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dal grand
tour ai sistemi turistici"
Le prime pubblicazioni di geografa che anno rierimento a temache turische risalgono al 1936 in Italia:
lo scrio più importante è una monografa di Toschi sulla località di Taormina e aveva un indirizzo
idiografco, cioè meeva in evidenza un preciso parcolare.
A parre dal Secondo Dopoguerra l’aenzione si sposta su schemi monoteci, che si basano sulla ricerca di
regole comuni. Il primo ad ulizzare questo po di approccio è, di nuovo, Toschi che aronta a livello
metodologico il enomeno turisco approondendo
approondendo gli aspe umani e disnguendo due regioni turische:
Toschi defniva queste due regioni entrambe importan ma, ancora oggi esistono mol studi sulle regioni di
incoming e molto pochi sulle regioni di outgoing.
L’entrata uciale della geografa del turismo negli studi geografci risale al 1957, anno del XVII Congresso
Geografco Italiano a Bari. Si disnsero poi cinque
c inque branche collegate alla geografa del turismo:
1.3 Defnizioni
Geografa, Ruocco 1968 (pag.8) Geografa studia la diversa distribuzione e combinazione sulla superfcie
terrestre dei enomeni che ne modifcano i caraeri fsionomici e inuiscono sulla vita operosa dell’uomo,
dell’uomo,
esamina le associazioni di ogge e enomeni che ne costuiscono i paesaggi, ne descrive le unità organiche
e analizza gli insiemi territoriali
● Studia la distribuzione e combinazione dei enomeni che modifcano gli aspe fsionomici della
superfcie terrestre e inuenzano la vita operosa dell’uomo ( interazione
interazione tra società e ambiente);
● Non considera tali enomeni in sé, ma li considera per la loro combinazione e distribuzione che si
maniestano
maniestano ai nostri sensi;
● Quindi, i paesaggi sono interazione
interazione tra società e ambiente .
● Regioni sono par della superfcie terrestre dotate
dotate di una spiccata individualità, organicità ed
elevato livello di organizzazione.
Turismo,
Turismo, Zaneo 1996 (pag. 8) laddove un consumatore si reca per tornare sui suoi passi dopo un certo
periodo, breve abbastanza
abbastanza per non costringerlo a provvedersi di una casa, ma lungo sì da imporgli di
richiedere i servizi ondamentali. Vi si trovano i segni di una costruzione territoriale spiegabile, solo con i
● Spostamento non permanente di persone che richiede però struure fsiche (e non) nelle regioni di
outgoing, incoming e, in misura minore nelle regioni di transito (modifcate dal comportamento dei
turis).
● In ognuno di ques spazi l’uomo, inteso come homo turiscus, risente nel suo comportamento del
turismo, sia quale operatore turisco (ormatore nelle regioni di outgoing e acilitatore nelle regioni
di incoming) sai quale ruitore di servizi.
● Diverso da tempo libero e ricreazione poiché sono perlopiù avità intra-regionali,
intra-regionali, quindi NON
BASIC ACTIVITY
● È una BASIC ACTIVITY
Regione turisca, Corna Pellegrini 1968 (pag.9) è un lembo di territorio capace di ararre ussi costan o
periodici e tendenzialmente cosmopoli, di persone che vi trascorrono parte del loro tempo libero dal lavoro
e spendono in luogo reddi percepi altrove; l’entà
l’entà e la pologia dei consumi, l’organizzazione
l’organizzazione dei servizi,
risultano qualitavamente
qualitavamente diversi e quantavamente
quantavamente superiore a quanto richiederebbe la popolazione
locale
● Territorio capace di ararre ussi turisci grazie alla presenza di elemen fsici e umani
caraerisci;
● Genera un usso di denaro (reddi dei turis che percepiscono nelle regioni di outgoing);
● Sviluppa l’avità economia organizzando servizi qualitavamente
qualitavamente e quantavamente
quantavamente superiori
alle richieste della popolazione locale.
