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Esercizi svolti
Serie numeriche
1
Esercizio 7. Utilizzando il criterio del rapporto o della radice discutere la convergenza delle serie
∞
∞
n 2 ∞
∞
∞
n
n! n n2 (n!)2
a) n
, b) , c) , d) n2
, e) n1/n − 1 .
n=0
2 n=0
1+n n=0
n! n=0
2 n=0
∞
∞
∞
1 1 2n
a) , b) 2
, c) .
n=1
n(n + 2) n=1
4n − 1 n=2
5n−2
∞
∞
∞
1 1 1
a) , b) 3 , c) .
n=2
n log n n=2 n log n n=3
n log n[log(log n)]
∞
∞
∞
1 n+1 n2 + 1
a) (−1)n , b) (−1)n, , c) (−1)n
n=0
3n + 5 n=0
n2 + 2 n=0
n+1
∞ ∞ ∞
n−1 log n n+1
d) (−1)n 4 , e) (−1)n n , f) (−1)n 2 ,
n=0
3n − 2 n=1
e n=1
n − 30n
∞
∞ ∞ 2
1 1 3n
g) (−1)n arctan , h) (−1) n
, i) cos πn,
n=0
2n + 1 n=2
log(n + 1) − log n n=0
(n!)2n
∞
1 (−1)n
l) (−1)n + .
n=0
n n2
Esercizio 11. Nell’esercizio a), stimare l’errore che si commette troncando la serie ad n = 20.
Esercizio 12. Nell’esercizio b), stimare l’errore che si commette troncando la serie ad n = 20.
∞
∞
∞
∞
αn αn
a) , b) nαn , c) nn α n , d) ,
n=1
n! n=0 n=1 n=0
3n−2
∞ ∞
∞
sinn α sin nπ n cos nπ n
e) , f) α , g) α .
n=1
2n n=0
n+1 n=0
n+1
SOLUZIONI
∞
∞ n
1 1
Esercizio 1. a) La serie si può scrivere come e dunque è una serie geometrica
n=0
3n n=0
3
∞
q n di ragione q = 13 . Concludiamo che la serie converge, essendo la ragione q < 1.
n=0
∞
b) La serie 5n è una serie geometrica di ragione q = 5 > 1 e dunque diverge positivamente.
n=0
∞
c) Ricordiamo che condizione necessaria affinché una serie an converga è che
n=0
lim an = 0.
n→+∞
4n n
Nel nostro caso abbiamo che an = n! (4n) e dunque
4n · 4n · nn 42n · nn
lim an = lim = lim = +∞,
n→+∞ n→+∞ n! n→+∞ n!
poichè nn ha ordine di infinito superiore ad n!. Concludiamo che la serie data non converge, non
essendo soddisfatta la condizione necessaria.
en
d) In questo caso possiamo scrivere an = (−1)n bn , con bn = n . Si ha
en
lim bn = lim = +∞,
n→+∞ n→+∞ n
poichè e n ha ordine di infinito maggiore di n per n → +∞. Pertanto il lim an non esiste, ed in
n→+∞
particolare non vale 0, per cui la serie data non converge.
Esercizio 2. Si tratta in entrambi i casi di serie telescopiche, ovvero serie del tipo
∞
(bn+1 − bn ),
n=n0
per cui la successione delle ridotte n-esime risulta avere come termine generale
n
sn = (bi+1 − bi )
i=n0
= (bn0 +1 − bn0 ) + (bn0 +2 − bn0 +1 ) + . . . (bn − bn−1 ) + (bn+1 − bn )
= bn+1 − bn0 ,
Esercizio 3.
n2 (n − 1) ≥ n2 , ∀n ≥ 2
converge.
b) Proviamo che per ogni n ≥ 1 si ha log n < n, ovvero che log n − n < 0. A tal fine osserviamo
che la successione log n − n è la restizione ai naturali della funzione f (x) = log x − x < 0, e
dunque è sufficiente provare che f (x) < 0, ∀x ∈ [1, +∞). Abbiamo che
1
f (x) = − 1 ≤ 0, ∀x ≥ 1,
x
per cui f è decrescente su [1, +∞) e quindi f (x) ≤ f (1) = −1, ∀x ≥ 1.
