Draghi dice che la Bce è pronta a tagliare di nuovo i tassi e Trump lo attacca:

“Così penalizza le imprese Usa”. Certe armi monetarie può usarle soltanto lui y(7HC0D7*KSTKKQ( +}!"!]!#!;

Mercoledì 19 giugno 2019 – Anno 11 – n° 167 a 1,50 -Arretrati: a 3,00 - a 10,00e

con1,50
il libro–“Politicamente
Arretrati: scorretto”
e 3,00
Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

STIPENDI Quelli italiani tra i più bassi d’Europa SCARAMUCCI I consigli dell’ex portavoce Matteo Trumputin

Barricate contro “Salvini, occhio: Trump » MARCO TRAVAGLIO

N
oi, che in fondo siamo

ascolta soltanto Trump” gente semplice, seguia-

mo sempre con devota

il salario minimo:
attenzione le lezioni di geopoli-
tica e strategia dei giornaloni. E
Mannelli ci eravamo abituati all’idea che
Salvini, e pure i 5Stelle, siano i
cavalli di Troia di Putin in Eu-

i lavoratori è
ropa, per sfasciarla in cambio di
rubli sonanti. Ma anche di fake
news ed eserciti di troll gentil-
mente offerti dai servizi segreti
russi nelle segrete di San Pietro-

meglio non pagarli

burgo. Immaginate il nostro
spaesamento quando ieri abbia-
mo scoperto che era tutto uno
scherzo. “Salvini si piega all’a-
genda Trump”, “Pompeo fa ac-
cettare al vicepremier l’agenda
di Trump su Cina e Russia” (La
p Dall’Ocse a Confindu-
stria, dal Pd ai sindacati
Navigator sabotati Stampa), “L’amicone america-
no... non incontra Trump, ma si
fino alla Lega: l’obietti- dai governatori offre come unico partner italia-
vo è cancellare i 9 euro no affidabile”, “Salvini a lezione
q ROTUNNO A PAG. 2
all’ora. Il M5S è accer- da Trump: ‘Noi i più vicini agli
chiato da chi non vuole q FELTRI A PAG. 6 Usa’” (Repubblica), “Salvini a
Washington vede Pence e Pom-
la misura che mettereb-
be più soldi nelle tasche
La prima Flat tax peo: i nostri Paesi mai così vici-
DONALD IL BULLO SI VEDE PADRINO
del lavoro dipendente ha favorito i ricchi q PINO ARLACCHI A PAG. 13
ni”(Corriere della Sera), “Salvini
porta a Trump la testa dei gril-
q CANNAVÒ A PAG. 3 q CERASA A PAG. 16 lini” (il Giornale). Ma come, quel
gran figlio di Putin si mette il
parrucchino color pannocchia e
si trumpizza così, di punto in
VALUTE Il social arruola gli istituti di credito per creare un sistema finanziario parallelo bianco? E i fiumi d’inchiostro
PERSONAGGI E STORIE versati dai nostri strateghi sulla

Guerra legale Altro che minibot: ora Facebook quinta colonna dei russi per
scardinare l’Europa e l’Occiden-
te: non avranno disboscato mez-
nella dynasty
farà da banca con la sua moneta
za Amazzonia per niente? E i si-
gnorini grandi firme che annun-
Todini su quel ciavano l’imminente sbarco dei
cosacchi in Italia a bordo del
che resta p Su ogni transazione ci
Carroccio per abbeverare i ca-
valli alla fontana di piazza San
saranno delle commissio- IL VETERANO di Rousseau L’EX LEADER dei Dem
dell’impero ni, si apre un nuovo busi-
Pietro: non ci avranno spaven-
tati invano? E i troll russi che –

q MACKINSON A PAG. 8
ness miliardario per Mark
Zuckerberg che promette
di usare la tecnologia della
blockchain per rendere tut-
Lotito: “Con i pm te le transazioni tracciabili
solo delle cene q DELLA SALA A PAG. 15
Basta ‘magnager’
In Senato farò La cattiveria
India: vuole imitare
come Platone” Houdini, ma scompare
nel fiume. Era meglio
q CAPORALE A PAG. 9 se faceva Renzi
WWW.FORUM.SPINOZA.IT
CAMILLERI La vecchiaia, ovvero l’arte di arrivare da lontano
Bugani: “Di Battista Bersani: “Tra un po’ non contenti di aver subornato
gli inglesi pro Brexit e il popolo
è il nostro bomber, Zingaretti si scuserà italiano contro Renzi e pro
M5S&Lega –la notte del 27 mag-
dà voce a tanti M5S” con Lotti per il Csm” gio 2018 avevano assaltato il
Quirinale per spodestare il no-
stro Presidente con l’hashtag e-
versivo #Mattarelladimettiti in
combutta con Salvini, Di Maio,
la Casaleggio e l’Internazionale
Sovranista?
Ora crollano anche quelle po-
che certezze e non si capisce più
niente. Non è passato nemmeno
un anno da quando lo scoop di
Federico Fubini sul Corriere, a
q DE CAROLIS A PAG. 5 q FRANCHI A PAG. 4
fine luglio, seminò il panico tra i
vacanzieri in partenza per le fe-
rie: “Così hanno attaccato il Col-
le. Usati anche server dall’Esto-
VALERIA GOLINO nia. Indaga l’Antiterrorismo”,
“L’attacco al Colle via Twitter.

Andrea prende in giro la morte Alcune ‘firme’del Russiagate die-

tro i messaggi contro il capo dello
Stato”, “Le manovre dei russi sul
» PIETRANGELO BUTTAFUOCO morarsi, può perfino pren- web e l’attacco coordinato a Mat-
dersi a braccetto la morte. tarella”.Per non parlare di quelli

U no con la fantasia aper-

ta come lui in queste o-
re – nel suo transito – non
Chiamarla a sé la morte,
questo può fare, e farle fa-
re uno di quei giri mirabo-
de La Stampa, opera dei migliori
acchiappa-russi del bigoncio, da
Sherlock Molinari a Hercule
può che andarsene per i fatti lanti di ragionamenti in cui Riotta a Philo Iacoboni: “La que-
propri che, nel caso specifico,
son quelli del vecchio Andrea
– come in una mano di rami-
no, come nel riavvolgere
“Niente quote, stione russa in Italia. Interferen-
ze cyber”, “Fake news, si apre il
Camilleri. E scusate se è poco.
Uno come lui – 93 anni – uno che
dell’impasto degli arancini – non si
perde mai il filo, tanto l’ingranaggio
la donna emerga fronte di Facebook: ‘Interferenze
russe sul voto del 4 marzo. Nel mi-
da cieco ha visto ancora meglio, uno
che si carica tutti i suoi acciacchi e
del suo racconto è perfetto come un
orologio.
per le sue doti” rino un account che aveva disin-
formato sul referendum’”.
può fare qualunque cosa, pure inna- A PAGINA 14 q PASETTI A PAG. 23 SEGUE A PAGINA 24

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2 » POLITICA
IL 2018 SI CHIUDE COME IL 2017
Istat: i poveri assoluti
restano 5 milioni,
quasi 1,3 sono minori
IL CONCORSO
Il palio dei 3 mila Le proteste
di chi rischia il posto in Anpal
e lo scontro con le Regioni
(Campania in testa) che non
vogliono assumerli: anche chi
supera la prova, sarà nei guai
» ROBERTO ROTUNNO
L
a prima giornata di
prove del concorso per
la selezione dei navi-
gator si è conclusa e ha
dimostrato come, in realtà, ad
ambire davvero a questo lavo-
ro sia solo un terzo degli am-
messi ai quiz. Ieri alla Fiera di
Roma erano attesi in 9 mila,
ma nella sessione mattutina si
sono presentati soltanto in 3
mila. In pratica, due su tre
hanno preferito restare a casa,
forse scoraggiati dall’idea di
gareggiare con altri 54 mila
per appena 3 mila posti dispo-
nibili. Oggi è prevista la secon-
da tranche di candidati, men-
tre domani ci sarà quella con-
clusiva. Il cammino per met-
tere effettivamente all’opera i
navigator, tuttavia, è ancora
lungo. Anche perché resta da
sciogliere il nodo più spinoso:
individuare in concreto il ruo-
lo che dovranno svolgere. Ma-
teria bollente per le trattative
tra l’Agenzia nazionale per le
politiche attive del lavoro
(Anpal) e le Regioni. La di-
stanza tra il progetto del mi-
nistro del Lavoro Luigi Di
Maio e l’idea dei governatori,
nessuno dei quali è del Movi-
mento 5 Stelle, è ancora molto
marcata. Alcuni insistono su
aspetti tecnici, per altri la que-
stione è più politica.
IL PRESIDENTE della Campa-
nia Vincenzo De Luca, per di-
re, si sta opponendo con tutte
le sue forze all’idea di assume-
re i navigator. Tra Napoli, A-
vellino, Benevento, Caserta e
Salerno passeranno la selezio-
ne in corso ben 471 candidati.
Il governatore campano del
Pd non li vuole perché, pare, è
contrario all’arrivo di nuovi
precari, considerato che l’An-
pal Servizi ne ha già 650 che da
tempo lottano per la stabiliz-
zazione. L’opposizione di De
Luca però non tiene conto di
un fattore: il piano di recluta-
mento dei 3 mila navigator –
da utilizzare come supporto
tecnico ai centri per l’impiego
regionali – è stato accettato da
tutti e 20 governatori in un ac-
cordo firmato con Di Maio il 17
aprile scorso. Quell’intesa ri-
mandava a future convenzioni
tra Anpal e Regioni il compito
di individuare le mansioni ef-
fettive da assegnare ai naviga-
tor. Ed è proprio su questo che
oggi si sta giocando il braccio
di ferro.
Di Maio vorrebbe realizza-
re lo schema disegnato dal
presidente Anpal, Mimmo Pa-
risi, in carica da febbraio: i na-
vigator sarebbero divisi in sei
tipi diversi di figure professio-
Trova questo quotidiano e tutti gli altri molto prima,ed in più riviste,libri,fumetti, audiolibri,e tanto altro,tutto gratis,su:https://marapcana.pro
Uno su tre
Ieri alla prima
prova in cor-
so alla Fiera
di Roma si so-
no presentati
solo in 3 mila:
gli ammessi e-
rano 9 mila
Precari e governatori nemici
La fatica di essere navigator
nali, dal career counselor al ca-
se manager, incaricati di far in-
crociare domanda e offerta di
lavoro.
Alle Regioni questa impo-
stazione non va bene: temono
di dover prendere in carico i
navigator, e soprattutto riten-
gono il lavoro a contatto diret-
to con i percettori del reddito
di cittadinanza un’esclusiva
dei dipendenti dei centri per
l’impiego. In sostanza, quindi,
i navigator avrebbero un ruolo
di supporto alle strutture re-
gionali, diversamente dal pro-
getto originario (e per di più
con contratti precari). Se De
Luca non dovesse convincersi
ad accogliere i vincitori del
concorso destinati alla Cam-
LE STORIE
“M i sono presentata a
questo concorso, ma
ho provato anche quello per
portalettere di Poste Italia-
ne”. Il profilo di Aryna descri-
ve bene l’identikit del candi-
dato al ruolo di navigator. Vie-
ne dalla provincia di Napoli,
ha 28 anni ed è laureata in E-
conomia. Malgrado le sprez-
zanti descrizioni semplicisti-
che apparse sui media nelle
scorse settimane, non è pro-
prio una disoccupata. “Oggi
insegno matematica in una
scuola paritaria –aggiunge –e
ogni anno aspetto di essere ri-
chiamata a settembre”.
La scelta di iscriversi alla
selezione dell’Anpal Servizi
viene più che altro dalla voglia
di tentare tutte le opportuni-
tà, senza preclusioni. Ha scel-
to la provincia di Salerno, ter-
| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019
STABILI MA PREOCCUPANTI i nu- 2005 le famiglie in necessità erano solo il centualmente più colpiti: oltre il 30% di chi
q meri sulla povertà in Italia. Nel 2018, do-
po tre anni in continua crescita, le famiglie che
3,6%. La povertà assoluta è calcolata in base
a un paniere di beni e servizi considerati es-
arriva dall’estero è in povertà assoluta, men-
tre gli italiani superano di poco il 6%.
l’Istat classifica nella fascia di povertà assoluta senziali per condurre una vita accettabile, ma Oltre a chi è “assolutamente” povero, Istat
sono oltre 1,8 milioni, e comprendono 5 milioni il calcolo tiene conto anche della ripartizione calcola anche chi lo è “relativamente” (cioè è
di persone –più dell’8% degli italiani –dei quali geografica: in ogni caso ancora una volta il appena più “ricco”di un povero assoluto): so-
1,26 milioni hanno meno di 18 anni. Sud resta il fanalino di coda, le famiglie povere no poco più di 3 milioni di famiglie (l’11,8% del
Dati angoscianti, se si considera che la pover- sono il 10%, il doppio rispetto al Nord e al totale), vale a dire quasi 9 milioni di persone
tà è raddoppiata rispetto ai livelli pre crisi: nel Centro. Ovviamente gli stranieri sono per- (il 15% della popolazione).
che si aggiungeranno ai 3 mila “la concreta ammissione dei
471 navigator. Questi ultimi do-
vranno essere stabilizzati nel
2021, ma i governatori non vo-
singoli candidati finisce per
dipendere da fattori casuali, a-
leatori e non predeterminabi-
I candidati destinati gliono nessun automatismo. li”. Questo potrebbe aprire la
a Napoli e dintorni: ma possibilità di nuovi ricorsi e
LO SCONTRO con le Regioni, rendere necessario organiz-
De Luca non li vuole comunque, non è l’unico osta- zare prove suppletive.
colo all’entrata in servizio dei Intanto il 12 giugno scorso
navigator. Lunedì il Tribunale l’Anpal ha deliberato di voler
pania, questi potrebbero esse- nio, subordinando questi in- di Catania ha ammesso il ri- acquisire il software per l’in-
re dirottati nella sede centrale gressi alla firma delle conven- corso di una ragazza esclusa, crocio tra domanda e offerta
dell’Anpal o restare comun- zioni con le Regioni. Che han- difesa dagli avvocati Santi De- tramite Invitalia, società in
que in Regione, ma non al ser- no subito fatto sapere di non lia e Michele Bonetti. Le gra- house del ministero del Lavo-
vizio dei centri per l’impiego. essere disposti a sobbarcarsi il duatorie provinciali, infatti, ro. La scelta potrebbe così ca-
Lo scontro con i governato- problema degli attuali precari hanno creato un paradosso: dere anche su quello sviluppa-
ri si è acuito la scorsa settima- da stabilizzare. I 20 assessori nelle zone più ambite sono sta- to dal presidente Anpal Mim-
na. Durante una riunione con i aspettano poi la suddivisione ti esclusi candidati con voti al- mo Parisi quando insegnava in
650 precari dell’Anpal Servizi, delle risorse per assumere di- ti, in quelle meno gettonate so- Mississipi (Usa), evitando il
il governo ha detto di volerne rettamente altri 5.600 opera- no state accettate persone con conflitto di interessi.
assumere 400 entro il trien- tori dei centri per l’impiego, voti più bassi. Per il Tribunale © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’identikit Più o meno giovani, con una laurea e già occupati. Il quiz? “Non è terribile”
“Non è il massimo, ma meglio di come sto”
La carica dei candidati alla “lotteria”
ritorio scomodo visto che il 27 mila euro annui, ma per il trovare un lavoro”. È tutto amici di Palermo da poco lau-
presidente della Campania, resto è un'attesa al buio. Men- giusto, ma se si chiede di en- reati in Giurisprudenza. En-
Vincenzo De Luca, ha detto e tre gli aspiranti navigator pro- trare nel particolare nessuno trambi stanno svolgendo un
ripetuto più volte che i navi- vano i quiz ancora non esiste sa rispondere. Non per colpa tirocinio all’Avvocatura dello
gator non vuole nemmeno ve- l’accordo tra il governo e le loro perché, come detto, non è Stato e nel frattempo hanno
derli. “Se doves- Regioni sul ruolo chiaro a nessuno. sfidato la sorte alla Fiera di Ro-
si passare, e que- effettivo da affi- ma. “Sono onesto –ha ammes-
sta cosa non si dare a questi ANCHE DANIELE ha già un la- so Lucio dopo la prova – se a-
dovesse risolve- nuovi professio- voro, ma il suo contratto è in vessi studiato di più sarebbe
re – conclude – Idee poco chiare nisti. “Da quanto scadenza tra un anno: “Sono stato più facile”. Fabrizio è u-
mi andrebbe be- Nessuno ha capito ho capito – dice laureato in Scienze politiche – no psicologo che ha trovato
ne anche essere Daniele, cala- racconta –e mi occupo di mar- più difficili i quesiti di econo-
mandata in qual- tecnicamente brese di 33 anni – keting digitale. Ho provato il mia aziendale. In generale,
che zona limi- come funzionerà: bisogna fare da concorso, optando per Cosen- però, l'impressione è che il
trofa”. In effetti, raccordo tra za, perché almeno così mi as- quiz fosse abbordabile. “Non è
d i e t r o q u e s t o “Aiutiamo chi l’Anpal e i centri sumerebbero fino ad aprile terribile”, hanno detto diversi
concorso ci sono prende il reddito per l’i mp ie go , 2021. Se anche mi lasciassero a tra quelli che sono usciti dalla
una serie di inco- per aiutare chi casa dopo quella data, sarebbe fiera. Delle cento domande,
gnite. Si sa che lo a cercare lavoro” prende il reddito meglio di come sto adesso”. alcuni hanno temuto più quel-
stipendio sarà da di cittadinanza a Salvatore e Lucio sono due le di logica e psico-attitudinali
Mercoledì 19 Giugno 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO | POLITICA »3
SU RIFORMA E INTERCETTAZIONI DELLA GIUSTIZIA discuteranno senza del leader del Carroccio Matteo Sal- partire qualche discussione”. Il Guardasi-

Giustizia, oggi vertice

q domani notte, dopo il Consiglio dei
ministri fissato per le 20. Un vertice che si
preannuncia delicato, quello a Palazzo Chigi
con Bonafede: Salvini con il presidente del Consiglio Giuseppe
Conte, il ministro della Giustizia Alfonso
ci sarà, Di Maio forse Bonafede e quella della Pubblica ammini-
strazione Giulia Bongiorno, la responsabile
Giustizia della Lega. Pare certa anche la pre-
vini, mentre i 5Stelle descrivono come “pro-
babile” quella dell’altro vicepremier, Luigi
Di Maio. Sul tavolo, la riforma della giustizia
già preparata da Bonafede, e altri temi caldi
come le intercettazioni e la riforma del Csm.
E Salvini ha animato la vigilia con un annun-
cio: “Sull'inversione dell’onere della prova
presenteremo un disegno di legge che farà
gilli del M5S ha invece parlato a Porta a Porta:
“Uno degli aspetti più importanti è porre un
muro invalicabile tra magistratura e politi-
ca: non è possibile che un magistrato che va
a fare politica possa tornare a fare il magi-
strato. Sarebbe bello che ogni forza politica
si impegnasse a non candidare magistrati. Il
Movimento non perderebbe un attimo”.

Salario minimo, IL COMMENTO

PD, AUTOPSIA

un fronte ampio
DI UN PARTITO:
COPIONE
IN TRE ATTI

vuole farlo saltare » DANIELA RANIERI

M
a quelli del Pd, in-
tendiamo i pezzi
grossi, hanno an-
cora uno spin doctor? E se
Dall’Ocse a Confindustria, dai dem ai sindacati fino sì, chi è il criminale
che lunedì se-
alla Lega. In ballo c’è la tutela degli utili aziendali ra ha man-
dato Etto-
re Rosato
allo sba-
» SALVATORE CANNAVÒ rebbe il salario italiano all’incirca al raglio a
quarto posto in Europa accanto al Bel- O t t o e

P
oche battaglie politiche, come
quella sul salario minimo, rie-
scono a catalizzare fronti così
ampi. E a lasciare sostanzial-
mente isolato il M5S che della propo-
sta di legge è il principale artefice. Lui-
gi Di Maio l’ha capito e infatti ieri ha
cercato di alzare la voce per dire che la
misura verrà presa. Ma non sarà fa-
INUMERI cile.
gio. Nella sua audizione alla Camera di m ez z o, con
lunedì, il rappresentante dell’Ocse, l’unica indicazione
La misura Andrea Garnero, aveva definito que- di ostentare una faccia di
riguarda sto valore “tra i più alti dell’Ocse” non bronzo e buttarla in cacia-
il 22% dei in termini assoluti, ma in rapporto al ra in modo da fare inner-
dipendenti, salario mediano. La posizione Ocse vosire tutti i convenuti, da
in larga sembra trascurare il fatto che i salari Cacciari ai cameramen fi-
parte italiani siano tra i più bassi d’Europa. no al ragazzo che aggiusta
Secondo l’ultimo rilevamento Euro- il distributore del caffè, co-
donne, stat del 2014, si collocano al tredice- sì da far dimenticare il
giovani, simo posto dietro Danimarca, Irlanda, principale motivo per cui

54mila
La cifra complessiva degli
iscritti al concorso per la
selezione di 3 mila navigator:
dovranno far incontrare
domande e offerte di lavoro
NEL FRONTE CONTRARIO, infatti, si
annoverano oltre alle opposizioni, an-
che i sindacati, tranne la piccola Usb, la
Confindustria, le varie associazioni di
categoria, in ultimo anche l’Aran, l’A-
genzia per il contratto pubblico che ha
paventato l’aumento della spesa pub-
blica. E poi l’Ocse la cui audizione
dell’altroieri, per bocca dell’italiano
del Sud Svezia, Lussemburgo, Belgio, Finlan- era stato invitato?
e delle dia, Olanda, Germania, Francia, Au- Il tema della puntata e-
piccole stria e, fuori dalla Ue, Svizzera e Nor- ra ovviamente il caso Lot-
e medie vegia. ti. Alla prima domanda di
imprese A salario mediano basso si deve per Lilli Gruber (“C’è, nel Pd,
forza avere un salario minimo altret- imbarazzo per la condotta
tanto basso, oppure l’importo di que- di Lotti?”), Rosato sfodera
st’ultimo può contribuire a un gene- quel sorriso che milioni di
rale rialzo? Lo scontro verte su questo esseri umani nella Storia

650
I precari che già lavorano per
Anpal Servizi, l’agenzia
nazionale per le politiche
attive del lavoro: il governo
ha promesso di stabilizzarne
400 nel prossimo triennio
Andrea Garnero, ha contestato il va- punto anche perché, come spiega l’I- hanno visto affiorare sulla
lore del salario minimo, 9 euro lordi, stat nella sua audizione al Senato, il sa- faccia dei potenti, quel
ritenuto troppo alto. lario minimo legale “porterebbe a una ghigno che comunica in un
Ma nel fronte opposto c’è anche la compressione di circa l’1,6% del mar- millisecondo il totale sen-
Lega che, in ossequio alle ragioni di gine operativo lordo” delle impre- so di impunità, la sprezza-
impresa solidamente codificate se, cioè una riduzione degli u- tura non certo aristocra-
nel suo Dna, punta a prendere tili. Si tratterebbe di una chia- tica, piuttosto burocrati-
tempo. Da segnalare anche ra redistribuzione di reddito ca, di chi si sente protetto
l’incontro tra Maurizio Lan- dalle imprese ai lavoratori. dalla sua funzione, non
dini, segretario della Cgil, e il Non è detto che i benefici necessariamente presti-

5600
Il numero di addetti ai centri
per l’impiego che dovrebbero
essere assunti dalle Regioni: i
fondi però non sono ancora
stanziati
Tre giorni che quelle nozionistiche, per-
Ieri si è tenuta la prima ché le prime richiedevano di
tranche di selezioni. concentrarsi mentre scorre-
Oggi il secondo turno, vano i cento minuti.
domani si conclude- Non ci sono solo giovanis-
ranno le prove. I candi- simi. Giovanni (nome di fan-
dati al concorso sono tasia, ndr) ha 43 anni e gestisce
54 mila, i posti solo un centro di assistenza fiscale
3 mila Ansa a Latina. In questi mesi ha
mandato le domande di reddi-
to di cittadinanza dei suoi
presidente della Camera, Ro-
berto Fico, che è sembrato
molto attento alle ragioni
della Cgil.
Tra le questioni sul tavolo
c’è l’importo orario che il
progetto di legge in esame al
Senato, stabilisce in 9 euro
lordi. Una cifra che colloche-
compiti tradizionali”.
Tra i candidati ci sono an-
che alcuni dei 650 precari
dell’Anpal Servizi. Sono quelli
che sono stati mandati a casa
dopo la scadenza del contrat-
to, e ora provano almeno a
rientrare dalla finestra come
navigator. Fabrizio è uno di lo-
ro: “Sono stato cinque anni a
Roma, poi sono riuscito ad an-
dare a Napoli. In questo tempo
ho dovuto partecipare a quat-
tro selezioni per mantenere il
mio posto. Eravamo molto fi-
duciosi sulla stabilizzazione
clienti, ora si candida ad aiu- perché abbiamo fatto un ac-
tarli nella ricerca di un impie- cordo sindacale. Ma mi sono
go. “Non è la massima aspira- ritrovato senza lavoro”. In
zione – dice – ma ci provia- questi anni si è occupato di
mo”. C’è pure un signore sulla progetti di alternanza scuo-
cinquantina che viene da Ve- la-lavoro e di industria 4.0. O-
nezia e si dice scettico nel do- ra prova a reinventarsi come
ver competere con ragazzi più “assistente tecnico” dei centri
giovani: “Sono più abituati ai per l’impiego.
quiz a risposta multipla, la mia ROB.ROT.
generazione è più legata ai © RIPRODUZIONE RISERVATA
arriverebbero subito a tut-
ti. Certamente quelli più
interessati sono in quel
22% di forza lavoro che, se-
condo l’Inps, ha retribuzio-
ni inferiori ai 9 euro l’ora: si
tratta soprattutto di donne
(26%), under 35 (38%), lavo-
ratori del Sud (31%) del set-
tore artigianale (52%) o del
terziario (34%).
DIFFICILE IMMAGINARE una ricaduta
negativa sulla contrattazione, una “fu-
ga dal contratto”, come l’ha definita
Andrea Garnero il quale ha ricordato
che, laddove il salario minimo è stato
introdotto di recente, ad esempio in
Germania nel 2015, la forza contrat-
tuale dei sindacati tedeschi, che è no-
toriamente alta, non ne ha risentito.
Un dato che dovrebbe far tacere i ti-
mori espressi sia da Confindustria sia
da Cgil, Cisl e Uil. Il problema di pre-
servare la struttura contrattualistica i-
taliana esiste, e ieri Maurizio Landini
si è raccomandato di non diminuire al-
cun diritto, ma non c’è alcuna prova
che il salario minimo possa intaccarla.
Mentre la sua istituzione potrebbe
rappresentare un utile antidoto a
un’altra tentazione che emerge co-
stantemente nel dibattito: le gabbie
salariali. Ci si è riferito, pur parlando
di “flessibilità nel contratto naziona-
le” il rappresentante dell’Ocse e sap-
piamo bene, fin dai tempi di Umberto
Bossi, che il tema sta a cuore alla Lega.
Un salario minimo per legge potrebbe
fugare anche questa tentazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
giosa (l’ostentano pure gli
uscieri di Kafka, per dire).
Poi Rosato segue un copio-
ne in tre atti: 1) Così fan
tutti: “Incontrarsi per di-
scutere le nomine accade
da 70 anni”, ergo “occorre
una riforma del Csm”. 2)
Spostare su Zingaretti:
“Non trovo in lui la capa-
cità di fare leadership” . 3)
Spostare sui giornalisti:
“Voi vi siete persi la cultu-
ra del dibattito interno. Vi
siete salvinizzati”. Trala-
sciando l’ultimo punto,
che caverebbe anche ai più
miti le botte dalle mani
(Rosato era tra quelli che
applaudivano il Rambet-
to toscano quando minac-
ciava di usare il lancia-
fiamme contro “il dibatti-
to interno”), i primi due, la
surreale sfrontatezza dei
primi due nel momento in
cui una delle facce più rap-
presentative del renzismo
viene beccato a decidersi
le nomine delle Procure
che indagano su di lui, so-
no la Tac, anzi l’autopsia,
di questo partito di piccoli
uscieri arroganti. Se Bru-
no Vespa volesse dedicare
una puntata all’efferato
massacro del Pd, dovreb-
be invitare Rosato e met-
terlo al posto del plastico
della casa di Cogne.

