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ANNO IX

DICEMBRE
2010
GENNAIO
MENSILE D’ INFORMAZIONE E DI VITA PARROCCHIALE DELLA 2011
PARROCCHIA PREZIOSISSIMO SANGUE IN SAN ROCCO - BARI

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011 1


6_ Il “Te Deum”: preghiera di ringraziamento
di Franco Camaggio

7_ Stefano: primo martire


MENSILE D’INFORMAZIONE RELIGIOSA di Isa Palella
E VITA PARROCCHIALE DELLA
PARROCCHIA PREZIOSISSIMO SANGUE IN SAN ROCCO
- BARI- INTERVISTIAMO...CI

Anno IX - n. 4 dicembre 2010_gennaio 2011 8_ La pace punto e basta: Pax Christi


Direttore Responsabile: di Luigi Laguaragnella
Nicola Simonetti
IL LIBRO DEL MESE
Editore e proprietario:
Parrocchia Preziosissimo Sangue in S. Rocco
Via Sagarriga Visconti, 57 - 70122 Bari 10_ “Luce del mondo” nel caos globale
di Stefano Di Tondo
Redazione:
Luigi Laguaragnella, Marilina Pesce, Pietro De Nicolo, Roberto
Cirillo, Stefano Di Tondo, Maria Loseto, Maria Rosaria Madeo. DAZIBAO
Direzione e Redazione:
Via Putignani, 237 - 70122 Bari
12_ Gli appuntamenti di gennaio 2011
tel. 080/5212135 - fax 080/5212135202 a cura della redazione
E-mail: redazioneocchio@cppsbari.it - Web: www.cppsbari.it

Ufficio abbonamenti:
CALENDARIO LITURGICO
Maria Rosaria Madeo
13_ Calendario liturgico di gennaio 2011
Hanno collaborato a questo numero:
Don Benedetto Labate, Francesco Camaggio, Isa Palella, Mario
di Roberto Cirillo
Dabbicco.
IN ARTE… LA CHIESA
Progetto grafico e impaginazione:
Roberto Cirillo
14_ Ti ho chiamato per nome - 2
Foto di copertina: Gesù bambino di Luigi Laguaragnella
Foto: Archivio, Missionari del Preziosissimo Sangue.
LOOKING AROUND
Stampa: in proprio
16_ Disabili senza famiglia: Bari vi accoglie
Tiratura: 1000 copie
di Marilina Pese
Autorizzazione Tribunale di Bari n. 2747/2010 del 18/10/2010
Iscrizione Registro della Stampa n. 42 del 18/10/2010 NOI COMUNITA’
Fotografie e disegni sono di norma firmati. Omissioni di qualsiasi natura s‘intendono
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restituiscono.
17_ Abbiamo trovato la vera fede
Le opinioni espresse nei testi pubblicati impegnano solo gli autori dei medesimi. a cura della redazione
L‘editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibili-
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Bari. Le informazioni custodite nell‘archivio elettronico della Parrocchia verranno utiliz-
zate al solo scopo di inviare agli abbonati la presente rivista. (D. Lgs. 196/03)
18_ Occhio alla posta
a cura della redazione

IN QUESTO NUMERO: LIBERA...MENTE

20_ Libertiamoci: la voce del quartiere


EDITORIALE di Mario Dabbicco

3_ Editoriale 21_ Radio Kreattiva: la radio antimafia


di Don Benedetto Labate a cura della redazione

LENTE D’INGRANDIMENTO SU... Avvento di carità: grande risultato


di Eleonora
4_ Inchiesta sulla nascita di Gesù
di Roberto Cirillo 23_ Nicola e Concetta
di Isa Palella

2 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011


EDITORIALE - a cura di Don Benedetto Labate, cpps

EDITORIALE

Cari amici,

buon Natale a tutti! E non è un modo banale per cominciare questo editoriale. Riflettevo sulle parole
che ho pronunciato nelle omelie della prima domenica di Avvento: il ―Tempo dell‘attesa‖ ci prepara immedia-
tamente al Natale (in prospettiva, invece, ci prepara alla venuta gloriosa di Cristo), ma ogni Natale non è lo
stesso di quello o di quelli precedenti, perché ogni Natale noi siamo cresciuti di un anno, le situazioni della
vita sono cambiate, il nostro modo di percepirle è cambiato, la sensibilità che abbiamo verso le persone e le
cose è cambiata; e allora, la Parola di Dio, il suo Figlio Unigenito, nasce e si incarna nella nostra storia in una
maniera sempre nuova, sempre diversa, sempre adeguata alla mia realtà.
Circa le nostre storie personali, ognuno di noi farà la propria verifica prima della fine dell‘anno, per
cominciare con il piede giusto il nuovo anno – e a questo proposito, vi invito in maniera particolare all‘ora di
Adorazione Eucaristica che vivremo insieme il 31 dicembre dalle ore 18 alle 19 in vista del canto di ringrazia-
mento del Te Deum; quest‘anno buona parte del momento di preghiera sarà dedicata al silenzio, proprio per
consentirci di stare ―alla presenza di Dio‖, non solo fisicamente ma soprattutto spiritualmente…
Dal punto di vista comunitario, invece, qual è la nostra realtà? Non mi si accusi di vanagloria, ma cre-
do che siamo cresciuti un bel po‘.
I primi due anni del mio parrocato, tanti cercavano di conquistarsi ―le simpatie‖ del parroco, tanti
mormoravano gli uni degli altri creando un clima teso che si poteva tagliare a fette, molti non sentivano an-
cora il senso di appartenenza alla famiglia parrocchiale.
Poi, abbiamo avuto un periodo di scontri, a carte scoperte, qualcuno ha cominciato a mal sopportare
le idee anticonformiste di questo ―giovane‖ (= inesperto) parroco – le Prime Comunioni ad ottobre, la Missio-
ne Popolare, ecc.
Ora, sento che c‘è un po‘ più di fiducia, sento che si comincia a percepire la realtà di una comunità
che non ha altri obiettivi se non quello della crescita verso Cristo. Forse sarà stata proprio la Missione Popo-
lare a risvegliare le coscienze o a dare una consapevolezza nuova del nostro ―stare‖ in Parrocchia (Gesù ne
scelse dodici «perché stessero con Lui e per mandarli a predicare», cf. Mc 3,14). Non che i problemi siano
del tutto risolti, ci sono sempre i soliti ―Giacomo e Giovanni‖ che chiedono di poter stare ai posti d‘onore, ci
sono sempre i ―Pietro‖ che non condividono la strada della croce scelta dal Maestro, così come ci saranno
sempre i ―Giuda‖ che alla fine tradiranno. Ma c‘è anche una buona parte di comunità che ascolta, osserva,
medita, custodisce, accoglie, segue e si sacrifica per il bene di tutti.
Perciò, cari amici, l‘augurio iniziale, buon Natale, assume i risvolti non di un saluto qualunque dato a
chiunque, bensì quelli di un pastore che sforzandosi di imitare il Buon Pastore, dice alle sue pecorelle: Forza,
coraggio! La notte è avanzata, la Luce è vicina. Viene a dissipare le tenebre del non-senso, viene ad allonta-
nare la paura di branchi feroci che ci assalgono, viene impedire che il buio ci porti su sentieri sbagliati, quelli
dei nostri peccati.

È chiarezza ed è rinnovo: è il Natale del Signore! d. Benedetto, cpps

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LENTE D’ INGRANDIMENTO SU... - a cura di Roberto Cirillo

INCHIESTA SULLA NASCITA DI GESU’


La vera storia della nascita di Gesù

L
‘ inchiesta di Antonio Socci sulla nascita di Ge- d'occhio. Soprattutto in questi anni nei quali - a causa
sù ha lasciato perplesse molte persone ma i di alcune profezie e di alcuni segni - si è fatta fortissi-
suoi documenti, e i dovuti approfondimenti e ma l'idea che il Messia stia per arrivare. Si sa infatti
confronti anche con altri storici e studiosi, ci che il "liberatore" che gli ebrei aspettano è di sangue
possono aiutare a capire come, dove e quando – se- reale. E dunque quelli della famiglia di Re David sono
condo Socci - Gesù, il Cristo e Figlio di Dio, è nato. tutti "sospetti".

