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Manuale di Aikido per Principianti

Introduzione Storia dell'Aikido


La storia dell'Aikido è indissolubilmente legata a
quella del suo fondatore, conosciuto come O’Sensei
L'Aikido é un'arte marziale d’origine giapponese. Ar- (Gran Maestro), Morihei Ueshiba. Nato il 14 di Di-
te di combattimento che permette di difendersi, sen- cembre del 1883 a Tanabe, Prefettura di Wakayama.
za armi, contro uno o più avversari armati o disarma- Era il quarto figlio e unico maschio di Yoroku Ueshi-
ti. La differenza fondamentale con altre arti marziali ba, un ricco agricoltore, mentre la madre, Yuki Ito-
è che si cerca di dissuadere l’avversario e kawa, proveniva da una famiglia di proprietari ter-
neutralizzare il loro intento aggressivo, piuttosto che rieri d’origine nobile.
sconfiggerli. Il praticante
d’Aikido utilizza tecniche di
proiezione e
d’immobilizzazione per squi-
librare o controllare gli av-
versari, le sue tecniche pos-
sono essere accompagnate da
una serie di "Atemi", colpi ai
punti vitali del corpo. La sua
pratica include l'utilizzo di
varie armi. A differenza di
altre arti marziali, l’Aikido
esclude categoricamente
qualsiasi concetto di compe-
tizione. L’Aikido a prima vi-
sta, con i suoi bellissimi mo-
vimenti circolari, può sem-
Iniziò a lavorare nell'ufficio delle tasse di Tanabe, ma
brare a volte inefficace, ma
nel 1902, Morihei si dimise e andò a Tokyo con l'in-
contrariamente a
tenzione di aprire un’attività commerciale. Fu duran-
quest’apparenza "soft" e mol-
te questo primo soggiorno a Tokyo, che Morihei ini-
to “duro”, potente e dinami-
ziò i suoi studi delle arti marziali, apprendendo il ju-
co, con tecniche collaudate. L'Aikido è per tutti, tutti
jutsu e il kenjutsu.
possono praticare a proprio piacimento in base alla
Morihei Nel 1903 si arruolò nell'esercito e partecipò
loro età, il sesso e le loro possibilità fisiche, a condi-
alla guerra russo-giapponese come sergente. Durante
zione di studiarlo e di praticarlo con continuità e im-
la vita militare Morihei continuò il suo interesse per
pegno. Si tratta di una scuola perfetta di apprendi-
le arti marziali studiando le tecniche della scuola Go-
mento, sperimentazione e sviluppo dei valori morali
to Yagyu-ryu jujutsu.
e fisici dell'individuo. In ultima analisi, un approccio
Nel 1907 Morihei si
complessivo all'educazione:
laureò e tornò a Tana-
Fisica, migliora la salute attraverso lo sviluppo ar-
be, dove lavorò nella
monico di tutte le parti del corpo, aumentando l'ela-
fattoria di famiglia e
sticità delle articolazioni, la correzione della colonna
partecipò alla vita poli-
vertebrale, il controllo della respirazione e il rilassa-
tica del paese, diven-
mento.
tando il leader locale
Tecnica, l' esecuzione dei movimenti esigono: lo stu-
dell’Associazione della
dio dello squilibrio, la conoscenza e uso dell' energia,
Gioventù.
lo sviluppo dei riflessi.
Durante questo perio-
Morale, attraverso il rispetto per lo spirito della non-
do il padre assunse il judoka Kiyoichi Takagi, che era
violenza (che caratterizza l'Aikido) e il Bushido (co-
in visita a Tanabe, come istruttore, e Morihei apprese
dice d'onore tradizionale), il praticante acquisisce e
lo stile del judo Kodokan. Egli, inoltre, continuò a
potenzia i valori come la gentilezza, l'educazione, la
frequentare il Dojo Nakai e ricevette il certificato dal-
bontà, il coraggio, la modestia e l'auto-controllo.
la scuola Goto. Dal 1912 al 1942 diresse il consolida-
mento di una nuova comunità nello Hokkaido, nel
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villaggio di Shirataki, sviluppando l'agricoltura, l'al- poteva sentire la direzione degli attacchi prima che la
levamento del bestiame e l’industria del legname. spada di legno dell'ufficiale potesse colpirlo. Subito
Fu durante questo periodo in Hokkaido, che incontrò dopo questo incontro si andò a lavare a un pozzo,
Sokaku Takeda, il famoso maestro del Daito-Ryu. In dove provò una completa serenità nel corpo e nello
seguito, si addestrò intensamente con Takeda e ot- spirito. Si senti immerso in una luce dorata scesa dal
tenne il certificato del Daito-ryu jujutsu. cielo. Fu un'esperienza unica, una rivelazione, come
Dopo la morte del padre nel 1920, decide di trasferir- se il suo corpo fosse rinato e la sua mente si fosse tra-
si ad Ayabe per cercare una vita più spirituale, sotto sformata in oro. In quel momento egli capì che l'uni-
la direzione di Onisa- verso è formato da un'unica entità, e arrivò a capire
buro Deguchi, capo uno per uno i principi filosofici su cui si basa l'Aiki-
della religione Omo- do. Fu allora che si rese conto che era più opportuno
to-kyo. Durante que- chiamare il suo lavoro Aiki-budo invece che aiki-
sto periodo, Morihei bujutsu (la sostituzione del carattere jutsu con il ca-
trasformò parte della rattere do cambia il significato da arte marziale del-
sua casa in dojo e aprì l'aiki a via marziale dell'aiki.).
la Accademia Ueshi- Tra il 1925 e il 1927, è più volte invitato a Tokyo per
ba. Iniziò così a dif- insegnare ad alti dignitari del governo e dell'esercito,
fondersi la notizia che fino a quando decise di trasferirsi definitivamente a
c'era un eccezionale Tokyo e di dedicare le sue energie come insegnante
maestro di arti mar- di arti marziali. Morihei nel 1930 iniziò la costruzione
