La più potente macchina pervenuti, fornisce informazioni detta-

gliate sulla costruzione e sul funziona-

mento del trabocco. Simili scritti sono
particolarmente significativi perché ci

da guerra del Medioevo fliggere danni significativi a una strut-

tura muraria da una distanza di 160 me-
consentono di apprezzare pienamente
le applicazioni della meccanica nelle
società premoderne.
Abbiamo realizzato modelli in scala e
tri. I trabocchi più grandi, viceversa, simulazioni al calcolatore che ci sono
potevano lanciare proiettili del peso di stati di grande aiuto per comprendere il
I principi di funzionamento del trabocco sono stati svelati oltre una tonnellata e la loro gittata
massima superava quella di tutte le an-
funzionamento del trabocco e, grazie a
essi, riteniamo di aver riscoperto princi-
catapulta era fornita dalla deformazione tiche macchine da guerra. pi costruttivi che dal Medioevo erano
grazie a ricostruzioni in scala e simulazioni al calcolatore elastica di corde ritorte o tendini anima- andati pressoché perduti. Oltre a ciò, ab-
li, mentre il trabocco sfruttava diretta- olo di recente abbiamo iniziato a ri- biamo rinvenuto documenti storici che
mente la forza di gravità o la forza mu- S costruire la storia e i princìpi di consentono di arretrare la cronologia
di Paul E. Chevedden, Les Eigenbrod, Vernard Foley e Werner Soedel scolare umana, soluzione che si rivelò funzionamento del trabocco. In prece- della diffusione del trabocco e rivelano
di gran lunga più efficiente. • denza non era stato fatto alcun tentati- il suo ruolo di protagonista nelle vicen-
Una catapulta di medie dimensioni vo scientifico per esaminare tutta la do- de belliche del Medioevo.
era in grado di lanciare un proiettile del cumentazione disponibile; in particola- In precedenza gli storici avevano sem-
peso di 13-18 chilogrammi, e i modelli re, la letteratura tecnica islamica era pre supposto che la diffusione verso occi-
ecoli prima che venissero costruite bocche da fuoco efficaci, esistevano già più diffusi di catapulta pesante arriva- stata del tutto trascurata. Il più impor- dente del trabocco a partire dalla Cina
immense macchine da guerra in grado di demolire le fortificazioni con proiet- vano fino a 27 chilogrammi. Tuttavia, tante trattato tecnico su queste macchi- fosse avvenuta troppo tardi per influire
S tili del peso di molti quintali. Inventato in Cina fra il V e il III secolo a.C., il secondo Filone di Bisanzio (fine del III ne conservatosi fino a oggi è il Kitab sulla fase iniziale delle conquiste islami-
trabocco raggiunse l'area mediterranea verso il VI secolo d.C., sostituendo altri tipi secolo a.C.), anche le più potenti fra aniq fi al-manajaniq (Un elegante libro che, dal 624 al 656. Ricerche recenti ese-
di artiglieria e mantenendo a lungo una posizione preminente anche dopo l'introdu- queste macchine non riuscivano a in- sui trabocchi), scritto nel 1462 da :Yu- guite da uno di noi (Chevedden) dimo-
zione della polvere da sparo. Esso fu indubbiamente uno dei fattori che permisero la suf ibn Urunbugha al-Zaradkash. Que- strano tuttavia che questa macchina da
rapida espansione islamica e mongola e, come vedremo, ebbe anche un ruolo nella sto manoscritto, uno dei volumi arabi guerra raggiunse il Mediterraneo orienta-
diffusione della peste nera, la terribile epidemia che devastò l'Eurasia e l'Africa set- più riccamente illustrati che ci siano le alla fine del VI secolo; essa era sicura-
tentrionale nel XIV secolo. Sembra inoltre che i princìpi di funzionamento del tra-
bocco abbiano influenzato sia lo sviluppo dei meccanismi a orologeria sia le analisi
teoriche del moto.
