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1.

Idea di progetto

 Il progetto ‘Grownasa’ nasce dalla concreta esigenza di una società agricola, la Budbrothers,
operante nel settore delle infiorescenze di canapa industriale, per il mercato della cannabis light, di
emergere in un settore in piena espansione. Ad oggi le infiorescenze coltivate in pieno campo non
soddisfano più la domanda dei consumatori, che richiedono un prodotto di qualità sempre più
elevata, difficilmente ottenibile outdoor. Molti produttori si stanno dunque orientando sulla coltura
protetta in serra o grow room per soddisfare le richieste del mercato e svincolarsi dalla stagionalità
della coltura.
Questo processo tuttavia è fortemente ostacolato dai costi di impianto delle grow room, in
particolare e dai costi di produzione molto più elevati soprattutto in termini energetici e di
manutenzione. Un altro problema è la carenza di personale specializzato in grado di gestire gli
impianti ​indoor.​
L’obiettivo di ‘Grownasa’ è quindi quello di rendere alla portata delle centinaia di piccoli produttori
di infiorescenze di canapa una tecnologia ​smart, modulare e accessibile​ per la coltivazione
indoor, che sia parzialmente automatizzata e ad alta efficienza energetica.
Attraverso un sistema di monitoraggio e analisi dei parametri ambientali, il consumo energetico
viene ricalibrato in maniera intelligente secondo le reali esigenze della coltura nelle sue diverse fasi
di sviluppo. Il tutto verrebbe gestito da un apposito software dotato di interfaccia web/mobile che
 ne permetterebbe ​monitoraggio e controllo da remoto​.

2. Obiettivi del progetto

● Migliorare le prestazioni economiche delle piccole aziende agricole del settore riducendo i
costi di impianto e di produzione
● Migliorare la competitività delle stesse sul mercato rispetto alla concorrenza estera,
attraverso la qualità del prodotto finito
● Rendere più efficiente il metodo di coltivazione riducendo i tempi, gli spazi, l’impiego di
fertilizzanti, aumentando la produzione al metro quadrato, azzerando l’impiego di
fitofarmaci.
● Rendere più efficiente l’utilizzo dell’acqua grazie a una innovativa tecnica di irrigazione.
● Rendere più efficiente l’utilizzo dell’energia grazie alla possibilità di regolare i consumi sul
fabbisogno reale delle piante e alle più efficienti tecnologie di illuminazione e
condizionamento del clima.
● Ridurre le emissioni grazie al complessivo risparmio energetico.

3. Analisi di contesto e dei fabbisogni di innovazione

Negli ultimi anni il mercato della cannabis a livello globale è cresciuto a dismisura grazie
soprattutto al cambio di tendenza di alcune grandi potenze occidentali, quali il Canada e gli Stati
Uniti d’America. Questi paesi, storicamente proibizionisti, oggi grazie alla legalizzazione della
cannabis ad uso ricreativo e soprattutto farmaceutico stanno realizzando notevoli profitti e creando
le basi per nuovi e fruttuosissimi mercati, ad esempio il CBD estratto da canapa industriale negli
Stati Uniti arriverà ad un mercato di 1 miliardo di dollari entro il 2020. Inoltre l’ultima previsione
contenuta in un report del Brighfield group, data company, ha stimato un mercato di 170 milioni di
dollari nel 2016 che crescerà secondo le loro previsioni del 55% all’anno per cinque anni,
superando la soglia del miliardo di dollari entro i prossimi tre.
Anche in anche in Italia cominciano a vedersi i primi segnali di questa nuova tendenza negli ultimi
anni: nel 2013 erano 400 circa gli ettari coltivati a canapa in Italia, nel 2018 erano 4000 e sono in
rapido aumento.
Con l’entrata in vigore della legge 242/16 sulla promozione della filiera della canapa industriale, nel
gennaio del 2017, si è assistito infatti ad un massiccio e rapido incremento del numero di aziende
agricole operanti nel settore, in particolare grazie alla nascita del nuovo ramo della filiera, quello
della Cannabis light e più in generale del CBD.
Secondo la Coldiretti sono centinaia le aziende che producono infiorescenze di canapa, di queste
la maggior parte sono micro e piccole imprese. La maggior parte di quest coltiva in pieno campo e
produce infiorescenze di qualità medio bassa.
Va segnalata inoltre la carenza di personale specializzato in grado di gestire gli impianti indoor di
Cannabis Sativa.

