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14.

1 LA SECONDA RIVOLUZIONE
ALL’INSEGNA DELL’ACCIAIO, DELL’ELETTRICITA’ E DELLA CHIMICA
La Prima rivoluzione riguardò principalmente il settore produttivo tessile e metallurgico, la produzione
divenne più veloce e semplice grazie alle nuove scoperte scientifiche finalizzate alla messa appunto di nuovi
macchinari più efficienti azionati dalla macchina a vapore. La Seconda rivoluzione invece, fu caratterizzata
dall’impiego dell’elettricità e dall’introduzione di nuovi composti chimici, alcuni di questi derivati dal
petrolio, nella lavorazione dei prodotti all’interno delle fabbriche.

La prima rivoluzione industriale era partita dalla GRAN BRETAGNA e si era concentrata sul COTONE, FERRO,
VAPORE e FERROVIE, si era affermato il sistema FABBRICA e si erano frantumate tutte le istituzioni prima
della rivoluzione industriale.
In particolare dopo il 1870 i nuovi attori di questa rivoluzione furono la Germania e gli Stati Uniti che
emersero grazie ad innovazioni tecnologiche incentrate su ELETTRICITA’, CHIMICA E ACCIAIO, la nascita
della GRANDE IMPRESA E LA PRODUZIONE STANDAR SU LARGA SCALA, con la conseguente nascita della
classe operaia organizzata in SINDACATI.
LA RICERCA SIENTIFICA si era dedicata soprattutto alle innovazioni in ambito industriale, infatti:
- Si passò dal FERRO all’ACCIAIO che è una lega di ferro (elemento tra ghisa, carbonio e ferro battuto) ma
poiché la sua produzione costava molto il suo utilizzo era limitato ad alcuni settori (molle per orologi,
spade ..)
- Si diffuse la fusione al crogiolo con forni alimentati a coke he si usava per costruire cannoni
- Il problema di riuscire a produrre l’acciaio a buon prezzo fu risolto da Bessemer che con un convertitore
otteneva la lega direttamente dalla ghisa fusa.
- Successivamente il francese Martin sviluppò il forno a suola che permetteva di ottenere l’acciaio,
mescolando ferro e ghisa e utilizzando rottami e combustibili a bassa resa, così da essere poco costoso.
- Si scoprirono anche nuovi metalli come zinco, alluminio, nichel …e metodi per preparare nuove leghe

L’ELETTRICITA’
- L’Elettricità fu usata in ambito industriale e civile, già Alessandro Volta nel 1800 aveva inventato il
primo generatore di elettricità, la PILA, e successivamente Davy aveva scoperto l’ELETTROLISI
(trasformazione dell’energia elettrica in chimica) e Faraday inventò nel 1821 il MOTORE ELETTRICO nel
1831 la DINAMO.
- L’utilizzo dell’elettricità si ebbe in vari ambiti soprattutto per le sue capacità di trasformazione: cinetica
per i motori; termica per il riscaldamento e inoltre luminosa, infatti furono realizzate RETI
ELETTRICHE per trasportare la corrente dalle centrali ai luoghi do consumo.
- Particolarmente interessati all’elettricità come energia luminosa furono due scienziati americani Edison
e Westinghouse;
o EDISON proponeva di utilizzare la corrente continua (flusso costante di elettricità in un’unica
direzione)
o WESTINGHOUSE proponeva di utilizzare la corrente alternata (flusso variabile di elettricità in
direzioni diverse e con diverse intensità)
O ALLA FINE SI PREFERÌ QUELLA ALTERNATA CHE USIAMO ANCORA OGGI
- Vennero inventati molti oggetti che utilizzavano l’elettricità TRENI ELETTRICI, TRAM,MOTORE
ELETTRICO POLIFASE a corrente alternata. Ed EDISON inventò la LAMPADINA.
LA CHIMICA INDUSTRIALE una scienza che segnò la fortuna della Germania.
Ci fu un’importante innovazione per opera di un inglese Perkin che nell’ambito dei coloranti artificiali
scoprì l’anilina (color porpora)
- Importante sperimentazione in ambito dei fertilizzanti sintetici che portarono a rendere più
l’agricoltura.
- IMPORTANTISSIMA FU LA SCOPERTA DELL’ASPIRINA (ACIDO ACETILSALICILICO) dall’industria tedesca
Bayer