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4 » POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019

AUTONOMIA DEL TRENTINO NEL GOVERNO si apre anche un per l’attuazione dello statuto di autonomia mia: “Le nomine dei componenti, di chiara

Fraccaro attacca
q fronte Trentino-Alto Adige. La lite è
tra due ministri, la leghista Erika Stefani (Af-
fari Regionali e Autonomie) e il grillino Ric-
la Stefani: “Ha deciso cardo Fraccaro (Rapporti con il Parlamen-
to). La questione è la seguente: Stefani ha
nomine arbitrarie” scelto, senza consultare gli alleati, i 6 rap-
presentanti dello Stato di nomina governa-
tiva nella Commissioni paritetica dei Dodici
del Trentino. Fraccaro ha reagito in modo fu-
ribondo: “Sono nomine di chiara estrazione
politica”, secondo il Cinque Stelle. Inoltre “il
provvedimento è stato assunto dal Ministro
senza ricorrere a quel metodo collegiale che
è un punto di forza del governo del cambia-
mento”. Uno strappo – continua Fraccaro –
che finirà per rallentare l’iter dell’autono-
estrazione partitica, non rispecchiano in al-
cun modo la necessità di assegnare alle
Commissioni personalità di qualità e alto
profilo. La violazione del principio di colle-
gialità, pertanto, non potrà che produrre ri-
percussioni negative sull’attività delle Com-
missioni e sulla considerazione del loro la-
voro da parte della compagine di governo”.

L’INTERVISTA Peppe Provenzano “Abolire l’art. 18 un errore anche simbolico AMNESIA

Sì al salario minimo, ma solo partendo dal contratto nazionale” Direzione dem:

“Il Jobs act va ridiscusso

tutti sorvolano
su “Luca”, i pm
e Palamara

È l’ora della discontinuità” C

» WANDA MARRA ome ogni direzione
del Pd che si rispet-

“L’
abolizione
dell’articolo 18
è stato un erro-
re al di là del
merito, per la valenza simbo-
lica che ha avuto. Questa è la
mia idea, ma serve una discus-
sione ampia che guardi al fu-
turo”. Peppe Provenzano, sal-
damente a sinistra, è il nuovo
responsabile Lavoro del Pd di
Zingaretti. E ha le idee molto
chiare su dove dovrebbe an-
dare il partito: “Il lavoro è il
grande assente dalle politiche
del governo. Per noi, è un tema
identitario. Il compito storico
della sinistra è non rassegnar-
si alla fine del lavoro. Questa
evoluzione del capitalismo lo
distrugge in tutte le sue forme:
autonomo, dipendente, coo-
perativo. Dobbiamo tornare a
parlare con gli operai e con chi
fa i nuovi lavori e lavoretti: de-
mocratizzare l’algoritmo, o-
rientare l’innovazione al mi-
glioramento delle condizioni
del lavoro. Farne strumento di
emancipazione e uguaglianza
sociale”.
Come valuta il reddito di cit-
tadinanza?
È una risposta sbagliata a una
domanda giusta, proprio per-
ché confonde il lavoro con u-
na politica del reddito. La
priorità è il lavoro che non c’è:
serve un grande piano di in-
vestimenti pubblici. Stiamo
lavorando a un Green New
Deal, che dovrebbe portare 50
miliardi di investimenti per la
conversione ecologica.
E il taglio delle tasse, ban-
diera di Salvini?
La flat tax compie la più grave
delle ingiustizie e rischia di
determinare un taglio dei ser-
vizi. Noi proponiamo 15 mi-
liardi di taglio al cuneo fiscale
RENZISMO
Il nuovo responsabile Lavoro Giuseppe Provenzano è entrato nella segreteria Zingaretti Ansa
tro lo sfruttamento, servono
più controlli.
Il Jobs act va mantenuto?
Dovremmo guardare a un co-
Niente dialogo col M5S, dice dei contratti semplifica-
to, che estenda tutele e garan-
ha venduto l’anima zie al di là delle forme contrat-
alleandosi con Salvini tuali, che pure vanno disbo-
scate. Non l’ha fatto neanche
Il Pd adesso deve il decreto dignità. Vanno rivi-
andare più a sinistra, sti entrambi, guardando al fu-
turo. Serve uno Statuto dei
il centro è molto ridotto nuovi lavori e dei lavoratori.
Ma un dialogo con i Cinque
Stelle è possibile?
tutto a vantaggio del lavoro. mente sui 9 euro l’ora rischia Alleandosi con la Lega hanno
In Parlamento si discute di di scardinare la contrattazio- venduto l’anima: se fosse sta-
salario minimo. ne. Bisogna estendere a tutti il to un partito con una parven-
La proposta del Pd è migliore valore legale dei contratti col- za di democrazia, dopo le Eu-
di quella dei 5 Stelle. Confron- lettivi dei sindacati maggior- ropee avrebbe cacciato Di
tiamole. Fissarsi esclusiva- mente rappresentativi. Con- Maio. Altra cosa riguarda gli
Pier Luigi Bersani “Tra un altro po’ finirà con Zingaretti che dovrà chiedere scusa a lui”
elettori di sinistra che hanno
scelto M5S in passato: posso-
no essere ripresi se si rimette
al centro l’agenda sociale.
E dopo le elezioni?
Ci vadano intanto.
Zingaretti è stato poco inci-
sivo sul caso Lotti?
Ha parlato di comportamen-
to politicamente inopportu-
no e lui si è autosospeso. Si è
fatta chiarezza.
Eppure resta uno dei leader
della corrente maggioritaria
nei gruppi parlamentari.
I gruppi non si cambiano con
un congresso.
Il Pd di Zingaretti stenta a
trovare un’identità.
Zingaretti è segretario da tre
mesi, ci sono state le Europee:
ha costruito una lista unitaria,
l’embrione dell’alternativa.
Bisogna mettere al centro di-
seguaglianze, lavoro, am-
biente.
La strada è quella giusta?
Fino a qui abbiamo messo al
centro l’unità, ora serve an-
che la discontinuità.
Cosa pensa dell’operazione
Calenda?
Il tema esiste: presidiare il
centro e impedire che l’elet-
torato sprofondi a destra. Ma
non può essere compito del
Pd. Il centro si è ridotto, l’e-
lettorato radicalizzato. Dob-
biamo tornare alla distinzio-
ne tra destra e sinistra. Chi è
nato dicendo di non essere né
di destra, né di sinistra finisce
per portare acqua al mulino
della nuova destra. Come il
M5S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ti, gli stracci volano
prima e sono pronti a rico-
minciano a volare un atti-
mo dopo. Ma la rappre-
sentazione è
ancora una
volta quel-
la di un
partito
chiuso in
una dina-
mica di guer-
re intestine che
si nutrono di un logora-
mento continuo, con
scontri quotidiani sui
giornali e rotture che non
arrivano mai in fondo. Sa-
rà pure per questo che di
Luca Lotti (assente, come
Matteo Renzi) si parla il
minimo indispensabile.
Zingaretti lo ringrazia per
l’assunzione di responsa-
bilità, poi riparte con l’ap-
pello all’unità. E con una
formula conciliante parla
pure della segreteria sen-
za minoranze: “Non c’è
stata alcuna volontà di e-
sclusione. Abbiamo valu-
tato collegialmente che
non esistevano le condi-
zioni politiche per un pie-
no coinvolgimento delle
minoranze congressuali”.
Per Base Riformista
l’intervento più rappre-
sentativo è quello di Lo-
renzo Guerini, il media-
tore per eccellenza, quel-
lo che un domani potreb-
be traghettare tutta la
corrente se non proprio
dentro la maggioranza,
quasi. Che infatti sfuma
su Zingaretti, ma attacca
Carlo Calenda: “È un pro-
tagonista ma gran parte
dei suoi voti sono del Pd.
Non credo a posizioni po-
liticistiche. La parola che
deve uscire da questa di-
rezione è che il Pd non de-
ve smarrire la sua voca-
zione maggioritaria”. Sa-

“Csm e Lotti: un danno cosmico per il Pd” rà per questa definizione,

sarà per la scelta del ber-
saglio, ma si prende il
plauso di Goffredo Betti-
» MARCO FRANCHI ti dovrà chiedere scusa a Lot- politica nazionale e romana. la successiva richiesta al M5S ni, che - secondo un tweet
ti”. Applausi. Ma se tu finisci quasi per chie- di far partire il suo governo: della Prestipino - avrebbe

I l viso s’accende all’improv- Libreria Mondadori nel

viso di rosso e il tono della quartiere Prati, a Roma. Pier
voce sale, incazzato. “Io non Luigi Bersani affronta l’ulti-
dere scusa a Lotti allora dob-
biamo riscrivere l’articolo 54
della Costituzione, non più
“Ancora oggi mi chiedo: ma
sono ancora incaricato?”. Ri-
sate.
detto di Calenda, “mi fa
venire il mal di testa solo a
vederlo”. E l’altro: “Libe-
ho mai parlato con un mo guaio del Pd scolo- assolvere le funzioni pubbli- Formalmente, infatti, Re rando Zingaretti dai di-
magistrato in vita rito di Nicola Zinga- che con disciplina e onore ma Giorgio non gli disse nulla. “Io scorsi di Bettini, faremmo
mia, ma scherziamo? retti con parecchia fo- invece come ‘cavolo vuoi tu’”. non glielo chiesi, al contrario già un passo avanti signi-
Questa storia di Lotti ga. Del resto, l’ex se- Applausi. se lui me l’avesse chiesto io mi ficativo”. In tutto questo,
e del Csm è un danno gretario dei dem, indi sarei presentato alle Camere lui non evita la metafora
di proporzioni co- Napolitano? fondatore di Articolo LA LIBRERIA è affollatissima. con il governo. In realtà su del giorno per tenere un
smiche per la politica Se lui me 1, ha sempre sostenuto Si presenta Titanic. Come questa ipotesi ero da solo. Non filo con M5s: “Bisogna a
e la giustizia, che non l’avesse che nella golden age Renzi ha affondato la sinistra Leader Pier Luigi Bersani Ansa solo Napolitano ma anche fare l’amnistia per gli elet-
si può banalizzare né chiesto del renzismo e del Gi- di Chiara Geloni, edito da Pa- dentro il Pd tutti volevano il tori dei Cinque Stelle, co-
minimizzare. Il cit- nel 2013 glio Magico ci fossero perFirst. Ex di Europa e You- centrista, moderati da Fabri- governo con Berlusconi. Per me fece Togliatti nel ’46”.
t a d i n o n o r m a l e , mi sarei “troppe cose in pochi dem (la tv del Pd), Geloni ha zio d’Esposito del Fatto. questo mi tirai indietro e chiesi Ma sempre di elettori si
quello che può met- chilometri quadrati” collaborato per anni con Ber- L’ex segretario dem ritorna a Enrico Letta di farlo. I conti parla. Nessun voto alla re-
tersi solo in braccio presentato in Toscana, tra Renzi, sani e il libro contiene nume- sul fatale 2013. E non per la fa- con l’interventismo del Colle? lazione, per evitare spac-
alla Madonna per un alle Boschi, Carrai e Lotti. rosi episodi inediti e dramma- tidica storia dei 101 che silura- Napolitano appartiene a quel cature. Br si riunisce la se-
processo, che deve Camere. Ma “Non hanno fatto altro tici sugli anni renziani del Pd, rono Prodi al Colle e la leader- filone nobile del migliorismo ra. Lotti c’è. Le mosse fu-
pe ns ar e? ”. Eppoi: lui voleva B. che trasferire il loro si- dal 2014 al 2018. Con lei e Ber- ship bersaniana. La questione per cui hanno sempre ragione ture, da decidere.
“Di questo passo tra al governo stema di relazioni tra- sani, alla presentazione, c’è è l’interventismo di Napolita- gli altri”. WA. MA.
un altro po’Zingaret- sversale toscano nella anche Marco Follini, storico no sul pre-incarico a Bersani e © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mercoledì 19 Giugno 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO | POLITICA »5
IN VIGILANZA SEMBRA dunque arrivato il giorno bilità. Ieri nell’ufficio di presidenza i penta- emendamenti leghisti, con probabile boc-

Rai, oggi il voto

q del voto su Marcello Foa e la sua pre-
sunta incompatibilità tra la presidenza del-
la Rai e di Raicom. Decisiva, da questo pun-
su Foa: tra i grillini to di vista, la ritrovata compattezza del
M5S (e di Primo Di Nicola con Gianluigi Pa-
passa la linea dura ragone) sulla loro risoluzione iniziale, che
invita a Foa di lasciare l’incarico nella con-
sociata per motivi, appunto, d’incompati-
stellati hanno annunciato il voto sulla mo-
zione, senza però alcun tipo di emenda-
mento leghista, ovvero quelle modifiche
che, se accettate, avrebbero svuotato la
mozione.
Per cui questa mattina alle 8.30 si voterà
prima la mozione del Pd, appoggiata da
dem e LeU, senza M5S. Poi si passerà agli
ciatura. Infine si voterà la mozione penta-
stellata su cui dovrebbero convergere i voti
di Pd e Leu, raggiungendo così i 23 voti (su
40) necessari per far passare la risoluzione,
con il parere contrario di Lega e Fdi (FI si
asterrà). Ma, visti i precedenti, meglio an-
darci coi piedi di piombo.
GI.ROS.

L’INTERVISTA Max Bugani Il veterano dell’associazione Rousseau: “Alessandro non Veterani

a 5Stelle

vuole sostituire Di Maio, ma non può restare tutto sulle spalle di Luigi” Accanto, da
sinistra, Max
Bugani e
Alessandro
» LUCA DE CAROLIS Di Battista

I
Ansa, LaPresse
l veterano predica unità o
almeno l’armistizio, tra i
due volti che ora sembra-
no in guerra, tra l’ex tra-
scinatore Alessandro Di Bat-
tista e il capo fiaccato dal voto
del 26 maggio, Luigi Di Maio:
“Alessandro non vuole affatto
sostituire Luigi, devono lavo-
rare assieme”. Però Max Bu-
gani, socio dell’associazione
Rousseau, amico di Beppe
Grillo e Davide Casaleggio, vi-
cecapo della segreteria di Di
Maio a Palazzo Chigi, lo dice
dritto: “Di Battista è il nostro
numero nove, l’attaccante. E Servono
ci serve per fare gol”. più le
Le sue critiche nel libro Po- persone
liticamente scorretto han- che
no dato fastidio a moltissimi lavorano
di voi. Di Battista parla di un
M5S che “ha avuto paura di
che gli

“Di Battista è l’attaccante del M5S

prendere posizioni scomo- opinionisti.
de” e di “burocrati rinchiusi È ingiusto
nei ministeri”. Condivide? definire
Ha usato parole molto dure, i nostri

Ha dato voce a moltissimi di noi”

ma Alessandro è una voce im- ministri
portante del M5S. Nel mo- ‘burocrati’
mento in cui dice certe cose dà
sfogo a quello che pensano LUIGI
tantissimi elettori e iscritti DI MAIO
che aspettavano quelle paro- A LA VERITÀ

Su Tav e concessione
ad Autostrade non
possiamo cedere: siamo
all’anno zero
del Movimento, è in
gioco la nostra identità
le, e che finora erano stati un
po’ in apnea.
C’è malessere nei suoi con-
fronti. Temono voglia toglie-
re il posto a Di Maio.
Non ha mai pensato di sosti-
tuire Luigi. Chi lo dice non co-
nosce Alessandro.
Che ruolo dovrebbe avere Di
Battista?
Questo si può vedere, in base
alla situazione. Ma di certo ci
serve.
Di Maio gli ha risposto a mu-
so duro: “Se Alessandro tor-
na a lavorare per il M5S sia-
mo felici, è più utile chi lavo-
ra che gli opinionisti”.
Sono due persone di spessore,
con caratteri forti. Ma non so-
no alternativi, sono comple-
mentari.
Di Maio deve restare al suo
posto nonostante il 17 per
cento?
Assolutamente sì.
Però qualcosa, anzi molto, a-
vrà sbagliato, no?
Il problema principale è che
noi dopo tanti di opposizione
ci siamo ritrovati al governo.
E questa è necessariamente
una fase di trapasso. Anche
per Berlinguer sarebbe stato
difficile far capire ai suoi elet-
tori un’alleanza con la Dc.
Ci saranno altre cause.
Per dieci anni c’è stata un’on-
da anti-casta che noi abbiamo
cavalcato, creata innanzitut-
to da Grillo. Negli ultimi due
anni invece si è parlato solo di
immigrazione. C’è un’altra a-
ria nel Paese, e Salvini la sta
cavalcando. Dopodiché il
M5S è una forza rivoluziona-
ria, e a un’Europa conserva-
trice questo non va bene. Te-
mono che il Movimento sia
d’esempio ad altri.
La Lega provoca sui vostri te-
mi forti. Di Battista sostiene
che non si possa dire sì al
Tav, e pretende che venga
revocata la concessione ad
Autostrade. È d’accordo?
La partita è complessa, gover-
niamo con una forza legata ai
poteri forti. Ma su certi punti
IL TERZO PARTITO
Tria prende le forbici: “Faremo tagli”
» MARCO PALOMBI
I eri il ministro dell’Econo-
mia Giovanni Tria - autore-
vole rappresentante del parti-
to del Quirinale, terzo azioni-
sta della maggioranza - ieri era
a Londra dai famosi investito-
ri internazionali. Sarà per la
platea, ma il nostro ha buttato
lì una frase ingiustamente tra-
scurata dal pur vivace dibat-
tito pubblico italiano.
ECCOLA: il governo è intenzio-
nato a “sostituire misure fisca-
li con cui a legislazione vigente
è stato garantito il manteni-
mento di quel livello deficit
con altre misure dal lato spe-
sa”, passando “da una politica
di contenimento del deficit ba-
sata sull’incremento delle tas-
noi non possiamo cedere. Sia- 5Stelle, e non lo augurerei gnerebbe solo dirgli un grazie
mo all’anno zero, a un punto neppure a Matteo Renzi. Se più grande.
di svolta del Movimento, invece vuole tornare al voto Ora c’è in ballo la sopravvi-
quindi dobbiamo mantenere deve capire che con le urne si venza del M5S?
Se Salvini la nostra identità. aprirebbe una nuova partita. In base alla riorganizzazione
volesse fare Avrete davvero la forza? Se volesse fare un governo capiremo quale sarà la rotta.
un governo Sembrate terrorizzati dal con Siri, Arata e Verdini per Dobbiamo innanzitutto tor-
con Arata, voto anticipato. noi sarebbe la situazione mi- nare più solidi e credibili sui
Siri Abbiamo quella forza. E co- gliore per tornare a crescere. territori, laddove ci sono state
munque ora sarà fondamen- Grillo giorni fa ha scritto un situazioni di caos
e Verdini
per noi
tale la riorganizzazione, per- intervento duro sul Fatto, Aprendo anche ad alleanze,
ché non può essere tutto sulle ribadendo il no al Tav. Ora è per esempio al Pd? In autun-
sarebbe spalle di Di Maio, che ha fatto meno lontano dal M5S ri- no si vota nella sua regione,
ideale per il massimo per una forza po- spetto a qualche tempo fa? in Emilia Romagna.
tornare litica senza struttura. Beppe non se ne è mai andato, Conosco bene il partito emi-
a crescere Salvini vuole andare a vota- e non mi sento di chiedergli liano, ed è un Pd di potere, di
re a settembre? nulla di più, perché per 15 anni controllo sistematico su ogni
Non lo so. Se vuole creare una ha dato tutto se stesso al Mo- cosa. E poi non vedo segnali.
nuova maggioranza, deve ri- vimento. Gli va detto solo gra- Continuano a contestare il
cordare che si ritroverebbe zie, a prescindere. Se volesse reddito di cittadinanza.
un’opposizione di 300 eletti tornare in prima linea biso- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Al solito Il ministro, da Londra, resuscita la spending review: “Per coprire l’Iva”
se a una basata sul conteni- non risultano commenti della mo applicato per troppi anni le
mento spesa corrente”. In- maggioranza. “Cercheremo di regole della precarietà,
somma, l’Iva non aumenterà
(“bisogna fare una norma che
arriverà col Bilancio 2020”),
ottenere un accordo con la
Commissione Ue: questo go-
verno è più prudente di prima,
dell’austerità e dei tagli impo-
sti dall’Europa” e spiegato a
Tria che “chi vuole fare il mi-
ma “c’è un impegno del gover- non ascoltate il rumore eletto- nistro di questa squadra sa che
no a sostituire l’incremento di rale”, è l’invito dell’ex profes- il taglio delle tasse è la priori-
tasse con tagli di spesa”. sore ai “mercati”londinesi. In- tà”: “Non mi pagano lo stipen-
Se il lettore avverte come vito obbligatorio, tanto più do- dio per dire ‘sì, signor padrone’
un’aria di già sentito ha perfet- po le parole - il monito, dicono in un ufficio di Bruxelles”.
tamente ragione: siamo più o quelli bravi - di Sergio Matta-
meno alle fantascientifiche rella: “Assicurare la solidità DA SEGNALARE, infine, l’en-
spending review dei bei tempi Il ministro Giovanni Tria Ansa dei conti è essenziale per la tu- nesimo battibecco sui mini-
andati, una frase che non sfi- tela del risparmio e l’accesso al bot: per Tria sono “illegali e
gurerebbe in bocca all’ex com- 30 miliardi a regime (cioè ogni credito, per sostenere l’econo- non necessari” perché ormai
missario Carlo Cottarelli. Per anno). Dotato di grosse forbici, mia reale e lo sviluppo di nuovi la P.A. paga nei tempi previsti;
capirci, al di là della tempistica insomma, Tria e il partito del progetti, per creare lavoro di per il loro ideatore Claudio
con cui questo impegno del Colle che poi è quello di Bru- qualità e una crescita inclusi- Borghi (Lega), “il ministro non
ministro Tria (e di altri?) verrà xelles sta vendendo ai famosi va”. li ha capiti” e comunque “deve
attuato, parliamo di tagli di investitori internazionali un Sul punto, va detto, s’è irri- fare quel che il programma di
spesa pubblica - la cui natura consolidamento fiscale di tato Matteo Salvini che ha re- governo, che ha visto e sotto-
recessiva è nota a tutti, primo quasi due punti di Pil. plicato al Colle che “i conti so- scritto, dice”.
lo stesso ministro - per quasi Roba da Mario Monti,su cui no in disordine perché abbia- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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6 » POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019