Forse poche, pochissime persone, sapevano che le E' per queste origini che la famiglia di Gesù, pur es-
tracce anagrafiche di Gesù ci portano sul Campidoglio sendo diventata modesta e umile, custodisce gelosa-
di Roma, da dove si gode una veduta mozzafiato dei mente le genealogie che non a caso si trovano ripor-
Fori imperiali. Il fazzoletto di terra tra il Tabularium - tate nei Vangeli. Genealogie che raccontano storie
che sta alle fondamenta dell'attuale municipio - e terribili, su cui i Vangeli non sorvolano affatto. Tanto
l'Aerarium del Tempio di Saturno, duemila anni fa era da stupire quel poeta cattolico che fu Charles Péguy:
il centro del mondo. In quel punto erano custoditi i "Bisogna riconoscerlo, la genealogia carnale di Gesù è
documenti del censimento di Augusto, secondo Ter- spaventosa... E' in parte ciò che dà al mistero dell'In-
tulliano "teste fedelissimo della natività di Nostro Si- carnazione tutto il suo valore, tutta la sua profondità,
gnore". tutto il suo impeto, il suo carico di umanità. Di carna-
le".
Era lì dunque la registrazione anagrafica della nascita
- fatta da due giovani ebrei - di un bambino chiamato Secondo uno studio recente nelle origini familiari di
Yehòshua', Gesù, che significava "Dio salvatore". In- Gesù troviamo la stessa tribù discendente da Caino, il
cendi e distruzioni hanno perduto quei documenti. primo omicida della storia. In Numeri (24, 21) si dice
Sempre lì dovette trovarsi anche la relazione a Tiberio che i Qeniti sono i discendenti di Caino, verranno as-
che Ponzio Pilato scrisse verso il 35 sorbiti dal popolo ebraico e la loro
d.C. per giustificare processo ed ese- terra è dove poi sorgerà Betlemme.
“Perché Giuseppe e Maria devono
cuzione dello stesso Gesù. Da cui In un passo successivo (34,19) con
andare a Betlemme, il cui nome,
venne la proposta di Tiberio al Sena- Giosuè sono raccolti, per la spartizio-
“Beth-lehem” in ebraico significa
to di riconoscere quel Gesù come Dio, ne della terra conquistata, i capi delle
“città del pane”?
ossia di legittimare il culto di Cristo dodici tribù d'Israele. A capo della
che si stava diffondendo. Il Senato tribù di Giuda sta Kaleb detto il Qeni-
rispose di no. La notizia è contenuta in un passo zita, a cui Giosuè assegna una porzione della terra di
dell'Apologetico (V,2) di Tertulliano ed è stata recen- Giuda. I Qeniti, spiega Tommaso Federici, sono dun-
temente dimostrata attendibile da un'autorevole sto- que "una sottotribù di Giuda, la loro terra sta nella
rica, Marta Sordi. 'parte montagnosa', con capitale Hebron. Essa com-
prendeva la Betlemme di Kaleb, attraverso la sua
Ma torniamo a quel censimento. Negli studi della
sposa Efrata". Dunque "i Davididi sono i Qeniti o Cai-
"Scuola di Madrid" - sintetizzati nel libro "La vita di
niti".
Gesù" di Josè Miguel Garcia - trova soluzione anche il
problema cronologico del censimento che finora non ―Ecco” - commenta Federici "sopra quale abisso è di-
si sapeva quando collocare e pareva storicamente sceso l'Immortale Eterno per assumere la carne dei
dubbio. peccatori. Cristo Signore così riassume in sé ogni Cai-
no d'ogni tempo, per salvarlo". Gesù dunque è "il se-
Perché Giuseppe e Maria devono andare a Betlemme
gno" che Dio aveva posto sopra Caino "per cui questi
il cui nome, ―beth-lehem‖, in ebraico significa "città
ha salva la vita". Nel profeta Isaia leggiamo infatti:
del pane"? Perché Erode, per conto dei romani, ha
"Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addos-
imposto un giuramento-censimento. Le autorità di
sato i nostri dolori... è stato trafitto per i nostri delitti,
Betlemme pretendono che della famiglia di Davide
schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà
non manchi nessuno: Giuseppe è un discendente
salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi
dell'antico casato reale che è tenuto particolarmente

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LENTE D’ INGRANDIMENTO SU... - a cura di Roberto Ciril-

siamo stati guariti". Nello stesso ceppo familiare di vide l'angelo, che annunciava il concepimento di Gio-
Gesù sono riassunti "sia Israele, sia Giuda, sia i paga- vanni, proprio mentre "officiava davanti al Signore
ni ed i peccatori più lontani. ―Di fatto" spiega Federici nel turno della sua classe". Quindi a fine settembre.
"a Betlemme, Booz, antenato di David, sposando Rut Il rito bizantino che da secoli fa memoria dell'annun-
la Moabita, dunque pagana e idolatra, l'inserisce a cio a Zaccaria il 23 settembre deriva dunque da
pieno titolo nel popolo di Dio, tanto che diventa ante- un'antica memoria, forse una tradizione orale. La
nata di David". Chiesa tutta poi celebra nove mesi dopo la nascita del
Battista e tutta la liturgia cristiana è impostata su
La predilezione di Dio non è caduta sui migliori, ma
questa data giacché Luca (1, 26) spiega che l'annun-
su dei peccatori. Fra i figli di Giacobbe viene scelto
cio a Maria avviene quando Elisabetta era al sesto
Giuda, il quartogenito, uno dei fratelli che avevano
mese di gravidanza. In effetti la Chiesa celebra l'An-
venduto Giuseppe. Uno la cui moralità crolla plateal-
nunciazione il 25 marzo e il Natale del Signore nove
mente nell'unione con la nuora, Tamar, unione da cui
mesi dopo, il 25 dicembre (lo attesta già un calenda-
discende legalmente Gesù. Della sua genealogia fan-
rio liturgico del 326 d.C.). Ne discende che se ha fon-
no parte poi dei re idolatri, immorali e qualcuno cri-
datezza storica l'annuncio a Zaccaria
minale. Lo stesso Davide, il più gran-
il 23 settembre, a catena - come ha
de dei re e il più amato da Dio, com-
dimostrato Antonio Ammassari - ac-
mette peccati e delitti spaventosi. ―Le Secondo uno studioso israeliano,
quisiscono storicità anche la data
donne della genealogia di Gesù‖ - Gesù è nato realmente il 25 dicembre.
Ed è documentato. dell'Annunciazione e quella del Nata-
scriveva il cardinale Van Thuan -
le.
"colpiscono per le loro storie, sono
donne che si trovano tutte in una si- Dal recente libro di Garcia si appren-
tuazione irregolare e di disordine morale: Tamar è de pure la verità sul luogo della nascita di Gesù. Il
una peccatrice, che con l'inganno ha avuto una unio- contesto deve essere non una grotta, ma la grande
ne incestuosa col suocero Giuda; Raab è la prostituta casa paterna di Giuseppe a Betlemme. "Tali case era-
di Gerico che accoglie e nasconde le due spie israelite no costituite da un'unica grande stanza, dove le per-
inviate da Giosuè e viene ammessa nel popolo ebrai- sone occupavano una specie di piattaforma rialzata,
co; Rut è una straniera; della quarta donna... 'quella mentre in un'estremità si trovavano gli animali di cui
che era stata moglie di Urìa', si tratta di Betsabea, la la famiglia aveva bisogno per lavorare. E per questi
compagna di adulterio di David". animali era ovvio che ci fosse una mangiatoia".

Sembra una storia terribile, eppure è la storia della Probabilmente Giuseppe e la giovane partoriente, per
salvezza. La storia da cui è nato Gesù che ha voluto avere un po' di riservatezza e più caldo, furono allog-
riservarsi - totalmente puri e santi - solo gli ultimi giati in questa parte
rampolli di quei clan familiari: Maria e Giuseppe. Che della casa e il bam-
dunque arrivano a Betlemme dove nasce Gesù. bino fu posto in
quella mangiatoia.
A lungo si è ritenuto che il 25 dicembre fosse una da-
ta convenzionale, scelta per contrastare le feste pa- E' con una storia
gane del Natale ―Solis invicti‖ (da identificare forse così ordinaria, così
con Mitra, forse con l'imperatore romano). Ma recen- normale, che Dio -
temente una scoperta archeologica fatta tra i papiri di per i cristiani - è
Qumran ha clamorosamente suggerito la possibile venuto nel mondo.
esattezza di quella data. E con lui la bellez-
za, la bontà e la
Dal "Libro dei Giubilei" uno studioso israeliano, She-
salvezza. Incontrar-
marjahu Talmon ha ricostruito la successione dei 24
lo è il senso della
turni sacerdotali relativi al servizio nel Tempio di Ge-
vita.
rusalemme e ha scoperto che "il turno di Abia" corri-
spondeva all'ultima settimana di settembre.

Notizia importante perché si lega a una informazione Il libro: “INDAGINE SU GESU’


Autore: Antonio Socci
cronologica del Vangelo di Luca (1,5) secondo cui Editrice: Rizzoli
Anno: 2008
Zaccaria, il padre di Giovanni Battista e marito di Eli- Codice EAN: 9788817025904
sabetta, appartenente alla tribù sacerdotale di Abia,
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LENTE D’ INGRANDIMENTO SU... - a cura di Franco Camaggio

IL “TE DEUM” PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO


Il “grazie” a Dio per il passato e l’avvenire

È
consuetudine chiudere l’anno civile con il canto tutta la terra Ti adora. A te cantano gli Angeli e tutte
del ―Te Deum‖: consuetudine antica. Preghiera le potenze dei cieli‖. Nel Siracide (43, 1-2.5) leggia-
di ringraziamento, ma viene recitata anche nel- mo: ―Orgoglio dei cieli è il firmamento, che meraviglia
le domeniche a conclusione dell‘ufficio delle let- è l’opera dell’Altissimo‖.
ture.
La nostra società, però, mette in risalto contrasti tra
Il 31 dicembre ha un significato particolare, precede la Parola di Dio e la nostra sconfortante realtà! ―I cieli
la ―Giornata Mondiale della Pace‖ e la solennità della e la terra sono pieni della tua gloria. Guida e proteggi
―Maternità di Maria‖. Maria ci richiama a vivere un i tuoi figli, sia sempre con noi la tua misericordia‖. Ma
particolare modello di famiglia, quello di Nazareth. la nostra preghiera vive grandi realtà negative: geni-
Giuseppe diceva: ―La famiglia è la patria del cuore‖. tori e figli dialogano sempre meno, il dialogo manca o
è ridotto a pochi minuti per condividere emozioni,
Col ―Te Deum‖ vogliamo dire ―grazie‖ a Dio per tutti i
sentimenti, problemi. E‘ colpa delle TV, del computer,
benefici che ci ha riservato nell‘anno trascorso, ma
dei telefonini?
vogliamo auspicare un nuovo anno che segni per la
nostra società un avvenire migliore, ci sostenga nel Eppure i problemi ci sono e sono gravi: controllo delle
presente e nel futuro, perché possiamo aspirare e co- nascite, matrimoni falliti, coppie cristiane divorziate e
struire quella pace, richiamata dalle Beatitudini: risposate, diffusione dell‘aborto, della contraccettività,
―Beati i costruttori di pace‖. Giovanni nel Vangelo (1,1 mamme che gettano i figli nei cassonetti della spaz-
-18) ci ricorda: ―La luce splende nelle tenebre, ma le zatura, figli che uccidono i genitori per pochi soldi,
tenebre non l’hanno accolta‖. mancanza di lavoro, violenza tra le mura domestiche,
anziani ed ammalati soli e abbandonati, quanta insi-
Per chi vive in città è difficile contemplare l‘aurora;
curezza nei giovani.
nella maggior parte dei giorni una cappa di smog at-
tenua lo splendore della luce, essa genera la vita. Do- ―Te Deum laudamus‖ per tutti i benefici che ci hai
vremmo essere capaci di alzare gli occhi almeno un elargito, un ―Te Deum laudamus‖ per l‘aiuto che vor-
istante all‘alba, prima di lasciarci prendere dalle tante rai offrire a Dio, a questa società perché si realizzi il
occupazioni, per contemplare la bellezza del Creatore mondo migliore auspicato che tanti cristiani, perché si
e della Creazione. realizzi ―la civiltà dell‘amore‖ auspicata da Paolo VI.
―Libertà religiosa via per la luce‖ (Benedetto XVI).
―Noi Ti lodiamo Dio, Ti proclamiamo nostro Signore,

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LENTE D’ INGRANDIMENTO SU... - a cura di Isa Palella

STEFANO, PRIMO MARTIRE


Mentre lo lapidavano pronunciò le stesse parole di Gesù

D
el grande e veneratissimo martire Santo in questo giorno è il rosso, come in tutte le occasioni
Stefano, si ignora la provenienza. in cui si ricorda un martire).