Geografa del turismo, Ruocco 1976 (pag. 10) la geografa considera il turismo come espressione e misura
della capacità degli uomini di organizzare lo spazio, per meerlo meglio al suo servizio rispeando la natura
negli elemen essenziali, lo considera come aore
aore di sviluppo regionale ed esamina i nodi e le regioni
turische per valutarne il grado di maturità e loro prospeve
La geografa auale è una geografa crica. Il conceo base della geografa è il LUOGO: oggeo
og geo
soggevamente complesso defnibile quale costruzione mentale. La stessa porzione di territorio può essere
percepita in tante maniere diverse da individui e società diversi.
Ne consegue che:
Tra le regioni di outgoing e di incoming Deert nel 1968 ha disnto 4 diverse relazioni ra bacini di domanda
e bacini di desnazione dei turis:
1. Oerta e domanda concentrate in due poli ( Milano e Liguria pag 13, - St. Moritz, Val Gardena e
Marbella pag.14)
2. Domanda concentrata e oerta dispersa
3. Domanda dispersa e oerta concentrata (St. Moritz pag. 14)
4. Oerta e domanda diuse ( più diusa al giorno d’oggi).
Ne consegue che:
Tuo il mondo è una regione di incoming, ina non esiste lembo della superfcie terrestre
in cui il turista non abbia messo piede.
Tuo il mondo è una regione di outgoing, poiché tu siamo turis.
Quindi:
nasce una concorrenza orte e aggressiva (o compezione) tra desnazioni turische tramite
pubblicità, markeng che sponsorizzano l’IMMAGINE. L’immagine è l’intermediario
necessario creato dalla cultura turisca dominante che crea un dialogo tra regioni di
incoming e di outgoing. Ina l’immagine turisca viene creata nelle regioni di outgoing,
dove viene imposta e pubblicizzata, e si soddisa nelle regioni di incoming.
L’immagine è intermediario tra turis e adde al turismo e viene “reifcata”, cioè viene
ridoa ad oggeo.
Esempio: Timbuctù pag. 15
La geograf a crica del turismo deve suggerire connessioni, quindi rendere il dato territoriale una “rete”.Le
re che si concrezzano ra le diverse par del mondo diventano importan, soprauo quelle ra le
persone.
Impero Romano Grazie alla diusione del lano e della pax romana,
termale, turismo marimo, giochi gladiatori e visita
ai monumen.
Anni Ven e Trenta del Novecento Da turismo dell’elite a turismo di massa interno in
America. Riconoscimento di erie retribuite ai
interconnentali e diusione del benessere.
Sviluppo del turismo invernale montano (sport
invernali) e turismo marimo esvo (abbronzatura
e bagni al mare)
● NUOVO TURISTA: esigente nella qualità del servizio e dell’oerta turisca, ha in genere mol soldi e
vuole essere protagonista dell’esperienza turisca. Target della nostra epoca turisca.
● POST TURISTA: poco sensibile all’autenco, vede l’esperienza turisca come un’esperienza ludica. “Il
mondo è un parco dei divermen”.
● TURISTA DI MASSA: ha un’oerta che soddisa la sua domanda.
Il turismo dei grandi even è responsabile di transazioni non trascurabili di denaro verso la regione di
turismo passivo, ma anche di ussi di beni, servizi e manodopera.
Per questo movo le cià si meono in compezione ra loro per avere la possibilità di ospitare un grande
evento.
Esempio: Rio de Janeiro (pag. 23-24)
Turismo possiede oerta, che non può spostarsi traandosi di una località, domanda e il proprio mercato.
La geografa economica del turismo studia:
Cultura autenca
● Cultura com’era prima dell’arrivo del turismo, poiché le culture entrano in contao ra loro e si
arricchiscono.
● Cultura prima della scoperta da parte degli europei , prima dell’industrializzazione e della
terziarizzazione dell’economia.
L’autencità viene acceata e presentata quale unica realtà possibile nel mercato turisco. Tuo deve
rimanere inalterato nel tempo (beduino nella tenda, inuit nell’igloo, aricano nella capanna). Fenomeno
della museifcazione delle culture.
A volte, gli aspe culturali autenci vengono crea: un esempio è il sirtaki, una danza “tradizionale” greca
introdoa nel 1964 dal flm Zorba il greco.
Esempio: Cervinia p. 83
Un oggeo pico di una cultura può diventare souvenir, la prova di aver eeuato un viaggio. La storia dei
souvenir è anca quanto il turismo: i grandturis riportavano in patria i res archeologici di Roma. Il
souvenir è quindi un oggeo che precede il enomeno turisco ed è espressione della cultura originaria del
luogo. Ma spesso è anch’esso costruito ad hoc per venire incontro all’esigenza e al gusto del turista.
