Sei sulla pagina 1di 8

€ 1,00 - ANNO 2019 - N.

Le Clou GIORNALE UNIVERSITARIO


€ 1,00 - Anno 2019 - n.4

È BELLO RICOMINCIARE
Sei appena arrivato all’Università, ti sarai accorto che abbiamo chiesto a Carolina di raccontarci la sua esperienza
molto è lasciato all’improvvisazione e che le “giornate di da neolaureata in Medicina; abbiamo dialogato con prof.
orientamento” spesso orientano poco e niente. È un mondo Attilio Mastino, ex Rettore dell’Università di Sassari. Ma non
vasto, problematico, politico (alle volte fin troppo). Spesso è finita qua perché, come sapete, ci piace dire la nostra, anche
sembra un esamificio che se ne infischia della cultura. Tagli se a volte è scomoda! Ci siamo interrogati sulla tanto delicata,
qui, tagli là, tagli su e tagli giù; corsi che chiudono, offerte quanto discussa, questione del “fine vita”; abbiamo anche
formative stravolte, aule stracolme di studenti che finiscono affrontato il fenomeno di massa della Green Revolution,
per giocare a Twister per assistere alle lezioni… Ma c’è solo cercando di aprire il problema. Vi dedichiamo intanto questa
questo? Grazie al cielo no! L’Università è anche un luogo dove frase di Pavese: L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello
crescere, dove imparare e anche dove rischiare. In questo vivere perché vivere è cominciare, sempre ad ogni istante.
numero abbiamo pensato di immedesimarci in chi, come Questo giornale è il nostro augurio, perché possiate vivere
noi qualche tempo fa, ha iniziato il percorso universitario: l’Università da protagonisti. Buona lettura.
Giornale Universitario Regionale

Focus on LETTERA
A UNA MATRICOLA
Cara matricola, essere solo quella di studiare, e che per
l’inizio di un percorso universitario il resto ci fossero le segreterie col com-
è un bel momento. Avrai chissà qua- pito di “occuparsi di semplificare la vita
li aspettative, insieme a tanta tensio- degli studenti”. Invece no. Sono gli stu-
ne ed euforia. Questo si accompagna denti a doversi occupare di semplifica-
alla percezione di una responsabilità, re la vita – mica la propria, ma quella

La ribellione finalmente, personale. I cinque o sei


anni che dovrai affrontare dipende-
dei segretari… A questo aggiungete il
seguire le lezioni, il rincorrere i profes-