Alcuni suppongono che fosse greco, dato Segue il 27 dicembre la festa di San Giovanni Evan-
che Gerusalemme in quel tempo era un cro- gelista, il prediletto di Gesù, autore del Vangelo
cevia di tante popolazioni, con lingue, costumi e reli- dell‘amore; poi il 28 i Santi Innocenti, bambini uccisi
gioni diverse; altri pensano invece che fosse un ebreo da Erode con la speranza di eliminare anche il Bambi-
educato nella cultura ellenistica. no di Betlemme. Secoli addietro anche la celebrazione
di SS. Pietro e Paolo, apostoli, capitava nella settima-
Certamente fu uno dei primi giudei a diventare cri-
na dopo il Natale, venendo poi trasferita al 29 giugno.
stiani che prese a seguire gli Apostoli e, visto la sua
cultura, saggezza e fede genuina, divenne anche il Nell‘arte è stato sempre raffigurato con indosso la
primo dei diaconi di Gerusalemme. ‗dalmatica‘ la veste liturgica dei diaconi.

Gli Atti degli Apostoli, ai capitoli 6 e 7 narrano gli ulti-


mi suoi giorni. Da questi sappiamo che il giovane Ste-
fano apparteneva alla prima comunità cristiana, dove
si applicava integralmente la "carità fraterna". Infatti i
suoi appartenenti mettevano i loro beni in comune
con gli altri, e ad ognuno veniva distribuito equamen-
te quanto bastava per il sostentamento giornaliero.

Quando la comunità crebbe, gli apostoli affidarono il


servizio di assistenza giornaliera a sette ministri della
carità detti diaconi. Tra questi spiccava il giovane Ste-
fano che, oltre ad occuparsi dell'amministrazione dei
beni comuni, si prodigava nell'annuncio della buona
novella tanto da indurre i giudei a catturarlo e portar-
lo nel Sinedrio, dove venne giudicato e condannato
alla lapidazione. Fu trascinato fuori dalla città e lapi-
dato, alla presenza del giovane Saulo (Paolo).

Durante l'esecuzione Stefano, primo Martire, pronun-


ciò le stesse parole di Gesù sulla croce: ―Signore Ge-
sù, accogli il mio spirito‖, ―Signore non imputare loro
questo peccato‖.

Le reliquie del protomartire Santo Stefano, già vene-


rato fin dai primi tempi successivi alla sua morte, pre-
sto si diffusero in tutto il mondo allora conosciuto, e
ciò testimonia il grande culto tributatogli in tutta la
cristianità.

La celebrazione liturgica di Santo Stefano è stata da


sempre fissata al 26 dicembre, subito dopo il Natale,
perché nei giorni seguenti alla manifestazione del Fi-
glio di Dio, furono posti i ―comites Christi‖, cioè i più
vicini nel suo percorso terreno e i primi a renderne
testimonianza con il martirio. Così al 26 dicembre c‘è Giotto di Bondone, St. Stefanus (Saint Stephen), 1320-1325,
Santo Stefano primo martire della cristianità (il colore Tempera op hout, Museum Horne, Florence

della veste indossata dal sacerdote durante la Messa

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INTERVISTIAMO...CI - a cura di Luigi Laguaragnella

LA PACE, PUNTO E BASTA: PAX CHRISTI


Alla scoperta del movimento con il “Punto Pace” di Bari

A
livello cittadino e territoriale, spesso, non carattere profetico all‘identità e allo stile di Pax Chri-
siamo a conoscenza delle associazioni e sti.
dei gruppi che, invece, agiscono attiva-
A chi si rivolge l'associazione? Di cosa si occupa
mente in diversi rami sociali. Per questo
e si "preoccupa"?
occorre raccontare brevemente la storia di Pax Christi
Pax Christi è un movimento radicato nella Chiesa po-
con Gemma D‘ Ambrosio, responsabile del ―Punto Pa-
polo di Dio, aperto a tutte le persone di buona volon-
ce‖ di Bari.
tà e si propone di essere da stimolo affinché ci si in-
cammini su sentieri di giustizia. Siamo infatti convinti
Cosa è Pax Christi?
che la pace non rappresenti un concetto astratto, ma
In Italia Pax Christi nacque nel 1954, per desiderio di
si declini mediante scelte concrete che attraversano la
Mons. Montini
nostra quotidia-
della Segreteria
nità. Don Toni-
di Stato Vatica-
no Bello a tale
na. Nei primi
proposito dice-
anni l'impegno
va che la pace
del movimento
è come un'ac-
fu quello di di-
qua che viene
vulgare l'inse-
dal cielo ma per
gnamento della
arrivare nelle
Chiesa sulla
nostre case ha
Pace. Molta
bisogno delle
parte dell‘iden-
condutture. Le
tità di Pax Chri-
condutture so-
sti è nell‘incon-
no appunto gli
tro tra fede e
operatori di pa-
vita, Vangelo e
ce che cercano
storia. Di qui lo
di veicolarla
sforzo di porsi
capillarmente a
in ascolto del
tutti.
grido soffocato delle vittime delle guerre, dell‘ingiusti-
zia, dell‘oppressione, dei diritti violati, della dignità Quali attività svolge la vostra associazione? A
non riconosciuta. Leggere la realtà lasciandola illumi- livello cittadino potete segnalare qualche attivi-
nare dal Vangelo ci permette di scorgere la filigrana tà svolta o da svolgere?
essenziale e nascosta delle cose. In tutto questo ci è Il movimento è impegnato sia a livello naziona-
stato maestro Giovanni XXIII che ha riscoperto la ca- le attraverso il sostegno ad alcune campagne, che a
tegoria dei segni dei tempi proprio nell‘Enciclica dedi- livello locale dove i vari ―punti pace‖ promuovono
cata al tema della Pace. La ―Pacem in terris” fa da percorsi di educazione alla pace, alla nonviolenza e
sfondo dello statuto di Pax Christi, ne orienta le scel- alla cittadinanza responsabile in vari contesti sia ec-
te, ne illumina la riflessione. Per quanto riguarda più clesiali che laici. Si cerca, inoltre, di intervenire diret-
propriamente la sezione italiana, sicuramente la figu- tamente sul proprio territorio nelle situazioni dove si
ra di don Tonino Bello che ha guidato come presiden- riscontrano gravi violazioni dei diritti umani. A questo
te il movimento (dal 1985 al 1993) è stata di grande proposito, come ―punto pace‖ di Bari, in rete con altre
valore e significato e ha conferito ancora di più un realtà, abbiamo recentemente sostenuto le giuste ri-
vendicazioni di un gruppo di migranti somali, sotto
protezione umanitaria, poiché provenienti da territori

8 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011


INTERVISTIAMO...CI - a cura di Luigi Laguaragnella

martoriati dalla guerra, alloggiati presso il Ferrohotel


di Bari, supportandoli sia dal punto di vista materiale,
che politico nel rapporto con le Istituzioni locali. In
tema di violazione dei diritti umani non potevamo
sottrarci alla denuncia rispetto alla drammati-
ca situazione presente nel Centro di Identificazione ed
Espulsione di Bari (C.I.E.), dove sono rinchiusi, in sta-
to di detenzione, alcune decine di migranti senza aver
commesso alcun reato, solo perché privi di documen-
ti.

Quali sono gli obiettivi di Pax Christi?


Oltre a quanto precedentemente illustrato, l'obiettivo
ultimo di Pax Christi consiste nel lavorare affinché
non ci sia più bisogno di un movimento che si impegni
per promuovere la pace e la giustizia.

Quanto influisce l'impegno di Pax Christi


nell'ambiente in cui agisce? Le vostre attività
che tipo di riscontro hanno sulla cittadinanza?
Non siamo in grado di quantificare la ricaduta del no-
stro impegno sul territorio. Ci piace pensare
di essere come i granelli di senape che sono i più pic-
coli fra i semi, ma che generano una grande pianta.