ziali che viveva in del dojo di Wakamatsu-cho, che si concluse nel 1931
Ayabe. In questo pe- ed è conosciuto come Kobukan. Durante i dieci anni
riodo la pratica delle successivi, Aiki-budo sperimenta la sua prima età
arti marziali di Morihei cominciò ad acquisire un ca-
rattere spirituale, e sviluppò un proprio approccio o-
riginale, utilizzando i principi e le tecniche per rom-
pere le barriere tra mente, spirito e corpo. Questo
concetto è stato formalmente nominato nel 1922 "Ai-
ki-bujutsu", ma divenne noto al grande pubblico co-
me Ueshiba-ryu Aiki-bujutsu.
Nel 1924, Morihei partì da Ayabe con Onisaburo per
la Manciuria e la Mongolia, dove fu arrestato dalle
truppe cinesi e condannato a morte. Fortunatamente,
poco prima dell'esecuzione, il consolato giapponese
intervenne e ottenne la sua liberazione e il suo ritor-
no in Giappone.
Morihei cercò di riprendere la sua vita precedente di
d'oro. Il Kobukan a quel tempo era conosciuto come
unificazione delle ar-
il dojo dell' inferno, a causa dell’allenamento estre-
ti marziali e dell'a-
mamente intenso che vi si svolgeva.
gricoltura, studio So-
Dalla metà degli anni Trenta, Morihei diventa molto
jutsu (tecnica di lan-
famoso nel mondo delle arti marziali. Ancor più che
cia) e continuò con la
per la sua padronanza di varie arti marziali tradizio-
pratica intensiva l'ar-
nali giapponesi, richiama l'attenzione del pubblico
te della spada e il ju-
per la naturalezza, che ha segnato un'epoca, della sua
jutsu. Ma l'esperien-
originale creazione. "L'unione di spirito, mente e cor-
za della spedizione
po in aiki", formalmente chiamato aiki-budo.
in Manciuria e Mon-
Con lo scoppio della guerra del Pacifico, gli studenti
golia, dove scoprì
del dojo di Tokyo partono uno dopo l'altro per il
che poteva vedere
fronte. Nel 1941, Aikibudo viene annesso, come tutte
lampi di luce che in-
le altre arti marziali, al Butokukai, una società gover-
dicano la via dei
nativa militare. E’ in questo periodo che viene utiliz-
proiettili, influenzò
zato per la prima volta il nome di Aikido. Morihei e
profondamente la sua vita verso la spiritualità.
sua moglie si trasferirono a Iwama, lasciando il figlio
Nella primavera del 1925, Morihei incontrò un uffi-
Kisshomaru responsabile del dojo di Tokyo. In Iwa-
ciale della marina maestro di kendo, accettò la sfida
ma, Morihei iniziò la costruzione del Dojo Aiki,
dell'ufficiale e vinse senza dover combattere, poiché
completato nel 1945.
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Dopo la guerra, le arti marziali subiscono un calo e il tomarino. Kobayashi è uno dei pochi sopravvissuti.
futuro dell'aikido è incerto. Morihei, tuttavia, decide Gravemente ferito, rimane nelle acque dell’oceano,
di trasferire di nuovo a Tokyo la sede dell'Aikido. Il 9 aggrappato a delle assi di legno, per quattro giorni
febbraio 1948, è costituita l'Aikikai. Dal 1950, Morihei prima di essere soccorso.
riprese a viaggiare attraverso il Giappone per inse- Nel 1946, il suo insegnante di karate lo esorta a prati-
gnare, rispondendo ad inviti, dando conferenze e care Aikido e gli dà una lettera di raccomandazione
dimostrazioni. Raggiunta l'età di settanta anni, la per O’sensei Morihei Ueshiba. Con questa lettera si
magnifica arte di Morihei mostra con sempre mag- reca a Tokyo, incontra Ueshiba ed è subito ammesso
giore fluidità l'immensità del suo spirito, in contrasto alla vita del dojo (la sua prima lezione avviene pochi
minuti dopo la pre-
sentazione della let-
tera, anche se era
senza dogi).
Qui conosce Mori-
hiro Saito, con cui
Kobayashi condi-
viderà il ruolo di
uke di Ueshiba.
Kobayashi descrive
il lungo periodo al
dojo di Ueshiba
come estremamen-
con la ferocia della forza fisica che la caratterizzava te difficile, non solo
nei suoi primi anni di vita. Quando Aikido si diffuse per i duri allena-
nella coscienza popolare, il numero degli studenti menti, ma anche
aumentò rapidamente in tutto il mondo. In Giappone fuori dal tatami, come accompagnatore di Ueshiba,
si aprirono nuovi dojo, e si dif- perché O’sensei era molto impulsivo e buttava
fuse l'Aikido nelle università, all’aria qualsiasi pianificazione all’improvviso. Nel
uffici governativi e nelle im- 1954, Kobayashi lasciò Tokyo e si stabilì ad Osaka.
prese, annunciando una se- Tre anni dopo, ottenne la qualifica come insegnante
conda età d'oro. di Aikido. Nel 1964, ottenne il 7° dan. Nello stesso
Nel 1960, Morihei ha ricevuto anno, avvenne per lui un cambiamento fondamenta-
per mano dell'imperatore Hi- le: infatti, gli fu chiesto da O‘sensei in persona di in-
rohito, la decorazione Shijuho- segnare, per la
sho, solo tre persone nel mon- prima volta in
do delle arti marziali hanno ri- assoluto, l'ai-
cevuto questo premio prima di kido in Euro-
Lui. Il 12 gennaio 1968 tiene pa. Kobayashi,
una cerimonia commemorativa per il completamento dunque, si re-
del nuovo Hombu Dojo, 15 gennaio 1969, Morihei as- cò in Occiden-
siste nell’Hombu Dojo alle celebrazioni per l'Anno te e qui orga-
Nuovo. Anche se appare in buona salute, le condi- nizzò numero-
zioni fisiche si deteriorano rapidamente Il 26 aprile si corsi in al-
1969, alle ore 5 della sera muore serenamente. L'im- trettanti Paesi,
peratore gli conferì un riconoscimento postumo. in particolare
Francia, Ger-

