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2012/13
Parte I
Cap 2- Potenziale
Cap 2- Potenziale
In questo capitolo consideriamo gli aspetti di lavoro ed energia connessi con
i campi elettrici. Il lavoro infinitesimo per muovere una carica q0 di uno
spostamento infinitesimo d~ s è dato da
~ · d~
dW = F ~ · d~
s = q0 E s = q0 Eds cos θ = q0 Es ds
~ e d~
con θ l’angolo tra E s e con Es la componente di E ~ in direzione di d~
s.
Per uno spostamento finito tra A e B quello che si deve fare è dividere il
cammino ad esempio su un cammino curvo C1 in tanti tratti infinitesimi e
sommare i contributi del lavoro. Questo significa in altri termini calcolare
l’integrale:
Z Z Z
W1 = dW1 = ~
F · d~s = q0 E~ · d~
s
C1 C1 C1
la quantità
I
E= ~ · d~
E s
compie lavoro e si avrà ∆Ek = Wext + Wcampo per il teorema del lavoro-
energia cinetica- Se lo spostamento è fatto partendo con la carica ferma in
“i” e ferma anche in “j” questa relazione si riduce a Wext + Wcampo = 0 cioè
Wext = −Wcampo . Ma il campo elettrico è conservativo per cui Wcampo =
−∆U = −(Uf − Ui ) per cui Wext = Uf − Ui = qVf − qVi = +q∆V Per-
tanto qualunque sia il tipo di forza esterna possiamo sempre dire che il
lavoro necessario a spostare una carica ferma da una posizione all’altra è
Wext = +q∆V
è
dr
~ · d~ ~ · d~ qq0 û · d~
s qq0 dr
u dW = F s = q0 E s= = ⇒
4πǫ0 r2 4πǫ0 r2
~ · d~ qq0 dr
E s=
4πǫ0 r2
con dr che è la proiezione dello spostamen-
to infinitesimo nella direzione û del campo.
pertanto la funzione integranda risulta dipendere soltanto dalla variabile r
ed integrando otteniamo
Z B Z rB
~ q dr q 1 1
E · d~
s= 2
=− ( − )
A 4πǫ 0 rA r 4πǫ 0 r B r A
avendo utilizzato per ognuno dei termini l’espressione del potenziale del-
la carica puntiforme dell’eq.(1) e di conseguenza essendo ogni campo delle
singole cariche conservativo si ha:
X qi X qi
VB − VA = ( − )
4πǫ0 r(B,i) 4πǫ0 r(A,i)
i i
X q0 qi X q0 qi
W = −q0 (VB − VA ) = ( − )=
4πǫ0 r(B,i) 4πǫ0 r(A,i)
i i
−∆Ue
Per cui per il generico punto nello spazio P(x,y,z)
Z P X qi
V (x, y, z) = − ~ · d~
E s=
∞ 4πǫ0 ri
i
:
1 X qi qj
Ue (sistema) =
2 4πǫ0 rij
i6=j
somma estesa a tutte le coppie di punti (il fattore 1/2 tiene conto del fatto
che nella sommatoria del doppio conteggio dei termini simmetrici tipo ij e
ji), mentre per una carica esterna q0 distinta dalle precedenti, risulterà che
l’energia potenziale è la somma delle energie potenziali:
n
X qi q0
Ue (q0 ) =
4πǫ0 ri
i
e l’energia complessiva del sistema sarà
Ue = Ue (sistema) + Ue (q0 )
esempio 2.2
esempio 2.2
esempio 2.2
Tre cariche sono disposte ai vertici di un triangolo equilatero di lato l=12
cm. Se le cariche sono q1 , q2 e q3 qual’è l’energia potenziale elettrostatica di
questo sistema? Qual’è il lavoro necessario a mettere una carica q0 al centro
del triangolo?
Il lavoro per piazzare la prima carica è nullo perchè non vi sono campi
q2 q1
elettrici inizialmente. Il lavoro per la seconda è L2 = U12 = 4πǫ 0l
. La
terza carica si trova con entrambi i campi 1-2 e L3 = U13 + U23 quindi
q2 q1 q3 q1 q3 q2
Ue (sistema) = 4πǫ 0l
+ 4πǫ 0l
+ 4πǫ 0l
L’energia potenziale della carica q0 invece
sarà
q1 q0 q2 q0 q3 q0
Ue (q0 ) = + +
4πǫ0 r 4πǫ0 r 4πǫ0 r
√
con r = l/ 3 l’energia del sistema non cambia nello spostamento quindi il
lavoro è W = −∆Ue (q0 ) = Ue (q0 )
Parte II
Moto di una carica in campo elettrostatico
E ~
~ = −gradV (2)
quindi
Z B Z B
VB − VA = − ~ · d~
E s= ~ · d~
∇V s
A A
d~
s = drûr + rdθûθ
~ θ) = − ∂V ûr − 1 ∂V ûθ
E(r,
∂r r ∂θ
con r che è la distanza tra P e l’elemento infinitesimo che è uguale per ogni
punto dell’anello per cui si ottiene
λ λ2πR q
Z
V = dl = = √
4πǫ0 r 4πǫ0 r 4πǫ0 R2 + x2
Possiamo ora calcolare il campo elettrico usando ilteorema del gradiente:
Ex = ∂V ∂V ∂V
∂x , Ey = ∂y = 0, Ez = ∂z = 0 per cui si ottiene derivando
qx
Ex = ∂V
∂x = 3 (espressione uguale a quella ricavata direttamente
4πǫ0 (R2 +x2 ) 2
dalla definizione del campo elettrico)
1 Problema 25.3-svolto
Problema 25.3-svolto
Calcolare il potenziale nel punto al centro di un quadrato di lato
d=1.3 m e supponendo che le cariche sono q1 = +12 nC (in alto
a sinistra), q2 = −24 nC (in alto a destra), q3 = +31 nC (in basso
a sinistra) e q4 = +17 nC (in basso a destra) In qualunque punto
dello spazio il potenziale èPla somma algebrica dei potenziali
√ dovuti alle
varie cariche quindi: V = Vi = q1 +q4πǫ
2 +q3 +q4
0 r
con r = d/ 2 = 0.919 m
pertanto V ≈ 350 V
è
1 q −q
V = V+ + V− = ( + )=
4πǫ0 r+ r−
q r− − r+
4πǫ0 r+ r−
qd cos θ p cos θ
V= 2
=
4πǫ0 r 4πǫ0 r2
Per il campo elettrico possiamo usare l’espressione del gradiente in coordi-
nate polari
∂V 2p cos θ
Er = − =
∂r 4πǫ0 r3
∂V p sin θ
Eθ = − =
r∂θ 4πǫ0 r3
~ = Er ûr + Eθ ûθ = p
e di conseguenza il campo elettrico è E 4πǫ0 r 3
(2 cos θûr +
sin θûθ )
~
τ =~
r 1 ∧ F1 + ~ ~ 2 = (~
r2 ∧ F r 1 ) ∧ F2 = q d~ ∧ E = p
r2 − ~ ~
~∧E
questa quantità dipende solo dagli estremi per cui si può porre in termini di
energia potenziale W = −∆U (θ) avendo indcato U (θ) = −pE cos θ che può
pensarsi come il risultato della operazione vettoriale: U (θ) = −~ p·E ~
λdx λdx
dV = = √
4πǫ0 r 4π x2 + d2
Il potenziale risultante si ottiene muovendo dx sino a ricoprire l’intera asta
carica: Z L
λdx
Z
V = dV = √
2 2
0 4πǫ0 x + d
√
L’integrale si risolve (la sostituzione da fare è x2 + d2 = t + x) ed ha per
soluzione √
λ L + L 2 + d2
Z
V = dV = ln
4πǫ0 d
Verificate che se il punto P è sullo stesso asse si trova un’altra espressione
ma con un integrale più semplice.
Disco carico
2 Es. 25-8P
Es. 25-8P
Calcolo del potenziale elettricoR f di una sfera isolante uniformemente ca-
rica di raggio R. Vf − Vi = − i E ~ con Vi = 0 per r=0 (dalla traccia).
~ · ds
Rr
⇒ Vf = − 0 E ~ e con 0 < r < R ρ = 4 Q e sapendo che dentro la
~ · ds
3
πR3
ρr ′ Rr
sfera isolante si ha E(r) = 3ǫ0 0 < r < R ⇒ V (r) = Vf = − 0 E(r′ )dr′ =
′
R r ρr′ ′ ′2 ρr 2 Qr2
− 0 3ǫ 0
dr = = − ρr r
6ǫ0 |0 = − 6ǫ0 V(r) = − 8πǫ0 R3 il potenziale diminui-
sce con la distanza se Q > 0 e quindi è negativo se scegliamo nullo il
riferimento al centro della sfera NB L’espressione cambia se scegliamo
il rif. nullo all’infinito ma le differenze di potenziale tra 2 punti
qualunque non cambiano
3 Es. 25.9
Es. 25.9
come prec. ma V (∞) = 0 in questo caso dobbiamo scegliere come punto
di partenza dell’integrale ∞ ed r di arrivo (o viceversa) e tenendo conto che
le espressioni del campo elettrico sono diverse dentro e fuori la sfera ovvero
ρr
E(r) = 3ǫ 0
= 4πǫqr0 R3 0 < r < R e E(r) = 4πǫq0 r2 r ≥ R considerando
Vf = 0 a f = ∞ allora
Z ∞ Z R Z ∞
0 − Vi = − Edr = − E(r)dr − E(r)dr =
r r R
Z R Z ∞
qr′ q
− dr′ − ′2
dr′
r 4πǫ0 R3 R 4πǫ0 r
q r′ 2 R q
− [ ]r +[ ]∞ =
3
4πǫ0 R 2 4πǫ0 r′ R
qR2 qr2 q 1
− 3
+ 3
+ (0 − ) = . . . =
8πǫ0 R 8πǫ0 R 4πǫ0 R
q
Vi = (3R2 − r2 )
8πǫ0 R3
4 problema 25.47
problema 25.47
Due sfere metalliche entrambe di raggio R=3 cm, sono distanti tra
loro d=2m. Se la prima ha carica Q1 = 1 · 10−8 C e la seconda ha carica
Q2 = −3·10−8 C, quali sono i potenziali V1,V2 sulle due sfere e VA nel pun-
P qi
to intermedio? VA = 4πǫ0 r (valida sia per i conduttori che per cariche
i
−8 9 −8 9
puntiformi) ed è pertanto: VA = 10 d/2 ·9·10
− 3·10 d/2·9·10 = −2·90
1 = −180 V
Per le altre due posizioni invece dobbiamo tenere conto che i conduttori sono
superfici equipotenziali ed inoltre dobbiamo applicare il princ. di sovrapp.:
Q1 Q2
V1 = + 4πǫ0 d
4πǫ0 R1
⇓ ⇓
P otenziale conduttore P otenziale dovuto a
1 rispetto a ∞ ′′ 2′′ sul centro di′′ 1′′