È possibile aiutare e sostenere Pax Christi? Il 31 dicembre 2010, Pax Christi, in collaborazione con la
E' possibile sostenere il movimento in diverse forme: Caritas e la CEI, organizza, ad Ancona, la 43° Marcia della
Pace dal tema “Libertà religiosa, via per la pace”.
attraverso l'adesione al movimento (per info:
www.paxchristi.it); mediante l'abbonamento alla rivi- Il tema è un richiamo alla libera professione religiosa, che
sta "Mosaico di Pace" e ovviamente collaborando con in molte parti del mondo è messa fortemente a rischio. Be-
le nostre attività (per info, l‘indirizzo e-mail del punto nedetto XVI, nel suo messaggio per la Giornata Mondiale
della Pace menziona la situazione drammatica iraquena,
pace di Bari è: paxchristibari@gmail.com). dove recentemente sono stati uccisi dei fedeli cattolici. Il
Papa afferma: “ Vi sono forme silenziose e sofisticate di
Ci sono esigenze che ritenete far conoscere per pregiudizio e di opposizione verso i credenti e i simboli reli-
rendere più efficace l'operato della vostra asso- giosi. Tutto ciò costituisce un’offesa a Dio e alla dignità
ciazione? umana; è una minaccia alla sicurezza e alla pace e impedi-
sce la realizzazione di un autentico sviluppo umano integra-
Ci piacerebbe diffondere più capillarmente la cultura
le”. “La libertà religiosa, dice Benedetto XVI, non è patri-
della pace attraverso un lavoro di coscientizzazione monio esclusivo dei credenti, ma dell’intera famiglia dei
sulla crescente militarizzazione dei territori e dell'inte- popoli della terra”. Ogni persona deve poter esercitare libe-
ro tessuto sociale. Non possiamo ad esempio tacere ramente il diritto di professare e di manifestare, individual-
mente o comunitariamente, la propria religione o la propria
davanti ad un progetto, a nostro giudizio fortemente
fede, sia in pubblico che in privato, nell’insegnamento, nel-
diseducativo, come "Allenati alla vita" che prevede le pratiche, nelle pubblicazioni, nel culto e nell’osservanza
l'accesso delle forze armate nelle scuole per svolgere dei riti”. Il Papa denuncia fortemente il fondamentalismo
attività di formazione sulla cultura militare, con gli religioso e il laicismo chiamandole forme di rifiuto al plurali-
smo, favorendo solo integralismo religioso e razionalismo.
studenti che vengono addirittura organizzati in pattu-
glie! Pax Christi precederà (30-31 dicembre a Loreto) la 43°
Sentiamo forte, a questo proposito, il richiamo del Marcia per la Pace con un convegno: “Il Dialogo rinnova la
profeta Isaia "forgeranno le loro spade in vomeri, le città. Chiamati alla libertà: libertà religiosa e cittadinanza, il
dialogo fa nuova la città”. E’, infatti, la via per la pace pro-
loro lance in falci e non si eserciteranno più nell' arte prio il confronto tra diversità religiose e culturali per divul-
della guerra". gare un’etica condivisa.

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011 9


IL LIBRO DEL MESE - a cura di Stefano Di Tondo

“LUCE DEL MONDO” NEL CAOS GLOBALE


Considerazione dell’ultimo libro-intervista di Benedetto XVI

M
i trovo in treno, in viaggio verso Barletta sulla verità delle società, governate internamente dal
per partecipare ad un convegno dal Tito- consumismo-globale; non possiamo far leva sulle pa-
lo: ―Il Caos Globale”, organizzato dall’ role antiche. Il nuovo, e la sua fretta, deve avere il
Associazione Nazionale Sociologi. sopravvento. Non possiamo tornare, ma andare sem-
Mentre il treno si appresta a partire, apro la sacca per pre più veloci, verso una direzione che non conoscia-
dar seguito all‘intima lettura di: ― Luce Del Mondo‖, mo. Dai racconti degli anziani, emerge la nostalgia
l‘ultimo libro pubblicato dall‘editrice Vaticana, conte- del risparmio, come ad esempio, quando i vestiti si
nente una lunga intervista, posta al Pontefice Bene- facevano modificare dalla sarta. Oggi, se la camicia i
detto XVI. Faccio un passo indietro. polsi della camicia sono consumati, dobbiamo com-
Qualche giorno fa mi si è resa manifesta la pubblica- prarne una nuova e buttare la vecchia. E‘ il caos glo-
zione del libro grazie ad un servizio del telegiornale di bale!
La7, nel quale si rendevano pub- Le parole non dette, ma ascoltate
blici i contenuti ―di grido‖: legitti- dal Papa, quelle ―tanto nuove
mazione dell‘utilizzo del preserva- quanto antiche‖, portano l‘inchio-
tivo, accettazione del burqa, ridi- stro della speranza, della possibi-
mensionamento dell‘infallibilità lità, dell’incontro, dell’uscire da
Papale, Mea Culpa della chiesa nei noi, del comunicare, del condur-
confronti dei gravi atti di pedofi- re, dell’annunciare, del rispetto,
lia, riconsiderazione del Caso Wil- della sincerità. Sono parole sco-
liamson. Decido di catapultarmi in mode, perché chiedono di smuo-
libreria, per visionarlo con un at- vere la fuga, di fare sosta, di fer-
teggiamento critico, freddo e di- marsi, di entrare nella propria
staccato. Ero stato catturato dalla stanza e di condividere i nostri
complessità degli argomenti, pen- discorsi. Prima con noi, e poi con
sandoli e proiettandoli in un vorti- gli altri. Ma, invece…è meglio
ce di idee e nella speranza di ve- fuggire, è meglio mettere fretta.
dere una chissà quale Sono parole non dette, perché
―Rivoluzione Copernicana‖. portano al tema centrale del li-
Ero Preso dal caos globale dell’in- bro, alla finalità, al monito e al ri-
formazione; fermo, nella voglia di chiamo del Papa: “l’accento nuo-
conoscere le risposte del Papa ed vo che oggi dobbiamo porre è la
intimorito dalle eventuali chiusure priorità della questione di Dio”.
dottrinali. Leggendolo ho dovuto Con questo, non intendo afferma-
fare un passo indietro. Alle volte, necessito di questa re che le problematiche ―sociali‖, non abbiano valore,
possibilità per mettere ordine al mio discorso. Ho la anzi. Di fronte alla sofferenza, tutto deve tacere. Ma
sensazione che la quantità distolga e la mole delle nell‘ottica del caos globale, la priorità di Dio non ha
notizie mi\ci allontani dai nostri discorsi. Che metta spazio. Non ha luogo. Non ha voce. Non può essere
un velo alle cose importanti. Il caos delle notizie è un detta. Non può essere comunicata. Non fa‘ notizia.
vortice. Tuttavia, proseguendo la lettura, ho osserva- Deve tacere perché Dio non mette fretta. Dio deve
to le tematiche gridate ed urlate dai Media e nello tacere perché è veglia, tolleranza, pazienza, saper
stesso tempo ho visto delle parole silenziose, acco- attendere il giusto-tempo, per-dono. Dio è rispetto
glienti. Parole - taciute, forse perché ri-chiamano ad del tempo altrui.
un qualcosa di antico. Dio è ri-manere ma, anche Colui che viene.
Queste parole mi portano alla constatazione della fa- Concludo qui, in questo modo, utilizzando l‘agire del

10 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011


IL LIBRO DEL MESE - a cura di Stefano Di Tondo

- LA RECENSIONE -
Il libro intervista diventato bestseller ancor prima
della sua messa in commercio.

Il libro più atteso dell'anno! In oltre 90 domande po-


ste al Sommo Pontefice dal giornalista che meglio di
qualunque altro lo conosce, svelato il pensiero di Pa-
pa Benedetto XVI su tutti i principali temi di attualità.
Un libro-intervista di Benedetto XVI con il famoso
giornalista tedesco Seewald. Un punto di vista inedito
del pontefice sui temi di attualità.

Seewald ha intervistato già due volte Joseph Ratzin-


ger quando era cardinale. Da quei dialoghi lo stesso
giornalista uscì trasformato, ritrovando la propria fe-
de. Ne nacquero anche due libri che furono best sel-
ler internazionali "Il sale della terra" e "Dio e il mon-
do".

- I GIORNALI NE PARLANO -

iltempo.it
"Benedetto XVI ne "La luce del mondo" detta
la linea del nuovo modo di concepire il pen-
siero. I grandi nodi lo shock per la pedofi-
lia, l'uso del condom e Pio XII" .

L’editore e giornalista Peter Seewald


a colloquio con Papa Benedetto XVI corriere.it
"il significato di un passo"
caos. Il caos mette fretta. Io non vi lascio una marea
di discorsi, o di notizie che velano, ma singole parole.
tgcom.com
Parole che possono darvi e dirvi.
Trovate i vostri perché e i vostri come. Siano esse dei "Pio XII ha fatto tutto il possibile per sal-
vare delle persone". Lo afferma Benedetto XVI
semi, atti a far nascere il vostro singolare, e specifico,
nel suo ultimo libro-intervista "Luce del
discorso. In esso, troverete le tracce che vi riporte- mondo", di cui L'Osservatore Romano ha dato
ranno a Dio. delle anticipazioni".
Buon Natale a tutti voi.

ilfoglio.it
SCHEDA DEL LIBRO Nei 18 capitoli che lo compongono, raggruppa-
ti in tre parti: I segni dei tempi; Il ponti-
Titolo: ficato; Verso dove andiamo. Benedetto XVI ri-
Luce del mondo - Un colloquio con Peter Seewald sponde alle più scottanti questioni del mondo
Autore: di oggi.
Benedetto XVI, Seewald Peter

Editore:
Libreria Editrice Vaticana dailyblog.it
EAN:
9788820984588 "Pio XII. Papa: come nessun altro ha salvato
Dimensioni: tanti e tanti ebrei. Per silenzio opportuno
15 x 21 cm ha sofferto molto personalmente".

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011 11


DAZIBAO - a cura della redazione

GLI APPUNTAMENTI DI GENNAIO 2011


30 dicembre 2010 ore 20.30: 1 gennaio 2011:
―Reading Letterari‖ - Albom, Coelho, Gibran. Serata di Sante Messe ore 8.00 - 9.30 - 11.00 - 12.15 - 19.00
lettura e musica per scoprire alcune vie dell‘Amore… e
6 gennaio 2011:
accoglierle in silenzio.
Sante Messe ore 8.00 - 9.30 - 11.00 - 12.15 - 19.00
31 dicembre 2010 ore 18.00:
18-25 gennaio 2011:
Adorazione Eucaristica e canto del ―Te Deum‖ di rin-
Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
graziamento per l‘anno trascorso.

