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4 Ore Alla Settimana Ricchi e Felici Lavorando 10 Volte Meno PDF
4 Ore Alla Settimana Ricchi e Felici Lavorando 10 Volte Meno PDF
eISBN 978-88-6052-685-4
ANZITUTTO
Ai miei genitori
DONALD E FRANCES FERRISS,
che hanno insegnato a una piccola peste
che cantare fuori dal coro è una bella cosa.
Vi voglio bene e vi devo tutto.
Dovrei osservare che la maggior parte dei capi non è esattamente felice che
trascorriate un’ora al giorno in ufficio, e i dipendenti dovrebbero quindi
leggere i passaggi della sequenza DEAL pensata per gli imprenditori,
implementandoli tuttavia come DELA. Se decidete di mantenere il vostro
lavoro attuale, è necessario che creiate la libertà di luogo prima di tagliare
dell’80 per cento le vostre ore lavorative. Anche se non avete mai preso in
considerazione l’idea di diventare imprenditori, il processo DEAL farà di voi
degli imprenditori nel senso più puro del termine, così come l’aveva coniato
per primo l’economista francese J. B. Say nel 1800: chi trasferisce risorse
economiche da un’area a basso rendimento a una di più alto rendimento.2
Ultima, ma non meno importante, considerazione. Gran parte di ciò che
suggerisco potrà apparire impossibile e persino offensivo per il buonsenso:
me lo aspetto. Iniziate da subito ad analizzare i concet-ti come esercizio di
pensiero laterale. Se lo farete, vedrete quant’è profonda la tana del
Bianconiglio e non vorrete più tornare indietro.
Fate un gran respiro e lasciate che vi mostri il mio mondo. E mi
raccomando: tranquilo. È il momento di divertirsi e vedere che cosa succede.
T. F.
__________
1 I termini insoliti verranno illustrati via via che i nuovi concetti saranno introdot-
ti. Se qualcosa non è chiaro e occorre un rapido riferimento, è possibile visitare il si-to
www.fourhourworkweek.com che contiene un ampio glossario e altre risorse.
2 http://www.peter-drucker.com/books/00887306187.html
▸ CRONOLOGIA DI UNA PATOLOGIA
A llora, cosa fa la differenza? Che cosa distingue i Neo Ricchi, con le loro
opzioni, dai Differitori (D), quelli che tengono tutto per la fine, salvo scoprire
poi che la vita è già passata?
La differenza si vede dal principio. I Neo Ricchi si distinguono dalla
massa sulla base dei loro obiettivi, che riflettono priorità e filosofie di vita
molto diverse.
Notate come sottili differenze di enunciazione mutino radicalmente le
azioni necessarie per realizzare quelli che a prima vista paiono essere
obiettivi simili. Le distinzioni che seguono non valgono solo per gli
imprenditori. Come dimostrerò in seguito, anche la prima si può applicare ai
dipendenti.
La prima regola è non ingannare se stessi, ma la persona più facile da ingannare siamo
proprio noi stessi.
RICHARD P. FEYNMAN, fisico premio Nobel
Q uel che è troppo è troppo. Basta fare le pecore. L’ostinata ricerca dei soldi
è un’impresa vana.
Ho noleggiato aerei privati per sorvolare le Ande, ho gustato alcuni tra i
migliori vini del mondo tra una sciata da favola e l’altra, e ho vissuto da re,
oziando sul bordo della piscina panoramica di una villa privata. Ecco qui il
piccolo segreto che raramente svelo: negli Stati Uniti tutto costa meno di un
affitto. Se potete disporre liberamente del vostro tempo e dello spazio, il
valore del vostro denaro aumenta automaticamente da 3 a 10 volte.
Ciò non ha niente a che vedere con i tassi di cambio. Essere
finanziariamente ricchi e avere la possibilità di vivere da milionari sono due
cose fondamentalmente molto diverse.
Il valore pratico del denaro viene moltiplicato a seconda del numero di W
che controllate: what (cosa fate), when (quando), where (dove) e with
whom (con chi). Questo lo chiamo «moltiplicatore della libertà».
Utilizzando questo criterio, l’investment banker da 80 ore lavorative
settimanali e 500.000 dollari l’anno è meno «potente» del NR dipendente che
lavora 1/4 delle ore per 40.000 dollari l’anno, ma ha una libertà assoluta su
quando, dove e come vivere. I 500.000 dollari del primo possono valere
meno di 40.000 dollari e i 40.000 del secondo possono valere più di 500.000
dollari quando si tirano le somme e si guarda allo stile di vita prodotto dal
loro denaro.
Il vero potere sta nelle opzioni, nella possibilità di scegliere. Questo libro
tratta di come individuare e creare queste opzioni con il minor sforzo e costo
possibili. Succede così che, paradossalmente, voi possiate guadagnare più
denaro – molto di più – facendo la metà di quello che state facendo adesso.
Allora, chi sono i NR?
▸ Il dipendente che riorganizza la propria tabella di marcia e negozia un
accordo di lavoro a distanza per raggiungere il 90 per cento dei risultati
in un decimo del tempo, il che gli consente di trovare il tempo per lo sci
o i viaggi con famiglia due settimane al mese.
▸ L’imprenditrice che elimina i clienti e i progetti meno redditizi,
esternalizza completamente tutte le attività e viaggia per il mondo
collezionando documenti antichi, lavorando a distanza su un sito web
dove espone i suoi disegni d’illustratrice.
▸ Lo studente che decide di rischiare tutto – cioè, poco o nulla – per
avviare un servizio di videonoleggio on-line che genera entrate di 5000
dollari al mese, provenienti dagli amanti dell’alta definizione,
un’attività collaterale che lo impegna due ore alla settimana e gli
permette di lavorare a tempo pieno come attivista per i diritti degli
animali.
La civiltà aveva troppe regole per me, così feci del mio meglio per riscriverle.
BILL COSBY
A lcune persone sono convinte che basti un po’ più di denaro per
sistemare le cose. I loro obiettivi sono bersagli che si spostano in
maniera arbitraria: 300.000 dollari in banca, 1.000.000 di dollari di titoli
in portafoglio, 100.000 dollari all’anno invece di 50.000 ecc.
L’obiettivo di Julie aveva un significato intrinseco: tornare con lo stesso
numero di bambini con cui era partita.
Si abbandonò sulla sua poltrona e diede un’occhiata lungo il corridoio
oltre Marc, il marito addormentato, contando come aveva fatto altre
migliaia di volte: uno, due, tre. Fin lì tutto bene. Nel giro di dodici ore,
sarebbero tornati tutti a Parigi, sani e salvi. Questo, naturalmente,
supponendo che l’aereo partito dalla Nuova Caledonia non si
disintegrasse.
Nuova Caledonia?
Annidata nei tropici del Mar dei Coralli, la Nuova Caledonia era un
territorio francese e il luogo dove Julie e Marc avevano appena venduto
la barca a vela che li aveva portati per 15.000 miglia intorno al mondo.
Naturalmente, rientrare dell’investimento iniziale faceva parte del piano.
Detto fatto, i loro quindici mesi di esplorazione del globo, dai canali di
Venezia percorsi dalle gondole alle sponde tribali della Polinesia, erano
costati tra i 18.000 e i 19.000 dollari. Meno di affitto e baguette a Parigi.
La maggior parte delle persone lo considererebbe impossibile. E ancora,
la maggior parte delle persone non sa che più di trecento famiglie ogni
anno salpano dalla Francia per fare la stessa esperienza.
Il viaggio era stato il loro sogno per almeno due decenni, relegato sul
fondo di un elenco sempre più lungo di responsabilità. Ogni istante che
passava portava nuove ragioni per rimandare. Un bel giorno Julie si rese
conto che se non lo avesse fatto in quel momento, non lo avrebbe fatto
più. Le giustificazioni, più o meno legittime, si sarebbero semplicemente
accumulate e avrebbero reso sempre più arduo convincersi che la fuga
era possibile.
Dopo un anno di preparazione e un viaggio prova di trenta giorni con il
marito, presero il largo per l’avventura della loro vita. Poco dopo avere
levato l’ancora, Julie si rese conto che i bambini, lungi dall’essere un
valido motivo per non viaggiare e cercare l’avventura, al contrario,
erano forse la ragione migliore per fare entrambe le cose.
Prima di partire, i tre piccoli riuscivano a litigare e a urlare per i motivi
più futili. Nel processo di apprendimento della convivenza in una
camera da letto galleggiante, impararono cos’è la pazienza, tanto per se
stessi quanto per la salute dei loro genitori. Prima di partire, per loro i
libri erano interessanti quanto mangiare la sabbia. Avendo come unica
alternativa quella di fissare una parete sul mare aperto, tutti e tre
impararono ad amare i libri. Toglierli da scuola per un intero anno
scolastico esponendoli a nuovi ambienti si era dimostrato il miglior
investimento di sempre per la loro istruzione.
Seduta in aereo, adesso Julie osservava le nuvole tagliate dalle ali,
pensando già ai loro piani per il futuro: trovare un posto in montagna e
sciare tutto l’anno, utilizzando il reddito di un’officina di sartiame per
finanziare le discese e un altro viaggio.
Adesso che l’aveva fatto una volta, non stava più nella pelle dalla voglia
di ricominciare.
Regole che cambiano le regole
La maggior parte delle persone per strada cammina sulle proprie gambe.
Questo significa che io cammino sulle mani? Che indosso le mutande sopra i
pantaloni in nome della diversità? No, di solito no. E ancora, camminare sulle
mie gambe e tenere in bocca la lingua finora ha funzionato discretamente
bene. Non aggiusto una cosa se non è rotta.
Diverso è meglio quando è più efficace o più divertente.
Se si sta definendo un problema o cercando di risolverlo in un certo modo
e i risultati sono insoddisfacenti, questo è il momento di domandarsi: come
sarebbe se facessi l’opposto? Non seguite un modello che non funziona. Se la
ricetta fa schifo, non importa quando siete bravi in cucina.
Quando facevo il venditore nel settore del data storage, il mio primo
lavoro finiti gli studi, mi resi conto che la maggior parte delle visite a
domicilio non raggiungeva il soggetto desiderato per una ragione: i guardiani.
Se semplicemente effettuavo tutte le mie visite dalle 8 alle 8,30 e dalle 18 alle
18,30, per un totale di un’ora, riuscivo a evitare le segretarie e a fissare il
doppio degli incontri dei venditori di maggiore esperienza che si
presentavano tra le 9 e le 17. In altre parole, raddoppiavo i risultati in 1/8 del
tempo.
Dal Giappone a Monaco, dalle madri single che girano il mondo ai piloti
multimilionari, le regole base dei NR di successo sono sorprendentemente
omogenee e prevedibilmente divergenti da ciò che il resto del mondo è solito
fare.
Le regole che seguono sono i differenziatori fondamentali da tenere a
mente durante la lettura di questo libro.
Non sto dicendo di non pensare allo scenario più fosco – per quanto mi
riguarda, ho messo insieme un fondo pensione aziendale (il 401k) e un piano
pensionistico individuale per ragioni fiscali – ma non bisognerebbe mai
confondere la pensione con l’obiettivo.
Troppo spesso e in misura troppo radicale troppe delle cose che volete
diventano ciò che non volete. Questo vale per i beni e persino per il tempo.
La Progettazione dello Stile di Vita perciò non mira a creare un eccesso di
tempo morto, che è velenoso, bensì a un uso positivo del tempo libero,
definito semplicemente come il fare ciò che si desidera, in luogo di ciò che ci
si sente obbligati a fare.
Forse l’azione non porta sempre felicità, ma non c’è felicità senza azione.
BENJAMIN DISRAELI (1804-1881), Primo Ministro britannico
F are o non fare? Provare o non provare? La maggior parte delle persone
voterà no, che si considerino o meno coraggiose. L’incertezza e la prospettiva
del fallimento possono essere rumori veramente terrificanti nell’oscurità. La
maggior parte delle persone preferirà l’infelicità all’incertezza. Ho trascorso
anni a fissare obiettivi, decidere di cambiare direzione, senza che nulla
accadesse. Ero semplicemente insicuro e spaventato come il resto del mondo.
La semplice soluzione mi si presentò casualmente quattro anni fa.
All’epoca avevo più soldi di quanti fossi in grado di spenderne – guadagnavo
circa 70.000 dollari al mese – ed ero abbattuto come non mai. Non avevo
tempo e mi stavo ammazzando di lavoro. Avevo creato una mia società, solo
per rendermi conto che sarebbe stato quasi impossibile vendere. Mi sentivo
intrappolato e stupido al tempo stesso. Avrei dovuto immaginarmelo,
pensavo. Perché sono così idiota? Perché non posso fare funzionare questa
cosa? Datti una mossa e piantala di comportarti come una testa di c...o!
Cos’ho che non va? In realtà non c’era nulla che non andasse in me. Non
avevo raggiunto il mio limite; avevo raggiunto il limite di quello che allora
era il mio modello d’impresa. Non ero il pilota, ero il veicolo.
Errori critici da me commessi nei primi mesi di vita della mia società non
mi avrebbero mai permesso di venderla. Potevo anche assumere degli elfi e
collegare il mio cervello a un supercomputer: non sarebbe cambiato niente.
La mia creatura aveva gravi problemi dalla nascita. La domanda in seguito
divenne: come posso liberarmi da questo Frankenstein, pur cercando di
renderlo autosufficiente? Come faccio a sottrarmi ai tentacoli della
dipendenza dal lavoro e dalla paura che l’azienda possa cadere a pezzi senza
le mie giornate di 15 ore? Come faccio a scappare da questa prigione che io
stesso mi sono costruito? Un viaggio, decisi. Un anno sabbatico intorno al
mondo.
Così feci il viaggio, giusto? Be’, ci arriverò. Prima considerai prudente
gingillarmi per sei mesi con la mia vergogna, il mio imbarazzo e la mia
rabbia, mentre rimuginavo un elenco senza fine di motivi per cui il mio
fantastico viaggio di evasione non poteva funzionare. Di sicuro, uno dei miei
periodi più produttivi!
Poi, un giorno, mentre mi crogiolavo contemplando quanto fosse fosco il
futuro che mi attendeva, m’imbattei in un’idea da favola. Si trattò certamente
di uno dei momenti più alti di una fase della mia vita governata dal principio
«non essere felice, tormèntati»: perché non definisco esattamente quale
potrebbe essere il mio incubo, la cosa peggiore che potrebbe accadermi a
causa di quel viaggio?
Be’, la mia impresa potrebbe fallire mentre mi trovo all’estero. Ed è
probabile che succeda. Una notifica legale potrebbe andare smarrita
incidentalmente e io sarei citato in giudizio. La mia società verrebbe chiusa e
le scorte si deteriorerebbero sugli scaffali mentre io mi giro i pollici in
solitaria autocommiserazione su qualche fredda spiaggia dell’Irlanda.
Piangendo sotto la pioggia, immagino. Il mio conto in banca si svuoterebbe
dell’80 per cento e sicuramente l’auto e la moto che ho messo in qualche
garage mi verrebbero rubate. Suppongo che qualcuno mi sputerebbe in testa
da un balcone di un palazzo mentre sto dando qualche avanzo di cibo a un
cane randagio, che a quel punto si spaventerebbe e mi morderebbe sulla
faccia. Dio, com’è dura e crudele la vita.
Non c’è differenza tra un pessimista che dice «Oh, tanto è inutile, non vale la pena
disturbarsi», e un ottimista che dice «Non vale la pena disturbarsi, andrà comunque
bene». In entrambi i casi, non succede nulla.
YVON CHOUINARD,10 fondatore del marchio Patagonia
3. Quali sono gli effetti o i benefici, sia temporanei sia permanenti, degli
scenari più probabili? Adesso che avete definito l’incubo, quali sono gli
effetti positivi più probabili o sicuri, interiori (fiducia in sé, autostima ecc.) o
esteriori? Quale potrebbe essere l’impatto di questi risultati più probabili in
una scala da 1 a 10? Che probabilità ci sono che possiate produrre almeno un
risultato moderatamente positivo? Persone meno intelligenti di voi lo hanno
fatto prima e ci sono riuscite?
4. Se foste licenziati oggi, che cosa fareste per tenere le cose sotto
controllo dal punto di vista finanziario? Immaginate questo scenario e
ripassate le domande precedenti da 1 a 3. Se lasciate il vostro lavoro per
provare altre opzioni, in che modo potreste in seguito riprendere la medesima
carriera se foste costretti a farlo?
5. Che cosa state rinviando per paura? Di solito, ciò che ci fa più paura è
ciò di cui abbiamo più bisogno. Quella telefonata, quella conversazione, o
qualsiasi altra azione: è la paura di conseguenze imprevedibili che ci
impedisce di fare ciò che abbiamo bisogno di fare. Definite lo scenario
peggiore, accettatelo, e datevi da fare. Voglio ripetervi qualcosa che forse
dovreste tatuarvi sulla fronte: Ciò che abbiamo più timore di fare di solito è
ciò che abbiamo più bisogno di fare. Come ho sentito dire, il successo di una
persona nella vita generalmente può essere misurato dal numero di
conversazioni sgradevoli che decide di sostenere. Decidetevi a fare ogni
giorno una cosa che vi fa paura. Io ho preso questa abitudine tentando di
contattare celebrità e uomini d’affari famosi per avere consigli.
6. Quanto vi costa – finanziariamente, emotivamente e fisicamente –
rimandare l’azione? Non valutate soltanto le potenziali conseguenze
negative dell’azione. È altrettanto importante misurare il costo tremendo
dell’inazione. Se non perseguite ciò che vi emoziona, dove sarete nel giro di
uno, cinque, dieci anni? Come vi sentirete sapendo di avere permesso alle
circostanze di avere la meglio su di voi, consapevoli di aver trascorso altri
dieci anni della vostra vita terrena a fare ciò che sapete non corrispondere ai
vostri desideri? Se prendete in considerazione i prossimi 10 anni e sapete con
matematica certezza che sarà un percorso di delusione e rimpianto, e se
definiamo il rischio come «la probabilità di un risultato negativo
irreversibile», l’inazione è in assoluto il rischio più grande.
A un certo punto del percorso tra la laurea e il vostro secondo lavoro, si leva
un coro dentro di voi: sii realista e smettila di fingere. La vita non è un film.
Se avete cinque anni e dite che volete fare l’astronauta, i vostri genitori vi
risponderanno che potete fare tutto quello che volete. È innocuo, come dire a
un bambino che esiste Babbo Natale. Se avete venticinque anni e annunciate
l’intenzione di aprire un circo, la risposta è diversa: sii realista; fai l’avvocato,
il commercialista o il medico metti al mondo dei figli e crescili per rinnovare
il ciclo.
Se riuscite a ignorare gli scettici e, per esempio, avviate una vostra
impresa, il disturbo da carenza di avventura (DCA) non scompare, assume
solo delle forme differenti.
Quando nel 2001 avviai la BrainQUICKEN LLC, avevo un obiettivo
chiaro in testa: guadagnare 1000 dollari al giorno, sia che stessi sbattendo la
testa su un computer portatile o che mi stessi tagliando le unghie dei piedi in
spiaggia. Doveva essere una fonte automatica di denaro. Se guardate la mia
storia, risulta evidente che, malgrado il buon risultato in termini di reddito,
tutto ciò non successe fino a che un crollo non forzò la situazione. Perché?
L’obiettivo non era abbastanza specifico. Non avevo definito attività
alternative che avrebbero rimpiazzato il carico di lavoro iniziale. Di
conseguenza, continuai semplicemente a lavorare, anche se dal punto di vista
economico non era necessario. Avevo bisogno di sentirmi produttivo e non
conoscevo altri modi di esserlo.
È così che la maggior parte delle persone finisce per lavorare fino alla
morte: «Lavorerò fino a quando avrò X dollari e poi farò quello che voglio».
Se non definite i contenuti di «quello che voglio», la variabile X crescerà
all’infinito per evitare l’insicurezza spaventosa di questo vuoto.
È così che sia i dipendenti sia gli imprenditori diventano persone in
sovrappeso con la Bmw.
