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Domande frequenti
1. Fatto illecito
Per fatto illecito s’intende qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, colui che
ha commesso tale fatto è obbligato a risarcire il danno.
4. Scritture contabili
Le scritture contabili sono documenti che contengono la rappresentazione, in termini quantitativi e/o monetari,
dei singoli atti di impresa, della situazione del patrimonio dell’imorenditore e del risultato economico
dell’attività svolta. La tenuta di tali scritture è obbligatoria per gli imprenditori che svolgono attività
commerciale, ad esclusione dei piccoli imprenditori. (vedi libro giornale e libro degli inventari)
5. Morte di un socio
Se muore un socio, i soci superstiti sono per legge obbligati a liquidare la quota del socio defunto ai suoi eredi
nel termine di sei mesi (società di persone). I soci non sono quindi tenuti a subire il subingresso degli eredi del
defunto in società. Possono però decidere 1) lo scioglimento anticipato della società, 2) la continuazione della
stessa con gli eredi.
8. Obbligazione solidale
Per obbligazione solidale s’intende l'obbligazione in cui siano previsti più soggetti dal lato attivo o dal lato
passivo: la solidarietà può essere attiva (ciascuno dei creditori di uno stesso debitore può esigere da lui l’intera
prestazione) o passiva (ciascuno dei debitori dello stesso creditore può essere costretto da questo ad eseguire
l’intera prestazione).
19. Ambasceria
Si parla di ambasceria quando tutto il contenuto del contratto viene stabilito dal rappresentato, e il
rappresentante ha funzione di semplice portavoce della volontà dell’altro.
del debitore produce l’aggravamento del rischio di questo ( se la prestazione diventa impossibile per causa
non imputabile al debitore, ne dovrà rispondere comunque dopo la costituzione in mora) e produce
l’obbligazione a risarcire i danni che il creditore provi di aver subito a causa dell’inadempimento o del ritardo
ad adempiere.
La mora del creditore si ha quando il ritardo nell’adempimento dipende dal comportamento del creditore:
l’ingiustificato rifiuto di ricevere la prestazione offertagli dal debitore. In questo caso l’impossibilità
sopravvenuta della prestazione è a carico del creditore, non sono più dovuti dal debitore interessi al creditore,
bensì il creditore deve risarcire i danni al debitore e il rimborso per la custodia della cosa. Inoltre il debitore
può ottenere la liberazione dal debito.