18-25 gennaio 2011


SETTIMANA DI PREGHIERA
PER L'UNITÀ DEI CRISTIANI

“Erano assidui nell'ascoltare


l'insegnamento degli apostoli
e nell'unione fraterna,
nella frazione del pane
E nelle preghiere”

Questo è il tema della Settimana di preghiera


per l‘unità dei cristiani 2011 scelto, per questa edizione, la 44ª da quando prese il via nel
1968, dai leader cristiani di Gerusalemme, tra i quali il patriarca latino emerito Michel Sabbah,
il vescovo della chiesa evangelica luterana di Terra Santa e Giordania, Munib Younan, ed altri
membri del patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme e della chiesa siriaco-ortodossa, mel-
kita cattolica, armeno-ortodossa ed episcopaliana.

―Il tema ed i testi proposti – si legge in un comu-


nicato del Consiglio Mondiale delle Chiese (Wcc)
ripreso dall'agenzia Sir – sono stati definiti con-
giuntamente dalla Commissione Fede e Costituzio-
ne del Wcc e dal Pontificio Consiglio per la promo-
zione dell‘unità dei cristiani e sono un invito al rin-
novamento e al ritorno a ciò che nella fede è es-
senziale, un‘esortazione a ricordare il tempo in cui
la Chiesa era ancora una‖.

―L‘unità che cerchiamo non è una mera astrazione


– afferma Olav Fykse Tveit, segretario generale del Wcc – per i cristiani di Gerusalemme, che
vivono in continuità con la comunità apostolica di Gerusalemme, la chiesa madre di tutti noi,
questa unità comporta preghiera e riflessione in un contesto di sofferenza e disperazione. Con
loro pregheremo per la pace e la giustizia di tutti gli abitanti della Terra Santa‖.

12 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011


CALENDARIO LITURGICO - a cura di Roberto Cirillo

IL CALENDARIO LITURGICO
Il Santo e la liturgia di Gennaio 2011
1 Sabato MARIA Ss. MADRE DI DIO (s) - [P] - Liturgia: Nm 6,22-27; Sal 66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21

2 Domenica II DOMENICA DOPO NATALE (anno A) - Ss. Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno (m) - [II]
Liturgia: Sir 24,1-4.8-12; Sal 147; Ef 1,3-6.15-18; Gv 1,1-18
3 Lunedì Ss. Nome di Gesù (mf) - [II] - Liturgia: 1Gv 2,29-3,6; Sal 97; Gv 1,29-34

4 Martedì S. Ermete, Caio, B. Angelo da Foligno - [II] - Liturgia: 1Gv 3,7-10; Sal 97; Gv 1,35-42

5 Mercoledì S. Deogratias, Edoardo confessore - [II] - Liturgia: 1Gv 3,11-21; Sal 99; Gv 1,43-51

6 Giovedì EPIFANIA DEL SIGNORE (s) - [P] - 225 anni dalla nascita di San Gaspare del Bufalo (1786)
Liturgia: Is 60,1-6; Sal 71; Ef 3,2-3.5-6; Mt 2,1-12
7 Venerdì S. Raimondo de Peñafort (mf) - [II] - Liturgia: 1Gv 3,22-4,6; Sal 2; Mt 4,12-17.23-25

8 Sabato S. Luciano, S. Severino, S. Lorenzo Giustiniani - [II] - Liturgia: 1Gv 4,7-10; Sal 71; Mc 6,34-44

9 Domenica I DOMENICA TEMPO ORDINARIO (anno A) - BATTESIMO DEL SIGNORE (f) - [P]
Liturgia: Is 42,1-4.6-7; Sal 28; At 10,34-38; Mt 3,13-17
10 Lunedì S. Domiziano, S. Gregorio di Nissa - [I] - Liturgia: Eb 1,1-6; Sal 96; Mc 1,14-20

11 Martedì S. Igino Papa - [I] - Liturgia: Eb 2,5-12; Sal 8; Mc 1,21b-28

12 Mercoledì S. Arcadio, S. Cesaria, S. Antonio M. Pucci - [I] - Liturgia: Eb 2,14-18; Sal 104; Mc 1,29-39

13 Giovedì S. Ilario (mf) - [I] - Liturgia: Eb 3,7-14; Sal 94; Mc 1,40-45

14 Venerdì S. Felice da Nola, S. Nino, S. Dazio - [I] - Liturgia: Eb 4,1-5.11; Sal 77; Mc 2,1-12

15 Sabato S. Mauro abate, S. Probo, S. Romedio - [I] - Liturgia: Eb 4,12-16; Sal 18; Mc 2,13-17

16 Domenica II DOMENICA TEMPO ORDINARIO (anno A) - S. Marcellino I papa - [II]


Liturgia: Is 49,3.5-6; Sal 39; 1Cor 1,1-3; Gv 1,29-34
17 Lunedì S. Antonio (m) - [II] - Liturgia: Eb 5,1-10; Sal 109; Mc 2,18-22

18 Martedì S. Prisca, S. Margherita di Ungheria - [II] - Liturgia: Eb 6,10-20; Sal 110; Mc 2,23-28

19 Mercoledì S. Mario martire, S. Germanico - [II] - Liturgia: Eb 7,1-3.15-17; Sal 109; Mc 3,1-6

20 Giovedì S. Fabiano (mf); S. Sebastiano (mf) - [II] - Liturgia: Eb 7,25-8,6; Sal 39; Mc 3,7-12

21 Venerdì S. Agnese (m) - [II] - Liturgia: Eb 8,6-13; Sal 84; Mc 3,13-19

22 Sabato S. Vincenzo (mf) - [II] - Liturgia: Eb 9,2-3.11-14; Sal 46; Mc 3,20-21

23 Domenica III DOMENICA TEMPO ORDINARIO (anno A) - S. Emerenziana, Ramona, Armando - [III]
Liturgia: Is 8,23b - 9,3; Sal 26; 1Cor 1,10-13.17; Mt 4,12-23
24 Lunedì S. Francesco di Sales (m) - [III] - Liturgia: Eb 9,15.24-28; Sal 97; Mc 3,22-30

25 Martedì CONVERSIONE DI S. PAOLO (f) - [P] - Liturgia: At 22,3-16 opp. At 9,1-22; Sal 116; Mc 16,15-18

26 Mercoledì Ss. Timòteo e Tito (m) - [P] - Liturgia: 2Tm 1,1-8 o Tt 1,1-5; Sal 95; Lc 10,1-9

27 Giovedì S. Angela Merici (mf) - [III] - Liturgia: Eb 10,19-25; Sal 23; Mc 4,21-25

28 Venerdì S. Tommaso d'Aquino (m) - [III] - Liturgia: Eb 10,32-39; Sal 36; Mc 4,26-34

29 Sabato S. Costanzo, S. Gilda, S. Sulpicio Severo - [III] - Liturgia: Eb 11,1-2.8-19; Cant. Lc 1,68-75; Mc 4,35-41

30 Domenica IV DOMENICA TEMPO ORDINARIO (anno A) - S. Martina, S. Savina, Serenella - [IV]


Liturgia: Sof 2,3; 3,12-13; Sal 145; 1Cor 1,26-31; Mt 5,1-12a
OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011 13
31 Lunedì S. Giovanni Bosco (m) - [IV] - Liturgia: Eb 11,32-40; Sal 30; Mc 5,1-20
IN ARTE… LA CHIESA - a cura di Luigi Laguaragnella

“TI HO CHIAMATO PER NOME” - 2


Breve dizionario per comprendere il valore del tempio cristiano

C
ontinuiamo il nostro cammino alla scoperta Matroneo: Balcone o loggiato posto all'interno di un
dei nomi, delle caratteristiche e dei significati edificio e originariamente destinato ad accogliere le
dei componenti il tempio cristiano per eccel- donne (derivante appunto da "matrona"). Nelle chiese
lenza: la chiesa. medievali i matronei persero la funzione di accoglien-

Battistero: Edificio conte-


nente il fonte battesimale,
eretto accanto alle Basiliche
paleocristiane e romaniche
sul modello dei mausolei
tardo – imperiali. Con la
Riforma cattolica, il fonte
battesimale viene trasferito
all‘interno della chiesa e
cessa la costruzione del
battistero come edificio au-
Battistero di S. Giovanni
(Firenze) tonomo.
Matroneo della Basilica di San Nicola (Bari)
Coro: è la zona della chiesa che originariamente era
destinata ai cantori, e che successivamente è stata
riservata ai prelati o comunque ai membri della co- za e divennero esclusivamente elementi architettoni-
munità religiosa a cui era affidata la chiesa. Fino al ci, posti sopra le navate laterali e con la funzione
XIII secolo tale zona si trovava nella parte centrale strutturale di contenere la spinta della navata centra-
della navata principale, ma dal Rinascimento in poi le, formati solitamente da campate sovrapposte a
venne collocata all'estremità opposta all'ingresso del- quelle delle navate laterali.
la chiesa e disposta attorno o ai lati dell'altare mag-
giore. Navata: Parte dell’interno della chiesa suddivisa me-
diante colonne o pilastri. Il numero delle navate può
Cassettoni (o Lacuna- essere variabile in base alla grandezza dell‘edificio: di
ri): Scomparti incavati solito la suddivisione è da 3 a 5. La navata centrale è
in un soffitto e quasi quella più alta, mentre le navate laterali sono più
sempre decorati (dipinti basse e strette.
o scolpiti) a forma qua-
drata o poligonale Paliotto: (dal latino pa-
(solitamente a scacchie- lium, "velo") è un pannello
ra). In alcune strutture decorativo che viene usato
come il Pantheon a Ro- in alcune chiese come rive-
ma i cassettoni sono stimento della parte ante-
stati creati per alleggeri- riore di un altare. Esso può
re il peso della cupola; il essere di stoffa, d'avorio, a
più delle volte, comun- mosaico, oppure lavorato
que, il soffitto viene con metalli preziosi, come,
strutturato a cassettoni Soffitto a cassettoni del ad esempio, l'argento. Il
per scopi decorativi. paliotto può avere un valo- Il paliotto della Basilica di
Duomo di Pisa
re artistico notevole. Sant’Ambrogio (Milano) del IX