In diversi momenti della mia vita – per esempio, poco prima di essere
licenziato dalla TrueSAN e poco prima che fuggissi dagli Stati Uniti per
evitare di entrare in un McDonald’s armato di Uzi – ho immaginato il mio
futuro, mi sono visto ingrassato, in crisi di mezz’età, alla guida di una Bmw.
Semplicemente vedevo i 15-20 anni che mi aspettavano se avessi proseguito
su quella strada, come direttore vendite o come imprenditore nello stesso
settore, e la cosa mi terrorizzava.
Era una vera e propria fobia, e una metafora così perfetta della somma di
tutte le paure, che divenne l’archetipo negativo per eccellenza per me e
Douglas Price, imprenditore impegnato quanto me a progettare uno stile di
vita. Doug e io avevamo seguito percorsi paralleli per circa cinque anni,
affrontando le stesse sfide e insicurezze e quindi tenendoci d’occhio a
vicenda sotto il profilo psicologico. I nostri periodi negativi sembravano
alternarsi, facendo di noi una buona squadra.
Ogni volta che uno di noi cominciava a mirare più in basso, perdere
fiducia o «accettare la realtà», l’altro interveniva via telefono o e-mail come
un operatore dell’Alcolisti Anonimi: «Amico, stai diventando l’uomo grasso
calvo sulla Bmw decappottabile?». La prospettiva era così terrificante che
invariabilmente riportavamo subito i nostri culi e le nostre priorità sulla retta
via. Il peggio che potesse succedere non era fallire e bruciarsi, ma accettare la
noia finale come status quo tollerabile.
Ricordate: il nemico non è un astratto «fallimento», ma la noia.
1. Che cosa fareste se fosse impossibile fallire? Se foste dieci volte più
intelligenti degli altri?
Create due timeline – di 6 e 12 mesi – ed elencate cinque cose che sognate di
avere (beni materiali: casa, automobile, vestiti ecc., ma non solo), essere
(essere un grande cuoco, parlare correntemente cinese ecc.) e fare (visitare la
Thailandia, rintracciare le vostre radici, cavalcare struzzi ecc.) in
quest’ordine. Se avete difficoltà a identificare ciò che volete in alcune
categorie, come succederà ai più, riflettete su ciò che odiate o temete e
scrivete il contrario. Non ponetevi limiti e non preoccupatevi di come queste
cose potranno essere realizzate. Per il momento non è importante. È un
esercizio di annullamento della repressione.
Assicuratevi di non giudicare o ingannare voi stessi. Se volete davvero
una Ferrari, non scrivete sconfiggere la fame nel mondo per senso di colpa.
Per alcuni il sogno sarà la celebrità, per altri la ricchezza o il prestigio. Tutte
le persone hanno vizi e insicurezze. Se c’è qualcosa che può migliorare la
vostra sensazione di autostima, scrivetela. Io ho una motocicletta da corsa e, a
parte il fatto che mi piace la velocità, questo mi fa semplicemente sentire
fico. Non c’è niente di male. Scrivete tutto.
2. Fare un buco nell’acqua?
Troppo occupati a lamentarsi di ciò che li trattiene dal realizzare i loro sogni,
la maggior parte degli individui fanno molta fatica a definire quali sono
questi sogni da cui vengono tenuti a distanza. Ciò vale in particolar modo per
la categoria «fare». In questo caso, considerate le seguenti domande:
a) Che cosa fareste, giorno per giorno, se aveste 100.000.000 di dollari in
banca?
b) Che cosa vi farebbe svegliare più emozionati la mattina?
Non abbiate fretta e rifletteteci per qualche minuto. Se siete ancora bloccati,
riempite i cinque punti «fare» nel modo seguente:
un luogo da visitare
una cosa da fare prima di morire (il ricordo di una vita)
una cosa da fare quotidianamente
una cosa da fare settimanalmente
una cosa che avete sempre voluto imparare
Modello di dreamline
Dreamline
6. Fissate tre fasi per ciascuno dei quattro sogni nella timeline semestrale
e fate il primo passo subito.
Non sono un fanatico della pianificazione a lungo termine e degli obiettivi
lontani. In realtà, di solito le mie dreamline sono di 3 e 6 mesi. Le variabili
cambiano troppo e il futuro, per quanto ravvicinato, diventa una scusa per
posticipare l’azione. Lo scopo di questo esercizio non è, dunque, delineare
ogni passo dalla partenza alla fine, bensì definire gli obiettivi finali, i mezzi
necessari per raggiungerli (TMI, TDI) e prendere slancio con i primi passi
decisivi. A quel punto si tratta di liberare tempo e produrre il TMI, come
vedremo nei prossimi capitoli.
Per cominciare, concentriamoci su quei primi passi critici. Definite per
ciascun sogno tre fasi che vi avvicineranno alla sua realizzazione. Stabilite le
azioni – semplici e ben definite – per adesso, domani (da eseguire prima delle
11) e dopodomani (di nuovo da eseguire prima delle 11).
Quando disponete delle tre fasi per ciascuno dei quattro obiettivi, eseguite
le tre azioni della colonna «adesso». Fatelo subito. Ogni passo dovrebbe
essere abbastanza semplice da completarsi in cinque minuti o ancora meno.
Se non è così, eliminatelo. Se è notte fonda e non potete chiamare nessuno,
fate qualcos’altro, come inviare un’e-mail e stabilite le telefonate da fare
appena svegli.
Se la fase successiva comporta una qualche forma di ricerca, contattate
qualcuno che conosce la risposta invece di passare troppo tempo sui libri o a
navigare on-line, cosa che può trasformarsi in paralisi indotta da analisi. Il
migliore primo passo, quello che raccomando, è individuare qualcuno che
l’ha fatto e chiedere consiglio su come fare altrettanto. Non è difficile.
In alternativa, potreste organizzare un incontro o una telefonata con un
allenatore, un mentore o un venditore per darvi lo slancio. Programmate una
lezione privata o un impegno che vi spiacerebbe molto cancellare. Usate il
vostro stesso senso di colpa a vostro vantaggio.
Domani diventa mai. Non importa quanto è piccolo l’obiettivo, fate il
primo passo adesso!
▸ ILLUSIONI E ITALIANI
È inutile fare con più quello che si può fare con meno.
GUGLIELMO DI OCCAM (1300-1350), ispiratore del «rasoio di Occam»
O ra che avete stabilito che cosa intendete fare del vostro tempo, dovete
crearvelo. Il trucco, ovviamente, consiste nel farlo conservando o
incrementando le vostre entrate.
L’obiettivo di questo capitolo, e ciò che accadrà se seguirete le istruzioni,
è un incremento della produttività personale tra il 100 e il 500 per cento. I
principi sono gli stessi per dipendenti e imprenditori, ma lo scopo di questa
accresciuta produttività è completamente diverso.
Partiamo dal dipendente. Il dipendente incrementerà la produttività per
aumentare il proprio potere contrattuale con un duplice obiettivo: un aumento
di stipendio e la definizione di un accordo per il lavoro a distanza.
Ricordate che, come indicato nel primo capitolo, il processo generale per
entrare a far parte dei Neo Ricchi è il D-E-A-L, in questo ordine, ma i
dipendenti, se sono momentaneamente intenzionati a restare tali, devono
implementare il processo come D-E-L-A. La ragione è l’ambiente. I
dipendenti devono liberare se stessi dall’ambiente dell’ufficio prima di poter
cominciare a lavorare, diciamo, dieci ore alla settimana, perché l’aspettativa
in quell’ambiente è che si sia costantemente mobilitati dalle 9 alle 17. Anche
se i vostri risultati sono raddoppiati rispetto al passato, se state lavorando un
quarto delle ore dei vostri colleghi, avete buone probabilità di ricevere una
lettera di licenziamento. Anche se lavorate 10 ore alla settimana e producete
il doppio dei risultati di persone che lavorano 40 ore alla settimana, la
richiesta collettiva sarà: «Lavora 40 ore alla settimana e produci risultati otto
volte superiori». Si tratta di un gioco senza fine, che vogliamo evitare. Da qui
il bisogno primario della Liberazione.
Se siete dei dipendenti, questo capitolo aumenterà il vostro valore per cui
l’azienda troverà più doloroso licenziarvi che garantirvi un aumento e un
accordo per il lavoro a distanza. Questo è il vostro obiettivo. Una volta che
l’avrete raggiunto, potrete diminuire le ore di lavoro senza interferenze
burocratiche e utilizzare il tempo libero che ne scaturirà per riempire le
dreamline.
Gli obiettivi per gli imprenditori sono meno complessi, perché si tratta di
solito dei beneficiari diretti dell’incremento del profitto. Lo scopo è quello di
diminuire la quantità di lavoro svolto e contemporaneamente aumentare i
profitti. Questo preparerà il terreno per sostituire il vostro apporto con
l’Automazione, che a sua volta consente la Liberazione.
Ecco alcune definizioni per entrambi i percorsi.
l’80 per cento delle conseguenze è prodotto dal 20 per cento delle cause.
l’80 per cento dei risultati deriva dal 20 per cento dello sforzo e del tempo
impiegati.
l’80 per cento dei profitti d’impresa deriva dal 20 per cento di prodotti e
dei clienti.
l’80 per cento di tutti i guadagni di borsa è realizzato dal 20 per cento
degli investitori e dal 20 per cento di un portfolio individuale.
L’elenco è infinitamente lungo e vario e il rapporto è spesso sbilanciato verso
l’alto in maniera ancora più netta: non è raro trovare 90/10, 95/5 e 99/1, ma
quello minimo è 80/20.
Quando ho incontrato l’opera di Pareto, una sera tardi, stavo lavorando
come uno schiavo 15 ore al giorno sette giorni su sette e mi sentivo oppresso
e del tutto impotente. Mi svegliavo prima dell’alba per telefonare nel Regno
Unito, mi occupavo degli Stati Uniti durante il normale orario dalle 9 alle 17
e poi lavoravo ancora fino a mezzanotte per telefonare in Giappone e in
Nuova Zelanda. Ero bloccato su un treno merci in corsa senza freni, a spalare
carbone nel forno della locomotiva in mancanza di un’opzione migliore.
Trovandomi di fronte alla necessità di scegliere tra un discreto esaurimento e
l’opportunità di mettere alla prova le idee di Pareto, optai per la seconda
ipotesi. Il mattino seguente cominciai a studiare i miei affari e la mia vita
privata attraverso la lente di due domande:
1. Qual è il 20 per cento di fonti che causa l’80 per cento dei miei problemi e
della mia infelicità?
2. Qual è il 20 per cento di fonti che produce l’80 per cento dei risultati da me
desiderati e la mia felicità?
Per l’intera giornata, misi da parte tutto ciò che sembrava urgente e procedetti
a un’analisi più intensa possibile per mettere a nudo la verità, applicando
queste domande a tutti e a tutto, dai miei amici ai clienti, dalla pubblicità alle
attività di svago. Non aspettatevi di scoprire che va tutto bene: la verità
spesso fa male. L’obiettivo consiste nell’individuare le vostre inefficienze al
fine di eliminarle e individuare i punti di forza per poterli moltiplicare. Nelle
24 ore che seguirono, presi numerose decisioni, semplici ma emotivamente
difficili, che cambiarono letteralmente la mia vita per sempre e resero
possibile lo stile di vita di cui godo oggi.
La prima decisione che presi rappresenta un esempio illuminante di
quanto possa essere sensazionale e veloce il ritorno economico (ROI) di
questa cura dimagrante analitica: smisi di contattare il 95 per cento dei miei
clienti e mi liberai di un altro 2 per cento, restando con il 3 per cento dei
produttori da profilare e duplicare.
Degli oltre 120 compratori all’ingrosso, 5 da soli mi procuravano il 95 per
cento dei ricavi. Io spendevo il 98 per cento del mio tempo a inseguire i
restanti, mentre i 5 sopra citati ordinavano con regolarità senza bisogno di
alcuna telefonata di sollecito, persuasione o adulazione. In altre parole,
lavoravo perché avevo la sensazione di dovere fare qualcosa dalle 9 alle 17.
Non mi rendevo conto che lavorare tutte le ore dalle 9 alle 17 non è
l’obiettivo; è semplicemente la struttura utilizzata dalla maggior parte delle
persone, che serva o meno. Soffrivo di un grave caso di W4W (work for
work, ossia lavorare tanto per lavorare), l’acronimo più odiato del
vocabolario dei NR.
Tutti i miei problemi e i miei mali, e intendo letteralmente il 100 per
cento, derivavano da questa maggioranza improduttiva, fatta eccezione per
due grossi clienti, esperti di prima grandezza dell’approccio agli affari del
tipo «qui c’è l’incendio che ho appiccato, adesso tu lo spegni». Piazzai tutti i
clienti improduttivi in modalità passiva: se ordinavano, bene: inviassero pure
i loro fax. In caso contrario, non li avrei più inseguiti in alcun modo: niente
telefonate, né e-mail, niente di niente. Restavano da affrontare quei due
clienti più grossi, che erano dei rompipalle professionisti, ma contribuivano a
circa il 10 per cento dei profitti di allora.
Avrete sempre a che fare con tipi del genere, ed è un dilemma che
provoca ogni sorta di problemi, non ultimi, l’odio di sé e la depressione. Fino
a quel momento avevo preso le loro intimidazioni, gli insulti, le discussioni
interminabili e le invettive come un costo del fare business. Durante l’analisi
80/20 mi resi conto che quelle due persone erano la fonte di quasi tutta
l’infelicità e la rabbia che accompagnavano le mie giornate e di solito
tracimavano nel mio tempo libero, tenendomi sveglio con la consueta
autoflagellazione dell’«avrei dovuto dire X, Y e Z a quello stronzo». Alla fine
giunsi alla conclusione ovvia: il guadagno economico non valeva l’effetto
sulla mia autostima e sul mio stato di salute mentale. Non avevo bisogno di
denaro per una ragione precisa, ma mi ero convinto di doverlo guadagnare
comunque. Il cliente ha sempre ragione? Fa parte degli affari? Col cavolo. In
ogni caso, non per i NR. Li mandai a quel paese e mi godetti ogni secondo
dell’evento. La prima conversazione andò in questo modo:
Cliente: Che &#@§?? Ho ordinato due casse e sono arrivate con due giorni
di ritardo. [Da notare: nonostante le ripetute raccomandazioni, aveva
inviato l’ordine alla persona sbagliata con il mezzo sbagliato.] Siete il
branco di idioti più disorganizzati con cui abbia mai avuto la sfortuna di
lavorare. Ho vent’anni di esperienza in questo settore e non mi era mai
capitata una cosa simile.
Qualunque NR – in questo caso, io: Ti ammazzerò. Stai attento, molto
attento.
L’ho fatto una volta per telefono e una via e-mail. Cos’è successo? Persi
un cliente, ma l’altro corresse il tiro e ci spedì semplicemente gli ordini via
fax, con regolarità. Problema risolto, perdita di entrate minima. Mi sentii
subito 10 volte più contento.
Poi individuai le caratteristiche comuni ai miei primi cinque migliori
clienti e mi assicurai altri tre o quattro acquirenti con lo stesso profilo nella
settimana successiva. Ricordate, avere più clienti non significa
automaticamente realizzare maggiori entrate. L’obiettivo non è avere più
clienti, il che spesso si traduce in un 90 per cento in più di gestione e un
irrisorio incremento dell’1-3 per cento del reddito. Non fate errori, l’obiettivo
primario è il massimo reddito con il minimo sforzo necessario (compreso il
numero minimo di clienti). Raddoppiai i miei punti di forza, in questo caso i
miei top producer, e concentrai i miei sforzi sull’incremento delle dimensioni
e della frequenza dei loro ordini.
Il risultato finale? I 120 clienti che inseguivo e blandivo si ridussero
solamente a 8 dai quali ricevevo grossi ordinativi, senza alcun bisogno di
telefonate o e-mail arringanti. Il mio reddito mensile aumentò da 30.000 a
60.000 dollari in quattro settimane e le mie ore settimanali scesero
immediatamente dalle oltre 80 a circa 15. Soprattutto, ero a posto con me
stesso e per la prima volta da due anni mi sentivo ottimista e libero.
Nelle settimane che seguirono, applicai la legge 80/20 a decine di campi,
inclusi i seguenti:
1. Pubblicità
Identificai le iniziative pubblicitarie che stavano generando l’80 per cento o
più delle entrate, identificai i punti comuni a tutte, e le moltiplicai,
eliminando allo stesso tempo tutto il resto. I miei costi in pubblicità calarono
del 70 per cento e i miei ricavi da vendita diretta praticamente raddoppiarono,
passando da 15.000 a 25.000 dollari mensili nel giro di otto settimane.
Sarebbero raddoppiate immediatamente se invece delle riviste, che hanno
tempi di risposta più lunghi, avessi utilizzato radio, giornali o televisione.
Ho visto una banca che annunciava «aperta 24 ore su 24», ma io non ho tutto quel
tempo.
STEVEN WRIGHT, comico
L a chiave per avere più tempo è fare meno e, per raggiungere lo scopo, ci
sono due strade che dovrebbero essere percorse insieme: (1) definire una lista
breve di cose da fare e (2) definire una lista di cose da non fare.
Qui sono elencati diversi casi ipotetici che ci aiuteranno:
4. Quali sono le prime tre attività che uso per riempire il tempo e
sentirmi produttivo?
Di solito si ricorre a queste attività per rimandare azioni più importanti
(spesso scomode perché c’è una possibilità di fallimento o di rifiuto). Siate
onesti con voi stessi, non siete i soli a cascarci di tanto in tanto. Quali sono le
vostre attività stampella?
7. Evitate il multitasking.
Vi sto per dire quello che già sapete. Cercare di lavarsi i denti, parlare al
telefono e rispondere alle e-mail nello stesso tempo non funziona. Mangiare
mentre fate ricerche on-line e usate l’instant messaging? Idem.
Dopo una certa età leggere distrae troppo la mente dai suoi
interessi creativi. Ogni uomo che legge troppo e usa troppo poco
il suo cervello cade in pigre abitudini di pensiero.
ALBERT EINSTEIN
S pero che siate seduti. Tirate fuori il panino dalla bocca così non soffocate.
Coprite le orecchie al bambino. Sto per dirvi qualcosa che turba un sacco di
persone.
Non guardo mai i telegiornali e ho comprato solo un giornale negli ultimi
cinque anni, allo Stansted Airport di Londra, e solo perché mi dava uno
sconto su una Diet Pepsi.
Potrei affermare di essere amish, ma l’ultima volta che ho controllato la
Pepsi non era nel menù.
Che oscenità! Mi posso definire un cittadino informato e responsabile?
Come faccio a tenermi aggiornato sui temi di attualità? Risponderò a tutto,
ma aspettate: ho di meglio. Controllo la mia e-mail di lavoro per circa un’ora
ogni lunedì e non controllo mai la mia voicemail quando sono all’estero. Mai
e poi mai.
Ma che cosa succede se uno ha un’emergenza? Non succede. I miei
contatti adesso sanno che non rispondo alle emergenze, così le emergenze
non esistono o non arrivano fino a me. I problemi, di regola, si risolvono da
soli o scompaiono nel momento in cui vi togliete di mezzo come collo di
bottiglia informativo e passate le responsabilità ad altri.
Ci sono molte cose delle quali un uomo saggio potrebbe desiderare di essere
all’oscuro.
RALPH WALDO EMERSON (1803-1882)
Ho letto solo le parti del libro che erano rilevanti per i passi successivi più
immediati, impiegandoci meno di due ore. Per mettere a punto un’e-mail
modello e il testo della telefonata ci sono volute circa quattro ore, e per
spedire le e-mail e fare le telefonate meno di una. Questo approccio basato
sul contatto diretto, oltre a essere più efficace e più efficiente dell’abbuffata
di informazioni, mi ha permesso anche di costruire delle alleanze importanti e
trovare delle guide indispensabili per vendere questo libro. Riscoprite il
potere della qualità dimenticata chiamata «parlare». Funziona.
Ancora una volta, meno è più.