del desiderio
ranno dall’impegno che metterai per sori, tra ricevimenti, mail e quant’altro,
studiare i tuoi libri o per sbobinare le il preparare gli esami. Come avrete ben
lezioni. Oltre questo ti sarà molto uti- capito, l’università è tutt’altro che una
le l’impressione che farai al professore passeggiata. Ma non siamo pessimisti.
dietro la scrivania, all’esame. Ma que- L’università è anche quel posto dove ti
”Desiderio, ti ho trascinato per le sto spesso non è sufficiente: soprattut- è data un’occasione unica, dove le tue
strade, ti ho desolato nei campi, ti ho to ti servirà molta fortuna! “Fortuna”, passioni, il tuo desiderio di conoscenza,
ubriacato nella città, ti ho ubriacato
s’intende, perché ben presto scoprirai possono essere valorizzate, possono di-
senza dissetarti, ti ho bagnato nel-
le notti piene di luna, ti ho portato che l’università ventare la tua oc-
in giro dovunque, ti ho cullato sulle non è il passa- cupazione quoti-
onde, ho voluto addormentarti sui tempo della do- diana. E questo ti
flutti. Desiderio, desiderio, che farti? menica mattina, permetterà anche
Che vuoi dunque? Quando ti stanche- ma diventerà la di notare intor-
rai?” tua casa; non no a te qualcuno
farai lo studente che coltiva il tuo
Gide dedica la sua esistenza a ri- universitario, tu stesso interesse,
spondere al grido di un cuore che sarai uno stu- o ha le tue stesse
sembra non trovare mai pace. Insof- dente universi- difficoltà. Potrai
ferente verso il moralismo borghese tario. «Che vuol scoprire che con-
che ha determinato la sua educazio-
dire?», direte dividere il per-
ne, crede di dare un respiro liberante
alla sua vita trasgredendo ogni rego- voi… Immagi- corso con qual-
la, cedendo a ogni vizio fino a rin- natevi intrappo- cun’altro è meglio
negare l’amore della sua vita. Perché lati in una strada che rimanersene
rimanere affascinati da una persona- labirintica, senza da soli. Il collega
lità così controversa? Perché in fon- cartelli, soli – e che ti capiterà di
do non ha soffocato quel desiderio (quindi) male incontrare potrà
di verità e amore, paradigma di cia- a c c omp a g n at i essere pure pove-
scuno di noi. Ma ogni suo tentativo – sarebbe, non ro, turrato, fifone
di risposta non riuscirà ad esserne soltanto diffici- (almeno quanto
all’altezza, ogni sforzo sarà destina- le, ma pressoché te) ma ciò che
to ad essere frustrato, perché ridotto impossibile uscirvi. Di certo, in quegli importa è che sia vero, cioè che ci sia,
e sminuito in passioni degradanti.
istanti, affidarvi alla vostra, e sola, bra- e non ti abbandoni per strada nella sua
E, dalla decadenza in cui egli stesso
scende, il grido perché ciò per cui vura vi servirà per comprendere che corsa ai CFU… ma soprattutto speria-
il suo cuore è fatto trovi finalmente avete bisogno di aiuto. Alle volte l’u- mo ti passi gli appunti. Insomma, se
una risposta continua a persistere. niversità sembra proprio questo: stare qualche tua zia ti avrà preparato a suon
L’alternativa decisiva sulla quale si appresso alle pratiche burocratiche, di proverbi “Ciascuno per sé, Dio per
gioca l’esistenza è, per lui e per noi, imbottigliati dentro delle file intermi- tutti”, o “Chi fa da sé fa per tre”, o altre
lasciare che questo grido instancabile nabili in qualche piccola e umidiccia simili sciocchezze, noi preferiamo au-
ci incalzi o cedere al nichilismo e alla segreteria, appuntamenti sempre più gurarti di incontrare qualcuno con cui
convinzione che, in fondo, la vita sia frequenti con il me-na-ge-r di-dat-ti- condividere questo percorso. Chiunque
un’assurdità. Ma è possibile tacitare co… Be’, sono cose alquanto noiose. esso sia. E con questo, ti dedichiamo
la ribellione del desiderio? Non si Io, ad esempio, da ingenua matricola questa bella frase di Cesare Pavese: È
può dire che tutto è nulla senza che ero convintissimo che l’unica preoc- bello vivere perché vivere è cominciare,
insorga in noi una tristezza sconso-
cupazione di uno studente dovesse sempre, ad ogni istante.
lata, senza tradire ultimamente noi
stessi. Buona strada!
2
Giornale Universitario Regionale

GREEN REVOLUTION:
Attualità
COSA ASPETTARCI?
Da decenni si discute, ai vertici delle un sistema che ruota attorno al denaro e al do concretamente nello smaltimento dei
istituzioni, su quali politiche adottare per potere. I suoi esiti sono dannosi sulla tem- rifiuti, nel diminuire il consumo di elet-
far fronte ai cambiamenti climatici, che peratura media globale, sul ciclo dell’acqua, tricità, acqua e carburanti. Tali abitudini,
sembrano essere una minaccia sempre sullo scioglimento dei ghiacciai, sull’agri- seppur giuste, rischiano di diventare mo-
più consistente per il nostro pianeta. Tan- coltura, sulle migrazioni (e sulla scelta del ralismo se si ergono a soluzione definiti-
te sono le personalità che hanno cercato guardaroba!). va del problema, ignorando l’incidenza
di portare il problema alla luce, ma l’uni- In questo contesto, è un valore che la sen- macroscopica di altri fattori. Infatti, le
ca voce che ha un’eco mediatica globale e sibilizzazione della società porti le masse in economie emergenti saranno disposte a
un consenso di massa è la giovane Greta piazza a manifestare? Certo. Ma è necessario sacrificare la loro crescita per questa cau-
Thunberg, diventata l’emblema ambien- che questa sensibilizzazione diventi critica sa? L’industria petrolifera, perno dell’e-
talista in una cultura ultra-consumistica, verso gli interessi e le dinamiche che sono conomia mondiale da più di dieci anni,
mentre il fronte degli accademici non ri- alla base del problema e venga ricercata una sarà disposta a fare spazio a soluzioni
esce a compattarsi in un unico indirizzo soluzione comune? Certissimo. ecologiche? Saremo disposti noi stessi a
di pensiero. I vari Stati fanno promesse più o meno cambiare le nostre comodissime abitudi-
Assistiamo agli effetti di un riscalda- vaghe di finanziare progetti per ridurre le ni occidentali ultra-consumistiche?
mento globale dovuto alle sfrenate attività emissioni di C02 del 45% entro il 2030. Nel
produttive degli ultimi decenni, nate da frattempo, la gente comune si sta impegnan- G. Baccoli, V. Marrone, A. Nieddu

CON QUALE DIGNITÀ?