4.Innovazioni da introdurre

L’innovazione che il progetto vuole realizzare è una tecnologia per la coltivazione indoor della
canapa ad alta efficienza energetica.
Il modulo si comporrà di quattro ambienti separati: uno per gli impianti, una camera per la
riproduzione da seme o agamica, una per le fasi di accrescimento e fioritura ed un quarto ambiente
dedicato all’essiccazione dei fiori (post-raccolta). Sarà dotato di un sistema di gestione degli input
(luce, fertilizzanti, acqua, aria) basato sul rilevamento dei parametri ambientali registrati attraverso
sensori ed elaborati da un software, in modo da modulare il consumo energetico sulle reali
esigenze della coltura per ciascuna fase dello sviluppo.
Questo sarà reso possibile con l’impiego di diverse tecnologie innovative quali:
● Il software che verrà sviluppato dovrà gestire gli input derivanti da tutti i sensori ambientali
interfacciati tra loro e attivare gli impianti relativi alla modifica di un determinato parametro
ambientale (temperatura, umidità relativa, concentrazione di anidride carbonica, tensione
matriciale del substrato, EC e temperatura della soluzione nutritiva), mantenendo le piante
nelle condizioni ottimali per la loro fase di crescita. Inoltre controllerà separatamente il clima
nei tre ambienti dedicati alle fasi di produzione e post-raccolta. Non ultimo dovrà essere in
grado di interfacciarsi con impianti di maggiori dimensioni nell'ottica della modularità e
scalabilità del prodotto.
Sarà possibile intervenire sul software da remoto attraverso un’ interfaccia di controllo che
verrà sviluppata nel corso della sperimentazione: quest’ultimo punto potrebbe risolvere il
problema della carenza di tecnici nelle aziende consentendo ad un solo operatore di gestire
diversi impianti dall’interfaccia, riducendo al minimo la necessità di interventi.
● Le nuove lampade Ortigrow della MechaTronix, azienda leader nelle lampade led per la
coltivazione, che consentono di regolare oltre allo spettro luminoso la densità del flusso
fotonico o PFD, a seconda delle esigenze della fase di coltivazione con conseguente
regolazione del consumo elettrico delle lampade stesse. Inoltre montano la migliore
tecnologia ottica sul mercato (brevetto MechaTronix) per penetrare la canopia aumentando
l'efficienza fotosintetica delle parti inferiori delle piante.
● L’impianto di irrigazione e il banco fertirrigazione che verranno realizzati su misura per il
modulo e gestiti dal software, si attiveranno in base al grado di umidità del substrato,
misurata attraverso dei tensiometri inseriti nei vasi, garantendo il massimo risparmio idrico.
La fertilizzazione sarà a sua volta regolata attraverso la misurazione dei valori di EC e PH
nella soluzione in entrata e dal drenaggio dei vasi, in modo da poter misurare il reale
consumo di nutrienti da parte della coltura e risparmiare così fertilizzanti (diminuzione costi
di produzione, diminuzione dell’impatto ambientale).
● L’impianto per concimazione carbonica e gli impianti di aerazione e condizionamento,
anch'essi gestiti dal software per funzionare in base alle reali esigenze di ciascun
momento, che garantiranno il minimo impiego possibile di energia .