Hirokazu Kobayashi sensei mania, Belgio,


Italia, Svizzera
e Olanda.
Già dall'età di 7 anni, comincia a studiare Karate, Le sue tecni-
Kendo e Judo. A 15 anni, diventa un pilota kamikaze che vengono
su una portaerei. Al momento della sua missione, un descritte come brevi, ma potenti e precise per mezzo
difetto tecnico impedì al suo aereo di partecipare alla di piccoli movimenti. Il tutto basato sul "meguri", ov-
battaglia. Tutti gli amici e compagni della sua squa- vero sfruttare i movimenti dei polsi attraverso la ro-
dra verranno uccisi. Poche ore prima del suo nuovo tazione minima del corpo per ottenere il massimo ri-
“ultimo volo”, la portaerei viene affondata da un sot- sultato. In questo periodo, avrà numerosi allievi, da

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ogni parte del mondo e in particolare in Europa, che numerosi istruttori che hanno aperto altrettanti corsi.
hanno continuato e continuano tuttora a divulgare il Nel 1976 conosce il m° Kobayashi col quale inizierà
suo metodo di aikido. Tra i molti possiamo citare: i una lunghissima collaborazione, dapprima parteci-
francesi Andrè Cognard, Jean-François Riondet, E- pando ogni anno a tutti gli stage in Europa. Nel 1979
tienne Leman, Lucienne Berenger e Adrien Halm; gli invita il Maestro a tenere uno stage a Valdagno, sarà
italiani Gianpietro Savegnago, Ezio Antonucci, Paolo il primo di una lunga serie. Nell’aprile del 1980 si re-
Salvadego e Aldo Gonzato; i polacchi Jacek Wysocki ca per la prima volta in Giappone ritornandoci rego-
e Robert Gembal; il panamense Gabriel Vega; lo larmente ogni anno fino al 1990.
spagnolo Felipe Garcia; il belga Yves Flon; i tedeschi
Walter Oelschlaeger e Jürgen Rohrmann; lo statuni-
tense Michael Jacyna; il portoghese leopoldo Ferreira;
lo svizzero Jean-Marc Voegeli; gli indiani Avijit Mitra
e Debabrata Saha e il colombiano Michèle Lasserre.