Il trabocco fu il successore della catapulta, che a sua volta era una versione mec-
canizzata dell'arco (si veda l'articolo Le antiche catapulte di Werner Soedel e Ver-
nard Foley in «Le Scienze» n. 129, maggio 1979). L'energia di propulsione della Nella campagna inglese, una ricostruzione moderna di una macchina da assedio
medievale riesce a scagliare un pianoforte. Questo trabocco, ispirato a modelli in
uso in Europa e nel Medio Oriente, è stato in grado di lanciare oggetti che pesava-
no fino a 500 chilogrammi; i suoi antenati più grandi potevano addirittura sca-
gliare proiettili di oltre una tonnellata. (Questa riproduzione, alta una ventina
di metri, è stata costruita nello Shropshire da Hew Kennedy e Richard Barr.)

-.2(
> '1? i • °'

%:4 s
, - '
‘.',..' .„ lé. 1
".9 1111fr ;I°

ic li 4' A 140 -4
, fk: t . ,... -t,..... .altar • .... Or
...qt , i3.,11/4g.%. 4-Pet '4% ' fr .! ..1" •
i ' " P

;0s . • 41.••n 1`, n'Y'ke... !

•' '.._
•Ii,iì.. •*:.%' `
e.•1».•.,30,:
,,, • • • g
<•
-lwit-aus.N.li..
ia -.m.. -V • :
libit
mente nota in Arabia e venne utilizzata
con notevole successo dagli eserciti isla-
mici. La raffinatezza tecnologica per la
quale in seguito l'Islam divenne famoso
era già evidente a quest'epoca.
L'impero mongolo, il più vasto della
storia umana, deve anch'esso parte dei
propri successi a quest'arma. Essendo
in primo luogo cavalleggeri, i mongoli
erano soliti incaricare genieri cinesi e
musulmani di costruire e manovrare i
La fisica del trabocco
Il funzionamento del trabocco è ab-
bastanza semplice, nei suoi aspetti
essenziali, da ispirare gli studi medie-
vali sul moto, ma i suoi dettagli sono
intricati e richiedono la simulazione al
calcolatore per un'interpretazione ac-
curata. Solo di recente siamo riusciti
a comprendere come la rotazione del
contrappeso abbia un ruolo cruciale
nel trasferimento di energia alla trave
e di qui alla fionda e al proiettile.
TRAZIONE
I trabocchi più antichi erano azionati da serven-
ti che tiravano funi anziché da un contrappeso. Po-
tevano occorrere anche 250 uomini per lanciare un
proiettile a un centinaio di metri di distanza. In que-
sto esempio di macchina a trazione, il peso dell'uo-
mo che si aggrappa all'imbracatura del proiettile ser-
ve a flettere la trave per aumentare la gittata.
76 LE SCIENZE n. 325, settembre 1995
trabocchi che impiegavano nei loro as- tati, e da Kaffa i mercanti genovesi dif- al servizio di al-Adil (1196-1218), fratel- un'imbracatura, o fionda, per il proietti-
sedi. Durante l'attacco a Kaffa, in Cri- fusero in tutti i porti del Mediterraneo il lo e successore del celebre Saladino, in- le, e quello corto con un contrappeso o
mea, nel 1345-1346, queste macchine flagello della peste nera. trodussero un sistema difensivo che con una struttura a cui erano fissate le
da guerra contribuirono con esiti deva- L'esistenza del trabocco portò a modi- sfruttava trabocchi azionati dalla gravità, funi di trazione. Quando il dispositivo
stanti a un episodio di guerra batteriolo- ficare non solo le tattiche offensive, ma collocati sulla sommità di torri, per im- era posizionato per il lancio, il braccio
gica ante litteram. Mentre assediavano anche quelle difensive: per resistere alla pedire all'artiglieria nemica di arrivare a corto era puntato verso l'alto; non appe-
questo avamposto genovese nel Mar nuova macchina da guerra si dovettero tiro utile. Queste torri, progettate princi- na la trave veniva liberata, il braccio
Nero, le forze mongole furono colpite ispessire le mura delle fortificazioni, e le palmente come postazioni di artiglieria, lungo si alzava, espellendo il proiettile
dalla peste, che si diffuse rapidamente opere di difesa furono spesso riprogetta- dovevano avere dimensioni enormi per dalla tasca della fionda.
