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Comparazione di tariffe telefoniche.

a cura di Luca Frangella

Il così detto “telefonino” è da tempo entrato a far parte della nostra vita quotidiana; oggetto di
moda, status symbol o semplicemente strumento di comunicazione e lavoro, persone di ogni età ed
estrazione sociale lo considerano un bene di prima necessità nonostante il costo elevato.
Non è solo il telefono cellulare ad essere “caro”, ma anche le telefonate stesse.
In più, le aziende leader del settore propongono continuamente piani tariffari e offerte fra cui non è
per nulla facile orientarsi.
La domanda cruciale è: qual è la tariffa più conveniente?
Non esiste una risposta univoca. Dipende dall'utilizzo: se si fanno mediamente telefonate lunghe o
corte, se si usano maggiormente gli sms più che le telefonate o viceversa, se si fanno molte
chiamate al mese o se al contrario si telefona con parsimonia, se si chiama spesso un numero di
cellulare specifico (della fidanzata, della mamma, etc.) o se si chiamano spesso telefoni fissi, etc.
etc. Bisognerebbe tenere inoltre conto della qualità del servizio: copertura del territorio, ricezione e
stabilità della linea, etc. etc.

Non è affatto agevole confrontare le diverse offerte, anche perché non brillano per chiarezza e
trasparenza e sono spesso propagandate con spot “depistanti”.
La matematica può darci una mano; con l'aiuto dell'algebra elementare e della rappresentazione di
rette nel piano cartesiano cercheremo di fare un po' di luce sull'argomento.

Proviamo a mettere a confronto alcuni piani tariffari di base delle aziende leader in Italia.
Il nostro scopo è esaminare il costo di una singola chiamata in funzione della sua durata, a
prescindere dal numero di telefonate che si effettuano.
Escluderemo pertanto dalla nostra analisi abbonamenti e offerte a canone fisso, nonché il costo
degli sms. Ci esimiamo dall'esprimere qualsiasi giudizio sulla qualità del servizio.

I dati essenziali di una tariffa a tempo sono lo scatto alla risposta, ovvero il costo fisso della
telefonata, che indicheremo con a, e il costo per minuto, che chiameremo b .
Detto y il costo totale della telefonata espresso in centesimi di euro (cent) e t il tempo di chiamata
espresso in minuti (min), abbiamo la seguente relazione:

y=a+bt

a viene epresso in cent e b in cent/min (centesimi al minuto); in tal modo la coerenza dimensionale
è rispettata: cent = cent + (cent/min)min = cent + cent = cent.

E' molto semplice procurarsi tali dati consultando le pagine web delle varie aziende. **
Iniziamo con la tariffa base della W..., che chiameremo W1.

W1 : a = 0 cent , b = 17 cent/min → y = 17 t

Notiamo che non vi è alcuno scatto alla risposta e il costo è direttamente proporzionale alla durata
della chiamata; il coefficiente di proporzionalità è proprio b.

Rappresentiamo graficamente l'equazione y = 17 t. Introduciamo una coppia di assi cartesiani t , y,


con t che fa le veci dell'ascissa x; y è l'ordinata. L'equazione è del tipo y = m x, ovvero quella di
una retta passante per l'origine con coefficiente angolare m; ricordiamo che quest'ultimo parametro
esprime l'inclinazione della retta rispetto al semiasse positivo delle ascisse. Nel caso in esame m = b
= 17. Visto il valore elevato di m, scegliamo sull'asse delle ordinate un'unità di misura molto

© Luca Frangella 2009


piccola in modo da ottenere una retta non troppo inclinata. Operando con Geogebra si ottiene il
seguente risultato:

Nella figura è riportato il costo di una telefonata di circa 4 minuti, pari a circa 66 cent.

Introduciamo un'altra tariffa base della W..., che chiameremo W2.

W2 : a = 19 cent , b = 12 cent/min → y = 19 + 12 t

Notiamo che stavolta è presente lo scatto alla risposta, ma in compenso il costo per minuto è
inferiore rispetto al caso precedente. L'equazione è del tipo y = m x + q , dove q è la quota; dunque
la retta non passa più per l'origine degli assi, bensì intercetta l'asse delle ordinate nel punto (0, q).
Nel caso specifico m = b = 12, q = a = 19.

© Luca Frangella 2009


Fino a circa 4 min di telefonata, la tariffa W1 è più vantaggiosa; ad esempio su una telefonata di due
minuti il risparmio è di circa 10 cent. Per telefonate più lunghe conviene la W2, nonostante lo scatto
alla risposta.

Cambiamo azienda e analizziamo la tariffa di base della T.., che chiameremo T1.

T1: a = 24 cent , b = 16 cent/min → y = 24 + 16 t

Sia lo scatto alla risposta che il costo per minuto sono superiori a quelli delle precedenti offerte.
Ad esempio, dopo 2 minuti di conversazione: y = 24 + 16 * 2 = 56 cent.

Aggiungiamo anche un'altra tariffa base della T.., che chiameremo T2.
Essa è costituita dall'unione di due tariffe diverse. Fino a due minuti di conversazione è in vigore la
tariffa T1, dopo due minuti di conversazione scatta una nuova tariffa che prevede un costo di 8
cent/min.

fino a 2 min a = 24 cent , b = 16 cent/min → y = 24 + 16 t


T2:
dopo 2 min a = 56 cent , b = 8 cent/min → y = 56 + 8 t

La rappresentazione di tale offerta è la seguente: abbiamo un ramo principale costituito dalla retta
T1 ( nella figura in azzurro), e un ramo secondario, che prende piede dal punto (2 , 56), costituito
dalla retta T2 ( nella figura in viola).

© Luca Frangella 2009


Lasciamo la conclusione di questo lavoro al seguente esercizio e alla vostra capacità di analisi.

ESERCIZIO
In base all'analisi della precedente figura, sapreste elencare le tariffe dalla più economica alla più
costosa nei seguenti intervalli di tempo, stimando al contempo le differenze di costo medie?

1) fino a 2 minuti
2) da 2 a 4 minuti circa
3) da 4 a 5 minuti circa
4) da 5 minuti in poi

QUESITO
Sapreste dire se esiste un tempo di chiamata per cui la tariffa T1 e la tariffa W1 hanno lo stesso
costo? Giustificate la vostra risposta.
In caso affermativo, sareste in grado di determinare tale tempo e il costo di una tale telefonata?

** Ai dati reali delle tariffe sono state apportate delle opportune modifiche. Il nostro modello
presuppone difatti una tariffazione al secondo, mentre la maggioranza delle offerte utilizzano una
tariffazione anticipata a scatti di un minuto. Fra quelle analizzate solo la W1 è priva di tali
correzioni in quanto la tariffazione è al secondo. Senza tali correzioni i costi verrebbero
sottostimati. Si veda l'applicazione GeoGebra “Comparazione di tariffe telefoniche” per maggiori
dettagli.

© Luca Frangella 2009

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