L’INTERVISTA Anthony Scaramucci Il leader leghista cerca l’investitura degli Usa

L’ex portavoce della Casa Bianca spiega come ragiona davvero il presidente

“Salvini stia attento: Trump ascolta

solo Trump, ma occhio a Bannon”
“H
» STEFANO FELTRI re. Quando il New Yorker
pubblica un retroscena trop-
Fatto a mano eloquio aggressivo e senza
filtri del presidente. Quello
o detto a Trump: mi hai reso po informato, chiama il gior- stile continua a funzionare
famoso come Melania e I- nalista autore del pezzo, un Biografia anche sul lungo periodo?
vanka e senza neppure co- antico conoscente, Ryan Liz- ANTHONY Il politico classico negli Stati
stringermi a venire a letto za. Scaramucci chiede di sa- SCARAMUCCI Uniti è ossessionato dall’es-
con te”. Anthony Scaramuc- pere la fonte, minaccia di li- detto “The sere politicamente corretto,
ci, 55 anni, vanta un record: è cenziare il suo intero staff di Mooch”, ha quando parla non vuole of-
stato direttore della comuni- 35 persone se non trova il col- 55 anni, è fendere nessuno. Trump è u-
cazione per soli undici gior- pevole, insulta, impreca. Si stato na palla da bowling arancio-
ni, tra il 21 e il 31 luglio 2017. dimentica di chiarire al gior- direttore della ne che abbatte tutto quel che
Donald Trump lo ha assunto, nalista che la telefonata è off Comunicazio- trova sulla sua strada, in par-
e Trump lo ha licenziato. the record, lui pubblica tutto ne alla Casa ticolare quei birilli dei candi-
Il libro Nessuno più di lui può spie- e Scaramucci viene licenzia- Bianca con dati democratici.
gare come ragiona il presi- to. Tornato in finanza, ora gi- Donald Trump può vincere ancora
dente degli Stati Uniti che ra il mondo per affari e le tv Trump tra il 21 nel 2020?
Matteo Salvini vuole così di- come esperto di Trump. Sca- e il 31 luglio Non vedo come possano bat-
speratamente compiacere ramucci in questi giorni è in 2017. terlo. Basta ripensare a que-
durante il suo viaggio negli Italia, ha presentato il suo li- Licenziato, è sto periodo dell’anno nel
Stati Uniti (il leader leghista bro Trump, il presidente del tornato alla 2015: Jeb Bush era al 22 per
sa che per coltivare ambizio- popolo, con Ernesto Di Gio- finanza, oggi cento nei sondaggi, Trump
ni da premier serve l’appog- vanni della società di lob- dirige il suo all’1. E Trump ha vinto. Oggi
gio della Casa Bianca). fondo di i democratici Joe Biden e
lTrump, il Scaramucci viene da una investimento Bernie Sanders vanno bene
presidente famiglia di immigrati italia- SkyBridge. In nei sondaggi. Ma Trump è
del popolo ni, studia ad Harvard, lavora passato ha presidente, loro non hanno
Anthony in Goldman Sachs, apre il suo lavorato per neppure la nomination. Inol-
Scaramucci fondo di investimento vanta di aver spinto la Casa Goldman tre Trump questa volta ha
Pagine: 278 SkyBridge. Negli anni finan- O SI AMA, Bianca verso destra, lui si Sachs soldi da spendere, arriverà
Prezzo: 20e zia un po’ tutti, soprattutto O SI ODIA butta a sinistra. E viceversa. almeno a un miliardo: ha già
Editore: candidati democratici. An- Steve Bannon è molto popo- prenotato tutti i banner pub-
Giubilei che Barack Obama. Poi in- In Europa come lare in Italia, sostiene la Le- blicitari su siti popolari come
Regnani contra Trump, diven- ga e tutti i movimenti sovra- Drudge Report per i mesi de-
ta uno dei pochi a negli Stati Uniti nisti, ha anche una specie di cisivi. E l’economia continua
scommettere su i liberal predicano scuola nel Lazio. Perché è a crescere.
di lui, lo sostiene ancora così influente anche Negli Stati Uniti, come in I-
contro l’establi- tolleranza verso fuori dalla Casa Bianca? talia, c’è la stessa reazione
shment del Par- tutti tranne per chi Lei crede in Dio? Io ho ritro- ai successi di Trump e di Sal-
L’evento tito Repubbli- vato la fede quando ho cono- vini. Gli intellettuali pro-
cano. vota i leader che sciuto Steve Bannon: è molto gressisti non capiscono
n IERI Nel 2017 la loro disprezzano intelligente, ha grande cari- perché gli elettori votino
Scaramucci Casa Bianca sma, ma Dio lo ha fatto così personaggi così.
ha presentato trumpiana è fottutamente brutto per sal- Ho studiato ad Harvard, co-
il suo libro nel caos, il bying e relazioni istitu- vare la civiltà occidentale. Se nosco l’ipocrisia dei liberal.
a Roma con p r es i d en t e zionali Utopia. fosse stato bello, avrebbe po- Invocano l’apertura menta-
Ernesto Di gli chiede di Anthony Scaramucci, tuto fare danni disastrosi con le, la tolleranza, i diritti per i
Giovanni, dirigere la co- Salvini vuole compia- il suo talento, il suo comples- gay, la libertà di scelta sull’a-
partner municazione. Sca- cere Trump. Ma chi è so messianico. La bruttezza borto. Ma quando si arriva al-
di Utopia, ramucci si fa subito che può influenzare le di Steve è la prova che Dio e- le preferenze politiche, non
società due nemici poten- opinioni del presiden- siste. Ma nessuno ha reso ammettono alcuna diversità.
di lobbying ti: l’allora capo te? Trump presidente, neanche Ai miei amici l i be r al d ic o
dello staff Reince C’è una sola persona Bannon. Trump ha battuto 17 sempre: ‘Sto con Trump for-
Priebus e il super che ha influenza su candidati repubblicani alle se perché ho una disabilità
consigliere Ste- Trump: Trump. Se primarie prima che Bannon mentale’, voglio vedere se al-
ve Bannon. E qualcuno ti racconta di si aggregasse alla campagna meno così mi trattano con lo
poi, nei suoi pri- avere un qualche in- nell’agosto del 2016. stesso rispetto che mi dimo-
mi e ultimi flusso sul presidente, Salvini vuole copiare il ta- strerebbero se avessi altre
giorni, Scara- sta mentendo. E se glio delle tasse di Trump, in disabilità, per esempio se
m u c c i c o m- Trump legge sui giornali versione flat tax, ma sem- fossi su una sedia a rotelle.
mette un erro- che un suo consigliere si bra imitare anche un certo © RIPRODUZIONE RISERVATA

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8 » CRONACA
POTERI&DOLORI
Dynasty Luisa denuncia
il fratello Stefano per
circonvenzione della
madre, che a sua volta
denuncia lei. Motivo:
il patrimonio di famiglia
B
» THOMAS MACKINSON
erlusconi la volle in Europa e
poi alla Rai, Renzi la chiamò a
guidare le Poste. Il pubblico la
conosce come ospite fisso a
Ballarò nei panni della radio-
sa e riccioluta paladina del li-
bero mercato. Per sua madre,
però, Luisa Todini è una stal-
ker e come tale l’ha denuncia-
ta: “Luisa si dipinge come una
grande imprenditrice, ma è
indebitata fino al collo. Ha
prosciugato il suo patrimonio
e vuole aggredire il mio, fa-
cendomi passare per incapa-
ce di intendere e volere. L’au-
torità giudiziaria mi protegga
dalla violenza di mia figlia”.
Biografia Così l’esposto della vedova
LUISA Maria Rita Clementi, ultimo
TODINI atto di un intrigo dinastico a
è un’impren- molti zeri che il Fatto raccon-
ditrice ta per la prima volta e che solo
italiana, un giudice potrà districare,
l’azienda accertando chi ne sia real-
di famiglia mente vittima. Perché la ver-
è la “Todini sione dell’imprenditrice è del
Costruzioni tutto diversa, e racconta di un
Generali”. patrimonio dilapidato dal fra-
È stata tello e di una madre confusa in
eurodeputata balia di legali senza scrupoli.
di Forza Italia
dal 1994 Il trust alle Isole Cook
al 1999, e la guerra di carta
consigliere di La storia ruota attorno a un
amministra- trust familiare che la signora
zione Rai dal Clementi, 78 anni, ha costi-
2012 al 2014 tuito un anno fa a vantaggio e
e presidente tutela di entrambi i figli in
di Poste parti uguali. La decisione, se-
Italiane dal 2 condo la madre e i suoi legali,
maggio 2014 non piace alla figlia alle prese
al 2017. Siede con un “bisogno impellente
nel Cda di liquidità”. Ragion per cui a
di “Salini inizio 2018 Luisa Todini fa i-
Costruttori” stanza di nomina di un ammi-
nistratore di sostegno nei
LA VERSIONE DELLA VEDOVA CLEMENTI
“Mia figlia è piena di debiti,
vuole bloccarmi i conti
e farmi passare per incapace
di intendere e volere”
LA VERSIONE DELL’IMPRENDITRICE
“Ho chiesto l’amministratore
di sostegno per mia madre
a sua tutela. E così soltanto
il giudice può muovere soldi”
panni di se stessa, che viene
però rigettata dal giudice tu-
telare una prima volta a gen-
naio ed è appesa al ricorso
che andrà in udienza doma-
ni, presso la prima sezione ci-
vile del Tribunale di Roma. A
luglio 2018 presenta anche u-
na denuncia per circonven-
zione di incapace contro il
fratello Stefano su cui pende
la richiesta di archiviazione,
Trova questo quotidiano e tutti gli altri molto prima,ed in più riviste,libri,fumetti, audiolibri,e tanto altro,tutto gratis,su:https://marapcana.pro
Saga Todini: pianti, accuse
di stalking e milioni svaniti
perché i reati tra familiari
non commessi con violenza
sono depenalizzati. Il colpo
di scena arriva ad aprile,
quando è la madre a denun-
ciare la figlia.
L’anziana – assistita dal
penalista Alessandro Sam-
marco – riferisce di visite
mediche e test neuropsicolo-
gici orchestrati “con l’ingan-
no” da Luisa allo scopo di
provare la sua incapacità, di
come sia arrivata a offrire
vantaggi economici al medi-
co di famiglia perché la cer-
tificasse. E questo “pur aven-
dole ceduto su un piatto d’ar-
gento, attraverso il trust,
l’impero che ho creato e che a
differenza dei miei figli ho
mantenuto integro, anche
perché l’unico decremento
patrimoniale che ho avuto è
costituito dalle donazioni e
dai prestiti che gli ho fatto”.
Poi la stilettata: “Tutti sanno
che la Todini Costruzioni
Spa, da Luisa ereditata dal
padre, nelle sue mani ha ma-
turato oltre 400 milioni di
debiti. Grazie all’intervento
del suo amico Berlusconi non
è fallita, ma è stata acquistata
da Salini. Oggi mi sento brac-
cata, oggetto di una intimida-
zione costante finalizzata al
solo scopo di farmi cedere al-
le sue pretese economiche”.
E ancora: “Depositato il ri-
corso, mia figlia ha scritto a
tutte le mie banche per bloc-
care i conti, con Bnl c’è addi-
rittura riuscita, al punto che
ho fatto causa alla banca. Per
fare ciò, ovviamente, Luisa fa
leva sulle sue conoscenze sia
in ambito imprenditoriale e
finanziario, che politico”.
Carte dal fondo del pozzo in
cui è precipitata la dinastia i-
taliana dei Todini, un tempo
fulgido esempio della botte-
ga che si fa impero.
Anche Luisa Todini ha le sue,
e raccontano però un’a lt ra
storia. “Sono 18 anni che mi
batto perché il patrimonio
costruito da mio padre non
venga dilapidato”, dice in la-
crime. “Alla sua morte, mia
madre ha ereditato 65 milio-
L’intreccio ni tra immobili, depositi ban-
Luisa Todini. cari e investimenti finanzia-
Sopra, ri. Mio fratello ha dilapidato
il relais la sua parte, non è in grado di
di famiglia amministrare neanche se
in Umbria stesso e si appoggia comple-
LaPresse tamente a lei che soffre di di-
sturbo bipolare e spesso è in
stato confusionale. Se del pa-
trimonio restano 10 milioni,
è tanto”. Ha chiesto l’ammi-
nistratore per ripianare i suoi
debiti? “Ma questo è assurdo!
Ho rilevato da mio fratello le
aziende dell’Umbria col no-
me di famiglia gravate da 24
milioni di debiti. Gli ho ri-
sparmiato la bancarotta e ho
fatto anche un mezzo mira-
colo a rimetterle in equili-
brio. Ho richiesto l’ammini-
stratore di sostegno per mia
madre come misura di prote-
zione nel suo interesse: di
questo passo, non le rimarrà
niente e lei ha bisogno di aiu-
to. Sa cosa è successo?”. E qui
l’intrigo è da romanzo.
“È in balia di quei legali
che ci lucrano”
“Quando ho depositato la ri-
chiesta mia madre è stata
sottratta tre volte dai suoi le-
gali alla perizia disposta dal
giudice tutelare, e l’indoma-
ni è stata condotta davanti a
un notaio a costituire un tru-
st decennale irrevocabile ba-
sato alle Isole Cook proprio
allo scopo di impedire la no-
mina di un amministratore. I
| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019
beneficiari siamo io e mio
fratello, ma gli amministra-
tori con firma singola sui
conti sono gli stessi Sammar-
co e Giuseppe Ciaccheri, le-
gale e consulente di fiducia
di Stefano. Si sono attribuiti
un compenso di 40 mila euro
l’anno, in pratica si sono ga-
rantiti 800 mila euro in dieci
anni. Alla disponente spetta
un vitalizio di 50 mila euro al
mese, ma con una carta che
non vale nulla perché mia
madre non è beneficiaria del
t ru st . L’atto, non per caso,
specifica che se uno dei be-
neficiari indicati fa qualcosa
per limitare il potere dispo-
sitivo di mia madre perde
tutto”.
Come sta andando il trust?
“Non me lo dicono, ma la pri-
ma cosa che han fatto è porta-
re i soldi in Svizzera all’insa-
puta di mia madre, salvo poi
riportarli in Italia perché co-
stava troppo. Intanto hanno
speso 400 mila euro tra tasse e
trust. Io chiedo solo che mia
madre abbia a disposizione
quel che resta del patrimonio
da cui è stata espropriata. Se
volessi spillare soldi non chie-
derei una misura di protezio-
ne per cui non si muove uno
spillo senza supervisione di
un giudice. Arrivo anche a dire
che sia indicato Sammarco,
così non può far danni”.
Domani il giudice è chia-
mato ancora a esprimersi
sulle capacità della signora
Clementi. Il 23 ottobre 2018
agli inquirenti dichiarava:
“Sono stata ingannata e rag-
girata dai miei legali che con
il trust sono entrati in pos-
sesso dei miei beni”. Sei mesi
dopo nella denuncia che fir-
ma insieme a loro contro la
figlia dichiara: “Con l’ingan-
no Luisa mi ha convinta,
mandandomi in confusione
e facendomi preoccupare, a
recarmi alla Gdf per espri-
mere dubbi sul trust che ave-
vo costituito proprio per
proteggermi dall’aggressio-
ne patrimoniale da lei scate-
nata”. L’ultimo sms: “Mi di-
spiace tanto di averti denun-
ciata, ma ero abbattuta per
quel che stava succedendo”.
Mercoledì 19 Giugno 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO |
TORINO, SI RITIRA PETRALIA
Csm, per Palamara
chiesta la sospensione
anche dallo stipendio
L’INTERVISTA
» ANTONELLO CAPORALE
“L’
importante è
che lei riporti
p e d i s s e q u a-
mente le parole
che dico. Il dovere del gior-
nalista, e glielo riferisce uno
che da giovane ha fatto anche
questo mestiere, è di rendere
una cronaca pedissequa dei
fatti. Lo dice il codice deon-
tologico. Lei si attenga al co-
dice”.
Senatore Lotito.
Non giudichi e non pregiudi-
chi.
Il Senato segna un’a lt ra
tappa rilevante della sua
carriera finora solo impren-
ditoriale. Entra di prepo-
tenza nell’élite politica.
Due cose già non vanno bene:
lei mi definisce prepotente.
Prepotenza come metafo-
ra. Entra con decisione nel
campo che finora gli era e-
scluso.
Con decisione, con forza. In
questo senso?
Senatore.
Chi gliel’ha detto che ci sarà
questa nomina? Io me lo au-
guro ma non so nulla.
Oramai la strada è spiana-
ta: la Giunta per le elezioni
del Senato è sul punto di ac-
cogliere il suo ricorso.
Sono stato stimolato a candi-
darmi da amici e l’ho fatto,
come sa, per il bene comune.
Il mio riferimento è ai doveri
A cena con Palamara,
Lotti e Ferri? Erano
convivi ai quali, come
ho già detto, ero
invitato. C’erano nomi
di altissimo prestigio
dell’uomo giusto e saggio, al-
la Repubblica di Platone.
Malelingue ritengono che il
suo obiettivo sia agguanta-
re l’immunità parlamenta-
re, uno scudo speciale per
un imprenditore speciale.
Non ho bisogno, non ho
preoccupazioni, non ho di
questi problemi. Se lei, e di
nuovo siamo al punto di par-
tenza, ha voglia di lasciar
perdere i pregiudizi e andare
ai fatti le sarei grato.
Dopo la Lazio c’è Alitalia. E
dopo l’Alitalia c’è l’Italia.
Presi la Lazio, oramai 15 anni
fa, con 550 milioni di debiti.
Risanata? Risanata.
Alitalia è pure peggio.
Un milione e rotti di euro di
perdite quotidiane, un’a-
zienda ai minimi termini. In
Italia c’è una moltitudine di
prenditori. E un sacco di ma-
gnager. Scriva bene: prendi-
tori e non imprenditori, ma-
gnager, non manager.
Nessuno col sale in zucca si
avvicinerebbe a un morto
che cammina.
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POLITICA »9
LUCA PALAMARA sempre più nei scorretto” verso i canidadti per il posto di pro- gressisti. Anche a lui si era riferito Palamara
q guai. Per il pm romano indagato a Peru-
gia per corruzione, Il 2 luglio la sezione disci-
curatore di Roma. Il riferimento è all’ormai noto
incontro notturno con Cosimo Ferri e Luca Lot-
quando ha sostenuto che in tanti candidati lo
avrebbero chiamato per un appoggio. C’è pure
plinare del Csm deciderà se accogliere la ri- ti, del Pd e 5 togati del Csm, di cui 4 ormai ex un’intercettazione in cui l’ex Csm Spina ipotiz-
chiesta di sospensione dalle funzioni e dallo consiglieri, durante il quale si studiava la stra- za, ma senza avere seguito, di chiedere al vi-
stipendio avanzata dal Pg della Cassazione tegia per far nominare Marcello Viola, pg di Fi- cepresidente Ermini di convincere il capogrup-
Riccardo Fuzio che lo ha già incolpato per vio- renza, a Roma. A proposito di nomine, si è ri- po di Area al Csm, Cascini a votare per Viola, in
lazione “dei doveri di correttezza ed equilibrio, tarto dalla corsa a procuratore di Torino il pg di cambio del voto per Petralia su Torino.
tenendo un comportamento gravemente Reggio Calabria Dino Petralia, di Area, pro- ANTONELLA MASCALI
Claudio Lotito Il patron della Lazio, che vuole anche Alitalia, entrerebbe
a Palazzo Madama se la Giunta per le elezioni accoglierà il suo ricorso
IL PERSONAGGIO
Dalle pulizie al pallone
CLAUDIO LOTITO ha 58 anni, dal 2004 è
proprietario e presidente della Società sportiva
Lazio, già quotata in Borsa ma sull’orlo del
fallimento dopo i trionfi dell’era Cragnotti.
Ottenne all’epoca una rateizzazione molto
favorevole dell’ingente debito fiscale. Dal 2011,
con il costruttore e cognato Marco Mezzaroma,
è proprietario anche della Salernitana che gioca
in Serie B. Con la Lazio ha vinto tre Coppe Italia e
due Supercoppe italiane
MATURITÀ CLASSICA, laurea in Pedagogia,
Lotito ha le principali attività extracalcistiche
La festa nelle imprese di pulizia e vigilanza privata, che
La Coppa specie in passato vivevano soprattutto di appalti
Italia del 15 pubblici
maggio Ansa ERA STATO ARRESTATO nel 1993 in
un’inchiesta su appalti della Regione Lazio ma ne
è uscito pulito. Ha beneficiato della prescrizione
per Calciopoli (però è stato squalificato per 4
mesi dalla giustizia sportiva) e in un processo
per aggiotaggio. È indagato in una maxinchiesta
sulle multe stradali cancellate a Roma
CONSIGLIERE FEDERCALCIO nel 2009, poi
sospeso e rieletto nel 2013 e nel 2018
“Io al Senato? Mi ispirerò
alla Repubblica di Platone”
Mi piacciono gli sport estre- senso, scuote il tono, ruba l’i- le contestazioni, è stata dura
mi, non so fare altro che la- ronia. ma ce l’ho fatta.
vorare. Ho tanto da fare che Certo che Lotito è uomo dal- Lei al Senato, e chi l’avrebbe
posso dormire solo tre ore a le mille risorse... detto?
notte. Faccio cose, anche di Se Lotito fa mille cose è per- La compagnia perde Apprendo da lei.
notte. ché lavora tantissimo. Secondo me farà come l’o-
Infatti con i giudici ha fatto Non ha hobby. Ventuno un milione al giorno norevole Angelucci. Non
incontri in notturna per ri- ore al giorno. In Italia esistono passerà dal Parlamento
sparmiare sulle ore di luce. Lei soffre d’i ns o n- nemmeno per ritirare l’in-
Questa non è una domanda, è nia?
un sacco di ‘prenditori’ dennità. Basta il bonifico.
solo la sintesi del suo pregiu- No, caro. Io proprio e ‘magnager’. Lo scriva Se mi impegno in qualcosa
dizio. Se mi ha già giudicato, non posso dormire non mollo.
non serve che le risponda. oltre, ho troppo da bene, proprio così Prima Alitalia, poi l’Italia.
Era una considerazione fat- fare. Quindi per u- Serve una politica economi-
tuale. Quindi pedissequa. na evenienza arit- ca salda, solida. Basta col vir-
Prima di inoltrarmi sulla metica faccio più re in Alitalia, li attrezzi, li fac- tuale, basta con la comunica-
strada della risposta e cose di quanto gli cia sorridere alla vita e dare il zione fine a se stessa. Cam-
chiarire definitivamente altri riescano a fa- massimo sul lavoro. biare registro.
la inviterei anche a valu- re. E mi porto a- Non c’è luogo dove non Cambiare l’Italia.
tare se il nostro confron- vanti. spunti Lotito... Adesso ho da fare.
to dialettico non debba Lei sente profu- Sono impegnato in varie ca- © RIPRODUZIONE RISERVATA
arricchirsi di qualche e- mo di business tegorie merceologiche.
lemento di introspezio- anche in Alitalia... Con la Lazio ha infiocchet-
ne psicologica. Sento che non è un’a- tato i debiti da par suo. Una
Ogni intervista tende a zienda morta, prima di dilazione col fisco per paga-
esplorare l’animo, a inda- dichiarare il fine vita si re in 23 anni ciò che doveva
gare il sentimento, cavarne può provare a fare qual- s ul l ’unghia. Solo Matteo
una suggestione. cosa. Salvini è riuscito a far me-
Senza fermarsi all’apparen- Se la prendesse lei cosa glio di lei con i debiti della
za, al folclore di frasi fatte. farebbe? Lega.
Per esempio Lotirchio. Conterei anche le matite. Ho utilizzato le norme e pago
Lei che ci faceva di notte a Mi farei una brandina in a- puntuale. E non mi sono mai
tavola con i giudici? zienda, perché certo uno messo in tasca un gettone di
Ma quale tavola! Ma quale non può andare a dormire a presenza, mai dato un emo-
notte! Erano convivi, incon- casa sennò perde tempo. lumento come presidente.
tri, cene alle quali come ho Con la Lazio fece così. Ora la Lazio è costruita sul
già detto ero invitato. C’e- Mi chiusi là dentro e giorno cemento armato.
rano nomi di altissimo e notte a sfogliare le voci di È la Roma che sta attraver-
prestigio. Dovevo essere costo e limare. sando un periodo bruttissi-
preoccupato? E di cosa? Alitalia sta messa peg- mo. Ha sentito Totti?
Poi, diciamocelo, il tono gio... Non ho sentito.
della conversazione let- Immagino che i dipendenti Lotito è reticente.
to su un brogliac- dovrebbero fare anche un Non mi immischio.
cio è assai diverso po’ di training autogeno. U- Dica qualcosa ai cugini lu-
dalle sfumature na scossa psicologica. Qual- pacchiotti...
della voce. Non dà il cosa che li convinca a crede- Anch’io sono passato tra mil-
10 » CRONACA | IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019

LA NAVE BLOCCATA IN MARE DAL MINISTERO dell’Interno hanno sporti) ai sensi del decreto Sicurezza bis, che Antonello Ciervo e Lucia Gennari hanno di-

Sea Watch, respinto

q fatto sapere, alle 15:14 di ieri, che il Tar
del Lazio ha respinto il ricorso urgente degli av-
vocati della Ong Sea Watch, la cui imbarcazio-
il ricorso. Ma lo sa ne Sea Watch 3 è ferma da sei giorni a 16 miglia
da Lampedusa con 43 migranti. La Ong tede-
soltanto il Viminale sca ha impugnato il provvedimento di Matteo
Salvini, controfirmato dai ministri M5s Elisa-
betta Trenta (Difesa) e Danilo Toninelli (Tra-
intima al comandante di non entrare nelle ac-
que italiane perché il passaggio è considerato
“non inoffensivo”: la violazione comporta mul-
te fino a 50 mila euro e la confisca della nave.
Tra i motivi dell’impugnazione c’è il principio
del “porto sicuro”, il ricorso cita l’Ue, le agenzie
Onu e perfino una dichiarazione di Salvini che
nega questa qualità ai porti libici. Gli avvocati
chiarato fino a ieri sera di non aver ricevuto il
provvedimento, noto solo al Viminale. La pre-
sidente della sezione I ter del Tar, Germana
Panzironi, non ha voluto dare spiegazioni al
Fatto. Ad Agrigento, dopo lo sbarco di bambini
e donne incinte, è stato aperto il consueto fa-
scicolo contro ignoti per favoreggiamento
dell’immigrazione irregolare.