nei loro ranghi. Prima di ritirarsi esse te per poter utilizzare trabocchi contro accogliere i trabocchi più grandi, sicché i Tre erano le forme principali di tra-
scagliarono nella città i cadaveri infet- gli attaccanti. Architetti che lavoravano castelli, da cinte di mura dotate di poche bocco: il tipo a trazione, azionato da fu-
e piccole torri, si trasformarono in grup- ni tirate da serventi; il tipo a contrappe-
pi di massicci torrioni congiunti da brevi so, attivato dalla caduta di una massa
tratti di cortine murarie. Le torri delle pesante; e il tipo ibrido, che sfruttava sia
cittadelle di Damasco, del Cairo e di Bo- la gravità sia la forza muscolare. Quan-
sra sono strutture possenti, che misurano do i primi trabocchi a trazione apparve-
L'imbracatura del proiettile, o fionda, era saldamente fissata anche 30 metri di lato. ro nella regione mediterranea alla fine
alla trave a un'estremità, mentre l'altro capo era avvolto intorno a del VI secolo, le loro capacità erano a tal
un «corno» di metallo. Quando raggiungeva il punto appropriato del T l principio costruttivo del trabocco punto superiori a quelle delle precedenti
suo arco, la tasca della fionda si apriva e liberava il proiettile. Un I era semplicissimo, in quanto l'arma macchine da guerra che li si disse in gra-
accurato aggiustamento del corno e della lunghezza totale dell'im- consisteva in una trave rotante imper- do di scagliare «montagne e colline». I
bracatura era fondamentale per massimizzare la gittata. niata su un asse che suddivideva la trabocchi ibridi più potenti riuscivano a
trave stessa in un braccio lungo e uno lanciare proiettili da tre a sei volte più
corto. Il braccio lungo terminava con pesanti di quelli delle grandi catapulte
CONTRAPPESO Le macchine a contrappeso
INCERNIERATO incernierato incrementarono ul-
teriormente la gittata miglioran-
do l'efficienza con cui il traboc-
co convertiva l'energia gravita-
zionale in moto del proiettile. Il
centro di gravità della cassa del
contrappeso scendeva vertical-
mente durante la prima fase di
accelerazione; via via che la
CONTRAPPESO cerniera si apriva, la rotazione
FISSO della cassa intorno al proprio
centro di gravità incrementava
l'energia trasferita. L'oscillazio-
ne del contrappeso contribuiva
a frenare la trave quando il
proiettile veniva liberato, ridu-
cendo le sollecitazioni sulla
struttura della macchina. Il tra-
bocco aveva un funzionamento
molto «dolce» e non doveva es-
sere riposizionato dopo ciascun
colpo; poteva quindi lanciare più
CONTRAPPESO proiettili in un dato tempo rispet-
INCERNIERATO
E INCLINATO to ad altre macchine belliche.
L'introduzione del contrap-
peso inclinato consentì di e-
strarre ancora più energia dal
funzionamento del trabocco. Se
il contrappeso era posizionato
ad angolo prima di un colpo, la
sua traiettoria di caduta diventa-
L'aggiunta di un contrappeso valse a incrementare la potenza del traboc- va leggermente più lunga. Que-
co. Inoltre eliminando le funi di trazione si poté introdurre un'altra innovazione, sta innovazione aumentava an-
consistente in un «canale» sotto la trave del trabocco, dove si collocava il che la distanza fra il centro di
proiettile nella posizione di riposo: in questo modo fu possibile allungare l'im- gravità del contrappeso e il per-
bracatura e aumentare ulteriormente la gittata. La rotazione della fionda diven- no intorno al quale ruotava la
ta più veloce quando il proiettile si è sollevato da terra, e la sua lunghezza con- trave del trabocco.
trolla l'angolo di lancio. Vemard Foley
allora in uso; per giunta, potevano effet-
tuare un numero considerevolmente su-
periore di tiri in un tempo dato.
Le prestazioni del tipo a contrappeso
andavano ancora oltre. La cassa del con-
trappeso poteva avere le dimensioni di
una casupola e, una volta piena. pesava
decine di tonnellate. Il proiettile alloggia-
to nella tasca della fionda poteva pesare
da 200 a 300 chilogrammi, ma sembra
che alcuni trabocchi lanciassero macigni
il cui peso andava da 900 a 1360 chilo-
grammi. Simili macchine evidentemente
non avevano difficoltà a scagliare cavalli
morti o cadaveri umani legati insieme.