1. Due minuti: usate una penna o un dito per sottolineare ogni riga
mentre leggete il più velocemente possibile. La lettura è una
successione di foto (dette saccadi) scattate dagli occhi in rapida
sequenza e utilizzare una guida visiva evita le regressioni.
2. Tre minuti: cominciate ogni riga concentrandovi sulla terza
parola dall’inizio e finite ogni riga concentrandovi sulla terza parola
a partire dalla fine. Ciò rende possibile l’utilizzo della visione
periferica che altrimenti viene sprecata sui margini. Per esempio, anche
quando le parole evidenziate nella riga che segue sono i vostri punti
focali iniziale e finale riuscite a «leggere» l’intera frase, con un minor
movimento degli occhi:
Stringete sempre di più da entrambi i lati a mano a mano che diventa più
facile.
3. Due minuti: una volta che riuscite a rientrare facilmente di tre o
quattro parole da entrambi i lati, tentate di scattare solo due foto o
fissazioni – per riga sulla prima e sull’ultima parola rientrata.
4. Tre minuti: esercitatevi a leggere troppo in fretta per
comprendere, ma con una buona tecnica (le tre tecniche descritte in
precedenza) per cinque pagine prima di leggere a una velocità più
confortevole. Questo eleverà la percezione e resetterà il vostro limite di
velocità, un po’ come 80 km/h sembrano una discreta velocità, ma
appaiono terribilmente lenti se tenuti in autostrada dopo avere viaggiato
a 120 km/h.
13.35
«Credo di avere capito. Andiamo avanti. Nel successivo paragrafo spiega
che…» Avevo degli appunti dettagliati e non volevo perdermi nemmeno un
punto.
Ore 15.45
«Va bene. Questo ha senso, ma se guardiamo all’esempio successivo…» Mi
fermai un istante a metà della frase. L’assistente aveva le mani sulla faccia.
«Tim, per il momento finiamo qui. Ti assicuro che terrò a mente questi
punti.» Ne aveva avuto abbastanza. Anch’io, ma sapevo che non avrei dovuto
farlo una seconda volta.
Imparate a essere difficili quando conta. Nella scuola come nella vita, godere
della reputazione di essere risoluti vi aiuterà a ricevere un trattamento
preferenziale senza dover chiedere o combattere ogni volta.
Pensate a quando andavate al campo giochi. C’era sempre un grosso bullo
e innumerevoli vittime, ma c’era anche quel ragazzino che si batteva come un
demonio, picchiando e rischiando il tutto per tutto. Magari non vinceva, ma
dopo uno o due scambi impegnativi, il bullo decideva di lasciarlo in pace. Era
più facile trovare qualcun altro.
Cercate di essere quel ragazzino.
Fare le cose importanti e ignorare quelle futili è difficile perché molta
parte del mondo sembra cospirare per coprirvi di stronzate. Per fortuna,
alcuni semplici cambiamenti delle vostre abitudini fanno sì che infastidirvi
risulti molto più spiacevole che lasciarvi in pace.
È arrivato il momento di porre fino all’eccesso di informazioni.
Prima di mettere in atto questa routine due volte al giorno, dovete creare una
risposta automatica alle e-mail che abitui il vostro capo, i colleghi, i fornitori
e i clienti a essere più efficaci. Consiglio di non chiedere se potete farlo.
Ricordate uno dei nostri dieci comandamenti: chiedere scusa dopo; non
domandare il permesso.
Se ciò vi causa palpitazioni, parlate con il vostro superiore più immediato
e proponete di sperimentare questo approccio per uno-tre giorni. A
giustificazione prendete i progetti in corso e la frustrazione causata dalle
continue interruzioni. Sentitevi liberi di prendervela con lo spam o con
qualcuno al di fuori dell’ufficio.
Ecco qui un modello semplice di e-mail che potete usare:
Salve,
a causa dell’elevato carico di lavoro, controllo la posta elettronica e rispondo alle
e-mail due volte al giorno, alle ore 12 e alle ore 16.
Se avete bisogno di assistenza urgente (assicuratevi che lo sia davvero) e non
potete aspettare né le 12 né le 16, vi prego di contattarmi via telefono al numero 555-
555-5555.
Con questo cambiamento mi propongo di conseguire un livello più elevato di
efficienza ed efficacia, che mi consentirà di servirvi meglio. Certo della vostra
comprensione, vi ringrazio e vi invioi miei migliori saluti,
Tim Ferriss
Passate prima possibile a una sola volta al giorno. Le emergenze sono di rado
tali. Le persone sono incapaci di giudicare obiettivamente l’urgenza e
gonfiano le minuzie per riempire il tempo e sentirsi importanti. La risposta
automatica proposta è uno strumento che, lungi dal diminuire l’efficacia
collettiva, costringe gli individui a riconsiderare il motivo che li spinge a
interrompervi e li aiuta a ridurre i contatti insignificanti e a forte consumo di
tempo.
Inizialmente ero terrorizzato all’idea di poter perdere richieste importanti
e provocare disastri, così come potrebbe succedere a voi dopo avere letto
questa raccomandazione. Non è successo niente del genere. Fate una prova e
cercate di risolvere i piccoli intoppi strada facendo.
Per un esempio estremo di risposta automatica personale che non ha
prodotto una lamentela e mi permette di controllare la posta elettronica una
volta alla settimana, inviate un’e-mail a timothy@brainquicken.com. È stata
rivista per tre anni e funziona a meraviglia.
Il secondo passo è quello di selezionare le telefonate in entrata e limitare
quelle in uscita.
1. Se possibile, usate due numeri di telefono – una linea per l’ufficio (non
urgente) e un cellulare (urgente). Vanno bene anche due cellulari, oppure,
la linea non urgente potrebbe essere un numero telefonico di Internet che
indirizza le chiamate alla voicemail on-line (per esempio,
www.skype.com).
Indicate il numero del telefono cellulare nella risposta automatica della
posta elettronica e rispondete sempre, a meno che chi chiama non sia
identificabile o che voi non vogliate rispondere. Se siete in dubbio,
consentite il trasferimento della chiamata alla voicemail e ascoltatela
subito dopo per valutarne l’importanza. Se la risposta può aspettare,
lasciatela aspettare. Chi disturba deve imparare ad aspettare.
Il telefono dell’ufficio dovrebbe essere sempre in modalità silenziosa e
le telefonate trasferite sulla voicemail. Il messaggio di risposta della
voicemail dovrebbe avere un tono familiare:
Potenziale proseguimento:
Il primo giorno in cui il nostro nuovo responsabile delle vendite arrivò alla
TrueSAN nel 2001, si presentò a una riunione plenaria e fece un annuncio
utilizzando all’incirca queste parole: «Non sono qui per farmi degli amici.
Sono stato assunto per costruire una squadra di venditori e vendere prodotti, e
questo è ciò che intendo fare. Grazie». Solamente poche parole, ma chiare.
E mantenne la sua promessa. Ai socializzatori d’ufficio non piaceva per il
suo approccio rigidamente avverso al superfluo nella comunicazione, ma tutti
rispettavano il suo tempo. Non era brusco senza motivo, ma era diretto e
teneva la gente che gli stava intorno concentrata. Alcuni non lo trovavano
carismatico, ma nessuno lo considerava meno che ultraefficace.
Ricordo di essermi seduto nel suo ufficio per il nostro primo incontro
faccia-a-faccia. Ancora fresco di quattro anni di rigorosa preparazione
accademica, attaccai subito a illustrare i profili dei potenziali clienti,
l’elaborata pianificazione che avevo messo a punto, le risposte fino a quel
momento, e così via. Avevo speso almeno due ore a prepararmi per fare
buona impressione al primo incontro. Mi ascoltò con un sorriso stampato
sulla faccia per non più di due minuti, poi alzò una mano. Mi fermai. Sorrise
con bonomia e disse: «Tim, non voglio tutta la storia. Dimmi soltanto che
cosa dobbiamo fare».
Nel corso delle settimane seguenti, mi allenò a riconoscere quando ero
fuori fuoco o a fuoco sulle cose sbagliate, il che significava qualunque cosa
che non facesse compiere ai due o tre nostri migliori clienti un passo avanti
verso la firma di un ordine di acquisto. Le nostre riunioni adesso non
duravano più di cinque minuti.
Da questo momento in avanti, assicuratevi di tenere quelli che vi stanno
intorno concentrati ed evitate tutte le riunioni, sia di persona sia a distanza,
che non abbiano obiettivi chiari. È possibile farlo con un certo tatto, ma
aspettatevi nondimeno che qualche perditempo, le prime volte che le sue
proposte verranno respinte, si offenda. Una volta chiarito che restare
sull’obiettivo è la vostra politica e quella resterà, lo accetteranno e i rapporti
torneranno sereni. Le amarezze passano. Non lasciatevi condizionare dagli
sciocchi o diventerete uno di loro.
Fa parte del vostro lavoro abituare quelli che vi stanno intorno a essere
efficaci ed efficienti. Nessun altro lo farà al posto vostro. Ecco di seguito
alcune raccomandazioni.
1. Decidete che, vista la natura non urgente della maggior parte delle
questioni, indirizzerete le persone verso i seguenti mezzi di
comunicazione, in ordine di preferenza: e-mail, telefono e riunioni di
persona. Se qualcuno propone un incontro, chiedete in alternativa un’e-
mail e poi se necessario usate il telefono come proposta di ripiego.
Adducete come scusa altri impegni di lavoro incombenti.
2. Rispondete alla voicemail via e-mail ogni volta che è possibile. Questo
abitua la gente a essere concisa. Aiutatela a sviluppare questa abitudine.
Un po’ come con i nostri saluti di accoglienza al telefono, la
comunicazione per posta elettronica dovrebbe essere ottimizzata per
prevenire inutili va e vieni. Di conseguenza, un’email con «Possiamo
incontrarci alle 16?», dovrebbe diventare, «Possiamo incontrarci alle 16?
Se sì… Se no, ti prego di indicarmi tre orari alternativi».
Questa struttura «se… allora» diventa più importante quando controllate
la posta elettronica con una frequenza minore. Dato che io la controllo
solo una volta alla settimana, è fondamentale che nessuno debba attendere
una risposta a un «che cosa succederebbe se?» o altre informazioni nei
sette giorni dall’invio da parte mia di una data e-mail. Se sospetto che, per
esempio, una partita di merce non sia arrivata allo spedizioniere, invierò
un’e-mail al mio responsabile delle spedizioni seguendo questa falsariga:
«Cara Susan… è arrivata la nuova partita di merce? Se sì, ti prego di
avvisarmi sulla… Se no, ti prego di contattare John Doe al 555-5555 o via
e-mail a john@doe.com (che ci legge in copia) e di informarti sulla data di
consegna e i percorsi. John, se ci sono problemi di qualunque tipo con la
spedizione, ti prego di coordinarti con Susan, raggiungibile al 555-4444,
che è autorizzata a prendere decisioni al posto mio fino a un costo
massimo di 500 dollari. In caso di emergenza, chiamatemi sul mio
cellulare, ma confido su di voi. Grazie». Questo previene buona parte delle
questioni successive, evita due dialoghi separati e mi tira fuori
dall’equazione problema-soluzione.
Abituatevi a riflettere su quali azioni del tipo «se… allora» si possono
suggerire in qualunque e-mail nella quale state ponendo una domanda.
oppure
«Sono certo che le piacerà questo cucciolo. Perché non se lo porta a casa un
po’ e vede come va? Se cambia idea lo potrà sempre riportare indietro.»
oppure
L’idea è quella di dare potere ai lavoratori, di fornire loro tutte le informazioni su ciò
che succede in modo che possano fare molto più di quanto hanno fatto in passato.
BILL GATES, cofondatore di Microsoft, l’uomo più ricco del mondo.
Salve a tutti,
vorrei stabilire una nuova linea di condotta nei nostri rapporti, che cancella tutte le
precedenti.
Fate felice il cliente. Se si tratta di un problema che richiede meno di 100 dollari
per essere risolto, usate la vostra capacità di giudizio e risolvetelo voi stessi.
Questo è un permesso scritto ufficiale e una richiesta di risolvere tutti i problemi
che hanno un costo inferiore ai 100 dollari senza contattarmi. Non sono più il vostro
cliente; i miei clienti sono i vostri.
Non chiedetemi autorizzazioni. Fate ciò che ritenete opportuno; a eventuali
aggiustamenti penseremo strada facendo.
Grazie,
Tim
A seguito di un’analisi accurata, divenne chiaro che oltre il 90 per cento delle
questioni che spingevano a scrivere e-mail potevano essere risolte per meno
di 20 dollari. Valutai i risultati finanziari della loro indipendenza decisionale
su base settimanale per quattro settimane, poi su base mensile e infine
trimestrale.
È stupefacente come il QI delle persone sembri raddoppiare non appena
vengono investite di responsabilità e capiscono di godere della vostra fiducia.
Il primo mese forse mi costò 200 dollari più di quanto mi sarebbe costato
gestire direttamente tutti gli aspetti del servizio. Nel frattempo, io risparmiai
oltre 100 ore al mese del mio tempo, i clienti ricevettero un servizio più
rapido, i resi scesero sotto il 3 per cento (la media del settore è del 10-15 per
cento) e tutti i responsabili delle attività esternalizzate spesero meno tempo
nel contattarmi, favorendo con ciò una crescita rapida, margini di profitto
superiori e dovunque gente più felice.
Le persone sono più intelligenti di quanto pensiate. Date loro una
possibilità di mettersi alla prova.
Se siete impiegati controllati a ogni passo, parlate con franchezza al
vostro capo e spiegategli che desiderate essere più produttivi e interromperlo
di meno. «Detesto doverla interrompere così spesso e sottrarla a cose più
importanti. Ho letto al riguardo e pensavo a un modo in cui avrei potuto
essere più produttivo. Ha un secondo?»
Prima di questa conversazione, mettete a punto un certo numero di
«regole» che vi permettano di lavorare in modo più autonomo riducendo le
richieste di approvazione come nel precedente esempio. Nelle prime fasi il
capo può verificare il risultato delle vostre decisioni su base o quotidiana o
mensile. Suggerite una settimana di prova e concludete così: «Mi piacerebbe
provarci. Non crede che potremmo fare una prova di una settimana?», o la
mia formula preferita, «Le sembra ragionevole?». È difficile per le persone
definire qualcosa come irragionevole.
Non dimenticate che i capi sono supervisori, non schiavisti. Affermatevi
come seri sfidanti dello status quo e molte persone impareranno a evitare di
scontrarsi con voi, specie se nell’interesse di una maggiore produttività
oraria.
Se siete imprenditori abituati a controllare ogni fase dell’attività
aziendale, rendetevi conto che, anche se sapete fare qualcosa meglio di tutti
gli altri, non dovete comunque occuparvene se è una minuzia. Fate in modo
che altri si assumano la responsabilità di agire senza interrompervi.
Hai un minuto?
Ti va di andare al cinema stasera/domani?
Puoi aiutarmi con X?
Cominciò un mese fa. Ero a metà del best seller di Tom Friedman, Il mondo è
piatto. Mi piace Friedman, a dispetto della sua sconcertante decisione di
lasciarsi crescere i baffi. Il suo libro spiega come l’esternalizzazione in India
e in Cina non riguardi soltanto le infrastrutture tecnologiche e l’industria
automobilistica, ma è sul punto di trasformare ogni settore in America, dal
legale al bancario all’amministrativo.
Io non possiedo una società; non ho nemmeno un biglietto da visita
aggiornato. Sono uno scrittore e un redattore che lavora a casa, in genere in
mutande o, se mi sento più formale, con i pantaloni del pigiama con i
pinguini. Però, penso, perché solo le società di Fortune 500 devono
spassarsela? Perché non posso partecipare al più grande trend economico del
nuovo secolo? Perché non posso esternalizzare le mie attività di basso
profilo? Perché non posso esternalizzare la mia vita?
Il giorno dopo spedisco un’e-mail a Brickwork, una delle società citate da
Friedman nel suo libro. La Brickwork, che ha il suo quartier generale a
Bangalore, in India, offre «assistenti dirigenziali a distanza», soprattutto a
società finanziarie e multinazionali della salute per attività di elaborazione
dati. Spiego che mi piacerebbe assumere qualcuno che mi desse una mano
per alcuni lavori legati a Esquire: effettuare ricerche, formattare
comunicazioni e cose del genere. L’amministratore delegato della società,
Vivek Kulkarni, risponde: «Sarebbe un vero piacere parlare con una persona
della sua statura». Inizia già a piacermi. Non avevo mai avuto una statura
prima. In America, riesco a ottenere giusto un po’ di rispetto da un maître di
Bennigan’s, così è bello sapere che in India ho una statura.
Un paio di giorni dopo, ricevo un’e-mail dal mio nuovo «assistente
dirigenziale a distanza».
Caro Jacobs,
mi chiamo Honey K. Balani. Dovrei assisterla nel suo lavoro editoriale e
personale… Cercherò di adattarmi alle sue necessità al fine di giungere alla
soddisfazione desiderata.
Esco a mangiare con il mio amico Misha, che è cresciuto in India, ha fondato
una società di software e di conseguenza è diventato vergognosamente ricco.
Gli riferisco dell’Operazione Esternalizzazione. «Dovresti chiamare Your
Man in India (Il Tuo Uomo in India)» dice. Misha spiega che è una società
per uomini d’affari indiani che si sono trasferiti all’estero ma hanno ancora i
genitori a Nuova Delhi o Mumbai. YMII è il loro servizio di portineria
oltremare: compra biglietti per il cinema, telefoni cellulari e altri
ammennicoli per mamme abbandonate.
Perfetto. Questo potrebbe innalzare la mia esternalizzazione a un nuovo
livello. Posso avere una divisione del lavoro bella e ordinata: Honey si
occuperà dei miei affari professionali e YMII potrebbe curare la mia vita
privata: pagare le mie bollette, prenotare le vacanze, fare acquisti on-line.
Fortunatamente, la YMII apprezza l’idea e così il team di supporto alla
Jacobs Inc. è raddoppiato.
Honey ha completato il suo primo progetto per me: ricerca sulla persona che
Esquire ha scelto come la Donna Vivente Più Sexy. Mi è stato chiesto di
scrivere un profilo di questa donna e non ho nessuna voglia di passarmi in
rassegna tutti i siti dei suoi fan ansimanti. Quando apro il file di Honey, ho
questa reazione: l’America è f…ta. Ci sono grafici, le testatine delle sezioni.
C’è un’analisi organizzata per punti dei suoi animali, delle sue misure e dei
suoi piatti preferiti (per esempio, il pesce spada). Se tutti quelli che vivono a
Bangalore sono come Honey, poveri quei ragazzi americani che si stanno
laureando. Dovranno affrontare un esercito indiano affamato, educato ed
esperto di Excel.
Difatti, nei giorni seguenti, esternalizzo un bel pacchetto di commissioni on-
line a Asha (del servizio personale YMII): pagare le mie bollette, acquistare
un po’ di roba da drugstore, trovare un Tickle Me Elmo per mio figlio. (In
realtà, il negozio aveva esaurito tutti i Tickle Me Elmo, così Asha ha
acquistato un Chicken Dance Elmo: buona decisione.) Le ho fatto chiamare
Cingular per informarsi del piano tariffario del mio cellulare. È solo una
supposizione, ma scommetto che la sua telefonata è stata smistata da
Bangalore in New Jersey e poi di nuovo a un impiegato della Cingular a
Bangalore, cosa che per qualche ragione mi rende felice.
Honey è la mia protettrice. Pensate: per una ragione che non conosco, il
Colorado Tourism Board mi invia e-mail di continuo. (Di recente, mi hanno
informato di un festival a Colorado Springs a cui partecipano gli arlecchini
più famosi del mondo.) Ho dato incarico a Honey di chiedere gentilmente che
smettano di inviarmi i loro comunicati stampa. Ecco che cosa ha spedito:
Carissimi,
Jacobs riceve spesso e-mail con notizie dal Colorado, troppo spesso. Si tratta
indiscutibilmente di argomenti interessanti. Tuttavia, non sono argomenti adatti a
«Esquire».
