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Regesto delle opere teatrali

• 1910 – La morsa – Epilogo in un atto

• L’atto unico è comunemente classificato nell’ambito della commedia borghese o


collocato nel filone teatrale verista dì fine Ottocento. Ma va rilevato che tutto
pirandelliano è il pregio del puntuale sviluppo psicologico dei personaggi, e
pirandelliana è la monde che se ne deduce: al di là delle leggi sociali, Giulia,
l’adultera, …

• 1910 – Lumíe di Sicilia – Commedia in un atto

Il tempo e le circostanze possono far cambiare la persona amata fino a farla


diventare altra da quello che era: dolorosamente labile e mutevole si rivela
l’oggetto dell’amore per chi è rimasto legato alla sua immagine originaria con
purezza d’affetti. FONTE Novella «Lumíe di Sicilia» (1900) STESURA 1910? PRIMA
RAPPRESENTAZIONE …

• 1913 – Il dovere del medico – Dramma in un atto

La soluzione pirandelliana di questo delicato tema si basa sull’idea di una libertà


umana che nessuno può coartare, nemmeno in una situazione così drammatica. E
ancora una volta c’è la contrapposizione tra il tribunale degli uomini e quello della
propria coscienza. FONTE «Il gancio» 1902, poi intitolato «Il dovere del …

• 1915 – Cecè – Commedia in un atto

E’ un testo inconsueto nella produzione di Pirandello: un’esile commedia di


ambiente alto-borghese, un divertimento lontano dalle caratteristiche del suo
teatro impegnato, con un’azione scenica dal ritmo veloce e una vicenda scherzosa
messa in moto dal protagonista Cecè. STESURA luglio 1913 PRIMA
RAPPRESENTAZIONE 14 dicembre 1915 – Roma, Teatro Orfeo, …

• 1915 – La ragione degli altri – Commedia in tre atti

È la prima commedia di Pirandello in tre atti, in lingua italiana. Il soggetto è il


contrasto tra la moglie e l’amante del marito, tra la rispettabilità della famiglia,
l’ordine costituito, e la maternità che resta umanamente valida anche se ottenuta
trasgredendo le regole della società civile. FONTE  Novella «Il …

• 1916 – Liolà – Commedia campestre in tre atti

Si suol dire che la commedia risulta del tutto priva di ogni complicazione di tipo
intellettualistico, ed è vero, nel senso che l’attenzione dello spettatore è catturata
dalla festosa gioia di vivere di Liolà; il quale trasgredisce alle regole della società
in cui vive, come tutti i personaggi di Pirandello, …

• 1916 – Pensaci, Giacomino! – Commedia in tre atti

Scritta in dialetto siciliano all’inizio del 1916 per il grande attore dialettale Angelo
Musco, andata trionfalmente in scena nel luglio dello stesso anno, Pensaci,
Giacomino! fu poi “tradotta” in italiano e offerta invano ad alcuni dei maggiori
capocomici italiani dell’epoca, da Alfredo De Sanctis a Ruggero Ruggeri, da
Ermete Novelli …
• 1917 – Così è (se vi pare) – Parabola in tre atti

È una commedia dichiaratamente a tesi; Pirandello l’ha definita: «Parabola in tre


atti». L’argomento è la verità, invano cercata concitatamente da tutti i personaggi
dall’inizio alla fine, invano affermata e contraddetta in un intrecciarsi di ipotesi
senza sbocco, sì da condurre naturalmente lo spettatore a considerarne la
relatività. FONTE  Novella …

• 1917 – Il berretto a sonagli – Commedia in due atti

La società costringe gli individui ad apparire rispettabili, obbedendo a precisi


codici di comportamento; ma, in realtà, nessuno intende infierire sulle debolezze
umane, soffocare le passioni, impedire rapporti extraconiugali: tutto è permesso
purché si salvino le apparenze, e ognuno possa mostrare tranquillamente «il
pupo», il burattino rispettabile che s’è costruito …

• 1917 – Il piacere dell’onestà – Commedia in tre atti

Ancora una volta Pirandello si serve di un matrimonio «bianco» come ad esempio


in “Pensaci Giacomino!” e in “Ma non è una cosa seria”, per creare situazioni che
finiscono per svelare la vera natura dei personaggi. E un modo di contravvenire
alle regole sociali per mettere in evidenza virtù non …

• 1917 – La giara – Commedia in un atto

La commedia, di gusto campestre e giocoso, vive tutta nel contrasto fra due
personaggi di opposto carattere, pittoreschi rappresentanti di una civiltà
contadina, vivacemente messa in evidenza dal colorito dialogo e dalla corale
partecipazione agli avvenimenti di tutti gli abitanti del fondo rustico.
FONTE  Novella «La giara» (1909) STESURA ottobre? 1916 …