Lo stesso avviene con la cultura: il turismo può valorizzare la cultura di una popolazione, ma può causare la
sua mercifcazione o “prostuzione”.
Turismo eliotropico o bagno tropico: ricerca di pos soleggia dove poter are i bagni al mare.
Ma l’epoca in cui nelle classi privilegiate era di moda la pelle chiara non è lontana: la pelle scura era pica
delle working class che lavorava nei campi e la prolungata permanenza al sole era pica dei tubercoloci.
Tra le due guerre le vacanze al mare si svolgevano nel periodo invernale.
Dopo la seconda guerra mondiale la stagione del turismo marimo si sposta nei mesi esvi, grazie anche al
romanzo di F. S. Fztgerald del 1934 (Tender is the night) che promuoveva la moda del turismo sulle coste
mediterranee come segno di prosperità.
Oggi la vacanza esva per antonomasia è al mare ed è caraerizzata dalle 3 S (sea, sun and sand). La località
turisca deve averle per orza e le caraerische naturali delle coste sono il miglior biglieo da visita per i
turis. Ina, manies, depilant, cartoline e spot televisivi mostrano spiagge con mare azzurro e
trasparente.
Più tardi, alle 3 S se ne aggiungono 2: sex and spirit (sesso e alcool), servizi oer al turista, sinonimi di
evasione dalla realtà grigia di tu i giorni.
Viene aggiunta anche un’altra S: sport, come apportatore di benessere (dimagrimento, recupero della orma
fsica, cura di bellezza).
La deterritorializzazione del enomeno turisco ha coinvolto anche il turismo balneare: laghi, fumi e piscine
orono gli stessi servizi (stesse S) del mare. Le stesse località cosere si stanno deterritorializzando. Per
esempio, il mar Adriaco, a causa della prolierazione della mucillagine, è poco visto per i bagni di mare e
perciò si sono costrui parchi acquaci e piscine di grandi dimensioni a poca distanza dal mare.
Il turismo rurale era diuso anche nell’anca Roma e ha connuato a diondersi come semplice evasione
della cià calda e caoca dell’estate, soprauo nel periodo dell’industrializzazione dove era una vera e
propria via di uga.
Dal secondo dopoguerra diventa l’alternava della vacanza al mare o in montagna e coinvolge numerose
amiglie.
Tra gli anni Seanta e Oanta, con l’aermarsi del benessere economico e con il progresso dei mezzi di
trasporto, il turismo rurale arae meno.
Negli ulmi decenni questa praca è stata riscoperta soo il nome di “agriturismo”, per imitazione di
anglosassoni e nordeuropei e per la diminuita sicurezza nei viaggi a largo raggio.
Agriturismo: nasce in ambito agricolo e non turisco con la legge 5 dicembre 1985 n.730 che permeeva
alle aziende agricole di aancare alle avità agricole anche quella turisca. Ma, tu’ora, mol agriturismi,
sono streamente lega al turismo e non svolgono altre avità. Questo perché negli anni Oanta il
legislatore non poteva immaginare che da praca turisca alternava si sarebbe trasormata in praca
alternava di massa.
Vengono disn i turis d’élite e i turis di massa, i primi ina cercano di dierenziare la loro avità
turisca per allontanarsi dai secondi. È stata costruita una disnzione terminologica ra viaggiatori e turis: i
viaggiatori sono coloro che si disnguono dagli altri per l’elevato valore che aribuiscono al viaggio (élite), i
turis lasciano ai primi gli aspe più dannosi dell’esperienza turisca.
È stata aa anche un’altra disnzione proposta da Plog nel 1973:
▪ Turis allocentrici:
▪ preeriscono le aree non turische,
▪ apprezzano il sapore della scoperta e delle nuove esperienze,
▪ amano cambiare connuamente desnazione,
▪ intraprenden,
▪ preeriscono l’aereo,
▪ si rivolgono a struure turische non standardizzate,
▪ richiedono un minimo di conort,
▪ amano l’incontro con popoli e culture diverse,
▪ preeriscono un’organizzazione essibile e libera includendo al massimo
l’albergo e il trasporto.