Dieci anni sono trascorsi dalla morte
di Eluana Englaro. Dieci anni di conflitti
nazione nel morire alla positività del vivere.
Il rischio è quello di perdere di vista la FIORIRE
e dibattiti che forse non hanno mai preso funzione dello stesso diritto e della società: D’INVERNO
abbastanza sul serio la domanda: “la vita è creare le condizioni per una vita con un fu-
sempre degna di essere vissuta?”. turo che ha speranza e tutelare i più deboli.
A partire dalla battaglia di Vincent Lam- Il dono della vita ci impone di prendere
bert, passando per la drammatica fine di coscienza del suo inestimabile valore e di as- “I loro boccioli, in apparenza fragili
Noa Pothoven, fino al suicidio di Marieke sumerne la responsabilità. Per quale motivo e piegati verso il basso, erano capaci
Vervoort, si delinea un panorama sociale invece sembra meglio, di fronte al dolore e di compiere un miracolo, fiorire in
e umano sempre più teso alla rassegnazio- alla sofferenza, decidere di non continuare inverno. Ogni volta che ripenso
ne, in nome della libertà di disporre di sé e a vivere? O, ancora più drammaticamente, alla mia vita e a tutto quello che è
della propria vita. Dunque la libertà è solo perché sembra meglio che altri decidano successo, mi ricordo dei bucaneve,
assenza di vincoli e indifferenza? Non è se la tua vita valga o meno la pena di essere della loro audacia e del fatto che i
chiaro fino a che punto possa arrivare que- portata avanti? Esempio lampante: la sto- miracoli accadono”.
sto tipo di “libertà”: forse alla decisione di ria di Vincent Lambert, un uomo in stato Il desiderio fortissimo di vivere
una famiglia di consentire alla figlia di pri- di coscienza minima che ha resistito in vita la vita, al punto da lanciarsi a
varsi di cibo e acqua fino a morire in casa, per 31 giorni nonostante la privazione dei tutta velocità sulle scale di casa
perché lei era depressa e voleva così? È già sostegni nutritivi, voluta dalla moglie per sua con i pattini “per capire che
successo: Noa Pothoven è morta in questo consentirgli una morte dignitosa. Anche di cosa si provasse ad avere il gesso”
modo, perché il suo dramma interiore non fronte a questa tenacia vitale, il giudice che e la testardaggine di chi dopo un
ha trovato adeguata soluzione. si è occupato del processo ha stabilito che anno intero di “Non sei adatta”,
È una questione spinosa e sempre at- per Vincent fosse necessaria una soluzione “È inutile, non è il tuo mestiere”
tuale: la recente sentenza della Corte Co- finale. e “Ancora tu???”, è riuscita a
stituzionale sull’articolo 580 del Codice L’equivoco è sul comprendere la dignità diventare una “iena”: è così che
Penale – che disciplina l’aiuto al suicidio della vita – perché di questa parola si è fatto Nadia Toffa si racconta, una
– ritenendo incostituzionali alcuni aspet- un vessillo di battaglia: la dignità della vita è bambina un po’ maschiaccia, la
ti dello stesso articolo, spiana la strada al intrinseca alla vita stessa, non sta nelle sue “nanetta” di mamma e papà, la
ricorso all’eutanasia in tutte le sue forme. condizioni sempre variabili. È più dignitoso “dura” che ha dovuto fare i conti
In questo modo l’espressione della Corte fare in modo che un sofferente se ne vada con un cancro al cervello. “Per una
entra a gamba tesa, subordinando il diritto attraverso una “dolce morte” o che sia amato vita ho pensato di poter badare a
inalienabile alla vita (art. 2 Costituzione; e aiutato a combattere contro la sofferenza? me stessa: faccio io, non ho bisogno
art.3 DUDU; art.2 CEDU) al diritto alla “Dignità” è troppo spesso una parola che fa di niente. E invece l’autonomia è
morte e all’autodeterminazione. Pare che da giustificazione al nostro sentirci a posto un’illusione, dipendiamo sempre
stia affiorando una logica sempre più indi- davanti alle tragedie altrui. In nessun caso da qualcuno, necessariamente.
vidualista, che vuole pareggiare la determi- questa parola può voler dire “morte”. Affidarsi è doloroso, hai terrore
di perdere e di essere tradito, ma
G. Baccoli, R. Di Cosimo, G. Pisano l’alternativa qual è? Vivere a metà!”.
3
Giornale Universitario Regionale