Nel corso degli anni ha portato il suo insegnamento


in vari paesi europei: dalla Polonia, alla Germania,
dalla Svizzera all’Ungheria e Francia.
Tuttora svolge un’intensa opera di divulgazione in
Come membro dell'Aikikai, la principale organizza-
questi paesi, dov’è consulente ufficiale per l’Aikido.
zione per lo sviluppo dell'Aikido nel mondo ricono-
In Italia molti gruppi e associazioni gli conferiscono il
sciuta dal governo giapponese, non volle mai creare
titolo di Direttore Tecnico o Capo scuola.
una propria scuola poiché voleva che l'aikido potesse
Il 15 maggio 2000, a seguito di un grave incidente in
essere per tutti e di tutti, senza distinzione di federa-
moto (la sua seconda passione), perde una gamba
zioni e scuole. Kobayashi morì nell'agosto del 1998,
che gli viene amputata poco sotto il ginocchio. Nel
dopo una lunga malattia.
2002 gli viene diagnosticato un tumore, ma per il
Maestro è solo una nuova sfida da intraprendere col
M° Gianpietro Savegnago destino e una nuova occasione per mostrarci
l’Aikido.
La caratteristica che lo
Il maestro Savegnago è nato il 1 novembre 1953 in contraddistingue è il
piccolo paese nella provincia di Vicenza. Nella sua suo dolce sorriso
adolescenza aiuta il padre, che operaio alla Marzotto spontaneo, che porta a
fa i turni notturni, e di giorno coltiva i campi. Si di- ricordare un brano di
ploma come disegnatore tecnico e a 18 anni è già ca- Paulo Coelho: "Il
po officina. Si sente portato, però, per studi più uma- guerriero della luce si
nistici, decide quindi d’iscriversi ai corsi serali della comporta come un
scuola magistrale. bambino. Gli altri ne
Nel 1972 è a Torino per il servizio militare, e qui fre- sono colpiti. Hanno
quenta una palestra allenandosi nel Kendo e nella dimenticato che un
Boxe. Ma la passione per l’arte marziale in cui si cade bambino ha bisogno di
“senza far rumore” ha il sopravvento. Decide quindi divertirsi, di giocare, di
di seguire il m° Gerbi e si butta a capofitto negli alle- essere in qualche
namenti di Aikido, conseguendo il 1 kyu al termine misura irriverente, di
del servizio di leva. fare domande
Tornato a casa, segue gli insegnamenti del direttore sconvenienti ed immature, di dire stupidaggini nelle
tecnico nazionale della Filpj, il m° Giovanni Filippini quali neppure lui crede.
di Milano. Nel 1974 inizia ad insegnare presso il Judo E domandano scandalizzati: “E' questo il cammino
club Marzotto di Valdagno (Vicenza), portando per spirituale? Lui non è per niente maturo!”
la prima volta l’Aikido in questa regione, formando

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per mantenere i lacci legati davanti.

Etichetta
Obi
È possibile utilizzare la cintura da Judo ma è preferi-

Abbigliamento bile quando s’indossa l’hakama, utilizzare una cintu-


ra dello stesso tipo come quella utilizzata dai prati-

Per la pratica (Keiko), la tradizione prevede hakama,


obi e un keikogi (giacca e pantaloni) senza alcuna
biancheria intima (tuttavia le donne portano una
"maglietta"). Questo è l’adattamento agli indumenti
che portavano i samurai, in altri tempi, per
l’allenamento e presenta i seguenti vantaggi:
 Comfort, non ostacola i movimenti
 Solidità
 Buon assorbimento del sudore
Rispettare l’abbigliamento tradizionale migliora
l’attitudine rafforzando gli aspetti mentali. In Aikido
indossare la divisa tradizionale permette all’aikidoka canti di Iai. Una lunghezza media di 3,50 m permette
di praticare con corpo e spirito unificati fin dalla di fare tre giri sulle anche e legarlo intorno alla vita.
prima lezione. La larghezza varia da 6 a 8 cm. La cintura è di cotone.
L’Obi, quando ci si sveste, si arrotolato o si ripiega su
Keikogi se stesso, per raccoglierlo.

L'abbigliamento non è differente da quello del Judo, Hakama


Karate o Kendo a condizione che sia bianco e in co-
L’hakama era in origine il sovra pantalone utilizzato
dai Cavalieri, è come una "gonna-pantalone" classi-
camente fatta in cotone di colo-
re nero o blu. Oggi si trovano
di tessuto sintetico di facile
manutenzione e che conserva
meglio le pieghe. Il suo utilizzo
non è solo riservato alle cinture
nere, normalmente si indossa
ottenuto il 2 ° kyu. E’ il mo-
mento in cui il praticante ha
preso in modo implicito l'im-
pegno di continuare a praticare Aikido. I lacci fronta-
li si dovrebbero annodare di dietro, ma durante la
pratica potrebbe essere pericoloso per la colonna ver-
tebrale nell’esecuzione dell'ukemi. Si consiglia per-
tanto di annodarla sul lato o se la sua lunghezza lo
permette di annodare davanti. Si consiglia di passare
i lacci posteriori sotto quelli anteriori, a livello dei
fianchi per finire con un nodo quadrato che prende
tutti e quattro i lacci.
tone. Tuttavia il tessuto spesso in "chicco di riso", è
preferibile poiché è più resistente e assorbe meglio il
sudore. Le donne possono aggiungere un laccio per L’abbigliamento si completa con
impedire alla giacca di aprirsi. Il lato sinistro copre il un paio di ciabatte, chiamate zori.
lato destro. Solo i morti sono vestiti all’inverso. Sui
pantaloni sono posti delle protezioni sulle ginocchia
nella parte anteriore, così come il passante che serve