▪ Turis psicocentrici:
▪ Scelgono desnazioni conosciute,
▪ Cercano avità rilassan legate ad avità sporve e balneari,
▪ Preeriscono l’automobile,
▪ Sono poco avi,
▪ Si rivolgono a struure standardizzate internazionali, a negozi turisci e
ristoran per amiglie,
▪ Non cercano novità, ma sicurezza,
▪ Scelgono pacche all inclusive con programmazione delle avità,
▪ Sono abitudinari,
▪ Ricercano atmosere amiliari e proteve.
È una prassi comune per tue le edi. Sono località di interrese storico culturale, come cià sante, sacrari e
tombe, o si naturali, come vee, fumi e sorgen. Il pellegrinaggio è un incontro con Dio, con i propri simili
e con se stessi. Il turismo religioso ha riassunto importanza grazie al rilancio del cammino di Sanago (anni
80) e il pellegrinaggio a Roma per il Giubileo del 2000.
Nei “luoghi dello spirito” vi si recano persone di ogni genere (giovani, anziani, lavoratori, studen..) e le
mete variano: da quelle classiche come Roma, Terra Santa, Sanago, Lourdes a inerari turisci classici
(Cinque Terre, Marocco, Slovenia, Cina e la via della Seta, Cile e l’isola di Pasqua) e ancora desnazioni
rivisitate dal punto di vista religioso (la Baviera di Benedeo XVI, l’Argenna di Papa Francesco).
In Italia, ogni anno 250.000 persone partecipano ad un’esperienza turisca religiosa, senza contare gli even
religiosi di grande portata come le giornate mondiali della gioventù.
Le desnazioni variano a seconda della religione (Benares per induis), ma alcune guide turische hanno
proposto inerari, come quello di Sanago, rivolgendole a turis di altre religioni e non creden
Nel rapporto tra società e ambiente vi è una quasi totale preponderanza della prima sul secondo.
Negli anni Sessanta e Seanta del XX secolo vi è la ase del grande sviluppo del turismo di massa.
4. L’incidente della nube di Seveso del 1976 è il punto di svolta che porta all’abbandono del paradigma
volontarista ecocentrismo
Il ventennio che va dalla Dichiarazione di Stoccolma sull’ambiente umano, alla Conerenza delle Nazioni
Unite di Rio de Janeiro su ambiente e sviluppo araverso soprauo il rapporto di Brundtland vede nascere
e defnirsi il conceo di sviluppo sostenibile.
Lo sviluppo del turismo deve essere basato sul criterio della sostenibilità, ciò signifca che deve essere
ecologicamente sostenibile nel lungo periodo, economicamente conveniente, ecamente e socialmente
equo nei riguardi delle comunità locali.
- Ruocco nel 1999, trova un limite nella concezione di ambiente adoata dalla Dichiarazione di Rio:
dà al termine un signifcato ecocentrico, cioè troppo naturalisco, escludendo così la componente culturale
dell’ambiente; l’essere umano non va considerato solo come responsabile di degrado, ma anche come
modifcatore in meglio delle condizioni ambientali.
- Gagliardo nota che di ao è accaduto che il polo di interesse del pianeta si sia spostato dall’essere
umano alle risorse che egli consuma per vivere, quasi a voler signifcare l’inconsistenza o la subalternità
della persona al di uori di un sistema di nutrizione, dato, per se, piuosto ovvio.
- Il paradigma della decrescita elice, che mee totalmente in discussione il meccanismo della
crescita economica come aore di benessere.
La messa in crisi del conceo di sviluppo sostenibile mee in discussione anche il conceo di turismo
sostenibile. Secondo Schmidt di Friedberg turismo e sostenibilità sono due conce inconciliabili.
Secondo il Rapporto di Brundtland il turismo sostenibile potrebbe essere per pochi o per chi rimane in casa,
ma è un aeggiamento snobisco e turistoobico.
I geograf non vogliono ridurre l’essere umano ad una visione puramente ecologica, per essi l’ambiente è il
quadro di vita delle società umane, che ricade sui loro modi di ulizzo dello spazio, ma anche un quadro di
vita che esse a loro volta orgiano.