PAROLA A CHI ESCE! Unive


INTERVISTA AD UNA
LAUREATA IN MEDICINA
Ciao Carolina! Ti sei laureata in corso misura di persona e non semplicemen- ANSIA, PRE
in Medicina con 110 e lode: non è da
tutti. Puoi raccontarci il tuo percorso
te di numero di matricola, che potesse
essere definito ‘casa’. CONSIDERAZION
universitario?
Il mio percorso universitario, se inten- Oltre alla rappresentanza, a cos’altro MEDIA PO
diamo esclusivamente gli esami, non è hai dedicato il tuo tempo? Ti è mai capitato di addormentarti e sen-
stato molto differente da quello di nu- Lo stesso desiderio è stato quello che tire il tuo cervello continuare a ripetere gli
merosi studenti di Medicina: bisogna mi ha spinto, dopo diversi inviti, a coin- argomenti, ma poi al risveglio ti sembra di
studiare un botto! volgermi anche nelle attività dell’associa- non sapere nulla? Sogni spesso di prendere
zione studentesca Alfa Elica Medicina, 30 e lode sotto scroscianti applausi ma in
Cosa intendi con ‘percorso organizzando semplici incontri e ponen- realtà l’appello è la mattina stessa e sei già
universitario’? do l’attenzione su determinate tematiche in ritardo?
Con ‘percorso universitario’ mi piace anche per favorire un confronto tra stu- Ti è già successo di commuoverti al suo-
intendere gli interi sei anni che ho vis- denti, talvolta travolti dallo studio e di- no delle fatidiche parole “coi poteri confe-
suto in università, dal primo momento mentichi del resto. ritimi, la proclamo Dottore”, pensando che
in cui vi sono entrata fino a pochi giorni a te non lo diranno mai?
fa, quando ne sono uscita con la corona Che consiglio daresti a uno studente Spesso piangi e ti batte forte il cuore, sarà
d’alloro in testa. Credo di poter affer- che sta cominciando l’università? l’amore o forse troppa Red Bull?
mare che, durante Ciò che auguro a voi che state comin- La verità è che dei disturbi d’ansia cau-
questi sei anni, ho ciando e a tutti colo- sati dall’università non si parla mai trop-
avuto la fortuna di ro che ancora sono po, forse perché non si vuole ammettere
capire, grazie a delle spaesati nell’am- di soffrirne. Eppure, secondo uno studio
amicizie che mi han- biente universitario dell’American College Health Association,
no accompagnato sin è: siate studenti, ma il 52% degli studenti universitari soffre
dall’inizio, che ‘uni- prima di buttarvi d’ansia.
versità’ non coinci- sui libri e studiare, Come se per ogni nonna che dice: “l’im-
de con ‘esamificio’, e studiare, studiare, ri- portante è la salute” ci fosse sempre una zia
soprattutto che im- cordate che lo studio con il suo: “e tu quando ti laurei?” a rovi-
mergermi totalmen- matto e senza regole nare tutto.
te nello studio, col non coincide con la Diciamocelo sinceramente: l’ansia da
rischio di esaurirmi, vita. Gli anni che vi prestazione universitaria è una realtà rico-
non avrebbe fatto di aspettano sono anni nosciuta in tutto il mondo, e sono tanti i
me un futuro bravo importanti, dove c’è ragazzi che ne soffrono, che se ne vergo-
medico, anzi. il rischio di non sentirsi all’altezza delle gnano, che lo nascondono pensando di es-
aspettative proprie e di quelle imposte sere “difettosi”.
Perché, sei riuscita a fare qual- da altri, non vivete questi anni da soli,
cos’altro oltre che studiare?! scegliete compagnie che vi diano respi-
Già dal primo anno, sebbene titubante ro, che vi aiutino a crescere e a capire

CALCIO D
per la paura di rimanere indietro, tipi- cosa volete nella vostra vita.
ca dello studente di medicina, ho deciso Che possiate imparare a chiedere aiu-
di aderire ad alcune proposte, tra cui le to, a riporre fiducia in chi stimate e in
elezioni universitarie. Dopo cinque anni chi è più avanti perché le vostre incer-
di rappresentanza, davvero mi trovo ad tezze di ora erano le loro di qualche NOME: Zero CFU.
esprimere gratitudine nei confronti di anno prima: esattamente come loro MISTER: lasciatosi alle spalle il 29esimo an
coloro che mi convinsero inizialmente a hanno ricevuto aiuto gratuitamente, zeggio”, ha iniziato subito a lavorare insegn
intraprendere questa esperienza. anch’essi saranno contenti di potervi nonostante l’obbligo di frequenza.
dare qualche consiglio, quindi chiede- DIFESA: sono state convocate la mitiche
Come mai? te! muri e di non far entrare nessun consiglio u
Credo di essere cresciuta in una serietà, Che possiate gustare appieno la bel- ogni giorno’.
ma soprattutto in una responsabilità. Mi lezza di questi anni, senza tirarvi fuori CENTROCAMPO: le matricole di Scienze d
è stato insegnato a prendermi a cuore da nulla, stando con gli occhi aperti, no di promuovere un maggiore dialogo tra
l’ambiente dove ho vissuto e i proble- senza farvi passare la vita davanti men- ATTACCO: l’attacco è riservato al famelico
mi di coloro che con me vivevano nello tre state chini sui libri, così da poter gressiva delle future o neo-mamme sbaragli
stesso luogo, insieme ad amici che, come dire, tra qualche anno, sorridendo, di PANCHINA: riservata alle matricole di Me
me, avevano il desiderio di rendere la fa- essere persone diverse, migliori, rispet- dicono sempre, è già eccessivo e, non esse
coltà un posto il più vivibile possibile, a to a quando avete cominciato. tempo a lamentarsi e a criticare gli altri.
F. Demontis
4
Giornale Universitario Regionale