CALCIO Mondiali 2022 L’ex presidente Uefa avrebbe favorito l’Emirato dopo
una cena con Sarkozy e Al-Thani. Ombre anche su un pagamento

“È stato corrotto dal Qatar”

Platini fermato in Francia
» MARCO FRANCHI

M
ichel Platini, ex
presidente Uefa, è
stato fermato e in-
terrogato ieri a
Nanterre in Francia. È accu-
sato di corruzione, traffico di
influenze e ricettazione di
traffico di inflienze in merito
all’inchiesta sull’assegnazio-
ne al Qatar dei Mondiali 2022.
Indagato anche l’ex segreta-
rio generale dell’Eliseo e brac-
cio destro di Nikolas Sarkozy,
Claude Gueant.
L’assegnazione del Mon-
diale al Qatar risale al 2 di-
cembre 2010, quando a sor-
presa i 24 membri del comi-
tato esecutivo Fifa preferiro-
no l’Emirato ad Australia, Co-
rea del Sud e, soprattutto, Sta-
ti Uniti. Già all’indomani del
voto Sunday Times e Bbc evo-
carono lo spettro della corru-
zione, sospetto poi conferma-
to dal fatto che dei 24 membri
dell’allora comitato esecuti-
vo, ben 16, sono stati poi radia-
ti, sospesi o messi sotto in-
chiesta.
GLI INQUIRENTI d’Oltralpe in-
tendono capire quale sia stato
il ruolo della Francia. L’in-
chiesta si concentra in parti-
colare sul famoso incontro se-
greto all’Eliseo (rivelato nel
2013 da France Football e dal
mensile So Foot) del 23 no-
vembre 2010, nove giorni pri-
ma del voto Fifa, quando Ni-
colas Sarkozy invitò a cena Ta-
min al-Thani, allora principe
ereditario del Qatar, oggi emi-
ro e Michel Platini, allora pre-
sidente Uefa e vicepresidente
Fifa. Secondo France Football
“nel corso della riunione si sa-
rebbe parlato dell’acquisto da
parte dell’emiro del Paris
Saint Germain (Psg), della
partecipazione azionaria nel
gruppo Lagardère e di un ca-
nale di sport (BeIN Sports) per
far concorrenza a Canal+”. Il
tutto in cambio della promes-
sa di Platini “di non votare Usa
ma Qatar”. Sei mesi dopo la ce-
na, nel giugno 2011, l’Emiro ac-
quistò il Psg ed esportò in
Francia BeIN Sports.
L’ex numero 10 della Ju-
ventus ha respinto ogni accusa
(“Non ha niente da rimprove-
rarsi e afferma di essere total-
mente estraneo ai fatti – si leg-
ge in un comunicato dei suoi
collaboratori – è stato ascolta-
to come testimone e non arre-
stato, ha risposto con serenità
e precisione a tutte le doman-
de”). Ma ci sono altri elementi
alla base dell’accusa di corru-
zione. Un anno dopo quella ce-
na, il figlio di Platini, Laurent,
fu assunto dalla qatariota Bur-
da Sport, società appartenente
al fondo che detiene il Psg.
Laurent fu poi promosso di-
rettore generale e, nel 2016, as-
sunto nel gruppo Lagardére.
Michel Platini si mostrò pe-
raltro molto compiacente con
Michel Platini. In alto, Al-Thani Ansa
A DOHA La strage Per costruire gli stadi sono già morti in 1.200, perlopiù asiatici
Il torneo nel deserto (di calcio e di diritti)
» LORENZO VENDEMIALE
La scheda M osca, 15 luglio 2018: il
giorno della finale mon-
diale nella capitale c’era un
n INVERNO lussureggiante padiglione de-
Per la prima dicato al Qatar, dove zelanti
volta dirigenti mostravano le mera-
nella storia viglie della prossima edizione.
del calcio, Sembrava un piccolo angolo
il Mondiale di paradiso, era un’enorme fo-
non si glia di fico sull’inferno di Qa-
giocherà a tar 2022: morti, diritti umani
giugno-luglio violati, calendari stravolti, co-
ma a sti spropositati, rischia di es-
novembre- sere il Mondiale più contro-
dicembre, verso della storia del calcio
perché nel contemporaneo. E non solo
periodo estivo per la corruzione nel processo
in Qatar le di assegnazione.
temperature Gli emiri hanno fatto carte
sarebbero false (letteralmente) per ave-
proibitive re il torneo, potente strumen-
to di consenso: è stato un
trionfo per Putin, potrà esser-
lo anche per loro. Se possibile,
però, il Qatar presenta ancora
più problemi della Russia: se-
condo la denuncia di Amnesty
il Qatar da presidente Uefa.
Padre del fair play finanziario,
sistema che avrebbe dovuto
Chi è impedire ai club di vivere al di
sopra dei propri mezzi, coprì
n LE ROY l’enorme frode del Psg, che be-
Michelle neficiò di 1,8 miliardi di euro di
Platini, sovvenzioni dissimulate at-
classe 1955, traverso contratti sopravvalu-
ha vestito tati con gli sponsor qatarioti.
la maglia Un altro elemento indebo-
della lisce la posizione di Platini: il
Juventus versamento di 2 milioni di
dal 1982 franchi svizzeri (1,8 milioni di
al 1987 euro) eseguito a suo favore il 1°
(224 febbraio 2011 dalla Fifa. Que-
presenze sto pagamento, riguardo al
e 104 gol). quale la giustizia svizzera e la
Numero 10 Fifa hanno aperto inchieste
della nel 2015, costrinse Platini a di-
Nazionale mettersi dalla Uefa nel maggio
francese 2016 e gli ha chiuso le porte alla
dal 1977 al candidatura in Fifa.
1987 (72 Platini ha sempre sostenuto
presenze che fosse il compenso a lui do-
e 41 reti), è vuto in quanto consigliere tec-
stato eletto nico del presidente della Fifa
presidente Sepp Blatter tra il 1998 e il
dell’Uefa 2002, parlando però di “accor-
nel 2007, do orale” a integrazione del
carica contratto e presentando una
che ha dovuto fattura al direttore finanziario
abbandonare della Fifa il 17 gennaio 2011, u-
nel 2015 na decina di anni dopo le sue
consulenze.
L’ex numero 10 dei Bleus è
stato assolto dalla giustizia el-
vetica, ma è stato sospeso dal
comitato etico della Fifa, so-
spensione confermata per
Cantieri International, da quando la
aperti manifestazione è stata asse-
La costru- gnata circa 1.200 operai sono
zione dell’Al- morti nei cantieri, dove i lavo-
Bayt Stadium ratori (quasi tutti immigrati
nella città asiatici) lavorano schiavizza-
di al-Khor ti, fra turni massacranti, salari
in Qatar irrisori e condizioni di sicu-
LaPresse rezza insufficienti.
I diritti umani da quelle
parti sono quasi un optional:
l’omosessualità è illegale e
punita con la pena di morte. “I
tifosi gay faranno meglio ad a-
stenersi dal sesso”, aveva li-
quidato la questione l’ex pre-
Il ribaltone
”Le Roy” ha intascato
1,8 milioni di euro
subito dopo il voto
della Fifa nel 2010
quattro anni dal Tribunale ar-
bitrale dello sport (Tas) nel
maggio 2016.
Per giustificare i dieci anni
trascorsi tra le sue missioni e il
loro pagamento, Platini spiegò
al Tas di essersi fatto vivo dopo
aver constatato il migliora-
mento della situazione finan-
ziaria della Fifa. Il pagamento
è stato effettuato con una leg-
sidente Fifa Sepp Blatter. Le
donne sono ammesse allo sta-
dio ma devono attenersi a un
rigido “dress code”, come del
resto gli uomini. Sarà un mon-
diale diverso. Forse non sarà
quasi un mondiale: i tifosi a-
mano bere, far festa, divertir-
si. Lì anche farsi una birra sarà
complicato (sono in appositi
settori, in strada il consumo è
proibito). E poi c’è un detta-
glio fondamentale: i Mondiali
2022 per la prima volta nella
gerezza fuori dal comune, ha
però rilevato il Tas. Fa poi ri-
flettere anche la tempistica,
due mesi dopo l'assegnazione
dei Mondiali al Qatar. In par-
ticolare dopo che, il 10 marzo
2019, il Sunday Times rivelò
l'esistenza di un accordo con-
fidenziale tra Fifa e Al Jazeera
(di proprietà del Qatar), firma-
to da Sepp Blatter e dal patron
del PSG Nasser al-Khelaïfi,
all’epoca dirigente della tv qa-
tariota, che prevedo l’acquisto
dei diritti tv delle future edi-
zioni dei Mondiali da parte di
Al Jazeera per 300 milioni di
dollari, più un bonus di 100 mi-
lioni di dollari pagabile solo in
caso di assegnazione al Qatar
dell’edizione 2022.
IL “PREMIO a vincere” offerto
dal Qatar, contrario agli statuti
della Fifa, estende per la prima
volta i sospetti di corruzione
sulla Fifa come istituzione e
sul suo presidente Blatter.
Michel Platini ha ricevuto il
suo “pagamento differito” di
1,8 milioni di euro nel febbraio
del 2011, appena due mesi do-
po la vittoria del Qatar e il pa-
gamento del premio di 100 mi-
lioni alla Fifa.
È una semplice coincidenza
o c’è forse un legame tra questo
versamento e il voto di Platini
per il Qatar?
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storia si giocheranno d’inver-
no, con la finale sotto Natale.
Bisognerà rifare i calendari,
smontare campionati e
Champions, stravolgere le a-
bitudini. Qualsiasi appassio-
nato di pallone si chiederebbe
chi mai avrebbe potuto pen-
sare di assegnare un evento
del genere al Qatar e giocare il
torneo in queste condizioni.
Gli scandali e le inchieste han-
no già dato una risposta.
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Mercoledì 19 Giugno 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO | CRONACA » 11
AL CEP DI PALERMO UN “SEGNALE inquietante”. Di più. spiega Giovanni Impastato –, soprattutto per- che hanno “adottato” lo spazio verde. Dopo la

Targa per Impastato

q “Una minaccia, come dire ‘qui coman-
diamo noi’”. Giovanni Impastato non nascon-
de l’amarezza. La targa dedicata al fratello
vandalizzata Peppino, ucciso da Cosa Nostra il 9 maggio
1978, collocata appena due giorni fa in una vil-
dopo appena 24 ore letta nel quartiere Cep di Palermo è stata già
vandalizzata dopo neppure 24 ore. “Non credo
si sia trattato semplicemente di una bravata –
ché è accaduto a distanza di poche ore dalla
sua sistemazione”. Per Impastato al contrario
è stato un “preciso messaggio: ‘Voi qui non do-
vete stare, la piazza deve restare nel degrado’”.
Alla cerimonia organizzata nella villetta dedi-
cata al fondatore di Radio Aut c’era anche lui,
insieme alle istituzioni del quartiere e ai rap-
presentanti della scuola Giuliana Saladino,
bonifica dell’area e la sua sistemazione è stata
collocata la targa in memoria di Peppino. Una
cerimonia “non troppo partecipata” dai citta-
dini, dice adesso Giovanni Impastato: “C’è an-
cora molto lavoro da fare in questo quartiere
che, come spesso accade nelle periferie, vive
in una condizione di abbandono: la cultura del-
la legalità ancora non è attecchita del tutto”.

GENOVA Ditta legata ai clan: due arresti ROMA Perquisiti tre ventenni del Blocco studentesco e un 38enne. Salvini rivendica
Le mani di Gomorra sul Morandi:
“Si fa una società ex novo Aggressione ai ragazzi del Cinema America
e sistemiamo un po’ le situazioni”
Sotto accusa 4 camerati legati a CasaPound
L’AZIENDA Tecnodem Srl di Napoli, che avrebbe dovuto occu-
q parsi dei lavori di abbattimento del Ponte Morandi, era stata e-
stromessa a maggio da un subappalto di 100 mila euro relativo appunto
alla demolizione. Ieri si è capito perché con i due arresti dell’ammini-
stratore di fatto della ditta Ferdinando Varlese, ritenuto contiguo a e-
lementi inseriti in organizzazioni camorriste, e Consiglia Marigliano
considerata prestanome nella
stessa società. L’indagine è di-
retta dalla Dda di Genova:
Varlese, effettivo amministra-
tore, era già stato condannato
per associazione a delinquere
in un procedimento nel quale
erano coinvolti affiliati al clan
“Misso, Mazzarella-Sarno”,
appartenenti all’organizza-
zione camorrista “Nuova Fa-
La demolizione del Morandi Ansa miglia”e per estorsione tenta-
ta in concorso, con l’aggravan-
te di aver commesso il fatto con “modalità mafiose” (in un altro pro-
cedimento da cui emergevano circostanziati rapporti dell’uomo con il
sodalizio camorristico “D’Amico”, cui risulta legato da stretti rapporti di
parentela). L’imprenditore è vicino al clan Rinaldi in lotta con il clan Maz-
zarella per comandare il Rione Villa di Napoli: i familiari sarebbero a loro
volta legati a Luigi Mignano, il boss ucciso lo scorso 9 aprile davanti la
scuola del nipotino. E proprio Varlese si stava riorganizzando con i figli
per rimettere insieme una nuova società dopo l’interdittiva antimafia.
Così ne parla prima con la figlia: “...ora adesso sistemiamo questa cosa...
poi ci prendiamo un caffè... ragioniamo un attimo... allora prendi e ge-
stisci tu... gestisci tu... attraverso... per esempio che ti devo dire... Ra-
mona... staa... Eleonora... ee... ‘sto cugino di Eleonora... e si va avanti... io ci
sono sempre...”. Poi parla con l’altro figlio: “...stiamo cercando di mettere
un po’ queste cose a posto qua e di rinnovare tutto come siamo rimasti Un recente presidio di militanti di CasaPound a Roma, periferia est di Torre Maura LaPresse
d’accordo... vediamo di fare tutto ex novo ha capito o no... diciamo... con
Marco amministratore nuovo, mo cerchiamo di andare avanti poi fammi » VINCENZO BISBIGLIA insieme – non consecutivi – lascerebbero pensare alla premedita-
mettere a posto un po’ le situazioni... ha capito com'è... poi ti faccio sa- zione. Non è ancora chiaro, ovviamente, cosa sia accaduto prima di

L
pere... poi ti ho detto facciamo una società nuova e... iniziamo ok?”. I HANNO PRIMA PEDINATI per i vicoli di Trastevere. Solo quell’episodio e non c’è ancora conferma sullo scambio verbale fra
quando si sono fermati, li hanno affrontati. A quel punto uno i due gruppi. Intanto, nella serata di ieri i militari, coadiuvati dalla
di loro ha sferrato un pugno ed è scoppiata la rissa. Apparten- Digos, si sono recati nelle abitazioni degli identificati, nel quartiere
gono al Blocco Studentesco, l’organizzazione legata a CasaPound, i Casalotti – periferia ovest della città – per effettuare perquisizioni a
ISOLA CAPO RIZZUTO Mala e “accoglienza” quattro giovani identificati ieri per l’aggressione, avvenuta sabato caccia di elementi utili a confermare i sospetti. Le ricerche sono
sera nel rione romano di Trastevere, ai danni di Yasir, Valerio, Stefano continuate fino alla tarda serata di ieri. Secondo quanto si è potuto
Per il Cara del “nuovo Buzzi” e David, quattro ragazzi fra i 19 e i 21 anni, due dei quali sfoggiavano apprendere, gli inquirenti avrebbero trovato alcuni elementi che
la maglietta del Piccolo Cinema America. Una specie di spedizione confermerebbero la fede politica di estrema destra degli aggresso-
gestito dalla ’ndrangheta punitiva che presenta tutte le caratteristiche della premeditazione. ri. Soprattutto, sono stati trovati i vestiti indossati la sera dell’ag-
Tre dei presunti aggressori sono quasi coetanei delle vittime e hanno guato.
17 anni al capo delle Misericordie fra i 21 e i 23 anni, mentre un quarto sospettato ha 38 anni. La loro “Gli altri chiacchierano, ministero e forze dell’ordine fanno i fat-
militanza nel movimento di estrema destra rappresenterebbe per ti”, ha twittato ieri pomeriggio il ministro dell’Interno, Matteo Sal-
chi indaga un ulteriore elemento di conferma del movente politico vini, mentre le perquisizioni erano ancora in corso. Per poi aggiun-
ADESSO c’è una sentenza di primo grado che certifica come il ribadito nella denuncia alle autorità. Per ora, i quattro restano solo gere: “Felice che la polizia abbia identificato alcuni dei presunti ag-
q Cara di Isola Capo Rizzuto, gestito dalla Confraternita delle Mi-
sericordie, sia stato infiltrato dalla ’ndrangheta. Con il rito abbreviato, il
“sospettati”, in attesa di istruzioni da parte della Procura.
A fare nuova luce sulla ricostruzione dei fatti ci sono due video,
gressori di Roma, che avevano malmenato un gruppo di giovani con
la maglietta del cinema America. Nessuna tolleranza per i violenti”.
processo “Jonny” si è concluso a Catanzaro con 65 condanne, 18 as- acquisiti dai carabinieri della stazione Trastevere da altrettante te- In giornata era anche montato un caso sui numerosi commenti di
soluzioni e 2 proscioglimenti per intervenuta prescrizione. lecamere di sorveglianza. Nel primo filmato, si vedono chiaramen- solidarietà agli aggressori postati sui principali social network, ad-
Ha retto l’impianto accusatorio della Dda guidata da Nicola Gratteri. te i quattro presunti aggressori pedinare le loro vittime per una dirittura con l’hashtag #iostoconipicchiatori. “Imparate a difen-
Una valanga di anni di carce- strada limitrofa a quella della rissa, via di San Francesco a Ripa; nel- dervi. Smettete di piangere. E soprattutto non andate in Questura
re. Su richiesta dei procurato- la seconda sequenza, ci sono i due gruppi che parlottano e poi uno poi”, si legge in un post. Frase che ha colpito molto Valerio Carocci,
ri aggiunti Vincenzo Luberto dei quattro “pedinatori” che rifila un pugno ai giovani, con una rissa giovane patron del Cinema America: “I ragazzi hanno fatto bene a
e Vincenzo Capomolla e dei che si conclude quasi subito con la fuga delle vittime e, successi- denunciare. È stato un atto eroico”, ha detto, ringraziando anche le
pm Domenico Guarascio e vamente, degli aggressori. Secondo gli inquirenti, i due video messi forze dell’ordine.
Debora Rizza, infatti, il gup ha
condannato a 17 anni e 4 mesi
l’ex governatore regionale
delle Misericordie Leonardo conti del Lazio lo ha condannato a
Sacco accusato di associa- NAPOLI Fondi pubblici editoria, la condanna risarcire circa 9 milioni e 400 mila
zione mafiosa. euro. A questa cifra monstre si è ar-
Per gli inquirenti era lui il ter- Del Gaudio “peggio” di Verdini: rivati con la riscossione indebita
Il Cara di Isola Capo Rizzuto Ansa minale affaristico delle co- dei contributi pubblici per l’edito-
sche di Isola Capo Rizzuto, il 10 milioni per danno erariale ria cooperativa in favore di Stampa
“nuovo Buzzi” che ha consentito alla ’ndrangheta di spartirsi i soldi per Democratica scrl negli anni dal
l’accoglienza. Stando alle carte dell’operazione “Jonny”, infatti, gli uo- 2007 al 2014. La stangata si fonda
mini del clan Arena hanno messo le mani sul fiume di denaro che pre- TRA I DISASTRI di alcune 300 mila euro: in due avrebbero sugli atti delle indagini della Guar-
fettura e ministero dell’Interno assegnavano alla Misericordia e al suo
governatore Leonardo Sacco, arrestato nel maggio 2017 assieme ad
q scellerate gestioni dei finan-
ziamenti pubblici all’editoria, che il
accumulato danni erariali per qua-
si 19 milioni di euro. A febbraio la
dia di Finanza di Napoli confluiti in
un processo per bancarotta frau-
altre 67 persone. In 10 anni, dalle sue mani sono passati circa 100mi- sottosegretario M5s Vito Crimi in- Corte dei conti ha congelato a Ver- dolenta. Raccontano storie di ver- Ansa
lioni di euro. Di questi, secondo gli inquirenti, 32 sono serviti a riempire tende azzerare nel 2022 attraver- dini (e all’ex parlamentare Massi- bali di consigli di amministrazione
la “bacinella” della ’ndrangheta che, grazie a Sacco, aveva garantiti an- so tagli progressivi, si segnala a Ca- mo Parisi) beni per 9 milioni e 100 e di assemblee dei soci con firme Mc Media spa, la società di Metro-
che numerosi posti di lavoro. Fatture gonfiate e pasti insufficienti per stellammare di Stabia (Napoli) un mila euro, contestando una pre- false o in bianco, e prestiti perso- polis Tv, di scarsissima fortuna e poi
tutti gli ospiti del centro di accoglienza. Ma anche gare d’appalto as- imprenditore-giornalista che a- sunta truffa legata ai finanziamenti nali chiesti all’insaputa dei soci e fallita. Che non aveva diritto a fi-
segnate alla società “Quadrifoglio srl”, definita dai magistrati la “cas- vrebbe fatto più danni alle casse ricevuti dalla Società Editoriale To- dirottati nelle casse esangui di una nanziamenti pubblici. Di qui la
saforte del clan” e riconducibile agli imprenditori Antonio e Ferdinan- dello Stato di Denis Verdini. Si scana (Ste), che pubblicava Il Gior- azienda che era una coop solo for- condanna. Ora Metropolis, dopo la
do Poerio, il primo condannato a 20 anni di carcere mentre il secondo a chiama Giuseppe Del Gaudio, è nale della Toscana. Ma Del Gaudio malmente. Di fatto, secondo gli in- messa in liquidazione coatta di
19 anni e 4 mesi. Solo nel 2013 nelle loro tasche e in quelle di Leonardo stato il direttore e il dominus del nel napoletano sarebbe riuscito ad vestigatori, era l’impresa indivi- Stampa Democratica scrl, va in e-
Sacco sarebbero finiti ingiusti profitti per oltre 450mila euro. quotidiano Metropolis e vince andare oltre. Una recente senten- duale di Del Gaudio. Che dirottò dicola grazie a un’altra coop, nata
LUCIO MUSOLINO sull’ex senatore di Ala per circa za di primo grado della Corte dei gran parte dei fondi nella costola con l’estromissione di Del Gaudio.

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12 » | IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019

iazza rande Inviate le vostre lettere (massimo 1.200 caratteri) a: il Fatto Quotidiano
00184 Roma, via di Sant’Erasmo n°2 - lettere@ilfattoquotidiano.it

Matteo, tu vuò fa l’Americano za, leggi dello Stato, perché lo or-

Ma poi devi governare l’Italia
Mi domando quale attendibilità
possa avere un uomo politico che
cambia posizione a seconda di dove
si viene a trovare. Mi riferisco a Mat-
teo Salvini, attualmente impegnato
a “fa’ l’americano”, ora che si trova
negli USA, ma che tutti ricordiamo
per le frasi al miele verso Putin e la
Santa Madre Russia, quando lo rice-
vettero al Cremlino non più di qual-
che mese fa. E che dire del suo ap-
prezzamento per la cosiddetta
“Nuova Via della Seta”, per accatti-
varsi le simpatie di Pechino?
È vero che ormai, vista l’inconsi-
stenza del M5S, Salvini è il politico
di riferimento, ma, soprattutto in
politica estera, non si può fare il gio-
chino che gli riesce così facilmente a
casa nostra. Deve tenere presente
che le amorevoli dichiarazioni ver-
so Trump e la sua politica egemoni-
ca, sono viste come fumo negli occhi
sia dai Paesi dell’Unione europea,
sia dalla Russia che dalla Cina.
E mi chiedo: ma il vicepremier le a-
vrà concordate certe dichiarazioni
con i suoi alleati di governo?
MAURO CHIOSTRI
Salvini difende la Costituzione...
però forse non l’ha mai letta
Gentile Travaglio,
che senso ha attaccare Salvini dalla
mattina alla sera? Un domani si tor-
nerà a votare e in conclusione, che
cosa dovrebbe fare se non portare
acqua al suo mulino o al Pd?
Ma ringraziamolo ‘sto Salvini, che
ci ha aiutati a salvare la nostra Co-
stituzione!
ANTONIO QUOTA
Caro Antonio,
ci ha aiutati a salvarla, ma non l’ha mai
letta, temo.
M. TRAV.
Evasione fiscale e povertà,
due problemi speculari
Per i grandi e medi evasori non bi-
sogna pensare solo alle manette.
Occorrerebbe requisire i beni che
hanno accumulato rubando, per
poi poterli subito utilizzare per ri-
solvere il problema devastante del-
la povertà.
LO DICO AL FATTO dinano loro?
Forse l’Unione Europea non fun-
Esercito europeo Meglio sotto i tedeschi ziona come dovrebbe, e la gente lo
ha già capito, ma c’è ancora tempo
che sotto l’imperialismo americano per porvi rimedio.
ENRICO COSTANTINI
DIRITTO DI REPLICA
HO LETTO CON STUPORE l’articolo di Massimo Fini, per- Con riferimento all’articolo pub-
sona intelligente e colta, a favore dell’esercito europeo. blicato ieri, Edesur, società del
L’articolo mi sembra un po’ schematico. Manca un’analisi Gruppo Enel che gestisce la rete di
realistica dell’Ue e della sua struttura antidemocratica distribuzione nella regione sud di
sotto l’egemonia tedesca. I fatti di questi giorni con lo scon- Buenos Aires, intende fornire al-
tro tra il nostro governo e la Commissione europea sono lì a cune precisazioni. Il blackout che,
testimoniarlo. L’odierna Europa vive sotto lo sperone di nella giornata di domenica, ha in-
ferro germanico, che detta le regole e le decisioni fonda- teressato Argentina e Uruguay è
mentali. Schmidt sosteneva che “Sovrano è colui che de- stato causato, come confermato
cide dello stato d’eccezione”. La storia dell’Ue degli ultimi dalla Secretaría de Gobierno de E-
30 anni ci dice che la Germania, il Paese più grande, po- nergía argentina, da un disservizio
polato, ricco e avanzato, ha imposto la propria impronta al sistema di interconnessione del
imperiale sul resto del continente. Fini condivide una ca- Paese (SADI), rete in alta tensione
ratteristica comune a molti intellettuali antiamericani: la non gestita da Edesur né da altre a-
germanofilia. Anch’io la condivido, ma per fortuna le o- ziende distributrici in Argentina,
rigini yankee di mio nonno materno mi impediscono di le cui cause sono attualmente in
guardare gli Stati Uniti con livore e di vederne invece la real- corso di investigazione da parte
tà materiale e di evitare i pregiudizi ideologici. Inoltre, per- Il futuro? Un gruppo di soldati tedeschi Ansa delle istituzioni argentine.
sonalmente se mi si ponesse di fronte alla scelta di pre- Il fuori servizio del sistema di in-
ferire uno tra Germania e Usa, il sottoscritto non avrebbe Quest’Europa è sempre stata osteggiata dagli americani. terconnessione ha determinato la
esitazione nello scegliere gli yankee. Io sento di essere un europeo e non di far parte dell’Oc- disalimentazione a monte per tut-
VINCENZO MAGI cidente, termine che già di per sé solo mi fa venire i brividi te le imprese di distribuzione elet-
perché ricorda i grandi agglomerati anonimi descritti da trica argentine, tra le quali Edesur
LA MIA PREDILEZIONE va alle “piccole patrie”, cioè ai co- Orwell in “1984”. Inoltre gli Stati Uniti negli ultimi ed Edenor (altra società di distri-
muni, ai ducati, ai Granducati, alle Repubbliche marinare vent’anni, facendo arbitrariamente della Nato il braccio buzione, non gestita dal Gruppo E-
dell’Italia preunitaria e, scendendo a ritroso verso i co- armato dell’Onu, hanno trascinato l’Europa in guerre, nel, che fornisce elettricità nella
siddetti “secoli bui” del Medioevo, al feudo. Erano tutte Serbia, Afghanistan, Iraq, Siria, Libia, le cui conseguenze parte nord della città di Buenos Ai-
comunità che potevano decidere del proprio destino. Ma devastanti si sono riversate sui Paesi del Vecchio conti- res). Edesur, che con le sue reti di-
nella situazione attuale, mentre siamo preda di una glo- nente. Se l’Italia, per la sua irrilevanza, deve sottostare a stribuisce elettricità a 2,5 milioni
balizzazione assassina supportata da una finanza inter- qualcuno, preferisco che lo sia della Germania, che inter- di clienti nella zona meridionale di
nazionale che non ha certamente il suo centro in Europa preta al massimo livello la cultura europea a cominciare Buenos Aires, è stata una delle pri-
ma sta anonimamente nell’etere, questo ritorno all’indie- da quella greca, piuttosto che dell’imperialismo infantile, me aziende a comunicare, ai propri
tro non è, per ora, immaginabile. Io credo quindi che una globale e assassino degli americani di oggi. clienti, l’origine del blackout e a
soluzione intermedia, e realistica, sia un’Europa unita. MASSIMO FINI fornire costanti aggiornamenti
circa il processo di ripristino del
servizio a seguito del progressivo
ritorno in esercizio del sistema di
E magari anche per le altre pres- Migranti, nell’Unione vige dell’orbe terracqueo, e i tedeschi si interconnessione.
santi esigenze sociali di questo no- il “due pesi e due misure” permetterebbero di compiere un Si intende inoltre precisare che,
stro Paese. Il carcere va utilizzato Se corrispondesse a verità che la tale affronto? contrariamente a quanto riportato
per coloro che hanno esportato i Germania ha rimandato in Italia E noi chi saremmo, gli zerbini nell’articolo, Edesur è entrata a far
beni nei paradisi fiscali, proponen- 1200 migranti legati e sedati, ci tro- dell’Europa? parte del Gruppo Enel soltanto nel
dosi però di non rilasciarli sino a veremmo davanti ad un problema Nessuno Stato è perfetto: la Fran- 2009, in conseguenza dell’acquisi-
quando non riporteranno a casa la politico e sociale enorme. cia sforerà quest’anno il rapporto zione, da parte della società italia-
refurtiva. Un atto di giustizia, per- Ma come, l’Italia non può riman- deficit/Pil al 3,4%, la Germania na, dell’utility spagnola Endesa la
chè, intanto io continuo a pagare il dare ai paesi di origine neppure un sforerà al rialzo al 7% contro il 6% quale, a sua volta, già controllava
23% su una pensione di infermiere migrante irregolare alla volta, sen- del limite della bilancia commer- Edesur.
e con due figli laureati e senza la- za accordi bilaterali e senza incor- ciale import/export, e in Ue tutti CARLOS ALBERTO MENDES PEREIRA,
voro. rere nelle contumelie della UE, zitti; e noi dovremmo rinunciare a RESPONSABILE RELAZIONI CON I MEDIA
S. BITTI della Vaticano, delle ONG e quota 100 e reddito di cittadinan- COMUNICAZIONE ITALIA

