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Weré, quel piccolo villaggio di 373 anime, da Marina e Paolo Menè scoperto per caso
qualche anno fa e immediatamente per loro divenuto richiamo dell’amore solidale,
che non può tollerare “le morti stupide”.
Ancora noi non eravamo nati! (Come dicono i bambini quando guardano le foto
vecchie dei loro genitori). E sì, perché Progetto Dogon Onlus è nata dopo quel viaggio,
dal desiderio di tutti noi di continuare e ampliare l’opera di Paolo e Marina, ma anche
per continuare a vivere quella magia della vera amicizia che si crea tra coloro che,
animati dagli stessi sentimenti, operano per il raggiungimento dello stesso obiettivo.
Questa volta eravamo in sette persone, Mauro e Luisa, chirurgo e anestesista, Betty,
Gabriella e Gabriele, infermieri specializzati, Milena ed io che ci occupiamo
dell’istruzione.
Anche questa volta si è creata con i nuovi del gruppo “la magia”. Lei ci accompagna
sempre, ci conforta nelle difficoltà e ci rende pazienti, quando la pazienza la perderesti
(perché lavoriamo davvero, ma senza le comodità a cui siamo abituati qui, con la
sensazione angosciante che ciò che andrebbe fatto è sempre molto di più di quanto il
tempo ed i mezzi che hai a disposizione ti permettano), ci fa sentire dei veri fratelli.
Questa volta è stato proprio speciale, perché abbiamo avuto molto più tempo delle
altre volte per stare con la gente. La gente è meravigliosa, accogliente e riconoscente.
Milena ed io abbiamo avuto modo di approfondire i nostri rapporti con il Sindaco con
gli Insegnanti, i Rappresentanti dei Genitori e…………………... i bambini. Quei bambini
che hanno occhi come fossero stelle e ti guardano stupiti e curiosi e vogliono toccarti,
come a verificare che siamo veri, in carne ed ossa e non un miraggio che presto
sparirà.
No cari bimbi, non spariremo. Ora che siamo entrati nelle vostre vite, dobbiamo e
vogliamo accompagnarvi nel Vostro futuro. Vogliamo che le 50 bimbe in seconda
elementare, che è stata una vera gioia ritrovare, e gli altri 296 inseriti nelle prime -
molti purtroppo ancora in attesa di adozione - proseguano gli studi almeno fino al
completamento della scuola primaria.
Vogliamo che tutti, grandi e piccoli dei villaggi vicini a Werè trovino cure e conforto nel
Centro Sanitario dei Menè, che deve vivere anche come luogo di riferimento per
imparare l’igiene e la nutrizione.
Werè è la nostra casa. La casa di Progetto Dogon. Vogliamo tutti che questa casa sia
viva e che in essa vi sia sempre un medico. Volontari ce ne sono tanti e i pazienti sono
numerosi e “bisognosi” di tutto. Diamoci da fare perché il nostro seme di solidarietà
diventi un albero grande e pieno di frutti!
Renata