ersità NON SIAMO SARDINE


REPORTAGE SULLE CONDIZIONI
DELLE NOSTRE AULE
EGA, XANAX Ogni anno, in Università, tocca fare i ma soprattutto poco spaziose, che non
NI AL DI LÀ DELLA conti con un problema mai pienamente consentono a tutti di poter trovare un
risolto, un disagio diffuso che coinvolge posto a sedere più o meno comodo.
ONDERATA praticamente tutti i poli: stiamo parlan- Situazione che accomuna anche le ma-
do delle nostre care aule di lezione. Ce tricole dei corsi di Farmacia e CTF (in
Ne parliamo perché nonostante si scari- ne sono tante, ciascuna con la sua ca- cui è previsto l’obbligo di frequenza), che
chi il problema sulla fragilità dello studente pienza (più o meno ridotta), con i suoi vengono accolte a braccia aperte in que-
i conti non tornano: com’è che capita anche colori (più o meno spenti), con le sue sto modo: due classi da circa 100 perso-
ai migliori? La percentuale degli studenti crepe (più o meno ampie). Passiamo la ne, messe a fare lezione in un’unica aula
che utilizza ansiolitici è in aumento, ma maggior parte della nostra vita univer- avente capienza massima di circa 150 po-
nulla viene fatto in merito: la palla rimbal- sitaria in questi magnifici loci: in alcuni sti. Risultato? Ci si ritrova a fare lezione
za tra chi si sente oppresso dall’università corsi si arriva a stare nella stessa aula seduti per terra (ad esempio nelle scale)
e chi sostiene che sono gli studenti a non per 10 ore al giorno, tanto da ridurre a o sui davanzali delle finestre, aumentan-
essere in grado di gestirla. livelli estremi la do esponenzial-
Resta il fatto che in Italia il 60% degli concentrazione mente i rischi
studenti universitari abbandona gli studi di ossigeno; in per la sicurezza
intrapresi (dato riportato dallo stesso por- altri si è costretti e l’incolumità, e
tale Unica.it) e uno su tre mente alle pro- a cambiare “resi- rendendo diffi-
prie famiglie circa lo svolgimento del pro- denza” ogni due cile, se non qua-
prio piano di studi. Saranno tutti inadatti ore, sperimen- si impossibile,
allo studio? Allarmante è, inoltre, il dato tando così la vita seguire adegua-
riguardante il numero di suicidi: decine di dei Tuareg, un tamente la lezio-
casi negli ultimi anni (solo in Italia), tra i famoso popolo ne.
quali gli studenti fuori sede sembrerebbero nomade; in altri Last, but not
essere i più colpiti. ancora il rappor- least, chi stu-
In fondo c’è da chiedersi: l’università, to tra il numero dia a Palazzo
ormai sorda al grido di tanti che stanno degli studenti e delle Scienze (e
perdendo la salute, è solo per pochi eccel- dei posti nell’au- in modo parti-
lenti? È una scelta: studiare per diventare la è di 50:1, e colare gli stu-
professionisti seguendo le proprie passioni questo obbliga denti del corso
o studiare per prevalere sugli altri seguen- noi poveri stu- di Informatica)
do la legge del più forte. denti a lavare i combatte già
Qui sorge spontanea una domanda: la pavimenti (più o dall’anno scorso
prestazione è realmente più importante meno zozzi) con con delle proble-
della nostra salute? i nostri dereta- matiche simili.
C. Corona, M. Maxia ni (più o meno Le due aule più
grandi). Ma ad- grandi, in par-
Vignetta di Margherita Zonca