UNA STAGIONE DI IMPORTANTI INNOVAZIONI TENICHE


A livello agricolo ci furono molti progressi soprattutto in Gran Bretagna, in Germania e nel Nord America.
- Continue rotazioni integrate con l’allevamento
- Maggiore disponibilità di attrezzi in acciaio
- Nuove opere di canalizzazione
Già verso fine 1700 erano nate alcune macchine agricole a vapore come la trebbiatrice meccanica, e la
macchina per la sgranatura del cotone, ma solo con l’invenzione del motore a scoppio ci fu una vera
rivoluzione agricola
- Negli Stati Uniti per poter lavorare gli ampi terreni pianeggianti e per la scarsità e alto costo della
manodopera, ci furono molte innovazioni agricole come la MIETITRICE MECCANICA inventata da
McCormick.
- Ad una maggiore produttività contribuirono soprattutto i fertilizzanti naturali (il guano dal Perù) e
soprattutto chimici (potassio, nitriti e polifosfati). Importante anche l’impiego di ANTICRITTOGAMICI
per sconfiggere alcune malattie delle piante (patate)
- L’aumento della produttività agricola favorì un migliore tenore di vita in quanto furono studiati VARI
TIPOLOGIE DI LAVORAZIONE DEL CIBO: nuove modalità di conservazione e confezionamento del cibo
==> cottura e chiusura sotto vuoto, già utilizzate, e vetro sostituito dalla latta. Fu inventata la
DISIDRATAZIONE DEL CIBO (uova e minestre); la STERILIZZAZIONE DEL LATTE e la produzione del
LATTE CONDENSATO; la creazione della SCREMATRICE CENTRIFUGA fece nascere le cooperative del
latte in Danimarca, Olanda e Irlanda. Anche la conservazione del cibo per raffreddamento, portò alla
creazione di vari strumenti come il REFRIGERATORE MECCANICO per congelare la carne; furono
realizzate anche le prime navi frigorifere che portavano la carne dall’Argentina sino alla Francia
LA RIVOLUZIONE DEI TRASPORTI VIA MARE
Ci furono due importanti invenzioni sulle navi a vapore: la PROPULSIONE A ELICA, non più a ruota, e il
MOTORE A ESPANSIONE che consentì di navigare anche su lunghe rotte.
Gli SCAFI prima erano in legno poi in ferro e alla fine in acciaio, questo permise di aumentare la dimensione
delle navi oltre i 70 metri di lunghezza e quindi possibilità di merci più grandi per lunghe rotte.
Queste innovazioni portarono ad una forte riduzione del costo del trasporto.
IL TELEGRAFO-IL TELEFONO E LA STAMPA
Uno dei primi utilizzi dell’elettricità fu nelle comunicazioni con il TELEGRAFO elettrico di Samuel Morse. Il
TELEGRAFO non ebbe subito una grande diffusione perchè i cavi sotto il mare si rovinavano facilmente e i
segnali a grande distanza erano deboli. Il telegrafo fu utilizzato molto per comunicazioni militari e le
comunicazioni internazionali tramite codici comuni.
Nella comunicazione a distanza importante fu il TELEFONO inventato forse da Meucci he realizzò la prima
linea telefonica della storia (collegava la fabbrica di candele di sua proprietà on la sua abitazione) ma poi
brevettato dall’americano Bell.
Anche nella STAMPA ci furono molte innovazioni che permisero di aumentare le tirature e ridurre i costi di
produzione, così da essere accessibile anche ai più poveri. Fu inventata la MACCHINA DA STAMPA
CILINDRICA E LA MACCHINA PER PRODURRE LA CARTA, e l’utilizzo della polpa di legno nella produzione
della arta portò all’invenzione della LINOTYPE: la prima macchina tipografica meccanica.