Inoltre, notiamo che avete assunto parecchie iniziative lavorando su questi articoli
e inviandoceli. Lo capiamo. Purtroppo, leggere questi articoli e queste e-mail richiede
troppo tempo.
Attualmente, queste e-mail non sono utili né a noi né a voi. Vi chiediamo pertanto
di interromperne la spedizione.
Con questo non intendiamo in alcun modo sminuire il vostro lavoro.
Speriamo che anche voi possiate capire.
Grazie,
Honey K. B.
Salve Asha,
mia moglie è irritata con me perché mi sono dimenticato di prelevare i soldi al
bancomat… Mi chiedevo se potevi dirle che la amo, magari ricordandole gentilmente
che anche lei dimentica le cose: nell’ultimo mese ha perso due volte il portafoglio. E
ha dimenticato di comprare il tagliaunghie per Jasper.
A.J.
Julie,
capisco che tu ti possa essere arrabbiata perché ho dimenticato di prelevare i soldi
al bancomat. Sono stato distratto e me ne dispiace.
Ma suppongo che questo non cambi il fatto che ti amo tanto. Con amore,
A.J.
Come se non bastasse, inviò a Julie anche una e-card. Cliccai: due orsetti che
si abbracciavano, con le parole: «Ogni volta che hai bisogno di un abbraccio,
io ne ho uno per te… Scusami».
Maledizione! I miei outsourcer sono troppo carini! Hanno tenuto la parte
delle scuse, ma tralasciato quella delle stoccatine. Stanno cercando di
salvarmi da me stesso. Si stanno comportando da SuperIo nei confronti del
mio Es. Mi sento castrato.
Julie, d’altra parte, sembra piuttosto compiaciuta: «Molto grazioso,
tesoro. Ti perdono».
V i sono mai stati assegnati dei compiti illogici, affidati dei lavori superflui,
vi è mai stato ordinato di fare qualcosa nel modo più inefficiente possibile?
Non è né divertente né produttivo.
Adesso tocca a voi dimostrare che sapete fare meglio. La delega
dev’essere utilizzata come passo ulteriore verso la riduzione, non come scusa
per creare più movimento e aggiungere il superfluo. Ricordate: a meno che
una cosa sia ben definita e importante, nessuno dovrebbe farla.
Eliminate prima di delegare.
Non automatizzate mai qualcosa che può essere eliminato e non delegate
mai qualcosa che può essere automatizzato o semplificato. Altrimenti, invece
del vostro, sprecate il tempo di qualcun altro, che a quel punto spreca il
denaro che voi sudate. Vi sembra un incentivo a essere efficaci ed efficienti?
Adesso state giocando con i vostri soldi. È una cosa con cui voglio prendiate
dimestichezza e questo piccolo passo non è molto rischioso.
Vi ho detto di eliminare prima di delegare?
Per esempio, è una pratica diffusa tra i dirigenti far leggere le email ai
propri assistenti. In alcuni casi è una scelta valida. Nel mio caso, utilizzo filtri
anti-spam, risposte automatiche con F.A.Q. e l’inoltro automatico a quelli che
si occupano delle attività che ho esternalizzato per limitare il mio impegno
con la posta elettronica a 10-20 e-mail di risposta alla settimana. Mi bastano
30 minuti alla settimana perché ho utilizzato dei sistemi – eliminazione e
automazione – che lo hanno reso possibile.
Non uso assistenti nemmeno per preparare riunioni e teleconferenze
perché ho eliminato le riunioni. Se ho bisogno di preparare l’occasionale
telefonata di 20 minuti per un dato mese, invierò una e-mail di due frasi e
avrò risolto.
Il principio numero uno è affinare le regole e i processi prima di
aggiungere personale. Utilizzare delle persone per potenziare un processo
affinato moltiplica la produzione; utilizzare collaboratori come soluzione per
un processo scadente moltiplica i problemi.
Remoto o locale?
«Made in the USA» non suona come un tempo. Il vantaggio di saltare i fusi
orari e fare conoscenza con le valute del Terzo mondo è duplice: la gente
lavora mentre voi state dormendo, e il costo orario è inferiore. Risparmio di
tempo e di denaro. Ritika spiega il primo con un esempio.
AV indiani o cinesi, così come gran parte di quelli degli altri paesi in via di
sviluppo, lavoreranno per 4-15 dollari l’ora, dove la cifra più bassa si
riferisce solo alle mansioni semplici e quella alta include attività svolte
dall’equivalente di MBA e PhD usciti da Harvard o Stanford. Avete bisogno
di un piano aziendale per raccogliere finanziamenti? Brickwork può
fornirvelo per una cifra che oscilla tra i 2500 e i 5000 dollari, in luogo di
15.000-20.000 dollari. L’assistenza dall’estero non serve solo per le questioni
di minore importanza. So per informazioni di prima mano che dirigenti delle
prime cinque società di contabilità e consulenza direzionale addebitano
regolarmente ai loro clienti cifre a sei zeri per report di ricerca che vengono
appaltati in India per cifre che di zeri ne hanno quattro.
Negli Stati Uniti o in Canada, il costo orario va spesso dai 25 ai 100
dollari. Sembra una scelta ovvia: Bangalore senza ombra di dubbio! Non è
così. Il dato importante è il costo a lavoro completato, non il costo all’ora.
La sfida più grande quando si ricorre alla collaborazione a distanza sarà la
barriera della lingua, che spesso quadruplica le discussioni e il costo finale.
La prima volta che assunsi un AV indiano, commisi l’errore madornale di
non stabilire un limite di tempo per tre compiti semplici. Più tardi nel corso di
quella settimana controllai e scoprii che aveva speso 23 ore a girare su se
stesso. Aveva programmato un’intervista di prova per la settimana seguente,
all’ora sbagliata! Terribile. Finì per costarmi, a 10 dollari l’ora, 230 dollari.
Gli stessi compiti, assegnati più tardi nel corso di quella settimana a un
madrelingua inglese in Canada, furono completati in due ore a 25 dollari
l’ora. 50 dollari per risultati quattro volte superiori. Ciò detto, in seguito
richiesi un altro AV indiano alla stessa società che fu in grado di raddoppiare
i risultati del madrelingua.
Come sapere quale scegliere? Questo è il bello: non lo sapete. Dovete
mettere alla prova un po’ di assistenti, per affinare le vostre capacità di
comunicazione e stabilire chi vale la pena assumere e chi vale la pena
scaricare. Essere un capo che guarda ai risultati non è così facile come
sembra.
Si possono trarre molte lezioni da questo esempio.
Primo: il costo all’ora non è il principale determinante del costo finale.
Badate al costo per obiettivo. Se dovete spendere tempo a riformulare il
compito e modificare il rapporto con l’AV, calcolate il tempo che vi occorre e
sommatelo (utilizzando il vostro costo orario come abbiamo visto nei capitoli
precedenti) al costo finale stabilito dell’obiettivo. Potreste avere delle
sorprese. Per quanto possa essere cool dire che ci sono persone che lavorano
per voi in tre paesi, non lo è affatto perdere tempo a fare da babysitter a
qualcuno che dovrebbe rendervi la vita più facile.
Secondo: bisogna provare per credere. È impossibile prevedere come
lavorerete con un dato AV senza una prova. Per fortuna, potete ricorrere ad
alcuni accorgimenti per migliorare le vostre probabilità di successo, e una di
queste consiste nell’utilizzare una società di AV invece di un freelance.
Scommetto che ci sono buone probabilità che i dati sensibili siano cento volte
più sicuri con Brickwork che sul vostro computer.
Tuttavia, il furto di informazioni va considerato come un rischio
inevitabile in un mondo digitale e ogni precauzione dovrebbe essere adottata
per controllarlo. Minimizzare il danno e consentire una riparazione rapida è
possibile seguendo due regole.
1. Non usare mai carte di debito per transazioni on-line o con assistenti a
distanza. Rifiutare addebiti non autorizzati sulla carta di credito, specie
l’American Express, è indolore e quasi istantaneo. Recuperare soldi
sottratti dal vostro conto bancario tramite l’uso non autorizzato della carta
di debito richiede decine di ore per la compilazione di documenti e svariati
mesi prima di vedere i vostri soldi nuovamente accreditati dopo
l’eventuale approvazione.
2. Se il vostro AV accederà ai siti web per voi, create un’unica nuova login e
una nuova password da utilizzare su quei siti. La maggior parte di noi
riutilizza login e password su molteplici siti, e prendere questa
precauzione limita il possibile danno. Insegnategli a utilizzare sempre la
stessa login per creare account per nuovi siti. Questo è particolarmente
importante quando si ricorre ad assistenti che hanno accesso a siti web
commerciali attivi (sviluppatori, programmatori ecc.).
Caro Abdul,
ecco qui i primi compiti, da svolgere entro martedì prossimo. Ti prego di
telefonarmi o scrivermi un’ e-mail per qualsiasi domanda:
Vai a questo articolo:
http://www.msnbc.msn.com/id/12666060site/newsweek/, recupera i contatti
telefono/e-mail/website per Carol Milligan e Marc e Julie Szekely. Trova le stesse
informazioni per Rob Long qui
http://www.msnbc.msn.com/id/12652789/site/newsweek/.
Programma un’intervista di 30 minuti per Carol, Marc/Julie e Rob. Usa
www.myevents.com (username: notreal, password: donttryit) per annotarli sulla mia
agenda per la settimana prossima a qualunque ora tra le 9 e le 21 (fuso orario Costa
Est).
Trova nome, e-mail e telefono (il telefono è meno importante) di lavoratori negli
USA che hanno negoziato accordi per il lavoro a distanza (telelavoro) nonostante la
resistenza dei loro capi. L’ideale sono quelli che sono andati fuori degli Stati Uniti.
Altre parole chiave sono «lavoro a casa» e «telelavoro». Il dato importante è che
abbiano trattato con capi poco disponibili. Ti prego di inviarmi i link per i loro profili
o di scrivermi un paragrafo che spieghi perché corrispondono al profilo di cui sopra.
Vedi che cosa puoi fare. Ti prego di mandarmi un’e-mail se non capisci o hai
domande al riguardo.
Saluti,
Tim
La verità? Avevo sbagliato io. Non è la richiesta giusta con cui iniziare, e io
avevo commesso degli errori fatali ancora prima di formularla. Se siete
persone capaci ma non abituate a impartire ordini, siate certi che la maggior
parte dei problemi all’inizio saranno da attribuire a voi. Si ha la tentazione di
puntare subito il dito contro qualcun altro e sbraitare, ma la maggior parte dei
capi principianti ripete gli stessi errori che commisi io.
Come dev’essere una buona e-mail inviata al vostro AV? L’esempio che
segue è stato spedito di recente a un AV indiano i cui risultati sono stati
nientemeno che spettacolari:
Caro Sowmya,
grazie. Vorrei cominciare con il seguente compito.
COMPITO: ho bisogno di trovare i nomi e gli indirizzi di posta elettronica di
direttori di riviste maschili negli USA (per esempio: Maxim, Stuff, GQ, Esquire,
Blender ecc.) che hanno anche scritto libri. Un esempio di questo tipo di persona è AJ
Jacobs che è editor at large di Esquire (www.ajjacobs.com). Ho già le sue
informazioni e ne vorrei altri come lui.
Puoi farlo? Se no, ti prego di avvertirmi. Ti prego di rispondermi confermandomi
quello che pensi di fare per portare a termine questo incarico.
SCADENZA: dato che ho una gran fretta, inizia subito dopo la tua prossima e-
mail e fermati dopo 3 ore per dirmi che risultati hai ottenuto. Ti prego di cominciare
con questo compito immediatamente se possibile. La scadenza per queste 3 ore e il
rapporto sui risultati ottenuti è lunedì sera (fuso orario Costa Est).
Grazie in anticipo per la tua risposta più sollecita.
Tim
India
www.b2kcorp.com (15 dollari all’ora+). Dalle compagnie petrolifere
di Fortune 10 ai clienti delle imprese di Fortune 500 fino alle cinque
grandi società di accounting e ai membri del Congresso degli Stati
Uniti, Brickwork è in grado di gestire tutto. Lo si vede dai costi di
questo operatore rigidamente in giacca-e-cravatta: solo business.
Niente fiori per la zietta.
▸ TROVARE LA MUSA
Impostalo e dimenticatene!
RON POPEIL, fondatore di RONCO; responsabile di oltre un miliardo di
vendite di girarrosti per rosticcerie
Il minimalista rinascimentale
D ouglas Price si stava svegliando un altro bel mattino d’estate nella sua casa
in arenaria rosso-bruna di Brooklyn. Prima cosa: caffè. Il disturbo da jet lag
era minimo, considerato che era appena tornato da un viaggio di due
settimane tra le isole della Croazia. Era solo uno dei sei paesi che aveva
visitato negli ultimi dodici mesi. Il prossimo in programma era il Giappone.
Con un sorriso sulle labbra e la tazza di caffè in mano, raggiunse con
calma il suo Mac per controllare innanzi tutto la casella di posta privata.
C’erano 32 messaggi e portavano tutti buone notizie.
Un suo amico e socio d’affari, nonché cofondatore di Limewire, aveva un
aggiornamento: Last Bamboo, la loro start-up destinata a reinventare la
tecnologia peer-to-peer, stava superando gli ultimi ostacoli nello sviluppo del
prodotto. Doveva essere la loro creatura da un miliardo di dollari, ma Doug
stava lasciando che gli ingegneri dessero prima libero sfogo alla loro fantasia.
Samson Projects, una delle gallerie d’arte contemporanea più in voga di
Boston, si complimentava con Doug per il suo ultimo lavoro e chiedeva un
suo maggior coinvolgimento come tecnico del suono nelle prossime
esposizioni.
L’ultima e-mail nella casella della posta in arrivo era la lettera di un fan
indirizzata a «Demon Doc» piena di apprezzamenti per il suo ultimo album di
hip-hop strumentale, onliness v1.0.1. Doug aveva pubblicato il suo album di
quella che definiva «musica open source»: chiunque poteva scaricare
gratuitamente l’album e utilizzare i suoni di qualunque traccia per le proprie
composizioni.
Sorrise di nuovo, finì il suo caffè nero e aprì una finestra per controllare
le e-mail di lavoro. Ci sarebbe voluto molto meno tempo. In realtà, meno di
30 minuti per quel giorno e 2 ore per la settimana.
Come cambiano le cose.
Due anni prima, nel giugno 2004, mi trovavo nell’appartamento di Doug
a controllare la posta elettronica per quella che speravo fosse l’ultima volta
per un bel po’ di tempo. Nel giro di poche ore sarei andato all’aeroporto JFK
di New York e mi preparavo a partire per una ricerca piuttosto indefinita
intorno al mondo. Doug osservava divertito. Aveva dei piani simili anche per
sé e si stava finalmente tirando fuori da una start-up operante su Internet e
finanziata da venture capital, che una volta aveva avuto le prime pagine dei
giornali e la sua passione, ma ormai era solo un lavoro. L’euforia dell’era
delle dot.com era svanita da tempo, insieme alle tante possibilità di vendita o
di IPO.
Mi disse arrivederci e, mentre il taxi si allontanava dal marciapiede, prese
una decisione: basta con quella vita complicata. Era arrivato il momento di
tornare alle cose elementari.
Prosoundeffects.com, lanciata nel gennaio 2005 dopo una settimana di
test di vendita su eBay, era stata progettata a un solo scopo: fornire a Doug
un sacco di denaro con un minimo investimento di tempo.
Questo ci riporta alla sua casella postale nel 2006.
Sono presenti dieci ordini per librerie di suoni, CD che produttori
cinematografici, musicisti, progettisti di videogiochi e altri professionisti
dell’audio utilizzano per aggiungere suoni difficili da reperire – dalle fusa di
un lemure a uno strumento esotico – alle loro creazioni. Questi sono i
prodotti di Doug, ma lui non li possiede, perché ciò richiederebbe un
magazzino e denaro anticipato. Il suo modello d’impresa è più elegante. Ecco
come funziona il flusso di entrate.
Sarah è emozionata.
Sono passate due settimane da quando la sua linea di magliette divertenti
per golfisti è andata on-line, e sta vendendo una media di 5 magliette al
giorno a 15 dollari l’una. Il suo costo unitario è di 5 dollari, per cui sta
incassando 50 dollari di profitti (meno il 3 per cento di commissioni per le
carte di credito) ogni 24 ore, dato che trasferisce costo di spedizione e
imballaggio sui clienti. Dovrebbe recuperare presto il costo del suo ordine
iniziale di 300 magliette (inclusi i costi delle lastre, dell’avviamento ecc.), ma
vuole guadagnare di più.
È un bel rovesciamento di fortuna, considerando il destino del suo primo
prodotto. Aveva speso 12.000 dollari per sviluppare, brevettare e fabbricare
un passeggino hi-tech per neomamme (non è mai stata una neomamma), solo
per scoprire che nessuno era interessato.
Le magliette, al contrario, stavano effettivamente vendendo, ma le vendite
cominciavano a rallentare.
Evidentemente Sarah ha raggiunto il tetto delle sue vendite online, mentre
concorrenti finanziariamente solidi e ignoranti stanno spendendo troppo in
pubblicità, alzando così i costi. Un’illuminazione: vendere al dettaglio!
Sarah parla con il titolare del negozio di golf vicino a casa, Bill, che si
dice subito interessato a vendere le magliette. Lei è elettrizzata.
Bill chiede il consueto sconto minimo del 40 per cento per il prezzo
all’ingrosso. Ciò significa che il suo prezzo di vendita adesso è di 9 dollari
invece di 15 e che il suo profitto è sceso da 10 a 4 dollari. Sarah decide di
provarci e fa lo stesso con altri tre negozi di città vicine. Le magliette
cominciano a muoversi dagli scaffali, ma presto si rende conto che il suo
magro profitto viene mangiato dalle ore extra che spende per gestire le fatture
e le altre incombenze amministrative.
Per alleviare questa parte del lavoro, decide allora di contattare un
distributore, una società che opera come magazzino di stoccaggio e vende
prodotti di vari fabbricanti ai negozi di golf della nazione. Il distributore è
interessato ma chiede il suo prezzo consueto – uno sconto del 70 per cento
sul prezzo al dettaglio o 10,50 dollari – che lascerebbe Sarah con 50
centesimi di perdita per ciascuna unità. Lei rifiuta.
A peggiorare la situazione, i quattro negozi della zona hanno già
cominciato a mettere in saldo le sue magliette per competere tra di loro e
stanno comprimendo i loro stessi margini di profitto. Due settimane dopo, i
riordini scompaiono. Sarah abbandona la vendita al dettaglio e torna al suo
sito web demoralizzata. Con la nuova concorrenza le vendite on-line sono
scese quasi a zero. Non ha recuperato il suo investimento iniziale, e ha ancora
50 magliette in garage.
Non bene.
Tutto questo avrebbe potuto essere evitato con un buon test e una buona
pianificazione.
Quando ero più giovane… [Non] volevo essere incasellata… Fondamentalmente, oggi
vuoi essere incasellata. È la tua nicchia.
JOAN CHEN, attrice; apparsa in L’ultimo imperatore e Twin Peaks
Danny Black affitta nani per intrattenimento a 149 dollari l’ora. Come vi
sembra come nicchia di mercato?
Si dice che se tutti sono tuoi clienti, allora nessuno è tuo cliente. Se
cominciate puntando a vendere un prodotto agli amanti dei cani o delle
automobili, fermatevi. È troppo costoso fare pubblicità in un mercato così
vasto, e vi ritrovereste in competizione con troppi prodotti e troppa
informazione gratuita. Se vi concentrate, all’opposto, su come addestrare
pastori tedeschi o su un prodotto per Ford d’antiquariato, il mercato e la
competizione si restringono, rendendo meno costoso raggiungere i vostri
clienti e più facile ottenere un premio di prezzo.