D’INIZIO
dentriamoci di ticolare l’Aula
più in questa annosa problematica. Magna di Matematica, non sono decisa-
In pole position abbiamo senza dub- mente in condizioni adatte per svolgere
bio la Facoltà di Studi Umanistici, dove una lezione in maniera tranquilla. Ban-
spiccano i corsi di Scienze della Comu- chi vecchi (risalenti agli anni ’40 circa)
nno di studi alla triennale di “Diritto al Caz- nicazione, Lingue e Beni Culturali. Nel ,con tante sedie mancanti, costringono
nando ai ragazzi come non andare a lezione primo corso, le lezioni in presenza si buona parte degli studenti a sedersi sulle
svolgono in un’aula da 80 posti, conte- scale spesso sporche.
matricole di Architettura, capaci di erigere nente un sistema per la trasmissione in I casi evidenziati sono soltanto alcuni
utile del docente come: ‘studiate regolarmente streaming live delle lezioni. Risultato? esempi che rappresentano il problema in
Moltissimi dei 250 studenti iscritti non modo chiaro. Non si tratta di avere aule
della Comunicazione e Lingue si occuperan- possono nemmeno entrare in aula, e la perfette (anche perché, probabilmente,
attacco e difesa. loro unica alternativa è tra lo streaming quelle non le avremo mai), ma non ob-
o tridente delle mamme pancine. L’ansia ag- da casa e il non seguire in alcun modo bligateci a stare in aula a prendere ap-
ia la difesa avversaria! le lezioni. Negli altri due corsi, invece, punti semi-coricati per terra. Non siamo
edicina e di Ingegneria: il loro studio, come gli studenti svolgono buona parte delle sardine sotto sale da stipare nei barili:
endo, per questo, mai convocati, passano il loro lezioni in aule vecchie, con ban- trattiamoci da uomini.
chi in legno risalenti al secolo scorso,
F. Aracu, R. Cabiddu

5
Giornale Universitario Regionale

Cultura DON LORENZO MILANI:


TRA PASSATO E PRESENTE
Molti hanno scritto della scuola di Bar- vere e di pensare, in grado di smuovere poiché solo in un cuore libero il cristi-
biana e di Don Milani. A quasi mezzo le montagne e in grado di scandalizzare anesimo poteva fare breccia e portare
secolo dalla sua morte, pochi sanno chi i benpensanti per i quali il cristianesimo frutto.
davvero fosse e cosa abbia veramente era (come è ancora oggi) solo un puntel- Egli non ha mai creduto all’amore uni-
detto e fatto nei quarantaquattro anni lo utile a conservare l’esistente. versale: la sua testimonianza ha accetta-
intensi della sua breve vita. Il suo essere educatore fu tanto deter- to il rischio del tu per tu. Perciò la sua
Una cosa è certa: nessuno se lo può ac- minato dall’essere prete al punto che la era una pedagogia dell’aderenza ai fatti.
caparrare. Per tutti era certamente un madre, atea, affermò di avere a cuore Lui voleva che i suoi ragazzi diventasse-
uomo più unico che raro. Non temeva ro sovrani, capaci
la rottura con i potenti dell’una e dell’al- di offrire la loro
tra parte (della DC o del PCI): ciò che libertà, una libertà
più lo preoccupava era di non cessare di che può risolversi
guardare in faccia la verità. Una verità solo nei termini
dalla voce schietta, a volte poco raffina- dell’amore.
ta, che lo portò ad abbracciare come una Quello che nutriva
missione l’esilio a cui era stato condan- nei confronti dei
nato, fino ad “ardere dell’ansia di elevare suoi ragazzi, senza
il povero”, e “non come l’attuale classe temere di sbandie-
dirigente”, ma “ad un livello superiore”. rarlo anche come
La scelta dei poveri trova le sue radici possessivo e gelo-
nella vocazione radicale alla sequela di so, era un amore
Gesù Cristo, e la sua pedagogia va con- totale e gratuito.
tinuamente contro l’idea di una scuola Sino agli ultimi
che scarta i malati e vuole i sani. istanti della sua
La sua personalità così forte e le sue es- vita si è affidato a
pressioni tanto icastiche da far tremare all’Amore, alla Ver-
le poltrone della classe dirigente degli ità, alla Bellezza,
anni ’60, la sua presa di posizione per soprattutto “Lorenzo come sacerdote”, alla Giustizia incar-
i più deboli, il suo donarsi energico ai e che “si conosca il prete, che si sappia nata, che gli “garantivano” una speranza.
ragazzi che aveva incontrato a Barbi- la verità, che si renda onore alla Chie- Per questo, nell’ultimo periodo della sua
ana (remoto paese di montagna in cui sa anche per quello che lui è stato per la vita, disse con grande certezza ad un’ami-
era stato esiliato e in cui scelse di esal- Chiesa.” ca professoressa: “Non ho paura di non
are l’ultimo respiro), tutta la sua azione Non era l’ansia della lotta di classe mar- fare a tempo a dire tutto quello che mi
sociale ed educativa, avevano origine da xista che lo muoveva. Il suo obiettivo rimane da dire... non importa che io lo
una fede cristiana, che non era un sem- non era parlare ai poveri o dei poveri, dica… La verità si fa strada da sola”.
plice particolare irrilevante nella vita di ma dare loro la parola, per far sì che og-
un uomo. Essa era invece un modo di vi- nuno conquistasse la propria umanità,
P. Caocci e M. Mereu