14.2 LO SVILUPPO DEI TRAFFICI E DELL’INDUSTRIA PESANTE


Nell’800 c‘era stato il protezionismo per difendere l’industria nazionale.
La Gran Bretagna con l’abolizione del Corn Laws e il consentire una maggiore circolazione delle navi
straniere nei porti inglesi stava iniziando ad aprirsi al LIBERO SCAMBIO
Importante il TRATTATO stipulato tra Gran Bretagna e Francia nel 1860 perché prevedeva la CLAUSOLA
DELLA NAZIONE PIU’ FAVORITA, che affermava he i due paesi avrebbero automaticamente beneficiato di
qualsiasi riduzione tariffaria concessa dall’altro ad un paese terzo.
Alla fine molti paesi stipularono gli stessi accordi portando ad una riduzione dei dazi in tutta Europa,
provocando un’espansione del commercio internazionale
FRANCIA
1. Il TRATTATO TRA FRANCIA E GRAN BRETAGNA portò ad un grande sviluppo industriale della Francia:
espansione della rete ferroviaria (da 3000 a 23.200 km); forte sviluppo del settore siderurgico,
quadruplicandola produzione nazionale di ferro e carbone.
2. Tuttavia aveva scarsa crescita demografia e poca urbanizzazione quindi un mercato interno poco
dinamico e necessità di esportare
3. Energia idraulica rimase sempre più importante rispetto al vapore anche quando arrivò l’elettricità
questo portò a realizzare le imprese francesi fuori dai centri abitati
GERMANIA
1. Aveva portato il sistema ferroviario da 6000 a 18.800 km, sfruttato in maniera intensiva la MINIERA
DEL RUHR sviluppando il settore metallurgico.
2. Produzione di FERRO superò quella francese, mentre quella di CARBONE era seconda solo dietro alla
Gran Bretagna e agli Stati Uniti. La produzione di ACCIAIO superò quella della Gran Bretagna
3. Aveva AZIENDE DI GRANDI DIMENSIONI e trattava il prodotto dalla materia prima a quello finito
(dall’estrazione del carbone alla produzione dei laminatoi per i prodotti commerciali)
4. Divenne leader nell’industria chimica ed elettrica
STATI UNITI
1. Nella seconda metà dell’800 ebbero una grande crescita economica, superando la Gran Bretagna in
ambito manifatturiero.
2. La popolazione americana ebbe un grande aumento, passando da 4 milioni ai 40 milioni e 100 milioni
nel 1915.
3. Negli anni 40 e 50’ c’era stata una prima industrializzazione in ambito della cantieristica, della
metallurgia e della siderurgia.
4. L’acciaio era usato per costruire navi, grattacieli che cambiarono le città
5. Dopo la guerra di secessione, le linee ferroviarie erano arrivate fino al Pacifico, sviluppando città come
Chicago e indinapolis. Da 50.000 km del 1850 a 270.000 nel 1890 (coast to coast), stimolando la nascita
di un mercato nazionale e lo sviluppo del settore siderurgico e della meccanica
6. Avevano abbondanza di manodopera e a buon mercato, perché c’erano molti immigrati che arrivavano
dall’Europa orientale e dai paesi del mediterraneo.
7. Aveva una politica protezionistica che grazie ai dazi elevati riuscì a dominare il mercato interno
8. Nel sistema industriale americano i costi di produzione, della manodopera erano bassi così da poter
avere una mercato di consumi di massa.
9. Il mercato dei consumi di massa era dovuto anche al “SISTEMA AMERIANO DI FABBRICA” cioè
realizzare dei prodotti complessi come fucili, orologi …attraverso l’assemblaggio dei singoli pezzi
intercambiabili (gli stessi pezzi base potevano formare diversi oggetti, riducendo gli sprechi). Questo
sistema portava vantaggi in termini di semplicità di realizzazione e di manutenzione, ma poiché i pezzi
dovevano essere realizzati con precisione si optò per l’uso dell’ACCIAIO.
10.Importante in questo sistema era anche la LAVORAZIONE A CICLO CONTINUO, cioè i pezzi venivano
trasportati su nastri trasportatori, per esempio nella macellazione dove il materiale non veniva
assemblato ma smembrato.
11.Per costruire ferrovie c’era bisogno di denaro e quindi nacquero le prime imprese la cui gestione,
separata dalla proprietà, era in mano ad azionisti. Anche se l’economia era ancora basato
sull’agricoltura.
12.Nella seconda metà dell’800 si iniziò ad utilizzare UNA NUOVA FONTE ENERGETICA  IL PETROLIO che
era già conosciuto ma poco utilizzato.
a. Con la scoperta di Gesner di un processo di raffinazione del cherosene (combustibile derivato dal
petrolio) si iniziò ad utilizzare su larga scala per lampade ad olio (olio del carbone).
b. I primi pozzi furono scoperti in Pennsylvania QUANDO IL FERROVIERE DRAKE perforò il primo
pozzo.
c. La produzione petrolifera si espanse on la scoperta di altri pozzi in Texas e l’utilizzo di prodotti
derivanti dal petrolio (benzina per i motori a scoppio, cherosene per le navi e riscaldamento)
Mentre crescevano la Germania e gli Stati Uniti, la Gran Bretagna s’indeboliva in quanto
1. le sue imprese rimanevano modeste a conduzione familiare ,
2. con poca separazione tra la gestione e la proprietà,
3. inoltre rimaneva legata al settore del tessile, del ferro, della meccanica e cantieristica.
4. Scarsa sensibilità per le scoperte scientifiche
5. Investimenti sui mercati esterni che quelli interni
6. Poco sostegno all’iniziativa privata