Questo genere di tecnologie software di gestione del clima e dell’irrigazione è largamente diffuso
nella serricoltura professionale nei paesi industrializzati come Olanda, Usa e Canada (es. Priva).
Così come le serre chiuse o semichiuse, illuminate da luci artificiali e con presenza di
concimazione carbonica sono il principale strumento per la produzione di infiorescenze di cannabis
di alta qualità, sia per il mercato farmaceutico che ludico. Tuttavia queste tecnologie rimangono
appannaggio delle aziende che sono in grado di sostenere l’investimento iniziale.
Le centraline per il controllo climatico attualmente utilizzate dalle piccole aziende invece sono
generalmente molto specifiche, supportano solo alcune funzioni di controllo e in generale non sono
in grado di controllare contemporaneamente la climatizzazione e la fertilizzazione. Nella maggior
parte dei casi il controllo viene esercitato grazie a parametri pre impostati dall’operatore per l’intera
durata della coltivazione.
Ad aggravare il costo di questo tipo di impianti è l’utilizzo, largamente diffuso, per l’illuminazione
delle colture, di lampade a ioduri metallici ME o Hps, le quali hanno una bassa efficienza se
rapportate alle lampade a led, hanno una vita notevolmente inferiore, sviluppano una temperatura
notevolmente più elevata, con il conseguente aumento del consumo energetico per il
raffreddamento ed il rischio di danneggiare le colture e gli operatori. Con questo genere di
lampada inoltre non è possibile regolare l’intensità luminosa, quindi per buona parte del loro
utilizzo emettono molta più luce di quanto le piante siano in grado di assorbire, con la
conseguenza di un notevole spreco di energia. Da ultimo lo spettro luminoso che producono e solo
parzialmente fotosinteticamente attivo (PAR), una parte della radiazione viene dunque riflessa
dalle foglie con conseguente ulteriore spreco di energia.
I banchi di fertirrigazione, anch'essi molto diffusi nelle coltivazioni indoor, sono macchine
costosissime e spesso sovradimensionate rispetto alle esigenze di una piccola azienda. La loro
precisione ed efficienza dipendono dal grado di elaborazione del software che le gestisce, che
aumenta con l’aumentare dei costi di impianto.
Gli impianti di irrigazione sono spesso semplicemente temporizzati, tarati sulla capacità di campo e
non tengono conto in alcun modo del mutare delle esigenze idriche nelle varie fasi della coltura,
anzi tendono a sovrastimarle provocando un notevole spreco della risorsa idrica: fino al 60%
(fonte ce.spe.vi )
 Le motivazioni che rendono ‘Grownasa’ capace di soddisfare i fabbisogni presi in analisi sono
pertanto:
● Di natura ecologica:
Riduzione dell'impiego d’acqua dovuta all'innovativo impianto di irrigazione.
Riduzione dei fertilizzanti grazie al sistema di rilevamento del consumo delle piante sulla
base dell’EC del drenato sul quale si basa la fertirrigazione.
Complessiva riduzione delle emissioni grazie alle tecnologie ad alta efficienza utilizzate ed
alla riduzione generale degli input necessari alla coltivazione.
azzeramento dell’ impiego di agrofarmaci perché è un sistema chiuso.

● Di natura economica:
Costi di impianto: poiché il nostro modulo è un sistema prefabbricato completo di tutto
quello che serve per arrivare dal seme al prodotto finito, ridurrà i costi di progettazione e
realizzazione degli impianti. È un prodotto concepito per piccole aziende tuttavia ne è
prevista la scalabilità.
Costi di produzione: le più moderne tecnologie di illuminazione insieme all'innovativo
sistema di gestione degli input energetici sarà in grado di eliminare gli sprechi, inoltre
l’elevato grado di automazione del sistema e l’opzione di controllo da remoto ridurranno la
necessità di manodopera durante la coltivazione.

5. Soggetto proponente

La società agricola Budbrothers è una azienda di ultima generazione, nata dall’iniziativa di due
giovani professionisti del settore.

L’agricoltura del XX secolo, fondata sui combustibili fossili e la chimica ha fatto il suo tempo:
l’esaurimento dei suoli, la diffusione di malattie dovute agli agenti chimici, l’inquinamento delle
falde acquifere, impongono un cambio di direzione urgente.

La società si pone come obiettivo la ricerca e la diffusione di metodologie agricole all’avanguardia:


dall’agricoltura eco-simbiotica alle nuove tecnologie applicate alla serricoltura, alle più moderne
tecniche di arboricoltura e gestione del verde. Per un’agricoltura più razionale e sostenibile.

Le sue attività spaziano dalla fornitura di servizi specializzati per le aziende: consulenza tecnica,
progettazione, realizzazione di impianti, ad attività di produzione e sperimentazione agricola.

Grazie alla collaborazione con la società cooperativa “Immagine” Onlus nel suo primo anno di
attività, il 2018, avvia in conformità alla legge 242/16 sull'incremento della filiera della cannabis
sativa, una produzione di infiorescenze di canapa con metodo eco-simbiotico, all’ interno della
splendida Villa Castelnuovo, un bene pubblico storicamente votato all'agricoltura.
Forte di questa esperienza la società ha individuato in quest’area della filiera una forte necessità di
innovazione per uniformare la canapicoltura italiana al livello dei grandi produttori internazionali.
In questa direzione nel 2019,in collaborazione con la ditta A. Inguglia e l’ing. G. Bonfardeci, nasce
il progetto Grow nasa che renderebbe accessibile a tutte le piccole aziende produttrici di
infiorescenze secche la più avanzata tecnologia per la produzione indoor.

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