DAL FONDO DELLE


TENEBRE UN ESSERE S crive Karl Jaspers, filosofo e psichiatra tedesco, in un suo saggio:
“Quello di Van Gogh non è un carattere comune. Tende ad isolarsi, ma al tempo
PUÒ BRILLARE stesso è sempre alla ricerca di amore e d’amicizia. Il suo comportamento appariva
ridicolo perché agiva, pensava, sentiva, viveva in modo diverso dai suoi coetanei...
aveva sempre un’aria assorta, grave, malinconica. Ma quando rideva, rideva con
cordialità e giovialità, e allora il suo viso si rischiarava. Gli era difficile, anzi impossibile adattarsi, e nonostante ciò era profonda-
mente animato da qualcosa che bisogna chiamare fede. Molto religioso fin dalla giovinezza, fino alla fine fu sostenuto da una fede
che niente doveva ai dogmi. Guardò sempre alla sostanza, al senso profondo dell’esistenza”.
Una delle testimonianze più interessanti della sua vita, oltre la sua arte, sono le moltissime lettere che spedì a suo fratello Theo, a
cui era legato da un rapporto di grande affetto.
Ad esempio, nel Luglio 1880, scriveva: “Non sempre uno sa quello che potrebbe fare, ma lo sente d’istinto: eppure sono buono a
qualcosa, sento in me una ragione d’essere!
A cosa potrei essere utile, a cosa potrei servire? C’è qualcosa in me, che è dunque? Non si sa sempre riconoscere che cosa è che ti
rinchiude (...) Sai tu ciò che fa sparire questa prigione? È un affetto profondo, serio. Essere amici, essere fratelli, amare spalanca la
prigione per potere sovrano, per grazia potente. Dove rinasce la simpatia, lì rinasce anche la vita”.

6
Giornale Universitario Regionale

PAROLA A... Intervista


ATTILIO MASTINO, EX RETTORE
Buongiorno Prof. Lei ha vissuto l’Uni- Che differenza c’è, secondo lei, tra i piacevano e ho tralasciato le cose che mi
versità fino in fondo: è stato uno studen- ragazzi che iniziano oggi l’Università e annoiavano. All’interno dell’Università
te modello, è diventato professore ordi- quelli che la iniziarono nei suoi anni? le associazioni studentesche hanno avu-
nario di Storia Romana, distinguendosi I ragazzi oggi possiedono maggiormente to e avranno ancora un ruolo per orien-
come uno degli studiosi più autore- categorie logiche, capacità di ragionare tare gli studenti e questa è una responsa-
voli nel suo campo a livello nazionale. e possiedono già un linguaggio. Ques- bilità grande che avete come studenti. Vi
Ha persino raggiunto tutti i traguardi to lo vedo anche facendo gli esami: oggi leggo una frase che ho scritto sulla rivi-
della politica universitaria: da Preside attraverso i social avete una informazi- sta Epigrafia Latina: “Se c’è una cosa che
della Facoltà di Lettere e Filosofia sino one indiretta di tutto quello che accade mi hanno raccomandato i miei maes-
a Rettore dell’Università di Sassari. Vor- nel mondo, mentre noi eravamo molto tri è stata quella di mantenere un car-
remmo farle alcune domande dedicate condizionati dalle letture che facevamo e attere operativo, di estrema sintesi e di
a chi, invece, l’Università la sta appena molto concentrati, almeno per quanto mi concretezza nei miei interventi. Questa
iniziando: cioè le matricole. sarà l’impostazione di questa rivista,
che non rinuncerà mai alla caratter-
Ci può parlare di quando lei era una istica principale della materia, al suo
matricola? carattere scientifico, alla capacità di
Arrivavo a Cagliari dal liceo Classico di ricostruire senza mediazioni e senza
Bosa. Sono arrivato nel ’68 ed era appena deformazio-
esplosa una bomba sul fianco dell’Aula ni rapporti, ambienti, paesaggi che
Magna dove si svolgevano le lezioni di cogliamo con freschezza da un mondo
Storia Romana tenute dal prof. Meloni. antico che ancora oggi ci parla”.