LO SVILUPPO DEGLI ALTRI STATI


IL NORD EUROPA
La Svizzera, la Danimarca, l’Olanda e i paesi scandinavi avevano.
 Un buon livello di istruzione
 Manodopera qualificata
 Aperti al commercio internazionale
 Industria idroelettrica in quanto avevano molti corsi d’acqua
La SVIZZERA si specializzò nella finanza e nei prodotti di alta qualità come orologi, medicinali, formaggio e
cioccolata. Sviluppò soprattutto la chimica
I PAESI BASSI nel commercio di transito con l’Europa centrale e la lavorazione di prodotti come zucchero ,
tabacco, grano e olio che arrivavano dall’estero.
La DANIMARCA nella coltivazione di cereali e allevamento, producendo burro, uova, carne di maiale
La NORVEGIA esportava legno e pesce
La SVEZIA esportava legno e ferro, sviluppò anche una forte siderurgia e lavorazione della carta
IL SUD E EST EUROPA
In Spagna, Portogallo, Albania, Serbia, Grecia, Romania, Bulgaria rimasero fuori dall’industrializzazione
perché:
 Un basso livello di istruzione
 Vaste aree arretrate
 Agricoltura poco produttiva e arcaica
Mentre la Boemia, Austria e M oravia dell’impero austro-asburgico , con l’estensione delle ferrovie si era
diffusa le esportazione agricola locale e la nascita di industrie alimentari di alcolici, birra, frutta
conservata, il resto dell’impero rimase arretrato per via di un governo troppo accentrato che ostacolava
gli scambi con l’esterno.
ITALIA
L’INDUSTRIALIZZAZIONE ERA LIMITATA AL NORD-OVEST che però svolse un ruolo fondamentale nel
formare un sistema industriale nei settori siderurgici e cantieristici (tariffe protezionistiche
sull’importazione).
Gli imprenditori privati ammodernarono il sistema produttivo con tecniche nuove e con l’aiuto di banche
miste cioè sia di deposito sia d’investimento come quelle tedesche.
RUSSIA
Lo stato finanziò la costruzione della rete ferroviaria e cercò di attirare capitali stranieri. San Pietroburgo e
Mosca conobbero un periodo di sviluppo industriale, soprattutto quella pesante come estrattiva, meccanica
e siderurgica, tuttavia in Russia per i gravi squilibri sociali non ci fu mai molta iniziativa privata e
autonoma (maggior parte del popolo erano contadini)
GIAPPONE
In Giappone lo stato portò avanti l’industrializzazione del paese.
Dopo aver abolito il sistema feudale si creò un’amministrazione alla francese, un esercito alla prussiana,
una flotta alla britannica.
 Furono istituite nuove scuole e molti studenti furono inviati all’estero per studiare
 Riformò il sistema bancario
 Furono accolti molti esperti stranieri
 Furono sovvenzionate molte imprese che poi venivano cedute a privati a prezzi convenienti così
da formare potenti gruppi industriali e finanziari (zaibatsu) dominati da poche famiglie
(Mitsubishi e Mitsui).
 Vennero introdotte tariffe particolari così da proteggere il mercato interno
14.3 IL RITORNO AL PROTEZIONISMO
LA GRANDE DEPRESSIONE
L’espansione dei scambi internazionali crearono un crescente collegamento e dipendenza fra le diverse
economie a livello mondiale.
In questo periodo i prezzi subivano forti oscillazioni, provocando delle crisi cicliche che si alternavano a fasi
di crescita; per esempio in Europa i prezzi erano scesi per via delle innovazioni tecniche che avevano
abbassato i costi di produzione, successivamente per via dell’espansione economica i prezzi avevano
cominciato a risalire e dopo improvvisamente ci fu una caduta dei prezzi che durò fino alla metà degli anni
Novanta e questo periodo fu denominato “Grande Depressione”.
IL CALO DEI PREZZI FU DOVUTO:
→ Diffusione di nuove tecniche di produzione
→ Aumento della produzione
→ Aumentata concorrenza tra i paesi extraeuropei
→ Interdipendenza tra le economie dei vari paesi faceva si che ciò che succedeva negativamente si
propagasse anche sugli altri (effetto domino).
Per fronteggiare la crisi molti paesi adottarono misure protezionistiche (protezione doganale per la
protezione delle produzioni nazionali).
GERMANIA DI BISMARK. Quando la concorrenza russa e americana nella produzione del grano si fece
sentire, la Prussia, anche se favorevole al libero scambio, chiese maggiori tariffe nei dazi per proteggere il
mercato interno.
Nel 1879 furono annullati i trattati commerciali e fu introdotta una nuova tariffa sui prodotti
d’importazione.
FRANCIA, AUSTRI-UNGHERIA, RUSSIA E ITALIA ristabilirono i dazi protettivi, provocando delle guerre
doganali come quella tra RUSSIA e GERMANIA e ITALIA e FRANCIA.
STAT UNITI aveva seguito una linea mista, un compromesso tra protezionismo, voluto dagli imprenditori del
nordest, e liberismo , voluto dai produttori del cotone del sud. Con la sconfitta del sud nella guerra civile,
furono adottate le misure protezionistiche.

