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2012/13
• la carica in eccesso del conduttore può stare solo sulla superficie esterna
del conduttore
il discorso continua a rimanere valido anche nel caso in cui si scelgono pun-
ti sulla superficie e di conseguenza le superfici dei conduttori sono
equipotenziali
Parte I
4.2 Conduttore cavo, schermo elettrostatico
4.3 Capacità
4.3 Capacità
Abbiamo visto che nel calcolo del potenziale
R dq di un qualunque oggetto di
carica Q bisogna effettuare l’integrale C 4πǫ0 r pertanto se aumentiamo tutta
la carica di un fattore arbitrario k allora si haR Q′ = kQR ⇒ dq ′ = kdq
dq′ dq
e di conseguenza cambia il potenziale a V′ = C 4πǫ 0r
= C k 4πǫ 0r
= kV
per cui possiamo dire che q ∝ V. In altri termini possiamo stabilire una
equazione del tipo Q = C · V e la costante di proporzionalità C è detta
capacità elettrica.
1 4.3- Condensatori
26.2- Condensatori
La capacità dipende dalla forma dell’oggetto (o degli oggetti) carichi ed è
alla base del funzionamento del condensatore. I condensatori sono utilizzati
per immagazzinare energia in forma di campo elettrico. I condensatori
sono costituiti da due conduttori che vengono chiamati armature e distan-
ziati tra loro. Il condensatore tipico è il condensatore piano ad armature
paralelle: le armature sono piane di area A, parallele e distanti d tra loro. Il
simbolo per rappresentare un condensatore è −k−. Il condensatore si dice
essere carico se le sue armature sono cariche con la stessa carica ma di segno
opposto. La capacità , definita prima è allora data per il condensatore come
Q Q
C = |∆V| o semplicemente C = V avendo indicato con Q la carica positi-
va e V la differenza di potenziale tra l’armatura positiva e negativa (che è
positiva). La capacità si misura in Farad: 1F=1Coulomb/1Volt
Carica del condensatore
La procedura di carica si può immaginare che avvenga tramite un agente
esterno che chiameremo batteria, che trasferisce, collegandola al condensa-
tore cariche da una armatura all’altra. In questo modo se togliamo una
carica +Q ad un’armatura questa si troverà priva di questa carica ovvero
con carica -Q che viene trasferita all’altra armatura, che di conseguenza si
troverà carico con carica +Q.
Sfera isolata
Sfera isolata
Sfera isolata
Come detto all’inizio la capacità si può definire a partire da un singolo
conduttore isolato. Se abbiamo un singolo conduttore isolato a forma sferi-
ca possiamo ricavarne la capacità riscrivendo l’espressione del condensatore
sferico e mandando ad ∞ l’altra armatura:
ab a
C = lim 4πǫ0 = lim 4πǫ0 = 4πǫ0 a
b→∞ b − a b→∞ 1 − a/b
per cui per una sfera carica di raggio R possiamo dire che la capacità è data
da C = 4πǫ0 R
Parte II
4.4-Collegamento tra condensatori
2 Condensatori in parallelo
Condensatori in parallelo
COLLEGAMENTO IN PARALLELO
+
V
C1 C2 C3
3 Condensatori in serie
Condensatori in serie
C1
+
V C2
C3
q 10−8
C1 = = = 200pF
∆V 50
10−8
C2 = = 500pF
70 − 50
10−8
C3 = = 333pF
100 − 70
Parte III