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Le Armi Regole del Dojo


Entrando in un Dojo entriamo in un mondo diverso,
Jo un mondo di guerrieri. Tempio di rispetto e di soli-
darietà.
Bastone lungo 128 cm e 2,6 cm di diametro. Bisogna Sul tatami, in Aikido, siamo alternativamente attac-
prestare atten- canti e attaccati e ci addestriamo a reagire istintiva-
zione ad non u- mente. Ed è grazie all'etichetta che possiamo pratica-
tilizzare jo trop- re in totale sicurezza, disciplinando le nostre tenden-
po sottili che
sono fragili e
possono essere
pericolosi. Tut-
tavia un jo
troppo spesso
sarà difficile da
gestire. Il legno
migliore è il rovere bianco o rosso, facendo attenzio-
ne che le vene seguano tutto il jo.

ze aggressive, sviluppando il confronto e il rispetto.


Tanto Un Dojo di Aikido non è una palestra. E’ il luogo do-
ve viene elargito l'insegnamento del Maestro Ueshi-
Coltello di legno. ba. Esso non dovrebbe espandere l'ego, ma educare e
L’impugnatura di 10 cm,. la la- purificare il corpo e l'anima. Un atteggiamento di ri-
ma 20 cm. Queste sono le di- spetto, la sincerità e la modestia sono indispensabili
mensioni per un’arma più gesti- per la serenità di ognuno.
bile. Le seguenti regole sono indispensabili per mantenere
un ambiente favorevole per lo studio dell'Aikido.
 Il Dojo funziona secondo le regole tradiziona-
Bokken li. E’ il luogo consacrato a ricevere gli inse-
gnamenti del fondatore dell'Aikido. E’ dovere
E’ il sostituto di ogni studente onorare e seguire questo in-
in legno della segnamento.
katana. In Ai-  Ogni studente deve partecipare alla creazione
kido si utilizza di un clima positivo di rispetto e di armonia
senza tsuba. È  La pulizia e l’ordine del dojo costituiscono un
possibile uti- atto di gratitudine e rispetto e ogni praticante
lizzare il bok- deve partecipare al loro mantenimento.
ken preferito,
ma come la
spada, deve es-
sere scelta a seconda dell’altezza e della dimensione
della mano. I bokken di quercia bianca sono i miglio-
ri.

Le armi vengono straspor-


tate nell’apposita custodia

 L’insegnante è libero di decidere se insegnare


e cosa ad uno studente. La tecnica non è com-
prata. La quota mensile non garantisce un po-

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sto alle lezioni, ma è uno dei mezzi per dimo- retta e flessibile della tecnica appropriata in
strare la nostra gratitudine all’insegnamento qualsiasi circostanza. Dobbiamo fare atten-
che riceviamo. zione a non provocare eventuali lesioni. Dob-
 Il Dojo non può essere utilizzato per altri sco- biamo proteggere i nostri compagni e noi
pi che non siano previsti per la lezione, o sen- stessi.
za l'autorizzazione del responsabile.  Accettiamo i consigli e le osservazioni
 Rispetta il fondatore e i relativi insegnamenti dell’istruttore e cerchiamo di applicarli con
trasmessi dall’insegnante. Rispetta il Dojo, gli sincerità, come meglio possiamo. Non c'è
strumenti di lavoro, i vestiti e i compagni. spazio per la discussione.
 La pulizia e l’ordine del dojo costituiscono un  Tutti i praticanti stanno studiando gli stessi
atto di gratitudine e rispetto e ogni praticante principi. Nessun disaccordo deve nascere nel
deve partecipare al loro mantenimento. cuore del gruppo, tutti i praticanti del Dojo
devono formare una grande famiglia; il segre-

Regole del Praticante


 Rispetta gli insegnamenti e la filosofia del
fondatore e il modo in cui l'istruttore li
trasmette.
 Ogni praticante è moralmente impegnato a
non utilizzare una tecnica d’Aikido per arre-
care danno o per affermare il proprio ego. Ai-
kido non è una tecnica di distruzione ma di
creazione, è uno strumento che mira a miglio-
rare lo sviluppo della società attraverso il mi-

to dell’ Aikido è l’armonia. Se non si rispetta-


no queste regole, sarà impossibile studiare
Aikido nel Dojo.