Una ricostruzione moderna realizzata in
Inghilterra ha lanciato un'utilitaria (del
peso di 476 chilogrammi senza motore) a
80 metri di distanza, utilizzando un con-
trappeso di 30 tonnellate.
Nel periodo del loro fulgore, i traboc-
chi ricevettero grandi attenzioni dagli in-
gegneri militari (si noti che lo stesso ter-
mine «ingegnere» deriva da «ingegno»,
nel significato antico di ordigno, conge-
gno, meccanismo e anche macchina bel-
lica). I primi modelli vennero continua-
mente modificati allo scopo di aumentar-
ne la gittata (ricavando la massima ener-
gia possibile dalla caduta del contrappe-
so) e di migliorarne la precisione (mi-
nimizzando il rinculo). La differenza più
evidente fra i trabocchi a contrappeso e i
loro predecessori a trazione è che nei pri-
mi l'imbracatura per il proiettile è molto
più lunga. Questa modificazione ha un
effetto notevolissimo sulle prestazioni, in
quanto aumenta la lunghezza efficace del
braccio di lancio e apre la via a tutta una
serie di ulteriori perfezionamenti, facen-
do sì che l'angolo a cui viene scagliato il
proiettile sia in gran parte indipendente
dall'inclinazione del braccio. Variando la
lunghezza delle funi che fissavano la
fionda, gli ingegneri potevano fare in
modo che il proiettile lasciasse la mac-
china a un angolo di circa 45 gradi rispet-
to alla verticale, che garantisce la massi-
ma lunghezza della traiettoria.
Nello stesso tempo, per convertire in
moto la maggior frazione possibile del-
l'energia potenziale, la tasca della fionda
doveva aprirsi solo quando il braccio era
quasi verticale (e il contrappeso era vici-
no al punto più basso della sua traietto-
ria). È probabile che nel Medioevo l'os-
servazione del trabocco abbia favorito
importanti sviluppi nella conoscenza del-
le forze associate a corpi in movimento.
pd successiva innovazione fondamen-
tale fu l'introduzione del contrappe-
so incernierato. Durante il caricamento,
la cassa del contrappeso pendeva verti-
calmente dalla cerniera, formando un an-
golo con il braccio; quando quest'ultimo
veniva liberato, la cassa ruotava intorno
alla cerniera fino a trovarsi sul prolunga-
mento del braccio. Il risultato di questo
moto era che la distanza della cassa del
contrappeso dal punto di rotazione della
trave, e quindi il suo guadagno meccani-
co, variavano nel corso del ciclo.
LE SCIENZE n. 325, settembre 1995 77

TORRI PIÙ RECENTI
100 METRI
Questa soluzione aumentava consi-
derevolmente la quantità di energia tra-
smessa al proiettile attraverso la trave.
Gli ingegneri medievali osservarono
che, a parità di condizioni, le macchine
a contrappeso incernierato avevano una
gittata maggiore di quelle a contrappeso
fisso. Le nostre simulazioni al calcola-
tore indicano che un trabocco a con-
trappeso incernierato è in grado di tra-
sferire al proiettile circa il 70 per cento
della propria energia. In queste macchi-
ne si ha una piccola perdita di energia
Tr''
..~111M1~11 dopo l'apertura completa della cerniera,
allorché la trave comincia a far oscillare
il contrappeso.
Nonostante la perdita di energia che
comporta, l'oscillazione del contrappeso
è utile per il suo effetto di frenamento
sulla trave rotante. Insieme con il trasfe-
rimento di energia alla fionda mentre
questa si solleva e ruota intorno alla tra-
ve, questo effetto contribuisce a far sì
che la trave stessa si fermi quando giun-
ge in posizione verticale. La decelerazio-
ne riduce le sollecitazioni sulla struttura
78 LE SCIENZE n. 325, settembre 1995
La cittadella del Cairo
(nella foto) fu rimaneggia-
ta all'inizio del XIII seco-
lo per poter sistemare i
trabocchi a contrappeso, i
più potenti allora in uso.
La cinta muraria prece-
dente, con le sue piccole
torri semicircolari (in pri-
mo piano nella foto, cerchi
blu nella pianta), venne po-
tenziata da una serie di
torrioni molto più massic-
ci (in rosso), capaci di so-
stenere i trabocchi che do-
vevano impedire all'arti-
glieria nemica di arrivare
a tiro. Un'illustrazione da
Un elegante libro sui tra-
bocchi (in basso) mostra
un trabocco a contrappeso
e uno a trazione installati
sulla sommità di una torre.