Il ritorno al protezionismo però non ostacolò l’espansione del commercio a livello globale e l’esportazione
fu sempre molto importante per paesi come Gran Bretagna, Francia, Germania, Belgio e Paesi Bassi. Anche
gli stati uniti e i domini britannici trassero sempre molti vantaggi dall’esportazione.
IL TANDEM TRA BANCHE E INDUSTRIE
Dopo il 1850 con l’espansione dei settori industriali che avevano bisogno di attrezzature di grosse
dimensioni ci fu una richiesta di maggiori finanziamenti e per questo furono create delle BANCHE PER
AZIONI CON MAGGIORI CAPITALI e queste si dividevano in: BANCHE DI DEPOSITO – raccolta di risparmi e
fornitura di prestiti a breve termine; BANCHE D’AFFARI che si occupavano di finanziamenti a lungo
termine e della collocazione di titoli pubblici.
RAPPORTI TRA BANCHE E INDUSTRIE
Nel MONDO ANGLOSASSONE c‘era una separazione tra banche e industrie e prevaleva il sistema MARKET
ORIENTED cioè le imprese utilizzavano il mercato (emissione di azioni e sviluppo della borsa) come fonte di
finanziamento a lungo termine.
Nel resto d’Europa prevaleva un sistema BANK ORIENTED in cui la raccolta di depositi e il credito a breve
convivevano con i prestiti a lungo termine…era tipico in GERMANIA ( BANCA MISTA O UNIVERSALE ALLA
TEDESCA) in cui le banche collocavano le azioni e in cambio ne trattenevano una parte entrando così nel
finanziamento a lungo termine: si stabilivano stretti rapporti tra banche e imprese e spesso la banca
inseriva sue persone di fiducia, questo sistema si diffuse anche in Italia.
IN GERMANIA quindi le banche accelerarono lo sviluppo industriale ma formarono anche dei cartelli che
erano degli accordi tra imprese indipendenti per il controllo dei prezzi e dei volumi di produzione, cioè
una sorta di capitalismo organizzato (nella meccanica, chimica, metallurgia).
Questi cartelli si diffusero in tutta Europa e portarono le aziende a creare dei blocchi economici che
limitavano i rischi della concorrenza, una sorta di MONOPOLIO CHE INFLUIVA ANCHE SU SCELTE POLITICHE
E DI OPINIONE PUBBLICA.
REGIME AUREO
L’incremento degli scambi internazionali determinò il GOLD STANDARD (regime aureo) cioè un sistema
monetario basato sulla conversione aurea di ogni moneta nazionale in base a tassi di cambio questo
serviva per impedire troppa emissione di moneta rispetto alle riserve auree di ogni paese.
Si era diffuso soprattutto in GRAN BRETAGNA che passò al MONOMETALLISMO aureo (coniazione della
moneta in oro e fissazione per legge del suo prezzo) e alla diffusione delle banconote (moneta fiduciaria).
Inoltre con il Bank Act, l’Inghilterra decise che tutte le banche INGLESI erano tenute a convertire in oro
tutti e depositi e le banconote, sulla base di un prezzo fissato per legge (parità aurea). Quindi la quantità
di oro detenuta dalla Banca d’Inghilterra era il parametro per stabilire il volume di credito che poteva
essere concesso.
Negli altri paesi si era diffuso il BIMETALLISMO (coniazione della moneta in oro e argento) o regime
argenteo ma dopo il 1870 anche negli altri paesi europei e negli Stati Uniti il SISTEMA GOLD STANDARD
fissava i vincoli riguardo alla quantità di moneta che poteva circolare in un paese e che doveva
corrispondere alle riserve auree detenute dalla propria Banca Centrale (base aurea).
Anche i tassi di cambio tra le varie nazioni erano determinate in base alle riserve auree tenute da ogni
paese (sistema dei cambi fissi).
Il SISTEMA GOLD STANDARD portò alla creazione di nuove norme in ambito finanziario:
- LE BANCHE CENTRALI DIVENTARONO LA GUIDA DEL SISTEMA BANCARIO NAZIONALE CON LA
GESTIONE DELLERISERVE AUREE E LA DEFINIZIONE DEL TASSO UFFICIALE DI SCONTO CHE ERA LO
STRUMENTO CON IL QUALE SI ONTROLLAVA L’EQUILIBRIO NELLA BILANIA DEI PAGAMENTI, IOE’ I
FLUSSI DIOROIN ENTRATA E IN USCITA.