Etichetta sul Tatami


Normalmente il dojo è orientato secondo i punti car-
dinali. A nord si trova il kamiza e dalla parte opposta
l’entrata. Il kamiza è il lato d’onore. In Europa spesso
glioramento della personalità. un’immagine del maestro orna la parete e simboleg-
 Sono vietati scontri sul tatami per risolvere gia la trasmissione dell’insegnamento.
conflitti personali. Aikido non è una lotta da
 Entrando e uscendo dal tappeto si deve ese-
strada. Si sta sul tappeto per trasformare e
guire il saluto formale in direzione del kami-
purificare le reazioni aggressive, per adottare
za.
lo spirito del samurai.
 Rispettare i vostri strumenti di lavoro: il Gi
 Non c'è nessuno spirito di competizione sul
(abito) deve essere pulito e in buone condi-
tatami. Lo scopo dell'Aikido non è sconfigge-
zioni, le armi preparate anche quando non
re un avversario, ma i nostri istinti aggressivi.
vengono utilizzate.
La forza dell’Aikido non risiede nella potenza
 Non usare mai un Gi o armi che non ti appar-
muscolare ma nella flessibilità, la comunica-
tengono.
zione, l'autocontrollo, la modestia e
 Alcuni minuti prima dell'allenamento, biso-
l’assertività.
gna essere pronti, seduti in seiza, tutti su una
 Sono vietate tutte le forme di insolenza: Si
sola riga e in atteggiamento di meditazione.
deve essere consapevoli dei propri limiti.
Questi minuti permettono di svuotare il vo-
 Ognuno ha differenti possibilità fisiche e ra-
stro spirito, sbarazzarsi dei problemi del
gioni per praticare Aikido che devono essere
giorno e prepararsi per lo studio.
rispettate. Il vero Aikido è l'applicazione cor-

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 La lezione inizia e termina con una cerimonia rare, non per imporre le vostre idee agli altri.
formale. e indispensabile essere in orario per  Parlare il meno possibile sul tatami. Aikido è
parteciparvi; Ma se arrivate tardi, si deve fare esperienza
il saluto formale al kamiza e aspettare seduti  Non si mangia, beve, e fuma sul tappeto e nel
al bordo del tatami, fino a quando l'insegnan- Dojo durante l'allenamento e in qualsiasi altro
te vi farà un cenno e vi potete unire alla clas- momento.
se. Cercate anche di non disturbare la lezione.  L’uso di gioielli durante l'allenamento è vieta-
 Il modo corretto di sedersi sul to.
tatami è la posizione seiza. Ma  Terminata la lezione andate a piegare la ha-
se sei ferito al ginocchio, ci si kama all’insegnante e ai sempai, in segno di
può sedere con le gambe rispetto.
incrociate. Mai sedersi con le
gambe stese, ne appoggiarsi a
parete o colonne. Bisogna
essere pronti in qualsiasi
momento.
 Non abbandonare il
tatami durante
l'allenamento
tranne in caso di infortunio o malattia avvi-
sando di questo l’istruttore.
 Quando l'istruttore illustra una tecnica, si sta
seduti in seiza e si osserva con attenzione.
Dopo la dimostrazione, salutate l'insegnante,
quindi il vostro partner e cominciate a lavora-
re.
 Quando viene dato il “mate” interrompete
immediatamente il vostro lavoro, salutate il
vostro partner e andate a sedervi.
 Non state mai sul tappeto senza lavorare Se è
necessario attendere, aspettate in seiza il vo-
stro turno.
 Se per un motivo o l'altro si deve inevitabil-
mente fare una domanda all'istruttore, Non
chiamatelo ma andate da lui, salutatelo con
r
i
s
p
e
t
t
o

aspettate che sia disponibile. (Un saluto in


piedi è sufficiente in questo caso).
 Quando l’istruttore vi mostra un movimento
durante le lezioni, ci si mette in ginocchio e si
guarda con attenzione. Saluto quando ha fini-
to. Mentre corregge un altro praticante, è pos-
sibile interrompere il lavoro per guardare.
Sedersi in seiza e salutare alla fine.
 Rispetta i praticanti di grado più elevato. Non
discutere mai circa la tecnica, siete lì per lavo-

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kamaeru si traduce con fabbricare, preparare, atten-