TORRI PIÙ ANTICHE
della macchina nel momento del lancio
del proiettile e rende di conseguenza me-
no probabile che essa rimbalzi o si spo-
sti. Alcune macchine da guerra di epoca
classica, come l'onagro, avevano la cat-
tiva fama di «saltellare» e dovevano es-
sere montate su speciali piattaforme am-
mortizzanti. Il funzionamento molto più
dolce del trabocco faceva sì che i serven-
ti non fossero costretti a riposizionare la
macchina fra un lancio e l'altro e quindi
potessero tirare in maniera molto più ra-
pida e precisa. Un trabocco di medie di-
mensioni costruito nel Museo di Falsters
Minder in Danimarca ha mandato a se-
gno tutti i colpi, da una distanza di 180
metri, in un quadrato di sei metri di lato.
n epoca successiva gli ingegneri tenta-
I rono di ottimizzare la grande potenza
del trabocco. Alcuni dei loro tentativi so-
no testimoniati nella documentazione
storica dalla proliferazione di casse per
contrappesi la cui forma è quella di una
particolare figura geometrica a lati circo-
lari, detta salinon. Nei trabocchi più evo-
luti, un contrappeso di questa dano di analizzare l'equilibrio di
forma permetteva di concentrare una leva a gomito e di mettere in
la massa il più lontano possibile evidenza che è la distanza oriz-
dalla cerniera e nel contempo di zontale fra la massa su un brac-
ridurre lo spazio necessario fra il cio di leva e il fulcro della leva a
contrappeso stesso e la struttu- determinare il lavoro che può es-
ra di sostegno della macchina. sere compiuto. L'osservazione
La medesima forma geometrica delle diverse gittate ottenibili da
riapparve più tardi in macchine macchine a contrappeso fisso e
di altri tipi che incorporavano si- incernierato potrebbe aver aiuta-
stemi a pendolo. to Giordano nei suoi tentativi
I tentativi di applicare ad altri pionieristici di definire il concet-
meccanismi i principi di funzio- to di lavoro, ovvero forza molti-
namento del trabocco andarono plicata per spostamento.
per lo più incontro a fallimenti Le osservazioni di Giordano
perché non si riuscì a sfruttare vengono in genere studiate come
con efficienza l'energia del con- un esempio di fisica pura, basata
trappeso. L'unico successo si eb- sulla lezione di Archimede e di
be nella misurazione del tempo, altri antichi filosofi naturalisti. I
dove si cercava di emulare non la numerosi rapporti che si possono
grande potenza del trabocco, ma Il trabocco a contrappeso era la spina dorsale dell'arti- mettere in luce fra le sue teorie
piuttosto la sua oscillazione re- glieria medievale. Questa illustrazione del Bellifartis di meccaniche e il funzionamento
golare. I sistemi a pendolo con- Conrad Kyeser dà le dimensioni della trave principale del trabocco fanno tuttavia pen-
sentirono in effetti un radicale (46 piedi per il braccio lungo, otto per quello corto) e di sare che la pratica dell'ingegne-
miglioramento di precisione ri- alcune altre parti. Il testo, incompiuto per la morte di ria potrebbe aver ispirato il suo
spetto ai meccanismi precedenti. Kyeser nel 1405, non descrive la macchina in dettaglio. lavoro teorico. Chiudendo il cer-
Sebbene l'orologio a pendo- chio, più tardi Galileo introdusse
lo venga comunemente associa- idee risalenti a Giordano - quali
to all'epoca di Galileo e di Chri- lo spostamento virtuale, il lavoro
stian Huygens, vi sono elementi che per- di compiere un lavoro, quanto più la sua virtuale e l'analisi dei piani inclinati - nei
mettono di far risalire i primi sistemi a traiettoria di discesa è verticale anziché suoi nuovi contributi di meccanica, per
pendolo per orologeria ad ambienti del obliqua. In particolare, egli confrontò ca- esempio nella famosa analisi della traiet-
Rinascimento italiano vicini a Leonardo si in cui la traiettoria era lineare con casi toria di una palla di cannone.
