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Conservatorio Venezze

Corso di Fondamenti di Psicologia dell’educazione

Prof.ssa Giovanna Guardabasso

Prima lezione a distanza

Il corso di Psicologia previsto nell’offerta formativa del Conservatorio di Rovigo prevede due
moduli:
1) Fondamenti di Psicologia dell’educazione, previsto dal 16 gennaio al 13 febbraio
2) Psicologia musicale con fondamenti di Psicologia dello sviluppo, previsto dal 17 aprile al 22
maggio

L’impostazione che si intende dare ai due moduli è unitaria e si intende proporre un unico esame
finale corrispondente a 6 crediti. Nel caso di studenti che frequentino uno solo dei due moduli, la
prova sarà relativa a 3 crediti e ai contenuti del corso frequentato.
La prova finale sarà scritta e darà luogo a valutazione. Si svolgerà alla fine di maggio 2018 con un
primo appello, in giugno con un secondo appello.

Entrambi i moduli prevedono una componente di lavoro a distanza, nel quale si propongono agli
studenti attività di studio, riflessione e rielaborazione che esplicano una funzione formativa e non
valutativa. E’ consigliabile svolgere i compiti a distanza parallelamente alle lezioni, ma non è
obbligatorio. I compiti devono essere comunque conclusi prima della prova finale.

A causa di un leggero infortunio che mi ha costretto ad annullare la prima lezione del 16 gennaio
2018, ho riorganizzato il materiale, proponendo un recupero a distanza.

I vari materiali che inserirò in piattaforma in corrispondenza della lezione a distanza, ci


permettono di sperimentare una tecnica che costituisce una delle più recenti “mode” didattiche:
la cosiddetta “flipped classroom” o classe capovolta.
In termini molto sintetici si tratta di predisporre del materiale che gli allievi possano studiare a
casa, in modo individuale e secondo tempi personali, in modo tale da utilizzare il tempo scolastico
per svolgere attività di gruppo orientate alla realizzazione di un “prodotto” finale, sia esso una
presentazione, un brano musicale, un video, una registrazione o, in altri ambiti disciplinari, un
testo, un esperimento, una progettazione, ecc.
Si tratta di una delle tecniche legate alla concezione “costruttivista” per la quale la conoscenza e le
abilità si costruiscono in un ambiente sociale con l’apporto di molti (studenti e insegnanti) e i ruoli
dell’insegnante e degli studenti sono diversi dai tradizionali ruoli di “esperto” e “novizio”. Inoltre è
una tecnica che si basa sulla possibilità di utilizzare la rete per condividere in piattaforma o tramite
blog i materiali di studio con gli allievi. Infatti nella flipped classroom il materiale non è un
semplice testo da studiare, ma una vera e propria lezione a distanza. L’idea è quella di rovesciare il
momento frontale di spiegazione, che viene ascoltato dallo studente a casa, e il momento
dell’attività che si svolge a scuola.1 Non sono un’esperta e ho anche qualche perplessità sull’enfasi
che viene data a questa tecnica, ma proverò a sfruttarla!

I materiali che metto a disposizione sono quattro:

1
Cecchinato G., Papa R., La flipped classroom. Un nuovo modo di insegnare e di apprendere, Utet Università, 2016
1) breve introduzione al corso e agli argomenti trattati, audio da ascoltare mentre si guardano le
slide
2) video di Daniela Lucangeli, Psicologa cognitivista e docente all’Università di Padova, che si
occupa in particolare di bambini con difficoltà. Lo presento ad esempio di come la psicologia
cognitivista studi in modo approfondito il funzionamento mentale, cercando di indagare
dall’interno della mente i processi dell’apprendimento, della memoria, dell’attenzione, della
riorganizzazione di ciò che si apprende, ma al contempo questa scienziata afferma in modo molto
efficace, a mio parere, che questo approccio è carente, se si trascura l’aspetto emozionale
dell’apprendere.
3) video di una lezione TED, nel quale viene presentata una performance di dodici docenti di
pianoforte di una facoltà di musica americana, che ritengo possa essere considerata una metafora
del “costruttivismo”.

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