Basi Tecniche dere con intensità, stare all’erta. Così il Kamae di cui
si parla nel Budo, consiste nel prendere la posizione
più vantaggiosa possibile in rapporto ad Aite. Non si
può tradurre semplicemente Kamae in forma. È inu-
tile rammentare che Kamae contiene contemporane-
I Fondamenti amente le forze del Kl e il potere di percepire tutti i
dettagli. Partendo da una buona posizione naturale
(shizentai) in piedi, gambe allargate alla larghezza
SHISEI (Attitudine, postura) delle spalle, il piede sinistro avanza mentre il piede
Shisei si traduce in italiano in: posizione, atteggia- destro ruota naturalmente. Abbiamo la guardia a si-
mento, postura, posa. Sugata (shi) esprime la forma, nistra: hidari hamni. Inversamente, abbiamo la guar-
figura, l'intaglio. Ikioi (sei) esprime la forza, la resi- dia a destra: migi hamni.
stenza, la vivacità. Shisei contempla questi due con-
cetti.
MA AI (Distanza)
Ma il senso di Shisei si traduce non solo in un atteg- È il nome che definisce la relazione spaziale tra Aite e
giamento aperto: un buon modo, un buon stile, un Tori. E’ la posizione da cui è facile attaccare o difen-
buon portamento, ma anche con una forza interiore dere. Ma Ai non è
visibile dall'esterno nella sua manifestazione. quindi solo una
nozione di distanza;
Nella cultura giapponese la parola shisei incorpora includere in esso il
un ideale di bellezza come armonia tra uomo e natu- movimento dei
ra, corpo e spirito. La “posizione” sembra infatti sot- “cuori” nello spazio.
tendere un modo di essere e rapportarsi con quanto Se ho paura, lo
ci circonda, una vera e propria “via” da percorrere e spazio sembra
imparare e forse non è azzardato parlare di “shisei- troppo piccolo, se ho
do”. Non si tratta quindi di un semplice atteggiamen- troppa fiducia lo
to formale, ma di qualcosa di più interiore che conno- spazio sarà troppo
ta un particolare tipo di carattere. grande.
Ma Ai è quindi lo
Stirare la colonna vertebrale e mantenerla dritta. Se si spazio che nasce tra
immagina di spingere il cielo con la testa, la colonna il cuore e lo spirito,
vertebrale si estende naturalmente. Non gonfiare il tra tori e uke, che comprende entrambi in una costan-
petto come se fosse bloccato. Rilassare le spalle che te evoluzione della posizione più vantaggiosa.
cadranno naturalmente, l'ano è chiuso, i reni non so-
no piegati, il Ki è comodamente contenuto nel seika IRIMI (Entrare)
tanden, tutto il corpo completamente rilassato Irimi è la “radice” dell'Aikido. L’ideogramma “iri”
esprime l'idea di passare l'ingresso della casa, di en-
KOKYU (Respirazione) trare di propria volontà o perché invitati.
Ko: espirare; Kyu: inspirare. Tutte le cose viventi as- L’ideogramma “mi” dà l'idea del bambino nel grem-
sorbono l'ossigeno ed espellono anidride carboni- bo di sua madre con un senso di pienezza. Questo
ca,questo è Kokyu. Un buon Kokyu è lento, profon- rende l’idea che realizzeremo irimi mettendo il no-
do, lungo ed è eseguito con naturalezza. E’ quindi stro corpo nel corpo dell'avversario. Secondo il me-
una respirazione addominale. todo della lancia, la parola irimi è usata per
All'inizio della pratica, è buona norma insistere un’azione che penetra in modo vittorioso verso l'in-
sull’espirazione e lasciare che l’inspirazione si verifi- terno della guardia di un avversario, dotato di u-
chi da sé n'arma più lunga della nostra.

KAMAE (Guardia, posizione) TENKAN (Cambiare direzione, Girare)


Nel budo si dice spesso; «ciò che è importante è il Ten significa: trasferimento, trasferire, cambiare, e-
Kamae». Kamae però non appartiene solo al Budo volvere. L'ideogramma Ten è composto di due ele-
ma anche ad altre arti quali ad esempio: ikebana, cal- menti, uno significa ruota, l'altro evoca un movimen-
ligrafia, preparazione del the; nel football, nella boxe, to circolare, girevole. KAN: cambiare. Tenkan è uti-
nel tennis. Nella lingua giapponese Kamae ha per si- lizzato con il senso del cambiamento di indirizzo, li-
gnificato: prepararsi, mettersi in guardia. Il verbo nea di condotta, stato d'animo.

Bu Iku – Sho Chiku Bai Pag. 10


Manuale di aikido per principianti
URA / OMOTE seika tanden per riempire tutte le parti del nostro
Una tecnica di Aikido ha due aspetti: “ura waza” e corpo è chiamato Kokyu Ryoku. Senza di essa la
“omote waza”. forma della tecnica può esistere ma sarà poco più di
URA si traduce con: a testa in giù, una forma vuota.
sul retro, il lato nascosto delle cose.
Omote, superficie, esterno, l'aspetto Postura e movimento.
apparente
delle cose. Guardia naturale KAMAE
A grosso Distanza fondamentale MAI AI
modo direi Posizione seduta SEIZA
Omote waza Spostamenti rettilinei SHINTAI
le tecniche e- Passo camminato AYUMI ASHI (IRIMI)
seguite entrando di fronte al Passo scivolato TSUGI ASHI
compagno e Ura waza quelle Spostamenti circolari TAI SABAKI
eseguite andando dietro al Rotazione ampia TENKAN
compagno. Rotazione breve KAITEN
Spostamento da inginochiati SHIKKO
TAI SABAKI (Spostamento)
Spostamento di entrata e di controllo IRIMI
Taisabaki significa che dal momento in cui un oggetto, TENKAN
o un uomo cerca di raggiungerci, nel momento in cui Le cadute UKEMI WAZA
un nemico ci attaccando, dalla nostra posizione, o Caduta indietro USHIRO UKEMI
semplicemente spostando una parte del nostro corpo, Caduta avanti frontale MAE UKEMI
ci moviamo per ripristinare una posizione a nostro Caduta avanti rotolata ZEMPO KAITEN UKEMI
favore. Caduta laterale YOKO UKEMI
Ma il taisabaki in Aikido richiede anche altro: distur- Il movimento delle mani TE SABAKI
bare l'equilibrio di Aite e allo stesso tempo l’azione e
come logica conseguenza, portarlo in una posizione
dove non si possa muovere.
Posizioni reciproche