- Spazio visitato uno spazio semplicemente osservato da un turista che rimanga esterno rispeo
all’insieme territoriale oggeo di visita e che quindi non imprime nessuna impronta su di esso ; si deve
intendere se l’impao ambientale del enomeno turisco non ha modifcato proondamente l’ambiente
originario
- Spazio organizzato caraerizzato dalla risorsa struurale, coinvolge la volontà della comunità
locale o degli imprenditori turisci provenien dall’esterno di costruire uno spazio turisco. (es. Disneyland )
- Spazio consumato eroso o distruo dall’insediamento turisco, lo spazio turisco è una risorsa
non rinnovabile. Oppure è goduto o acquistato.
Principali pressioni che il turismo esercita sull’ambiente delle regioni di turismo passivo ( OCSE 1980 ):
- Ee di inquinamento
- Ee di congesone
- Ee di conio
- Ee di concorrenza
- Ecc.
Il turismo però non deve essere considerato solo come la causa di gravi danni all’ambiente, ma anche come
metodo di tutela dell’ambiente.
Turismo sulle zone di transito porta ad un sviluppo straordinario, prima quei si venivano solo araversa.
Oggi le zone di transito e i mezzi di trasporto riscoprono una loro importanza turisca in quanto vengono
arezza appositamente per indurrei turis a trascorrere parte del loro tempo e possibilmente a arlli
spendere diventando esempi di turismo o escursionismo di transito. ( es. duty-ree negli aeropor, orient
Express o sulla Transiberian ).
Il turista prima o poi torna al luogo di abituale residenza senza che la sua assenza abbia modifcato il
territorio di outgoing, se diamo al termine ambiente un signifcato soltanto ecologico; se invece con il
termine ambiente si considerano anche gli scambi economici, le relazioni sociali, il mondo culturale delle
persone ecc. si può immaginare che il turismo ha un grande impao ambientale anche sulla regione di
outgoing:
- Il turista va a spendere altrove il reddito percepito nel luogo abituale di residenza e quindi origina
un usso importante di denaro, sorao alla regione di partenza e direo altrove;
- Dà lavoro a tua una serie di fgure proessionali legate al turismo, situate nelle regioni di uga;
Vi è stato un ribaltamento totale del rapporto lavoro/tempo libero, la vacanza non è più concepita come un
tempo ricreavo ma il lavoro stesso è concepito in unzione delle vacanze e del turismo, il quale ormai ha
assunto un posto elevato nella scala delle priorità di un individuo.
Il turismo, soprauo nelle dimensioni auali, può essere sia apportatore di danni sia di protezione
all’ambiente tanto nelle regioni di uga, quanto in quelle di transito o in quelle di arrivo, dipende tuo dal
modo di are turismo, e di essere turis.
Il territorio è una risorsa non rinnovabile, quindi consumabile o esauribile dalle diverse avità umane, ed è
quindi soggeo ad un ciclo di vita. Conneendo il territorio di una regione turisca alle diverse asi di un
mercato turisco si possono elaborare dei modelli secondo quali il territorio si trasorma passando da una
ase di nascita a una di morte araversando una ase di crescita e una di declino, rappresentabili con una
curva ad andamento gaussiano:
Plog
Prima ase: presenza del turista allocentrico ( nuove esperienze e il territorio risente poco la presenza)
Seconda ase: presenza del turista innovatore quasi-allocentrico (ama le novità ma richiede maggior
sicurezza, il territorio comincia a organizzarsi in unzione turisca)
Terza ase: presenza del turista mid-centrico ( intermedio rispeo agli allocentrico e psicocentrici, nasce la
regione turisca )
Quarta ase: presenza del turista tradizionalista psicocentrico ( contribuisce al declino ambientale )
Quinta ase: presena del turista psicocentrico ( viaggia per obbligo sociale o moda, il territorio perde la sua
arava peculiare e entra in crisi )
Miossec
Fase 0, pre-turisca: territorio visitato da pochi o araversato ( no presenza di vie di comunicazione o
insediamen a uso turisco; domanda non conosce il territorio; comunità locale ha aeggiamento incerto
nei conron del turismo)
Fase 1, pioniera:turismo si aaccia su una località isolata ( nuove o rinnovate vie di comunicazione, turis
iniziano ad avere percezione della regione, autoctoni si dividono in indieren, curiosi e sceci )