All’inizio BrainQUICKEN era destinato agli studenti, ma il mercato si
rivelò troppo vasto e difficile da raggiungere. Sulla base del riscontro
positivo avuto dagli studenti-atleti, rilanciai il prodotto come BodyQUICK e
testai la pubblicità su riviste specializzate per appassionati di arti marziali e
sollevamento pesi. Si tratta di mercati piccoli se paragonati all’immenso
mercato studentesco, ma non minuscoli. Il basso costo dei media e la
mancanza di competizione mi permisero di dominare in queste nicchie con il
primo «acceleratore neurale».27 È più redditizio essere un pesce grosso in un
piccolo lago che un piccolo pesce anonimo in un grande lago. Come fate a
sapere se è abbastanza grande da soddisfare il vostro obiettivo mensile di
reddito? Per un esempio dettagliato del modo in cui ho stabilito la
dimensione del mercato di un prodotto recente, leggete «Muse Math» sul sito
collegato al libro.
Per trovare nicchie redditizie ponetevi le seguenti domande.
2. Quali dei gruppi che avete identificato hanno delle riviste di settore?
Visitate una grande libreria tipo Barnes & Noble e scrutate sulla rastrelliera
dei giornali le riviste dei settori più piccoli per farvi venire in mente altre
possibili nicchie. Ci sono letteralmente migliaia di riviste dedicate a
passatempi, occupazioni e interessi molto specifici tra cui scegliere. Poi
utilizzate Writer’s Market per identificare altre riviste fuori dalle librerie.
Restringete i gruppi creati con la domanda 1 in quelli che sono raggiungibili
attraverso uno o due piccole riviste. Non è importante che questi gruppi
abbiano tutti una elevata disponibilità di denaro (per esempio, i golfisti), ma
solo che spendano denaro (atleti amatoriali, pescatori di pesce persico ecc.) in
prodotti dello stesso tipo. Telefonate a queste riviste, parlate con i direttori
della pubblicità e dite loro che state valutando la possibilità di fare delle
inserzioni; chiedete che vi mandino per e-mail le tariffe in vigore, i dati sul
numero dei lettori e qualche vecchio numero della rivista come campione.
Cercate nei numeri arretrati inserzionisti abituali che vendono direttamente al
cliente attraverso numeri verdi o siti web: più sono gli inserzionisti abituali e
più frequenti sono le loro pubblicità, più redditizia è una rivista per loro… e
lo sarà per noi.
P rendete i due mercati con cui avete maggiore familiarità con proprie riviste
di settore che offrono spazi pubblicitari a pagina intera a un costo inferiore ai
5000 dollari. Non dovrebbero avere meno di 15.000 lettori.
Questa è la parte divertente. Adesso ci mettiamo a studiare o a trovare
prodotti pensando a questi due mercati.
L’obiettivo è sfornare delle idee di prodotto ben definite senza spendere
nulla; nel Passo 3 creeremo la pubblicità per promuoverli e testeremo la
risposta dei clienti reali prima di investire nella produzione. Esistono
numerosi criteri in grado di assicurare che il prodotto finale rientrerà in
un’architettura automatizzata.
Non acquistate alcun prodotto fino a che non avrete completato il Passo 3 del
capitolo successivo. In questa fase è sufficiente verificare il margine di
profitto, procurarsi le foto del prodotto e i manuali di vendita.
Rivendere è questo, o poco più.
Non uso soltanto tutto il mio cervello, ma anche tutti quelli che posso prendere in
prestito.
WOODROW WILSON
A lcuni dei marchi e dei prodotti più conosciuti al mondo sono stati presi a
prestito da qualcun altro e in qualche altro luogo.
La base per il drink energetico Red Bull veniva da un tonico della
Thailandia, e i Puffi arrivavano dal Belgio. I Pokemon giunsero dalla terra
della Honda. Il gruppo dei KISS fece milioni vendendo dischi e biglietti per i
concerti, ma i veri profitti li realizzò grazie alle concessioni in licenza:
concedendo ad altri il diritto di produrre centinaia di prodotti con il loro nome
e la loro immagine in cambio di una percentuale sulle vendite.
In un accordo di licenza sono coinvolte due parti e un membro dei Neo
Ricchi potrebbe ricoprire sia l’uno sia l’altro ruolo. Innanzi tutto c’è
l’inventore del prodotto,31 chiamato «licenziante», che vende ad altri il diritto
di fabbricare, usare o vendere il prodotto, di solito in cambio del 3-10 per
cento del prezzo all’ingrosso (di solito inferiore del 40 per cento del prezzo al
dettaglio) per ciascuna unità venduta. Inventare, lasciare che qualcun altro si
occupi del resto, e incassare assegni. Un modello niente male.
L’altra parte in gioco è la persona interessata a fabbricare e vendere il
prodotto dell’inventore per il 90-97 per cento del profitto: il «licenziatario».
Questo, per me e per la maggioranza dei NR, è il soggetto più interessante.
La concessione in licenza di un prodotto, tuttavia, comporta un’intensa
attività di negoziazione per entrambe le parti ed è una scienza in sé. Una
capacità di negoziazione creativa è fondamentale e gran parte dei lettori
andranno incontro a problemi se si tratta del loro primo prodotto. Per alcuni
casi particolari tratti dal mondo reale relativi a entrambe le parti, da Teddy
Ruxpin a Tae-Bo, e per contratti completi con con i valori effettivi in dollari,
visitate il sito www.fourhourworkweek.com. Lì trovate tutto, da come
vendere delle invenzioni senza prototipi o brevetti a come assicurarsi i diritti
su un prodotto pur essendo degli anonimi principianti. Gli aspetti economici
sono affascinanti e i profitti possono essere sorprendenti.
Nel frattempo, ci concentreremo sull’opzione meno complicata e più
redditizia e alla portata della maggior parte delle persone: la creazione del
prodotto.
La creazione è uno strumento per esprimere se stessi migliore del possesso; è nella
creazione, non nel possesso, che la vita viene rivelata.
VIDA D. SCUDDER, The Life of the Spirit in the Modern English Poets
So, per averne parlato con i proprietari di uno dei prodotti sopra menzionati,
che nel 2002 dalle loro porte sono passate informazioni per un valore di oltre
65.000.000 di dollari. La loro infrastruttura era costituita da meno di 25
operatori interni, mentre tutto il resto, dall’acquisto dei media alla spedizione,
era esternalizzato.
Le loro entrate annue per dipendente sono di oltre 2.700.000 dollari.
Incredibile.
All’estremo opposto dello spettro di mercato, so di un uomo che ha creato
un DVD a basso costo del genere «come fare» per meno di 200 dollari, e lo
ha venduto a proprietari di attrezzature per immagazzinaggio che volevano
installare dei sistemi di sicurezza. È difficile trovare una nicchia più nicchia
di quella. Nel 2001, vendendo DVD che si possono duplicare per 2 dollari a
95 dollari il pezzo attraverso riviste di settore, ha guadagnato svariate
centinaia di migliaia di dollari senza alcun dipendente.
▸ STRUMENTI E TRUCCHI
Diventare un esperto
▸ ProfNet via PR Leads (www.prleads.com/discountpage)
Ricevete quotidianamente spunti da sviluppare da parte di giornalisti che
cercano esperti da citare e intervistare per media che vanno dal giornalino
locale, alla CNN o al New York Times. Smettetela di nuotare controcorrente e
cominciate a interessarvi alle storie su cui la gente sta già lavorando. Fate il
mio nome e avrete due mesi al prezzo di uno.
▸ ExpertClick (www.expertclick.com)
Questo è un altro segreto dei professionisti delle PR. Create un profilo da
esperto per i media, fatevi mandare un database aggiornato dei contatti per i
media più importanti, e inviate comunicati stampa gratuiti a 12.000
giornalisti, il tutto su un sito web che fa registrare oltre 5 milioni di contatti
mensili. È così che sono arrivato sulla NBC e ho finito per creare un format
televisivo nella fascia oraria di massimo ascolto. Funziona. Fate il mio nome
al telefono, o utilizzate «Tim Ferriss 100 dollari» on-line, otterrete uno sconto
di 100 dollari.
__________
23 Esistono alcune limitate eccezioni, come i siti che prevedono la registrazione
on-line e non richiedono la generazione di contenuti, ma come regola generale, i
prodotti richiedono minore manutenzione e vi porteranno più in fretta al vostro
obiettivo mensile di reddito.
24 Le muse forniranno il tempo e la libertà finanziaria per realizzare le vostre
dreamline in tempo record, dopo di che uno può (e spesso lo fa) avviare altre imprese
per cambiare il mondo o vendere.
25 È illegale controllare a quanto qualcuno vende il vostro prodotto, ma voi potete
dettare a quale prezzo lo pubblicizzano. Questo si può ottenere includendo una
politica di Minimum Advertised Pricing (MAP) tra i termini e le condizioni generali
(GTC), che vengono accettati automaticamente quando viene passato un ordine
scritto. Un modello di GTC e moduli per le ordinazioni sono disponibili all’indirizzo
www.fourhourworkweek.com.
26 The Wall Street Journal, 18 luglio 2005
(http://www.technologyinvestor.com/login/2004/Jul18-05.php).
27 Si trattava di una categoria di prodotto nuova che avevo creato e coniato per
eliminare e anticipare la concorrenza. Lottate per essere i più grandi, i migliori, o i
primi in una precisa categoria. Io preferisco essere il primo.
28 Se decidete di rivendere prodotti di alta gamma di qualcun altro come ha fatto
Doug, soprattutto con spedizione diretta, il rischio è minore e margini più ridotti
possono bastare.
29 I prodotti «back-end» sono quei prodotti venduti ai clienti dopo che è stata
effettuata la vendita del prodotto primario. Le custodie degli iPod e i sistemi GPS per
auto sono due esempi. Questi prodotti possono avere margini più ridotti, perché non
sono gravati da nessun costo pubblicitario per acquisire nuovi clienti.
30 Il «cross-selling» è la vendita di un prodotto correlato a un cliente che sta
acquistando on-line o telefonicamente un prodotto primario. Per un glossario
completo di marketing e risposta diretta (DR) visitate www.fourhourworkweek.com.
31 L’espressione si riferisce anche ai proprietari di copyright o marchi di fabbrica.
32 Detto con tono disinvolto e sicuro di sé vi spianerà spesso la strada in maniera
sorprendente. «Mi piacerebbe parlare con il Signor/la Signora X, grazie», è la prova
schiacciante che non lo/la conoscete. Se volete aumentare le vostre possibilità di
farcela, rischiando tuttavia di risultare stupidi nel caso smascherassero il bluff,
domandate del mentore scelto chiamandolo con il nome di battesimo.
33 Uso questa introduzione ogni volta che presento richieste pazzesche.
Ammorbidisce e incuriosisce l’interlocutore a sufficienza per stare ad ascoltare prima
di stopparvi con un «no» automatico.
34 In questo modo si risponde alle domande che hanno in testa: «Chi sei e perché
stai chiamando adesso?». Mi piace essere qualcuno «alle prime armi» in qualcosa per
giocare la carta simpatia, e cerco una pubblicazione on-line recente da citare come
motivo della chiamata.
35 Chiamo le persone con le quali ho una certa familiarità. Se non potete definirvi
un fan di lungo corso, dite che avete seguito la carriera del mentore o i suoi exploit per
un certo numero di anni.
36 Non fingete un’eccessiva sicurezza. Fate capire che siete nervosi e
abbasseranno la guardia. Spesso lo faccio anche se non sono nervoso.
37 Qui le parole sono importanti. Chiedete «aiuto» per fare qualcosa.
38 Riproponete le parole utilizzate con il «filtro» e non gingillatevi, arrivate dritti
al punto e chiedete il permesso di premere il grilletto.
39 Terminate la conversazione aprendo uno spiraglio per un futuro contatto.
Cominciate con l’e-mail e poi lasciate che il rapporto con il mentore si sviluppi da lì.
Reddito in automatico II
▸ TESTARE LA MUSA
Molte di queste teorie sono state confutate solo dopo che alcuni
esperimenti decisivi hanno evidenziato la loro inesattezza… Così
in ogni scienza il lavoro pesante… viene fatto dagli
sperimentalisti, che devono salvaguardare la purezza dei teorici.
MICHIO KAKU, fisico teorico e cofondatore della Teoria delle stringhe,
Iperspazio
M eno del 5 per cento dei 195.000 libri che vengono pubblicati ogni anno
vende più di 5000 copie. Team di editori e redattori con decenni di esperienza
alle spalle il più delle volte falliscono. Il fondatore di Borders Books ha perso
375.000.000 di dollari di investimento in WebVan,40 un servizio di consegna
di prodotti alimentari, per l’igiene personale e della casa sul territorio
nazionale. Il problema? Nessuno li voleva.
La morale è che intuito ed esperienza non aiutano a indovinare quali
prodotti e quali imprese saranno redditizi. Altrettanto ingannevoli possono
essere i focus group. Chiedete a dieci persone se acquisterebbero il vostro
prodotto. Poi dite a quelli che hanno risposto «sì» che ne avete dieci
esemplari in macchina e chiedete loro di comprarli. Le iniziali risposte
positive, date da persone che vogliono piacere e amano compiacere,
diventano rifiuti educati non appena ci sono in ballo soldi veri.
Per ottenere un indicatore accurato di fattibilità commerciale, non
chiedete alle persone se comprerebbero: chiedete loro di comprare. La
risposta alla seconda domanda è l’unica che conta davvero.
L’approccio dei NR sta proprio in questo.
Passo tre: microtest sul vostro prodotto
Superare la concorrenza
Innanzi tutto, ogni prodotto deve passare la prova del nove della
competitività. In che modo Sherwood e Johanna possono battere la
concorrenza e offrire un prodotto o una garanzia superiori?
Overture: http://inventory.ouverture.com/d/searchinventory/suggestion//
Google: https://adwords.google.com/select/main?cmd=KeywordSandbox
Ask.com: www.ask.com (si digita un termine e sulla destra si legge
«restringi la ricerca», «espandi la ricerca», «termini collegati»)
Entrambi visitano poi i tre siti web che ricorrono più costantemente nella
ricerca principale e nelle posizioni di PPC. Come possono differenziarsi
Sherwood e Johanna?
Sherwood rileva che le magliette sono spesso difficili da trovare sui siti
della concorrenza, che mostrano decine di prodotti, e propongono
magliette o fabbricate negli Stati Uniti (non autentiche) o spedite dalla
Francia (i clienti devono aspettare da due a quattro settimane). Johanna
non riesce a trovare nessun DVD di «yoga per rocciatori», così deve
partire da zero.
2. Sherwood e Johanna adesso devono creare una pagina (300-600 parole) di
pubblicità con testimonial che sottolinei gli elementi che li
contraddistinguono e i benefici del prodotto utilizzando testo e foto
personali o prese da banche fotografiche on-line. Entrambi hanno speso
due settimane a selezionare pubblicità on-line o a stampa che li hanno
spinti a fare acquisti o che in qualche modo hanno catturato la loro
attenzione e che serviranno come modelli.43 Johanna chiede ai suoi clienti
di farle da testimonial e Sherwood fa indossare le magliette ai suoi amici
per averne parecchi nella sua pagina. Sherwood chiede anche foto ed
esempi di pubblicità al produttore.
Per avere un buon esempio di come ho creato una pagina di prova
utilizzando testimonial presi tra i partecipanti ai miei seminari, si veda
www.pxmethod.com. Seminari gratuiti come quelli raccomandati in
«Diventare un esperto» sono l’ideale per identificare punti di forza del
prodotto e assicurarsi dei testimonial.
Testare la pubblicità
Sherwood e Johanna ora devono testare l’effettiva risposta della clientela alle
loro pubblicità. Sherwood prima verifica il suo concetto di prodotto con
un’asta su eBay di 48 ore che include il suo testo pubblicitario. Fissa il
«prezzo base» (il prezzo più basso che è disposto ad accettare) per una
maglietta a 50 dollari e cancella l’asta all’ultimo minuto per evitare problemi
legali dal momento che non ha prodotti da spedire. Ha ricevuto offerte fino a
75 dollari e decide di passare alla fase successiva. Johanna non se la sente di
ricorrere a questo apparente inganno e decide di saltare il test preliminare.
Il costo di Sherwood: <5 dollari.
Entrambi trovano un provider a basso costo come www.bluehost.com per
allocare su un server web quello che a breve diventerà il loro sito di una
pagina. Con l’hosting, Bluehost offre il domain name, o nome di dominio;
Sherwood sceglie www.shirtsfromfrance.com mentre Johanna adotta
www.yogaclimber.com. Per nomi di dominio addizionali, Johanna usa
l’economico registro di domini www.domainsinseconds.com.
Il costo per entrambi: <40 dollari.
Sherwood usa Dreamweaver per creare il suo sito pubblicitario di una
pagina e poi crea due pagine aggiuntive. Se si clicca sul pulsante «acquista»
in fondo alla prima pagina, si viene trasferiti a una seconda pagina con prezzi
e costi di spedizione,44 e i campi dei contatti fondamentali da compilare
(compresi e-mail e telefono). Se il visitatore preme «proseguire con l’ordine»,
si passa a una pagina sulla quale è scritto: «Siamo spiacenti, ma attualmente
abbiamo esaurito le scorte, la contatteremo non appena avremo il prodotto in
magazzino. La ringraziamo per la sua pazienza». Questa struttura gli permette
di testare separatamente la pubblicità della prima pagina e la politica di
prezzo. Quando qualcuno arriva all’ultima pagina, quello viene considerato
un ordine effettuato.
Johanna non si trova a suo agio con il «dry testing», come viene chiamato
l’approccio di Sherwood, anche se è legale quando non vengono catturati i
dati di fatturazione. Lei preferisce rivolgersi a un designer su
www.elance.com sostenendo un costo di 100 dollari per la creazione di una
singola pagina web con la sua pubblicità e un campo dove l’utente può
lasciare la propria e-mail per ricevere gratuitamente i «10 consigli più
importanti» su come usare lo yoga per l’arrampicata. Considererà il 60 per
cento delle sottoscrizioni come ordini ipotetici.
Il costo delle due strategie: <150 dollari.
Entrambi preparano delle semplici campagne su Google Adwords con 50-
100 termini di ricerca al fine di testare le headline e allo stesso tempo
indirizzare il traffico verso le loro pagine. Stabiliscono di non spendere più di
50 dollari al giorno.
Investire o disinvestire
Cinque giorni dopo è il tempo di analizzare i risultati.
Quali possono essere considerati un «buon» tasso di clickthrough e un
buon tasso di conversione? È qui che la matematica può trarre in inganno. Se
vendiamo un abito da abominevole uomo delle nevi a 10.000 dollari con un
margine di profitto dell’80 per cento, ovviamente abbiamo bisogno di un
tasso di conversione più basso di un altro che sta vendendo un DVD a 50
dollari con un margine di profitto del 70 per cento. Per strumenti sofisticati e
fogli elettronici gratuiti che fanno ogni genere di calcolo per voi, visitate
www.fourhourworkweek.com.
Johanna e Sherwood decidono a questo punto di stare sul semplice:
quanto hanno speso per le pubblicità PPC e quanto hanno «venduto»?
A Johanna le cose sono andate bene. Il traffico non è stato sufficiente per
dare rilevanza statistica al test, ma ha speso circa 200 dollari per il PPC e
ottenuto 14 sottoscrizioni per i 10 consigli gratuiti. Se ipotizza che il 60 per
cento acquisterebbe, ciò significa 8,4 persone x 75 dollari di profitto a DVD
= 630 dollari di profitto totale ipotetico. Questo senza considerare tra l’altro il
potenziale valore del cliente lungo tutto il suo ciclo di vita.
I risultati del suo piccolo test non rappresentano una garanzia di futuro
successo, ma le indicazioni sono abbastanza positive da spingerla ad aprire
uno Yahoo Store a 99 dollari mensili più una piccola commissione per
transazione. Il suo credito non è eccezionale, così sceglierà di ricorrere a
www.paypal.com per accettare carte di credito on-line invece di rivolgersi
alla propria banca per un merchant account.46 Invia per e-mail i 10 consigli a
coloro che avevano sottoscritto e chiede loro riscontri e consigli per il
contenuto del suo DVD. Dieci giorni più tardi, fa un primo tentativo con il
DVD pronto per la spedizione e il suo negozio è on-line. Le sue vendite ai
primi sottoscrittori coprono i costi di produzione e ben presto si ritrova a
vendere la rispettabile cifra di 10 DVD alla settimana (750 dollari di profitto)
attraverso Google Adwords e Ouverture, il secondo motore di PPC in ordine
di grandezza. Pianifica di testare la pubblicità a stampa su alcune riviste di
nicchia e adesso ha bisogno di creare un’architettura di automazione che le
consenta di togliersi dall’equazione.