Questa FINANZA INTEGRATA portò all’aumento degli investimenti all’estero soprattutto da parte delle
grandi potenze europee:
→ i capitali francesi verso la Russia
→ i capitali tedeschi soprattutto verso l’Europa orientale
→ gli stati uniti investirono in Canada, Ameria Latina, Europa e Medio Oriente
→ molti paesi destinatari di questi investimenti seppero usarli per svilupparsi economiamente
(Danimarca, Belgio, Svizzera..) mentre i paesi del sud-Europa non riuscirono a sfruttarli al meglio.
→ Gli investimenti in Africa e in Asia servivano per sfruttare le materie prime
→ Nei paesi dell’America Latina portarono ad un certo sviluppo e riuscirono anche a creare delle c
Il XIX secolo conobbe una vera e propria crescita demografia:
- Il Regno Unito, nonostante i trasferimenti nelle colonie e l’emigrazione in Irlanda, passò da16,1
milioni del 1800 ai 41,8 milioni del 1900
- La Germania dai 24,6 milioni del 1800 ai 56,4 del 1900
- La Russia dai 37 del 1800 ai 111 del 1900
- La Francia dai 27,3 nel 1800 ai 39 del 1900
- L’Italia dai 18,1 ai 32,5 del 1900
Questo perché la mortalità cominciò a ridursi soprattutto nelle fasce di età centrali, cioè quella riproduttiva:
- perché c‘erano meno carestie ed epidemie
- prevenzione media migliore (vaccino contro il vaiolo)
- miglioramento dell’alimentazione
- miglioramento delle condizioni igieniche e dello stile di vita
- importante fu l’eliminazione delle febbri puerperali, anche se si mantenne sempre alta tra i
bambini al di sotto di un anno.
- Quindi di conseguenza aumentò il tassodi natalità, ponendo fine al modello demografico
preindustriale di Malthus che affermava che la causa principale della povertà e della fame era
dovuto all’aumento della popolazione.
Questa fecondità cominciò a rallentare perché l’età media del matrimonio era elevata e si iniziò a
controllare le nascite.
La crescita demografia si ebbe soprattutto tra le popolazioni urbane mentre quella rurale iniziò ad avere
un declino, solo in Russia rimase più alta.
Questo perché l’urbanizzazione andava di pari passo con l’industrializzazione che offriva lavoro e salari e
invece le tecniche agricole richiedevano nelle campagne meno manodopera. Inoltre le ferrovie
permettevano di spostarsi.
→ Molte città si svilupparono attorno a fabbriche e miniere (nella zona di Ruhr in Germania).
→ Le città furono risanate (fognature, strade ampliate, illuminazione pubblica)
→ I quartieri popolari e operai, nelle periferie delle città, erano malsane con tassi di mortalità molto
alti rispetto ai ceti benestanti.
Inoltre flussi di persone cominciarono a spostarsi dall’Europa verso gli altri continenti, per vari motivi.
→ La carestia del 1845
→ Le persecuzioni religiose e politiche (ebrei russi)
→ Per migliorare le proprie condizioni di vita (verso gli stati uniti e l’Almerica Latina, italiani verso
l’Argentina)
→ IN AMERICA PERO’ TROVARONO UNA RIHIESTA DI MANODOPERA MENO QUALIFICATA E POCO
RETRIBUITA E SI DOVETTERO ADATTARE, VENENDO SFRUTTATI E OSTEGGIATI DAI LAVORATORI
LOCALI ORGANIZZATI IN SINDACATI PERCHE’ VEDEVANO MESSI IN PERICOLO IBLORO SALARI E
DIRITTI

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