da Vinci. In effetti, Leonardo stesso af- in cui seguiva un arco. Queste osserva- Le innovazioni teoriche di Galileo
fermò che alcune delle sue invenzioni zioni lo portarono infine al concetto che giunsero solo dopo la sostituzione del tra-
potevano essere usate per misurare il il lavoro compiuto da un grave è propor- bocco con il cannone, un processo che ri-
tempo. Nei suoi disegni si nota la presen- zionale al suo peso e alla distanza per- chiese quasi due secoli e non fu piena-
za di una cerniera fra l'asta e la massa del corsa verticalmente nella discesa, indi- mente compiuto fino a quando i proiettili
pendolo, proprio come nei trabocchi più pendentemente dalla traiettoria seguita. metallici non rimpiazzarono quelli di pie-
avanzati; si osservano anche notevoli so- La connessione è evidente. Gli inge- tra. L'ultimo esempio storico di uso del
miglianze formali con le macchine a con- gneri militari sapevano che le macchine trabocco viene dal Nuovo Mondo, e pre-
trappeso fisso. a contrappeso incernierato, in cui il pe- cisamente dall'assedio della capitale az-
Sembra che il trabocco abbia avuto un so discende con traiettoria essenzial- teca Tenochtitlan (l'attuale Città di Mes-
ruolo importante anche in quello che può mente verticale durante la prima e cru- sico), avvenuto nel 1521. Dato che le
essere considerato il più rilevante singo- ciale fase del ciclo di lancio, hanno una munizioni degli spagnoli scarseggiavano,
lo progresso nelle scienze fisiche com- gittata superiore rispetto alle loro equi- Cortés accettò con entusiasmo l'idea di
piuto in epoca medievale, ossia i contri- valenti a contrappeso fisso, nelle quali costruire un trabocco. La realizzazione
buti alla meccanica teorica associati al il peso segue una traiettoria curva. della macchina richiese diversi giorni, ma
nome di Giordano Nemorario (circa XII Altri aspetti dell'opera di Giordano al primo lancio la pietra salì in verticale,
secolo). La chiave dell'opera di Giorda- Nemorario rimandano alle macchine da per poi ricadere sul trabocco e fracassar-
no è il concetto di gravità posizionale, la guerra. Il comportamento di una massa lo. E questo un esempio non solo della
riesumazione medievale dell'idea di vet- sospesa come il contrappeso incernierato, immensa potenza di queste macchine, ma
tore del moto. Giordano affermò che, a con la continua variazione della moltipli- anche della perizia necessaria per farle
parità di distanza percorsa, un grave è cazione della forza esercitata dal braccio, funzionare: cosa di cui gli sperimentatori
tanto «più pesante», ovvero più capace potrebbe aver ispirato i tentativi di Gior- attuali farebbero bene a tenere conto.
PAUL E. CHEVEDDEN, LES EIGENBROD, VERNARD FOLEY e WERNER SOEDEL si interessano di storia e dello
studio della tecnologia antica. Eigenbrod, Foley e Soedel lavorano tutti alla Purdue University; Chevedden insegna presso il
Salem State College nel Massachusetts.
HILL DONALD R., Trebuchets in «Viator», 4, pp. 99-115, 1973.
NEEDHAM JOSEPH, China 's Trebuchets, Manned and Counterweighted in On Pre-Modern Technology and Science: Studies
in Honor of Lynn White, Jr., a cura di Bert S. Hall e Delno C. West, Undena Publications, 1976.
FOLEY VERNARD, SEDLOCK DARLENE, WIDULE CAROLE ed ELLIS DAVID, Besson, da Vinci and the Evolution of the Pendulum:
Some Findings and Observations in «History and Technology», 6, n. 1, 1988.
CHEVEDDEN PAUL E., Artillery in Late Antiquity: Prelude to the Middle Ages in The Medieval City under Siege, a cura di Ivy
Corfis e Michael Wolfe, Boydell & Brewer, 1995.
NEEDHAM JOSEPH e YATES ROBIN D.S., Science and Civilization in China, vol. 5: Chemistry and Chemical Technology, pari
6: Military Technology: Missiles and Sieges, Cambridge University Press, 1995.
LE SCIENZE n. 325, settembre 1995 79