Che impressione le ha fatto quel clima Da eminente studioso, come una


così politicizzato e, talvolta, violento? disciplina come la sua, la storia anti-
L’impressione che ne ho avuto è stata di ca, può ancora affascinare oggi?
una differenza enorme di linguaggio tra Come quello che dicevo prima. Se si
noi – io ero stato presidente diocesano fanno soltanto delle astrazioni o delle
dell’azione cattolica – e gli studenti di sini- elucubrazioni pensando di interpretare
stra che citavano Gramsci, Marx, Mao. il pensiero antico con le categorie mo-
derne c’è sempre il rischio di dare un’in-
Dal punto di vista del linguaggio c’era
terpretazione che non corrisponde alla
proprio una differenza enorme.
realtà. Rischiamo di pensare all’oggi
dimenticandoci del contatto con quello
Come influiva la presenza del movi-
che è veramente accaduto.
mento “extraparlamentare” nella vita
C’è una realtà storica che veramente ci
degli studenti?
interroga e che non possiamo rimuo-
Ricordo quando dovevo sostenere l’esa-
riguarda, nello studio. C’è stato soprattut- vere con tutti i tradimenti, con tutte le in-
me di latino con il prof. Luiselli: siccome
to negli ultimi dieci anni un enorme sal- congruenze, le incoerenze che ognuno di
avevano occupato la facoltà, mi ha inter-
to di qualità e penso sia cambiata anche noi come uomo si porta dietro e di cui ci
rogato il prof. Marchetta al suo posto. Mi la formazione degli studenti per quanto rendiamo conto tutti i giorni. Molte delle
ricordo che nell’aula a “scaloni”, all’ul- riguarda l’ambito umanistico con una cose che diamo per scontate apparirebbe-
tima fila, c’erano gli extraparlamentari presenza molto più forte delle componen- ro più chiare. Un’impostazione di questo
che assistevano e uno si è alzato dicendo: ti legate al mondo della Sardegna. tipo è, a parer mio, necessaria ad esempio
“Questa domanda è troppo difficile” e io nella interpretazione dei Vangeli, della
ho risposto: “Ma io la so! Per cortesia, las- Quale augurio darebbe a una matrico- Bibbia e dei Test Sacri. Non ci si render-
ciatemi fare l’esame”. la che inizia gli studi? ebbe conto che con Cristo c’è stata l’irruzione
C’è stata una svolta molto significativa Io le direi di entrare col sorriso, di cercare della metastoria nella storia, cioè che c’è
che abbiamo vissuto tutti: quel movi- nuove amicizie e di rendersi conto che ha stato un fatto storico, reale, accertato,
mento è andato riducendosi e Comun- una opportunità incredibile che può darle documentato in un periodo di reggenza
ione e Liberazione gli teneva testa: si tutte le soddisfazioni che desidera, e che di un governatore che si chiamava Ponzio
presentavano libri, si svolgevano tante gli studi devono essere scelti sulla base dei Pilato, il cui nome ci è conservato dalle
attività, questo naturalmente 10 anni propri interessi. iscrizioni veramente. Senza questo non si
dopo il mio ingresso in università. Per me è stato così, ho fatto le cose che mi comprenderebbe nulla.
A. Ponti e F. Zappino
7
Le Clou Murale
“GLI UOMINI
HANNO
DIMENTICATO
TUTTI GLI DEI,
SALVO L’USURA,
LA LUSSURIA
E IL POTERE”
Eliot

Le Clou Online @leclouonline

Direttore Responsabile Enzo Tramontano Grafica e Impaginazione Gestione Abbonamenti


Giuliana Baccoli, Alberto Caocci, Chiara Corona, Valeria Marrone, Alessandro Salis,
Andrea Deidda, Angela Nieddu. Alberto Caocci

Le REDAZIONE
Clou : CAGLIARI
Tel 070 948w128
Grafiche SRL Assemini, CA
STAMPA: TIEMME Officine

Barbara Alba, Francesco Aracu, Maria Atzori, Giuliana Baccoli, Riccardo Cabiddu, Alberto Caocci, Piera Caocci, Sarah Capra, Chiara Co-
rona, Andrea Deidda, Benedetta Dessì, Remo Di Cosimo, Pietro Ennas, Valeria Marrone, Matthias Maxia, Maria Mereu, Sebastiano Mereu,
Registrazione Tribu- Angela Nieddu, Francesca Nieddu, Giacomo Pisano, Martina Serra, Susanna Serra, Alberto Tamponi, Maria Tuveri, Rita Tuveri, Sarah Vargiu
nale di Cagliari n.36
del 20/10/1989 SASSARI
Editore: CLIO Soc. Maria Antonietta Deledda, Martina Delogu, Paolo Delogu, Francesco Demontis, Marco Frau, Marco Mannazzu, Alessandro Pinna,
Coop. Mariangela Pinna, Elena Pintus, Alessandro Ponti, Alessandro Salis, Francesco Zappino, Riccarda Zappino
Sped. abb. post. -45%
- Art. 2 comma 20/b
legge 662/96 - Filiale I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo (D. LGS 30/06/03 n. 196).
di CA

Potrebbero piacerti anche