Fase 2, dell’imitazione: si molplicano le località turisca nella regione ( sviluppo inrastruure, turis
migliorano la percezione della regione, i locali collaborano con le autorità per la costruzione di struure
turische, di cui usuruiscono poco)
Fase 3, dell’organizzazione: il territorio inizia ad organizzarsi in stazioni specializzate situazioni
concorrenziali ( ogni stazione arezza il suo territorio con struure turische, i turis hanno possibilità di
scelta, la comunità locale imita i loro comportamen)
Fase 4, satura: totale gerarchizzazione e specializzazione delle stazioni nelle regioni ( ambiente
caraerizzato da struure urbane che il turista vuole evitare, riugge in un ambiente non più naturale,
comunità locale vive in crisi economica e sociale )
Butler
Fase 1, della scoperta: pochi turis vogliono are un’esperienza di compenetrazione con la vita locale in un
ambiente incontaminato e povero di servizi per l’ospitalità
Fase 2, iniziale: popolazione locale intravede potenzialità economiche nello sruamento turisco, organizza
Una carta turisca possiede una sua peculiarità quasi esclusivamente per quanto riguarda il suo simbolismo,
poiché è stata delineata con il preciso fne di dare inormazioni specifche di interesse turisco e non altre.
Alla base della abbricazione di una carta turisca vi è scelta di alcune caraerische che vengono
soolineate e di altre che invece vengono tralasciate. La carta ore agli occhi del pubblico solo quanto il
cartograo vuole mostrare.
Il potere di costruzione dell’immagine turisca adato allo strumento cartografco è dello stesso ordine di
grandezza di quello ricoperto dagli altri strumen, per cui risultano di primaria importanza le mappe
mentali che ogni turista si costruisce o si a costruire.
Oggi numerosi turis sentono la necessità che la loro praca turisca rivesta quasi il valore di una missione
umanitaria e non sia semplicemente ule a se stessi.
Turismo eco colui che non a fnta di non vedere le violazioni dei diri umani, ha il coraggio di
denunciarle e combaerle
Turismo consapevole di sé e delle proprie azioni, delle realtà, delle possibilità di scegliere un modo
correo di are turismo
Turismo responsaile scoraggia le avità turische dannose per la società ospite, nel rispeo della dignità
dei lavoratori in loco
Turismo solidalescoraggia le avità dannose e si a promotore di una tutela ava delle comunità locali
Turismo equoanché la ricaduta dei benefci economici venga distribuita equamente sulla comunità
locale e non sugli operatori turisci stranieri
Turismo ecologico rispea e valorizza l’ambiente evitando l’inquinamento atmoserico, del suolo, delle
acque, sonoro e luminoso
Ecourismo modo di viaggiare in desnazioni ad alta valenza naturalisca; la comunità locale ospitante è
parte ava nello sviluppo mantenendo una larga parte dei benefci, mentre i turis posseggono e
accrescono la loro consapevolezza ambientale
Si sta ormando un nuovo ceto turisco caraerizzato dalle tre L LANDSCAPE,LEISURE,LEARNING, sono
turis alla ricerca di un paesaggio autenco, di un periodo di benessere polisensoriale, e di un’esperienza
dall’alto valore culturale ( nuovi turis ).
Questo ceto costuisce il target principale verso cui si orienta il turismo eco per:
1. Hanno una nuova coscienza ecologica molto più proonda e sono ben consci del ao che il loro
are turismo può portare gravi danni all’ambiente naturale
2. Hanno un più elevato livello di istruzione e cultura, e per questo sono più sensibili e rispeosi della
diversità culturale della comunità locale che desiderano venga tutelata e salvaguardata
3. Possiedono quella capacità fnanziaria in grado di assicurare un servizio di elevata qualità a loro
stessi, e suciente anché la comunità e l’ambiente locali possano godere di benefci
4. Il riposo e lo svago costuiscono quasi un illecito e svolgere una vacanza inormata da principi eci li
aiuta a tenere a bada cer sensi di colpa
5. Svolendo un turismo “eco” si disnguono dalla massa e soddisano la loro esigenza di senrsi
viaggiatori e non turis.
Il turismo eco è una moda turisca nuova alla quale è stata aa corrispondere un’oerta adeguata
fnalizzata a soddisarla.