14 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011


IN ARTE… LA CHIESA - a cura di Luigi Laguaragnella

Romanico: E‘ il periodo artistico che inizia dopo l‘an- trans (oltre) e saeptum (recinto): con ciò s'intende
no Mille (circa) e si conclude verso la fine del XII se- indicare il braccio che interseca trasversalmente quel-
colo. Dal punto di vista storico, si tratta di un periodo lo longitudinale della basilica cristiana, ai due terzi o
di grande fervore per l‘Europa: l‘edilizia pubblica e al termine dello stesso, costituendo così simbolica-
religiosa ha un forte impulso grazie alla ripresa de- mente la forma di una croce.
mografica, economica e culturale. Da una parte si
consolida l‘impero, dall‘altra il papato accresce il suo I SIMBOLI DEGLI EVANGELISTI
potere e sorgono importanti ordini monastici.
In epoca medievale ogni fedele era in grado di decifra-
Per quanto riguarda l‘edilizia religiosa, le chiese all‘i-
re il codice simbolico dei quattro evangelisti che con
nizio riprendono modelli derivati dagli antichi edifici
grande frequenza comparivano nelle sculture dei por-
pagani. Soltanto in un secondo tempo, grazie anche
tali, nei fregi, nei pulpiti.
all‘opera dei maestri Comacini (muratori e artigiani
che arrivavano dal Canton Ticino e dalla zona intorno Gli attributi di Matteo sono il libro e l’alabarda, lo stru-
a Como), lo stile romanico acquistò una propria fisio- mento del suo martirio. Spesso appare in combinazio-
nomia. Le realizzazioni dei maestri Comacini si trova- ne con un angelo alato, che è in realtà il profeta Eze-
no soprattutto nell‘Italia del nord e, in particolare, in chiele, assunto in cielo (da ciò le ali). L’accostamento a
Lombardia. Ezechiele si spiega per l’analogia tra la visione del pro-
Elementi caratteristici delle chiese romaniche sono feta con la genealogia del Messia e per il fatto che il
l‘uso del cotto e della pietra nuda, la pianta a croce, Vangelo secondo Matteo inizia con la genealogia di
le facciate semplicissime (solo in un secondo tempo Gesù.
ornate da loggette o rosoni); le mura massicce inter- Marco è identificato dal leone alato, la fiera abitatrice
rotte da poche aperture che lasciano filtrare una de- dei deserti e con il deserto e la predicazione del Batti-
bole luce. La scultura del periodo è strettamente vin- sta ha inizio il suo Vangelo.
colata all‘architettura, di cui all‘inizio è un po‘ il com-
L’attributo di Luca invece, oltre al libro, è il bue, l’ani-
pletamento. Capitelli, architravi, archivolti e portali
male del sacrificio; con un sacrificio infatti, operato da
cominciano infatti a popolarsi di figure derivate dalle
Zaccaria, comincia il vangelo secondo Luca.
storie bibliche o da animali e personaggi fantastici.
L‘edificio sacro è soprattutto un grande specchio sim- L’aquila è simbolo di Giovanni evangelista. Anche in
bolico che riflette le credenze, le paure, l‘intero uni- questo caso il richiamo è alle visioni del profeta Eze-
verso mentale dell‘uomo medievale, che possiamo chiele, dove gli angeli hanno un volto d’aquila; Giovan-
agevolmente leggere nelle decorazioni; la chiesa ro- ni è anche l’autore dell’Apocalisse, dove il “quarto vi-
manica è un edificio colmo di significati religiosi nelle vente” è come “un’aquila in pieno volo”.
stesse architetture: le colonne spesso sono dodici, a
rappresentare gli apostoli, i sostegni della Chiesa; la
pianta cruciforme rappresenta la croce di Cristo; l‘as-
se longitudinale leggermente piegato è una figura
della testa di Gesù inclinata sulla croce.
Al centro del transetto, all‘incrocio con le navate, sor-
ge la cupola, a pianta circolare, quadrata o poligona-
le, simbolo della volta celeste e dell‘elevazione dell‘a-
nima a Dio. Stili del romanico derivano da Bisanzio,
soprattutto nel nord Italia, e dai paesi arabi, nel sud.

Transetto: negli edifici di culto cristiani, corrisponde


a un corpo architettonico che interseca perpendico-
larmente all'altezza del presbiterio la navata centrale
o tutte le navate. Ha in genere la stessa altezza della
navata centrale e può essere diviso a sua volta in più
navate (solitamente tre). Il nome deriva dal latino

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011 15


LOOKING AROUND - a cura di Marilina Pesce

DISABILI SENZA FAMIGLIA: BARI VI ACCOGLIE


Nasce il progetto “Dopo di noi”

P
ensiamo al Natale e immediatamente vi acco- sensibilizzazione che passa attraverso la conoscenza
stiamo la parola ―solidarietà‖: in questo perio- della problematica, l‘interessamento partecipe verso
do riflettiamo spesso sulle problematiche so- progetti in sostegno di chi ha davvero bisogno della
ciali che ci circondano e sulla possibilità di in- nostra attenzione.
tervenire a favore di ciascuna di esse. Per maggiori info www.unitinsieme.it .
Bene, oggi apriamo una finestra sul mondo dei
―disabili‖ e lo facciamo presentando un progetto
dell‘Associazione Unitinsieme che, da una lunga espe- LA MISSION
rienza con Unitalsi e Vita Insieme, ha pensato alle
L‘Associazione UNITINSIEME di Bari, facente parte
persone con handicap fisico per le quali la disabilità
della Rete Nazionale delle Comunità di Capodarco,
diventa più pesante perché persone sole. ha come obiettivo primario quello di realizzare nella
L‘iniziativa è ormai avviata a Bari ma necessita anco- città di Bari una Comunità di Accoglienza Socio-
Riabilitativa, destinata a soggetti maggiorenni in si-
ra di molto aiuto per potersi dire operativa: si tratta
tuazione di handicap fisico, privi del sostegno familia-
di metter su una comunità di accoglienza socio- re o per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia
riabilitativa, in parole povere una vera e propria casa valutata temporaneamente o definitivamente impos-
sibile o contrastante con il progetto individuale.
che sappia accogliere gli ospiti con clima familiare,
quindi lasciando a loro, dove possibile, anche margini IL PROGETTO
di autonomia. Una famiglia per disabili soli. Un sogno
La Comunità di Accoglienza Socio-Riabilitativa della
per la città di Bari che offre nel suo territorio e nei
Associazione UNITINSIEME eserciterà le attività in
dintorni molte strutture per disabili ma questa di cer- una struttura idonea ad ospitare:
to è una bella novità. un ―Centro Dopo di Noi‖ per disabili fisici senza il
necessario supporto familiare;
L‘elemento nuovo del ―Progetto Dopo di noi‖ è il sen-
un ―Centro Diurno socio-educativo e riabilitativo‖
so di appartenenza ispirato alla famiglia, è il senso di rivolto a persone con disabilità fisico-intellettiva di
responsabilità del quale si vuole rendere partecipe il grado medio-lieve.
disabile, è ancora il sostegno pensato in modo parti-
DOPO DI NOI
colare per quanti non hanno più una famiglia che si
prenda cura di loro. E, elemento da non sottovaluta- La Comunità Riabilitativa per Disabili Fisici, denomi-
nata "Dopo di Noi", è la casa famiglia per coloro a cui
re, il progetto apre le porte anche ai non abbienti, a
è venuto meno il supporto della famiglia di origine.
coloro cioè che altrove non potrebbero garantirsi nes- E‘ un ambiente confortevole in cui l‘operatore propo-
sun livello di assistenza. ne una relazione accogliente, calda e affettiva, in mo-
do da poter rispondere alle esigenze emotive e psico-
Non sorprende purtroppo la gravità di molte situazio-
logiche del disabile che si trova ad affrontare una
ni: ci sono disabili abbandonati a causa del venir me- nuova situazione di vita.
no dei genitori e, ancor più triste, disabili soli sempli- La comunità alloggio si caratterizza anche come stru-
mento che possa aiutare la persona disabile nel per-
cemente perché rifiutati. Riconsegnare a queste per-
seguimento di una scelta indipendente di autonomia.
sone la dignità che meritano, attraverso il benessere La comunità alloggio è una abitazione in cui la gestio-
e il miglioramento della qualità della vita, è la missio- ne degli spazi, dei tempi e l‘organizzazione sono riser-
vate e stabilite con le persone e per le persone che ci
ne più importante del progetto. Progetto che, diceva-
vivono, in modo che possano sentirsi accolte, espri-
mo, è avviato perché finalmente grazie all‘intervento mere le proprie richieste, i propri bisogni e trovare
del Comune di Bari ha una struttura, l‘ex Scuola Ma- risposte a qualsiasi esigenza, trovare conforto, tran-
quillità nei momenti più difficili e nei momenti di soli-
terna Statale ed Elementare STANIC, che dopo gli
tudine.
interventi di ristrutturazione e di adeguamento sarà
la casa nella quale si svolgerà nel modo più ordinario E‘ importante che le persone che si stabiliranno nella
Comunità, ciascuno per le abilità che possiede, si sen-
possibile la vita dei disabili presenti. tano parte della organizzazione interna ed esterna
Il ―Centro Dopo di noi‖ fa onore alla città di Bari e delle attività, dando così valore educativo in questo
quello che noi oggi possiamo comprendere è che impegno di lavoro, come miglioramento delle proprie
capacità al proprio servizio e anche degli altri sogget-
spesso solidarietà non è solo la mera offerta in termi- ti.
ni di denaro, è piuttosto prima ancora di questo la

16 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011


NOI COMUNITA’ - a cura della redazione

“ABBIAMO TROVATO LA VERA FEDE”