PROGRAMMITV

09:38 Unomattina Estate 08:30 Tg2 08:00 Agorà 06:55 Miami Vice 07:59 Tg5 07:00 Last Man Standing 07:00 Omnibus News 18:45 La maschera di ferro
10:00 Tg1 08:40 The Coroner 10:00 Mi manda Rai3 09:00 Carabinieri 08:45 Secret Life of The Kanga- 07:46 Cartoni animati 07:30 Tg La7 21:00 100X100Cinema
10:05 Unomattina Estate 09:25 La nostra amica Robbie 10:50 Parlamento Spaziolibero 10:20 Detective in Corsia roo 09:26 Hart of Dixie 07:55 Omnibus - Meteo 21:15 La truffa dei Logan
10:30 Tutto Chiaro 10:10 Tg2 Italia 11:00 Relazione annuale 11:20 Ricette all'italiana 09:50 I Custodi Della Natura 10:25 Person of Interest 08:00 Omnibus 23:20 Safe House - Nessuno è
11:35 Don Matteo 6 11:10 Tg Sport Giorno Garante per l'infanzia 12:00 Tg4 11:00 Forum 12:25 Studio Aperto al sicuro
13:30 Tg1 11:20 Crociere di Nozze Croazia e l'adolescenza 09:40 Coffee Break
12:30 Ricette all'italiana 13:00 Tg5 13:06 Sport Mediaset 01:20 Non c'è 2 senza te
14:00 - Io e Te 13:00 Tg2 GIORNO 12:00 Tg3 13:41 Beautiful 11:00 L'Aria Che Tira
13:00 La Signora in Giallo 13:45 I Simpson 03:00 Deja vu - Corsa contro il
15:40 Il Paradiso delle Signore 13:30 Tg2 Costume e Società 12:45 Quante storie 14:10 Una Vita 14:35 I Griffin 13:30 Tg La7
16:30 Tg1 13:50 Tg2 Medicina 33 13:15 Passato e Presente 14:00 Lo Sportello di Forum tempo
14:44 Bitter Sweet - Ingredienti 15:26 Mom 14:15 Tagadà
16:40 Tg1 Economia 14:00 Squadra Omicidi Istanbul 14:20 Tg3 15:30 Hamburg Distretto 21 05:10 Perfetti sconosciuti
d'amore 15:56 The Middle 16:15 The District
16:50 La vita in diretta estate 15:40 Squadra Speciale Cobra 11 15:05 Il Commissario Rex 16:47 Il Corsaro della Giamaica
15:29 Il Segreto 16:26 Due Uomini e 1/2 18:00 Josephine, Ange Gardien
18:45 Reazione a Catena 17:00 Castle 17:25 Aspettando Geo 18:55 Tg4 16:32 Un’estate perfetta 17:21 Will & Grace 19:55 Il meteo della sera
20:00 Tg1 18:00 Tg2 17:35 Geo 19:32 Tempesta d'amore 18:45 Franklin and Bash
18:45 Caduta Libera 18:16 Colorado Pills 20:00 Tg La7
20:30 Calcio. Under 21 Europei 18:15 Calcio Under 21 19:00 Tg3 20:30 Stasera Italia Estate 20:15 Riviera
2019 Italia-Polonia Spagna-Belgio 20:00 Blob 20:00 Tg5 18:30 Studio Aperto 20:35 Otto e Mezzo
21:27 FILM Forrest Gump 20:40 Paperissima Sprint 19:26 C.s.i. 23:00 The Inventor - La più
23:20 Porta a Porta 20:30 Tg2 20.30 20:25 Che ci faccio qui 00:32 Quicksand 21:15 Atlantide files presenta grande...
23:41 Tg1 60 Secondi 21:00 Tg2 Post 20:45 Un posto al sole 21:20 Live Non è la D'Urso 21:20 Tutti pazzi per l'oro
01:20 Tg4 - Night News Atomica 01:00 Chernobyl
00:55 Tg1 NOTTE 21:20 Qualcosa di speciale 21:20 Chi l'ha visto? 00:30 Tg5 23:40 Shark Killer
02:27 Stasera Italia Estate 01:06 Paperissima Sprint 00:50 Tg La7 Notte 02:00 The Leftovers - Svaniti
01:30 Sottovoce 23:15 Realiti 00:00 TG3 Linea notte 01:28 Constantine
02:00 Zoom! - Il cibo in TV 00:40 Fatti Unici 01:05 Parlamento Magazine 03:22 Media Shopping 01:34 Centovetrine 02:15 Studio Aperto 01:00 Otto e Mezzo (R) nel nulla
02:35 L'Età di Cosimo - L'Uma- 01:40 In Bruges 01:15 Grande Guerra cento 03:41 L'albero di Ggernica 05:00 Media Shopping - La Giornata 01:40 Tagadà (R) 03:30 Franklin and Bash
nesimo 03:20 Piloti anni dopo 05:18 Hamburg Distretto 21 05:15 Centovetrine 02:30 Tgcom24 - Sport 03:40 L'Aria che tira (R) 05:00 Crashing

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Mercoledì 19 Giugno 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO |
TRUMP, IL BULLO
CHE SI VEDE PADRINO
N
ei media più critici,
l’accostamento di
Donald Trump a un
boss della mafia è di-
ventato quasi un luo-
go comune, ma fa comunque una
certa impressione vedere stam-
pata sul Financial Times la faccia
di Trump con gli stessi lineamenti
di Marlon Brando ne Il Padrino.
“Il suo modo di condurre la po-
litica estera, la sua enfasi sulle re-
lazioni personali tra i boss, il sen-
so che ci si può fidare solo dei
membri della famiglia (…) l’incli-
nazione a fare offerte che non
possono essere rifiutate” sareb-
bero la quintessenza dello stile di
governo di un ex palazzinaro e
proprietario di casinò diventato
presidente degli Stati Uniti(FT,
10.6.2019).
Da un punto di vista “tecnico”
Trump in realtà assomiglia più a
un bullo metropolitano che a un
autentico Don Vito Corleone.
Ho descritto altrove, per bocca
di Tommaso Buscetta,
la tragica fine per ma-
no mafiosa di una stel-
la filante della malavi-
ta milanese degli anni
60 come Francis Tura-
tello, padrone anche
lui di casinò (clande-
stini) (Addio Cosa No-
st ra , Chiarelettere).
La sua sfida a Cosa No-
stra terminò in un su-
percarcere della Sar-
degna a causa di un al-
terco avvenuto cinque
anni prima in una bisca
con Alfredo Bono, un
vero uomo d’onore.
Trump sta all’odier-
no deep state america-
no come Turatello sta
PIOVONO PIETRE
» ALESSANDRO ROBECCHI
P
urtroppo, il convegno su
“L’istituto giuridico
d el l’autosospensione -
Confini legali, etici e morali” è
stato rinviato perché tutti i re-
latori si sono autosospesi e nes-
suno sapeva cosa dire. Quindi
andremo felicemente a tentoni
con le nostre piccole forze, cer-
cando di precisare i contorni di
questa pena autoinflitta, di que-
sta autoflagellazione un po’ mi-
metica che va di gran moda. Dai,
su, se non sei autosospeso da
qualcosa, oggi come oggi, non
sei nessuno, è una cosa trendy.
ULTIMO CLAMOROSO episodio,
come si sa, quello di Luca Lotti,
un imputato che andava di notte
a discutere le nomine nella pro-
cura che lo ha indagato. Non è u-
na cosa carina, ma si dice che non
abbia violato nessuna legge.
Cioè, per esempio, se dici alla fi-
danzata “Andiamo a fare una gi-
ta” e poi l’abbandoni in un bosco
sperduto e te ne torni a casa da
solo, non hai infranto nessuna
legge, ma qualcuno potrebbe in-
cazzarsi lo stesso. In quel caso,
suggerisco: autosospensione.
Oppure dici che hai parlato di
qualcosa con Mattarella, e quan-
do Mattarella dice che non è ve-
ro, e che stai millantando… sug-
gerisco: autosospensione dal
guardarsi allo specchio.
Autosospendersi è comodo,
Trova questo quotidiano e tutti gli altri molto prima,ed in più riviste,libri,fumetti, audiolibri,e tanto altro,tutto gratis,su:https://marapcana.pro
» PINO ARLACCHI
a Bono: appartengono alla stessa bilità e di pace garantita da un’of-
matrice sopraffattoria, ma con ferta di difesa contro un nemico
profili divergenti. L’impero ame- ritenuto molto potente: l’ Unione
ricano, come Cosa Nostra, è un Sovietica, portatrice di una pro-
freddo manufatto egemonico. Un posta di governo mondiale alter-
presidente alla Don Vito non si nativa ed espansionista.
perde in stravaganze e in eccessi Il pericolo si è rivelato enor-
bullisti. Un presidente davvero memente gonfiato, perché la su-
mafioso reclama obbedienza dal periorità economica e militare
resto del mondo perché pretende degli Usa è stata schiacciante fin
di fornire un bene comune supre- dall’inizio, e perché i piani sovie-
mo, la tutela da un nemico mor- tici di un’invasione dell’Europa
tale. È questa l’offerta che non occidentale non si sono mai tro-
può essere declinata. vati, neppure dopo il crollo del
Ma l’affinità tra il potere ame- comunismo, l’apertura degli ar-
ricano degli ultimi decenni con il chivi e la moltiplicazione delle te-
metodo mafioso di dominio si e- stimonianze.
stende anche a un altro aspetto Ma per quanto esagerata, la mi-
cruciale: entrambi pretendono di naccia da cui dipendeva la prote-
proteggere da minacce che essi zione offerta dagli Stati Uniti ven-
stessi hanno creato. ne ritenuta credibile, e i missili so-
Dopo la Seconda guerra mon- vietici puntati contro l’Europa la
diale gli Stati Uniti hanno avanza- trasformarono in una classica
to ai Paesi alleati un’offerta di sta- profezia che si autoadempie.
I Paesi europei par-
teciparono perciò di
buon grado alla costi-
tuzione di una forza
armata multinaziona-
le a guida americana,
la Nato, per difendersi
da una possibile inva-
sione.
Il prezzo del servi-
zio di protezione of-
ferto dagli Usa, d’altra
parte, era imbattibile.
Non c’era alcuna tas-
sazione diretta. Tutto
ciò che veniva chiesto
agli alleati era di adot-
tare il dollaro come
valuta degli scambi
con l’estero, accettare
quelle limitazioni di
Matrimonio, Imu, calcio:
autosospenditi pure tu,
è di moda e non impegna
non impegna più di tanto, e può Unico problema: ci si autoso-
persino servire a fare un figurone spende da qualcosa. Da una ca-
in società, ammesso di vivere in rica. Da una funzione. Da un ruo-
una società di deficienti in sol- lo. Guidavo il tram, mi autoso-
lucchero: “Uh, si è autosospeso! spendo, non guido più il tram.
Che coraggio! Che tempra!”. Risulta invece difficile capire
In più, ci sono molti tipi di au- da cosa si sia autosospeso Luca
tosospensione: quella un po’ of- Lotti, non avendo cariche, né
fesa (“Fintanto che non sarà tut- ruoli, né funzioni note e ufficiali.
to chiaro mi autosospendo!”, Si è autosospeso dal Pd, bene, pe-
modello sindaco di Milano Sala) rò sarebbe bello sapere cosa si-
che suona un po’ come “Non mi gnifica. Non paga più la tessera?
Non va alle riu-
nioni? È davvero
TUTTI COME LOTTI pensabile che un
importante capo-
Nessuno ha capito da cosa, corrente come
ma molti hanno lodato il suo Luca Lotti (se-
condo la vulgata
coraggio. Come quando dei giornali con-
trollerebbe
da bambini si interrompeva 40-50 deputati)
smetta di incon-
il gioco per poi riprenderlo trare, brigare,
sollecitare, con-
sigliare, tessere
meritate!” ed equivale a sbattere strategie e ricamare tattiche, in-
la porta uscendo dalla stanza. contrare colleghi? Va nel gruppo
Oppure c’è l’autosospensione di- misto? Escursioni in montagna?
fensiva, tipo il sottosegretario Si- Torneo di golf?
ri che la propose come ultimo di- Generalmente, il nobile gesto
sperato tentativo al posto delle di autosospendersi è compiuto a
dimissioni (che è un po’ come garanzia dell’istituto da cui ci si
proporre di farsi due settimane autosospende. Per esempio se un
alle Maldive invece che due mesi iscritto al circolo del bridge uc-
in miniera, niente male). cide sei persone, sarebbe carino
sovranità che erano indispensa-
bili per l’esercizio della tutela, ed
agganciarsi al carro americano in
politica estera.
Ma già prima del crollo del co-
munismo, all’inizio degli anni 80,
l’Amministrazione Reagan iniziò
la trasformazione della protezio-
ne legittima in una tipica estorsio-
ne mafiosa, dove chi offre il ser-
vizio è anche il soggetto che crea
la minaccia. Venne messo in piedi
un colossale programma di riar-
mo contro un’inesistente supre-
mazia militare sovietica, accom-
pagnato da un’offensiva nel Ter-
zo mondo che si svolse arruolan-
do una serie di tiranni locali, tra i
quali Saddam Hussein, assieme a
varie entità del fondamentalismo
sunnita che sarebbero diventati
poi il saudismo wahabita, Osama
bin Laden, i talebani, al Qaeda, l’I-
sis e simili.
Dopo il 1989 è venuto meno il
bisogno del gendarme mondiale,
ma la pretesa di protezione ame-
ricana è proseguita. Consapevol-
mente o meno, ma in perfetto sti-
le Cosa Nostra, gli Stati Uniti a-
vevano creato negli anni 80 i pe-
ricoli da cui hanno preteso di di-
fenderci nei decenni successivi e
fino adesso.
Tutto ciò a scapito del soft po-
wer, l’autorità morale goduta da-
gli Usa in passato, e a vantaggio
dei due pilastri attuali dell’impe-
ro: il dollaro e la forza armata.
Ci si può allora meravigliare se
si è ormai consolidata un’opinio-
ne negativa sul ruolo che gli Stati
Uniti giocano nel mondo? Secon-
do il sondaggio ripetuto dal Pew
Center sin dal 2013, i cittadini di
68 Paesi considerano gli Stati U-
niti come la più grande minaccia
alla sicurezza mondiale.
da parte sua autosospendersi,
come dire: sono io il mostro, il no-
bile circolo del bridge non c’en-
tra niente.
A quel punto, quelli del circolo
del bridge si chiudono in un triste
silenzio. Invece nel Pd all’auto-
sospensione di Lotti si sono alza-
te voci esultanti: “Che coraggio!
Si è autosospeso! Che leone!”.
SUGGERIREI alla politica qual-
che cautela. Se la cosa prende
piede nella vita normale non se
ne esce più. Gente che si auto-
sospende dalle rogne, dalle sec-
cature, dal pagamento dell’Imu,
da tifoso del Milan, da moglie, da
marito. E naturalmente l’auto-
sospensione (“auto”) è una cosa
autonoma, personale. Come u-
no si è autosospeso può sempre
decidere di autosospendere
l’autosospensione e di tornare.
Si faceva da bambini gridando
“arimo!”, che era una versione
popolare di “arimortis” e che si-
gnificava: sospendere per un at-
timo il gioco, le regole, i tempi, i
modi, insomma una specie di ti-
me-out. Però, vuoi mettere il pa-
thos? Il fulgore di un gesto ele-
gante, nobile, che offre il petto
alle pallottole, dignitoso. Mi au-
tosospendo! Addio!
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PIAZZA GRANDE » 13
FATTI DI VITA
Insulti a Camilleri,
quattro webeti
non fanno notizia
» SILVIA TRUZZI
I
eri sui siti che riportavano le allar-
manti notizie sul ricovero di Andrea
Camilleri, si potevano leggere anche
le cronache di quanto accadeva a propo-
sito di questo triste episodio sui social
network. Brevemente: accanto alle nu-
merosissime manifestazioni
d’affetto, vicinanza alla fa-
miglia e solidarietà al
maestro siciliano, qual-
che idiota ha pensato be-
ne di insultare un uomo
di 93 anni ricoverato in
rianimazione. Motivo?
Qualche giorno fa Camilleri
era stato ospite di Massimo Giannini a
Circo Massimo su Radio Capital. E aveva
espresso, come sempre ha fatto, anche al-
cune opinioni sulla situazione politica
attuale.
A una domanda sul crocifisso impu-
gnato da Salvini al famoso comizio ha
detto: “Mi dà un senso di vomito”. Il vi-
cepremier gli aveva risposto con i con-
sueti modi liquidatori e sprezzanti
(“pensi a scrivere”), ignorando che il ruo-
lo degli intellettuali in un Paese demo-
cratico non si riduce allo scrivere roman-
zi, per quanto belli. Non chiederemo a
Salvini di occuparsi della salute della no-
stra democrazia, che passa attraverso la
critica vigile e non il servo encomio, dal
momento che ha già tanto da fare con i
gabbiani e la complessa geografia delle
città americane.
COMUNQUE SIA, qualche webete, come
lo chiamerebbe Enrico Mentana, ha po-
stato insulti a Camilleri di irriferibile te-
nore e immediatamente questo fatto cir-
costanziato è diventato un titolo sui mag-
giori siti. Monitorando i social però, si
scopre che trattasi di quattro scappati di
casa, in possesso peraltro di scarse nozio-
ni di grammatica: valeva la pena di dar lo-
ro così tanto spazio? L’effetto amplifica-
tore – una volta nei giornali se ne parlava
molto – non è un deterrente abbastanza
convincente? Dopotutto non parliamo di
milioni (e nemmeno di migliaia) di per-
sone, ma di una manciata di individui.
Forse ciò che fa diventare questi pochi
stupidi una notizia è l’orrore che susci-
tano (in questo caso oggettivo: come si
può offendere o canzonare un uomo di 93
anni in coma?). Ovviamente conta il fatto
che questi incommentabili commentato-
ri siano riconducibili a quella fetta di o-
pinione pubblica comunemente nota co-
me “fan di Salvini”. Questa polarizzazio-
ne dello scontro, va detto, è oltremodo in-
comprensibile: più i partiti di tutto l’arco
costituzionale si svuotano di idee, presti-
gio e autorevolezza, più le opposte fazioni
si accalorano in loro difesa. Una situazio-
ne bizzarra.
Tolto di mezzo il côté politico, resta il
ruolo dei media che si dovrebbe eserci-
tare con maggior vigilanza. Gli organi di
informazione ormai attingono ai social
network come fonte d’ispirazione o fonte
e basta, quasi che avessero bisogno della
legittimazione di quel mondo. Da un lato
è chiaro, è stato detto e ripetuto, che i so-
cial raccolgono (anche) la feccia della fec-
cia; dall’altro quella feccia esercita un po-
tere (e lo esercita in quanto feccia, non in
quanto fenomeno di massa). Spesso le co-
se che leggiamo e che ci fanno rabbrivi-
dire riguardano, come nel caso di Camil-
leri, un pugno di individui. È forse l’at-
trazione per l’orribile? Per l’indicibile?
Per il lato oscuro dell’umano? Forse, ma
più probabilmente è pigrizia. Ci vuole
concentrazione per definire i confini del
dibattito pubblico e in questo momento –
per assurdo, perché si tratta della missio-
ne dell’informazione – il sistema dei me-
dia sembra meno incline a mediare, ac-
contentandosi di raccontare cose a cui la
maggioranza ha già accesso. Così però si
condanna all’irrilevanza. Non solo intel-
lettuale.
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14 » ITALIA
IN APPRENSIONE
U che prende in giro la morte
» PIETRANGELO BUTTAFUOCO
no con la fantasia aperta co-
me lui in queste ore – nel suo
transito – non può che andar-
sene per i fatti propri che, nel
caso specifico, son quelli del
vecchio Andrea Camilleri. E
scusate se è poco.
Uno come lui – 93 anni –
uno che da cieco ha visto an-
cora meglio, uno che si carica
tutti i suoi acciacchi e può fa-
re qualunque cosa, pure in-
namorarsi, può perfino pren-
La scheda dersi a braccetto la morte.
Chiamarla a sé la morte, que-
n LO sto può fare, e farle fare uno di
SCRITTORE quei giri mirabolanti di ragio-
Andrea namenti in cui – come in una
Camilleri è mano di ramino, come nel
stato colpito riavvolgere dell’impasto de-
da un infarto gli arancini –non si perde mai
lunedì il filo, tanto l’ingranaggio del
mattina. suo racconto è perfetto come
Trasportato un orologio.
all’ospedale
romano SE CI FATE CASO, ovunque ci
Santo Spirito, siano vecchi seduti a chiac-
è stato chierare tra loro – all’ombra,
ricoverato in davanti a un circolo in estate –
rianimazione c’è la morte. Osservateli sedu-
ti nei caffè, a corteggiare an-
cora le amiche e consumare
n IL leccornie delicate tipo se-
BOLLETTINO menza tostata, bibite zucche-
delle 17 di ieri rate ma anche qualche birra,
parla di ebbene, fateci caso: accomo-
situazione data con loro, sempre discre-
“stabile ma ta, c’è sempre la morte. A volte
ancora è anche dispettosa, la Morte:
critica”. “Ma che cosa festeggi i com-
Prosegue la pleanni, che diverti a fare – è
ventilazione proprio lei a parlare – se alla
meccanica e fine arrivo io e ti porto via?”.
la sedazione Camilleri – come tutti gli
farmacologica. uomini autentici – ha il senso
I medici: del principio, del durante e
“Fibra forte” dell’uscita di scena e allora
pare di sentirla la sua voce,
ferma, risponderle a tono alla
signora Morte e quindi dirle:
“E chi ti dice che non stia fe-
steggiando proprio te, stron-
za!”. Quel saper arrivare da
LA VECCHIAIA E LA TEMPRA
È uno che si carica i suoi
acciacchi e può fare tutto,
perfino prendere a braccetto
la nera signora
Trova questo quotidiano e tutti gli altri molto prima,ed in più riviste,libri,fumetti, audiolibri,e tanto altro,tutto gratis,su:https://marapcana.pro
Ancora in rianimazione Lo scrittore non ha mai fatto mistero
della sua cecità. Anzi, da cieco ha visto ancora meglio
Camilleri, il “forte” Tiresia
lontano – da un’infanzia feli-
ce – guadagnandosi le meda-
glie della vecchiaia, e l’attesa
del transito, è l’arte di una ben
precisa educazione senti-
mentale. È quella in cui i bam-
bini capovolgono i sogni e la
legge stessa della natura.
Chi nasce in certi posti – la
Sicilia è uno di questi – non
vede l’ora di diventare vec-
chio. Il passo di corsa diventa
quello della camminata, le
cartucce a disposizione si e-
sauriscono sparando e poi
sparando ancora, i capelli di-
ventano bianchi e tali resta-
no, e non c’è cosmesi che pos-
sa riavvolgere il tempo e por-
tare tutto indietro.
È la famosa età ambita da
chi se ne fotte delle teorie – di
qualunque senectute–e sa co-
sì è e non altrimenti. La notte,
infatti, si prende il giorno; ci si
affretta a diventare vecchi e il
| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019
grano, e poi ancora avevo una
fontana con la vasca larga per
farci i tuffi… e avevo un figlio
piccolo cui davo il permesso
di sparare e di guidare la Giu-
lietta perché quando io ero
grande, avevo un fucile e pure
la macchina”.
UNO COME LUI, vecchissimo –
capofamiglia e patriarca di u-
na nidiata di devoti – è un tale
bimbo. E lo è ancora adesso
che il bollettino medico lo de-
finisce “non cosciente” in ra-
gione di quella forgia, la feli-
cità, che vuole tutti in gara
verso il traguardo della vec-
chiaia per vederne l’effetto
che fa da lontano, quando si
chiama la vita e morte, invece
– come in Vitti ‘na Crozza –
solo Morte risponde.
Ed è proprio come quando
si sta seduti in mezzo al ma-
nicomio di gioia –quando tut-
ti portano una carezza, un au-
gurio e un dono al più vecchio
tra i vecchi – e lei, dispettosa,
anzi, stronza, rumina qualche
acidità.
Un tale bimbo impara dai
propri vecchi l’arte dell’arri-
vare da lontano. Ed è da loro
Le sue “con- che s’impara a rispondere a
versazioni” tono alla vecchiaia, e dopodi-
Nel novembre ché anche alla morte.
scorso è arri- Chi si presenta da lontano,
vato per qual- ritagliando lo spazio dove so-
che giorno in lo da vecchi, a passettini bre-
sala il docu- vi – gattonando anche, ag-
film Palomar grappandosi all’amore dei
e Nexo Digital propri cari – si rincontrano i
tratto dallo sorrisi, i baci e i bisbigli della
spettacolo di felicità.
e con Camille- Un tale bimbo è uno la cui
ri a Siracusa carne gli si asciuga addosso
Lia Pasqualino come fosse legno.
Osservatelo: sulla pelle vi si
depositano i tratti scartave-
contrappasso è presto risolto: dano esclusivamente solo di trati di chissà quante ruggini,
se ne guadagna in prestigio, in ciò che deve ancora accadere, gli occhi si spengono e però il
rispetto e nell’es ten sio ne per farne proprio il deposito pensiero – la tenacia di un
stessa delle spalle, larghe ab- delle cose perdute. cervello mirabolante sempre
bastanza per caricarsi la vita “Quando ero grande”, ca- di ragionamenti – come un
degli altri e a tutti quanti – an- pita di sentir dire ai piccolini ruggito riesce a rimbombare
che alle cose inutili, ai tanti tra seduti in cerchio tra i loro gio- nella caverna dell’eterno.
loro – fargliela leggera. chi, “avevo un asino bello as- Certo, Morte si presenta,
Uno come lui è proprio un sai, e avevo anche una campa- ma lui risponde. A tono.
bambino di quelli che si ricor- gna con tanti alberi di melo- © RIPRODUZIONE RISERVATA