• 1918 – Ma non è una cosa seria – Commedia in tre atti

E’ fra le meno rappresentate commedie pirandelliane. I temi in essa trattati non


sono nuovi rispetto anche allo stesso terreno di indagini di Pirandello e molti
concetti li troviamo in altri lavori dell’autore agrigentino espressi in toni più
drammatici ed impegnativi. FONTE  Novelle «La signora Speranza» (1903) – «Non è

• 1918 – Il giuoco delle parti – Commedia in tre atti

È una commedia costruita sul grottesco, sul capovolgimento di situazioni,


sull’ironia. Vi si trova l’espressione e la rappresentazione del cosiddetto
“sentimento del contrario” da Pirandello esposto nel saggio “L’umorismo” del
1908. Appartiene alla seconda fase del teatro pirandelliano, quando cioè i
personaggi decidono di vedersi vivere, di estraniarsi dalla realtà, …

• 1919 – L’innesto – Commedia in tre atti

L’innesto – Tutta la problematica della commedia, che si svolge a Roma e a


Monteporzio, si concentra intorno alla violenza subita da Laura, a opera di un
bruto, con un’approfondita analisi dei sentimenti e delle reazioni che il fatto
orribile ha suscitato nell’animo della donna e di suo marito Giorgio. …

• 1919 – L’uomo, la bestia e la virtù – Apologo in tre atti

La prima rappresentazione fu accolta sfavorevolmente dal pubblico e dalla critica,


tanto singolare è lo sviluppo farsesco e a forti tinte del dramma, da rivelare
apparentemente persino un fondo di cinismo. Marco Praga capì invece che
Pirandello «sotto l’apparenza della farsa, ha voluto mettere qualcosa, una satira
tragica e atroce… …

• 1919 – La patente – Commedia in un atto

È uno dei più originali e grotteschi atti di ribellione di un personaggio


pirandelliano contro le ingiustizie della società. Pirandello mette in evidenza la
tragica situazione in cui viene a trovarsi un poveretto bollato dalla società col
marchio di menagramo, portasfortuna, jettatore: è odiato e sfuggito da tutti.
FONTE  Novella …

• 1920 – Come prima, meglio di prima – Commedia in tre atti

L’intera trama ha il suo punto centrale di riferimento in Fulvia Gelli, donna


tormentata, coinvolta in situazioni che la fanno soffrire e che la portano persino a
sdoppiarsi, per sostenere una situazione familiare nella quale il marito l’ha
ricondotta, dopo essere stato da lei abbandonato, insieme con la figlia, da …

• 1920 – La signora Morli, una e due – Commedia in tre atti

Un doppio affetto, per l’amante e per il marito, può albergare nella stessa
persona, fino al punto di farla sentire due persone diverse. Questo particolare
aspetto della pirandelliana molteplicità dell’io è la «verità» della commedia, che
non manca certo di un concreto fondamento psicologico e che come tutte le verità

• 1920 – Tutto per bene – Commedia in tre atti

È una commedia in tre atti tratta dall’omonima novella (1906); la stesura ha avuto
luogo tra il 1919 e il 1920. E stata rappresentata la prima volta al Teatro Quirino di
Roma il 2 marzo 1920 dalla Compagnia di Ruggero Ruggeri. Nella vita di ogni
individuo può verificarsi un fatto …

• 1921 – Sei personaggi in cerca d’autore – Commedia da fare

Uno dei testi più prestigiosi della tradizione teatrale italiana. Un dramma che
contiene in sé tutte le future evoluzioni e trasformazioni della drammaturgia e
della ricerca contemporanea. Uno spettacolo che raffigura una metafora
insuperabile della condizione dell’uomo moderno, in bilico tra realtà e
apparenza, verità e finzione. Un racconto di come vita e teatro possano
incontrarsi …

• 1922 – All’uscita – Mistero profano in un atto

All’uscita. Il «mistero profano», come Pirandello definì quest’opera, è un breve


atto unico scritto nel 1916.  La meditazione sulla morte, naturale risvolto di quella
sulla vita, che occupa molto spazio nell’opera creativa e saggistica di Pirandello,
diventa qui situazione, una situazione davvero particolare. STESURA aprile 1916.
PRIMA RAPPRESENTAZIONE 29 settembre …

