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La famiglia Yara del Clan Sai

La famiglia Yara era un ramo del Clan “Sai” (蔡 in mandarino Cài, Chái nel dialetto di
Fuzhou), il cui nome derivava da quello dell’antico stato Cai, del quale un avo della
famiglia, Ji Du, divenne “marchese” (hóu) nell’XI secolo.
Il Clan Sai era una delle “36 famiglie da Min” trasferitesi nel 1392 dal Fukien a
Okinawa, a Kumemura, e contò tra le sue fila personaggi che influenzarono storia e
cultura delle Ryūkyū.
Sai Taku (蔡鐸, Shitahaku Ueekata Tenshō 志多伯親方天将, 1645-1725)
Politico e celebre poeta del Regno delle Ryūkyū, Sai Taku nacque a
Kumemura.
Tra i suoi antenati vantava Cai Xiang (1012-1067, a destra) calligrafo,
studioso, funzionario, architetto e poeta, che fu anche Prefetto del
Fujian.
Nel 1697, Sai Taku fu incaricato della stesura del “Rekidai Hōan”, la
raccolta ufficiale dei documenti diplomatici del governo reale. In seguito, gli fu dato
da tradurre in cinese classico il libro di storia ufficiale “Chūzan Seikan” (中山世鑑,
“Specchio di Chūzan”) redatto da Shō Shōken, ribattezzato “Chūzan Seifu”
(中山世譜, “Genealogie di Chūzan”).
Ebbe tre figli: Sai En (蔡淵), Sai Han (il primo Chatan Yara) e Sai On
(蔡温).
Sai On (蔡温, 1682-1761, Cai Wen in cinese, nel ritratto a destra)
Anche “Gushi-chan Bunjaku” (具志頭文若, Bunjaku, capo di Gushi).
Tra le figure più famose della storia delle Ryūkyū, fu
burocrate/erudito, servì come reggente, partecipò a missioni
tributarie in Cina, fu istruttore e consigliere di re Shō Kei, avviò e
supervisionò molte riforme. Dopo suo padre, Sai Taku, divenne curatore del “Chūzan
Seifu”. Nel 1734, due nobili cospirarono contro di lui, accusandolo d’essere troppo
filocinese, ma il complotto fu scoperto e Sai On scagionato.
Nella storia del Tōde sono celebri anche Chatan Yara Pechin (1740-1812), allievo di
Kushanku, e suo nipote Yomitan Yara, che fu maestro di Kuniyoshi Shinkishi e di
Kyan Chōtoku.

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