«Andiamo insieme verso l'altro e così ci troviamo reciprocamente»
Papa Benedetto XVI
Se l’orientamento principale è quello di promuovere la dignità dell’uomo nelle due
dimensioni, materiale e spirituale, tre punti balzano all’evidenza: si tratta di studiare (momento teorico), di elaborare soluzioni concrete (impegno pratico), di spingere alla creatività culturale e artistica (spazio poetico e contemplativo).
Proponiamo, qui di seguito, alcuni temi sui quali credenti e non credenti potranno confrontarsi:
• Approfondire le questioni antropologiche fondamentali (vita e morte, bene e male,
amore e dolore, verità e menzogna, trascendenza e immanenza…). • Sviluppare i temi del rapporto tra religione e società. • Riflettere sulle ragioni del credere e del non credere. • Studiare lo spazio della spiritualità dei non credenti. • Interrogarsi sulle radici etiche comuni. • Osservare le ripercussioni etiche e le problematiche legate alla tecnologia, all’economia, al capitalismo. • Confrontarsi sul tema della libertà e della solidarietà come dimensione personale, sociale, politica. • Superare i termini del puro razionalismo nel comprendere le diverse culture, riconoscendo nella tensione alla trascendenza una loro dimensione essenziale. • Porre l’attenzione su due “emergenze” della modernità: la piena umanizzazione dell’educazione e della medicina. • Stabilire impegni comuni in ordine ai valori (pace, giustizia, rispetto delle diversità, tutela della natura).
Come realizzare il dialogo
Il “Cortile” quindi si propone di realizzare spazi reali di incontro, confronto e
dialogo, nella prospettiva di un’apertura internazionale e in collaborazione con le principali strutture culturali: le Università, gli Istituti di ricerca, le Fondazioni d’arte, gli Organismi di raccordo fra politica e cultura, le grandi Organizzazioni internazionali come l’UNESCO e il Consiglio d’Europa.Sono previsti incontri, dibattiti, conferenze, tavole rotonde, pubblicazioni, eventi artistici, spettacoli e forum di discussione.Le attività del “Cortile” non saranno unicamente modulate da un linguaggio di tipo accademico e ufficiale, bensì comprenderanno e favoriranno come mezzo di dialogo e conoscenza reciproca i codici dell’arte performativa e figurativa: il lessico simbolico, infatti, ha già una sua capacità intrinseca di immediatezza, di evocazione, di apertura transculturale, di rappresentazione di contenuti non sempre veicolabili dalle strutture della logica e della ragione. La ricerca artistica inoltre, nella sua tensione verso la bellezza, sa mettere il pensiero di fronte a se stesso e al proprio contenuto di verità.