Sherwood non va altrettanto bene ma individua comunque un potenziale.
Spende 150 dollari in PPC e «vende» tre magliette per un ipotetico profitto di
225 dollari. Il suo traffico era più che sufficiente, ma il grosso dei visitatori
abbandonava il sito arrivato alla pagina del prezzo. Piuttosto che abbassarlo,
decide di testare un’offerta «soddisfatti o rimborsati due volte» sulla pagina
del prezzo, che promette ai clienti un rimborso di 200 dollari se la maglietta
da 100 dollari non sarà «la più comoda che abbia mai avuto». Ripete il test e
«vende» sette magliette per 525 dollari di profitto. Sulla base di questi
risultati, apre un merchant account attraverso la propria banca per gestire i
pagamenti attraverso carta di credito, ordina una dozzina di magliette dalla
Francia e le vende tutte nel giro di dieci giorni. Questo gli garantisce un
profitto sufficiente per acquistare un piccolo box pubblicitario scontato del 50
per cento (chiedendo uno «sconto per la prima pubblicità» e poi citando una
rivista concorrente per ottenere un altro taglio del 20 per cento) su un
settimanale d’arte locale, nel quale chiama le sue magliette «Jackson Pollock
Shirts». Ordina altre due dozzine di magliette con pagamento a 30 giorni e
inserisce un numero verde47 nella pubblicità a mezzo stampa che rimanda al
suo telefono cellulare. Sceglie questa soluzione invece di ricorrere a un sito
web per due ragioni: (1) vuole definire le domande più comuni per le sue
F.A.Q. on-line, e (2) vuole testare l’offerta 100 dollari per una maglietta (75
dollari di profitto) o «compri due la terza è in omaggio» (200 dollari-75
dollari=125 dollari di profitto).
Vende tutte le 24 magliette nei primi cinque giorni dall’uscita della
rivista, la maggior parte tramite l’offerta speciale. Un successo. Riprogetta la
pubblicità a mezzo stampa, inserendo nel testo le risposte alle domande più
comuni per tagliare il numero di telefonate che chiedono informazioni, e
decide di negoziare un accordo per la pubblicità a lungo termine con la
rivista. Spedisce un assegno per quattro numeri al 30 per cento delle tariffe
pubblicate. Telefona per avere conferma che abbiano ricevuto il suo assegno
tramite FedEx e, con l’assegno in mano e le scadenze alle porte, i suoi
interlocutori non rifiutano.
Sherwood vuole andare a Berlino due settimane per staccare dal lavoro,
che adesso sta pensando di lasciare. In che modo può incrementare il suo
successo e fuggire dalla sua stessa azienda? Ha bisogno di costruire
l’architettura e ottenere il suo MBA mobile.
Ecco a cosa è dedicato il prossimo capitolo.
3. Microtest
Ha messo all’asta i prodotti su eBay per testare la domanda (e il prezzo più
alto possibile) prima di fare acquisti. Ha ordinato il prodotto solo dopo avere
ricevuto gli ordini, disponendo la sua spedizione dai magazzini dei
produttori. Sulla base di questa domanda confermata su eBay, Doug ha creato
uno Yahoo Store con questi prodotti e ha cominciato a testare Google
Adwords e altri motori di ricerca PPC.
4. Implementazione e automazione
Dop il test e dopo avere generato un flusso di cassa sufficiente, Doug ha
cominciato a sperimentare la pubblicità a stampa su riviste di settore. Poi ha
snellito ed esternalizzato le operazioni per ridurre il suo impegno di tempo da
due ore al giorno a due ore alla settimana.
▸ STRUMENTI E TRUCCHI
Un’azienda è più forte se ciò che la tiene unita è l’amore piuttosto che la paura… Se i
dipendenti sono al primo posto, sono felici.
HERB KELLEHER, cofondatore di Southwest Airlines
Pennsylvania rurale
Gli ordini sono che nessuno può vedere il Grande Oz! Nessuno, in nessun modo!
GUARDIANO DEI CANCELLI DELLA CITTÀ DI SMERALDO, Il Mago di Oz
Dopo quell’esperienza fissai un nuovo obiettivo e, quando sei mesi più tardi
fui nuovamente intervistato per capire come si era evoluta la situazione, un
cambiamento venne sottolineato più degli altri: il silenzio. Avevo riprogettato
l’impresa dalle fondamenta in modo da non avere telefonate né e-mail da
evadere.
Spesso mi chiedono quanto è grande la mia impresa: quante persone
impiego a tempo pieno. La risposta è: una. A questo punto la maggior parte
delle persone perde l’interesse. Se qualcuno mi chiedesse, d’altra parte,
quante persone gestiscono BrainQUICKEN LLC, la risposta sarebbe diversa:
tra 200 e 300. Io sono il fantasma dentro la macchina.
Dalla pubblicità – a stampa, nell’esempio – al deposito di denaro contante
sul mio conto bancario, il diagramma a pagina 217 è una versione
semplificata della mia architettura, inclusi alcuni esempi di costo. Se avete
sviluppato un prodotto basandovi sulle linee guida degli ultimi due capitoli, si
inserirà in questa struttura come una mano nel suo guanto.
Anatomia dell’automazione
DIVIDERE LA TORTA: ECONOMIA DELL’OUTSOURCER
RICAVI
Prezzo del prodotto $ 80,00
Spedizione/imballaggio $ 12,95
Totale ricavi $ 92,95
COSTI
Costo di produzione $ 10,00
Call center ($ 0,83 per minuto x tempo medio di $ 3,32
chiamata di 4 minuti)
Spedizione $ 5,80
Esecuzione ($ 1,85 per pacchetto + $ 0,50 per $ 2,35
scatole/imballaggi)
Elaborazione carte di credito (2,75% di 92,95) $ 2,56
Resi + carte rifiutate (6% di 92,95) $ 5,58
Royalties (5% del prezzo all’ingrosso di $ 48 [$ $ 2,40
80x0,6]
Totale costi $ 32,01
PROFITTO (ricavi meno costi) $ 60,94
Il sistema è la soluzione.
AT&T
Come si arriva a questo punto? È utile osservare dove la maggior parte degli
imprenditori perde lo slancio e resta bloccata in maniera definitiva.
Nella maggior parte dei casi, gli imprenditori cominciano con gli
strumenti più economici a disposizione, autofinanziandosi e cercando di fare
da sé più che possono per partire con un impegno finanziario ridotto. Il
problema non è questo. In realtà, un tale avvio è addirittura necessario perché
gli imprenditori possano in seguito occuparsi della formazione degli
outsourcer. Il problema è che gli stessi imprenditori non sanno quando e
come sostituire se stessi o la loro infrastruttura fatta in casa con qualcosa di
più scalabile.
Con «scalabile» intendo un’architettura di impresa in grado di gestire
10.000 ordini alla settimana con la stessa facilità con cui ne gestisce 10. A
questo scopo è necessario ridurre al minimo le vostre responsabilità nel
processo decisionale, il che ci permette di raggiungere il nostro obiettivo di
liberare tempo preparando simultaneamente la strada per duplicare e
triplicare le entrate senza cambiare il numero di ore lavorate.
Telefonate alle aziende elencate alla fine del capitolo per una valutazione
dei costi. Programmate e organizzate il vostro piano finanziario in modo da
portare l’infrastruttura a successivi gradi di espansione, che io misuro in unità
di prodotto spedite:
J oseph Sugarman è il genio del marketing che sta dietro decine di successi
nella risposta diretta e nella vendita al dettaglio, compreso il fenomeno degli
occhiali da sole BluBlocker. Prima di piazzare la sua impressionante serie di
trionfi in televisione (vendette 20.000 paia di BluBlocker in 15 minuti del suo
debutto su QVC), il suo campo era la carta stampata, dove aveva fatturato
milioni e costruito un impero chiamato JS&A Group. Una volta venne
reclutato da un’azienda per progettare la pubblicità per una linea di orologi. Il
produttore voleva che nella pubblicità comparissero nove differenti orologi,
ma Joe consigliò di metterne soltanto uno. Il cliente insistette e Joe gli
propose di pubblicarle entrambe sullo stesso numero del Wall Street Journal.
Il risultato? L’offerta con un solo orologio batté quella con nove per 6 vendite
a 1.54
Una volta, riferendosi alla sua Modello T, l’automobile più venduta di
tutti i tempi,55 Henry Ford disse: «Il cliente può avere il colore che desidera,
basta che sia nero». Aveva compreso qualcosa che chi fa impresa oggi
sembra avere dimenticato: servire il cliente non significa diventare un
maggiordomo personale e raccogliere ogni suo capriccio e desiderio. Servire
il cliente vuol dire fornire un prodotto eccellente a un prezzo accettabile e
risolvere problemi legittimi (smarrimenti, sostituzioni, rimborsi ecc.) nella
maniera più rapida possibile. Questo è.
Più opzioni offrite al cliente, più indecisione create e meno ordini
ricevete: è un disservizio generalizzato. Inoltre, più opzioni offrite al cliente,
più è pesante l’onere di produzione e servizio clienti che create per voi stessi.
L’arte della «non decisione» si riferisce alla riduzione del numero delle
decisioni che il vostro cliente può o ha bisogno di prendere. Qui ci sono
alcuni metodi che io e altri NR abbiamo usato per ridurre le spese del servizio
clienti del 20-80 per cento.
▸ STRUMENTI E TRUCCHI
Broker di celebrità
Volete che una celebrità faccia da testimonial per il vostro prodotto? Può
costare molto meno di quanto pensiate, se lo fate bene. So di un accordo per
la promozione di abiti con il miglior lanciatore della Major League Baseball
che costa solo 20.000 dollari l’anno. Qui di seguito i broker che possono
trasformare questo sogno in realtà.
▸ Celeb Brokers (www.celebbrokers.com) (310-268-1476)
Il presidente Jack King fu il primo a iniziarmi a questo mondo affascinante.
Sa tutto quello che c’è da sapere.
▸ Celebrity Endorsement Network (www.celebrityendorsement.com)
(818-225-7090)
Trovare celebrità
▸ Contact Any Celebrity (www.contactanycelebrity)
È possibile farlo da soli, come ho fatto io numerose volte. Questa directory
on-line e il suo staff premuroso vi aiuteranno a trovare qualunque celebrità
del mondo.
__________
50 Richard S. Tedlow, Giants of Enterprise: Seven Business Innovators and the
Empires They Built, 2001, rist. HarperBusiness, New York 2003.
51 Tratto e adattato da «The Remote Control CEO», Inc, ottobre 2005.
52 Processo che comprende la gestione delle risposte da parte dei clienti e
l’evasione degli ordini. [N.d.T.]
53 Campioni di e-mail di risposta ai fini del fulfillment si possono trovare su
www.fouhourworkweek.com.
54 Joseph Sugarman, Advertising Secrets of the Written Word, DelStar Books,
1998.
55 A seconda dei dati considerati (numero delle auto vs fatturato lordo), alcuni
affermano che il record è detenuto dal Maggiolino Volkswagen.
56 A beneficio del cliente e per approfittare della pigrizia generale (la mia inclusa),
lasciate più tempo possibile per valutare o dimenticare il prodotto. I coltelli Ginsu
offrivano una garanzia di 50 anni. Potete offrire una garanzia di 60, 90 o addirittura
365 giorni? Calcolate prima la percentuale media di resi con una garanzia di 30 o 60
giorni (per i calcoli di bilancio e le proiezioni del flusso di cassa) e poi estendetela.
FASE 4:
L come Liberazione
È molto meglio per un uomo sbagliare in libertà, che avere ragione in catene.
THOMAS H. HUXLEY, biologo inglese, conosciuto anche come «il bulldog di
Darwin»
La sparizione
P er creare la leva giusta per liberarci dai ceppi, faremo due cose: dimostrare
il beneficio per l’impresa del lavoro a distanza e rendere troppo costoso o
straziante rifiutare una richiesta in tal senso.
Vi ricordate Sherwood?
Le sue magliette francesi stanno cominciando ad andare bene e lui non
vede l’ora di salutare gli Stati Uniti per girare il mondo. Adesso di soldi ne ha
più che a sufficienza, ma, prima di poter attivare tutti gli strumenti risparmia-
tempo dell’Eliminazione e poter viaggiare, ha bisogno di sottrarsi al
controllo costante in ufficio.
Lui è un ingegnere meccanico e sta producendo il doppio di progetti in
metà del tempo da quando ha soppresso il 90 per cento delle attività ad alto
consumo di tempo e delle interruzioni. Questo salto nelle prestazioni è stato
rilevato dai suoi supervisori e il suo valore per la società è cresciuto,
rendendo così più costoso rinunciare a lui. Maggior valore significa maggior
potere di contrattazione. Sherwood ha fatto in modo di frenare un po’ della
sua produttività ed efficienza così da potere sottolineare un improvviso salto
in entrambe durante un periodo di prova di lavoro a distanza.
Da quando ha eliminato la maggior parte delle sue riunioni e delle
discussioni faccia-a-faccia, ha spostato sulla posta elettronica l’80 per cento
circa di tutte le comunicazioni con il capo e i colleghi, lasciando il restante 20
per cento al telefono. Non solo. Ha anche utilizzato alcuni consigli del
capitolo 7, «Interrompere l’interruzione e l’arte del rifiuto», per dimezzare la
quantità di e-mail superflue e ripetitive. Ciò renderà il passaggio al lavoro a
distanza meno evidente, sempre che si noti, da un punto di vista manageriale.
Sherwood sta correndo a tutta velocità con sempre meno controlli sulla
propria attività.
Sherwood ha messo in atto la strategia di fuga in cinque punti, a partire
dal 12 luglio, durante la stagione più calma per l’attività e per la durata di due
mesi, concludendo con un soggiorno di due settimane in Germania, per
l’Oktoberfest di Monaco, come prova finale prima di partire con piani di
vagabondaggio più ambiziosi e coraggiosi.
2. Mettetevi nei panni del vostro capo. Stando alla vostra storia
lavorativa, vi fidereste di farvi lavorare fuori ufficio?
Se la risposta fosse no, rileggete Eliminazione per migliorare la produttività
e considerate l’opzione della clessidra.
Orgoglio e castigo
Se devi giocare, decidi prima tre cose: le regole del gioco, la posta in palio e quando
smettere.
PROVERBIO CINESE
1. L’abbandono è permanente.
Assolutamente no. Usate le domande D&A in questo capitolo e nel capitolo 3
(dare un nome alla paura) per esaminare in che modo potete riprendere il
percorso di carriera scelto o creare un’altra azienda in un secondo momento.
Non ho mai visto casi in cui un cambio di direzione non fosse in qualche
modo reversibile.
IL FATTORE CHEESECAKE
Mi daresti la tua formula per il successo?
In realtà è piuttosto semplice. Raddoppia il tuo tasso di insuccesso.
THOMAS J. WATSON, fondatore di IBM
Estate 1999
1. Innanzi tutto, il consueto controllo della realtà: è più facile che troviate ciò
che volete nel vostro lavoro o da qualche altra parte?
2. Se foste licenziati oggi stesso, che cosa fareste per tenere sotto controllo
finanziario la situazione?
3. Prendete un giorno di malattia e postate il vostro curriculum sui principali
siti di ricerca/offerta di lavoro. Anche se non avete in programma di
lasciare immediatamente il vostro lavoro, postate il vostro curriculum su
siti come www.monster.com e www.careerbuilder.com, se preferite
utilizzando uno pseudonimo. Questo vi dimostrerà che ci sono altre
opzioni oltre al vostro attuale posto di lavoro. Se il vostro livello lo
consiglia, rivolgetevi a dei cacciatori di teste, e inviate una breve e-mail
come quella che segue ad amici e contatti non lavorativi.
Carissimi,
sto prendendo in considerazione la possibilità di cambiare lavoro e sono
interessato a qualunque opportunità vi venisse in mente. Niente è troppo
offensivo o lontano dal mio campo. [Se sapete quello che volete o non volete,
sentitevi liberi di aggiungere, «Sono interessato particolarmente a…» o
«Preferirei evitare…»]
Vi prego di farmi sapere se vi viene in mente qualcosa!
Tim
Datevi malati o prendete un giorno di ferie per completare tutti questi esercizi
nell’arco di tempo di una normale giornata di lavoro, dalle 9 alle 17. Servirà a
simulare la disoccupazione e a diminuire il fattore paura del limbo
dell’assenza di ufficio.
Nel mondo dell’azione e della negoziazione, un principio governa tutti gli
altri: chi ha più opzioni ha più potere. Non aspettate di avere bisogno di
opzioni per cercarle. Date un’occhiata al futuro adesso e ciò renderà più
facile agire e farsi valere.
▸ STRUMENTI E TRUCCHI
Domanda: in che modo avete speso i vostri ultimi 400 dollari? In due o tre
fine settimana di sciocchezze e sprechi per dimenticare la settimana di lavoro
in una grande città americana. 400 dollari non sono niente per otto giorni
pieni di esperienze che cambiano la vita. Ma otto giorni non sono quello che
sto consigliando. Si tratterebbe solo di un interludio in un progetto molto più
grande. Io propongo di più, molto di più.
Grazie al sistema autostradale, oggi è possibile viaggiare da una costa all’altra senza
vedere niente.
CHARLES KURALT, giornalista CBS
L a vera libertà è molto di più che avere un reddito sufficiente e il tempo per
fare ciò che volete. È possibile – in realtà si tratta della regola piuttosto che
dell’eccezione – avere la libertà finanziaria e il tempo ed essere comunque
ancora bloccati nell’agonia della corsa al successo. Non si può essere liberi
dallo stress di una cultura ossessionata dalla velocità e dalla quantità fino a
che non si è liberi dall’assuefazione materialistica, dalla sensazione che il
tempo sia sempre insufficiente e dagli impulsi comparativi che l’hanno
creata.
Ci vuole tempo. L’effetto non è cumulativo e ripetuti giri turistici di 2
settimane non possono comunque sostituire un vero viaggio.69
Secondo l’esperienza di coloro che ho intervistato, occorrono due o tre
mesi solo per staccarsi dalle vecchie abitudini e acquisire la consapevolezza
di quanto ci distraiamo con il nostro movimento continuo. Riuscite a
sostenere una cena di due ore con degli amici spagnoli senza farvi prendere
dall’ansia? Riuscite ad abituarvi a una piccola città dove tutte le attività nel
pomeriggio si interrompono per due ore di siesta e poi alle 16 chiudono? Se
la risposta è no, chiedetevi perché.
Imparate a rallentare. Perdetevi deliberatamente. Osservate come
giudicate voi stessi e quelli che vi stanno attorno. È probabile che vi occorra
del tempo. Prendetevi almeno due mesi per scrostare le vecchie abitudini e
riscoprire voi stessi senza la scadenza di un volo di ritorno incombente.
Le realtà finanziarie: non possono che migliorare
Come si possono paragonare queste cifre con le vostre spese mensili correnti,
compresi affitto, assicurazione dell’auto, utenze, spese per i fine settimana,
feste, trasporti pubblici, benzina, associazioni, abbonamenti, cibo e tutto il
resto? Sommate tutto e vi renderete conto, come ho fatto io, che viaggiare per
il mondo e avere del tempo per voi stessi può farvi risparmiare parecchio
denaro.
Il fattore paura: vincere la resistenza a viaggiare
La maggior parte delle scuse addotte per non viaggiare sono esattamente
questo: scuse. Ci sono passato anch’io, quindi non me la bevo. So troppo
bene che si vive meglio con se stessi, se si addebita a una ragione esterna la
propria inazione.