NUOVA DIREZIONE Nascono Libra e Calibra, rispettivamente una moneta digitale e un portafoglio
virtuale che sfruttano la blockchain per pagamenti diretti online. Un sistema molto lontano da Bitcoin
F
» VIRGINIA DELLA SALA
unzionerà più o meno così: un
utente qualsiasi potrà accede-
re a un exchange o a una piat-
taforma apposita, pagare con
la carta per acquistare le Libra,
le nuove criptovalute lanciate
dalla Libra Association, e poi
potrà conservarle in un porta-
foglio online di Facebook, che
si chiamerà Calibra, dal quale
– come avviene per i conti in
banca – potrà inviarle o rice-
verle anche via Whatsapp o
Messenger o app. Ovviamente
pagando una commissione
che Mark Zuckerberg ieri ha
assicurato sarà low cost, paral-
lelamente però all’intenzione
di sviluppare servizi sempre
più avanzati per il business.
Poi le si potrà ricambiare in
moneta fiat sulla stessa piatta-
forma.
La scheda
IL SOCIAL NETWORK non si
smentisce: prende le infinite
potenzialità di libertà del web e
le incasella nelle regole del
mercato. Ieri, dopo settimane
di voci, è arrivato l’annuncio
ufficiale della creazione entro
il 2020 di questa criptovaluta
che si reggerà su una rete di 28
operatori (da Visa a Master-
card e Paypal, da Uber a Spo-
tify, da eBay a società specializ-
zate nel settore blockchain co-
me Coinbase e Xapo ma anche
telco come Vodafone e Iliad),
che mira a coinvolgerne alme-
no cento e che dovrebbe servire
a far scambiare più facilmente
le criptovalute, quindi soldi, tra
gli utenti o tra venditori e ac-
quirenti senza l’intermedia-
zione dei sistemi di pagamen-
to. La tecnologia blockchain (la
stessa su cui si basano i bitcoin)
n IL TRUST certificherà le transazioni e as-
di Libra è sicurerà scambi immediati a
formato da 28 costi più bassi. Facebook lancia
aziende. C’è allora il suo bitcoin? No. Libra è
anche Gemini, tecnicamente definita una sta-
exchange di b l e co i n , ovvero una moneta
criptovalute virtuale stabile perché il suo
dei fratelli valore non è condizionato dal-
Winklevoss la domanda e dall’offerta (co-
con cui me avviene invece per le crip-
Zuckerberg tovalute in circolo finora, fa-
è finito vorendo così la speculazione)
in tribunale ma è ancorato ad asset reali
per scontri stabili come le monete dei di-
sulla versi Paesi, il dollaro o l’euro
fondazione ad esempio, ma anche a depo-
dell’azienda siti bancari e titoli di Stato di
Paesi considerati stabili. In
questo modo l’utente la com-
prerà e venderà tendenzial-
mente allo stesso prezzo e l’u-
nico motivo per farlo sarà uti-
lizzare una moneta virtuale da
una app senza dover ricorrere
ai contanti o alla carta di cre-
dito. Chi investe, potrà guada-
gnare dalle commissioni sulle
transizioni e le banche potreb-
L’equilibrio di una “bilancia”
La moneta avrà un valore fisso
perché sarà ancorata a una valuta
reale o ad altri asset, come i titoli
di Stato di Paesi considerati “stabili”
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Facebook lancia Libra
Così il social diventa
una (cripto) banca
bero a un certo punto essere
invogliate a diventare partner
anziché concorrenti. Ciò a cui
punta Menlo Park, infatti, è la
capillarità, e se si considerano
i partner coinvolti è chiaro
che, almeno per quanto ri-
guarda i servizi digitali, il po-
tenziale c’è. Alle banche reste-
rebbe il nocciolo duro della
popolazione più anziana, ma
potrebbero aprirsi nuove pro-
spettive con gli utenti che non
hanno un conto. A meno che
non decidano di fare la guerra
a Zuckerberg: difficile, visto
che un’alleanza di una portata
simile è impensabile.
La nuova criptomoneta fa
capo a una associazione non
profit di 28 entità, con sede in
Svizzera e dal nome Libra As-
sociation. “L’associazione – si
legge nel White Paper di pre-
sentazione – è pensata per fa-
cilitare le operazioni di Libra,
per gestire la riserva che man-
tiene stabile il valore della va-
luta e per coordinare gli accor-
di tra i suoi stakeholder”. Ogni
membro detiene un nodo della
rete blockchain di Libra (quindi
ognuno dei ‘registri’ su cui vie-
ne salvata e quindi certificata in
modo indelebile la transazione
nel momento in cui avviene) ed
elegge un rappresentante nel
consiglio dell’ass ocia zion e,
| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019 |
ALL’INTERNO Mini Flat Tax: ecco chi vince • Draghi fa infuriare Trump •
Come lo spread predice l’economia • Il caos dei condoni perpetui
Sicurezza che prende le decisioni per vo-
Tra le rassicu- tazione. Ciascun membro fon-
razioni del datore non può detenere più di
nuovo lancio, un voto o dell’1% del totale dei
la collabora- voti”. Il sistema – ideato e rea-
zione con le lizzato da David Marcus, ex
autorità per presidente di PayPal, direttore
contrastare dell’unità Facebook Messen-
il riciclaggio ger e dal 2017 anche membro
di denaro del consiglio di amministrazio-
ne di Coinbase, uno dei mag-
giori exchange e fornitori di
l
servizi di criptovalute – si reg-
ge quindi su una riserva nutrita
10mln da due fonti: gli investitori ini-
ziali e gli utenti di Libra. L’as-
sociazione distribuirà incenti-
Di dollari vi in moneta Libra ai membri
L’investimento fondatori per incoraggiarne
nel progetto l’adozione, mentre la creazio-
da parte ne di nuove monete Libra av-
di ognuno verrà in base alla domanda. La
dei partner cosiddetta riserva sarà poi in-
di Libra. vestita in attività “a basso ri-
Mark schio” che “produrranno inte-
Zuckerberg ressi nel tempo”e le cui entrate
mira a sosterranno “innanzitutto le
raccogliere spese operative”e finanzieran-
un miliardo no “crescita e sviluppo dell’e-
cosistema, organizzazioni non
profit e multilaterali, ricerca
ingegneristica”. Solo dopo, se-
condo il piano, parte del rima-
nente rendimento andrà a pa-
gare i dividendi ai primi inve-
stitori. “Poiché le attività nella
riserva sono a basso rischio e
basso rendimento, i rendimen-
ti per i primi investitori si con-
cretizzeranno solo se la rete a-
vrà successo e la riserva cresce-
rà in misura sostanziale”, si leg-
ge. Secondo quanto trapelato,
ogni azienda finora ha investi-
to 10 milioni di dollari. L’obiet-
tivo di Zuckerberg è arrivare a
un miliardo. Curiosità: dalle
immagini a titolo di esempio
pubblicate sul blog di Face-
book il cambio Libra/Dollaro è
indicato 1 a 1,0493.
BISOGNAVA capirlo: le mosse
per acquisire la licenza banca-
ria (le stesse che hanno spinto
anche Google e Amazon a fare
passi simili e a pensare stru-
menti finanziari propri per gli
utenti) sono una alternativa a
fronte della sempre maggiore
pressione sulla privacy e su un
modello di business che l’ha
minacciata senza sosta. Ora, la
crittografia della blockchain
(oltre alla rassicurazione di u-
na netta divisione tra le infor-
mazioni di Facebook e quelle
legate a Libra e Calibra) do-
vrebbe aver risolto questo pro-
blema. Restano le pressioni
dell’antitrust Usa, ma anche in
questo caso, con la comparte-
cipazione di altre società, il di-
segno pare perfetto. La guerra
di Zuckerberg è solo all’inizio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
» 15
CAPITANI
DI SVENTURA
La politica
del tasso
di interesse
» STEFANO FELTRI
TRA LE TANTE
q eredità del
Novecento che ci stiamo
lasciando alle spalle, c’è
l’idea che le Banche centrali
debbano essere
indipendenti dalla politica.
Mario Draghi, nel suo
discorso di ieri, ha ricordato
che la Bce può ancora
tagliare i tassi per sostenere
una ripresa europea mai
decollata. La forza delle sue
parole deriva
dall’indipendenza e tale
indipendenza, lui lo ha
ricordato più volte, si
legittima proprio perché
limitata a un mandato molto
specifico: difendere la
stabilità dell’euro e tenere
l’inflazione stabile intorno al
2 per cento. Un mandato più
ampio, come quello che tanti
invocano di sostegno alla
crescita e alla politica fiscale,
sarebbe impossibile da
affidare a un’istituzione che
risponde solo ai trattati Ue e
non agli elettori. Mentre
Draghi parlava, Bloomberg
rivelava che la Casa Bianca
di Donald Trump, a
dicembre, ha valutato la
possibilità di demansionare
il presidente della Federal
Reserve, Jerome Powell: non
potendolo licenziare, Trump
pensava di privarlo della
qualifica di presidente. Non
è successo anche perché
sarebbe stato inutile: il
presidente non avrebbe
avuto il potere di togliergli la
guida del comitato che fissa i
tassi di interesse, cioè
l’oggetto del contendere. Per
ribadire che vuole una
politica monetaria
subordinata alle ragioni del
potere politico, Trump ha
anche attaccato Draghi (un
euro indebolito penalizza le
esportazioni americane).
Giustificare banche centrali
indipendenti non è facile:
bisogna avere il ricordo
fresco delle dolorose ferite
dell’inflazione, dei danni che
l’instabilità monetaria può
causare a singoli
risparmiatori e interi Paesi
per delegare a tecnici privi
di legittimazione diretta il
controllo di una parte tanto
vitale delle nostre scelte
collettive. Ora quel ricordo è
lontano, le banche centrali
sono rimaste vittima del
loro successo. Hanno
fermato l’inflazione, ora
politica ed elettori vogliono
che stimolino la crescita. I
pericoli di cercare consenso
elettorale attraverso il
doping monetario però
sono rimasti gli stessi.
Meglio non dimenticarlo.
16 » Il Fatto Economico
LA TASSA PIATTA Nel primo trimestre sono state aperte più di 104 mila partite Iva
L
in regime forfettario: ad aderire ex dipendenti, professionisti associati e piccole società
» LUCIANO CERASA
a legge istitutiva della mini
flat tax per i professionisti e
per le piccole imprese indivi-
duali è entrata in vigore il pri-
mo gennaio scorso. Aliquota
Irpef unica al 15%, niente Iva
e ritenuta d’acconto da paga-
re e costi abbattuti a forfaitso-
La scheda no il piatto forte del nuovo re-
gime fiscale a cui può accede-
n LA MINI re chi ha realizzato ricavi sot-
FLAT TAX to i 65 mila euro annui. In base
Voluta ai dati forniti dall’Osservato-
dalla Lega, rio del ministero dell’Econo-
è in vigore dal mia sulle nuove attivazioni
1° gennaio. registrate nel primo trimestre
Prevede dell’anno stiamo assistendo a
l’estensione un vero e proprio boom delle
del limite partite Iva. Sono 104.456 i
del regime soggetti che hanno aderito al
forfettario per regime forfettario, pari a più
le partita Iva della metà del totale delle
elevandolo a nuove aperture (53,3%), con
65 mila euro un aumento di adesioni di ben
di ricavo per il 40% rispetto allo stesso pe-
tutti i settori riodo dell’anno precedente.
e applicando In base alla classificazione
al reddito per settore produttivo, le at-
un’aliquota tività professionali vantano il
del 15% maggior numero di aperture
di partite Iva (20,2% del tota-
le), seguite dal commercio
(17,8%) e dalle costruzioni
(9,1%). Rispetto al primo tri-
mestre del 2018 le forme so-
cietarie presentano significa-
l l
tivi cali: -17,2% per le società
di persone e -8,5% per le so-
53% cietà di capitali. Poi da gen-
naio 2020 il tetto dei ricavi si
alzerà a 100 mila euro, ma i co-
L’aumento sti dovranno essere docu-
delle nuove mentati per essere detratti
partite Iva, dall’imponibile.
su un totale
di 104.456, PER QUEST’ANNO, la legge isti-
aper te tutiva prevede che a far fede
per aderire sia il fatturato del 2018. Una
al regime clausola che ha spinto, chi ha
forfettario potuto, a rimandare la fattura-
zione delle prestazioni a ridos-
so del 31 dicembre 2018 a que-
l
st’anno. Ma non è stata l’unica
distorsione portata dalla nuo-
20,2% va imposta piatta. Il ragionier
Agostino (lo chiameremo co-
sì) presta la sua opera come
Le aperture
delle p. Iva
commercialista nello studio
intestato alla moglie. La nor-
da parte dei ma stabilisce che dal 2019 non
professionisti si può essere ammessi agli
Seguono sconti d’imposta se si control-
commercio lano direttamente o indiretta-
(17,8%) mente società a responsabilità
e costruzioni limitata o associazioni in par-
(9,1%) tecipazione, riconducibili
all’attività autonoma intra-
presa. Allora il professionista
l
si è messo davanti alla tastiera
e ha interpellato direttamente
17,2%
l’Agenzia delle entrate. Gli as-
sociati negli studi professio-
nali – architetti, avvocati,
Il calo commercialisti in prima fila –
registrato sono stati finora tra coloro che
nel primi 3 hanno aderito con maggior
mesi del 2018 entusiasmo al nuovo regime
dalle società forfettario. Il meccanismo è
di persone; semplice: i costi vengono de-
-8,5% è il calo dotti dall’imponibile del tito-
per le società lare dello studio obbligato a ri-
di capitali manere nel regime Iva ordina-
rio e gli associati si trasferisco-
no armi e bagagli nel paradiso
“flat”.
Ha brindato al nuovo anno
anche il vasto mondo di pen-
sionati benestanti, funzionari
e dirigenti ministeriali. Il go-
Trova questo quotidiano e tutti gli altri molto prima,ed in più riviste,libri,fumetti, audiolibri,e tanto altro,tutto gratis,su:https://marapcana.pro
Finti autonomi, pensionati
benestanti e dirigenti: chi
vince con la mini flat tax
Moduli e dichiarazioni In base alla legge, per quest’anno fa fede il fatturato del 2018 Ansa
verno ha eliminato la clausola
“anti elusiva” voluta nel 2015
dal governo Renzi che impe-
diva ai soggetti titolari di red-
diti da lavoro dipendente o
pensione sopra i 30 mila euro
di poter accedere all’aliquota
fissa per gli eventuali redditi
da lavoro autonomo. E così un
professionista con un reddito
di 130 mila euro non può ac-
cedere all’aliquota agevolata,
ma un pensionato con 80 mila
euro di pensione che cumuli
consulenze per 50 mila euro,
può pagare su quest’ultimo
reddito il 15% invece della nor-
male aliquota Irpef del 43%.
TRA I NUOVI beneficiari degli
sconti fiscali troviamo anche i
titolari delle cosiddette false
partite Iva e i loro datori di la-
voro. Sono coloro che presta-
no la loro opera come lavora-
tori dipendenti ma che, nei
confronti del fisco, della pre-
videnza e dei contratti collet-
tivi, figurano inquadrati nel
più conveniente popolo delle
partita Iva. “Per loro il taglio di
aliquota fiscale è stato sostan-
zioso e anche il prelievo pre-
videnziale praticato dalle cas-
se professionali a cui si aderi-
sce è molto più vantaggioso ri-
spetto all’Inps, ma la flat tax si
è portata via anche i diritti che
i contratti comportano: ferie,
maternità, malattia, stabilità
del rapporto”, fa osservare il
La disparità
Escluso dall’aliquota agevolata
chi ha un reddito di 130 mila euro
Ci rientra il pensionato che cumula
consulenze fino a 50 mila euro
100
Mila euro
Il nuovo tetto
dei ricavi
a partire da
gennaio 2020
ma i costi
dovranno
essere
documentati
per essere
detratti
dall’imponibile
l
responsabile per le politiche
fiscali della Cgil, Cristian Per-
45% niciano. “Queste norme in-
centivano il professionista a
non assumere e a non ingran-
Contribuenti dire la sua attività – aggiunge
Su una platea Perniciano – ma di fatto av-
di 1,7 milioni vantaggiano anche il suo di-
sono quelli pendente: su un lordo di 65 mi-
che non la euro con il regime ordinario,
hanno gli rimarrebbero in busta paga
convenienza 38 mila euro. Ma se passa alla
flat tax se ne ritroverebbe 45
a rinunciare
alle mila, con un risparmio per il
datore di lavoro sulla quota
detrazioni
del regime contributiva di 15 mila euro”.
ordinario “Se sei un professionista vero e
una struttura organizzativa
articolata ti conviene il regime
ordinario”, spiega, dati alla
mano, il responsabile dell’uf-
ficio per le politiche fiscali del-
la Cna, Claudio Carpentieri,
che valuta nel complesso po-
sitivamente la cura choc appli-
cata dalla Lega. Ma di cui be-
neficiano, secondo la Cna, solo
autonomi con ricavi superiori
ai 15-20 mila euro, a seconda
delle categorie.
SECONDO i calcoli dell’ufficio
studi di Lef (l’associazione per
la legalità e l’equità fiscale), la
| IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019
flat tax per gli autonomi sem-
bra fatta esclusivamente per
avvantaggiare le fasce di ricavi
più alte. Complessivamente su
1,7 milioni di contribuenti che
potrebbero ricadere nell’ali-
quota unica, oltre 800 mila (ol-
tre il 45%) non hanno conve-
nienza a rinunciare al sistema
delle detrazioni e delle dedu-
zioni previsto dal regime ordi-
nario. Il fatto che un così ele-
vato numero di soggetti indi-
pendenti con volume d’affari
inferiore ai 65 mila euro non
riceva sostanziali vantaggi
dall’introduzione dell’aliquo-
ta unica è un problema strut-
turale della norma, che in ter-
mini applicativi produce l’ef-
fetto opposto di quello ottenu-
to con la progressività. Per
quanto riguarda il nostro ra-
gionier Agostino, la risposta
dell’Agenzia delle Entrate è
stata salomonica: per il 2019
un contribuente in possesso
dei requisiti previsti dalla leg-
ge può accedere al regime for-
fetario anche se controlla in-
direttamente una Srl, di cui è
anche amministratore. Per il
2020 si vedrà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ACCORDO
COI SINDACATI
Esuberi Vodafone,
“Noi, dipendenti
dei negozi, siamo
stati discriminati”
L’ACCORDO
q sottoscritto con i
sindacati lo scorso 4 aprile,
ha scongiurato 1.130 esuberi
su 6.500 dipendenti di
Vodafone, grazie a
una maxi-
ristrutturazione
che vede la
messa in
solidarietà per
4.870 lavoratori, il
ricorso alla mobilità
volontaria e incentivata per
570 e riconversioni
professionali per 320
dipendenti. Con un piano di
assunzioni per 300 persone
in prossimi tre anni. Ma
nell’accordo sono previste
due differenti procedure: una
per i dipendenti di Vodafone
Italia e una per quelli di
Vodafone Gestioni, vale a
dire per i 54 dipendenti che
lavorano nei negozi. “Per noi
- spiega al Fatto uno di questi
lavoratori - è prevista solo
un’uscita volontaria
accettando l’incentivo
all’esodo con 36 mesi di
buonuscita, pena la
ricollocazione presso un
partner commerciale privato
e a determinate condizioni
penalizzanti. Insomma, una
discriminazione nei
confronti di 54 dipendenti
che hanno almeno 15 anni di
anzianità in Vodafone e che
sono passati a lavorare nei
negozi dopo un job posting
indetto dalla stessa
azienda”. Il timore è chiaro. I
negozi diretti stanno
iniziando a chiudere (è già
accaduto a Napoli): il 22
giugno si abbasseranno le
serrande a Verona e
Palermo, il 26 toccherà a
Roma e Milano. E se il
dipendente non accetterà né
l’esodo né la ricollocazione,
ben presto non avrà più un
lavoro, anche se riceverà
regolarmente lo stipendio.
“La mobilità - replica
Vodafone - è volontaria
anche per i 54 dipendenti dei
negozi, per i quali l’azienda si
è adoperata per individuare
opportunità di ricollocazione
con assunzione a tempo
indeterminato senza
periodo di prova presso terze
parti che prevedono il
mantenimento dei
trattamenti economici e
normativi equivalenti e della
sede di lavoro”. “Non
abbiamo lasciato indietro
nessuno ed è nota la
questione della gestione dei
negozi”, tranquillizza
Giuseppe Francesco della
Slc Cgil. “Il 26 giugno -
spiega - ci sarà il primo
incontro di verifica con
l’azienda per fare la conta
delle prime adesioni
all’esodo. E in quel tavolo
faremo anche il punto sui 54
dipendenti dei negozi”.
Intanto le voci si rincorrono,
come quella di una possibile
chiusura di Vodafone
Gestioni.
PDR
Mercoledì 19 Giugno 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO | Il Fatto Economico » 17

A SINTRA L’annuncio di un possibile taglio dei tassi o un nuovo Qe fa crollare lo spread. Il tycoon
sbotta per l’euro debole, ma il presidente Bce attacca l’austerity e ipoteca il mandato del successore

Draghi fa infuriare Trump,

ma il vero bersaglio è Berlino
» CARLO DI FOGGIA 2014). Nel 2015 il crollo del prez-

N
zo del petrolio ha ipotecato le
on è il “wathever it ta- speranze di far salire l’indice dei
k es ” pronunciato a prezzi e spinto la Bce a varare il
Londra nel 2012, ma Qe (con acquisti per 2.500 mi-
il discorso che ieri liardi). Nonostante tutto questo,
Mario Draghi ha oggi le aspettative di inflazione
tenuto al Forum di Sintra sono al minimo storico.
(Portogallo) avrà un im-
patto rilevante sul futu- SU QUESTO piano, la Bce ha fal-
ro della zona euro. lito il suo mandato pur avendo
Ne ll’ultima riunione tenuto insieme i cocci dell’euro-
del Consiglio, il 6 giu- zona. Ieri Draghi l’ha messa così:
gno, il presidente gli strumenti usati hanno cen-
della Bce aveva an- trato l’obiettivo di trasmissione
nunciato che il pe- della politica monetaria, ma la
riodo dei tassi bas- politica fiscale dei Paesi “non ha
sissimi proseguirà a svolto il suo ruolo”. L’accusa è ri-
lungo e lanciato nuo- volta ai Paesi del blocco nordico, Così rende
ve aste di liquidità a costo Germania in testa, che persisto- più facile
zero per le banche (Tltro) no nel mantenere enormi sur- per
facendo calare gli spread. do sleale con gli Usa. Sono an- Tensioni pia e affonda nella cronica incapa- plus commerciali e politiche fi- l’Unione
Ieri è andato oltre, lascian- ni che fanno come la Cina”. È La cancelliera cità della Bce di centrare il target scali restrittive (pur avendo europea
do intendere che il crollo la seconda volta in due setti- Merkel, con d’inflazione in un’area valutaria, margini di bilancio), scaricando
delle aspettative di infla- mane che Trump accusa la Bce il presidente quella dell’euro, strutturalmente il peso degli aggiustamenti sui competere
zione nell’eurozona – il di far calare l’euro per avere un della Banca deflazionistica, con tutte le conse- Paesi più fragili. Si chiama auste- in modo
mandato di Francoforte è di ingiusto vantaggio commercia- centrale tede- guenze negative che questo ha sul- rità. “Negli ultimi 10 anni – ha non equo
tenerla poco sotto il 2% (oggi le. In passato il presidente Usa sca Jens Weid- la crescita dei salari e la sostenibi- spiegato Draghi – il peso dell’a- con gli Usa
quella “core”è allo 0,8%) –po- (come il predecessore) ha accu- mann. Accan- lità dei debiti dei Paesi più fragili. deguamento macroeconomico è Sono anni
trebbe spingere a un nuovo in- sato l’Unione europea e la Cina di to, Draghi Ansa Appena insediato a novembre diminuito in modo sproporzio- che lo fanno
tervento, sotto forma di taglio manipolazione monetaria. 2011, Draghi ha tagliato i tassi di in- nato rispetto alla politica mone- insieme
dei tassi, già negativi, o perfino “Il nostro obiettivo non è il tas- teresse dopo il disastroso rialzo de- taria. Abbiamo persino visto casi
a riaprire il Quantitative ea- so di cambio”, ha replicato Dra- ciso dal predecessore, Jean Claude in cui la politica fiscale è stata
alla Cina
sing, il programma di acquisti ghi. E in effetti, al netto delle ra- Trichet al culmine della crisi fi- prociclica e ha contrastato lo sti-
massicci di titoli dei debiti pub- gioni del tycoon americano, il suo nanziaria. Poi ha varato le aste di molo monetario”. È l’ennesimo
blici chiuso a dicembre 2018. In discorso ha una portata più am- liquidità (Tltro). Nel momento di messaggio a Berlino, mentre en-
sostanza, ha ipotecato il man- massima tensione della crisi euro- tra nel vivo la partita per il suo
dato del suo successore. pea ha pronunciato il famoso “fa- successore. Il presidente della
Niente Weidmann remo qualunque cosa serva per Bce lascerà a ottobre, non espri-
LO SPREAD è sceso sotto i 240 preservare la moneta unica”che ha me preferenze ma il suo discorso
punti base, minimo da marzo Il capo della Bundesbank è evitato il collasso dell’eurozona. è incompatibile con l’ipotesi che
scorso. L’annuncio ha svalutato incompatibile con il piano Quando la recessione causata dalla gli subentri il numero uno della
subito l’euro sul dollaro e il pre- stretta fiscale imposta ai Paesi Bundesbank, Jens Weidmann, o
sidente Usa Donald Trump ha di stimoli che dovrà dell’area euro tra il 2011 e il 2013 ha chi ha fatto blocco con il tedesco
reagito furioso: “Così rende più varare Francoforte travolto i bilanci, la Bce ha portato contro tutte le misure straordi-
facile per l’Ue competere in mo- i tassi in zona negativa (giugno narie varate in questi anni.