Esistono purtroppo anche pi di turismo come il dark tourism, visita dei luoghi e si che hanno come
parcolarità quella di essere sta teatri di morte, reali o ricostrui, di personaggi no al vasto pubblico, che
va disnto in gesone del dark heritage, ossia si, arazioni e mostre dedicate alla morte e alla soerenza,
ponendo problemi di ordine morale ed eco, e quello più morboso; infne vi è anche il turismo sessuale.
- Evoluzione turisca della regione, ulizzando asi dei modelli di Miossec, Plog e Butler e correlando
ognuna con passi di leeratura di montagna o alpinisca:
1. Il turismo alpino non esiste fno a verso metà del Seecento. Le Alpi non sono considerate quali
luoghi turisci, ma una barriera da superare. È la ase pre-turisca di Miossec. ( de alpibus commentariu,
Simler ). I passi leera possono inuenzare la ormazione del gusto turisco alpino.
Le cose cambiano quando l’interesse scienfco dell’età dell’Illuminismo richiama sulle Alpi gli uomini di
scienza.
2. Seconda ase, della scoperta delle Alpi secondo Butler, compresa tra la salita al Monte Bianco nel
1786 e la conquista della Duour, la vea più elevata del Monte Rosa nel 1855. Agli interessi scienfci si
sovrappongono gli sta d’animo romanci dell’epoca, l’orrido e il sublime ( il sublime in Frankenstein di
M.Shelley ).
3. Raggiunta la vea del Rosa, il turismo sporvo nelle Alpi incomincia una nuova ase, che Butler
defnisce iniziale e Plog del turista innovatore quasi-allocentrico. Il suo termine è il 1882 , quando il Dente
del Gigante, nel massiccio del Monte Bianco, viene raggiunto da una cordata composta da alpinis. La moda
del turismo alpino è lanciata e le Alpi diventano il terreno di gioco dell’Europa ( The Playground o Europe, L.
Stephen ).
4. Negli ulmi decenni del secolo l’interesse degli alpinis si spostò anche verso le sezioni centrale e
orientale della catena, verso le Dolomi. È la ase dell’imitazione secondo Miossec e del decollo secondo
Butler, compresa tra il 1882 e la Prima Guerra Mondiale ( Storia di Gugliemo Rhedy, Giacosa ).
5. Dopo la Prima Guerra Mondiale, il turismo alpino entra in una ase del consolidamento secondo
Butler, dell’organizzazione secondo Miossec e del turista mid-centrico secondo Plog . L’arco alpino costuisce
una amosa regione turisca, necessita di una gesone oculata delle risorse turische, i turis sono
numerosi ma tendono a segregarsi dalla comunità locale la quale tende a imitare i loro comportamen
Nel periodo interbellico, l’aermarsi in Europa e in Italia di governi nazionalis connota la produzione
leeraria di un orte valore propagandisco. Anche la leeratura di montagna e alpinisca risente di tale
inuenza, per il regime il turismo alpino diventa strumento per allargare il consenso.
6. La fne della Seconda Guerra Mondiale causa la fne dei regimi totalitari sulle alpi e l’aermarsi di un
nuovo po di turismo, quello di massa. Negli anni Seanta e Oanta si verifca la ase della saturazione
secondo Butler e del turista tradizionalista psicocentrico per Plog: la comunità locale è conscia della soglia
del superamento della capacità di carico ( la vendea dei mi distru, Messner ). Nel momento clou
entrano in gioco i grandi operatori turisci che non si rassegnano a un declino inevitabile ma puntano sul
rilancio delle località turische. È il momento di una riscoperta della montagna come occasione per un
turismo ispirato alla sostenibilità, alla mobilità lenta, alla responsabilità per il territorio e all’elevata qualità
per sé e per gli altri: un modo di viaggiare pico del nuovo-turista.
La leeratura acquisisce un’altra unzione, essa è molto meno ule poiché altri strumen, nella nostra
società anno concorrenza alla sua unzione. Il turismo non a leeratura, non è deo però che la leeratura
non possa are turismo. Potrebbe essere ulizzata per dar vita a quei pi di avità alternave che non sono
ancora sta realizzate in aree alpine ( parchi leerari, inerari culturali e parchi culturali).