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Diversamente da Temistio,Simplìcio riteneva largamente armonizza-

bilile dottrine di Platone con quelle di Aristotele e si adoperò a tal fine.

Ammiratore appassionato di Platone, Simplìcio ha nello stesso tempo

troppa stima di Aristotele per ammettere che tra lui e Platone ci possa

essere contraddizione.Simplìcio parte dal presupposto che tutt’e due

devono convenire in tutte le parti essenziali dei loro sistemi filosofici,

quand'anche alcuni brani di Aristotele contengano pesanti critiche alle

dottrine platoniche. In genere, Simplìcio ritiene di poter eliminare quel-

l'apparente contrasto tra le due massime autorità in filosofia interpre-

tando la critica di Aristotele solamente o una concezione inesatta ed

esteriore di Platone come indirizzata,e non alla sua vera opinione.

GiovanniFilopono

GiovanniFilopono(”amante del lavoro"), detto anche ilGrammatico,

visse nel VI secolo d. C. e appartenne alla Scuola cristiana di Alessan-

dria. È il primo autore cristiano che si dedica al difficileed impegnativo

lavoro di commentare Aristotele e lo fa con straordinaria competenza e

acutezza. Ha commentato una buona metà del Corpus aristotelicum. I

commenti che ci sono pervenuti sono i seguenti: In Aristotelis Categorias

(Commento alle Categorie); In Aristotelis Analitica priora (Commento ai

Primi Analitici);In Aristotelis Analytica posteriora (Commento ai Secondi

Analitici); In Aristotelis De generatione et corruptione (Commento alla

Generazione e Corruzione); In Aristotelis De generatione animalium

(Commento alla generazione degli animali); In Aristotelis De anima

(Commento al trattato Dell’anima); In Aristotelis Physicam (Commento

alla Fisica); In Aristotelis Metaphysicam (Commento alla Metafisica).

Il Filopono «è una delle figure più rappresentative del suo secolo»

(G. FAGGIN). Nei suoi commenti ad Aristotele egli non si accontenta di

chiarire il pensiero dello Stagirita, ma soprattutto nel campo della fisica

egli propone teorie nuove riguardo al tempo, al luogo, allo spazio, al

Vuoto e alla caduta dei gravi. La sua difesa della creazione del mondo con-

tro i diciotto argomenti di Proclo è condotta con criteri rigorosamente


razionali,tratti da Platone e da Aristotele. È interessante osservare che la serie dei grandi
commentatori greci di

Aristotele si chiude con uno studioso cristiano. Questo sta a significare

che, anche con l'avvento del cristianesimo, la metafisica di Aristotele

non era destinata a scomparire. La "seconda navigazione" sarà ripresa

dai cristiani non soltanto sulle orme di Platone ma anche su quelle di

Aristotele, e le maggiori novità in campo metafisico non verranno dai

seguaci di Platone ma da quelli dello Stagirita.

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