Il 18 dicembre in Cattedrale hanno confermato la loro fede:
«Abbiamo visto la vera Luce, abbiamo ricevuto lo Spirito celeste,
abbiamo trovato la vera fede: adoriamo la Trinità indivisibile, perché ci ha salvati»
(dalla Liturgia Bizantina, Tropario dei Vespri di Pentecoste)

Agrimi Fabio Giliberti Elisabetta


Brunetti Rosabel Grimaldi Enrica
Carretta Angela Maria Grottone Maria Laura
Cassanelli Giuseppe Konica Joanna
Castiello Raffaele Lunare Liliana
Catalano Dario Maltarina Martina
Catalano Emanuele Martina Riccardo
Catenuto Claudio Martiradonna Mattia
Cavalli Irene Mauro Andrea
Chimenti Gianluca Mercoledisanto Giulio
Corallo Christian Milella Nicola
Costanzo Vincenzo Pio Molinari Francesca
D' Angelo Michele Montemurro Andrea
Damiani Lucia Nitti Gabriele
De Benedictis Davide Notaristefano Emma
De Gennaro Vito Pansini Elio
De Giglio Francesco Saverio Pappolla Alessandro
De Marca Daniela Perrelli Michele
De Marco Davide Perrino Marco
De Scala Cesare Portoghese Guendalina
De Tullio Michele Potente Giorgia
Deceglie Davide Nicola Recchia Alessandro
Devenuto Giuseppe Ricco Leonardo
Di Rello Annalisa Romano Caterina
Dituri Ilaria Romano Dario Vito
Divittorio Lorenzo Romeo Giorgia
Fabiano Caterina Romito Marco
Fiorentini Patrizia Servadio Francesca
Fiorentino Fabrizio Somma Daniele
Fioretti Gaetano Tesauro Lucia
Floro Antonia Tommasi Luca
Fraddosio Simona Trastulli Sarah
Gambacorta Fabiola Vicino Elena
Giangaspero Stephane Vinci Michele
Vitale Elezia

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011 17


ZOOM DI POST@ - a cura della redazione

In questo spazio pubblichiamo alcuni stralci delle lettere che i bambini (ma non
solo…) della nostra Comunità Parrocchiale hanno inviato sia riguardanti il Santo
Natale che alcune riflessioni e pensieri sulla recente Missione Popolare.

Sono arrivate tante lettere ma, purtroppo, gli spazi sono limitati e non siamo in
grado di pubblicarle tutte, per cui ci limitiamo a riportare solo le prime arrivate in
redazione.

Caro Babbo Natale, ti scrivo per dirti che ti vo- pre che mi volevi bene. Il regalo più bello è sta-
glio bene e finalmente è arrivato il Natale ed io to Giuseppe il mio fratellino. Ti ringrazio per la
ti sto aspettando. Ti aspetto presto. mamma e per il papà che mi vogliono tanto be-
Francesco ne. Ci vediamo l’anno prossimo!
Marco
Caro Babbo Natale quest’anno voglio che il mio _______________
papà possa tornare presto a casa perché lavora
sempre fuori città e che la mia mamma non resti Il catechismo per me rappresenta un modo per
sempre sola... Grazie. incontrare Gesù e per parlare di Lui scambian-
Alessia doci pensieri e idee. Con il catechismo noi bam-
bini ci prepariamo ad incontrare Gesù attraver-
Cara Alessia, hai chiesto una cosa molto difficile a so la Comunione e la Cresima e a diventare buo-
Babbo Natale però ti posso rassicurare dicendoti che ni cristiani.
papà anche se non è sempre presente in casa ti con- Chiara
tinua a volere bene e sicuramente non vedrà l’ora di
tornare da te. Fai una preghiera sia per lui che per la Il catechismo non è soltanto chiacchiere e poca
mamma affinché l’angelo custode stia loro sempre attività, al contrario ci porta a parlare della Bib-
affianco. bia, a conoscere gli altri, a imparare a stare as-
_______________ sieme e come comportarci in modo da essere
cittadini modello.
Caro Gesù Bambino, questa notte si rinnova il Questi anni di catechismo ci hanno aiutato a
miracolo dell'amore: ancora una volta Tu che sei non avere paura di essere giudicati da persone
Dio vieni ad abitare con noi. Non riusciamo a che in realtà sono come noi. Le nostre catechi-
renderci conto di quanto sia importante per noi, ste, inoltre, ci hanno guidato e trattato come
siamo solo dei bambini! figli, sempre gentili e disponibili. In più si incon-
trano nuove persone, nuovi amici per parlare e
Eppure sentiamo che la tua nascita significa che
raccontarci della scuola, della famiglia, per con-
Tu vuoi stare sempre con noi e accompagnarci
fidarci e infine per aiutarci.
in tutte le fasi della nostra vita.
Eleonora
Grazie per questo tuo immenso Amore che su-
pera tutte le nostre mancanze ed errori. Eleonora, andare a catechismo significa innanzitutto
Ti affidiamo le nostre famiglie, proteggile e gui- cercare di conoscere meglio Gesù, ciò che ha detto,
dale come hai fatto con la Santa Famiglia di Na- ciò che ha fatto e cosa chiede oggi a noi di fare. San
zareth. Gregorio di Nissa diceva: “Il fine di una vita virtuosa
consiste nel divenire simili a Dio”. Per questo ti augu-
Giorgio, Vito, Pasquale, Gianmarco, Giovanni B.
riamo di andare a catechismo non tanto per
Francesco S. e P.
“raccontare” della scuola e della famiglia, ma per fare
a gara, tra te e i tuoi amici, nel diventare sempre più
Caro Bambino Gesù, anche quest’anno ho voluto simile a Gesù facendo le opere buone e diventando
scriverti questa letterina perché ho sentito sem- una brava figlia di Dio.

18 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011


ZOOM DI POST@ - a cura della redazione

_______________ na Odegitria: è stata un’esperienza fantastica


che mi è rimasta impressa nella mente. Credo
La Missione Popolare è stata bellissima ma è du- che questa Missione sia servita a tutti per cono-
rata solo 15 giorni e speravo potesse durare di scere meglio la Parola di Dio e per stare bene
più. Sono state due settimane che lasceranno un insieme.
segno nel cuore della nostra Parrocchia. Andrea
Il 6 novembre io e alcuni miei amici siamo anda-
ti alla Madonna Odegitria: una processione dav- Nel periodo della Missione Popolare mi è sem-
vero fantastica. Sono sicuro che i Missionari brato che Gesù fosse sulla terra in mezzo a noie
verranno di nuovo a Bari, e se fosse così, non sentivo Gesù che era entrato più che mai nel
mancherei a nessuna processione. mio cuore. Noi tutti siamo come dei fiori ed ogni
Questa Missione mi è davvero piaciuta! nostro petalo è un familiare, un conoscente ed
Antonio una persona qualunque, ma il seme che fa na-
scere il fiore è Gesù. Questo serve a farci ricor-
La Missione Popolare è stata un’opportunità di dare che Gesù deve essere sempre al centro del
stringere nuove amicizie e di socializzare con nostro cuore. I Missionari sono stati come dei
tutti. Inoltre mi ha permesso di stare più tempo supplenti di Gesù sulla terra, perché, in realtà,
in compagnia dei miei amici e di Dio e di cono- Gesù non si può sostituire: la sua bontà, genti-
scere nuovi sacerdoti e seminaristi. lezza, pazienza, generosità non si possono so-
L’evento di questa Missione che mi ha colpito stituire.
maggiormente è stato quando siamo andati in Sara
processione alla Cattedrale a visitare la Madon-

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011 19


LIBERA...MENTE - a cura di Mario Dabbicco

LIBERTIAMOCI: LA VOCE DEL QUARTIERE


Un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Scout e Cittadinanza Attiva

C
aro Lettore, pubblicati articoli riguardanti iniziative, attività e tutto
il quartiere in cui vivi è la piccola realtà che quello che il Comune, così come tutte le altre istitu-
ti tocca quotidianamente. Come estensione zioni (Circoscrizione, per esempio), fanno per miglio-
della tua casa o della tua famiglia, costruzio- rare il quartiere; ―Luci…―, sezione in cui saranno mes-
ni e persone costituiscono qualcosa di importante. se in rilievo le cose più belle e interessanti che avven-
Tanti saranno i punti interrogativi a riguardo, gli gono (o avverranno) nel quartiere; infine la sezione
eventi e le iniziative che ignori e i ben noti problemi ―…e Ombre‖, sezione opposta a ―Luci―: evidenzieremo
rimasti irrisolti. Alla base di quello che non va nel quartie-
un buon rapporto con il pro- re e che si può migliorare.
prio quartiere c‘è proprio la Ci impegniamo a dar voce al
sua conoscenza. quartiere, per proporre un
Questo progetto si pone il co- nuovo rapporto con quello
raggioso obiettivo di Informa- che ci è vicino ma non fami-
re gli Abitanti. Nata dal grup- liare. Inseriremo
po scout della nostra Parroc- con frequenza mensile mate-
chia, da un nucleo della riale visivo e interviste video
―Scuola di Formazione alla che permetteranno di acce-
Cittadinanza Attiva per geni- dere in maniera immediata
tori e figli―, laboratorio di idee alle questioni. Non ci limitere-
aperto al quartiere, la nostra mo alla passiva descrizione,
redazione ha l‘intento di crea- vi renderemo protagonisti
re un tessuto connettivo nella delle vostre denunce e segna-
zona in cui viviamo, il quar- lazioni. Per tale obiettivo ab-
tiere Libertà. biamo un indirizzo di posta
Attraverso indagini, interviste e studi diretti, mettere- elettronica destinato a Voi (potreste sempre sentire il
mo a disposizione di tutti quello che è visibile ogni bisogno di fare i reporter un giorno!).
giorno ma che passa spesso inosservato. Proponiamo Ci troverete ogni mese con qualcosa di nuovo, per
la suddivisione delle notizie in tre sezioni determina- questo non dimenticate di cliccare sul sito
te: ―Rapporto Comune – Istituzioni―, in cui verranno www.libertiamoci.bari.it!