• 1922 – Enrico IV – Tragedia in tre atti

L’Enrico IV è un’opera centrale nel teatro di Pirandello in quanto è un riepilogo dei


temi pirandelliani: la maschera, la verità e la finzione, l’illusione, il vivere e il
vedersi vivere, la follia. È un’opera centrale, ancora, nella sua dimensione
autoriflessiva, e quasi esplicitamente metateatrale. Essa è, al contempo, un …
• 1922 – L’imbecille – Commedia in un atto

L’imbecille – commedia in un atto, è uno straordinario spaccato dell’Italia che si


avvia in marcia verso una Roma sempre più nera ed è anche un quadro convulso e
paradossale dell’animosa faziosità politica che ci fa scoprire la viltà dell’inganno,
il rovesciamento del senso della realtà. È una satira politica …

• 1922 – Vestire gli ignudi – Commedia in tre atti

“Vestire gli ignudi” è un’opera di grande forza e attualità: analizza l’importanza


dei mezzi di comunicazione di massa, la sofferenza che diventa spettacolo, il
voyeurismo morboso che infetta la società contemporanea. Un’indagine profonda,
che passa attraverso i consueti dubbi pirandelliani sull’identità: sono ciò che
appaio? Sono davvero come gli altri …

• 1923 – L’altro figlio – Commedia in un atto

Ambientato in Sicilia ai primi del ’900, il dramma, che ha come disperato


sottofondo storico l’emigrazione massiccia della povera gente del Sud, è basato
sul tema della maternità, così caro a Pirandello. Una semplice popolana di una
contrada siciliana, Maragrazia, soffre perché i suoi due figli, partiti per l’America e

• 1923 – L’uomo dal fiore in bocca – Dialogo in un atto

È un «dialogo» in un atto, che si svolge in un bar notturno tra un uomo


condannato a morte per un epitelioma («il fiore in bocca») e un «pacifico
avventore» che ha perduto il treno, L’eccezionalità del momento, per chi sente la
morte addosso – per usare un’espressione pirandelliana – …

• 1923 – La vita che ti diedi – Tragedia in tre atti

Scritta nel 1923 per Eleonora Duse, che però non fece in tempo a interpretarla,
perché morì a Pittsburg nel 1924. «La vita che ti diedi è il testo più struggente di
Luigi Pirandello sul tema della maternità. Leggendolo si capisce bene che, mentre
lo scriveva, avesse in mente una donna …

• 1924 – Ciascuno a suo modo – Commedia in due o tre atti con


intermezzi corali

Come i “Sei personaggi in cerca d’autore” rappresentano il conflitto tra


Personaggi, Attori e Capocomico, così questa seconda commedia della Trilogia del
teatro nel teatro rappresenta il conflitto tra gli Spettatori e l’Autore e gli Attori. I
protagonisti di “Ciascuno a suo modo” sostengono punti di vista che
successivamente ritrattano, …

• 1925 – Sagra del Signore della Nave – Commedia in un atto

Una pièce ricca di effetti spettacolari e corali: masse in movimento partecipano


alla «Sagra» entrando dalla porta d’ingresso, alle spalle degli spettatori; la scena
è animata da paesani, rivenditori, marinai, donne di malaffare, ubriachi che fanno
festa e discutono tra rullii di tamburi e richiami di imbonitori, in una piazza …
• 1927 – Bellavita – Commedia in un atto

Bellavita, un insignificante omuncolo tradito per lunghi anni dalla bella e vivace
moglie, è rimasto vedovo. Se, mentre la moglie era viva, finse di non accorgersi o
peggio di accettare quel tradimento, ora dopo la morte di lei, escogita una
inusitata forma di vendetta; non può certo scontrarsi ad armi …

• 1927 – Diana e la Tuda – Tragedia in tre atti

Il dualismo di vita e forma, tema dominante della più matura drammaturgia


pirandelliana, in «Diana e la Tuda», fa addirittura da esplicito protagonista nella
suggestiva personalizzazione delle due entità astratte che dominano l’intero
dramma rendendo vivente e concreto quel conflitto teorico. FONTE  Novella «La
trappola» in «Corriere della Sera», 22 …

• 1927 – L’amica delle mogli – Commedia in tre atti

L’amica delle mogli – commedia che ha un testo estremamente attuale, porta in


primo piano l’analisi spietata di un gruppo di borghesi, mariti e mogli, dietro la cui
apparente tranquillità si intravede uno scenario devastante, una forma felice
pronta ad esplodere in un dramma di insolita crudezza. FONTE Novella «L’amica …