I DATI DAL 2006 Le variazioni di fiducia sul mercato del debito anticipano le evoluzioni di crescita e disoccupazione in Italia

Il futuro dell’economia è rivelato dallo spread

» CARLO FAVERO* recessioni (soprattutto quelle nuove informazioni sull’anda-
profonde) sono causate da crisi di mento variabili che determina-

I
l discorso di Mario Draghi al
forum della Banca centrale eu-
ropea a Sintra ha rivelato una
notevole attenzione alle implica-
zioni per le economie reali delle
fluttuazioni dei prezzi delle atti-
vità finanziarie. Questa preoccu-
pazione non è condivisa dalla no-
stra politica domestica, in Italia,
che identifica una distinzione tra
il preoccuparsi dello spread e il
preoccuparsi del benessere degli
italiani.
I DATI CI DICONO invece che le
fluttuazioni dello spread preve-
dono l’andamento dell’economia
reale e del tasso di disoccupazio-
ne: quando lo spread aumenta, in
Italia aumentano i disoccupati. La
figura a corredo di questo articolo
illustra chiaramente questa ten-
denza nei dati dal 2006 in poi mo-
strando come fluttuazioni nello
spread anticipino le fluttuazioni
del tasso di disoccupazione con
un effetto persistente nel tempo.
Perché? Una razionalizzazio-
ne di questo fenomeno ci viene of-
ferta nel bel libro di Roger Farmer
intitolato Prosperity for all (O-
xford University Press, 2017). Le
fiducia nel sistema finanziario. La
crisi del 2008 e quella successiva
del debito europeo sono state ac-
compagnate da crolli dei mercati
che hanno ridotto drasticamente
la ricchezza delle famiglie. Alla
caduta della ricchezza si è asso-
ciata una caduta della spesa, le a-
ziende hanno licenziato lavorato-
ri e hanno ridotto la produzione di
beni. Con la riduzione drastica
della produzione, si sono ridotti i
profitti. All’effetto della crisi di fi-
ducia sul capitale dei risparmia-
tori si è associato in Europa l’ef-
fetto della crisi di fiducia sul ca-
pitale bancario.
Quando i titoli di Stato sono una
parte rilevante degli attivi banca-
ri, un crollo dei loro prezzi com-
porta una riduzione del capitale
ed una conseguente riduzione
della capacità del sistema banca-
rio di fare prestiti alle aziende e
mutui alle famiglie. La crisi di fi-
ducia dei mercati finanziari, che
comporta un crollo dei prezzi,
produce una profezia che si au-
to-avvera.
Alla radice della relazione tra il
tasso di disoccupazione e l’anda-
mento dei mercati finanziari sta il
Fluttuazioni fatto che i dati non indicano la pre-
Dati che mo- senza di un tasso di disoccupazio-
strano la flut- ne “di equilibrio” attorno al quale
tuazione del- il tasso osservato tende a fluttuare
lo spread e (il tasso medio di disoccupazione
quella della in Italia tra il 2006 e oggi è stato
disoccupazio- circa del 9 per cento ma il tasso di
ne dal 2006 disoccupazione osservato è stato
uguale al tasso medio solo una vol-
ta in tutto il campione osservato).
L’ipotesi che esistano molti tassi
di disoccupazione di equilibrio e
che quello rilevante sia seleziona-
to dall’andamento dei mercati
finanziari è invece coerente con
i dati.
I MERCATI FINANZIARI contano
e choc ai prezzi delle attività fi-
nanziarie hanno un effetto reale
permanente sul tasso di disoc-
cupazione. Esistono due tipi di
choc ai prezzi delle attività fi-
nanziarie: quelli fondamentali e
quelli non-fondamentali. Gli
choc fondamentali rivelano
no il prezzo delle attività finan-
ziarie (si pensi al caso della re-
lazione tra fondamentali fiscali
e macroeconomici e spread), gli
choc non-fondamentali in-
fluenzano direttamente le a-
spettative senza dare indicazio-
ni precise sull’andamento dei
fondamentali. Basta pensare
all’effetto delle famose parole
whatever it takes pronunciate
da Mario Draghi nel 2012 per
segnalare ai mercati la determi-
nazione della Bce nella difesa
dell’euro, o alle dichiarazioni
coerenti dei politici portoghesi
sull’importanza di stabilizzare
il debito pubblico, che hanno
contribuito a portare lo spread
tra i titoli portoghesi e quelli te-
deschi sotto i 100 punti base.
La finanza conta per deter-
minare l’equilibrio macroeco-
nomico e le parole dei politici
contano per determinare l’an-
damento dei mercati finanzia-
ri.
*Professore ordinario di
Economia e direttore del
Dipartimento di Finanza,
Università Bocconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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18 » Il Fatto Economico | IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019

EVASIONE DA RISCOSSIONE Dietro il successo della rottamazione delle cartelle e del saldo e stralcio
c’è un danno profondo: ormai i contribuenti sono incentivati a dichiarare le tasse senza però pagarle

finalizzati a una preordinata

insolvenza…Il fenomeno delle
imposte dichiarate e non ver-
sate si riconnette a un altro a-
spetto peculiare nel funziona-
mento del sistema fiscale ita-
liano, quello delle rateazioni
dei debiti d’imposta, che costi-
tuisce ormai un nuovo canale
di erogazione del credito, pur

D
in assenza di garanzie e di va-
» DARIO STEVANATO lutazioni prognostiche sulle
future capacità dei debitori,
ietro ai numeri da record della con l’effetto di differire nel
rottamazione-ter delle car- tempo la presa d’atto di insol-
telle si nascondono alcuni ri- venze prevedibili” (così si leg-
schi. Occorre dare atto del ge nella Relazione della Corte
buon risultato dell’operazio- dei Conti sul rendiconto gene-
ne in termini di richieste di ac- rale dello Stato 2017).
cesso alla definizione agevo- Di fronte a una diffusa pro-
lata. Secondo i dati dell’Agen- pensione a forme di “evasione
zia delle Entrate, sono state da riscossione”, connesse al
presentate al 30 aprile oltre mancato versamento sponta-
1,7 milioni di domande di de- neo di imposte dichiarate (un-
finizione, riguardanti quasi 13 derpayment gap), il reiterato
milioni di cartelle per circa 38 ricorso del legislatore alla
Biografia miliardi di euro. Queste cifre “rottamazione” delle cartelle

L’unica riforma fiscale:

DARIO potrebbero salire ancora, vi- costituisce per i contribuenti
STEVANATO sta l’ulteriore proroga fino al un oggettivo incentivo a per-
Laureato 31 luglio per la domanda. severare in comportamenti
in Economia Anche se non è detto che opportunistici il cui disvalore
e Commercio saranno incassati tutti i cari- non è più percepito, e rischia

tassazione per condono

(Venezia) chi iscritti a ruolo oggetto di
e in Giurispru- istanza di definizione agevo-
denza lata (con pagamento del tri-
(Parma), ha buto – ridotto per i soggetti
conseguito con un basso Isee – e abbuono
il dottorato di sanzioni e interessi mora-
di ricerca tori), è ragionevole ritenere
in Diritto che una buona parte degli
tributario stessi si tradurranno in effet-
all’Università tivi incassi per l’erario: l’A-
Sapienza genzia delle Entrate si aspetta
di Roma. di incamerare rispettivamen-
È professore te 21 e 6,5 miliardi per la rot-
ordinario tamazione e il “saldo e stral-
di Diritto cio” per i soggetti in difficoltà
tributario economica.
presso
l'Università UN SUCCESSO, APPUNTO, che
di Trieste, non era scontato, trattandosi
dove insegna
nei corsi
di laurea di
della terza reiterazione di un
provvedimento che pareva a-
ver quasi esaurito il suo poten-
Giurisprudenza ziale: l’allungamento fino a
ed Economia. cinque anni dei termini per il
È avvocato pagamento, rispetto a quelli
cassazionista più ravvicinati delle prece-
denti versioni della rottama-
zione delle cartelle (decreti
legge 193/2016 e 148/2017), ha
reso più appetibile la nuova
occasione di definizione age-
volata.
Questa modalità di riscos-
sione di somme e tributi iscrit-
ti a ruolo a seguito del mancato
versamento spontaneo da par-
te del contribuente, tuttavia, è
sempre più strutturale. Ripro-
posta ogni anno dal 2016, la de-
finizione agevolata sta assu-
mendo connotati di sistema,
tanto che è oggetto di continue
proroghe e se ne auspica l’e-
stensione ai carichi affidati a-
gli agenti della riscossione nel
2018 (dopo che in precedenza
era stata allargata alle cartelle
2016 e poi a quelle 2017).
In modo surrettizio, insom-
ma, la definizione agevolata
27,5
Miliardi Il gettito
teorico per lo Stato
dei due provvedimenti
dei ruoli si sta trasformando da
strumento di finanza straordi-
naria nominalmente legato a
una situazione di crisi econo-
mica, a modalità ordinaria di
riscossione, che alimenta nei
contribuenti un’aspettativa
dalle conseguenze deleterie:
quella per cui il mancato ver-
samento delle imposte dovute
resterà senza conseguenze,
potendo sempre il pagamento
essere effettuato, in futuro, in
comode rate senza interessi o
sanzioni, e addirittura in certi
casi con un parziale abbatti-
mento del tributo dovuto.
Ad aggravare la situazione,
sul piano dell’uguaglianza e
dell’equità nella ripartizione
dei carichi pubblici, vi è il fatto
che del pagamento rateizzato
si avvantaggiano selettiva-
mente gli autonomi e in gene-
rale i soggetti che non subisco-
no il prelievo alla fonte, i quali,
a differenza di altri autonomi o
dei dipendenti che ricevono e-
molumenti al netto delle rite-
nute operate dal committente
o datore di lavoro(pay-
as -y ou- ea rn ), possono non
soltanto decidere quanto di-
chiarare, ma altresì se e in che
tempi pagare.
I VARI PROVVEDIMENTI sulla
definizione agevolata delle
cartelle dal 2016 rischiano così
di consolidare “l’affermarsi di
condotte fiscali che si risolvo-
no nel mancato versamento
delle imposte evidenziate nel-
le dichiarazioni tributarie,
spesso unite a comportamenti
ILLIBRO
Ecco perché i politici
promettono manovre
miracolose e i cittadini
lNessun
continuano a votarli pasto
IL BRACCIO DI FERRO fra è gratis
q istituzioni ed economisti Lorenzo
non ha vincitori: che sia per in-
graziarsi gli elettori, per mante-
Forni
Pagine: 144
nere la poltrona o semplicemente Prezzo: 14e
perché credono che le proprie Editore:
scelte siano migliori, sempre più Il Mulino
spesso i politici ignorano gli allar-
mi lanciati dagli esperti. Krugman
contro Trump, le crisi in Argenti-
na e Grecia, l’inflazione in Italia sono solo alcuni de-
gli spunti per spiegare in modo semplice, ma non
banale le complessità che l’economia vuole risolve-
re. “Nessun pasto è gratis” di Lorenzo Forni (Il Mu-
lino) è un libro che analizza agilmente le politiche fi-
scali e monetarie internazionali, per dimostrare co-
me i policy maker, siano essi in buona o cattiva fede,
prima o poi dovranno affrontare i vincoli dell’econo-
mia reale. Una riflessione alla portata di tutti, non-
ché un invito al buonsenso dei contribuenti. Perché
se un Paese spende più di quanto produce, alla fine
qualcuno dovrà pur saldare il conto.
altresì di stendere un velo di o-
pacità sulla reale efficacia del-
le azioni esecutive dell’Agen-
zia della riscossione, che la
presentazione dell’istanza di
rottamazione ha peraltro l’ef-
fetto di sospendere. La stagio-
ne delle rottamazioni dei ruoli
potrebbe produrre alcuni
frutti avvelenati, tra cui un au-
mento dei carichi inesigibili.
LE SISTEMATICHE definizioni
agevolate dei ruoli, insieme ad
altre forme di sanatoria su im-
ponibili non dichiarati senza
sosta ventilate (da ultimo,
quella sui contanti depositati
nelle cassette di sicurezza),
sembrano confermare la teo-
ria della “tassazione per con-
dono”, sostitutiva degli ordi-
nari controlli fiscali.
Il lato oscuro di tali misure è
che le stesse, anche quando
hanno successo nell’imme-
diato consentendo un recupe-
ro di entrate, finiscono, se ri-
petute più e più volte, per ge-
nerare nella platea degli obbli-
gati il convincimento che, an-
ziché adempiere spontanea-
mente, convenga mimetizzar-
si e rendersi inadempienti sal-
vo poi lucrare sui provvedi-
menti di condono ai quali il le-
gislatore, come un tossicodi-
pendente, non riesce più a ri-
nunciare.
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LA CLASSE NON È ACQUA Da Italpizza alla Finimar: due episodi che raccontano le forze dell’ordine “salviniane”

Le botte agli operai e la polizia

» MARCO PALOMBI
ai tempi dei decreti Sicurezza creti Sicurezza, infatti, oltre ai provvedimenti
sull’immigrazione, ci sono modifiche al codice

C’
è il caso delle proteste di Italpizza, in-
dustria di Modena in cui quasi tutti i
dipendenti sono assunti da due coope-
rative che lavorano in appalto e dove nel 2015
i sindacati confederali accettarono un accordo
molto penalizzante per i lavoratori. Questi ul-
timi oggi vorrebbero almeno recuperare il sa-
lario del contratto dell’industria alimentare
(oggi gli viene applicato quello delle pulizie) e
l’azienda ovviamente non vuole: da mesi, più
volte a settimana, un reparto della celere con-
sente ai proprietari di Italpizza l’ordinata ge-
stione dell’industria caricando, quando serve,
gli operai che protestano all’esterno; ieri, come
si vede in un video diffuso online, un poliziotto
per motivi oscuri ha preso per il collo un de-
legato del SI Cobas trascinandolo dietro una
camionetta per esporgli, immaginiamo, il suo
punto di vista sulla vertenza in atto.
NEL CREMONESE, invece, ci sono le proteste
contro la Finiper, che controlla i supermercati
Iper, innescate dal fatto che l’azienda si è ri-
mangiata un accordo firmato in Prefettura
mandando in mezzo a una strada 170 facchini,
in sciopero da quasi un mese. Venerdì la polizia
ha duramente caricato i lavoratori che mani-
festavano con le loro famiglie e un agente ha
pensato bene di mostrare al signor Mansur
Cankaya – facchino 56enne di origini turche,
iscritto al sindacato Usb –una sua mossa di arti
marziali: secondo la denuncia, gli ha stretto u-
na gamba a forbice tra le sue e poi ci si è seduto
sopra rompendogli il ginocchio; la foto dell’ar-
ticolazione postata sui social da un delegato del
sindacato fa accapponare la pelle.
Sono due episodi, altri se ne potrebbero ci-
tare, che raccontano un mondo: la responsa-
bilità penale è sicuramente personale, e spe-
riamo venga indagata dalla magistratura, quel-
la politica è personale e di gruppo e chiama in
causa il governo e, in primo luogo, il “ministro
di polizia” Matteo Salvini, l’uomo che ha in-
dicato la via alle forze dell’ordine. Nei due de-
penale che hanno come centro ideologico, per
così dire, la criminalizzazione del conflitto so-
ciale e quello sindacale in primo luogo: dalla
reclusione da 2 a 12 anni - assai più di una vio-
lenza sessuale o una rapina - per i blocchi stra-
dali e ferroviari (addio picchetti nella logisti-
ca) ai 4 anni di carcere per chi fa scoppiare pe-
tardi durante una manifestazione o le pene as-
surde per qualunque reato (persino l’innocua
resistenza a pubblico ufficiale) commesso du-
rante una protesta. La classe, recita il nome di
questa rubrica, non è acqua e il classismo del
governo gialloverde nemmeno: pare che la po-
lizia, nonostante le interviste “anti-salvinia-
ne” del capo Franco Gabrielli, l’abbia capito.
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20 » ESTERI | IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019

EGITTO MORSI, ONU CHIEDE UN’INDAGINE deve essere seguita da un’indagine immediata, im-
“Un’indagine indipendente” è ciò che chiede l’Alto parziale, approfondita e trasparente, condotta da
commissariato delle Nazioni Unite per i diritti uma- un organismo indipendente, per chiarirne la causa”,
ni sulla morte dell’ex presidente egiziano, Moham- ha dichiarato il portavoce Rupert Colville. A definir-
med Morsi, deceduto lunedì durante il processo a lo “martire” era stato lunedì il presidente turco Ta-
suo carico. Deposto nel 2013 dall’esercito di al-Sisi, yipp Erdogan che ha partecipato ieri all’omaggio a
l’unico presidente egiziano democraticamente e- Morsi a Istanbul. “Avrebbe dovuto ricevere i funerali
letto, è stato sepolto nella notte in presenza dei soli di Stato”, ha detto il leader dell’opposizione turca,
familiari. “Qualsiasi morte improvvisa in custodia Kemal Kilicdaroglu. LaPresse

LIBIA

Tripoli licenzia il generale Haftar

P Assalto alla Capitale
» VALERIO CATTANO
er la House of Representati-
ves (Camera dei Rappresen-
tanti) in seduta a Tripoli Kha-
lifa Haftar è un generale de-
caduto. Una decisione presa
all'unanimità: quella carica –
comandante generale dell'E-
sercito Libico –era stata crea-
ta a Tobruk dell'House of Re-
presentatives, nel 2015, un in-
carico ritagliato sulla figura di
Haftar perché nella gerarchia
militare libica fin dal 1951 quel
grado non era mai esistito. In
apparenza, una vittoria per il
I numeri governo di al-Sarraj, a capo
del Consiglio presidenziale
libico che vuole delegittimare
691 l'aggressione e uscire dallo
i morti nella stallo, perchè da quando Haf-
battaglia di tar ha lanciato l'offensiva sul-
Tripoli dal 4 la capitale, ai primi di aprile,
aprile, giorno in Libia si continua a combat-
dell’offensiva tere a fasi alterne.
del generale Sono 691 i morti, compresi
Haftar 41 civili, e 4.012 i feriti (135 ci-
(Tobruk) vili), dall’inizio degli scontri;
le cifre sono state fornite
dall’Organizzazione mondia-
41 le della sanità (Oms); 94 mila
le vittime gli sfollati secondo l’Ufficio
civili, cadute delle Nazioni Unite per gli Af-
negli scontri fari umanitari (Ocha), alme-
a fuoco no fino al 10 giugno.
e bombarda-
menti: 4.012 AL-SARRAJ tenta anche la car-
i feriti ta politica con la richiesta di un
(135 civili) “forum”per porre fine alla cri-
si, una scelta che il suo governo
ha condiviso anche con l'am-
94.000 basciatore Giuseppe Buccino
gli sfollati Grimaldi; il ministro degli In-
secondo terni libico Fathi Bashagha lo
l’Ufficio ha incontrato due giorni fa a
delle Nazioni Tripoli. Bashagha ha ribadito
Unite all'ambasciatore italiano che
“non ci può essere una solu-
Il governo Sarraj delegittima
l’ufficiale ribelle: quella carica
non vale più. Tobruk rilancia:
“È solo fumo negli occhi”
zione militare in Libia”, e che il
governo Sarraj è pronto “a dia-
logare con tutte le componenti
sociali della Libia orientale” .
Che le speranze di giungere
a compromessi senza altri
spargimenti di sangue siano
poche lo si capisce dalla rea-
zione di Tobruk: “L'iniziativa
del governo di concordia na-
zionale è un tentativo dispera-
to” perché al-Sarraj “si è reso
conto di essere stato abbando-
nato dalla comunità interna-
zionale”; questo il parere di
al-Thinni, primo ministro di
Tobruk che ha affidato le sue
conclusioni a Sky News Ara-
bia: le forze fedeli a Tripoli
“non riescono a resistere all’a-
vanzata” dell’Esercito nazio-
nale libico (Lna) e l’annuncio
del capo del Consiglio presi-
denziale altro non è che “fumo
negli occhi”. “L’iniziativa – ha
ribadito al-Thinni –avrebbe a-
vuto senso all’epoca della for-
mazione del governo di con-
cordia nazionale, nato dall’ac-
cordo di Skhirat firmato nel di-
cembre 2015”. Ma al-Sarraj
non ha rispettato l'intesa sullo
“scioglimento delle milizie”,
le stesse che ora stanno pro-
teggendo Tripoli.
RESTA IL DATO di fatto: l’offen-
siva lanciata il 4 aprile da Haf-
tar su Tripoli, è impantanata.
Le sparatorie e i bombarda-
menti mettono a dura prova i
civili, e provocano continui
black-out di energia elettrica.
Ieri nuovi scontri alla periferia
sud, secondo il portale d’infor-
mazione filo-Haftar Libyan
Address, l'Esercito nazionale
libico sta mantenendo “le po-
sizioni conquistate da 48 ore”.
Questo tipo di informazioni
contrasterebbero però con il
quadro generale: Haftar a-
vrebbe perso lo slancio e so-
prattutto, non venendo a capo
in poco tempo dell'offensiva,
sarebbe in imbarazzo anche
con quella parte dell'Occiden-
te e del Medio Oriente che lo
sostiene. Ne è convinto l'ex
ministro degli Esteri libico Aly
Abuzaakouk che è stato inter-
vistato da al Jazeera; Abuzaa-
kouk conosce bene l'ufficiale
libico per aver vissuto assieme
a lui in esilio negli Stati Uniti e
aver sofferto il pugno di ferro
di Gheddafi. “È un uomo che
crede di essere capace di con-
trollare la Libia”–ha detto l'ex
Scontri ministro, ma dal punto di vista
in periferia delle alleanze interne “la base
Milizie fedeli
al governo
di appoggio di Haftar nell'est
non è più come prima”, senza
di Tripoli; in contare che le milizie si sono
basso a sini-
stra, al-Sarraj
schierate in difesa di Tripoli.
Haftar però ha ancora carte da
e il generale
Haftar LaPresse
giocare: “La comunità inter-
nazionale deve ammettere
d’aver sostenuto Haftar con le
armi, contravvenendo alla ri-
soluzione del Consiglio di si-
curezza delle Nazioni Unite;
tutti sanno che ci sono armi
provenienti dall'estero, alme-
no da Abu Dhabi e Egitto”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Mercoledì 19 Giugno 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO | ESTERI » 21
REGNO UNITO TORY: JOHNSON IN TESTA HONG KONG LAM: “MI SCUSO, MA RESTO”
Al secondo turno per la sfida alla successione della Il capo del governo Carrie Lam si è scusata pubbli-
dimissionaria Theresa May alla guida dei Tories so- camente per come ha gestito la vicenda della leg-
no passati Boris Johnson, che con 126 voti aumenta ge di estradizione, ma non si dimette e non ritira il
il distacco sui rivali; Jeremy Hunt, con 46; Michael provvedimento, anche se di fatto la sua approva-
Gove con 41; Rory Stewart con 37; Sajid Javid con zione in questa legislatura viene esclusa. “La con-
33. Resta fuori dalla corsa con 30 voti l’ex ministro seguenza è che la legge decadrà e il governo della
della Brexit, Dominic Raab. Così si sono espressi i regione deve accettare questa realtà”, ha conclu-
313 i parlamentari conservatori. LaPresse so. Ma gli attivisti insistono: “Si dimetta”. Ansa

IL PERSONAGGIO John Bolton Il consigliere per la Sicurezza nazionale già nel 2015
proponeva di bombardare. Trump manda altri mille soldati

Il “falco” che vuole a tutti

i costi la guerra con l’Iran
» GIAMPIERO GRAMAGLIA

I
l dubbio d’essersi messo
alla Casa Bianca un Dot-
tor Stranamore da stra-
pazzo, venne un mese fa
anche a Donald Trump, che si
lamentò in pubblico di quel
consigliere per la Sicurezza
nazionale che lo spingeva alla
guerra con l’Iran. A Teheran,
il dubbio è certezza: John
Bolton “è ossessionato”
dall’Iran, mostra un’ostilità
“anormale” e promuove una
propaganda anti-iraniana
fondata su falsità.
A maggio, Trump aveva
frenato il segretario alla Di-
fesa ad interim Patrick Sha-
nahan, che, su input di Bol-
ton, gli proponeva di raffor-
zare lo spiegamento di trup-
pe nel Golfo; ieri, ha dato via
libera all’invio di mille solda-
ti dopo che Teheran aveva
annunciato che avrebbe vio-
lato, entro il mese, i limiti di
uranio blandamente arric-
chito postigli dall’ac co rd o
sul nucleare del 2015.
I RINFORZI si sommano a un
altro invio di 1500 uomini già
deciso. Le truppe – dice il
Pentagono – avranno soprat-
tutto compiti di sorveglianza
e di protezione dei militari o-
perativi nella Regione. E Mi-
ke Pompeo, segretario di Sta-
to, ricorda che “il presidente
non vuole la guerra con l’I-
ran”. Che ci sia un po’ di con-
fusione a Washington e, pro-
babilmente, di tiramolla fra
falchi e colombe lo conferma
l’annuncio, a sorpresa, che
Sfida Shanahan non diventerà se-
a distanza gretario alla Difesa: dopo sei
Una manife- mesi Trump lo scarica e sce-
stazione glie Mark Esper, segretario
anti-Usa all’Esercito, per rimpiazzare
a Teheran; James ‘cane pazzo’ Mattis,
a destra, John dimessosi a dicembre perché
Bolton Ansa in disaccordo con le scelte
mediorientali della Casa
Bianca. Succede al culmine
de ll ’ennesima giornata di
tensioni tra Washington e
Teheran, mentre Russia e Ci-
na, gli europei e l’Onu cerca-
no di gettare acqua sul fuoco e
di smorzare i toni. Secondo il
mento sotto traccia, quelle
con l’Iran sono acute. Il Pen-
tagono ha pubblicato nuove
foto dell'attacco della scorsa
settimana a due petroliere nel
Golfo dell'Oman. Il teori-
co del pugno di ferro
con l’Iran è Bolton, ‘su-
per-conservatore’ di
lungo corso, richia-
mato in servizio, nel
2018, come Consi-
gliere per la Sicu-
rezza nazionale.
MENTRE STAVA in
panchina, Bolton
ingaggiò la Cam-
bridge Analytica
nell’agosto 2014, pa-
gando circa 1,2 milioni di
dollari nei due anni suc-
cessivi. Che uso abbia poi
fatto dei dati ottenuti con
NYT, gli sviluppi regi- la complicità più o meno
stratisi nell’ultimo anno, consapevole di Facebook
dopo l’uscita degli Usa non è chiaro. Ma di chiaro,
dall’accordo sul nucleare nei percorsi di Bolton, c’è ben
con l’Iran e il fallimento del poco. I baffoni spioventi gli
Vertice di Hanoi con il pre- coprono in parte la faccia ro-
sidente nordcoreano Kim tonda, dietro cui si trincera il
Jong-un, sono uno smacco sorriso nervoso e grintoso di
per Trump: arrivato alla pre- uno dei più bruschi e aggres-
sidenza per risolvere le ten- sivi diplomatici americani:
sioni nucleari con l’Iran e la John Bolton è tutto questo e
Corea del Nord, deve ora af- poco più, fin da quando
frontare sfide analoghe a George W. Bush lo fece sot-
quelle sostenute dai suoi pre- tosegretario di Stato e lo
decessori. Le tensioni con la mandò poi a rappresentare
Corea del Nord sono al mo- gli Usa all’Onu. Una nomina
che il presidente dovette im-
porre al Senato, che non l’a-
vrebbe mai approvata. Di Bol-
ton, il portavoce del ministe-
ro degli esteri di Teheran,
Bahram Ghasemi, ha detto di
recente: “Soffre di allucina-
zioni croniche riguardo all'I-
BAHRAM GHASEMI
Bolton soffre
di allucinazioni
croniche su Teheran
e cerca il modo
di giustificare le sue
previsioni errate
ran e invece di correggere i
suoi giudizi sbagliati, ha sem-
pre cercato di trovare un mo-
do per giustificare le sue pre-
visioni errate”. In 15 mesi,
Bolton ha già invocato un’a-
zione militare contro la Corea
del Nord, ha definito l’accor-
do nucleare con l’Iran “un
massiccio smacco strategico”
e ha avviato un ‘cambio di re-
gime’ in Venezuela. Fortuna
che, finora, i suoi propositi
più bellicosi sono rimasti let-
tera morta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

RUSSIA Articolo 228 Come il giornalista, sono 100 mila i dissidenti fermati con il pretesto di spaccio