Dunque log n < n per ogni n ≥ 1 e
1 1
> , ∀n ≥ 2.
log n n
La serie armonica
∞
1
n=2
n
è divergente e dunque, per il criterio del confronto, anche la serie
∞
1
n=2
log n
diverge.
c) Possiamo scrivere
∞
∞
∞
1 1 1 1
− = + − .
n=2
n−1 n n=2
n − 1 n=2
n
La prima serie diverge positivamente mentre la seconda diverge negativamente e quindi il
criterio della somma non premette di decidere. Però
1 1 n − (n − 1) 1
− = =
n−1 n n(n − 1) n(n − 1)
e dunque la serie data è la serie del Mengoli e converge alla somma 1.
Esercizio 5.
a) Il termine n-esimo
1
sinh
n2
1
è la restrizione della funzione sinh x ai punti della successione n2
. Essendo sinh x > 0 per
1
ogni x > 0 e n2
> 0, ∀n ≥ 1, la serie data è una serie a termini positivi. Inoltre
sinh x ∼ x, per x → 0,
da cui
1 1
sinh 2
∼ 2, per n → +∞.
n n
Per il confronto asintotico la serie data ha lo stesso comportamento della serie
∞
1
,
n=1
n2
b) Il termine
1
e n3 − 1
1
è la restrizione della funzione e x − 1 alla successione n3
. Essendo e x > 1, ∀x > 0, la serie
data è a termini positivi. Dall’espressione
e x − 1 ∼ x, per x → 0,
ricaviamo che
1 1
e n3 − 1 ∼ , per n → +∞.
n3
Per il confronto asintotico la serie data ha lo stesso comportamento di
∞
1
,
n=1
n3
e) Si ha
n+1 n+1 n+1 1
lim =0 ⇒ sin ∼ ∼ per n → +∞,
n→+∞ n2 + 1 n2 + 1 n2 + 1 n
quindi per il confronto asintotico la serie diverge.
f)
1 1 1 1
√
4
= 1 = 1 ∼ 5 per n → +∞,
n5 + n4 1 4 5
1 4 n4
n5 1 + n n 4 1+ n
1
e dunque la serie data ha lo stesso comportamento della serie armonica generalizzata n5/4
.
Concludiamo che la serie converge perché l’esponente è maggiore di 1.
g)
1 1 1 1
√
5
= 1 = 1 ∼ n4/5 per n → +∞,
n4 + n2 1 5 4
1 5
n4 1+ n2
n 5 1+ n2
1
e dunque la serie diverge perché nella serie armonica generalizzata n4/5
l’esponente è minore
di 1.
Esercizio 6.
a) Possiamo scrivere
∞
∞ n
1 1
= ,
n=0
αn n=0
α
n+1 1
∼ α−1 , per n → +∞
nα n
α≤2 diverge
α>2 converge
Esercizio 7.
∞
n!
a) La serie an , con an = 2n , è a termini positivi e dunque possiamo utilizzare il criterio del
n=0
rapporto. Abbiamo
n!
lim an = lim
0.
= +∞ =
n→+∞ n→+∞ 2n
√
n
b) Utilizziamo il criterio della radice calcolando lim an . Abbiamo
n 2 n −n n −1
n n n n+1 1 1
lim = lim = lim = lim 1+ = ,
n→+∞ 1+n n→+∞ 1+n n→+∞ n n→+∞ n e
√
n
e quindi possiamo concludere che la serie converge, essendo lim an < 1.
c) Utilizziamo il criterio del rapporto calcolando lim an+1
an . Abbiamo
(n + 1)2 n! n+1 2 n!
lim · = lim ·
n→+∞ (n + 1)! n2 n→+∞ n (n + 1) · n!
n+1 2 1
= lim ·
n→+∞ n n+1
n+1
= lim
n→+∞ n2
= 0
e) Abbiamo
n
lim n
n1/n − 1 = lim n1/n − 1 = 1 − 1 = 0,
n→+∞ n→+∞
Esercizio 8.
1
a) La serie converge perché an = n(n+2) ha ordine di infinitesimo 2 rispetto al campione 1/n per
n → +∞. Utilizziamo la decomposizione in
1 A B An + 2A + Bn (A + B)n + 2A
= + = =
n(n + 2) n n+2 n(n + 2) n(n + 2)
corrispondente al sistema
A+B = 0
2A = 1
1
da cui A = 2 e B = − 12 . Quindi possiamo scrivere
1 1 1
an = − .
2 n n+2
Calcoliamo la ridotta n-esima della serie:
1 1
s1 = 2 1− 3
1 1 1
s2 = 2 1− 3 + − 14
2
1 1 1 1
= 2 1+ 2 − 3 −
4
1 1
s3 = 2 1− 3 + 12 − 14 + 13 − 15
1 1 1 1
= 2 1+ 2 − 4 − 5
1 1 1 1 1 1
s4 = 2 1+ 2 − 4 − 5 + 4 − 6
1 1 1 1
= 2 1+ 2 − 5 − 6 .