ATEMI tachi waza


entrambi in piedi
O Sensei
definendo
Aikido ha
detto: "Ai-
kido è a-
temi e iri-
mi". Tutte
le tecniche hanmi hantachi
di Aikido waza
includono tori in ginocchio
Atemi. Nel vecchio Budo, Atemi consisteva nel colpi- e uke in piedi
re i punti vitali dell'avversario per causare incoscien-
za o morte. In Aikido l’atemi è anche usato per do-
minare la volontà dell'attaccante, causando un dolore
sui punti vitali, disturbare la concentrazione dell'av-
versario, interrompere la sua intenzione di azione.
suwari waza
KOKYU RYOKU entrambi in gi-
nocchio
Il lavoro della tecnica nell’Aikido è fatto usando
completamente l'energia mentale e razionalmente la
forza fisica. Superando la fase del respiro fisiologico
per assorbire l'energia dell'universo in noi stessi.
La forza che ne scaturisce è nostra senza essere no-
stra, perché in realtà è l'energia dell'universo che e-
merge dal nostro corpo. Questa forza accumulata nel

Bu Iku – Sho Chiku Bai Pag. 1


Manuale di aikido per principianti
Katatori
Metodi di attacco Presa alla spalla

Prese
aihanmi katate do-
ri
presa al polso con
la stessa mano Ryokatatori
Presa di entrambe
le spalle

gyaku hanmi kata-


te dori
Presa al polso con
la mano opposta

Attacchi da dietro
ushiro ryotetori
presa di entrambi i
ryote dori polsi
presa di entrambi i
polsi

ushiro ryohijitori
katate ryotetori
presa di entrambi i
( morote dori)
gomiti
presa al polso con
entrambe le mani

ushiro ryokatatori
Munetori presa delle spalle
Presa al petto

Bu Iku – Sho Chiku Bai Pag. 1


Manuale di aikido per principianti
ushiro eritori mae geri calcio
presa del colletto

Ushiro katatetori
kubishime katatori menuchi pre-
Presa di un polso e sa alla spalla e colpo
strangolamento al viso

Colpi Tecniche di controllo


Shomenuchi Ikkyo (ude o-
Attacco diretto alla te- sae) 1° princi-
sta pio controllo
del gomito

yoko men uchi colpo nikkyo (kote


laterale alla tempia mawashi) 2°
principio tor-
sione del polso

chudan tsuki sankyo (kote


attacco diretto al ples- hineri) 3° prin-
so solare cipio rotazione
del polso a spi-
rale

jodan tsuki attacco di- yonkyo (tekubi


retto al volto osae) “strango-
lamento” del
polso

Bu Iku – Sho Chiku Bai Pag. 1


Manuale di aikido per principianti
gokyo (ude no jujigarami incrocio
bashi) stira- con torsione delle
mento del go- braccia
mito

Kokyuho stu- kaitennage proezione


dio in rotazione
dell’espansion
e dell’energia
interna

Proezioni
aikiotoshi caduta al-
zando le gambe di kokyunage proezione
uke attraverso
l’espansione dell’e-
nergia interna

kokyunaghe
(genkeikokyunage)
(sokumen irimi nage) Koshinage proezione
proiezione attraverso utilizzando l’anca
il respiro

hijikimeosae immobi-
lizzazione energica Kotegaeshi proezione
del gomito con torsione esterna
del polso

Iriminage proezione shihonage proiezione


entrando nelle quattro direzioni

Bu Iku – Sho Chiku Bai Pag. 1


Manuale di aikido per principianti
sumi otoshi caduta
angolata
Preghiera dell’Aikido
Gli ho chiesto la forza e Dio mi ha da-
to difficoltà per rendermi forte.

Gli ho chiesto la saggezza e Dio mi ha


ten chi nage proiezio-
ne attraverso i princi- dato problemi da risolvere.
pi di cielo e terra
Gli ho chiesto la prosperità e Dio mi
ha dato muscoli e cervello per lavora-
re.
Gli ho chiesto il coraggio e Dio mi ha
ude garami torsione
dato pericoli da superare.
del gomito
Gli ho chiesto l’Amore e Dio mi ha
affidato persone bisognose da aiutare.

Gli ho chiesto favori e Dio mi ha dato


opportunità.

udekimenage proe- Non ho ricevuto nulla di ciò che vole-


zione con leva sotto il vo ma tutto quello di cui avevo biso-
gomito gno.
La mia preghiera è stata ascoltata

ushiro kiri otoshi ca-


duta tirando da dietro

Bu Iku – Sho Chiku Bai Pag. 1


Manuale di aikido per principianti

Bu Iku – Sho Chiku Bai Pag. 16

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