• 1928 – La nuova colonia – Mito con Prologo e tre atti

Ne «La nuova colonia» Pirandello ci racconta in modo paradigmatico le


conseguenze nefaste dell’utopia socio – politica di costruire ex-novo un mondo
«buono e giusto». Il testo teatrale appartiene alla «trilogia del mito» (Lazzaro, La
nuova colonia, I giganti della montagna), tre opere in cui il drammaturgo negli
ultimi anni della sua vita (dal 1928 …

• 1929 – Lazzaro – Mito in tre atti

Il titolo – riferito chiaramente all’episodio evangelico – esplicita immediatamente il


tema religioso del dramma, affrontato con sorpresa, e per la prima volta, dall’ateo
Pirandello. Il tutto è però inserito in una vicenda più ampia che già il primo dei
“miti” (questo è il secondo) aveva trattato, e cioè il …

• 1929 – O di uno o di nessuno – Commedia in tre atti

Il dramma è incentrato sul tema incrociato della paternità e della maternità e,


ancora una volta, Pirandello rileva come l’unica vera dimensione disinteressata e
naturale sia la maternità; nella paternità intervengono, invece, motivazioni
egoistiche, suscitate da un senso dell’avere e dell’onore, retaggio della società
pia che della natura. FONTE  Novella …

• 1930 – Come tu mi vuoi – Dramma in tre atti

Pirandello, in ossequio alla sua filosofia, va oltre la semplice incertezza sulla


identità della persona come percepita dal pubblico, ma si approfondisce sulla
incertezza della identità che ogni persona sembra cercare e trovare in se stessa. E
qui entra in gioco la memoria, non più come strumento di impostura, ma …
• 1930 – Questa sera si recita a soggetto – Commedia in tre atti
ed un Intermezzo

«Questa sera si recita a soggetto» resta uno dei testi in cui Pirandello ha
realizzato con la maggiore concisione possibile il grande tema del personaggio
sequestrato. E la rappresentazione di un sacrificio dolente e ineluttabile, come in
certi misteri medievali, ove il carnefice diventa anche la vittima e il torturatore …

• 1931 – Sogno (ma forse no) – Commedia in un atto

In «Sogno (ma forse no)», la visione onirica è il luogo in


cui proiettare le ossessioni, le paure, i mostri dell’anima oppressa dal perbenismo
di facciata: quel che non si può dire, per rispetto delle convenzioni e della morale
comune, prende vita in una sorta di delirio cosciente e alimenta una tempesta
inevitabile. STESURA dicembre 1928 – …

• 1932 – Trovarsi – Commedia in tre atti

Nella produzione finale di Luigi Pirandello – ispirata dall’amore tardivo ma intenso


per Marta Abba – trova spazio una ricca galleria di figure femminili. “Trovarsi” è la
cronaca del dramma di Donata Genzi, attrice che ha consacrato se stessa al
palcoscenico, negandosi ogni legame sentimentale. La missione dell’attrice, il suo

• 1933 – Quando si è qualcuno – Rappresentazione in tre atti

Un testo praticamente inedito per le scene, nonostante abbia la peculiarità (che in


teoria dovrebbe risultare accattivante) di essere un’opera autobiografica, che in
maniera scoperta (e quasi spudorata) dice l’amore di Pirandello per la sua
interprete. Frasi  intere di una lettera di Pirandello a Marta Abba del 1931
diventano battute …

• 1934 – La favola del figlio cambiato – Favola in tre atti in


cinque quadri

«La Favola del figlio cambiato», iniziata da Luigi Pirandello e condotta avanti fino
a tutto il terzo episodio come preparazione al Mito dei «Giganti della Montagna»,
fu poi compiuta per la musica del Maestro G. F. Malipiero; al quale l’Autore,
incapace di fornire un vero e proprio «libretto», aveva dato …

• 1935 – Non si sa come – Dramma in tre atti

Nell’anno in cui è insignito del Premio Nobel per la Letteratura, Pirandello scrive
questo dramma che affronta il tema del rapporto tra coscienza e realtà
quotidiana, tra i dettati della ragione e gli impulsi dell’istinto, seguendo il quale si
compiono azioni senza saperne il perché, senza avere gli strumenti per …

• 1937 – I giganti della montagna – Mito incompiuto in tre atti

Questo tema dei Giganti è profondamente radicato nel cuore europeo. Pirandello
nella sua ultima opera incompiuta lo esemplifica con il Teatro e la Poesia, lo
innesta in una problematica che prende l’aspetto della Rappresentazione. I
giganti vincono sempre I giganti perdono sempre. C’è un tema profondo,
ricorrente nella grande cultura …
Angelo Musco (a destra) con Luigi Pirandello (primo a sinistra) ed il regista
Gennaro Righetti, in una pausa delle riprese del film “Pensaci, Giacomino”, nel
1936

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