Effetto Golunov su tutti gli arresti “per droga”

» MICHELA A. G. IACCARINO sta arrestato con false accuse, na Osipova, il giornalista Zha- scoperchiato il vaso di Pando-
da ingiustizia è diventato di- laudi Geniev, Ruslan Kataev ra dei faldoni polverosi di in-

Migliaia
M osca riparte da tre cifre e
quattro parole: “228: co-
sa hai in tasca?”. È la domanda
di persone che di solito la polizia russa ri-
marciscono volge ai giovani prima di ar-
in prigione restarli, una frase che ora i ra-
con false gazzi scrivono su cartelli
accuse, bianchi, stretti a due mani. Il
numero 228 è un adesivo sul
i giovani sudato sedile della metro di
sono i primi Mosca. È su un cappellino o
a percepire una maglia di quella manciata
l’assurdità di ragazzini che rimangono a
della legge schiena dritta anche quando
li afferrano per braccia e gam-
FONDAZIONE be gli omon, poliziotti anti-
RYLKOV sommossa. Il 228 è l’articolo
del codice penale russo che
prevede una condanna fino a
20 anni di carcere per posses-
so, trasporto o produzione di
droga. Ora 35 esponenti
dell’Accademia della Scienza
Ran chiedono di riformarlo.
Se tutto è iniziato con il caso
Golunov, tutto sta proseguen-
do perché ci sono migliaia di
innocenti in cella per le false
prove fabbricate dall’Fsb. Un
giorno di lotta per la libertà di
stampa è diventato una riven-
dicazione di riforma della
giustizia mercoledì scorso in-
torno alla statua del cantauto-
re sovietico Vladimir Vysot-
sky a Mosca. Centinaia gli ar-
resti e tra loro il blogger an-
ticorruzione Novalny. Il delo
Golunov, il caso del giornali-
battito e ora si è trasformato in
una protesta contro l’impuni-
tà delle divise, perché quel
numero a tre cifre –228 –con-
tiene centinaia di altri nume-
ri, casi irrisolti o inventati, ad
ogni latitudine russa.
“MIGLIAIA di persone marci-
scono in prigione con false ac-
cuse, sentiamo continuamen-
te di innocenti arrestati”, sono
i giovani nella società russa i
primi “a percepire l’assurdità
della legge 228”. Alla fonda-
Boomerang zione Andrey Rylkov questo
Uno degli ar- spostamento dell’asse della
resti durante protesta dalle celle alla piazza
le proteste lo chiamano “effetto Golu-
per la libera- nov”: 100mila persone sono
zione di Golu- state arrestate per il 228 solo
nov Ansa nel 2018.
Prima del giornalista, con le
stesse accuse, sono stati arre-
stati Ojub Titev, a capo
dell’Ong per i diritti umani
Memorial, a Smolensk Tatia-
in Cecenia e perfino un mem-
bro del partito comunista di
Mosca, Sergey Rezinkov.
Passi significativi verso
passaggi cruciali, prima dalla
“linea diretta” di Putin con i
residenti del Paese, l’appun-
tamento telefonico annuale
del presidente, mentre alla
Duma più voci chiedono un
ammorbidimento della legge.
Due poltrone sono intanto ri-
maste vuote. Putin ha licen-
ziato, esercitando oculatezza
sotto suggerimento del suo
ministro dell’Interno, due ge-
nerali della polizia: Yury De-
vyatkin, del reparto antidroga
di Mosca e il commissario An-
drey Puchkov coinvolti nella
vicenda del reporter. Il comi-
tato investigativo del Cremli-
no –che risponde direttamen-
te al presidente –ha comincia-
to ad indagare i suoi organi di
polizia. Liberando il giornali-
sta, il Cremlino rischia di aver
dagini false.
Vantare un alto numero di
arresti dopo investigazioni
fittizie o ricevere mazzette so-
no i motivi per cui poliziotti ri-
corrono a quello che tutti
chiamano narodnaya statya,
articolo del popolo, proprio
perché chiunque tra la popo-
lazione può finire in cella o pa-
gare per non farlo. Alcuni ra-
gazzi sono stati adescati su
Tinder con la promessa di un
falso appuntamento e la ri-
chiesta di portare un po’ di er-
ba in un luogo dove ad atten-
derli c’era però l’Fsb. Per far
chiudere un occhio alla poli-
zia hanno dovuto allungare u-
na mazzetta di rubli, per far-
glieli chiudere entrambi una
cifra che supera i mille dollari,
raccontano molti adesso. Da
quando Golunov è uscito di
prigione, loro sono usciti allo
scoperto.
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22 » | IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019

Cultura | Spettacoli | Società | Sport

Secondo Tempo
IN TOUR Al Collisioni due ore e mezza di musica benedetta

I Eddie Vedder,
» ANDREA SCANZI
Barolo (Cn)

l giorno in cui hanno distri-

l’ultimo
buito il carisma, Eddie Ved-
der era in prima fila e beveva
vino. Barolo, possibilmente.
Giusto il luogo magico che lo
ha visto protagonista lunedì
al Collisioni Festival.

L’UOMO che nacque icona

grunge (e non solo grunge)
per poi divenire cantastorie
sui generis, unico sopravvis-
suto o quasi all’interno di
quella ecatombe macabra
che uno dopo l’altro ha por-
tato via i Cobain, Staley e Cor-
nell, ha suonato trenta brani.
Due ore e mezza di musica
benedetta. Pacifista ed eco-
logista convinto, Vedder non
Carisma poteva che avere come uni-
e vino che armi quelle che ha sem-
È felicissi- pre avuto: voce e chitarra. A
mo di es- lui, chissà come, bastano.
sere nelle Dentro 55 anni che par vi-
vere benissimo, Eddie si
Langhe, muove con l’agio empatico e
sotto i bal- semplice di un vecchio amico
coni spio- che, a fine cena, prende la chi-
venti: “Mai tarra. E ogni tanto si perde in
suonato pensieri tutti suoi, proprio
così vicino come i vecchi amici. Ci mette
a una cuci- per esempio mezz’ora, o giù
di lì, per raccontare la storia
na” di una zanzara enorme che
dopo averlo punto ha comin-
ciato a volare sbarellando
perché nel frattempo si era u-
briacata, con tutto quel poco
plasma e tanto alcol ingurgi-
tato un attimo prima. È così
Pillola felice di suonare nel cuore
mirabile delle Langhe, con i
balconi dei palazzi spioventi
sul palco (“Mai suonato in vi-
ta mia così vicino a una cuci-
na”), che azzarda un parago-
ne tra New York e Barolo.
Dev’essersi sentito proprio
nel paese dei balocchi. Poi
beve ancora vino, perfino “a
n MEGADE- canna” o peggio ancora dal
TH, MU- bicchiere di carta: ed è forse
STAINE HA l’unica sbavatura imperdo-
UN CANCRO nabile di una serata che, se a-
Il frontman vesse un voto, sarebbe un 8
dei Megade- pieno.
th ha rivelato La capacità di Vedder di
sopravvissuto
ai demoni
Roger Waters, con cui una
volta duettò meravigliosa-
mente in Comfortably Numb
e di cui ora ripropone l’inizio
di Brain Damage. Tom Petty
(I Won’t Back Down), di cui
appare un ritratto sul maxi-
schermo alle sue spalle. War-
ren Zevon, Cat Power, Wa-
yne Cochran, gli Everly Bro-
thers e l’amato Neil Young (la
conclusiva R o ck i n’ In The
Free World). Trova il tempo
pure per azzardare Should I
Stay or Should I go dei Clash.
E l’incursione – con l’organo
– dalle parti migliori del
George Harrison solista,
quello cioè di Isn’t a Pity, e-
moziona sul serio.
Svariati e pressoché conti- Chitarra Hansard, che aveva già im- come gli umani non fossero
DOTATO di toni e suoni for- nui gli apici. I ceselli con i Red e voce preziosito il pre-concerto e poi soltanto degli stronzi.
temente suoi, Eddie somiglia Limo String Quartet, che lo Eddie Vedder, che rende ancora più intense Nel suo cantare e incanta-
solo a Eddie: ogni sua versio- supportano in una decina di re del grunge Song Of Good Hope e Falling re, Eddie Vedder sembra og-
ne finisce giocoforza con brani e che incentivano la e frontman Slowly (composte proprio da gi un uomo pacificato. Sere-
l’appartenergli. Se proprio ci magniloquente esplosione di dei Pearl Jam, Hansard). L’insostenibile – no. Addirittura felice, che
si volesse divertire a trovare Black. La sua personale bat- ha suonato per tristezza e incanto – So- per un artista è quasi una
punti di contatto, a tratti ri- taglia con la chitarra in Porch, da solo lunedì ciety, di nuovo con Hansard. sconcezza. Chissà dove na-
corda lo Springsteen che da- che – dopo un piccolo errore sera al Festi- E Hard Sun, molto semplice- sconde i demoni, e se per ca-
va del tu al fantasma di Tom – lo costringe a fermarsi e val Collisioni mente uno dei brani (se can- so ha scoperto l’abracadabra
Joad e in altri contesti riman- quindi esigere il massimo dal a Barolo tati da Eddie) che andrebbe- per farli vivere unicamente
da curiosamente a certe cose brano, quasi a punirlo Ansa ro salvati dall’A po ca li ss e, dentro quelle canzoni che li
di Cat Stevens (di cui infatti dell’onta del precedente er- giusto per ricordare alle spe- evocano.
riprende Don’t Be Shy). rore. Il pre-finale con Glen cie che verranno dopo di noi © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’EVENTO Il 29 luglio all’Arena di Verona il concerto-omaggio al cantautore, primo fan della band

“La buona novella”: De André

di dover in- reggere il palco senza arma-
tervenire su- ture è quasi imbarazzante. È
bito: “Abbia- come se, per lunghi tratti, Ed-
die fosse fatto solo di nervi

rivive con Cristiano e la Pfm

mo già orga-
nizzato un (neanche troppo tesi) e talen-
piano di cure to. Si inabissa di continuo,
che ha suc-
cesso nel
90% dei ca-
non senza un qual certo com-
piacimento, nelle viscere
della sua materia pulsante
si”. A causa naturalmente baritonale.
della diagno- Canta con grazia obliqua, a
si, il gruppo prescindere dalla canzone
ha dovuto scelta. Ama stravolgere le
cancellare scalette, infatti rispetto alla
gran parte setlist di due giorni prima a
dei concerti Firenze cambia tanto. Tanto
previsti per il repertorio dei Pearl Jam, de-
2019, ma purato dalla matrice più rock
continuerà a all’insegna di quel less is more
lavorare al che tanto adora. Ma pure
nuovo album, scampoli della carriera soli-
il seguito di sta: su tutti la colonna sonora
“Euphoria” di Into The Wild, disco che
strazia e non concede salvez-
za alcuna.
E poi cover, che per Ved-
der sono più che altro omag-
gi. I Pink Floyd dell’amico
» GUIDO BIONDI
D ue percorsi destinati a in-
contrarsi quelli della Pre-
miata Forneria Marconi e di
Cristiano De André. I tempi so-
no finalmente maturi per ripro-
porre – quarant’anni dopo – lo
storico concerto di Fabrizio De
André con l’a rr an gi am en to
“made in Pfm”.
L’EVENTO sarà all’Arena di Ve-
rona il 29 luglio, sarà equamente
diviso da circa quaranta minuti
di Cristiano (molti brani da Sto-
ria di un impiegato) e altrettanti
della band di Franz Di Cioccio,
per poi unire voce e strumenti
nell’ora finale tutti insieme.
Ci sarà un unico palco – sot-
tolineano i protagonisti alla
presentazione per la stampa –,
“ci è stato chiesto più volte dal
Padre e figlio I De André
pubblico di riportare quel tour
unico ed emozionante e credia-
mo che sia arrivato il momento
gi us to ”, chiosa Di Cioccio.
“Quarant’anni fa quel tour ha
cambiato la storia della musica
italiana”, commenta Patrick D-
jivas: “All’epoca questo sforzo è
stato riconosciuto da tutti, ab-
biamo arrangiato ogni brano di
Fabrizio esattamente come lui
componeva i testi, non si poteva
modificare nemmeno un ac-
cordo”.
DI CIOCCIO apre il flusso dei ri-
cordi: “Cristiano era un ragaz-
zino, continuava a toccare i no-
stri strumenti, non stava mai
fermo. Faceva i dispetti a suo pa-
dre. Adesso è un grandissimo
musicista e – come noi – ha fatto
un percorso e una ricerca con la
musica di suo padre. Siamo figli
della stessa storia, possiamo di-
re che noi della band siamo un
po’ i suoi zii”.
Era il 1978 quando la Pfm si
esibì con Fabrizio, ne fu tratto
un album unico nel suo genere.
La genesi la ricorda Di Cioccio:
“Noi partecipammo all’incisio-
ne dell’album La buona novella,
eravamo tutti capelloni e suona-
vamo spesso per altri artisti. Poi
nel ’78 successe che suonavamo
in due date vicine e Fabrizio
venne a sentirci. Ma, non aven-
do la patente, chiese a un pastore
di accompagnarlo. Ci ascoltò e
venne in camerino a conoscerci,
lui borghese ma ribelle come noi
e pure visionario. Proponemmo
l’idea di fare come in America,
dove artisti di grande successo
andavano in tour con i gruppi
rock. Sapevamo che i puristi a-

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Mercoledì 19 Giugno 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO |
Vettel, istanza della Ferrari
Dopo la penalità costata la vittoria al
Gp del Canada, la scuderia presenta
alla Federazione un’istanza di
revisione sulla base di nuove prove
L’INTERVISTA
“Le donne devono emergere
per qualità. E non per quote”
» ANNA MARIA PASETTI
“U
n premio in
quanto re-
gista don-
na? Non
per me,
grazie”. Per fortuna il Ciak
d’Oro – Colpo di fulmine che
Valeria Golino si è meritata
ieri sera per Euforia è ben di-
stante da tale motivazione, e
infatti ha suscitato il sorriso
de ll ’autrice e attrice ita-
lo-greca. Che tuttavia non
manca di fare le sue valutazio-
ni sulle quote rosa e su “que-
sto tempo importante” per la
posizione della donna nella
società, rivelando anche una
prossima stagione di cinema
italiano e internazionale dove
sarà assoluta protagonista.
Quanta euforia le ha portato
questo Ciak d’oro così spe-
ciale?
Un Colpo di fulmine a un film
che si chiama Euforia suona
psichedelico! Scherzi a parte
sono sinceramente felice.
Non so chi l’abbia deciso, pen-
so la redazione, è un premio
allegro, un gesto d’affetto e
credo di stima verso di me e di
apprezzamento verso il mio
film.
Soprattutto non è un premio
a Golino “in quanto” regista
donna.
Appunto. Fosse stato così a-
vrei risposto “no, grazie, non
per me. Datelo ad altri”. Non
penso sia ancora necessario
ribadire al mondo che non
siamo dei panda o delle tigri
bianche in via d’estinzione da
Reunion vrebbero storto il naso, noi dal
d’autore progressive ci eravamo già spo-
Cristiano stati a Zappa e Wheater Report.
De André Parlammo del progetto e ci dis-
in mezzo a Franz se: ‘Belin, è pericoloso. E pro-
Di Cioccio prio perché è pericoloso lo fare-
e Patrick Djivas mo’. È stato l’unico che ha avuto
della Premiata il coraggio di misurarsi con un
Forneria Marconi gruppo che non aveva mai fatto
un disco uguale all’altro”.
Cristiano nel 1996 portò in
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SECONDO TEMPO » 23
Milan, no Europa League? “La Roma non è in vendita”
Indiscrezioni su un accordo tra Milan Il giorno dopo l’addio di Totti, il vice
e l’Uefa per il fair play finanziario: presidente Baldissoni conferma:
rinuncerebbero alla Coppa per il “La Roma non è in vendita ed è bene
pareggio di bilancio. Il Toro ci spera che questo i mercati lo sappiano”
VELERIA GOLINO Ha vinto il “Ciak d’oro” per la sua opera
da regista, “Euforia”. Sarà protagonista in varie pellicole
proteggere. È deprimente se
non allarmante ritrovarsi a ri-
petere questi concetti.
Ormai i maggiori festival
hanno firmato la famosa car-
ta dei 50 +50 per il 2020 per
equiparare la presenza di
genere fra registi. Servirà a
cambiare le cose in profon-
dità?
Anzitutto spero ci siano ab-
bastanza registe donne con
delle opere di qualità da pre-
sentare ai festival per onora-
re e giustificare la loro pre-
senza. Costringersi a prende-
Molto va legiferato a
livello politico: il tema
principale riguarda le
pari opportunità degli
stipendi e coinvolge
tutti gli ambiti e settori
re dei film solo perché sono In concorso sogna distinguere gli ambiti.
girati da donne è un’offesa a Cannes In che senso?
per tutte noi. Dunque la spe- “Euforia” è Nel senso che ci sono moda-
ranza è che, prima di tutto, le stato presen- lità diverse affinché questo
donne possano realizzarli tato nel 2018 cambiamento culturale in Ho appena
questi film e in seconda bat- nella sezione corso – che riguarda tutte e
tuta farsi rispettare nelle se- Un Certain tutti – sia effettivamente age- cominciato con le
lezioni festivaliere. Le que- Regard volato. Ad esempio la carta mie sceneggiatrici,
stioni legate alle donne nel Ansa del 50 + 50 è una delle tante
mondo del lavoro sono sem- mosse, magari un po’ goffe, sarà un film
pre state complesse e contro- per iniziare in qualche modo a in costume ma non
verse, questo però è un tempo modificare la situazione. Si
importante per noi e non tratta di una nuova regola che di genere storico
dobbiamo sprecarlo. Ma bi- aspira a “nor malizzar e” la
presenza femminile nel mon-
do dell’audiovisivo ma non
dimentichiamo che molte co-
FRANZ se vanno legiferate a livello
tour l’album Anime DI CIOCCIO nirci a vedere, caz- politico. Mi riferisco al tema en feu”, prossimamente an-
salve: “Quando can- zo! Stiamo imma- principale che riguarda le pa- che nelle sale italiane. E poi
to mio padre non c’è Fabrizio venne ginando di tutto!”. ri opportunità degli stipendi e dove la vedremo?
malinconia ma la vo- Cristiano rivela u- naturalmente coinvolge tutti Prestissimo nell’esordio alla
glia di portarlo so- in camerino na folgorazione gli ambiti e settori. Ci vuole u- regia di Igort, 5 è il numero
prattutto alle nuove a conoscerci: per Fabbri: “Ne l na legge perché la parità di- perfetto, accanto a Servillo e
generazioni. Mio tour rimasi colpito venti concreta e irreversibile, Buccirosso. Poi nel nuovo la-
padre aveva una coe- ‘Lavorare insieme dal modo di suona- e trovo incredibile serva an- voro di Gabriele Salvatores,
renza incredibile: è pericoloso, belin re il violino di Lu- cora parlarne. Se ti abbraccio non aver paura,
attraverso la bellez- cio e decisi di iscri- Tornando alla sua attività di con Santamaria e Abatantuo-
za dell’arte non ha E proprio per vermi al Conser- sceneggiatrice e regista, no, in quello molto “s p e r i-
mai accettato com- questo lo faremo’ vatorio nonostan- può rivelarci qualcosa sul mentale” dell’americano ma
promessi, con l’oc- te mio padre non suo terzo film? cosmopolita Jonathan Nossi-
chio al mercato. volesse. Lui avreb- Ho appena cominciato con le ter al fianco di Nick Nolte (di
Questa sua coerenza è diventata be preferito che diventassi ve- mie sceneggiatrici e onesta- cui interpreto la moglie), Alba
un appiglio esistenziale per i ra- terinario, magari facendo par- mente siamo ancora in alto Rohrwacher e Charlotte
gazzi che cercano qualcosa di torire le mucche nella casa in mare, proprio in quella fase di Rampling e infine nella nuova
più di un vestito alla moda o di Sardegna”. magma creativo piena di con- e attesa opera di Costa-Ga-
Facebook o di quello che non Il finale è per Di Cioccio, il più fusione e di idee. Però posso vras sulla crisi economica in
hanno respirato a casa”. entusiasta e il più emozionato: dire che stiamo lavorando Grecia tratta dal libro di Yanis
“Abbiamo provato le canzoni e sulla vita di una donna a inizio Varoufakis, Adulti nella stan-
DI CIOCCIO auspica che Cristia- vi garantisco che sarà come ave- secolo, quindi sarà un film in za. Lì ho il ruolo della moglie
no e Lucio Fabbri – uno degli re sul palco Fabrizio”. Il concer- costume ma non di genere dell’ex ministro delle Finan-
ospiti annunciati del concerto to avrà il patrocinio della Fon- storico. ze e – finalmente per la prima
–possano “duettare”coi violini dazione De André con la presen- A Cannes l’abbiamo ammi- volta – recito in greco, la mia
nel finale: “Sto solo cercando di za di Dori Ghezzi. rata nel film di Céline Sciam- seconda lingua.
farvi capire che vale pena di ve- © RIPRODUZIONE RISERVATA ma, “Portrait de la jeune fille © RIPRODUZIONE RISERVATA
24 » ULTIMA PAGINA | IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 19 Giugno 2019

Dalla Prima
M
ario D, un po’ come Umberto
D, ha problemi economici.
» MARCO TRAVAGLIO Riassunto: l’inflazione non va
al 2%, che sarebbe il suo obiettivo, no-
RIMASUGLI traria allo stimolo monetario”. E fatto incazzare Donald Trump (“i
quindi? Visto che a Berlino insisto- mercati europei sono cresciuti
no a fischiettare, la Bce forse taglie- dopo le dichiarazioni, ingiuste
Mario D ce l’ha rà ancora i tassi e farà un altro Quan- per gli Usa, fatte oggi da Mario D!”).

E Repubblica non era certo da

meno: “Dalla propaganda di
Putin 1500 tweet per Lega e
nostante i fantastiliardi “stampati”
perché i Paesi coredell’Eurozona (Ger-
mania & C.) continuano a fare deflazio-
con Angela M,
titative easingsperando in più inflazio-
ne. L’annuncio ha avuto effetti conte-
nuti: le Borse sono andate su, l’euro e gli
Un euro svalutato favorisce le imprese
dell’Eurozona, che è già nel mirino del-
la Casa Bianca per il suo surplus com-
5Stelle. Lo studio sulla fabbrica
dei troll al servizio dell’intelli-
ne per tenersi i surplus commerciali.
Nelle parole di Mario Draghi: “In un ma fa incazzare spread giù (il Btp ieri rendeva il 2,1%
dimostrando quale ridicola sciarada
merciale: “Lo fanno da anni con la Cina
e altri”. Riassumendo, Mario D prova a
gence russa. Mosca dietro il falso
messaggio del figlio di Poletti e gli
decennio l’aggiustamento macroeco-
nomico è toccato sproporzionatamen- Donald T sia il “mercato” dei titoli di Stato euro-
pei). Al bazookadella Bce non crede più
tenere in piedi la baracca, però andare
alla guerra con Donald T mentre Ber-
attacchi agli Usa”, “Una pioggia te alla politica monetaria. Ci sono per- nessuno, però di due cose va tenuto lino rema contro, il sistema bancario a-
sui social in arrivo da San Pie- sino casi in cui la politica fiscale è stata conto: Draghi ha depresso le banche, gonizza e nessuno ti crede non è, dicia-
troburgo”, “Il Pd nel mirino dei pro-ciclica andando in direzione con- » MARCO PALOMBI che coi tassi a zero non guadagnano, e mo, una buona posizione strategica.
troll russi. Offensiva Twitter pro
Lega”. Citavano tutti il sito Usa
Firethirtyeight, che aveva se-
tacciato i tweet studiati dal pro-
curatore del Russiagate, Robert
Mueller. Con particolari scon-
volgenti, tipo che dal 2012 al ’18
la putiniana Internet Research
Agency aveva inondato l’Italia
con ben 1500 fra tweeteretweet:
addirittura mezzo al giorno, in
un mondo che ne sforna 150 mi-
liardi l’anno. Roba forte, in gra-
do di spostare milioni di voti e
rovesciare Mattarella in un col-
po solo. Infatti –scriveva Fubini
– fu proprio la sera del 27 mag-
gio, quella del niet di Mattarella
a Conte per il presunto caso Sa-
vona e l’incarico a tal Cottarelli,
che “lo slogan ‘Mattarelladi-
mettiti’ conobbe una diffusione
esponenziale, esplosiva”. Non
perché quella sera il Quirinale
aveva mandato a casa un gover-
no della maggioranza per farne
uno di minoranza, ma perché
“l’operazione venne coordinata
con cura” con “snodi digitali a-
nonimi”, ma dai nomi inquie-
tanti: come “la figura chiave E-
lena7617349”, una tipa “molto a-
bile che a volte scrive in inglese e
finge di essere americana” (am-
mazza che volpe), ma “altre vol-
te però è italianissima: chiama
Barack Obama ‘negher’” (la cu-
gina del Napalm51 di Crozza).
Senza contare i “profili vicini al-
la Lega come @Lisa DaCa o am-
miratori di Grillo come @taxi-
stalobbysta”. E ho detto tutto.
Un terrificante cyber-attacco al
Colle, che Repubblica attribuì a
“oltre 300 account nati in una
notte”, anzi a “360 troll an-
ti -M at ta rel la ”, il C or ri er e a
“400 profili creati nella notte”,
“almeno una ventina di account
su Twitter”eLa Stampa a ben “8
account italiani mascherati in
un sistema che ha la regia in Rus-
sia”.
Il direttore Maurizio Moli-
nari lanciò l’allarme: “un’ope-
razione di interferenza nella vi-
ta politica italiana che segue bi-
nari paralleli: l’indebolimento
della credibilità delle istituzioni
della Repubblica e il sostegno al-
la reputazione del Cremlino...
Non a caso un alto responsabile
dell’attuale governo” paventa
“danni tali da far impallidire
l’attacco terroristico all’Ameri-
ca avvenuto l’11 settembre del
2001”. Bum! Seguì inevitabile
una mega-indagine del pool
Antiterrorismo della Procura
di Roma, con l’ausilio della Dia,
la Polizia Postale, i servizi se-
greti e il Copasir, per vilipendio
e attentato alla libertà del capo
dello Stato. Ora, dopo un anno
di inchiesta serrata e – imma-
giniamo – di rogatorie a Mosca
e San Pietroburgo, dovremmo
essere a un passo dai mandanti
e dagli esecutori materiali del
complotto putinian-leghi-
sta-grillino. Ma l’unico che ri-
schia davvero è Di Maio, rima-
sto imprudentemente in Italia.
Putin, inferocito con quello
yankeedi Matteo, lo mandereb-
be volentieri in Siberia. Ma Sal-
vini, anche se non distingue
Washington da Philadelphia, è
in America con un alibi di ferro:
Trump è pronto a testimoniare
che la notte del 27 maggio 2018
la passò tutta con lui.

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