Poi ho incontrato paraplegici e sordi, anziani e mamme single, proprietari
di case e nullatenenti, e tutti avevano cercato e trovato eccellenti ragioni per
cambiare la propria vita e intraprendere lunghi viaggi invece di adagiarsi
sulle mille piccole ragioni che ci spingono a non farlo.
La maggior parte delle preoccupazioni sopra accennate è trattata nella
sezione D&A, ma una in particolare richiede un po’ di calmante preventivo.
1. Prima di partire per un lungo viaggio all’estero con i figli per la prima
volta, fate un viaggio di prova di un paio di settimane.
2. Per ogni sosta, organizzate una settimana di corso di lingua a cominciare
dal vostro arrivo e sfruttate i mezzi di trasporto dall’aeroporto se sono
disponibili. Il personale della scuola spesso tratterà l’affitto di un
appartamento per voi e voi potrete farvi degli amici e imparare a
conoscere il quartiere prima di darvi da fare per conto vostro.
Gli esseri umani hanno la capacità di imparare a desiderare quasi qualsiasi oggetto
materiale concepibile. Dato, poi, l’emergere di una cultura industriale contemporanea
capace di produrre quasi tutto, è arrivato il momento di aprire il magazzino dei
bisogni infiniti!… È il moderno vaso di Pandora, e la sua piaga si sparge per il mondo.
JULES HENRY
Solo attraverso il sacrificio di tante cose ordinarie ma sovrastimate si può essere liberi,
felici e fertili.
ROBERT HENRI
Questo è quanto. Computer portatile o no? Se non siete uno scrittore, voto no.
È troppo ingombrante e distrae. Utilizzare GoToMyPC per accedere al
proprio computer di casa dagli Internet café incoraggia l’abitudine che
intendiamo sviluppare: utilizzare al meglio il tempo invece di ammazzarlo.
IL DEALMAKER DI BORA-BORA
Isola di Baffin, Nunavut
Qual è il 20 per cento delle mie cose che uso l’80 per cento delle volte?
Eliminate il restante 80 per cento di vestiti, riviste, libri e via dicendo. Siate
drastici: potrete sempre riacquistare ciò di cui non potete fare a meno.
Quali cose creano stress nella mia vita? La domanda potrebbe riferirsi ai
costi di mantenimento (denaro, energia), assicurazione, spese mensili,
consumo di tempo, o semplice svago. Eliminare, eliminare, eliminare. Se
vendete anche solo pochi oggetti costosi, l’operazione potrebbe servirvi a
finanziare una buona parte del vostro mini-pensionamento. Non escludete la
casa e l’automobile. È sempre possibile acquistare entrambe al vostro ritorno,
spesso senza rimetterci nemmeno un soldo.
▸ Un mese al via –
Parlate con il direttore del vostro ufficio postale e fate in modo che tutta la
vostra posta venga indirizzata a un amico, un membro della famiglia, o a un
assistente personale, che riceverà 100-200 dollari al mese per aggiornarvi via
e-mail ogni lunedì su tutta la corrispondenza rilevante.
Fate tutte le vaccinazioni e immunizzazioni, obbligatorie e consigliate,
per la regione che vi apprestate a visitare, acquisendo le informazioni relative
presso i centri di profilassi e prevenzione. Ricordate che le immunizzazioni a
volte sono obbligatorie per passare le frontiere di alcuni paesi.
Aprite un account di prova con GoToMyPC o analoghi software di
accesso remoto e verificate che non sussistano problemi tecnologici.75
Se i rivenditori (o distributori) vi inviano ancora degli assegni – a questo
punto la società di fulfillment dovrebbe occuparsi degli assegni dei clienti –
fate una di queste tre cose: fornite ai rivenditori le informazioni per il
versamento diretto in banca (ideale), date indicazione alla società di
fulfillment di occuparsi di questi assegni (seconda scelta), o fate in modo che
i rivenditori paghino via PayPal o con assegni postali spediti a una delle
persone cui avete dato la procura (di gran lunga la terza). In quest’ultimo
caso, procurate alla persona incaricata alcune distinte di versamento in modo
che possa firmare o timbrare e spedire gli assegni. Conviene aprire un conto
presso una grande banca (Bank of America, Wells Fargo, Washington
Mutual, Citibank ecc.) con filiali vicine al vostro assistente così che questi
possa effettuare i versamenti mentre esegue altre operazioni. Non è
necessario spostare tutti i conti in questa banca se non volete; è sufficiente
aprire un nuovo conto che verrà utilizzato solo per questi depositi.
▸ STRUMENTI E TRUCCHI
Non c’è abbastanza tempo per fare tutto il niente che vogliamo
fare.
BILL WATTERSON,
creatore del fumetto Calvin & Hobbes
M’ infilai con passo incerto nella gastronomia dall’altro lato della strada
acciottolata e ordinai un panino al prosciutto. Erano le 10 e 33, la quinta volta
che controllavo l’ora e la ventesima che mi domandavo: «Che &%$£# farò
oggi?».
La risposta migliore che mi ero dato fino a quel momento era: prendere
un panino.
Trenta minuti prima, mi ero svegliato per la prima volta in quattro anni
senza sveglia, arrivato dal JFK la sera precedente. Aspettavo da tanto quel
momento: svegliarmi al canto degli uccelli, sedermi sul letto con un sorriso,
annusare l’aroma di caffè appena preparato e stirarmi come un gatto
all’ombra di una villa spagnola. Magnifico. La realtà fu più vicina a quanto
segue: saltai su di scatto come se avesse suonato una sirena da nebbia,
afferrai la sveglia, imprecai, saltai giù dal letto in mutande per controllare la
posta elettronica, mi ricordai che era proibito farlo, imprecai di nuovo, cercai
il mio ospite ed ex compagno di classe, mi resi conto che era fuori a lavorare
come tutti, e mi feci prendere da un attacco di panico.
Trascorsi il resto della giornata in uno stato di stordimento, vagando dal
museo al giardino botanico al museo come in un ciclo di lavaggio e
risciacquo, evitando gli Internet cafè con un vago senso di colpa. Avevo
bisogno di un elenco di cose da fare per sentirmi produttivo e così scrissi cose
come «pranzare».
Sarebbe stato molto più duro di quanto avessi pensato.
L’uomo è fatto in modo tale che può trovare sollievo da un certo lavoro solo
cominciandone un altro.
ANATOLE FRANCE,
autore di Il crimine di Sylvestre Bonnard
Si dice che quello che cerchiamo è un significato per la vita. Non credo che sia questo
ciò che cerchiamo realmente. Credo che quello che cerchiamo è un’esperienza che ci
faccia sentire vivi.
JOSEPH CAMPBELL, Il potere del mito
U na volta che avete eliminato la routine 9-17 e messo in pratica ciò che
avete imparato, la situazione non è tutta rose e fiori, anche se in buona parte
potrebbe esserlo. Senza la distrazione di scadenze e colleghi di lavoro,
diventa difficile eludere la grande domanda («Che cosa significa tutto ciò?»)
e rimandare la risposta. In un mare di opzioni infinite, anche prendere
decisioni diventa più difficile: «Che cosa diavolo dovrei fare della mia vita?».
È come essere tornati all’ultimo anno di università.
Come succede a tutti gli innovatori dopo la svolta, vivrete momenti in cui
sarete assaliti dai dubbi. Una volta superata la fase del bambino-nel-negozio-
di-caramelle, l’impulso comparativo svanirà. Il resto del mondo continuerà a
macinare lavoro dalle 9 alle 17 e voi comincerete a interrogarvi sulla vostra
decisione di togliervi dalla ruota del mulino. Ecco alcuni dei dubbi e delle
autoflagellazioni più comuni:
1. Sto davvero facendo questo per essere più libero e condurre una vita
migliore, o sono solo pigro?
2. Ho abbandonato la corsa al successo solo perché è un male, o
semplicemente perché non ce la facevo? Mi sono sottratto alle
responsabilità?
3.È bello come sembra? Forse stavo meglio quando eseguivo gli ordini e
ignoravo le altre possibilità. In fondo, era più facile.
4. Ho davvero successo o mi prendo in giro da solo?
5. Ho abbassato i miei standard per essere un vincente? E i miei amici, che
stanno guadagnando il doppio rispetto a tre anni fa, sono davvero sulla
strada giusta?
6. Perché non sono felice? Posso fare quello che voglio e ancora non sono
felice. Ma me lo merito?
Ciò di cui un uomo ha davvero bisogno non è uno stato privo di tensioni ma piuttosto
l’impegno e la lotta per raggiungere uno scopo importante, un compito liberamente
scelto.
VIKTOR E. FRANKL, sopravvissuto all’Olocausto; autore di Alla ricerca di un
significato della vita
C redo che la vita esista per essere goduta e che la cosa più importante sia
stare bene con se stessi.
Ogni individuo avrà i mezzi per raggiungere entrambi gli obiettivi, e
questi mezzi cambieranno nel corso del tempo. Per alcuni, la risposta sarà
lavorare con gli orfani, e per altri, sarà comporre musica. Io ho una risposta
personale per entrambe – amare, essere amati, e non smettere mai di imparare
– ma non mi aspetto che sia la ricetta universale.
Alcuni criticano il concentrarsi sull’amore di sé e il divertimento come
atteggiamento egoistico o edonistico, ma non è nessuna delle due cose.
Godersi la vita e aiutare il prossimo – o stare bene con se stessi e aumentare il
bene più grande – non sono più incompatibili tra loro dell’essere agnostici e
condurre una vita morale. Una cosa non preclude l’altra. Supponiamo di
essere d’accordo su questo punto. Resta la domanda: «Che cosa posso fare
del mio tempo per godermi la vita e stare bene con me stesso?».
Non sono in grado di offrire una risposta unica che soddisfi tutte le
persone, ma, basandomi sulle decine di NR soddisfatti che ho intervistato, ci
sono due componenti che risultano fondamentali: l’apprendimento continuo e
lo spirito di servizio.
Gli americani che vanno all’estero per la prima volta rimangono spesso scioccati
quando scoprono che, nonostante tutti i progressi degli ultimi trent’anni, molte
persone straniere parlano ancora una lingua straniera.
DAVE BARRY
V ivere è imparare. Non vedo altre opzioni. È per questo che mi sono sentito
obbligato a dimettermi o a farmi licenziare dal lavoro dopo i primi sei mesi o
giù di lì. La curva di apprendimento si appiattisce e io mi annoio.
Anche se potete allenare il vostro cervello a casa, viaggiare e trasferirsi
sono le sole condizioni che rendono i progressi molto più rapidi. Il diverso
ambiente agisce da contrappunto e specchio dei vostri stessi pregiudizi,
rendendo molto più semplice correggere i punti deboli. Raramente
intraprendo un viaggio senza avere prima deciso su quale specifica capacità
mi impegnerò ossessivamente. Ecco qui alcuni esempi:
M a non posso solo viaggiare, imparare lingue o combattere per una causa
per il resto della vita! Ovviamente no. Non è certo questo il mio
suggerimento. Questi sono solo buoni «fulcri vitali»: punti di partenza che
conducono alle opportunità e alle esperienze che diversamente ci
sfuggirebbero.
Non esiste la risposta giusta alla domanda: «Che cosa dovrei fare della
mia vita?». Cancellate all’istante «dovrei». Il passo successivo – ed è tutto
qui – consiste nell’inseguire qualcosa, non importa cosa, che sembri
divertente o gratificante. Non abbiate fretta di assumervi un impegno a tempo
pieno e a lungo termine. Prendetevi il tempo di trovare qualcosa che vi ispiri,
non accontentatevi della prima forma accettabile di surrogato del lavoro.
Quell’ispirazione, a sua volta, vi condurrà verso qualcos’altro.
Ecco qui per cominciare una buona sequenza che decine di NR hanno
usato con successo.
G li errori sono ciò che occorre nella progettazione dello stile di vita.
Bisogna combattere uno dopo l’altro gli impulsi che arrivano dal vecchio
mondo della vita differita in attesa del pensionamento. Eccovi un elenco degli
sbagli che farete. Non lasciatevi prendere dal nervosismo. Fa tutto parte del
processo.
Non c’è niente che impegni l’uomo impegnato meno del vivere;
non c’è niente di più difficile da imparare.
SENECA
Se siete confusi riguardo alla vita, non siete soli. Con voi ci sono sette
miliardi di individui. Questo non è un problema, naturalmente, una volta
capito che la vita non è né un indovinello da risolvere né un gioco da vincere.
Se siete troppo assorti nel cercare di mettere insieme le tessere di un
puzzle inesistente, vi dimenticate il vero divertimento. La pesantezza della
caccia al successo può essere sostituita da una leggerezza felice quando
riconoscete che gli unici limiti e regole sono quelli che ci fissiamo noi.
Allora siate coraggiosi e non preoccupatevi di ciò che pensa la gente. In
ogni caso, non lo fa così spesso.
Due anni fa un caro amico mi ha inoltrato questa poesia, scritta dallo
psicopedagogista David L. Weatherford. Dopo averla letta il mio amico ha
abbandonato il suo piano di vita differita, e spero che anche voi possiate fare
lo stesso. Eccola.
DANZA LENTA
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Il tempo è breve.
La musica non durerà
Mai detto a tuo figlio,
lo faremo domani?
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Ascolta la musica
Prima che la canzone sia finita.
__________
80 http://news-service.stanford.edu/news/2005/june15/jobs-061505.html.
▸ LETTURE SELEZIONATE
I Quattro Fondamentali sono chiamati così perché sono i quattro libri che
raccomandavo agli aspiranti progettisti dello stile di vita prima di scrivere 4
ore alla settimana. Vale ancora la pena di leggerli, ecco la sequenza che
suggerisco:
The E-Myth Revisited: Why Most Small Businesses Don’t Work and
What to Do About It (pp. 228)
di MICHAEL E. GERBER
Gerber è un eccezionale affabulatore e il suo classico sull’automazione tratta
di come usare un approccio fortemente orientato all’esclusiva per creare
imprese scalabili basate sulle regole e non su dipendenti eccezionali. Ne
discende un’eccellente road map – espressa sotto forma di parabola – per
diventare un proprietario invece che un eterno micromanager. Se siete
incastrati nella vostra impresa, questo libro vi libererà in un batter d’occhio.
Il principio 80/20. Il segreto per ottenere di più con meno. (pp. 288)
di RICHARD KOCK
Questo libro esplora il mondo «non lineare», discute le teorie matematiche e
storiche a sostegno del principio 80/20 e presenta applicazioni pratiche.
Creazione della musa e capacità collegate
Six Months Off: How to Plan, Negotiate, and Take the Break You Need
Without Burning Bridges or Going Broke (pp. 252)
di HOPE DLUGOZIMA, JAMES SCOTT e DAVID SHARP
Questo fu il primo libro a farmi fare un passo indietro e dire: «C...o, posso
veramente farlo!». Travolge come un rullo compressore la maggior parte
delle paure collegate al viaggio a lungo termine e offre una guida passo dopo
passo per prendersi il tempo necessario a viaggiare o a perseguire altri scopi
senza abbandonare la propria carriera. È ricco di casi concreti e utili checklist.
Q uesto libro non si esaurisce tutto in quello che avete tra le mani. Avrei
voluto includere molto altro, ma non ho potuto farlo per limiti di spazio.
Utilizzate la password nascosta (love) in questo libro per accedere al meglio
che ho da offrire. Qui trovate alcuni esempi che ho impiegato anni a mettere
insieme:
Per questi e molti altri contenuti solo per i lettori, visitate il nostro sito e le
bacheche gratuite su www.fourhourworkweek.com. Vi piacerebbe fare un
giro gratuito intorno al mondo? Unitevi a noi e vedrete quanto è semplice.