1
b) La serie converge perché ha ordine di infinitesimo 2 rispetto a n per n → +∞. Per calcolare
la somma cerchiamo A, B ∈ R per cui
1 1 A B
= = + ,
4n2 − 1 (2n − 1)(2n + 1) 2n − 1 2n + 1
ovvero
1 n(2A + 2B) + A − B
= ,
(2n − 1)(2n + 1) (2n − 1)(2n + 1)
corrispondente al sistema
2A + 2B = 0 A = 12
⇒
A−B =1 B = − 12 .
Quindi possiamo scrivere
1 1 1 1
2
= −
4n − 1 2 2n − 1 2n + 1
e calcolando la ridotta n-esima
1 1
s1 = 2 1− 3
1 1 1 1
s2 = 2 1− + −
3 3 5
1 1
= 2 1− 5
..
.
1 1
sn = 2 1− 2n+1
Esercizio 9.
a) Abbiamo
1
lim =0
n→+∞ n log n
i) f (x) > 0, ∀x ≥ 2;
1 + log x
ii) f (x) = − 2 < 0, ∀x ≥ 2 e quindi f (x) è decrescente su [2, +∞).
x log2 x
Il comportamento della serie è lo stesso dell’integrale improprio
+∞ t t
1 1 1
f (x)dx = lim dx = lim dx
2 t→+∞ 2 x log x t→+∞ 2 log x x
= lim [log(log x)]t2 = lim [log(log t) − log(log 2)] = +∞.
t→+∞ t→+∞
1
b) Come nell’esercizio precedente, n log3 n
→un0infinitesimo
è con ordine maggiore
superiore a 1/n,di
ma1inferiore
ma inferiore ad ogni
a 1/n^a per α a>1.
Possiamo anche in questo caso usare il criterio di Mac Laurin. Infatti
1
i) f (x) = > 0, ∀x ≥ 2;
x log3 x
log2 x(3 + log x)
ii) f (x) = − < 0 se x ≥ 2.
(x log3 x)2
Dunque f (x) è positiva e definitivamente decrescente ed il comportamento della serie è lo
stesso dell’integrale improprio
+∞ t
1 1 1 1 1 1 1
f (x)dx = lim 3 · dx = lim − · 2 + · 2 = .
2 t→+∞ 2 log x x t→+∞ 2 log t 2 log 2 2 log2 2
Dunque la serie converge.
c) Come nei due esercizi precedenti, possiamo usare il criterio di Mac Laurin.
1
i) f (x) = > 0, ∀x ≥ 3;
x log x · log(log x)
(log x) · log(log x) + log(log x) + 1
ii) f (x) = < 0, ∀x ≥ 3.
[x log x · log(log x)]2
Per risolvere l’integrale improprio
+∞ t 1
f (x)dx = lim dx
3 t→+∞ 3 x log x · log(log x)
poniamo
1 1
log(log x) = s, ds = · dx
log x x
e dunque
1 1
dx = ds = log |s|
x log x · log(log x) s
e +∞
f (x)dx = lim [log(log(log x)) − log(log(log 3))] = +∞.
3 t→+∞
Esercizio 10.
∞
a) Possiamo scrivere la serie come (−1)n bn , con bn = 1
3n+5 ≥ 0. Quindi bn ha ordine di
n=0
∞
∞
infinitesimo 1 rispetto a 1
per n → +∞ e (−1)n 1 = 1
n, 3n + 5 3n +5
non converge.
n=0 n=0
Dato che 3(n + 1) + 5 > 3n + 5 ∀n,
1 1
bn+1 = < = bn .
3(n + 1) + 5 3n + 5
d n2 + 2 − 2n(n + 1) −n2 − 2n + 2
bn = = .
dn (n2 + 2)2 (n2 + 2)2
√ √
Si ha −n2 − 2n + 2 > 0 se −1 − 3 < n < −1 + 3, dunque
d √
bn < 0, per ∀n > [−1 + 3] = 0.
dn
Poichè valogno le ipotesi del criterio di Leibniz, possiamo concludere che la serie converge,
non assolutamente.
c) Osserviamo che
n2 + 1
bn = → +∞, per n → +∞.
n+1
an = (−1)n bn non ha allora limite per n → +∞, perciò la serie non converge.
d) Si ha
n − 1 n − 1 n−1
|an | = (−1)n = = , per ∀n ≥ 0.