4.5-Energia immagazzinata in un condensatore
4 Densità di energia
Densità di energia
Dal momento che il campo elettrico è solo all’interno del condensatore allora
possiamo considerare l’energia all’interno del condensatore e calcolare di
U 2 1
conseguenza la densità volumetrica di energia.u = Ad = CV V 2
2Ad = 2 ǫ0 ( d ) =
1 2
2 ǫ0 E da cui si vede il legame diretto tra la densità di energia elettrostatica
e la resenza del campo. Questo risultato si estende dicendo che quando c’è
un campo E la densità di energia presente è u = 21 ǫ0 E 2
Parte IV
4.6-Condensatore con dielettrici
k − 1 σ0 χ σ0
=
k ǫ0 χ − 1 ǫ0
avendo indicato con χ = k − 1 che viene detta suscettibilità elettrica
del dielettrico. Per quanto riguarda i conti sul campo elettrico abbiamo
quindi che nel dielettrico
σ0 k − 1 σ0
Ek = E0 − (E0 − Ek ) = − =
ǫ0 k ǫ0
σ0 σp
= − (1)
ǫ0 ǫ0
- - -
Se indichiamo con x la posizione verticale della lastra abbiamo che:
Z h Z x Z x+s Z h
Vk′ = ~ · d~
E h= ~ 0 · d~
E h+ ~ k · d~
E h+ E~ 0 · d~
h=
0 0 x x+s
E0 x + Ek (s) + E0 (h − x − s) = E0 (h − s) + Ek s
1 1 ǫ0 (k − 1)l
W = F dx = dWgen − Uel = dCV 2 = V 2 dx ⇒
2 2 h
dUel 1 ǫ0 (k − 1)l
F =( )V=cost = V 2
dx 2 h
da cui
I I
~ =
Φ(E) ~ · ûN dΣ = q + qp = 1 (q −
E ~ · ûn dΣ) ⇒
P
ǫ0 ǫ0
I I
ǫ0 ~
E · ûN dΣ + P ~ · ûn dΣ = q ⇒
I
~ +P
(ǫ0 E ~ ) · ûn dΣ = q
~ = ǫ0 E
Per cui introducendo il vettore D ~ +P~ detto induzione dielettrica
si ottiene
I
~ = D
Φ(D) ~ · ûn dΣ = q (2)
ed infine nel caso del condensatore piano dove Ek = kǫσ0 si ottiene che D ~ =
σ ûN il valore di D, anche nel dielettrico, quindi coincide con la densità di
carica libera Il valore locale dell’espressione trovata si ritrova con i medesimi
passaggi del paragrafo 3.4 che portano a dire che ∇ ~ ·D ~ = ρ la divergenza
del vettore D è legata alla densità di cariche libere (se mancano è uguale a
0)
Sfera conduttrice immersa in dielettrico omogeneo indefinito
~ q
4πr2 D = q ⇒ D(r) = ûr
4πr2
Dal momento che D ~ = ǫE~ allora si ottiene E(r)
~ = 4πkǫq 0 r2 ûr e di conseguen-
~ = k−1 q 2 ûr e quindi la σP = −P (R) = − k−1 q 2 =
~ (r) = ǫ0 (k − 1)E
za P k 4πr k 4πR
− k−1
k σ in altre parole la carica di polarizzazione risulta q p = − k−1
k q
Riepilogo condensatori con dielettrici
• Quando il dielettrico riempe interamente lo spazio tra le armature la
capacità diventa C = kC0 con k costante dielettrica relativa e C0 la
capacità nel vuoto
+ + + + +
- - - - -
P E
dielettrico Ad esempio
Es. 26.6P
Tra le lamine di area 115 cm2 di un condensatore piano, distanti d=1.24
cm, viene inserito un dielettrico di spessore b=0.78 cm e costante die-
lettrica relativa ǫr = 2.61. Prima dell’inserimento il condensatore è stato
caricato a V=85.5 V e tenuto isolato. Qual’è la ddp dopo l’inserimento
del dielettrico?
115×10 −4
La capacità iniziale è C0 = ǫ0dS = 8.85 pF 1.24×10−2 = 8.21 pF e la carica
sul condensatore è q0 = C0 V = 702 pC. Dopo l’inserimento il condensato-
re complessivo equivale a dei condensatori in serie. Supponiamo di poggiare
+ + + + +
- - - - -
P E