▸ INDICE
A
acceleratore neurale, [1]
accesso remoto al computer, [1]
adattatore Travel Smart, [1]
adattori universali, [1]
affiliati e partner on-line, [1]
agenzie di pubblicità, [1]
aiutare gli altri, [1], [2]. Vedi anche servizio agli altri
alloggi, [1], [2]
analitica del web, [1]
appartamenti, [1], [2]
Applegate Farms, [1]
approccio della clessidra, [1]
architettura d’impresa scalabile, [1]
assicurazione, [1], [2], [3], [4], [5], [6]
assicurazione per il trasporto d’emergenza, [1]
assicurazione sanitaria, [1], [2], [3]
assistenti a distanza
come primo passo nella gestione a distanza, [1]
comunicare con, [1]
critica sandwich, [1]
esperienza di Jacob con, [1]
localizzazione geografica degli, [1], [2]
mansioni/compiti da delegare, [1]
prevenire furto d’identità/informazioni, [1]
scelta, [1]
Atlas, Charles, [1]
attività ad alto consumo di tempo, [1], [2], [3]
attività spreca-tempo [1]
posta elettronica, [1], [2]
riunioni, [1]
telefonate, [1], [2]
attività stampella, [1]
Automazione (A), [1], [2]. Vedi anche prodotti; test del prodotto;
assistenti a distanza
automobili, [1]
call center, [1], [2]
conservazione dell’immagine professionale, [1], [2]
eliminazione clienti problematici, [1]
errori, [1]
fasi, [1]
fulfillment, [1], [2]
grafico, [1]
limitare le opzioni e, [1]
margini di profitto, [1]
mini-pensionamenti, [1], [2]
obiettivi di, [1]
processori di carte di credito, [1], [2]
avere/essere/fare, [1]
B
Balani, Honey K., [1], [2], [3], [4], [5]
banche, [1]
Barry, Dave, [1], [2]
Bartlett, Donald, [1]n
base clienti minima, [1]
batching, [1], [2]
Beecher, Henry-Ward, [1]
Begg-Smith, Dale, [1]
Begg-Smith, Jason, [1]
Bennis, Warren G., [1]
Bieler, Peter, [1]
Black, Danny, [1]
BluBlocker, occhiali da sole, [1]
Bluehost, [1]
BodyQUICK, [1], [2], [3], [4]. Vedi anche
BrainQUICKEN LLC
Bohr, Niels, [1]
BrainQUICKEN LLC, [1]
distribuzione all’ingrosso, [1]
forza lavoro, [1]
mark-up, [1]
mercato, [1]
obiettivi di, [1]
servizio ai clienti, [1]
brevetti, [1]
Brickwork, [1], [2], [3], [4], [5], [6]
Burlingham, Bo [1]
Burney, Funny, [1]
Byrd, Ed «Mister Creatine», [1]
C
call center, [1], [2]
Calvin (Calvin & Hobbes), [1]
Camarillo, Dave, [1]
Campbell, Joseph, [1]
Campionato mondiale di Tango, [1]
Campionato nazionale cinese di kickboxing, [1]
Carroll, Lewis, [1]
casa, articoli per la, [1]
Case studies alla Harvard Business School, [1]
celebrità per testimonial, [1]
cellulari sbloccati, [1]
centri di profilassi e prevenzione, [1]
Cfares, [1]
Charell, Ralph, [1]
Charity Navigator, [1]
Charney (venditore di tecnologia), [1]
Chen, Joan, [1]
chiedere i numeri di telefono, [1]
Chouinard, Yvon, [1]
Cialis Promise Program, [1]
clienti
base minima di clienti, [1]
buoni e cattivi, [1]
legge di Pareto, [1]
non-decisione, [1]
Cocteau, Jean, [1]
competenza, [1]
controllo totale dei dipendenti, [1]
Convertitore universale di valuta, [1]
copyright, [1], [2]
Cosby, Bill, [1]
Couchsurfing Project, [1]
Craiglist, [1]
critica sandwich, [1]
cross-selling, [1]
curriculum, [1]
D
da fare, lista di cose, [1]
danza lenta, [1]
Dawson, Roger, [1]
DEAL, [1], [2]
Definizione (D), [1]
DELA, [1], [2]
delegazione, [1]
denaro, [1], [2]
depressione, [1]
determinazione del prezzo, [1]
dieta a basso contenuto di informazioni, [1]
differitori, [1]
Dillard, Annie, [1]
Direct Response, [1]
Disraeli, Benjamin, [1], [2]
distributori (grossisti), [1], [2]
distribuzione del prodotto, [1], [2]
Disturbo da carenza di avventura (DCA), [1]
Dlugozima, Hope, [1]
DR. Vedi Direct Response
dreamline, [1], [2]
Dropship Source, [1]
Drucker, Peter, [1]
dubbi, [1], [2]
E
Eastwood, Clint, [1]
eBay, [1], [2]
eccesso, [1]. Vedi anche riduzione delle cianfrusaglie
efficacia vs efficienza, [1]. Vedi anche interruzioni
Einstein, Albert, [1], [2]
Eliminazione (E), [1], [2]
attività ad alto consumo di tempo, [1], [2], [3]
attività spreca-tempo, [1]
controllo su tutto (fallimento dell’empowerment), [1], [2]
dieta a basso contenuto di informazioni, [1]
legge di Pareto (Principio 80/20), [1], [2], [3]
legge di Parkinson, [1]
mini-pensionamenti e, [1], [2]
Ellsberg, Michael, [1]
e-mail, [1], [2], [3], [4]. Vedi anche
posta elettronica
Emerson, Ralph Waldo, [1], [2]
emozione, [1]
equazione lavoro-vita, [1]
Errico, Jen, [1]
errori, [1], [2]
Escape Artist, [1]
esclusiva, [1]
esperimenti di carriera, [1], [2]
esternalizzazione, [1], [2]. Vedi anche Automazione (A)
eustress, [1]
evasione ordini, [1], [2]. Vedi anche fulfillment
ExpertClick, [1]
F
fabbricazione/produzione, [1], [2], [3]
fallimento dell’empowerment, [1], [2]
Family Travel Forum, [1]
F.A.Q., [1], [2]
fattore cheesecake, [1]
felicità, [1]
ferramenta, [1]
Ferriss, Tim, cronologia, [1]
Feynman, Richard P., [1]
Firstgiving, [1]
fissare negli occhi, [1]
Ford, Henry, [1]
Forsyth, Tina, [1]
France, Anatole, [1]
Frankl, Viktor, [1], [2]
Free Translation, [1]
Frost, Robert, [1]
fulfillment, [1], [2]
furto di identità/informazioni, [1]
Fussel, Paul, [1]
G
Gable, Dan, [1]
Gandhi, Mohandas, [1]
garanzia di Domino’s Pizza, [1]
garanzia lose-win, [1]
garanzia The Club, [1]
garanzie, [1]
Gates, Bill, [1], [2]
geoarbitraggio, [1]
Gerber, Michael E., [1]
gestione del tempo, [1]
Gibson, William, [1]
Global Freeloaders, [1]
GoldLantern WiFinder, [1]
Google Adwords, [1], [2]
Google Checkout, [1]
GoToMyPC, [1]
GridSkipper: la guida di viaggio urbana, [1]
grossisti (distributori), [1], [2]
Guglielmo di Occam, [1]
Guthy-Renker Corporation, [1]
H
Hachey, Jean-Marc, [1]
Heine, Heinrich, [1]
Henri, Robert, [1]
Henry, Jules, [1]
Home Exchange International, [1]
Hospitality Club, [1]
Hostels.com, [1]
HotelChatter, [1]
HotRecorder, [1]
How to Make Millions with Your Ideas (Kennedy), [1]
Howard Hughes: His Life and Madness (Bartlett), [1]
Hughes, Howard, [1]
Huizenga, Wayne [1]
Huxley, Thomas H., [1]
I
ignoranza selettiva, [1]
Il mago di Oz, [1]
Il principio 80/20 (Koch), [1]
Il Tao di Silicon Valley (Komisar), [1]
imitazioni/contraffazioni, [1]
immagine professionale, [1]
immunizzazioni, [1]
imprenditore, uso del termine, [1]
imprese. Vedi prodotti
imprese di fulfillment. Vedi fulfillment
imprese di fulfillment integrato end-to-end, [1]
India, [1], [2]
indicatore di credibilità, [1]
informercial, [1]
inglese, insegnamento, [1]
InPulse, [1]
integratori sportivi, [1]. Vedi anche BrainQUICKEN LLC
Interhome International, [1]
interruzioni, [1]
batching, [1]
fallimento dell’empowerment, [1]
posta elettronica, [1], [2]
riunioni, [1]
telefonate, [1]
tipi di, [1]
iperattivismo patologico, [1]
isolamento, [1]
J
Jacobs, AJ, [1], [2]
Jobs, Steve, [1]
Jordan Whitney Greensheet, [1]
Julie (il viaggio di una vita), [1]
K
Kaku, Michio, [1]
Kamprad, Ingvar, [1]
Keeling, Hans, [1]
Kelleher, Herb, [1]
Kennedy, Dan S., [1]
Key, Stephen, [1]
kickboxing, [1]
Koch, Richard, [1]
Komisar, Randy, [1]
Kuralt, Charles, [1]
L
La magia di pensare al successo (Schwartz), [1]
Lamott, Anne, [1]
lasciare il lavoro, [1]
azioni per superare le paure, [1]
orgoglio, [1]
paura di, [1]
ragioni per, [1]
strumenti e trucchi, [1]
lavoro,
lasciare il, [1], [2]
lavoro a distanza, [1]
perdere il, [1], [2]
lavoro a distanza, [1]
approccio della clessidra, [1]
azioni per garantire il successo, [1],
piano in cinque fasi, [1]
Le sfide non finiscono mai
«critica sandwich», [1]
chiedere i numeri di telefono, [1]
fissare negli occhi, [1]
imparare a proporre, [1]
relax in pubblico, [1]
rifiutare le prime offerte e mollare il colpo, [1]
tornare bambini, [1]
trovare Yoda, [1]
Lee, Bruce, [1]
Less is More (VandenBroeck), [1]
lettura veloce, [1]
Liberazione (L), [1]. Vedi anche mini-pensionamenti; lavoro a distanza
LibriVox, [1]
licenze, [1], [2]
lingue, [1], [2]
lingue straniere, [1], [2], [3]
LiveOps, [1]
Lonely Placet, [1]
M
Machiavelli, Niccolò, [1]
Malcolm X, [1]
Malinsky-Rummell, Robin, [1], [2]
Manhattan Media, [1]
Maples, Mike, [1]
margini di profitto, [1]
Mark (magnate della Carolina del Sud), [1]
Marketing Architects, [1]
Marquis, Don, [1]
McDonnell, Stephen, [1]
mentore, [1], [2], [3]
Mercury Media, [1]
Microsoft, [1]
milionari vs stile di vita milionario, [1]
Minimum Advertised Pricing (MAP), [1]
mini-pensionamenti, [1], [2]
apprendimento e, [1]
bagagli, [1]
conti e pagamenti, [1]
destinazioni, [1], [2]
dubbi e depressione, [1], [2]
economia dei, [1], [2]
errori, [1]
esperimenti di carriera, [1],
libri, [1]
paura di viaggiare, [1]
pianificazione e preparazione della timeline, [1], [2]
raggiungimento della libertà emotiva, [1]
riduzione delle cianfrusaglie, [1], [2]
servizio agli altri, [1], [2]
sistemazioni, [1], [2]
tariffa aerea, [1]
vocazioni, [1]
vs vacanze, [1]
momento giusto, [1]
MRI, [1]
multitasking, [1]
Murray, Ed, [1]
musa, [1]. Vedi anche prodotti
MyWorld Phone, [1]
N
narvali, [1]
Neo Ricchi (NR), [1]
esempi di, [1]
mobilità e, [1]
obiettivi dei, [1]
regole dei, [1]
Network for Good, [1]
Nexus Surf, [1]
Nhat Hanh, Thich, [1]
nicchie di mercato [1], [2]
NO2, [1]
noia, [1], [2]
non-decisione, [1]
non fare, lista di cose da, [1]
non-finire, arte del, [1]
Novus Media, [1]
NR. Vedi Neo Ricchi (NR)
numeri verdi, [1]
O
obiettivi
dreamline, [1]
Neo Ricchi vs Differitori, [1]
ragionevoli vs irragionevoli [1]
obiettivi realistici vs irrealistici, [1]
occupazione, [1], [2]
opzioni, limitare le, [1]
Orbitz, [1], [2]
ordini telefonici, [1]
ottimismo, [1]
Outside Magazine, [1]
P
pannelli solari, [1]
paper trading, [1]
parapendio, [1]
Pareto, legge di (Principio 80/20), [1]
Pareto, Vilfredo, [1]
Parkinson, legge di, [1]
paura, [1], [2]
Pay Per Click (PPC), [1], [2], [3]
PayPal Cart, [1]
pensionamento, [1]. Vedi anche mini-pensionamenti
pensione, [1], [2]
perdono, [1], [2]
permesso, [1], [2]
pessimismo, [1]
pigrizia, [1], [2]
Popeil, Ron, [1]
posta elettronica, [1], [2], [3], [4]
postazione, [1]
Potts, Rolf, [1], [2]
Poundstone, Paula, [1]
PPC (Pay Per Click), [1], [2], [3]
preparazione e progettazione di pagine web, [1], [2]
Price, Douglas, [1], [2]
Priceline.com, [1], [2]
Princeton, Università di, [1], [2], [3], [4]
Principio 80/20 (legge di Pareto), [1], [2], [3]
priorità, [1]
private labeling, [1]
procura, [1]
prodotti
celebrità per testimonial, [1]
creazione di, [1]
criteri per scegliere, [1], [2]
determinazione del prezzo, [1]
distribuzione, [1]
essere esperti, [1], [2]
fabbricazione/produzione, [1]
F.A.Q., [1]
informazione come, [1], [2], [3]
libri e riviste su, [1]
licenze di, [1], [2]
limitare le opzioni, [1]
mercato di nicchia, [1]
pubblicità, [1]
rivendita, [1], [2]
prodotti «back-end», [1]
prodotti informativi, [1], [2], [3]
produttività
dipendenti e, [1]
efficacia vs efficienza, [1]
legge di Pareto, (Principio 80/20), [1], [2], [3]
legge di Parkinson, [1]
vs occupazione, [1], [2]
vs pigrizia, [1], [2]
processori di carte di credito, [1], [2]
progettazione dello stile di vita, [1], [2], [3]
programmi punti delle carte di credito, [1], [1], [2]
ProfNet, [1], [2]
Project Gutenberg, [1]
proporre soluzioni, [1]
proprietà intellettuale, [1]
ProSoundEffects.com, [1], [2]
Protocol Marketing, [1]
pubblicità, [1], [2]
punti deboli, aggiustare i, [1]
punti di forza, valorizzare i, [1]
PX Method, [1]
R
Radio Direct Response, [1]
raggruppamento. Vedi batching
reddito, [1], [2]
reddito assoluto, [1]
reddito relativo, [1]
registrazione di dominio, [1]
relax in pubblico, [1]
Rentvillas.com, [1]
Response Magazine, [1]
RevShare, [1]
Revson, Charles, [1]
riduzione delle cianfrusaglie, [1], [2]
rifiutare le prime offerte e allontanarsi, [1]
risolutezza, [1]. Vedi anche Le sfide non finiscono mai
risponditore automatico multilivello (IVR), [1]
risponditori automatici, [1], [2], [3]
risposta diretta. Vedi Direct Response
Ritika (dipendente di Brickwork), [1], [2], [3]
riunioni, [1]
rivendere, [1], [2], [3]
riviste di settore, [1]
Round-The-World F.A.Q., [1]
Ruskin, John, [1]
S
Saint-Exupéry, Antoine de, [1]
Sant’Agostino, [1]
Sawyer, Robert J., [1]
Say, J.B., [1]
scenario peggiore, [1], [2], [3]
Schwartz, David, [1]
scopi. Vedi servizio agli altri
Scott, James, [1]
scrittori di viaggio, [1]
Scudder, Vida D., [1]
Secrets of Power Negotiating (Dawson), [1]
Seneca, [1], [2], [3], [4]
servizio agli altri, [1], [2]
servizio clienti, [1]
Sharp, David, [1]
Shaw, George Bernard, [1], [2]
Simon, Herbert, [1]
Six Months Off (Dlugozima, Scott, Sharp), [1]
Skype, [1]
Small Giants: Companies That Choose to Be Great Instead of Big
(Burlingham), [1]
società di marketing e ricerche di mercato, [1]
software di prova A/B, [1]
software per la gestione degli affiliati, [1]
Solio, [1]
spacciare droga per divertimento e profitto (conferenze), [1], [2]
spedizioni, [1]
spedizioni internazionali, [1]
Standard Rate and Data Services, [1]
Star Trek, [1]
Steinitz, Josh, [1]
stress, [1]
Sugarman, Joseph, [1]
suppliche e dimissioni esistenziali (Murray), [1]
Swope, Hebert Bayard, [1]
T
tango. Vedi Campionato mondiale di tango
Target Daily Income (TDI), [1]
Target Monthly Income (TMI), [1]
tariffe aeree, [1], [2], [3]
Tax Planning, [1]
tecnica del «cucciolo», [1]
telefonate, [1], [2]
telefoni, [1], [2], [3]
telefoni cellulari, [1], [2], [3]
telefoni satellitari, [1]
telelavoro. Vedi lavoro a distanza tempo, reddito relativo e, [1]
tempo di avviamento, [1]
termini e condizioni generali, [1]
test del prodotto, [1]
Google Adwords, [1], [2]
Pay Per Click, [1], [2], [3]
preparazione e progettazione di pagine web, [1], [2]
risorse, [1]
risultati, [1]
superare la concorrenza, [1]
test della pubblicità, [1]
testimonial. Vedi celebrità per testimonial
The E-Myth Revisited (Gerber), [1]
Theroux, Paul, [1]
Thighmaster, [1]
Thomas’s Register of Manufacturers, [1]
Thoreau, Henry David, [1], [2], [3]
tracciamento sottoscrizioni e-mail, [1]
Transition Abroad, [1], [2]
Triton Technology, [1]
Trovare Yoda, [1]
TrueSAN Networks, [1]
Tutu, Desmond, [1]
Twain, Mark, [1], [2]
U
uomo grasso sulla Bmw, [1]
V
vacanze, [1]
vaccinazioni, [1]
Vagabonding (Potts), [1]
VandenBroeck, Goldian, [1], [2]
velocità di lettura, [1]
Venky (dipendente YMII), [1]
viaggiare con i figli, [1], [2]
viaggio. Vedi mini-pensionamenti
Vianney, Giovanni Battista Maria, Santo, [1]
Virtual Tourist, [1]
vita, significato della, [1], [2]
vitamine, [1]
vocazioni, [1]
volontariato. Vedi servizio agli altri
Vonage, [1]
W
W (what, when, where, with whom), [1]
Walden (Thomas), [1]
Watson, Thomas J., [1], [2]
Watterson, Bill, [1]
WebExPCNow, [1]
WebVan, [1]
West Teleservice, [1]
Wilde, Oscar, [1], [2], [3]
Wilson, Colin, [1]
Wilson, Woodrow, [1]
Winfrey, Oprah, [1]
World Electric Guide, [1]
World Electronics USA, [1]
World Travel Watch, [1]
Wright, Steven, [1]
Writer’s Market, [1]
Y
Yahoo Store, [1]
Yoda (Guerre stellari), [1]
Your Man in India (YMII), [1], [2], [3], [4], [5]
Z
Zschau, Ed, [1], [2]
▸ RINGRAZIAMENTI
I nnanzi tutto, devo ringraziare gli studenti, che con le loro reazioni e le loro
domande hanno contribuito alla nascita di questo libro, e Ed Zschau, mio
mentore supremo e supereroe dell’imprenditorialità, per avermi concesso la
possibilità di parlare con loro. Ed, in un mondo in cui i sogni differiti sono la
norma, tu sei stato un faro per quelli che hanno osato fare a modo loro.
M’inchino alle tue capacità (e a Karen Cindrich, il miglior braccio destro di
sempre) e aspetto con impazienza di pulire i tuoi cancellini ogni volta che
arriverà la telefonata – e ti farò diventare anche un culturista!
Jack Canfield, tu sei una fonte d’ispirazione e mi hai dimostrato che è
possibile avere un grande successo e rimanere un essere umano meraviglioso
e gentile. Questo libro era soltanto un’idea fino a che tu non gli hai dato la
vita. Non potrò mai ringraziarti abbastanza per la saggezza, il sostegno e
l’incredibile amicizia che mi hai dato.
A Stephen Hanselman, principe tra gli uomini e miglior agente del
mondo, un grazie per avere «preso» il libro alla prima occhiata e avermi
trasformato da scrittore in autore. Non riesco a immaginare un partner più in
gamba o un amico più divertente e non vedo l’ora di affrontare nuove
avventure insieme. Dalla negoziazione a tutto quello che è venuto dopo, mi
hai sbalordito. LevelFiveMedia, con te e Cathy Hemming al timone,
rappresenta la nuova stirpe delle agenzie letterarie, dove gli autori alle prime
armi vengono trasformati in autori di best seller con la precisione di un
orologio svizzero.
Heather Jackson, il tuo accorto lavoro di redazione e la tua allegria
contagiosa hanno reso un piacere la scrittura di questo libro. Grazie per avere
creduto in me! Sono onorato di essere un tuo scrittore. Agli altri della Crown,
in specie a quelli che ho infastidito (perché li amo) per molto più di quattro
ore alla settimana – Donna Passannante e Tara Gilbride in particolare –
voglio dire che siete il meglio del mondo dell’editoria. Non fa male avere un
cervello così grande?
Questo libro non avrebbe mai visto la luce senza i Neo Ricchi che hanno
accettato di condividere le loro storie. Un ringraziamento particolare a
Douglas «Demon Doc» Price, Steve Sims, John «DJ Vanya» Dial, Stephen
Key, Hans Keeling, Mitchell Levy, Ed Murray, Jean-Marc Hachey, Tina
Forsyth, Josh Steinitz, Julie Szekely, Mike Kerlin, Jen Errico, Robin
Malinosky-Rummell, Ritika Sundaresan, T.T. Venkatesh, Ron Ruiz, Doreen
Orion, Tracy Hintz, e le decine di altri che hanno preferito restare anonimi tra
le pareti aziendali. Grazie anche al team doc e ai grandi amici dei MEC Labs,
compresi, ma non solo, il dottor Flint McGlaughlin, Aaron Rosenthal, Eric
Stockton, Jeremiah Brookins, Jalali Hartman e Bob Kemper.
Affinare il contenuto di questo libro dalla materia informe alla stampa è
stata una tortura, specie per i miei correttori di bozze! Inchini profondi e
ringraziamenti sinceri a Jason Burroughs, Chris Ashenden, Mike Norman,
Albert Pope, Jillian Manus, Jess Portner, Mike Maples, Juan Manuel
«Micho» Cambeforte, a quel geniaccio di mio fratello Tom Ferriss, e agli
innumerevoli altri che hanno perfezionato il prodotto finale. Devo una
riconoscenza particolare a Carol Kline – che ha trasformato questo libro con
la sua mente sottile e la sua consapevolezza di sé – e a Sherwood Forlee,
grande amico e instancabile avvocato del diavolo.
Grazie alle mie brillanti stagiste Ilena George, Lindsay Mecca, Kate
Perkins Youngman e Laura Hurlbut, che hanno affrontato tutte le scadenze e
hanno impedito il mio sempre imminente tracollo. Suggerisco a tutti gli
editori di assumervi prima che lo faccia la concorrenza!
Grazie agli autori che mi hanno guidato e ispirato in questo percorso, nei
confronti dei quali sarò un ammiratore e debitore eterno: John McPhee,
Michael Gerber, Rolf Potts, Phil Town, Po Bronson, Al Jacobs, Randy
Komisar e Joy Bauer.
Grazie a Sifu Steve Goericke e all’allenatore John Buxton, che mi hanno
insegnato come agire nonostante la paura e combattere come un leone per ciò
in cui credo: questo libro – e la mia vita – sono il prodotto della vostra
influenza. Che Dio vi benedica entrambi. Il mondo avrebbe meno problemi se
i giovani avessero più guide come voi due.
Da ultimo, ma non certo per importanza, questo libro è dedicato ai miei
genitori, Donald e Frances Ferriss, che mi hanno guidato, incoraggiato, amato
e consolato in ogni momento. Vi voglio più bene di quanto le parole possano
esprimere.