torre di controllo prima del decollo e dell’atterraggio. Inserendo questo
valore sull’altimetro, al momento dell’atterraggio lo strumento segna l’altitudine della
pista s.l.m.

3) QNE o volo per livelli, a superficie di riferimento scelta è quella della quota zero in
aria tipo. In tal caso il valore di pressione da inserire nella finestrella è 1013,25 hPa o
29,92 pollici di Hg. Questo significa che all’atterraggio l’altimetro indica l’altezza che
intercorre in atmosfera standard tra la pressione atmosferica reale ed il livello del
mare.
Radar- altimetro

Una menzione meritano anche altimetri il cui funzionamento non si basa su una
misura di pressione. Essi sono i radar-altimetri.
I radar-altimetri forniscono l’altitudine misurando il tempo impiegato da una serie di
impulsi, emessi verticalmente verso il suolo dal velivolo, a raggiungere il suolo e
ritornare (per riflessione) al velivolo. Dalla conoscenza della velocità degli impulsi
(pari a quella del suono), si può risalire all’altezza.
Risentono, però, della natura del terreno sottostante per cui possono dar luogo ad
errori. I radar-altimetri sono impiegati allo scopo di integrare le indicazioni fornite
dall’altimetro ordinario il quale rimane lo strumento principale, indispensabile ed
ancora oggi insostituibile a bordo dei velivoli.

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