La tua parrocchia e’ anche


ON LINE:
www.cppsbari.it
Su FACEBOOK, digita:

“”Parrocchia Preziosissimo Sangue in San Rocco”

Su BLOGGER, digita:

http://occhioallaparrocchiasanrocco.blogspot.com

20 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - DICEMBRE 2010_GENNAIO 2011


LIBERA...MENTE - a cura della redazione

RADIO KREATTIVA: LA RADIO ANTIMAFIA

A
Nuovi obiettivi per il sesto anno di attività
lla presenza del sindaco di Bari, Michele lo esportabile, grazie anche all‘uso intensivo delle tec-
Emiliano, dell‘assessore Fabio Losito, dei nologie di rete che permettono di abbattere i costi di
rappresentanti dell‘Agenzia per la lotta non trasmissione e aumentare in maniera esponenziale il
repressiva alla criminalità organizzata del bacino d‘utenza.
Comune di Bari, e di Lucrezia Stellacci direttore gene- Le tutte le trasmissioni e le iniziative in difesa della
rale dell‘Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, è legalità sono sempre disponibili sul sito della web ra-
stata presentata la nuova edizione del progetto dio www.radiokreattiva.net e trovano ampia visibilità
―Radio Kreattiva‖. grazie alla partecipazione della radio ad eventi, pro-
Radio Kreattiva è la prima web radio scolastica anti- getti e network nazionali ed internazionali di difesa
mafia in Italia e opera da cinque anni nelle scuole del- della legalità e di contrasto a tutte le mafie, come te-
la città di Bari sviluppando percorsi di educazione alla stimoniato dalla partecipazione attiva a percorsi euro-
legalità, contrasto della devianza e opposizione attiva pei incentrati sul recupero e riuso sociale dei beni
ad ogni forma di illegalità. confiscati alle mafie.
L‘associazione culturale Kreattiva, che ha ideato e La principale novità di questa sesta edizione del pro-
promuove il progetto, crea in tutte le scuole coinvolte getto è proprio il numero di scuole coinvolte: 20 della
delle redazioni studentesche stabili che al termine città di Bari e 10 scuole-polo per la legalità in tutta la
delle attività formative realizzano trasmissioni radio- Regione Puglia.
foniche dedicate all‘impegno antimafia, con la parteci- Il progetto è stato avviato ed è curato da diciotto
pazione di enti pubblici, magistratura, forze dell‘ordi- operatori, fra i quali anche 6 ex-alunni che hanno
ne e terzo settore. partecipato in passato al progetto di Radio Kreattiva
Da quest‘anno il progetto potrà contare anche su una finanziato dal Comune di Bari con 40.000 euro men-
formidabile rete di partner: Regione Puglia e dell‘Uffi- tre 20.000 sono stati messi a disposizione quest‘anno
cio scolastico regionale per la Puglia, con l‘ambizione dall‘Ufficio scolastico regionale per la Puglia.
che l‘intervento basato sul rinnovato protagonismo
degli studenti, possa diventare sempre più un model- (Fonte: Comune di Bari)

AVVENTO DI CARITA’: GRANDE RISULTATO


Il ringraziamento del Centro di Ascolto “Don Pietro Mercurio”
Carissimi,
vogliate perdonare il tono confidenziale con cui mi rivolgo a Voi, a nome dei volontari del Centro di Ascolto ―Don Pietro
Mercurio‖, ma mi è impossibile non appellarmi ad una familiarità dialogica che, nel rendere merito ad un agire, il vostro,
ci ha visti fraternamente uniti, stupiti, entusiasmati e commossi.
Dunque, in virtù della spontaneità che vi appartiene, non cedo alle lusinghe della retorica e non ricorro a formule di rin-
graziamento che, nella loro ripetitività, deluderebbero la vostra sensibilità.
Vi si deve franchezza, pertanto: GRAZIE!
Ancora una volta avete consentito il decollo dell‘iniziativa ―Avvento di Carità 2010‖ ed avete raggiunto 100 nuclei in diffi-
coltà.
Adottandoli e sostenendoli, con la discrezione e la generosità che vi contraddistingue, avete testimoniato il prodigio della
Carità, interpretando un valore trasmessoci dal nostro fondatore Don Pietro Mercurio: ―Se la povertà non ha colore, odo-
re, numero, è proiezione della coscienza quale testimonianza della presenza salvifica di Dio Padre, nonché radice storico-
sociale in cui l’immagine di Cristo è viva e si manifesta nel prossimo, la carità è una virtù e l’essere caritatevoli è un uma-
no sentire. Non conosce sosta, non si argina, si rigenera e non si arrende‖.
Eleonora

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PARROCCHIA PREZIOSISSIMO SANGUE IN SAN ROCCO

«READING LETTERARI»
30 dicembre 2010 ore 20.30

Serata di lettura e musica per scoprire


alcune vie dell’Amore …
e accoglierle in silenzio!
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LIBERA...MENTE - a cura di Isa Palella

NICOLA E CONCETTA
Il racconto che sintetizza l’obiettivo del cristiano del dopomissione

I
n una casa antica del quartiere Libertà, vive- fitta, Concetta si convinse che avrebbe dato solo una
vano due coniugi, Nicola e Concetta. veloce sbirciatina.
Concetta era una donna molto curiosa, che ―Che scandalo!‖ esclamò e corse prontamente a rife-
amava affacciarsi spesso alla finestra per ve- rire al marito: ―la nostra vicina ha ancora steso i pan-
dere quello che accadeva per strada e, soprattutto, ni e questi sono di nuovo tutti sporchi. E‘ un‘indecen-
controllare ciò che facevano i suoi vicini di casa. za!‖
Venne un grande acquazzone che sconvolse la città Nicola, ormai stufo dei pettegolezzi della moglie, cer-
per diversi giorni. cava di tranquillizzarla e soprattutto di farle cambiare
Piovve talmente fitto che non si vedeva nulla, nean- abitudine, ma capì che era impossibile. ―Stai calma –
che a pochi metri di distanza. le disse – non sono fatti nostri. Sei proprio sicura che
Concetta in tutto quel tempo si annoiò perché non i panni siano sporchi?‖ ―Oh sì. Sono sporchissimi. Di
riusciva a vedere nulla: la città era grigia e per strada un colore che va dal nero al fango. Obbrobrioso!‖ dis-
non c‘era nessuno. se la donna.
Finalmente il bel tempo tornò e, con esso, riprese ―Non ci possiamo fare niente. Pensa piuttosto a casa
l‘occupazione prediletta della donna. nostra.‖ Le rispose Nicola rassegnato.
Tutta contenta andò alla finestra e cominciò a guar- Il giorno dopo ancora, ormai dimentica di tutti i buoni
dare in strada, ma non c‘era nulla di interessante. propositi, Concetta si affaccia ancora una volta alla
Quindi controllò i balconi dei vicini e, quasi subito, si finestra. Si guarda intorno. Guarda prima in strada.
ritrasse disgustata. Poi sbircia la terrazza della solita vicina. E fa una
Andò dal marito orgogliosa della sua scoperta e con grande scoperta.
tono saccente gli disse: ―Nicolino, marito mio, è acca- Corre subito dal marito e cerca di richiamarne l‘atten-
duta una cosa incredibile. La nostra vicina ha fatto il zione, strattonandolo per la manica della giacca.
bucato.‖ ―Ebbene – disse il marito – questa sarebbe ―Nicolino, marito mio, anche oggi la nostra vicina ha
una novità? Con questo bel sole è normale!‖ ―Certo! – fatto il bucato.‖
riprese Concetta – Ha steso i panni sulla terrazza, ma ―Ebbene – chiese il buon uomo – ci sono novità?‖
questi sono tutti sporchi! Che orrore!!‖ ―Certamente – rispose Concetta – la novità è una sola
Nicola le sorrise comprensivo e poi le disse: ―Non far- ed è che oggi la nostra vicina ha steso i panni com-
ci caso. Pensa piuttosto ai nostri panni.‖ pletamente puliti. Candidi addirittura! Sono così bian-
L‘indomani Concetta tornò nuovamente a guardare chi, che risplendono alla luce del sole! Una cosa da
dalla finestra e, ancora, rimase disgustata, poi, con la accecarsi gli occhi.‖
stessa aria da saputella, si rivolse al marito: Nicola, tutto contento, le disse: ―Finalmente te ne sei
―Nicolino, marito mio, anche oggi la nostra vicina ha accorta! Sai perché sono così splendenti?‖
fatto il bucato.‖ ―E con questo? Cosa c‘è di strano?‖ – ―No, non lo so.‖
le chiese Nicola. ―La cosa strana - disse Concetta – è ―Ebbene mi sono deciso ad aprire, anzi a spalancare
che anche oggi la nostra vicina ha steso i panni tutti le nostre finestre. Tu guardavi attraverso i vetri spor-
sporchi! Davvero orribile!‖ chi, che avevi dimenticato di lavare dopo il tempora-
―Su, su! – la esortò il marito – non ci pensare! Tutti le.‖
possono sbagliare. Sei un tipo troppo curioso. Pensa
ai fatti nostri!‖ Concetta se ne andò infastidita e pro- Concetta, quindi, aveva attribuito alla vicina la sporcizia che
mise a se stessa di vincere la sua curiosità. in realtà aveva lei in casa.
Il giorno dopo, Concetta si svegliò ben decisa a man- Occorre quindi spalancare le nostre finestre e aprirsi al
prossimo. Così riusciremo a valutare la realtà con gli occhi
tenere fermo il suo proposito.
dell’altro; ad aprire il nostro cuore all’amore e al dono di se
Trascorsero le ore e cercava di non passare davanti
e, forse, anche a correggere le nostre imperfezioni.
alla finestra. Ma la curiosità era più forte di lei. Scon-

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