3n4 − 2 3n4 − 2 3n4 − 2
n−1 1 1
bn = 3n4 −2
∼ 3n3
che ha ordine 3 rispetto a n per n → +∞, dunque la serie converge e
converge assolutamente.
n+1
f) bn = n2 −30
≥ 0 per n ≥ 30. Dunque bn è definitivamente positivo. Inoltre bn → 0 per
1 n+1
n → +∞ con ordine 1 rispetto a n, perciò la serie n2 −30
è divergente. Possiamo applicare
il criterio di Leibniz se la serie è definitivamente decrescente. Derivando rispetto a n otteniamo
g)
1
arctan ≥ 0, ∀n ∈ N
2n + 1
1 1
arctan ∼ , per n → +∞
2n + 1 2n + 1
1
dunque la serie arctan 2n+1 non converge.
Osserviamo che 2(n + 1) + 1 ≥ 2n + 1, ∀n ∈ N, quindi
1 1
≤ , ∀n ∈ N.
2(n + 1) + 1 2n + 1
Poiché la funzione arctan t è crescente, abbiamo che
1 1
bn+1 = arctan ≤ arctan = bn , ∀n ∈ N.
2(n + 1) + 1 2n + 1
Pertanto possiamo applicare il criterio di Leibniz per concludere che la serie converge, ma
non converge assolutamente.
h)
n+1 1 1
log(n + 1) − log n = log = log 1 + ∼ , per n → +∞.
n n n
Dunque
1 1 1
= ∼ = n → +∞, per n → +∞.
log(n + 1) − log n 1
log 1 + n 1/n
Esercizio 11.
Per risolvere l’esercizio a) abbiamo potuto applicare il criterio di Leibniz, che ci dà anche
informazioni sul resto n-esimo. Dunque, se
20
1
s20 = (−1)n
n=0
3n + 5
Esercizio 14.
a) Usando il criterio del rapporto per la serie dei valori assoluti otteniamo
b) Osserviamo che
0 se |α| < 1
lim nαn = +∞ se α≥1
n→+∞
∃ se α ≤ −1
dunque la serie diverge assolutamente se α ≥ 1 e non converge se α ≤ −1.
Per |α| < 1, applichiamo il criterio della radice alla serie dei valori assoluti:
√
lim n
n|α|n = lim n
n · |α| = |α| < 1
n→+∞ n→+∞
se invece α = 0, nn αn = 0, ∀n ≥ 1.
Possiamo concludere che la serie converge solo per α = 0.
d)
n
αn αn α
an = n−2 = −2 n = 9 · .
3 3 ·3 3
Dunque
∞
∞
n ∞ n
αn α α
= 9· =9 .
n=2
3n−2 n=2
3 n=2
3
La serie geometrica di ragione α
3 converge se α3 < 1 e dunque se |α| < 3.
e)
n
sin α 1
2n ≤ 2n
Dunque:
π
– la serie converge assolutamente se | sin α| < 1, cioè se α
= 2 + kπ, k ∈ Z;
1
– se sin α = 1, la serie diventa 2n , che diverge;
1
– se sin α = −1, la serie diventa (−1)n 2n che converge, non assolutamente.
Concludendo:
π converge assolutamente
α
= 2 + kπ, k ∈ Z
π diverge
α= 2 + 2kπ, k ∈ Z
3π converge, non
α= 2 + 2kπ, k ∈ Z
assolutamente
∞
f) sin nπ = 0, ∀n ⇒ la serie è 0 = 0, ∀α ∈ R.
n=1
g) cos nπ = (−1)n . Dunque
∞
∞
cos nπ αn
αn = (−1)n
n=0
n+1 n=0
n+1
e
n
n α 0 se |α| ≤ 1
lim (−1) =
n→+∞ n+1 +∞ se |α| > 1
dunque la serie non converge se |α| > 1.
∞
∞
1n (−1)n
– Se α = 1: (−1)n = converge, non assolutamente;
n=0
n + 1 n=0 n + 1
∞ ∞
(−1)n 1
– se α = −1: (−1)n = diverge;
n=0
n+1 n=0
n+1
– se |α| < 1, usiamo il criterio della radice:
|α|n |α|
n
lim n
|an | = lim = lim √
n
= |α| < 1
n→+∞ n→+∞ n + 1 n→+∞ n + 1